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evoluzione storica e prospettive del reticolo di drenaggio della città ...

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EVOLUZIONE STORICA E PROSPETTIVEDEL RETICOLO DI DRENAGGIO DELLACITTÀ DI MILANOGESTIONE SOSTENIBILE DELLE ACQUEMETEORICHE URBANEMaurizio Brown21 novembre 2012


Si sviluppa a partire dalla seconda metà <strong>del</strong> XIX secolo sulla base <strong>di</strong> lunghiLa rete <strong>di</strong>fognatura <strong>di</strong>Milanoe approfon<strong>di</strong>ti stu<strong>di</strong> :contribuirono, il Collegio degli ingegneri e stu<strong>di</strong>osi insigni, quali l’ing.Felice Poggi e il prof. Gaudenzio Fantoli <strong>del</strong> Politecnico <strong>di</strong> Milano;vennero esaminate e confrontate le esperienze e i sistemi adottati nelleprincipali città europee.sistema concepito in funzione <strong>del</strong>le caratteristiche peculiari <strong>del</strong>territorio milanese: scarsa pendenza <strong>del</strong> suolo (max. ≈ 0,27% NO – SE) presenza <strong>di</strong> un fitto <strong>reticolo</strong> <strong>di</strong> corsi d’acqua superficiali; assenza <strong>di</strong> recapiti naturali adeguati allo smaltimento <strong>del</strong>leacque <strong>di</strong> origine meteorica2EVOLUZIONE STORICA E PROSPETTIVE DEL RETICOLO DIDRENAGGIO DELLA CITTÀ DI MILANO21 novembre 2012


Il sistema adottato:in<strong>di</strong>pendente dal <strong>reticolo</strong> dei corsi d’acqua;unitario (le acque <strong>di</strong> rifiuto e quelle <strong>di</strong> pioggia vengono raccolte in unico condotto);funzionamento per gravità (sfruttando cioè la pendenza naturale <strong>del</strong> suolo);struttura <strong>del</strong>la rete minore a maglie chiuse (elevata capacità <strong>di</strong> invaso in rete).Il sistema fognario <strong>di</strong> Milano si sviluppa sulla base <strong>di</strong> stu<strong>di</strong> e pianificazioni contestuali alloestensione <strong>del</strong>l’area urbana:1888 costituzione presso l’Ufficio Tecnico Municipale <strong>del</strong>la Sezione speciale per la stesura<strong>del</strong> “Progetto generale <strong>del</strong>la rete <strong>di</strong> fognatura <strong>del</strong>la città” (Poggi) 1890; 1911 “Piano <strong>di</strong> Ampliamento “ (Poggi, Pala<strong>di</strong>ni, Fantoli);1923 “Piano Codara”, in occasione <strong>del</strong>l’aggregazione a Milano <strong>di</strong> 14 comuni limitrofi;1938 Ufficio Speciale Stu<strong>di</strong> (Columbo – Bay);1953 “Stu<strong>di</strong>o Generale Della Rete Di Fognatura” (Columbo) a seguito <strong>del</strong>l’approvazione<strong>del</strong> nuovo Piano Regolatore;1983 “ Piano <strong>di</strong> Attuazione <strong>del</strong>la Rete <strong>di</strong> Fognatura “ interventi <strong>di</strong> ampliamento e <strong>di</strong>completamento <strong>del</strong>la rete in funzione <strong>del</strong>la realizzazione <strong>del</strong> sistema <strong>di</strong> depurazione.3EVOLUZIONE STORICA E PROSPETTIVE DEL RETICOLO DIDRENAGGIO DELLA CITTÀ DI MILANO21 novembre 2012


Progetto Generale <strong>del</strong>la rete <strong>di</strong> fognatura <strong>del</strong>la città 1911 (1) e stato <strong>di</strong>attuazione nel 1930 (2)12 3Piano Codarda per la sistemazione <strong>del</strong> territoriodei comuni aggregati 19244EVOLUZIONE STORICA E PROSPETTIVE DEL RETICOLO DIDRENAGGIO DELLA CITTÀ DI MILANO21 novembre 2012


Caratteristiche <strong>del</strong> sistema depurativo• Popolazione potenziale servita :• Portata me<strong>di</strong>a giornaliera tempo secco :• Massima portata <strong>di</strong> pioggia [3 x Q 24 ]:2.550.000 [A.E.]10,1 [m 3 /s]30,3 [m 3 /s]Impianto Peschiera B Nosedo San RoccoBacino Orientale Centro-Orientale OccidentaleEstensione bacino [ha] 2.230 6.900 10.130Potenzialità [A.E.] 250.000 1.250.000 1.050.000Portata me<strong>di</strong>a giornaliera [m 3 /s] 1,10 5,00 4,00Massima portata <strong>di</strong> pioggia [m 3 /s] 3,30 15,00 12,00Limiti <strong>di</strong> emissione:Standard <strong>di</strong> qualità per gli effluenti trattati imposti dal Ministero <strong>del</strong>l’Ambiente, per gli impianti <strong>di</strong>depurazione <strong>del</strong> Comune <strong>di</strong> Milano, sono molto restrittivi:‣ limiti previsti per le aree sensibili (Tabella 2 All. 5 Parte III <strong>del</strong> D. Lgs. n. 152/06)‣ limiti per il riuso irriguo (D. Min. Ambiente n. 185 <strong>del</strong> 2003)6EVOLUZIONE STORICA E PROSPETTIVE DEL RETICOLO DIDRENAGGIO DELLA CITTÀ DI MILANO21 novembre 2012


LE CARATTERISTICHE PECULIARI DEL SISTEMAOssatura principale:collettori autonomi a servizio <strong>di</strong> una serie <strong>di</strong> zone concentricherispetto al centro a quote decrescenti;evitano scarichi localizzati dei <strong>di</strong>versi quartieri <strong>del</strong>la città nel<strong>reticolo</strong> dei corsi d’acqua presenti nel territorio;i collettori più esterni sono in grado <strong>di</strong> ricevere, in periodo <strong>di</strong>pioggia, parte <strong>del</strong>le acque <strong>del</strong> bacino più interno (interconnessionedei bacini scolanti)7EVOLUZIONE STORICA E PROSPETTIVE DEL RETICOLO DIDRENAGGIO DELLA CITTÀ DI MILANO21 novembre 2012


Manufatti speciali: P.za Bonomelli8EVOLUZIONE STORICA E PROSPETTIVE DEL RETICOLO DIDRENAGGIO DELLA CITTÀ DI MILANO21 novembre 2012


Manufatti speciali: Bonar<strong>di</strong>-Ponzio9EVOLUZIONE STORICA E PROSPETTIVE DEL RETICOLO DIDRENAGGIO DELLA CITTÀ DI MILANO21 novembre 2012


Manufatti speciali: confluenza <strong>di</strong> via Pacini10EVOLUZIONE STORICA E PROSPETTIVE DEL RETICOLO DIDRENAGGIO DELLA CITTÀ DI MILANO21 novembre 2012


Rete Minore:estesa ( più <strong>del</strong> 78% <strong>del</strong>lo sviluppo complessivo <strong>del</strong>la rete)costituita da condotti, <strong>di</strong> sezioni ampie e interconnessi(struttura a maglie chiuse);elevata capacità <strong>di</strong> invaso (1.650.000 m3; ≈ 130 m3/ha);capacità <strong>di</strong> trasferire le portate eccedenti alle zone contigue.in caso <strong>di</strong> eventi piovosi intensi le <strong>di</strong>mensioni deicondotti e la loro interconnessione consentono <strong>di</strong>accumulare in rete le acque meteoriche e <strong>di</strong>trasferire le portate eccedenti alle zone contiguerallentando il deflusso verso gli impianti <strong>di</strong>depurazione e i corpi ricettori finali11EVOLUZIONE STORICA E PROSPETTIVE DEL RETICOLO DIDRENAGGIO DELLA CITTÀ DI MILANO21 novembre 2012


EMERGENZA SEVESO:Durante le esondazioni la capacità <strong>di</strong> invaso <strong>del</strong>larete <strong>di</strong> fognatura viene utilizzata per smaltire leacque fuoriuscite dal Seveso12EVOLUZIONE STORICA E PROSPETTIVE DEL RETICOLO DIDRENAGGIO DELLA CITTÀ DI MILANO21 novembre 2012


gestione <strong>del</strong>leportatemeteoriche:criticità e<strong>prospettive</strong>il sistema <strong>di</strong> <strong>drenaggio</strong> <strong>di</strong> Milano è in grado <strong>di</strong> esercitare “naturalmente” lalaminazione e l’accumulo in rete <strong>del</strong>le portate <strong>di</strong> pioggia drenate, e <strong>di</strong>contribuire alla salvaguar<strong>di</strong>a dei corpi ricettori finali.Negli ultimi anni si stanno registrando situazioni critiche per losmaltimento <strong>del</strong>le portate meteoriche anche per la rete milaneseCause principali:estensione <strong>del</strong>le aree urbanizzate; (spesso caratterizzate da ampie superfici impermeabilizzate)<strong>di</strong>minuzione <strong>del</strong>la capacità ricettiva dei corsi d’acqua che fungono da recapito per le piene<strong>del</strong>la rete fognariadurante gli eventi piovosi intensi i corpi ricettori quando attraversano la città hanno giàraggiunto il limite <strong>del</strong>le loro capacità <strong>di</strong> deflussogli scaricatori <strong>di</strong> piena risultano fortemente rigurgitati (in alcuni casi avviene l’ingresso in rete<strong>del</strong>le piene <strong>del</strong> <strong>reticolo</strong> idrografico)13EVOLUZIONE STORICA E PROSPETTIVE DEL RETICOLO DIDRENAGGIO DELLA CITTÀ DI MILANO21 novembre 2012


RIDUZIONE DELLE PORTATE METEORICHE CIRCOLANTI IN RETE ERECAPITATE NEI CORPI RICETTORI.a) Gestione ottimale <strong>del</strong>la capacità d’invaso <strong>del</strong>la rete esistente Invaso in rete in alternativa alle vasche <strong>di</strong> laminazione; ci sono ampie possibilità per migliorarne l’efficienza complessiva.SISTEMA DI CONTROLLO IN TEMPO REALE DEL FUNZIONAMENTO DELLA RETE:potenziamento <strong>del</strong> sistema <strong>di</strong> monitoraggio e telecontrollo esistente;• no<strong>di</strong> principali <strong>del</strong>la rete• scaricatori <strong>di</strong> pienamo<strong>del</strong>lazione <strong>del</strong>la retegestire la manovra degli organi <strong>di</strong> regolazione (soglie variabili) <strong>del</strong>le portate nei collettoriprincipali e sugli scaricatori <strong>di</strong> piena.14EVOLUZIONE STORICA E PROSPETTIVE DEL RETICOLO DIDRENAGGIO DELLA CITTÀ DI MILANO21 novembre 2012


) Riduzione degli apporti meteorici da inse<strong>di</strong>amenti nuovi o <strong>di</strong> recuperoAdozione dei criteri <strong>del</strong> Piano <strong>di</strong> Tutela e Uso <strong>del</strong>le Acque <strong>del</strong>la Regione Lombar<strong>di</strong>aRecapito Aree ampliamento-espansione LimitiCorso d’acqua Nuove 20 l/s ha impCorso d’acqua In zone già dotate <strong>di</strong> fognatura 40 l/s ha impFognatura20 l/s ha impRealizzazione <strong>di</strong> reti separate con accumulo locale <strong>del</strong>le acque meteoriche:recapito reti bianche:- in corso d’acqua (se possibile);- in rete <strong>di</strong> fognatura unitarie;Tecnologia adottata:- vasche <strong>di</strong> laminazione;- mega pipe.Contenimento dei deflussi <strong>del</strong>le acque meteoriche:15- limitazione <strong>del</strong>le superfici impermeabili;- infiltrazione <strong>del</strong>le acque meteoriche;- recupero ed utilizzo <strong>del</strong>le acque meteoriche.EVOLUZIONE STORICA E PROSPETTIVE DEL RETICOLO DIDRENAGGIO DELLA CITTÀ DI MILANO21 novembre 2012


negli ultimi anni per i nuovi quartieri, interventi <strong>di</strong> recupero o ristrutturazione urbana significativi è statarichiesta agli operatori l’applicazione <strong>di</strong> tali criteriQualche esempio <strong>di</strong> laminazione:P. P. Zona ZRU3 “Paullese - Rogoredo” (Città 2000):Superficie complessiva <strong>di</strong> circa 35 haRecapito rete meteorica: Cavo RedefossiVasca <strong>di</strong> laminazione compartimentata: 8.800 m316EVOLUZIONE STORICA E PROSPETTIVE DEL RETICOLO DIDRENAGGIO DELLA CITTÀ DI MILANO21 novembre 2012


PII “Adriano- Marellisuperficie complessiva <strong>di</strong> circa 40 hareti separaterete meteorica con recapito in fognatura unitariaInvaso me<strong>di</strong>ante mega pipe: 7.200 m 3 (d = 1.40 ÷ 1,80 m).17EVOLUZIONE STORICA E PROSPETTIVE DEL RETICOLO DIDRENAGGIO DELLA CITTÀ DI MILANO21 novembre 2012


L’ESPERIENZA DI MILANO:Situazione attuale: il gestore <strong>del</strong> Servizio Idrico Integrato, in questi ultimi anni, a tutela <strong>del</strong>l’integrità efunzionalità degli impianti ha cercato <strong>di</strong> imporre dei limiti alle portate <strong>di</strong> acque meteorichescaricabili in fognatura per i nuovi quartieri, e gli interventi <strong>di</strong> recupero o ristrutturazioneurbana significativi, in conformità a quanto prescritto dalle norme tecniche <strong>di</strong> attuazione <strong>del</strong>Programma <strong>di</strong> Tutela ed Uso <strong>del</strong>le Acque. Difficoltà <strong>di</strong> procedere a valle <strong>del</strong>la definizione <strong>del</strong>l’impostazione <strong>del</strong>l’interventourbanistico.Prospettiva: Applicazione nella pianificazione urbanistica (Piano <strong>del</strong>le Regole - PGT) dei criteri <strong>di</strong>invarianza idraulica (limiti prescritti dal PTUA); Introduzione nella fase <strong>di</strong> pianificazione <strong>di</strong> una valutazione preliminare <strong>del</strong>l’impatto <strong>di</strong> unintervento urbanistico od e<strong>di</strong>lizio in termini <strong>di</strong> impermeabilizzazione <strong>del</strong> territorio e <strong>del</strong>conseguente impatto sul sistema <strong>di</strong> <strong>drenaggio</strong> urbano e sui corpi ricettori; Definizione <strong>del</strong>le misure <strong>di</strong> compensazione atte a contenere i maggiori volumi <strong>del</strong>lemeteoriche eventuali infrastrutture necessarie .18EVOLUZIONE STORICA E PROSPETTIVE DEL RETICOLO DIDRENAGGIO DELLA CITTÀ DI MILANO21 novembre 2012


GRAZIE PER L’ATTENZIONE19EVOLUZIONE STORICA E PROSPETTIVE DEL RETICOLO DIDRENAGGIO DELLA CITTÀ DI MILANO 21 novembre 2012

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