CALZE COSTUMI DA BAGNO - Milano New Design Lab
CALZE COSTUMI DA BAGNO - Milano New Design Lab
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<strong>CALZE</strong><br />
Cenni storici<br />
Struttura produttiva<br />
Aziende e Mercato<br />
Comunicazione<br />
Prodotto e tipologie<br />
Distribuzione<br />
Fiere e Manifestazioni<br />
Prossime Tendenze<br />
<strong>COSTUMI</strong> <strong>DA</strong> <strong>BAGNO</strong><br />
Cenni storic<br />
Prodotto e tipologie<br />
Analisi dei consum<br />
Aziende e Mercato<br />
Distribuzione<br />
Fiere e Manifestazion<br />
Comunicazione<br />
Prossime Tendenze
<strong>CALZE</strong><br />
Cenni storici<br />
Nelle tombe dei faraoni egizi ritrovamenti di frammenti di calze lavorate a maglia<br />
Gli antichi Romani avvolgevano le gambe con fasce di tela o lana<br />
La nascita della calza, nell'eccezione moderna, risale al Medioevo, quando la seta cominciò ad essere lavorata proprio per realizzare questo tipo di indumento.<br />
A indossarle erano esclusivamente gli uomini, nel momento in cui alle donne fu concesso di mostrare le gambe, le calze trovarono posto tra i loro capi e nelle versio<br />
velate in seta divennero ben presto simbolo di lusso.<br />
Negli Anni Venti, con l'invenzione del rayon - ribattezzato "seta artificiale" - le calze diventarono accessibili ad una piu larga fascia della popolazione. Si trattava di<br />
calze prodotte col sistema della maglia sagomata e cucita.<br />
Nel 1938 dall’azienda Dupont(fondata nel 1802) uscì il Nylon inventato da Wallace H. Carothers, la prima fibra sintetica che veniva definita "resistente come l'accia<br />
e delicata come una ragnatela"<br />
Le calze di nylon iniziarono ad essere vendute in pochi negozi di Wilmington, il centro in cui aveva sede la DuPont de Nemours. Ma dal momento che per acquistarle<br />
donne e uomini arrivavano persino da <strong>New</strong> York, la distribuzione fu avviata subito in tutto il Paese americano, sino a raggiungere - dopo il primo anno - la quota di<br />
64.000.000<br />
di paia vendute.<br />
Nel 1940 con l'inizio della seconda guerra mondiale, la produzione di calze in nylon nei titoli più fini venne interrotta e le donne finivano col disegnarsi sulle gambe l<br />
tipica cucitura posteriore che le caratterizzava.<br />
Gli Anni Cinquanta portano con sé una nuova rivoluzione che si espande subito negli Stati Uniti e in Europa, quella delle calze senza cucitura, le quali si arricchiscon<br />
di altre velature e nuovi colori, mentre i progressi tecnologici rendono il nylon meno costoso e, dunque, più accessibile.<br />
Con gli anni Sessanta arriva la seconda rivoluzione nei mondo della calzetteria: è ancora una volta firmata DuPont. Il colosso americano lancia sul mercato il suo<br />
elastam Lycra. Inizialmente la fibra viene utilizzata nelle calze medicali, ma quando nella prima metà del'65 André Courrèges e Mary Quant lanciano la minigonna, il<br />
collant si fà strada, portando con se una migliore vestibilità.<br />
Nei periodi successivi tecnica e moda continuano a procedere di pari passo, ravvivando la scena del mercato con l' avvento di calze e collant in pizzo negli Anni<br />
Settanta, imponendo i velati eleganti dall' aspetto setoso negli Anni Ottanta e culminando nella ricerca deI massimo comfort degli Anni Novanta.
L’Altomilanese<br />
Antica tradizione industriale, anche e soprattutto in campo tessile, oggi è ancora al centro di una delle più significative esperienze, in Italia e a livello mondiale.<br />
E lo era già negli anni Venti.L’osservazione di un forte sviluppo industriale nel periodo della prima guerra mondiale e in quello immediatamente successivo nei mandamenti di<br />
Gallarate e Somma Lombardo è possibile grazie all'indagine statistica compiuta dalla Federazione industriali del Gallaratese e resa pubblica nel l924.<br />
Le persone occupate erano in totale 20.618.Il settore tessile era in testa sia per numero complessivo di ditte (123), sia per impianti di grosse proporzioni.<br />
Su questo sviluppo agirono 2 fattori:<br />
-Il primo era legato alla copiosa disponibilità di energia elettrica, prodotta a pochi chilometri di distanza dagli impianti di Vizzola Ticino;<br />
-il secondo era in relazione alle caratteristiche del conflitto.<br />
Si formarono negli anni della guerra molte piccole o medie aziende di complemento e supporto ai grossi opifici, specie cotonieri, costituitisi nei decenni precedenti.<br />
Un certo rilievo era occupato dalla maglieria che a prezzi modesti proponeva un prodotto apprezzato per praticità ed elasticità. Molti di questi maglifici sostituirono la loro<br />
produzione originaria con quella di calze e prodotti affini, dato che la tecnologia industriale impiegata per la maglieria poteva con minimo sforzo e costo essere adattata alle<br />
nuove esigenze produttive. Intanto il numero dei calzifici veri e propri cresceva, erano dotati di macchinari "dell'ultima generazione", dai quali si poteva ricavare tutto quello<br />
che la moda del tempo richiedeva.<br />
Grazie alla fantasia dei produttori, la calza italiana aveva invaso il mercato mondiale. Molto richieste erano le calze da signora di qualità medio bassa di tipo fine, fabbricate su<br />
macchina "Cotton“, interamente assorbita sul mercato nazionale. A introdurre in Italia i macchinari Cotton era stata la ditta Calzificio Nazionale Sonnico, sorto nel 1926 a<br />
Caronno Milanese. Molto richieste erano anche le calze da uomo di tutti i tipi. Erano però le calze da ragazzo l'articolo più richiesto "perché moderato nel prezzo e ben studiato<br />
nella perfezione della sua confezione e nella indovinata combinazione dei suoi elastici".<br />
Altre aziende di rilievo erano: Manifattura Bustese calze, con stabilimento a Busto Arsizio, costituitasi nel 1921 con 100 operai, Fratelli Ferrero con stabilimento a Somma<br />
Lombardo, fondata nel 1922, con 80 operai, Calzificio di Vedano Olona, sorto nel 1929, noto soprattutto per la produzione di calze di qualità fine in seta e rayon per signora,<br />
Calzificio Varesino con stabilimento a Varese, sorto nel 1924, specializzato in calze per ragazzo e molto apprezzato all'estero,Calzificio Malerba con sede a Varese, costituito<br />
nel 1926, apprezzato per calze da donna e bambino e per il rapporto qualità-prezzo, Carabelli Giuseppe con sede a Solbiate Arno, avviata nel 1924, con vendita all'ingrosso e<br />
dettaglio, specializzato in calze per uomo e donna, Calzificio Bustese Mondini a Busto Arsizio. Fratelli Albertalli con sede Gavirate, produttrice di maglieria intima di media<br />
qualità su macchine circolari, ma anche calzetteria e tintoria.<br />
La crisi economica del 1927,l'eccesso di produzione, il calo dei prezzi e le restrizioni sull'esportazione minacciarono queste imprese; la produzione si ridusse in quantità in<br />
media del 35%. Con l'avvento del governo fascista, lo Stato venne abilitato a intervenire anche nella più generale vicenda produttiva di industrie che avevano rilievo non solo<br />
militare. A successive evoluzioni contribuì la depressione, che aveva colpito tutti i paesi industriali. L'evoluzione dei nuovi impianti per calzifici della provincia può essere<br />
seguita grazie ai verbali della Sezione Industria (1938-40) in cui era prevista la tutela delle attività già esistenti e il solo incremento dei macchinari.Emerge così un ulteriore<br />
elenco di ditte del polo Altomilanese dedite alla produzione di calze.<br />
Oggi, il polo Altomilanese nella calzetteria ha ceduto il primato per numero di imprese e addetti al polo mantovano di Castel Goffredo per la calzetteria femminile, e al polo<br />
bresciano di Botticino, ma la presenza di aziende prestigio lao inseriscono comunque trai punti di riferimento del settore.
Il distretto di Castel Goffredo<br />
Straordinario modello economico-produttivo unico in Europa. La struttura produttiva s'identifica nell'integrazione orizzontale o territoriale, dove una rete fitta e minuta di<br />
piccole imprese, specializzate per fasi di lavorazione, contribuisce alla realizzazione del prodotto finito.<br />
Il Distretto ha il suo centro a Castelgoffredo e si estende tutt’intorno per un raggio di 20 km comprendendo diciotto Comuni, sedici in Provincia di Mantova(fascia Nord-Ovest)<br />
e due in provincia di Brescia.La specializzazione economica dell’area consiste nella produzione di articoli di calzetteria (calze e collant da donna in particolare) e rappresenta<br />
in termini di produzione circa il 70-75% del totale prodotto in Italia e il 30% di quello europeo; dei 1.300 milioni di paia prodotti annualmente, la metà è destinata<br />
all’esportazione verso Germania, Polonia, Francia, Spagna, Regno Unito e Grecia.<br />
Se l’industria italiana della calzetteria nasce negli anni trenta, in seguito all’introduzione del nylon, la prima fibra sintetica creata dal francese DuPont, a Castelgoffredo la<br />
produzione della calza ha avuto inizio già negli anni venti con la nascita dello storico Calzificio Noemi.<br />
All’interno del distretto è fondamentale la presenza del Salone europeo della calzetteria e soprattutto del Centro servizi calze che offre alle imprese servizi di<br />
assistenza tecnica, formativa e commerciale.<br />
Il settore vede la presenza da un lato di alcuni marchi leader del settore come Golden Lady, Sanpellegrino, Filodoro, Levante, dall’altro di una fitta rete di piccole imprese e<br />
laboratori a gestione familiare dedicate ad alcune fasi del ciclo produttivo. Nel 1990 le imprese di Castel Goffredo che si occupavano al massimo di due fasi di lavorazione<br />
erano il 93% del totale, nel 1996 sono diminuite all'85%. Questo processo non raggiunge estreme conseguenze, così il "sistema" mantiene le doti di flessibilità e innovazione<br />
connesse alle relazioni fra imprese specializzate. I due censimenti delle imprese di Castel Goffredo realizzati dal Centro Servizi Calza (1990 e 1996) riguardano la struttura<br />
delle aziende, il prodotto, la presenza diretta sul mercato e le scelte gestionali, ilcalo delle ditte individuali a favore delle società di capitali, segna il cambiamento strutturale<br />
che investe anche le realtà distrettuali, testimoniato anche dalla riduzione delle fasce di fatturato minori, dal consolidamento della fascia media e dalla concentrazione in<br />
aziende più grandi. Anche se la dimensione aziendale media si accresce non altera il tradizionale tessuto produttivo impostato sull'impresa familiare e sul piccolo laboratorio.<br />
Il Gruppo Real : produzione annua attestata sui 70.000.000 di paia di calze, un fatturato di oltre 100 miliardi, numeri che ne<br />
fanno una tra le primissime aziende italiane del settore. Oltre al polo produttivo di Castel Goffredo, dove ha sede la Direzione, il Gruppo<br />
dispone di una moderna unità produttiva a Macomer (Calzificio Queen SpA), in Sardegna, di uno stabilimento di Tintoria a Cavriago, in<br />
provincia di Reggio Emilia, ereditato nel 1989 dall’acquisto del Calzificio Europeo e dal 1999 dell nuovo avvenieristico stabilimento di<br />
Belo Jardin, in Brasile. La sua strategia negli anni si è orientata con successo nella commercializzazione di tre linee specifiche: Glizy, Azira<br />
e Mi piaci. I prodotti Real sono venduti in tutto il mondo. L'80% della produzione è rivolta ai mercati esteri, in particolare verso i paesi<br />
dell’Est europeo, dell’Asia e del Sud America.<br />
Il Gruppo è specializzato nella produzione di articoli in Lycra di livello medio-alto e articoli fantasia con denarature dai 10 ai 300 Den.<br />
Vengono utilizzati, oltre alla Lycra, filati in cotone, acrilico, microfibra, viscosa e seta. Tutta la materia prima utilizzata è certificata ÖKO-<br />
TEX, per la tutela della salute delle consumatrici. Rispetto e tutela della salute e dell’ambiente sono, insieme alla ricerca costante per il<br />
miglioramento della qualità, al centro degli sforzi del Gruppo in ogni fase produttiva . Negli ultimi anni si è specializzato anche nello<br />
Seamless che rappresenta per la calzetteria una delle principali aree i sviluppo.
Struttura Produttiva<br />
Caratterizzata da un gran numero di piccole imprese e laboratori a gestione familiare, in genere specializzate solo in alcune fasi del ciclo produttivo: quasi la metà delle aziende ha<br />
meno di 10 addetti, la stessa proporzione fattura meno di 1 miliardo, e I'80% non supera 10 miliardi. Infine, quasi I'80% si occupa solo di una o due fasi della lavorazione.<br />
L'esportazione si e orientata negli ultimi anni verso i paesi extra comunitari, est europei, nord americani e del sud est asiatico: per molte ragioni, i consumi della vecchia Europa da<br />
tempo non attraversano più fasi d'espansione e molti mercati segnano pericolosamente il passo. La scoperta di nuovi mercati è la dimostrazione della capacità delle imprese italiane<br />
di affrontare nuove sfide e nuove forme d'internazionalizzazione.<br />
Aziende e Mercato<br />
Nel tempo la calza ha subito un grande cambiamento: da accessorio di abbigliamento, con un ruolo funzionale, la calza è diventata un complemento fondamentale del guardaroba<br />
femminile, capace di vivere in maniera autonoma, e perciò al centro di quel sistema moda, che ha mutuato le tecniche di marketing e le regole del gioco competitivo, in passato<br />
riservate esclusivamente a settori molto più evoluti.<br />
Testimonianza della vitalità del settore, sempre alla ricerca di nuove sfide è<br />
il peso conquistato nel mondo della calza italiana che costituisce l'orgoglio degli imprenditori che in trenta anni e soprattutto nell'ultimo decennio, hanno puntato tutto sul<br />
soddisfacimento delle consumatrici.<br />
Attori :<br />
Le aziende che operano nel settore sono circa 350, di cui il 70% nel distretto industriale di Castel Goffredo.<br />
Le aziende che si rivolgono direttamente al mercato sono meno di 100, ma almeno un terzo e' anche contoterzista<br />
Le imprese in cui l'attività prevalente e' proporre marchi propri sono circa 60<br />
II forte incremento dei consumi ha accentuato i toni competitivi, determinando da parte delle imprese il ricorso ai complessi contributi del marketing, e<br />
inducendo comportamenti analoghi alle aziende del largo consumo. Negli ultimi dieci anni la calzetteria è entrata nella fase della maturità, nella quale solo<br />
imprese ben organizzate, e preparate ad un marketing raffinato possono prevalere sulla massa dell'offerta. Inevitabilmente l'asse competitivo si è spostato da<br />
piano produttivo a quello di prodotto e di comunicazione.
Esempi target medio-basso<br />
Azienda a tutti nota per i suoi negozi di calze, ma che oggi si propone sul mercato anche con la catena Intimissimi, la quota più rilevante delle vendite, e con una linea di costumi.<br />
Il fondatore, Sandro Veronesi, nel 1987 da avvio a quella che oggi può essere definita una formula imprenditoriale di successo.<br />
A soli ventisei anni, dopo un’esperienza lavorativa alla Golden Lady, fa il suo ingresso nell’arena del business con un piccolo negozio in una via di Verona. I risultati iniziali sono<br />
modesti, ma non fermano lo spirito imprenditoriale e la tenacia di Veronesi che apre nello stesso anno altri tre negozi.<br />
Calzedonia nasce quindi come azienda commerciale, acquistando e vendendo calze e calzini della Golden Lady. Dopo un breve periodo decide però di vendere prodotti con un<br />
proprio marchio, dapprima realizzati da terzi e, in seguito, acquisita esperienza, know how e competenze tecniche realizzati in proprio.<br />
Nel 1994 Veronesi ha l’idea di investire nella produzione con un primo laboratorio in Croazia per la realizzazione di costumi. Nel frattempo viene lanciata sul mercato la nuova<br />
catena Intimissimi, anche in questo caso commercializzando prima altre marche.<br />
Piccoli passi graduali, sfruttando le competenze e le risorse che maturano in azienda, per affrontare le nuove sfide e i continui cambiamenti, questa sembra essere la filosofia di<br />
Veronesi, che oggi in azienda si occupa di delineare le strategie, il posizionamento competitivo e le linee di sviluppo della propria impresa.<br />
Punti di forza :<br />
-filosofia di vendita, ovvero una propria rete di franchising, solida e ramificata, basata su negozi tutti accomunati da un’immagine fresca e allettante per un target prettamente<br />
giovanile, che oggi può contare 1.529 punti vendita, sparsi in tutto il mondo e selezionati in posizioni centralissime, pedonali o ad alto traffico, in comuni di almeno<br />
ventitrentamila abitanti.<br />
-il rapporto poi con i propri affiliati, che sono assistiti prima e dopo l’apertura del punto vendita, attraverso dei responsabili di area e l’investimento nella loro formazione, tramite<br />
corsi teorici di preparazione, tirocini e meeting di aggiornamento. Gli affiliati così formati costituiscono quel tessuto che rende forte tutta la catena distributiva.<br />
-l’investimento nella comunicazione e nella pubblicità, che rappresenta il 7-8% del fatturato, tutta realizzata internamente senza il supporto di agenzie pubblicitarie<br />
-l’estrema attenzione data al fattore moda<br />
-l’assortimento della gamma<br />
-il rapporto qualità-prezzo<br />
Tutte caratteristiche che hanno permesso all’azienda di soddisfare le esigenze dei clienti e che hanno fatto registrare al fatturato una strepitosa escalation passando da 77 milioni<br />
di euro nel ’98 a 250 milioni di euro nel 2002 fino ai 340 milioni di euro nel 2003, dando lavoro a 864 dipendenti.
Novità Calzedonia PE ’08<br />
Romanticismo per il pantareggente di pizzo Urban style frescho e ricercato per il look delle open-toe<br />
Il calzificio SiSi S.p.A. di Valdobbiadene, una delle aziende di più antica tradizione del tessile trevigiano, ha registrato nell’ultimo anno un fatturato di circa 40milioni di euro.<br />
L’azienda, che conta circa 250 dipendenti, è inserita da tempo nel gruppo mantovano Golden Lady che è ai vertici internazionali del settore. Nello stabilimento SiSi, diretto da<br />
Massimo Zaffi, vengono realizzate calze di qualità dal design ricercato, e proprio la sede di Valdobbiadene è specializzata nella modellatura del prodotto.<br />
Il prodotto SiSi è proposto in circa 4mila punti vendita tra i quali la rete del gruppo denominata Golden Point.
Esempio alto di gamma<br />
Filosofia del marchio : Il brand rappresenta un’icona di bellezza e cultura nel settore, qualità e creatività unite ad alta tecnologia sono i principi guida della sua attività al servizio della<br />
donna e del suo mondo.<br />
Ha collaborato con Philppe Starck, Kenzo, Missoni, Valentino.<br />
Storia: -1950 L’impresa acquista i macchinari per la produzione di calze da donna in fibre sintetiche e pura seta. Per la prima volta il nylon viene usano per la realizzazione di calze.-<br />
-1952/1958 Wolford comincia ad usare il filo arricciato<br />
completamente sintetico chiamato “Helanca”, vengono così<br />
introdotte le prime calze tubolari realizzate con questo filo<br />
per donna e bambino.<br />
Calze coprenti sintetiche indispensabili con l’arrivo della<br />
minigonna di Mary Quant..<br />
-1968 Nascono gli autoreggenti, “Stay-ups”,moderni e<br />
innovativi perche regolabili attraverso la fascia in silicone<br />
che le ferma attorno alla gamba<br />
-1970 I primi collant taglia unica<br />
-1977 Miss Wolford sono le prime calze con supporto<br />
trasparente fondamentali in tutte le successive collezioni<br />
fino ad oggi.<br />
-1980 I collant ricamati con cuciture disegnati da Wolford<br />
-1988 Velvet de luxe diventa il materiale di maggior<br />
successo del marchio, usato per collant e lingerie<br />
-1992 Aura5 di Wolford sono i collant più trasparenti in<br />
delicata lycra mai prodotti<br />
-1994 Le prime calze completamente senza cuciture<br />
-1996 Swimbody collection<br />
-1998 Dall’ingegno di Philippe Starck e dall’alta tecnologia<br />
Wolford nasce Starcknaked un tubo di materiale opaco 80<br />
denari ma, sottilissimo e di 200 gr di peso<br />
-2001 Prime calze senza banda elastica superiore<br />
-2005 OPAQUE NATUREL LIGHT Tights<br />
-2007 LUXE 9 collant così sottile vellutato e traspirante da<br />
sembrare polvere sulla pelle
Novità Wolford PE ’08<br />
Wolford non si smentisce e per la primavera 2008<br />
propone una collezione di calze e collant preziosi e<br />
originali, pensati per una donna dal fascino sottile, che<br />
non trascura alcun dettaglio del suo look. Perfette per le<br />
serate speciali i collant della serie Suspender:<br />
velatissimi, proposti nella variante nero, sono<br />
impreziositi da una pioggia di cristalli Swarovski che<br />
sottolineano come una pioggia preziosa la sinuosità delle<br />
gambe, partendo dalla caviglia e arrivando alle cosce.
Pubblicità<br />
Senza la pubblicità,lo sforzo delle imprese in questo settore così affollato sarebbe vano.<br />
Essa è necessaria per costruire un posizionamento su ogni segmento di consumo, dare visibilità ai marchi, notorietà al prodotto e<br />
alle diverse prestazioni, creare la fedeltà all'acquisto.<br />
II prodotto di marca non può sottrarsi al vincolo della comunicazione, in tutte le sue espressioni; pubblicità, promozioni,<br />
sponsorizzazioni, marketing diretto, redazionali, informazioni sulla confezione del prodotto sono tutti mezzi che vanno utilizzati per<br />
imporre il prodotto, con articolazioni diverse in fase di lancio rispetto alla fase del consolidamento, scegliendo alternative che<br />
colpiscano il proprio target.<br />
Negli ultimi sei anni, si è verificato un feeling fra calze da donna e mezzi pubblicitari del mercato di massa.<br />
Se negli anni Ottanta, i marchi attivi investivano circa 12 miliardi di lire, nel 1995 I'investimento ha raggiunto i 95 miliardi di lire,<br />
realizzati Sostanzialmente dagli stessi inserzionisti, e nel 1997 i 103 miliardi di lire. Nel 1997 i quattro gruppi più importanti, con<br />
sette marchi, hanno rappresentato il 70% dell'investimento totale del comparto. La televisione, anche se meno selettiva rispetto al<br />
target, si appropria di quasi I'80% degli investimenti, ma negli ultimi due anni hanno avuto un peso rilevante le spese rivolte a<br />
telepromozioni e televendite.<br />
La pubblicità è un elemento di differenziazione non a favore del singolo prodotto, ma fra marchi noti e prodotti senza visibilità.<br />
Questo strumento di marketing crea la selezione; le grandi marche sostenute dal mezzo pubblicitario si rafforzano ed<br />
approfondiscono il divario rispetto ai marchi poco conosciuti che giocano un ruolo marginale sui mercati.<br />
Spot TV Calzedonia 2006<br />
Cartellone pubblicitario Wolford<br />
San Francisco
II prodotto calza<br />
La politica di prodotto ha raggiunto notevoli performances: per un verso la spinta tecnologica ha migliorato lo standard di qualità (che ha rima con durata) e ha messo a<br />
disposizione dell'impresa strumenti di differenziazione del prodotto prima inimmaginabile. L'innovazione di prorotto, leva competitiva incessante nella strategia d'impresa,<br />
mantiene intatte le capacità propositive di un settore maturo; perché l'individuazione di sempre nuovi bisogni e nuove occasioni d'uso della domanda è necessaria per compensare<br />
la diminuzione dei consumi, a causa della maggior durata delle materie prime. La calza non è più monoprodotto, ma ricco ventaglio di alternative: calze, autoreggenti, collant,<br />
prodotti fantasia, collant con slip, ecc. Oltre alle variabili estetiche, il prodotto propone soluzioni che puntano sul benessere e sul comfort: relax, anticellulite, a compressione<br />
graduata, modellante, push-up, contenitive. In questo sforzo di ricerca, giocano un ruolo molto attivo i laboratori dei grandi gruppi dei produttori di fibre e di filati (elastomeri,<br />
poliammidici): sono loro a mettere a disposizione dei calzifici materie prime e semilavorati sofisticati che comprendono caratteristiche come antistaticità, antiumidità,<br />
traspirabilità, aderenza, uniformità, elasticità in tutti i sensi. Si tratta di una serie di prestazioni rivolte alla customer satisfaction. che stimolano l'inventiva dell'impresa di calze. Ne<br />
è un esempio la realizzazione dei collant estivi, super velati, leggerissimi, e con effetto make up: sono stati studiati per arginare il periodo tipico di crollo dei consumi, cioè i tre<br />
mesi estivi, La gamma prodotti delle principali imprese è dunque oggetto di un attento equilibrio che comprende il numero di marchi per segmento di consumo, sia come prodotti<br />
con prestazioni differenziate, sia come varianti di denaratura, materiali, disegni, colori e taglie.<br />
Tessuti innovati<br />
Dupont sempre attenta ad offrire nuove soluzioni alle consumatrici ed il massimo supporto al settore della calzetteria, DuPont propone per la primavera-estate 2003 una<br />
gamma di soluzioni pensate per donne più che mai consapevoli del proprio corpo, che desiderano sentirsi a proprio agio e vogliono calze invisibili che impreziosiscano le<br />
gambe con un'immagine naturale. 'Better than bare' è la piattaforma studiata per andare incontro a queste specifiche esigenze, declinata in collant aerei ed impalpabili e<br />
gambaletti realizzati con fili di Tactel molto sottili, fra i quali il nuovo Tactel duo. Modelli che fondono moda e cosmesi, grazie alla combinazione di Lycra e Tactel che permette<br />
di creare collant dalla trama leggera e uniforme, che vestono come una seconda pelle. La qualità cosmetica è assicurata da mischie di Tactel opaco e Lycra, arricchite da Lycra<br />
3D che, grazie alla particolare costruzione, conferisce uniformità e un aspetto levigato alle gambe. Una gamma di colori naturali riproduce le differenti tonalità della pelle, con<br />
effetti particolari come l'abbronzato o il fondotinta
Modelli e tipologie<br />
Tradizionali o speciali, messi appunto per rispondere a particolari esigenze,secondo terminologie tecniche e “modaiole” questi sono i modelli esistenti :<br />
Alza glutei (vedi Push-up).<br />
Antifatica (vedi Compressione graduata).<br />
Antistatico Calza e collant realizzati con un particolare filato che impedisce la formazione di cariche elettrostatiche (piccole scintille) sulle loro superfici.<br />
Antizanzare Collant velatissimo il cui trattamento crea una barriera per zanzare ed insetti. Il trattamento ha una profumazione neutra, e invisibile, non lascia tracce sulle gambe<br />
ed è ipoallergenico.<br />
Autoreggente Calza dotata di bordi siliconati per la massima aderenza attorno alle cosce.<br />
Calza Modello dotato di apposite bordure attorno alle cosce per permetterne l'aggancio al reggicalze<br />
Calzerotto Calza appena sopra il ginocchio, generalmente indossata con minigonna o calzoncini.<br />
Calzino corto Considerata fino a ieri una calza maschile, viene oggi proposta anche per le donne, che possono indossarla da sola o sul collant.<br />
Cinturino Banda rinforzata nella parte superiore del corpino su cui fare presa per infilare il collant.<br />
Compressione graduata (Collant a) Modello in grado di svolgere una benefica azione massaggiante, dunque di stimolo sulla circolazione sanguigna, riducendo l'affaticamento<br />
delle gambe e combattendone gonfiore e stanchezza. Per aiutare il sangue nella sua fase di risalita verso il cuore, la compressione è massima alle caviglie, per decrescere su<br />
polpacci e ginocchia e farsi lieve sulle cosce (di qui la definizione di "graduata"). Il modello a compressione lieve (40) svolge una delicata azione tonificante e riposante ed è<br />
indicato per chi ha leggeri problemi di circolazione venosa, come ad esempio la dilatazione dei capillari, il modello a compressione media (70) esercita un'azione attiva evitando<br />
la sensazione di pesantezza, attenuando i lievi gonfiori e i formicolii ed un'azione preventiva sulla formazione delle varici, Il modello a compressione forte (140) svolge un'azione<br />
energica e coadiuvante nella terapia antivaricosa: è dunque indicato per chi inizia a manifestare i primi segni di varici e forti gonfiori alle caviglie.<br />
Con cucitura Calza e collant dotati di cucitura (detta anche "riga" o "baguette") che percorre la gamba verticalmente sulla parte posteriore.<br />
Conformato Collant per taglie forti, con perfetta vestibilità tra peso e altezza e giusto rapporto dimensionale nel giro coscia. La mutandina generalmente è contenitiva.<br />
Contenitivo (vedi Modellante).<br />
Corpino nudo (vedi tutto nudo).<br />
Cucitura piatta Cucitura liscia del collant.<br />
Cucitura rinforzata Cucitura rinforzata da una banda molto stretta.<br />
Estivo Calza e collant dalla denaratura molto bassa (generalmente 6 o 8 den); la lavorazione a maglie larghe del filato permette la migliore traspirazione.
Fantasia Calza e collant con lavorazioni (ad esempio le applicazioni di velluto, dette "flocking"), disegni, motivi (anche creati da strass o fili metallizzati) decorativi, che possono<br />
percorrere l'intera gamba o interessare una parte di essa, Vengono considerate lavorazioni anche i pizzi e le reti.<br />
Gambaletto Calza sotto il ginocchio, di diversa velatezza, generalmente indossata con pantaloni.<br />
Gestante (Collant per) Modello a compressione graduata (vedi Compressione graduata) con mutandina costruita in maniera tale da sostenere il peso del ventre e seguire<br />
confortevolmente l'evolversi della gravidanza.<br />
Medicale Calza e collant pesanti a compressione graduata, generalmente prescritti da medici, angiologi, fisioterapisti per ragioni di salute, come ad esempio le vene varicose.<br />
Modellante Collant dall'effetto snellente, con mutandina contenitiva dotata di pannello sull'addome.<br />
Mutandina rinforzata Corpino del collant che risulta più pesante rispetto alla gamba. La mutandina può essere a calzoncino estendendosi sino a metà coscia, a vita alta ossia<br />
sgambata, oppure tanga quindi con sgambatura alta.<br />
Pantacollant Collant senza piede.<br />
Parigina (vedi Calzerotto).<br />
Punta rinforzata Rinforzo più o meno trasparente, realizzato con lo stesso tipo di filato della mutandina oppure con un filato più leggero: in questo secondo caso, nella parte finale<br />
può avere una sottile banda per bloccare la smagliatura.<br />
Push-up Collant con mutandina dotata di apposite bande avvolgenti per sollevare i glutei, alte fasce contenitive per ridurre fianchi e cosce e fasce a media compressione per<br />
contenere i cuscinetti.<br />
Relax (vedi Riposante).<br />
Riposante Calza e collant in grado di svolgere un lieve massaggio tonificante sulle gambe.<br />
Salvapiede Protezione per impedire che i piedi stiano a diretto contatto con le calzature. Viene indossato quando non si portano calze.<br />
Senza cuciture Collant con mutandina priva di cucitura centrale.<br />
Snellente (vedi Modellante).<br />
Support Collant con mutandina ad effetto contenitivo nella zona addominale.<br />
Taglie forti (vedi Conformato).<br />
Tallone rinforzato Rinforzo di calza o collant che permette di posizionare al meglio il capo su piede e gamba. Può avere forma circolare o, nei modelli con la riga, di tipo piramidal<br />
Tassello Inserto di forma ovale o romboidale, generalmente in cotone, nella parte bassa del corpino, che permette di indossare il collant anche senza slip.<br />
Tutto nudo Collant senza corpino ma con rinforzo a forma di "T" lungo la cucitura centrale e al di sotto del cinturino
Canali distributivi<br />
L'ingrosso è ancora il canale privilegiato, spesso, però, in combinazione con altri: quasi tutte le aziende (89%) utilizzano il grossista e il dato non sorprende, perché questo canale<br />
distribuisce il 52% della produzione nazionale. Ma altre forme di distribuzione sono importanti per queste imprese:<br />
la grande distribuzione con il 45%, il dettaglio con il 36%, oltre ad altre combinazioni.<br />
La situazione distributiva mostra segni di evoluzione: rispetto alla rilevazione del '90, quando il 26% delle imprese utilizzava solo il grossista, la diversificazione dei canali utilizzati é<br />
molto più articolata.<br />
L'adozione di sofisticate politiche multibrand da parte delle imprese mira a raggiungere con differenti marchi fasce di consumo diverse, attraverso la segmentazione dei canali<br />
distributivi. Ogni punto vendita trasmette una precisa immagine alla consumatrice, e l'acquisto di un collant in una boutique, da un ambulante, o nello scaffale dell'ipermercato<br />
risponde ad esigenze diverse, non solo di prezzo, del pubblico.<br />
La distribuzione e' un fondamentale strumento di marketing, verso il quale si concentra la comunicazione delle imprese, anche sotto forma di iniziative commerciali, cioè<br />
promozioni, incentivi, politiche di prezzo e credito, logistica e servizio: sono iniziative utili per conquistare una posizione privilegiata e l'appoggio stabile della distribuzione.<br />
Le aziende di secondo livello, i cosiddetti followers, per competere con i grandi gruppi, si concentrano su un solo marchio e su un solo canale - spesso la grande distribuzione<br />
organizzata - forzando sulle leve del prezzo e del servizio al trade, per raggiungere una posizione difficilmente attaccabile. In linea generale, anche se in lenta diminuzione, il<br />
grossista rappresenta l'interlocutore principale delle aziende, ed attraverso questa figura passa la metà della calzetteria venduta sul mercato interno.<br />
Anche l'ambulante (30%) e la merceria (15%), le figure di retroguardia della distribuzione, sono ancora dominanti nel settore delle calze da donna, eppure i segni dell'evoluzione<br />
sono chiari se si considera che la distribuzione moderna (la Gdo) assorbe il 22% e le catene di negozi sono salite al 7%.<br />
Sono ancora lontani i traguardi raggiunti negli altri paesi europei, ma si tratta di processi evolutivi molto lenti, che incidono sulle abitudini più radicate del consumatore. Ma<br />
rappresenta già un notevole successo, rispetto a pochi anni fa, che le aziende abbiano deciso una maggiore articolazione e complessità delle strategie distributive, con l'uso<br />
contemporaneo di più canali. E se nella distribuzione moderna ci sono ancora luci e ombre per la calzetteria, non deve sorprendere, perché fenomeni in rapida crescita provocano<br />
sempre incertezze: se e' vero che lo spazio destinato al settore e' in costante aumento, devono però migliorare le tecniche di merchandising, per dare maggiore visibilità delle<br />
varianti di prodotto. E se le confezioni hanno ormai informazioni complete, manca però sugli scaffali della distribuzione più moderna la fascia di prodotto medio-alta e quella più<br />
decisamente moda.
Fiere ed Eventi<br />
Un importante salone della calzetteria, maschile e femminile si svolge a Bologna nel mese di Febbraio e si chiama HOSIERY WORKSHOP, l’ultimo si è però tenuto nel 2002.<br />
INTIMARE Il salone della lingerie, delle calze e collant con le anticipazioni moda autunno-inverno 2002/2003<br />
Dal: 02/02/2002 Fino al: 04/02/2002<br />
Dove: Bologna (Italia)<br />
A Castel Goffredo il Centro servizi calze realizza da diversi anni, in collaborazione con Sistema Moda Italia (SMI), un evento di presentazione delle principali<br />
informazioni economiche, produttive, di mercato e di comportamento del consumatore relativamente al "prodotto calza".<br />
L'"Osservatorio della Calzetteria Femminile", che viene svolto annualmente, fornisce ai partecipanti l'approfondimento di particolari aree tematiche relative alla domanda<br />
e all'offerta della calza, con dettagli sulla struttura produttiva, sulla dinamica dei consumi in relazione ad alcuni segmenti socio-demografici di acquirenti.<br />
L'Osservatorio si rivolge a tutti gli operatori del settore, imprenditori e manager, offrendo stimoli ed indicazioni utili per riflettere sulle politiche e strategie future delle imprese.<br />
Ogni incontro contiene poi un approfondimento specifico, ritenuto di particolare rilevanza nel momento contingente.<br />
La documentazione relativa alle presentazioni effettuate, fornita durante l'incontro ai partecipanti, costituisce un ottimo data base di informazioni economiche.<br />
La calza nel corso degli anni è passata da indumento ad accessorio importante della moda femminile e maschile, strumento di espressione della propria personalità, modo di<br />
essere e di comunicare.Questo comporta una maggiore attenzione e cura nei confronti delle tendenze della moda.<br />
Il Centro servizi calze o organizza ogni semestre un incontro,”La Moda inCalza” in anticipo di circa un anno rispetto alla vendita delle collezioni, per presentare alle imprese<br />
le tendenze moda, in tempo per la progettazione e la programmazione della produzione aziendale.<br />
Gli incontri vengono realizzati nel periodo primaverile e autunnale rispettivamente per la collezione Primavera/Estate e Autunno/Inverno dell'anno successivo.<br />
Le tendenze sono esposte da stiliste che illustrano modelli, colori e materiali che potranno essere recepiti nelle collezioni di calze.<br />
Ai partecipanti della manifestazione viene consegnato del materiale illustrativo relativo alla presentazione effettuata dalle stiliste.<br />
Il servizio è indirizzato in modo specifico a tutti coloro che hanno responsabilità di programmazione e preparazione delle collezioni delle aziende.<br />
L'iniziativa vede mediamente la partecipazione di circa 150 aziende, con più di 200 operatori.
FASHION TREND PRIMAVERA/ESTATE 2009<br />
(risultato delle presentazioni delle nuove collezioni presso il Centro servizi calze di Castel Goffredo,dati emessi 02-04-08)<br />
LE ISPIRAZIONI<br />
Color :Colori intensi e saturi con toni caldi e pieni, dai rossi ai gialli dai viola ai magenta, con un uso del nero quasi a contorno come nelle opere degli artisti della Pop Art anni ’70.<br />
Nei tessuti tornano i fiori colorati e le grafiche macro.<br />
Gli stessi colori intensi e forti si coniugano anche per l’estate in un gusto etnico e raffinato e si stemperano in toni più pacati che vanno dal bianco al testa di moro fino ai toni caldi<br />
della terra. Un mix di stile hippie alla Janis Joplin.<br />
Natural : Un abbigliamento più rigoroso che viene puntualizzato dalla scelta di tessuti puliti e colori meno saturi.<br />
I colori pastello si mischiano ai toni naturali della pelle, mentre non mancano alcune digressioni sui colori forti, ma usati solo come sottolineatura. Fantasie minime e delicate,<br />
leggerezza e raffinatezza sono le chiavi di lettura che connotano questo stile.<br />
Plastic : L’attenzione si focalizza ancora sul colore che viene vissuto con una nuova ispirazione e con un tocco di anticonformismo in stile Menphis anni ’80. Emergono grafiche<br />
astratte e floreali stilizzate, ma soprattutto importante è il gioco di lucido ed opaco che sembra rivestire i colori di un film plastico.<br />
Un tocco di follia anche per giocare ad uno stile che ricorda anni di grande fermento nel design.<br />
Romantic : In questo stile è naturalmente importante l’ispirazione romantica: vengono riproposti quindi pizzi materici con un gusto un po’ retrò insieme a fantasie floreali declinate<br />
in mille abbinamenti per l’espressione di un romanticismo sentito e leggermente nostalgico.<br />
I colori sono delicati e dalle sfumature lievi che non disdegnano il tocco di lucido delle sete e delle viscose. La raffinatezza ed il romanticismo conquistano anche le più giovani che<br />
riscoprono le camicette delle bisnonne.<br />
UOMO<br />
Tre parole sintetizzano la stagione P/E 2009:<br />
- naturalità, con grande attenzione per le fibre naturali, trattate in modo ecologico con colori ispirati alla terra e dalle sfumature irregolari, quasi come a ricreare gli effetti delle<br />
vecchie tinture;<br />
- colore intenso, forte ed acceso anche per gli accessori, con un’attenta ricerca dei particolari eccentrici, divertenti ed un poco dandy;<br />
- musica e simboli anni ’70: le musicassette, i vinili a 33 giri e il DJ, figura mitica di quel periodo.<br />
BAMBINI<br />
Anche per la moda bambino/a viene riproposto il mondo degli anni ’70: la musica, i grandi raduni giovanili, la moda libera ed un poco zingaresca.<br />
Tantissime quindi le fantasie floreali e grafiche legate al mondo musicale anche per i più piccoli, un viaggio ideale fra America ed Europa dove gli artisti dei genitori e dei nonni si<br />
sono esibiti.<br />
Riproposte le grafiche ispirate ai miti degli sport, con colori al limite del fluorescente.
COLORI<br />
La Primavera/Estate 2009 si snoda su tre gamme principali di colori:<br />
- i romantici o delicati, con un ampio spazio riservato ai naturali dalle sfumature<br />
morbide: bianchi naturali, lavanda, orchidea mescolati a tocchi di nero elegante e<br />
moro in sfumature intense;<br />
-i toni etnici, dove i bianchi di stemperano nei toni più intensi, i neri, il testa di moro,<br />
il viola, il verde militare ed il blu tampone;<br />
-i colori intensi con la gamma più esplosiva e vivace dei gialli, arancio, verdi, rossi e<br />
rosa acceso accompagnati dal nero o dallo stesso tono ma in una gradazione più<br />
scura.<br />
Si segnala infine un tocco di rosa, arancio e giallo fluorescente per il mercato giovane<br />
e sportivo.<br />
MATERIALI<br />
Ci si muove all’insegna di pochi elementi ma ben identificati: leggerezza nelle denarature, nei materiali e nelle microfibre, aspetti lucidi ed opachi usati da soli o mischiati, fibre<br />
naturali con una particolare attenzione ai cotoni biologici, adatti anche per i più piccoli.<br />
MOTIVI<br />
In una stagione dove si prevedono colori e fantasie importanti anche per la primavera, saranno fonti di ispirazione i tessuti, soprattutto per grafiche che non disdegnano di<br />
spalmarsi su basi di colore naturale come ad impreziosire la gamba.<br />
Oltre ai collant leggeri proposti in colori naturali si fanno alcune concessioni alle sfumature lucide.<br />
Sono importanti autoreggenti, panta-collant e panta-capri, maxi calze con e senza piede e reti aperte, anche in colori accesi.<br />
I calzini sono ancora caratterizzati da polsi ricercati e spesso a contrasto, con un certo interesse segnalato anche per le ghette corte e lunghe interpretate come piccoli<br />
accessori moda.
<strong>COSTUMI</strong> <strong>DA</strong> <strong>BAGNO</strong><br />
1812 Completo di lana color cioccolato, con tunica e pantaloni fino ai piedi, per non far intravedere le forme del corpo è coperta da capo a piedi la regina d'Olanda Ortensia di<br />
Beauharnais sfida le onde, e si immerge, seguita dal codazzo di servitori .Il suo è il primo bagno di mare, praticato con l'intento di giovarsi dei «benefici della talassoterapia»<br />
della storia. Un privilegio riservato a nobili e altoborghesi. Ma non si tratta ancora di bagno in costume», ovvero un abito apposito che darà il via all'era delle vacanze sulla<br />
spiaggia che perdura ancora oggi.<br />
1824 Un'altra nobile, Carolina di Berry, figlia di Francesco I, moglie di Carlo Ferdinando di Borbone è la prima donna a indossare un vestito «studiato» apposta per entrare in acqu<br />
cappello, ombrello, guanti, abito di panno pesante, calze di lana e scarpe di vernice. Al tempo bisognava ripararsi in tutti i modi possibili dal sole perché la pelle abbronzata<br />
addice solo agli umili come pescatori o contadini.<br />
1860 Ebbe inizio, a imitazione di quanto avveniva più a Nord in Europa, anche la colonizzazione dei litorali italiani, fino ad allora «ignorati» da una popolazione piuttosto diffidente n<br />
confronti del mare. In acqua, comunque, si entrava ancora completamente vestiti.<br />
1890 La necessità di muoversi tra sabbia e mare, tuttavia, spinse le donne più «ardite» ad accorciare o togliere sottovesti e corsetti di troppo. Gonne e pantaloni si ritirano fino al<br />
ginocchio. Unisex è il colletto alla marinara, ma gli uomini possono indossare un vero e proprio costume intero con manica e pantaloni a tre quarti, in tinta unita o a riche<br />
trasversali.<br />
1904 Arriva la rivoluzione di Poiret: il celebre sarto parigino decreta la fine di busti e corsetti. Nulla doveva essere frapposto tra la maglia e la pelle.<br />
1906 La nuotatrice australiana Annette Kellerman durante una esibizione negli Stati Uniti si presenta con un costume intero, semplice e funzionale, che lasciava scoperte le cosce. F<br />
subito arrestata, multata e rimpatriata.<br />
1920 Coco Chanel si fa portabandiera di un cambiamento radicale. Fece scoprire a tutti, che uomini e donne erano più belli con la pelle abbronzata. La sua donna veste pantaloncini<br />
corti, ha le braccia nude, la scollatura decisa.<br />
1946 All'inizio fu una bomba. Anzi, due bombe: quelle all'idrogeno sganciate nel luglio del 1946 dagli americani su un atollo della Micronesia. Bikini, per l'appunto. Pochi giorni dop<br />
un geniale quanto sconosciuto sarto francese, Louis Réard, sgancia dai bordi della piscina Molitor di Parigi una nuova moda per l'estate: invece del costume intero, faticosa<br />
conquista di decenni di «lotte femminili», un due pezzi destinato ad avere l'effetto di una bomba sulle usanze dell'epoca. E che dunque decise di chiamare «bikini»<br />
1947 Fu Lucia Bosè a far conoscere agli italiani il brivido da bikini, dalla passerella di Miss Italia che la premiò con il titolo, il suo slip però copriva con attenzione l'ombelico,<br />
mentre era stata «La scandalosa Gilda», ovvero Rita Hayworth, l'anno precedente, a far cadere per prima il tabù ombelicale.<br />
1950 Anche qualche diva stentava a osare. Come l'ex campionessa di nuoto Esther Williams che, negli anni '50, si rifiutava di indossarlo nei suoi film. Almeno, fin quando non<br />
furono i produttori hollywoodiani a imporglielo per contratto. In Italia, il seducente costume fu sdoganato da Sofia Loren , che con un due pezzi di raso sbaragliò la<br />
concorrenza vincendo il titolo di Miss Eleganza.<br />
1953 Fu il fascino di altre a portare il bikini in giro per il mondo: Brigitte Bardot, dalle spiagge di Saint-Tropez, e Marilyn Monroe, che nel film «Niagara», ma ci volle ancora un<br />
volta un tocco «regale» per convincere tutti che il bikini poteva rientrare a buon titolo nei costumi occidentali: Margaret d'Inghilterra, figlia della regina Elisabetta, non si fece<br />
alcuno scrupolo a farsi immortalare in due pezzi mentre sbarcava dallo yacht dell'Aga Khan a Porto Cervo.<br />
Cenni storici
1960 I favolosi Sessanta iniziano senza portare grandi cambiamenti. Baby-dolls, costumi interi, fantasie a quadrettini lanciate dai bikini che Brigitte Bardot indossa a Saint Tropez<br />
fanno la loro comparsa sulle spiagge. La nuova moda optical si ripercuote anche nelle fantasie dei costumi. I bikini hanno reggiseni imbottiti e slip allacciati sui fianchi, con<br />
ricami, perline, tessuti a uncinetto. Impazzano le fantasie di Emilio Pucci su borse, copricostume, e bikini.<br />
La novità è la rivoluzionaria "Lycra" (marchio depositato dalla Du Pont), che garantisce aderenza al corpo e che asciuga velocemente. Il decennio dei Sessanta è da ricordar<br />
anche per lo scandalo, in America, suscitato dal primo topless, o "monokini", indossato per la prima volta nel 1964 da una ragazza americana sul Lago Michigan<br />
1970 La moda degli Hippies e dei figli dei fiori influenza gli anni Settanta<br />
Costumi ridotti, reggiseni a triangolo, senza imbottiture o strutture particolari, indossati con sandali dalla zeppa in sughero altissima, e pantaloni a zampa di elefante. Arriva<br />
anche in Italia la moda del topless, dapprima suscitando scandalo e denunce poi entrando nelle abitudini comuni delle spiagge italiane .<br />
Il bikini è rimasto sostanzialmente invariato fino agli anni '70 del secolo scorso, quando il percorso della sua evoluzione ha conosciuto l'ultima variazione possibile : il tang<br />
OGGI In una progressiva riduzione delle sue dimensioni, il costume da bagno arriva sino ai giorni nostri, tra revival di stili, costumi interi, olimpionici e bikini, in una sfilata di mode<br />
che ogni anno, con l'arrivo dell'estate, si rinnovano<br />
Carolina di Berry, figlia di Francesco I,<br />
moglie di Carlo Ferdinando di Borbone è<br />
la prima donna a indossare un vestito<br />
«studiato» apposta per entrare in acqua<br />
Bagnanti tedesche, 1879. Dalla rivista "Bazar"<br />
(Archivio Ferruccio Farina)<br />
Lino bianco a profusione per<br />
le signore, con abbondanza<br />
di merletti, ricami e<br />
rouches, il tutto<br />
accompagnato da cappelli<br />
pieni di fiori e di nastri e<br />
dall'immancabile parasole<br />
bianco, in perfetto stile Belle<br />
Époque.<br />
Per il nuoto fanno la loro<br />
comparsa le prime cuffie da<br />
bagno sportive, simili a<br />
quelle attuali. Si diffonde<br />
l'uso della maglia per la<br />
confezione dei costumi,<br />
mentre la cintura scende sui<br />
fianchi Inizio ‘900
Il costume canadese. Point Lonsdale, Australia, 1920. Fotografia (Archivio<br />
Ferruccio Farina)<br />
Le novità della moda. Francia, anni '30. Cartolina illustrata (Archivio Ferruccio Farina)<br />
Emilio Pucci<br />
Sofia Loren, nel 1950, nobilitò l’indumento, vincendo il titolo<br />
di Miss Eleganza<br />
Anni ‘70<br />
Marilyn Monroe lo<br />
adorava; eccola in posa<br />
nel 1950 Da Saint-Tropez Brigitte Bardot<br />
1962: Ursula Andress dal<br />
film ”Agente 007-Licenza di<br />
Uccidere”<br />
Kartika Luyet<br />
2003
Tessuti e caratteristiche :<br />
La morbidezza è data soprattutto dalle microfibre: una miriade di filamenti sottilissimi, con il diametro 60 volte più sottile di un capello, ad esempio Meryl microfibra. Sono<br />
fibre di elastomero (Lycra, Linel, Dorlastan) molto elastiche, rivestita da uno o più fili di nylon. Il comfort è massimo, perché questi tessuti aderiscono assai bene al corpo e<br />
" contengono senza costringere“, sono però delicate e a rischio di pilling.<br />
In genere il filo con cui è costruito il tessuto del costume da bagno è idrorepellente, quindi non assorbe l'acqua, grazie a determinate sostanze che lo rendono impermeabile.<br />
Ciononostante, il tessuto si bagna, perché l'acqua si ferma tra gli interstizi della trama. Più il costume è leggero, più è veloce l'asciugatura. Il costume troppo leggero<br />
presenta però alcuni inconvenienti: è più trasparente, ha minore resistenza all'usura, ha minore capacità di contenimento. Proprio per questo si sono cercate altre soluzioni.<br />
Ad esempio, c'è un tipo di trattamento sul tessuto che permette la frammentazione delle gocce d'acqua (micronizzazione) in tante piccolissime particelle, migliorando così<br />
l'evaporazione e l'asciugatura :<br />
TECHNO SOFT 2000: è una speciale membrana, sottile, leggera, resistente, elastica, traspirante e impermeabile ...
Modelli e tipologie :<br />
Due pezzi<br />
TRIANGOLO<br />
REGGISENO A BALCONCINO<br />
Con scollatura profonda, con o senza pinces verticali, imbottito o non imbottito<br />
Oggi esistono triangoli doppiati con un particolare e sottile tessuto (chiamato anima), che mantiene la coppa più sostenuta, plasmandone la forma. Nel caso in cui<br />
si scelga il triangolo, la mutandina potrà essere a coulotte, a tanga o con stringhe/lancetti.<br />
Oggi esistono in commercio balconcini con una lunetta sottoseno riempita d'aria (perché l'indumento non pesi, una volta bagnato) che<br />
solleva, valorizza e aumenta il seno, pur conferendogli un effetto del tutto naturale, oppure balconcino senza imbottitura ma con ferrett.o.<br />
REGGISENO PUSH-UP Anche nei capi per il bagno, come nell'intimo, esiste il modello push-up che solleva il seno verso l'alto.<br />
REGGISENO PERFORMATO Non presenta né pinces né cuciture o impunture e la coppa è perfettamente liscia e tondeggiante<br />
REGGISENO A FASCIA Di solito le spalline possono mettersi e togliersi, la fascia può essere:<br />
liscia, senza alcun tipo di imbottitura;<br />
costruita, e all'interno è strutturata, cioè nasconde veri e propri sostegni invisibili dall'esterno: ferretti, piccole imbottiture sottoseno, stecche di balena laterali, elastici che aiutano a<br />
sostenere, a valorizzare e in alcuni casi quasi a modificare il seno;<br />
Imbottita, è completamente rivestita da un sottile tessuto in gommapiuma, oppure ha al suo interno coppe preformate o costruite.<br />
SLIP a tanga, a coulotte, string, sgambato, con laccetti, o con decorazioni di tipi diversi<br />
Costume intero<br />
OLIMPIONICO Senza alcun tipo di sostegno o imbottitura, con spalline larghe e ampia scollatura sia davanti che dietro.<br />
CON COPPE IMBOTTITE<br />
CON COPPE COSTRUITE Con ferretto invisibile o con elastico sottoseno, per un migliore sostegno e con effetti di pieghe al centro seno, che renderanno il modello più<br />
aggraziato e ne miglioreranno la vestibilità<br />
CON COPPE PERFORMATE Scollo "a cuore", che esalterà il décolleté e conferirà al capo un aspetto da "corpetto da sera“.<br />
La parte sottostante, definita BODY, può essere<br />
LISCIA, senza costruzioni, per i modelli più semplici ...<br />
FODERATA: in tulle elastico, per contenere senza comprimere la zona del ventre; con tessuto elastico sostenuto, per contenere in modo più deciso la pancia e modellare la silhouett<br />
DRAPPEGGIATA<br />
RICAMATA E DOPPIATA Con tulle elastico per una maggiore contenitività e per un effetto più elegante e frivolo.<br />
TANKINI un nuovo modello di costume intero, composto però da due pezzi: un "sopra" a canotta aderente sul seno e morbida sui fianchi, da sovrapporre al "sotto" a slip.
Il Costume per lo sport<br />
Attenzione per la moda ma ad altissima tecnologia per agevolare l’attività del nuoto<br />
FORMA Sono quasi tutti costumi interi, di taglio olimpionico, cioè iperfascianti, accollati sul petto e sulla schiena, dotati di larghe bretelle: la loro linea, insomma, è pensata per<br />
agevolare il gesto atletico, per scivolare al meglio nell'acqua e per offrire massima libertà di movimento e comfort. In poche parole, non si corre il rischio di vederseli scivolare<br />
fuori posto né di "perderli", neppure durante la nuotata più fulminea o i tuffi più arditi. Qualche azienda ha proposto anche modelli in due pezzi, top lungo e accollato e mutandina,<br />
ritenendo che il nuotatore si senta così più a suo agio in velocità e meno infastidito dal tessuto elastico, che potrebbe "tirare" in corrispondenza delle spalle o del cavallo. Non<br />
manca neppure chi ha "trasformato" il classico modello olimpionico in una sorta di tutina aderente che scende a coprire le cosce (adatto anche alle immersioni o al windsurf) o<br />
addirittura in una muta. Esistono naturalmente anche fogge che, pur ispirandosi al costume olimpionico, cedono alla tentazione di qualche tocco più fashion e sono ingentilite ad<br />
esempio da spalline più sottili.<br />
TESSUTO Poiché nascono per l'impegno agonistico, e quindi per guadagnare tempo prezioso in gara, i costumi sportivi sono realizzati in tessuti avveniristici, frutto di<br />
avanzatissime tecnologie: ci sono i tessuti "veloci", che annullano o riducono al minimo la resistenza dell'acqua; quelli iper-resistenti al cloro delle piscine, grazie a spalmature ad<br />
hoc; quelli assolutamente idrorepellenti in silicone; quelli superleggeri, che non assorbono l'acqua. Le ricerche di cui queste collezioni sportive sono il frutto portano, non di rado,<br />
a dar vita anche a tessuti dalle alte qualità estetiche: un esempio può essere il Bodyshell bianco (di Speedo), che grazie alla struttura stellare dei suoi filamenti in poliesteree ad<br />
uno speciale trattamento con pasta ceramica è tre volte più opaco del tradizionale bianco e quindi evita ogni tipo di trasparenza, anche quando è bagnato.<br />
CURIOSITÀ Sul tessuto Aquablade, che dà nome a una linea Speedo, l'attrito dell'acqua è minimo; alle Olimpiadi di Atlanta (1996) tre dei quattro record mondiali di nuoto sono<br />
stati battuti da atleti fasciati da questi costumi ...
Analisi dei consumi<br />
Le italiane dicono no a topless e microcostumi<br />
Le ragazze italiane dicono «no» al topless e ai microcostumi da bagno, riservando le loro preferenze al bikini. È questo il risultato di un sondaggio della rivista mensile «Ragazza<br />
moderna», che ha intervistato 500 ragazze su quali siano i costumi preferiti per l'estate 2002. La maggior parte delle intervistate (93%) ha detto di preferire il bikini, mentre solo il<br />
6% dice di indossare il perizoma. Staccatissimo il topless, mentre il tradizionale costume intero non entra nemmeno tra le percentuali rilevate. Secondo il sondaggio, il costume deve<br />
essere soprattutto alla moda (52%) e sexy (22%), anche se una discreta percentuale delle intervistate (18%) pensa pure alla praticità. Una delle domande verteva anche sui colori<br />
preferiti e qui ha trionfato la fantasia (75%), che ha staccato nettamente la poco ricercata tinta unita, il lurex e il disegno leopardato.<br />
TRIANGOLO - In merito alla foggia del bikini - ovvero del costume preferito - il pezzo di sopra deve essere il classico triangolo (83%); «out» sia il push up, che la fascia o il<br />
balconcino. Per le ragazze intervistate da «Ragazza Moderna», l'accessorio a cui una teenager di oggi non può rinunciare è la cavigliera (53%), seguito dal piercing sull'ombelico<br />
(28%), dalla collana e dal giropancia (10% per entrambi). Assolutamente irrinunciabili gli occhiali da sole (85%). Soltanto una ridotta percentuale delle ragazze (8%) ritiene<br />
indispensabile la bandana o il cappellino. Altro oggetto da portare sempre in spiaggia è uno stick per le labbra (indispensabile per il 90% delle intervistate), mentre altre (12%)<br />
portano con sé un mascara waterproof. Difformità nella scelta dell'abito da indossare per andare in spiaggia: pareo (38%), shorts di jeans (30%) o minigonna (24%). Poco amati i<br />
bermuda da surfista, considerati, forse, troppo maschili.<br />
Sondaggio:Estate 2002
Mercato
Distribuzione
Diesel Black Gold PE ‘08
Disquared2 PE ‘08
Vendita on-line<br />
Per una globalizzazione totale dei prodotti costumi da bagno, è fondamentale, per le aziende Italiane dedicate alla creazione ed allo sviluppo di abbigliamento per moda mare<br />
adottarsi con tecnologie web all`avanguardia che permettano di essere visibili in tutto il mondo e quindi soddisfare appieno la richiesta del settore.<br />
A tal proposito, la ditta Toscana Chiarugi, propone la propria esperienza e professionalità nella produzione e vendita di costumi da bagno on-line, grazie agli investimenti<br />
promozionali ed alla realizzazione di un nuovo catalogo illustrante tutta la prossima collezione estiva.<br />
Chiarugi.com si pone come punto di riferimento per la vendita di costumi da bagno ed abbigliamento intimo sulla rete e per tutta l`utenza internet (non solo italiana), in<br />
particolar modo alla donna che vuole distinguersi per femminilità e prestigio.
Fiere ed Eventi<br />
LYCRA RENDZ-VOUS Tessuti per costumi da bagno, per la lingerie e per il fitness in Lycra, organizzata da DuPont de nermours.<br />
Dal: 09/01/2002<br />
Fino al: 11/01/2002<br />
Dove: Montecarlo<br />
ACTIVE e AQUAWEAR: LA MO<strong>DA</strong> SI FA A MONTECARLO<br />
Grande l'interesse per le tendenze activewear e aquawear presentate al Forum Grimaldi nell'edizione 2003 del Lycra Rendez-vous. I visitatori hanno gremito la sala dove, più<br />
volte al giorno, sono state replicate le sfilate di presentazione delle proposte per il 2004. Un coinvolgente show in cui modelli e ballerini indossavano i capi prototipo realizzati<br />
con tessuti commerciali, ispirati a quattro temi chiave: Energize, Streamline, Explore e Fantasize. Energize propone capi sportswear altamente performanti e dai colori vivaci.<br />
Streamline, il tema più trendy, capi fitness dalle linee moda per valorizzare al meglio il corpo. Explore è dedicato a modelli per il tempo libero. Fantasize, infine, raccoglie costumi<br />
per lo swimwear dallo stile moda, ricchi di originali decorazioni. I capi presentati sono stati prodotti con tessuti commercializzati dai principali produttori del circuito Lycra<br />
Assured di cui fanno parte, tra gli altri, Carvico, Itam, Eurojersey, Dogi, Penn Elastic e la svizzera Lyor, aziende che utilizzano fibre e tessuti concept di DTI. La presentazione ha<br />
offerto un approccio fortemente mirato al mercato, grazie anche all'intervento di WGSN, l'osservatorio online che si occupa di monitorare le tendenze moda in tutto il mondo e<br />
che ha offerto una panoramica dei capi più interessanti presenti sul mercato nei segmenti swimwear e active sportswear. Uno spazio speciale è stato riservato anche al "Forum<br />
sulle tendenze nei tessuti commerciali" che ha ospitato una visione d'insieme dei tessuti aquawear e sportswear per il 2004, sviluppati sulla base delle piattaforme di innovazione<br />
messe a punto da DTI per lo sport. Tra le fibre presentate: Lycra e Easy Set Lycra in mischia con cotone e fibre sintetiche; i versatili effetti estetici di Tactel e Lycra T-269B<br />
resistente al cloro; Supplex, che combina una dolce morbidezza ad una mano cotoniera; Cordura, per robusti capi per il tempo libero dalle performance anti-abrasione; Aquator,<br />
che offre perfetta protezione dagli agenti atmosferici e il trattamento easy-care Teflon.
Principali fiere del settore intimo-costume da bagno nel mondo<br />
USA The intimate appareal salon (abbigliamento intimo), <strong>New</strong> York<br />
Isam (abbigliamento mare femminile) Los Angeles<br />
Cruise 2000 swimmwear show (abbigliamento mare donna) Miami<br />
REGNO UNITO Harrogate Lingerie & Swimwear Exhibition (lingerie e costumi da bagno) Harrogate<br />
GERMANIA Igedo Dessous & Beach Dusseldorf (intimo e mare) Dusseldorf<br />
FRANCIA Lyon Lide city (abbigliamento balneare) Lione<br />
SIL, SALON INTERNATIONAL DE LA LINGERIE Porte de Versailles, collezione lingerie, collant, costumi da bagno per l'autunno/inverno 2002/2003.<br />
Dal: 25/01/2002<br />
Fino al: 28/01/2002<br />
AUSTRIA J.O.T. (intimo e moda mare) Salisburgo<br />
SPAGNA Intibano (costumi da bagno) Barcellona<br />
Intima moda bano (abbigliamento da piscina, corsetteria, intimo) Madrid<br />
BELGIO Sensus (lingerie, costumi da bagno e calze) Gand<br />
SVIZZERA Bademode (moda mare) Zurigo<br />
CINA Garment materials accessories & equipment (industria tessile) Canton<br />
Dessous China (intimo e moda mare) Shangai
Prossimi Eventi MAREDIMO<strong>DA</strong><br />
MarediModa Anteprima Monaco 08<br />
14-15 ottobre 2008<br />
Cannes 08<br />
MarediModa - IntimodiModa<br />
26-28 novembre 2008<br />
Palais Des Festival<br />
Archivio fiere MAREDIMO<strong>DA</strong><br />
Cannes 07<br />
27-29 novembre 2007, Palais des Festivals, Cannes<br />
Anteprima Monaco 07<br />
10 al 12 ottobre 2007, Palazzo Prisco, Monaco di Baviera.<br />
China 07 - Shanghai<br />
18-19 gennaio 2007, Palazzo Lombardia, Shanghai<br />
China 07 - Hong Kong<br />
15-16 gennaio 2007, Four Season Hotel, Hong Kong<br />
Cannes 06<br />
28-30 novembre 2006, Palais des Festivals, Cannes<br />
Anteprima Monaco 06<br />
10-11 ottobre 2006, Palazzo Prisco, Monaco<br />
Bali 06<br />
14-16 marzo 2006, Bali International Convention Center<br />
Cannes 05<br />
29-30 novembre, 1 dicembre, Palais des Festivals, Cannes<br />
Anteprima Monaco 05<br />
11-12 ottobre 2005, Palazzo Prisco, Monaco<br />
Cannes 04<br />
30 novembre - 2 dicembre, Palais des Festivals, Cannes<br />
Cannes 03<br />
25-27 novembre 2003, Palais des Festivals, Cannes<br />
MAREDIMO<strong>DA</strong> S.c.a.r.l<br />
La società consortile MarediModa è nata nel novembre 2003 con lo scopo di rappresentare e promuovere gli<br />
interessi delle imprese associate operanti nel settore della produzione di tessuti e accessori per l'abbigliamento<br />
mare.<br />
MarediModa S.c.a.r.l, attraverso l'organizzazione della fiera più rappresentativa del settore beachwear, richiama a<br />
Cannes ogni anno i principali operatori della nicchia mare, dai confezionisti ai designers, garantendo loro un<br />
aggiornamento costante e innovativo sul design per il costume da bagno.<br />
L'organizzazione di workshop altamente qualificati, quali Cannes, Monaco di Baviera e i recenti appuntamenti<br />
asiatici di Bali, Hong Kong e Shanghai, fa parte delle attività di MarediModa S.c.a.r.l sul piano internazionale,<br />
finalizzato a:<br />
consolidare e sviluppare le attività produttive delle industrie europee<br />
promuovere la cultura di un beachwear di qualità<br />
salvaguardare il patrimonio industriale, artigianale, commerciale e professionale delle imprese europee<br />
con requisiti di qualità<br />
offrire servizi mirati allo sviluppo delle imprese in relazione con le trasformazioni del mercato globale<br />
Nel 2004 ha preso forma il progetto Quality Lead Program, un programma di informazione che divulga le<br />
normative, le terminologie, i limiti e le risorse legate al ciclo produttivo, le condizioni e gli standard qualitativi per<br />
riconoscere, ad esempio, un tessuto elastico stampato adeguatamente.
Missione degli imprenditori alle spalle di MarediModa è supportare l'intero scenario del beachwear e tutti protagonisti che ne fanno parte: designer, produttori, confezionisti e<br />
clienti finali. Favorire lo sviluppo della cultura, della creatività e del business che ruota attorno al costume da bagno di alto livello vuol dire osservare l'andamento del mercato,<br />
difenderlo e valorizzarlo.<br />
Scopriamo tutto quello che c'è dietro la bellezza di un costume "Italian Style".<br />
Quanta innovazione dietro la stampa di un tessuto, quanta tradizione dietro la tessitura, quanta scienza dietro le nuove fibre, quanta storia dietro un'idea.<br />
In un momento storico in cui non basta più lavorare sodo secondo gli standard, MarediModa sostiene un SISTEMA BEACHWEAR<br />
ricco di inventiva e non replicabile<br />
organizzato e informato<br />
trasparente ed etico<br />
Sappiamo che questo SISTEMA esiste, e lo affermiamo con il pragmatismo che ci contraddistingue in cinque punti:<br />
il costume da bagno verificato da MarediModa non è un pezzo di tessuto, ma molto di più;<br />
il nostro tessuto è il risultato di secoli di esperienza tramandata con passione, percettibile trama per trama;<br />
grazie a questo inimitabile bagaglio di esperienza MarediModa è un attendibile "consulente" del settore beachwear;<br />
MarediModa instaura un rapporto empatico con clienti partecipa della loro passione, parla la stessa lingua;<br />
il consumatore finale è sempre più preparato, non riconosce il valore di quello che compra solo dal prezzo.<br />
GRUPPO MARE, il nucleo di aziende italiane che ha creato MarediModa.<br />
Una trentina di Aziende Italiane sono riunite nel Gruppo Mare, presieduto da Luca Barbini, con l’intento di sostenere i principi di qualità, servizio, tradizione, innovazione e<br />
creatività nella crescita delle nostre imprese in un contesto internazionale.<br />
Il Gruppo Mare, nato nel 1988 all'interno dell'Associazione Serica Italiana, è un punto di riferimento dei confezionisti di costumi da bagno che riconoscono il successo dei<br />
fondamenti e dei valori del Made in Italy. Oltre alla creatività e alla qualità del servizio, le aziende riescono a infondere nell’offerta dei propri prodotti un mix di elementi che non<br />
sono replicabili né soggetti a contraffazione, quali lo stile di vita, la coscienza etica, la passione per un mestiere affermato da secoli.<br />
Obiettivi prioritari dell’attività del Gruppo sono:<br />
garantire standard qualitativi di alto livello;<br />
offrire un servizio qualificato;<br />
contenere il fenomeno delle copiature dei disegni per poter garantire ai clienti le loro esclusive;<br />
studiare strategie per frenare l'escalation dei costi;<br />
promuovere azioni di comunicazione e occasioni di incontri con operatori del settore per confrontarsi su temi di interesse comune.<br />
Il Gruppo Mare dal 2003 ha dato vita al Consorzio MarediModa, poi modificato in società consortle, per organizzare e gestire manifestazioni fieristiche e eventi culturali volti a<br />
promuovere lo sviluppo commerciale delle aziende associate.
COMUNICAZIONE<br />
Il concetto creativo: perché Mona Lisa?<br />
MarediModa utilizza un'immagine di Mona Lisa, evidentemente copiata e persino mal riprodotta, per affrontare il tema della copiatura. Con<br />
la domanda Is This Mona Lisa? la campagna attira l'attenzione di tutti i protagonisti del mercato, produttori, confezionisti, disegnatori,<br />
converters. Tutti possono riprodurre, bene o male, un disegno. Ma il genio creativo appartiene a chi ha talento e non ha mai smesso di<br />
potenziarlo. MarediModa è dalla parte di chi investe cifre consistenti per ideare collezioni che non seguano le moda, ma che la creino.<br />
Per questo invita ad essere compatti nell'affermazione Difendiamo il valore delle idee. Difendiamo la creatività<br />
Per salvaguardare una concorrenza leale, produttori, converters e confezionisti si sono uniti perché venga riconosciuto il valore delle idee,<br />
dell'innovazione di prodotto, dell'evoluzione della moda.<br />
La riproduzione fraudolenta dei disegni, invece, viola il diritto di proprietà intellettuale degli operatori tessili europei che agiscono con<br />
serietà professionale.<br />
L'abuso dei diritti di proprietà intellettuale sta assumendo dimensioni tali da alterare le condizioni della concorrenza. Questo è un problema<br />
non solo per chi produce il tessuto ma anche per chi realizza il capo finito e ha a cuore un'immagine di serietà e affidabilità, oltre che<br />
creativa<br />
INIZIATIVE<br />
Le iniziative di MarediModa per sostenere la qualità del circuito del beachwear spaziano dall'allestimento di mostre espositive che abbiano per tema la creatività all'introduzione<br />
di un prestigioso premio per i giovani stilisti.<br />
Shop Scouting Ww:<br />
Proiezione della video-raccolta dei punti vendita più rappresentativi per la moda mare nel mondo<br />
Quality Lead Program:<br />
Un programma di informazione che divulga le normative, le terminologie, i limiti e le risorse legate al ciclo produttivo.<br />
Beachwear Award:<br />
Il primo premio per i giovani stilisti di moda mare realizzato in collaborazione con Mittelmoda.<br />
Il MarediModa Beachwear Award è il primo premio dedicato ai designer di moda mare, promosso dall’omonimo Gruppo in collaborazione con Mittelmoda International <strong>Lab</strong>.<br />
L'iniziativa permette a studenti di fashion e a designer creativi di tutto il mondo di sperimentare i più innovativi tessuti stampati per il mare e accessori beachwear prodotti dalle<br />
aziende MarediModa.<br />
Nelle esclusive location delle fiere MarediModa vengono presentati alcuni dei più convincenti risultati di questa collaborazione: capi ideati e proposti da giovanissimi creativi<br />
selezionati attraverso la fitta trama di rapporti che Mittelmoda tesse nell’ambito del concorso internazionale Mittelmoda the fashion award, e di numerose collaborazioni con<br />
brand e istituzioni del fashion system italiano ed internazionale.
Marco Marchetti,<br />
vincitore di Beach award 2005<br />
Regina del Beach award 2007 è Sarah Schofield, studentessa australiana al terzo anno del Royal<br />
Melbourne che ha vinto con una collezione incentrata sul tema del contrasto.<br />
Sarah ha lavorato su tutti gli elementi che potessero sostenere il suo concept creativo. Il tessuto<br />
intagliato ricama il corpo della donna, i colori sono accesi e i rosa si fondono negli arancio e nei viola,<br />
il tessuto fantasia convive con il tinta unita.<br />
Baiba Ladiga, terza clasificata, si è lasciata ispirare dalla Grecia, dalle sue calde estati, dalla sua<br />
luce bianca che rende i colori della natura luminosi e intensi
Novità Estate2007<br />
MONOIKINI<br />
Sul monokini si sono già pronunciati tutti, chi lo trova trendy e chi volgare, chi ne vanta l’effetto vitino-di-vespa e chi ne critica l’effetto di appiattimento del seno. Ma se si tratta<br />
dell’ereditiera più glamour sulla piazza che ne indossa ben due versioni - di cui una leopardata e completata da un paio di short pendant - allora non c’è più storia: e monokini<br />
sia.In un’estate all’insegna di “è tornato il costume intero” Paris non poteva lasciarsi sfuggire la possibilità fare tendenza - e contemporaneamente ripulire al più presto la sua<br />
immagine dopo i giorni in cella - con un capo che, dopo gli ultimi anni nel segno del triangolo-trend, appare decisamente morigerato. Il monokini ha infatti quell’aura da costume<br />
intero che impedisce di gridare allo scandalo anche in presenza di modelli di pochi centimetri quadrati come quelli sfoggiati dalla Hilton.Oltre a lei, il monokini ha conquistato<br />
molte altre donne famose e non, tra cui Jessica Alba ed Eva Longoria, che sembrano disposte a rinunciare ad un’abbronzatura uniforme pur di indossare il costume più trendy<br />
dell’estate
SKIRTINI<br />
L’alternativa al classico bikini non è solo il castigato costume intero, ma la fantasia dei designer del settore ha dato vita a variazioni sul tema parecchio gradevoli che rendono più<br />
varia la scelta del costume da bagno ideale.Le opzioni non riguardano la coppa, push up o triangolo, balconcino o a fascia, né investono la scelta dello slip con laccetti o microtanga<br />
Avete mai sentito parlare degli skirtini? Si tratta di una rivisitazione dello slip arricchito da una sorta di gonnellino molto ridotto e deliziosamente retrò<br />
due modelli del brand Pistol Panties; in basso, due romantiche versioni firmate Juicy Couture: la prima, che ricorda il più classico gonnellino da tennis, la seconda, a righe nei toni<br />
del rosa pallido e del grigio.
Novità Estate 2008<br />
Bikini anni 70 tricottati a mano,<br />
deliziosi ma che incubo una volta<br />
bagnati, un’impresa farli<br />
asciugare!Undercolors of<br />
Benetton ha recuperato il costume<br />
tricot, usando xò un nuovo filato<br />
che garantisce un’asciugtura<br />
super rapida : Knit&Dry, il nome<br />
dei due modelli coordinati ad abiti<br />
ed accessori coloratissimi nello<br />
stile della Maison
QUADRANGA<br />
Per l’ estate 2008 dimenticatevi i bikini, grande (ma in realtà molto piccolo e striminzito) capo di abbigliamento da sfoggiare in spiaggia e in piscina. E dimenticatevi anche<br />
i cosumi da bagno interi, classici ed eleganti, ma anche i più moderni modelli, come ad esempio il must 2007, ovvero il costume semi-intero. Per questa estate 2008 è in<br />
arrivo un nuovo tormentone: il quadranga.Pare che in Spagna le clienti di sesso femminile siano già impazzite per questo quadranga, facendo registrare un boom di<br />
richieste e di acquisti. Il quatranga è un’evoluzione del tanga che lascia davvero pochissimo spazio all’immaginazione: la parte posteriore è come un normalissimo slip<br />
tanga, mentre la parte anteriore, a forma di quadrato o rombo rovesciato, è tenuta su da due laccetti.
FASHION TREND PRIMAVERA/ESTATE 2009<br />
AREA TREND CANNES 07.<br />
Palais des Festival, Rotonde Lérins<br />
27, 28 e 29 novembre 2007<br />
dalle ore 9.00 alle ore 18.00<br />
Più di 250 mq hanno ospitato in anteprima le Tendenze per la moda mare e intimo della primavera-estate 2009. Nel contesto di MarediModa l’area Tendenza, curata anche quest’anno<br />
Carlin International, si articolerà su quattro temi: Revival, Green, Care per l’Intimo e Respect proposto solo per il Beachwear.<br />
REVIVAL: un romanticismo moderno. Una dichiarazione di ultraleggerezza per il Beachwear, con colori neutri e rosati che nell’Intimo riconciliano femminilità e sport, in un gioco<br />
continuo di trasparenze ed elasticità.<br />
GREEN: look City Safari. Dalla gamma vegetale di ispirazione jungle del Beachwear, con un tocco di femminilità regalata da tonalità rosa, ai codici bucolici del romanticismo<br />
reinterpretati graficamente per l’Intimo grazie a colori freschi ed estivi.<br />
CARE: la semplicità sublimata. L’interpretazione “più mascolina”, semplice e sensuale al tempo stesso, dei modelli Beachwear e l’ispirazione “marittima” dell’Intimo, con colori solari<br />
motivi floreali.<br />
RESPECT: ironia e spostamento. Il tema più prospettico e ironico dell’area Tendenza, proposto solo per il Beachwear. Da un’idea di deviazione e spostamento, l’uso dei colori, dai<br />
più brillanti a quelli neutri, per un effetto multicolore.
Bibliografia (riviste e quotidiani)<br />
IL SOLE24ORE, 03-03-08<br />
Gazzetta di Mantova, 01-06-06<br />
Siti di riferimento<br />
www.aefi.it (Associazione eposizioni e fiere italiane)<br />
www.ain.novara.it<br />
www.alimentapress.it<br />
www.assind.mn.it<br />
www.benetton.it<br />
www.bibliotecabertoliniana.it<br />
www.calze.com<br />
www.calzedonia.it<br />
www.corrieredellasera.it<br />
20-02-07<br />
31-03-07<br />
30-04-07<br />
MILANO FINANZA FASHION, 02-06-06<br />
PANORAMA, 26-10-06<br />
Voce di Mantova, 29-09-06<br />
Iniziative presso la manifestazione MarediModa 2005<br />
Dossier Workshop “Industria italiana del beachwear nel panorama internazionale”.<br />
Curato da Giuseppe Schirone, Responsabile del Centro studi della Federazione Smi-Ati<br />
Dossier Workshop 2005: "La distribuzione e i nuovi orientamenti"<br />
Martedì, 29 novembre - Ingresso libero<br />
Ore 17.00 - Cannes, Palais de Festival - Puits de Lumiere<br />
Organizzato da Gruppo Intima - Network Dessous.<br />
Flair, Aprile 2008 + inserto tendenze PE ‘08<br />
www.di-bernardo.it<br />
www.distretti.org<br />
www.Exhibition.it<br />
www.fiereitalia.com<br />
www.grupporeal.com<br />
www.intimare.com<br />
www.largoconsumo.it<br />
www.maredimoda.com<br />
www.smi-ati.it (Sistema tessile Itali-Federazione tessile e moda)<br />
www.style.it<br />
www.stylosophy.it<br />
www.triumph.com<br />
www.verycool.it<br />
www.wolford.it