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Artcodex presentazione istituzionale

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<strong>ArtCodex</strong>®l’atelier del Codice Miniato


il patrimonio dell’arte italianaL’arte italiana è da sempre ammirata nel mondo.I più grandi capolavori d’arte pittorica e scultorea sono frutto delgenio italiano, che trovò la sua maggiore fioritura tra il Medioevo e ilRinascimento, epoca in cui l’uomo sperimentava la conoscenza del mondoattraverso le arti figurative e letterarie.Artisti come Michelangelo, Leonardo, Botticelli hanno lasciatotestimonianze straordinarie di questo genio, raggiungendo e fissandocanoni di bellezza che sono rimasti nella storia.Ma a fianco della Venere dai capelli dorati e del David dalle proporzioniperfette, l’Italia nasconde altri capolavori che non sono di facile fruizione,pezzi unici al mondo, estremamente delicati e di valore inestimabile: icodici miniati.Nei secoli precedenti l’avvento della stampa alla fine del ‘400, l’arteamanuense sviluppò un patrimonio immenso per la cultura europea.Le più grandi opere degli antichi poeti e filosofi, fino a quelledei grandi umanisti del ‘400, venivano ricopiate a mano damonaci o da mastri miniatori dalle abilità artistiche eccezionali.Essi decoravano le pagine con eleganti miniature che, attraverso le figure,raccontavano il testo riportato sulla pergamena.Virgilio Riccardiano, riproduzionedel ms Ricc. 492 della BibliotecaRiccardiana di Firenze, carta 80r,il cavallo di Troia45


Il patrimonio dell’arte italianaGli abili scribi utilizzavano strumenti di grande precisione per rendereperfetto anche il più piccolo dettaglio, adoperando tinte preziose e oro inlamina e in foglia, arrivando a creare dei veri capolavori.Trattandosi di esemplari unici al mondo, fatti di materiale molto fragile - lapergamena - che mal sopporta l’usura del tempo, questi manufatti artisticisono conservati nelle biblioteche d’Italia e d’Europa, nella massima curae attenzione.Ciò rende questi importanti pezzi della nostra storia di difficileconsultazione. Per questo, il progetto delle edizioni in facsimile <strong>ArtCodex</strong> ®è quello di dar vita al nuovo originale. Il progetto nasce dal desiderio diportare alla luce tesori librari che sarebbero altrimenti destinati a giacerenegli archivi, rimanendo sconosciuti a coloro che non possono annoverarsitra i pochi privilegiati studiosi ammessi a visionarli.Raffaello Sanzio, Dama col liocorno(presunto ritratto di Giulia Farnese),Roma, Galleria BorgheseA sinistra:Michelangelo Buonarroti, Pietà,Città del Vaticano, Basilica di San PietroPagina precedente:Regia Carmina di Convenevole da Prato,riproduzione del ms. Royal 6 E IX, carta4v, Cristo benedicente in trono67


Chi siamoL’Atelier <strong>ArtCodex</strong> ®è immerso nell’affascinante cornice di Castelvetro diModena, antico borgo medievale situato nel cuore dell’Emilia Romagna,centro di tradizioni artigianali e produzioni di altissimo livello artisticoculturale.In questa atmosfera <strong>ArtCodex</strong> ®fa rivivere il passato, attraverso elegantiminiature in colori brillanti e in oro zecchino, coperte in pelle, velluti diseta e pietre preziose, cartaPergamena ®pregiata che riproduce l’anticofascino della pergamena animale, su cui gli abili amanuensi imprimevanola propria arte.Nata dall’appassionata ricerca del fondatore Luciano Malagoli, <strong>ArtCodex</strong> ®è una bottega d’arte che si occupa di riportare in vita i più importantimanoscritti miniati del passato, attraverso riproduzioni d’arte ad altafedeltà.Lunghi anni di sperimentazioni hanno permesso di creare un insiemedi lavorazioni che, unendo le antiche tecniche dei miniatori con la piùevoluta tecnologia, permettono di far rivivere l’antico splendore delleminiature in pregiate riproduzioni in facsimile.Il nuovo originale sostituisce in tutto il codice conservato in Biblioteca.<strong>ArtCodex</strong> ®riproduce nelle proprie edizioni tutte le caratteristiche delmanoscritto che lo rendono unico:la pergamena viene riprodotta su carta, attraverso un sistema brevettatodi trattamenti, denominato cartaPergamena ® . I colori, i metalli e gli orivengono stesi e applicati secondo le tecniche amanuensi antiche e lafascicolazione del manoscritto è riprodotta integralmente. In questo modo<strong>ArtCodex</strong>® realizza un originale che permette di provare quelle stessesensazioni tattili e visive che si sperimentano davanti ad un’opera d’arte.Il progetto del nuovo originale <strong>ArtCodex</strong> ®contribuisce alla diffusione ealla tutela di un patrimonio di codici miniati che, riprodotti in esemplariprestigiosi, sono in grado di sostituire l’originale nella ricerca scientificae allo stesso tempo di divenire gioielli da collezione destinati a chi vogliaapprezzarne la bellezza.La realizzazione di un manoscritto è un progetto artistico che richiede annidi studi e di ricerche, grazie ai quali il raggiungimento dell’assoluta fedeltàall’originale non rimane soltanto un’aspirazione, ma diviene una preziosarealtà.Castelvetro di Modena, veduta del borgo storicoil fondatore di <strong>ArtCodex</strong> Luciano Malagoli con il figlio Marco89


I brevetti e le lavorazioni<strong>ArtCodex</strong> ® “Cartesio ® ”Il codice miniato è un’opera d’arte estremamente fragile. Si pensiall’usura che i secoli stendono sulle pergamene, sui colori e sulla legaturadi un manoscritto. Maneggiare un codice antico per effettuarne le ripresefotografiche è un’operazione che richiede una straordinaria delicatezza eduna attentissima cura.Per questo <strong>ArtCodex</strong> ® , dopo anni di esperienza e di studi nel campo, habrevettato un leggio, denominato Cartesio ® , di struttura estremamenteleggera, il cui meccanismo è basato su assi che vanno ad incastrarsi e aformare la base su cui poggiare il codice, senza che questo subisca unostress eccessivo.Le pagine non vengono tirate più del dovuto e l’apertura del manoscrittonon risulta mai superiore ai 45 gradi, al fine di evitare che la legatura,soprattutto quando molto stretta, possa risentirne.Le tecniche di ripresa dei codici sono assolutamente all’avanguardia.L’utilizzo di strumentazioni digitali, luci fredde e flash a bassa penetrazionepermettono di ottenere la massima qualità fotografica possibile, senza cheil manoscritto originale risenta di eventuali sbalzi di luce o calore. Conla strumentazione fotografica di <strong>ArtCodex</strong> ®si colgono tutti i minuscolidettagli della pagina che viene ripresa, dalla sua porosità al grado dipenetrazione del colore nella pergamena stessa.1011


I brevetti e le lavorazioni<strong>ArtCodex</strong> ®La “cartaPergamena ® ”e l’oro 23KtLa carta ricreata, denominata cartaPergamena ® in seguito al brevetto che<strong>ArtCodex</strong> ®ha messo a punto dopo molti anni di ricerca, viene prodotta daesperti cartai ed elaborata a seconda delle caratteristiche del codice; ognifoglio viene infine invecchiato manualmente affinché presenti i due diversilati della pergamena (“lato carne” e “lato pelo”).L’alta qualità, ottenuta sino a questa fase di lavorazione, si arricchisce infinedell’unico preziosissimo particolare che fino ad ora non era stato possibileproporre nelle riproduzioni di pregio: ogni dettaglio dorato dell’anticomanoscritto, grazie alla tecnica brevettata <strong>ArtCodex</strong> ® , viene reso in orozecchino 23 carati, così come si presenta nelle decorazioni dell’originale.La legatura, eseguita in botteghe manifatturiere che ancora utilizzanol’antico torchio manuale, si compone della cucitura a mano del capitelloe dei fogli, nell’assoluto rispetto della bordatura e della fogliazione delcodice. Di inestimabile valore sia per l’unicità che lo caratterizza sia perla massima cura che i miniatori riposero in anni di costante e minuziosolavoro, il codice miniato è un tesoro di rara bellezza, che deve essereriproposto in ogni suo particolare.A tal fine, le abilità degli antichi maestri amanuensi sono state lungamentestudiate e successivamente messe in opera nella riproduzione, impiegandole tecnologie sofisticate di cui i nostri tempi dispongono, recuperandosapienze artigianali del passato ed inventando brevetti ad hoc chepermettono di elevarsi alla perfezione del codice originale.La tecnica brevettata <strong>ArtCodex</strong> ®di stesura dell’oro consiste nell’impiegodella foglia d’oro com’era in uso negli scriptoria medievali e consente diottenere la riproduzione degli ori in rilievo, come se le miniature avesserosubito l’invecchiamento che i secoli hanno causato alla pergamena.Ogni dettaglio viene riprodotto fedelmente, dalle lavorazioni a bulinoai disegni sull’oro, dagli splendori decorativi dell’oro polvere lavorato apennello alla doratura con foglia d’oro zecchino, fino ad ottenere l’effettodi un’armonica fusione cromatica tra i particolari dorati e gli elementiiconografici della miniatura.1213


I rapporti con le istituzioniBibliotecaApostolica VaticanaLibro d’Ore diGregorio x111Libro d’ore e di preghiere appartenuto al PapaGregorio XIII colui che rivoluzionò e modernizzò laChiesa ed introdusse l’uso dell’attuale calendariogregorianoVolume di formato 17,5 x 28,5 cm142 pagine, tutte decorate da capilettera e miniaturedi grande eleganzaPregiata copertina in pelle marronecon incisioni in oro


Biblioteca ApostolicaVaticanaLa Biblioteca Apostolica Vaticana è la biblioteca della Santa Sede, situata nel Cortile delBelvedere nella Città del Vaticano.Fondata da papa Sisto IV nel giugno del 1475, è uno dei fondi librari più antichi e ricchial mondo.Raccoglie manoscritti, incunaboli, libri a stampa, carte, monete e medaglioni, numerosioggetti d’arte, datati dal IV sec. d.C. fino ai giorni nostri. L’inestimabile patrimonio checonserva la rende luogo di enorme interesse per gli studiosi di tutto il mondo. AttualeCardinale Bibliotecario di Santa Romana Chiesa è S. Em. Raffaele Farina, prefetto dellaBiblioteca Apostolica è mons. Cesare Pasini e vice-prefetto nonché responsabile deimanoscritti è il dr. Ambrogio M. Piazzoni.<strong>ArtCodex</strong>® collabora da anni e a stretto contatto con lo staff della Biblioteca ApostolicaVaticana, del cui fondo manoscritti ha riprodotto il Pontificale di Bonifacio IX, manoscrittodi grande eleganza, mentre detiene diritti di riproduzione per alcune tra le opere più belleal mondo: tra queste è doveroso citare il celebre Dante Urbinate, la Divina Commediaminiata elegantemente tra fine ‘400 e primi del ‘500, proveniente dalla biblioteca personaledel Duca di Urbino, Federico da Montefeltro.16 Pontificale di Bonifacio IX, riproduzione del ms Vat.Lat.3747 salone interno della Biblioteca Apostolica17


I rapporti con le istituzioniBiblioteca Riccardianadi FirenzeLa Biblioteca Riccardiana si trova nel cuore della Firenze Medicea, nel palazzo Medici-Riccardi.Fondata nel 1600 dal marchese Riccardo Riccardi, vanta un ricco patrimonio di volumi emanoscritti, tra cui si contano molti esemplari inediti, oggetto di continue nuove scoperte.I manoscritti conservati in Biblioteca sono databili dal X sec d.C., con importantitestimonianze della nostra storia artistico-letteraria, soprattutto per quanto concerne laletteratura dei grandi vati, come Boccaccio e Petrarca e le opere della Firenze umanisticaa cavallo tra ‘400 e ‘500.Direttrice e responsabile dei manoscritti della Biblioteca Riccardiana è la dr.ssa GiovannaLazzi, grande esperta di miniatura e studiosa di storia dell’arte.<strong>ArtCodex</strong> ® vanta un rapporto di stretta e continua collaborazione con la dr.ssa Lazzi, perquanto riguarda le riproduzioni dei manoscritti del fondo della Biblioteca, tra i qualispiccano il Virgilio Riccardiano, opera del maestro miniatore Apollonio di Giovanni e LeLeggende di S.Margherita e S.Agnese, codice del XIII sec d.C. Questo rapporto, ormai digrande amicizia e stima reciproca, si estende anche agli eventi che <strong>ArtCodex</strong> ® organizzain tutta Italia: alle presentazioni <strong>ArtCodex</strong> ® , la dr.ssa Lazzi è infatti oratrice sempre graditae apprezzata per la sua capacità di spaziare tra i più svariati e interessanti argomenti distoria dell’arte e della miniatura con la grande semplicità del vero esperto.Giovanna Lazzi, direttrice della Bbiblioteca RiccardianaLe Leggende di Santa Margherita e Sant’Agnese, riproduzione del ms Ricc.45318il Fior di Virtù di Amerigo Vespucci, riproduzione del ms Ricc.1774il Virgilio Riccardiano, riproduzione del ms Ricc.49219


I rapporti con le istituzioniBiblioteca Medicea Laurenzianadi FirenzeLa Biblioteca Medicea Laurenziana è una delle più grandi raccolte di manoscritti al mondo,situata nel centro di Firenze, adiacente alla chiesa di S.Lorenzo. Si tratta di un complessoarchitettonico straordinario, disegnato da Michelangelo Buonarroti tra il 1519 e il 1534.Tra gli spazi più interessanti del complesso, spicca la Sala di Lettura di Michelangelo,spazioso corridoio con banchi in legno pregiato, ampie finestre che irradiano di lucel’ambiente e decorazioni sul soffitto e sul pavimento basate sull’araldica.Celebre poi è lo Scalone di Michelangelo, situato nel Vestibolo che precede l’ingresso dellaSala di Lettura.Si tratta di una scala tripartita, inizialmente progettata in legno di noce, ma in seguitorealizzata in pietra serena per volontà di Cosimo I de’ Medici.La Biblioteca vanta i più ricchi fondi di manoscritti conosciuti, tra cui il Fondo Mediceo,appartenuto alla famiglia Medici, il Mediceo Palatino, proveniente dalla biblioteca diPalazzo Pitti, raccolte private ed ecclesiastiche, manoscritti orientali e la famosa collezioneAshburnam di manoscritti appartenuti a Lord Bertram.Direttrice della Biblioteca è la dr.ssa Vera Valitutto, responsabile dei manoscritti è ladr.ssa Ida Giovanna Rao, tra i massimi esperti di codici miniati. <strong>ArtCodex</strong> ® può vantarel’appoggio della Biblioteca Medicea Laurenziana per numerosi progetti di riproduzione,tra cui le opere San Francesco d’Assisi e Sant’Antonio Abate, oltre al codice dei Trionfi delPetrarca, miniato dal maestro Apollonio di Giovanni.Biblioteca Medicea Laurenziana, la Sala di Lettura progettata e realizzata daMichelangelo BuonarrotiSant’Antonio Abate, la vita e le opere, riproduzione del ms. Med.Pal 14320San Francesco d’Assisi - la vita e le opere, riproduzione del ms. Gaddi 112 Francesco Petrarca - I Trionfi, riproduzione del ms. Strozzi 17421


Biblioteca Classensedi RavennaLa Biblioteca Classense di Ravenna, storico fondo manoscritti della città romagnola,prende il suo nome dall’Abbazia di Classe, sede dei monaci della Congregazione deiCamaldolesi.Fu fondata nel 1700 dall’Abate Pietro Canneti,che radunò in questo fondo tutti i volumie manoscritti provenienti dalle più ricche librerie dei monasteri vicini.La Biblioteca vanta un patrimonio molto vario, che comprende manoscritti antichi,incunaboli preziosi, cartografie e mappe antiche, fotografie d’epoca e bellissime incisioni.Lo stupendo spazio barocco della Libreria di Canneti è uno dei più suggestivi tra lebiblioteche italiane, ricco di statue, stucchi e scansie lignee intagliate elegantemente edecorato con affreschi e dipinti.Direttore della Biblioteca Classense è il dr. Donatino Domini e responsabile dei manoscrittiè la dr.ssa Claudia Giuliani.<strong>ArtCodex</strong> ®ha collaborato con la Biblioteca Classense per l’edizione del Libro d’ore diMaria Stuarda, riproduzione del manoscritto 62 del fondo della Classense, appartenutoalla regina di Scozia Mary Stuart: prima di salire sul patibolo per volere della cugina, laregina Elisabetta I, ella consegnò il suo prezioso libricino di preghiere al padre confessore,un monaco dell’Abbazia di Classe, che lo riportò con sé in Italia.<strong>22</strong> Libro d’Ore di Maria Stuarda, riproduzione del ms. 6<strong>22</strong>3


Biblioteca Estensedi ModenaLa Biblioteca Estense, biblioteca dinastica per antonomasia, creata per volere dei signori diFerrara sul finire del XIV secolo, rimane ad essi strettamente legata fino al dissolvimentodel Ducato. Costituita da un numero ragguardevole di miniature e di opere di interesseletterario, storico e artistico fin dall’epoca del marchese Niccolò III, viene accresciutain epoca rinascimentale da Leonello, Borso, Ercole e Alfonso, che l’arricchiscono diimportantissimi manoscritti e di preziose edizioni a stampa. Nel 1598 la biblioteca vienetrasferita dal castello di Ferrara a Modena, divenuta la nuova capitale.Fin dalla fine del Seicento la collezione viene affidata dai Duchi a bibliotecari, scelti frai maggiori eruditi dell’epoca; tra gli altri, celebri, bibliotecari basti ricordare LudovicoAntonio Muratori e Girolamo Tiraboschi.Dal 1882 la Biblioteca Estense inizia ad arricchirsi di numerose e significative raccolteprivate, creando una consuetudine tramandatasi fino ai giorni nostri, mentre grazie allanormativa sul deposito legale, che le consente di ricevere per legge tutto quanto stampatosul territorio della Provincia, incrementa le raccolte di carattere “locale” e “minore”.Unificatisi di fatto fin dal trasferimento nella nuova sede, i due istituti - Biblioteca eUniversità - verranno fusi nel 1995, dando vita a quella che oggi è la Biblioteca EstenseUniversitaria.24 Libro di preghiere di Renata di Francia, riproduzione del ms. alfa.U.2.28=Lat 61425


Biblioteca Nazionaledi SpagnaFondata da Filippo V alla fine del 1711, la Biblioteca nazionale di Spagna aprì le sue porteper la prima volta nel 1712: era allora conosciuta come Biblioteca Reale Pubblica. Per unprivilegio voluto dalla corona, precedente all’attuale norma sul deposito legale, tutti glieditori dovevano depositare un esemplare dei libri stampati in Spagna. Per questo, oggi laBiblioteca vanta uno dei maggiori patrimoni librari.Nel 1836 la Biblioteca smise di essere proprietà della famiglia reale e diventò parte delMinistero del Governo; da quell’anno è conosciuta con il nome attuale BibliotecaNazionale di Spagna.Custodisce importanti manoscritti risalenti all’epoca medievale, innumerevoli autografi,mappe, incunaboli, partiture musicali e documenti storici e genealogici: si tratta dellacollezione più ricca della Spagna.26 Trattato sul Gioco degli Scacchi, riproduzione del ms.Vit 25-627


British Librarydi LondraLa British Library è la Biblioteca Nazionale del Regno Unito, ed ha fattoparte del British Museum fino al 1973, anno in cui le due istituzioni sonostate separate definitivamente e rese indipendenti l’una dall’altra.Situata nel centro di Londra, vanta un patrimonio culturale immenso, trai più ricchi al mondo, con beni storici che risalgono fino al 300 a.C.Il fondo manoscritti è di grande spessore, proveniente per la maggiorparte dalla Biblioteca Reale e dalla King’s Library.La Biblioteca spicca nel panorama internazionale per l’avanzatatecnologia utilizzata nella valorizzazione dei manoscritti. Questi vengonoconservati dietro un enorme vetro, visibili ai visitatori della Biblioteca,in continuo movimento tramite un sistema di carrucole interno, in spaziad aria rarefatta capace di mantenere nel tempo quella stabilità termicala cui mancanza ha un forte impatto nell’usura di pelle e pergamenaantiche.<strong>ArtCodex</strong> ® collabora con la British Library da alcuni anni, a partire dallosviluppo del progetto di riproduzione di un manoscritto appartenuto allafamiglia reale inglese, ma di antica provenienza italiana: i Regia Carminadi Convenevole da Prato, lirica del 1300 dedicata a Roberto d’Angiò re diNapoli e delle due Sicilie, volume di rara bellezza e di forte impatto, per ledimensioni imponenti che rendono le miniature dei veri e propri quadritrecenteschi.28 Regia Carmina di Convenevole da Prato, riproduzione del ms.Royal 6 E IX29


Morgan Librarydi New YorkFiera del Librodi BostonLa Morgan Library di New York è sicuramente una delle biblioteche piùconosciute al mondo.Nata dalla collezione privata del banchiere J. Pierpont Morgan, venne resaistituzione pubblica nel 1924 d J. Pierpont Morgan Jr, che volle condividerecon il mondo intero il meraviglioso patrimonio di manoscritti, incunaboli,quadri e stampe del padre.Il fondo librario comprende volumi di diversa epoca e provenienza, tracui preziosi libri d’ore, bibbie cinquecentesche e dipinti dei nostri piùgrandi pittori rinascimentali, tra cui Michelangelo e Leonardo, e partituremusicali di grandi compositori, come Verdi, Beethoven e Mozart.Gli eleganti spazi della Biblioteca e dell’adiacente Museo comprendono lestrutture rinascimentali della sala manoscritti e la celebre architettura delsalone ideato da Renzo Piano.Direttore della Biblioteca è l’esperto d’arte mr. William M. Griswold, mentreresponsabile del settore manoscritti è mr. Roger S. Wieck. <strong>ArtCodex</strong> ® hainstaurato un primo rapporto di collaborazione con la Morgan Librarynel 2010. Da allora sono in fase di sviluppo numerosi progetti che vedonocoinvolto il ricco fondo di manoscritti medievali e rinascimentali conservatipresso la Biblioteca.<strong>ArtCodex</strong> ® sulla scena internazionale del libro d’arte e di pregio: negli StatiUniti, alla Fiera del Libro di Boston,luogo di incontro dei più importantieditori e biblioteche universitarie d’America.Negli ultimi anni la realtà <strong>ArtCodex</strong> ® ha superato i confini europei ed èapprodata negli Stati Uniti, dove ha partecipato nel 2010 alla Fiera delLibro di Boston.Immersa nell’elegante atmosfera della città universitaria, nel grandecomplesso fieristico internazionale affacciato sul mare,la Fiera del Librodi Boston offre un’importante occasione di contatto con i distributori e piùgrandi editori del mercato d’oltreoceano.<strong>ArtCodex</strong> ® partecipa alla Fiera, anche grazie alla stretta collaborazione conil partner newyorkese OMI (Old Manuscripts and Incunabula).3031


Fiera del libro diFrancoforte<strong>ArtCodex</strong> ® espone le sue opere alla Fiera del libro di Francoforte,la piùimportante manifestazione del settore a livello internazionale,a cuipartecipano i più grandi editori da tutto il mondo <strong>ArtCodex</strong> ® partecipaormai da anni alla Fiera del Libro di Francoforte, il più importante eventofieristico legato al mondo dell’editoria.Case editrici, distributori, scrittori di ogni paese partecipano a questo evento,che occupa gli otto padiglioni del grande quartiere fieristico di Francoforte.Occasione ideale per creare nuovi contatti, affacciarsi sul mercato econoscerne le novità in anteprima assoluta mondiale, Francoforte è vetrinafondamentale e tappa d’obbligo per una casa editrice volta allo sviluppointernazionale.<strong>ArtCodex</strong> ® trova il suo spazio espositivo nel settore del libro d’arte efacsimile, all’interno del padiglione più interessante della fiera.3233


Eventi esclusivi per i nostri collezionistiGalleria Doria Pamphilj di RomaEventi esclusivi per i nostri collezionistiGalleria Colonna di RomaLa Galleria è il cuore espositivo di Palazzo Doria Pamphilj. Nei quattro bracciaffacciati sul cortile interno con le sue splendide arcate rinascimentali, cosìcome nelle due grandi sale adiacenti, la Sala Aldobrandini e quella deiPrimitivi, si concentra la maggior parte dei capolavori della collezioneprivata della famiglia Doria Pamphilj.Costruita sul nucleo originario della residenza del cardinale FazioSantoro datata ai primi del Cinquecento, la Galleria è anche la parte diPalazzo Doria Pamphilj che nasconde la storia più antica e interessante,una storia fatta di nobiltà, politica e unioni tra alcune delle più grandifamiglie nobiliari italiane.Come tutto il palazzo, la Galleria è il risultatodi evoluzioni, annessioni e allargamenti che si sono succeduti per ben 500anni per giungere a presentarsi oggi ai nostri occhi in tutto il suo secolaresplendore.Una pinacoteca privata unica al mondo, che ospita artisti italiani qualiCaravaggio, Tiziano, Raffaello ma anche moltissimi maestri fiamminghidi epoca barocca, vero fiore all’occhiello della collezione.Autentico gioiello del barocco romano, la Galleria Colonna fucommissionata a metà del 1600 dal Cardinale Girolamo I Colonnae dal nipote Lorenzo Onofrio Colonna. Fu inaugurata dal figlio diLorenzo Onofrio, Filippo II, nell’anno 1700.Fin dal primo momento, la Galleria è stata ideata come grande saladi rappresentanza, che dovesse celebrare degnamente la vittoria dellaflotta cristiana sui turchi alla battaglia di Lepanto del 1571.Il comandante della flotta Pontificia, Marcantonio II Colonna, vieneraffigurato in vari momenti su tutta la volta della Sala Grande dellaGalleria e nella Sala della Colonna Bellica.La sala prende il nome dalla colonna in marmo rosso posta su unpiedistallo al centro della sala, che richiama lo stemma della famiglia.Sulla breve rampa di scale, che scende verso la Sala Grande, si trovauna palla di cannone, che è arrivata esattamente nello stesso puntonel 1849, durante il periodo della Repubblica Romana. E’ stata sparatadal Gianicolo dall’esercito francese, agli ordini del Generale Oudinot,entrato da Porta San Pancrazio e venuto a soccorrere Papa Pio IXdagli insorti repubblicani. Sculture e arredi preziosi, grandi specchiereaffrescate e un’ imponente successione di capolavori pittorici rendonola Galleria uno straordinario museo nel museo.3435


Eventi esclusivi per i nostri collezionistiMusei Vaticani“Senza aver visto la Cappella Sistina non è possibile formare un’idea dicosa un solo uomo sia in grado di ottenere”(Goethe).La Cappella Sistina è senza dubbio uno dei più grandi tesori d’arte ditutti i tempi, un capolavoro tra i più celebrati al mondo. La frase di Goethesottolinea la più straordinaria delle caratteristiche di quest’opera: il fattoche sia opera di un solo uomo, un solo artista, Michelangelo.La Sistina prende il nome da Papa Sisto IV della Rovere, che volle per iPalazzi Vaticani un nuovo edificio di culto, per le celebrazioni solenni e perospitare il conclave.I Musei VaticaniLa tappa più ambìta dei Musei Vaticani è senza dubbio la Cappella Sistina,eppure ogni sala è ricca di storia e di testimonianze preziose della vita inogni epoca.Il complesso dei Musei, così come appare oggi, fu creato solo nella secondametà del 1700 ed è costituito da due parti: il museo vero e proprio e ipalazzi dei pontefici. La visita è un’incredibile passeggiata dove sembra dipoter incontrare i più grandi artisti del passato attraverso opere fra le piùimportanti di tutta la storia dell’arte.3637


Gli articoli dedicati ad <strong>ArtCodex</strong> ® sulle più importanti riviste di settore.Alumina, la rivista che tratta il mondo dei codici miniati a 360 gradiRassegna Stampa3839


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