PubliTec Via Passo Pordoi 10 20139 Milano
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NAZ/039/2008
Assembly & Mechatronics Solutions
Soluzioni di
& meccatronica
Novembre-Dicembre 2015 112
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SOMMARIO
112
ISSN 1973-7254
Novembre-Dicembre 2015
CRONACA
Un sistema agile per
i rulli trasportatori
A Smooth System
for Transport Rollers
di Leonardo Albino pag. 17
CRONACA
Motek e Bondexpo,
l’evoluzione continua
Motek and Bondexpo
Are Constantly Evolving
di Giorgia Stella pag. 24
PROFILO
Produttività, efficienza e manutenibilità
per non smettere di crescere
Productivity, Efficiency and Maintainability
to Keep on Growing
di Leonardo Albino
pag.50
La mano è quasi umana
The Hand is Almost Human
di Cesare Pizzorno pag. 20
LINEA DIRETTA
Specialisti nell’automazione
di processo
Specialists in Process Automation
di Cesare Pizzorno pag. 44
APPLICAZIONI
Il giusto partner per districarsi
nel mondo del cablaggio
The Right Partner to Get By in theWiringWorld
di Leonardo Albino
pag.54
NOVEMBER-DECEMBER 2015 3
SOMMARIO
INCONTRI
Alimentazione, manipolazione
e trasporto si tingono di rosso
Feeding, Handling and Transport Turn Red
di Fabrizio Dalle Nogare pag. 58
INCONTRI
Il design entra
in fabbrica
Design Enters the Factory
di Fabrizio Dalle Nogare pag. 70
SOLUZIONI
Sempre più presenti nella
movimentazione lineare
Increasingly Present in Linear Motion
di Giorgia Stella pag. 80
L’innovazione che fa presa
Innovation that Grips
di Fabrizio Dalle Nogare pag. 64
Si può cambiare anche a 40 anni
Changing Is Possible even after 40 Years
di Leonardo Albino pag. 76
TECNICA
Sensori a ultrasuoni
per la misura di flusso
Ultrasonic sensors for
Estimating Consumption
di Gianluca Poli pag. 84
Il robot che si ispira alle piante
The Robot Inspired by Plants
di Barbara Mazzolai, Lucia Beccai
e Virgilio Mattoli pag. 90
AIdAM NEWS pag. 14
ATTUALITÀ pag. 28
RIBALTA pag. 34
4 NOVEMBRE-DICEMBRE 2015 & meccatronica 112
DCOOS2922
NAZ/039/2008
I N
COPERTINA
112
Novembre-Dicembre 2015
Soluzioni di Assemblaggio & meccatronica
Anno Diciassettesimo
Numero 112 Novembre-Dicembre 2015
Pubblicazione iscritta al numero 684 del registro
di cancelleria del Tribunale di Milano, in data
19 ottobre 1998.
Direttore responsabile: Fernanda Vicenzi.
PubliTec S.r.l. è iscritta al Registro degli Operatori di
Comunicazione al numero 2181 (28 settembre 2001).
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Assembly & Mechatronics Solutions
Soluzioni di
& meccatronica
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Le nostre nuove pinze della serie 5000 settano nuovi standard di eccellenza
nel mondo della manipolazione, con la nuova tipologia di scorrimento delle
ganasce acciaio su acciaio con trattamento DLC. Possiamo oggi proporre una
pinza che aumenta sensibilmente le proprie prestazioni in qualsiasi aspetto
tecnico, dalla lunghezza massima delle ganasce, al carico torsionale sulle
dita di presa fino all’aumento della forza di presa. Tutto ciò pone il gruppo
Zimmer attualmente fra i leader nella tecnologia di presa. Indipendentemente
dal tipo di taglia, la serie 5000 offre elevate prestazioni tecniche che mettono
in ombra gli altri prodotti della concorrenza. La resistenza alle torsioni è di
gran lunga migliore rispetto a quella con ganasce a scorrimento acciaio su
alluminio, che altri produttori offrono per i loro prodotti di alta qualità. Inoltre
il trattamento DLC effettuato sulle ganasce consente di avere un’estrema
durezza e una resistenza alla corrosione consentendo alle nostre pinze della
serie 5000 di resistere ad almeno 30 milioni di cicli senza manutenzione.
Le pinze possono essere utilizzate anche in condizioni ambientali gravose
come quelle nei centri di lavoro e in applicazioni con trucioli e liquidi. Ciò è
reso possibile da una guarnizione a doppio labbro che ricopre le ganasce,
e vantano di conseguenza un grado di protezione IP64 e, con un coperchio
di protezione aggiuntivo, si può raggiungere un grado di protezione IP67.
Our brand new Series 5000 grippers set new excellence standards in the field
of handling technology, with the new type of steel-on-steel jaw sliding with
DLC coating. We are now able to provide grippers that increase significantly
their own performances in nearly any technical aspect, from the maximum
jaw length to the torsional load on gripping fingers up to the increase of
gripping force. This all makes Zimmer one of the current leaders in gripping
technology. Regardless of the size, the Series 5000 ensures high technical
performances that cast a shadow over the products of our competitors.
Torsion resistance is much higher than steel-on-aluminium sliding jaws,
which other manufacturers provide in their high-quality products. Besides,
the DLC coating performed on the jaws allows for extreme hardness and
corrosion resistance, also enabling our Series 5000 grippers to resist to at
least 30 million cycles without maintenance. The grippers can be used also in
quite hard environmental conditions, such as the ones of machining centres
as well as in applications with chips or liquids. All this is made possible by
a double-lip seal that covers the jaws. As a consequence, these boost the
IP64 protection standard and, by means of an additional protection cover,
the IP67 protection standard can be achieved.
Questa rivista le è stata inviata tramite abbonamento. Le
comunichiamo, ai sensi del Dlgs 196/ 2003, articolo 13,
che i suoi dati sono custoditi con la massima cura e trattati
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Marino Barozzi, Patrizia Bulian,
Enrico Di Amario, Marina Gallotti,
Gianpietro Scanagatti
Comitato Tecnico
Fabio Greco
Sergio Paganelli
Franco Perico
Massimo Vacchini
Stampa
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CONTENUTI
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Afag ......................................................................58
Affidabilità & Tecnologie ...............................95
AIdAM ............................................................14, 69
Alfamatic ............................................................10
Balluff Automation ......................................19, 40
Bordignon Trading ............................................. 11
Bosch Rexroth Group .......................................41
Brevetti Stendalto ..............................................83
Burster Italia .......................................................33
Camozzi................................................................32
CNH Industrial ......................................................70
Comau..................................................................70
Cosberg ..............................................................16
CTA ......................................................................37
Desoutter Italiana .................................................32
EFD .................................................................7, 34
Eichenberger Gewinde...................................... 31
EPS ......................................................................58
Fanuc Italia .........................................................29
Festo......................................................................1
Fiam Utensili Pneumatici......................................38
Gimatic ...............................................................28
Hiwin ...................................................................12
igus....................................................................... 17
Image S ...............................................................30
Iscra dielectrics .......................................... 4ª cop.
Istituto Italiano di Tecnologia ................................90
Ixtur oy/Italia .................................................23, 34
Kabelschlepp Italia ......................................13, 42
KM Corporate ....................................................... 54
K.L.A.IN.robotics .........................................35, 44
Lasys 2016 .........................................................79
Mecânica 2016 .....................................................28
Mitsubishi Electric Europe ....................... 2ª cop.
Mondial......................................................... 36, 80
Motek – Bondexpo 2015.......................................24
MW Industries.......................................................80
NSK Italia..............................................................42
OTS Assembly ......................................................5
PI ..........................................................................84
Procma ...............................................................27
productronica 2015 ..............................................76
Rollon ...........................................................38, 49
S.I.C.A ..................................................................44
S.P.D.....................................................................64
Saarland University ..............................................20
Schaeffler Italia.....................................................31
Schunk Intec ....................................... 3ª cop., 64
Sinta .............................................................40, 43
SMC Italia .....................................................39, 54
THK ......................................................................80
Tiesse Robot ......................................................63
TMP engineering.......................................... 50, 75
Vuototecnica .........................................................2
Zimmer Group Italia................................... 1ª cop.
8 NOVEMBRE-DICEMBRE 2015
& meccatronica 112
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• controllo costante
della velocita della forza
e della posizione
• arresto preciso a valore di forza
o di corsa raggiunto
• utilizzabili in trazione e
in spinta
La qualità è garantita dai sistemi
di controllo Alfamatic.
Alcuni esempi applicativi:
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DI ROTTURA DI FLESSIONE
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Associazione
Italiana di
Automazione
Meccatronica
Nella settimana della EMO il Consiglio
direttivo AIdAM
Nella settimana dal 5 al 10
dello scorso mese di ottobre
si è tenuta presso
Fiera Milano Rho l’edizione 2015
di EMO Milano, la fiera dedicata
all’industria costruttrice di macchine
utensili, robot e automazione.
All’evento, diverse aziende associate
AIdAM hanno partecipato
con degli stand. Tra queste Automator,
Balluff, Cosberg, Innovative
Secure Solutions, Publitec,
SIRI, SMC Italia e Schaeffler Technologies.
Tutti i presenti hanno
riportato giudizi positivi riguardo
la fiera.
Proprio in quella settimana era
fissato il Consiglio Direttivo di
AIdAM per il mese di ottobre.
L’incontro si è svolto presso la
sede di Kistler a Milano: a fare da
padrone di casa è stato Roberto
Gorlero, Managing Director di Kistler.
Il fatto che EMO Milano 2015
e il Consiglio Direttivo fossero
programmati nella stessa settimana
ha permesso all’associazione
di invitare il professor Petar Petrovich
a Milano per tre giorni.
Il prof. Petrovich ha avuto modo di
incontrare le aziende che hanno
preso parte a EMO e promuovere
collaborazioni con il suo dipartimento
di Production Engineering
dell’Università di Belgrado, nonché
di incontrarsi con Alfredo Mariotti,
direttore di UCIMU, al fine
AIdAM Executive Board in the EMO week
EMO Milano 2015, the trade
fair dedicated to machine
tools, robot and automation
manufacturers, was held from
the 5 th to the 10 th of October at
Fiera Milano Rho. Several AIdAM
member companies participated
in the event with their booths.
Among these are Automator, Balluff,
Cosberg, Innovative Secure
Solutions, Publitec, SIRI, SMC
Italia, and Schaeffler Technologies.
All the people involved
made quite positive comments
about the trade fair. In the same
week, AIdAM Executive Board
for the month of October was
held. The meeting took place at
Kistler headquarters in Milan.
Roberto Gorlero, Managing Director
at Kistler, hosted the assembly.
The concurrence of the
two events allowed the Association
to invite professor Petar
Petrovich in Milan for three days.
Professor Petrovich then had the
chance to meet the companies
that took part in EMO in order to
promote collaboration projects
with the Production Engineering
department at the University of
Belgrade. He had also the possibility
to meet Alfredo Mariotti,
director of UCIMU, in order to
ask the association to take an
active part in ISCP 2015-2016.
The presence of professor Petrovich
at the Executive Board
made it possible to held right
there the signing “ceremony”
of the Collaboration Agreement
drawn up between AIdAM and
the University of Belgrade. Another
“ceremony” for the signing
of the agreement will take place
on November 16 in Belgrade.
14 NOVEMBRE-DICEMBRE 2015 & meccatronica 112
di proporre a UCIMU stessa di
partecipare attivamente all’ISCP
2015-2016.
La presenza del prof. Petrovic al
Consiglio Direttivo ha consentito
che si tenesse proprio lì la “cerimonia”
della firma del Collaboration
Agreement stipulato fra
AIdAM e l’Università di Belgrado.
L’altra “cerimonia” per la firma
dell’agreement avrà luogo a Belgrado
il 16 novembre prossimo.
L’internazionalizzazione guarda al Maghreb
Per quanto riguarda il tema dell’internazionalizzazione, AIdAM sta attualmente valutando l’opportunità
di replicare in Bulgaria o in Croazia il cammino finora intrapreso in Serbia, che sta portando,
dopo tre anni di impegno e determinazione, importanti risultati all’Associazione e agli Associati.
Gli altri Paesi in cui AIdAM intende concentrare i suoi sforzi sono quelli del Maghreb. Dopo la presenza,
lo scorso mese di giugno, alla Fiera MedIndustrie 2015 a Tunisi, AIdAM parteciperà anche alla fiera
per le macchine utensili e la subfornitura industriale MidEst Maroc 2015, che si terrà a Casablanca, in
Marocco, dal 9 al 12 dicembre. AIdAM ha prenotato per questa fiera un’area da 54 m 2 che verrà impostata
sul modello “open-space”, in modo da rendere più forte l’immagine della collettiva di associati.
All’evento saranno presenti, sotto le insegne di AIdAM, le aziende associate ABL Automazione, ImageS,
K.L.A.IN.robotics, Cosberg, Camozzi e Automator.
Internationalization Focused on Maghreb
As for internationalization projects, AIdAM is currently weighing the opportunity to repeat in Bulgaria
or Croatia the same path walked in Serbia, which is indeed generating quite remarkable results for
the Association and the member companies after three years of hard work and dedication. AIdAM is
also focusing its efforts on the Maghreb countries. The presence, last June, at the MedIndustrie 2015
fair trade in Tunis will be followed by the participation in the MidEst Maroc 2015 trade fair for machine
tools and subcontracting equipments, which will take place in Casablanca from the 9 th to the 12 th of
December. There, AIdAM has booked a 54 square meter area, which will be arranged as open space,
as to make the image of the associates’ collective even stronger. Under the sign of AIdAM, the following
companies will participate in the trade fair: ABL Automazione, ImageS, K.L.A.IN.robotics, Cosberg,
Camozzi, and Automator.
PubliTec
NOVEMBER-DECEMBER 201515
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lavoro. Solo così, condividendo come una grande orchestra know
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di tutto il mondo sistemi per l’automazione completamente
personalizzati. Solo così, possiamo fornire una partnership
tecnologica d’eccellenza per lo sviluppo ed il co-engineering.
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CRONACA
Un sistema agile
per i rulli trasportatori
Il nuovo sistema per rulli
convogliatori e trasportatori di igus
è destinato soprattutto ai settori
dell’etichettatura, dell’imballaggio
e al settore alimentare.
The new system for guide and
transport rollers developed by igus
is mainly addressed to the sectors
of labeling and packaging as well
as to food industry.
Il nuovo sistema per i rulli convogliatori
e trasportatori sviluppato dallo
specialista tedesco igus è destinato
soprattutto ai settori dell’etichettatura,
dell’imballaggio e al settore alimentare.
I rulli, che possono essere configurati
e ordinati online con pochi clic,
consistono in un tubo in alluminio
anodizzato pronto all’installazione,
dotato di cuscinetti a sfera flangiati
che non necessitano di manutenzione.
I cuscinetti, infatti, sono realizzati
in xirodur B180, un materiale plastico
caratterizzato da prestazioni elevate:
per questa ragione hanno assunto il
nome commerciale di xiros. La nuova
soluzione funziona, quindi, in modo
particolarmente agile e genera un
basso livello di attrito.
Si chiamano xiros i cuscinetti a sfera in polimeri prodotti
dallo specialista tedesco igus e realizzati in xirodur B180,
un materiale plastico in grado di garantire prestazioni
elevate. È questo, infatti, il componente fondamentale
di un sistema per rulli convogliatori e trasportatori
particolarmente agile e caratterizzato da un basso livello di
attrito.Tramite un configuratore online è possibile ottenere
una versione personalizzata dei rulli in soli tre passaggi.
di Leonardo Albino
La soluzione personalizzata
si ottiene in soli tre passaggi
L’elemento di scorrimento è costituito
da sfere in acciaio inossidabile di elevata
qualità. Data l’elevata domanda
nei settori dell’imballaggio e del trasporto,
igus assicura la fornitura del
sistema xiros in tempi molto brevi. Utilizzando un configuratore
online, è possibile realizzare la propria soluzione
personalizzata in soli tre passaggi.
Innanzitutto, occorre selezionare il diametro interno desiderato
(8, 10, 12, 15 o 17 mm); poi si aggiunge il diametro
esterno (30 o 38 mm); infine, occorre specificare
la lunghezza richiesta del tubo di alluminio: è possibile
selezionare un qualunque valore tra 25 e 1500 mm.
Dopo aver selezionato i tre parametri, viene visualizzata
la quotazione del prezzo. Con un altro clic il prodotto viene
aggiunto al carrello e può essere ordinato online. igus
effettua le consegne tra le 24 e le 48 ore.
Coefficiente di attrito ridotto
grazie al polimero polivalente
xirodur è il nome del materiale plastico a elevate prestazioni
appositamente sviluppato per i cuscinetti a
PubliTec
NOVEMBER-DECEMBER 2015 17
CRONACA
n NEWS ARTICLE
A Smooth System for Transport Rollers
by Leonardo Albino
xiros is the name of polymer ball bearings manufactured by the German producer igus and made of xirodur
B180, a plastic material that ensures high performances. This is indeed the main component of a system for
transport rollers that is particularly smooth and featured by low friction. By an online configurator, users can
assemble their own individual solution in just three steps.
I rulli igus in
alluminio senza
lubrificazione né
manutenzione
sono configurabili
in soli 3 passaggi.
Lubricant and
maintenance-free
aluminium rollers
from igus can be
configured in just
three steps.
The new system for guide and transport rollers developed
by the German specialist igus is mainly addressed
to the sectors of labeling and packaging as well
as to food industry. The rollers, which can be configured
and ordered online easily in just a few clicks, consist
of a ready-to-install, anodised aluminium tube that is
equipped with maintenance-free flanged ball
bearings. The ball races are manufactured
from the high-performance plastic
material xirodur B180. For this reason
they have the brand name xiros.
The new solution runs very smoothly
and is featured by low friction.
The individual solution
available in just three steps
The rolling element consists of high quality stainless
steel balls. Due to the strong demand in the
packaging and conveyor industry, igus ensures that
the xiros system is supplied easily and quickly. By using
an online configurator, users can assemble their own individual
solution in just three steps.
First, the desired inner diameter is selected (8, 10, 12, 15,
or 17 mm); next, the appropriate outer diameter is added
(30 or 38 mm); finally, the required length of the aluminium
tube is specified. Anything between 25 and 1500 mm
can be selected. After choosing the three parameters, the
precise price quote appears. With another click the item
is added to the shopping cart and can be ordered online.
igus delivers within 24 to 48 hours.
Low coefficients of friction
due to the all-round polymer
xirodur is the name of high-performance plastics that
have been developed specifically for igus polymer ball
bearings. At present, there are seven special materials
with different properties. xirodur B180 is the low priced
standard material. It is resistant to chemicals and designed
for temperatures from -40°C to +80°C.
Dry running polymer ball bearings achieve lower friction
coefficients than lubricated ball bearings made of metal,
since the balls do not need to overcome the resistance of
the lubricant. This is one reason why many manufacturers
prefer lubricant and maintenance-free plastic bearings,
when it is not dependent on high loads and speeds.
For example, the xiros conveyor and transport rollers are
installed as guide rollers for the labelling or packaging
of food, because there is no contamination through lubricants.
This also applies to transport rollers which are
used in the processing of sausages, meat and fish. Another
aspect is their roll performance. Compared with ball
bearings made of metal, plastic ball bearings run more
smoothly.
Plastic ball bearings available
in several dimensions
Since 2008, igus has developed a wide range of lubricant-free
polymer ball bearings. The most commonly used
are the radial grooved ball bearings according to DIN 625
dimensions, analogous to the available metal ball bearings.
Other product groups are the axial ball bearing, multi-bearing,
slewing ring bearing or axial polymer ball rollers. There
are also numerous product options such as the double-row
radial bearings for a higher force absorption, spherical rollers,
ball bearings with cover plates and end caps. n
18 NOVEMBRE-DICEMBRE 2015 & meccatronica 112
I rulli consistono
in un tubo in alluminio
anodizzato dotato di
cuscinetti a sfera flangiati.
The rollers consist of an
anodised aluminium tube
equipped with flanged
ball bearings.
sfera in polimeri di igus. Al
momento, sono disponibili
sette materiali con diverse
proprietà.
xirodur B180 è il materiale
standard più economico.
Resiste agli agenti chimici
ed è stato progettato per
temperature che vanno da
-40°C a +80°C.
I cuscinetti a sfera in polimeri
senza lubrificazione
raggiungono coefficienti di
attrito inferiori rispetto ai cuscinetti
a sfera lubrificati in
metallo, perché le sfere non
devono vincere la resistenza
del lubrificante. Questa
è una delle ragioni per cui
molti produttori - quando i
carichi e le velocità lo consentono
- preferiscono cuscinetti
non lubrificati e che
non necessitano di manutenzione.
Ad esempio, i rulli
xiros sono installati come
rulli guida film nei macchinari
per l’etichettatura o il
confezionamento di alimenti
perché l’assenza di lubrificanti
impedisce la contaminazione
del prodotto. Questo vale anche per i rulli
trasportatori utilizzati nei macchinari che processano
carne e pesce.
Un altro aspetto positivo è costituito dalle prestazioni
del rullo: rispetto ai cuscinetti a sfera in metallo,
i cuscinetti a sfera in plastica presentano una maggiore
fluidità di movimento.
Cuscinetti a sfera in plastica
disponibili in molte versioni
A partire dal 2008, igus ha sviluppato una vasta
gamma di cuscinetti a sfera in polimeri che non necessitano
di lubrificazione. Quelli più comuni sono
i cuscinetti radiali a sfera disponibili nelle dimensioni
previste da DIN 625, dimensionalmente intercambiabili
ai cuscinetti a sfera in metallo. Un altro
gruppo di prodotti è costituito da cuscinetti assiali
a sfera, ralle o sfere portanti in polimeri.
Sono disponibili numerose opzioni, tra cui cuscinetti
radiali a doppia pista per un migliore assorbimento
delle forze, cuscinetti d’estremità o cuscinetti con
coperchio di protezione.
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CRONACA
La mano è quasi umana
All’ultima edizione di Hannover Messe
il gruppo di ricerca della tedesca Saarland
University guidato dal professor Stefan
Seelecke ha messo in mostra il prototipo
di mano artificiale dotata di muscoli fatti
con fili a memoria di forma.
Questa tecnologia consente di realizzare
mani robotiche flessibili e leggere sia
per applicazioni industriali che per
nuovi dispositivi protesici. I gruppi di fili
ultrasottili che replicano le fibre muscolari
in lega di nichel e titanio sono capaci di
tendersi, piegarsi ed eseguire movimenti
estremamente precisi.
di Cesare Pizzorno
Il prototipo
di mano artificiale
è dotato di muscoli
fatti con fili a
memoria di forma.
The prototype
artificial hand is
featured by “metal
muscles” made from
shape-memory wire.
La mano è lo strumento perfetto. Sviluppata nel
corso di milioni di anni, il suo “design” si può
certamente definire maturo. La mano è straordinariamente
mobile e adattabile, e l’interazione
consumata fra i muscoli, i legamenti, i tendini, le
ossa e i nervi che la compongono ha ispirato a lungo
il desiderio di creare uno strumento flessibile
basato su di essa. Il gruppo di ricerca guidato dal
professor Stefan Seelecke della Saarland University,
con sede a Saarbrücken, in Germania, e del
Centro Tecnologia di Meccatronica e Automazione
(ZeMA) sta usando una nuova tecnologia basata
sulle proprietà a memoria di forma in lega di nichel
e titanio. Gli ingegneri hanno dotato una mano artificiale
di muscoli fatti con fili ultrasottili dal dia-
20 NOVEMBRE-DICEMBRE 2015 & meccatronica 112
metro simile a quello di un capello umano, capaci
di contrarsi e rilassarsi. I fili in lega a memoria di
forma (Shape-Memory Alloy, SMA) offrono, infatti,
vantaggi significativi rispetto ad altre tecniche.
Movimenti potenti anche
in spazi molto ristretti
Per costruire le mani artificiali, come ad esempio
quelle usate nelle linee di produzione industriali,
finora si è sempre dovuto contare su complesse
tecnologie di base. Di conseguenza, il prodotto
finale ha continuato a essere subordinato ad altri
dispositivi e attrezzature - si pensi ai motori elettrici
o alla pneumatica - dimostrandosi spesso pesante,
poco flessibile, a volte rumoroso e, oltretutto, costoso.
Al contrario, gli strumenti costruiti con i muscoli
artificiali fatti di fili SMA sono leggeri, flessibili
e altamente adattabili. Lavorano in maniera silenziosa
e sono relativamente economici da produrre.
Inoltre, questi fili hanno la più alta densità energetica
di tutti i meccanismi di azionamento conosciuti,
il che permette loro di effettuare movimenti di grande
potenza anche in spazi ristretti.
I fili “intelligenti” tornano sempre
alla loro forma originaria
Il termine “memoria di forma” si riferisce al fatto
che il filo è in grado di “ricordare” la sua forma originaria
predeterminata, e di ritornarvi anche dopo
essere stato deformato. “Questa proprietà della
lega di nichel e titanio è il risultato di una serie di
cambiamenti di fase che avvengono all’interno del
materiale. Se il filo si riscalda - il che succede, ad
esempio, quando conduce elettricità - il materiale
trasforma la sua struttura in lattice, facendola contrarre
proprio come un muscolo” spiega Stefan Seelecke.
Gli ingegneri usano fili “intelligenti” perché
svolgano il ruolo dei muscoli nella mano artificiale.
Molti cavi fatti con fili a memoria di forma connettono
le giunzioni delle dita, agendo come muscoli
flessori sulla parte anteriore del dito e come muscoli
estensori su quella posteriore.
Le dita riescono a muoversi
in modo fluido e rapido
Per facilitare la rapidità dei movimenti, gli ingegneri
hanno copiato la struttura dei muscoli umani naturali,
riunendo i fili ultrasottili in una serie di gruppi
per imitare le fibre muscolari. Questi gruppi di fili
sono sottili come un filato di cotone, ma hanno la
stessa resistenza alla trazione di un filo molto più
spesso. “Il gruppo può contrarsi e rilassarsi rapidamente,
esercitando allo stesso tempo un’eleva-
n NEWS ARTICLE
The Hand is Almost Human
At the latest Hanover Messe the research group of the Saarland University,
from Germany, led by Professor Stefan Seelecke showcased their prototype
artificial hand with “metal muscles” made from shape-memory wire. This
technology enables the fabrication of flexible and lightweight robot hands for
industrial applications and novel prosthetic devices. The muscle fibres are
composed of bundles of ultrafine nickel-titanium alloy wires that are able to
tense, flex and perform extremely precise movements.
The hand is the perfect tool. Developed over millions
of years, its “design” can certainly be said to be
mature. The hand is extraordinarily mobile and adaptable,
and the consummate interaction between muscles,
ligaments, tendons, bones and nerves has long
driven a desire to create a flexible tool based upon it.
The research team led by Professor Stefan Seelecke
from Saarland University, whose headquarters are located
in Saarbrücken, Germany, and the Center for Mechatronics
and Automation Technology (ZeMA) is using a
new technology based on the shape memory properties
of nickel-titanium alloy. The engineers have provided the
artificial hand with muscles made up from very fine wires
whose diameter is similar to that of a human hair and that
can contract and relax. Shape-memory alloy (SMA) wires
offer significant advantages over other techniques.
Powerful movements
also in restricted spaces
Up until now, artificial hands, such as those used in industrial
production lines, have relied on a lot of complex
background technology. As a result
they are dependent on other devices
and equipment, such as electric motors
or pneumatics, and tend to be heavy,
relatively inflexible, at times loud, and
also expensive. In contrast, tools fabricated
with artificial muscles from SMA
wire can do without additional equipment,
making them light, flexible and
highly adaptable. They operate silently
and are relatively cheap to produce.
Moreover, these wires have the highest
energy density of all known drive
mechanisms, which enables them to
perform powerful movements in restricted
spaces.
by Cesare Pizzorno
Il professor
Stefan Seelecke, a
capo del gruppo
di ricerca della
Saarland University
che ha curato la
realizzazione della
mano artificiale
presentata all’ultima
edizione della fiera
di Hannover.
Professor Stefan
Seelecke, who leads the
research team from
Saarland University that
designed the artificial
hand on display at the
last edition of Hanover
Messe.
PubliTec
NOVEMBER-DECEMBER 2015 21
CRONACA
La ricercatrice
italiana Filomena
Simone con la
mano artificiale
sviluppata
da Saarland
University e dal
Centro Tecnologia
di Meccatronica
e Automazione
(ZeMA).
The Italian researcher
Filomena Simone
with the artificial
hand developed by
Saarland University
and the Center for
Mechatronics and
AutomationTechnology
(ZeMA).
“Smart” wires always return to their original shape
The expression “shape memory” refers to the fact that
the wire is able to “remember” its shape and to return to
that original predetermined shape after it has been deformed.
“This property of nickel-titanium alloy is a result
of phase changes that occur within the material. If the
wire becomes warm - which happens, for instance, when
it conducts electricity - the material transforms its lattice
structure causing it to contract like a muscle”, says Stefan
Seelecke.
The engineers use “smart” wires to play the role of muscles
in the artificial hand. Multiple strands of shape-memory
wire connect the finger joints and act as flexor
muscles on the front-side of the finger and as extensor
muscles on the rear.
The fingers can perform
fast and smooth movements
In order to facilitate rapid movements, the engineers
copied the structure of natural human muscles by grouping
the very fine wires into bundles to mimic muscle
fibres. These bundles of wires are as fine as a thread
of cotton, but have the tensile strength of a thick wire.
“The bundle can rapidly contract and relax while exerting
a high tensile force”, explains Filomena Simone,
the Italian researcher who is working on the prototype
of the artificial hand as part of her doctoral research.
“The reason for this behaviour is the rapid cooling that
is possible because lots of individual wires present a
greater surface area through which heat can be dissipated.
Unlike a single thick wire, a bundle of very fine wires
can undergo rapid contractions and extensions equivalent
to those observed in human muscles. As a result, we
are able to achieve fast and smooth finger movements”.
The interaction with human
beings is much simpler
In addition, the hand can respond in a natural manner
when someone intervenes while a particular movement
is being carried out.
This means that humans can literally work handin-hand
with the prototype device. A semiconductor
chip controls the relative motions of the SMA
wires allowing precise movements to be carried out.
And the system does not need sensors. The material
from which wires are made has sensor properties.
The controller unit is able to interpret electric resistance
measurement data so that it knows the exact position of
the wires at any one time.
This enables the hand and the fingers to be moved with
high precision. The researchers want to continue developing
the prototype and improve the way in which it simulates
the human hand.
n
ta resistenza alla trazione”, ha spiegato Filomena
Simone, la ricercatrice italiana che sta lavorando
al prototipo della mano artificiale come parte della
sua tesi di dottorato. “La ragione di questo comportamento
è il raffreddamento rapido, reso possibile
dal fatto che un gruppo composto da numerosi
fili singoli presenta una superficie più ampia attraverso
la quale il calore può essere dissipato. Al
contrario di un singolo filo spesso, un gruppo di fili
ultrasottili può subire una serie di rapide contrazioni
ed estensioni equivalenti a quelle che si possono
osservare nei muscoli umani. Di conseguenza,
è possibile ottenere movimenti veloci e fluidi delle
dita”.
L’interazione con l’uomo
è ora molto più semplice
Inoltre, la mano può rispondere in maniera naturale
anche quando qualcuno interviene mentre sta
eseguendo un particolare movimento. In sostanza,
questo significa che gli esseri umani possono
letteralmente lavorare fianco a fianco con questo
prototipo. Un chip semiconduttore controlla i movimenti
relativi dei fili SMA, permettendo loro di effettuare
movimenti molto precisi. Inoltre, il sistema
non ha alcun bisogno di sensori: il materiale di cui
sono fatti i fili è già dotato di proprietà sensoriali.
L’unità di controllo è in grado di interpretare i dati
di misura della resistenza elettrica in modo da poter
sempre conoscere la posizione esatta dei fili, in
qualunque momento. Questo permette alla mano
e alle dita di muoversi con grande precisione. I
ricercatori della Saarland University ambiscono a
sviluppare ulteriormente questo prototipo, migliorando
il modo in cui riproduce i movimenti della
mano umana.
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CRONACA
Motek e Bondexpo,
l’evoluzione continua
La fiera internazionale Motek per l’automazione di produzione e di assemblaggio e
la fiera Bondexpo per la tecnologia d’incollaggio, che si sono tenute presso il centro
espositivo di Stoccarda dal 5 all’8 ottobre 2015, hanno fatto registrare un notevole
successo. Le due importanti manifestazioni, sempre più incentrate sui principi di
integrazione della filosofia Industry 4.0, hanno goduto dell’ampliamento dell’area
espositiva e della riorganizzazione dello spazio fieristico previsti per l’occasione.
AMoteke
Bondexpo 2015
hanno partecipato
oltre 38.500
visitatori qualificati.
di Giorgia Stella
More than 38,500
expert visitors
participated
in Motek and
Bondexpo 2015.
Le necessità contingenti possono generare
nuove opportunità. Con questo spirito si è
deciso di migliorare il sistema di guida per i
visitatori, grazie a una nuova disposizione dei pa-
diglioni che per quattro giorni, dal 5 all’8 ottobre,
hanno ospitato due eventi fieristici di portata globale:
Motek, la fiera internazionale per l’automazione
di produzione e di assemblaggio, e Bondexpo, la
24 NOVEMBRE-DICEMBRE 2015 & meccatronica 112
fiera internazionale per la tecnologia d’incollaggio.
Gli interventi di adeguamento e di ottimizzazione
hanno permesso a visitatori ed espositori di beneficiare
dei notevoli miglioramenti nella gestione del
flusso dei visitatori, che è stato continuo e più scorrevole
che in passato.
Gli interventi migliorativi pensati
per agevolare il flusso dei visitatori
Il flusso “lineare” di visitatori tipico delle precedenti
edizioni - che dal padiglione 1 portava i visitatori
fino ai padiglioni 3, 5, 7 e 9 e poi viceversa nella
direzione contraria - ha lasciato spazio alla disposizione
a blocco rettangolare dei padiglioni 3, 4,
5, 6, 7, 8 e 9 e, quando sarà pronto, anche del
padiglione 10. Tutto ciò ha semplificato il flusso dei
visitatori in direzione dei singoli padiglioni o verso
i vari segmenti dell’esposizione, soprattutto in
considerazione del fatto che un flusso equamente
distribuito (gli ingressi est e ovest e i movimenti
avanti e indietro fra le due file di padiglioni) ha reso
parzialmente più omogeneo il sovraffollamento
mattutino. La gran parte degli espositori ha accolto
positivamente questi miglioramenti, anche perché
il collaudato team di progetto guidato dal responsabile
di lunga data Rainer Bachert ha fatto tutto
il possibile per venire incontro alle loro richieste
per quanto riguarda sia la posizione degli stand
che l’aumento dello spazio espositivo disponibile.
L’ampio consenso per la nuova disposizione della
fiera e la notevole fiducia riposta in coloro che organizzano
l’evento sono confermati anche dai numeri
fatti registrare al termine della manifestazione:
gli espositori sono stati 908 da 25 paesi per Motek
n NEWS ARTICLE
Motek and Bondexpo Are Constantly Evolving
The Motek international trade fair for production and assembly automation and the Bondexpo international trade fair
for bonding technology took place at the Stuttgart Exhibition Centre from the 5 th through the 8 th of October 2015.
These two important events, more and more focused on Industry 4.0 integration philosophy, benefited from both the
improvement of the exhibition floor space and the reorganization of the exhibition area performed on this occasion.
Practical necessities sometimes lead to new opportunities.
It is in this spirit that the new hall layout for the two
globally recognised industry events, namely the Motek international
trade fair for production and assembly automation
and the Bondexpo international trade fair for bonding
technology, ensured an improved visitor guidance system.
The optimisation measures allowed both visitors and exhibitors
to take advantage from the significant improvements
in the management of visitor flow, now more fluid
than ever.
by Giorgia Stella
Nel contesto del
Motek, grande
attenzione è stata
riservata agli ultimi
sviluppi di robotica.
The improvements thought to
make visitor flow more uniform
Previous “linear” visitor flow from hall 1 to halls 3, 5, 7 and
9, and vice versa in the other direction, has been replaced
with a rectangular block layout for halls 3, 4, 5, 6, 7, 8 and
9, as well as hall 10 later on. On the one hand, this has
simplified the transitions to the individual halls and, on the
other hand, to the various exhibition segments, especially
in light of the fact that “equitable” access (east and west
entrances as well as back and forth between both rows
of halls) smoothed out the morning run to a given extent.
The improvements have been well accepted by the great
majority of the exhibitors, not least because the time-tested
project team headed up by longstanding project manager
Rainer Bachert has been doing everything possible to
fulfil the exhibitors’ desires with regard to preferred booth
locations and increased exhibition floor space. Great ac-
At Motek, great attention
was put on the latest
developments in the field
of robotics.
PubliTec
NOVEMBER-DECEMBER 2015 25
CRONACA
Molte soluzioni
di automazione di
produzione
e assemblaggio
sono state
presentate durante
igiornidifiera.
Several production
and assembly
automation solutions
were introduced
during the
exhibition days.
Eventi fieristici all’insegna
dell’Industry 4.0
Manufacturing Automation Protocol (MAP), Computer
Integrated Manufacturing (CIM), Industry 4.0. Sono
queste alcune delle parole d’ordine che hanno contraddistinto
l’edizione 2015 delle fiere internazionali
Motek e Bondexpo. Molti fornitori e costruttori di beni
di consumo e prodotti industriali operano già adesso
in strutture in rete; scambi comunicativi sempre più
vivaci avvengono, inoltre, dalla fase di implementazione
delle idee fino ad aspetti quali manutenzione
o servizi di assistenza. A questi si aggiungono elementi
correlati al controllo di processo o all’acquisizione,
valutazione e trasmissione di qualità e dati per
la correzione dei processi. Tutti aspetti che rendono
evidente la ricerca di integrazione e che caratterizzano
il lavoro delle centinaia di costruttori di soluzioni di
automazione e assemblaggio che hanno partecipato
alle rassegne fieristiche di Stoccarda.
e 112 da 9 paesi per Bondexpo. L’area espositiva
ha raggiunto la superficie record di 732.000 m 2 ,
mentre un altro dato record è stato quello dei visitatori,
che hanno superato le 38.500 presenze
(+8% circa rispetto alla passata edizione).
Trade exhibitions in
accordance with Industry 4.0
Manufacturing Automation Protocol (MAP), Computer
Integrated Manufacturing (CIM), Industry 4.0.
These are some of the catchwords that will feature
the next editions of Motek and Bondexpo, held last
October in Stuttgart. Many suppliers and manufacturers
of consumer goods and industrial products are
indeed already working within networked structures,
and a lively exchange of communication is taking
place from the implementation of ideas right on up
to maintenance and service support. Moreover, elements
for work-order and process control, as well as
acquisition, evaluation and transmission of current
quality and process-correction data have to be considered
too. All these aspects show clearly the effort
toward research for integration featuring hundreds
of manufacturers of assembly and automation solutions
that took part to the trade events in Stuttgart.
ceptance of the new trade fair layout and strong faith in
event organisation are also confirmed by the figures of the
year exhibition: 908 exhibitors from 25 countries at Motek
and 112 exhibitors from 9 countries at Bondexpo. The floor
space reached the record surface of 732,000 square meters,
while the overall number of visitors has been higher
than 38,500 (+8% compared to the previous edition).
A new special fair guide about
joining and fastening technologies
As it has also been the case in the last two years, great
significance was placed on production and assembly
automation as represented by special machinery manufacturers,
system integrators and robot systems manufacturing.
In close cooperation with collaboration partner
xpertgate, an additional special trade fair guide was also
prepared addressing the subject matter of joining and fastening
technology.
On the one hand this includes numerous mechanical
solutions represented at Motek, and on the other hand,
thermal joining and fastening technology, as well as joining
and fastening solutions based on bonding etc. This is
supposed to assure strong orientation to actual practice
and the presentation of process sequences in all relevant
variations.
n
26 NOVEMBRE-DICEMBRE 2015 & meccatronica 112
Motek e Bondexpo costituiscono un punto di riferimento internazionale
nell’ambito delle tecnologie di automazione.
Motek and Bondexpo are indeed an international benchmark in the field of automation
technologies.
Una guida sulle tecnologie
di giunzione e fissaggio
Proprio come nelle ultime due edizioni,
grande importanza è stata riservata
all’automazione di produzione e
di assemblaggio, rappresentata dai
costruttori di macchine speciali e dai
produttori di integratori di sistema e
di sistemi robotizzati.
Grazie alla stretta collaborazione
con il partner xpertgate, inoltre, è
stata preparata anche un’ulteriore
guida speciale alla fiera, dedicata in
particolare alla tecnologia di giunzione
e di fissaggio. Questa comprende
da un lato le numerose soluzioni
meccaniche rappresentate al Motek
e, dall’altro, la tecnologia di giunzione
termica e fissaggio, così come le
soluzioni basate sull’incollaggio e
così via.
È così garantito un forte orientamento
verso la pratica concreta e la presentazione
di sequenze di processo
in tutte le loro varianti rilevanti. n
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Il salone brasiliano
della meccanica
Con oltre mille marchi nazionali e
internazionali partecipanti, Mecanica
2016 rappresenta un’opportunità
di business per le aziende
italiane leader nel settore della
tecnologia, delle macchine e delle
attrezzature per l’industria manifatturiera.
La 31ma edizione della Feira Internacional
da Mecânica, in programma
dal 17 al 21 maggio 2016
a San Paolo, mira a coinvolgere
tutta la catena produttiva dell’in-
WWW.GIMATIC.COM
dustria brasiliana e prevede di
convogliare nella città brasiliana
1500 marchi e 90 mila buyer nazionali
e internazionali.
Secondo gli organizzatori, in Brasile
vi sono grandi opportunità
per le aziende italiane che sviluppano
alte tecnologie applicabili
alla meccanica. “Per le aziende
italiane specializzate in tali tecnologie,
questo rappresenta il
momento ideale per introdurle nel
mercato brasiliano, dove ancora
non sono disponibili, specialmente
in un momento in cui la moneta
brasiliana soffre, e le importazioni
diventano difficili. Pertanto,
offriamo opportunità ad aziende
internazionali e, allo stesso tempo,
aiutiamo l’industria brasiliana,
che vuole continuare a produrre
macchine che siano all’avanguardia”,
spiega Juan Pablo Vera,
CEO della Reed Exhibitions Alcantara
Machado che cura l’organizzazione
del salone fieristico.
In Brasile, Reed Exhibitions si avvale
di importanti specialisti del
settore per offrire una gamma di
contenuti dedicati a temi rilevanti
dell’industria, come l’automazione,
la robotica, l’innovazione
industriale, l’efficienza energetica
e l’integrazione di dati.
I numeri dell’ultima edizione,
quella del 2014, dimostrano il
successo dell’evento, che ha
generato 500 milioni di dollari
per gli espositori, più di 100 mila
visitatori e il 98% di soddisfazione
tra visitatori e espositori.
The Brazilian trade show
of mechanics
With over 1,000 Brazilian and
international brands confirmed,
Mecanica 2016 is a business
opportunity for Italian companies
that employ high technology
in the machinery and manufacturing
process sector.
The 31 st edition of the International
Trade Show Mecânica,
which will take place between
May 17 th and 21 st , 2016, in São
Paulo, aims to cover the entire
production chain for the Brazilian
industry and expects to reach
1,500 confirmed brands and
90,000 Brazilian and international
buyers.
According to the organizers, there
is a major opportunity in Brazil
for Italian companies that use
high technology in the production
of machines. “The timing is ideal
for companies from Italy that offer
high technology that is as yet
unavailable in Brazil, especially
in the context of Brazil’s currency
collapse, which makes it difficult
to import. So, while there is
a demand for global companies
we are helping Brazilian industry,
which needs to continue producing
machinery to drive the economy
forward”, pointed out Juan
Pablo Vera, CEO at Reed Exhibitions
Alcantara Machado, organizer
of the exhibition. In Brazil,
Reed Exhibitions works with
important opinion makers in the
manufacturing process industry
to offer content that is relevant
to industry, such as industrial automation,
robotics, smart manufacturing,
energy efficiency and
data integration. Numbers of the
2014 edition prove the success
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generating R$ 500 million in
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Quotazione in Borsa
Lo scorso 9 ottobre Schaeffler ha fatto il suo ingresso
in Borsa, accompagnata dal motto “We
share our success”. Alla Borsa di Francoforte,
Maria-Elisabeth Schaeffler-Thumann, Shareholder
e Deputy Chairperson del Supervisory Board di
Schaeffler, Georg F. W. Schaeffler, Shareholder e
Chairman del Supervisory Board di Schaeffler, e
Klaus Rosenfeld, CEO dell’azienda tedesca, hanno
suonato la campanella, dando l’avvio alle contrattazioni
della giornata. Il primo scambio è avvenuto
al prezzo di 13,50 euro per azione.
“Il Gruppo Schaeffler resterà un’azienda familiare
anche in futuro. Come azionisti, avremo la responsabilità
dell’ulteriore sviluppo della nostra
società nell’interesse dei nostri clienti, dei nostri
fornitori e dei nostri tanti dipendenti”, ha dichiarato
Maria-Elisabeth Schaeffler-Thumann.
“La quotazione in Borsa di Schaeffler è un passo
avanti strategico per
ridurre il nostro indebitamento
e migliorare
la struttura societaria.
Otteniamo così ulteriore
flessibilità finanziaria
che ci consente di
cogliere nuove opportunità
di crescita”, ha
detto il CEO di Schaeffler
Klaus Rosenfeld.
Listing to the Stock Exchange
Last October 9 th , Schaeffler became a listed company,
accompanied by the motto “We share our
success”. At Frankfurt Stock Exchange, Maria-Elisabeth
Schaeffler-Thumann, Shareholder and Deputy
Chairperson of Schaeffler Supervisory Board,
Georg F. W. Schaeffler, Shareholder and Chairman
of Schaeffler Supervisory Board, and Klaus Rosenfeld,
CEO of the company, rang the bell, thus starting
the day.
The very first share was sold at 13.50 euro.
“The Schaeffler Group will remain a family business
in the future. As shareholders we will take responsibility
to further successfully develop our company
in the interest of our customers, our suppliers,
and our many employees”, said Maria-Elisabeth
Schaeffler-Thumann.“The listing of Schaeffler AG
is a strategic step to further reduce our indebtedness
and to improve the capital structure. We thus
obtain further financial flexibility to seize additional
growth opportunities”, pointed out Klaus Rosenfeld,
CEO of Schaeffler AG.
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di alcuni dei clienti Desoutter, quali
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parte dedicata ai giornalisti sono
rintracciabili tutte le notizie riguardanti
gli eventi e le fiere che l’azienda organizza
o a cui partecipa. Per finire,
la nuova sezione “Contact us” consente
non solo di accedere al modulo
di contatto, ma anche di inviare
preventivi e richiedere ulteriori informazioni
sui prodotti Desoutter. Al momento
il sito www.desouttertools.com
è disponibile solo in lingua inglese.
La versione italiana uscirà a gennaio
2016.
Improved and
user-friendly website
Known for its innovative solutions and
the quality of its production, Desoutter
Tools marks another step towards
global leadership by creating greater
digital experiences for current and potential
customers. Online catalogues
are accessible everywhere on the
website via the Megamenu or the dedicated
section in the hompage, with
the aim to make navigation simpler
for the users. Moreover, a powerful
built-in search engine makes possible
to find everything needed. Another
prospective is ensured by multimedia
introduction, historical timeline as well
as what customers such as Airbus,
Maserati and Aprilia tell about Desoutter.
On top is a dedicated section for
journalists where all the news about
exhibitions and fairs are stored, while
the “Contact us” section for questions
and quotes allows users to find the
contact form or rather to requests
quotes or further information about
Desoutter.
The website www.desouttertools.com
is currently available only in English.
The Italian version will be released in
January 2016.
Un ricordo di
Attilio Camozzi
È scomparso lo scorso 2 ottobre,
all’età di 78 anni, Attilio Camozzi,
Presidente dell’omonimo gruppo
creato oltre mezzo secolo fa insieme
ai fratelli Luigi e Geromino
partendo dalla produzione di componenti
pneumatici per l’automazione
industriale. Attilio Camozzi,
insignito del titolo di Cavaliere del
Lavoro, era un punto di riferimento
non solo all’interno delle aziende
del gruppo, ma anche nel panorama
dell’industria bresciana e non
solo. Era anche noto per il grande
intuito, la visione aperta verso il
mondo ma soprattutto per qualità
come onestà, rigore, caparbietà,
semplicità e generosità.
In memory of Attilio Camozzi
Last October 2 nd , aging 78, Attilio
Camozzi, the beloved President
of the Camozzi Group, passed
away. Together with his brothers
Luigi and Geromino, he created
the Group more than half a century
ago, starting with the production of
pneumatic components for industrial
automation.
Attilio Camozzi, previously appointed
“Cavaliere del Lavoro”, was a
point of reference within the whole
Camozzi Group but also in the industrial
scene of Brescia and even
farther. He was also known for
his great intuition, his open vision
to the world, but above all for his
honesty, strictness, perseverance,
simplicity and generosity.
32 NOVEMBRE-DICEMBRE 2015 & meccatronica 112
Celle di carico
Miniature Load Cells
8416 e 8417
www.burster.it
RIBALTA
Dosatura senza contatto
dei fluidi di assemblaggio
La nuova valvola PICO ® Pμlse e la centralina PICO Toμch consentono
di dosare senza contatto micro depositi precisi e uniformi di
0,5 nL con una massima frequenza di 500 Hz in continuo, con punte
massime di 1500 Hz. Il disegno modulare della PICO Pμlse offre
la possibilità di applicare fluidi di bassa e alta viscosità su ogni tipo
di superficie, anche in presenza di substrati irregolari o angolazioni
altrimenti difficilmente accessibili.
Le parti intercambiabili danno versatilità alla valvola di dosatura, che
si può adattare a una vasta gamma di applicazioni, per la soddisfazione
di esigenze differenti all’interno dello stesso ciclo produttivo.
Grazie a un meccanismo innovativo di smontaggio senza utilizzo di
attrezzi, il corpo del fluido può essere rimosso facilmente, rendendo
le operazioni di manutenzione o sostituzione delle parti molto più
rapide, con la conseguente riduzione dei tempi di fermo impianto.
Il controller PICO Toμch è dotato di un semplice display touch-screen
per il controllo della valvola PICO Pμlse. L’operatore può impostare
i parametri con un grado di precisione molto elevato (ad
esempio, chiusura e apertura della valvola, regolazione della corsa)
fino a ottenere i risultati applicativi desiderati. È possibile regolare il
tempo di impulso con incrementi di 0,01 ms.
Il migliore controllo della pendenza assicura, infine, depositi più ripetibili
ed evita turbolenza e formazione di bolle d’aria nel fluido,
prevenendo così variazioni di deposito.
Non-contact dispensing of assembly fluids
The new PICO ® Pμlse valve and PICO Toμch controller make possible
to dispense very exact, repeatable micro-deposits as small as 0.5 nL at
up to 500Hz continuous, with 1500Hz maximum bursts. The PICO Pμlse
non-contact jet valve’s modular design makes also possible to jet lowto
high-viscosity fluids onto any surface, including uneven and toughto-reach
substrates. Exchangeable parts provide versatility, making the
valve adaptable to a wider range of applications, so it can meet changing
production demands. Its innovative tool-free latch mechanism allows for
easy removal of the fluid body for faster serviceability and maintenance,
reducing downtime and increasing productivity. The PICO Toμch controller
features an easy-to-use intuitive touch screen interface for precise control
of the PICO Pμlse valve. Users can set extremely precise operating
parameters, such as ramp open and close, and stroke control to fine-tune
dispensing performance.
Pulse time can
be adjusted in increments
as small as 0.01
ms.
Finally, better slope
control delivers more
repeatable deposits
while preventing turbulence
and air bubbles
from entering the fluid,
thus preventing deposit
variation.
Magneti pneumatici
L’azienda finlandese Ixtur, specializzata nello sviluppo di
soluzioni basate sulla tecnologia magnetica, ha progettato
e realizzato i magneti MAP-30. Si tratta di magneti permanenti
al neodimio comandati pneumaticamente, caratterizzati
da un eccellente rapporto forza/dimensione e da un
bassissimo magnetismo residuo. Questi sono estremamente
sicuri perché non cambiano il loro stato in caso di caduta
di pressione, fornendo la massima sicurezza nella movimentazione.
Le dimensioni ridotte, abbinate alla grande forza di presa, li
rendono molto versatili. I magneti MAP di Ixtur sono esenti
da manutenzione e hanno un tempo ciclo decisamente ridotto,
fornendo la massima velocità nel processo. Tra le applicazioni
che prevedono l’uso dei magneti, la cui capacità
di sollevamento (WLL)
è stabilita con fattore
di sicurezza 3, ci sono
sollevamento, gripper
robot, fissaggio pezzi,
produzioni automatizzate,
ecc.
I magneti MAP-30
sono in grado di sollevare
materiale con
spessore fino a 8 mm
con una forza di sollevamento
di 30 kg. La
loro forza di presa, riferita
all’acciaio medio
(S355) raggiunge i 90
kg (883 N).
Pneumatic magnets
The Finnish company Ixtur, specialized in the development of
solutions based on magnetic technology, designed and manufactured
MAP-30 magnets. These are pneumatically controlled
neodymium permanent magnets, which have excellent size to
gripping capacity ratio and extremely low residual gripping
force. The magnets are extremely safe, as they do not change
their magnetic state in case of loss of compressed air.
The compact size, combined with high gripping force, provides
high versatility. MAP series magnets are maintenance-free and
have short cycle time, allowing high production speed and efficient
automation. The magnets, whose lifting capacity is determined
with a safety factor of 3, can be used in various applications,
such as lifters, robot grippers, fixtures, production
automation, etc.
MAP-30 magnets can lift materials with thickness up to 8 mm
with 30 kg lifting capacity. Their gripping capacity, valid for mild
steel (S355) can reach 90 kg (833 N).
34 NOVEMBRE-DICEMBRE 2015 & meccatronica 112
voxart.it
La storia
è scritta dalle
avanguardie.
La linea morbida e tagliente
dell’innovazione traccia, incisiva,
il sentiero del domani.
Sede Operativa: Via Cacciamali, 67
25125 Brescia - Italy
Tel. +39 030 3582154 - Fax. +39 030 2659911
www.klainrobotics.com
info@klainrobotics.com
Uninnovativa e completa gamma
per la movimentazione lineare
Mondial vi offre la più completa e avanzata gamma di
prodotti per la movimentazione lineare. Ma non solo,
Mondial vi offre anche un servizio tecnico con competenze e
conoscenze specifiche acquisite nello sviluppo di
applicazioni per i diversi settori industriali.
Vi offre, inoltre, unorganizzazione logistica allavanguardia
e una copertura capillare del territorio nazionale per
rispondere con tempestività alle vostre esigenze.
Mondial è distributore esclusivo:
Guide e viti a ricircolo di sfere
Guide a rotelle lineari
e circolari Hepco e DualVee
Bussole a ricircolo di sfere SAMICK
Manicotti e guide a strisciamento Pacific Bearing
Alberi rettificati, cromati, inox, anche forati
Guide e portali TMT
Motori lineari e motori coppia
Moduli Mondial
Moduli e tavole di posizionamento Line Tech
www.mondial.it
MONDIAL S.p.A.
Via G. Keplero, 18 20124 Milano Tel. 02 66810.1 - Fax 02 66810.264 e-mail: mkt@mondial.it
Filiali: Bologna - Firenze
Servoazionamento per il motion control
Si chiama MotiFlex e180 il servoazionamento dedicato al motion
control sviluppato da ABB per offrire prestazioni elevate
e soluzioni tecnologiche affidabili per un’ampia gamma di
applicazioni.
L’ottimizzazione di ogni movimento tramite il sistema Motiflex
e180 permette di proporre al mercato soluzioni ABB che consentono
di aumentare la produttività complessiva di qualsiasi
macchina e di migliorare la qualità del prodotto finito. Pertanto
i servoazionamenti MotiFlex e180 offrono grande capacità
di adattamento, perché sono dotati di intelligenza a bordo, e
un’ottima regolazione dinamica nel controllo di servomotori
rotativi e lineari con sovraccarichi fino al 300%. Il servoazionamento
è disponibile con diversi dispositivi integrati di feedback,
dal resolver all’innovativo DSL Hiperface, e scheda
integrata di comunicazione multi protocollo real-time Ether-
CAT e PowerLink. Sono già disponibili pacchetti di funzioni
tecnologiche integrate per il taglio al volo, posizionamenti e
camme elettroniche, in modo che l’utente possa beneficiare
di un notevole risparmio di tempo nello sviluppo di applicazioni
complesse. MotiFlex e180 è ideale
per realizzare soluzioni centralizzate
e decentralizzate per macchine ed è
integrabile nella piattaforma della serie
di PLC AC500, offrendo performance
ed economicità secondo le richieste
del mercato.
Servo drive for motion control
MotiFlex e180 is the servo drive for motion
control developed by ABB to provide high
performances and reliable technological
solutions for a wide range of applications.
The optimization of every movement through
the MotiFlex e180 system allows ABB to offer
the market solutions that increase the
overall productivity of any machinery and
improve the finished product quality. Therefore, MotiFlex e180 servo
drives provide great adaptability, as they feature on-board intelligence
and excellent dynamic adjustment in the control of rotary and
linear servo motors with overloads up to 300%. The servo drive is
available with several integrated feedback devices, from the resolver
to the innovative DSL Hiperface, and EtherCAT and PowerLink
integrated real-time multi-protocol communication board.
Integrated technological function packs for on-the-fly cutting, positioning
and electronic cams are already available, so that the user
may save a lot of time in the development of demanding applications.
MotiFlex e180 is ideal for the development of centralized and
decentralized solutions and can be integrated in the PLC AC500
series platform, thus providing performances and cheapness according
to market demands.
PubliTec
RIBALTA
Nuove soluzioni lineari a EMO 2015
Rollon ha presentato all’edizione 2015 di EMO, che si è svolta a Milano dal 5 al 10 ottobre, una gamma ampliata di soluzioni lineari
per macchine industriali, resa possibile dalla recente acquisizione della torinese Tecno Center, che ha portato in azienda un
know-how specifico nel campo della robotica cartesiana.
Le soluzioni dell’azienda torinese completano la gamma di assi lineari di Rollon, ampliandone le potenzialità nel segmento dell’heavy
duty. Si tratta di assi cartesiani con scorrimento a guide a ricircolo di sfere o a cuscinetti, movimentati da sistemi a pignone
e cremagliera, a cinghia o a vite. I profili in alluminio raggiungono sezioni importanti (fino a 360x200 mm), permettendo di gestire
carichi fino a 2 tonnellate. Sono presenti inoltre guide prismatiche con cuscinetti in acciaio e guide con profili autoportanti in alluminio
che aprono le porte a numerose soluzioni progettuali alternative, non necessitando di essere montate su alcuna struttura.
L’estensione della gamma prodotto ha permesso a Rollon di consolidare il suo ruolo di protagonista nel mercato del linear motion
applicato alla macchina industriale, attraverso nuove soluzioni dedicate agli asservimenti e a sistemi di carico/scarico pezzi per
torni, centri di lavoro, rettificatrici e presse. Altre applicazioni di punta in questo settore
sono la movimentazione dei portelloni e dei pannelli di controllo, la gestione degli assi
X-Y-Z nelle macchine per il taglio piano (getto d’acqua, plasma, laser), le estrazioni telescopiche
di numerose parti o componenti.
New linear solutions at EMO 2015
Rollon attended EMO 2015, which was held in Milan from 5 to 10 October, with an extended
range of linear solutions for industrial machinery. This has been made possible by the recent
acquisition of Tecno Center, a Turin-based company, which has brought specific know-how in
the field of Cartesian robotics.
The solutions provided by the company from Turin complete the Rollon’s range of linear axes,
increasing its potential in the heavy duty segment. These solutions include Cartesian axes with
sliding movement along rail guides with recirculating balls or ball bearings driven by rack and
pinion, belt or screw systems. The aluminium sections reach considerable sections (up to 360 x 200 mm) making it possible to handle
loads up to 2 tons. There are also prismatic guides with steel bearings and guides with self-supporting aluminium sections that open
the doors to many alternative design solutions and without the need to be mounted on any structure.
The extension of the product range has enabled Rollon to further establish its leading role in the market of linear motion applied to industrial
machinery by means of new solutions for servo processing systems and piece loading/unloading systems for lathes, machine
centres, grinders and presses. Other key applications in this sector include the handling of doors and control panels, control of X-Y-Z
axes in flat cutting machines (water jet, plasma, laser), telescopic extractions of several parts or components.
Avvitatura veloce e continuativa
Dal produttore italiano di sistemi per l’assemblaggio e utensili pneumatici
industriali Fiam arriva il pratico ed economico dispositivo
POKA-YOKE, in grado di assicurare avvitature veloci e continuative
grazie alla vite inviata automaticamente all’avvitatore. Vengono così
eliminate le fasi manuali di presa e posizionamento vite. Inoltre, l’operatore
è avvisato, a fine avvitatura, sull’esito della stessa: questo
gli permette, grazie a led, bip sonori e visualizzazioni nel display del
dispositivo, di effettuare verifiche rapide ed esplicite per proseguire
velocemente con le successive fasi di lavoro.
Questi collaudati sistemi di avvitatura consentono di ottenere cicli
produttivi estremamente veloci (fino quasi a dimezzare i
tempi ciclo), nonché prodotti finali che non necessitano
di costosi controlli post-process (in termini di tempo e soprattutto
pezzi di scarto) in quanto si intercettano subito
gli errori e si bloccano le linee di produzione, evitando
che lo scarto arrivi fino alla fine sprecando i costi di fabbricazione
così accumulati. Tra i vantaggi del sistema c’è
anche il ritorno dell’investimento in tempi brevissimi.
Fast and continuous tightening
Fiam, the Italian producer of assembly systems and industrial air tools, released
the practical and convenient POKA-YOKE and error proof device,
capable to ensure fast and continuous tightening due to the automatic
screw feeding to a screwdriver (without manual operations as picking and
placing the screws). Then, the operator is being notified the results at the
end of each cycle. Thanks to LED, beeps and the device’s display, in case
of errors the operator is warned about the outcome and he can quickly
move to the next assembly operation.
Among the advantages of these proven tightening systems are the extremely
fast production cycles (saving over 40% of cycle time), as well
as final products that do not require expensive
post-process controls (in terms of time and especially
product waste) since the errors are immediately
intercepted blocking the assembly line, in order
to prevent the waste to reach the end of the cycle,
thus preventing manufacturing costs involved to the
waste. An advantage of the system is the pay back
of the investment in a very short time.
38 NOVEMBRE-DICEMBRE 2015 & meccatronica 112
www.smcitalia.it
SMC Italia partecipa a ITMA 2015
Padiglione 5 - Stand G116
12 - 19 novembre 2015 - Fieramilano
SMC Italia S.p.A.
Sede: Via Garibaldi, 63 - 20061 Carugate (MI) • Tel. 02 9271.1 - Fax 02 9271365
Unità Produttiva: Località Recocce - 67061 Carsoli (AQ) • Tel 0863 904.1 - Fax 0863 904316
www.smcitalia.it • mailbox@smcitalia.it
RIBALTA
Robocilindri di quinta generazione
È arrivata sul mercato, introdotta dalla casa giapponese IAI, la serie di robocilindri RCP5. Si tratta della quinta generazione
di attuatori elettrici “intelligenti” che, per la prima volta nel mondo dell’automazione, integrano alla meccanica un motore
retroazionato da encoder assoluto multigiro. Addio, quindi, alla necessità di azzerare gli assi a ogni accensione della macchina
- come per gli encoder incrementali - e addio al bisogno di sostituire periodicamente la batteria di alimentazione, come
per gli encoder assoluti monogiro.
Questi attuatori, dotati di logica integrata e forniti in un pacchetto “plug and play”, uniscono la novità degli encoder assoluti
senza batteria alle qualità ereditate dalle serie precedenti: elevate prestazioni cinematiche, ottime proprietà strutturali, semplicità
e flessibilità di utilizzo per le applicazioni più varie. La gamma è ampia: versioni a slitta e a stelo, con corse da 50 a 800
mm, in varie taglie e con cinematiche a vite con passi diversi, per soddisfare le esigenze del cliente. Il modello RCP5-SA6C
può arrivare fino a una velocità di 1.440 mm/s e un’accelerazione di 1 G.
Inoltre, la gestione degli assi può avvenire attraverso i tradizionali I/O digitali oppure sfruttando la tecnologia dei più comuni
bus di campo. Facilità di installazione, manutenzione ridotta al minimo e prezzi competitivi
rendono semplice il compito del servizio di vendita e assistenza gestito da SINTA,
da 30 anni partner unico italiano di IAI, che segue con attenzione il cliente in ogni fase
del progetto fino alla sua realizzazione, e anche dopo.
Fifth-generation RoboCylinders
The Japanese company IAI has launched the RCP5 RoboCylinders series. It is the fifth generation
of “intelligent” electrical actuators which, for the first time in the automation sector, integrate mechanics
with a multi-turn absolute encoder feedback device. In this way, resetting the axes every
time the machine is switched on - as in the case of incremental encoders - is no longer necessary,
as well as the periodic replacement of the supply battery, as in the case of single-turn absolute
encoders.
These actuators, equipped with integrated logic and “plug and play” packet, combine the innovation of battery-less absolute encoders
with the qualities inherited from the previous series: high kinematic performances, excellent structural properties, ease of use and flexibility
for the most varied applications. The range is wide: slider and rod types, with stroke lengths from 50 to 800 mm, available in several
sizes and with screw kinematics with different pitches to meet the customer’s needs. The RCP5-SA6C model may reach a maximum speed
of 1.440 mm/s and 1 G acceleration.
Moreover, axes can be managed through the traditional digital I/O or rather using the more common fieldbus technology. Easy installation,
minimized maintenance and competitive prices make the sales and care service job easier. This service is managed by SINTA, which has
been the sole IAI’s Italian partner for 30 years and carefully supports customers in every phase of the project up to its implementation,
and even after.
Sistemi di feedback assoluto per azionamenti efficienti
La serie BML di Balluff offre sistemi di misurazione
lineare o angolare assoluta robusti, precisi e rapidi,
ideali per l’installazione o l’integrazione diretta
negli azionamenti e nei sistemi di posizionamento.
I nuovi sistemi di misurazione lineare o angolare assoluta
con encoder magnetico e tecnologia nonio
Permagnet ® si inseriscono nel segmento dei sistemi
di misurazione compatti, integrativi, assoluti con custodia
IP 67 per l’installazione all’esterno. Come kit
aperti per la piena integrazione, questi sistemi offrono
ora la possibilità di essere utilizzati anche nelle
applicazioni rotative. Il loro uso consente di regolare
in modo automatico, rapido e affidabile i formati, le
corse e le posizioni finali degli assi.
Absolute feedback systems for efficient drives
The BML series from Balluff offers rugged, precise and
quick absolute position and angle measurement systems,
which are ideal for installation or direct integration
into drive and positioning systems.
The new, magnetically encoded absolute position and
angle measurement systems with Permagnet nonius
technology close a gap in the segment of compact,
integrative, absolute measurement systems with IP 67
housing for external installation. As an open kit for full integration,
they now have the option of being used in rotary
applications as well. Using these systems, the formats,
strokes and end positions of axes can be adjusted automatically,
quickly and reliably.
40 NOVEMBRE-DICEMBRE 2015 & meccatronica 112
Applicazione innovativa,
soluzione intelligente
Perfetto
Massima produttività con il minimo consumo energetico: i controlli CNC intelligenti, abbinati
ad azionamenti elettromeccanici e idraulici, aumenteranno la produttività della vostra macchina.
L’interazione ottimale fra tecnologia e funzioni di controllo Rexroth, ottimizzate per i diversi settori,
e la facilità di utilizzo e di programmazione ottimizzeranno i tempi operativi e di inattività.
Apposite funzionalità vi indicheranno i margini di risparmio per tutti i processi e per tutte le unità
macchina. In questo modo si riducono i costi di gestione e le emissioni di CO 2 .
Possiamo trovare una soluzione intelligente anche per la vostra applicazione!
Bosch Rexroth S.p.A.
www.boschrexroth.it
RIBALTA
Gamma di soluzioni in mostra
Viti a ricircolazione di sfere, cuscinetti per
supporto per viti R.D.S., cuscinetti a sfere
a contatto obliquo, cuscinetti a rulli cilindrici
e guide lineari con sistemi di protezione di
nuova concezione sono tra i prodotti presentati
da NSK alla EMO di Milano dello
scorso ottobre.
Più nel dettaglio, le viti a ricircolazione di
sfere della serie DS con rettifica di precisione
(dimensioni secondo DIN 69052) sono
state appositamente progettate per offrire
velocità e precisione più elevate e una
maggiore silenziosità. Le nuove tipologie di
cuscinetti per supporto vite (serie NSKHPS
BSBD e NSKHPS TAC-C) assicurano elevata precisione di posizionamento
e alta capacità di carico dinamico. Per quanto riguarda le
guide lineari, le serie NH/NS offrono un altissimo livello di carico nominale
e una durata più che doppia delle guide lineari convenzionali.
Sono anche in grado, a parità di condizioni di utilizzo, di raddoppiare
la durata di esercizio rispetto ai prodotti convenzionali. I visitatori dello
stand NSK hanno, infine, potuto conoscere nuovi accessori come
le guarnizioni X1 (per un’elevata protezione di guide lineari e viti a
ricircolazione di sfere) o il grasso RACEGRD, particolarmente adatto
per lubrificare e aumentare la resistenza al grippaggio a caldo di
guide lineari, viti a ricircolazione di sfere e cuscinetti.
Range of solutions on display
Ball screws, R.D.S. ball screw support
bearings, angular contact ball
bearings, cylindrical roller bearings
and linear guides with new generation
protection systems are some of
the products presented by NSK at
last October’s EMO Milano.
More specifically, the DS series ball
screws with precision grinding (dimensions
following the DIN 69052
standard) are specially designed to
provide higher speed and precision
and minimal noise.
The new type of ball screw support
bearings (NSKHPS BSBD and NSKHPS TAC-C series) ensures high
positioning accuracy and high dynamic load capacity.
As for linear guides, the NH/NS series provide extremely high load ratings
and their life is more than double than conventional linear guides.
Under the same conditions of use, they may also double the service life
compared with conventional products.
Finally, those who visited the NSK stand had the opportunity to see
some new accessories, such as the X1 seals (for a high linear guide
and ball screw protection) or the RACEGRD grease, which is particularly
suitable for lubrication and increases the seizure resistance of linear
guides, ball screw and bearings.
Sistema portacavi per gli impianti portuali
Kabelschlepp ha ideato un sistema portacavi chiavi in mano che consente il funzionamento efficiente di una gru portuale a cavalletto. Due
sistemi di carico Ship-to-Shore (da bordo a terra) creano un ponte tra le navi portacontainer e gli impianti portuali presso il terminal portuale di
Ludwigshafen e consentono in questo di modo un carico e scarico semplificato e continuo del volume delle merci.
Uno dei carroponte in azione, ovvero la catena installata su questo carroponte, non era più in grado di sostenere le elevate sollecitazioni
richieste: ogni settimana necessitava di manutenzione, causando tempi di fermo impianto e relativi costi. Inoltre, la catena risultava estremamente
rumorosa. Sia la notevole riduzione delle emissioni acustiche che la progettazione dell’impianto hanno contribuito alla scelta di
Kabelschlepp, che ha implementato un sistema chiavi in mano composto da una catena del Tipo MC1300 incluso i cavi e un canale di guida
con copertura apribile e protezione al sollevamento per ridurre la manutenzione e assicurare
un’ottima protezione dagli agenti atmosferici. La progettazione e il montaggio hanno rappresentato
una componente fondamentale del pacchetto di fornitura completo.
Cable carrier system for port terminals
Kabelschlepp has created a turnkey cable carrier system that allows the efficient and safe operation
of a container crane. Two Ship-to-Shore loading cranes ensure smooth transport of the containers
between ships and land at the terminal in Ludwigshafen around the clock.
One of the container cranes, or rather the cable carrier used, was no longer capable of meeting the
high requirements, though. It required weekly maintenance, which meant downtimes and breakdown
costs. The cable carrier also produced an extreme noise level.
Either the remarkable reduction of noise emissions or the plant design played a role in the choice to work with Kabelschlepp. The company implemented a
turnkey system consisting of an MC1300 cable carrier including cable package as well as a guide channel with swiveling covers and climbing protection.
The latter provides the desired easy maintenance and good protection against weather influence. The overall package also included project planning
and installation.
42 NOVEMBRE-DICEMBRE 2015 & meccatronica 112
LINEA DIRETTA
Specialisti nell’automazione
di processo di Cesare Pizzorno
www.sica.eu
Rendere i processi produttivi più fluidi, puntando con decisione sull’automazione, è la missione
di S.I.C.A., consolidata realtà pugliese con sede a Ruvo di Puglia che opera principalmente in
ambito automotive.Tra le ultime applicazioni progettate e realizzate c’è una linea di montaggio
per cambio automatico in cui convivono stazioni manuali, semi-automatiche e completamente
automatiche e che si avvale di un robot scara Denso, distribuito in Italia da K.L.A.IN.robotics.
www.klainrobotics.com
Lo studio, la progettazione e l’automazione dei
processi produttivi sono gli ambiti in cui si è
specializzata, nel corso degli oltre 20 anni
della sua storia, l’azienda S.I.C.A., con sede a
Ruvo di Puglia, in provincia di Bari. La carta vincente
che il produttore pugliese ha saputo giocare
ha permesso di conquistare progressivamente un
prezioso varco nel mercato e, di conseguenza, di
collaborare con realtà di grande prestigio in vari
settori, tra cui spicca quello dell’automotive.
Tra i tecnici e progettisti che fondarono l’azienda
c’è l’attuale titolare, Francesco Loiacono. “S.I.C.A.
44 NOVEMBRE-DICEMBRE 2015 & meccatronica 112
è nata nell’aprile del ’93. Inizialmente l’azienda
si occupava di progettare la sola parte elettrica,
quindi quadri elettrici, PLC e così via nell’ambito
del fittings di macchine utensili. Progressivamente
abbiamo un po’ abbandonato questo settore, perché
ci siamo resi conto che a livello manutentivo
serviva una squadra di operatori meccanici ed
elettrici molto importante, per cui noi all’epoca non
eravamo attrezzati. Abbiamo quindi continuato a
fare automazione industriale, concentrandoci sulla
parte elettrica”. La svolta, come ammette l’attuale
titolare, è arrivata qualche anno dopo, tra il 1997 e
il 1998. “Ci siamo resi conto che il cliente finale non
amava - e non ama - affidare la parte elettrica a
un’azienda e la parte meccanica a un’altra, ma ha
la necessità, come è giusto che sia, di affidarsi a
una sola società. Quindi abbiamo cominciato a occuparci
della progettazione meccanica, contando
sull’esperienza del personale che già lavorava per
S.I.C.A.: la progettazione, infatti, occorre necessariamente
averla in casa”.
La preziosa collaborazione
conaziende di prestigio
Proprio in quegli anni, l’azienda pugliese ha iniziato
ad acquisire commesse importanti, grazie anche
all’esperienza accumulata da chi si occupava
della progettazione meccanica. Tra le soluzioni
richieste c’erano linee di montaggio, banchi prova
con prove dinamiche, prove statiche, prove in
pressione. Da quel momento, la crescita è stata
continua e non si è arrestata nemmeno nel periodo
n direct line
Specialists in Process Automation
Streamlining production processes by focusing vigorously on automation is S.I.C.A.’s mission. S.I.C.A. is a
well-established company headquartered in Ruvo di Puglia and operates manly in the automotive sector. One
of the latest applications designed and manufactured by the company is an assembly line for automatic transmission,
which includes manual, semi-automatic and fully automatic stations and uses a Denso scara robot,
distributed in Italy by K.L.A.IN.robotics.
S
.I.C.A., a company headquartered in Ruvo di Puglia,
in the province of Bari, has been specializing in production
process study, design and automation for over 20
years. The trump card played by the Puglia-based manufacturer
has enabled it to gradually gain space in the market
and, as a consequence, to partner with highly prestigious
companies in several sector, the most important
being automotive.
Francesco Loiacono is one of the technicians and designers
who founded the company. “S.I.C.A. was founded in
the April of 1993. At the beginning the company worked
just on the design of the electrical part, meaning switchboards,
PLCs and so on in the field of machine tools fittings.
Gradually we have slightly abandoned this sector,
by Cesare Pizzorno
as we realized that we needed a very large team of mechanical
and electrical operators for maintenance, and
at the time we were not equipped for that. So, we have
kept on working on industrial automation, focusing on the
electrical part”. The turning point, as acknowledge by the
current business owner, came a few years later, between
1997 and 1998. “We realized that the final customer did
not like - and do not like - to entrust the electrical part to
one company and the mechanical part to another company.
Instead, the customer needs to rely on one single company.
Then, we have started working on mechanical design,
relying on the expertise of the staff already working
for S.I.C.A.: indeed, companies do not necessarily need to
take charge of design”.
Nello stabilimento
produttivo di
S.I.C.A. sono
realizzate soluzioni
di automazione su
misura per clienti
di primo piano.
Custom-cut
automation solutions
for prominent
customers are
developed in
S.I.C.A.’s
production plant.
PubliTec
NOVEMBER-DECEMBER 201545
LINEA DIRETTA
Il quartier generale
di S.I.C.A. a
Ruvo di Puglia, in
provincia di Bari.
della grande crisi. “Negli anni terribili, dalla metà
del 2007 fino a un paio di anni fa, siamo comunque
cresciuti, anche se di poco. Negli ultimi due anni
la crescita è ripresa in modo consistente e stiamo
lavorando con costruttori molto importanti specialmente
nel settore automotive per cui abbiamo
installato diversi sistemi sia in stabilimenti italiani
che esteri”, racconta Loiacono.
In passato, S.I.C.A. ha collaborato con un cliente
importante sempre nello stesso settore per cui ha
realizzato, nel 2002, due linee di montaggio pinza-freno
con tempi ciclo molto bassi, fino a 6,5 secondi.
Ciò significa che ogni 6,5 secondi veniva realizzata
una pinza-freno montata e collaudata, con
11 tipi diversi di pinze-freno processabili con cambi
tipo automatici. “Quella è stata una grandissima
novità per l’epoca e veniva incontro alla necessità
del cliente di avere linee per la produzione di pinze-freno
con cambi tipo pressoché immediati. Siamo
passati dai 40-45 minuti tipici dei vecchi cambi
tipo, che richiedevano smontaggio e rimontaggio,
fino ai 2-3 minuti di cambio tipo in automatico” afferma
soddisfatto Loiacono.
La linea integra stazioni automatiche,
semi-automatiche e manuali
Restando in tema di clienti importanti, tra le ultime
applicazioni progettate e realizzate da S.I.C.A. c’è
una linea di montaggio per cambi automatici. Questa
riguarda il montaggio dell’unità di comando del
cambio automatico, quindi la parte idraulica. La linea
è semi-automatica ed è arricchita da un’applicazione
automatizzata posta in fondo all’impianto
stesso e costituita da un robot scara Denso, distribuito
in Italia da K.L.A.IN.robotics. All’interno della
linea di montaggio convivono banchi completamente
automatici, sia per ragioni di qualità che per
questioni di tempo ciclo, stazioni semi-automatiche
e stazioni completamente manuali.
“Siamo specializzati in particolare nel piantaggio
fori funzionali”, spiega Loiacono. “Cioè, laddove ci
sono un corpo in alluminio e un circuito idraulico,
ci sono i cosiddetti fori funzionali, o canali funzionali,
che servono per creare percorsi all’interno
di un blocco di alluminio. Considerato che non
S.I.C.A.’s
headquarters in
Ruvo di Puglia, in the
province of Bari.
The precious partnership
with prestigious companies
In those years, the Puglia-based company has begun to
get major orders, also due to the experience gained by
those working on mechanical design. Among the required
solutions there were assembly lines, test benches with dynamic
tests, static tests, pressure tests. Since then, there
has been a continuous growth and it has not stopped even
during the times of the great economic crisis. “During the
most terrible years, from mid-2007 until a couple of years
ago, we have grown anyway, albeit slightly. Over the past
two years we have returned to high growth and we are
working with major manufacturers: mainly in the automotive
field, where we have installed several systems either
in Italy or abroad”, says Mr Loiacono.
In the past S.I.C.A. collaborated with a major customer in
the same field, developing in 2002 two brake caliper assembly
lines with very low cycle time, up to 6.5 seconds.
This means that one brake caliper was assembled and
tested every 6.5 seconds, with 11 different types of brake
calipers processable with automatic change of type. “That
was a great novelty at the time and met the customer need
of having lines for brake caliper manufacturing with almost
immediate change of type. We went from 40 to 45 minutes,
typical of the old changes of type, which required disassembly
and reassembly, up to 2 to 3 minutes for automatic
change of type”, proudly says Mr Loiacono.
The line integrates automatic,
semi-automatic and manual stations
Speaking of major customers, one of the latest applications
designed and manufactured by S.I.C.A. is an assembly
line for automatic transmissions. This line concerns the assembly
of the automatic transmission control unit, namely
46 NOVEMBRE-DICEMBRE 2015 & meccatronica 112
ci sono punte che formano gli angoli, si devono
creare dei canali contrapposti, quindi dalla parte
opposta questi canali vanno tappati. Questa è la
nostra specializzazione. Mentre, infatti, in precedenza
queste macchine erano pressoché manuali,
noi oggi facciamo macchine con presse elettriche
o pneumo-idrauliche in cui vengono caricati i pezzi
grezzi, intesi come pezzi da tappare e, attraverso
assi rotanti controllati, vengono tappati tutti i fori
posti in tutte le facce di questi oggetti in alluminio.
Dalla parte opposta si preleva il pezzo finito”.
Investire sulle risorse umane per
fornire soluzioni chiavi in mano
L’obiettivo primario di S.I.C.A. è, dunque, fornire
ai clienti soluzioni “chiavi in mano”, che rendano
più fluidi i processi produttivi. Per raggiungere
questo obiettivo è richiesto un importante investimento
sulle risorse umane, il reale fattore competitivo
dell’azienda. I tecnici specializzati di S.I.C.A.
accompagnano e seguono il cliente lungo tutto il
percorso, dalla fase di analisi di fattibilità tecnica
ed economica alla progettazione; dallo sviluppo
all’installazione; dal collaudo alla successiva assistenza
post-vendita. Un supporto mirato a comprenderne
le richieste sin dallo stato embrionale
per arrivare poi a realizzare una macchina, o un
impianto, le cui funzioni siano uniche perché create
per esaudire specifiche necessità.
S.I.C.A. è anche in grado di garantire un’assistenza
manutentiva post-vendita, che viene effettuata
in modo tempestivo in base al livello di criticità,
Il robot scara
Denso, distribuito da
K.L.A.IN.robotics, installato
sulla linea di montaggio
per cambio automatico
sviluppata da S.I.C.A.
the hydraulic part. The line is semi-automatic and enriched
by an automated application placed at the end of the plant
itself and consisting of a Denso scara robot, distributed in
Italy by K.L.A.IN.robotics. The assembly line includes fully
automatic benches, both for quality and time cycle reasons,
semi-automatic and fully manual stations.
“We are particularly specialized in functional hole press-fitting”,
says Mr Loiacono. “Where there are an aluminium
body and a hydraulic circuit, we find the so-called functional
holes, or functional channels, which are necessary to create
paths inside an aluminium block. Given that there are no tips
forming the corners, you have to create opposite channels,
therefore these channels have to be plugged on the opposite
side. This is our specialization. In the past these machines
were basically manual, whereas now we manufacture
machines with electric or pneumo-hydraulic presses where
the blanks, intended as workpieces to be plugged, are loaded
and, by means of controlled rotary axes, all the holes in
all the sides of these aluminium objects are plugged. On the
other side we remove the finished workpiece”.
Investing in human resources to
provide turnkey solutions
Therefore, S.I.C.A.’s main goal is providing customers with
“turnkey” solutions, which may streamline production processes.
In order to achieve this objective, it necessary
to make a major investment in human resources, the real
competitive factor of the company.
S.I.C.A.’s specialized technicians accompany and support
the customer along the whole process, from the
technical and economic feasibility analysis to design;
from development to installation; from testing to the following
after-sales service.
This support aims to understand the customers’ requirements
from their embryonic state to finally develop a machine,
or a system, whose functions are unique, as they
were created to meet specific needs.
S.I.C.A. is also capable to ensure after-sales maintenance
assistance, which is carried out in a timely manner
according to the criticality level, with the objective of minimizing
the machine down-time.
This type of work, aimed at a full “customer satisfaction”,
requires continuous training and constant updating of all
staff to make the most of individual skills and increase
them.
Finally, in the industrial robotics sector and in the dissemination
of application software, S.I.C.A. provides
qualified training assistance in terms of design, manufacturing
and programming of PLCs for industrial control,
automation and production monitoring logics.
The Denso scara
robot, distributed
by K.L.A.IN.
robotics, installed
on the assembly
line for automatic
transmission
developed by S.I.C.A.
PubliTec
NOVEMBER-DECEMBER 201547
LINEA DIRETTA
con l’obiettivo di ridurre al minimo il tempo di fermo
macchina. Questo tipo di lavoro, finalizzato a una
piena “customer satisfaction”, richiede una formazione
continua e un costante aggiornamento da
parte di tutto il personale per sfruttarne al meglio
le competenze individuali e incrementarle.
Nell’ambito della robotica industriale e nella divulgazione
dei software applicativi, infine, S.I.C.A. assicura
un supporto didattico qualificato in termini
di progettazione, realizzazione e programmazione
di PLC per logiche di controllo industriale, automazione
e monitoraggio dei processi di produzione.
Un quartier generale più grande
per guardare al futuro con ottimismo
Tutto questo permette alla realtà pugliese di guardare
al futuro, che sia prossimo o remoto, con ottimismo,
grazie anche alla decisione di ampliare la
metratura del quartier generale.
“Il futuro molto prossimo riguarda la sistemazione
dei nuovi uffici, che ci darà la possibilità di lavorare
meglio e in ambienti più confortevoli”, continua
Loiacono. “Sono uffici ubicati su tre piani per un totale
di 600 m 2 . In più abbiamo uno spazio seminterrato
che vogliamo destinare ad attività di training
per i clienti, perché ci rendiamo conto che questo
aspetto sta diventando sempre più importante,
soprattutto per i clienti esteri, che vogliono capire
bene come sono fatte le macchine”.
I progetti dell’azienda sono rivolti anche al futuro
un po’ più lontano. “Se penso ai prossimi due
anni, il nostro obiettivo è continuare a crescere
ed essere sempre più un punto di riferimento nel
settore dell’automazione. Stiamo assumendo figure
nuove, che speriamo ci possano consentire di
essere sempre più presenti anche in ambiti diversi
dal mondo automotive. Questo ci permetterebbe,
oltretutto, di standardizzare le macchine cosa che
nell’automotive è molto difficile da realizzare visto
che è praticamente quasi impossibile replicare
una macchina”. n
Volete esprimere la vostra opinione su questo tema?
Scrivete a: filodiretto@publitec.it
S.I.C.A. è specializzata nello studio, la progettazione
e l’automazione dei processi produttivi.
S.I.C.A. is specialized in the study, design and automation
of production processes.
Larger headquarters
to look to the future with optimism
All this enables the company from Puglia to look to the
future, whether near or distant, with optimism, also due to
the decision to expand the size of the company’s headquarters.
“The very near future concerns the renovation of the new
offices, which will give us the opportunity to work better
and in more comfortable environments”, says Mr Loiacono.
“The offices are located on three floors, for a total of 600
square meters. Moreover, we have a basement that we
want to use for training activities for customers, as we understand
that this issue is becoming increasingly important,
especially for foreign customers, who want to fully
understand how the machines are manufactured”.
The company’s projects also look to a more distant future.
“If I think about the next two years, our goal is to continue
growing and increasingly become a reference point in the
automation sector.
We are hiring new professional figures, which we hope will
enable us to be increasingly present also in sectors other
than the automotive world. Moreover, this would enable us
to standardize machines, as replicating a machine in the
automotive sector is very difficult”.
n
48 NOVEMBRE-DICEMBRE 2015 & meccatronica 112
Rollon acquisisce Tecno Center
Tecline
Azionamento a
pignone e cremagliera
Modline
Azionamento a
cinghia o a vite
Nasce la gamma più completa
di moduli lineari e sistemi
cartesiani per l'automazione.
PROFILO
Produttività, efficienza
e manutenibilità per
non smettere di crescere
Resistere alla crisi economica è stato il primo imperativo diTMP Engineering, azienda laziale fondata nel 2010
e specializzata nella progettazione e realizzazione di macchine, impianti automatici e automazioni robotizzate.
Per il prossimo futuro l’azienda, che dimostra di credere fortemente nella stretta collaborazione con i clienti,
guarda allo sviluppo della robotica veloce e punta decisamente sull’internazionalizzazione.
di Leonardo Albino
fondata ci trovavamo in piena crisi, soprattutto in
quel settore automotive che rappresenta l’ambito di
maggior traino per le aziende che si occupano di
automazione. Eppure, noi siamo stati toccati solo in
maniera marginale, principalmente perché abbiamo
adottato una politica commerciale di diversificazione
del parco clienti. Ci sono voluti circa due anni per
ottenere i primi risultati, ma oggi possiamo dire che
questa politica è diventata un nostro punto di forza.
L’automotive rappresenta per noi il 35% del mercato:
siamo, tuttavia, operativi anche nel settore della
meccanica, nel cartotecnico e nel chimico”.
Particolare di un
gripper innovativo
in grado di formare
la confezione
direttamente sul
gripper stesso.
A detail of an
innovative gripper
capable to shape
the package directly
on the gripper itself.
In questi ultimi anni, caratterizzati dalla persistente
crisi economica internazionale, TMP Engineering,
specialista nella progettazione e realizzazione di
macchine speciali, ha fatto rilevare una crescita costante:
le ragioni principali sono da ricercare nelle
competenze dello staff tecnico e in una politica commerciale
di diversificazione che ha consentito di non
risentire più di tanto della difficile situazione economica
generale. Ne abbiamo parlato con chi dirige
l’azienda, che ha sede a Cassino, in provincia di Frosinone.“L’azienda
nasce nel 2010”, racconta Andrea
Perpiglia, Sales Manager in TMP, “come unione ed
evoluzione dell’esperienza maturata come progettisti
sia meccanici che di software di soluzioni automatizzate
a beneficio di molti costruttori e integratori
di macchine e linee. Quando l’azienda è stata
Soluzioni su misura in linea
con i principi cardine dell’azienda
“Le nostre applicazioni”, spiega l’ing. Michele Merola,
Tecnichal Manager in TMP, “sono abiti sartoriali,
cuciti sulle specifiche esigenze del cliente. Il nostro
punto di forza è la fase di engineering, nella quale
siamo in grado di affiancare il cliente nella definizione
della problematica e del processo di produzione,
interagendo e ragionando con lui sulle soluzioni alternative
e innovative che siano in linea con i principi
fondamentali del nostro lavoro: produttività, efficienza
e manutenibilità”. Il contributo offerto da TMP
Engineering riguarda tutte le fasi della realizzazione
del prodotto, suggerendo al cliente le migliori tecniche
per automatizzare il processo produttivo. “È importante
che le idee siano chiare, non solo a noi ma
anche ai nostri clienti. Senza avere contezza degli
obiettivi da raggiungere, il cliente sarà comunque insoddisfatto.
È essenziale che si instauri un confronto
continuo, anche in fase di impostazione delle soluzioni
e di formulazione delle relative proposte, così
che quanto scaturisce sia alla fine condiviso da entrambi
gli attori. Per questo motivo dedichiamo mol-
50 NOVEMBRE-DICEMBRE 2015 & meccatronica 112
to tempo, insieme al cliente stesso, alla definizione
della soluzione tecnica. Vogliamo, infatti, che anche
lui ne sia convinto e che comprenda limiti e vantaggi
dell’applicazione”, precisa l’ing. Merola.
Una cella robotizzata “didattica”
tra gli ultimi sviluppi di automazione
Facendo leva su questi concetti, negli ultimi anni l’azienda
sta puntando molto sul settore della robotica
veloce, ovvero sull’utilizzo di robot di piccola taglia
ma capaci di elevate velocità di tempo ciclo. “Crediamo
molto nello sviluppo della nostra azienda in
questo ambito”, continua Merola. “Oggi i vari tipi di
robot hanno caratteristiche simili fra loro; le differenze
sostanziali possono riguardare aspetti come facilità
di programmazione o velocità. Anche dal punto
di vista economico, i prezzi sono mediamente diminuiti,
rendendo questi robot sempre più interessanti
anche in applicazioni per le quali, fino qualche anno
fa, il loro utilizzo risultava antieconomico. Sono convinto
che la vera differenza la facciano gli integratori:
è nostro compito creare un giusto compromesso
tra l’innovazione e la realtà operativa del cliente, in
modo da fornire uno strumento che sia gestibile e
che consenta di raggiungere gli obiettivi di produttività
e, soprattutto, di efficienza attesa”. Per questo
motivo, l’azienda laziale ha deciso di investire per
l’allestimento di una cella robotizzata “didattica”,
che permette cioè di studiare e sviluppare applicazioni
da proporre ai propri clienti.
Sistema di inscatolamento anelli
automatico e con tempi ciclo ridotti
L’opportunità è nata da un cliente acquisito nel corso
di quest’anno, che ha visto le potenzialità dell’applicazione
proposta da TMP Engineering per ridurre
il costo di una fase di lavoro sul fine linea del ciclo
produttivo degli anelli per cuscinetti. L’azienda ha da
poco consegnato la macchina che esegue l’inscatolamento
automatico di 280 anelli/scatola con tempi
ciclo spinti, rilevando un’estrema soddisfazione da
parte del cliente. “Abbiamo accettato questa sfida
anche se presentava alcuni elementi di criticità:
tempi ciclo molto spinti, estrema labilità dell’oggetto
da inscatolare e layout di disposizione non ottimale”,
aggiunge Merola. “L’applicazione ha un tempo
ciclo dettato dalle macchine a monte della linea di
2,5 secondi: con il cliente abbiamo ragionato su una
soluzione che potesse essere successivamente integrata
anche su tutti gli altri canali produttivi dove
i tempi ciclo sono ancora più spinti, fino a 1,3 secondi”.
L’oggetto da inscatolare presentava, come
detto, un’estrema labilità una volta posizionato; an-
n PROFILE
Productivity,Efficiency and by Leonardo Albino
Maintainability to Keep on Growing
Withstanding the economic crisis was the very first necessity of TMP
Engineering, a company from Lazio founded in 2010 and specialized in
the design and manufacturing of special machines, automatic plants and
robotized automations. In the next future the company, which shows to
strongly believe in the close collaboration with its customers, relies on the
development of fast robotics and counts definitely on internationalization.
In these last years of international economic crisis, TMP
Engineering, a company specialized in the design and
manufacturing of special machines, is steadily growing. The
reasons are to be found in the skills of the technical staff
and in a commercial policy of diversification that allowed the
company itself not to be too much affected by the difficult
economic trend. We talked about this with the managers of
the company, headquartered in Cassino, in the province of
Frosinone.“The company was born in 2010”, says Andrea
Perpiglia, Sales Manager at TMP Engineering, “as the union
and evolution of the experience gained as mechanical and
software designers of automated solutions for several manufactures
and integrators of machines and lines. When the
company was founded, we were in a crisis, especially in the
automotive sector that is the most relevant one for the companies
involved in automation. Yet, we have been touched
only marginally. The reason of this all lies in the adoption
of a commercial policy based on the diversification of the
customer base. We had to wait about two years for the first
results but today we can say that this is one of our strong
points. Around 35% of our market deals with the automotive
sector, however we also work in the mechanical, paper industry
and chemical sectors”.
Tailor-made solutions compliant with
the company’s cornerstones
“Our applications”, says Eng. Michele Merola, Tecnichal
Manager at TMP, “are tailored suits, sewn on the specific
customer requirements. Our strong point is the engineering
phase, in which we are able to support customers in the
definition of both the problem and the production
process by interacting
and speaking
with him searching
for alternative and innovative
solutions that
are in line with the principles
of productivity,
efficiency and maintainability”.
Macchina per
l’impilamento degli
anelli e il successivo
inscatolamento.
L’impianto è
completamente
automatizzato
e l’intervento
dell’operatore è
limitato al carico e
scarico. Il sistema è in
grado di produrre 25
anelli/min con tempo
ciclo di 2,3 sec.
Machine for ring
stacking and the
following boxing.
The plant is fully
automated and the
operator intervenes
only for loading or
unloading.The system
can produce 25 rings
per minute, with 2.3
sec cycle time.
PubliTec
NOVEMBER-DECEMBER 201551
PROFILO
L’ing. Michele Merola,
Technical Manager (a sinistra)
e il Sales Manager di TMP
Engineering Andrea
Perpiglia.
Eng. Michele Merola,
Technical manager (left)
with Andrea Perpiglia,
Sales Manager at
TMP Engineering.
TMP Engineering contribution deals with all the phases of
the product manufacturing, including the advice to the customer
about the best techniques to automate the production
process. “It is important that the ideas are clear, not
only to us but also to our customers. Without the
certainty on the objectives to achieve, our customers
would still be dissatisfied. It is
also essential to establish a continuous
confrontation, also during the setting of
solutions and the formulation of the related
proposals, so that both the actors
may share everything. For this reason
we dedicate a lot of time, along with
the customer, to define the technical
solution, as we want that our customer
too is convinced about it and understands
the limitations and benefits of the
application”, says Mr Merola.
A “didactic” robotized cell among
the latest automation developments
Relying on these underlying concepts, in the recent years
the company is focusing a lot in fast robotics, or rather in
the use of small-sized robots with high-speed cycle time.
“We strongly believe in the development of our company
in this area”, says Mr Merola. “Today the various types of
robots have quite similar characteristics; the significant differences
can be in their ease of programming, or rather in
the speed. As for the economy, the prices decreased on
average, making these robots more and more interesting
also in applications for which it used to be uneconomical
to utilize them until a few years ago. I believe that the real
difference is made by the integrators, as our task is to create
a balance between innovation and operational reality of the
customer, so to provide a tool that is manageable and that
meets the objectives of productivity and especially of expected
efficiency”, continues Mr Merola. This is the reason
why TMP Engineering decided to invest in the installation of
a “didactic” robotized cell, which makes possible to study
and develop applications for its customers.
Automatic boxing ring
with reduced cycles times
The opportunity came from a customer acquired during
the current year, which saw the potential of the application
offered by TMP to reduce the cost of a work phase at the
end of a bearing ring production cycle. The company has
recently handed over the machine that performs the automatic
packaging of 280 rings/box with pushed cycle times
and extreme customer satisfaction. “We accepted this challenge
that presented some critical elements: very pushed
cycle times, extreme instability of the object to be boxed
and not-optimal disposition layout”, adds Mr Merola. “The
Macchina per il
taglio automatico
di una traversa
“crash box”
per il modello
Maserati Ghibli.
Machine for the
automatic cutting
of a “crash box”
crossbeam for the
Maserati Ghibli
model.
application has a cycle time of 2.5 sec dictated by the machines
upstream the line: we reasoned along with the customer
on a solution that could be integrated, later on, also
on all the other channels in which production cycle times are
even more pushed, up to 1.3 sec”. As mentioned above, the
object to be boxed is featured by extreme instability once
positioned and also the positioning layout does not facilitate
the operation. Moreover, it was not possible to create
an internal support structure to the rings, in order to avoid
that the same were moving, as the physical space inside the
box was not sufficient. To achieve all the goals placed by
the customer, TMP Engineering decided not to perform the
manipulation of a single ring, but rather to create the entire
pack of 280 rings on the tool grip and, later on, perform their
positioning in the box. “This solution enables us to drastically
reduce the application cycle time, as we minimize the
robot movement, thus reaching a machine cycle time of only
2.3 sec. For future developments we have actually identified
some technical solutions to lower it up to only 1.1 sec”,
pointsoutMrMerola.
Collaborative robotics is among the future challenges
TMP Engineering goals to be achieved over the next three
years are quite clear to the company. “As for the commercial
side, we are working to consolidate out business. Next
year we will evaluate the opportunity to acquire one of our
current supplier/competitor. In addition, we are also carrying
on some internationalization projects: in the current year we
participated, for the first time as an exhibitor, in the trade
fair of technologies in Belgrade”, explains Andrea Perpiglia.
Mr Merola finally sums up the company’s prospects from a
technical point of view. “We aim to strengthen our position in
the fast robotics with an eye to what I believe will be a new
technological upgrade, collaborative robotics. The opportunity
to make humans and robots work together in complete
safety, with the robots out of their “cells”, will allow quite a
significant reduction in the size of machines as well as the
development of applications quite unimaginable today”. n
52 NOVEMBRE-DICEMBRE 2015 & meccatronica 112
Linea di
asservimento per
vassoi di cartone
costituita da
3 macchine di
termoformatura,
ognuna dotata
di 4 postazioni.
Ilrobotè
installato su
un asse lineare
lungo
12megestisceil
carico dei vassoi
sulle singole
postazioni di
lavoro.
Linea di assemblaggio per martinetti costituita da 9 stazioni di
assemblaggio, di cui 2 manuali, 6 automatiche di assemblaggio
e una, automatica, di collaudo.
Assembly line for screw jacks made of 9 assembly stations. Two of
them are manual, 6 are automatic assembly stations and one is an
automatic testing station.
Feeding line for
carbon trays made
of 3 thermoforming
machines, each one
equipped with
4 workstations.
The robot is installed
on a 12 m linear
axle and handles the
load of trays on each
workstation.
che il layout di posizionamento non agevolava l’operazione.
Inoltre, non era possibile creare nessuna
struttura interna di supporto agli anelli, per evitare
che gli stessi si muovessero, in quanto lo spazio fisico
all’interno della scatola non era sufficiente. Per
raggiungere tutti gli obiettivi che il cliente ha posto,
TMP Engineering ha deciso di non eseguire la manipolazione
del singolo anello ma di creare l’intera
confezione di 280 anelli proprio sul tool di presa e, in
un secondo momento, eseguirne il posizionamento
nella scatola. “Questa soluzione ci consente di abbattere
drasticamente i tempi ciclo dell’applicazione,
in quanto limitiamo al minimo il movimento del
robot, abbiamo raggiunto un tempo ciclo della macchina
di 2,3 secondi e abbiamo già individuato, per
lo sviluppo futuro, le soluzioni tecniche per portarlo
a 1,1 secondi”, precisa ulteriormente Merola.
La robotica collaborativa
è tra le prossime sfide
TMP Engineering ha ben chiari gli obiettivi da raggiungere
nei prossimi tre anni. “Sul piano commerciale
stiamo lavorando per il consolidamento aziendale.
Il prossimo anno valuteremo l’opportunità di
acquisire un nostro attuale fornitore/competitor. Inoltre,
stiamo portando avanti anche diversi progetti di
internazionalizzazione: quest’anno abbiamo partecipato
per la prima volta come espositori alla fiera delle
tecnologie a Belgrado”, spiega il Sales Manager
Andrea Perpiglia. La conclusione sulle prospettive
dell’azienda dal punto di vista tecnico nel prossimo
futuro è affidata nuovamente all’ing. Merola. “Vogliamo
consolidarci nella robotica veloce con un occhio
a quello che, a mio avviso, sarà un nuovo “salto”
tecnologico: la robotica collaborativa. L’opportunità
di far lavorare insieme robot e uomo in piena sicurezza,
facendo uscire il robot dalla sua “cella” di segregazione,
consentirà una drastica riduzione delle
dimensioni delle macchine, oltre che lo sviluppo di
applicazioni oggi non affrontabili”.
n
Volete esprimere la vostra opinione su questo tema?
Scrivete a: filodiretto@publitec.it
PubliTec
NOVEMBER-DECEMBER 201553
APPLICAZIONI
Il giusto partner per
districarsi nel mondo
del cablaggio
di Leonardo Albino
www.smc.eu
www.kmcorporate.com
L’azienda padovana KM Corporate opera con successo nel settore del cablaggio
aerospaziale e militare, contando sulla spinta all’innovazione, sulla collaborazione con
alcuni dei principali costruttori mondiali di connettori e su una forte propensione
all’export. Il consolidato rapporto con SMC per la fornitura della componentistica
per gli impianti nasce da esigenze produttive concrete: ultimo in ordine di tempo
è il caso delle valvole della serie SY, garanzia di modularità nel montaggio.
KM Corporate nasce nel 2007 dall’iniziativa
di Daniele Carlotto, oggi Amministratore
Unico dell’azienda, per operare nel settore
del cablaggio elettrico aerospaziale e militare.
Dal 2011, in seguito ad accordi stipulati con prestigiose
case costruttrici di macchinari e componentistica,
l’azienda ha abbandonato la produzione
diretta per dare vita a un percorso di commercializzazione
delle attrezzature per diversi settori:
automobilistico, elettrodomestico, quadristico ed
elettronico in generale. Con una rete commerciale
in continua espansione, oggi KM Corporate si propone
al cliente come un solution partner svariate
esigenze.
Il mercato va affrontato
con entusiasmo e visione
Daniele Carlotto e Ugo Lancerotto, quest’ultimo
Purchasing Manager di KM Corporate, si conoscono
da oltre 20 anni e condividono la visione azien-
54 NOVEMBRE-DICEMBRE 2015 & meccatronica 112
dale, l’entusiasmo e la propensione al problem solving.
KM offre ai clienti un sensibile miglioramento
dei processi, contribuendo così all’aumento della
capacità produttiva.
Un know-how frutto di passione, esperienza e continua
ricerca volta alla realizzazione di sistemi tecnologicamente
avanzati e performanti. “Siamo un
team giovane ma abbiamo maturato una profonda
esperienza nel settore, condizione che ci permette
di affrontare il mercato con entusiasmo e visione”,
spiega Ugo Lancerotto. In aggiunta ai segmenti di
business prima menzionati, l’azienda padovana si
propone con forza anche nella creazione di soluzioni
sia customizzate che speciali per il settore
delle telecomunicazioni e per quello elettronico.
“Abbiamo vissuto una rapida crescita: nel 2007 fatturavamo
4 milioni di euro, mentre la previsione per
il 2015 è di arrivare a 7. Questo dato ci conferma
che siamo sulla giusta strada”, continua Lancerotto.
Oltre l’80% del fatturato proviene dall’export: il
50% dall’Europa e il 30% da Nord America, Sud
Africa e altri paesi. “Collaboriamo e siamo fornitori
di alcune delle più importanti case costruttrici
di connettori a livello mondiale come Tyco, Molex,
Lumberg, Stocko”, aggiunge Lancerotto, “e abbiamo
consolidato rapporti di collaborazione qualifi-
cata con importanti gruppi industriali
stranieri che supportano KM nel fornire
istruzioni tecniche volte alla realizzazione
di alcuni prodotti custom”.
Una partnership consolidata
che nasce da esigenze concrete
“Il 2015 è stato un anno importante
per noi: le nostre macchine hanno
raggiunto un alto livello di affidabilità e
competenza nel settore grazie anche
al contributo tecnico e commerciale di
SMC. Utilizziamo il 98% di componenti
SMC sui nostri impianti, il rapporto con
i tecnici è di grande fiducia e le richieste
sono puntualmente soddisfatte”.
Un rapporto consolidato, quello tra KM
Corporate ed SMC, che nasce proprio
dalle esigenze produttive concrete
espresse dall’azienda padovana.
“Abbiamo bisogno di componenti miniaturizzati,
soluzioni compatte poco ingombranti, di estrema
flessibilità e con ciclica molto spinta e garantita”,
sottolinea Lancerotto.
Un valido esempio è costituito dalle valvole della
serie SY, che incontrano la necessità di KM Corporate
di avere modularità nel montaggio e nella
Ugo Lancerotto e
Daniele Carlotto,
rispettivamente
Purchasing Manager
e Amministratore
Unico di KM
Corporate.
n APPLICATIONS
The Right Partner to Get By in theWiringWorld
KM Corporate was founded in 2007 by Daniele Carlotto -
who now is the company’s Sole Director - and is active in
the aerospace and military electrical wiring sector. Starting in
2011, as a result of trade agreements concluded with major
machinery and component manufacturers, the company has
abandoned direct manufacturing to start marketing equipment
for several sectors: automotive, home appliances, panel
boards and electronics in general. With an ever-expanding
commercial network, KM Corporate now offers itself as a solution
partner for various needs.
The market should be approached
with enthusiasm and vision
Daniele Carlotto and Ugo Lancerotto, who is Purchasing
Manager at KM Corporate, have known each other
by Leonardo Albino
KM Corporate, a company from Padua, is successfully active in the aerospace and military wiring sector, relying on its
innovation boost, the partnership with some of the main connector manufacturers worldwide, and a strong inclination
towards export.The well-established partnership with SMC for the supply of plant components springs from practical
production needs: the ST series valves, which guarantee modularity in assembly, are the most recent case.
for over 20 years and share the same corporate vision,
enthusiasm and propensity towards problem solving.
KM offers a significant process improvement to its customers,
thus contributing to an increase in production
capacity.
The company’s know-how is the result of passion, experience
and continuous research aimed at the development
of technologically advanced and performing systems.
“Although we are a young team, we have developed an
extensive experience in the sector. This condition allows
us to approach the market with enthusiasm and vision”,
explains Ugo Lancerotto.
In addition to the business segments mentioned above,
the company from Padua offers itself strongly also in the
development of both customized and special solutions
Ugo Lancerotto and
Daniele Carlotto,
Purchasing Manager
and Sole Director
at KM Corporate.
PubliTec
NOVEMBER-DECEMBER 201555
APPLICAZIONI
La fornitura di
valvole della serie
SY di SMC è
un’ulteriore prova
della partnership
consolidata con
KM Corporate.
La sede di KM Corporate a San Giorgio delle
Pertiche, in provincia di Padova.
The KM Corporate headquarters in San Giorgio delle
Pertiche, in the province of Padua.
configurazione dei manifold di valvole. Questa serie
è adattabile a diverse applicazioni e utilizzabile
con varie tipologie di nodi seriali. Le ultime realizzazioni
hanno, inoltre, visto l’applicazione della
tecnologia EtherCAT.
In particolare, partendo da prodotti standard, SMC
ha sviluppato per KM Corporate soluzioni customizzate.
“SMC è un partner propositivo, il rapporto
umano è speciale, le risposte pronte anche su pro-
Le nuove elettrovalvole ad alto
tasso di flessibilità
Oltre al montaggio combinato delle taglie SY5000 e
SY7000 nello stesso manifold, che offre maggiore
flessibilità e un funzionamento più economico, la
nuova taglia estremamente compatta assicura un
maggiore risparmio d’aria grazie alla possibilità di
azionamento di cilindri di maggior diametro con
tempi di ciclo ridotti.
Il nuovo modello presenta un tipo di valvola con
sottobase plug-in che consente l’utilizzo indipendente
di questa valvola a 5 vie e un tipo con scarico
della pressione residua che attiva lo scarico
automatico della pressione residua stessa in un
cilindro, eliminando il bisogno di utilizzare componenti
esterni in caso di interruzione della pressione
di alimentazione.
Disponibile con tenuta in elastomero o in metallo,
particolarmente adatta per le alte frequenze d’esercizio,
e con una durata più lunga, nella nuova
serie SY è compresa la valvola pilota V100 a basso
consumo di SMC e un’opzione a risparmio energetico
in grado di ridurre ancora di più l’assorbimento.
Con le opzioni di connessione da tutte le direzioni
- superiore, inferiore e laterale - numerose taglie
per attacco fisse e sostituibili, e disponibile
per una vasta gamma di cablaggi, la nuova serie
SY3000/5000/7000 offre maggiore flessibilità e soluzioni
personalizzate.
Europe and 30% from North America, South Africa and
other countries. “We are partners and suppliers of some
of the most important connector manufacturers worldwide,
such as Tyco, Molex, Lumberg, Stocko”, adds Mr
Lancerotto, “and we have strengthened our qualified
collaboration with major foreign industrial groups that
support KM in providing technical instructions for the
development of certain custom products”.
The supply of SY series
valves from SMC is
a further evidence of
the well-established
partnership with
KM Corporate.
for the telecommunications and electronics sector.
“We have experienced a rapid growth: in 2007 we had a
turnover of 4 million Euro, while our forecast for 2015 is 7
million Euro. This confirms that we are on the right track”,
says again Mr Lancerotto.
Over 80% of the turnover comes from exports: 50% from
A well-established partnership
that springs from practical needs
“2015 has been a very important year for us: our machines
have reached a high reliability and competence
level in the sector also thanks to the technical and commercial
support of SMC. We use 98% of SMC components
on our plants, we have a close relationship of trust
with the technicians and they always meet our requests”.
The partnership between KM Corporate and SMC is
56 NOVEMBRE-DICEMBRE 2015 & meccatronica 112
The new highly flexible
solenoid valves
In addition to the combined assembly
of the SY5000 and SY7000
sizes in the same manifold, which
offers greater flexibility and
a cheaper operating mode, the
new extremely compact size ensures
a greater air saving thanks
to the possibility to actuate larger
diameter cylinders with reduced
cycle time. The new model features a
valve with a plug-in sub-base that enables the
stand-alone use of this 5-port valve and a valve
with residual pressure release that activates
the automatic release of the residual pressure
in a cylinder, thus eliminating the use of external
components in case of feed pressure interruption.
Available with elastomer or metal seal,
which is particularly suitable for high frequencies
of operation and features a longer life, the
new SY series includes the SMC energy-efficient
V100 pilot valve and an energy saving option
capable to further reduce absorption.The
new SY3000/5000/7000 series - which features
side, top and bottom port/pipe directions, several
fix and replaceable connection sizes and
is available for a wide range of wiring - offers
greater flexibility and customized solutions.
dotti custom: è un partner costantemente
aggiornato sui nuovi prodotti”, continua
Lancerotto.
Macchine dalla meccanica complessa
ma molto semplici da utilizzare
L’intero processo di realizzazione dei
sistemi avviene nella sede padovana
di KM Corporate: progettazione, produzione
di mini applicatori, unità di
aggraffatura, fino al processo completamente
automatico proprio del settore
delle macchine IDC. “Seppur complesse a livello
meccanico, le nostre macchine sono molto semplici
per l’utilizzatore finale. Il software, di facile apprendimento
e gestione, è pensato per far sì che
l’operatore sia versatile”, conclude Lancerotto.
La scelta di ottimizzare i processi di gestione tramite
il magazzino automatico, inoltre, permette una
mappatura completa del materiale e l’evasione
delle richieste 24 ore su 24. Ogni step è automatizzato:
dall’ordine alla commessa fino al prelievo
del materiale.
KM Corporate guarda al futuro mantenendo ben
saldi i suoi principi: un leitmotiv, quello di affrontare
ogni sfida come la ricerca di una soluzione innovativa
e performante, che permette a KM, grazie
anche a partnership solide come quella con SMC,
di creare tecnologia e lavoro. n
Volete esprimere la vostra opinione su questo tema?
Scrivete a: filodiretto@publitec.it
well-established and springs exactly from the practical
production needs of the company whose headquarters
are located in Padua. “We need miniaturized components,
compact and small solutions, which must be extremely
flexible and feature a very fast and guaranteed
cycle time”, highlights Mr Lancerotto.
The SY series valves are a good example, as they meet
the KM Corportate’s need for modularity in the assembly
and configuration of manifolds. This series can be adjusted
to various applications and used with different types
of serial nodes. Moreover, the latest creations include the
use of the EtherCAT technology.
In particular, SMC has developed customized solutions for
KM Corporate starting from standard products. “SMC is
quite a proactive partner, our relationship is special and they
provide fast solutions also for custom products: as a partner,
SMC is continuously updated on the new products”, says Mr
Lancerotto.
Mechanically complex but user-friendly machines
The whole system developing process occurs in the KM Corporate
headquarters in Padua: design, manufacturing of
mini-applicators and seaming units, up to the fully automatic
process typical of the IDC sector. “Although mechanically
complex, our machines are very simple for the final user.
The software, which is easy to learn and manage, is designed
to ensure that the operator is versatile”, says Mr
Lancerotto in conclusion. Moreover, the optimization of management
processes through an automatic warehouse enables
a comprehensive mapping of materials and a 24-hour
processing of requests. Every step is automated: from the
order to the commission up to the collection of materials.
KM Corporate looks towards the future while being true to its
values: this leitmotif, that is to address every challenge as the
research for an innovative and performing solution, enables KM
to create technology and jobs, also thanks to solid partnerships
such as the one with SMC.
n
PubliTec
NOVEMBER-DECEMBER 201557
INCONTRI
di Fabrizio Dalle Nogare
Alimentazione,
Nello scenario del Museo Ferrari di Maranello, tra le Rosse che hanno fatto la storia della scuderia
emiliana, Afag ha presentato il suo portfolio di prodotti, in cui spiccano le soluzioni di alimentazione
all’insegna della flessibilità, i sistemi di automazione e i moduli di trasporto lineare.
L’azienda svizzera si propone di instaurare un rapporto ancora più stretto con il mercato italiano,
basato sull’integrazione e la stretta collaborazione con i clienti.
Moduli di presa
precisi e compatti
fanno parte
della gamma di
prodotti Afag.
Precise and compact
gripping modules
form part of Afag’s
product range.
manipolazione e trasporto
si tingono di rosso
Per il primo evento organizzato sul territorio
italiano, Afag ha scelto un luogo dal grande
fascino e dal grande valore simbolico per il
mondo industriale italiano come il Museo Ferrari di
Maranello, che racconta attraverso mostre, percorsi,
oggetti - non mancano alcune delle indimentica-
bili monoposto - la storia del Cavallino rampante, tra
le icone del made in Italy di successo. Lì l’azienda
svizzera ha organizzato un incontro allo scopo di
presentare la sua gamma di prodotti, incluse le ultime
novità nell’ambito dei sistemi di alimentazione a
vibrazione, manipolazione e linee di trasporto.
58 NOVEMBRE-DICEMBRE 2015 & meccatronica 112
A fare gli onori di casa erano presenti il CEO dell’azienda,
Markus Werro, e il direttore vendite Armin
Doser, mentre Giuseppe Poletto, responsabile vendite
per l’Italia, si è incaricato di illustrare l’attività e
i prodotti dell’azienda.
“Afag sta investendo in Italia con una struttura che
supporta i clienti proponendo la soluzione migliore
per le loro esigenze. Stiamo portando avanti un’attività
nel segno dell’integrazione con clienti e fornitori:
c’è un gruppo di persone che sta lavorando in
Italia, fianco a fianco, per essere più forti”.
La storia di Afag inizia nel 1957, quasi 60 anni fa,
ed è contraddistinta dal colore rosso, elemento
che simboleggia una certa affinità con il marchio
Ferrari.
Negli ultimi anni alcuni avvenimenti hanno contribuito
a tracciare la strada dell’azienda svizzera: tra
questi l’acquisizione, nel 2001, della sede Amberg,
che aiuta a supportare il mercato tedesco e, dieci
anni dopo, l’ingresso nel gruppo Schaeff Holding.
Risale al 2013, invece, l’inizio della collaborazione
con EPS, partner nell’ambito della manipolazione
elettrica.
Affrontare il mercato italiano
puntando su precisione e qualità
“Oggi abbiamo una sede in Svizzera, a Huttwil, una
sede in Germania, più la sede di eps, che si trova
sempre in Germania, e diversi partner nel mondo.
Afag produce componentistica pneumatica, soluzioni
di alimentazione, componentistica elettrica,
sistemi di trasporto e componentistica per i sistemi
di alimentazione”, continua
Poletto. “Abbiamo deciso di affrontare il mercato
italiano puntando sulle nostre caratteristiche distintive:
se fossimo venuti in Italia a fare esattamente
quello che fanno i nostri concorrenti non avremmo
avuto alcuna possibilità di successo.
Ciò che ci rende diversi dalla concorrenza è anche
la capacità di studiare nel dettaglio e misurare
il comportamento del pezzo da alimentare, attraverso
misurazioni che assicurino il massimo della
qualità ai clienti.
Quando proponiamo una soluzione, infatti, vogliamo
essere sicuri che il sistema non si inceppi e un
controllo così accurato ci consente di garantire al
cliente che il sistema funziona”.
Afag valuta tutti gli aspetti che compongono il sistema,
come l’azionamento, il controllo, il materiale
da utilizzare, la superficie, la lavorazione che occorre
fare, se ci sono cariche, magnetismi o lubrificante.
Tutte valutazioni indispensabili per dare la
risposta migliore.
Afag progetta e realizza sistemi di alimentazione flessibili.
Afag designs and manufactures flexible feeding systems.
I sistemi di alimentazione
sono modulari e flessibili
La progettazione e realizzazione di sistemi flessibili
di alimentazione è tra le specializzazioni di Afag,
che si avvale della collaborazione con EPS per
quanto riguarda, in particolare, i motori lineari. Il
risultato è costituito da soluzioni in polizene fresate
con CAD/CAM completamente riproducibili e in
Giuseppe Poletto,
responsabile vendite
per l’Italia, ha
illustrato l’attività e i
prodotti dell’azienda
svizzera.
Giuseppe Poletto,
Italy’s sales
manager, described
the activities and
products of the Swiss
company.
PubliTec
NOVEMBER-DECEMBER 201559
INCONTRI
La collaborazione con
EPS consente ad Afag
di disporre di soluzioni
specializzate nell’ambito
dei motori lineari.
The partnerships
with EPS enables Afag to
have specialized linear
motor solutions.
n EVENTS
Feeding, Handling and Transport Turn Red
Set at the Ferrari Museum in Maranello, among the red cars that have made the history of the team from Emilia,
Afag presented its product portfolio, which is distinguished by flexible feeding solutions, automation systems, and linear
transport modules.The Swiss company aims to establish an even closer relationship with the Italian market, based on
integration and close collaboration with customers.
For the very first event arranged in Italy, Afag has chosen
a very charming and symbolic place for the Italian industry,
the Ferrari Museum in Maranello, which tells the story
of the “Prancing Horse” - one of the icons of Made in Italy
success - through exhibitions, itineraries, objects - there we
can find some of the unforgettable formula cars. The Swiss
company held there a meeting in order to present its product
range, including the latest innovations in the field of vibration
feeders, handling and transport lines. The company’s CEO,
Markus Werro, and the sales manager Armin Doser greeted the
audience, while Giuseppe Poletto, Italy’s sales manager, described
the company’s activities and products. “Afag is investing
in Italy with a structure that supports customers by offering the
best solution for their needs. We are carrying out our activity in
the sign of integration with customers and suppliers: there is a
group of people working in Italy, side by side, to be stronger”.
Afag’s history begins in 1957, almost 60 years ago, and is characterized
by the colour red, an element symbolizing a certain
affinity with the Ferrari brand. In recent years some events have
helped to pave the way of the Swiss company: one of them is
the takeover, in 2001, of Amberg factory, which helps supporting
the German market and, a decade later, when Afag joined the
Schaeff Holding group. On the other hand, the beginning of the
collaboration with EPS, Afag’s partner in the electrical handling
field, dates back to 2013.
The feeding systems are modular and flexible
The design and implementation of flexible feeding systems is
one of Afag’s specializations. The company collaborates with
EPS, in particular, with regard to linear motors. This results in
polyzene solutions milled with CAD/CAM. These solutions are
fully reproducible and capable of ensuring continuity in track
processing. Among the benefits of these solutions there are low
noise, high positioning accuracy, optimal workpiece output position,
reduced cycle time, and the advantages deriving from the
absence of anti-vibration mountings.
“All our systems are assembled without anti-vibration mountings.
This saves us a lot of room inside the machine and prevents
the systems from interfering with each other”, adds Mr Poletto.
“Afag employs control systems for magnetic vibrating bases,
belt and hopper, and an innovative system called Smart Box,
which connects directly to the PLC and independently manages
the signals allowing the customer to focus on its core business,
without worrying about the feeding system. On the other
hand, as regards the bowls, all tracks are designed on CAD with
the geometry of the customer’s piece, and are manufactured
by means of a 5-axis machine. This provides an advantage in
terms of repeatability and noise levels. We are also developing
a simulation software that enables us to assess also the customdi
Fabrizio Dalle Nogare
Accuracy and quality to approach the Italian market
“These days we have one head office in Switzerland, in Huttwil,
one office in Germany, plus the eps offices, which are also in
Germany, and several partners worldwide. Afag manufactures
pneumatic components, feeding solutions, electrical components,
transport systems and components for feeding systems”,
says Mr Poletto. “We have decided to approach the Italian market
by focusing on our distinctive features: if we had come to
Italy to do exactly what our competitors do, we would not have
had any chance of success. What makes us different from our
competitors is the ability to study in detail and measure the behaviour
of the workpiece to be fed through measures that assure
customers of the highest quality. When we offer a solution, we
want to be sure that the system does not fail and such a carefully
monitoring enables us to guarantee the customer that the
system works”.
Afag evaluates all aspects that make up the system, such as
drive, control, material to be used, surface, necessary processing,
any presence of charges, magnetism or lubricant. All these
assessments are necessary to provide the best solution.
60 NOVEMBRE-DICEMBRE 2015 & meccatronica 112
grado di garantire continuità nella lavorazione delle
piste. Tra i benefici di queste soluzioni ci sono silenziosità,
alta precisione di posizionamento, posizione
di uscita del pezzo ottimale, ridotti tempi ciclo e i
vantaggi che derivano dall’assenza di anti-vibranti.
“Tutti i nostri sistemi sono montati senza gli anti-vibranti.
Questo ci permette di risparmiare molto
spazio all’interno della macchina ed evitare che
facciano interferenza uno con l’altro”, aggiunge
Poletto. “Afag utilizza sistemi di controllo per le
basi vibranti magnetiche, il nastro e la tramoggia e
un sistema innovativo chiamato Smart Box, che si
collega direttamente al PLC e gestisce autonomamente
i segnali permettendo al cliente di concentrarsi
sul suo core business, senza preoccupazioni
riguardanti il sistema di alimentazione. Per quanto
riguarda le tazze, invece, tutte le piste sono progettate
al CAD con la geometria del pezzo del cliente,
e vengono realizzate a macchina con una 5 assi.
Questo assicura un vantaggio in termini di ripetibilità
e rumorosità. Stiamo, inoltre, sviluppando un
software di simulazione che ci permette di valutare
anche il movimento del sistema del cliente in 3D.
Lavoriamo sempre allo sviluppo di nuove soluzioni
e nuovi strumenti che ci permettono di affiancare il
cliente anche in fase di progettazione”.
Il modulo di trasporto lineare
ha una concezione innovativa
Afag è attiva anche nella produzione di soluzioni
di automazione, quali moduli lineari, slitte pneumatiche,
sollevatori, unità rotative pneumatiche, varie
serie di pinze di diverse dimensioni, pinze rotanti
pneumatiche.
Una soluzione all’avanguardia è stata implementata
circa due anni fa nell’ambito del trasporto lineare.
Si tratta del sistema LTM (Linear Transport
Module), composto da un portapezzo, dal modulo
di trasporto, da una piastra e da una base di
supporto. Il sistema prevede la possibilità di un
accesso frontale, mentre le stazioni di lavorazione
sono tutte posizionate posteriormente. “Il sistema
LTM è un’applicazione molto interessante, che sta
riscontrando un buon successo. Questo prodotto
è basato su una visione diversa rispetto ai nostri
concorrenti e implica diversi vantaggi, quali velocità,
precisione, compattezza, flessibilità e soprattutto
accessibilità”.
Una testimonianza d’eccezione
dal mondo industriale italiano
Nel corso dell’evento non si è, però, parlato soltanto
di prodotti e soluzioni di automazione. Le
aziende sono anche collettori di valori e cultura e,
soprattutto, sono organizzazioni fatte da persone: i
rapporti tra le persone, infatti, possono fare la differenza
e decretare il successo di un’impresa.
Anche di questo ha parlato una personalità
d’eccellenza dell’industria italiana, Enrico
Loccioni, di recente insignito del titolo di Cavaliere
del Lavoro e alla guida del Gruppo
Loccioni, che progetta e realizza soluzioni
di misura, assemblaggio e controllo qualità
per settori quali energia, ambiente, mobilità,
automotive, medicale e alimentare. “Siamo
contenti di collaborare con aziende così importanti
e di avere incontrato, nel corso del
tempo, realtà che ci hanno coinvolto nella
creazione di reti, di network attraverso cui
fare cultura e sviluppare lavoro. La nostra
azienda è nata nel ’68 in un territorio preparato
dal punto di vista industriale, come
quello delle Marche, e ha sempre perseguito
un modello preciso, che prevede che il pro-
Il Museo Ferrari di
Maranello ha ospitato
il primo evento
organizzato da Afag in
Italia.
The Ferrari Museum in
Maranello hosted the first
event held by Afag in Italy.
Afaghanelsuo
portfolio una
vasta gamma di
soluzioni per
l’automazione.
Afag has a wide
range of automation
solutions in its
product portfolio.
PubliTec
NOVEMBER-DECEMBER 201561
INCONTRI
Il Cavaliere del
Lavoro Enrico
Loccioni, alla
guida del Gruppo
Loccioni, ha tenuto
un discorso nel
corso dell’evento.
Enrico Loccioni,
Cavaliere del Lavoro
and head of Loccioni
Group, gave
a speech during
the event.
er’s system movement in 3D. We are constantly developing new
solutions and new tools that enable us to support customers also
in the design phase”.
The linear transport module
has an innovative vision
Afag is also active in the manufacturing of automation solutions,
such as linear modules, pneumatic slides, lifters, pneumatic rotary
units, several series of grippers of different sizes, rotating
pneumatic grippers. One pioneering solution was implemented
about two years ago in the context of linear transport. This is the
LTM system (Linear Transport Module), which comprises workpiece
holder, transport module, plate, and support base. The
system provides the possibility of frontal access, while the machining
stations are all located at the rear. “The LTM system is a
very interesting application and is achieving some success. This
product is based on a different vision than our competitors and
implies several benefit, such as speed, accuracy, compactness,
flexibility, and especially affordability”.
An exceptional witness from the Italian industry
However, during the event there was not only a talk of automation
products and solutions. Companies are also collectors of values
and culture and, above all, are made by people: interpersonal
relationships can make the difference and determine the success
of a company. This was one of the topics in the speech
given by a famous personality from the Italian industry, Enrico
Loccioni, who was recently awarded the title of “Cavaliere del
Lavoro” and head of Loccioni Group. The company designs and
develops measurement, assembly and quality control solutions
for the energy, environment, mobility, automotive, medical and
food sectors.
“We are pleased to partner with such important companies and
to have met, over time, companies that have actually involved
us in networking. These networks enables us to promote culture
and create jobs. Our company was founded in 1968 in the
Marche region, an area that is prepared from an industrial point
of view and has always followed a specific model, which predicts
that the profits made with work stay in the company and
then are reinvested to make the company grow. This formula
ensures work continuity”.
The Loccioni Group’s history is essentially based on product
quality, confidence in human resources and a very close relationship
with the Marche region. “Corporate culture and qualitative
growth can be searched in the care paid to the spaces
where the company works, which can be made more sustainable.
When we needed to expand our headquarters, which are
located along the Esino river, we decided to personally take care
of the requalification of the area, making it more accessible to the
community, employing over 70 local companies and promoting
a project that has come down to Expo. All this has been appreciated
by the community and proves that companies can really
integrate themselves with the surrounding territory”. n
fitto realizzato con il lavoro rimanga nell’impresa e
venga reinvestito per la crescita dell’impresa stessa.
Questa è la formula che garantisce continuità
al lavoro”.
La storia del Gruppo Loccioni è essenzialmente
basata sulla qualità dei prodotti, sulla fiducia riposta
nelle risorse umane e sul rapporto molto stretto
con il territorio marchigiano.
“La cultura di un’impresa e la crescita qualitativa si
possono ricercare anche nella cura degli spazi in
cui si lavora, che possono essere resi più sostenibili.
Quando abbiamo avuto bisogno di ampliare la
nostra sede, che si trova lungo il fiume Esino, abbiamo
deciso di occuparci noi della riqualificazione
del territorio, rendendolo più fruibile alla collettività,
dando lavoro a oltre 70 imprese locali e promuovendo
un progetto che è arrivato fino a Expo. Tutto
ciò è stato apprezzato dalla comunità ed è una
dimostrazione del fatto che l’impresa può davvero
integrarsi con il territorio che la circonda”. n
Volete esprimere la vostra opinione su questo tema?
Scrivete a: filodiretto@publitec.it
62 NOVEMBRE-DICEMBRE 2015
& meccatronica 112
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INCONTRI
L’innovazione
che fa presa
La propensione all’innovazione nel campo dell’automazione ha caratterizzato la storia di
Schunk, che proprio quest’anno celebra il suo 70mo anniversario. Alla EMO di Milano,
dove è stato presentato, tra l’altro, un sistema modulare per il serraggio diretto del
pezzo, abbiamo incontrato Henrik A. Schunk, insieme alla sorella alla guida dell’azienda.
Con lui abbiamo parlato dei progetti e delle prospettive future del gruppo, impegnato
più che mai nello sviluppo di soluzioni di automazione e robotica. di Fabrizio Dalle Nogare
Schunk ha
sviluppato la prima
mano a 5 dita servo
elettrica pronta per
essere prodotta in
serie.
Schunk has
developed the
first servo-electric
5-finger gripping
hand ready to be
mass produced.
Sono passati 70 lunghi anni da quando, in un
contesto caratterizzato dalle macerie della fine
della seconda guerra mondiale, il pioniere Friedrich
Schunk fondò la piccola officina meccanica
che sarebbe diventata una delle realtà di riferimento
nel settore della tecnica di serraggio e di presa.
Oggi, forte dei suoi oltre 2.500 collaboratori in 8 paesi
e di un programma che include più di 11.000 componentistandardperilserraggioel’automazione,Schunk
approfitta dell’anniversario per guardare a ciò che è
stato fatto in passato e rilanciare sul futuro. La partecipazione
alla EMO di Milano ha offerto, infatti, un bel
64 NOVEMBRE-DICEMBRE 2015 & meccatronica 112
parallelismo proprio tra passato e prospettive future.
“Nel 1945, Friedrich Schunk iniziò la sua attività con
delle riparazioni fatte in una piccola stalla”, racconta
Andreas Kuehl, amministratore delegato di Schunk
Italia. “Dopo aver inventato una punzonatrice per i
paralumi che si usavano nelle lampade di una volta,
Schunk è stata in grado di entrare nel settore automotive,
grazie anche alla vicinanza geografica con
gli stabilimenti di alcuni famosi produttori di auto.
Tra le molte invenzioni che si sono susseguite nel
corso degli anni c’è anche la prima mano di presa
standardizzata: un prodotto per cui Schunk è riconosciuta
tuttora nel mondo”. Nell’ambito del serraggio,
in particolare, l’attività è stata avviata con le morse
automatiche, passando per gli auto-centranti, fino a
soluzioni sofisticate ed evolute che ambiscono, oggi,
a creare una gamma il più possibile completa, che
include sistemi di robotica mobile, robotica di servizio,
pinze elettriche o soluzioni basate sulla tecnologia
magnetica.
Il concetto di innovazione
passa anche dall’immagine
Alla rassegna milanese della macchina utensile ha
preso parte anche Henrik A. Schunk, nipote del
Henrik A. Schunk, a destra, insieme
all’amministratore delegato di Schunk
Italia Andreas Kuehl.
Henrik A. Schunk, on the right, together
with Andreas Kuehl, CEO at Schunk Italia.
fondatore dell’azienda, che insieme alla sorella
Kristina I. è oggi alla guida del gruppo tedesco.
“Quando mio nonno avviò l’azienda, nel 1945, a
causa della guerra praticamente tutto era distrutto
e c’era molto da ricostruire. Lui è stato capace
Insieme al
testimonial
di Schunk, Jens
Lehmann, gli ex
calciatori Rudi
Voeller e Gianluca
Zambrotta hanno
partecipato a un
dibattito presso
lo stand di Schunk
alla EMO
di Milano.
n EVENTS
by Fabrizio Dalle Nogare
Innovation that Grips
The propensity to innovation in the automation
field has characterized Schunk’s history, which
this year celebrates its 70th anniversary. At EMO
Milano, where, among others, a modular system
for direct workpiece clamping was presented,
we met Henrik A. Schunk, at the head of the
company together with his sister.We talked
to him about the group’s future projects and
prospects, as the company is committed more
than ever to develop automation and robotics
solutions.
It’s been 70 long years since, in a context characterized
by the ruins of the Second World War, the pioneer Friedrich
Schunk founded the small mechanical workshop
that would become a benchmark in the clamping and
gripping technology sector. Nowadays, backed by over
2,500 employees in 8 countries and a list that includes
more than 11,000 standard components for clamping and
automation, Schunk takes advantage of the anniversary
to look at what has been done in the past and do even
better in the future. Attending EMO Milano has offered a
nice parallelism precisely between the past and future
prospects.
“In 1945, Friedrich Schunk started his business by doing
repair works in a small stall”, says Andreas Kuehl, CEO
at Schunk Italia. “After inventing a punching machine for
the lampshades that were used in the past, Schunk has
Former footballers Rudi
Voeller and Gianluca
Zambrotta took part
in a debate at the
Schunk’s stand at EMO
Milano along with
Schunk’s testimonial Jens
Lehmann.
PubliTec
NOVEMBER-DECEMBER 201565
INCONTRI
di inventare soluzioni in grado di automatizzare la
produzione. Proprio lì sta il DNA tecnico dell’azienda:
cerchiamo sempre di affrontare il mercato proponendo
innovazione, perché spesso non basta
avere i migliori prodotti, ma bisogna cercare di fare
qualcosa di diverso rispetto ai concorrenti”.
L’idea di distinguersi dalla concorrenza riguarda
certamente la tecnologia, ma passa anche attraverso
l’immagine dell’azienda, che da qualche
anno ha un testimonial d’eccezione, l’ex portiere del-
Sistema intelligente di bloccaggio
La recente acquisizione, da parte di Schunk, dell’azienda bergamasca S.P.D. mira ad ampliare il più possibile la
gamma di soluzioni di serraggio, sfruttando tecnologie innovative e dalle grandi potenzialità come quella magnetica.
“La nostra azienda è focalizzata al 100% sullo sviluppo di sistemi magnetici”, spiega Roberto Pola, responsabile
vendite di S.P.D. “Più che un prodotto vero e proprio, quella presentata in fiera è una tecnologia che rappresenta, a
nostro avviso, una svolta nel sistema magnetico tradizionale: l’abbiamo chiamato Sistema intelligente di bloccaggio.
Il sistema funziona con un piano magnetico: si prende e si posiziona su un piano un pezzo di ferro. Lo si magnetizza,
il sistema si blocca e, nel momento in cui avviene il bloccaggio, è in grado di comunicare la posizione del pezzo e la
forza con cui viene tenuto. Per poter staccare il pezzo, occorre applicare una forza pari a quella indicata”. La forza
magnetica viene monitorata grazie a sensori particolari e il flusso magnetico, attraverso sistemi matematici brevettati
da S.P.D., viene trasformato in forza, peraltro testata. Non è difficile immaginare
le applicazioni concrete di questa tecnologia. “In futuro la macchina
potrà riconoscere la posizione dei pezzi, elaborare la forza con cui sono tenuti
e calibrare la lavorazione in funzione della forza disponibile. Questo solleva
l’operatore dalla responsabilità del bloccaggio. Noi, insomma, siamo in grado
di rilevare e mostrare la forza, un aspetto non usuale per i sistemi magnetici”,
conclude Pola.
Intelligent locking system
The recent takeover of the Bergamo-based company S.P.D. by Schunk aims to
expand as much as possible the range of clamping solutions, using innovative
technologies with great potential such as the magnetic one. “Our company is
100% focused on the development of magnetic systems”, says Roberto Pola,
sales manager at S.P.D. “In our opinion, more than an actual product, the technology
presented at the fair is a breakthrough in the traditional magnetic system: we have called it Intelligent locking
system. The system works with a magnetic surface: you take a piece of iron and place it on a flat surface. The piece
is magnetized, the system locks and, at the moment of locking, is capable to communicate the piece position and the
strength with which it is held. In order to remove the piece, it is necessary to apply a force equal to that indicated”.
The magnetic force is monitored thanks to special sensors, and the magnetic flux, by means of mathematical models
patented by S.P.D., is converted into force, which is also tested. It is not hard to imagine the practical applications of
this technology. “In the future, the machine may detect the piece position, process the force with which the pieces
are held and calibrate manufacturing in function of the available force. This relieves the operator from liability for
blocking. In short, we are able to detect and show the force, which is something unusual for magnetic systems”, says
Mr Pola in conclusion.
been able to enter the automotive sector, also thanks to
the geographical proximity to the plants of some famous
auto makers.
Among the many inventions that have taken place over the
years there is also the first standardized gripping hand:
a product that has made Schunk famous worldwide”. As
for clamping, in particular, the business was started with
automatic vices, through self-centering up to sophisticated
and advanced solutions that today aim to create the
most possible complete range, including mobile robotics
systems, service robotics, electric grippers or solutions
based on magnetic technology.
66 NOVEMBRE-DICEMBRE 2015 & meccatronica 112
la nazionale tedesca di calcio Jens Lehmann. “Proprio
guardando una partita di calcio ho pensato a un
portiere quale testimonial dei sistemi di presa Schunk
e l’immagine che abbiamo scelto per rappresentare
il concetto di presa è secondo me azzeccata: chi la
vede ne coglie immediatamente il significato. Questo
significa avere il giusto testimonial”.
L’interazione tra uomo e robot
è una grande sfida per tutti
La partecipazione a EMO 2015 è un’ulteriore prova
dell’importanza che Schunk attribuisce al mercato
italiano. “Le nostre aspettative sulla fiera, piuttosto
alte, sono state decisamente soddisfatte. Abbiamo
sviluppato contatti importanti con visitatori provenienti
da tanti paesi”, conferma Henrik A. Schunk,
supportato dalle parole di Andreas Kuehl: “Dopo
la Germania, l’Italia è il secondo mercato in Europa
per Schunk. Il settore automotive rimane tuttora
primario, ma nell’ambito dell’automazione cerchiamo
di diversificare e puntare anche su altri settori.
In questo momento, per esempio, in Italia è cresciuta
l’importanza del settore aeronautico”.
Il sistema modulare
della tecnica di
serraggio diretto
Vero-S di Schunk
è un importante
pezzo di un puzzle
per ottenere
maggiore efficienza
durante la
produzione.
The Vero-S direct
clamping technique
modular system
by Schunk is an
important piece of
a puzzle to achieve
greater efficiency
during production.
The concept of innovation also depends on image
Henrik A. Schunk, grandson of the company founder, also
attended the machine tool exhibition in Milan. He, together
with his sister Kristina I., is at the head of the German group.
“When my grandfather started the company, in 1945, almost
everything had been destroyed by the war and there was
much to rebuild. He was able to invent solutions that can
automate production. This is exactly the company’s technical
DNA: we always try to approach the market by providing
innovation, as having the best products is often not enough,
but you must try to do something different from competitors”.
Standing out from the competition certainly concerns technology,
but it also involves the company’s image, which for
some years has had a special testimonial, the former goalkeeper
of the German national football team Jens Lehmann.
“It was watching a football game that I thought of a goalkeeper
as a testimonial for Schunk’s gripping systems, and I
think that the image we have chosen to represent the idea of
gripping is appropriate: those who see it immediately grasp
its meaning. This means that we have the right testimonial”.
The interaction between human and robot
is a great challenge for all
Attendance at EMO 2015 is further proof of the importance
that Schunk gives to the Italian market. “Our expectations for
the exhibition, which were quite high, have been fully met.
We have developed important contacts with visitors from
many countries”, says Henrik A. Schunk, supported by the
words of Andreas Kuehl: “After Germany, Italy is the second
largest market in Europe for Schunk. The automotive
industry remains primary, but in the automation field we try to
diversify and focus also on other sectors. Right now, for example,
the importance of the aviation industry has increased
in Italy”.
Specialist in automation, Schunk is developing solutions of
high interest in robotics, such as the gripping hand on display
at the company’s stand during EMO. Henrik A. Schunk
outlines his idea on the interaction between humans and robots
in future production, one of the hottest topics in the current
production world. “We are facing a great challenge for
all. In the assembly sector, where the robot works closer and
closer to humans, we must be sure that the robot and the operator’s
timings are synchronized. Therefore, it is necessary
to create efficient production contexts by using sensors and
cameras. Once we have achieved this, we can focus on the
operations that can be taught to the robots.
However, the goal to be achieved is the full cooperation between
human and robot: technology is already available,
now we must create the conditions for this to happen”.
A modular system
for workpiece clamping
During EMO, Schunk presented some important innovations
in its range of products. One of these, in particular, relates
to clamping technique and is the Vero-S modular system
for direct workpiece clamping, designed to ensure greater
PubliTec
NOVEMBER-DECEMBER 201567
INCONTRI
Specialista nell’automazione, Schunk sta sviluppando
soluzioni di grande interesse nella robotica,
come ad esempio la mano di presa in mostra allo
stand durante la EMO. Henrik A. Schunk illustra la
sua idea sull’interazione tra uomini e robot nella
produzione del futuro, un tema tra i più caldi nel
mondo produttivo attuale. “Siamo di fronte a una
grande sfida per tutti. Nell’ambito dell’assemblaggio,
dove il robot lavora sempre più vicino all’uomo,
bisogna essere sicuri che i tempi del robot e
quelli dell’operatore siano sincronizzati. È necessario,
quindi, creare contesti produttivi efficienti
attraverso l’uso di sensori, di telecamere. Una
volta ottenuto questo, ci si può concentrare sulle
operazioni che possono essere insegnate ai robot.
Grazie alla regolazione fine in altezza dei moduli impilabili
standardizzati, il sistemaVero-S consente di realizzare diversi
livelli di serraggio.
Thanks to fine height adjustment of standardized stacking modules,
the Vero-S system allows the creation of different clamping levels.
L’obiettivo da raggiungere è comunque la collaborazione
completa tra uomo e robot: la tecnologia
è già disponibile, ora bisogna creare le condizioni
perché ciò avvenga”.
Un sistema modulare
per il serraggio del pezzo
Nel corso della EMO, Schunk ha presentato alcune
rilevanti novità nella sua gamma di prodotti. Una di
queste, in particolare, riguarda la tecnica di serraggio
ed è costituita dal sistema modulare Vero-S
per il serraggio diretto del pezzo, ideato per garantire
maggiore produttività e redditività, assicurare
elevata precisione e minimizzare il rischio di collisioni,
senza dispositivi di serraggio supplementari
o ingombri aggiuntivi. Inoltre, i collegamenti di
bloccaggio tra i singoli moduli che costituiscono il
sistema hanno una forza traente fino a 25.000 N e
possono essere azionati in pochissimo tempo per
mezzo di una chiave esagonale.
Tutte le interfacce dispongono di un centraggio conico
senza gioco che garantisce una precisione di
ripetibilità
Associazione
Italiana di
Automazione
Meccatronica
www.aidam.it www.aidam.it www.aidam.it www.aidam.it www.aidam.it
INCONTRI
Il design entra
in fabbrica
di Fabrizio Dalle Nogare
La fabbrica del futuro immaginata
da Comau e dal design team di CNH Industrial.
The factory of the future imagined by Comau and the
CNH Industrial design team.
www.comau.com
www.cnhindustrial.com
Investendo sul rinnovamento delle sue macchine Powertrain in termini di design,
Comau vuole inaugurare una nuova era in cui alla tecnologia e alla qualità
degli impianti si unisca una maggiore ricerca estetica, legata alla funzionalità
delle macchine stesse, all’ergonomia del posto di lavoro e all’integrazione tra
uomo e robot. Alla EMO di Milano il nuovo concept è stato applicato alla cella
di assemblaggio SmartRob, flessibile e modulare per una più elevata efficienza
produttiva, e al centro di lavoro SmartDrive.
Il caso più celebre è certamente quello di Apple,
che per prima decise di affiancare all’innovazione
tecnologica dei suoi prodotti elementi di design
che potessero garantire un vantaggio competitivo
sul mercato. L’esperienza dice che l’obiettivo - in un
ambito ben diverso dall’industria manifatturiera - è
stato sicuramente raggiunto. Tuttavia, chi ha detto
che elementi di design non possano essere associati
a macchine utensili e celle di assemblaggio?
“Siamo italiani: lo stile e il design fanno parte delle
70 NOVEMBRE-DICEMBRE 2015 & meccatronica 112
nostre radici e ora vogliamo portare
queste componenti all’interno della
fabbrica, per fare in modo che il luogo
di lavoro sia anche bello e attraente
per la persona che ci lavora”,
esordisce Gianluca Bianco, Chief
Operating Officer della business unit
Powertrain Machining and Assembly
di Comau, che ci illustra la nuova filosofia
dell’azienda piemontese. “La
fabbrica, oggi, deve diventare un
luogo accogliente e non più, come
in passato, un posto sporco e buio”.
I cambiamenti sono attesi
alla prova del mercato
Alla EMO, la fiera internazionale della
macchina utensile che si è tenuta
lo scorso ottobre a Milano, erano in
mostra due impianti Comau - il sistema standard e
modulare per l’assemblaggio SmartRob e il centro
di lavoro orizzontale SmartDrive - perfettamente
funzionanti in termini di meccanica e impiantistica e
arricchiti con il concept dei ripari sviluppati nell’ottica
del design.
Come ogni cambiamento pensato perché apporti
valore aggiunto, anche questo è atteso dalla prova
più importante, l’accoglienza che riserverà il mercato.
“Crediamo proprio che il mercato sia pronto a
recepire questo tipo di innovazione”, continua Bianco.
“Come accade per gli oggetti di uso quotidiano,
a parità di qualità e di prezzo l’acquirente predilige
il prodotto bello. È chiaro, ed è bene ribadirlo, che
La macchina
SmartRob di Comau
con il nuovo design
dei ripari in mostra
alla EMO di Milano.
n EVENT
Design Enters the Factory
By investing in Powertrain machine renovation in
terms of design, Comau wants to usher in a new era
where plant technology and quality are joined by more
aesthetic research related to machine functionality,
workplace ergonomics, and human-robot integration.At
EMO Milano this new concept has been applied to the
SmartRob assembly cell, which is flexible and modular
for higher production efficiency, and the SmartDrive
machining centre.
by Fabrizio Dalle Nogare
The most famous case is certainly Apple, which first decided
to support the technological innovation of its products
with design features that could provide a competitive advantage
in the market. Experience says that the goal - in a very
different context from the manufacturing industry - has certainly
been achieved. However, who says that design features
cannot be associated with machine tools and assembly cells?
“We are Italians: style and design are part of our roots, and now
we want to bring these components into the factory to make sure
that the workplace is also beautiful and attractive to the people
who work there”, says Gianluca Bianco, Chief Operating Officer
of the Powertrain Machining and Assembly business unit at Comau,
who shows us the new corporate philosophy. “Nowadays,
the factory must become a welcoming place and should no
longer be a dirty and dark place as it was in the past”.
Changes shall pass
the market test
Two Comau plants were on display at EMO, the world machine
tool exhibition, which was held last October in Milan: the
SmartRob modular and standard assembly system and the
SmartDrive horizontal machining centre. These were fully functional
in terms of mechanics and plant design and enriched with
covers developed in a design perspective.
Like any change designed to add value, this also shall pass the
most important test, the initial market response. “We do believe
that the market is ready to understand this kind of innovation”,
says Mr Bianco. “As is true for our everyday objects, if quality
and price are the same the buyer prefers a good-looking product.
It is clear, and it is worth repeating, that cutting-edge technology
should be the basis of everything”.
“In the technical field, design is not an end in itself”, adds Giovanni
Maria Varazi, head of Marketing & Business Development
- Powertrain Machining and Assembly at Comau. “The new concept
applied to these machines is still inspired by the feedback
The Comau SmartRob
machine with the new
cover design on display
at EMO Milano.
PubliTec
NOVEMBER-DECEMBER 201571
INCONTRI
alla base di tutto deve necessariamente esserci una
tecnologia all’avanguardia”.
“In campo tecnico non esiste design fine a se stesso”,
aggiunge Giovanni Maria Varazi, a capo del
Marketing & Business Development - Powertrain
Machining and Assembly di Comau. “Il nuovo concetto
applicato a queste macchine è stato comunque
ispirato dai feedback che abbiamo ricevuto
dagli operatori o dai nostri clienti. Il binomio funzione/design
è sempre valido: un’innovazione in
termini di design ha senso solo se poi il prodotto
funziona bene. Inoltre, il nuovo concetto rende la
macchina molto più accessibile all’operatore per
interventi di manutenzione, a conferma del fatto
che stile e funzionalità sono strettamente legati”.
Modificare la capacità produttiva
in pochi turni di lavoro
Il nuovo sistema per l’assemblaggio SmartRob di
Comau integra in un’unica soluzione, standard e
modulabile, i più innovativi sistemi di montaggio
con avanzate tecnologie di automazione robotizzata.
Elevata robustezza, semplicità di utilizzo e alte
performance sono il risultato di questa innovazione,
progettata per essere flessibile, scalabile e assicurare
efficienza.
“SmartRob è una cella di montaggio seriale”, afferma
Gianluca Bianco. “Sono molte le esigenze che
ci hanno portato a sviluppare questa stazione. Innanzitutto
l’applicazione di un robot che permetta
la flessibilità, intesa come la possibilità di montare
un giorno un motore e, il giorno dopo, un motore
diverso. Quindi un sistema molto più facile da riattrezzare
e da far partire su un nuovo componente”.
Flessibilità, dunque, che si abbina alle altre caratteristiche
prima citate. “Abbiamo anche lavorato
molto sulla modularità di questa stazione, che ha
una larghezza standard. Gran parte dei clienti, infatti,
partono con un’idea per poi cambiarla in corso
d’opera, magari per adeguarsi all’evoluzione del
mercato. Se il cliente ha bisogno di aumentare la
sua produttività, una stazione, poniamo, manuale,
può essere agevolmente staccata dal convogliatore
e sostituita con una stazione semi-automatica, che
ha una produttività ovviamente più alta, o addirittura
con una stazione completamente automatica. In
E l’involucro cambia colore
Per rinnovare il design delle sue macchine Powertrain, Comau si è avvalsa di un partner d’eccezione, scelto peraltro
con un criterio preciso. Il Design Team di CNH Industrial, infatti, ha curato il progetto di rinnovamento. In questo
modo è stato generato un interessante ribaltamento dei ruoli: i designer dei prodotti che vengono assemblati
grazie alle macchine Comau sono potuti intervenire direttamente nella progettazione delle macchine
che dovrebbero realizzare i prodotti finali. Si è partiti dallo studio dei concetti di illuminazione utilizzati
nel moderno interior design per sviluppare un sistema di illuminazione a LED in grado di cambiare il
colore di tutto l’involucro della macchina, adattando così l’estetica dell’impianto all’identità e ai gusti
dei clienti.
“Ne è risultata la progettazione di un involucro trasparente e illuminato”, ha detto David Wilkie, a capo
del team di design. “All’interno sono visibili il motore e i componenti meccanici. L’utilizzo di materiali trasparenti
si ispira alla realizzazione delle moderne strutture in vetro, agli acquari e ai mobili in plexiglas”.
The casing changes colour
In order to renovate the design of Comau’s Powertrain machines, the company has made use of a
special partner, however chosen according to a precise criterion. The CNH Industrial Design Team
oversaw the renovation project. In this way an interesting role reversal has taken place: the designers of
products assembled thanks to Comau machines have been directly involved in the design of machines
that should manufacture the final products.
They started from the study of lighting concepts used in modern interior design to develop a LED lighting
system capable to change the colour of the whole machine casing, thus adjusting the system
aesthetics to the customers’ identity and tastes.
“The result was the design of a transparent and illuminated casing”, said David Wilkie, head of the design
team. “Inside you can see the engine and mechanical components. The use of transparent materials is inspired
by the manufacturing of modern glass structures, aquariums and Plexiglas furniture”.
72 NOVEMBRE-DICEMBRE 2015 & meccatronica 112
una stazione di montaggio è difficile fare la differenza
dal punto di vista strettamente tecnologico. Ciò
che ci interessava, quindi, era dare la possibilità
al cliente di modificare la sua produttività in pochi
turni di lavoro”.
Le soluzioni vanno alla ricerca
della massima modularità
A ben vedere, si tratta di un sistema ad alto coefficiente
di automazione messo a disposizione prevalentemente
dei clienti che operano nell’ambito
dell’automotive - non solo nel contesto del gruppo
FCA, Fiat Chrysler Automobiles, di cui Comau fa
parte - e modulato sulle loro esigenze produttive. La
versione automatica, in particolare, può essere dotata
di due robot, con il secondo deputato a gestire
il sistema di alimentazione delle parti, quali pistoni
e semi-cuscinetti. In questo caso, il robot prende il
materiale direttamente da un magazzino e asserve
la stazione successiva. Tutte le stazioni sono collegate
con un line monitoring system che si occupa di
gestire la produzione.
La SmartRob appartiene a un innovativo concetto
di assemblaggio modulare sviluppato da Comau
e denominato SmartCube. SmartCube Comau integra
le più sofisticate tecnologie della robotica e
dell’assemblaggio in un sistema semplice, robusto
ed efficiente che rispetta la normativa Lean Manufacturing.
Il futuro dell’integrazione
tra uomo e robot
Sia lo sviluppo concettuale e tecnologico dei nuovi
impianti che la maggiore focalizzazione sull’aspetto
del design rientrano in un’idea più generale che
prevede una tendenza marcata, nel mondo produttivo,
verso un’integrazione più efficiente ed efficace
we have received from operators or from our customers. The
function/design combination always applies: design innovation
only makes sense if the product works well. Moreover, the new
concept makes the machine much more accessible to the operator
for maintenance, proving that style and functionality are
closely related”.
Changing production capacity
in a few shifts
The new Comau SmartRob assembly system integrates the
most innovative assembly systems with advanced robotic automation
technologies in a single, standard and modular solution.
High robustness, ease of use and high performance are the result
of this innovation, which has been designed to be flexible,
scalable and ensure efficiency.
“SmartRob is a serial assembly cell”, says Gianluca Bianco.
“Many needs have led us to develop this station. First of all, the
application of a robot that would allow flexibility, considered as
the ability to assemble an engine today and a different engine
the next day. So, this system is a lot easier to retool and start on
a new component”.
Flexibility, then, which is combined with the other features mentioned
above. “We have also worked a lot on the modularity of
this station, which has a standard width. Most customers change
their initial idea as the work progresses, perhaps to adjust to
market developments. If customers need to increase their productivity,
a manual station, say, can be easily detached from the
conveyor and replaced with a semi-automatic station, which has
of course a higher productivity, or even with a fully automatic station.
In an assembly station it is difficult to make a difference from
a strictly technological point of view. What mattered to us, then,
was giving the customer the possibility to change its productivity
in a few shifts”.
Solutions look for
maximum modularity
As we can see, this system features a high degree of automation
and is made available primarily to customers operating in the
automotive sector - not only in the context of the FCA group,
Fiat Chrysler Automobiles, of which Comau forms part - and
modulated on their production needs. The automatic version,
in particular, can be equipped with two robots, with the second
appointed to manage the part-feeding system, such as pistons
and semi-bearings. In this case, the robot picks the material directly
from a warehouse and service the next station. All stations
are connected to a line monitoring system, which manages production.
SmartRob belongs to an innovative concept of modular assembly
developed by Comau and named SmartCube. Comau’s
SmartCube integrates the most sophisticated technologies in
the field of robotics and assembly in a simple, sturdy and efficient
system that is compliant with the Lean Manufacturing regulations.
Il progetto del
design del motore,
inciso sull’involucro
esterno, è
un omaggio
all’esperienza
di Comau nello
sviluppo delle
macchine.
The engine design,
engraved on the
outer casing, is a
tribute to Comau’s
expertise in machinery
development.
PubliTec
NOVEMBER-DECEMBER 201573
INCONTRI
Uno sguardo
all’interno della cella
di assemblaggio che
Comau ha messo in
mostra alla EMO di
Milano.
A look inside the
assembly cell that
Comau put on display
at EMO Milano.
The future of human-robot
integration
Both the conceptual and technological development of new
plants and the increased focus on design are part of a more
general idea that includes a marked tendency, in the business
world, towards a more efficient and effective human-robot integration
in factories. Gianluca Bianco goes into details. “In
recent years we have worked a lot with FCA, which pays particular
attention to the issue of workplace ergonomics, as the
group takes part in a global programme called WCM, World
Class Manufacturing, which aims to ensure that the operator
works in ideal conditions. There are very strict rules regarding,
for example, the movements that the operator can make,
which are even more restrictive than international standards”.
Designing a more comfortable and safe work environment for
the operator is deeply tied to the development of a new type of
robot, collaborative robots, on which Comau is currently working.
“The collaborative robot, which can work next to humans
without barriers and service men so that they do not have to
make particularly uncomfortable or potentially dangerous
movements, allows the operators to reduce their movements.
We believe that this represents the future of manual assembly
lines. Among experts, at this time, there is a broad debate on
security, as, after all, where are always talking about moving
axes. Then there is another, wider debate: will the introduction
of this type of robot reduce employment? In fact, collaborative
robots should enable humans to deal with tasks that are
not physically heavy or that may lead to body deterioration.
Regarding jobs, others, quite new and different, which require
even more specialist skills will arise”.
A new era begins with
the robot colour change
It is easy to see that what has been said reflects a new approach
promoted by Comau, which starts from the company’s
basic features acknowledged by customers, namely the capacity
to innovate and Comau’s technical expertise. However,
the company wants to go a step further. This new approach
includes what is perhaps the most groundbreaking element,
that is the colour change of Comau robots.
“We want to usher in a new era. This means changing something
that is particularly strategic” says again Mr Bianco. “We
have always been famous worldwide for red robots. We have
decided to colour our robots grey precisely to send this kind of
message: Comau is changing pace and target. If until recently
90%ofourrobotswere sold in the automotive sector, now we
are opening up to general industry, a market that, along with
food & beverage, for example, has the potential to generate a
significant volume of business. This message is inherent in the
two machines on display at EMO”.
So, the message sent by the new machines and robot at EMO
could hardly be any clearer: Comau is changing. n
tra uomo e robot all’interno delle fabbriche. Gianluca
Bianco entra più nel dettaglio. “Negli ultimi anni
abbiamo lavorato molto con FCA, realtà particolarmente
attenta alla questione dell’ergonomia del posto
di lavoro, in quanto partecipa a un programma
mondiale che si chiama WCM, World Class Manufacturing,
che ambisce a far sì che l’operatore lavori
in condizioni ideali. Esistono regole molto ferree
riguardo, per esempio, ai movimenti che l’operatore
può effettuare, anche più restrittive anche rispetto
alle normative internazionali”.
La progettazione di un ambiente di lavoro più confortevole
e sicuro per l’operatore si lega a doppio
filo allo sviluppo di un nuovo tipo di robot, quelli
collaborativi, a cui Comau sta lavorando.
“Il robot collaborativo, in grado di lavorare vicino
all’uomo senza barriere e di asservire l’uomo perché
non debba fare movimenti particolarmente scomodi
o potenzialmente pericolosi, consente all’operatore
di ridurre i suoi movimenti. Siamo convinti
che questo costituisca il futuro del montaggio nelle
linee manuali. Tra gli addetti ai lavori c’è, in questo
momento, un dibattito ampio legato alla sicurezza,
perché, in fin dei conti, si tratta comunque di assi in
movimento. E poi esiste un altro dibattito, più vasto:
l’introduzione di questo tipo di robot avrà l’effetto di
ridurre i posti di lavoro? In realtà i robot collaborativi
devono mettere l’uomo in condizione di occuparsi
di compiti che non siano pesanti per il fisico
74 NOVEMBRE-DICEMBRE 2015 & meccatronica 112
o che possano portare il fisico della persona a
deteriorarsi. Riguardo ai posti di lavoro, ne
nasceranno altri nuovi e di diversa natura
che richiedono altre competenze, più specialistiche”.
Il cambio di colore dei robot Comau, dal rosso
al grigio, simboleggia l’inizio di una nuova era per
l’azienda torinese.
The colour change of Comau robots, from red to grey,
symbolizes the beginning of a new era for the company
from Turin.
Una nuova era si apre con
il cambio di colore dei robot
Com’è facile intuire, quanto detto finora
rispecchia un approccio nuovo promosso
da di Comau, che parte dalle caratteristiche
fondamentali che i clienti
riconoscono all’azienda piemontese,
vale a dire la capacità di innovare
e la competenza tecnica, e tuttavia ambisce
a fare un passo in più. In questo nuovo approccio
rientra l’elemento, forse, più chiaramente di rottura
rispetto al passato, cioè il cambio di colore dei robot
Comau.
“Vogliamo inaugurare una nuova era. Questo vuol
dire cambiare qualcosa di particolarmente strategico”,
ribadisce Bianco. “Noi siamo sempre stati
conosciuti nel mondo per i robot rossi. Abbiamo
deciso di colorare di grigio i nostri robot proprio per
dare un messaggio di questo tipo: Comau sta cambiando
passo e sta cambiando target. Se, infatti,
fino a ieri i nostri robot erano venduti per
il 90% nell’ambito dell’automotive, oggi
ci stiamo aprendo alla general industry,
un mercato che, insieme al food & beverage,
per esempio, è potenzialmente in grado di generare
un volume d’affari notevole. Questo messaggio è
insito nelle due macchine in mostra alla EMO”.
Attraverso le nuove macchine e i nuovi robot , insomma,
arriva da EMO un messaggio che non potrebbe
essere più chiaro: Comau sta cambiando. n
Volete esprimere la vostra opinione su questo tema?
Scrivete a: filodiretto@publitec.it
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INCONTRI
Si può cambiare
anche a 40 anni
di Leonardo Albino
L’edizione 2015
di productronica
celebra i 40 anni
del salone di
Monaco di Baviera.
The 2015 edition
of productronica
celebrates its 40 th
anniversary at the
Munich exhibition all.
Riorganizzazione degli spazi espositivi
in pochi cluster che riproducono la
catena di creazione del valore, sito web
rinnovato all’insegna della semplicità
e dell’interattività, istituzione di un
premio che rappresenta un elemento
fondamentale nella storia di productronica.
Così il salone internazionale della
progettazione e produzione elettronica
celebra il traguardo dei 40 anni: era il 1975,
infatti, quando a Monaco di Baviera si
celebrava la prima edizione di una fiera
di grande successo.
Quella che inizia il 10 e si conclude il 13 novembre
ha tutte le carte in regola per essere
un’edizione speciale della fiera productronica.
Si celebra, infatti, il quarantesimo anniversario
della manifestazione che, fin dal 1975, si svolge
ogni due anni nel contesto fieristico di Monaco di
Baviera. Un evento che è diventato, con il passare
del tempo, un punto di riferimento imprescindibile
del settore della progettazione e produzione elettronica.
Oltre a essere celebrativa, l’edizione 2015, presentata
in Italia nel corso di un press lunch lo scorso
mese di giugno, vedrà anche alcune interessanti
novità che si propongono di rendere ancora più
omogenea e coerente l’organizzazione interna degli
stand espositivi, in modo da agevolare il percorso
dei visitatori. Inoltre, proprio come l’ultima edizione,
quella del 2013, anche la prossima promette numeri
importanti, con oltre 1.200 espositori, 17 collettive
e una quantità di visitatori che ci si aspetta possa
76 NOVEMBRE-DICEMBRE 2015 & meccatronica 112
superare le 38.000 presenze registrate nel 2013.
Rilevante e significativa è la presenza italiana: oltre
70 aziende sono attese quest’anno, in aumento
rispetto alla passata edizione, che ha visto proprio
l’Italia quale nazione straniera più rappresentata tra
i visitatori.
Riorganizzare gli spazi espositivi
per agevolare la visita del salone
Productronica 2015 ha deciso di celebrare i suoi
quarant’anni con l’introduzione di alcune importanti
novità, a partire dal sito web, fino all’organizzazione
dei padiglioni espositivi e al programma di convegni.
La principale consiste forse nella
riorganizzazione dell’offerta attraverso
una nuova concezione delle
categorie merceologiche. Abbandonati
i 19 cluster che avevano caratterizzato
le ultime edizioni della fiera,
si passerà a una suddivisione in 5
nuovi cluster che riproducono la catena
di creazione del valore: PCB &
EMS, che include schede a circuiti
stampati e produzione di schede di
base, nonché i servizi di manifattura
elettronica; SMT, composto da tecnologie
di assemblaggio, tecnica di
saldatura e giunzione per schede,
controllo qualità e misura, finissaggio
di prodotto, sottosistemi di produzione
e logistica di produzione;
Semiconductor, il cui focus è sulla
produzione di display, LED e componenti
discreti, sulla produzione fotovoltaica
e micro-nano, sulle tecnologie per camera
bianca e lavorazione dei materiali; Cables, coils
& hybrids, che riguarda tecnologie di produzione
per cavi e connettori e produzione di avvolgimenti e
componenti ibridi; infine, Future Markets, che include
tra l’altro tecnologie di produzione per batterie e
accumulatori elettrici, elettronica organica e stampata,
stampa 3D e produzione additiva.
Come ha ribadito Christian Rocke, project manager
di productronica, “La segmentazione frammentaria
non è più allineata con l’evoluzione del mondo della
produzione elettronica”.
La nuova suddivisione in cluster mira, infatti, a raccogliere
i comparti che presentavano una evidente
correlazione. Anche il sito web è stato ripensato
nell’ottica di una struttura di navigazione semplificata
che consenta all’utente di trovare più facilmente
le informazioni che cerca.
n EVENTS
Changing Is Possible
even after 40 Years
Reorganization of exhibition areas in few clusters that recreate
the added value chain, a renovated website in the sign of simplicity
and interactivity, establishment of a prize that is an essential part
of the productronica’s history. This is how the international trade
fair for electronics development and production celebrates its 40 th
anniversary, as the first edition of this very successful exhibition was
celebrated in 1975 in Munich.
The next edition of productronica, starting November 10
and ending November 13, has all the potential to be a very
special one. The exhibition celebrates its 40 th anniversary, as it
has been taking place in Munich every two years since 1975.
With the passing of time this event has become a fundamental
benchmark for the electronics development and production
sector.
In addition to celebrations, the 2015 edition presented last
June in Italy at a press lunch will also include some new interesting
elements that aim to make the internal organization of
exhibition stands even more homogenous and consistent, so
to help the visitors during their tour. Moreover, just like the last
edition in 2013, the next one also promises some remarkable
numbers: over 1,200 exhibitors, 17 collective exhibitions and
even more visitors than the 38,000 of 2013.
The Italian presence is significant and important: over 70 companies
are expected this year, a higher number compared with
by Leonardo Albino
La scorsa edizione
di productronica ha
fatto registrare quasi
38.000 presenze tra
i visitatori qualificati.
L’Italia è stata la
nazione straniera
più rappresentata.
The last edition of
productronica recorded
about 38,000 qualified
visitors. Italy was the
most represented
foreign country.
PubliTec
NOVEMBER-DECEMBER 201577
INCONTRI
Il trofeo del
productronica
innovation award.
The productronica
innovation award
trophy.
the past edition, where Italy was the most represented foreign
country among visitors.
Reorganization of exhibition areas
to help people visit the fair
Productronica 2015 has decided to celebrate its 40 th anniversary
by launching some important novelties, starting with
the website up to the organization of exhibition areas and
the program of conferences. The main novelty is maybe the
reorganization of the offer through a new concept of product
categories. Putting aside the 19 clusters that had characterized
the last editions of the exhibition, the fair will be divided
in 5 new clusters that recreate the added value chain: PCB &
EMS, which includes printed circuit boards and circuit-board
manufacturing as well as electronic manufacturing services;
SMT, which includes component-mount technology, soldering
and joining technology for PCBs, test and measurement,
quality assurance, product finishing and production subsystems
as well as production logistics; Semiconductor, which
is focused on display, LED and discrete component manufacturing,
photovoltaics and micro-/nano-manufacturing,
cleanroom technology and materials processing; Cables,
coils & hybrids, which includes manufacturing technologies
for plug connectors and coiled product and hybrid component
manufacturing; and finally Future Markets, which also
includes manufacturing technologies for batteries and electrical
energy storage, organic and printed electronics, 3D
printing and additive manufacturing.
Un premio per chi propone
soluzioni realmente innovative
Per riaffermare la consolidata importanza dell’innovazione
per productronica, è stato istituito il productronica
innovation award, un riconoscimento
riservato ai produttori di soluzioni innovative dal
punto di vista tecnologico o economico o di prodotti
innovativi in termini di design e integrazione in altri
sistemi. I premi, assegnati da un’autorevole giuria
composta da esperti del settore, saranno consegnati
durante la giornata inaugurale della manifestazione.
È previsto un riconoscimento per ognuno
dei cinque nuovi cluster previsti nell’edizione 2015
del salone tedesco: PBC & EMS; SMT; Semiconductor;
Cables, colis & hybrid; Future Markets. Tutti
As Christian Rocke - project manager at productronica - said,
“Fragmented segmentation is no longer in line with the evolution
of the electronics manufacturing sector”. The productronica’s
new cluster structure aims to gather the industries
that showed a clear connection. The website has also been
redesigned in the perspective of an easier menu navigation
that allows the users to find the information they are looking for
more easily.
An award for really innovative solutions
In order to reaffirm the well-established importance of innovation,
productronica has established the productronica innovation
award. This is addressed to the manufacturers of technologically
or economically innovative products as well as to
manufacturers of innovative products in terms of design or
system integration. The awards, assigned by an authoritative
jury of experts, will be presented during the exhibition opening
day. There will be an award for each one of the five new
clusters of the 2015 edition: PBC & EMS; SMT; Semiconductor;
Cables, coils & hybrid; Future Markets. All the exhibitors
have had the opportunity to apply with one or more innovations
through a specific section of the productronica’s official website.
At the time of application the products must be no more
than 12 months and necessarily have already been placed on
the market. The IT2Industry exhibition & conference on networked
digital work environments stands out in the productronica’s
program of side events. IT2Industry is hosted at the
Future Markets cluster and is specially addressed to user and
manufacturing companies in the automotive, machinery and
plant, industrial electronics, energy, research and science
sectors. It is a “fair within a fair” and shows how decentralized
control loops can be integrated into the production process
as well as the collection of data for process management and
optimization, in the wake of the new possibilities that Industry
4.0 and Internet of Things are opening up. n
78 NOVEMBRE-DICEMBRE 2015 & meccatronica 112
gli espositori hanno potuto candidarsi con una o
più innovazioni tramite un’apposita sezione del sito
ufficiale di productronica.
Al momento della candidatura, i prodotti non dovevano
avere più di 12 mesi e dovevano necessaria-
mente essere già stati immessi
in commercio.
Nel programma di eventi collaterali
alla fiera productronica spicca
la mostra-convegno IT2Industry
sugli ambienti di lavoro
digitali connessi in rete, ospitata
nel cluster Future Markets
e indirizzata specialmente alle
aziende utilizzatrici e produttrici
dei settori automotive, macchine
e impianti, elettronica industriale,
energia, ricerca e scienza.
Si tratta di una “fiera nella fiera”
che mostra come sia possibile
integrare un sistema di produzione
decentralizzato e raccogliere
tutti i dati per gestire e
ottimizzare i processi, sulla scia
delle nuove frontiere aperte da
concetti quali Industry 4.0 e Internet of Things. n
Volete esprimere la vostra opinione su questo tema?
Scrivete a: filodiretto@publitec.it
Il numero degli
espositori attesi è
destinato a superare
quello dell’edizione
2013, a cui hanno
partecipato 1.218
espositori da 39 Paesi.
The number of exhibitors
is expeceted to exceed
the one recorded
in the 2013 edition,
which was attended by
1,218 exhibitors from
39 countries.
Meet those people who not
only admire your products,
but also buy them.
Photo credits: weil engineering GmbH
International trade fair for
laser material processing
31Mayto2June2016
Messe Stuttgart, Germany
www.lasys-fair.com
SOLUZIONI
www.mondial.it
Sempre più presenti
nella movimentazione
lineare
di Giorgia Stella
www.thk.com
Oltre alle guide
lineari, Mondial
distribuisce anche
le viti a ricircolo
di sfere prodotte
da THK.
Il parterre di marchi che Mondial distribuisce in Italia si arricchisce di una new
entry importante, l’azienda giapponese THK, tra i punti di riferimento globali nella
movimentazione lineare. Il recente accordo siglato tra le due società ha permesso
di introdurre sul mercato italiano la linea di guide HSV, ancora più affidabili, precise
e durature grazie alla nuova ingegnerizzazione dei componenti. Le altre novità
del Gruppo sono state presentate nel corso della EMO a Milano.
In addition to linear
guides, Mondial also
distributes ball screws
manufactured by THK.
THK è un marchio globale con una solida tradizione
nella realizzazione di sistemi e meccanismi di
guida per il movimento lineare. Fondata in Giappone
nel 1971, l’azienda ha presto assunto l’attuale
denominazione, acronimo di “Toughness” (durezza),
“High Quality” (qualità elevata) e “Know-how” (conoscenza
tecnologica). È stata la forte propensione
all’innovazione che ha permesso a THK, nel corso
degli anni, di incrementare la sua presenza internazionale,
rafforzando il presidio del mercato
asiatico con sedi e uffici, tra l’altro, in Cina, Corea
e Taiwan, e di sbarcare in Europa e nel continente
americano. Tra le pietre miliari della sua storia,
spicca l’introduzione nel mercato - primi nel
mondo - della guida a moto lineare, avvenuta nel
1972, che ha permesso a THK di diventare rapidamente
un punto di riferimento internazionale
nella movimentazione lineare.
Il Gruppo Mondial, con sede a Milano, filiali a Bologna
e Firenze, un’unità produttiva in provincia
di Piacenza e un magazzino robotizzato a Lainate,
nel milanese, è una realtà di grande rilievo
nella distribuzione di componenti e organi di
trasmissione. Un ufficio tecnico e di assistenza
strutturato e una struttura logistica e produttiva
collaudata fanno di Mondial una realtà che supera
la classica concezione di distributore, per avvicinarsi
a quella che si configura come una vera
e propria partnership. Con THK è stato di recente
siglato un accordo di distribuzione su prodotti quali
sistemi lineari, guide, viti a ricircolo di sfere e a rulli.
Le nuove guide garantiscono
precisione, affidabilità e durata
La nuova linea di guide HSV - erede della più nota
serie HSR - nasce dalla qualità tecnica di THK e dal-
80 NOVEMBRE-DICEMBRE 2015 & meccatronica 112
la profonda conoscenza dei settori industriali propria
di Mondial. Ciò che la contraddistingue è una notevole
ingegnerizzazione dei carrelli, che ha permesso
di incrementare il livello di affidabilità e la durata.
I carrelli a quattro ricircoli di sfere scorrono su guide
ad alta precisione, sono dotati di un sistema di ritenuta
delle sfere e la struttura dei frontali di ricircolo
garantisce un movimento scorrevole e silenzioso.
Inoltre, ogni ricircolo di sfere è collocato a un angolo
di contatto di 45°, rendendo, di fatto, i carichi nominali
applicati al carrello uniformi nelle quattro direzioni
(radiale, radiale inversa e laterali) e consentendo
di utilizzare la guida con qualunque orientamento. La
loro caratteristica costruttiva conferisce alla guida
una notevole capacità di compensare disallineamenti
in fase di installazione che potrebbero influenzare
la precisione di posizionamento.
La compattezza del carrello HSV permette, inoltre,
precisioni elevate e scorrimenti omogenei, senza
dimenticare che un precarico ben bilanciato ne aumenta
la rigidità nelle quattro direzioni, mantenendo
costante e limitato il coefficiente di attrito.
Proprio per la sua compattezza, la guida HSV è
un’ottima soluzione anche per tutte quelle applicazioni
in cui lo spazio esiguo di montaggio è un elemento
importante per la realizzazione dell’applicazione
stessa.
La costanza della forza di attrito - anche in presenza
di precarico o carico parziale elevato - fa sì che
il moto del carrello rimanga fluido, con il risultato di
rendere la guida particolarmente resistente all’usura
e quindi con la possibilità di effettuare lunghi cicli di
lavorazione.
L’attività di
customizzazione
delle guide e delle
viti THK è svolta
nello stabilimento
Mondial in provincia
di Piacenza.
The customization of
THK guides and screws
is carried out in the
Mondial plant in the
province of Piacenza.
Increasingly Present in Linear Motion
n SOLUTIONS
by Giorgia Stella
The selection of brands distributed in Italy by Mondial is enriched by an important new entry, the Japanese company
THK, one of the globally recognized benchmarks in linear motion. The recent agreement signed by the two companies
has made it possible to launch the HSV guides on the Italian market. These are even more reliable, precise and durable
thanks to the new component engineering. The other Group’s new products were presented during EMO Milano.
THK is a global brand with a strong tradition in the manufacturing
of guidance systems and mechanisms for linear
motion. Founded in Japan in 1971, the company has soon
took the current name, acronym of “Toughness”, “High Quality”
and “Know-how”. Over the years, the strong inclination
towards innovation has enabled THK to reinforce its international
presence, strengthening its position in the Asian market
with headquarters and offices in, among others, China, Korea
and Taiwan, and to reach Europe and the American continent,
too. One of the milestones of the company’s history is certainly
the market introduction - for the very first time in the world
- of linear motion guides, in 1972, which has enabled THK to
rapidly become an international benchmark in linear motion.
Mondial Group, headquartered in Milan and with branch offic-
es in Bologna and Florence, a production unit in Piacenza and
a robotized warehouse in Lainate, in the Milan area, is a very
important company in the distribution of power transmission
components and parts. A structured technical assistance office
and a well-established logistic and production structure make
Mondial a company that exceeds the classic idea of distributor
to resemble what looks like an actual partnership. Recently, a
distribution agreement on linear systems, guides, ball and roller
screws has been signed with THK.
The new guides ensure
precision, reliability and duration
The new HSV model guides - heirs of the better known HSR
series - springs from THK’s technical quality and Mondial’s in-
PubliTec
NOVEMBER-DECEMBER 201581
SOLUZIONI
La nuova guida
HSV fa parte
dell’ampia gamma
di guide lineari
distribuite da
Mondial.
The new HSV guide
is part of the wide
range of linear
guides distributed by
Mondial.
Un’intera gamma di soluzioni
di movimentazione lineare
Tra le altre soluzioni comprese nella gamma di guide
lineari THK distribuita da Mondial c’è la serie SR, una
versione particolarmente compatta con una sezione
ribassata e una struttura di contatto delle sfere molto
rigida in direzione radiale, ideale per i montaggi in
orizzontale. Il montaggio è molto semplice perché la
guida è di tipo autoallineante; in questo modo vengono
risolti eventuali problemi di parallelismo fra le guide,
con il risultato di assicurare un movimento estremamente
fluido e preciso.
Tra le guide a ricircolo di sfere ingabbiate, introdotte
sul mercato proprio da THK e che hanno portato alla
pressoché totale eliminazione dell’attrito, con conseguente
aumento della durata e bassa rumorosità an-
Acquisizione nel settore
delle molle
Alla EMO di Milano, Mondial ha annunciato di aver
acquisito la distribuzione in esclusiva in Italia dei
prodotti di MW Industries, azienda americana attiva
soprattutto nella realizzazione di molle destinate a
svariati settori industriali: dal medicale all’automotive;
dal motorsport fino all’oil & gas.
Tra le tipologie di prodotti progettati e realizzati
dall’azienda americana ci sono molle a compressione,
trazione, torsione, a disco, a tazza, stampate e
coniche. MW Industries è attrezzata per la produzione
di molle a partire dal disegno del cliente, grazie
alla cura della fase di ingegnerizzazione. Inoltre,
possono essere realizzati prototipi e proposte diverse
configurazioni per rispondere alle più svariate esigenze
applicative.
MW Industries è quindi attrezzata per rispettare le
rigide normative che contraddistinguono ogni singolo
settore per la produzione con
materiali biocompatibili e per
ambienti sterili del settore medicale,
incluse le rigorose certificazioni
di qualità necessarie
per lavorare con la NASA e con
la difesa.
Lo stabilimento
produttivo
Mondial a
S. Nicolò
di Rottofreno,
in provincia di
Piacenza.
Mondial’s production
plant in S. Nicolò di
Rottofreno, in the
province of Piacenza.
depth knowledge of industrial sectors. This new series is characterized
by a remarkable engineering of carriages, which has
made it possible to improve their reliability and duration.
Carriages with four rows of balls slide on high-precision guides,
feature a ball restraint system and the end-cap structure ensures
a fluent and silent sliding motion. Moreover, each row of
balls is positioned at 45° contact angle, making the maximum
capacities applied to the carriage uniform in the four directions
(radial, reverse radial and lateral directions) and making
it possible to use the guide with any orientation. Their design
feature gives the guide a remarkable capacity to compensate
misalignments during installation, which might affect positioning
precision.
Moreover, the compactness of the HSV carriage allows high
precision and homogenous sliding, not forgetting that a
well-balanced preload increases its rigidity in the four directions,
thus maintaining the coefficient of friction constant and
limited. The compactness of the HSV guide makes it an excellent
solution also for applications where the small mounting
space is a key factor for the implementation of the application
itself. The friction force consistency - also in case of high
preload or partial load - makes the carriage motion fluid. This
makes the guide particularly resistant to ware and enables it to
carry out long processing cycles.
A whole range of linear motion solutions
Among the solutions included in the range of THK linear guides
distributed by Mondial there is the SR series, a particularly
compact model with low-profile design and very rigid ball contact
structure in radial direction, ideal for horizontal installation.
Installation is very simple, as the guide is self-aligning; in this
way, any possible guide parallelism problems are solved, thus
ensuring an extremely fluid and precise motion.
Among caged ball guides, which have been launched on the
market precisely by THK and led to the almost total elimination
of friction, resulting in duration increase and quiet operation
also at high speeds, Mondial distributes the SHS standard
model, the SSR compact model and the SRS miniaturized
model. At the same time, even the SRG caged roller model
provides the same quiet operation and long duration features.
However, in this case rigidity is extremely high and is combined
with the capability to withstand similar high heavy loads. n
82 NOVEMBRE-DICEMBRE 2015 & meccatronica 112
Acquisition in the
spring sector
At EMO Milano, Mondial has announced the acquisition
of the exclusive distribution in Italy of MW Industries
products. MW Industries is an American company
that operates primarily in the manufacturing of
springs for many industrial sectors: from medical to
automotive; from motorsport up to oil & gas.
Among the different types of products designed and
manufactured by the American company there are
compression, traction, torsion, disc, Belleville, flat
and coil springs. MW Industries is equipped to manufacture
springs from the customer’s design, thanks
to the attention put in the engineering phase. Moreover,
prototypes can be developed and different
configurations can be provided to meet the most
varied application needs. Therefore, MW Industries
is equipped to comply with the strict regulations that
characterize each single sector for production with
biocompatible materials and for sterile environments
in the medical sector, including the
strict quality certifications necessary to work
with NASA and the Department of Defence.
REALIZZATA PER DURARE
Le molle MW Industries sono distribuite in Italia da Mondial.
MW Industries springs are distributed in Italy by Mondial.
La Nuova serie H, grazie all’innovativo design, rappresenta il nuovo
punto d’arrivo per le catene portacavi in impiego gravoso. La struttura
della nuova serie è stata studiata per rendere la catena più
robusta e performante nelle varie tipologie di utilizzo: corse laterali,
autoportanti, sliding e verticali con curva verso l’alto.
che a velocità elevate, Mondial distribuisce la versione
standard SHS, quella compatta SSR e la versione miniaturizzata
SRS. Allo stesso modo, anche la versione
a rulli ingabbiati SRG offre le medesime caratteristiche
di bassa rumorosità e lunga durata. In questo caso,
però, la rigidezza è estremamente elevata e si unisce
alla capacità di sopportare carichi pesanti altrettanto
elevati.
n
Volete esprimere la vostra opinione su questo tema?
Scrivete a: filodiretto@publitec.it
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TECNICA
Sensori a ultrasuoni
In molti ambiti, incluso quello dell’automazione industriale, misurare la portata
è fondamentale per il controllo dei processi. Diverse tipologie di componenti
piezoelettrici, come piastrine, dischi o anelli, possono essere utilizzati come
trasduttori a ultrasuoni, che danno indicazioni circa la portata volumetrica. Esistono
due differenti metodi che consentono di misurare un flusso: la misura del tempo di
propagazione o l’effetto Doppler.
di Gianluca Poli
Figura 1.
Misuratore
di flusso
convenzionale
atto a registrare
la quantità di
acqua consumata
da una famiglia.
Oggi la misura
del consumo e
della portata è
spesso registrata
da sensori a
ultrasuoni.
Figure 1.
A conventional
vane flow meter
for recording the
amount of water
consumed in a
household.Today,
the measurement
of consumption
and flow rate is
increasingly recorded
by ultrasonic sensors.
Icosiddetti “misuratori di flusso statici”, realizzati con
trasduttori a ultrasuoni, vengono utilizzati sempre più
di frequente nei moderni impianti civili per misurare
il consumo di acqua (Figura 1). Anche il consumo di
gas può essere registrato sfruttando il medesimo principio.
Molteplici tipologie di componenti piezoelettrici
come piastrine, dischi o anelli possono essere utiliz-
zati come trasduttori a ultrasuoni. Esistono due differenti
metodi che consentono di misurare un flusso: la
misura del tempo di propagazione o l’effetto Doppler.
In molti settori misurare la portata è fondamentale
per il controllo dei processi. Un esempio lo si
può riscontrare nei moderni impianti civili, dove il
consumo di acqua calda o per il riscaldamento do-
84 NOVEMBRE-DICEMBRE 2015 & meccatronica 112
e, allo stesso tempo, di garantirne sempre una sufficiente
quantità.
Anche i processi di misura nei settori dell’autoper
la misura di flusso
Figura 2. Principio
di misura
del tempo di
propagazione
mediante
ultrasuoni.
Figure 2. Principle
of propagation time
measurement by
ultrasound.
mestico, ad esempio per quelli a “lunga distanza”,
viene costantemente registrato. Questo permette
di fatturare la giusta quantità di acqua consumata
n TECHNIQUE
by Gianluca Poli
Ultrasonic Sensors for Estimating Consumption
In several fields, including industrial automation, measuring the flow rate is fundamental for
controlling processes. Piezoelectric components in various designs - as plates, discs, or rings - can be
used as ultrasonic transducers, which provide information on the volume flow.There are two different
measuring principles for level measurement: the measurement of the propagation time or the
Doppler effect.
So-called “static flow rate meters” with ultrasonic transducers
are used, for example, in modern building services
engineering for measuring the water consumption
(Figure 1). But also gas consumption can be recorded in
this way. Piezoelectric components in various designs - as
plates, discs, or rings - can be used as ultrasonic transducers.
There are two different measuring principles for level
measurement. The measurement of the propagation time or
the Doppler effect.
In many areas, measuring the flow rate is fundamental
for controlling processes. An example for this is modern
building services engineering, where the consumption of
water, warm water or heating energy, e.g. from long-distance
heating, needs to be recorded, so that, on the
one hand, the precisely consumed amount can be billed
and, on the other hand, sufficient supply is ensured. But
also the metering processes in industrial automation and
especially in chemical industry are very complex. Here,
ultrasonic sensors are used for volume flow measurement.
Instead of weighing substance quantities, a continuous
volume measurement for overall process control
is effected.
Not only the flow velocity, but also the concentration of
certain substances can be detected, this being very important
for tracking chemical reactions.
In principle, even the amounts of gas can be measured
with ultrasonic methods, but this is technically even
more complex.
PubliTec
NOVEMBER-DECEMBER 201585
TECNICA
Figura 3. Effetto
Doppler (misura
della differenza
di fase).
Figure 3. Doppler
effect (measurement
of phase difference).
mazione industriale, e in particolare nell’industria
chimica, sono molto complessi. In questo caso i
trasduttori a ultrasuoni sono utilizzati per misurare
la portata volumetrica; invece di pesare la quantità
di una sostanza, viene effettuata una misura
continua del volume per un controllo più generale
del processo. Possono essere rilevate non solo
la velocità del flusso ma anche la concentrazione
di determinate sostanze, aspetto molto importante
per tracciare le reazioni chimiche.
In linea di principio è possibile misurare anche la
quantità di gas, ma questo procedimento è tecnicamente
ancora più complesso rispetto ai precedenti,
in particolar modo vista la natura del mezzo.
Gli ultrasuoni servono
per misurare il flusso
La misura del tempo di propagazione e il cosiddetto
effetto Doppler (misura della differenza di
fase) sono due processi fondamentali per misurare
il flusso. I trasduttori piezoelettrici generano onde
ultrasoniche che si inseriscono nel liquido diagonalmente
rispetto alla direzione del flusso.
La misura del tempo di propagazione si basa sulla
trasmissione e ricezione alternata di impulsi ultrasonici
verso e contro la direzione del flusso. In
questo caso due trasduttori piezoelettrici, operanti
Ultrasound used for
flow rate measurement
The propagation time measurement and the so-called Doppler
effect (measurement of phase difference) are the two
fundamental measurement processes in ultrasonic flow rate
measurement.
The piezo transducers used in each case generate ultrasonic
waves, which are inserted into the liquid diagonally to the
direction of flow.
The measurement of the propagation time, also called the
traveling principle, is based on the alternate transmission
and reception of ultrasonic pulses in and against the direction
of flow. Here, two piezo transducers operating as both
transmitter and receiver are arranged diagonally to the direction
of flow in an acoustic path (Figure 2).
The entrainment of the wave packet in the flowing medium
(liquid or gaseous) causes a superimposition of
sound propagation velocity and flow velocity. The flow
velocity is proportional to the reciprocal of the difference
in the propagation times in and against the direction of
flow. The Doppler effect is used to evaluate the phase
and frequency shift of the ultrasonic waves, which are
scattered or reflected by particles of liquid (Figure 3).
The frequency shift between the reflected wavefront
emitted and received by the same piezo transducer is
proportional to the flow velocity. It applies to both methods
that the efficiency of the measurement depends
on the tube diameters and on their sound transmission
characteristics.
Simplicity of installation
also on existing systems
Clamp-on sensors can be applied subsequently and interference-free
to an existing system (Figure 4).
The sensor has no influence on the mass flow and does
not get into contact with the flowing media, all existing
tubes remain intact.
This is important, for example, when liquids flow at a high
pressure, when they are aggressive or when special hygienic
restrictions have to be fulfilled. Furthermore, there
are no abrasive effects on the measuring equipment.
The installation of clamp-on sensors is simple, the process
is not disturbed.
Subsequently installed sensors are the ideal choice for
monitoring existing systems or for effecting measurements
limited in time, with low effort.
Alternatively, ultrasonic transducers can also be integrated
in the flow (Figure 5). This is especially well suited for
86 NOVEMBRE-DICEMBRE 2015 & meccatronica 112
uno come trasmettitore e l’altro come ricevitore,
sono disposti diagonalmente rispetto alla direzione
del flusso in un percorso acustico (Figura 2).
Il movimento del pacchetto d’onda nel mezzo (liquido
o gassoso) causa una sovrapposizione fra
la velocità di propagazione del suono e quella del
flusso.
La velocità del flusso è proporzionale al reciproco
della differenza fra i tempi di propagazione verso
e contro la direzione del flusso. L’effetto Doppler
è invece utilizzato per valutare lo scostamento di
fase e di frequenza delle onde ultrasoniche che
vengono disperse o riflesse dalle particelle di liquido
(Figura 3). Lo spostamento di frequenza tra
il fronte d’onda riflesso, emesso e ricevuto dallo
stesso trasduttore piezoelettrico è proporzionale
alla velocità del flusso.
Figura 4.
Differenti trasduttori
piezoelettrici a
ultrasuoni OEM;
ceramica piezo
integrata nel sensore
e dotati di contatti
elettrici.
Figure 4. Different
OEM piezo ultrasonic
transducers; piezo
ceramics integrated in
the sensor and equipped
with electrical contacts.
Semplicità di installazione
anche su dispositivi esistenti
I sensori piezoelettrici possono essere applicati a
un sistema esistente molto semplicemente e senza
alcun tipo di interferenza (Figura 4).
Il sensore, infatti, non ha alcuna influenza sul flusso
e non entra in contatto con il mezzo fluente, pertanto
tutti i tubi esistenti rimangono intatti.
Questo è importante, per esempio, quando i liquidi
measuring environments where the wall material has a
very low sound transmission. The measuring precision
of in-the-flow measurement is far above the precision of
external flow measurement.
Specialized in the field
of ultrasonic sensors
PI Ceramic, a global company that works in the field of
piezo ceramics, has established itself as a manufacturer
of customized piezo ceramics for a long time now.
The involvement of the customer from development to
series production goes without saying whereby a great
variety of geometries is possible, such as plates, discs,
tubes, rings or any other arbitrary design. In this context,
both the piezo components can be used both as sensors
and as actuators.
Also piezo elements, manufactured in large quantity for
producing flow meters, are from PI Ceramic. What the
piezo experts offer is not limited to manufacturing the
piezo ceramic component for the ultrasonic transducer,
PI Ceramic takes also care of its integration with the customer
product.
This includes both the electrical contacting of the elements
according to customer requirements and the
PubliTec
NOVEMBER-DECEMBER 201587
TECNICA
scorrono ad alta pressione, quando sono aggressivi
o quando bisogna tener conto di particolari
restrizioni igieniche. Inoltre, ciò consente di evitare
effetti abrasivi sulle apparecchiature di misura.
Successivamente, i sensori installati sono la scelta
ideale per il monitoraggio di impianti esistenti o per
effettuare misure limitate nel tempo e con il minimo
sforzo.
In alternativa, per applicazioni specifiche, questi
trasduttori possono essere integrati anche direttamente
all’interno del flusso (Figura 5).
Ciò è particolarmente adatto per misure per le quali
il materiale della parete ha una trasmissione del
suono molto bassa. La precisione di misura di un
trasduttore integrato, infatti, è superiore a quella
della misurazione del flusso dall’esterno.
Specializzazione nell’ambito
dei sensori a ultrasuoni
PI Ceramic, azienda globale che opera nel campo
delle ceramiche piezo, da molto tempo si è
affermata come produttore di rilievo di ceramiche
piezoelettriche personalizzate. Il cliente viene
coinvolto fin dalle fasi iniziali della progettazione
del componente e questo è possibile in quanto si
dispone di un’ampia varietà di geometrie, tra cui
piastrine, dischi, tubi, anelli o qualsiasi altra forma
arbitraria. In questo contesto, i componenti piezoelettrici
possono essere utilizzati sia come sensori
che come attuatori. PI Ceramic realizza grandi
quantità di elementi piezoelettrici specifici per la
produzione di misuratori di portata.
Gli esperti di PI Ceramic, oltre a produrre componenti
piezoceramici per i trasduttori a ultrasuoni, si
prendono anche cura della loro integrazione con
il prodotto fornito dal cliente. Questo include sia
il contatto elettrico che il montaggio dei componenti,
tenendo conto delle esigenze del cliente,
così come l’incollaggio o l’inglobamento del piezo.
Qualora fosse necessario, PI Ceramic può inoltre
fornire elettroniche adeguate.
La tecnologia multistrato degli attuatori PICMA ® ,
che ha ricevuto un premio per la sua affidabilità, è
una delle tante innovazioni dell’azienda. Dal 1992
PI Ceramic sviluppa e produce materiali piezo ceramici
e componenti adatti a soddisfare soluzioni
standard o OEM: piezoelettrici, trasduttori a ultrasuoni,
attuatori e soluzioni di sistema. Il quartier
generale di PI Ceramic, una controllata di PI (Physik
Instrumente), è situato nella città di Lederhose,
Thuringia, in Germania.
n
(Gianluca Poli è Sales Engineer di PI)
Volete esprimere la vostra opinione su questo tema?
Scrivete a: filodiretto@publitec.it
Figura 5. Celle di misura per calcolare la portata mediante ultrasuoni
(Fonte: idrometro GmbH).
Figure 5. Measurement cell for flow rate measurement by ultrasound
(Image: Hydrometer GmbH).
mounting of components provided by the customer, as
well as the gluing or casting of the piezo ceramics. Additionally,
PI Ceramic can also provide suitable electronics.
The PICMA ® multilayer actuator technology, which received
an award for its reliability, is one of many innovations
of PI Ceramic. Since 1992, PI Ceramic has been
developing and manufacturing piezo ceramic materials
and components for standard and OEM solutions: Piezo
components, ultrasonic transducers, actuators, and
system solutions. PI Ceramic, a subsidiary of PI (Physik
Instrumente), is located in the city of Lederhose, Thuringia,
Germany. n
(Gianluca Poli is Sales Engineer at PI)
88 NOVEMBRE-DICEMBRE 2015 & meccatronica 112
DCOOS2922
NAZ/039/2008
DCOOS2922
NAZ/039/2008
DCOOS2922
NAZ/039/2008
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TECNICA
Il robot che si ispira
alle piante
Un’immagine di radice robotica che cresce a livello dalla propria punta.
A robotic root that grows from its tip.
Per la prima volta a livello mondiale,
un gruppo di ricerca del Centro di
Micro-BioRobotica dell’Istituto Italiano
di Tecnologia ha creato una nuova
generazione di robot e tecnologie “soft”
ispirati alle piante. I ricercatori hanno
investigato i principi che permettono
alle piante di muoversi nell’ambiente,
trasferendo tali conoscenze nel processo
di creazione di sistemi robotici innovativi.
La creazione del Plantoide, un robot
in grado di accrescersi seguendo o
allontanandosi da stimoli ambientali,
è tra i principali risultati della ricerca.
di Barbara Mazzolai, Lucia Beccai e Virgilio Mattoli
mbr.iit.it
www.plantoidproject.eu
Avendo una natura sessile e, di conseguenza,
rimanendo per l’intera esistenza nel luogo in
cui sono germinate, le piante si sono evolute
sviluppando la capacità di rispondere a molteplici
stimoli ambientali e di adattarsi efficientemente alle
condizioni mutevoli dell’ambiente. Mostrano, inoltre,
un’elevata plasticità nella morfologia in risposta alla
variabilità delle condizioni chimico-fisiche dell’ambiente
in cui si muovono.
Tra gli esseri viventi, le piante rappresentano il miglior
esempio di esplorazione dell’ambiente e hanno
conquistato ogni superficie del pianeta.
I materiali vegetali sono ottimizzati per ridurre il consumo
energetico durante il movimento e queste caratteristiche
offrono una pletora di soluzioni possibili
nel mondo artificiale, sfruttando approcci che non si
basano sull’attuazione muscolare e, quindi, non sono
necessariamente ispirati agli animali.
Al fine di sfruttare le risorse ambientali distribuite, le
piante sviluppano una rete di radici che si diramano
e crescono, i cui apici hanno capacità sensoriali ed
esplorano il suolo in maniera capillare, cercando nutrienti
e acqua per soddisfare le loro funzionalità primarie.
In Figura 1 viene mostrato, a titolo di esempio,
l’apparato radicale della pianta Zea mays.
Le piante, quindi, rappresentano un eccellente paradigma
in termini di efficienza energetica, bassa velocità
e basso consumo di potenza.
Più nello specifico, quali sono gli aspetti distintivi, dai
punti di vista ingegneristico e tecnologico, delle radici
delle piante? Riassumendo, le radici delle piante
hanno le seguenti caratteristiche: crescita direzionale
ed esplorazione in risposta a stimoli esterni; omnidirezionalità;
attuazione generata da processi osmotici;
sensibilità a molti parametri fisici (ad esempio,
gravità, tatto, temperatura, umidità) e chimici (tra i
quali, pH, nutrienti, come azoto, fosforo, potassio,
sodio); un utilizzo efficiente delle risorse energetiche;
capacità di penetrazione e di ancoraggio nel suolo;
coordinamento dell’organismo verso target ottimali.
90 NOVEMBRE-DICEMBRE 2015 & meccatronica 112
n TECHNIQUE
The Robot Inspired
by Plants
by Barbara Mazzolai, Lucia Beccai and Virgilio Mattoli
For the first time worldwide, an Italian research team
of the Center for Micro-BioRobotics of the Istituto
Italiano di Tecnologia has created a new generation
of robots and soft technologies taking inspiration
from plants.They investigated the principles that
enable plant roots to efficiently adapt to underground
environments, and transferred this knowledge to the
creating process of innovative robotic artefacts.The
development of Plantoid, a robot capable of growing
following or going away from environmental stimuli, is
one of the main results of this research.
Owing to the sessile nature of their lifestyle, and therefore
remaining for their entire existence in the place
where they germinated, plants have evolved the capability
to respond to multiple environmental stimuli and to efficiently
adapt to changing environmental conditions. In fact, they
show a considerable plasticity in their morphology in response
to the variability of the chemical-physical conditions
or the environment in which they move.
Among living beings, they are the best example of soil exploration
and have conquered any surface of the planet.
Plant materials are optimized to reduce energy consumption
during motion and these capabilities offer a plethora of
solutions in the artificial world, exploiting approaches that
are muscle-free and thus not necessarily animal-like. In order
to exploit distributed environmental resources, plants
develop a network of growing and branching roots, whose
tips (apices) are highly sensorized and explore soil in capillary
fashion, mining minerals and water to fulfil their primary
functions. In Figure 1, as an example, the root apparatus of
a Zea mays plant is shown.
Therefore, plants represent an excellent paradigm in terms
of energy efficiency, low speed and low power consumption.
More specifically, what are the distinctive aspects from the
engineering and technological point of view in plant roots?
Summarizing, plant roots present capabilities of: directional
growth and exploration in response to external stimuli; omnidirectional
steering; osmotic-driven actuation; sensing of
a wide amount of different physical (gravity, touch, temperature,
moisture) and chemical parameters (pH and mineral
nutrient elements like nitrogen, phosphorous, potassium,
sodium, etc.); efficient use of energy resources; soil penetration
and anchoring; coordination of the whole organism
towards optimal targets.
Una nuova generazione di robot
e tecnologie ispirati alle piante
La domanda è, dunque: come utilizzare le piante per
progettare e costruire nuovi robot? I principi che governano
le piante sono molto diversi da quelli che
governano il mondo animale. La difficoltà nell’osservare
i movimenti delle piante (soprattutto delle radici
che crescono nel suolo) e nello studiare le loro
capacità sensoriali e decisionali ha determinato, di
conseguenza, un ritardo nel considerare le piante un
modello per lo sviluppo di nuovi robot, per i quali movimento,
percezione e controllo sono caratteristiche
imprescindibili.
Recentemente, per la prima volta a livello mondiale,
un gruppo di ricerca del Centro di Micro-BioRobotica
dell’Istituto Italiano di Tecnologia (Figura 2) ha
creato una nuova generazione di robot e tecnologie
“soft” ispirati alle piante. In particolare, i ricercatori
hanno investigato i principi che permettono alle piante
di esplorare e di muoversi nell’ambiente, nonché
di trasferire tali conoscenze nel processo di creazio-
Figura 1.
Il sistema radicale
di una pianta
di mais
(Zea mays).
Figure 1.
A Zea mays root
system.
PubliTec
NOVEMBER-DECEMBER 201591
TECNICA
Figura 2. Il gruppo
di ricerca del
Centro di Micro-
BioRobotica
dell’Istituto Italiano
diTecnologia che
studia le tecnologie
ispirate alle piante,
coordinato dalla
Dott.ssa Barbara
Mazzolai.
Figure 2.The research
group of the Center for
Micro-BioRobotics at
the Italian Institute of
Technology that develops
technologies inspired
by plants, directed by
Barbara Mazzolai.
ne di sistemi robotici innovativi. I risultati di questa
ricerca sono stati la creazione di un robot ispirato alle
radici delle piante, denominato Plantoide, in grado
di accrescersi seguendo o allontanandosi da stimoli
ambientali; nuovi sensori chimici e fisici; lo sviluppo
di modelli cinematici; sistemi di controllo basati sul
concetto di “intelligenza distribuita” degli apici delle
radici. L’attività di ricerca svolta nell’ambito del progetto
Plantoid “Innovative Robotic Artefacts Inspired
by Plant Roots for Soil Monitoring” è stata finanziata
dalla Commissione Europea (contratto n. 29343 FET
OPEN).
A new generation of plant-inspired
robots and technologies
How can we use plants as models to design and build new
robots? The operational principles in plants are very different
from those of animals. The difficulty in observing their movements
(especially of the roots that grow in the soil), and of
studying their sensing and decisional capabilities, has determined,
as a consequence, a delay in considering plants as
a model to develop new robots for which movement, perception
and control are essential. Today, for the first time worldwide,
an Italian research team of the Center for Micro-BioRobotics
of the Istituto Italiano di Tecnologia (Figure 2) has
created a new generation of robots and soft technologies
taking inspiration from plants. Specifically, they investigated
the principles that enable plant roots to efficiently explore
and adapt to underground environments, and transferred
this knowledge to the creating process of innovative robotic
artefacts. The results of this research were the development
of a robot inspired by plant roots, called Plantoid, capable of
growing by following or going away from environmental stimuli;
new chemical and physical sensors; the development of
kinematic models; energy-efficient actuation systems based
on the osmosis principle; and control systems based on the
concept of “distributed intelligence” of plant roots apexes.
The research performed in the framework of the project
PLANTOID “Innovative Robotic Artefacts Inspired by Plant
Roots for Soil Monitoring” was funded by the European Commission
(FET OPEN contract n. 29343).
The robotic system grows
by the addition of new material
Another question is the following: how to translate nature
principles in technology? Specific experiments were addressed
to investigate penetration root capabilities and the
kinematics of the root movements, as well as the tropism
mechanisms and root behaviour in controlled and in stress
conditions. The results of these scientific experiments represented
the benchmark data to build the Plantoid robot,
its sensory-actuation mechanisms and the architectural behaviour.
This process required a strong merging of different
disciplines (including biology, material science, engineering
and robotics) and of highly skilled personnel. A main achievement
was to identify how to mimic the growing and bending
process of the roots. They grow from the apex and produce
sloughing-off of the border dead cells at the root cap to reduce
the friction between the root and the soil. In addition,
they achieve bending by a differential growing process, i.e.
regulating the addition of cells on the opposite sides of the
92 NOVEMBRE-DICEMBRE 2015 & meccatronica 112
oot on the basis of the received environmental stimuli. The
translation to robotics brought to a system that can grow at
apex level by addition of new artificial material, in a process
that recalls that of 3D printing.
Il sistema robotico cresce
per aggiunta di nuovo materiale
A questo punto è il caso di porsi un’altra domanda.
Come possiamo tradurre i principi della natura in tecnologia?
Sono stati eseguiti esperimenti specifici per
studiare le capacità di penetrazione e la cinematica
dei movimenti della radice, così come per rivelare i
meccanismi legati ai tropismi e al comportamento
delle radici sia in condizioni di stress sia controllate.
I risultati ottenuti da tali esperimenti hanno fornito le
specifiche per la realizzazione del robot Plantoide, dei
suoi meccanismi sensoriali e di attuazione e della sua
architettura. Tale processo ha richiesto l’integrazione
di diverse discipline, quali la biologia, le scienze dei
materiali, l’ingegneria e la robotica, e di personale altamente
qualificato.
Uno dei risultati principali di questo studio è stato
identificare come poter imitare i processi di crescita
e di flessione delle radici. Queste, infatti, crescono
a livello dall’apice e rilasciano cellule morte ai bordi
della punta per ridurre l’attrito fra la radice e il suolo.
Inoltre, riescono a curvare tramite un processo di crescita
differenziale, ovvero regolando l’incremento di
cellule sui lati opposti della radice, sulla base degli
stimoli che ricevono dall’ambiente.
La traduzione in robotica ha portato a un sistema che
è in grado di accrescersi a livello dell’apice per aggiunta
di nuovo materiale artificiale, in un processo
che ricorda quello delle stampanti 3D.
Diversi sensori sono
integrati nell’apice robotico
Il robot Plantoide, ispirato alle piante, è composto da
un tronco contenente una scheda a microcontrollore
per la comunicazione, cinque radici che partono
dal tronco con apici sensorizzati e una parte aerea,
costituita da rami sui quali sono integrate foglie artificiali
(basate su un materiale igromorfo che si muove
in risposta all’umidità, vedi Figura 3). Sono stati
sviluppati sensori “soft” e flessibili che rispondo al
tocco e all’umidità, e sensori chimici di pH, potassio,
nitrato e fosfato. Ogni apice (Figura 4) integra, insieme
a sensori commerciali di gravità e temperatura,
i sensori di pH e potassio, i sensori tattili e quelli di
umidità, per rendere la radice robotica intelligente e
capace di “percepire” l’ambiente che esplora. Tutte
le radici robotiche sono capaci di piegarsi seguendo
o allontanandosi da uno stimolo ambientale, come
Figura 3.
La foglia artificiale.
La figura composta
ne mostra
il movimento.
Figure 3.
The artificial leaf.
The composed image
shows its movement.
Several sensors are
integrated in the apex
The plant-inspired robot is composed of a trunk containing
a microcontroller main board with communication capability,
five functional roots that originate from the trunk with sensorized
apexes (or tips) and an aerial part with branches
including polymeric artificial leaves (based on controllable
hygromorphic plant-inspired material moving in response to
humidity, see Figure 3). Several sensors have been developed,
such as soft and flexible touch and humidity sensors
of pH, potassium, nitrate and phosphate. Each robotic tip
(Figure 4) integrates, together with commercial gravity and
temperature sensors, the pH and potassium sensors, and
the tactile and humidity sensors, to have an intelligent robotic
root capable of “perceiving” the environment that is exploring.
All the robotic roots are able to bend following or escaping
from environmental stimuli, as the natural counterpart.
Moreover, two artificial roots are able to grow and penetrate
in the soil by means of addition of material at the apical level.
The manifold applications
of plant-inspired technology
In nature, each root apex can be considered as a “command
centre”, at which level the plant is called to “take
decisions” concerning the search of nutrients, the com-
PubliTec
NOVEMBER-DECEMBER 201593
TECNICA
Figura 4.
Un prototipo
di apice artificiale
sensorizzato del robot
Plantoide, integrante
sensori di tatto
(quattro, in grigio) e
tre sensori per ogni
tipologia distribuiti
sulle pareti per pH
e potassio (azzurro),
umidità (bianco)
e temperatura (nero).
Figure 4.
A prototype of the
Plantoid sensorized
apex integrating
tactile sensors at the
tip (four, in grey), and
distributed at the walls
the following sensors
(three of each kind): pH
e and potassium (blue),
humidity (white), and
temperature (black).
la controparte naturale. Inoltre, due delle radici
possono crescere e penetrare nel suolo tramite
un processo di aggiunta di materiale a
livello apicale.
Le molteplici applicazioni della
tecnologia ispirata alle piante
In natura, ogni apice radicale può essere
considerato come un “centro di comando”,
a livello del quale la pianta è chiamata a
“prendere delle decisioni” che riguardano
la ricerca dei nutrienti, la competizione, la
difesa, i rapporti con le altre piante o con
altri organismi, determinando un comportamento
emergente. Analogamente, nel Plantoide
ogni radice artificiale ha il suo controllore per implementare
il comportamento ed è composto da due
sottosistemi: un apice e un driver. L’apice è dedicato
all’acquisizione dei dati sensoriali e all’implementazione
del comportamento corrispondente (tropismo)
basato su un algoritmo di alto livello che definisce la
direzione di crescita. Il driver implementa il controllo
di basso livello guidando gli attuatori per la crescita e
la curvatura. La Figura 5 mostra
il Plantoide con tre radici che
cambiano la direzione di crescita
effettuando una flessione
e due radici che crescono
in verticale seguendo
la gravità. Le applicazioni
delle tecnologie ispirate
alle piante includono il monitoraggio
ambientale e
l’esplorazione del suolo
alla ricerca di sostanze
nutritizie e di acqua, ma
anche di potenziali inquinanti,
sia su ambiente terrestre sia
su altri pianeti; altre potenziali applicazioni riguardano
l’ambiente medico e chirurgico: ad esempio, lo
sviluppo di endoscopi flessibili di nuova generazione,
capaci di dirigersi, crescendo, all’interno dei delicati
organi umani. n
(Gli autori fanno parte del gruppo di ricerca del Centro di
Micro-BioRobotica dell’Istituto Italiano di Tecnologia)
Volete esprimere la vostra opinione su questo tema?
Scrivete a: filodiretto@publitec.it
Figura 5. Il robot
Plantoide sviluppato
presso il Centro di
Micro-BioRobotica
di Pontedera.
Figure 5.The Plantoid
robot developed at
the Center for
Micro-BioRobotics.
petition, the defence, and the relation with other plants or
organisms, determining an emergent behaviour. Analogously,
in the Plantoid each artificial root has its own controller
to implement the behaviour and is composed by two
sub-systems: a root apex and a root driver. The root apex
is dedicated to data acquisition from the sensors and to
the implementation of the corresponding behaviour (tropism),
based on a high level algorithm that defines the
growth direction. The root driver implements the low level
control by driving the actuators for the growing and bending
roots.
Figure 5 shows the Plantoid with three roots that change
the growth direction by implementing bending and two
roots growing vertically.
Applications for technologies inspired by plants include
environmental monitoring and soil exploration for nutritional
substances and water, but also of potential pollutants,
whether on earth or other planets; other applications concern
the medical and surgical field, for example the development
of new flexible endoscopes, able to steer by
growing in delicate human organs.
n
(The authors belong to the research team of the Center
for Micro-BioRobotics of the Istituto Italiano di Tecnologia)
94 NOVEMBRE-DICEMBRE 2015 & meccatronica 112
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Meistermacher.
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Rainer Scholl,
Capo officina per i componenti
dei Sistemi di Presa
Jens Lehmann, leggendario portiere del
calcio tedesco, è dal 2012 ambasciatore
di SCHUNK e simbolo di presa precisa e
tenuta sicura.
Campione in Germania
con il Borussia Dortmund nel 2002
Campione in Inghilterra
con l‘Arsenal London nel 2004
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