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LA DONNA DIETRO GLI OCCHIALI BIANCHI<br />
Doppia Intervista. Il giovane regista e la Signora del Cinema italiano.<br />
Valerio Ruiz e Lina Wertmüller si raccontano e ci raccontano di donne,<br />
di cinema e “dell’importanza di avere un maestro”.<br />
“Ho sempre avuto una grande simpatia per<br />
gli occhiali. Prima ne possedevo di tutti i<br />
colori. Poi un giorno ho fatto l’incontro fatale:<br />
quello con gli occhiali bianchi. Sono solari,<br />
balneari e così ne ho ordinati 5 mila”. È<br />
Lina Wertmüller che parla. La Signora<br />
del Cinema italiano. Questo aneddoto<br />
lo racconta nel docu-film del giovane<br />
regista Valerio Ruiz, “Dietro gli occhiali<br />
bianchi” (prodotto da White Glasses Film<br />
e Recalcati Multimedia). Presentato a<br />
Venezia e anche a Napoli, al teatro San<br />
Carlo, in occasione dei 20 anni di Capri<br />
Hollywood International Film Festival,<br />
#3D ha il privilegio di scoprire di più di<br />
questo nuovo prodotto cinematografico,<br />
nella casa romana di Piazza del Popolo<br />
della grande regista italiana. Valerio<br />
Ruiz lo definisce “un documentario, ma<br />
anche una forma di intrattenimento, realizzato<br />
attraverso la voce di tanti illustri compagni di<br />
viaggio (Sophia Loren, Harvey Keitel, Raffaele<br />
La Capria, Nastassia Kinski, Martin Scorsese)”<br />
e aggiunge - mentre è seduto accanto<br />
alla regista, maestra e amica - “ho voluto<br />
restituire un ritratto completo di Lina e di tutto il<br />
suo storico lavoro”. Giovane, cresciuto con<br />
la passione per la macchina da presa,<br />
Valerio Ruiz si sente un privilegiato ad<br />
aver incontrato, nel suo percorso, una<br />
donna e regista come la Wertmüller,<br />
che gli ha permesso di conoscere<br />
e frequentare artisti del calibro di<br />
Francesco Rosi e Franco Zeffirelli.<br />
Ed è proprio con Valerio Ruiz che<br />
cominciamo questa doppia intervista.<br />
Che donna c’è dietro gli occhiali<br />
bianchi?<br />
“Lina è intimamente un’artista. Già<br />
questo la colloca su un piano diverso<br />
rispetto alle persone comuni. È una<br />
donna libera, una delle più grandi<br />
qualità che possiede. Ricordo che una<br />
volta eravamo ospiti a casa di una<br />
collezionista di arte a Pesaro, la quale si<br />
era innamorata delle scarpe di Lina e lei,<br />
senza pensarci due volte, gliele regalò.<br />
Tornando a casa a Roma senza. Lina è<br />
rimasta una bambina, ed è quello che la<br />
rende speciale: le permette di avere una<br />
fantasia, quella genialità che proviene<br />
probabilmente da questo suo essere<br />
infantile. Ha sempre voglia si scherzare,<br />
di divertirsi, anche sul lavoro e poi ha<br />
la forza enorme dell’ironia. Anche di<br />
fronte a colpi durissimi che il destino le<br />
ha riservato, l’ironia le ha permesso di<br />
superare ogni cosa. C’è una frase che<br />
dice sempre: l’ironia è un’ottima compagna<br />
di strada, credo che sia vero, perché ti<br />
permette di essere distaccato, meno<br />
passionale, molto ponderato proprio<br />
come lei.<br />
Lina, cosa l’ha spinta a lavorare<br />
con Valerio?<br />
Valerio è una cara persona ed è un<br />
ragazzo che ha voglia di fare. Ha la<br />
passione e la determinazione di chi vuole<br />
fare questo mestiere e quando abbiamo<br />
cominciato a collaborare ho capito che<br />
avrebbe fatto strada soprattutto sotto<br />
la guida di un maestro. Anche io ho<br />
iniziato facendo aiuto regista di Fellini.<br />
In questo ambiente il passaggio di<br />
testimone è fondamentale, sebbene oggi<br />
è raro per la scarsa quantità di grandi<br />
autori dai quali imparare.<br />
Torniamo a te Valerio. L’incontro<br />
con Lina avviene durante il<br />
Ravello festival e in seguito diventi<br />
assistente alla regia per il suo film<br />
“Mannaggia alla misera”. Com’è<br />
lavorare con lei?<br />
È bellissimo perché quando si scrive o<br />
si preparano progetti lei è calmissima,<br />
disponibile, si legge e si studia molto<br />
dell’argomento che si tratterà. Cosa<br />
diversa invece è quando si sta con lei<br />
sul set. Lì cambia completamente, è<br />
una donna che si fa rispettare, un vero<br />
generale.<br />
#3D<br />
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