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Un filosofo, un guru o un impenitente<br />
serial winner? Chi è Fabian<br />
Cancellara?<br />
Nell’arrivo in Piazza, dopo aver<br />
gestito con intelligenza le ultime energie sullo<br />
strappo che porta il nome della Santa mistica<br />
(Caterina), lo svizzero detta la sua legge vincente<br />
superando quello Stybar primo giusto<br />
dodici mesi fa, e poi il nostro Brambilla. Subito<br />
dietro Peter Sagan, il campione del mondo.<br />
Così lo svizzero della Trek Segafredo, amato<br />
in tutto il mondo per il suo stile e le sue vittorie,<br />
scrive per la terza volta il nome nell’albo<br />
d’oro delle Strade Bianche, giunta alla decima<br />
edizione e pronta a fare il grande passo nel Pro<br />
Tour, ovvero il ristretto circuito delle corse<br />
d’elite dell’Unione Ciclistica Internazionale.<br />
Se Sagan alla vigilia sia era speso con parole<br />
d’elogio per la corsa senese, dopo l’arrivo è il<br />
saggio campione d’oltralpe a certificare con le<br />
sue parole profonde e calde il senso di una corsa<br />
che, se non ha l’età delle Monumento, ha l’amore<br />
di chi la domina: “Oggi è un giorno speciale per<br />
me, ho scritto il mio nome per la terza volta in questa<br />
corsa, e mi verrà dedicato anche uno dei tratti<br />
sterrati – così Cancellara in conferenza stampa –.<br />
Qui, a Siena e dove passa il percorso, si respira la<br />
storia, e ormai tutti se ne sono accorti (corridori,<br />
team, organizzatori) per cui non può che crescere.<br />
Vincere le Strade Bianche è un onore”.<br />
Nel suo ultimo anno da Pro (“Potrei correre<br />
ancora, ma vincere e fare il corridore non è tutto<br />
nella vita”), Cancellara vuole lasciare il segno in<br />
una storia già ricca di trionfi, e nella corsa che<br />
per la prima volta parte e arriva a Siena, con<br />
un clima ventoso e minacciose nuvole che ricordano<br />
le corse fiamminghe, la sua squadra insieme<br />
agli altri top team (Etixx, BMC, Astana,<br />
Tinkoff), gestisce al meglio i 176km del percorso<br />
e gli oltre 50km di sterrati.<br />
A corollario di questa competizione di<br />
big, c’è da registrare la corsa femminile, prima<br />
prova stagionale del World Tour UCI, con vittoria<br />
della campionessa mondiale Armistead; e<br />
la Gran Fondo, che alla seconda edizione, registra<br />
già oltre 2000 iscritti con partecipanti<br />
da tutto il mondo, compreso un concorrente<br />
venuto dal Costa Rica.<br />
Ecco, al di là della cronaca agonistica, le<br />
Strade Bianche appena descritte nella sua triplice<br />
forma (pro maschile, pro femminile, cicloturisti),<br />
sono una scommessa vinta per la<br />
promozione e l’incoming turistico, e un beneficio<br />
netto per le Terre di Siena. Ovvio, una<br />
competizione ciclistica qualche problema logistico<br />
e di traffico lo comporta, ma tutto facilmente<br />
gestibile e recepibile con un po’ di<br />
buon senso da parte della cittadinanza<br />
Senza dimenticare, come fa Cancellara, che<br />
tutto ha una sua origine: “Dal prossimo anno<br />
sarò in pensione, per cui forse guarderò le Strade<br />
Bianche in TV, ma vorrei tornare per fare L’Eroica,<br />
con la bici e i vestiti di una volta”.<br />
Andrea Bruschettini<br />
La nostra città invasa per due giorni dagli amanti della bici:<br />
dai cicloturisti ai pro maschile e femminile<br />
Cancellara uno, due e tre!<br />
E sboccia l’amore per Siena<br />
« In alto a sinistra la partenza delle<br />
pro femminili dalla Fortezza,<br />
a destra Cancellara (sulla sinistra)<br />
supera Stybar e Sagan (dietro)<br />
in cima a Santa Caterina; in mezzo<br />
la corsa su uno dei tratti sterrati; in basso a sinistra la vincitrice della prova femminile<br />
Armistead, campionessa mondiale in carica e qui sopra Cancellara sul podio »