Funzioni di utilit`a esponenziali
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Normalizzazione per la minimizzazione <strong>di</strong> costiNel caso in cui l’obiettivo sia la minimizzazione dei valori in gioco, visti comecosti e non come payoff, l’andamento delle curve si inverte rispetto al casoclassico; in effetti, non sono curve <strong>di</strong> utilità ma piuttosto <strong>di</strong> <strong>di</strong>sutilità. Ricor<strong>di</strong>amoche il decisore considera in<strong>di</strong>fferente pagare un costo x e affrontareuna lotteria in cui U(x) è la probabilità <strong>di</strong> pagare il costo massimo, e dunque1 − U(x) è la probabilità <strong>di</strong> pagare il costo minimo.Consideriamo la Figura 3, e in particolare il valore me<strong>di</strong>ano <strong>di</strong> costo ¯c,in<strong>di</strong>viduato dalla linea verticale; chiaramente, una lotteria ha valore attesoesattamente ¯c se e solo se il costo massimo ha probabilità 0.5.Figura 3: Propensione al rischio: caso <strong>di</strong> minimizzazione.• un giocatore avverso al rischio (RA) preferirà la lotteria solo se il costoatteso è inferiore a ¯c, cioè se la probabilità associata al costo massimoè minore <strong>di</strong> 0.5; quin<strong>di</strong> il punto <strong>di</strong> in<strong>di</strong>fferenza (e quin<strong>di</strong> la curva <strong>di</strong><strong>di</strong>sutilità) sta sotto la <strong>di</strong>agonale;4
Livello <strong>di</strong> avversione/propensione al rischioCome detto in precedenza, il parametro RT rispecchia le “attitu<strong>di</strong>ni” deldecisore verso il rischio, e dunque definisce la maggiore o minore convessità(o concavità) della funzione <strong>di</strong> utilità. Cerchiamo <strong>di</strong> capire meglio comequesto avviene.Consideriamo il caso standard (massimizzazione) e decisori avversi al rischio,cioè valori positivi <strong>di</strong> RT ; la figura 4 mostra la funzione f(x) = e (−x/RT )per RT = 2 e RT = 10. Confrontiamo le due funzioni nell’intervallo <strong>di</strong> payoff[−5, +5]: è evidente che per RT = 10 la funzione è piuttosto “piatta”, mentreper RT = 2 ha un andamento marcatamente convesso.Figura 4: Grafico della funzione e (−x/RT ) per RT = 2 e RT = 10D’altra parte, se considerassimo la funzione con RT = 10 in un intervallopiù ampio (ad esempio, [−25, +25]) anch’essa mostrerebbe un andamentochiaramente convesso. Di fatto, è abbastanza facile convincersi che i duegrafici ottenuti considerando, rispettivamente, il valore RT = 2 nell’intervallo[−5, +5] e il valore RT = 10 nell’intervallo [−25, +25], sono uguali a meno<strong>di</strong> un cambiamento <strong>di</strong> scala sull’asse delle x.6