Nastro Verde: calendario 2016, “Le uniformi della Grande Guerra”
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S. MAURIZIO<br />
P R OT ET T O RE<br />
D EL L E<br />
A R MI<br />
N O ST R E<br />
Le <strong>uniformi</strong> militari nella 1ª Guerra mondiale<br />
Questa dodicesima edizione del Calendario Mauriziano è a completamento <strong>della</strong> precedente, volta a mettere<br />
in evidenza le <strong>uniformi</strong> di tutti gli eserciti o contingenti dei belligeranti, rilevate da una serie di stampe<br />
pubblicate anni addietro dalla Mondadori Editori.<br />
Le <strong>uniformi</strong> hanno sempre avuto ed hanno ancora una grande importanza nelle Forze Armate. Esse, oltre<br />
a caratterizzare le Istituzioni, esercitano anche – per tradizione – un certo fascino nella popolazione.<br />
L’uso delle <strong>uniformi</strong> militari delle Forze Armate di tutto il mondo si perde nella “notte dei tempi”.<br />
L’Impero romano, comunque, portò in Europa e nel mondo allora conosciuto l’uniforme militare<br />
com’è oggi intesa e conosciuta. Il legionario romano era armato di un giavellotto (pilum), di una<br />
spada corta (gladius), di un pugnale (pugio) e portava uno scudo (scutum). Era anche dotato di un<br />
elmo (galea) e di una corazza (lorica) portata su una tunica di lana.<br />
Nel medioevo i campi di battaglia erano dominati dai cavalieri in armatura. Nel periodo napoleonico gli<br />
uomini <strong>della</strong> cavalleria francese, soprattutto, indossavano stravaganti e vistose <strong>uniformi</strong>. In particolare si<br />
distinguevano le <strong>uniformi</strong> di gala dei generali, per i laboriosi ricami dorati dell’abito e per il piumaggio<br />
tricolore sul bicorno.<br />
Gli stili delle <strong>uniformi</strong> cambiarono nei secoli e da quelle vistose e variopinte di epoche anteriori al ‘900,<br />
si è passati ad un’uniforme “moderna” molto semplice e, soprattutto, uguale per tutti reparti di una Forza<br />
Armata e Corpo e non cambiano più, come un tempo, in relazione ai Reggimenti. La distinzione ora avviene,<br />
perlopiù, attraverso gli alamari o mostrine.<br />
Ai primi del ‘900 gli Stati adottarono <strong>uniformi</strong> ben più pratiche e meglio adattabili alle zone operative.<br />
Oltre alla praticità, il nuovo stile era motivato dall’economia e dall’esigenza di mimetizzarsi sul terreno.<br />
Iniziò il dominio dei colori kaki e grigioverde nelle diverse sfumature.<br />
Di grande semplicità le <strong>uniformi</strong> del Regio Esercito italiano, se non fosse per le fasce gambali e per i colletti chiusi. Altro<br />
anacronismo il cappello “lucerna” blu dei Carabinieri, ricoperta da una fodera di tela grigioverde.<br />
Allo scoppio <strong>della</strong> prima guerra mondiale i copricapo vennero sostituiti dagli elmetti metallici di fogge diverse.<br />
La marina Militare conservò i colori blu d’inverso e bianco d’estate.<br />
Nella prima guerra mondiale l’Aeronautica italiana non era ancora Forza Armata ed i “Pionieri dell’Aviazione” indossavano<br />
le <strong>uniformi</strong> ed i distintivi dei Corpi di appartenenza.<br />
Generazioni di soldati sono sempre state gravate da zaini per portare attrezzi, cibarie, munizioni ed altro; zaino attorno al<br />
quale veniva arrotolata una coperta.<br />
Nello foto sopra è stata riportata la particolare uniforme degli Alpini Carabinieri Aggiunti istituiti nel 1904 e molto impegnati<br />
durante la 1^ Guerra Mondiale con compiti di polizia militare a supporto dei Carabinieri effettivi: mantenimento<br />
dell’ordine sui campi di battaglia e nelle retrovie, controllo dei movimenti delle truppe e dei territori conquistati, scorte<br />
dei prigionieri, prevenzione repressione dello spionaggio, vigilanza sui profughi e sugli abitanti colpiti dal nemico, prevenzione<br />
e repressione di furti ed episodi di sciacallaggio, riavviamento al fronte degli sbandati e ricerca e cattura di disertori.<br />
Ancora oggi, ciascun componente delle Forze Armate sente l’orgoglio <strong>della</strong> propria uniforme che è l’espressione dello<br />
spirito di servizio che anima tutto il mondo militare.<br />
W le Forze Armate e di Polizia. Buon <strong>2016</strong>.<br />
Gen. Div. (c) CC Nando Romeo Aniballi<br />
Presidente Nazionale Associazione Mauriziani<br />
Un reparto con l’uniforme del Regio<br />
Esercito Italiano <strong>della</strong> 1ª Guerra<br />
mondiale sfila in via dei Fori Imperiali,<br />
a Roma, il 2 giugno 2015, nel<br />
59º anniversario <strong>della</strong> Repubblica.