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Neoplasie in “Enciclopedia del Novecento” – Treccani - Omero

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<strong>Neoplasie</strong> <strong>in</strong> <strong>“Enciclopedia</strong> <strong>del</strong> <strong>Novecento”</strong> <strong>–</strong> <strong>Treccani</strong>http://www.treccani.it/enciclopedia/neoplasie_(Enciclopedia...Varie anomalie e s<strong>in</strong>dromi congenite ereditate come carattere men<strong>del</strong>ianoautosomico recessivo sono pure associate con particolare frequenza ai tumori<strong>del</strong>l'uomo. La s<strong>in</strong>drome forse più nota <strong>in</strong> questo senso è lo Xerodermapigmentosum, un'anomalia cutanea causante spiccata sensibilità alla luce <strong>del</strong> sole,caratterizzata da zone di atrofia e da aree isolate e confluenti di cheratosi più omeno pigmentate. Su questa base si orig<strong>in</strong>ano spesso e presto nel corso <strong>del</strong>la vitacarc<strong>in</strong>omi cutanei a cellule basali, o meno frequentemente a cellule squamose, omelanomi. La malattia si osserva all'<strong>in</strong>circa <strong>in</strong> un soggetto ogni 250.000. Ilmeccanismo causale dei cancri <strong>in</strong> questa condizione è ormai <strong>in</strong> parte conosciuto. Sitratta di un errore congenito <strong>del</strong> metabolismo <strong>in</strong> cui un enzima necessario per lariparazione dei danni <strong>in</strong>dotti dalla luce ultravioletta è difettivo (v. neoplasie:Oncologia sperimentale). L'enzima <strong>in</strong> questione è implicato nelle fasi precoci <strong>del</strong>lariparazione che conduce alla escissione di dimeri di tim<strong>in</strong>a (v. Cleaver. 1968; v.Robb<strong>in</strong>s e altri, 1974).L'alb<strong>in</strong>ismo, un'anomalia ereditaria dovuta a un gene men<strong>del</strong>iano recessivo,opposta ma <strong>in</strong> certo senso comparabile con lo Xeroderma pigmentosum, è purecausa di cancri cutanei nei portatori. Gli alb<strong>in</strong>i sono uno su 10.000 nellapopolazione europea ma molto più numerosi presso altri gruppi etnici, come gli<strong>in</strong>diani Cuna nei Caraibi. Essi mostrano una grande riduzione <strong>del</strong>la pigmentazionedegli occhi, dei capelli e <strong>del</strong>la cute, che è causa di particolare sensibilità alla luce <strong>del</strong>sole. Se non protetti da vestiti e lenti affumicate, tali soggetti sviluppano perciògiovanissimi una cheratosi att<strong>in</strong>ica maligna e spesso f<strong>in</strong>iscono per sviluppare uncancro a cellule squamose <strong>del</strong>la cute. Il meccanismo <strong>del</strong>la cancerogenesi <strong>in</strong> questocaso non è noto, ma una mutazione genica vi è sicuramente co<strong>in</strong>volta (v. Heston,1976).Varie malattie con difetti immunitari, con o senza anomalie <strong>del</strong> timo, che sitrasmettono <strong>in</strong> genere come caratteri recessivi legati al sesso, predispongonoparticolarmente allo sviluppo di leucemie, l<strong>in</strong>fomi o altri tumori, se i soggetti nonmuoiono prima per malattie <strong>in</strong>fiammatorie <strong>in</strong>tercorrenti dovute al deficitimmunitario. È questo il caso <strong>del</strong>la agammaglobul<strong>in</strong>emia di Bruton, <strong>del</strong>la s<strong>in</strong>dromedi Di George (aplasia timica), <strong>del</strong>la s<strong>in</strong>drome di Wiscott-Aldrich (depressioneselettiva <strong>del</strong>le immunoglobul<strong>in</strong>e M e <strong>del</strong>la immunità cellulare), <strong>del</strong>la s<strong>in</strong>drome diLouis-Bar o atassiateleangectasia (ipoplasia timica marcata con l<strong>in</strong>fopenia e deficitdi immunoglobul<strong>in</strong>e A ed E; v. Smith, 1977 7 ). In questi casi, comunque, ilmeccanismo genetico favorente la tumorigenesi sembra da ricercare almeno <strong>in</strong>parte nella depressione <strong>del</strong> sistema immunitario causata dall'assenza odall'ipoplasia degli organi o degli stipiti cellulari immunocompetenti. Sui rapportifra depressione immunitaria e cancro si avrà motivo di tornare appresso.c) Suscettibilità men<strong>del</strong>iana dom<strong>in</strong>ante o familiareLe neoplasie e le s<strong>in</strong>dromi neoplastiche che si trasmettono ereditariamente comecaratteri men<strong>del</strong>iani dom<strong>in</strong>anti sono anche familiari perché appunto emergenti <strong>in</strong>più membri <strong>del</strong>la stessa famiglia. Queste forniscono forse la più diretta evidenzache le modificazioni genetiche possono avere importanza nell'orig<strong>in</strong>e <strong>del</strong> cancro. Intali casi il gene responsabile è altamente penetrante per cui il tumore diventa unamanifestazione fenotipica comune. Vi sono casi di tumori a sede determ<strong>in</strong>ata comeunica manifestazione <strong>del</strong>la s<strong>in</strong>drome e casi di lesioni multiple coesistenti, adifferenti sedi, neoplastiche e non neoplastiche.Un esempio <strong>del</strong> primo tipo è dato dal ret<strong>in</strong>oblastoma, un tumore ret<strong>in</strong>ico di tipoembrionale. Non tutti i casi di ret<strong>in</strong>oblastoma, specie monolaterale, sono ereditari.Ma tutti gli <strong>in</strong>dividui affetti bilateralmente sono portatori <strong>del</strong> gene dom<strong>in</strong>ante checausa il ret<strong>in</strong>oblastoma, per cui la probabilità che la loro prole sia portatrice <strong>del</strong>gene e affetta da ret<strong>in</strong>oblastoma è <strong>del</strong> 50% (v. Schappert-Kimmijser e altri, 1966).Le persone portatrici <strong>del</strong> gene hanno una probabilità <strong>del</strong> 95% di sviluppare ilret<strong>in</strong>oblastoma, mentre per quelle che non lo possiedono le probabilità sono menodi una su 20.000 <strong>in</strong>dividui (v. Knudson, 1971).Sebbene con frequenza assai m<strong>in</strong>ore <strong>del</strong> ret<strong>in</strong>oblastoma, numerosi altri tumoriembrionali, quali il neuroblastoma e il tumore di Wilms <strong>del</strong> rene o nefroblastoma,sono stati osservati <strong>in</strong> più membri <strong>del</strong>la stessa famiglia. Tuttavia non è possibileaffermare che la diversità di frequenza rispetto al ret<strong>in</strong>oblastoma rispecchi una9 di 121 23/05/13 11:13

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