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ISSN 1720-5638IL CALITRANOperiodico quadrimestrale di ambiente, dialetto, storia e tradizioniPoste Italiane S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale - 70% - DCB - Firenze 1ANNO XXXII - NUMERO <strong>49</strong> (nuova serie) GENNAIO-APRILE 2012CENTRO STUDI CALITRANIVia Pietro Nenni, 1 - 83045 Cal<strong>it</strong>ri (AV)www.ilcal<strong>it</strong>rano.<strong>it</strong>


IN COPERTINA:Cal<strong>it</strong>ri, febbraio 2012.Un’immagine della straordinaria nevicata cheha incantato la v<strong>it</strong>a cal<strong>it</strong>rana per circa duesettimane. Con immensa meraviglia e stupore,i giovani si sono riscoperti a fare “lo sciulasciula”,molti si sono riversati nelle strade perammirare il paesaggio, adulti e bambini intentia fare enormi pupazzi di neve, un gruppo divolontari ha contribu<strong>it</strong>o a liberare i vicoli delcentro storico dalla coltre di neve e a portaredei viveri. Un evento simile non accadeva davari decenni.(foto Michele Cicoira)AUGURI PER LASANTA PASQUA2012IN QUESTO NUMERONell’oggi il domanidi A. Raffaele Salvante 3Cal<strong>it</strong>ri sfida Milanoa colpi di panettonedi Massimiliano Finamore 4PersonaggiMichele Angelo Pontillodi Maria Teresa e Gaetano Pontillo 5Requisizione quadrupedidi Mario Cestone 6I nostri nuovi ab<strong>it</strong>antidella dott.ssa Valeria Capossela 6Storia e memoria dimenticatadi Michele Di Milia 7La coscienza lavatadel dott. Marco Bozza 8Ricordare per capiredel prof. Gerardo Melaccio 9Estetica: paesaggi, r<strong>it</strong>rattie astrattismodi Francesco Roselli 18Campagna di Guerrasul fronte russodi Francesco Cialeoa cura di Gerardo Melaccio 19DIALETTO E CULTURA POPOLARE 20LA NOSTRA BIBLIOTECA 20SOLIDARIETÀ COL GIORNALE 21MOVIMENTO DEMOGRAFICO 22REQUIESCANT IN PACE 23Monticchio Bagni(PZ) 29.09.1954part<strong>it</strong>a di calcioCal<strong>it</strong>ri-Monticchio(5-3). In piedi dasinistra: VincenzoZarrilli (r’ss’lieggh’),V<strong>it</strong>torio Melaccio(u’ t’nend’),Mario Cicoira(u’ pacc’),Erberto Galganocol berretto(u’ brattiell’), ?,Angelo Maffuccicol cappello(m’scion’), dietroNicola Savanella eRaffaele Cerreta(bb’gliardier’) conocchiali da sole, ?.A terrada sinistra:Antonio Galgano(zucquaron’),Antonio Zarrilli(u’ mafius’), V<strong>it</strong>torioMastronicola(cravattin’), VincenzoVallario (b’llin’).IL CALITRANOANNO XXXI - N. <strong>49</strong> n.s.Periodico quadrimestraledi ambiente - dialetto - storia e tradizionidell’Associazione Culturale “Caletra”Fondato nel 1981S<strong>it</strong>o Internet:www.ilcal<strong>it</strong>rano.<strong>it</strong>E-mail:info@ilcal<strong>it</strong>rano.<strong>it</strong>Creato e aggiornato gratu<strong>it</strong>amenteda ITACA www.<strong>it</strong>acamedia.<strong>it</strong>DirettoreMartina SalvanteDirettore ResponsabileA. Raffaele SalvanteSegreteriaMichela SalvanteDirezione, Redazione,Amministrazione83045 Cal<strong>it</strong>ri (AV) - Via Pietro Nenni, 1Tel. 328 1756103Poste Italiane S.p.A. Spedizione inabbonamento postale 70% DCB Firenze 1C. C. P. n. 11384500La collaborazione è aperta a tutti,ma in nessun caso instaura un rapportodi lavoro ed è sempre da intendersia t<strong>it</strong>olo di volontariato.I lavori pubblicati riflettono il pensierodei singoli autori, i quali se neassumono le responsabil<strong>it</strong>à di frontealla legge.Il giornale viene diffuso gratu<strong>it</strong>amente.Attiv<strong>it</strong>à ed<strong>it</strong>oriale di natura noncommerciale nei sensi previsti dall’art. 4del DPR 16.10.1972 n. 633e successive modificazioni.Le spese di stampa e postali sonocoperte dalla solidarietà dei lettori.Stampa: Polistampa - FirenzeAutorizzazione n. 2912 del 13/2/1981del Tribunale di FirenzeIl Foro competente per ogni controversiaè quello di Firenze.Accred<strong>it</strong>i su c/c postale n. 11384500 intestatoa “IL CALITRANO” - Cal<strong>it</strong>ri oppurec/c bancario 61943/00 intestato a SalvanteA. Raffaele c/o Sede Centrale dellaCassa di Risparmio di Firenze Spa - ViaBufalini, 6 - 50122 Firenze - IBAN IT37D061 6002 8000 0006 1943 C00 -SWIFT CRFI IT 3F XXX (dall’estero)Chiuso in stampa il 10 marzo 2012


N. <strong>49</strong> n.s. – Gennaio-Aprile 2012 IL CALITRANODOBBIAMO IMPARARE AD ESSERE UOMINI DIVERSAMENTENELL’OGGI IL DOMANISe non scegliamo il modo evangelico di esistere, allora la comun<strong>it</strong>à non diventa liev<strong>it</strong>o della storia,ma semplicemente la nicchia del nostro egoismo.Ogni c<strong>it</strong>tadino, senza alcuna distinzione,è un dono preziosoper la società in cui vive ed opera,intesa quale luogo di dialogo, dicoesione e di ascolto, in cui ciascunosi sente valorizzato nelleproprie potenzial<strong>it</strong>à e ricchezze interioried impari a conoscere, rispettareed amare gli altri fratelli.In un mondo come il nostro, doveil valore della persona, della suadign<strong>it</strong>à e dei suoi dir<strong>it</strong>ti – al di ladelle proclamazioni di intenti – èseriamente minacciato dalla diffusatendenza a ricorrere quasi esclusivamenteai cr<strong>it</strong>eri dell’util<strong>it</strong>à, dell’averee del prof<strong>it</strong>to, il retto usodella libertà è veramente centralenella promozione della giustizia edella pace, e richiede il rispetto perse stessi e per l’altro, anche se lontanodal proprio modo di essere edi vivere.La fiducia reciproca, la capac<strong>it</strong>à d<strong>it</strong>essere un dialogo costruttivo, lapossibil<strong>it</strong>à del perdono, che spessosi vorrebbe ottenere ma che si fafatica a concedere, la car<strong>it</strong>à reciproca,la compassione nei confrontidei più deboli, come pure ladisponibil<strong>it</strong>à a mettersi al serviziodei bisogni del fratello, sono i requis<strong>it</strong>isenza i quali pace e giustiziarimangono parole vuote.La pace è frutto della giustizia edeffetto della car<strong>it</strong>à; ma la pace nonè soltanto dono da ricevere, bensìopera da costruire giorno per giorno,mattone su mattone, con perseveranza,fedeltà, costanza, umiltàe dedizione.La libertà, poi, è un valore prezioso,ma molto delicato, perché puòessere facilmente frainteso o peggio,usato male quando diventacentro di coagulo di tutti gli istintiparticolaristici e perfino dell’istintodi potenza.L’attuale difficile crisi economicae i gravi lim<strong>it</strong>i del sistema finanziarioche ha dato a molti l’illusionedi poter guadagnare senzaimpresa e senza lavoro, si sommaalla frattura tra le generazioni, trachi gode di un posto di lavoro echi è precario, ci devono impegnare– responsabilmente – ad affrontarele difficoltà e le opportun<strong>it</strong>àdel tempo presente che vanno lettein pos<strong>it</strong>ivo con le acquis<strong>it</strong>e esperienzedi riscatto e di maturazionedelle coscienze.La sostenibil<strong>it</strong>à dello sviluppo èper la comun<strong>it</strong>à, non a prescindereda essa; ecco perché essere c<strong>it</strong>tadinisignifica uscire dall’anonimatoe stare nella comun<strong>it</strong>à per nondare corpo ai fantasmi, alle paureche ci relegano ai margini dellacomun<strong>it</strong>à, mentre dobbiamo cercareed accettare i rapporti con glialtri, i mutui doveri, il colloquiocon gli altri, nella certezza che solocosì l’uomo cresce in tutte lesue doti, necessarie ad un’autenticav<strong>it</strong>a sociale.Una c<strong>it</strong>tadinanza che ci da il dir<strong>it</strong>toad ab<strong>it</strong>are la C<strong>it</strong>tà, a parteciparealla sua “costruzione”, a contribuirealla sua cultura, a costruiredemocraticamente il suo futuro.Ovviamente, non parliamo di quaquaraqua,ma parliamo di uominicapaci e volenterosi di fronte alleresponsabil<strong>it</strong>à che da tutto questoscaturiscono e che non rifiutano,anzi condividono, doveri umani,rispetto delle regole democratichee tensione al bene comune dell’interacomun<strong>it</strong>à umana.Le migliori intenzioni non sonosufficienti per creare un mondomigliore.A Noi presenti oggi in questa comun<strong>it</strong>àspetta il dovere di costruirele fondamenta di una società capacedi dare risposte coerenti, organiche,semplici. Ogni comun<strong>it</strong>à,come un qualsiasi edificio, ha bisognodi solide fondamenta – sullaroccia – per le inev<strong>it</strong>abili tempestedella v<strong>it</strong>a. Siamo chiamati a gestida realizzare nella totale discrezione,nell’operos<strong>it</strong>à e lontano dalleribalte, dai pulp<strong>it</strong>i e dalle inconcludentir<strong>it</strong>ual<strong>it</strong>à accademiche.A. Raffaele Salvante3


IL CALITRANO N. <strong>49</strong> n.s. – Gennaio-Aprile 2012CALITRI SFIDA MILANOA COLPI DI PANETTONEUna tradizione poco valorizzatama in grado di sformare panettoni di primissima qual<strong>it</strong>à.di Massimiliano Finamoreanettone all’olio extraverginePdi olivaDal prestigio della ceramica cal<strong>it</strong>rana,alle famose “cannazze” serv<strong>it</strong>e conragù e formaggio, si passa alla tradizionecasearia per arrivare all’arte delpanettone. In sintesi ecco uno spaccatogastronomico-artigianale che arriva dalcomune di Cal<strong>it</strong>ri in provincia di Avellino,dove oltre alla lavorazione dellaceramica, ai deliziosi “cingul” e “cannazze”,alla grande esportazione di caciocavalliirpini stagionati nelle famosegrotte di tufo, da qualche anno si vaaffermando l’arte pasticciera del panettonecal<strong>it</strong>rano. A rappresentare questanobile arte del panettone fortemente legataai milanesi, due pasticcieri su tutti:Francesco Pastore per Idee Golose eGerardino Antonio Zabatta per laomonima premiata pasticceria. Entrambi,in occasione delle festiv<strong>it</strong>à natalizieappena trascorse, hanno deliziatoi palati più esigenti accorsi a Cal<strong>it</strong>riprincipalmente per il panettone. Per ipiù fortunati, residenti ed emigrati rientratia Natale, l’approvvigionamentodel delizioso manufatto di cand<strong>it</strong>i non èstato difficile. Diversa la condizioneper chi, invece, venendo da fuori provinciao regione e soprattutto dalla Puglia,ha dovuto accontentarsi dellequant<strong>it</strong>à disponibili. Il panettone cal<strong>it</strong>rano,infatti, si rivolge ad un mercatodi nicchia con produzioni artigianalidai numeri contenuti, che consentonoun attento e rigoroso rispetto del tradizionaleclichè, mantenendo inalteratigli standard qual<strong>it</strong>ativi e le caratteristichetipiche del dolce natalizio made inIrpinia. Nonostante la minima produzione,i maestri del dolce forno cal<strong>it</strong>rano,hanno sfornato un vasto assortimentodi panettoni e pandoro: dal classicoa quello di sola uvetta di Zabatta,al nuovo panettone ideato dallo staffLAUREAIl 13 luglio 2011 pressol’Univers<strong>it</strong>à degli Studi di Milanosi è brillantemente laureata inFarmacia con 110 e lode lasignorinaChiara RUBINODiscutendo la tesi “Il modello inv<strong>it</strong>ro delle neuro sfere per lavalutazione della neuro genesi delcervello adulto: ruolo del sistemapurinergico”con la chiar.ma Prof.ssa Maria PiaAbbracchio. È certamentemotivo di grande orgoglio per igen<strong>it</strong>ori, le sorelle Benedetta edAlessandra, per la nonnaVincenza Araneo, per gli ziiDonato e Giovanna.Alla neo laureata gli auguri piùsent<strong>it</strong>i di tutti i parenti, gli amicie della Redazione.Un involontario disguido– sul numero precedente –aveva attribu<strong>it</strong>o alla dott.ssa Rubinoil nome di Laura, al posto di Chiara.Ci scusiamo con l’interessata e con i lettori.delle “Idee Golose” egregiamente direttodal pasticciere qualificato, FrancescoPastore. Si tratta del panettoneall’olio extravergine di oliva, realizzatocon le pregiate olive di Cal<strong>it</strong>ri, e conprodotti di prima scelta, fatti arrivareappos<strong>it</strong>amente da diverse parti d’Europa,che completa la ricca gamma di panettonie pandori. Integrale miele ecand<strong>it</strong>i, al cioccolato, mandorlato eclassico, pandoro al kamut e farro,classico e sfogliato. Infatti, ci spiega ilgiovane pasticciere Pastore, “… perraggiungere e garantire uno standardqual<strong>it</strong>ativo su una produzione costantee soprattutto per mantenerlo nel corsonel corso degli anni, è indispensabileutilizzare i prodotti giusti, di primissimaqual<strong>it</strong>à senza accontentarsi di adoperareun ingrediente anziché l’altrosolo perché vi è difficoltà nel reperirlooppure perché presenta dei costi elevati.Personalmente – continua Francesco– io non accetto compromessi circagli ingredienti e le procedure di preparazione.Pur valorizzando i prodotti delnostro terr<strong>it</strong>orio, laddove ho necess<strong>it</strong>àdi caratteristiche particolari introvabiliin loco, mi rivolgo altrove. Infatti, ilburro per i panettoni arriva dal Belgio,altre sostanze dalla Francia, l’olio, ovviamenteè tipicamente locale”.“Questi ingredienti – conclude il pasticcieredi Cal<strong>it</strong>ri – un<strong>it</strong>amente ad unamatrice di liev<strong>it</strong>o davvero curata conamore, passione e competenza, sonotra gli elementi principali che ci consentonodi sfornare un panettone a liev<strong>it</strong>azionenaturale davvero eccellente”.Un’altra risorsa nascosta che offrel’antica terra d’Irpinia, e alla quale leist<strong>it</strong>uzioni e soprattutto l’Ente Fiera,che promuove le eccellenze locali, dovrebberopuntare con maggiore attenzione,creando un giusto connubio frafiliera enogastronomica, artigianale eturistica.4


N. <strong>49</strong> n.s. – Gennaio-Aprile 2012 IL CALITRANOSTORIA E MEMORIEDIMENTICATEANZI … PROFANATE!di Michele Di Miliaono un cal<strong>it</strong>rano attaccatissimo allaSnostra terra e ogni volta che ci r<strong>it</strong>ornoprovo profonda emozione. Non ho lasciatoCal<strong>it</strong>ri perché la ripudiavo ma perseri motivi familiari. Mi mancano tantogli usi e i costumi nostri, la v<strong>it</strong>a tranquillache si vive e l’accoglienza estiva dellefeste programmate in quel periodo.Fino a qualche decennio fa la nostra Cal<strong>it</strong>riè stata la perla dell’Alta Irpinia, fortementevoluta e sviluppata culturalmenteda una sola e saggia personal<strong>it</strong>à : On.Salvatore Scoca. Grazie a lui in tanti nehanno tratto prof<strong>it</strong>to, pertanto è stato ripagatotenendo la sua figura segregata inun ripostiglio scolastico per anni, poi riemersaper s<strong>it</strong>uarla in un posto poco felicedove viene occultata da cespugli spinosi,piena di escrementi di uccelli. Vieneesposta una sua lettera bellissima, significativa,però difficile da leggere dovutala distanza, perché non accedibile da vicinodovuto ai cespugli. Penso cheavrebbe mer<strong>it</strong>ato di più … almeno dedicargliun giorno alla memoria.Non è certo stato grad<strong>it</strong>o a tutti quel cattivogusto di usare un luogo sacro, almenopenso, il Monumento ai Caduti, perfarci dei fantocci, cosa bella per i ragazzi,ottima idea, si poteva però trovareun’area più dign<strong>it</strong>osa che a Cal<strong>it</strong>ri nonmanca.Bisognerebbe cercare di educare la gentea portare almeno un po’ di rispetto perquegli eroi che hanno versato sangueperdendo la v<strong>it</strong>a per noi.Un inv<strong>it</strong>o alle autor<strong>it</strong>à competenti di prestarepiù attenzione ai nostri tristi ricordistorici.7


IL CALITRANO N. <strong>49</strong> n.s. – Gennaio-Aprile 2012LA COSCIENZA LAVATAdel dott.Marco Bozzaa tenuta sociale, economica, pol<strong>it</strong>ica eLculturale di un Paese, per brillare inun’atmosfera virtuosa, deve inanellareuna serie di aspetti pos<strong>it</strong>ivi, altrimenti sirischia uno sviamento di potere che puòaprire varchi pericolosi. La crisi finanziariache ha azzoppato l’economia mondiale,ha messo in luce moltissimi difettiche hanno avuto un alone maggiormentepenetrante in chi oltre all’aspetto finanziario,è risultato essere debole anche sualtri fronti. L’Italia, paese eticamenteanemico e pol<strong>it</strong>icamente inacid<strong>it</strong>o, pernon tracimare nel de profundis degliamici ellenici che sudano gocce di disperazione,è corsa ai ripari rimettendo lesperanze future nelle mani di un tecnicismoche dovrebbe ripulire l’aria dai guastidel pol<strong>it</strong>ichese. È sempre difficile emal digeribile toccare le corde della pol<strong>it</strong>icaquando questa è un po’ la fonte d<strong>it</strong>utti i mali. La pol<strong>it</strong>ica in se è un’artenobile, capace di dare, ufficialmente, lustropratico alle regole ferree su cui poggiauna forma di governo, diversamente,incorreremmo in una sarabanda anarchicache porterebbe tutti noi a diffidare d<strong>it</strong>utto e lottare senza spavento anche conmodi non proprio ortodossi. La dinamicadei fatti, le nefandezze pubbliche e privatedi chi per anni ha venduto se stessoe la propria anima nel tenere lo scettrodel potere, ci portano dr<strong>it</strong>ti di fronte aduna domanda: dividendo l’emisfero cerebraletra passato e presente, il presenteè più dinamico del passato in modo taleda poter costruire un futuro maggiormentepos<strong>it</strong>ivo?Diciamo che se piccoli aspetti di v<strong>it</strong>aquotidiana sono mutati nella pratica comenella narrazione storica stillante dallepagine di chi la storia la redige e l’analizza,pesanti vulnus etici e culturaliancora sussistono con forme diverse macon fini pressoché identici. Se il governotecnico sost<strong>it</strong>uisce la pol<strong>it</strong>ica, è perché lapol<strong>it</strong>ica, nella sua geografia trasversaledi componimento e colore ha fall<strong>it</strong>o, disattendendonon solo le promesse elettoralistiche,ma annegando in un’ineziatotale frutto di incapac<strong>it</strong>à mista al totalescollamento tra le viciss<strong>it</strong>udini crescentifuori e dentro il palazzo. La pol<strong>it</strong>ica intesacome il fallimento di chi ne fa leveci, non è un disegno astratto, ma è unsistema che si tiene in piede grazie alsostegno elettorale che rende il nostropopolo sovrano agli occhi della Cost<strong>it</strong>uzione,insieme ad altri strumenti di democraziadiretta. È però una sovran<strong>it</strong>àche è stata spogliata di ogni incorporazionedemocratica, calpestata, ridotta inbrandelli da comportamenti che dovrebberofar rabbrividire in alcuni casi, mentreil silenzio copre sempre tutto, conuna complic<strong>it</strong>à di sistema da far spavento.Pur essendo lat<strong>it</strong>anti sul fronte dellaconcretezza governativa, siamo i migliorinel caldeggiare la forma, la parola,la parvenza del faremo ma poi chi se nefrega. Questa trasfigurazione del pensieroist<strong>it</strong>uzionale migra in diversi appuntamenti,quali ad esempio l’inaugurazionedell’anno giudiziario. Tra le tanteinutili parole dette di fronte ad astantisonnecchianti col pannolone a portata dimano (il nostro è un paese ove se seiunder 50 sei considerato giovane per comandare),il Presidente della Corte deiConti, ancora una volta, leggendo la suarelazione (identica da almeno vent’anni),ha puntato il d<strong>it</strong>o sul fenomeno dilagantedella corruzione, definendola comeun cancro della nostra economia cheincide pesantemente sull’erario per circasessanta miliardi. Da Tangentopoli allamiseria finanziaria dei nostri giorni nonè cambiato nulla, se non la ragione percui si ruba, non più per il part<strong>it</strong>o ma permotivi personali. Il danaro è un po’ comeuna sorta di detersivo, lava ogniV<strong>it</strong>o Di Napoli (u’ bboj/03.10.1923 -† 04.03.1992) nato da Rocco e da CodellaMaria Angela e Vincenza Di Cosmo (pagghion’/29.03.1929- † 30.12.2010) nata da Canioe da Martiniello Maria Colomba, coniugatia Cal<strong>it</strong>ri il 21.02.19<strong>49</strong>.macchia, anche la più profonda. Dallepiccole commissioni ai grandi appalti,non c’è area protetta dove si possa volarein libertà nel rispetto pieno della legge.Tangentopoli è un fenomeno giudiziarioche ha portato alla ribalta una tendenzacriminogena che ha ucciso la credibil<strong>it</strong>àdi una classe pol<strong>it</strong>ica e finanziariala quale nel torbido ha costru<strong>it</strong>o leproprie fortune. Ci si aspetta però chese il malaffare sussiste, ci sia anche unareazione profonda ed incisiva affinchèle cose cambino. Tale colpo di coda dovrebbepartire dal basso, dall’opinionepubblica che non deve sempre ingoiareil rospo, ma reagire compatta scardinandole fondamenta di una fortezza fatta dimascalzoni e furbetti che approf<strong>it</strong>tandodi un sistema giudiziario a maglie larghe,figurano come virtuosi mentre dovrebberoessere allontanati e posti aimargini della società. Non è un caso chein qualche nazione con maggiore impulsocivico, sia proprio l’opinione pubblicaa mettere fuori gioco la pol<strong>it</strong>ica. InGermania, ad esempio, basta che lastampa divulghi la notizia di una tesi dilaurea copiata o di un viaggio pagato adun esponente del governo, per portarequest’ultimo a rassegnare le dimissioni,chiedendo scusa e chiudendo i conti“defin<strong>it</strong>ivamente” con la gestione dellacosa pubblica. Come si può vedere, nonsi demanda sempre a miracolistici interventilegislativi l’annichilimento dell’opaco,ma è la società che spinge per lamessa al bando di mele marce. La perfezionenon esiste, l’imperfezione però èormai una regola affermata nel nostropaese, ove l’atteggiamento emulatore èdiventato un alibi pericoloso che ci hacondotti al collasso. L’intreccio di potere,la relazione amicale, sono soltanto duedegli elementi che ci portano a scorazzarein una finta dimensione democratica,trasformando l’Italia dei grandi condottieriin uno zerbino infangato ove ci sipulisce le scarpe in modo disordinato esconcio. Chi leggerà queste parole penseràche qualcuno voglia ergersi a salvatoredella patria. Giammai. Continuandoperò ad impreziosire la tesi che ilDio danaro purifica le coscienze e lava ipeccati più gravi, la salvezza del corpo,per poter sopravvivere, la si dovrà invocarealla potenza celeste.http://marcobozza.blogspot.com/8


N. <strong>49</strong> n.s. – Gennaio-Aprile 2012 IL CALITRANORICORDARE PER CAPIRE - PARTE IXdi Gerardo Melaccio“…il migliore e più grad<strong>it</strong>o oggi è per meun sano contadino, rozzo, astuto,tetragono, caparbio.Questa è oggi la specie migliore.Il contadino è oggi l’uomo miglioreed è la razza dei contadiniche dovrebbe dominare!Invece domina la plebe…”(F. Nietzsche)l ricordo e la descrizione del carattere,Idella v<strong>it</strong>a e del comportamento dei contadinidi Cal<strong>it</strong>ri rappresenta per me il recuperodi un’epoca ancora vicina e tutt’altroche conclusa. Essa racconta la storiacomune di tante famiglie che versano nell’indigenzae vivono di stenti e sacrificisenza fine. Sono quelle di molti contadini,la cui unica risorsa è la terra che coltivanocon le proprie mani. Dovreste poterle vederementre si muovono durante le quattrostagioni dell’anno! Intorno ad esse il silenzioassoluto. Sulla testa di ogni componentel’immens<strong>it</strong>à della volta celeste.Davanti agli occhi e dietro le spalle tuttaluce e colori. Dall’alto il sole infuocatoche saetta senza pietà e il freddo che toglieil respiro. Già con le prime luci del mattino,a gruppi o da soli, i lavoratori dellaterra sono in cammino per i sentieri checonducono nei campi delle varie contrade.Avanzano muti e col passo accelerato.Qualcuno più frettoloso sorpassa gli altri,saluta e prosegue per la sua strada. Scendonoverso la valle o salgono sulla collinamentre gli uccelli più mattinieri taglianoloro il passo volando da una siepe all’altra.Mi ricompaiono davanti agli occhi propriocome allora: uomini e donne in movimento,intenti al lavoro, asserv<strong>it</strong>i ai pesantiobblighi della stagione in corso.Ad osservarli nell’aspetto in disordine,danno l’impressione che il tempo non sialoro amico. Non si soffermano nemmenosul paesaggio che stanno attraversando.Come sono fatti dentro e cosa attraversa laloro mente si legge negli sguardi, nell’espressionedei volti e nei gesti delle mani.Tratti inconfondibili che danno luce aquello che sono senza esprimerlo con leparole. Sembra che nel loro mondo i sentimentinon esistano, ma non è così. Nonserve chiedere per farsene un concettoperché appare come se fosse davanti agliocchi persino ciò che non si vede. Gliumori di dentro traspaiono dalla cera deivisi e dalla luminos<strong>it</strong>à delle pupille. Bastaguardarli con un po’ di attenzione. I lineamentidei corpi, i modi di fare, i gesti raccontanomeglio delle parole la loro v<strong>it</strong>afatta di fatiche e di privazioni. Amano laterra, ma sono più le volte che la maledicono.Eppure nessuno la cura e la rispettapiù di loro. Vorrebbero abbandonarla, manon se ne separano neanche il giorno dellafesta; né quando il caldo toglie il respironé quando il freddo penetra nelle ossa.Lontano dal loro mondo e senza poterlovedere ci stanno come pesci fuor d’acqua.Mica per capriccio i contadini trascorronola loro v<strong>it</strong>a a diretto contatto con la terra econ la natura. Ad essi non serve nemmenol’orologio per contare le ore di lavoro primadi concludere la giornata. Basta eavanza la luce del sole: da quando nasce aquando tramonta. Ciascuno di loro imparaa misurare il tempo dentro il suo corpo enelle membra, nei muscoli e dentro le ossa.A parte i cedimenti della salute, i capriccidelle stagioni e il trascorrere deglianni concessi dalla legge naturale, il lentoe faticoso rotolare della v<strong>it</strong>a si consumasenza interruzione e senza mutamenti sostanziali.Normalmente l’uomo è più grande deicomp<strong>it</strong>i che va assumendo nel corso delsuo esistere, ma i cal<strong>it</strong>rani che vivono dentrole fatiche della terra per ventiquattroore al giorno spesso sono costretti a ridursicome animali da lavoro: privi di dir<strong>it</strong>todi appello e senza possibil<strong>it</strong>à di mutarecondizioni. Per quello che fanno servonosoprattutto muscoli e caparbietà. Tanto chel’anima e l’intelligenza a volte finisconocon l’atrofizzarsi e l’inselvatichirsi. Pareche siano accomunati dagli stessi obblighie da un unico destino. Sicuramentenon dagli stessi vantaggi. La carica v<strong>it</strong>aleche li sostiene è maggiormente nella molteplic<strong>it</strong>àdei bisogni e nella fermezza delcarattere. Il darsi da fare non esclude nessuno,ma i frutti che ne derivano ripaganosolo alcuni per una serie di fattori che tutticonoscono per esperienza personale.Numerose famiglie a me note vivono inuno stato di povertà che si vede e si tocca.Quasi tutte composte di più figli, non èraro il caso in cui a viverci insieme ci stannopure i nonni. Per tante di esse l’insufficienzadelle risorse per tirare avanti cost<strong>it</strong>uisceun problema molto difficile da risolvere.Per fortuna tra familiari, parenti,conoscenti e vicini di casa corrono solidirapporti di stima e solidarietà.A guardarle in viso, le persone che lavoranola terra sembra che abbiano tutte lastessa pelle: scura e arsa di sole. Vestonopiù o meno in modo simile e agisconoquasi alla stessa maniera. A seconda del-Mariano Comense (CO), 10.11.2011. 80° compleanno di Maria Cianci, con il mar<strong>it</strong>o MicheleScoca e i figli Canio, Antonio e Giuseppina. Auguri da amici, parenti e dalla Redazione.9


N. <strong>49</strong> n.s. – Gennaio-Aprile 2012 IL CALITRANONapoli, 08.05.2011 Villa Doria Capodimonte, la famiglia di Antonio Tetta (cangiarriegghij’);in prima fila da sinistra: Silvana Tetta con il mar<strong>it</strong>o Domenico Manco,Giuseppe (figlio di Graziella), Antonio Manco (figlio di Silvana), Claudio Tetta,Consolo Letterio (mar<strong>it</strong>o di Graziella). Seconda fila: Roberta e Lorenzo Tetta (figlidi Claudio), Graziella Tetta, Marinella (moglie di Claudio), Sara (figlia di Graziella),Danilo Manco (figlio di Silvana), Antonio Tetta e sig.ra Rosaria Casaretti.Cal<strong>it</strong>ri, 15.09.2008. Quattro generazioni a confronto. Da sinistra: la pronipoteAlessia Maria Maggiore, la nipote Pina Fierravanti (pamp’llin’), la figliaMaria Rossi (ancunes’) e la signora Angiolina Santoro (m’nacegghija).Roma, 12.01.2012 La signora Serafina Stanco detta fina fina raggiungela stupenda soglia dei 100 anni. Auguri da parenti, amici e dallaRedazione.Cal<strong>it</strong>ri, 14.08.2011. In occasione della IX Edizione Stracal<strong>it</strong>ri MEMORIALDON SIRO COLOMBO, Enzo Savino viene premiato dal nostro parrocodon Pasquale Riccio e dal nostro primo c<strong>it</strong>tadino Antonio Rubinetticonsegnandogli una coppa e una medaglia di ricordo.Bari, Fiera del Levante settembre 1968, LorenzoMaffucci e Paolo Nappo.SALERNO 03.07.2011 40° anniversario di matrimonio di Gaetano Di Maio e Maria Sardo, celebrato nellaChiesa di “S. Anna in San Lorenzo” e con successivo pranzo nel ristorante “La Zagara”; da sinistra: ElisabettaTrucillo, Emilio Ferrigno, Simone Ferrigno, Costanza Di Matteo, Francesco Fasolino, Nicola Giovetti, LauraGiovetti, Stefania Ferrigno, Marina Ferrigno, Gaetano Di Maio, Maria Sardo, Liana Sardo; dietro: Vincenzo Nobile,Marilina Buonopane, Antonio Di Maio, Alfonso Fasolino, Rosamaria Di Maio. Auguri dalla Redazione.11


IL CALITRANO N. <strong>49</strong> n.s. – Gennaio-Aprile 2012Cal<strong>it</strong>ri, 28.01.1980. La classe 1° Media. Da sinistra prima fila in piedi: Antonietta Di Salvo,Alfonsina Galgano, Antonietta Caruso, Vincenzina Di Cecca, l’insegnante Toglia Lucia, Maria IncoronataZarrilli, Maria Grazia Russoniello e Anna Maria Maffucci. Fila centrale da sinistra:Francesca Rabasca, Filomena Tuozzolo, Maria Incoronata Giarla, Antonietta Di Maio, Gaetana FulviaDe Nicola, Maria Teresa Toglia e Giovanna Rosania. A terra da sinistra: Pietro Russo, AntonioFierravanti, Luigi Paolantonio, Michele Canio Maffucci, Luciano Ziccardi e Antonio Zabatta.Stamford, CT, U.S.A. 1981. Dolores De Lucacon la zia Antonia Maria Teresa Zabatta (Cal<strong>it</strong>ri22.11.1908 - † Cal<strong>it</strong>ri 04.01.1997).Cassino (FR) 21.05.2011, matrimonio di Nina Maffucci e Giuseppe, contutte le cugine (t’mbrin’) di nome Gaetana; da sinistra: Gaetana Maffuccifu Salvatore, Gaetana Di Maio fu Giovanni e fu Lucia Maffucci, NinaMaffucci di Michele,la sposa, Gaetana Maffucci fu Gaetano, GaetanaMaffucci di Pietro . Auguri dai tutti i parenti e dalla Redazione.Cal<strong>it</strong>ri, fine maggio 1981. Un gruppo di operai al lavoro durante la demolizionedel Borgo Castello. Prima fila da sinistra in piedi: DomenicoLombardi (m’ngucc’), Michele Fierravanti (halecchia), Vincenzo DelMoro (p’ccion’) e Antonio Maffucci (u’ sahr’stan’). Da sinistra seduti:Orazio Di Guglielmo (marhar<strong>it</strong>a), Giovanni Iannolillo fu Luigi (u’ fr’nar’),Raffaele Germano (sckattus’) e Donato Fierravanti (mano lesta). A terra:Vincenzo Margotta (b’zzeffa) e Michele Buldo (muss’ r’ checcia).Cal<strong>it</strong>ri, Stefano Sica (Fisciano 19.03.1870 - † Cal<strong>it</strong>ri 20.02.1958) con le figlieAngelina (14.07.1907 - † 04.09.1986) e Franceschina (04.04.1901 - † 1947).12


N. <strong>49</strong> n.s. – Gennaio-Aprile 2012 IL CALITRANOCal<strong>it</strong>ri, 18.06.2011. I “ragazzi del ’64” sovente si rivedono per avvenimenti conviviali. In questa circostanza sono a cena presso la “Gatta Cenerentola”di t<strong>it</strong>olar<strong>it</strong>à del coetaneo Tonino Vigor<strong>it</strong>o. Nell’ultima fila è riconoscibile Peppino Cerreta, non si vedono bene invece Giuseppina Galgano, EttoreDel Cogliano, V<strong>it</strong>o Cirminiello e Michele Margotta; penultima fila: Giovanni Stanco, Antonio Zarrilli, Vincenzo Capossela, Angelo Maffucci, GiovanniGalgano, Giovanni Carlucci, Leonardo Vallario, Lorenzo Bovio, Gerardo Calabrese; fila precedente: Tonino Vigor<strong>it</strong>o, Maria Filomena Codella, CinziaCapua, Vincenzina Rosania, Laura Di Napoli, Vincenzina Lucrezia, Lucia Maffucci, Lucia Di Napoli, Tonino Leone; seconda fila: Maria Teresa Maffucci,Antonietta Zarrilli, Angela Cerreta; prima fila: Giuseppe Galgano e Rosetta Metallo.Cal<strong>it</strong>ri, 12.01.2012. 60 anni di matrimonio diGaetana Fierravanti (a crapara) e VincenzoMargotta (passauaj). Auguri dalla famiglia edalla Redazione.Cal<strong>it</strong>ri, 26.09.2010. Nozze d’oro di Antonietta Maffucci (v’lata) e Antonio Codella (carpat’). Da sinistra:Lucia Basile (nipote), Lucia Di Napoli (nuora), Vincenzo Codella (figlio), Antonio Codella(nipote),dietro Annar<strong>it</strong>a Codella (nipote), i festeggiati, Donato Basile (nipote), Maria Codella (figlia),Vincenzo Basile (genero) e Tonia Guglielmo (fidanzata di Donato). Auguri dalla famiglia, dagliamici e dalla Redazione.13


IL CALITRANO N. <strong>49</strong> n.s. – Gennaio-Aprile 2012Cal<strong>it</strong>ri, 24.01.1962 matrimonio di Michelina Fatone (25.01.1936) e Canio Zarrilli(06.1934+10.11.1996). il corteo del matrimonio partiva, di sol<strong>it</strong>o, dallacasa della sposa e in questo caso dal Casino di Cioglia verso la chiesa madre, qui mentre attraversava via F. Tedesco nei pressi dell’edificio scolastico.Cal<strong>it</strong>ri, 22.02.1968 matrimonio di Maria Senerchia nata il 03.02.1948 da Giuseppe e da Giuseppa Rubino, e Giovanni Fiordellisi nato il 23.06.1937 daFrancesco e V<strong>it</strong>a Maria Savanella. La particolar<strong>it</strong>à di questa foto è il vecchio Corso com’era prima del terremoto.14


N. <strong>49</strong> n.s. – Gennaio-Aprile 2012 IL CALITRANOAlessandria, 21.01.2012, circondati dall’affetto dei figli e dei nipoti, hanno festeggiato le nozze d’oro Maria Metallo (march’tiell’) e Luigi Briuolo (m’lania), qui conle nipoti, da sinistra, Rosanna Metallo e le sorelle Federica e Giulia Olivieri. Gli auguri più sinceri, dai parenti, dagli amici e dalla Redazione.Cal<strong>it</strong>ri, 1956. Le piccole Giuseppina e MichelinaToglia con la zia Lucia Toglia (curcigghj).Cal<strong>it</strong>ri, 19.01.1966 matrimonio di Maria Di Maio (cappegghia/22.08.1946) e Cesare Buldo(25.08.1941 - † 09.01.2002).15


IL CALITRANO N. <strong>49</strong> n.s. – Gennaio-Aprile 2012Un sincero ed affettuoso augurio a Lina Lucrezia per il suo compleanno(3 aprile) dalle amiche Franca Maria Germano, Rosetta Di Milia e AntoniettaCestone.Cassino (FR) 21.05.2011, matrimonio di Nina Maffucci e Giuseppe. Dasinistra: Canio Rosario Maffucci fu Giovanni, Canio Maffucci di Pietro eCanio Maffucci fu Gaetano.Cal<strong>it</strong>ri 1956 in via Sotto Concezione la famigliaC’c’ron’. Da sinistra: Mariarosa Margotta(c’c’ron’ / 24.06.1881 - † 04.1981), MicheleCicoira (c’c’ron’ / 03.11.1913 - † 27.12.1997),Addolorata Angela Di Guglielmo (carm’niell’/19.03.1915 - † 16.09.1960) e V<strong>it</strong>antonio Cicoira(c’c’ron’/ 16.03.1940).Materdomini (AV) 22.01.2012. Si festeggiano le Nozze d’Oro di Lucia Scoca (sargend’) e V<strong>it</strong>antonioCicoira (c’c’ron’) con figli e nipoti. Da sinistra: Raffaele Merola (nipote), Mariangela Merola (nipote),Angela Cicoira (figlia), dietro Vincenzo Merola (genero), Concetta Cicoira (figlia), Dino Galgano(nipote), i festeggiati, Francesco Galgano (genero), Patrizia Gautieri (nuora) e Michele Cicoira(figlio). Auguri da amici, parenti e dalla Redazione.16


N. <strong>49</strong> n.s. – Gennaio-Aprile 2012 IL CALITRANOMaterdomini (AV) 22.01.2012. Nozze d’Oro di Lucia Scoca (sargend’) e V<strong>it</strong>antonio Cicoira (c’c’ron’) con i nipoti. Da sinistra: Raffaele Merola, i festeggiati,Berardino Galgano, Mariangela Merola e la piccola Beatrice Cicoira.L’amico Vincenzo Russo ci ha inviato una bella panoramica di via Pietro Nenni, nei pressi del vecchio Macello di Cal<strong>it</strong>ri sub<strong>it</strong>o dopo l’ultima nevicata.17


IL CALITRANO N. <strong>49</strong> n.s. – Gennaio-Aprile 2012“ESTETICA: PAESAGGI,RITRATTI E ASTRATTISMO”Collettiva di artisti meridionalidi Francesco Rosellial 18 al 28 agosto 2011, Cal<strong>it</strong>ri haD osp<strong>it</strong>ato una collettiva di giovani artistimeridionali contemporanei provenientida varie regioni del Sud-Italia.La mostra dal t<strong>it</strong>olo “Estetica: paesaggi,r<strong>it</strong>ratti e astrattismo” è stata organizzatada due fratelli, artisti di Cal<strong>it</strong>ri, Francescoe Davide Roselli presso gli spaziespos<strong>it</strong>ivi del Borgo castello, area s<strong>it</strong>uatanella parte più alta dell’ab<strong>it</strong>ato, recentementeterminata di restaurare e aperta alpubblico dal maggio 2010.La collettiva, giunta alla quarta edizione,come sempre si è fatta promotrice in particolaredella giovane arte meridionale,infatti, quasi tutti gli artisti che hannoesposto sono under 35, provenienti daBasilicata, Campania, Molise, Puglia,Sardegna e Sicilia.Gli artisti espos<strong>it</strong>ori sono stati:Francesco Roselli (Cal<strong>it</strong>ri - Av), DavideRoselli (Cal<strong>it</strong>ri - Av), Pellegrino Capobianco(Avellino), Luisa Valenzano (Casamassima- Bari), Valeria Finazzi (Carbonia- Carbonia Iglesias), Cinzia Coratelli(Bari), Giuseppe Amoroso De Respinis(S. Angelo dei Lombardi - Av),Vincenzo Amodeo (S. Angelo del Fratte -Pz), Stinglius Carcal (Potenza), GiorgioDi Palma (Grottaglie - Ta), Lucia Grasso(Ariano Irpino - Av), Nicola Guarino(Teora - Av), Gabriele Mansolillo (Foggia),Monica Marzio (Ischia - Na), PaolaPagnozzi (Pannarano - Bn), Luca Pontarelli(Rocchetta a Volturno - Is).Il progetto espos<strong>it</strong>ivo rispetto alla precedenteedizione, è stato ampliato e miglioratoal fine di realizzare un eventopiù vario e interessante sia per i vis<strong>it</strong>atori,sia per gli artisti, che anche quest’annohanno risposto con entusiasmo all’inv<strong>it</strong>oper esporre a Cal<strong>it</strong>ri.Impostata sempre sul concetto di unirepassato (Borgo castello) e il presente (gliartisti), la mostra si è chiusa dopo 11giorni, vis<strong>it</strong>ata da circa 400 persone, lequali hanno avuto anche la possibil<strong>it</strong>à dieffettuare vis<strong>it</strong>e guidate dell’intero complessourbano a cura della Pro Loco.Sono stati davvero tanti i commenti pos<strong>it</strong>ivia riguardo dei 20 artisti e della mostrain generale che i vis<strong>it</strong>atori hannoscr<strong>it</strong>to o comunicato verbalmente; tuttoquesto permetterà di lavorare con maggiorentusiasmo alla prossima edizione,magari già nel 2012, piuttosto che seguirela prevista cadenza biennale dell’eventoartistico.La nov<strong>it</strong>à principale dell’edizione 2011della collettiva d’arte è stata l’introduzionedi un concorso a giuria popolareche ha premiato i tre artisti più votati, iquali hanno ricevuto in premio, una piastrelladecorata realizzata appos<strong>it</strong>amenteper questo evento.Grazie al contributo di sponsor è statopossibile organizzare la serata inaugurale(vernissage) e di chiusura (finissage)con una degustazione di prodotti cal<strong>it</strong>rani,e in occasione dell’ultimo giornoespos<strong>it</strong>ivo, anche da una di birra artigianaleirpina serv<strong>it</strong>a e raccontata dal mastrobirraio Marco Maietta del birrificioAlter Ego di Atripalda (Av).Nel periodo espos<strong>it</strong>ivo, a testimonianzadell’impegno per la diffusione della cultura,si sono svolte tre presentazioni di libriscr<strong>it</strong>ti da autori cal<strong>it</strong>rani. Il 26 e 27agosto si sono svolte quelle di ValeriaCapossela con “De Amicis viaggiatore.Paesaggi reali, immaginari e culturali” edi Raffaele Salvante con “Cal<strong>it</strong>ri: Terzo<strong>it</strong>inerario della memoria” avvenute entrambein primavera e gentilmente replicatea Borgo castello.Il 28 agosto, Massimiliano Zarrilli perla prima volta a Cal<strong>it</strong>ri, ha raccontato ilsuo libro “Il meglio di te. L’evoluzionedella cresc<strong>it</strong>a personale”, alla presenzadi tanti amici e appassionati.Atto conclusivo dell’evento è stata lapubblicazione di un catalogo a colori doveogni artista è presente con breve biografiae le immagini dei due quadri espostinella mostra a Borgo castello.Nel catalogo sono stati pubblicati i commentiespressi dai vis<strong>it</strong>atori, una sintesidella storia di Cal<strong>it</strong>ri e dello spazio espos<strong>it</strong>ivomentre una pagina è stata dedicataa tutti coloro che hanno permesso chequesta manifestazione culturale si realizzasse.Ringraziamenti particolari, come sempre,per due dinamiche realtà imprend<strong>it</strong>orialidi Cal<strong>it</strong>ri, la libreria “Itaca” e ilmarchio d’abbigliamento “Nelle grandifauci” per il supporto organizzativo, comeanche per la Pro Loco e il Comune diCal<strong>it</strong>ri per aver messo a disposizione unluogo carico di storia e di fascino come ilcomplesso Borgo castello.Ringrazio gli sponsor: Cal<strong>it</strong>ri ferro diGianluigi Cestone (Cal<strong>it</strong>ri), The Shirepub (S.Angelo dei L.), John Martin roompub (Torella dei L.), B&B Le strettole(Cal<strong>it</strong>ri), Fermento lounge bar (Bisaccia),C.E.R. (Cal<strong>it</strong>ri), Bar Venezia (Lioni),Russo center (Cal<strong>it</strong>ri), M.A.C. (Cal<strong>it</strong>ri),per aver creduto nel progetto artistico,senza dimenticare Masseria Valenzioe Nuova macelleria cal<strong>it</strong>rana per la forn<strong>it</strong>uradei prodotti in occasione del vernissagee del finissage.Questa esposizione ha coinvolto molteattiv<strong>it</strong>à commerciali, sempre con il finedi promuovere la cultura a Cal<strong>it</strong>ri e farconoscere al di fuori dei suoi confini, iluoghi e le tradizioni cal<strong>it</strong>rane con tutti imezzi a disposizione.Le foto della mostra e il relativo catalogosono consultabili sul s<strong>it</strong>o internet www.cizzart.<strong>it</strong> nella sezione dedicata alle esposizioni.Ora l’appuntamento è per laprossima edizione, con l’obiettivo di migliorarsiancora dove possibile.18


IL CALITRANO N. <strong>49</strong> n.s. – Gennaio-Aprile 2012DIALETTO E CULTURA POPOLAREPARTICOLARI MODI DI DIRE CALITRANIA cura di Giovanni SicuranzaU habb’ cogl’, la jastema noLa burla colpisce e la bestemmia no.Quiss’ n’ sap’ romb’ l’uov’ cu nu magl’Costui non sa rompere un uovo con il maglio.Chi m’ raj a mangià chiam’ tataChi mi da da mangiare io lo chiamo padre.U’ rend’ eia cchiù v’cin’ r’ lu parend’Il dente è più vicino del parente.Chi la ten’ longa e chi la ten’ corta la cannelaChi ce l’ha lunga e chi ce l’ha corta la candela (della v<strong>it</strong>a).Corta n’ t’ vaj e longa n’ t’arrivaCorta non ti va e lunga non ti arriva.P’zuoch’ nchiesia e riav’l’ ncasaBizzoco in chiesa e diavolo a casa.La mala crianza, t’ l’aspiett’ ra lu fessaLa peggior cosa te l’aspetti dallo sciocco.La varda s’ l’adda mett’ a chi la portaIl basto si deve mettere a chi lo sopporta.A la sckatrata r’ la nev’ s’ ver’n’ r’ stronz’Allo sciogliersi della neve emergono i rifiuti.LA NOSTRABIBLIOTECTECAMassimiliano Zarrilli: Povero Amore–Commedia teatrale- Edizione Youcanprint-Tricase (LE) 2012La storia ambientata nella Napoli deglianni ’50 racconta le vicende di una giovaneragazza in cerca del vero amore chetroverà l’amante. Una trama intrigante cheha per protagonista ancora una volta l’amorema proposto in una veste tutt’altroche scontata: il fascino dei dialoghi e l’umiltàche da essi traspare mettono a nudol’assurd<strong>it</strong>à della gente e quella strana sensazioneche ci regala il più forte dei sentimenti.(dalla quarta di copertina).Alfonso Nannariello: Rosso Inverso–Casa ed<strong>it</strong>rice Libria, Melfi (PZ)-2011“Affascinante come una ricerca, bello comeun romanzo, anche questo nuovo librodi Alfonso ha la suggestione del tempodei primordi, di un m<strong>it</strong>o in frantumi.Raccordata alla frammentazione dellaterra che qui si racconta, alle sue frane,alle sue storie interrotte e a queste stagioniche ancora oggi si susseguono senzapiù persone che le guardino, la scr<strong>it</strong>turadi questo libro lascia una nota moltolirica e assai forte.”Adele Frenzi(dalla quarta di copertina)Emilio Ricciardi: In altri tempi fu c<strong>it</strong>tàgrande- L’arcidiocesi di Conza tra ilXVI e il XVIII secolo -ERMES Ariccia(RM), 2010Il presente studio si propone di ricostruirela storia della diocesi di Conza e letrasformazioni avvenute tra il XVI e ilXVIII secolo che portarono, attraversol’azione mer<strong>it</strong>oria di alcuni arcivescovi, aun miglioramento delle condizioni di v<strong>it</strong>adegli ab<strong>it</strong>anti di quelle terre.Don Pasquale Di Fronzo: Fede e vocazioniin Alta Irpinia: r<strong>it</strong>ratti di religiosiche esaltano il clero locale. Club degliAutori Indipendenti – Milano 2011Questa indagine rappresenta la sintesi dialcuni decenni di ricerche svolte da donPasquale Di Fronzo assist<strong>it</strong>o da numerosiamici. Con le note biografiche dicentinaia e centinaia di religiosi che hannosvolto il loro apostolato sia sul terr<strong>it</strong>orioregionale sia altrove, l’Autore offreun quadro sulla fede e sulle vocazioniche hanno esaltato per oltre un millenniola terra altirpina. Un lavoro lungo e scrupoloso,documentato da un’ampia bibliografiache consente ulteriori studi suisingoli personaggi. Il volume si apre conun saggio di Giacomo de Antonellis ilquale, con la sua esperienza di ed<strong>it</strong>ore,giornalista e bibliofilo, ha contribu<strong>it</strong>o arealizzare l’interessante opera sotto ilprofilo redazionale.(dalla quarta di copertina)Francesco Caloia: Gesualdo & Gesualdo-La vera storia del Principe dei Musicie del suo casato tra amore, morte,creativ<strong>it</strong>à, musica e sacral<strong>it</strong>à dell’arte.Per Versi Ed<strong>it</strong>ori-Grottaminarda (AV)2011[…] L’avventurosa vicenda umana e artisticadi Carlo Gesualdo sembra naturalmenteoffrirsi come trama straordinariadella narrazione di Caloia, insuscettibiledi sintesi, fatta com’è di considerazionireligiose, filosofiche, storiche e letterarie,di favole, di riflessioni artistiche ed estetiche,di medaglioni sui personaggi piùdisparati, di riproduzioni di lettere e documenti,di descrizioni di luoghi e viaggi,di c<strong>it</strong>azioni famose e di poesie. Alla musicaesaltata come “sintesi perfetta fra leforme espressive”, l’autore dedica moltepagine, ovviamente rifer<strong>it</strong>e al grande suoconterraneo che, dalla tragedia familiaredi cui fu protagonista e dai susseguentisquassanti sensi di colpa, trasse nutrimentoper la sua geniale creativ<strong>it</strong>à musicale.[…](dalla seconda di copertina)20


N. <strong>49</strong> n.s. – Gennaio-Aprile 2012 IL CALITRANOS O L I D A R I E T À C O L G I O R N A L EDA CALITRIEuro 10: Di Napoli Franca, Maffucci Vincenzo, Di Muro CanioClaudio, Aristico Lorenzo, Cerreta Antonio, Del Moro Vincenzo,Maffucci Angelo, Codella Luigi, Paolantonio Giuseppina,Maffucci Teresa, D’Alò Antonio, Maffucci Emilioantonio, PasticceriaZabatta Gerardino, Bavosa Antonio, Cerreta RosaAntonia,Cirminiello Angelomaria e Stanco Lucia, Iannella Rodolfo,Della Badia Maria Codella, Stingone AntonioEuro 15: Di Milia Maria, Codella V<strong>it</strong>o, Buldo Maria e ZabattaAntonio, Cerreta Mariannina, Stingone Maria Cristina, TornilloBerardinoEuro 18: Gautieri MicheleEuro 20: Miele Giuseppe Antonio, Armiento Michelangelo,Zarrilli Rocco, Fiordellisi Giovanni, Fierravanti Mariarosa, LaBottega del Pane di De Nicola Agnese, Scilimpaglia Pasquale,Mottola Gerardo, Forgione Angelo Francesco, Di Cosmo Angeloe Di Napoli Vincenza, Grasso Raffaela, Mauro Giuseppe,Simone Pasquale, Cicoira V<strong>it</strong>antonio, Maffucci Lorenzo, Suoredi Gesù Redentore, D’Emilia Pasqualino, Cioffari Umberto,Maffucci Giacomo GiovanniEuro 25: Di Cecca Angelomaria, Arciconfratern<strong>it</strong>a ImmacolataConcezione, Di Milia V<strong>it</strong>antonio, Vodola RaffaeleEuro 30: Tuozzolo V<strong>it</strong>o Nicola, Famiglia Di Napoli P. Salvatore,Tornillo Vincenzo e AntonellaEuro 35: Di Cecca GraziellaEuro 40: Elena Addeo MaffucciEuro 50: Cirminiello Antonello, Cerreta Pietro, Nicolais Angelo,Zarrilli V<strong>it</strong>oEuro 100: ArmientoDA VARIE LOCALITÀ ITALIANEEuro 9: NN(Arese)Euro 10: Gabellini Lorenzo (Firenze), Zarrilli Maria Antonietta(Conza della Campania), Di Napoli Giuseppe (Brescia),RabascaCanio (Nova M.se), Mazziotti Antonia (Roma), CerretaGiuseppe (Cambiano),Di Napoli Lucia Maria (Lim<strong>it</strong>o di Pioltello),Cerreta Michele (Carrara), Di Napoli Vincenzo (Cellatica),Di Fronzo Pasquale (Mirabella Eclano), Senerchia Maria(Sesto F.no), Ricciardi Sansone Giacinta (Torino), MorettonUselmo (Contursi Terme), Zarrilli Luigi (Poggibonsi), LamannaPasquale (Sant’Andrea Di Conza), Di Domenico Maria Antonia(Poggibonsi), Caruso Maria Carmela (Castelfiorentino), ScocaVincenzo (Castelfiorentino), Giuliano Angela (Casalgrande),Galgano Vincenzo (Riccione), Scoca Vincenzo (Perticato), CafazzoFilomena (Bisaccia), Cestone Vincenzo (Bergamo), DiNapoli Alfonso (Bollate), Margotta Vincenzo (Salerno), StancoAngela (Lentate S.S.), Cianci Antonietta (Bollate), Zabatta Vincenzo(Lentate S.S.), Cerreta Vincenzo (Carrara), Cicoira GiuseppeRaffaele (Melfi), Di Napoli Vincenzo (Bologna), ZabattaCanio (Lentate S.S.), Zabatta Pietro (Lentate S.S.), RomanoSabato (Bellizzi), Briuolo Luigi (Alessandria), Zabatta Mario(Cascina Amata Cantù), Araneo Vincenza (Mariano C.se), GermanoMario (Briosco), Codella Rosa Di Milia (Salerno), CaprioDonato (Quarto), Zabatta Claudio (Turlupara), Di CairanoAntonio (Guidonia), Scappaticci Angela (Ciampino)Euro 15: Capossela Maffucci Michelina (Scandiano), MargottaVincenzo e Cianci Francesca (Roma), Di Cosmo Vincenzo(Poggibonsi), Rainone Immacolata (Capoliveri), Di Milia Antonietta(Milano), Pietro Lattarulo (Bisaccia), Grippo Francesco(Morra De Sanctis), Scoca Antonio (Trento), Mazziotti Mariantonia( ), Rubino Filomena (Ancona), Cestone Giuseppe(Poggibonsi), Simone Anna (Carife), Frasca Rosetta (Roma), TogliaGiuseppina (Riccione), Margotta Canio (Meda), P. GiuseppeCorona (Marianella-NA), Alfieri Liliana vedova Frucci (Napoli),Zabatta Salvatore (Supersano), Simone Vincenza (Maddaloni),Taddeo Ubaldo (Pratola Serra)Euro 18: Di Cosmo Michele (Poggibonsi)Euro 20: Di Maio V<strong>it</strong>o (Montauro), Vallario Giuseppe (Grugliasco),MaffucciMaria Antonia (Roma),Di Giuseppe Egidio(Foggia), Cerreta Margher<strong>it</strong>a (Milano), Bozza Michele (Ravenna),Buldo Cesare Giovanni (Varese), Galgano Antonio (Novara),Antonia Buldo (Varallo Pombia), Panniello Gaetano (Bari),Di Cosmo Vincenzo (Poggibonsi), Rabasca V<strong>it</strong>torio (Potenza),Senerchia Maria (Nova M.se), Amato Antonio e Ricciardi Franca(Napoli), Vallario Lorenzo (Milano), Buldo Vincenza (Gallarate),Cestone Giovanni (Pinerolo), Rubino Antonio (Capriano),Mazziotti Francesca (Roma), Maffucci Maria Giovasnna(Settimo M.se), Cerreta Orazio (Caselle), Cianci Anna Maria(Napoli), Bonetti Cubelli Anna (Bologna), De V<strong>it</strong>o Antonietta(Roma), Cubelli Lucia (Bologna), Galgano Anna (Milano), CubelliV<strong>it</strong>o (Foggia), Cestone Maria Petronilla (San Giovanni Lupatoto),Gautieri Pasquale (Bollate), Cianci Salvatore (Candela),Caputo Teresa (Arese), Gautieri V<strong>it</strong>o (Moncalieri), TuozzoloRaffaele (Avellino), Zabatta Salvatore (Milano), Di NapoliMario (Bollate), Di Maio Lucia (Roma), Nicolais Luigi (Manfredonia),Del Guercio Filomena e Galgano Mario (Bollate), LopsAntonio (Besano), Sagliocco Francesco (Nichelino), NicolaisMaria Giuseppa (Cairano), Famiglia Errico Salvatore (Carugo)Euro 25: Cecchetti Turiddo (Pistoia), De Rosa Carlo (Belluno),Zabatta V<strong>it</strong>o (Milano), Milano Calvani Vincenza (Cascina),Di Carlo Alfredo (Avellino), Nannariello Rosellina (Genova),Bozza Rosina in Scoca (Chieti), Di Napoli Fortunato (Garbagnate),Lampariello Franchino (Garbagnate), Cerreta mario(Avellino), Zabatta V<strong>it</strong>o (Capergnanica), Raho Alberto (S.Giorgioa Cremano), Armiento Michelangelo (Roma)Euro 30: Di Maio V<strong>it</strong>o Gaetano (Trento), De Nicola Michele(Poggibonsi), Zazzarino Vincenzo (Mercogliano), De NicolaMichele (Bologna), Rainone Vincenzo (Lentate Sul Seveso),Cuppone Fernando (Sannicola), Bruniello Canio (Fiumicino)Euro 31: Della Valva V<strong>it</strong>o (Bollate), Di Milia Maurizio (Brescia)Euro 40: Caputo Canio (Carosino), De Nicola Vincenzo (Pavia),Galgano Antonio (Poggibonsi), Codella V<strong>it</strong>o (Cremona)Euro 50: Capossela V<strong>it</strong>o (Scandiano), Ciampolillo Giuseppe(S. Benedetto del Tronto), Montagnani Roberto (Figline Valdarno),Cerreta Canio (Valmadrera), Di Cairano Vincenzo(Francavilla a Mare), Savino Vincenzo (Roma), Cerreta Donato(Teramo), Zabatta Michele (San Giorgio a Cremano), ScocaMaretta (Roma)Euro 57: Codella Michele (Pavona di Albano)DALL’ESTEROFRANCIA: Euro 50 Cianci MicheleSVIZZERA: Euro 15 Cestone Maria; Euro 20 Pol<strong>it</strong>o MariaElisa, Maffucci Canio; Euro 30 Maffucci Giovannino, ScocaCrescenzoBELGIO: Euro 30 Galgano AntonioVENEZUELA: Euro 50 Di Carlo Vincenzo21


IL CALITRANO N. <strong>49</strong> n.s. – Gennaio-Aprile 2012MOVIMENTO DEMOGRAFICORubrica a cura di Anna RosaniaI dati, relativi al periodo dal 27 ottobre 2011 al 20 febbraio 2012sono stati rilevati presso l’Ufficio Anagrafe del Comune di Cal<strong>it</strong>ri.NATIMaffucci Dario di Angelomaria Gerardo e di Di Cosmo Jessica19.08.2011Acocella Gabriele di Fausto e di Stanco Annamaria 02.11.2011Zarrilli Giada di Pasquale e di Cappa Antonietta 04.11.2011Rubino Alessia di V<strong>it</strong>o e di Di Salvo Maria 06.11.2011Rainone Simone di Giuseppe e di Gautieri Lucia 22.11.2011Gallo Sharon di Francesco e di Zarrilli Sefora 29.11.2011Cubelli Rossella di Francesco e di Margotta Maria 09.12.2011Di Cecca Sara di Mario e di Maffucci Silvia 16.02.2012MATRIMONIIannolillo Salvatore e Gautieri Angela 29.10.2011Caputo Michele e Frasca Maria Immacolata 09.12.2011MORTINicolais Luigina 06.03.1932 - † 28.10.2011Zarrilli Gerardo 23.04.1933 - † 01.11.2011Panniello Maria Rosa 11.04.1941 - † 02.11.2011Vigor<strong>it</strong>o Giuseppe 11.08.1929 - † 18.11.2011Buldo Angela 11.10.1920 - † 24.11.2011Borea Ester 15.12.1917 - † 06.12.2011Rabasca Concetta 22.10.1916 - † 08.12.2011Di Napoli Gaetano 20.04.1925 - † 13.12.2011Cicoira Rocco 23.12.1931 - † 17.12.2011Aristico Andrea 18.09.1922 - † 18.12.2011Zarrilli Salvatore 03.11.1928 - † 22.12.2011Tuozzolo Vincenzo Nicola 20.07.1923 - † 25.12.2011Quaranta Vincenzo 21.08.1916 - † 25.12.2011Roina Maria 04.09.1922 - † 25.12.2011Di Cosmo Mariantonia 30.01.1921 - † 02.01.2012Delli Liuni Maria Carmela 16.07.1920 - † 26.01.2012Di Leo V<strong>it</strong>o 07.04.1919 - † 28.01.2012Borea Michele 01.01.1929 - † 28.01.2012Cirminiello Vincenzo 10.02.1926 - † 03.02.2012Dragone Raffaela 20.02.1926 - † 04.02.2012Pinto Orazio 18.02.1930 - † 15.02.2012Ci scusiamo per qualsiasi eventuale errore.Iolanda Cubelli21.07.1923 - † 21.09.2010Ci hai lasciato peraddormentarti nel sonno dellamorte in cui hai trovato riposoalle fatiche e sollievo alle tantesofferenze che la v<strong>it</strong>a ti avevariservato, ma continui a vivere,ogni giorno, nel cuore di ch<strong>it</strong>anto ti ha amato e che con teha condiviso l’asprocammino terreno.Possa tu riposare in pacenell’attesa della resurrezionedei morti.I tuoi cari.I necrologi di normavengono pubblicatinel mese in cui ricorreil decesso, ad esclusionedi quelli avvenutinell’anno in corso,e in quello precedenteÈ un servizio “Gratis”.22


N. <strong>49</strong> n.s. – Gennaio-Aprile 2012 IL CALITRANOREQUIESCANT IN PACELucia Zabatta24.09.1925 - † 23.12.2011Rimarrai semprenei nostri cuori.Il Signore conoscela via dei giusti.(Salmo 1- 6)Angela Maffucci31.08.1925 - † 21.09.2011Chi vive nel cuoredi chi restanon muoreMichele Nivone08.05.1930 - † 04.08.2011È usc<strong>it</strong>o dalla v<strong>it</strong>a,ma non dalla nostra v<strong>it</strong>a:come potremmo crederemorto colui che ètanto vivo nei nostri cuori?Francesco Cirminiello06.04.1936 - † 25.07.2011Silenzioso come sempre pernon essere notato, senza unlamento, senza un frullod’ali, prematuramenteci hai lasciati.Purificalo o SignorePerché il suo anel<strong>it</strong>oAbbia in te il suocoronamentoE il suo premio…Alfonsina StrazzaVedova Maffucci14.11.1937 - † 30.04.2011Solo in Dio la speranzanon viene meno(Salmo 62)Enzo Cestone09.05.1965 - † 03.04.2011Nel primo anniversario dellamorte inattesa e rapida,gli zii Maria e V<strong>it</strong>o,le cugine Graziae Maria Rosarialo ricordano conimmenso affettoa tutti coloro chelo conobbero.Salvatore Stanco17.08.1934 - † Svizzera26.03.2011Nel primo anniversariodella sua scomparsacon l’affetto di semprelo ricordano la moglieCarmelai figli e i nipoti.Antonio Cianci12.08.1939 - † 25.03.2011Dai o Signore al suo spir<strong>it</strong>ol’eterno riposo e la tua lucerisplenda negli occhi suoi.La moglie e i parenti.Giovanni Maffucci01.09.1934 - † 21.01.2011Signore,non ti chiediamoperché ce l’hai toltoTi ringraziamoperché ce l’hai donato.(Sant’Agostino).A un anno dalla suadipart<strong>it</strong>a la mogliee la famiglia lo ricordanocon profondo amore.Giacinta Zarrilli12.01.1930 - † 17.01.2010Tu sei la mia sicurezzao Dio.Gerardo Zarrilli23.04.1933 - † 1.11.2011Il ricordo del grande amoreper la tua famigliarende andora vivoil nostro dolore.Con tenerezza infin<strong>it</strong>ati ricordiamoe preghiamo per te.Maria Scilimpaglia09.07.1934 - † 04.03.1996La sua v<strong>it</strong>a è stata aridae crudele, ha vissuto neldolore e nella sofferenza,il suo mondo è statouna sedia a rotelle.Sperando che questa suadipart<strong>it</strong>a abbia nell’aldilàuna risoluzione più consonaad un essere umano.Il fratelloVincenzo Stanco28.01.1955 - † 06.06.2003Il tuo sorriso illuminail nostro cammino.I tuoi cari.Maria Concetta LamparielloAntonio Di Napoli21.10.1923 - † 02.03.2002 15.10.1919 - † 16.11.1991Una lacrima per i defunti evapora,un fiore sulla loro tomba appassisce.Una preghiera per la loro anima la raccoglie Dio.I vostri cari.Rosa del ToroFrancesco Di Maio31.05.1913 - † 27.09.2012 03.11.1908 - † 03.03.1991Vetuli notique columbi(Epistole, Orazio)Vecchi e ben noti colombi.Esempi di v<strong>it</strong>a operosa e animo gentile.Un ricordo e una preghieraDonato Di Maio14.04.1940 - † 29.04.2010Affranti perla prematura scomparsa,i familiari ne onoranola memoriaportandolo nel cuorecon immutato affetto.23


In caso di mancato recap<strong>it</strong>o rinviare all’Ufficio Postale di Firenze CMPper la rest<strong>it</strong>uzione al m<strong>it</strong>tente previo pagamento resiCal<strong>it</strong>ri, 08.08.2011 Festa dei 50 anni, da sinistra: Vincenzo Del Moro (p’ccion’), Angelo Gervasi (u’ biond’ nieur’), Crescenzio Di Napoli (sc’mm’rott’), Pasquale Nannariello (mariannucc’), Antonio V<strong>it</strong>o Rubino (pahanes’), V<strong>it</strong>oCerreta (benfigliuol’), accovacciato Michelino Balascio (cordella), Emilio Creddo (u’lettricist’), – da qui in poi si vede solo la testa – Gaetano Cicoira (mast’carrier’), Vincenzo Di Maio (u’ uardij zappator’), Gaetano Corazzelli(santamaria), Antonio Bavosa (buldo), Raffaele Sibilia (sibilia), Antonio Metallo (tart’liegghij), Antonio Metallo (f’ggiana), Francesco Galgano (spaccon’), Vincente Galgano (brattiell’), Canio Cialeo (cialeh’), Canio Toglia (curcigghj),Lucia Carullo (moglie di Gerardo Nigro br’handiegghj’), Angelo Maffucci (florij), Canio Maffucci (t’mbrin’), Franco Rotonda (chiscia), Giovanni Borea (panch’), Canio Russo (cangianella), V<strong>it</strong>o Scoca (collehator’), GiovanniNicolais (p’scion’), Felice Nivone (paparegghia), Michele Cestone (m’calon’), Luciano Mucci (vardar’), Andrea Bellino da sant’Andrea. Seconda fila da sinistra: Antonio Metallo (f’uggiana) con giacca e cravatta, dietro CanioCodella (sciascion’), Giovanni Fiordellisi (vardariegghj), Grazia Zarrilli (b’rsaglier’), Maria Antonietta Metallo (baccalà), Elda Ravizzola (moglie del dott. Canio Galgano), Lucia Zarrilli (scatozza), Antonietta Lamanna (moglie diCoppola …), Nina Rainone (man’man’), Antonietta Bavosa (buldo), Maria Rossi (l’angunes’), Maria V<strong>it</strong>toria Gautieri (pusc’), Felicetta Di Milia (pisciacenn’ra), Maria Rosaria Lo Buono (p’r’tosa), Maria Di Napoli (sc’mm’rott’),Matilde Maffucci (silla), Enza Russo (ciucc’ carr’ch’), Teresa Stanco (r’ss’liegghj), Michelina Russo (puglies’), Angela Vallario (m’calon’), Maria Vallario (checchina), Maria Antonietta Vallario (m’cel’), Maria Di Cosmo (zi’zi’), AngelaRossi (l’angunes’), Angela Di Milia (c’p’gghin’), Vincenzina Armiento (caram’zzett’), Rosa Martiniello (papp’lon’), Franca Cerreta (m’calon’), Maria Codella (curella), Vincenzo Nannariello (cicc’ p’ndigghj’), Antonio Di Roma(scarpariegghj’). A terra da sinistra: Vincenzo Cestone (c’stun’), Michele Arci (carianes’), Giuseppe Metallo (tr’zzugghj’), Canio Lops (carm’nucc’), Canio Caputo (matalena), Vincenzo Cestone (ciannill’), Antonio Lucrezia(pasckalin’), Giuseppe Stanco (sanap’rciegghj’), Vincenzo Fierravanti (halecchia), Giovanni Cerreta (ricca recca), Michele Di Maio (palusc’), Vincenzo Di Cosmo (zì zì), Mario Cianci (napul<strong>it</strong>an’), Letizia Della Valva (quaranta),Angela Maffucci (giacumin’), Antonietta Vallario (mb’ccius’), Pasquale Lucrezia (borbon’), Antonio Zabatta (mart’lana), V<strong>it</strong>ale Zabatta (ciend’capill’), Vincenzo Luciano Lucrezia (sc’mm’rott’) e Giovanni Metallo (f’ggiana).

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