Alchimia - Tre momenti di fantasia
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TRE MOMENTI DI FANTASIA
ALCHIMIA
A cura di /Project by
Alessandro Mendini, Alessandro Guerriero
Con / With
Emirjana Bici, Beatrice Felis
Poesie di / Poetry by
Angela Rui
Progetto grafico del catalogo /
Graphic design for catalogue by
Emirjana Bici
Progetto di allestimento a cura di /
Set up project by
Studio di Architettura Luca Scacchetti
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TRE MOMENTI DI FANTASIA
Nel 1976 Alessandro e Adriana Guerriero fondano a Milano lo Studio Alchimia, primo
esempio di progettisti produttori. Nel 1978 e 1979 presentano le collezioni Bau haus
e Bau haus II. Lampade, poltrone, sedie, tavolini, armadi, eccetera. Autori coinvolti:
Alessandro Mendini, Ettore Sottsass, Bruno e Giorgio Gregori, Michele De Lucchi,
Andrea Branzi, UFO, Paola Navone, Daniela Puppa. Materiale decorativo prevalente il
laminato plastico. La cultura dello studio Alchimia, derivata da quella del contro
design italiano (rivista Casabella) modifica alla base tutte le precedenti teorie del
design, provocando un cambiamento radicale e profondo della mentalità degli
architetti. Alfabeti Visivi, Redesign, Design Banale, Cosmesi, Robot Sentimentale
sono gli slogan che sottendono alla esuberante e vastissima produzione della Città
Alchimia. Nel Manifesto teorico del gruppo, Alessandro Mendini scrive “Per Alchimia
le discipline non interessano in quanto sono considerate all’interno delle loro regole.
Anzi, è importante indagare nei grandi spazi liberi esistenti fra di esse. Per Alchimia
vale l’ipotesi che debbano convivere metodi di ideazione e di produzione confusi,
dove possano mescolarsi artigianato, industria, informatica, tecniche e materiali
attuali e inattuali.” Sono oggetti artigianali, di recupero, di massa, improbabili,
provocatori, Kitsch, tutti molto carichi di teoria. Si lavora e si sperimenta su molti
settori: la Pensione Ideale (Franco Raggi), le Copertine di Domus (Occhiomagico),
l’Abito Sonoro e la performance di Persone Dipinte (Anna Gili), lo Stilismo della moda
(Cinzia Ruggeri). Nasce il design Neo-moderno, il nuovo design italiano. Il Mobile
Infinito nel 1981 annulla per eccesso sia le tipologie che la firma stessa dei progettisti,
entrando con i Magazzini Criminali nella sperimentazione teatrale.
Le attività emozionali, psichiche e antropologiche si espandono ai libri, didattica,
video (Metamorfosi) e suoni (Mathia Bazar). Nel 1982 Alessandro Guerriero è socio
fondatore di Domus Academy e nel 1984 inizia una Nuova Alchimia con il marchio
Zabro. E’ Aurelio Zanotta che favorisce questa collezione di carattere post
industriale. Nel 1992 la romantica attività di Alchimia viene conclusa e finisce la sua
eroica avventura.
Foto di Alchimia, 1986.
Dal basso in alto: Bruno Gregori, Pier Carlo Bontempi, Carla Ceccariglia, Alessandro Guerriero,
Adriana Guerriero, Arturo Reboldi, Giorgio Gregori, Alessandro Mendini, Ph. Alfa Castaldi.
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TRE MOMENTI DI FANTASIA
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TRE MOMENTI DI FANTASIA
Ollo, sedie in legno
rivestito in laminato
Abet, collezione Ollo,
1989
Ondoso, tavolino basso,
piano in acetato, gambe
in metallo dipinto,
collezione Bau haus,
1979
Alchimia e vari autori,
Mobile Infinito: chaise
longue, 1981. Tecnica
mista, 50xH70 cm.
Ollo, Arazzo in lana
vergine, 200x H140 cm,
collezione Ollo, 1989
(* per la serie OllO)
Brachino, mensola in
acciaio laccato,
collezione Nuova
Alchimia, Zabro, 1985
Palindromo di segni
dall’esito informale,
transito mentale
di un rimando circolare.
Le parole sono stilemi,
gli stilemi sono alfabeti
nella commedia
di un interno
senza messaggio.
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TRE MOMENTI DI FANTASIA
Freccia, tavolino
basso, collezione
Fast Design,
1985
Senza
titolo,
acrilico
su tela,
150xH150 cm,
anni ‘90
Ollo, scultura in legno
laccato e ottone,
collezione Ollo,
1989
Con Anna Gili,
Abito Sonoro,
performance,
PAC Milano, 1984.
Video di Marco Poma-
Metamorfosi
Cuculia,
ciotole in legno laccato,
collezione Nuova Alchimia,
Zabro-Zanotta, 1985-2011
Angelus Novus
dell’estetica pratica
io genero l’incanto
del ritmo architettonico
dal palcoscenico
dello sciamano popolare.
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TRE MOMENTI DI FANTASIA
Nell’ordinario quotidiano
accantonando scarse immagini
inutili oggi rivedo la sua ombra,
riverbero di quell’Atlantide
in cui si rifugiano sempre gli
stessi pensieri.
Rosso blu giallo verde, vibrano le
ali al sol come superfici di
metallo.
Ollo,
lampada alogena da
terra. Struttura in legno
curvato, laccato in grigio
perlato, collezione Ollo,
1989
Macaone,
tavolo in legno laccato,
collezione Nuova Alchimia,
Zabro-Zanotta, 1985-2011
Sfera,
tavolo in legno laccato e
cristallo, collezione Soli,
1990. Installazione al Museo
Alchimia Milano, 1990
Senza Titolo,
tempera su cartoncino, 70xH50 cm,
1996
Mobile Infinito: sedia,
tecnica mista, 50xH70cm,
1981
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TRE MOMENTI DI FANTASIA
Mikiolone,
mobile bar in legno laccato,
cristallo e metallo,
Alchimia 2011
Zig Zag Chair,
anni ‘90.Acrilico su cartoncino,
50xH70 cm. Da Redesign di sedie
del Movimento Moderno,
1978
Ave Zig Zag.
I sentimenti esistenziali esorcizati
dal progetto di un progetto
trovano unico e ultimo rifugio
da un destino estraniante.
Siedi sulle citazioni
deviate da paure cosmiche:
la tragedia del banale
segue un rito triviale.
Mobile Infinito:
comodino, 1981.
Tecnica mista,
50xH70 cm
Con Anna Gili, Ritratto di
Fausto Intrieri, tecnica mista
su fotografia, 80xH100 cm,
1986. Persone Dipinte,
performance, Museo
Alchimia Milano, 1986
Psilopa,
struttura in legno verniciato,
collezione Nuova Alchimia,
Zabro, 1985
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TRE MOMENTI DI FANTASIA
Mobile Infinito: tavolo, 1981. Decorazione del piano
“La morte che mangia l’uva” di Francesco Clemente,
riproduzione fotografica; decori magnetici di Sandro
Chia e Mimmo Paladino; gambe di Denis Santachiara,
decori interni di Alchimia, Bruno Munari, Gio Ponti,
Luigi Veronesi.
Rinasco (farfalla) –
citazione della città rinata –
ed evoco
la finzione retorica
di un idillio perduto
di cui rimangono,
cariche di dubbi,
le voci di quella Gibellina
sepolta con i suoi segreti.
Torre dell’orologio, torre
civica, Gibellina, 1983.
Acrilico su cartoncino,
50xH70 cm
Con Ettore Sottsass,
Capodanno, lampada da
tavolo al neon in ottone e
laminato Abet, collezione
Bau haus, 1979
Poltrona di Proust,
1978
Sirfo,
tavolino in pasta di
alluminio e cristallo,
collezione Mobili in
fiore-Nuova Alchimia,
Zabro-Zanotta, 1987
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TRE MOMENTI DI FANTASIA
Mobile Infinito:
scrivania, 1981. Tecnica
mista, 50xH70 cm
Ollo,
mobile colonna in
legno laccato e intarsi,
collezione Ollo, 1989
Decoro,
collezione Nuova Alchimia,
1984.
Acrilico su cartoncino
50xH70 cm
Redesign di
credenza anni ‘40.
Tecnica mista su
fotografia,
50xH30 cm
Con Anna Gili, Ritratto di
Guerriero, tecnica mista
su fotografia, 102xH120
cm, 1986.
Persone Dipinte,
performance, Museo
Alchimia Milano, 1986
“Ero attratta dal suo volto perché in
quel periodo passavo intere giornate
scrutando le persone per la strada,
nei bar alla moda, e il volto di Guerriero
mi sembrava perfetto
per un progetto pittorico da realizzare
sulla sua vera e intera testa.
Era l’ideale per un opera di pittura
tridimensionale per una geometria futurista dai
colori caldi,
per una pittura-scultura
vivente.” Anna Gili.
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TRE MOMENTI DI FANTASIA
Calamobio, credenza in legno
intarsiato in diversi colori,
collezione Nuova Alchimia,
Zabro-Zanotta, 1985
Kandissa, specchio, cornice in
legno laccato, collezione Bau
haus, 1979
Agrilo,
consolle in legno laccato e
serigrafato, collezione Nuova
Alchimia, Zabro-Zanotta, 1985
Cerambice,
scrivania in legno intarsiato,
Alchimia, 2011
Elegante coleottero domestico
si diceva che era un agrilo addomesticato.
Portava un collarino verde blu dipinto a mano
che ora rimane
tra testa di vetro nero
e corpo tutto nero
sospeso su ditali d’argento.
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TRE MOMENTI DI FANTASIA
Sono stata generata
dal pensiero di uomini e donne
che non mi hanno mai costruito.
Io vi accolgo
senza forza
senza sintesi
senza dominio
senza erezione
senza programma
tra giunchi e fili di perle.
Prima di quello che sarò io sono un
“de-progetto” di genere ermafrodita.
Con Anna Gili, Ritratto di
Guerriero N.2, tecnica
mista su fotografia,
55xH75 cm, 1986.
Persone Dipinte,
performance,
Museo Alchimia
Milano, 1986
Mobile Infinito: cassettiera,
1981. Tecnica mista,50xH70 cm
Architettura
Ermafrodita,
Perfomance
PAC Milano,
1981.
Fotografia
70xH100
cm, 2011
Cetonia,
cassettiera in legno dipinto,
collezione Nuova Alchimia,
Zabro-Zanotta, 1984
Mobile Infinito: tavolo,
1981.Tecnica mista,
50xH70 cm
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TRE MOMENTI DI FANTASIA
Autori vari,
Mobile Infinito, Skyline, 1981. Disegni 50xH70 cm.
Courtesy Galleria Clio Calvi, Rudi Volpi, Milano
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TRE MOMENTI DI FANTASIA
Era un progetto teorico
senza soluzione di continuità.
Un teorema di addizione a “n” mani
da risolvere senza concludere.
Decoro su dipinto
dipinto su oggetto
oggetto su mobile
infinito.
Soggetti:
Mendini Guerriero Gregori
La Pietra De Lucchi Sato
Paladino Veronesi Cucchi
Clemente Munari Branzi
Castiglioni Santachiara Ponti
Puppa Navone Raggi
De Maria Serafini Chia.
Alchimia.
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TRE MOMENTI DI FANTASIA
Caffè de Paris,
progetto dell’insegna, Roma, 1985.
Acrilico su cartoncino, 50xH70 cm
Galla Placidia, studio per laminato,
Abet Laminati, 1982. Tecnica mista,
50xH70 cm
Decoro,
anni ‘90.
Acrilico su cartoncino,
50xH70 cm
Alessandro Mendini, Soggiorno della casa
di Via Giorgio Jan, in primo piano Kandissi
Arazzo, 1979
“Pensa Accetta Avvicinati,
Ricorda Credi Riposa;
non abitare la casa
ma abita la sua essenza infinita.
La casa sta ferma
mentre la vita si muove.”
Alessandro Mendini.
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TRE MOMENTI DI FANTASIA
Groninger Museum,
disegno di progetto, 1988. Acrilico
su cartoncino, 70xH50 cm
Mobile Infinito: credenza, 1981.
Tecnica mista, 50xH70 cm
Zabro,
tavolo sedia in legno
serigrafato, collezione
Nuova Alchimia, Zabro-
Zanotta, 1984
Candelabro,
1982.
Acrilico su
cartoncino,
50x70cm
La danza dei decori
allucinatisfonda
la superficie ottica
della terza dimensione.
Tavolo – Sedia
i fondamentali,
inghiottiti dal mandala
del paradosso signico
che nasconde la profondità
nella superficie.
Mobile Infinito: poltroncina,
1981.Tecnica mista, 50xH70 cm
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TRE MOMENTI DI FANTASIA
Redesign di credenza
anni ‘40, 1978.
Acrilico su cartoncino,
70xH50 cm, 1987
Mobile Infinito:
credenze, 1981.
Tecnica mista,
50xH70 cm
Con Anna Gili, Ritratto di Marco Russo,
tecnica mista su fotografia. 80xH100
cm,1986. Persone Dipinte, performance,
Museo Alchimia Milano, 1986
A.D. Aggiornato definitivo
con le ultime variazioni,
scenografia di Alchimia,
1985. Film di Marco Poma-
Metamorfosi
Versi liberi e contradditori
di trame colte e letterarie
solidificano sulla vita usuale.
Instancabilmente
girovagano
le avanguardie perenni
nel sofisma
di uno spazio in libertà.
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TRE MOMENTI DI FANTASIA
Mobile Infinito:
credenze, 1981.
Tecnica mista,
50xH70 cm
Calamobio, studio della
decorazione, collezione
Nuova Alchimia, 1985.
Pastello e disegno su
carta, 50xH70 cm
Ollo, scultura in carta
pesta, 36x30xH66 cm,
collezione Ollo, 1989
Sinerpica, lampada
da tavolo in legno
laccato e metallo
dipinto, collezione
Bau haus, 1979
Ho sovvertito
l’andamento alchemico
di un alibi calmo -
nell’ambiguo coraggio
di un debole desiderio –
perché un fiore sia luce
autenticamente falsa.
Centro Turistico
per la Libia, 1985.
Acrilico su cartoncino,
50xH70 cm
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TRE MOMENTI DI FANTASIA
Il Grande Metafisico,
1983.Acrilico su
cartoncino,
50xH70 cm
Versi liberi e contradditori
di trame colte e letterarie
solidificano sulla vita usuale.
Instancabilmente
girovagano
le avanguardie
perenni nel sofisma
di uno spazio in libertà.
Ollo,
tavolino e sedie in legno
rivestito in
laminato Abet,
collezione Ollo, 1989.
Acrilico su cartoncino,
50xH70 cm
Ollo, tavolino basso in
legno intarsiato, Alchimia
2011
Mobile Infinito:
colonna audiovisivi, 1981.
Tecnica mista, 50xH70 cm
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TRE MOMENTI DI FANTASIA
Papalina, lampada da
tavolo in metallo
verniciato, Eleusi, 1985
Atropo, decoro,
collezione Nuova
Alchimia, Zabro-
Zanotta 1984.
Acrilico su
cartoncino
50xH70 cm
Mobile Infinito,
Politecnico di Milano,
1981. Performance dei
Magazzini Criminali,
produzione Marion
D’Amburgo, Sandro
Lombardi, Federico
Tiezzi. Coordinamento
Franco Raggi. Abiti
Daniela Puppa.
Automobile Alfa Romeo
Giulia 1600 Spider di
Franco Raggi
Con Ettore Sottsass,
Le Strutture Tremano,
tavolo in vetro, metallo
laccato e melanina
bianca, collezione Bau
haus, 1979
Mobile Infinito: armadio,
1981. Tecnica mista,
50xH70 cm
Non bastava
il legno, né il vetro,
nemmeno solide gambe
di metallo colorate
per sopravvivere al
presente.
Ci voleva un coraggio
mitico armato
di colta ironia
per sfidare il moderismo
di cristallo.
(Anche) le strutture
tremano.
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