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Artisti di Lucca libro (2) (1)

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MARCO PALAMIDESSI<br />

ARTISTI<br />

DI LUCCA<br />

E DEL SUO<br />

TERRITORIO


MARCO PALAMIDESSI<br />

ARTISTI DI LUCCA<br />

E DEL SUO<br />

TERRITORIO


COLLANA<br />

<strong>Artisti</strong> in Toscana<br />

21<br />

Diretta da<br />

FABRIZIO BORGHINI<br />

Coor<strong>di</strong>namento e<strong>di</strong>toriale<br />

LUCIA RAVEGGI<br />

In collaborazione con:<br />

Il volume è realizzato da<br />

Iª e<strong>di</strong>zione febbraio 2016<br />

ISBN 978-88-6039-368-5<br />

Tutti i <strong>di</strong>ritti riservati<br />

© Copyright Associazione Toscana Cultura<br />

e Masso delle Fate E<strong>di</strong>zioni<br />

Masso delle Fate E<strong>di</strong>zioni<br />

Via Cavalcanti, 9 - 50058 Signa (FI)<br />

www.massodellefate.it<br />

Finito <strong>di</strong> stampare nel mese <strong>di</strong> febbraio 2016<br />

presso la Nova Arti Grafiche<br />

Via Cavalcanti, 9/D - 50058 Signa (FI)<br />

www.novaartigrafiche.it<br />

In copertina:<br />

<strong>Lucca</strong>: Torre Guinigi


<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />

<strong>Lucca</strong>, arte, bellezza: sono le parole che<br />

mi vengono in mente scorrendo il <strong>libro</strong><br />

“<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio” che rappresenta<br />

il connubio tra la città delle Mura<br />

e gran parte degli artisti che, per nascita, per<br />

lavoro o per passione, hanno o hanno avuto<br />

con <strong>Lucca</strong> un forte legame <strong>di</strong> appartenenza.<br />

La nostra città è da considerare un museo<br />

<strong>di</strong>ffuso: non solo per le principali opere architettoniche,<br />

ma anche per gli scorci che<br />

tagliano la prospettiva attraversando le vie<br />

della città. <strong>Lucca</strong>, in questo senso, è culla<br />

ideale, rifugio pre<strong>di</strong>letto per chi <strong>di</strong> arte vive<br />

o per chi <strong>di</strong> arte ha fatto una ragione <strong>di</strong> vita.<br />

Accogliamo quin<strong>di</strong> con sod<strong>di</strong>sfazione una<br />

collettiva <strong>di</strong> artisti che rendono omaggio a<br />

<strong>Lucca</strong> con le loro opere. Anche attraverso<br />

questo <strong>libro</strong> e gli artisti che qui sono descritti,<br />

<strong>Lucca</strong> si apre al mondo culturale raccontando,<br />

al contempo, coloro che per arte e<br />

cultura hanno lasciato un segno nella nostra<br />

città.<br />

Alessandro Tambellini<br />

Sindaco <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong><br />

Questa tanto attesa esposizione, nata<br />

nell’occasione e dalla costola <strong>di</strong> un <strong>libro</strong>,<br />

risulta già vincente, vuoi per le suscitate<br />

emozioni a cui tutto si de<strong>di</strong>ca e tutto s’intitola,<br />

vuoi per il legame instaurato al suo interno<br />

e con le magnifiche sale <strong>di</strong> Palazzo Ducale<br />

concesse da un’amministrazione illuminata,<br />

vuoi infine per essere accolta dentro le forti<br />

Mura <strong>di</strong> quella che sappiamo essere una vera<br />

patria del Bello: <strong>Lucca</strong>. Mura che non sono<br />

un limite, una barriera fisica e mentale invalicabile,<br />

come si credeva un tempo: oggi, quel<br />

<strong>di</strong>amante <strong>di</strong> mattoni e calce che ha da poco<br />

festeggiato il suo mezzo millennio d’età, oltre<br />

a rappresentare lo stimolo a gettare creativamente<br />

l’anima al <strong>di</strong> là <strong>di</strong> esso, si apre idealmente<br />

per ospitare anche artisti provenienti<br />

da altrove. Molte le personalità della vasta<br />

provincia lucchese, ma non poche quelle che<br />

pur abitando fuori dai confini, in altre città<br />

per la maggior parte toscane, hanno con la<br />

nostra terra un rapporto <strong>di</strong> nascita, formazione,<br />

insegnamento, oltre che <strong>di</strong> ammirazione e<br />

<strong>di</strong> stima sincera. L’averle coinvolte in questo<br />

progetto, non trascurando l’aspetto qualitativo,<br />

è sintomatico del desiderio <strong>di</strong> aprire la nostra<br />

<strong>Lucca</strong> al resto dell’universo artistico. E<br />

quando l’Arte è custo<strong>di</strong>ta da uno scrigno che<br />

proprio della Bellezza è già illustre ambasciatore<br />

nel mondo, nell’istante in cui è capace <strong>di</strong><br />

attrarre persone in grado <strong>di</strong> meravigliare per<br />

mezzo della loro espressione, talenti <strong>di</strong>versi fra<br />

loro eppure vicinissimi in quanto accomunati<br />

dalla medesima pulsione creativa, è un’autentica<br />

felicità per tutti. In particolare per chi<br />

dell’Arte si è sempre nutrito, desideroso <strong>di</strong><br />

quella linfa per lo spirito che la nostra <strong>Lucca</strong><br />

elargisce a piene mani, ai suoi abitanti come ai<br />

suoi gra<strong>di</strong>tissimi avventori. Mi auguro, come<br />

sempre succede ad un curatore, che tutto sia<br />

riuscito al meglio. Questo <strong>libro</strong> è un frutto<br />

prezioso, che abbiamo amato fin dal suo essere<br />

ancora seme, giorno per giorno, con fatica<br />

e passione. In queste pagine, tutto gravita attorno<br />

a ciò che gli artisti hanno voluto e saputo<br />

mettere al mondo, quelle parti <strong>di</strong> loro stessi<br />

chiamate opere, che sono da sempre il viatico<br />

migliore per la nostra umana avventura.<br />

Marco Palamidessi<br />

3


<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />

LORIANO AIAZZI<br />

Adolescente, 2004, bronzo, cm. 50x42<br />

Ènato a Pistoia nel 1955. Il suo è un percorso<br />

artistico lungo e sofferto, instabile<br />

nella continuità, spasmo<strong>di</strong>co nella ricerca<br />

<strong>di</strong> se stesso. Nel 1970 inizia con la pittura,<br />

partecipa da subito a numerose collettive in<br />

Italia, Francia, Svizzera, ricevendo sempre lusinghieri<br />

apprezzamenti. Negli anni Novanta<br />

inizia con la scultura ed espone in vari paesi,<br />

sia in Italia che all’estero. Personale alla Galleria<br />

Roos <strong>di</strong> Greve in Chianti, da dove <strong>di</strong>verse<br />

sue sculture sono “volate” in vari stati<br />

europei; a suggello <strong>di</strong> un anno veramente speciale<br />

la personale allestita a Palazzo Panciatichi<br />

<strong>di</strong> Firenze, prestigiosa sede del Consiglio<br />

Regionale della Toscana. Seguono le mostre<br />

<strong>di</strong> Palazzo Sozzifanti <strong>di</strong> Pistoia, Rovereto <strong>di</strong><br />

Trento, Ferrara, Parigi, Hangzhou, Londra.<br />

Via Oste, 161 - 59013 Montemurlo (PO) - Cell. +39 333 3185748<br />

lorianoaiazzi315@gmail.com - www.lorianoaiazziscultura.com<br />

5


<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />

LORIANO AIAZZI<br />

San Giorgio, 2000, bronzo, cm. 41x34<br />

Nutrice, 2002, bronzo, cm. 29x47<br />

6


<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />

GABRY ANGELI<br />

Gatto sul muro, 2015, olio su tela, cm. 60x60<br />

Nata a <strong>Lucca</strong> dove tutt’oggi vive e lavora.<br />

Ha conseguito il <strong>di</strong>ploma <strong>di</strong> Maestra<br />

d’Arte presso l’Istituto d’Arte “A. Passaglia” <strong>di</strong><br />

<strong>Lucca</strong>; ha insegnato in varie scuole fra le quali<br />

Liceo Scientifico, Istituto Magistrale, Scuole<br />

Me<strong>di</strong>e. Dopo un tirocinio <strong>di</strong> lavoro e <strong>di</strong> ricerca,<br />

modestamente, si affaccia alla ribalta presentandosi<br />

al pubblico nel 1980 con interessanti<br />

mostra personali in Italia ed all’estero.<br />

Inizia dal vero il suo lavoro, ed i suoi soggetti<br />

sono presi e poi rielaborati nello stu<strong>di</strong>o, cercando<br />

così una sua naturaale esperienza. Adopera<br />

una tavolozza “povera” e le intonazioni<br />

fredde man mano si arricchiscono e sulla tela<br />

appaiono visioni <strong>di</strong> architetture lucchesi che si<br />

inseriscono nel tessuto pittorico fatto più caldo<br />

e suggestivo. Dalle sue opere traspare sempre<br />

l’innamoramento per la sua mitica città.<br />

Piazzetta dell’Arancio, 28 - 55100 <strong>Lucca</strong> - Tel. +39 0583 493802 - Cell. +39 335 644 9292<br />

info@gabryangeli.com - www.gabryangeli.com<br />

7


<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />

GABRY ANGELI<br />

Albero <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong>, 1998, olio su tela, cm. 60x70<br />

Muri <strong>di</strong> Milano, 2015, trittico, olio su tela, cm. 100x300<br />

8


<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />

ALDO AYTANO<br />

La finestra della Luigina, 1983, olio su cartone, cm. 22x18<br />

Casello <strong>di</strong> Nozzano in una notte siderea, 2003, olio su carta<br />

su tavola, cm. 152x92<br />

Nasce a <strong>Lucca</strong> nel 1954.<br />

È titolare della cattedra <strong>di</strong> Discipline<br />

Pittoriche presso il Liceo <strong>Artisti</strong>co <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong>.<br />

Le prime esperienze pittoriche lo vedono<br />

impegnato a <strong>di</strong>pingere paesaggi della Garfagnana.<br />

I soggetti privilegiati sono le Alpi<br />

Apuane, ma anche gli alpeggi, i casolari abbandonati,<br />

le capanne <strong>di</strong> pietra con il tetto<br />

<strong>di</strong> paglia il cui silenzio è spesso accentuato<br />

dal manto nevoso. La prima metà degli anni<br />

Ottanta è quin<strong>di</strong> caratterizzata da una pro-<br />

duzione <strong>di</strong> pochi quadri “primitivi”, tutti <strong>di</strong> soggetto<br />

montano. Con la seconda metà degli anni<br />

Ottanta l’attenzione del pittore si sposterà alle<br />

cave del monte Altissimo. Questa esperienza si<br />

concluderà con la realizzazione nel 1987 <strong>di</strong> una<br />

cartella <strong>di</strong> stampe i cui e<strong>di</strong>tori saranno gli Alinari<br />

<strong>di</strong> Firenze, con testo introduttivo del noto<br />

scrittore lucchese Guglielmo Petroni. Nel 1990<br />

tutto il lavoro grafico sviluppato nelle cave sarà<br />

esposto e pubblicizzato nella mostra: “Il Mestiere<br />

dell’Arte”, realizzata dal comune <strong>di</strong> Pietrasanta<br />

(LU). Una scatola <strong>di</strong> acquarelli accompagnerà il<br />

pittore nel suo primo viaggio in In<strong>di</strong>a nel gennaio<br />

1998, dal quale egli riporta numerosi piccoli<br />

quadri carichi <strong>di</strong> toni gialli e arancioni. Il 1998<br />

si concluderà con una mostra al “Magazzino <strong>di</strong><br />

Antonio” in località Molina <strong>di</strong> Quosa (PI) dove<br />

il pittore assieme ad altri due artisti, Carlo Carozzi<br />

e Gianfranco Saracini, esporrà sia i piccoli<br />

<strong>di</strong>pinti ad acquerello fatti nel gennaio in In<strong>di</strong>a,<br />

che le opere <strong>di</strong> quell’anno che hanno in comune<br />

la presenza <strong>di</strong> toni cal<strong>di</strong>, carichi e vibranti. Nel<br />

1999 si realizza sempre al “Magazzino <strong>di</strong> Anto-<br />

Via Gallitassi, 52 - 55100 <strong>Lucca</strong> - Stu<strong>di</strong>o: via della Chiesa, 57 - Ponte S. Pietro (LU)<br />

Cell. 349 3620809 - info@aytano.net - www.aytano.net<br />

9


<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />

ALDO AYTANO<br />

nio” una mostra personale dove, fra le molte<br />

opere esposte, verranno presentati per la prima<br />

volta tutta una serie <strong>di</strong> quadri che hanno<br />

per soggetto i caselli ferroviari abbandonati<br />

e le pinete estive <strong>di</strong>pinte a Riva Verde nelle<br />

vicinanze <strong>di</strong> Follonica. Il 2000 è un anno<br />

molto importante sotto il profilo delle manifestazioni<br />

pubbliche perché lo vedrà partecipare<br />

ad una mostra intitolata “Il Viaggio<br />

delle forme e dei colori”, patrocinata dalla<br />

Soprintendenza ai Beni e ai Monumenti <strong>di</strong><br />

Pisa e realizzata nella Pinacoteca <strong>di</strong> Volterra.<br />

Il 2001 è caratterizzato dalla realizzazione<br />

<strong>di</strong> un quadro <strong>di</strong> grande formato dal titolo:<br />

“Una notte piena <strong>di</strong> speranza”, che affronta<br />

il tema degli extracomunitari e della loro<br />

continua ricerca <strong>di</strong> un rifugio. Il <strong>di</strong>pinto raffigura<br />

un casello abbandonato immerso nella<br />

notte con una luce accesa, quella <strong>di</strong> una<br />

finestra, che proietta la sua luce sui binari.<br />

Il 2002 lo troverà presente alla manifestazione<br />

estiva della “Soffitta nella strada” <strong>di</strong> Sarzana<br />

con la mostra “Tra luce e colore”, organizzata<br />

all’interno <strong>di</strong> una galleria d’arte in<br />

via Fiasella, dove presenterà il <strong>di</strong>pinto “Una<br />

notte piena <strong>di</strong> speranza”. Il 2003 lo troverà<br />

nuovamente presente alla manifestazione<br />

estiva della “Soffitta nella strada” <strong>di</strong> Sarzana<br />

con la mostra “Fra i pini il mare”, dove presenta<br />

due nuovi quadri <strong>di</strong> gran<strong>di</strong> <strong>di</strong>mensioni:<br />

un casello ferroviario <strong>di</strong> notte, il “Casello<br />

<strong>di</strong> Nozzano” e una pineta invasa dalla luce<br />

Tempesta <strong>di</strong> luce a Riva Verde. Nel corso<br />

del 2004, e precisamente in occasione della<br />

manifestazione settembrina che si svolge a<br />

<strong>Lucca</strong> sui baluar<strong>di</strong> delle mura chiamata Murabilia,<br />

il pittore presenterà le sue opere pittoriche<br />

de<strong>di</strong>cate prevalentemente alle pinete<br />

e ai paesaggi del Me<strong>di</strong>terraneo. Nel corso<br />

Tempesta <strong>di</strong> luce a Riva Verde, 2005, olio su tela, cm. 120x90<br />

del 2005 inizierà una produzione <strong>di</strong> ceramiche nel<br />

laboratorio <strong>di</strong> Franco Francesconi a Pietrasanta.<br />

Verranno così realizzati numerosi pannelli in ceramica<br />

a soggetto marino e altri raffiguranti scene<br />

<strong>di</strong> spettacoli circensi. I prodotti ceramici descritti<br />

saranno presentati alla 74ª Mostra Internazionale<br />

dell’Artigianato fiorentino, nella sezione “Visioni”.<br />

Nel corso del 2006 darà inizio alla modellazione<br />

<strong>di</strong> un coccodrillo della lunghezza <strong>di</strong> 160 cm. che,<br />

una volta finito e fuso in bronzo, sarà imme<strong>di</strong>atamente<br />

acquistato per <strong>di</strong>ventare arredo permanente<br />

del giar<strong>di</strong>no della villa Stu<strong>di</strong>ati-Berni a Molina <strong>di</strong><br />

Quosa (PI). Dal 2006 al 2010 si nota una varietà <strong>di</strong><br />

produzione e una molteplicità <strong>di</strong> soggetti. Il 2010<br />

si caratterizzerà per la partecipazione al MOAC <strong>di</strong><br />

Sanremo ed anche ad Artefiera a Padova dove il<br />

coccodrillo si aggiu<strong>di</strong>ca il terzo premio degli Under<br />

5000. Tutto il percorso pittorico che l’artista<br />

svilupperà dal 2010 al 2015 si concentra sulla rappresentazione<br />

della luce marina che filtra attraverso<br />

i rami. I <strong>di</strong>pinti recenti vogliono rappresentare<br />

l’attimo in cui la luce fra i rami <strong>di</strong>venta accecante.<br />

In realtà questi paesaggi sono paesaggi dell’anima<br />

dove la luce dell’interiorità vuole irrompere sull’oscurità<br />

della materia.<br />

Raphael<br />

10


ALESSANDRO BALLERINI<br />

<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />

Il falchetto, 2015, olio su tavola, cm. 80x60<br />

Ènato e vive a <strong>Lucca</strong>. Compiuti gli stu<strong>di</strong><br />

classici, si è laureato in giurisprudenza ed<br />

esercita la professione <strong>di</strong> avvocato. Da alcuni<br />

anni si de<strong>di</strong>ca alla pittura. Può vantare alcune<br />

mostre personali che hanno riscosso un buon<br />

successo <strong>di</strong> critica e <strong>di</strong> pubblico. Alcune sue<br />

opere sono contenute in cataloghi che affiancano<br />

al quadro il testo, con un’intensa ed integrante<br />

spiegazione. Il suo primo <strong>libro</strong>, Un pulcino<br />

nella stoppa, e<strong>di</strong>to da Mirko Clemente, si<br />

pregia della copertina <strong>di</strong> Antonio Possenti.<br />

Cell. 328 7696356<br />

avvocatoballerini@alice.it<br />

11


<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />

ALESSANDRO BALLERINI<br />

Ex voto, 2014, olio su tavola, cm. 30x30<br />

Pescata esagerata, 2015, olio su tavola, cm. 20x50<br />

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<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />

PIETRO BELLINA<br />

La Corrida, terre colorate composte dall’autore, cm. 80x80<br />

Pietro Bellina: un carpitore <strong>di</strong> memorie che<br />

<strong>di</strong>ventano colore.<br />

Le figure ed i paesaggi <strong>di</strong> Pietro Bellina hanno<br />

un innato lirismo, creature leggiadre e nu<strong>di</strong> <strong>di</strong><br />

donna emergono, illuminate dalla freschezza<br />

della loro gioventù. Le linee morbide tratteggiano<br />

contorni spesso <strong>di</strong>afani o tenualmente<br />

rosa pastello. E’ come un inchino <strong>di</strong> ninfa, che<br />

pare emergere dall’epica <strong>di</strong> una leggenda che si<br />

imprime nel presente con tutta la grazia dei<br />

giochi <strong>di</strong> luce che accarezzano le forme. Creature<br />

come sospese in un oltre, fuori dal tempo<br />

e dallo spazio, nella mandorla iconica <strong>di</strong> un<br />

silenzio liturgico. Veneri sacre o profane, ma<br />

costantemente rappresentanti della grazia e<br />

della musicale recon<strong>di</strong>ta armonia. La pennellata<br />

ora si sofferma sulla tela per <strong>di</strong>alogare con<br />

luci ed ombre, ora si estende in lunghe campiture.<br />

La scelta è sempre delicatamente ponderata<br />

in policromie <strong>di</strong> grigi, blu, marroni, dove<br />

il paesaggio si ammorbi<strong>di</strong>sce ed i capelli si illuminano<br />

<strong>di</strong> un raggio <strong>di</strong> sole, aureola od aura <strong>di</strong><br />

un <strong>di</strong>alogo espressivo che va al fondo dell’anima.<br />

Poi uno sguardo alla corrida, nella flui<strong>di</strong>tà<br />

delle tinte che si riscaldano, man mano che il<br />

tratto segnico si fa più frenetico e si sente pulsare<br />

la vita come in una lirica <strong>di</strong> Garcia Lorca<br />

quando “Si rompono le coppe dell’alba”. E’<br />

Via Pistoiese, 443 - 50145 Firenze<br />

Cell. 339 4002041<br />

13


<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />

PIETRO BELLINA<br />

La Corrida, terre colorate composte dall’autore, cm. 60x70<br />

La Corrida, terre colorate composte dall’autore, cm. 60x70<br />

come se il grido della corrida facesse vibrare le<br />

lunghe corde del vento. “Olé!” ed il torero gira<br />

su se stesso sventolando la sua muletta ed anche<br />

il colore vortica come una girandola insieme<br />

alle figure <strong>di</strong> tutta la scena. Ogni sospiro,<br />

avrebbe detto il Poeta, “È uno stagno/del grido”<br />

e si sa come negli stagni l’acqua si adagi<br />

come sogno o soliloquio <strong>di</strong> beatitu<strong>di</strong>ne. Pietro<br />

Bellina porta il proprio pennello a passeggio<br />

abbracciato alla emozionalità del proprio cuore,<br />

una lunga esperienza pittorica che ne fa un<br />

artista ricco <strong>di</strong> sollecitanti immagini che imprimono<br />

la vita catturando sempre nuove avventure<br />

riflesse. Carpitore <strong>di</strong> memoria che <strong>di</strong>viene<br />

segno e colore.<br />

Sandra Lucarelli<br />

25 aprile 2013<br />

14


<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />

ILARIA BERNARDI<br />

Nata a <strong>Lucca</strong>, dove ha compiuto gli stu<strong>di</strong> artistici<br />

e dove attualmente vive, Ilaria Bernar<strong>di</strong><br />

ha <strong>di</strong>morato a lungo a Milano, città generosamente<br />

aperta ai mutamenti culturali e sociali.<br />

Artista conosciuta e affermata in Italia e all’estero,<br />

come testimoniano la sua attività e la costante presenza<br />

in mostre personali e collettive, dagli anni<br />

Novanta la sua pittura subisce un cambiamento:<br />

alla tela si sostituisce la lastra <strong>di</strong> plexiglas o <strong>di</strong> policarbonato,<br />

ai colori acrilici si affiancano materiali<br />

cartacei e <strong>di</strong> recupero, assemblaggi spezzati e polimaterici.<br />

Ilaria Bernar<strong>di</strong>, donna colta, eclettica<br />

e curiosa, si cimenta in attività multi<strong>di</strong>sciplinari<br />

e in collaborazioni con artisti <strong>di</strong> ambienti <strong>di</strong>versi.<br />

Negli anni il suo nome travalica il mondo della<br />

pittura riscuotendo successi anche in altri ambiti,<br />

quali quello performativo.<br />

Realizza infatti scenografie cinematografiche e<br />

teatrali e cura <strong>di</strong>verse pubblicazioni de<strong>di</strong>cate alle<br />

tecniche pittoriche, tra cui Il Piacere <strong>di</strong> Dipingere,<br />

Arnoldo Mondadori E<strong>di</strong>tore, e Dipingere Insieme.<br />

La pittura a tempera e la pittura a olio. Guida<br />

all’espressione per immagini, e<strong>di</strong>zioni Artecnica,<br />

entrambi scritti con Anna Boer. Ben nota la sua<br />

passione per l’universo delle illustrazioni artistiche:<br />

tra i suoi lavori nel settore citiamo il <strong>libro</strong><br />

<strong>di</strong> poesie <strong>di</strong> Anna Ariano, I quaderni del silenzio,<br />

e<strong>di</strong>zioni Espansione Idea. Le opere <strong>di</strong> Ilaria<br />

Bernar<strong>di</strong> sono presenti in istituzioni pubbliche e<br />

private, quali la Pinacoteca Internazionale Francescana<br />

<strong>di</strong> Falconara Marittima, ad Ancona, e<br />

nella Pinacoteca del Museo Nazionale <strong>di</strong> Luxor,<br />

in Egitto.<br />

La clessidra, 2007, tecnica mista su plexiglass,<br />

cm. 35x100<br />

Cell. 340 4679802<br />

ilaria-bernar<strong>di</strong>@alice.it<br />

15


<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />

ILARIA BERNARDI<br />

La caduta, 2002, cm. 65x57<br />

Vasto l’apparato critico. Tra i molti giornalisti<br />

ed estimatori che si sono interessati al suo lavoro<br />

citiamo: Vanna Armeni, Mario Martucci,<br />

Marpanoza, Antonio Nardone, Gaetana<br />

Pace, Mario Rocchi, Pompea Vergaro.<br />

Entrando nel merito del 2014, Francesco Delli<br />

Cerri in Frammenti <strong>di</strong> mon<strong>di</strong> lontani scrive:<br />

“I quadri <strong>di</strong> Ilaria Bernar<strong>di</strong>, pittrice educata,<br />

dai giusti toni e <strong>di</strong> ricca, invi<strong>di</strong>abile cultura, si<br />

compongono come le gran<strong>di</strong> sinfonie sugli spartiti,<br />

nota dopo nota, fino a raggiungere una logica<br />

armoniosa ma anche coraggiosa...Un processo<br />

che partendo dalla “casualità” delle forme dalla<br />

“banalità” dei colori, stabilisce nuovi valori<br />

e significati in un contesto in cui il rigore e l’equilibrio<br />

bilanciano l’istintività”. Continua lo<br />

stesso Delli Cerri… “Attraverso la plasticità del<br />

colore, la cromaticità della materia, la trasparenza<br />

e la tri<strong>di</strong>mensionalità, le sue opere acquistano<br />

“spessore” e <strong>di</strong>ventano una presenza...Una<br />

lettura <strong>di</strong>fficile anche se piacevole all’occhio, una<br />

lezione <strong>di</strong> toni magistralmente <strong>di</strong>stribuiti, la<br />

semplicità dei molti materiali, dai tessuti ai vari<br />

Trasformazione, 2004, cm. 70x110<br />

organici - niente è precluso all’artista - si combinano<br />

con la forza cognitiva del maestro andando<br />

ad urlare ciò che non si poteva immaginare in<br />

quanto celato nelle forze della creatività. Ilaria<br />

si svela e forse si rivela, riuscendo a creare una<br />

potente magia artistica”.<br />

Nel 2014 Ilaria Bernar<strong>di</strong> espone nelle mostre:<br />

Arte <strong>di</strong> Carta, alla Galleria Sabrina Falzone <strong>di</strong><br />

Milano; Emozioni, al Real Collegio <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong><br />

e nella personale De Natura Pingen<strong>di</strong>, a Massarosa.<br />

Nel 2012 è invitata ad Art en Capital,<br />

Salon des Artist In<strong>di</strong>pendent, al Grand Palais <strong>di</strong><br />

Parigi, e nel 2013 ad Abstraction: Arte astratta<br />

tra XX e XXI secolo, a Firenze, alla Biennale<br />

dell’Acquerello e del Disegno, Castello <strong>di</strong> Levizzano<br />

in provincia <strong>di</strong> Modena, alla Biennale<br />

Internazionale d’Arte Contemporanea <strong>di</strong> Palermo,<br />

ad Ars Futura a Palazzo Ruspoli a Roma<br />

e nella prestigiosa Torino-Lecce-Luxor, che si<br />

tiene alla Pinacoteca del Museo Nazionale <strong>di</strong><br />

Luxor, in Egitto.<br />

16


MARCELLO BERTINI<br />

<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />

<strong>Lucca</strong>. Chiesa <strong>di</strong> San Giovanni, 2009, olio su tela cm. 70x70<br />

Da oltre quarantanni l’opera <strong>di</strong> Bertini, ci<br />

conduce in quei luoghi senza tempo dove la<br />

Realtà, fermata e sublimata, attende alla Poesia…<br />

“Realtà e Poesia, binomio classico della pittura<br />

del Vero. Ma la Realtà cosa sarebbe in pittura,<br />

senza il soccorso della Poesia? L’Epifania del Vero<br />

può essere fermata e sublimata solo dal quel processo<br />

intellettuale - Metalogico - che chiamamo<br />

Poesia… Questo è il destino dell’Arte, questo è<br />

il mestiere del pittore, quando il pittore è, come<br />

Marcello Bertini, ‘Poeta del Vero’”. Antonio Paolucci.<br />

Marcello Bertini, pittore e incisore, nasce a Porto<br />

<strong>di</strong> Mezzo, (FI) storico borgo fluviale sul fiume<br />

Arno. Appassionato d’arte fino da giovane e assiduo<br />

frequentatore dei musei fiorentini, stimolato<br />

anche dal padre Giuseppe, <strong>di</strong>rigente alla Galleria<br />

degli Uffizi. Dopo avere conseguito la maturità<br />

tecnica, si iscrive al corso <strong>di</strong> pittura della Scuola<br />

<strong>Lucca</strong>. Chiesa <strong>di</strong> S. Fre<strong>di</strong>ano, 2010, olio tela, cm. 70x50<br />

d’Arte fiorentina <strong>di</strong> Porta Romana. Stu<strong>di</strong>a con<br />

rigore forme e cromie avvalendosi <strong>di</strong> severi stu<strong>di</strong><br />

sui chimismi cromatici e le <strong>di</strong>namiche del colore,<br />

perfezionati, successivamente da un corso <strong>di</strong> specializzazione<br />

all’Università <strong>di</strong> Pisa. A contatto<br />

con la variegata fucina artistica fiorentina degli<br />

anni Settanta, matura la sua scelta pittorica e sentimentale.<br />

Colorista appassionato e romantico,<br />

intraprende un percorso, che porterà negli anni,<br />

la sua ricerca, come scrive Giovanna M. Carli “...<br />

verso quei luoghi senza tempo, dove sono custo<strong>di</strong>te<br />

le segrete armonie delle cose...”, da “La Scatola<br />

Magica e il Silenzio delle Cose”, 2005. Bertini,<br />

da sempre si ispira alla natura e al contesto<br />

ambientale. Stu<strong>di</strong>a e racconta con passione il paesaggio,<br />

gli oggetti <strong>di</strong> un quoti<strong>di</strong>ano <strong>di</strong>messo, le<br />

Cell. 339 5817608 - info@marcellobertini.com<br />

www.marcellobertini.com<br />

17


<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />

MARCELLO BERTINI<br />

nature silenti, gli interni <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o. Dai quali trae<br />

i suoi “Amorevoli Pretesti”, fonti della personale<br />

ricerca <strong>di</strong> Bellezza, in bilico fra Reale e Metareale,<br />

da quarantanni inconfon<strong>di</strong>bile espressione della<br />

sua cifra <strong>di</strong>stintiva .<br />

“Di questo pittore incline all’incanto continuo ad<br />

apprezzare la meraviglia incontaminata che alimenta,<br />

sotterranea, quella che è l’esaltazione poetica<br />

<strong>di</strong> una natura ideale, un mondo sospeso fra<br />

realtà ambientale ed Eden immaginifico…”, (Giovanni<br />

Faccenda) da ‘L’incanto Struggente’, 2004.<br />

“Per Bertini lo stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong>venta il suo autoritratto<br />

più luminoso e veriterio. Tramite gli interni <strong>di</strong>pinti<br />

il pittore apre virtualmente gli spazi della<br />

sua vita attiva concedendo la libertà <strong>di</strong> violare<br />

quella privata realtà, da altri troppo spesso gelosamente<br />

celata…” (Marco Palamidessi), da ‘Il<br />

Segreto svelato’, 2010.<br />

Già dalla prima metà degli anni Settanta le sue<br />

opere (<strong>di</strong>pinti anche <strong>di</strong> gran<strong>di</strong> <strong>di</strong>mensioni) entrano<br />

a far parte <strong>di</strong> importanti collezioni nazionali<br />

e internazionali. Espone in prestigiose gallerie<br />

d’arte, instaura con alcune un particolare<br />

rapporto. Escono varie pubblicazioni che vanno<br />

ad arricchire la sua nutrita bibliografia. Negli<br />

anni, fino ad oggi si susseguono le sue esposizioni<br />

personali che spaziano per l’ Italia e all’estero, insieme<br />

a partecipazioni a fiere concorsi e rassegne<br />

d’arte pubbliche.<br />

Ultimi eventi. Esposizioni in Italia: Banca del<br />

Monte <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong>, con “Il Segreto Svelato” (2010);<br />

Scuderie Granducali <strong>di</strong> Serravezza (MS), con,<br />

“Massaciuccoli, il Lago degli <strong>Artisti</strong>” (2012);<br />

Museo Civico <strong>di</strong> Viareggio, con “Lo Stu<strong>di</strong>o e<br />

L’Opera” (2012); Museo Ugo Gui<strong>di</strong> <strong>di</strong> Forte<br />

dei Marmi, con “La Musicalità dei Colori nella<br />

Poetica del Vero”, (2013); Polo espositivo Casa<br />

Rossa, Comune <strong>di</strong> Pontassieve, con “Alchimie<br />

fra Colori e Poesia nella Poetica del Vero” (2014).<br />

Bertini, nello stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Nanying, Cina, insieme a studenti cinesi,<br />

novembre 2015<br />

Esposizioni all’estero: Crociera <strong>di</strong> San Valentino,<br />

Barcellona (2010); Expo internazionale, Barcellona<br />

(2013); Artist journey in Europe, Palazzo<br />

Berlaymont, European Commission <strong>di</strong> Bruxelles<br />

(2014); Master artistico-culturale con stu<strong>di</strong><br />

ed esposizioni nelle città <strong>di</strong> Nanchino, Wuxi e<br />

Shangai, Cina (2015) informazioni sul sito web.<br />

Vive in un antico casale della campagna Toscana,<br />

a Gigliola <strong>di</strong> Montespertoli, ameno borgo<br />

del Chianti fiorentino. Lavora negli stu<strong>di</strong> d’arte<br />

<strong>di</strong> Gigliola e Lastra a Signa, nell’antica fortezza<br />

brunelleschiana, sul fiume Arno.<br />

La sua bibliografia è costituita da oltre trenta pubblicazioni,<br />

numerosi cataloghi e brochure. Si sono<br />

interessati alla sua opera valenti operatori artistici<br />

e prestigiosi critici d’arte, fra questi: Cristina<br />

Aci<strong>di</strong>ni, Andrea Bal<strong>di</strong>notti, Mario Bucci, Rinaldo<br />

Frank Burattin, Dino Carlesi, Giovanna Maria<br />

Carli, Maria Luisa Cason, Umberto Cecchi, Giovanni<br />

Faccenda, Ugo Fortini, Lodovico Gierut,<br />

Delio Granchi, Pier Francesco Listri, Giovanni<br />

Lombar<strong>di</strong>, Mario Mazzocchi, Fabrizio Moretti,<br />

Marco Moretti, Elvio Natali, Armando Nocentini,<br />

Nicola Nuti, Sergio Pacciani, Marco Palamidessi,<br />

Tommaso Paloscia, Antonio Paolucci, Dino<br />

Pasquali, Aldo Rettori, Umberto Sereni, Faustina<br />

Tori, Maurizio Vanni, Marcello Vannucci.<br />

18


EMANUELE BIAGIONI<br />

<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />

Traffico urbano, 2015, acrilico su masonite, cm. 35x50<br />

Passeggiata notturna, 2015, acrilico su tavola, cm. 80x80<br />

La città come tema, da sempre, è irrinunciabile<br />

per Emanuele Biagioni, in quel<br />

gioco serio e <strong>di</strong>fficile che è la pittura. Lui è un<br />

artista sincero, libero <strong>di</strong> riferirsi ai suoi amati<br />

maestri del passato, ma nella piena consapevolezza<br />

<strong>di</strong> essersi ora incamminato, con tenacia<br />

e intelligenza, su <strong>di</strong> una strada propria e<br />

in<strong>di</strong>pendente; un pittore schietto, non corrotto<br />

da scuole o tendenze, che ha fatto<br />

dell’arte figurativa il congeniale linguaggio<br />

della propria visione del mondo. La sua fresca<br />

spontaneità non è il frutto degenere <strong>di</strong> quella<br />

facile improvvisazione a cui purtroppo ci stiamo<br />

pericolosamente abituando, ma il risultato<br />

<strong>di</strong> una ricerca che si fa sempre più attenta e<br />

consapevole col progre<strong>di</strong>re della sua maturità<br />

artistica.<br />

Vita metropolitana, 2015, acrilico su tela, cm. 60x80<br />

A Biagioni non interessa la pe<strong>di</strong>ssequa rappresentazione<br />

della realtà, quanto piuttosto la<br />

forza evocatrice <strong>di</strong> uno scorcio intravisto, intensamente<br />

voluto, scelto per farne immagine<br />

<strong>di</strong>pinta. Quella che cerca e che traduce nei limiti<br />

del quadro è la vibrazione atmosferica,<br />

l’energia che si genera continuamente da se<br />

stessa e che si <strong>di</strong>ffonde nel creato urbano, colto<br />

nell’infinitesimale frazione <strong>di</strong> tempo della sua<br />

trasformazione perpetua.<br />

Via Papa Giovanni XXIII, 34/d - 55051 Barga (LU) - Cell. 349 5168305<br />

biagioni@emanuelebiagioni.it - www.emanuelebiagioni.it<br />

19


<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />

EMANUELE BIAGIONI<br />

In movimento, 2015, acrilico su masonite, cm. 45x60<br />

Sotto la Torre Eiffel, 2015, acrilico su tavola, cm. 70x80<br />

Viva e per questo in continuo movimento, la<br />

pittura <strong>di</strong> Emanuele Biagioni è costantemente<br />

alla ricerca <strong>di</strong> scorci e <strong>di</strong> luoghi, e con essi <strong>di</strong><br />

soluzioni espressive attraverso cui trasmettere<br />

emozioni e stati d’animo: periferie o centri<br />

storici, immensi o conchiusi in se stessi, tra<br />

scenari <strong>di</strong> nebbie e smog che si stagliano su un<br />

fitto intrico <strong>di</strong> tangenziali o arterie asfaltate,<br />

<strong>di</strong> quartieri o agglomerati e<strong>di</strong>lizi, <strong>di</strong> complessi<br />

ferroviari, metafore <strong>di</strong> stanzialità o partenze,<br />

<strong>di</strong> cambiamento e <strong>di</strong> viaggio. Visioni che ci<br />

ricordano costantemente in che spazio, in che<br />

contesto viviamo, qual è la realtà che mo<strong>di</strong>fichiamo<br />

con la nostra esistenza e dalla quale la<br />

nostra esistenza è, nel bene e nel male, inevitabilmente<br />

alterata.<br />

20


GIUSEPPE BIANCALANA<br />

<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />

Bimba alla finestra, 2015, acrilico su tavola, cm. 60x40<br />

Bottiglia e fantasmi, 2001, acrilico su<br />

tela, cm. 25x60<br />

Ènato a Barga e risiede a Viareggio; si è <strong>di</strong>plomato<br />

in Grafica Pubblicitaria all’Istituto Pertini<br />

<strong>di</strong> <strong>Lucca</strong>. Lavora nel ramo dell’e<strong>di</strong>lizia e nel<br />

tempo libero si de<strong>di</strong>ca alla pittura, <strong>di</strong>mostrando<br />

una particolare abilità anche nel campo della grafica.<br />

Le sue opere hanno trovato un buon apprezzamento<br />

<strong>di</strong> pubblico e <strong>di</strong> critica, sia per l’esecuzione<br />

pittorica, sia per il contenuto.<br />

Cell. 349 0880431<br />

blueprint_graphix@yahoo.it<br />

21


<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />

MARCO BIANCHI<br />

Rosso, oro, rosa e grafite, 2015, tecnica mista su tela, cm. 70x70<br />

Ènato nel 1944. Fin<br />

dall’infanzia vive a<br />

Viareggio, vicino ai vecchi<br />

baracconi del Carnevale,<br />

ambiente affascinante<br />

fra <strong>di</strong>segni, gessi, creta, colori, carta,<br />

colla e mascheroni.<br />

Si iscrive alla Scuola d’Arte <strong>di</strong> Pietrasanta dove<br />

approfon<strong>di</strong>sce lo stu<strong>di</strong>o del <strong>di</strong>segno con il<br />

pittore Alfredo Catarsini e con le tecniche <strong>di</strong><br />

lavorazione della creta con lo scultore Franco<br />

Miozzo. Si <strong>di</strong>ploma in Decorazione Plastica.<br />

Prosegue personalmente gli stu<strong>di</strong> pittorici.<br />

Nella fase giovanile, si inserisce per tematiche<br />

all’interno <strong>di</strong> una visione legata alla figurazione<br />

versiliese (gli straccali, le marine d’inverno,<br />

le nature morte).<br />

Nel 1968 si sposa e si trasferisce a Lido <strong>di</strong> Camaiore,<br />

dove tuttora vive e lavora.<br />

Tra il 1975 e 1980, sviluppa una ricerca che<br />

lo porta ad abbandonare il figurativo e a sperimentare<br />

nel campo dell’astrazione.<br />

Si avvicina a correnti pittoriche, come l’informale,<br />

trovando elementi <strong>di</strong> contatto con<br />

la pittura materica <strong>di</strong> Burri. L’uso dei materiali<br />

poveri, come manifesti vecchi, vernici<br />

industriali, colle, foglia similoro, si unisce alla<br />

sperimentazione <strong>di</strong> tecniche quali collage e addensamenti<br />

materici stratificati su supporti <strong>di</strong><br />

tela o tavola.<br />

Le scelte cromatiche sono rigorose ed essenziali<br />

e rispondono a una ricerca <strong>di</strong> equilibrio tra<br />

forma e spazio, che ancora oggi risulta fondamentale<br />

fonte <strong>di</strong> ispirazione.<br />

Via dei Sette Lecci, 24 - 55041 Lido <strong>di</strong> Camaiore (LU)<br />

Tel. 0584 905444 - Cell. 3331627386 - biamar.1@alice.it<br />

22


<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />

MARCO BIANCHI<br />

Oro, celeste, grigio e grafite, 2015, tecnica mista su tela,<br />

cm. 70x70<br />

Oro, celeste e grafite, 2015, tecnica mista su tela, cm. 70x70<br />

Il critico Dino Carlesi lo presenta in alcune<br />

personali.<br />

Tra queste si segnalano:<br />

1988 al Centro Culturale Arlecchino <strong>di</strong> Lido<br />

<strong>di</strong> Camaiore “Una moderna organizzazione <strong>di</strong><br />

piani”;<br />

1990 - Palazzo dei Capitani <strong>di</strong> Malcesine (VR)<br />

“Una pura ricerca dentro la materia”;<br />

1992 - Chiostro <strong>di</strong> S. Agostino <strong>di</strong> Pietrasanta<br />

“Gli Imballaggi Numerati”;<br />

1996 - Grand Hotel Principe <strong>di</strong> Piemonte <strong>di</strong><br />

Viareggio “Il Colore e la Materia”;<br />

2004 - Mercurio Arte Contemporanea <strong>di</strong> Viareggio<br />

“L’equilibrio delle Forme nello Spazio”;<br />

2009 - Galleria Europa <strong>di</strong> Lido <strong>di</strong> Camaiore<br />

“Recherches: Dipinti 1988/2009”.<br />

Dal 1967 ad oggi partecipa a numerose collettive,<br />

le ultime del 2015 a Palazzo Panichi a<br />

Pietrasanta e Villa Argentina a Viareggio.<br />

È presente:<br />

nel 1974 nell’Annuario degli artisti del Comanducci;<br />

nel 2008 nel volume “Astrattismo a Viareggio<br />

dal Dopoguerra ad oggi;<br />

nel 2011 nel volume “Ars Futura - Percorsi<br />

nella pittura 2011”;<br />

nel 2015 nel volume “Asart 2000/2015 artisti,<br />

scultori”<br />

Hanno scritto <strong>di</strong> lui:<br />

Clau<strong>di</strong>a Bal<strong>di</strong>, Giovanna Car<strong>di</strong>ni, Dino Carlesi,<br />

Marco Del Monte, Lodovico Gierut,<br />

Marcella Malfatti.<br />

Foto <strong>di</strong> Mauro Andreini<br />

23


<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />

MAURIZIO BINI<br />

Scorcio in luogo <strong>di</strong> mare, 2012, olio su carta intelata cm. 40x40<br />

Ènato nel 1940 a Livorno dove vive e lavora.<br />

Ha stu<strong>di</strong>ato decorazione pittorica all’istituto<br />

d’arte <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong>. Dal 1970 è stato titolare<br />

<strong>di</strong> cattedra <strong>di</strong> <strong>di</strong>scipline pittoriche al liceo<br />

artistico <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> ed in seguito all’in<strong>di</strong>rizzo<br />

artistico del liceo sperimentale <strong>di</strong> Livorno.<br />

Sulla sua attività artistica si sono interessati<br />

vari critici, con scritti e recensioni, fra cui:<br />

Giuse Benignetti, Luigi Bernar<strong>di</strong>, Luciano<br />

Bu<strong>di</strong>gna, Antonella Capitanio, Dino Carlesi,<br />

Mario De Micheli, Enzo Fabiani, Elda Fezzi,<br />

Filippo Lotti, Luciano Luisi, Corrado Marsan,<br />

Dario Micacchi, Nicola Micieli, Michele<br />

Pierleoni, Alessandra Rontini, Pier Carlo Santini,<br />

Giorgio Seveso, Franco Solmi, Sergio<br />

Tarquinio.<br />

Ha tenuto <strong>di</strong>verse mostre personali e collettive<br />

partecipando inoltre a rassegne d’arti visive <strong>di</strong><br />

carattere nazionale ed internazionale.<br />

maurizio_bini@fastwebnet.it<br />

24


ROBERTO BRAIDA<br />

<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />

Capricci <strong>di</strong> luna, materico ad olio, cm. 60x120<br />

Ènato a La Spezia nel 1953 ed è presente<br />

nella scena artistica nazionale ed internazionale<br />

dal 1974. La sua attività giovanile si<br />

svolge soprattutto in Toscana; nel 1977 gli viene<br />

assegnata la medaglia d’oro per la pittura<br />

moderna dalla città <strong>di</strong> Viareggio.<br />

Nel 2012 è stato insignito della benemerenza<br />

civica per meriti artistici dall’amministrazione<br />

comunale della sua città.<br />

La sua arte, dopo un periodo caratterizzato da<br />

opere dai contenuti surreali e metafisici, si<br />

concentra oggi, con le sue “Linee d’Acqua”,<br />

nell’indagine introspettiva alla ricerca <strong>di</strong> atmosfere<br />

pervase da un senso <strong>di</strong> mistero e <strong>di</strong><br />

arcana bellezza, i <strong>di</strong>pinti invitano lo spettatore<br />

a compiere viaggi emotivi suggeriti da cromatismi<br />

sofisticati e raffinatissimi.<br />

Decine le mostre anche istituzionali curate dai<br />

maggiori critici d’arte.<br />

A febbraio 2015 si è inaugurata “Aqua - alle<br />

sorgenti della memoria”, importante mostra<br />

personale, presso Palazzo Pretorio a Certaldo<br />

(FI) con il patrocinio <strong>di</strong> Regione Toscana, la<br />

Toscana verso Expò 2015, Expò Milano 2015,<br />

Comune <strong>di</strong> Certaldo, a cura <strong>di</strong> Filippo Lotti e<br />

Roberto Milani.<br />

Via Domenico Fiasella, 22 - 19122 La Spezia<br />

robertobraida@alice.it - www.robertobraida.it<br />

25


<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />

ROBERTO BRAIDA<br />

Rifrazioni, materico ad olio, cm. 60x120<br />

Arcipelago della tranquillità, materico ad olio, cm. 60x120<br />

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<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />

PIERO BRESCIANI<br />

Nasce a Pietrasanta (LU) il 5 maggio<br />

1945. Consegue il <strong>di</strong>ploma al Liceo<br />

<strong>Artisti</strong>co <strong>di</strong> Carrara.<br />

Consegue il <strong>di</strong>ploma in Pittura all’Accademia<br />

<strong>di</strong> Belle Arti <strong>di</strong> Brera a Milano.<br />

Abilitato all’insegnamento <strong>di</strong> Discipline<br />

Pittoriche, ottiene la cattedra all’Istituto<br />

d’Arte Stagio Stagi <strong>di</strong> Pietrasanta dove presta<br />

servizio per 35 anni.<br />

La sua attività pittorica ed espositiva non si<br />

arresta mai e i suoi lavori sono presenti in<br />

innumerevoli collettive e mostre personali<br />

sia in Italia che all’estero.<br />

Appassionato <strong>di</strong> teatro, contemporaneamente<br />

all’attività pittorica, fonda l’associazione<br />

culturale Teatro Pietrasanta compagnia<br />

nella quale riveste il ruolo <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>rettore artistico e con la quale mette in<br />

scena comme<strong>di</strong>e in vernacolo versiliese su<br />

testi da lui scritti che ad oggi sono 17 tutte<br />

rappresentate; con una <strong>di</strong> queste nel 2012<br />

vince il premio per il miglior testo in <strong>di</strong>aletto<br />

al concorso nazionale Passione Drammaturgia.<br />

Si è de<strong>di</strong>cato inoltre alla grafica come illustratore<br />

e<strong>di</strong>toriale ideando copertine <strong>di</strong> libri<br />

e riviste culturali come “Il Guiscardo”.<br />

“Labirinto” e “Quaderni versiliesi”.<br />

Il gran collare, 1999, tecnica matita, cm. 50x70<br />

Sue opere si trovano esposte in permanenza al<br />

Museo <strong>di</strong> Monte Senario a Firenze, nel Museo<br />

della Resistenza a S. Anna - <strong>Lucca</strong>, nella chiesa <strong>di</strong><br />

S. Maria delle Grazie a Volegno <strong>di</strong> Stazzema e nella<br />

chiesa <strong>di</strong> S. Antonio a Marina <strong>di</strong> Pietrasanta.<br />

Stu<strong>di</strong>o: viale Marconi 82 - 55045 Pietrasanta (LU) - Cell. 340 7137329 - pierobresciani1945@libero.it<br />

www.pierobrescianipittoreedaltro.it - https://pierobresciani.wordpress.com<br />

www.associazioneculturaleteatropietrasanta.it<br />

27


<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />

PIERO BRESCIANI<br />

Sposi con testimoni, 2000, tecnica matita, cm. 58x48<br />

Il copricapo, 1999, tecnica matita, cm.70x50<br />

Hanno scritto <strong>di</strong> lui<br />

Dino Carlesi<br />

Nicola Micieli<br />

Raffaello Bertoli<br />

Lodovico Gierut<br />

Giuseppe Cordoni<br />

Giovanni Bovecchi<br />

Cristiano Mazzanti<br />

Alvaro Bongi<br />

Emilio Paoli<br />

Velella Bisi<br />

Giorgio Giannelli<br />

28


PAOLA CAMPIONI<br />

<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />

Nelly, terracotta patinata, cm. 30x20x20<br />

Samanta, resina, cm. 80x48x28<br />

Laureata in Scultura all’Accademia <strong>di</strong> Belle<br />

Arti <strong>di</strong> Carrara, sotto la guida del maestro<br />

Stefano Patti, successivamente frequenta un<br />

master <strong>di</strong> scultura con il maestro Pietro Cascella.<br />

È iscritta a ruolo CCIAA n° 281 periti ed<br />

esperti sez. speciale opere d’arte <strong>Lucca</strong>.<br />

Sue opere si trovano in permanenza presso la<br />

“Galerie Umeny” Carlovy Vary Cecoslovacchia,<br />

Banca Intesa <strong>Lucca</strong>, Museo dei Bozzetti<br />

2 Pietrasanta, Fondazione Fineschi Onlus Prato,<br />

Teatro dell’Olivo Camaiore, La Brilla Massarosa<br />

(LU) e in collezioni private sia in Italia<br />

che all’estero.<br />

Mostre recenti:<br />

2011 “Rigenerazioni” La Brilla Massarosa<br />

(LU) a cura <strong>di</strong> Alberto Magnolfi;<br />

2012 “Lo stato dell’arte” Percorsi e soste del<br />

Pa<strong>di</strong>glione Italia 54 e<strong>di</strong>zione della Biennale <strong>di</strong><br />

Venezia Regioni d’Italia a cura <strong>di</strong> Vittorio<br />

Sgarbi;<br />

2012 “SMARTE” Centro Civico Bolgheri (LI)<br />

a cura <strong>di</strong> Beatrice Buscaroli e Nicola Miceli;<br />

Via C. Castracani, 31 - Focette - 55045 Marina <strong>di</strong> Pietrasanta - Tel. 0584 22888 - Cell. 339 3857877<br />

paolacampioni@yahoo.it - www.paolacampioni.it - paolacampioni@facebook.com<br />

29


<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />

PAOLA CAMPIONI<br />

Pomona, marmo rosa del Portogallo, cm. 42x30x34<br />

Nelly, terracotta, cm. 42x16x20<br />

2013 “Oggetto-Soggetto” Galleria La Marina<br />

Pietrasanta a cura <strong>di</strong> A. Magnolfi;<br />

2014 “Le donne vengono da Venere” Galleria<br />

La Marina a cura <strong>di</strong> Artitaly;<br />

2015 “Materia colore e sogno” Villa Argentina<br />

Asart Viareggio;<br />

2015 “Fragili Bellezze” Palazzo Panichi Asart<br />

Pietrasanta.<br />

Pittrice e scultrice: tecniche olio su tela, ceramica,<br />

resina, marmo.<br />

Il tema principale del suo lavoro è la donna,<br />

siano veneri classiche, bambine, sirene o angeli,<br />

come riflessione sulla trasformazione della<br />

scultura contemporanea in rapporto con il<br />

concetto <strong>di</strong> modernità in un <strong>di</strong>alogo fra passato<br />

e futuro.<br />

Hanno scritto <strong>di</strong> lei: Dino Carlesi, Lodovico<br />

Gierut, Tommaso Paloscia, Piercarlo Santini,<br />

Luciano Cavallaro, Alberto Magnolfi, Nicola<br />

Miceli, Beatrice Buscaroli, Giulia Cosmo.<br />

Galleria <strong>di</strong> riferimento:<br />

Artitaly - Via Tripoli, 27 - Focette - Marina <strong>di</strong><br />

Pietrasanta<br />

30


MYRIAM CAPPELLETTI<br />

<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />

Non vedo, 2013, teca in legno e plexiglass,<br />

tecnica-acrilico e pigmenti -spago<br />

su legno e stoffa, cm. 100x52x10<br />

Non sento, 2013, teca in legno e plexiglass,<br />

tecnica-acrilico e pigmenti -spago<br />

su legno e stoffa, cm. 100x52x10<br />

Non parlo, 2013, teca in legno e plexiglass,<br />

tecnica-acrilico e pigmenti -spago<br />

su legno e stoffa, cm. 100x52x10<br />

Ènata in Umbria, ma vive e lavora in Toscana<br />

nella città <strong>di</strong> Prato. Si è <strong>di</strong>plomata al<br />

Liceo <strong>Artisti</strong>co <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong>, poi successivamente<br />

ha conseguito il <strong>di</strong>ploma <strong>di</strong> Pittura all’Accademia<br />

<strong>di</strong> Belle Arti <strong>di</strong> Firenze e il <strong>di</strong>ploma <strong>di</strong><br />

Grafica Pubblicitaria all’Accademia Cappiello<br />

<strong>di</strong> Firenze. Ha anche frequentato un corso <strong>di</strong><br />

specializzazione nella tecnica dell’affresco (dal<br />

1996 al 1998), tecnica che le si è rivelata particolarmente<br />

congeniale e che le ha permesso<br />

<strong>di</strong> elaborare originali assemblaggi <strong>di</strong> materiali<br />

<strong>di</strong>versi (stoffe, carta etc.) su supporti intonacati<br />

e precedentemente incisi. Ha esposto in<br />

molte città d’Italia in luoghi storici (Palazzo<br />

Ducale <strong>di</strong> Revere - Mantova, Palagio Fiorentino<br />

<strong>di</strong> Stia - Arezzo - Palazzo Pretorio Buggiano<br />

Castello-Pistoia, Chiesa SS. Annunziata -<br />

Imola, Fortezza Vecchia Livorno - Pinacoteca<br />

<strong>di</strong> Gaeta, Palazzo Rospigliosi - Zagarolo). Negli<br />

ultimi anni le sue opere sono state esposte<br />

in <strong>di</strong>versi paesi all’estero, in fiere importanti:<br />

Shangai-art fair, Montecarlo, Miami, Singa-<br />

Via fra’ Bartolomeo, 124 - 59100 Prato - Tel. 0574 550547 - Cell. 349 1760141<br />

myriam.cappelletti@libero.it - www.myriamcappelletti.it<br />

31


<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />

MYRIAM CAPPELLETTI<br />

Non vedo, 2014, tecnica mista su tela antica, acrilico, pigmenti,<br />

garza, spago, cm. 50x50x10<br />

Non sento, 2014, tecnica mista su tela antica, acrilico, pigmenti,<br />

garza, spago, inchiostro, cm. 50x50x10<br />

pore, Seoul, New York. Ha inoltre partecipato<br />

nel mese <strong>di</strong> ottobre 2013 a “New conexion”<br />

una mostra al museo <strong>di</strong> Arte<br />

contemporanea della Città della Plata in Argentina.<br />

Ha partecipato, con il progetto “<strong>Artisti</strong><br />

a km 0” ad una serata presentando “Gli<br />

arma<strong>di</strong> blu” a cura <strong>di</strong> A.M. Sol<strong>di</strong>ni, al museo<br />

Pecci (il 19 aprile 2013). Una sua opera è nel<br />

contenitore “Bau” n.10, presentato nei maggiori<br />

musei e fondazioni italiane. “Vitamine<br />

tavolette energetiche” è una collezione <strong>di</strong> cui<br />

fa parte anche una sua opera acquisita<br />

nell’archivio Carlo Palli. La collezione verrà<br />

presentata nei maggiori musei e fondazioni<br />

italiane.<br />

Non parlo, 2014, tecnica mista su tela antica, acrilico, pigmenti,<br />

spago, cm. 50x50x10<br />

32


MAURIZIA CARDONI (IZIA)<br />

<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />

Gattaiola: l’uliveto, 2010, olio su tela, cm. 50x70<br />

Maurizia Cardoni (Izia) nasce nel 1946 a<br />

Vorno (<strong>Lucca</strong>), dove tuttora vive e realizza<br />

le sue opere pittoriche.<br />

Diplomata all’Istituto d’Arte Augusto Passaglia<br />

<strong>di</strong> <strong>Lucca</strong>, dal 1964 si inserisce attivamente<br />

nell’ambito artistico con personali e collettive<br />

in Toscana e nel resto d’Italia.<br />

Fin al 1994 in<strong>di</strong>rizza la sua arte al Batik, raffinata<br />

tecnica <strong>di</strong> origine orientale.<br />

Dall’anno successivo abbandona il Batik e affina<br />

la tecnica dei colori ad olio.<br />

Nelle sue opere vi sono raffigurati personaggi<br />

<strong>di</strong> altri tempi, in una situazione magica e indefinibile.<br />

Maurizia Cardoni, in questi anni, ha ricevuto<br />

l’elogio della critica e l’apprezzamento del<br />

pubblico.<br />

Hanno scritto <strong>di</strong> lei <strong>di</strong>versi critici su quoti<strong>di</strong>ani<br />

e riviste d’arte.<br />

Via <strong>di</strong> Valle, 13 - 55060 Vorno (<strong>Lucca</strong>) - Tel. 0583 971104<br />

info@mauriziacardoni.it - www.mauriziacardoni.it<br />

33


<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />

CINZIO CAVALLARIN<br />

Simboli e scritture, 2012, tecnica mista su legno, cm. 80x100<br />

Ènato a Chioggia (VE), vive e lavora a Prato.<br />

Dal 1976 al 2015 ha esposto i suoi lavori<br />

in Italia, Germania, Austria, Spagna,<br />

Francia, USA, partecipando nel 2011 alla 54°<br />

Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale<br />

<strong>di</strong> Venezia.<br />

Quella <strong>di</strong> Cavallarin è una pittura che si fa racconto<br />

e, allo stesso modo, è racconto che <strong>di</strong>venta<br />

pittura; un’onda che, in pacate e riflessive<br />

stemperature cromatiche, si stende su<br />

superfici e oggetti. Lui, l’artista, è un raccoglitore<br />

<strong>di</strong> tracce, <strong>di</strong> segni significativi, da avvicinare<br />

al proprio sguardo e collocare nella propria<br />

opera, nel proprio fare, cioè nel pitturare<br />

e <strong>di</strong>pingere, ossia da collocare nella propria<br />

vita. In tale atteggiamento cosciente e poetico<br />

<strong>di</strong> Cavallarin, la voluta, silenziosa, semplicità<br />

del pittore combina i propri elementi interiori<br />

e li materializza nei suoi lavori, trasformandoli<br />

nei colori e nelle forme.<br />

Attilio Maltinti<br />

Cell. 347 3860653<br />

cinziocavallarin@gmail.com<br />

34


<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />

CINZIO CAVALLARIN<br />

Dentro…il sereno, 2013, tecnica mista su legno, cm. 75x55<br />

Bianco materico, 2015, tecnica mista su legno, cm. 105x120<br />

35


<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />

CINZIO CAVALLARIN<br />

Dopo il temporale, 2015, tecnica mista su legno,<br />

cm. 110x55<br />

Segnale marino, 2014, tecnica mista su legno, cm. 40x45x15<br />

36


ANNA CECCHETTI<br />

<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />

Pittrice e scultrice, espone sin dagli anni<br />

Sessanta e le sue opere si trovano in<br />

musei e istituzioni pubbliche e private sia<br />

in Italia che all’estero. Di rilievo la raccolta<br />

<strong>di</strong> 36 gran<strong>di</strong> ritratti <strong>di</strong> artisti e poeti fiorentini<br />

passati dal suo stu<strong>di</strong>o e in esposizione<br />

permanente all’Ospedale Palagi <strong>di</strong> Firenze.<br />

Oltre alla pittura, realizza sculture in marmo<br />

a Pietrasanta e crea anche gioielli in<br />

marmo con oro e pietre preziose.<br />

Ha recentemente festeggiato il suo cinquantennale<br />

artistico con una personale a<br />

Forte dei Marmi (Museo Gui<strong>di</strong> e Hotel<br />

Logos), una antologica a Firenze in Palazzo<br />

Me<strong>di</strong>ci Riccar<strong>di</strong>, una personale al <strong>Lucca</strong>Museum<br />

- <strong>Lucca</strong> Center of Contemporary<br />

Art.<br />

Opere <strong>di</strong> Anna Cecchetti<br />

Hanno <strong>di</strong> certo ragione gli autorevoli critici<br />

che delle opere <strong>di</strong> Anna Cecchetti hanno<br />

parlato mettendone in evidenza soprattutto<br />

il ‘vitalismo’. Qui preferirei parlare <strong>di</strong><br />

‘vitalità’, cioè <strong>di</strong> una passione del cuore e<br />

dell’immaginazione che investe il reale e<br />

sostiene l’autrice nel rappresentarlo, per<br />

poi comunicarsi anche all’osservatore.<br />

Mare <strong>di</strong> Sardegna, 1996, olio su tavola, cm. 100x70<br />

Lo scorso anno la tuttora vivacissima e giovanile<br />

Anna ha celebrato il mezzo secolo <strong>di</strong> attività artistica<br />

e parla da sola la varietà della suo opera: pittrice,<br />

scultrice, ceramista, grafica, felice inventrice<br />

<strong>di</strong> arte orafa.<br />

Pier Francesco Listri<br />

Stu<strong>di</strong>o: via Kyoto, 39/41 - 50126 Firenze<br />

anna.cecchetti44@gmail.com - anna.cecchetti.xoom.it<br />

37


<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />

ANNA CECCHETTI<br />

Fabrizio Borghini, tecnica mista su tela, cm. 110x80<br />

Dittico da “L’avventura della dualità” <strong>di</strong> Mario Luzi, 2014, creta nera su tavola, cm. 50x70<br />

38


<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />

PIERO CELLI<br />

Nasce a <strong>Lucca</strong> ed è proprio a questa<br />

città che deve la sua maggiore fonte<br />

<strong>di</strong> ispirazione. I primi anni della sua<br />

attività artistica lavora come fotografo<br />

tra<strong>di</strong>zionale ma con l’avvento del <strong>di</strong>gitale<br />

e dell’e<strong>di</strong>ting al computer inizia un<br />

percorso dove la sua passione per il <strong>di</strong>segno<br />

e in particolare per i fumetti e l’illustrazione<br />

gli permette <strong>di</strong> elaborare uno<br />

stile capace <strong>di</strong> unire tutte queste <strong>di</strong>verse<br />

realtà.<br />

Nel 2009 espone per tre volte la sua prima<br />

opera: “Me<strong>di</strong>evart”, una mostra dove<br />

prendono vita i personaggi, i luoghi e i<br />

monumenti più famosi della <strong>Lucca</strong> me<strong>di</strong>evale.<br />

In seguito realizza per la Provincia<br />

<strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> due au<strong>di</strong>ovisivi per il nuovo<br />

museo de<strong>di</strong>cato alle fortezze e ai castelli<br />

della Garfagnana. Sempre con l’utilizzo<br />

<strong>di</strong> questo suo stile lavora ad alcune copertine<br />

<strong>di</strong> romanzi per ragazzi tra cui “Le<br />

stelle del Montana” <strong>di</strong> Luca Della Bianca<br />

(vincitore del Premio Nazionale <strong>di</strong> Narrativa<br />

per ragazzi del 2010) e Cristalya <strong>di</strong><br />

Emanuele Lagomarsino. Nel 2014 espone<br />

“Stellario”, un viaggio ai confini dello<br />

spazio, e attualmente sta lavorando a due<br />

L’attacco dei draghi, 2015, <strong>di</strong>gital art<br />

progetti a lui molto cari: il primo de<strong>di</strong>cato ai draghi e<br />

il secondo ai supereroi, entrambi anticipati a <strong>Lucca</strong><br />

Comics and Games 2015.<br />

Cell. 320 9155117 - piero.celli@hotmail.it<br />

www.pierocelli.it - Facebook: Piero Celli<br />

39


<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />

MARIO CENNI<br />

Esseri del padule, 2003, olio su tela, cm. 25x35. Collezione privata<br />

L<br />

’espressione pittorica, per Mario Cenni, è<br />

legata all’innata passione per la varietà<br />

della natura ed al piacere stesso <strong>di</strong> ammirarla,<br />

con le emozioni a ciò connesse. Coltiva sin da<br />

ragazzo l’interesse naturalistico poi, già alla<br />

fine dell’adolescenza, decide <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>are biologia<br />

a Pisa con l’obbiettivo <strong>di</strong> <strong>di</strong>ventare un biologo<br />

naturalista.<br />

Mario è figlio <strong>di</strong> un musicista professionista,<br />

orchestrale e insegnante <strong>di</strong> conservatorio. La<br />

spinta artistica ricevuta dai genitori, la madre<br />

era soprano, non piega però la passione per le<br />

scienze sino a che, in età matura, la necessità <strong>di</strong><br />

esprimersi anche in altro modo trova una via<br />

d’uscita privilegiata durante una visita alla<br />

mostra dell’amico pittore Antonio Vignocchi.<br />

I pennelli entrano in gioco nell’anno successivo<br />

(1995) ed i soggetti saranno da subito i<br />

paesaggi lucchesi, gli animali, poi anche i ritratti.<br />

Dopo poco la ricerca si orienta verso i<br />

contrasti <strong>di</strong> luci e ombre e l’armonia dei colori<br />

complementari, l’obbiettivo è l’apprezzamento<br />

del variare dell’atmosfera sotto la luce solare,<br />

gli effetti sono ottenuti primariamente<br />

dall’esecuzione dei quadri sul posto. Solo in<br />

seguito deciderà <strong>di</strong> lavorare anche in stu<strong>di</strong>o,<br />

alla ricerca <strong>di</strong> descrizioni che vanno oltre l’imme<strong>di</strong>atezza<br />

della visione. Lo stu<strong>di</strong>o dell’immagine<br />

è volto a riconoscere cosa in essa <strong>di</strong>viene<br />

piacevole da decifrare per i nostri sensi, in<br />

modo da essere quantomeno annotato sulla<br />

tela, che ne resti una traccia indelebile e riproducibile<br />

ad ogni sguardo posato sull’opera.<br />

I suoi soggetti e l’intenzione sono in costante<br />

Bottega Nova - Via del Battistero 21 - 55100 <strong>Lucca</strong><br />

Cell. 0039.320.4689690 - mariocenni@alice.it<br />

40


<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />

MARIO CENNI<br />

Argine dell’Ozzeri a Pontetetto, <strong>Lucca</strong>, 2014, olio su tela, cm. 50x60<br />

Critica<br />

“... Il cielo che si rispecchia su squarci<br />

del lago <strong>di</strong> Massaciuccoli o <strong>di</strong> Bientina o<br />

nei canali della darsena viareggina non<br />

avvampa <strong>di</strong> caldo ma piuttosto sfuma<br />

delicatamente e morbidamente, suggerendo<br />

un desiderio <strong>di</strong> pace e <strong>di</strong> riposo.<br />

... La stagione, il tempo, la serenità<br />

dell’aria sono dunque i soggetti preferiti<br />

dal Cenni: si noti come l’ammirazione<br />

costante della natura non è mai <strong>di</strong>sturbata<br />

o minacciata da eventi atmosferici;<br />

evoluzione. La pittura <strong>di</strong>venta strumento<br />

<strong>di</strong> me<strong>di</strong>tazione e <strong>di</strong> ringraziamento<br />

per quel go<strong>di</strong>mento gustato nell’osservazione.<br />

Comincia la ricerca del significato<br />

nelle immagini stesse, nelle emozioni<br />

che da esse scaturiscono.<br />

L’immagine reale attraversa il pittore,<br />

lui la interiorizza e ne rileva i significati<br />

che più lo colpiscono, i giusti accenti e,<br />

nei suoi limiti e con la sua sensibilità, la<br />

restituisce a chi osserva, come fosse un<br />

messaggio in una bottiglia. Chi osserva<br />

raccoglie l’opera e la completa con i suoi<br />

sensi. La maestosità ed il mistero della<br />

natura restano l’argomento sacro da<br />

trattare, la luce riflessa e la sostanza del<br />

<strong>di</strong>vino che ci circonda. Senza volere<br />

niente se non con<strong>di</strong>visione, la pittura<br />

<strong>di</strong>venta me<strong>di</strong>tazione espressa... Nel<br />

2013 apre a <strong>Lucca</strong> la Bottega Nova in<br />

via del Battistero 21 e sposa la sua visione<br />

della biologia con la sua originale visione<br />

della pittura.<br />

Massimo all’ombrellone, 2008, olio su tela, cm. 50x50. Coll. privata<br />

le canne palustri, i ciuffi d’erba lungo le rive o ai margini<br />

dei viottoli che scompaiono lontani fra le ombre<br />

<strong>di</strong> grosse piante non appaiono percossi dal vento, il<br />

cielo non ha nuvole minacciose...<br />

...Un uguale atteggiamento lo riscontriamo anche<br />

nelle vedute <strong>di</strong> spiaggia riprese sempre nella stagione<br />

41


<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />

MARIO CENNI<br />

Ramo dei cormorani n°6, Serchio, 00001 Terra, 2015, olio su cartone telato, cm. 35x50<br />

estiva... Talvolta la solitu<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> un ombrellone<br />

sembra dare all’opera significati metafisici.<br />

Ecco io credo che in questo atteggiamento <strong>di</strong><br />

contemplazione riverente verso la natura, concretizzato<br />

in un’esecuzione accurata e calcolata,<br />

possiamo trovare la chiave <strong>di</strong> lettura della<br />

pittura <strong>di</strong> Cenni.”<br />

Antonio Luporini 2006<br />

“Il talento dell’arte è esprimere l’essenza<br />

dell’artista senza filtri.<br />

Occorre uno spirito libero per con<strong>di</strong>videre attraverso<br />

forme e colori il proprio sguardo sul<br />

mondo, l’intimità delle sensazioni più profonde,<br />

delle emozioni più vere. È un sublime<br />

viaggio <strong>di</strong> ritorno verso l’origine e l’essere.”<br />

Mostre<br />

2000 ottobre - “Con occhi miei” - Mura Urbane<br />

<strong>di</strong> <strong>Lucca</strong>, Casermetta c/o Baluardo San<br />

Colombano.<br />

2006 giugno - “Testimone dei luoghi” - Oratorio<br />

<strong>di</strong> San Giuseppe, Piazza Antelminelli,<br />

<strong>Lucca</strong><br />

2008 giugno - Oratorio <strong>di</strong> San Giuseppe,<br />

Piazza Antelminelli, <strong>Lucca</strong><br />

2013 luglio - Villa Gambaro, Petrognano, Capannori,<br />

nell’ambito <strong>di</strong> “Ville in fiore”<br />

2013 ottobre – Bottega Nova, inaugurazione<br />

mostra permanente<br />

2014 luglio - Villa Gambaro, Petrognano, Capannori,<br />

nell’ambito <strong>di</strong> “Ville in fiore”<br />

Rita D’Inzeo 2013<br />

42


STEFANO CIAPONI<br />

<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />

Il dono del ricciolo, 2015, olio e acrilico su tavola, cm. 34x31<br />

Ènato a Livorno il 15 aprile 1957. Pittore<br />

ed incisore, ha stu<strong>di</strong>ato all’Istituto d’Arte<br />

<strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e all’Accademia <strong>di</strong> Belle Arti <strong>di</strong> Firenze.<br />

Insegna all’Accademia <strong>di</strong> Belle Arti <strong>di</strong><br />

Carrara.<br />

Dalla piccola casa dove trascorse la sua prima<br />

infanzia poteva vedere la valle chiamata Monfranca,<br />

valle che si affaccia sul mare, dove l’isola<br />

<strong>di</strong> Gorgona è quasi sempre visibile, con<br />

quella sua inconfon<strong>di</strong>bile sagoma <strong>di</strong> vecchia<br />

balena addormentata. “Con un paesaggio <strong>di</strong><br />

tale bellezza”, <strong>di</strong>ce l’artista, “non potevo che<br />

<strong>di</strong>ventare pittore”. Ed infatti, le sue doti artistiche<br />

si rivelarono molto presto e la sua passione<br />

per il <strong>di</strong>segno e la pittura lo spinsero a stu<strong>di</strong>are<br />

prima all’Istituto d’Arte <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e poi all’Accademia<br />

<strong>di</strong> Belle Arti <strong>di</strong> Firenze, sotto la guida<br />

<strong>di</strong> Fernando Farulli per la pittura e <strong>di</strong> Domenico<br />

Viggiano per l’incisione. Furono anni <strong>di</strong><br />

La casa del clown, 2015, olio e acrilico su faesite, cm. 50x35<br />

gran<strong>di</strong> entusiasmi, <strong>di</strong> speranze, <strong>di</strong> incontri,<br />

come quello con il segno agile ed inquieto <strong>di</strong><br />

Giacometti, con le ombre cupe <strong>di</strong> Rembrandt<br />

e con la pittura monumentale e <strong>di</strong> forte impegno<br />

sociale <strong>di</strong> Siqueiros. È con queste emozioni<br />

e questi punti <strong>di</strong> riferimento che Ciaponi<br />

inizia il suo percorso artistico. Il primo <strong>di</strong>pinto<br />

eseguito in Accademia risale al 1975; <strong>di</strong>pinto<br />

<strong>di</strong> cui s’era interessato con sincera stima anche<br />

il maestro Farulli, che per <strong>di</strong>mostrazione lo<br />

appese sulla parete <strong>di</strong>etro la sua cattedra, lasciando<br />

il giovane Ciaponi incredulo e pieno<br />

<strong>di</strong> stupore. Attualmente Ciaponi insegna Tecniche<br />

dell’Incisione all’Accademia <strong>di</strong> Belle Arti<br />

<strong>di</strong> Carrara, dopo aver insegnato in altre presti-<br />

Cell. 328 9612476 - info@stefanociaponi.it<br />

www.stefanociaponi.it<br />

43


<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />

STEFANO CIAPONI<br />

Notte del volo, 2014, tecnica mista su tela, cm. 30x40<br />

giose se<strong>di</strong> come Bari, Roma, Milano e Sassari.<br />

Ciaponi è un uomo schivo e grande sognatore.<br />

Continua a fare pittura <strong>di</strong>pinta, a lottare per<br />

<strong>di</strong>fendere le sue idee rifiutando con<strong>di</strong>zionamenti<br />

<strong>di</strong> mercato: è ben lontano dall’ arte che<br />

nasce esclusivamente per meravigliare, che si<br />

veste <strong>di</strong> parole per nascondere la propria ipocrisia.<br />

L’artista livornese realizza con grande<br />

padronanza e con una poetica tutta nuova oggi<br />

in Italia, una pittura fatta <strong>di</strong> materia, a volte<br />

sabbiosa che viene segnata e graffiata prima <strong>di</strong><br />

essere <strong>di</strong>pinta sopra, fino ad assumere l’aspetto<br />

dell’intonaco per l’affresco, caratteristica che<br />

i <strong>di</strong>pinti mantengono sino alla fine. Le stanze<br />

che il maestro <strong>di</strong>pinge <strong>di</strong>ventano luoghi delle<br />

annunciazioni e delle apparizioni. I suoi bambini,<br />

i suoi animaletti, i suoi oggetti, entrano<br />

nello spazio in modo quasi magico: vengono<br />

alla luce da profon<strong>di</strong>tà molto buie, con guizzi<br />

<strong>di</strong> colore luminescenti e manifestano una<br />

gracilità tale che sembrano come sul punto <strong>di</strong><br />

sparire, così come sono apparsi. Questi fanciulli,<br />

assieme ad un gran desiderio d’amore,<br />

denunciano la loro solitu<strong>di</strong>ne, prendono coscienza<br />

<strong>di</strong> un tempo trascorso e mai vissuto,<br />

intuiscono che oltre quel varco fatto <strong>di</strong> luce si<br />

nasconde l’ignoto. I <strong>di</strong>pinti <strong>di</strong> oggi sono meno<br />

angoscianti dei primi, ma nascono come allora<br />

da una ricerca ed una esigenza interiore,<br />

come imme<strong>di</strong>ata comunicazione. Sono più<br />

spirituali, anche se permangono questi interni<br />

desolati velati da una certa inquietu<strong>di</strong>ne.<br />

Un’indagine, quella <strong>di</strong> Ciaponi, per giungere<br />

alla scoperta della fragilità degli uomini e delle<br />

cose, è un viaggio pittorico fatto <strong>di</strong> sogni, con<br />

richiami romantici, fiabeschi e surreali, dove<br />

squarci <strong>di</strong> luce solare o luce della memoria si<br />

fondono per restituire un tocco <strong>di</strong> poesia alle<br />

cose semplici che il nostro quoti<strong>di</strong>ano, vissuto<br />

con troppa superficialità, non riesce più a cogliere.<br />

Molto intensa la sua attività espositiva,<br />

sia in italia che all’estero.<br />

44


<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />

MARA CORFINI<br />

Il Ponte del Diavolo detto della Maddalena, sec. 1200 - romanico lucchese, 2015, acquarello, cm. 80x62<br />

Vive a Firenze. È lucchese <strong>di</strong> nascita e<br />

dopo aver frequentato l’Istituto d’Arte<br />

“A. Passaglia” <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong>, arriva a Firenze dove<br />

stu<strong>di</strong>a Scenografia e Pittura presso l’Accademia<br />

<strong>di</strong> Belle Arti.<br />

I suoi lavori sono in collezioni private in Italia,<br />

Australia, USA, Gran Bretagna, Canada, Austria,<br />

Malta, Francia, Norvegia, Irlanda, Corea,<br />

Iran, Olanda, Hong Kong. Ha partecipato<br />

a mostre nazionali ed internazionali.<br />

Mara cerca il mistero della propria identità e<br />

lo trasforma in una metamorfosi che ha le caratteristiche<br />

del mito, la sacralità della religione,<br />

l’anelito della spiritualità del creato che gli<br />

altri artisti, più superficiali, non riescono a<br />

decifrare. Questa sublimazione degli elementi<br />

naturali ci trasporta in un mondo <strong>di</strong> sogni e <strong>di</strong><br />

illusioni, cioè in un reame bello e mistico allo<br />

stesso tempo. Così la sua arte produce una catarsi<br />

ieratica non solo nell’artista ma anche nei<br />

fruitori delle sue opere.<br />

Le emozioni che si provano nell’osservare gli<br />

acquarelli <strong>di</strong> Mara Corfini superano le aspettative<br />

dell’attento critico sia per quanto concerne<br />

il recupero della memoria topografica della vita<br />

vissuta, sia per quell’amplesso cosmico che resta<br />

impresso nella mente come il mito dell’infanzia<br />

felice che cerca <strong>di</strong> rivivere e recuperare<br />

tramite l’arte e la poesia. Mara recentemente ci<br />

ha scritto una lunga lettera che <strong>di</strong>mostra il carattere<br />

<strong>di</strong> chi non <strong>di</strong>mentica.<br />

Orazio Tanelli<br />

Direttore del “Ponte Italo Americano”<br />

Abitazione stu<strong>di</strong>o: Borgo S. Croce, 3 - 50122 Firenze - Tel. +39 055 241994<br />

Cell. +39 338 7271937 - info@maracorfini.com - marecorf@alice.it - www.maracorfini.com<br />

45


<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />

CINZIA CORONESE<br />

La conca dei ricci <strong>di</strong> mare, 2009, olio su tela, cm. 35x30<br />

U<br />

“ na pittura che tocca elementi più o<br />

meno complessi. Parti del paesaggio<br />

ricche <strong>di</strong> vissuto, ma anche composizioni <strong>di</strong><br />

forte significato culturale ed artistico possono<br />

rivelarsi come messaggeri <strong>di</strong> un qualcosa che<br />

toccandoci nel profondo, ci porta a riflettere<br />

ed indagare la realtà che ci sta <strong>di</strong> fronte…”<br />

Gregorio Andreini<br />

2012 - L’opera “Il volo perfetto” viene collocata<br />

nel museo Volan<strong>di</strong>a - Malpensa (MI)<br />

2014 - Viene selezionata da Paolo Levi per<br />

partecipare alla Biennale <strong>di</strong> Verona<br />

2015 - Vittorio Sgarbi inserisce la sua monografia<br />

nell’annuario “<strong>Artisti</strong>” da lui curato<br />

sottolineando l’originalità della sua ricerca<br />

stilistica.<br />

Stu<strong>di</strong>o: via dei Bocci, 19 - 55100 S. Donato (LU) - Cell. 334 3552421<br />

cicoronese@libero.it - www.coronesecinzia.com<br />

46


<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />

CINZIA CORONESE<br />

Hypnos su note d’acqua, 2012, olio su tela, cm. 100x100<br />

Life, 2015, olio su tavola, cm. 60x60<br />

47


<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />

CHIARA DEL GRANDE<br />

Firenze, 2013, olio su tela, cm. 80x80<br />

Sono abbastanza affascinata<br />

da quei particolari<br />

elementi in<strong>di</strong>scutibilmente<br />

essenziali, che<br />

portano il nome <strong>di</strong> “Finestre”<br />

ed ogni suo simile;<br />

dalle quali, spontaneamente<br />

mi affaccio, per<br />

interpretare il mio modo<br />

<strong>di</strong> vedere il mondo, e contemporaneamente, essere<br />

sostenuta da un’avvolgente protezione, attraverso<br />

questi stupen<strong>di</strong> elementi, ricavo le mie particolari<br />

ispirazioni, e mi avvolgo in una visione tutta personale<br />

e talvolta irreale <strong>di</strong> ciò che attorno a me<br />

vedo e vorrei vedere…tali spazi sono ormai <strong>di</strong>venuti<br />

una costante nella mia pittura...non avrei potuto<br />

immaginare che aspirazioni scolastiche si<br />

trasformassero in ciò che ora è <strong>di</strong>ventato il mio<br />

principale hobby, <strong>di</strong>pingere e creare arte con le<br />

proprie mani...niente <strong>di</strong> più <strong>di</strong>vertente per me!...<br />

Tutto ciò, assorbe totalmente gran parte del mio<br />

tempo libero, accompagnato da una reale sod<strong>di</strong>sfazione<br />

per tutto ciò che imparo, creando e <strong>di</strong>pingendo<br />

giorno dopo giorno...<br />

Via Teresa Bandettini, 61 - 55100 <strong>Lucca</strong> - Cell. 346 6244952<br />

chiara.delgrande@gmail.com - www.chiaradelgrande.it<br />

48


<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />

MARCO DOLFI<br />

Composizione, 2012, olio su tela, cm. 35x50<br />

Ènato a Viareggio e ha stu<strong>di</strong>ato all’Accademia<br />

<strong>di</strong> Belle Arti <strong>di</strong> Carrara, laureandosi<br />

nel 1975. Dal 1995 al 1998 ha insegnato<br />

all’Accademia <strong>di</strong> Belle Arti <strong>di</strong> Roma ed è entrato<br />

a far parte dell’ambiente artistico romano.<br />

Attualmente è docente presso l’Accademia<br />

<strong>di</strong> Carrara. La sua prima mostra personale si è<br />

tenuta a Viareggio alla Galleria Magazzini del<br />

Sale nel 1978. Sue mostre personali sono state<br />

presentate dalle principali gallerie musei e spazi<br />

pubblici d’Italia. Nel 1983 Tommaso Paloscia<br />

lo segnala come uno dei pittori d’Italia nel<br />

catalogo Bolaffi Mondadori. È premiato alla<br />

mostra arte e sport al Palazzo Strozzi a Firenze,<br />

ha avuto un rapporto con la Galleria Ferretti<br />

che lo ha presentato nelle maggiori fiere d’arte<br />

e che gli organizza mostre personali in <strong>di</strong>verse<br />

città italiane. Da segnalare la personale alla<br />

Versiliana <strong>di</strong> Marina <strong>di</strong> Pietrasanta, al Museo<br />

<strong>di</strong> Palazzo Me<strong>di</strong>ci Riccar<strong>di</strong> a Firenze e all’Accademia<br />

<strong>di</strong> Belle Arti <strong>di</strong> Brera a Milano.<br />

Via Tabarracci, 32<br />

55049 Viareggio (LU)<br />

49


<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />

MARCO DOLFI<br />

Aghi <strong>di</strong> pino, 2014, olio su tavola, cm. 40x60<br />

Composizione, 2015, olio su tavola, cm. 50x70<br />

50


GRAZIANO DOVICHI<br />

<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />

Obsession, lavoro in <strong>di</strong>venire iniziato nel 2007, tecnica mista su carta, cm. 14,8x10<br />

Ènato il 22 gennaio 1958 a <strong>Lucca</strong>, dove vive.<br />

La sua formazione artistica comincia da un<br />

corso professionale <strong>di</strong> cartellonista (1974/75) e<br />

prosegue con la frequentazione dello stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong><br />

un noto pittore lucchese per circa sei anni. Il suo<br />

lavoro gira intorno al concetto “innescare”, che<br />

sia un meccanismo ironico o insolente, curiosità,<br />

irriverenza, nostalgia.<br />

Via Nottolini, 889 - 55100 <strong>Lucca</strong><br />

Cell. 320 9033071 - dovichifamily@alice.it<br />

51


<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />

GRAZIANO DOVICHI<br />

Se mi salta la mosca al naso, 2012, tecnica acquerello su<br />

Pino (imbuto prodotto da Alessi, <strong>di</strong>segnato da Stefano Giovannoni),<br />

cm. 16,5x13x13, unico esemplare.<br />

Senza titolo, 2011, acquerello su vecchia fotografia, cm. 40x50<br />

52


<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />

SILVIA FORLAI<br />

Sic et simpliciter, 2012, olio su tela, cm. 100x80<br />

Silvia nasce il 28 luglio 1966 a Roma. Si <strong>di</strong>ploma<br />

al Liceo <strong>Artisti</strong>co e poi, con lode,<br />

all’Accademia <strong>di</strong> Belle Arti <strong>di</strong> Roma in scenografia<br />

e costume. Ha lavorato in cinema-teatro-televisione<br />

e poi nella computer grafica<br />

come illustratrice. Ha vissuto ed ha lavorato a<br />

Roma e <strong>Lucca</strong>. Si occupa <strong>di</strong> decorazione, pittura,<br />

artigianato artistico. All’Accademia <strong>di</strong> Macerata<br />

approfon<strong>di</strong>sce la tecnica ad olio e la doratura<br />

su tavola. La pittrice è incuriosita dal<br />

surrealismo pop e affascinata dalla pittura italiana<br />

del Trecento, i primitivi, il romanico,<br />

quella toscana dei fratelli Lorenzetti, quella<br />

umbro-marchigiana dei Salimbeni. Ama il Trecento,<br />

il suo amore per la purezza della natura<br />

La nascita, 2011, olio su tela, cm. 60x60<br />

Cell. 338 5685389 - silvia.forlai@libero.it<br />

Pagina Facebook: Silvia Forlai artwork<br />

53


<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />

SILVIA FORLAI<br />

L’arcangelo Michele, 2014, olio su tela, cm. 150x150<br />

ed il timore per il suo mistero, il suo <strong>di</strong>vino in<br />

ogni cosa, <strong>di</strong> cui tutto è permeato, tutto è luce,<br />

tutto è oro. Promuove la riscoperta del senso<br />

profondo delle cose, un ritrovato senso archetipo,<br />

una rivalutazione dei simboli, un sano timor<br />

panico in ciò che ci circonda, per ripercepire<br />

il significato che c’e <strong>di</strong>etro, per ridare<br />

un’anima alle facciate ed agli involucri combattendo<br />

l’o<strong>di</strong>erno pericoloso depauperamento<br />

strisciante. Vorrebbe ritrovare quella “religiosità”<br />

che in tempi lontanissimi permeava la vita<br />

in tutte le sue manifestazioni ma in un’altra<br />

chiave, quella moderna, attuale. L’origine “pagana”<br />

nello stesso tempo permeata <strong>di</strong> mistica<br />

religiosità è per lei via, insieme ai valori etici da<br />

ritrovare, per poterci salvare e riscattare.<br />

54


GABRIELLA FURLANI<br />

<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />

Aquae, 2006, punta d’argento su tela, cm. 50x50<br />

Ènata a Maracay (Venezuela) da una famiglia<br />

<strong>di</strong> origine tosco friulana. La sua attività<br />

artistica spazia dalla grafica alla pittura, alla<br />

scultura, alle installazioni ambientali. Lavora<br />

attualmente a Prato. Nel 1973 si <strong>di</strong>ploma<br />

all’Accademia <strong>di</strong> Belle Arti <strong>di</strong> Firenze. Ha insegnato<br />

Discipline Pittoriche al Liceo <strong>Artisti</strong>co<br />

<strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e Scultura al Liceo <strong>Artisti</strong>co <strong>di</strong> Pistoia.<br />

Nel 2005 vince il concorso nazionale per la<br />

realizzazione della nuova Cappella del fonte<br />

battesimale <strong>di</strong> Paolo VI a Concesio (Brescia).<br />

Numerose le sue mostre in Italia e all’estero. A<br />

<strong>Lucca</strong> ha esposto nel 1972 in Palazzo Sani con<br />

il Gruppo C.F.1 da lei fondato con Del Debbio,<br />

Convertino, Mazzieri e Daniele Lombar<strong>di</strong>.<br />

Ambienti permanenti da lei realizzati:<br />

Cappella del fonte battesimale <strong>di</strong> Paolo VI in<br />

Sant’Antonino Martire a Concesio (BS), Particolare<br />

dell’opera collettiva Impianto Risalita<br />

Soffio, 2015, punta d’argento e olio su tela, cm. 150x105<br />

San Francesco a Siena, Cappella nella Casa<br />

Madre delle Dorotee <strong>di</strong> Cemmo a Capo <strong>di</strong><br />

Ponte (BS), Cappella del Patronato Sacro<br />

Cuore a Valdagno (VI). A Prato ha inoltre realizzato<br />

la Cappella della Casa Generalizia delle<br />

Domenicane <strong>di</strong> Santa Maria del Rosaria<br />

Iolo, il nuovo spazio absidale nella Chiesa <strong>di</strong><br />

Capezzana, nel Monastero <strong>di</strong> San <strong>di</strong> Vincenzo<br />

il nuovo altare nell’antico coro e il telo del<br />

Crocefisso <strong>di</strong> Santa Caterina de’ Ricci. Sue<br />

opere arredano lo Spazio Bar dell’Art Hotel<br />

Museo <strong>di</strong> Prato dove ha inoltre realizzato due<br />

camere d’autore.<br />

Via San Jacopo, 3 - 59100 Prato<br />

furlaniga@libero.it - www.gabriellafurlani.it<br />

55


<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />

GABRIELLA FURLANI<br />

Goccia <strong>di</strong> vino, 2002, smalto a fuoco e foglia oro su plexiglas,<br />

cm. 60x20<br />

Nuvola, 2015, inchiostro calcografico su gesso, cm. 20x25<br />

56


<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />

MASSIMO FUSTINI (MAX IMAGERY)<br />

Contact 2, 2014, fotocomposizione <strong>di</strong>gitale, stampa cm. 70x100<br />

Max nasce a Vorno, frazione collinare del<br />

Comune <strong>di</strong> Capannori nel 1957.<br />

Cresce tra la realtà schietta del mondo rurale<br />

dell’epoca e la natura ancora incontaminata,<br />

in rapporto <strong>di</strong>retto con quanto essa rappresentava.<br />

Contemporaneamente vive le esperienze<br />

della fotografia esercitata dal padre Gino che,<br />

con grande entusiasmo, lo introduce nell’atmosfera<br />

pionieristica della camera oscura.<br />

Così accompagna l’esperienza <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o prima<br />

e <strong>di</strong> lavoro dopo con questa passione che man<br />

mano si impossessa sempre più del suo tempo,<br />

<strong>di</strong>venendo motivo fondamentale e parte integrante<br />

della sua vita.<br />

Dopo lunghi anni de<strong>di</strong>cati alla “pellicola” <strong>di</strong>venta<br />

un precursore della fotografia <strong>di</strong>gitale<br />

curando con particolare attenzione la parte<br />

tecnica dello scatto e della post produzione,<br />

certo <strong>di</strong> questa necessità per poter sperimentare<br />

al meglio nuove idee.<br />

Nelle esperienze professionali si cimenta con<br />

ogni genere <strong>di</strong> soggetto, dalla foto <strong>di</strong> cerimonia<br />

a quella <strong>di</strong> personaggi dello spettacolo sia<br />

in ambito pubblicitario che artistico con particolare<br />

de<strong>di</strong>zione al teatro. Collabora anche<br />

alla realizzazione <strong>di</strong> <strong>di</strong>verse opere letterarie curando<br />

il restauro delle immagini e dei documenti.<br />

La ricerca continua del punto in cui reale e<br />

astratto si incontrano, lo porta a confrontarsi<br />

con tecniche particolari, come per esempio<br />

l’infrarosso e l’ultravioletto, dove l’immaginazione<br />

<strong>di</strong>viene elemento fondamentale per rappresentare<br />

l’invisibile. Queste fotografie ritraggono<br />

riflessi e trasparenze sulla superficie<br />

dell’acqua.<br />

Massimo Fustini (Max Imagery) Professional Stu<strong>di</strong>o MWS - Via Chiasso Roggi, 18 - 55013 Lammari (LU)<br />

Tel. +39 0583 935972 - maximmagine@gmail.com - www.stu<strong>di</strong>o-mws.it - F.B. Max Imagery<br />

57


<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />

MASSIMO FUSTINI (MAX IMAGERY)<br />

Evasioni, 2011, fotocomposizione <strong>di</strong>gitale, stampa cm. 70x100<br />

Mysterious traveller,2013, fotocomposizione <strong>di</strong>gitale, stampa cm. 70x100<br />

Riflessi... (Reflexes)<br />

Nell’acqua si fonde la nostra esistenza, tutto ciò<br />

che si affaccia alla sua superficie si plasma con lei,<br />

ne entra a far parte. La realtà la attraversa velocemente<br />

in una miriade <strong>di</strong> forme e <strong>di</strong> colori restando<br />

per sempre prigioniera della sua memoria. (Max)<br />

58


<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />

PAOLO GALLETTI<br />

Alberi, 2011, acriico su tavola, cm. 30x30<br />

Nasce a <strong>Lucca</strong> nel 1954,<br />

inizia la sua carriera negli<br />

anni Settanta. Le sue opere,<br />

dal forte impatto emotivo,<br />

raffigurano soggetti astratti e<br />

paesaggi surreali mescolando<br />

pennellate <strong>di</strong> futurismo bagnate<br />

con un sottile velo <strong>di</strong><br />

forte soggettività e fantasia.<br />

L’intento dell’artista è <strong>di</strong> trasportare<br />

sulle tele i temi sociali del momento:<br />

l’urbanizzazione, l’industrializzazione, il consumismo<br />

e il problema ecologico. Attraverso<br />

la propria arte, Galletti esprime il <strong>di</strong>ssenso<br />

verso ciò che sta accadendo in quel periodo.<br />

Dopo una pausa <strong>di</strong> inattività <strong>di</strong> alcuni anni il<br />

pittore si riavvicina all’arte: le opere della sua<br />

creatività sono bellissime, presentano un alto<br />

contenuto soggettivo visionario che tuttavia<br />

hanno come punto <strong>di</strong> riferimento <strong>Lucca</strong>. Il<br />

The boy, cm. 40x40<br />

modo <strong>di</strong> rappresentare il proprio pensiero nelle<br />

sue opere è <strong>di</strong> una spettacolarità unica sia<br />

dal punto <strong>di</strong> vista creativo che visivo.<br />

Artista ma anche poeta, Galletti parte da un<br />

momento <strong>di</strong> massima ispirazione, offerto dalla<br />

bellezza e dal silenzio <strong>di</strong> un luogo, la città<br />

natale appunto, denso <strong>di</strong> memoria e immaginazione.<br />

<strong>Lucca</strong>, avvolta nella quiete notturna,<br />

splende. La luna e le stelle risaltano i profili del<br />

borgo antico, armonizzato dal verde degli alberi<br />

sopraffatti dalla stessa staticità del tempo<br />

e dello spazio.<br />

Quell’istante fermo, catturato dall’artista, corrisponde<br />

al suo modo <strong>di</strong> lavorare, semplice e<br />

chiaro, in alcuni casi essenziale nel rivelare una<br />

sintesi urbana, dettata dal ritmo quasi musicale<br />

<strong>di</strong> una linea geometrica tra<strong>di</strong>ta però dal tocco<br />

fantasioso dell’autore stesso. I tetti rossi delle<br />

case caratterizzano spesso le sue tele, si <strong>di</strong>spongono<br />

secondo una sequenza apparentemente<br />

Stu<strong>di</strong>o: via Pisana, 2198 - 55100 Sant’Angelo (LU) - Cell. 328 6693666<br />

info@paologalletti.com - www.paologalletti.com<br />

59


<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />

PAOLO GALLETTI<br />

Owl, 2012, cm. 50x50<br />

<strong>di</strong>sor<strong>di</strong>nata ma in realtà creano equilibrio e armonia<br />

nell’intera composizione. Diventa così<br />

un gioco <strong>di</strong> raccor<strong>di</strong> e riman<strong>di</strong> tra il bianco delle<br />

pareti, il nero degli infissi e l’azzurro del cielo<br />

che domina lo sfondo alimentando l’atmosfera<br />

a tratti quasi mistica.<br />

In definitiva, l’atmosfera che si viene a creare<br />

nell’opera <strong>di</strong> Galletti attira, seduce e un po’<br />

inquieta, per la pericolosità dei viaggi nell’universo<br />

infinito dei sensi e delle emozioni. Attraverso<br />

il segno sicuro, ricercato e dalla forte<br />

bi<strong>di</strong>mensionalità, i colori completano con<br />

decisione e corposità l’immagine che l’artista<br />

intende mostrare: verde, rosso e azzurro sono i<br />

favoriti che imme<strong>di</strong>atamente scopriamo essere<br />

i pilastri <strong>di</strong> una struttura <strong>di</strong> riman<strong>di</strong> e ricor<strong>di</strong><br />

presenti nella nostra memoria da sempre.<br />

Paolo Galletti ha recentemente allestito la personale<br />

Return a <strong>Lucca</strong> in Corte dell’Angelo<br />

(maggio-giugno 2015); precedenti esposizioni<br />

sono state Extra Moenia a Lido <strong>di</strong> Camaiore<br />

(2014), Fiorgen Arte <strong>Lucca</strong> (2014), Incontri<br />

Confronti a Roma (2013), Carta Common<br />

Tris, 2013, cm. 40x40<br />

The hill, 2014, cm. 40x60<br />

Ground e Vedere Contemporaneo a Firenze<br />

(2012), Alla finestra a Pisa (2012), Incontri<br />

Confronti a Venezia (2012), La mia isola a<br />

<strong>Lucca</strong> (2011).<br />

60


<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />

PAOLO GALLETTI<br />

Alla finestra, 2012, tecnica mista su carta cotonata, cm. 30x30<br />

Notte sulla città, 2015, cm. 30x30<br />

Platone, nella sua ricerca della Bellezza come<br />

bene supremo, sosteneva che “le linee rette e<br />

curve, le superfici e i soli<strong>di</strong>…non sono forme,<br />

come altre, belle a certe con<strong>di</strong>zioni, ma sempre<br />

belle in sé, per natura, e sono fonte <strong>di</strong> particolarissimi<br />

piaceri”. Così nelle opere <strong>di</strong> Paolo<br />

Galletti, in cui, trascendendo la loro naturale<br />

essenza, costituiscono il punto <strong>di</strong> partenza nel<br />

rappresentare la sua visione del mondo e nella<br />

sua reinterpretazione della realtà. I gruppi<br />

<strong>di</strong> case abbottonate tra loro, che sembrano<br />

proteggersi l’un l’altra, affettuosamente strette<br />

dalle mura rassicuranti della città, con le<br />

finestre aperte al mondo sono come tanti varchi<br />

<strong>di</strong> un’ anima sensibile e attenta. La natura<br />

appare in tutta la sua prorompente bellezza:<br />

cieli trapunti <strong>di</strong> stelle su cui domina la luna<br />

piena, vitale. Una luce sulla città che dorme silenziosa,<br />

e che, <strong>di</strong>ssolvendo le ombre, protegge<br />

come un sole notturno il riposo degli uomini.<br />

Prati <strong>di</strong> un verde carico su cui si stagliano<br />

teorie <strong>di</strong> alberi in fila, come bambini che corrono<br />

nei loro giochi all’aperto. E sugli alberi<br />

carichi <strong>di</strong> foglie si vedono gli uccelli, spesso<br />

rappresentati in quanto esseri dotati rispetto<br />

agli uomini <strong>di</strong> quella straor<strong>di</strong>naria capacità <strong>di</strong><br />

volare, <strong>di</strong> staccarsi dalla terra, <strong>di</strong> librarsi nel<br />

cielo, <strong>di</strong> prendere le <strong>di</strong>stanze dalla realtà, che<br />

gli uomini possono raggiungere solo con la<br />

fantasia e nei sogni. Un gufo ci guarda forse<br />

con un interrogativo su questo nostro mondo<br />

<strong>di</strong> persone sempre affannate alla ricerca <strong>di</strong> un<br />

qualcosa che, come ne “Il deserto dei Tartari”<br />

<strong>di</strong> Dino Buzzati, non sappiamo se arriverà<br />

mai. Oppure ci <strong>di</strong>ce con aria sorniona e con<br />

il suo aspetto rilassato, gonfio <strong>di</strong> penne, <strong>di</strong><br />

fermarci a vedere il mondo, che pur rovinato<br />

in parte e aggre<strong>di</strong>to da costruzioni invasive e<br />

<strong>di</strong>sarmoniche, ha un grande fascino a saperlo<br />

guardare soprattutto <strong>di</strong> notte. Spesso il pittore<br />

<strong>di</strong>segna muri che racchiudono o delimitano<br />

spazi, creando prospettive che consentono <strong>di</strong><br />

61


<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />

PAOLO GALLETTI<br />

vedere le cose su piani <strong>di</strong>versi in successione, ma<br />

non in contrapposizione tra loro in un equilibrio<br />

perfetto e armonico. Nei muri si aprono a volte<br />

“finestre” al <strong>di</strong> là delle quali appare la natura, un albero,<br />

un animale. E quel personaggio abbracciato a<br />

se stesso sulla sommità sembra riflettere sul perché<br />

della vita, sul senso della nostra affannosa esistenza.<br />

Il muro in alcuni quadri è <strong>di</strong>segnato come un puzzle<br />

e tratteggiato nei suoi numerosi tasselli che si<br />

incuneano gli uni sugli altri saldamente. Come una<br />

barriera separa il mondo reale, in cui il pittore vive,<br />

e quello rappresentato e sognato dall’artista che,<br />

staccandosi dalla quoti<strong>di</strong>anità cerca nelle forme e<br />

nei colori una <strong>di</strong>mensione più sua, più vicina al suo<br />

essere e al suo sentire. Vi è uno stretto rapporto tra<br />

la vita <strong>di</strong> ogni artista, la sua personalità e le fantasie<br />

inconsce, che si formano nella prima infanzia<br />

e continuano a giocare un ruolo guida per tutta la<br />

vita. Queste fantasie si ritrovano sia nel suo contenuto<br />

sia nel suo stile.<br />

I quadri e i <strong>di</strong>segni dell’artista trasmettono con<br />

armonia una nuova <strong>di</strong>mensione delle cose rappresentate<br />

in un’atmosfera <strong>di</strong> sospensione carica <strong>di</strong><br />

suggestioni, <strong>di</strong> simboli, <strong>di</strong> immagini oniriche. Così<br />

si vivifica il suo mondo interiore: un mondo in cui<br />

forme e colori, natura e creazione umana, cielo e<br />

terra trovano un equilibrio <strong>di</strong> composta bellezza e<br />

<strong>di</strong> serenità.<br />

E l’arte, dalla pittura alla musica, la fruizione della<br />

Bellezza nelle sue varie forme comunicative con il<br />

loro linguaggio universale hanno un potere salvifico<br />

e umanamente rassicurante: questo ci trasmettono<br />

i cieli stellati, la luna, i prati rigogliosi, le case,<br />

gli esseri animati, l’immagine del mondo <strong>di</strong>pinto<br />

da Paolo Galletti.<br />

Nanni Costa<br />

The star in the sky, 2015, tecnica mista su tavola,<br />

cm. 120x40<br />

62


RICCARDO GAMBOGI<br />

<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />

Nato a <strong>Lucca</strong> l’11/07/1973. Inizia a<br />

fotografare per caso. Frequenta poi<br />

alcuni corsi <strong>di</strong> tecnica e stampa fotografica<br />

grazie ad amici e al Circolo Fotografico<br />

Lucchese e l’Associazione L’Objet Trouvè.<br />

Nel 2004 espone le fotografie con una mostra<br />

personale presso il Circolo Culturale Il<br />

Mattaccio (“Il tempo ci porterà”).<br />

Nel 2005 un’altra mostra sempre a Il Mattaccio<br />

(“La natura fantastica”).<br />

Sempre nel 2005 viene premiato il suo racconto<br />

al Concorso Caro Diario con “Patagonia<br />

8073 goodbye”.<br />

Nel 2006 vince il premio della Rassegna<br />

Film Scientifico a Tema Ambientale,<br />

(“Ommati<strong>di</strong>o”).<br />

Sempre nel 2006 fotografa il catalogo “Liberi<br />

Insieme” del pittore Gianfalco Masini.<br />

Nel 2011 partecipa a GalliArt con la fotografia<br />

“Donna con testa” a Gallicano.<br />

Nel 2012 partecipa alla collettiva “Accostamenti<br />

Temporanei” a <strong>Lucca</strong>.<br />

Nel 2013 espone alcune fotografie in una<br />

mostra collettiva presso Lo<strong>di</strong> Bros Antik a<br />

<strong>Lucca</strong>.<br />

Nel 2014 espone alcune fotografie nella<br />

Gatto d’inverno, 2016, luce su muro e mattoni<br />

mostra “Diverxo x otto” a Borgo a Mozzano.<br />

Nel 2015 espone alcune fotografie in una mostra<br />

collettiva presso Lo<strong>di</strong> Bros Antik a <strong>Lucca</strong>.<br />

ric_gambogi@tin.it<br />

63


<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />

ANNA GARIBOTTI<br />

Casa mia, 2009, pastello su cartoncino, cm. 29x40<br />

Marina <strong>di</strong> levante, 2009, pastello su cartoncino, cm. 23x33<br />

Nasce a <strong>Lucca</strong>, dove risiede e lavora, è cresciuta<br />

a Bagni <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong>, ha vissuto a lungo<br />

a Mantova e ha frequentato l’università a<br />

Bologna. Fin dall’adolescenza, ha sentito il<br />

bisogno <strong>di</strong> trasmettere il suo mondo interiore<br />

attraverso l’arte, ma ha dovuto posticipare<br />

questo piacere fino al raggiungimento della<br />

maturità, a causa dei molti impegni professionali.<br />

Solo negli ultimi anni l’artista ha potuto<br />

quin<strong>di</strong> dare voce alla propria passione estetica<br />

frequentando, dapprima, <strong>di</strong>verse scuole <strong>di</strong> pittura<br />

e, successivamente, tornando sui banchi<br />

<strong>di</strong> scuola del Liceo <strong>Artisti</strong>co <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong>.<br />

Con tenacia e umiltà, Anna Garibotti ha se-<br />

Cell. 389 0446684<br />

am.garibotti@gmail.com<br />

64


<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />

ANNA GARIBOTTI<br />

Palude, 2009, pastello su cartoncino, cm. 23x33<br />

Santuario dell’Angelo, 2009, pastello su cartoncino, cm. 24x33<br />

guito la tra<strong>di</strong>zione delle antiche botteghe d’arte,<br />

perfezionando nel tempo le proprie tecniche<br />

affidandosi anche all’insegnamento <strong>di</strong><br />

pittori già affermati, per elaborare un proprio<br />

linguaggio espressivo e raggiungere la propria<br />

maturità artistica. Per tre anni Anna Garibotti<br />

è stata presidente <strong>di</strong> Artein<strong>Lucca</strong>, associazione<br />

senza fini <strong>di</strong> lucro che si propone la valorizzazione<br />

delle opere e degli artisti lucchesi, per<br />

nascita o per scelta, allo scopo <strong>di</strong> arricchire la<br />

città con mostre <strong>di</strong> grafica, pittura e scultura.<br />

In questa veste ha organizzato importanti<br />

eventi espositivi portando alla attenzione del<br />

pubblico opere che hanno ottenuto unanimi<br />

consensi. Dopo aver ottenuto <strong>di</strong>versi riconoscimenti<br />

<strong>di</strong> stima, sia dalla critica che dal pubblico,<br />

le suo opere sono oggi conservate in<br />

collezioni pubbliche e private.<br />

65


<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />

GIORGIO GIORGETTI<br />

La grande conchiglia, olio su tela, cm. 80x60, collezione privata<br />

Nasce a <strong>Lucca</strong> dove tutt’ora vive e lavora<br />

nel suo stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> via della Stufa al numero<br />

19.<br />

Fin da ragazzo ha subito manifestato la sua<br />

attitu<strong>di</strong>ne per il <strong>di</strong>segno, al punto <strong>di</strong> frequentare<br />

l’Istituto d’Arte “Augusto Passaglia”, dove<br />

si è <strong>di</strong>plomato Maestro d’arte nel 1958 con<br />

ottimi voti. Ha iniziato <strong>di</strong>pingendo volti <strong>di</strong><br />

anziani compresi quelli dei nonni, suscitando<br />

interesse e ammirazione da parte del pubblico<br />

e della critica.<br />

Numerosi sono i premi conseguiti nei concorsi<br />

ai quali ha partecipato oltre a tenere mostre<br />

in Italia e all’estero (Stati Uniti, Svizzera<br />

e Brasile).<br />

Ultimamente dal figurativo è passato alla pittura<br />

informale con notevole successo; <strong>di</strong> lui hanno<br />

parlato Dino Carlesi, Mario Rocchi, Mario<br />

Marzocchi e Giuliano Pacifici.<br />

Una delle sue opere figura nella collezione privata<br />

del senatore Bob Kennedy negli U.S.A.<br />

Stu<strong>di</strong>o: via della Stufa, 19<br />

55100 <strong>Lucca</strong><br />

66


<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />

GIORGIO GIORGETTI<br />

Assemblaggio urbano, acrilico su tela, cm. 50x60, collezione privata<br />

In prossimità del lago, acrilico su carta intelata, cm. 80x60, collezione privata<br />

67


<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />

FABRIZIO GIORGI<br />

Nato a Livorno. Dal 1975, ha realizzato<br />

mostre personali e collettive a Livorno,<br />

Genova, Pisa, <strong>Lucca</strong>, Firenze, Zurigo,<br />

Roma ed in Germania. Fra esse due<br />

mostre personali alla Galleria Giral<strong>di</strong> nel<br />

1998 e 2000. La stessa galleria lo ha presentato<br />

nel 2000 all’Arte Fiera <strong>di</strong> Bologna.<br />

Nel 2004 entra nel gruppo La Casa dell’Arte<br />

<strong>di</strong> Rosignano Marittimo. Sono <strong>di</strong> questo<br />

periodo le personali al Palazzo Marini (Rosignano<br />

Marittimo 2005) e alla Torre degli<br />

Upezzinghi (Calcinaia, Pisa 2005), ed alcune<br />

incursioni nella performance-art, a<br />

Casale Marittimo (2005), Ravi (2006),<br />

Livorno (2006), Albissola Marina (2007).<br />

Nel 2008 partecipa al Simposio Internazionale<br />

<strong>di</strong> Scultura <strong>di</strong> Calcinaia (Pisa) realizzando<br />

Sauri in Verticale, opera installata<br />

in Piazza In<strong>di</strong>pendenza <strong>di</strong> Calcinaia. Inoltre<br />

fornisce la componente visiva dell’evento<br />

“Arte e Musica” realizzato dall’Istituto<br />

Musicale Mascagni <strong>di</strong> Livorno al Palazzo<br />

della Gherardesca. Nel <strong>di</strong>cembre 2009 realizza<br />

un’esposizione personale alla Torre<br />

degli Upezzinghi <strong>di</strong> Calcinaia, intitolata<br />

Struttura e Materia; con un’opera della<br />

stessa serie ha partecipato nel 2010 al progetto<br />

Incontemporanea (Cecina, Livorno).<br />

Nel 2010 entra nel progetto Arte a Perdere<br />

curato da Bruno Sullo con la compartecipazione<br />

del Comune <strong>di</strong> Livorno.<br />

Nel 2011 partecipa alla mostra Oltre la<br />

Pittura, (Livorno, Bottini dell’Olio) e alla<br />

Window, tela estroflessa, cm. 84x95x7<br />

prestigiosa collettiva Ri-Generazioni, mostra facente<br />

parte dei Percorsi a sostegno del Pa<strong>di</strong>glione<br />

Italia, realizzati per l’e<strong>di</strong>zione del 150º anniversario<br />

dell’Unità d’Italia della Biennale <strong>di</strong> Venezia.<br />

Nello stesso anno è stato tra i fondatori del gruppo<br />

artistico LavorareCamminare.<br />

Nel 2012 partecipa alla LXI Mostra del Gruppo<br />

Labronico al Palazzo Me<strong>di</strong>ceo <strong>di</strong> Seravezza; le mostre<br />

Il Buon Governo (Pontedera, Centro Cirri e<br />

Pistoia, Museo Marino Marini), sono del 2013 e<br />

2014; col Gruppo artistico LavorareCamminare<br />

realizza L’Oggetto quoti<strong>di</strong>ano all’Ecomuseo dell’alabastro<br />

(Castellina Marittima, Pisa). Nel 2015<br />

partecipa alla 64ª mostra del Gruppo Labronico al<br />

Teatro dei Dioscuri al Quirinale - Roma. Nello<br />

stesso anno partecipa col Gruppo artistico LavorareCamminare<br />

alla mostra Il Buon Governo alla<br />

Sala degli Archi Fortezza Nuova a Livorno.<br />

Via Garibal<strong>di</strong>, 40 - 57122 Livorno<br />

Cell. 349 0679432 - fabrizio.giorgi@teletu.it<br />

68


MARCO GONDOLI<br />

<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />

Ènato a Massarosa (LU). Frequentato<br />

l’Istituto d’arte “Stagio Stagi”<br />

<strong>di</strong> Pietrasanta, sezione scultura, consegue<br />

la maturità presso il Liceo <strong>Artisti</strong>co<br />

<strong>di</strong> <strong>Lucca</strong>, iscrivendosi all’Accademia<br />

<strong>di</strong> Belle Arti <strong>di</strong> Carrara, seguendo<br />

la Scuola del Nudo. Nel 1984 entra<br />

nell’Associazione <strong>Artisti</strong> Versilesi e nel<br />

MAV Viareggio. Ha collaborato con la<br />

Free Time, oggi Caleidoscopio. L’Associazione<br />

Hèlios Incontri Me<strong>di</strong>terranei<br />

<strong>di</strong> Pozzallo (RG) e l’Associazione “L’Aquilone”<br />

<strong>di</strong> La Spezia gli organizzano<br />

mostre personali nell’ambito <strong>di</strong> eventi<br />

artistici legati alla cultura del territorio.<br />

Adolfo Colnaghi, presidente <strong>di</strong><br />

Italfuerte, lo inserisce come rappresentante<br />

italiano <strong>di</strong> arte contemporanea<br />

nelle Fiere Internazionali alle Isole<br />

Canarie. Carla Zucchi, presidente <strong>di</strong><br />

Milano Arte, gli organizza una antologica<br />

presso la Centrale Taccani, uno dei<br />

centri più prestigiosi della Provincia <strong>di</strong><br />

Milano. È sostenuto dalla Fondazione<br />

Avion International Milano, sponsor<br />

che gli cura mostre e cataloghi in Italia<br />

e all’estero.<br />

Cassetta Me<strong>di</strong>terranea, 2015, assemblaggio materico, cm. 40x30x12<br />

Cassetto, 2015, assemblaggio materico, cm. 35x50x10<br />

Cell. 328 9586376<br />

marco.gondoli@tiscali.it<br />

69


<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />

MARCO GONDOLI<br />

Teatrino Me<strong>di</strong>terraneo, 2013, assemblaggio materico, cm. 50x50x50<br />

Teatrino, 2012, tecnica mista assemblaggio materico, cm. 45x50x50<br />

70


MICHAELA KASPAROVA<br />

<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />

Marte<strong>di</strong> grasso, 2015, tecnica mista su tela, cm. 40x50<br />

Nasce a Liberec, nella Repubblica Ceca.<br />

Frequenta corsi <strong>di</strong> <strong>di</strong>segno, progettazione<br />

<strong>di</strong> giocattoli, pittura a olio, laureandosi poi<br />

in Design del Tessuto e Abbigliamento all’Università<br />

Tecnica della sua città. Nel 1996 si<br />

trasferisce a <strong>Lucca</strong>, dove inizia a lavorare nel<br />

settore della moda. Nel 2004 riprende l’attività<br />

<strong>di</strong> pittrice, affinando le proprie conoscenze.<br />

Kasparova pre<strong>di</strong>lige mixare elementi, tecniche<br />

e materiali <strong>di</strong>versi. Michaela <strong>di</strong>ce: “Mi <strong>di</strong>verto<br />

a trasformare il caos in oggetti e immagini,<br />

miscelando un po’ <strong>di</strong> ironia, ricordando il<br />

mondo dell’infanzia e tenendo presente quello<br />

dell’età adulta”. Partecipa a <strong>di</strong>versi convegni<br />

sulla creatività e, nel 2007, frequenta il corso<br />

Metodologia e pratica <strong>di</strong> laboratorio da Munari<br />

a Luzzati, al Museo Luzzati a Genova. Nel<br />

2009 entra a far parte dell’Associazione Artein<strong>Lucca</strong>.<br />

Ha al suo attivo <strong>di</strong>verse estemporanee,<br />

mostre collettive e personali. Nel contempo,<br />

conduce laboratori creativi per bambini<br />

C’era una volta un mucchio <strong>di</strong>..., presso le librerie<br />

della Liguria e nelle scuole della Provincia<br />

<strong>di</strong> <strong>Lucca</strong>. Collabora con IBAC <strong>Lucca</strong>, con<br />

laboratorio pedagogico musicale Cristina <strong>di</strong><br />

Cristina Petroni, dove su richiesta realizza oggetti,<br />

pupazzi per proggetti destinati alle scuole.<br />

Alcune esposizioni: IV Biennale d’arte contemporanea<br />

Genova Arte, fiera d’arte<br />

contemporanea Salon d’Art Valbone - Francia,<br />

festival Musica&Suoni - Sarzana, Pinocchio<br />

con la valigia - Collo<strong>di</strong>, Arte al plurale-<br />

Sillico, Kytice, Consolato Ceco - Firenze,<br />

Omaggio alla donna - Bagni <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong>, Strep<br />

art fair, Fabbrica del vapore - Milano, Venti<br />

d’arte, MAEC - Milano, La Grande Guerra-<br />

<strong>Lucca</strong>, Anomali, festival <strong>di</strong> illustrazione - Acqui<br />

Terme.<br />

Cell. 347 9837784<br />

misaoli@yahoo.it<br />

71


<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />

JANET KAY LILLY<br />

Ènata a Philadelphia, Pennsylvania<br />

USA. Nel 1965, la sua famiglia si trasferisce<br />

a Clarion, un piccolo paese universitario<br />

nella rurale parte ovest dello stato.<br />

Mentre stu<strong>di</strong>ava per ottenere il Bachelors<br />

of Arts degree (psicologia) al Clarion State<br />

University, de<strong>di</strong>cava una parte dei suoi<br />

stu<strong>di</strong> alle arti figurative, seguendo corsi<br />

estivi tramite l’In<strong>di</strong>ana University of<br />

Pennsylvania e il Creative Arts Stu<strong>di</strong>es <strong>di</strong><br />

Pittsburgh, a <strong>Lucca</strong>, Italia. Compiuti gli<br />

stu<strong>di</strong>, si è trasferita a <strong>Lucca</strong> nel 1982, dove<br />

comincia a de<strong>di</strong>carsi alla pittura. Dal 1985<br />

in poi, partecipa alla vita artistica locale<br />

con adesioni a mostre collettive e concorsi.<br />

Nel 1995 fa il suo esor<strong>di</strong>o con una mostra<br />

Tempus Fugit, acrilico su<br />

multimateriale, cm. 80x145<br />

Mouse & Co Computer, acrilico su tavola, cm. 80x80<br />

personale a Pescia. Continua le sua attività,<br />

lavorando in aziende <strong>di</strong> ceramica e design.<br />

Rimanendo nell’ambito del figurativo,<br />

i temi principali dei suoi lavori sono<br />

paesaggi e nature morte, ma anche la musica<br />

e la letteratura, dove sono inseriti oggetti<br />

come i personaggi <strong>di</strong> un racconto<br />

onirico con una sottile sfumatura d’ironia.<br />

Tel. 0583 329962 - Cell. 320 0525648<br />

janetgb@virgilio.it<br />

72


ADOLFO LORENZETTI<br />

<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />

2CV<br />

Ènato a <strong>Lucca</strong> il 15 novembre 1952 e si è<br />

<strong>di</strong>plomato al Liceo <strong>Artisti</strong>co <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong>. Ha<br />

iniziato l’attività <strong>di</strong> artista come scultore, con<br />

varie collaborazioni con artisti <strong>di</strong> ambito lucchese,<br />

aggiu<strong>di</strong>candosi il primo premio al concorso<br />

<strong>di</strong> scultura della Città <strong>di</strong> Camaiore nel<br />

1973. Conclusa nel 1976 l’esperienza <strong>di</strong> scultore,<br />

la sua formazione come pittore avviene<br />

intorno ai primi anni Ottanta, attratto dal <strong>di</strong>segno<br />

dal vero e soprattutto al paesaggio della<br />

Lucchesia. Nel 1983 tiene la prima mostra<br />

personale, intitolata “<strong>Lucca</strong> e i suoi <strong>di</strong>ntorni”,<br />

presso la Galleria Nazionale <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong>. Nel<br />

1988 inizia la collaborazione con galleristi lucchesi,<br />

un percorso che porta l’artista ad una<br />

produzione intensa ma non priva <strong>di</strong> qualità,<br />

partecipando negli anni, con personali e collettive<br />

a numerosi expo e manifestazioni artistiche<br />

sia in Italia che all’estero. Le sue opere<br />

sono presenti in collezioni private e gallerie<br />

d’arte italiane e straniere. “Il tempo artefice<br />

silenzioso” è il titolo della personale curata da<br />

Marco Palamidessi e ospitata nel Palazzo delle<br />

Esposizioni della Fondazione Banca del Monte<br />

<strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> nell’estate 2015. Attualmente è<br />

insegnante <strong>di</strong> Arte e Immagine presso l’Istituto<br />

comprensivo <strong>Lucca</strong> 2.<br />

Via <strong>di</strong> Balbano, 2239/g - Balbano - 55100 <strong>Lucca</strong><br />

Cell. 340 3973150 - adolfo.lorenzetti@gmail.com<br />

73


<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />

ADOLFO LORENZETTI<br />

Topolino<br />

Palazzaccio in padule<br />

74


<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />

GIOVANNI LORENZETTI FUSARI<br />

Allo specchio, olio su tela, cm. 110x130<br />

Il concerto, olio su tela, cm. 100x81<br />

Ènato a <strong>Lucca</strong> il 15 novembre 1952, ha<br />

compiuto gli stu<strong>di</strong> al Liceo <strong>Artisti</strong>co <strong>di</strong><br />

<strong>Lucca</strong> e l’Accademia delle Belle Arti <strong>di</strong> Firenze,<br />

insegna <strong>di</strong>scipline pittoriche presso il<br />

Liceo <strong>Artisti</strong>co <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong>. Tra gli anni Settanta<br />

e Ottanta partecipa a mostre personali in<br />

Italia ed all’estero, tra cui le mostre lucchesi a<br />

tema: “La manifestazione popolare” e “Un’antica<br />

leggenda”. Alla fine degli anni Ottanta,<br />

dopo varie committenze da parte della curia<br />

lucchese intraprende con la Galleria d’Arte<br />

Contemporanea <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong>, “Blue Chips” <strong>di</strong><br />

Omero Biagioni, un percorso <strong>di</strong> lavoro ventennale<br />

partecipando a fiere d’arte contemporanea<br />

a Bologna, Firenze, Bari, Padova, Bergamo,<br />

e Milano. Nel 2000 esegue per Bernardo<br />

Bertolucci le miniature per il film “Il Trionfo<br />

dell’amore”, tra gli anni Ottanta e il Duemila,<br />

esegue 39 lavori per enti pubblici (pale <strong>di</strong><br />

altare, mosaici, vetrate), collocati a Mantova,<br />

Cuneo, Pisa, <strong>Lucca</strong> e Roma. Nel 2002 realizza<br />

il <strong>di</strong>pinto “Santa Bona” conservato nei Palazzi<br />

Vaticani a Roma. Tra il 2009 e il 2010, <strong>di</strong>pinge<br />

“l’Assunta” per la chiesa <strong>di</strong> Santa Maria a<br />

Colle (LU), il “San Giusto” per il duomo <strong>di</strong><br />

Porcari (LU), la “Santa Bona” per la cappella<br />

dell’Aeroporto Galileo Galilei a Pisa e “I S.S.<br />

Pietro e Paolo” per il duomo <strong>di</strong> Castelnuovo<br />

Garfagnana. Dagli anni Ottanta ad oggi<br />

ha collaborato in maniera continuativa con<br />

<strong>di</strong>verse gallerie d’arte pugliesi, marchigiane<br />

ed emiliane, partecipando a mostre a livello<br />

internazionale. Sta ultimando i due bozzetti<br />

grafico e pittorico e il cartone a vera grandezza<br />

della pala d’altare “La Madonna del Rosario”<br />

per la chiesa <strong>di</strong> Santa Caterina a <strong>Lucca</strong>.<br />

Cell. 342 8801334<br />

giovannilorenzettiarcangelo@gmail.com<br />

75


<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />

GIOVANNI LORENZETTI FUSARI<br />

Allo specchio, olio su tela, cm.110x130<br />

Serena nel paesaggio, olio su tela, cm. 100x140<br />

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<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />

MICHELE LOVI<br />

Inverno, 50x50, tecnica mista su tavola<br />

Ènato nel 1949 a <strong>Lucca</strong>, dove vive e lavora.<br />

Diplomatosi all’Istituto d’Arte <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong>,<br />

si de<strong>di</strong>ca alla pittura dal 1968. Ha frequentato<br />

corsi presso l’Accademia <strong>di</strong> Firenze. Il suo percorso<br />

artistico attraversa vari generi, assimilando<br />

esperienze nel campo figurativo e astratto.<br />

Alla ricerca <strong>di</strong> un suo modo personale <strong>di</strong> esprimersi,<br />

elabora negli anni una tecnica mista su<br />

collage. Si de<strong>di</strong>ca all’osservazione e alla rielaborazione<br />

interiore del paesaggio (panorama<br />

toscano o particolari in primo piano), filtrato<br />

attraverso l’uso <strong>di</strong> multimateriali: carte, veline,<br />

cartoni, tinte e supporti più vari; imparando<br />

dalla natura a costruire, aggregare, macerare,<br />

rigenerare, così che anche le piccole cose abbiano<br />

un’anima e una storia da raccontare. Nel<br />

2003 ha vinto il concorso per la maschera uffi-<br />

ciale del Serenissimo Carnevale <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong>. Nel<br />

2006 una sua opera è stata donata dal comune<br />

<strong>di</strong> Barga alla Contea <strong>di</strong> East Lothian, Scozia<br />

in occasione <strong>di</strong> una visita ufficiale del sindaco<br />

<strong>di</strong> Barga. Ha partecipato a collettive e concorsi<br />

in Toscana, Piemonte, Lombar<strong>di</strong>a, Lazio e<br />

Veneto, collocandosi spesso nelle prime posizioni,<br />

con apprezzamenti da parte del pubblico<br />

e riconoscimenti da parte della critica. Ha<br />

tenuto personali in varie località della Toscana;<br />

sue opere sono presenti in varie collezioni<br />

pubbliche e private, in Italia, Francia, Canada,<br />

Stati Uniti, Svizzera, Scozia. Hanno parlato <strong>di</strong><br />

lui Borelli, Rocchi, Marzocchi, Pacifici, Lena,<br />

Gierut, Mathieu, Per<strong>di</strong>caro, Conenna, Salvagnini,<br />

Costa, Palamidessi.<br />

Abit.: Via del Chiasso, 142 - 55100 Sant’Anna (LU) - Stu<strong>di</strong>o: Piazza Palazzo Dipinto, 4 - 55100 <strong>Lucca</strong><br />

Cell. 349 3251793 - michele.lovi@tin.it<br />

www.anfiteatro.it/galleria - www.galleriafaustini.com - www.webalice.it/michelovi<br />

77


<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />

GIULIANA LUISO<br />

Ritratto del marito, 2005, tecnica mista su tela, cm. 70x50<br />

Ènata il 10 marzo 1947 a <strong>Lucca</strong>, città dove<br />

vive e lavora. Diplomatasi al Liceo Classico<br />

“Niccolò Machiavelli” e laureatasi in Scienze<br />

Biologiche presso l’Università <strong>di</strong> Pisa, è pittrice,<br />

gallerista e insegnante. Ha alle spalle una<br />

ricca esperienza artistica, iniziata nel 1985,<br />

con al suo attivo numerose mostre personali e<br />

collettive a livello nazionale. Un surrealismo<br />

venato <strong>di</strong> sublimi accenti lirici permea le sue<br />

opere, tele pervase <strong>di</strong> riman<strong>di</strong> metafisici e <strong>di</strong><br />

candore, dove si realizza la volontaria fusione<br />

fra realtà e fantasia, intessute <strong>di</strong> sogni e colori,<br />

apprezzate come piccoli, fantastici i<strong>di</strong>lli. Una<br />

pittura go<strong>di</strong>bile e sognante dove tutto è animato<br />

e vivo, dotato <strong>di</strong> corpo e anima, in una<br />

sorta <strong>di</strong> panteismo fisico e spirituale ad un<br />

tempo; dove la luminosità che promana dalle<br />

composizioni è l’espressione <strong>di</strong> una sensibilità<br />

che si riversa sugli osservatori.<br />

www.giulianaluiso.it<br />

78


<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />

ELIO LUTRI<br />

C’è luce per tutti, 2015, acrilico, sabbia e pomice su tela, cm. 80x80. (1° Premio <strong>di</strong> categoria<br />

e 1° Premio assoluto ex equo ad “Andare oltre si può 2015”)<br />

Lucchese, ingegnere per formazione, si accosta<br />

all’arte polimaterica solo nel 2007<br />

con passione crescente. Una passione fatta <strong>di</strong><br />

stu<strong>di</strong>o e <strong>di</strong> ricerca sulle tematiche, sulle composizioni,<br />

sui materiali. Nulla è improvvisato<br />

o istintivo nei suoi lavori. Tutto è composto<br />

con pazienza e senza fretta, per raggiungere un<br />

risultato stabile nel tempo e <strong>di</strong> forte impatto<br />

estetico. Il suo fare versatile e polimaterico, ripropone<br />

in chiave originale e modernista un<br />

concetto informale <strong>di</strong> superamento della superficie<br />

bi<strong>di</strong>mensionale attraverso le sue pitture<br />

volumetriche. Per certi versi l’autore si ricollega<br />

al filone dell’arte povera e concettuale per<br />

l’uso <strong>di</strong>sinvolto <strong>di</strong> materiali <strong>di</strong>versissimi da<br />

quelli tra<strong>di</strong>zionali, ma lo fa con aspetti peculiari<br />

ed intimisti essendo la sua tematica non<br />

riconducibile alle teorie che hanno dato origine<br />

a tale movimento.<br />

Il 14 settembre 2013 inaugura il suo Art Lab<br />

“Elut Art Lab” - Via dell’Arcivescovato, 7 - 55100 <strong>Lucca</strong> - Cell. 335 6920270<br />

elio.lutri@gmail.com - www.eliolutri.it<br />

79


<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />

ELIO LUTRI<br />

Fuori e dentro la testa <strong>di</strong> Montag, 2015, modellazione <strong>di</strong> carta stampata e pittura acrilica su legno, cm. 170x110.<br />

(1° Premio ad “InContemporanea 2015”)<br />

Gymnope<strong>di</strong>e n° 1, 2014, acciaio inox, cianoacrilato, materiale tessile e pittura acrilica su tela, cm. 60x120.<br />

(Vincitore ad “Art&Motion” 2015)<br />

al n° 7 <strong>di</strong> Via Arcivescovato a <strong>Lucca</strong>, uno spazio<br />

espositivo e laboratoriale dove possono essere<br />

prodotte le idee, progettate le opere che<br />

verranno poi realizzate in spazi adeguatamente<br />

attrezzati e mantenuto vivo il contatto con<br />

il mondo esterno.<br />

Nel 2015 ha esposto alla Grypt Gallery <strong>di</strong> St.<br />

Pancras a Londra ed ha vinto le rassegne In-<br />

Contemporanea 2015, Art&Motion e Andare<br />

oltre si può 2015.<br />

80


PAOLO MACCIONI<br />

<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />

Lirismo lucchese, 2015, tecnica mista su tela, cm. 50x70<br />

Casanova, 2014, decollage su tela, cm. 70x50<br />

Paolo Maccioni rappresenta l’artista contemporaneo<br />

per antonomasia. Eclettico e<br />

moderno, attraverso un percorso culturale interiore,<br />

giunge allo stu<strong>di</strong>o e alla pittura dell’Espressionismo<br />

astratto. Infatti l’action painting<br />

non fa altro che liberare nell’artista una forza<br />

interiore già presente; la tela è usata come allocutrice<br />

<strong>di</strong> materia che si deposita ad un ritmo<br />

dettato non dal caso ma dalla casualità fino a<br />

formare una grande ragnatela che sembra<br />

emanare energia propria. Ma l’apice artistico il<br />

pittore lo raggiunge misurandosi con le tecniche<br />

del decollage e del collage. Nella prima<br />

egli si evidenzia come un “rapinatore <strong>di</strong> immagini”:<br />

immagini rubate, lacerate, che anziché<br />

ferirle le esalta e le rende uniche con azioni al<br />

posto dei pennelli e carta strappata invece dei<br />

colori; con il collage invece manipola la realtà,<br />

estrapolandola dal contesto originale e assemblandola<br />

dando loro un nuovo significato, approcciandosi<br />

ad un nuovo linguaggio figurativo<br />

contemporaneo. In sintesi possiamo<br />

senz’altro parlare <strong>di</strong> un artista fuori dagli schemi,<br />

con uno stile <strong>di</strong>sincantato, originale e provocatorio.<br />

Antonio Confietto<br />

Cell. 333 6445112<br />

maccionipaolo@gmail.com<br />

81


<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />

PAOLO MACCIONI<br />

Senza titolo, 2014, tecnica mista su tela, cm. 50x70<br />

Il pittore Paolo Maccioni è un artista sperimentale<br />

capitolino, sempre alla ricerca <strong>di</strong> nuove<br />

possibilità espressive. In questo periodo, nel<br />

solco dei neo dadaisti, appartenenti alle correnti<br />

novecentiste europee, è pervenuto alla<br />

realizzazione<strong>di</strong> opere autentiche, che per la<br />

loro originalità, si prestano ad un Nouveu<br />

Rèalisme Italian. Egli è giunto alla realizzazione<br />

<strong>di</strong> questa tecnica contemporanea dopo una<br />

approfon<strong>di</strong>ta ricerca effettuata presso gli atelier<br />

della famosissima via Margutta <strong>di</strong> Roma.<br />

L’abilità del maestro consiste nel realizzare degli<br />

unicum pittorici con la tecnica del collage,<br />

mettendo insieme, incollandoli su supporti <strong>di</strong><br />

vario colore, elementi <strong>di</strong>versi da ritagli <strong>di</strong> giornali,<br />

riviste, manifesti, poster pubblicitari e<br />

fotografie, realizzando così un racconto fantastico,<br />

che per le immagini effigiate, si adatta ad<br />

essere interpretato come una novella opera<br />

d’arte, in tale contesto, il Maccioni giunge alla<br />

raffigurazione finale del tema, con una personale<br />

tecnica <strong>di</strong> dècollage, lacerando in modo<br />

controllato i ritagli incollati, e in seguito, ispirandosi<br />

al fenomeno del graffitismo, alla levigatura<br />

delle immagini stesse, al termine del<br />

quale procede alla stesura <strong>di</strong> una velatura trasparente<br />

che conferisce all’originalità del <strong>di</strong>pinto,<br />

una patina <strong>di</strong> “vissuto” storico. Il risultato<br />

è che ogni elemento della composizione è<br />

in afflato con le emozioni dello spettatore.<br />

L’interesse suscitato da tale proposta, che solo<br />

vagamente ricorda il noto Mimmo Rotella, è<br />

rappresentato dalla capacità emozionale delle<br />

opere, data dalla proposizione <strong>di</strong> un singolare<br />

82


<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />

PAOLO MACCIONI<br />

“graffitismo”, nonché dalla liricità dei titoli<br />

conferiti ai componimenti <strong>di</strong> arte<br />

contemporanea. Con il proprio ed autonomo<br />

realismo compositivo, il Maccioni<br />

si propone nel mercato dell’arte nazionale<br />

ed internazionale, come un artista autentico,<br />

analitico <strong>di</strong> una realtà apparente,<br />

attraverso la quale il messaggio figurativo,<br />

imposta dai mass me<strong>di</strong>a, assume un<br />

ruolo interpretativo, sebbene manipolato<br />

dalla creatività artistica.<br />

Antonio Sorgente<br />

critico d’arte<br />

In quella stessa metropoli che è materia<br />

“figurattiva” della sua pittura, Paolo Maccioni<br />

trova, raccoglie, strappa e stratifica i<br />

suoi amati manifesti; con <strong>di</strong>screzione e<br />

misura, non senza quella libertà ed entusiasmo<br />

che appartengono ai fatti dell’Arte,<br />

e soprattutto senza quel grido propagan<strong>di</strong>stico<br />

ed autoreferenziale <strong>di</strong> chi ha<br />

bisogno <strong>di</strong> farsi notare per forza e comunque,<br />

egli fa sì che il rilascio delle energie<br />

permanga nell’etere della più placida delle<br />

visioni del sogno, svelando appieno la<br />

sua indole <strong>di</strong> autentico poeta. Un lirico<br />

dell’immagine è Maccioni, capace <strong>di</strong> intravedere<br />

sempre nuove possibilità espressive,<br />

forte del senso cromatico e dell’intuito<br />

combinatorio con cui dare nuova vita<br />

a formule figurali preesistenti. Una miriade<br />

<strong>di</strong> elementi verbo-visivi si riversa, in<br />

via significante e lungi dalla casualità, a<br />

Time Square, 2014, tecnica mista su tela, cm. 70x50<br />

convivere sui supporti della tela o della tavola, decantandosi<br />

ed illuminandosi vicendevolmente<br />

come reperti dell’esistere, della memoria, della coscienza,<br />

alla costante ricerca <strong>di</strong> quel concetto <strong>di</strong> Bellezza<br />

che è sfuggente ed eterno ad un tempo. Ogni<br />

sua opera è il frutto del processo <strong>di</strong> decostruzione e<br />

rigenerazione <strong>di</strong> tutto quello che lo circonda e lo<br />

attrae, quei frammenti decontestualizzati e sublimati<br />

che nella creazione assurgono a ine<strong>di</strong>te e inaspettate<br />

valenze. Un’arte, quella <strong>di</strong> Maccioni, che ha<br />

tutta la serietà del gioco e dell’invenzione pura,<br />

come sempre dovrebbe essere.<br />

Marco Palamidessi<br />

83


<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />

RICCARDO MACINAI<br />

Notturno n°11, 2007, olio su tela, cm. 60x80<br />

Nasce a Firenze nel 1965. Nel 1993 si laurea<br />

in Scienze Biologiche e nel 1997<br />

consegue il Dottorato <strong>di</strong> Ricerca in Scienze<br />

Ambientali.<br />

Arriva alla fotografia e alla pittura autonomamente<br />

sperimentando varie tecniche e tematiche<br />

fino ad arrivare ad una vera o propria sintesi<br />

tra queste due arti. Le sue foto infatti<br />

costituiscono quasi sempre il materiale <strong>di</strong> partenza<br />

per la realizzazione dei <strong>di</strong>pinti.<br />

Pratica sia la fotografia analogica, sviluppando<br />

e stampando personalmente i propri scatti,<br />

che quella <strong>di</strong>gitale facendo in tal caso largo uso<br />

<strong>di</strong> software <strong>di</strong> postproduzione.<br />

Ha realizzato alcune mostre personali ed ha<br />

partecipato a numerose esposizioni collettive<br />

esponendo anche in luoghi prestigiosi come le<br />

Reali Poste della Galleria degli Uffizi, Palazzo<br />

Guinigi a <strong>Lucca</strong>, ed il Museo Archeologico <strong>di</strong><br />

Firenze.<br />

Fa parte degli artisti selezionati dall’Archivio<br />

Carlo Palli <strong>di</strong> Prato per il progetto Vitamine-<br />

Tavolette Energetiche nell’ambito del quale ha<br />

esposto nei più importanti musei italiani d’arte<br />

contemporanea.<br />

Le sue opere sono presenti in collezioni pubbliche<br />

e private.<br />

Vive e lavora a Firenze ma frequenta regolarmente<br />

Viareggio, città con la quale ha un rapporto<br />

molto conflittuale.<br />

Cell. 347 9363795<br />

riccardomacinai@gmail.com<br />

84


<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />

RICCARDO MACINAI<br />

Notturno n°22, 2014, olio su tela, cm. 60x80<br />

Notturno n°24, 2014, olio su tela, cm. 75x100<br />

85


<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />

CLARA MALLEGNI<br />

Ènata a Viareggio. È cresciuta culturalmente<br />

grazie alla frequentazione<br />

<strong>di</strong> artisti e critici d’arte e letterati,<br />

anche se per anni non ha voluto<br />

esporre se non nel proprio stu<strong>di</strong>o,<br />

riservando le proprie opere alla visione<br />

<strong>di</strong> amici. Autrice <strong>di</strong> un’opera<br />

donata alla Fondazione La Versiliana<br />

nel 2015, partecipa poi ad una collettiva<br />

omaggiando con un <strong>di</strong>pinto un<br />

capolavoro <strong>di</strong> Antonello da Messina<br />

posto nel Museo Mandralisca <strong>di</strong> Cefalù,<br />

dove è stabilmente conservato.<br />

Tra le partecipazioni a collettive si segnalano:<br />

“Enolia/La memoria dell’olivo”,<br />

Seravezza, Palazzo Me<strong>di</strong>ceo;<br />

“Pietrasanta e Cefalù. Gemellaggio<br />

d’Arte”, Pietrasanta, a cura <strong>di</strong> Lodovico<br />

Gierut e Giuseppe Parisio; “Un<br />

viaggio me<strong>di</strong>terraneo”, Pietrasanta,<br />

Giar<strong>di</strong>ni della Versilia, dove ha tenuto<br />

la personale “Ma vie en rose”.<br />

Ha opere in raccolte e in collezioni<br />

private <strong>di</strong> vario tipo tra cui quelle<br />

della Palestra Wellness Future Energy<br />

a Massa, dei Giar<strong>di</strong>ni della Versilia<br />

a Pietrasanta, del Teatro Manzoni <strong>di</strong><br />

Massarosa e dell’Opera Pia “S. Genchi<br />

Collotti” <strong>di</strong> Cefalù.<br />

Nel blu, <strong>di</strong>pinto <strong>di</strong> blu, 2015, collage su legno, cm. 50x50<br />

L’ombra <strong>di</strong> Tito, 2015, tecnica mista su legno, cm. 50x50<br />

pasticceriacora@hotmail.it<br />

www.claramallegni.com<br />

86


<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />

CLARA MALLEGNI<br />

Lo sguardo <strong>di</strong> Michelangelo, 2015, collage polimaterico su carta Magnani, cm. 50x70 (vincitore Premio<br />

speciale Michelangelo, 2015)<br />

Canto XXVI, 2015, affresco e collage su legno, cm. 35x45<br />

87


Galleria d’Arte<br />

Giò Art<br />

PER STORICI ED EMERGENTI<br />

In permanenza:<br />

Warhol, Lichtenstein, Haring,<br />

Mirò, Picasso, Scaramucci,<br />

Annigoni, Regoli, Man Ray,<br />

Mo<strong>di</strong>gliani, Francis, Tobey<br />

GIOVANBATTISTA<br />

BEVACQUA<br />

Cell. 340 7564647<br />

Sede espositiva:<br />

Via Mor<strong>di</strong>ni<br />

(già via Nuova), n° 58<br />

55100 <strong>Lucca</strong><br />

Tel. 0583 464276<br />

www.gio-art.it<br />

storelucca@gio-art.it<br />

88


LUCIANO MANARA<br />

<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />

Chi e Luciano Manara<br />

Nessuno lo sa... è nato un giorno <strong>di</strong> un<br />

mese che non c’è <strong>di</strong> un anno che non<br />

esiste...la città sicuramente è Firenze.<br />

Le antiche scripture lo <strong>di</strong>chiarano scritto...ma<br />

il resto è oscuro...oscurato dal<br />

“non ricordo”... L’unica certezza è la sua<br />

mamma <strong>di</strong> ottant’anni che ha <strong>di</strong>chiarato...che<br />

il Manara è suo figlio...donna<br />

<strong>di</strong> carattere...la mamma...!!<br />

Cerchiamo <strong>di</strong> scoprire <strong>di</strong> piu chi è...Luciano<br />

Manara...<br />

Nel 1968 nel Salone dei Cinquecento<br />

<strong>di</strong> Firenze l’allora sindaco Bargellini lo<br />

premia per il Tema e il Disegno...<br />

Sempre nel Salone dei Cinquecento<br />

nel 1998 riceve il premio Targa per il<br />

Design...ancora a Firenze nel 2014<br />

premio giuria Fondazione Lepori<br />

Giobatta...e il primo premio per le vittime<br />

della strada dalla Fondazione Elisabetta<br />

e Maria Chiara Casini onlus...<br />

nel giugno 2015 l’Accademia Internazionale<br />

Me<strong>di</strong>cea gli consegna il Collare<br />

Laurenziano sempre nel magico salone<br />

fiorentino...<br />

La sua continua sete <strong>di</strong> ricerca lo porta<br />

a lavorare in Russia, Ucraina, Dubai,<br />

Azerbaijan, senza contare i continui<br />

viaggi in Puglia, Sicilia, Sardegna, Lom-<br />

Giro giro tondo casca il mondo casca la terra. Tutti giu per TERRA...!!<br />

bar<strong>di</strong>a, Veneto, Umbria, Emilia, Piemonte, e la partecipazione<br />

a collettive in Casentino, Versilia, Fiesole,<br />

Roma, Londra.<br />

Di lui hanno parlato tutti, compreso la sua mamma,<br />

gli zii, i fratelli e le varie fidanzate. Design eclettico,<br />

riesce sempre a dare ironia e goliar<strong>di</strong>a nell’interpretare<br />

il tutto nel tutto...<br />

Manara Design: via <strong>di</strong> Novoli, 62/G - 50127 Firenze<br />

Tel. +39 055 435003 - info@manaradesign.it - www.manaradesign.it<br />

89


<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />

ALESSIO MANFREDI<br />

Bastone e Carota, 2011, ferro, poliuretano, resine. Installazione per “Basamenti”, h. cm. 550, Palazzo Ducale, Piazza Matteotti (GE)<br />

Artista poliedrico nato a La Spezia,<br />

lavora nel territorio tra Pietrasanta<br />

e la Lunigiana.<br />

Frequenta il quadriennio e il biennio<br />

specialistico in scultura all’Accademia<br />

<strong>di</strong> Belle Arti <strong>di</strong> Carrara.<br />

Comincia la sua attività artistica<br />

nell’adolescenza, suggestionato dal<br />

nonno pittore e frequentando laboratori<br />

apuo-versiliesi. Le sue opere<br />

prevalentemente combinano la<br />

scultura con l’installazione, seguendo<br />

una ricerca che spazia da<br />

temi politici a filosofici.<br />

Bookmark - Imprimatur, Inseminatio, Incipit, cc. 2013, marmo rame carta e<br />

gommalacca. cm. 29x8x0,2<br />

Cell. 389 5509607 - alessiomanfre<strong>di</strong>@alice.it<br />

http://alexart1522.wix.com/alessio-manfre<strong>di</strong><br />

90


<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />

ALESSIO MANFREDI<br />

Hand down - Tramandare, 2015, marmo Portoro, vetro,<br />

cm. 45x80x80<br />

In magnis et voluisse sat est (serie projection), 2009, marmo<br />

<strong>di</strong> Carrara, acciaio inox, cm. 60x130x140, per “Sculture nello<br />

spazio pubblico” Carrara<br />

Inseminazione, 2009, lamiera <strong>di</strong> acciaio tagliata a laser, 50 ritagli <strong>di</strong> seme fiori, cm. 100x50x0,5<br />

91


<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />

ARNALDO MANGINI<br />

Oca italica, olio su tela, cm. 40x40<br />

Yellow Before Fire, 2015, olio su tela, cm. 40x40<br />

Nasce a Roma nel 1973 da genitori genovesi.<br />

Successivamente si trasferisce in<br />

Olanda dove trascorre i primissimi anni della<br />

sua infanzia. Proprio questo contesto contrad<strong>di</strong>stinto<br />

da spazi aperti arricchiti da una popolazione<br />

multirazziale e multiculturale probabilmente<br />

ha stravolto e riorganizzato il libero<br />

pensiero <strong>di</strong> un bambino che a <strong>di</strong>eci anni aveva<br />

già molto da domandare e molta fantasia da<br />

liberare. Il ritorno in Italia lo porta ad un brusco<br />

cambiamento <strong>di</strong> mentalità, <strong>di</strong> cultura e <strong>di</strong><br />

visione del mondo, ma nonostante tutto, le<br />

scelte fatte per convenienza dall’Arnaldo adolescente<br />

vengono a mano a mano scar<strong>di</strong>nate<br />

e sostituite da percorsi più ragionati e voluti.<br />

Al posto <strong>di</strong> una scuola da dove uscire “perito”<br />

viene preferito il Liceo <strong>Artisti</strong>co <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong><br />

dove nel 1997 consegue la Maturità sospinto<br />

e quasi sospeso a mezz’aria da quella passione<br />

per tutto ciò che l’arte rappresenta. Si iscrive<br />

all’Accademia <strong>di</strong> Belle Arti <strong>di</strong> Firenze ma l’innata<br />

verve umoristica nel frattempo <strong>di</strong>venta<br />

un lavoro a tempo pieno che lo porta a percorrere<br />

altre strade lontano dalle stanze accademiche.<br />

Molti conoscono Arnaldo Mangini per<br />

le sue apparizioni su numerose reti televisive<br />

in qualità <strong>di</strong> artista comico, ma in realtà sotto<br />

l’anima comica ed ironica si cela un pittore<br />

libero, che nella fase iniziale dei suoi lavori<br />

piace girovagare tra un cubismo <strong>di</strong> picassiane<br />

ascendenze ed una metafisica in cui le atmosfere<br />

sono cenno <strong>di</strong> omaggio a De Chirico.<br />

Chi conosce Arnaldo sa della sua ricerca sincera<br />

e sofferta <strong>di</strong> verità nella vita come nell’arte,<br />

dell’avversione per gli schemi fissi, del prezzo<br />

che è <strong>di</strong>sposto a pagare per <strong>di</strong>re la sua. La freschezza<br />

e la giocosità delle sue riflessioni cubiste,<br />

segno <strong>di</strong> primo amore artistico, sembrano<br />

Cell. 335 6756693<br />

arnaldomangini@gmail.com - www.arny.it<br />

92


<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />

ARNALDO MANGINI<br />

Il mal <strong>di</strong> denti <strong>di</strong> Apollinaire, 1997, olio su tela, cm. 35x50<br />

lasciare il passo ad una metafisica che,<br />

nelle leggere sospensioni emozionali<br />

che propone, porta traccia <strong>di</strong> inquietu<strong>di</strong>ni<br />

e sfide affrontate con successo nella<br />

vita del giovane artista. “Le prospettive<br />

dei mie quadri - spiega l’artista - sono<br />

sempre poco aderenti alla realtà. Amo<br />

guardare le cose da punti <strong>di</strong> vista <strong>di</strong>versi<br />

dall’usuale”.<br />

L’Arnaldo pittore attuale lavora nel suo<br />

stu<strong>di</strong>o arieggiato e solare che si trova a<br />

Marina <strong>di</strong> Carrara, sulla costa toscana<br />

del Tirreno, all’ombra delle splen<strong>di</strong>de<br />

Alpi Apuane. Qui oltre alle tele in lavorazione<br />

si trovano gli strumenti della<br />

sua arte <strong>di</strong> clown (altra vita vissuta e vivente),<br />

tanti libri <strong>di</strong> filosofia e <strong>di</strong> psicoanalisi<br />

(ulteriore vita <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o, lettura,<br />

pratica e approfon<strong>di</strong>mento). In questo<br />

ambiente si mischiano estroversione e<br />

introspezione come se fossero nate per<br />

vivere assieme e giocare tra loro, come<br />

se ciò costituisse la cosa più naturale al<br />

mondo. Qui, in questo milieu, nascono<br />

i <strong>di</strong>pinti dell’artista ormai maturo<br />

dove i paesaggi <strong>di</strong>pinti abbandonano<br />

<strong>di</strong> fatto il primo amore per la metafisica<br />

e abbracciano le atmosfere <strong>di</strong> un altro<br />

grande maestro: Salvo (Salvatore Mangione).<br />

Nelle attuali opere dai colori<br />

sempre squillanti infatti si possono ammirare<br />

alberi, ritti come lame <strong>di</strong> coltello<br />

e silenziosi come obelischi, incastonati<br />

contro un cielo fabbricato per far da quinta alla<br />

plasticità delle nuvole, sparse e biancheggianti sui<br />

tetti delle chiese. Il <strong>di</strong>segno tenuto alto nel nitore del<br />

contorno, le masse chiaroscurali, la gestione attenta<br />

degli oggetti nelle scatole spaziali, la giustapposizione<br />

dei colori puri, l’accurato grado <strong>di</strong> finitezza dei<br />

soggetti, si uniscono a formare gli elementi costitutivi<br />

della lingua pittorica <strong>di</strong> Arnaldo Mangini, e, largamente,<br />

della grammatica figurativa familiare alle<br />

nostre abitu<strong>di</strong>ni visive.<br />

93


<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />

EMILIANA MARTINELLI<br />

Vaso con fiori su righe blu, 2011, acrilico su tela, cm. 50x60<br />

Nasce a <strong>Lucca</strong>, si <strong>di</strong>ploma all’Istituto d’Arte<br />

<strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> - sezione Ceramica e successivamente<br />

in Disegno Industriale all’ISIA <strong>di</strong><br />

Firenze, città dove si laurea poi in Architettura.<br />

Subito dopo la laurea entra nell’azienda <strong>di</strong> famiglia,<br />

la Martinelli Luce fondata dal padre<br />

Elio, in<strong>di</strong>rizzata già negli anni Cinquanta alla<br />

progettazione e produzione <strong>di</strong> lampade per interni<br />

svolgendo da sempre una duplice attività,<br />

quella <strong>di</strong> impren<strong>di</strong>trice e quella <strong>di</strong> designer.<br />

Emiliana cura anche come Art Director la grafica<br />

del materiale <strong>di</strong> comunicazione e commerciale,<br />

i progetti degli stand attraverso i quali<br />

l’azienda si presenta e partecipa alle più importanti<br />

manifestazioni del settore, sia in Italia che<br />

all’estero. Emiliana Martinelli ha sviluppato e<br />

sviluppa i suoi progetti <strong>di</strong> lampade, alcune delle<br />

quali premiate con riconoscimenti internazionali<br />

come l’IF Production Design negli anni<br />

2011, 2013, 2014, 2015 e 2016. Ha collaborato<br />

con architetti come Gae Aulenti, Sergio Asti<br />

e continua a collaborare con molti altri noti<br />

designer e artisti italiani e stranieri tra cui Marc<br />

Sadler, Alessandro Guerriero, Michel Boucquillon,<br />

Stu<strong>di</strong>o 5+1AA, Karim Rashid. Emiliana<br />

è una creativa che ama la manualità, doti<br />

che manifesta anche nei suoi hobby preferiti, la<br />

grafica e la pittura, partecipando a <strong>di</strong>verse mostre<br />

personali e collettive. Altro suoi “<strong>di</strong>vertimenti”<br />

sono la realizzazione <strong>di</strong> cappelli e maschere<br />

in cartoncino, l’esecuzione <strong>di</strong> oggetti in<br />

metacrilato e in altri materiali, la progettazione<br />

<strong>di</strong> istallazioni luminose che ha presento a <strong>Lucca</strong>,<br />

Carrara, Sarzana, Forte dei Marmi, Firenze,<br />

designer@emilianamartinelli.it<br />

94


<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />

EMILIANA MARTINELLI<br />

Colori su fondo rosso, 2012, acrilico su tela, cm. 45x55<br />

Emozione blu con fiore rosso, 2012, tempera su cartoncino, cm. 35x45<br />

Milano. Nel corso della sua carriera artistica<br />

Emiliana Martinelli ha conseguito i seguenti<br />

riconoscimenti: menzione alle e<strong>di</strong>zioni della<br />

“Mostra <strong>di</strong> Pittura del Piccolo Formato Città<br />

<strong>di</strong> Massarosa” degli anni 2007, 2015 e 2016;<br />

primo premio alla mostra “Design e Scultura<br />

Andare Oltre si Può” tenutasi a <strong>Lucca</strong> nel 2016<br />

e ha partecipato a numerose manifestazioni tra<br />

cui, negli ultimi anni: “Maschere e Carnevale”,<br />

Viareggio 2012; “Cento Ruote d’Artista”, <strong>Lucca</strong><br />

2014; “Do ut Do - Design per Hospice”,<br />

MAXXI <strong>di</strong> Roma, MADRE <strong>di</strong> Napoli e<br />

MAMBO <strong>di</strong> Bologna nel 2014; “Immaginar<br />

<strong>di</strong> Tavole Imban<strong>di</strong>te”, <strong>Lucca</strong> 2014 e Forte dei<br />

Marmi nel 2015; Biennale dell’Acquerello e<br />

del Disegno”, Massa 2016.<br />

95


<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />

GIANFALCO MASINI<br />

Tu chiamale se vuoi, 2013, tecnica mista su tela, cm. 80x80<br />

In cerca <strong>di</strong> te, polimaterico, cm. 15x15x35<br />

Ènato a <strong>Lucca</strong> nel 1945, ha iniziato l’attività<br />

pittorica sullo scorcio degli anni Settanta,<br />

partecipando a rassegne e premi in cui riceve lusinghieri<br />

consensi. Nel 1975 tiene la prima personale<br />

nella Galleria Spampanato <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong>. Ha<br />

esposto in personali e qualificate rassegne in numerose<br />

città italiane ed estere.<br />

Nella pittura <strong>di</strong> Masini la surrealtà si spinge su un<br />

terreno ambiguo, in cui la forma spesso allude a<br />

qualcosa <strong>di</strong> <strong>di</strong>verso, in un gioco <strong>di</strong> riman<strong>di</strong> ed<br />

evocazioni, sospeso tra la narrazione e il sogno,<br />

che non teme le contrad<strong>di</strong>zioni interne e spesso le<br />

enfatizza attraverso lo sguardo <strong>di</strong> colui che ha<br />

molto viaggiato, a volte nostalgico a volte ironico,<br />

capace <strong>di</strong> trasformare ogni piccolo incontro in<br />

qualcosa <strong>di</strong> magico. I paesaggi della memoria si<br />

animano così <strong>di</strong> personaggi leggendari, figure<br />

create dal vento, magnifici animali fantastici, reperti<br />

archeologici, architetture <strong>di</strong> sabbia,<br />

oggetti quoti<strong>di</strong>ani recuperati dal loro abbandono.<br />

L’immaginazione prende il volo<br />

e la realtà <strong>di</strong>viene solo un pretesto, è il co<strong>di</strong>ce,<br />

il linguaggio con<strong>di</strong>viso che vivifica e<br />

traduce il suo Teatro dell’anima.<br />

Al suo lavoro si sono interessati numerosi<br />

critici, tra i quali Ernesto Borelli, Nicola<br />

Micieli, Ennio Pouchard, Marcello Venturoli,<br />

Piercarlo Santini, Vittorio Sgarbi,<br />

Eleonora Romiti, Gianluigi Ruggio, Marco<br />

Palamidessi.<br />

Le sue opere si trovano in collezioni pubbliche<br />

e private in Italia e all’estero.<br />

Cell. 333 3485046<br />

info@gianfalcomasini.com<br />

96


<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />

GIANFALCO MASINI<br />

Forti emozioni, 2013, tecnica mista su cellulosa e tavola, cm. 67x92<br />

Presenze emozionali, 2014, tecnica mista su cellulosa, cm. 67x92<br />

97


<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />

SILVIA MASINI<br />

I guar<strong>di</strong>ani del tempo, acrilico su tela, cm. 100x100<br />

Nasce a Pisa il 29 luglio1974, frequenta<br />

a Bologna il corso <strong>di</strong> laurea D.A.M.S.<br />

e nel 2001 la Scuola Nuova Eloisa <strong>di</strong> <strong>di</strong>segno<br />

e sceneggiatura del fumetto. Dalla sua continuativa<br />

attività <strong>di</strong> illustratrice e grafica sono<br />

nati numerosi progetti per committenti pubblici<br />

e privati.<br />

Tra le sue attività più recenti<br />

2009 Progetto Parco Fluviale, illustazioni e<br />

grafica della cartellonistica del fiume Serchio,<br />

<strong>Lucca</strong><br />

2009 Arte e Motori<br />

2010 Galliart, Gallicano <strong>Lucca</strong><br />

2010 Il Naso per l’arte, Expo-Arte, Forte dei<br />

Marmi<br />

2011 Ri-Creazioni, la Brilla, Quiesa<br />

2011 Riflessi della Biennale alla Brilla, Pa<strong>di</strong>glioni<br />

Regionali 54ª e<strong>di</strong>zione della Biennale<br />

<strong>di</strong> Venezia<br />

2012 Accostamenti temporanei, Lo<strong>di</strong> Bros<br />

Antik, <strong>Lucca</strong><br />

2012 Arte Mura, Attraverso il tempo, Casermette<br />

S. Colombano e San Regolo, <strong>Lucca</strong><br />

2013 Segni colori e forme, Arte in <strong>Lucca</strong>, Museo<br />

Guinigi<br />

2014 Emozioni, Real Collegio, <strong>Lucca</strong><br />

2015 EcoNatale, Villa Bottini, <strong>Lucca</strong><br />

Cell. 347 5023106<br />

casapeppina@yahoo.it<br />

98


<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />

MARCO MESSINA<br />

Ha iniziato a fotografare per un forte e<br />

sincero bisogno <strong>di</strong> interpretazione <strong>di</strong><br />

se stesso. Le sue opere esprimono la coscienza<br />

delle cose e del vissuto come conseguenza<br />

<strong>di</strong> una rielaborazione personale -<br />

resa possibile dal mezzo fotografico - <strong>di</strong><br />

emozioni, visioni, ricor<strong>di</strong>. Il risultato è un<br />

messaggio universale che tutti possono<br />

con<strong>di</strong>videre. Messina ama definirsi fotografo<br />

emozionale poiché, come sosteneva<br />

Cartier Bresson, “...la foto si fa prima con il<br />

cuore...”.<br />

Scrive <strong>di</strong> lui Marco Palamidessi: “[…] La<br />

fotografia è una delle più alte invenzioni<br />

dell’umanità intera, un dono che l’uomo<br />

ha fatto a se stesso. Qualcuno ha già detto<br />

che fotografare è un verbo dove l’immagine<br />

si sostituisce alla parola, un modo <strong>di</strong> vivere,<br />

un gesto dove l’occhio, la mente ed il cuore<br />

si trovano insieme sulla stessa linea <strong>di</strong> mira.<br />

E questo Marco Messina non solo lo sa<br />

bene, ma lo sa far bene.”<br />

Una vita, 2009, fotografia, cm. 20x30, 1 <strong>di</strong> 3, stampa fineart<br />

Cell. 339 1538169 - marco22570@hotmail.it<br />

Facebook: marco messina<br />

99


<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />

MARCO MESSINA<br />

Spiaggia, 2015, fotografia, cm. 20x30, 1 <strong>di</strong> 3, stampa fineart<br />

Orme, 2014, fotografia, cm. 20x30, 1 <strong>di</strong> 3, stampa fineart<br />

Omologazione, 2014, fotografia, cm. 20x30, 1 <strong>di</strong> 3, stampa fineart<br />

100


ANNALISA MOLES<br />

<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />

Nasce a <strong>Lucca</strong> nel 1977. Innamorata<br />

fin da piccola <strong>di</strong> <strong>di</strong>segni,<br />

colori e carta, frequenta il Liceo <strong>Artisti</strong>co<br />

<strong>di</strong> <strong>Lucca</strong>, dove si <strong>di</strong>ploma nel<br />

1996. Successivamente frequenta la<br />

Facoltà <strong>di</strong> Architettura dell’Università<br />

degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Firenze, laureandosi con<br />

lode con il professor Adolfo Natalini,<br />

che con il Superstu<strong>di</strong>o aveva partecipato<br />

all’avanguar<strong>di</strong>a italiana degli<br />

anni Settanta. Da sempre interessata<br />

ad indagare, nelle sue opere, il tema<br />

dell’assenza, ha partecipato a mostre <strong>di</strong><br />

pittura personali e collettive nelle città<br />

<strong>di</strong> Praga, <strong>Lucca</strong>, Firenze e Prato, tra cui<br />

la collettiva Atèmpora presso Officina<br />

Giovani - Cantieri Culturali Ex Macelli<br />

<strong>di</strong> Prato nel 2004. Attualmente esercita<br />

la professione <strong>di</strong> architetto affiancandola<br />

all’attività artistica, e lasciando<br />

che l’una contamini l’altra.<br />

La primavera aspetta, 2008, olio, pastelli e collage su tela, cm. 60x100<br />

Cell. 328.3847864 - annalisamoles@gmail.com<br />

www.facebook.com/AnnalisaMoles.2<br />

101


<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />

ANNALISA MOLES<br />

L’indecisione, 2004, <strong>di</strong>ttico, olio, pomice e grafite su tela, cm. 140x70<br />

Nostalgia, 2005, olio, grafite e collage su tela, cm. 120x100<br />

102


STEFANO MONTAGNA<br />

<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />

Nauta, 2014, tecnica mista su tela, cm. 150x150<br />

Nasce a metà strada tra il polo e l’equatore,<br />

a Voghera, nel 1963. Qualcosa lo<br />

spinge a <strong>di</strong>pingere sin da piccolo, qualcosa <strong>di</strong><br />

ardente e mobilissimo, semplice e impalpabile.<br />

Il resto viene da sé: il Liceo <strong>Artisti</strong>co a<br />

Como, il <strong>di</strong>ploma <strong>di</strong> Pittura all’Accademia <strong>di</strong><br />

Brera a Milano, l’attività lavorativa nel campo<br />

dell’immagine, la grafica pubblicitaria ed e<strong>di</strong>toriale,<br />

l’illustrazione e sempre la pittura.<br />

Dopo molti anni in Canton Ticino, dal 1995<br />

vive in Toscana, a <strong>Lucca</strong>. Hanno scritto <strong>di</strong> lui<br />

Renzo Basora, Giovanni Bovecchi, Giorgio Di<br />

Genova, Maurizio Maugeri, Rossano Nistri,<br />

Marco Palamidessi, Marco Senal<strong>di</strong>.<br />

“Nella pittura <strong>di</strong> Stefano Montagna il tema<br />

del viaggio non appare più limitato allo spostamento<br />

fisico in territori lontani, ma <strong>di</strong>venta<br />

un raffinato proce<strong>di</strong>mento mentale <strong>di</strong> rappresentazione<br />

<strong>di</strong> luoghi della fantasia, della visione<br />

onirica. Una metafisica del quoti<strong>di</strong>ano resa<br />

da immagini pure <strong>di</strong> paesaggi incontaminati e<br />

da dettagli minimi, <strong>di</strong> grande efficacia comunicativa.<br />

Questi <strong>di</strong>pinti respirano un’aura metafisica<br />

nel sovrapporre piani <strong>di</strong> lettura <strong>di</strong>fferenti<br />

e, per alcuni versi, sdoppiati rispetto alla<br />

realtà. Molta parte dell’efficacia è dovuta all’abilità<br />

tecnica, ben presente in Montagna, <strong>di</strong><br />

comporre i <strong>di</strong>versi piani della pittura con l’oggettività<br />

dei dettagli. La visione delle sue opere<br />

è intensa e intrigante: i mon<strong>di</strong> della fantasia<br />

sono ampi e sterminati, come il pensiero che li<br />

percorre.”<br />

Renzo Basora<br />

joration@tiscali.it<br />

103


<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />

STEFANO MOSTI<br />

Patchwork informale astratto n° 6, 2015, acrilico su tela, cm. 50x60<br />

Nasce a Firenze nel 1966. Vive e lavora a<br />

Firenze e a Viareggio. Si laurea in Scienze<br />

Biologiche nel 1993 ed è autore <strong>di</strong> numerose<br />

pubblicazioni scientifiche a carattere botanico.<br />

La sua passione per l’arte contemporanea<br />

lo spinge nel 2012 ad accostarsi alla pittura.<br />

Ha cominciato ad esporre soprattutto a livello<br />

regionale sia in collettive che in personali. Il<br />

suo stile è generalmente astratto-informale.<br />

Molti suoi quadri si basano sulla combinazione<br />

nella stessa tela <strong>di</strong> elementi pittorici <strong>di</strong>versi<br />

che danno vita alle opere che lui stesso chiama<br />

“Patchworks” e “Incontri”. Pur cercando strade<br />

espressive innovative Mosti si avvale <strong>di</strong><br />

strumenti pittorici tra<strong>di</strong>zionali quali l’acrilico<br />

su tela. In alcune opere la sua ricerca si allarga<br />

ad un figurativo gestuale o all’applicazione <strong>di</strong><br />

oggetti <strong>di</strong> plastica (animali) sulla tela, contestualizzati<br />

con il contenuto dell’opera anche<br />

attraverso un intervento pittorico su <strong>di</strong> essi.<br />

Via Bertini, 168 - 55049 Viareggio (LU) - Tel. 0584 564552<br />

Via Vannucci, 4 - 50134 Firenze - Tel. 055 489800 - Cell. 338 1533956 - stefanomosti@yahoo.it<br />

104


<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />

STEFANO MOSTI<br />

Patchwork informale astratto n°1, 2012, acrilico su tela,<br />

cm. 40x50<br />

Patchwork informale astratto n°2, acrilico su tela, 2012,<br />

cm. 40x50<br />

Patchwork informale astratto n° 7, 2015, acrilico su masonite, cm. 10x15<br />

105


<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />

TITO MUCCI<br />

Nel quoti<strong>di</strong>ano, 2015, olio e tecnica mista su tela, cm. 70x80<br />

Vive e lavora a <strong>Lucca</strong>.<br />

Note critiche del 2014: <strong>di</strong> Marco Palamidessi:<br />

“Un’arte che non rimpiange i suoi trascorsi<br />

figurativi ma che, nella ferma volontà <strong>di</strong><br />

evolversi per rimanere comunque se stessa, è<br />

costantemente rivolta al futuro. Un futuro che<br />

non è una meta, ma uno stato d’animo, un modo<br />

<strong>di</strong> essere. E proprio pensando al futuro, ecco<br />

che allora mi pare <strong>di</strong> capire cosa sono per me<br />

le opere del carissimo Tito: progetti <strong>di</strong> caos per<br />

nuovi universi.” Di Lodovico Gierut: “Sono<br />

accanto a Tito Mucci, In lui credo.” Di Luca<br />

Alinari: “Lasciamo alla pittura, lasciamo a noi<br />

stessi la libertà <strong>di</strong> “essere” momento per momento,<br />

<strong>di</strong> coltivare l’incoerenza stilistica, <strong>di</strong><br />

esercitare la libertà dell’immaginazione. Di<br />

saltare da un modulo all’altro. Le “cose” sono<br />

impren<strong>di</strong>bili: dobbiamo correre più <strong>di</strong> loro.<br />

Ho visto opere <strong>di</strong> Tito strettamente “figurative”.<br />

Non sono meno belle <strong>di</strong> quelle strettamente<br />

“materico-astratte”. E in fondo non<br />

<strong>di</strong>cono cose poi così <strong>di</strong>verse.”<br />

Cell. 347 2705388 - titomucci@gmail.com<br />

http://titomucci.vze.com - Pagina Facebook: https://www.facebook.com/tito.mucci<br />

106


<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />

SARA NICOLINI<br />

Nasce a Pisa il 19 settembre 1986. Nel<br />

2011 consegue la laurea in Giurisprudenza<br />

ed il master Giurista dell’economia e<br />

Manager Pubblico a Pisa. Successivamente si<br />

trasferisce a Cambridge per un corso <strong>di</strong> inglese<br />

giuri<strong>di</strong>co.<br />

Ama il teatro, dal 2012 partecipa al laboratorio<br />

teatrale tenuto dalla scuola Fuoricentro<br />

Spazio Danza e Teatro <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong>. Scrive poesie<br />

ed aforismi fin da quando era piccola.<br />

Si avvicina alla fotografia da auto<strong>di</strong>datta. Man<br />

mano che cresce coltiva queste sue passioni.<br />

Sempre nel 2012 decide <strong>di</strong> frequentare un corso<br />

pratico e teorico per imparare le basi della<br />

fotografia. Le sue immagini sono mirate a raccontare<br />

istanti e situazioni, cercando <strong>di</strong> mantenersi<br />

il più possibile fedele alla realtà.<br />

La Sosta, 2015, fotografia <strong>di</strong>gitale<br />

Attitu<strong>di</strong>ni, 2015, fotografia <strong>di</strong>gitale<br />

Cell. 340 3786190<br />

sara.nicolini@yahoo.it<br />

107


<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />

SARA NICOLINI<br />

Apatia, 2015, fotografia <strong>di</strong>gitale<br />

La Quiete, 2015, fotografia <strong>di</strong>gitale<br />

108


<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />

ISABEL PACINI<br />

Bolongara, 2013, olio su tela, cm. 100x100<br />

Isabel Pacini è citta<strong>di</strong>na<br />

franco-belga.<br />

Si è laureata in Architecture<br />

d’intérieur presso<br />

l’École Boulle e in<br />

Design Mobilier presso<br />

l’E.N.S.A.D. (École<br />

Nationale Supérieure<br />

des Arts Décoratifs),<br />

entrambe a Parigi. Sia durante gli stu<strong>di</strong> che<br />

nel corso della professione ha sempre de<strong>di</strong>cato<br />

parte del suo tempo all’arte. Sedotta dalla bellezza<br />

dei fiori <strong>di</strong> camelie presenti nelle colline<br />

lucchesi, inizia un ciclo <strong>di</strong> <strong>di</strong>pinti ammirati<br />

per la prima volta nelle sale del Palazzo della<br />

Fondazione Banca del Monte <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> nel<br />

2014, <strong>di</strong> seguito in: Villa Bottini-<strong>Lucca</strong>, Villa<br />

Lazzareschi-Camigliano, Palazzo dei Buonvisi-San<br />

Gennaro, Antico Caffè delle Mura-<br />

<strong>Lucca</strong>, Relais del Lago-Gragnano, Museo Ugo<br />

Gui<strong>di</strong>-Forte dei Marmi, Locarno Camelie<br />

2015. Esporrà nel castello <strong>di</strong> Pillnitz a Dresda<br />

nel 2016.<br />

Cell. 333 2326118 - isabel.pacini@icloud.com<br />

www.isabelpacini.wix.com/paint<br />

109


<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />

ISABEL PACINI<br />

General Coletti 1, 2013, olio su tela<br />

General Coletti 4, 2013, olio su tela, cm. 150x150<br />

General Coletti 1, 2013, olio su tela, cm. 100x100<br />

110


CLAUDIO PALAMIDESSI<br />

<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />

Lume Burano, 2015, frammento <strong>di</strong> ra<strong>di</strong>ce, cima azzurra, base <strong>di</strong> metallo, cm. 25x18,<br />

paralume in seta lucchese, cm. 40x23x18, anima in tubo <strong>di</strong> rame, cm. h 50 circa<br />

La parola scritta, quando nasce dalla calligrafia,<br />

è un fatto prima <strong>di</strong> tutto artigianale, ancor<br />

prima <strong>di</strong> essere artistico. Ma anche lo scrivere<br />

in sé, in ogni forma e con qualunque mezzo.<br />

Quando si scrive si taglia, si aggiusta, si lima, si<br />

tornisce, proprio come un intagliatore fa col suo<br />

legno. Il giorno in cui saprò usare le mani come<br />

mio padre, ecco che allora potrò <strong>di</strong>re <strong>di</strong> avere<br />

imparato e fatto mio il mestiere <strong>di</strong> scrivere.<br />

Marco Palamidessi<br />

Quello <strong>di</strong> Clau<strong>di</strong>o Palamidessi è un suggestivo,<br />

misterioso, appassionato modo <strong>di</strong> intendere la<br />

luce, lontano da istanze intellettuali, senza l’ambizione<br />

<strong>di</strong> ottenere risultati d’arte che alla fine<br />

vengono comunque raggiunti. L’idea che la<br />

lampada non sia un semplice oggetto estetico<br />

che ci regala la luce tramite un meccanismo<br />

proprio, ma un elemento dell’arredo che si può<br />

adattare ai nostri desideri, arricchisce il senso <strong>di</strong><br />

queste opere <strong>di</strong> fine artigianato. Gli interni moderni<br />

richiedono un’illuminazione in<strong>di</strong>viduale:<br />

la certezza <strong>di</strong> possedere un pezzo unico, non riproducibile<br />

in serie, aumenta in sé la sua bellezza.<br />

Assemblare una lampada solo perché debba<br />

illuminare un certo ambiente ha ben poco senso:<br />

per Clau<strong>di</strong>o è una maniera <strong>di</strong> esprimersi facendo,<br />

<strong>di</strong> emozionare chi è immerso nella sua<br />

calda atmosfera. La luce non si limita a illuminare,<br />

ma racconta una storia, <strong>di</strong>segna metafore<br />

e costruisce un palcoscenico per la comme<strong>di</strong>a<br />

del nostro vivere.<br />

Cell. 348 0500363<br />

clau<strong>di</strong>o.palamidessi@yahoo.it<br />

111


<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />

ANGELA PALESE<br />

Grata alla luce, 2015, fotografia <strong>di</strong>gitale<br />

Classe 1964, stu<strong>di</strong> classici, laurea in Architettura<br />

al Politecnico <strong>di</strong> Milano, vive a<br />

<strong>Lucca</strong>. “Considero tutte le immagini come<br />

doni ricevuti, incontri, attimi in cui la meraviglia<br />

della vita si rivela. L’Amore <strong>di</strong> Dio ci avvolge<br />

sempre, la bellezza del Creato ci circonda,<br />

nonostante tutto.”<br />

Scrive <strong>di</strong> lei Rossano Nistri: “Nella poetica del<br />

quoti<strong>di</strong>ano <strong>di</strong> Angela Palese si leggono un’attestazione<br />

e un rifiuto. Il rinnovato stupore <strong>di</strong><br />

fronte all’armonia della Creazione e la fiducia<br />

nell’uomo che quella Creazione ancora non è<br />

riuscito a guastare del tutto. Dai piccoli segni<br />

- un riflesso sull’acqua, una crepa sul muro,<br />

un’ombra nella pioggia, la riga <strong>di</strong> una gronda<br />

- si ricostruisce la sintonia dei viventi con l’eccezionale<br />

avventura della vita. E questo avviene,<br />

nelle foto <strong>di</strong> Angela, senza compiacenze<br />

per la sintassi dell’estetica minimalista: ogni<br />

immagine una piccola storia, una emozione<br />

da con<strong>di</strong>videre, senza amplificazioni, nell’originalità<br />

dello sguardo.”<br />

angela.palese1964@tiscali.it<br />

112


<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />

ANGELA PALESE<br />

Generazioni, 2015, fotografia <strong>di</strong>gitale<br />

Naturalmente, 2014, fotografia <strong>di</strong>gitale<br />

113


<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />

GIOVANNI PARRILLO<br />

Ritratto rosso, acrilico su tela, cm. 140x140<br />

Oriana Fallaci, 2015, acrilico su tela, cm. 70x80<br />

Nasce nel 1964 a Sant’Agata dei Goti in<br />

provincia <strong>di</strong> Benevento, dove rimane<br />

fino all’età <strong>di</strong> tre anni. Trascorre l’infanzia in<br />

Piemonte e nel 1980 si trasferisce con la famiglia<br />

in Toscana. Pittore auto<strong>di</strong>datta, fin da<br />

bambino mostra una grande creatività che lo<br />

spinge verso l’arte, alla quale si de<strong>di</strong>ca con passione<br />

da oltre trent’anni.<br />

Negli anni Ottanta inizia a lavorare presso lo<br />

stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> un architetto e a frequentare l’ambiente<br />

artistico pratese, fertile humus che funge<br />

da forte stimolo per la formazione della sua<br />

personalità artistica. Conosce il pittore Franco<br />

Ferraro, considerato uno dei maggiori artisti<br />

figurativi contemporanei, rimanendo affascinato<br />

dalla trasparenza del tocco e dalla grande<br />

sensibilità coloristica delle sue tele. In quegli<br />

anni si de<strong>di</strong>ca alla pittura figurativa <strong>di</strong> paesaggio,<br />

alle nature morte e alla figura umana, ed<br />

inoltre crea scenografie teatrali, statuette per<br />

presepi e costumi per il carnevale <strong>di</strong> Venezia.<br />

Di pari passo comincia a relazionarsi con i collezionisti<br />

ottenendo i primi consensi del pubblico<br />

e degli addetti ai lavori.<br />

Col tempo la sua lirica si affina e le sue scelte<br />

linguistiche vanno verso una crescente <strong>di</strong>sinvoltura<br />

e una sintesi della forma attraverso l’uso<br />

sapiente del colore. Nascono da gesti rapi<strong>di</strong><br />

Via Erbosa, 10 - 59013 Montemurlo (PO) - Cell. 392 3790830<br />

info@giovanniparrillo.it - www.giovanniparrillo.it<br />

114


<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />

GIOVANNI PARRILLO<br />

Alda Merini, 2015, acrilico su tela, cm. 60x60<br />

La consapevolezza della fine, acrilico su tela, cm. 80x80<br />

<strong>di</strong> spatola oli densi e pastosi, carichi <strong>di</strong> simbolismo<br />

e visioni oniriche, e gran<strong>di</strong> tele ad acrilico<br />

<strong>di</strong>pinte quasi <strong>di</strong> getto, dove da un fondo<br />

informale stile horror vacui emergono le immagini<br />

<strong>di</strong> quei personaggi che hanno rappresentato<br />

i suoi miti nel delicato passaggio tra<br />

infanzia e adolescenza. La sua ricerca attuale si<br />

rivolge sempre più verso una visione emotiva<br />

del colore, capace <strong>di</strong> far emergere quanto <strong>di</strong><br />

più prezioso ci sia dentro <strong>di</strong> lui, per <strong>di</strong>rla all’inglese<br />

“in the deepest of the deepest”.<br />

Le sue opere sono presenti in collezioni pubbliche<br />

e private nazionali ed internazionali.<br />

Vive e lavora a Prato.<br />

Madre Teresa, acrilico su tela, cm. 70x70<br />

115


<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />

ROBERTO PARRINI<br />

Tributo a Van Gogh, pastello su masonite, cm. 115x100<br />

Ènato nel 1937 a Siena e risiede a Roma,<br />

dopo un prolungato soggiorno a Firenze<br />

e alcune presenze a Milano. La sua è una vita<br />

<strong>di</strong> molteplici esperienze: ha stu<strong>di</strong>ato musica e<br />

pittura, sin dagli inizi incoraggiato a <strong>di</strong>pingere<br />

da Pietro Annigoni. Nel 1970, nel primo<br />

anno <strong>di</strong> fondazione, ha frequentato l’Università<br />

Internazionale dell’Arte <strong>di</strong> Firenze <strong>di</strong>retta<br />

da Carlo Ludovico Ragghianti. Nell’anno<br />

successivo è stato segnalato tra i migliori giovani<br />

pittori italiani da una ricerca dell’Unesco,<br />

per il quale ha realizzato alcuni manifesti,<br />

tra i quali quello de<strong>di</strong>cato all’Anno Internazionale<br />

della Donna. La tematica <strong>di</strong> Parrini si<br />

è sviluppata cominciando dal <strong>di</strong>segno dal<br />

vero <strong>di</strong> animali ai pubblici macelli, <strong>di</strong> cadaveri<br />

nel deposito <strong>di</strong> me<strong>di</strong>cina legale, <strong>di</strong> <strong>di</strong>seredati<br />

nelle mense popolari e nei pubblici dormitori,<br />

<strong>di</strong> malati <strong>di</strong> mente negli ospedali<br />

psichiatrici. Ha effettuato mostre in Italia e<br />

all’estero e le sue opere figurano in <strong>di</strong>verse<br />

collezioni pubbliche e private. Di recente ha<br />

avuto riconoscimenti prestigiosi per le sue<br />

opere quali la Palma d’Oro (Montecarlo, 20<br />

settembre 2014), il premio alla Biennale della<br />

Creatività ed altri premi.<br />

www.robertoparrini.it<br />

info@robertoparrini.it<br />

116


<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />

ROBERTO PARRINI<br />

Morte della cultura greca, olio su tela, cm. 70x100<br />

Senza titolo, olio su tela, cm. 74x84<br />

117


<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />

FRANCO PEGONZI<br />

L’uno nell’altro, 2007, marmo <strong>di</strong> Carrara, cm. 60x50x180<br />

Ènato a Barga (LU) il 28 luglio 1939. Nel<br />

1957, <strong>di</strong>plomatosi all’Istituto d’Arte <strong>di</strong><br />

<strong>Lucca</strong>, tiene la prima personale <strong>di</strong> scultura a<br />

Barga; nel 1958 vince il concorso per l’insegnamento<br />

<strong>di</strong> Plastica all’Istituto Statale d’Arte<br />

<strong>di</strong> Acqui Terme (AL). Nel 1970 si stabilisce a<br />

<strong>Lucca</strong> e insegna figura e ornato modellato al<br />

Liceo <strong>Artisti</strong>co Statale, proseguendo l’attività<br />

espositiva e frequentando assiduamente lo<br />

stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Sem Ghilar<strong>di</strong>ni a Pietrasanta, dove<br />

realizza opere <strong>di</strong> gran<strong>di</strong> <strong>di</strong>mensioni; dal 1984<br />

intensifica la sua attività <strong>di</strong> ricerca e <strong>di</strong> lavoro,<br />

realizzando opere pubbliche in marmo, granito<br />

e bronzo e partecipando ad importanti rassegne<br />

nazionali ed internazionali. Allestisce<br />

ampie e impegnative personali, tra cui quella<br />

del 1995 alla Mairie du Cinquième Arron<strong>di</strong>ssement<br />

a Parigi, in Piazza del Panthéon, e del<br />

1999 presso il comune <strong>di</strong> Castrop-Rauxel in<br />

Germania. Sue opere fanno parte d’importanti<br />

collezioni pubbliche e private <strong>di</strong> tutto il<br />

mondo. Di lui hanno scritto, fra gli altri, Dino<br />

Carlesi, Giorgio Di Genova, Nicola Micieli,<br />

Marco Palamidessi, Tommaso Paloscia, Vittorio<br />

Sgarbi.<br />

Cell. +39 349 1231247<br />

info@francopegonzi.it - www.francopegonzi.it<br />

118


NICOLA PERUCCA<br />

<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />

Attraversamento, 2015, acrilici su tela, cm. 100x100<br />

Ènato nel 1962 a La Spezia, dove vive e<br />

lavora. Dalla fine degli anni Ottanta<br />

espone in numerose personali, collettive e fiere<br />

in Italia e all’estero. Ha tenuto personali<br />

alla Galleria Rinaldo Rotta <strong>di</strong> Genova, alla<br />

Galleria Luis Burgos <strong>di</strong> Bilbao, alla Galleria<br />

Fantasio & Joe a <strong>Lucca</strong>, a Palazzo Panciatichi<br />

<strong>di</strong> Firenze, al Camec <strong>di</strong> La Spezia, a Ravenna<br />

nella sede dell’Autorità Portuale. Ha partecipato<br />

a mostre collettive ad Amsterdam, Riga,<br />

Istanbul, Firenze, Milano, Genova. Ha esposto<br />

alcune illustrazioni al Premio Andersen <strong>di</strong><br />

Sestri Levante nel 2008. Nel 2014 ha esposto<br />

alcuni taccuini personalizzati allo Store Moleskine<br />

<strong>di</strong> Torino, ed ha inoltre realizzato le<br />

tavole per un corto d’animazione incentrato<br />

sui trent’anni dell’album “Creuza de Ma”, <strong>di</strong><br />

Fabrizio De André. Recentemente ha preso<br />

parte alla mostra collettiva nazionale Dal Disegno<br />

al Segno: da Fattori a Lewitt, al Camec<br />

Rivelazione, 2014, acrilici su carta, cm. 50x50<br />

La zona, 2015, acrilici su carta in<strong>di</strong>ana, cm. 100x70<br />

nicolaperucca@gmail.com<br />

www.nicolaperucca.com<br />

119


<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />

NICOLA PERUCCA<br />

La parte nascosta, 2015, acrilici su tela, cm. 30x40<br />

Tutte le energie, 2013, acrilici su tela, cm. 100x50<br />

Luogo ritrovato, 2015, acrilici su tela, cm. 60x80<br />

<strong>di</strong> La Spezia.<br />

Collabora in modo permanente con alcune gallerie<br />

d’arte contemporanea. Si occupa <strong>di</strong> arte applicata,<br />

oggettistica artistica e illustrazione e<strong>di</strong>toriale<br />

collaborando con case e<strong>di</strong>trici nazionali e<br />

con scrittori in<strong>di</strong>pendenti.<br />

120


<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />

PAOLO PIERI<br />

Me<strong>di</strong>tazione, 2014, olio su tela, cm. 60x50<br />

Auto<strong>di</strong>datta, <strong>di</strong>pinge dal 2004. Valgono,<br />

come spiegazione, le parole del professor<br />

Umberto Sereni in occasione della sua prima<br />

mostra “Viaggio in Irlanda”, a Barga nel 2008:<br />

“…perché capivo il significato del suo farsi pittore.<br />

Per me quella scelta significava che Paolo<br />

finalmente stava uscendo dalla dolorosa solitu<strong>di</strong>ne<br />

che da tempo lo consumava. Se aveva<br />

scelto <strong>di</strong> <strong>di</strong>pingere voleva <strong>di</strong>re che sentiva il<br />

bisogno <strong>di</strong> comunicare e che sentiva e riconosceva<br />

<strong>di</strong> avere cose da comunicare…”. Fin da<br />

subito si è affidato all’insegnamento del maestro<br />

Antonio Vignocchi, che in occasione della<br />

stessa mostra scrisse: “È un percorso straor<strong>di</strong>nario<br />

quello che è riuscito a compiere Paolo<br />

Uva, 2005, olio su tela, cm. 35x25<br />

Pieri in un tempo così breve. C’erano evidentemente<br />

in lui un’energia, una forza, un desiderio<br />

urgente che attendevano soltanto <strong>di</strong> essere<br />

incanalati, educati, guidati per trovare<br />

espressione. La pittura insomma era già dentro<br />

<strong>di</strong> lui. Il lavoro e l’impegno hanno tirato fuori<br />

forme e colori che sono tipici <strong>di</strong> un artista, non<br />

<strong>di</strong> un principiante…”. Nel 2011 tiene la sua<br />

seconda personale “Viaggio in Marocco” a<br />

<strong>Lucca</strong>. Diverse sono le partecipazioni a mostre<br />

collettive. È del 2014 la sua ultima personale<br />

tenuta a <strong>Lucca</strong> presso la galleria d’arte Bottega<br />

Via Pisana, 1745/Q - Corte Pera - 55100 <strong>Lucca</strong><br />

Cell. 335 1397871 - paoloilpieri@libero.it<br />

121


<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />

PAOLO PIERI<br />

Il Serchio verso <strong>Lucca</strong>, 2015, olio su tela, cm. 35x45<br />

Vecchiano verso la foce, 2015, olio su tela, cm. 60x80<br />

Nova, con “Due amori - il mare, le donne”,<br />

dove il pittore propone ritratti, paesaggi e scene<br />

bucoliche che fanno riferimento alle suggestioni<br />

avute durante quei momenti.<br />

Perdendoci in queste immagini, incontriamo<br />

le luci abbaglianti tipiche dei mari del Sud che<br />

si trovano a colloquio con i paesaggi del Nord,<br />

in un reportage figurativo tipico dell’approccio<br />

che Pieri ha nei confronti della pittura. I<br />

colori, le luci, le ombre si fanno soggetti dei<br />

<strong>di</strong>pinti me<strong>di</strong>ati da macchie, punti e campiture<br />

che plasmano scenari e soggetti a volte fatti <strong>di</strong><br />

pietra, altre volte <strong>di</strong> carne vibrante e in altri<br />

casi ancora avvolti dai toni fred<strong>di</strong> delle luci del<br />

nord Europa.<br />

122


<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />

MILVA PIEROTTI<br />

Inner black, tecnica mista su tela, 50x70 cm, 2003<br />

Ènata nel 1958 in Lunigiana. Il suo stu<strong>di</strong>o,<br />

dove vive e lavora, si trova a Fivizzano, in<br />

un luogo incontaminato e misterioso, che trasmette<br />

alla sensibilità dell’artista le tensioni<br />

esistenziali, i richiami ultrasensoriali, l’energia<br />

cosmica ed il senso mistico che fanno nascere<br />

nel loro insieme le suggestioni tipiche<br />

della sua arte. Già da molto prima del <strong>di</strong>ploma<br />

all’Accademia <strong>di</strong> Belle Arti <strong>di</strong> Carrara, si è<br />

de<strong>di</strong>cata alla sperimentazione <strong>di</strong> molteplici<br />

tecniche espressive, spesso utilizzando materiali<br />

riciclati <strong>di</strong> ogni tipo, lavorati con pigmenti,<br />

gessi, granulazioni, trattamenti opachi<br />

o luci<strong>di</strong>, flessioni e curvature che li trasformano<br />

in affascinanti strutture grafico-pittoriche.<br />

L’uso <strong>di</strong> materie <strong>di</strong> riciclo è ancora una costante<br />

della sua produzione, dove il recupero<br />

<strong>di</strong> reti, trame tessili, pellami, plastiche, arricchiti<br />

da lavorazioni cromatiche ulteriori, contribuisce<br />

ad amplificare la carica emozionale,<br />

tattile e scenografica, delle sue opere, oltre la<br />

profon<strong>di</strong>tà dei temi. In oltre quarant’anni <strong>di</strong><br />

lavoro, Milva Pierotti ha esposto in se<strong>di</strong> prestigiose<br />

e nei principali saloni d’arte europei,<br />

facendosi apprezzare da critici e curatori come<br />

Luciano Caprile, Marco Palamidessi, Vittorio<br />

Sgarbi, Giorgio Seveso, Nicola Micieli, Fabio<br />

Tedeschi.<br />

Via Provinciale, 8 - Loc. Ceserano - 54010 Fivizzano (MS)<br />

Cell. 338 9559500 - milvapierotti@tiscali.it<br />

123


<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />

MILVA PIEROTTI<br />

Reservedness, 2002, tecnica mista su tela, cm. 35x50<br />

North Light, 2001, tecnica mista su tela, cm. 35x50<br />

124


<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />

GIANNA PINOTTI<br />

Urania, 1997, olio su tela, cm. 50x70<br />

Nata a Mantova nel 1963 è artista e critico.<br />

Discendente da una storica bottega<br />

<strong>di</strong> artigiani e scultori del legno attiva per oltre<br />

due secoli, pittrice per vocazione, è legata alla<br />

Toscana sin dall’infanzia e per oltre vent’anni<br />

ha frequentato assiduamente la Versilia con le<br />

sue suggestioni culturali e artistiche. Dopo la<br />

laurea in Lettere Moderne a Bologna e gli stu<strong>di</strong><br />

musicali a Mantova, esor<strong>di</strong>sce come astrattista<br />

tenendo significative personali a Parigi tra<br />

1993 e 1998. Seguono importanti antologiche,<br />

tra cui: “Invito a Palazzo”, Palazzo Strozzi<br />

Mantova 2006, sotto l’Alto Patronato del Presidente<br />

della Repubblica; “Le città cadute: <strong>di</strong>pinti<br />

e poesie” 1999-2011, Museo Virgiliano<br />

Pietole 2012. Ricor<strong>di</strong>amo le recenti personali<br />

tenute a Firenze, sua città <strong>di</strong> adozione: “Corpi<br />

Celesti” (con l’artista Luca Siri) presso l’Antica<br />

Dimora Johanna; “Atalanta’s Kingdoms - I Regni<br />

<strong>di</strong> Atalanta”, presso Simultanea Spazi<br />

d’Arte. Ha esposto in Italia e all’estero a fianco<br />

dei più rappresentativi autori del panorama<br />

artistico contemporaneo. Come critico e poeta<br />

ha pubblicato una trentina <strong>di</strong> libri, saggi e<br />

Cell. 347 2367011<br />

giannapinotti@libero.it<br />

125


<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />

GIANNA PINOTTI<br />

Barriere coralline 1, 2000, olio su tela, cm. 75x55<br />

liriche in riviste italiane e straniere, ricevendo<br />

prestigiosi premi. Da vent’anni stu<strong>di</strong>a Michelangelo;<br />

ricor<strong>di</strong>amo i volumi: “Michelangelo<br />

ritrovato. Il Cupido dormiente con serpi <strong>di</strong><br />

Mantova” (Mantova, 2005) e “Michelangelo e<br />

l’Amore tra letteratura e Bibbia” (Firenze,<br />

2014). Tra i suoi stu<strong>di</strong> in campo letterario,<br />

vanno ricordati quelli sul poeta Piero Bigongiari.<br />

Nel 2015 a coronamento della sua quarantennale<br />

attività pittorica ha ricevuto il prestigioso<br />

Collare Laurenziano dall’Accademia<br />

Internazionale Me<strong>di</strong>cea nel corso della cerimonia<br />

del Premio Europeo Lorenzo il Magnifico<br />

tenutasi a Palazzo Vecchio a Firenze.<br />

Note critiche:<br />

I quadri <strong>di</strong> Gianna Pinotti vivono in una <strong>di</strong>mensione<br />

<strong>di</strong> fresca e serena cromaticità, che si<br />

sviluppa con sciolta eleganza in forme articolate<br />

che danno vita a composizioni allo stesso<br />

tempo ariosamente aperte e ben concatenate<br />

in strutture <strong>di</strong> organica compattezza. (...) Alla<br />

base delle composizioni c’è sempre e soprattutto<br />

il colore: è dalla vivezza del suo impatto<br />

126


<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />

GIANNA PINOTTI<br />

visivo, dalla tensione poetica degli accor<strong>di</strong>, dall’incontro-scontro<br />

<strong>di</strong> <strong>di</strong>verse zone cromatiche, che<br />

nasce l’architettura del quadro e la sua spazialità<br />

bi<strong>di</strong>mensionale, dotata tuttavia <strong>di</strong> valenze virtualmente<br />

tri<strong>di</strong>mensionali.<br />

Francesco Poli, 1996<br />

Gianna Pinotti cerca <strong>di</strong> creare e <strong>di</strong> amalgamare gli<br />

accor<strong>di</strong>, le suggestioni dell’arte del passato con<br />

nuove forme e apparenze, sviluppando l’arte del<br />

gioco e dell’allusione. Al punto <strong>di</strong> incontro tra linea<br />

e colore, sprovvisti come siamo <strong>di</strong> qualsiasi<br />

contenuto descrittivo, irrompe quella sensazione<br />

psichica che Piero Bigongiari chiama “l’avverarsi<br />

dell’improbabile”, una sensazione come <strong>di</strong> caduta<br />

tra la profon<strong>di</strong>tà e la vertigine.<br />

Nicola Loizzo, 1999<br />

Gianna Pinotti fra poesia e pittura è riuscita a creare<br />

un’osmosi navigando nei mari dell’astrazione<br />

col sussi<strong>di</strong>o fondamentale del colore steso per motivi<br />

filiformi che si snodano in senso ondulatorio<br />

andandosi poi a ricomporre in figurazioni oniriche<br />

pervase da abbaglianti fonti <strong>di</strong> luce. Segno e<br />

parola si confondono in mon<strong>di</strong> “altri”, dai quali<br />

forse proveniamo e verso i quali sicuramente aspiriamo<br />

<strong>di</strong> approdare. Sono mon<strong>di</strong> eterei che attraggono<br />

la nostra spiritualità anche se l’autrice ci ricorda<br />

che rimaniamo saldamente ancorati alla<br />

quoti<strong>di</strong>anità; e lo fa mirabilmente ritornando<br />

all’astrazione verso una figurazione geometrica,<br />

dall’irrazionale alla quintessenza della razionalità.<br />

Le sue figure vagano in spazi informali come navicelle<br />

spaziali alla ricerca della verità assoluta, degli<br />

enigmi esistenziali che attraversano ogni essere<br />

umano ma la cui meta finale è il rientro alla base.<br />

Fabrizio Borghini, 2015<br />

Le armi <strong>di</strong> Ippomene 3 (Mona<strong>di</strong>), 2015, tecnica mista<br />

su tela, cm. 150x50<br />

127


<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />

FRANCESCA PISTELLI<br />

Cecil, grafite su carta, cm. 36x51<br />

Fashion designer dell’accessorio si specializza<br />

all’International footwear School of<br />

Design <strong>di</strong> Milano ed all’Università degli Stu<strong>di</strong><br />

<strong>di</strong> Firenze con una laurea in Storia del Costume.<br />

Il suo lato creativo è alimentato dalla storia<br />

dell’arte e dalle arti applicate alle quali si<br />

avvicina negli anni vissuti a Venezia e Milano.<br />

Il <strong>di</strong>segno rimane il mezzo espressivo che le è<br />

più congeniale.<br />

info@francescapistelli.com<br />

www.francescapistelli.com<br />

128


<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />

FRANCESCA PISTELLI<br />

Elsa, grafite su carta, cm. 27x35<br />

I cuccioli <strong>di</strong> Elsa, grafite su carta, cm. 27x35<br />

129


<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />

MARCELLO POLACCI<br />

Intersezioni, 2010, acrilico su compensato marino, cm. 80x100<br />

un versiliese puro: è nato a Pietrasanta e<br />

È vive a Forte dei Marmi. Non ha frequentato<br />

scuole d’arte, ma ha sempre coltivato la<br />

sua grande passione per la cultura e l’arte frequentando<br />

artisti e letterati, instaurando con<br />

loro rapporti <strong>di</strong> amicizia e <strong>di</strong> reciproca stima.<br />

Ha cominciato a <strong>di</strong>pingere alla fine degli anni<br />

Cinquanta. Ha <strong>di</strong>retto la Galleria Comunale<br />

d’Arte Moderna <strong>di</strong> Forte dei Marmi dal 1973<br />

fino agli anni Novanta organizzando mostre<br />

prestigiose, alcune <strong>di</strong> rilevanza internazionale.<br />

Ha esposto in se<strong>di</strong> prestigiose, come la Galleria<br />

Fògola (Torino, 2005, 2006, 2007), Chiostro<br />

<strong>di</strong> Sant’Agostino (Pietrasanta, 2007), Il<br />

Fortino (Forte dei Marmi, 2008), Scuderie<br />

Granducali (Seravezza, 2010), Torretta Vala<strong>di</strong>er<br />

(Roma, 2011), Università Bocconi (Milano,<br />

2012), Palazzo delle Esposizioni BML<br />

(<strong>Lucca</strong>, 2013), Sede Centrale della UBS (Lugano,<br />

2013), Palazzo Panichi (Pietransanta,<br />

2014). Della sua pittura si sono occupati, fra<br />

gli altri, Cristina Aci<strong>di</strong>ni, Raffaello Bertoli,<br />

Dino Carlesi, Massimo Carrà, Nicola Micieli,<br />

Marco Palamidessi, Tommaso Paloscia, Giovanni<br />

Pieraccini, Elena Pontiggia, Adriana<br />

Tanzini.<br />

Cell. 347 1801206<br />

marcellopolacci@tiscali.it<br />

130


<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />

MARCELLO POLACCI<br />

Presenze metafisiche, 2013, acrilico su compensato marino,<br />

cm. 70x50<br />

Intersezioni, 2010, acrilico su compensato marino, cm. 80x100<br />

131


<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />

ANTONIO POSSENTI<br />

Senza titolo, 2015, tecnica mista su carta nautica, cm. 35x50<br />

Antonio Possenti è nato a <strong>Lucca</strong> nella prima<br />

metà del XX secolo. Si ostina a vivere<br />

a <strong>Lucca</strong> ed ha il suo stu<strong>di</strong>o in questa città, in<br />

Piazza Anfiteatro.<br />

FANTASIO E JOE ARTE - Via Sant’Andrea, 11 - 55100 <strong>Lucca</strong> - www.antonio-possenti.it<br />

Tel. +39 0583 495679 - Cell. +39 348 9320179 - info@giovannipossenti.com<br />

132


<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />

ANTONIO POSSENTI<br />

Senza titolo, 2015, tecnica mista su carta nautica, cm. 35x50<br />

Senza titolo, 2015, tecnica mista su carta nautica, cm. 35x50<br />

133


<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />

LISANDRO RAMACCIOTTI<br />

Saida, 2015, olio e collage su cartone, cm. 72x158<br />

nato nel 1950 a Viareggio (LU), dove vive<br />

È e lavora. Ha iniziato a <strong>di</strong>pingere negli anni<br />

Settanta, esponendo in gallerie ed enti pubblici<br />

sia in Italia che all’estero. È presente in collezioni<br />

pubbliche e private. Degne <strong>di</strong> nota le<br />

mostre a Palazzo Zenobio <strong>di</strong> Venezia, Palazzo<br />

Ruspoli <strong>di</strong> Roma, Palazzo Panichi <strong>di</strong> Pietrasanta,<br />

Villa Paolina <strong>di</strong> Viareggio ed infine la<br />

personale a Parigi nel 2009. Ha partecipato a<br />

molte fiere, tra cui quella <strong>di</strong> Padova nel 2013.<br />

Hanno scritto <strong>di</strong> lui <strong>di</strong>versi critici e letterati:<br />

Manlio Cancogni, Dino Carlesi, Marco Palamidessi,<br />

Giuseppe Cordoni, Vera Giagoni,<br />

Giovanna Maria Carli, Paolo Fornaciari,<br />

Giorgio Polleschi, Clau<strong>di</strong>o Giumelli, Clau<strong>di</strong>a<br />

Bal<strong>di</strong>, Lodovico Gierut, Clau<strong>di</strong>o Bertolini.<br />

Quartiere Fontanini, 65 - 55049 Viareggio (LU)<br />

Cell. 345 5824330 - l.ramacciotti@alice.it<br />

134


<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />

LISANDRO RAMACCIOTTI<br />

Ingrid, 2015, olio e collage su cartone, cm. 125x72<br />

Ida, 2015, olio e collage su cartone, cm. 158x72<br />

135


<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />

SANDRA ROMAGNOLI<br />

Fontana dei Quattro Fiumi (Roma), acrilico su tela, cm. 60x50<br />

Nata a Bologna, dopo il Liceo <strong>Artisti</strong>co e<br />

l’Accademia <strong>di</strong> Belle Arti, per <strong>di</strong>versi<br />

anni, ha collaborato come assistente dello scenografo<br />

fiorentino Armando Mannini in <strong>di</strong>versi<br />

spettacoli tra i quali: “Manon Lescaut”<br />

(1996) e “Il Piccolo Principe” (1998) al Teatro<br />

del Giglio <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong>.<br />

… L’arte <strong>di</strong> Sandra trasmette quella storia artistica,<br />

<strong>di</strong>slocate nelle varie piazze <strong>di</strong> città italiane,<br />

fatta rivivere attraverso la vitalità femminile<br />

delle sue Sirene ammalianti ed ironiche in<br />

contrasto alla consumistica società attuale.<br />

Margherita Valboa<br />

Cell. 328 4864713 - sandraromagnolisr@gmail.com<br />

Facebook: Sandra Romagnoli La Via dell’Arcobaleno<br />

136


PIERLUIGI ROMANI<br />

<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />

Leptis Magna I, 2012, olio, acrilico, carboncino e gessi su tela, cm. 100x120<br />

nato a <strong>Lucca</strong> nel 1936. Nel 1954, ancora<br />

È studente, iniziano i suoi contatti col mondo<br />

dell’arte, in un periodo <strong>di</strong>fficile della sua<br />

vita segnato dalla morte del padre che cambia<br />

ra<strong>di</strong>calmente le aspettative future del cammino<br />

che si era immaginato per percorrere per<br />

intero la sua avventura. Sorretto dalla sua vocazione<br />

e forza <strong>di</strong> carattere continua a <strong>di</strong>segnare<br />

e a <strong>di</strong>pingere e, nello stesso tempo, a imbastire<br />

pubbliche relazioni, facendo la<br />

conoscenza <strong>di</strong> molti artisti ed entrando in<br />

contatto con svariati storici e critici dell’arte<br />

italiana, facilitati dal loro ampio interesse verso<br />

la sua pittura. L’attività, gradualmente, si<br />

intensifica: ne è testimone la presenza sempre<br />

più incalzante a premi e rassegne nazionali e<br />

internazionali e in esposizioni personali. Le<br />

sue opere figurano in collezioni pubbliche e<br />

private; è stato segnalato Bolaffi da Piercarlo<br />

Santini nel 1979 e da Marcello Venturoli nel<br />

1982. Ha partecipato nel 2011 alla 54ª Biennale<br />

<strong>di</strong> Venezia.<br />

www.pierluigiromani.com<br />

137


<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />

PIERLUIGI ROMANI<br />

Leptis Magna II, 2012, olio, acrilico, carboncino e gessi su tela, cm. 100x120<br />

Vagli, olio, tempera, gessi, acrilici su tela, cm. 100x120<br />

138


<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />

ELEONORA ROSSI<br />

Metamorfosi, 2015, tecnica mista su tela, cm. 75x75<br />

Dipinge fin dalla più tenera età. Frequentato<br />

l’Istituto d’Arte “Augusto Passaglia”<br />

<strong>di</strong> <strong>Lucca</strong>, la passione per il restauro <strong>di</strong>viene la<br />

professione parallela alla pittura: le due attività<br />

non sono affatto in competizione, ma si<br />

arricchiscono vicendevolmente pur nelle loro<br />

<strong>di</strong>versità. Lo stu<strong>di</strong>o e l’esperienza sulle opere<br />

dei gran<strong>di</strong> maestri del passato, le ha permesso <strong>di</strong><br />

raffinare notevolmente le sue conoscenze tecniche<br />

in ambito pittorico. Le sue opere si trovano<br />

in collezioni private e pubbliche: è presente con<br />

mostre personali, collettive e rassegne d’arte in<br />

varie città italiane ed estere. In questi ultimi<br />

anni ha aderito all’Associazione Arte in <strong>Lucca</strong><br />

e alle manifestazioni espositive organizzate al<br />

Real Collegio, presso le Casermette sulle Mura<br />

a Palazzo Guinigi <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong>. È stata recensita da<br />

critici e giornalisti su riviste, cataloghi e quoti<strong>di</strong>ani.<br />

Il suo mondo <strong>di</strong>pinto è fatto <strong>di</strong> immaginazione<br />

e perizia tecnica: nei fon<strong>di</strong> delle sue<br />

tele appare un convulso movimento a spirale,<br />

Da lontano, 2015, olio su tela, cm. 50x40<br />

con un nucleo abbagliante <strong>di</strong> luce bianca ed un<br />

esplosione <strong>di</strong> colori, che alludono alla densità<br />

della materia primor<strong>di</strong>ale non ancora coagulata<br />

in forme precise. Dall’aggregazione <strong>di</strong> particelle<br />

infinitesimali si materializzano le immagini,<br />

soprattutto le mani, strumento essenziale <strong>di</strong><br />

conoscenza, elemento determinante per fissare<br />

gli attimi fuggenti della vita, del pensiero e<br />

del sentimento, per cogliere il complesso fluire<br />

dell’esistenza. Si sono occupati <strong>di</strong> lei, tra gli altri,<br />

Giampaolo Bianchi, Di<strong>di</strong>er Bodart, Alvaro<br />

Bongi, Andrea Buscemi, Gianmarco Caselli,<br />

Vito Cracas, Mario Di Fiorino, Ilario Luperini,<br />

Giorgio Mancini, Enrico Marchi, Marco Palamidessi,<br />

Iolanda Petrobelli, Antonio Possenti,<br />

Mario Rocchi, Davide Sallustio, Umberto Sereni,<br />

Isabella Tobino, Lucia Toesca.<br />

Stu<strong>di</strong>o: via del Gallo, 27 - 55100 <strong>Lucca</strong><br />

eleros52@gmail.com<br />

139


<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />

MARIELLA ROSSI TONELLI<br />

Antico bazar persiano, 1999, olio su tela, cm. 40x30<br />

Oroscopo, 1997, olio su tela, cm. 70x60<br />

nata a Camaiore, dove vive e lavora. Pittrice<br />

auto<strong>di</strong>datta, è iscritta al Centro Euro-<br />

È<br />

peo d’Iniziative Culturali <strong>di</strong> Roma (C.E.I.C.)<br />

e ad alcune accademie dell’arte. Per lei la pittura<br />

è un arabesco formale nel quale vivono e si<br />

completano immagini <strong>di</strong> altre culture e <strong>di</strong> altri<br />

mon<strong>di</strong>. Le nature morte sono ricche <strong>di</strong> particolari,<br />

molto suggestive e limpidamente risolte<br />

in un’armonia cromatica che avvolge ogni<br />

cosa. Il gusto reale fa sì che l’artista si ponga<br />

come osservatrice attenta ad ogni evento, ed il<br />

pretesto <strong>di</strong> un melagrano oppure <strong>di</strong> un cocomero<br />

è sufficiente per muovere la sua creatività.<br />

Le sue tele hanno avuto successo nelle varie<br />

mostre collettive, ricevendo riconoscimenti.<br />

Ha frequentato la scuola <strong>di</strong> “Miniature Persiane”<br />

in Iran, conseguendo il <strong>di</strong>ploma. Iscritta<br />

per due anni al Quadrato <strong>di</strong> Milano.<br />

Bruno Cosignani<br />

Cell. 347 3335344<br />

mariellatonelli@live.it<br />

140


<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />

MARIELLA ROSSI TONELLI<br />

Cielo mare con ritratto <strong>di</strong> donna, 2005, olio su tela, cm. 70x100<br />

Tessitrice <strong>di</strong> tappeti, 2000, olio su cartoncino, cm. 30x40<br />

141


<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />

LISANDRO ROTA<br />

Il mondo prima <strong>di</strong> Whatsapp, 2015, acrilico su tela, cm. 100x60<br />

nato a <strong>Lucca</strong> nel 1946. Da auto<strong>di</strong>datta,<br />

È inizia l’attività pittorica a partire dal 1969.<br />

Partecipa a mostre personali, collettive e premi<br />

in varie città italiane, ricevendo sempre consensi<br />

più che lusinghieri <strong>di</strong> critica e <strong>di</strong> pubblico.<br />

Inizialmente attratto dal filone paesaggistico,<br />

gradualmente la sua pittura ha sterzato su<br />

<strong>di</strong> un mondo più surreale e inquieto; dai primissimi<br />

anni del nuovo millennio Rota approda,<br />

con rinnovato slancio creativo, allo stile e<br />

ai mo<strong>di</strong> attuali, per una figurazione molto più<br />

rasserenante ed ironica, con cui schernire affettuosamente<br />

l’uomo e le sue irrinunciabili<br />

abitu<strong>di</strong>ni. Scrive in proposito Marco Palamidessi:<br />

“In quest’arte l’ironia, sdrammatizzazione<br />

salvifica e beata, penetra fin dentro ai titoli<br />

per farsi dolce schernire delle manie e dei vezzi<br />

umani, senza per questo scadere in abusate e<br />

trite volgarità”. Molte delle sue opere si trovano<br />

in importanti collezioni sparse in tutto il<br />

mondo.<br />

Vive e lavora nella città natale.<br />

Tel. stu<strong>di</strong>o +39 0583 512088 - lisandro.rota@libero.it<br />

www.lisandrorota.it - Facebook: Lisandro Rota<br />

142


<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />

LISANDRO ROTA<br />

La crociera della signora Maria, 2015, acrilico su tela, cm. 70x70<br />

La penisola dei pescicani, 2013, acrilico su tela, cm. 100x70<br />

143


<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />

ROBERTO ROTA<br />

Duomo <strong>di</strong> Siena, 2015, tecnica mista su tavola, cm. 30x30<br />

nato a <strong>Lucca</strong> nel <strong>di</strong>cembre del 1958. Ha<br />

È conseguito il <strong>di</strong>ploma presso il Liceo <strong>Artisti</strong>co<br />

“A. Passaglia” <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong>. Ha iniziato la sua<br />

attività pittorica, ancor prima del conseguimento<br />

del <strong>di</strong>ploma, partecipando a mostre<br />

collettive e personali e riscuotendo, da subito,<br />

consensi <strong>di</strong> pubblico e <strong>di</strong> critica. Ha partecipato<br />

a vari premi risultandone, spesso, vincitore.<br />

Da sempre attratto dal filone paesaggistico ha<br />

affinato, nel tempo, il suo modo <strong>di</strong> vedere e <strong>di</strong><br />

interpretare i suoi soggetti mo<strong>di</strong>ficando, conseguentemente,<br />

la tecnica e la tavolozza. Molte<br />

sue opere si trovano in importanti collezioni<br />

italiane, europee ed extraeuropee. Vive e lavora<br />

nella città natale.<br />

Tel. stu<strong>di</strong>o: +39 0583 512475<br />

robertorota.lucca@tin.it<br />

144


<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />

ROBERTO ROTA<br />

Giglio Castello, 2015, tecnica mista su tavola, cm. 30x45<br />

Paesaggio toscano, 2015, tecnica mista su tavola, cm. 60x70<br />

145


<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />

RICCARDO RUBERTI<br />

I colori del vento, 2015, tempera e olio tela, cm. 90x120<br />

nato nel 1981 a Livorno dove vive e lavora.<br />

Nel 2006 si laurea in Discipline Pitto-<br />

È<br />

riche con il massimo dei voti presso l’Accademia<br />

<strong>di</strong> Belle Arti <strong>di</strong> Firenze. Dal 2007 al 2011<br />

è stato docente <strong>di</strong> Disegno, Pittura e Tecniche<br />

dell’Incisione alla Libera Accademia Trossi<br />

Uberti <strong>di</strong> Livorno. Attualmente è docente dei<br />

corsi <strong>di</strong> Disegno e Pittura presso De pictura,<br />

Associazione Culturale a Livorno <strong>di</strong> cui è Presidente<br />

e fondatore. Collabora dal 2013 con<br />

Areacreativa42. Le sue opere sono esposte in<br />

importanti collezioni pubbliche e private<br />

come Ministero del Lavoro e delle Politiche<br />

Sociali <strong>di</strong> Roma, collezione Suwai<strong>di</strong>, collezione<br />

English e collezione Heineken. Dal 2009 al<br />

2011 ha collaborato con Gallerianumero38 <strong>di</strong><br />

<strong>Lucca</strong> ed esposto in varie occasioni in prestigiose<br />

se<strong>di</strong> della città come Museo nazionale <strong>di</strong><br />

Villa Guinigi.<br />

Giochi <strong>di</strong> volo, 2015, tempera e olio su tela, cm.100x100<br />

Stu<strong>di</strong>o: Via Garibal<strong>di</strong>, 241- 57122 Livorno - Cell. 339 3761334<br />

riccardoruberti@yahoo.it - www.riccardoruberti.it - Skype riccardoruberti<br />

146


<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />

RICCARDO RUBERTI<br />

Volo a Ramatuelle, 2015, tempera e olio su tela, cm. 90x100<br />

In the wind, 2015, tempera e olio su tela, cm. 90x120<br />

147


<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />

ANGELA SABATINO<br />

Nasce a Signa, un borgo le cui origini, secondo<br />

le ipotesi storiche più accre<strong>di</strong>tate, risalgono<br />

al periodo etrusco - romano. (La parola è<br />

stata <strong>di</strong> volta in volta accostata a nomi quali Eisil,<br />

Esinius, Exinea, o anche ad “assignatio” per l’assegnazione<br />

in queste zona <strong>di</strong> terre incolte ai propri<br />

legionari, fatta da Lucio Cornelio Silla). Da sempre<br />

appassionata d’arte, frequenta il Liceo <strong>Artisti</strong>co<br />

<strong>di</strong> Firenze dove si <strong>di</strong>ploma poi all’Accademia<br />

d’Arte. Si specializza nello stu<strong>di</strong>o della figura, perseguendo<br />

nel segno il modello <strong>di</strong> perfezionismo<br />

annigoniano. Fin dalla giovane età, che la vede<br />

frequentare ambienti artistici <strong>di</strong> varia tendenza, si<br />

presenta sul territorio nazionale con innumerevoli<br />

concorsi e rassegne artistiche <strong>di</strong> livello, dai quali<br />

derivano positivi giu<strong>di</strong>zi e consensi <strong>di</strong> critica e<br />

pubblico. Nel corso degli anni sono numerose le<br />

partecipazioni a manifestazioni ed eventi che hanno<br />

per fine la solidarietà. La sua ricerca minuziosa,<br />

appassionata, estenuante, si traduce in importanti<br />

mostre e rassegne che la vedono esporre in<br />

prestigiose se<strong>di</strong>, fra le quali: “Il Magistero del Segno”,<br />

Galleria del Palazzo Pretorio, Sesto Fiorentino,<br />

settembre 2009; “Percorsi dell’Anima”, Antico<br />

Spedale <strong>di</strong> Sant’Antonio, Lastra a Signa,<br />

Firenze, ottobre-novembre 2010, pubblicazioni a<br />

cura <strong>di</strong> Marco Palamidessi; “ARS Futura Percorsi<br />

nella pittura 2011”, Villa Gori, Massarosa, <strong>Lucca</strong>,<br />

luglio 2011, volume a cura <strong>di</strong> Caleidoscopio srl;<br />

“Il Corpo Umano La viva tensione del vero”, Regione<br />

Toscana Palazzo Bastogi, Firenze, novembre<br />

2011, mostra e catalogo a cura <strong>di</strong> Ugo Fortini,<br />

e<strong>di</strong>to da Masso delle Fate, Signa; “I Biennale<br />

dell’Acquerello e del Disegno”, Castello <strong>di</strong> Leviz-<br />

Angela Sabatino nel suo stu<strong>di</strong>o<br />

zano, Modena, luglio-agosto 2013, mostra e catalogo<br />

a cura <strong>di</strong> Clau<strong>di</strong>a Bal<strong>di</strong>, e<strong>di</strong>to da Caleidoscopio<br />

Arte; “De Natura Pingen<strong>di</strong>”, Villa La Brilla,<br />

Lago <strong>di</strong> Massaciuccoli, <strong>Lucca</strong>, maggio-giugno<br />

2014, mostra a cura <strong>di</strong> Clau<strong>di</strong>o Giumelli, catalogo<br />

e<strong>di</strong>to da Caleidoscopio Arte; “<strong>Artisti</strong> contemporanei<br />

del territorio delle Signe”, Spedale <strong>di</strong><br />

Sant’Antonio, Lastra a Signa, Comune <strong>di</strong> Signa,<br />

Signa, Firenze, gennaio 2015, catalogo e<strong>di</strong>to da<br />

Masso delle Fate, Signa; “Festa degli Aquiloni”,<br />

Palazzo Roffia, San Miniato, Pisa, aprile 2015; “Il<br />

Segno nella poetica del Vero”, Scuderia Millennium,<br />

Lastra a Signa, Firenze, ottobre 2015; “II<br />

Biennale dell’Acquerello e del Disegno”, Palazzo<br />

Ducale, Massa, gennaio-febbraio 2016, cura critica<br />

<strong>di</strong> Massimo Bertozzi con intervento <strong>di</strong> Clau<strong>di</strong>a<br />

Stu<strong>di</strong>o: Piazza Garibal<strong>di</strong>, 3 - 50055 Lastra a Signa (FI)<br />

Cell. 333 5418169<br />

148


<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />

ANGELA SABATINO<br />

Disincanto, 2010, tecnica mista su cartoncino con fondo preparato,<br />

cm. 38x27,5<br />

Bal<strong>di</strong>, catalogo e<strong>di</strong>to da Caleidoscopio Arte <strong>di</strong><br />

Tekn-art srls. Sue opere figurano in collezioni<br />

d’arte pubbliche e private, e in varie pubblicazioni<br />

che portano la firma <strong>di</strong> valenti critici d’arte.<br />

Dell’opera artistica <strong>di</strong> Angela Sabatino scrive Ugo<br />

Fortini: “Le immagini affiorano nel cuore dei suoi<br />

segni, per sortilegio s’eternano in momenti senza<br />

tempo, <strong>di</strong>ventano bellezza, poesia, commozione.”<br />

“Di fronte all’arte <strong>di</strong> Angela Sabatino - scrive<br />

Marco Palamidessi - lo stupore nasce in quella<br />

compostezza e nel silenzio che si ad<strong>di</strong>cono alla<br />

perfezione e alla contemplazione della Bellezza.<br />

L’appassionato amore per la poesia del mondo<br />

reale si manifesta in opere straor<strong>di</strong>narie, eseguite<br />

con una tecnica <strong>di</strong>segnativa inappuntabile, verso<br />

cui qualsiasi considerazione dovrebbe volgere in<br />

un autentico elogio o in un’ode fra le più alte. La<br />

Dafne, 2010, tecnica mista su cartoncino con fondo <strong>di</strong>pinto,<br />

cm. 38x27,5<br />

sua devozione al Vero, profon<strong>di</strong>ssima, può solo<br />

farci commuovere […]”<br />

“Nell’opera <strong>di</strong> Angela Sabatino, - scrive ancora<br />

Ugo Fortini - scorre un’antica maestria dovuta ad<br />

un profondo e appassionato stu<strong>di</strong>o partito da<br />

lontano che ha percorso la Storia dell’Arte, che<br />

non si è mai fermato, che continua, che continuerà<br />

finchè col suo raffinatissimo e sapiente ‘segno<br />

grafico’ appagherà, come fa ogni giorno, la<br />

sua interiore esigenza <strong>di</strong> bellezza estetica nutrita<br />

<strong>di</strong> sublime poesia”.<br />

Le sue opere realizzate dal vero, con modelli in<br />

posa, nascono sia nel proprio stu<strong>di</strong>o, situato<br />

all’interno delle antiche mura brunelleschiane<br />

del prestigioso borgo lastrigiano, sia presso la<br />

Scuola Libera del Nudo all’Accademia <strong>di</strong> Belle<br />

Arti <strong>di</strong> Firenze.<br />

149


<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />

CLAUDIA SALVADORI<br />

Biòma, 2012, olio su tela, cm. 80x100<br />

Nasce a Montelupo Fiorentino nel 1955,<br />

vive e lavora a Massa e Cozzile. Ha iniziato<br />

ad esporre ufficialmente a Viareggio nel<br />

1980 da cui seguono personali collettive e<br />

rassegne d’arte, la tecnica usata è olio su tela,<br />

pre<strong>di</strong>lige la figura. Nel 1983 frequenta l’Accademia<br />

del Nudo a Firenze e stu<strong>di</strong>a le opere<br />

degli antichi maestri. Nel 1993 esegue un ciclo<br />

<strong>di</strong> affreschi ispirati alla pittura me<strong>di</strong>oevale<br />

senese. Nel 1998 nasce la sua ricerca denominata<br />

“Harature” presentata in importanti spazi<br />

espositivi in varie parti della Penisola e<br />

all’estero.<br />

“…l’indagine <strong>di</strong> Clau<strong>di</strong>a Salvadori esprime<br />

un’esigenza <strong>di</strong> razionalizzare un mondo variegato<br />

e informe che viene rappresentato dall’artista<br />

me<strong>di</strong>ante sequenze <strong>di</strong> fasci paralleli, <strong>di</strong><br />

linee guida che scan<strong>di</strong>scono e solcano superfici<br />

nella continua ricerca <strong>di</strong> un senso all’esistente<br />

che rimane comunque sospeso e delimitato<br />

dal continuo e incessante richiamo alla<br />

sfera del concreto e dell’esperibile. Una sensibilità<br />

originaria, una viscerale “fedeltà alla terra”<br />

ha ricondotto le luminescenti vaporosità<br />

<strong>di</strong> un segno alla doverosa grevità <strong>di</strong> tratti che<br />

<strong>di</strong>ventano solchi…”.<br />

“...La ricerca <strong>di</strong> Clau<strong>di</strong>a Salvadori continua<br />

sonda, ara, si rinnova. Il suo strumento lin-<br />

Via G. Pascoli, 18/F - 51010 Massa e Cozzile (PT)<br />

Cell. 393 3022718 - salvadori_cl@libero.it<br />

150


<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />

CLAUDIA SALVADORI<br />

guistico è un <strong>di</strong>pingere in cui la triade segno<br />

gesto colore appare alla stregua <strong>di</strong> una conquista<br />

della libertà personale, scevra da qualsiasi<br />

con<strong>di</strong>zionamento o minimo legame..”<br />

da Archivio Almaviva e da Lodovico Gierut.<br />

Della sua attività si sono interessati, tra i tanti,<br />

Andrea B. Del Guercio e Daniele Menicucci<br />

con recensioni attinenti “Harature”,<br />

Silvia Garinei, Duccio Trombadori, Carlo<br />

Pesce, Francesca Liotta, Jean Servato, Brit<br />

Skarheim, Elena Carrea, Duccio Santini.<br />

Dal 2015 è iscritta nell’Associazione ASART<br />

con sede a Pietrasanta.<br />

Juvaltha 2, 2006, olio su tela, cm. 70x100<br />

Gerba, 2009, olio su tela, cm. 100x110<br />

151


<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />

ANTONELLA SALVETTI<br />

Baracca, 2009, olio su tela, cm. 50x60<br />

Terminati gli stu<strong>di</strong> teologici, si laurea in<br />

Filosofia all’Università <strong>di</strong> Pisa. Da sempre<br />

ama il <strong>di</strong>segno naturalistico e il paesaggio<br />

del lago <strong>di</strong> Massaciuccoli, tema dominante<br />

della sua ricerca artistica in tutte le sue prospettive,<br />

dal particolare alle vedute d’insieme.<br />

Utilizza oli, acrilici e soprattutto acquarelli.<br />

Ha esposto in numerose personali e collettive<br />

e ottenuto premi e riconoscimenti. Le sue<br />

opere sono presenti in numerose collezioni<br />

private e pubbliche in Italia e all’estero.<br />

Hanno scritto <strong>di</strong> lei: Mario Rocchi, Lodovico<br />

Gierut, Franca Caruso, Mario Meozzi, Eugenio<br />

Torre, Liliana Di Ponte, Laura Di Simo,<br />

Dino Carlesi, Clau<strong>di</strong>o Giorgetti, Michele Citarella,<br />

Elisa Bertoni.<br />

Si sono interessati alla sua pittura Giuseppe<br />

Cordoni, Vitaliano Nocchiero, Paolo Antognoli,<br />

Nicola Miceli, Alberto Magnolfi.<br />

La produzione artistica <strong>di</strong> Antonella Salvetti<br />

rivela, da un lato, un’ascendenza classica, bene<br />

evidenziata dalla scelta del modello della naturalezza<br />

e dall’accuratissima elaborazione formale,<br />

dall’altro una forte tensione emotiva che<br />

si manifesta attraverso la rappresentazione <strong>di</strong><br />

elementi ricchi <strong>di</strong> valenze simboliche. Il recupero<br />

dell’aspetto naturalistico della realtà per-<br />

Via Amos Paoli, 215 - 5 55054 Quiesa (LU) - Tel. 0584 975211 - Cell. 339 1736029<br />

anto.salvetti@hotmail.it - fb Antonella Salvetti<br />

152


<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />

ANTONELLA SALVETTI<br />

Vecchio pontile, 2015, tecnica mista su tavola, cm. 32x38<br />

Bilancia, 2014, olio su tela, cm. 50x70<br />

cepita nella urgenza fisica delle sue forme e dei<br />

suoi colori e riprodotta con rigorosa precisione<br />

grafica e cromatica, avviene tramite immagini<br />

“ristrette” <strong>di</strong> essa che costituiscono una<br />

sottile trama <strong>di</strong> contrapposizioni e corrispondenze<br />

spazio-temporali, specchio <strong>di</strong> una materia<br />

interiore complessa, <strong>di</strong> un percorso problematico.<br />

L’apparente semplicità compositiva è<br />

il risultato <strong>di</strong> un lungo, faticoso lavoro, teso al<br />

controllo della materia e alla sua ricomposizione<br />

unitaria e armonica.<br />

Franca Caruso<br />

153


<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />

RENZO SBOLCI<br />

Tabula Picta n° 2, settembre 2015, matite e pastelli cerosi su strati <strong>di</strong> legno compensato, cm. 80x70x3<br />

Il percorso artistico <strong>di</strong> Renzo Sbolci, nato a<br />

Livorno nel 1947 da padre fiorentino e madre<br />

lucchese, si è sviluppato a partire dagli<br />

anni Settanta e, tranne un brevissimo inizio<br />

nell’area figurativa ispirata all’opera pittorica<br />

<strong>di</strong> Giorgio Moran<strong>di</strong>, subito si è in<strong>di</strong>rizzato<br />

verso la pittura gestuale e materica col rifiuto<br />

totale del conoscibile e la ricerca <strong>di</strong> forme che<br />

avessero carattere simbolico, archetipico. Forme<br />

che dovevano vivere in un spazio nuovo<br />

privo <strong>di</strong> connotazioni prospettiche, spazio fluido<br />

in espansione oltre i limiti della tela. Viene<br />

<strong>di</strong> conseguenza che lo Sbolci non guarda al<br />

mondo esterno ma indaga nelle profon<strong>di</strong>tà<br />

ancestrali del proprio io e dell’Anima. Nasce<br />

così la forma stilizzatissima del Pesce privo <strong>di</strong><br />

sguardo in perenne lotta contro le forze ostili<br />

della Vita ed allo stesso tempo in costante ricerca<br />

della Felicità. Dagli anni Novanta abbandona<br />

il supporto della tela per il legno, che<br />

gli permette <strong>di</strong> creare forme più libere fatte <strong>di</strong><br />

pieni e vuoti. Dagli inizi del 2010, infine, anche<br />

l’abbandono dei materiali classici quali<br />

smalti e vernici e dello strumento tipico della<br />

pittura, il pennello, a vantaggio delle matite e<br />

dei pastelli cerosi che permettono un maggiore<br />

contatto tra il legno e la mano.<br />

Via Lunar<strong>di</strong>, 30 - 57121 Livorno<br />

Cell. 340 2543732 - racconti47@hotmail.it<br />

154


<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />

RENZO SBOLCI<br />

Tabula Picta n° 6, novembre 2015, matite e pastelli cerosi su strati <strong>di</strong> legno compensato, cm. 80x70x4<br />

Tabula Picta n° 7, novembre 2015, matite e pastelli cerosi su strati <strong>di</strong> legno compensato, cm. 85x60x3<br />

155


<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />

ARMANDO SCARAMUCCI<br />

Profilo del fuoco, 2014, olio e polvere <strong>di</strong> marmo su tela, cm. 120x100<br />

nato a <strong>Lucca</strong> il 28 gennaio 1941. Vive e<br />

È opera a Pieve Santo Stefano, nell’antica<br />

Tenuta <strong>di</strong> Forci, sulle colline lucchesi (laddove,<br />

per <strong>di</strong>rla con l’ispirato Carlo Pedretti, «anche<br />

i tuoni sono colorati»).<br />

Dipinge dagli anni Sessanta e sul suo lavoro<br />

hanno scritto: Umberto Bal<strong>di</strong>ni, Lia Brunori,<br />

Rodolfo Ceccarelli, Giuseppe Cordoni, Raffaele<br />

De Grada, Marco Fagioli, Francesco<br />

Gurrieri, Corrado Marsan, Nicola Micieli,<br />

Carlo Pedretti, Emid<strong>di</strong>o Pietraforte, Donatella<br />

Tronelli, Ugo Barlozzetti, Roberto Carifi,<br />

Anna Cascella, Alessandro Ceni, Clau<strong>di</strong>o Damiani,<br />

Milo De Angelis, Enzo Fabiani, Jolanda<br />

Insana, Daniela Marcheschi, Marcello<br />

Marciani, Elio Pecora, Plinio Perilli, Giancarlo<br />

Pontiggia, Walter Rossi, Luigi Testaferrata,<br />

Aldemaro Toni e Valentino Zaichen.<br />

Le sue opere sono in collezioni private, musei,<br />

in Italia e all’estero.<br />

Inoltre ha esposto in Italia, Germania, Belgio,<br />

Svizzera, San Francisco, Brasile, ecc.<br />

Via Pieve Santo Stefano, 7165 - 55100 <strong>Lucca</strong> - Cell. 328 4533301<br />

armandoscaramucci@gmail.com - www.armandoscaramucci.it<br />

156


<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />

ARMANDO SCARAMUCCI<br />

Le ombre del fuoco, 2013, olio e polvere <strong>di</strong> marmo su tela,<br />

cm. 120x100<br />

I colori del vento, 2013, olio e polvere <strong>di</strong> marmo su tela,<br />

cm. 140x120<br />

La grande onda, 2014, olio e polvere <strong>di</strong> marmo su tela, cm. 120x100<br />

157


<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />

MAURO SCARDIGLI<br />

Lucido 244, 2015, tecnica mista su legno, cm. 100x100<br />

Mauro Scar<strong>di</strong>gli in<br />

arte Scar<strong>di</strong>gli, è un<br />

artista toscano auto<strong>di</strong>datta<br />

da sempre. Nel 2010 si è<br />

affacciato per la prima volta<br />

con successo al mondo<br />

della mostra contemporanea,<br />

dopo aver sperimentato<br />

numerose tecniche creative. Usa il coltello<br />

per giocare con i colori che <strong>di</strong>ffondono luce<br />

nell’armonia <strong>di</strong> forme simboliche astratte,<br />

scolpite e <strong>di</strong>segnate su alluminio, tela, legno,<br />

juta, plexiglas, cartoncino.<br />

Le opere realizzate con acrilico, smalto, olio,<br />

china, tempere, pastello, gesso, bitume, sono<br />

uniche nel suo genere, spettacolari, irripetibili.<br />

La sua genialità è ARTE da ammirare, per sognare<br />

e ricreare lo spirito.<br />

Maria Carla Borghini<br />

Via Garibal<strong>di</strong>, 31 - 55031 Camporgiano (LU)<br />

Cell. 348 4204165 - scar<strong>di</strong>glim@scar<strong>di</strong>glimauro.it<br />

158


<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />

MAURO SCARDIGLI<br />

Lucido 223, 2014, tecnica mista su cartoncino<br />

Lucido 225, 2014, tecnica mista su cartoncino<br />

Lucido 220, 2014, tecnica mista su cartoncino, cm. 76x96<br />

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<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />

MARCELLO SCUFFI<br />

Portocanale, 2013, olio su tela, cm. 80x70<br />

nato a Tizzana (PT), il 25 settembre<br />

È 1948. Ha mostrato la sua passione per la<br />

pittura ancora giovanissimo. Auto<strong>di</strong>datta, <strong>di</strong>pinge<br />

dal 1970 e, dal 1973, si de<strong>di</strong>ca esclusivamente<br />

alla pittura.<br />

Fin dall’inizio è apparso in varie collettive e in<br />

numerose personali. Nel 1977 e nel 1981 ha<br />

vissuto e <strong>di</strong>pinto a Bruxelles. Ultimamente<br />

alterna la sua presenza tra Quarrata e la Versilia,<br />

le due località in cui da circa 15 anni vive<br />

e lavora. Le sue opere sono note e apprezzate<br />

non solo in Italia, ma anche all’estero, in particolare<br />

in Francia, in Belgio e in Svizzera. La<br />

sua pittura ha suscitato l’attenzione, non solo<br />

<strong>di</strong> critici d’arte, ma anche <strong>di</strong> letterati che hanno<br />

pubblicato saggi e stu<strong>di</strong> su <strong>di</strong> essa.<br />

Le sue ultime mostre personali si sono tenute<br />

in importanti musei e prestigiose se<strong>di</strong> istituzionali.<br />

STUDI: Via Colecchio, 26 - 51039 Quarrata (PT) - Q.re Duca d’Aosta 16 int. 37 - 55049 Viareggio (LU)<br />

marcelloscuffi@alice.it<br />

160


<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />

MARCELLO SCUFFI<br />

Deposito <strong>di</strong> vecchi treni, 2013, olio su tela, cm. 80x60<br />

161


<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />

ALMA SHEIK<br />

Emotions, 2007, olio su tela, cm. 100x100<br />

Nasce in Suriname nel 1958. All’età <strong>di</strong> se<strong>di</strong>ci<br />

anni si trasferisce in Olanda dove<br />

trascorre gran parte della sua vita e dove entra<br />

in contatto con <strong>di</strong>versi circoli artistici. Inizialmente<br />

comincia come auto<strong>di</strong>datta e successivamente,<br />

nel 1984, inizia un corso <strong>di</strong> <strong>di</strong>segno<br />

ad Haarlem. Alma <strong>di</strong>pinge per necessità interiore,<br />

le esperienze passate fungono da riferimento<br />

nel <strong>di</strong>pingere immagini tramite una<br />

tecnica personalmente inventata. In questa<br />

maniera è in grado <strong>di</strong> trasfigurare la realtà a<br />

favore del proprio io seguendo i sentimenti e<br />

stati d’animo del momento, <strong>di</strong>ventando la<br />

protagonista suprema dell’opera, dove tutto si<br />

modella secondo le forme del suo pensiero.<br />

Dipingere per lei significa <strong>di</strong>ventare padrona<br />

<strong>di</strong> un’armonia gioiosa, quella fra i vari rapporti,<br />

fra le forme e i colori. L’opera rappresenta il<br />

momento finale dell’elaborazione della realtà<br />

operata da se stessa. Nel 1994 si trasferisce in<br />

Italia a <strong>Lucca</strong> dove continua a <strong>di</strong>pingere nel<br />

suo stu<strong>di</strong>o.<br />

Via Villa Par<strong>di</strong>ni, 642 - San Macario in Monte - 55100 <strong>Lucca</strong><br />

Tel. 0583 329298 - Cell. 377 2813158 - info@alma-art.it - www.alma-art.it<br />

162


<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />

ALMA SHEIK<br />

Nudo, 1990, acrilico su carta, cm. 75x56<br />

Tramonto con cavalli, 1990, pastello su carta, cm. 51x66<br />

163


<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />

LUCA SIRI<br />

Ènato a Genova nel 1978. Originario<br />

della Val d’Orba, vive e lavora<br />

a Borgo Virgilio (MN). Artista<br />

poliedrico, pittore, scultore e musicista,<br />

esprime, attraverso i canali dell’esoterismo,<br />

un personale stile neoiconico<br />

non privo <strong>di</strong> una <strong>di</strong>scorsiva<br />

intima incentrata sulla riadesione alla<br />

Natura da parte dell’uomo.<br />

In tal senso si interessa alle civiltà preromane<br />

della Lunigiana e dell’Etruria.<br />

Lavora il legno, la terra e il marmo <strong>di</strong><br />

Carrara. Ha esposto in una trentina <strong>di</strong><br />

mostre in Italia e all’estero (Genova,<br />

Savona, Mantova, Milano, Firenze,<br />

Padova, Torino, Berlino, Praga, Londra)<br />

e ha pubblicato testi <strong>di</strong> teoria<br />

estetica, tra cui ricor<strong>di</strong>amo Visionarkia<br />

(2007), in occasione della mostra<br />

Espressione d’artista alla Pinnakunst<br />

Galerie <strong>di</strong> Berlino, e Biofilia e Biofollia<br />

(2014), in occasione della personale<br />

<strong>di</strong> scultura allestita a Mantova nel<br />

2014 ispirata all’Elogio della Follia <strong>di</strong><br />

Erasmo da Rotterdam.<br />

Ha ricevuto premi nazionali e internazionali<br />

per la pittura e la grafica.<br />

Sue opere si trovano in collezioni<br />

pubbliche e private italiane e straniere.<br />

Recentemente si è segnalato per<br />

Lo specchio <strong>di</strong> Parid-gmalione, 2009, olio su tela, cm. 100x70<br />

l’attività artistica in ambito fiorentino, e nel 2015 ha<br />

ricevuto il prestigioso Collare Laurenziano per la scultura<br />

dall’Accademia Internazionale Me<strong>di</strong>cea in occasione<br />

della cerimonia del Premio Europeo Lorenzo il<br />

Magnifico tenutasi in Palazzo Vecchio a Firenze.<br />

Cell. 340 8010755<br />

info@lucasiri.it - www.lucasiri.it<br />

164


<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />

LUCA SIRI<br />

La danza <strong>di</strong> Hypnos, 2012, olio su tela, cm. 150x100<br />

White Sabbath, 2013, marmo <strong>di</strong> Carrara, cm. 47x25x10<br />

Le ambigui ed ammaliatrici sagome e sembianze<br />

profilate dal pittore sono creature plasmate<br />

dall’anelito dello spirito e travolte dagli<br />

stimoli del desiderio. L’artista le “incornicia”<br />

nelle loro identità fisiognomiche e psicologiche<br />

tratteggiandole con ardente ed implacabile<br />

potenzialità <strong>di</strong> contenuti dettagliativi e semantici,<br />

esaltando e confondendo l’interagire<br />

degli elementi del gioco, dell’irrisione, dello<br />

stupore, dell’assurdo, della satira, dell’affanno<br />

e del patimento.<br />

Giannina Scorza, 2005<br />

Lo stile <strong>di</strong> Luca Siri, come già ad un primo<br />

sguardo l’occhio può imme<strong>di</strong>atamente cogliere,<br />

non <strong>di</strong>sdegna lo stile movimentato e le volute<br />

voluttuose del barocco, l’accentuazione<br />

manieristica della corporeità e un’incisiva fisiognomica<br />

dei volti - quei capelli indomabili,<br />

quegli occhi enormi, quegli zigomi pronunciati,<br />

quelle labbra turgide, quelle narici <strong>di</strong>latate<br />

- tipica <strong>di</strong> certo realismo popolare.<br />

Andrea Pinotti, 2014<br />

165


<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />

PIETRO SORIANI<br />

Nasce a <strong>Lucca</strong> il 31 <strong>di</strong>cembre<br />

1961. Terminata la scuola<br />

dell’obbligo si iscrive al Liceo <strong>Artisti</strong>co<br />

della propria città, conseguendo il<br />

<strong>di</strong>ploma.<br />

Sono questi gli anni in cui acquisisce<br />

una vera e propria cultura artistica,<br />

sia per quanto concerne la conoscenza<br />

della storia dell’arte, sia per ciò<br />

che riguarda il bagaglio più propriamente<br />

tecnico.<br />

Finito il Liceo, Pietro decide <strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>re<br />

la sua formazione e frequenta<br />

l’Accademia <strong>di</strong> Belle Arti <strong>di</strong><br />

Firenze nel corso <strong>di</strong> pittura del professor<br />

Giulietti, dove, al perfezionamento,<br />

amplia le sue conoscenze,<br />

occasione che <strong>Lucca</strong> probabilmente<br />

non gli avrebbe offerto. Tenta nuove<br />

strade partendo da idee personali,<br />

indaga le gran<strong>di</strong> correnti del nostro<br />

secolo: surrealismo, espressionismo.<br />

Le sue opere sono presenti in collezioni<br />

private in Italia e all’estero. Numerose<br />

opere sono esposte presso la<br />

Galleria Lo<strong>di</strong> Bros Antik, Via Santa<br />

Croce, <strong>Lucca</strong>.<br />

Hanno scritto <strong>di</strong> lui:<br />

Mino Maccari, Francesco Bin<strong>di</strong>,<br />

Riccardo Mori, Domenico Acconci,<br />

Mario Rocchi, Gabriele Mori, Gia-<br />

Angelo, acrilico su tavola, cm. 60,5x35,5<br />

luigi Ruggio, L. Di Ponte, Giuseppe Ricci, Nicola<br />

Micieli, Sergio Fini, Gianfalco Masini, Davide Sallustio,<br />

Marco Palamidessi.<br />

Via S. Marco, 307 - S. Marco - 55100 <strong>Lucca</strong><br />

Tel. 0583 953673 - info@pietrosoriani.it - www.pietrosoriani.it<br />

166


<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />

PIETRO SORIANI<br />

Armonia, acrilico su tela, cm. 120x150<br />

La gallina, acrilico su tela, cm. 160x205<br />

Ultime attività:<br />

2013 - “Camouflages”, Galleria Lo<strong>di</strong> Bros Antik,<br />

<strong>Lucca</strong> - 2013 - “Ri-Generazioni: da oriente<br />

a occidente Thailan<strong>di</strong>a e Ri-torno”, LaBrilla -<br />

2013 - “Segni, colori e forme”, Palazzo Guinigi,<br />

<strong>Lucca</strong> - 2013 - “Arti insolite in itinere: l’arma<strong>di</strong>o<br />

<strong>di</strong> bastoni” <strong>di</strong> Nicola Miceli, Teatro del<br />

Silenzio, Laiatico - 2014 “Fuori Dentro”, Lo<strong>di</strong><br />

Bros Antik, <strong>Lucca</strong> - 2015 Giornata Internazionale<br />

della Donna, Galleria Europa, Lido <strong>di</strong> Camaiore<br />

- 2014 - “Diverxo X 8”, Borgo a Mozzano,<br />

<strong>Lucca</strong> - 2015 - “Un viaggio nei territori<br />

sospesi dell’immaginazione e dell’inconscio”,<br />

Palazzo del Vicariato, Maffei Marescotti, Roma<br />

- 2015 - 5° Salon des Artistes putéoliens, Hotel<br />

de Ville, Paris - 2015 - Personale presso l’Enoteca<br />

Lucchesi Gras Valley, California - 2015 -<br />

Collettiva presso Lo<strong>di</strong> Antichità, Bros.<br />

167


<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />

SERGIO SUFFREDINI<br />

Vita silente, 2015, olio su tela, cm. 40x60. Collez. privata<br />

Nato a Castelnuovo<br />

<strong>di</strong> Garfagnana<br />

(LU) il 16 gennaio<br />

1956. Diplo matosi al<br />

Liceo Scientifico, da<br />

auto<strong>di</strong>datta ha iniziato<br />

a <strong>di</strong>pingere. Con colori<br />

ad olio ed acquerelli è andato alla ricerca<br />

<strong>di</strong> armonie cromatiche ed equilibri formali<br />

perseguendo l’unità <strong>di</strong> stile. Sono del 1989 le<br />

prime esposizioni. Tra le varie tappe del suo<br />

percorso si segnala la partecipazione a varie<br />

mostre collettive in Versilia, la pubblicazione<br />

nel 1993 da parte del critico d’arte Lodovico<br />

Gierut <strong>di</strong> un’opera nel volume “La Versilia e<br />

l’arte”. Nel 2002 la prima personale al Centro<br />

d’Arte in Campansi <strong>di</strong> Siena. Nel 2007 il<br />

Consiglio Regionale della Toscana lo invita per<br />

una personale in Palazzo Cerretani, inserendo<br />

un suo quadro nella Pinacoteca Regionale,<br />

collezione pubblica d’arte contemporanea.<br />

Nello stesso anno, sempre a Firenze, partecipa<br />

alla collettiva “Orizzonti <strong>di</strong> pittura - <strong>di</strong>alogo<br />

fra voci <strong>di</strong>verse all’alba del nuovo millennio”<br />

(con Antonio Possenti, Luca Alinari, Sergio<br />

Scatizzi, ecc.), mostra a cura <strong>di</strong> Giovanni Faccenda.<br />

Nel 2009 è invitato dalla Fondazione<br />

Banca del Monte <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> per una personale<br />

presso la nuova sede espositiva della Fondazione<br />

in piazza S. Martino. È del 2012 la seconda<br />

personale presso il Centro d’Arte in Campansi<br />

<strong>di</strong> Siena. Nel maggio 2013 partecipa alla VII<br />

Via Carraia 5 - Loc. Riana - 55020 Fosciandora (LU); Stu<strong>di</strong>o: Loc. Treppignana - 55020 Fosciandora (LU)<br />

Cell. 389 1739147 - sergio.suffre<strong>di</strong>ni@gmail.com - www.sergiosuffre<strong>di</strong>ni.com<br />

168


<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />

SERGIO SUFFREDINI<br />

Vita silente, 2015, olio su tela, cm. 50x50. Collez. privata<br />

Cave, 2014, acquerello su carta, cm. 70x50. Collez. privata<br />

esposizione nazionale d’Arti Plastiche nella<br />

città <strong>di</strong> San Paolo in Brasile; nell’agosto è tra<br />

gli artisti invitati alla collettiva “Il Comprensorio<br />

dell’Altissimo”, inserita nelle Celebrazioni<br />

versiliesi del 500° Anniversario del Lodo <strong>di</strong><br />

Papa Leone X. Nel 2014 è invitato da Lodovico<br />

Gierut ad esporre nella Villa La Versiliana a<br />

Marina <strong>di</strong> Pietrasanta, nel corso <strong>di</strong> “Arte per la<br />

Ricerca. La nostra Versiliana” e un suo <strong>di</strong>pinto<br />

a olio “Cave” è acquisito dal Museo Ugo Gui<strong>di</strong><br />

<strong>di</strong> Forte dei Marmi. E’ del mese <strong>di</strong> ottobre<br />

dello stesso anno “Elegia senza fine”, personale<br />

a Milano nella Galleria Lazzaro by Corsi,<br />

contestuale all’uscita della cartella <strong>di</strong> varie sue<br />

grafiche “Le Cave delle Alpi Apuane” curata<br />

da Lodovico Gierut per conto del Comitato<br />

Archivio artistico-documentario Gierut, a in<strong>di</strong>rizzo<br />

socio-culturale. Ed è del novembre la<br />

personale “Delle Apuane il can<strong>di</strong>do silenzio”<br />

presso Garfagnana innovazione - polo tecnologico<br />

del settore lapideo, esposizione che si è<br />

mo<strong>di</strong>ficata in allestimento permanente. Nei<br />

mesi <strong>di</strong> luglio ed agosto 2015 è presente nella<br />

collettiva “De<strong>di</strong>cato all’Ignoto Marinaio”,<br />

omaggio ad Antonello da Messina attraverso<br />

le opere <strong>di</strong> 24 artisti contemporanei a Cefalù,<br />

a cura <strong>di</strong> Lodovico Gierut. Sulla sua attività si<br />

sono interessate riviste cartacee e multime<strong>di</strong>ali;<br />

Suffre<strong>di</strong>ni è presente con immagini a colori<br />

e b/n nei cataloghi dell’Arte Moderna n° 49<br />

(anno 2014) e n° 50 (anno 2015) dell’E<strong>di</strong>toriale<br />

Giorgio Mondadori.<br />

Ne hanno scritto e parlato, tra i tanti: Gino Bertoncini,<br />

Giuseppe Cia ni, Oscar D’Ambrosio<br />

(Brasile), Stefano De Rosa, Giovanni Faccenda,<br />

Lodovico Gierut, Vittorio Gui<strong>di</strong>, Francis<br />

Jacques Mathieu, Marco Palamidessi, Vit torio<br />

Pascucci, Felice Rossetti, Pierangelo Scatena,<br />

Umberto Sereni, Vla<strong>di</strong>miro Zucchi. Fa parte<br />

del Comitato Archivio artistico-documentario<br />

Gierut. È Presidente dell’Associazione culturale<br />

“Intorno all’Arte <strong>di</strong> Gino Bertoncini”.<br />

169


<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />

PIETRO TOMASSI<br />

Scimmia, 2015, argilla verniciata cotta ad alta temperatura 1200 gra<strong>di</strong>, cm. h.40h x l.36 x p.20<br />

nato a Livorno il 28 aprile 1976. Da qualche<br />

anno si cimenta con la scultura e la<br />

È<br />

grafica, frequentando assiduamente il Laboratorio<br />

<strong>di</strong> Daniela Colognori a S. Stefano a<br />

Macerata, Cascina.<br />

--<br />

nel 2009 espone una sua opera alla mostra <strong>di</strong><br />

ceramiche artistiche, Cascina<br />

--<br />

nel 2010 ottiene il premio speciale dell’Assessorato<br />

alla Cultura del comune <strong>di</strong> Cecina<br />

per la realizzazione <strong>di</strong> un manifesto celebrativo<br />

del 150° dell’Unità d’Italia.<br />

--<br />

nel 2011 partecipa alla IX e<strong>di</strong>zione del Simposio<br />

Internazionale <strong>di</strong> Scultura, Calcinaia<br />

(Pisa) dove entra in contatto con lo scultore<br />

Paolo Grigò che lo invita a far parte del gruppo<br />

<strong>di</strong> lavoro per la realizzazione <strong>di</strong> una scultura<br />

della Madonna (h.16 m.) che dovrà essere<br />

montata sul molo del porto <strong>di</strong> Livorno.<br />

--<br />

nel 2012 espone due suoi lavori alla mostra<br />

<strong>di</strong> ceramiche artistiche nella Torre degli Uppezzinghi<br />

a Calcinaia e partecipa alla esposizione<br />

“Arte e Primavera” ai Naviceli, Pisa<br />

--<br />

nel 2013 espone in una personale (una trentina<br />

<strong>di</strong> opere, <strong>di</strong>segni ecc.) a <strong>Lucca</strong> nel Palzzo<br />

delle mostre promosse dalla Fondazione<br />

Banca del Monte <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong><br />

--<br />

nel 2015 espone al Festival CecinArte, Cecina<br />

e sempre nel 2015 relizza il manifesto del<br />

Liceo Scientifico Vallisneri <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong>, utilizzando<br />

l’immagine <strong>di</strong> una sua scultura, per la<br />

presentazione del <strong>libro</strong> <strong>di</strong> Edoardo Boncinelli<br />

e Giulio Girello.<br />

Una sua grande scultura (1x4,5 m.) in ferro e<br />

cannicciato colorato è stata posta nell’atrio del<br />

nuovo Polo Interfacoltà dell’Università <strong>di</strong> Pisa<br />

in via Matteucci.<br />

Via dei Condotti, 58 B - 56017 San Giuliano Terme (PI) - Cell. 366 3236704<br />

tomassi@stu<strong>di</strong>otomassi.info - www.pietrotomassi.com<br />

170


<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />

PIETRO TOMASSI<br />

Una sua opera in argilla colorata è stata acquistata ed<br />

esposta nella Clinica <strong>di</strong> San Rossore, Pisa.<br />

Il suo “Perseo” (0,60 x 2 m.) in resina verniciata è collocato<br />

nel porticato del Nuovo Au<strong>di</strong>torium della città <strong>di</strong><br />

Pontedera, sul viale Rinaldo Piaggio.<br />

Alcune sue opere compaiono in importanti collezioni<br />

private toscane. Si è interessato al lavoro <strong>di</strong> Pietro<br />

anche Salvatore Settis, noto storico dell’arte, ex Presidente<br />

della Scuola Normale <strong>di</strong> Pisa ed ex Presidente<br />

del Consiglio Superiore dei Beni Culturali. Uno dei<br />

testi sul catalogo della mostra <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> è infatti suo.<br />

Le sculture del giovane Tomassi propongono, in mitiche<br />

figure, le ansie e gli enigmi della attuale con<strong>di</strong>zione<br />

umana tutte unite dalla comune volontà <strong>di</strong> emergere in<br />

un mondo migliore.<br />

Tempo, 2015, argilla verniciata cotta ad alta<br />

temperatura 1200 gra<strong>di</strong>, cm. h.160 x l.50 x p.50<br />

Fuoco, 2011, argilla verniciata a bassa temperatura 980 gra<strong>di</strong>,<br />

cm. h.90 x l.120 x p.65<br />

171


<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />

DONATO VALLUZZI<br />

A lunga conservazione, 2015, installazione, letto matrimoniale con doghe ortope<strong>di</strong>che e materassi ricoperti con pellicola <strong>di</strong><br />

polistirene espanso <strong>di</strong>pinto, tastiera in ferro battuto e guanciali, cm. 190x180x40<br />

Nasce a Tricarico<br />

(MT) nel<br />

1973. Dopo <strong>di</strong>versi<br />

anni alla guida <strong>di</strong><br />

un laboratorio artistico<br />

con sede in Basilicata,<br />

dal 2011 vive e lavora tra Forte dei<br />

Marmi e Pietrasanta (LU).<br />

Fin dall’infanzia mostra uno spiccato talento.<br />

Di formazione auto<strong>di</strong>datta, dopo <strong>di</strong>verse<br />

esperienze artistiche, nel 1999 si iscrive al<br />

D.A.M.S. <strong>di</strong> Bologna. Da questo momento<br />

inizia una personale ricerca che lo porta a percorrere<br />

un eclettico cammino <strong>di</strong> arti applicate,<br />

nel campo artistico, architettonico e del design<br />

che riscuote interesse e successo, come<br />

testimoniato da <strong>di</strong>versi articoli apparsi su quoti<strong>di</strong>ani.<br />

Nel 2001 realizza opere scultoree e mosaiche,<br />

come un mosaico a pavimento <strong>di</strong> oltre 9 metri<br />

quadrati per la piazza centrale <strong>di</strong> Albano <strong>di</strong><br />

Lucania (PZ).<br />

Nel 2002 l’artista realizza un rilievo scultoreo<br />

per la cappella feriale della Chiesa Immacolata<br />

Concezione <strong>di</strong> Tito (PZ), <strong>di</strong> h m.2,20 x12, in<br />

collaborazione con il noto artista lucano padre<br />

Tarcisio Manta.<br />

Sempre nel 2002 partecipa ad un simposio <strong>di</strong><br />

Via Federigi, 928 - 55047 Querceta <strong>di</strong> Seravezza (LU)<br />

Cell. +39 328 1351367 - donato.valluzzi@libero.it - Facebook: Donato Valluzzi<br />

172


<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />

DONATO VALLUZZI<br />

La seduzione della violenza, 2015, tecnica mista su filo spinato<br />

intrecciato a mano, cm. 112x50<br />

L’Italia che va, l’Italia che viene, 2015, tecnica mista su legno<br />

multistrato, cm. 80x110<br />

scultori a Campomaggiore (PZ) realizzando la<br />

scultura “L’Emigrante”, in pietra naturale, <strong>di</strong><br />

due metri <strong>di</strong> altezza.<br />

Nel 2008 scolpisce “Il Seminatore”, monumento<br />

in pietra naturale <strong>di</strong> 2,30 metri <strong>di</strong> altezza,<br />

realizzato per il comune <strong>di</strong> Trivigno (PZ);<br />

ed una scultura murale <strong>di</strong> 2,70 metri <strong>di</strong> altezza<br />

e 7 metri <strong>di</strong> lunghezza realizzata per un salone<br />

<strong>di</strong> coiffeur a Potenza.<br />

Nel 2012 risulta vincitore del primo premio<br />

per la selezione alla Biennale d’Arte Internazionale<br />

<strong>di</strong> Roma presso il Museo delle Antiche<br />

Genti <strong>di</strong> Lucania Vaglio Basilicata (PZ) con la<br />

scultura “Attraverso l’Italia”.<br />

Nel 2014 espone presso la prestigiosa Biennale<br />

d’Arte internazionale <strong>di</strong> Roma, Sale del Bramante,<br />

piazza Navona e dal 1 febbraio al 30<br />

marzo partecipa ad una collettiva presso la galleria<br />

Intrecciarte <strong>di</strong> Pietrasanta (LU), con l’opera:<br />

“Attraverso l’Italia”.<br />

Nel 2015 partecipa ad una collettiva presso la<br />

Galleria Intrecciarte con l’opera: “L’Italia che<br />

va, l’Italia che viene” e si classifica secondo al<br />

concorso artistico nazionale Torano giorno e<br />

notte presso Torano (MS) con l’installazione<br />

“A lunga conservazione”.<br />

Dal 1 novembre al 30 <strong>di</strong>cembre partecipa ad<br />

una collettiva presso la Galleria Intrecciarte,<br />

con l’opera “La seduzione della violenza”.<br />

173


<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />

PAOLO VANNUCCHI<br />

Adamo ed Eva, 2014, gres, cm. 16x10x6<br />

Ènato nel 1945 a <strong>Lucca</strong>, dove ha conseguito<br />

il <strong>di</strong>ploma <strong>di</strong> maestro d’arte per la ceramica<br />

presso il locale Istituto d’arte. Successivamente<br />

si è <strong>di</strong>plomato presso il Magistero<br />

d’Arte <strong>di</strong> Firenze. Ha insegnato educazione<br />

artistica nella scuola me<strong>di</strong>a e coltivato costantemente<br />

la passione per la ceramica. Ha presentato<br />

le sue opere in mostre personali e collettive<br />

in Italia e all’estero. Le sue ceramiche<br />

sono esposte in luoghi pubblici e collezioni<br />

private. È annoverato fra i protagonisti nel volume<br />

“Novecento ceramiche italiane” vol. III a<br />

cura <strong>di</strong> Emanuele Gaudenzi.<br />

“Come spiegare cosa si prova aprendo il forno<br />

a fine cottura? Puoi usare tutta la tua esperienza<br />

nel modellare la terra, nell’accostare e mescolare<br />

gli smalti e i colori, ma il fuoco crea<br />

ogni volta nuove sorprese, anche deludenti,<br />

ma sempre emozionanti”.<br />

Paolo Vannucchi<br />

Via Sarzanese, 1906/a - 55100 Ponte San Pietro (LU)<br />

Tel. 0583 59284 - Cell. 347 0644158 - paolo.vannucchi@yahoo.it<br />

174


<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />

PAOLO VANNUCCHI<br />

Cavaliere azzurro, 2013, maiolica, cm. h 65<br />

Gozzo, 2015, gres, cm. 30x11,5x12<br />

175


Q<br />

uesto <strong>libro</strong> è un frutto prezioso, che abbiamo<br />

amato fin dal suo essere ancora seme, giorno per<br />

giorno, con fatica e passione. In queste pagine, tutto<br />

gravita attorno a ciò che gli artisti hanno voluto e saputo<br />

mettere al mondo, quelle parti <strong>di</strong> loro stessi chiamate<br />

opere, che sono da sempre il viatico migliore per la<br />

nostra umana avventura.<br />

Marco Palamidessi<br />

ISBN 978-88-6039-368-5<br />

E 15,00 (IVA inclusa)

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