Reparto Dispensa caffè c&g gusto classico lavazza gr 250 cod. 1087340 nesquik nestlè gr 500 cod. 1082827 2, 48 Cad. caffè miscela bar aiello gr 250 x 2 cod. 1081111 3, 40 Cad. 1,69 caffè gusto ricco gimoka kg 1 cod. 1114498 2, 99 Cad. caffè motta 18 cialde cod. 6001540 2, 15 Cad. Linea Baby omogeneizzati yogurt&frutta plasmon gr 120 x 2 cod. 1085255 1, 12 Cad. omogeneizzati plasmon vari tipi carne gr 80 x 2 cod. 1081034 1, 75 Cad. latte mellin 2 ml 500 cod. 6009699 1, 45 Cad. biscotti mellin gr 360 cod. 1080341 1, 89 Cad. 16
S P E C I A L E PIZZERIA Le 7 regole d’oro della pizza napoletana 1 Sì alla farina più adatta per la pizza napoletana. Tradotto, lo stile di un pizzaiolo (e anche il vostro) necessita della farina che meglio si adatta al proprio stile, alla lavorazione, alla propria personalità. La pizza non è un fatto seriale se non nell’arco di tempo dello stesso impasto. 2 No all’aggiunta dei grassi. Qualsiasi cosa abbiate pensato sino a questo momento circa la morbidezza di un impasto e i trucchi per renderlo migliore, dimenticateli. Come dovete dimenticare l’aggiunta di grassi vegetali e animali. Per l’impasto bastano 4 parole: farina (la migliore), acqua (naturale), lievito (il giusto), sale (il meno possibile). 3 Sì alla lievitazione lenta. La terza regola prescrive di evitare lievitazioni accelerate ma anche fittizi allungamenti ricorrendo a temperature controllate basse o bassissime. 4 No ai miglioratori, naturali o chimici che siano. Guardare alla regola 2 che non prevede altra voce oltre farina-acqua-lievito-sale. Ovviamente non vale migliorare uno dei suddetti 4 ingredienti. 5 Sì alla verifica continua del cosiddetto punto di pasta che deve essere ottimale. L’abilità del pizzaiolo-artigiano, compreso quello che è dentro di voi, sta nel comprendere quando è arrivato il momento di smettere di impastare e passare alla fase successiva, la lievitazione. Il momento in cui si stacca l’impastatrice (o si srotolano le maniche) fa la differenza tra un impasto digeribile e uno non eseguito alla perfezione. Rileggendo la regola 1 capiremo l’influenza che ha su questo passaggio: una farina forte come quelle della piemontese Mulino Marino avrà bisogno di una maturazione lunga rispetto a una farina più debole come quella della napoletana Molino Caputo. Ma bisogna saper trovare sempre l’equilibrio. 6 No al mattarello. Lavorare in punta di dita, accarezzare, girare in aria. Tutto è ammesso nella stesura dell’impasto della pizza napoletana. Tranne avvalersi di un mezzo diverso dalle mani, comprese improbabili stenditrici meccaniche. 7 Sì all’impasto in grado di realizzare la cosiddetta pizza a portafoglio. La cartina al tornasole della pizza napoletana è la prima regola di riconoscibilità per chiunque si sieda al tavolo di una pizzeria o ne ordini una da portar via. La pizza deve piegarsi in quattro con facilità e senza spezzarsi. Solo allora sarete sicuri che state mangiando (o avete realizzato) una vera pizza napoletana. Il segreto quindi per fare una buona pizza sta nell’impasto; basta seguire alcune regole importanti, e il gioco è fatto. Una volta fatto questo passaggio, ci si può sbizzarrire con la farcitura che può essere diversa a secondo dei gusti. Ingredienti per 700 gr. di impasto: - 1/2 Kg di farina bianca “0” - 16 gr di lievito di birra - 250 ml di acqua (35°) - 4 cucchiai di olio extravergine d’oliva - 1 cucchiaino di zucchero - 2 cucchiai di sale Procedimento: Sciogliete il lievito nell’acqua tiepida. Unite il sale, lo zucchero e l’olio; amalgamate con un cucchiaio. Versate l’acqua sulla farina setacciata e disposta a fontana su una spianatoia e iniziate a impastare. Lavorate gli ingredienti fino a ottenere un impasto liscio. Dividetelo adesso formando dei panozzi e fate lievitare in un contenitore coperto ermeticamente, fino al raddoppio del volume. Occorrono 4-5 ore di lievitazione. Stendete le palline di pasta su un piano infarinato allargandole con le mani fino a ottenere la grandezza desiderata. Disponete l’impasto su una teglia oleata e fatelo lievitare altri 20 minuti nel forno spento. Frullate 350 gr di pelati e fateli marinare con l’aglio in camicia (che poi eliminerete), olio, basilico e poco sale. Stendeteli sulla pizza, aggiungendo 200 gr di mozzarella a dadini e il basilico. Infornate la pizza nel forno preriscaldato a 220° C per circa 18 - 20 minuti e servitela calda. Si può completare la pizza con farcitura a piacere. Consigli per una buona riuscita: 1. L’acqua non deve essere gelida e nemmeno calda. L’ideale sarebbe impastare a 23/25 gradi. 2. Utilizzare il lievito di birra a cubetti di 25 grammi. 3. Utilizzare sale fino marino. 4. L’olio deve essere rigorosamente extravergine d’oliva: gli altri oli hanno un punto di fumosità più basso, si amalgamano male e sono meno gustosi. 5. Accendere il forno circa mezz’ora prima di inserire la pizza portandolo alla temperatura massima (in un forno casalingo la temperatura massima è di circa 220° C). 6. Se utilizzate la mozzarella di bufala, ricordate di strizzarla bene prima di farcire, poichè con il calore del forno, rilascia una certa quantità di siero che andrebbe a compromettere la buona riuscita della cottura. 7. Se farcite con patate, zucchine e melanzane, tagliatele a fette abbastanza sottili, e fatele cuocere per un paio di minuti a parte prima di disporle sulla pizza. FONTI: http://www.24live.it/36210-la-pizza-preparare-un-impasto-a-regola-darte, http://www.scattidigusto.it/2013/05/28/lievito-madre-la-nuova-pizzeria-di-gino-sorbillo/ spianata piccante bombieri cod. 1107717 5, 70 Al Kg. bresaola punta d’anca ristoro rigamonti 1/2 cod. 1113938 14, 90 Al Kg. mozzarella di bufala bufà gr 450 cod. 1115833 8, 90 Al Kg. mozzarella alival cubettata/julienne- kg 2 cod. 1112198/9 9, 90 Cad. mozzarella diano cubettata/julienne kg 2,5 cod. 6003690/1 10, 90 Cad. 17