<strong>Georg</strong> <strong>Philipp</strong> <strong>Wörlen</strong>Neue Sachlichkeit “Enge Gasse Passau”, 1923 Carboncino su carta
<strong>Georg</strong> <strong>Philipp</strong> <strong>Wörlen</strong> (Dillingen bei Augsburg 1886-1954 Passau) Biografia <strong>Georg</strong> <strong>Philipp</strong> <strong>Wörlen</strong> nasce il 5 maggio 1886 a Dillingen bei Augsburg, da una famiglia di artigiani. La sua formazione avviene tanto alla scuola d’arte di Norimberga, quanto alla scuola tecnica superiore di Monaco di Baviera e in seguito presso l’atelier di Alzheimer, affrescatore di luoghi di culto, in un’epoca di rapido passaggio di stili, che vanno dal tardo naturalismo al simbolismo, per toccare il Jugendstil e l’espressionismo. Questa forte commistione di stili e tecniche pittoriche caratterizza anche l’opera di <strong>Wörlen</strong>, che è marcata altresì dalle sue vicissitudini sul fronte nel corso della prima guerra mondiale, allorquando – per ben due volte – rischia la vita sotto il fuoco dell’artiglieria inglese, prima di essere preso prigioniero e trascorrere oltre un anno in un campo di prigionia dello Yorkshire. Alla sua liberazione, <strong>Wörlen</strong> torna in patria e trova impiego quale docente d’educazione artistica a Marnheim/Donnersberg e successivamente al ginnasio di Passau. Le opere di quel periodo sono il risultato di una ricerca personale sotto l’influsso cubista, ma è con l’incontro con l’artista Carry Hauser che la sua espressione poetica si individualizza in ulteriori declinazioni che sono anche alla base della fondazione del gruppo artistico d’impronta espressionista “Fels”, attivo anche a seguito della sua uscita. L’incessante ricerca di un’espressione artistica propria che sappia declinare le sue sensazioni poetiche porta l’artista ad aderire nel 1922 al “Gruppe der 6” e, nelle opere del periodo, l’impronta espressionista si attenua progressivamente. Nel 1927 <strong>Wörlen</strong> è incaricato della decorazione murale di 90 m2 della cappella dell’ospedale cittadino di Passau e l’artista, al fine di trovare l’adatta espressione pittorica per il compito, compie un viaggio di studio a Roma e in Sicilia. L’avvento del nazionalsocialismo dà inizio ad un periodo buio dell’artista tanto più che sulle pagine della Donau Zeitung compare la sollecitazione alla distruzione della sua decorazione murale. Nel 1947 <strong>Wörlen</strong> è tra i fondatori del “Donau Wald Gruppe” anche a seguito delle sue frequentazioni con il mecenate Schmidinger. Il vero riconoscimento di <strong>Wörlen</strong>, però, giunge unicamente postmortem, allorquando gli viene dedicata un’ampia retrospettiva nel 1990 dal Museum Moderner Kunst di Passau, il cui catalogo testimonia la profonda e incessante vocazione artistica di <strong>Wörlen</strong> che lo mette tra gli artefici di movimenti artistici raffinati e la sua peculiare identità stilistica che mescola sapientemente elementi della cultura tedesca e ascensioni architettoniche neogotiche in creazioni cubiste ed espressioniste particolarmente intense. In copertina: “Alte Stadt”, 1920 Tempera su cartone, 51 x 36.5