<strong>ACP</strong> – Rivista di Studi Rogersiani - 2005Nel caso dei ragazzi più grandi l’espressione dei sentimenti è ancora piùdiffic<strong>il</strong>e. Il mondo degli udenti impone alla persona sorda tanti “devi esserecosì” per essere accettata, che già molto giovane perde <strong>il</strong> <strong>con</strong>tatto <strong>con</strong> <strong>il</strong> suosé più profondo.In genere funziona anche in questo caso parlare di sé come fosse un altro.Riporto qui di seguito l’elaborato di un ragazzo <strong>sordo</strong> profondo diquattordici anni.P. deve svolgere per la scuola <strong>il</strong> tema “Ti è capitato qualche volta disoffrire a causa di una preoccupazione segreta, di un’idea fissa, di un’ansiaingiustificata, di una debolezza di cui ti vergognavi. Esponi come haiaffrontato <strong>il</strong> problema e risolto le tue difficoltà”.P. Se<strong>con</strong>do me niente mi è capitato.L. Se<strong>con</strong>do te non ti è mai capitato niente, allora scriviamo una storia che ècapitata ad un altro. Una storia inventata.Faccio <strong>il</strong> seguente schema parlando e segnando.RAGAZZO SOFFRE -------------- MOTIVOPreoccupazione segretaIdea fissaAnsia ingiustificataDebolezza di cui ti vergognaviL. Non parliamo di te, puoi inventare.P. No, ma io ce l’ho qualche volta. All’inizio non mi viene, poi sì (intendedire che prima ha detto che non gli era capitato niente, ma adesso haqualcosa da dire). Se<strong>con</strong>do me mi è capitato qualche volta di soffrire a causadi (pensa) un’ansia ingiustificata.14
<strong>ACP</strong> – Rivista di Studi Rogersiani - 2005P. rac<strong>con</strong>ta un incidente successo alla sorella.La terapia finisce.8 marzo 2004Disegno un ragazzo che piange e su questo disegno P. verbalizza.P. Questo soffre per una preoccupazione segreta. A volte rimane tuttoincastrato, invece è meglio dire, come faccio <strong>con</strong> te o ai genitori, che tipossono aiutare. Invece questo ragazzo non dice, ha un segreto. Quindi luidovrà dire ai suoi genitori <strong>il</strong> suo bollettino meteorologico, come te uguale(intende dire come fa <strong>con</strong> me) così loro possono aiutarlo.L. Vuoi dire che questo ragazzo soffre per una preoccupazione segreta,qualcosa che rimane incastrato, che <strong>il</strong> ragazzo non riesce a dire, mentredovrebbe dirlo ai suoi genitori, come fai <strong>con</strong> me, così loro potrebbero aiutarloe invece non lo fa.P. No, perché è segreto.L. Lui piange, perché deve tirare fuori, perché è pieno e poi scoppia. Luivuole tornare alla felicità e non ci riesce, ci vuole un po’ di tempo. Lui soffreperché ha pochi amici ed è isolato (riprendo un discorso fatto un’altra volta).10 marzo 2004L. r<strong>il</strong>egge quello che ha scritto.P. Anni e anni, potevamo mettere quanti anni aveva, lui cerca di <strong>con</strong>vinceredi cercare amici numerosi, un paio di amici. Questo parla dell’amicizia. Percaso non ci fossero i genitori, lui ormai è grande, così almeno un gruppo diamici possono andare a passeggio, dormire ecc. Quando i genitori muoiono,lui deve avere amici, non può tornare indietro, come da <strong>bambino</strong>.L. È preoccupato di restare solo, no adesso, quando sarà grande.P. In futuro.L. In futuro.P. Almeno può trovare una fidanzata, così stanno sempre insieme, fannofigli, la famiglia è molto importante. Lui deve essere sempre gent<strong>il</strong>e, maicattivo, altrimenti nessuno ti vorranno. Lui può arrabbiarsi, ma su se stesso,non <strong>con</strong> gli altri, sennò non lo vogliono.L. No <strong>con</strong> gli altri.P. Sì, ma poco, sennò non lo vogliono. Così lui alla fine ha trovatol’amicizia, la fidanzata e lui riesce a sorridere, perché lui all’inizio nonsorrideva, perché era preoccupato e caccia fuori i sentimenti che lo fannosoffrire, solitudine, rabbia, preoccupazione ecc. Se lui fa una brutta figura,cioè se mostra questi sentimenti, le persone possono capire che questoragazzo ha dei problemi e che i genitori non l’hanno educato.L. Scusa P., questo pensiero di stare solo da grande quando i tuoi genitorinon ci saranno, che non avrai amici, fidanzata, figli, una vita normale ci pensisempre, è anche un’idea fissa che fa soffrire (non dimentichiamo che stiamolavorando ad un tema per la scuola).15