sfogliabile_ASS_n118_GEN_FEB_2017

DCOOS2922
NAZ/039/2008
Assembly & Mechatronics Solutions
PubliTec Via Passo Pordoi 10 20139 Milano
Soluzioni di
& meccatronica
Gennaio-Febbraio 2017 118
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La nostra eredità si è evoluta.
Siamo italiani, plasmati da un patrimonio che
ha costellato di eccellenze la storia del nostro
paese, unico per creatività, originalità e
intuizioni. Abbiamo sviluppato queste caratteristiche
per progettare e realizzare sistemi
speciali per l’assemblaggio e il collaudo già
predisposti per l’Industria 4.0, con capacità di
reattività e flessibilità tutte italiane.
Oltre il made in Italy c’è Samac.
Our heritage has evolved.
We are Italian, our history is shaped by a great
inheritance studded with excellence, our country
is recognized all over the world for its creativity,
inventiveness and insight. We master these
characteristics in the design and manufacturing
of customized assembly and testing systems
already prepared to Industry 4.0, guaranteeing
responsiveness and flexibility, typical Italian skills.
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2 - Vuototecnica 1
We make
the
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03-04 1
SOMMARIO
ISSN 1973-7254
118
Gennaio-Febbraio 2017
CRONACA
APPLICAZIONI
ECONOMIA & MERCATO
L’evoluzione meccatronica
della movimentazione
The Mechatronic Trak Evolution
di Cesare Pizzorno
pag.14
L’isola robotizzata 4.0
flessibile e compatta
Flexible and Compact 4.0 Automated Cell
di Leonardo Albino
pag.36
Un segno meno che non spaventa
Not a Worrying Negative Sign
di Fabrizio Garnero
pag.46
La guida lineare per carichi pesanti
The Heavy-Duty Linear Guide
di Sebastiano Mainarda
pag.18
APPLICAZIONI
Creatività e innovazione
Creativity and Innovation
di Cesare Pizzorno
pag.32
Il filo conduttore si chiama qualità
Quality Is the Leitmotiv
di Fabrizio Dalle Nogare pag. 40
FABBRICA INTELLIGENTE
Non c’è Industria 4.0 senza
innovazione tecnologica
There Is No Industry 4.0
Without Technological Innovation
di Sebastiano Mainarda
pag.52
Immaginare il manifatturiero del futuro
Let’s Imagine the Future of Manufacturing
di Sergio Soriano
pag.56
JANUARY-FEBRUARY 2017 3

04_CORR 1
SOMMARIO
INCONTRI
Un Service Center “a cinque stelle”
A “Five Star” Service Center
di Silvia Crespi
pag.62
MERCATI ESTERI
La Polonia non conosce crisi
Poland Knows No Crisis
di Stefano Scuratti
pag.78
SOLUZIONI
Bisogna avere visione
You Must Have Vision
di Giorgia Stella
pag.88
Nasce il grande polo italiano
della termoformatura
Here Comes the Great Italian
Thermoforming Hub
di Fabrizio Dalle Nogare pag. 66
Come cambiano i “modelli”
nelle filiere produttive
How the “Models” in Production
Chains Change
di Giorgia Stella
pag.72
SOLUZIONI
Se anche la pinza diventa
collaborativa…
If also the Gripper Becomes
Collaborative…
di Leonardo Albino
pag.84
TECNICA
Nel cuore pulsante dell’impianto
di pressatura
The Beating Heart
of the Press System
di Ursula Schädeli
pag.92
AIdAM NEWS pag.10
ATTUALITÀ
pag.20
RIBALTA pag.22
4 GENNAIO-FEBBRAIO 2017 & meccatronica 118

5 - KLAIN 1
voxart.it
La storia
è scritta dalle
avanguardie.
La linea morbida e tagliente
dell’innovazione traccia, incisiva,
il sentiero del domani.
Umberto Boccioni
“Forme uniche della continuità nello spazio”
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DCOOS2922
NAZ/039/2008
06_CORR 1
IN COPERTINA
PubliTec Via Passo Pordoi 10 20139 Milano
Assembly & Mechatronics Solutions
Soluzioni di
& meccatronica
Gennaio-Febbraio 2017 118
Per ulteriori informazioni:
FANUC ITALIA S.R.L.
Via delle Industrie, 1/a
20020 Arese (MI)
Tel: +39 02-45795248
Fax: +39 02-45795250
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118
Gennaio-Febbraio 2017
Più efficienza e produttività con FANUC
L’ecosistema di soluzioni FANUC è Industry 4.0-ready: i CNC, le macchine e i robot FANUC collegati
in rete condividono un flusso di informazioni continuo, rendendo subito disponibile un patrimonio di
dati utili per migliorare la produttività e la redditività degli stabilimenti.
Con la piattaforma software FANUC MT-Linki è possibile connettere in rete CNC, macchine e robot e
raccogliere dati per analizzarne comportamento e prestazioni.
MT-Linki è la suite PC che si occupa di monitorare il funzionamento delle soluzioni FANUC, di raccogliere
i dati, pubblicarli in un unico database e renderli disponibili in pagine web dall’aspetto
completamente personalizzabile.
Con MT-Linki è possibile analizzare le prestazioni degli stabilimenti ed entrare in possesso degli strumenti
necessari a prendere decisioni strategiche ponderate. Consente di ridurre i fermo-macchina
e di ottimizzare le prestazioni delle apparecchiature, supportando la manutenzione preventiva delle
risorse.
• Status Monitoring: consente di monitorare lo stato di uno stabilimento; controllare il funzionamento
di un singolo componente o di un gruppo di macchine o robot che eseguono compiti simili o in
sequenza; verificare la presenza di eventuali allarmi.
• Overview Performance: permette l’accesso ai dati relativi alle prestazioni dei singoli componenti,
di gruppi e dell’intero sistema; in pochi istanti si può ottenere una fotografia precisa dell’efficienza
produttiva dell’impianto.
• Diagnostics: utile per approfondire lo storico allarmi; controllare la comunicazione tra le parti e le
macro; scaricare i dati in formato Excel, utili alla produzione di report giornalieri, settimanali o mensili.
Inoltre, grazie alla sua libreria di driver OPC, MT-Linki può raccogliere informazioni anche da PLC e
dispositivi di terze parti.
FANUC MT-Linki è dedicato a tutti i costruttori di macchine e aziende che hanno necessità di mantenere
sotto controllo le prestazioni degli stabilimenti e di rispettare i parametri ottimali che servono al
calcolo degli indici di efficienza OEE e TEEP, ma anche a tutte le aziende che intendono digitalizzare
la fabbrica per aderire allo Smart Manufacturing, ottimizzando i tempi ciclo e riducendo i costi di
produzione.
FANUC helps boosting productivity and efficiency
FANUC solutions for manufacturing are Industry 4.0-ready: all FANUC CNC, Robomachines and Robots
share the same framework and perform a constant flow of information, thus making available
tons of useful data that help improving productivity and profitability.
Thanks to software FANUC MT-Linki, all FANUC products can be easily connected through the same
network; data collection gets easy, and so is the analysis of performances.
MT-Linki monitors the operation of FANUC solutions, collects data, retrieve them in a unique database
and make them available in fully customizable web pages.
With MT-Linki it is possible to analyze plant efficiency and acquire all the necessary tools to make
wise, strategic decisions. MT-Linki helps reducing downtime and optimizing equipment performance,
supporting the preventive maintenance as well.
• Monitoring Status: This function allows to monitor the status of the factory as a whole; it also controls
the operation of a single component or of a group of machines / robots that perform similar tasks or
in sequence; moreover, it verifies the presence of any alarm.
• Overview Performance: Grants access to the performance data of all components, groups and
the entire system; in a few moments you can get a clear picture of production efficiency of the
entire plant.
• Diagnostics: This is useful when it comes to analyze the alarm log; it sets communication between
all parts and macros; from here it is possible to download all data in Excel format, which comes useful
when preparing daily, weekly or monthly reports.
In addition, thanks to its complete library of OPC drivers, MT-Linki can also gather information from
PLCs and third party devices.
FANUC MT-Linki is a tool dedicated to all machine builders and companies who need to keep a
constant eye on the overall performance of plants and to respect the optimal parameters that lead
to the calculation of OEE and TEEP, but also to all the companies that intend to digitalize the factory
and become really “smart”, optimizing cycle times and reducing production costs.
Soluzioni di Assemblaggio & meccatronica
Anno Diciannovesimo
Numero 118 Gennaio-Febbraio 2017
Pubblicazione iscritta al numero 684 del registro
di cancelleria del Tribunale di Milano, in data
19 ottobre 1998.
Direttore responsabile: Fernanda Vicenzi.
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di Comunicazione al numero 2181 (28 settembre 2001).
Questa rivista le è stata inviata tramite abbonamento. Le
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al fine di inviare questa rivista o altre riviste da noi edite o per
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Titolare del trattamento è PubliTec S.r.l. – Via Passo Pordoi
10 – 20139 Milano. Ai sensi dell’art. 7 della stessa Legge,
lei potrà rivolgersi al titolare del trattameto, al numero 02
53578.1 chiedendo dell’ufficio abbonamenti, per la consultazione
dei dati, per la cessazione dell’invio o per l’aggiornamento
dei dati.
Il responsabile del trattamento dei dati raccolti in banche dati
ad uso redazionale è il direttore responsabile a cui ci si può
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pubblicati su questa rivista è permessa previa
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Direzione Editoriale
Fabrizio Garnero - tel. 02/53578309
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Redazione
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Produzione, impaginazione
e pubblicità
Lorenza Petrozzi - tel. 02/53578201
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Ufficio Abbonamenti
Irene Barozzi - tel. 02/53578204
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Il costo dell’ abbonamento annuale
è di Euro 50,00 per l’Italia
è di Euro 100,00 per l’estero
Prezzo copia è Euro 2,60.
Arretrati Euro 5,20
Segreteria vendite
Giusi Quartino - tel. 02/53578205
g.quartino@publitec.it
Agenti di vendita
Marino Barozzi, Patrizia Bulian,
Enrico Di Amario, Marina Gallotti,
Gianpietro Scanagatti
Comitato Tecnico
Fabio Greco
Sergio Paganelli
Franco Perico
Massimo Vacchini
Stampa
Grafica FBM (Gorgonzola - MI)
6 GENNAIO-FEBBRAIO 2017

7 - Zimmer 1
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08_CORR 1
CONTENUTI
ABB.......................................................................... 23, 72
ABL Automazione ....................................................... 9
Advantech................................................................... 30
Aerotech...................................................................... 29
Affidabilità & Tecnologie .......................................... 72
AIdAM ..............................................................10, 31, 78
AIRI ................................................................................ 52
Alfamatic ...................................................................17
ATC Italia ....................................................................45
Balluff Automation ..............................................21, 26
burster Italia...............................................................13
Cluster Fabbrica Intelligente (CFI) ............................ 56
Comau ......................................................................... 72
Dymaco Group ........................................................... 32
Eichenberger Gewinde ......................................71, 92
Fanuc Italia ................................................. 1ª cop., 72
Festo ....................................................................... 62, 92
Galileo Business Consulting........................................ 78
Gimatic........................................................................23
Hannover Express......................................................61
Hiwin ........................................................................ 1, 25
igus................................................................. 4ª cop.,18
Image S ....................................................... 3ª cop., 88
Industrie Lyon .............................................................83
International Federation of Robotics (IFR) ............... 46
ISCRA dielectrics ......................................................... 24
Kabelschlepp Italia ..................................................... 24
K.L.AI.N.robotics.................................................... 5, 32
Kolver............................................................................ 22
Kuka Roboter Italia ..................................................... 72
Lamanna F.lli ..............................................................25
LaserApp & CUTWELD 2018 ....................................96
M&MT ..........................................................................51
Marchesini Group........................................................ 66
Mechatronics and Dynamic Devices (MDQUADRO)... 32
Pamoco ....................................................................... 30
Procma......................................................................... 34
Rockwell Automation ................................................. 14
Rollon............................................................................ 21
Samac........................................................... 2ª cop., 20
Schunk Intec ................................................................ 84
SICK............................................................................... 22
Sinta .......................................................................11, 40
SIRI................................................................................. 46
SMC Italia ..................................................................... 26
SPS IPC Drives Italia 2017 ...................................... 55
Tiesse Robot ................................................................. 72
TMP Engineering .......................................................29
Universal Robots .......................................................... 72
VS Engineering............................................................. 40
Vuototecnica .............................................................. 2
Yaskawa Italia.............................................................. 20
Zimmer Group ............................................................. 7
8 GENNAIO-FEBBRAIO 2017
& meccatronica 118

9 - ABL 1

10-11 1
NEWS
Associazione
Italiana di
Automazione
Meccatronica
Novità e impegni istituzionali
Sulla scia di quanto realizzato nel 2016, in cui un
ruolo fondamentale è stato giocato dall’internazionalizzazione,
con il consolidamento delle
relazioni già intessute in Serbia, l’apertura di un desk
AIdAM dedicato presso la Camera di commercio
italo-ceca di Praga e l’avvio di importanti relazioni
di collaborazione con la Tunisia, i prossimi 12 mesi
saranno consacrati alla stabilizzazione dei processi
già avviati e alla ricerca di nuovi spazi di collaborazione.
Numerosi i nuovi mercati potenzialmente interessanti.
Tra questi: Stati Uniti, Polonia, Romania, Francia e
Gran Bretagna. Sono già confermate per il mese di
aprile, inoltre, le missioni in Iran e India.
Non solo all’estero è rivolta la crescita dell’associazione.
Con il recente lancio di un sito internet completamente
ristrutturato si è, infatti, inaugurata una
nuova epoca virtuale, caratterizzata da maggiore
visibilità e un’attenzione speciale al mondo dei social
network.
Per finire, l’appuntamento forse più atteso è l’elezione
dei nuovi vertici associativi, in programma durante
l’Assemblea Generale prevista per il prossimo
mese di marzo.
New Projects
and Institutional Events
In 2016, a major role was played by internationalization
and numerous goals were fulfilled in this field: the
consolidation of relations already established in Serbia,
the opening of a new AIdAM service desk based at the
Italian-Czech Chamber of Commerce in Prague and,
last but not least, the development of a new partnership
with Tunisia. The next 12 months will be devoted to the
strengthening of all actions already taken and the
extension of cooperation to new policies.
New target markets, such as the United States,
Poland, Romania, France and Great Britain, are being
considered, while missions to Iran and India have already
been scheduled for April.
However, the development of the association is not entirely
focused on overseas markets.
The redesigned website launched last December
opened a new virtual era, which promises to increase
visibility for the association with greater attention to social
networks. Finally, the election of the new board members,
occurring on the occasion of the General Assembly
annual meeting, next March, is perhaps the most highly
anticipated event for this year.
10 GENNAIO-FEBBRAIO 2017 & meccatronica 118

11 - SINTA 1

10-11 2
NEWS
Associazione
Italiana di
Automazione
Meccatronica
Piattaforma di collaborazione
italo-tunisina
Èprevista per i primissimi giorni di marzo a Tunisi la
conferenza per il lancio della Piattaforma di collaborazione
italo-tunisina per le tecnologie e i sistemi
produttivi avanzati. L’evento, organizzato congiuntamente,
per parte italiana, da AIdAM con il patrocinio
dell’Ambasciata italiana e della Camera di commercio
italo-tunisina e, per parte tunisina, da CONECT, associazione
degli imprenditori tunisini e dalle Università
di Cartagine e Sfax con ampio sostegno da aziende e
istituzioni, si ripromette di dare vita a una cooperazione
simile a quella avviata con successo da AIdAM in Serbia
ormai tre anni fa.
Dopo una prima giornata di apertura, nella quale è
annunciato l’intervento di relatori esperti del settore,
è programmata una seconda giornata interamente
dedicata agli incontri b2b, durante la quale le
aziende italiane partecipanti al progetto incontreranno
gli imprenditori tunisini per una prima occasione
di dialogo e scambio. Lo scopo della Piattaforma
è, infatti, proprio il rafforzamento delle relazioni
economiche tra i due Paesi attraverso partnership
istituzionali, accordi bilaterali, attività congiunte e
programmi per giovani ricercatori, per promuovere
una stretta collaborazione tra ricerca e industria.
Solamente la sinergia di queste due sfere d’azione
può infatti garantire il successo delle iniziative promosse
nell’ambito della Piattaforma.
Italian-Tunisian
Collaboration
Platform
The Launch Conference of the Italian-Tunisian
Collaboration Platform in Advanced Technologies
and Systems is scheduled for the beginning of
March. The event, aimed at developing a cooperation
similar to the one AIdAM successfully established in
Serbia three years ago, is organized for the Italian side
by AIdAM, supported by the Italian Embassy and the
Italian-Tunisian Chamber of Commerce and, for the
Tunisian one, by CONECT, the association of Tunisian
entrepreneurs, the Universities of Carthage and Sfax,
with a relevant support provided by companies and
institutions. While the opening day will host several
experts in this field and will be devoted to seminars and
workshops, the second day will be entirely devoted to
b2b meetings between the attending Italian companies
and the Tunisian entrepreneurs, as a first occasion for
exchange and dialogue. The Platform is intended to
strengthen and facilitate Italian-Tunisian economic
relations through institutional partnerships, joint bilateral
projects, joint activities and joint programmes for young
researchers, in order to realize an intensive industryresearch
intertwined collaboration.
Only the synergy of these two domains can indeed
guarantee the initiatives promoted by the Platform
to be successful. It is however necessary to start from
the establishment of an effective framework to boost
innovation in the manufacturing industry.
As a second step, concrete actions should be taken
within this framework in order to encourage scientific,
research and technology innovation in the domain of
Advanced Manufacturing Technologies and Systems,
in particular in the fields of mechatronics, robotics and
industrial automation.
12 GENNAIO-FEBBRAIO 2017 & meccatronica 118

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14-16 1
CRONACA
L’evoluzione
meccatronica della
movimentazione
Si chiama iTRAK ® il sistema di movimentazione intelligente sviluppato da
Rockwell Automation e finalizzato a incrementare la redditività di costruttori
di macchine e utilizzatori finali. Realizzato con un approccio fortemente
meccatronico alla ricerca della massima flessibilità di produzione, il sistema
si basa sul controllo indipendente dei carrelli azionati magneticamente
su percorsi sia rettilinei che curvilinei.
di Cesare Pizzorno
Gli attuali scenari di mercato premiano le aziende
che riescono a migliorare le proprie prestazioni,
incrementare la redditività e, nel contempo, ridurre
i costi. Il sistema di movimentazione intelligente
iTRAK ® , sviluppato da Rockwell Automation, grazie al
suo innovativo approccio meccatronico aiuta le aziende,
sia che si tratti di utilizzatori finali che di costruttori di
macchine, a soddisfare questi obiettivi.
14 GENNAIO-FEBBRAIO 2017 & meccatronica 118

14-16 2
La principale evoluzione del sistema integrato iTRAK
consiste nell’eliminazione di tutti gli apparati meccanici
basati su catene o cinghie pilotati da motori rotativi.
I carrelli azionati magneticamente che si muovono in
modo indipendente lungo un percorso rettilineo o curvilineo
permettono di superare i limiti delle macchine
automatiche tradizionali.
Oltre i limiti delle tradizionali
soluzioni di movimentazione
Infatti, le soluzioni tradizionali di movimentazione, anche
se dotate di trasmissione elettronica, hanno dei
limiti che si ripercuotono sulle possibilità applicative
offerte a costruttori e utilizzatori: tutti i prodotti in macchina
si muovono contemporaneamente, i formati di
produzione sono limitati, il cambio formato è laborioso,
richiede molto tempo ed è un freno alla flessibilità e alla
realizzazione di piccoli lotti produttivi.
“iTRAK è una soluzione integrata pensata per sostituire
la tecnologia tradizionale, ormai superata perché sfruttata
fino ai propri limiti e non più rispondente ai dettami
della nuova rivoluzione industriale”, ha detto Riccardo
Guaglio, Commercial Engineer Motion - Italian Region
di Rockwell Automation, che ha parlato del sistema al
Forum Meccatronica 2016. “L’altissimo contenuto di
meccatronica apre nuove frontiere nella progettazione
delle macchine automatiche. Il sistema è in linea
con i bisogni attuali: permette, da una parte, ingombri
e tempi di cambio formato estremamente ridotti e,
dall’altra, velocità e flessibilità di produzione mai raggiunte
prima”.
Cambio di formato immediato per
realizzare anche piccoli lotti
La tecnologia dei motori lineari ha consentito di creare
dei carrelli passivi (movers) che scorrono su un binario
(power module). Più movers, ognuno dei quali in grado
di portare fino a 100 kg, raggiungere una velocità di 7
m/s e avere accelerazioni fino a 10 g, possono coesistere
sullo stesso power module.
I power module sono disponibili sia rettilinei che curvi.
Affiancandoli l’un l’altro si creano dei percorsi su cui i
carrelli possono spostarsi in modo indipendente. È possibile
creare diverse forme su cui i movers gestiscono il
movimento del prodotto e sfruttare questo sistema per
raggiungere performance di macchina decisamente
superiori. Tutto questo garantisce un livello molto elevato
di flessibilità nella gestione della macchina.
Benefici sia per gli end-user
che per i costruttori
L’applicazione del sistema di movimentazione iTRAK
consente agli end-user di incrementare la produttività
del 50% o più, abbassare i tempi di fermo per
n NEWS ARTICLE
The Mechatronic Trak Evolution
It’s named iTRAK ® the intelligent track system developed by Rockwell Automation and aimed at increasing
the profitability of machine builders and end-users. Relying on a strongly mechatronic approach and
searching for the highest flexibility in production, the system is based on the independent control of multiple
magnetically propelled movers on straight and curved paths.
T
he current market scenarios favour companies
capable to improve their own performances,
increase profitability and, at the same time, reduce
costs. The iTRAK ® the intelligent track system, developed
by Rockwell Automation, due to its innovative approach
helps the companies, either machine builders or end-users,
meeting such goals.
The most innovative feature of the iTRAK integrated
system lays in the elimination of all the mechanical
elements based on chains or belts and driven by rotating
motors. The magnetically propelled movers that move
independently on straight and curved paths make it
possible to overcome the limits of traditional automatic
machines.
Beyond the limits of traditional
motion control solutions
In fact, traditional motion control solutions, also those
with electronic line shaft, have some limits resulting in
application opportunities for machine builders and
users: all the products on-board move at the same time,
production formats are limited, format changeover is not
easy, requires a lot of time and restrains flexibility or shorter
runs.
“iTRAK is an integrated solutions conceived to replace
traditional technology, outdated indeed as fully exploited
and not suitable for the concepts of the new industrial
revolution”, said Riccardo Guaglio, Commercial Engineer
Motion - Italian Region at Rockwell Automation, who
PubliTec
JANUARY-FEBRUARY 2017 15

14-16 3
CRONACA
cambi formato, ridurre le dimensioni delle macchine
con risparmio di spazio nell’area di produzione, operare
su piccoli lotti rimanendo comunque in attivo e
ridurre drasticamente i costi di manutenzione.
I costruttori di macchine godono, invece, di una
maggiore flessibilità con un unico progetto; possono
dare valore aggiunto ai propri clienti, disporre di
macchine con design differenziato e macchine più
piccole con meccanica più semplice.
Il sistema iTRAK di Rockwell Automation è disponibile
come unità completamente personalizzata e
assemblata, come componenti singoli, o ancora
come una combinazione di parti personalizzate e
standard. Inoltre, è possibile combinare in vari modi
sezioni curve o dritte per creare forme ovali, rettangolari
e quadrate.
La forma può essere ruotata in orizzontale, in verticale
o lungo qualsiasi asse.
n
La tecnologia dei motori
lineari ha consentito di
creare dei carrelli passivi
(movers) che scorrono su un
binario (power module). Più
movers, ognuno dei quali in
grado di portare fino a 100
kg, possono coesistere sullo
stesso power module.
Linear motor technology
allowed developers to
build movers rolling on rails,
or power module. Several
movers, each capable
to bear up to 100 kg, can
beonthesamepower
module.
talked about the system at Forum Meccatronica
2016. “The very high mechatronic concepts applied
pave new ways in the design of automatic machines.
Thesystemisalsoup-to-date:itallowsfor,ontheone
hand, extremely reduced amount of space required
and format changeover time and, on the other hand,
unprecedented production speed and flexibility”.
Very fast format changeover
to have also shorter runs
Linear motor technology allowed developers to build
movers rolling on power modules. Several movers,
each capable to bear up to 100 kg, reach a speed of
7 m/s and have accelerations up to 10 g, can be on
the same power module. The power modules can be
both straight and curved. By putting them one close
to the other, it is possible to have paths on which the
movers may move independently. It is also possible to
create several shapes, on which the movers manage
the product motion, thus exploiting such a system
to achieve even higher machine performances.
This results in a very high degree of flexibility in the
machine management.
Benefits for end-users
and machine builders
The iTRAK system allows end-users to increase production
rate of 50% or more, reduce downtime for changeover,
have smaller machine size, thus saving floor space, have
shorter runs and lower periodic maintenance.
On the other hand, machine builders enjoy an
increased flexibility with a single design; they can
provide customers with added value; have a
differentiated machine design and smaller machines
with simpler mechanics. The iTRAK system from Rockwell
Automation can be purchased as a fully customized
and assembled unit, as individual components or as
a mix of customized and standard parts. Furthermore,
curved and straight sections can be combined in
different combinations to create ovals, rectangles, and
squares. The shape can also be rotated into horizontal or
vertical orientations along any axis. n
16 GENNAIO-FEBBRAIO 2017 & meccatronica 118

17 - ALFAMATIC 1
Molto più che una pressa
Gli attuatori elettrici della serie SA combinano
la precisione di uno strumento di misura
con la forza di una pressa idraulica.
Per milioni di pressature, una uguale all’altra.
• 5 modelli con forza da 10 a 100kN
I cilindri della Serie SA sono strumenti
ideali quando si voglia eseguire e controllare
con precisione il processo di pressatura.
Sono disponibili come attuatore singolo
o come pressa completa e certificata.
Vite con tecnologia a rulli satelliti.
Precisione ed affidabilità anche
nelle condizioni più gravose.
• controllo costante
della velocita della forza
e della posizione
• arresto preciso a valore
di forza o di corsa
raggiunto
• utilizzabili in trazione
ed in spinta
Modello SA25
Modello SA100
Alcuni esempi applicativi:
La qualità è garantita dai sistemi
di controllo Alfamatic.
ASSEMBLARE PRESSARE CLINCIARE RADDRIZZARE CALIBRARE CLASSIFICARE VALORI VALORI
DI ROTTURA DI FLESSIONE
G&B COMUNICAZIONE
20010 S. Giorgio su Legnano (MI), Italy, Via Magenta 25
Tel. +39 0331 40.69.11, Fax +39 0331 40.69.70
E-mail: info.sa@alfamatic.com, www.alfamatic.com

18-19 1
CRONACA
La guida lineare per
carichi pesanti
La sigla HD (Heavy Duty) identifica la versione per carichi pesanti
della guida lineare drylin T di igus, ora disponibile anche con giochi
La guida
lineare drylin T
DH con giochi
registrabili e
profilo in alluminio
anodizzato duro
garantisce attrito
ridotto e pochi
interventi di
manutenzione,
anche in
condizioni difficili.
registrabili. La nuova tipologia di guida si propone, così, di assicurare
agli utilizzatori una maggiore precisione anche in applicazioni
difficili, come quelle caratterizzate da sporco, residui adesivi o fango.
Progettata appositamente con le stesse dimensioni delle guide a
sfere classiche, la serie drylin T HD si può utilizzare anche in impianti
già esistenti.
di Sebastiano Mainarda
ThedrylinTHD
linear bearing
guide with freely
adjustable
bearing
clearance and
hard-anodised
aluminium rail for
low-friction and
low-maintenance
running even
under difficult
conditions.
Lo specialista tedesco in motion plastics igus ha presentato
la guida drylin T nella sua versione per carichi
pesanti con giochi registrabili. Questo nuovo prodotto
offre agli utenti una maggiore precisione nei movimenti
lineari, anche negli ambienti più difficili. La versione HD
con coperchi in acciaio inossidabile è ideale per gli ambienti
sporchi ed è insensibile a urti e vibrazioni.
La registrazione dei giochi dei carrelli
è semplice e veloce
Sporco, residui adesivi o fango sono tutti fattori che possono
influire sul funzionamento di una guida lineare. Per
prevenire ciò, igus, azienda con sede a Colonia, ha sviluppato
una versione per carichi pesanti della sua guida
lineare drylin T.
La guida prevede ora la possibilità di registrare i giochi
al fine di ottenere una maggiore precisione anche nelle
applicazioni difficili. La registrazione dei giochi dei carrelli
TW-12-20 è semplice e veloce. Per registrarli, basta utilizzare
una chiave a brugola. Dal momento che gli elementi
scorrevoli realizzati nel materiale autolubrificante iglidur J
sono integrati nel carrello in modo che non si perdano, il
carrello può essere rimosso dal profilo di guida e facilmente
rimesso in posizione durante il montaggio.
18 GENNAIO-FEBBRAIO 2017 & meccatronica 118

18-19 2
Il sistema lineare completo presenta un attrito ridotto ed
è resistente all’usura. Le particelle non restano attaccate
al carrello e non possono impedirne la corsa, quindi non
è necessario utilizzare alcun para polvere. Sia il profilo in
alluminio anodizzato duro che il carrello in alluminio anodizzato
con coperchi in acciaio inox sono resistenti alla
corrosione.
Un’alternativa interessante alle guide a rulli
Il carrello assicura, inoltre, scorrevolezza e stabilità durante
i tragitti lineari. Non risente degli impatti ed è in grado di
tollerare carichi fino a 740 kg. Una caratteristica, quest’ultima,
che lo rende ideale per le applicazioni estreme. Il
peso contenuto e la compattezza del sistema rendono
molto facile il montaggio. La versione flottante dei carrelli
riduce incredibilmente i tempi di assemblaggio e allineamento.
Le qualità del sistema, ovvero la capacità di carico, l’assenza
di lubrificanti e la resistenza agli agenti esterni, fanno
della serie drylin T HD un prodotto molto interessante
per diversi settori industriali, ad esempio quello del legno,
le attrezzature per la saldatura o l’edilizia. La possibilità di
regolare manualmente i giochi offre grandi possibilità per
una vasta gamma di applicazioni.
La serie drylin T HD di igus è stata appositamente progettata
con le stesse dimensioni delle guide a sfere classiche:
è quindi possibile utilizzarla anche in impianti già esistenti
senza alcuna difficoltà. n
n NEWS ARTICLE
The Heavy-Duty Linear Guide
HD stands for the Heavy-Duty version of igus drylin T linear guide, now available also with adjustable
clearance. The new type of guide aims to ensure the users higher precision also in difficult extreme
applications, such as those characterized by dirt, adhesive residue or mud. Deliberately designed
to have the same dimensions as classical roller guides, the drylin T HD can be also used on existing
installations without difficulty.
T
he German specialist in motion plastics igus recently
introduced the drylin T guide as a heavy-duty version
with adjustable clearance. This new product provides
users with more precision during linear movement, even in
very rough environments. The HD version with stainless steel
cover is also suitable for heavy loads in dirty surroundings
and is insensitive to impacts.
The guide carriages adjustment
is very simple and fast
Dirt, adhesive residue or mud are all factors that can
influence the running of a linear guide system. In order to
counter this, igus GmbH from Cologne has developed a
heavy-duty version of the drylin T linear guide.
This is now also available with adjustable clearance in
order to achieve greater adjusting precision even in
difficult environments. The heavy-duty guide carriages
TW-12-20 can be adjusted seamlessly in the bearing
clearance. This is very easy to do with an allen key. As
the plastic sliding elements made of the self lubricated
material iglidur J are integrated into the carriage in such a
way that they cannot be lost, they can be easily removed
from the rail and pushed back on for assembly purposes.
The complete linear guide causes little friction and is wear
resistant. Particles cannot stick to the carriage and impair
running as no lubricant of any kind is necessary. Both
the rail made of hard-anodised aluminium as well as the
carriage made of anodised aluminium with a stainlesssteel
cover are corrosion resistant.
An interesting alternative to roller guides
In addition, the carriage simultaneously ensures easy and
robust linear guidance. It is insensitive to impacts and
can tolerate high loads of up to 740 kg and is therefore
ideal for difficult extreme applications. The low weight
and the compactness of the system allow easy and
uncomplicated assembly.
The range of floating bearing versions offered reduces
assembly and alignment times drastically.
Due to the qualities of the system, namely its load bearing
capacity, the absence of lubricants and its resistance
to the influence of surroundings, the drylin T HD is an
attractive product for many different branches of industry.
Uses in the wood industry, for welding equipment or for
equipment construction are just some examples. The
possibility of manual clearance adjustment, however,
offers great potential for a wide range of applications.
As the drylin T HD was deliberately designed to have the
same dimensions as classical roller guides, the retrofitting
of existing installations is possible without difficulty. n
PubliTec
JANUARY-FEBRUARY 2017 19

20-21 1
ATTUALITÀ
In prima linea sulla
Smart Factory
“Let’s get on board Industry 4.0”.
Questo è il messaggio che Samac
vuole trasmettere all’interno
e all’esterno della propria
organizzazione, attraverso
la proposizione di un nuovo
logo dedicato al percorso verso
l’applicazione dei concetti della
Smart Factory.
L’azienda bresciana, specializzata
nella progettazione e realizzazione
di macchine per l’automazione
di assemblaggio e collaudo, ha
implementato un programma
di sviluppo bidirezionale: posizionarsi
in prima linea per affrontare in modo
propositivo le esigenze del mercato
in ottica 4.0 e gestire all’interno della
propria organizzazione i cambiamenti
necessari per ottimizzare
la cultura Smart. Il primo step è la
comprensione del livello tecnologico
attualmente raggiungibile
rispetto allo stato dell’arte della
componentistica hardware offerta
dal mercato, che Samac sta
acquisendo attraverso un confronto
con i propri partner e fornitori, unito
a un’attività di R&S dedicata.
La via verso Industry 4.0 è stata
intrapresa dall’azienda bresciana
ben prima che fosse coniata la
terminologia ad hoc, in particolare
attraverso investimenti profusi
nell’interconnessione dei dati di
processo della macchina con il
sistema gestionale dell’azienda
utilizzatrice e nell’applicazione dei
concetti Lean sui sistemi forniti, quali
la tracciabilità totale e la reattività
dell’impianto in ottica just-in-time.
Il logo “Let’s get on board Industry
4.0” si aggiunge alla campagna
pubblicitaria “Smart in Italy”,
proposta dall’inizio del 2015, al fine di
confermare l’impegno di Samac a
rappresentare il punto di riferimento
per chi voglia intraprendere il
decisivo cammino verso la fabbrica
intelligente.
At the forefront of
the Smart Factory
“Let’s get on board Industry 4.0”.
This is the message that Samac aims
to spread internally and externally
through the creation of a new logo
addressed to the company’s path
towards the application of the Smart
Factory concepts. The company,
whose headquarters are nearby
Brescia and specialized in designing
and manufacturing assembly and
test machines, implemented a bidirectional
development plan, aimed
at standing at the forefront to face
actively 4.0 market requirements
as well as managing within its own
organization the necessary changes
to optimize Smart culture.
The first step deals with understanding
the technological level currently
achievable with regard to hardware
components available in the market.
To do this, Samac is currently talking
with its partners or suppliers, as well as
promoting dedicated R&D activities.
The way to Industry 4.0 was taken
by the company even before the
name became widespread, in
particular by means of investments
in the interconnection of machine
process data with the customer’s
management software as well as in
the application of Lean concepts,
such as full traceability and plant
reactivity in a just-in-time view, on
already provided systems.
The “Let’s get on board Industry 4.0”
logo joins the adv campaign named
“Smart in Italy”, launched at the
beginning of 2015 in order to prove
Samac efforts to act as a benchmark
to whoever wants to undertake
the crucial path towards the smart
factory.
Investimenti in Europa
Il Gruppo giapponese Yaskawa
intensifica la sua presenza
in Europa, con l’obiettivo di
diventare uno dei due principali
produttori di robot industriali nei
mercati target a medio termine.
La società prevede di espandere
la propria capacità produttiva e
di aprire un nuovo stabilimento
di produzione robot e un nuovo
centro di sviluppo della robotica
europea in Slovenia, oltre ai
suoi impianti di produzione
già esistenti in Giappone e
Cina. I primi robot Yaskawa di
produzione totalmente europea
sono previsti in uscita dalla nuova
linea di produzione nel corso
del 2018.
Investments in Europe
Japanese technology group
Yaskawa is proposing to intensify
its presence in Europe, with the
aim of becoming one of the
two leading manufacturers of
industrial robots in strategic
target markets in the medium
term. The company plans to
expand its production capacities
and open a new robot
manufacturing plant and a new
European robotics development
centre in Slovenia in addition to
its existing production facilities
in Japan and China. The first
Yaskawa Motoman robots
from all-European production
are expected to roll off the
production line in 2018.
20 GENNAIO-FEBBRAIO 2017 & meccatronica 118

20-21 2
SEMPLICEMENTE
PERFETTA:
PROCESSI TRASPARENTI
PER LA PRODUZIONE
INTELLIGENTE
Ancora più ampia
l’offerta nel linear motion
Rollon, il Gruppo internazionale
con base a Vimercate,
specialista in soluzioni per la
movimentazione lineare per
diversi settori, ha annunciato
il closing dell’acquisizione
dell’azienda italiana TMT,
con sede a Milano e
stabilimento produttivo a
Castel San Giovanni (PC),
produttrice di guide e sistemi
lineari e controllata da
Mondial S.p.a.
L’acquisizione rafforza Rollon
nell’offerta di soluzioni per
il linear motion, ampliando
l’attuale gamma con prodotti
complementari, in particolare
le guide “Speedy Rail”,
prodotto di punta di TMT.
Realizzate in lega di alluminio,
leSpeedyRailsonoguide
strutturali particolarmente
resistenti all’usura anche in
ambienti critici.
Rollon consolida così la propria
posizione nel settore delle
macchine industriali e nelle
applicazioni per l’industria
dell’automotive, della
ceramica, vetro e metalli, oltre
che del packaging, e compie
un ulteriore passo nel percorso
di espansione sul mercato
nazionale ed internazionale,
dopo le acquisizioni della
torinese Tecno Center e della
tedesca Hegra nel 2015.
A wider offer
in linear motion
Rollon, the international
Group based in Vimercate
and specializing in linear
motion solutions for several
sectors, completed
the acquisition of the
Italian company TMT,
headquartered in Milan, with
a production site in Castel
San Giovanni (Piacenza).
The company manufactures
linear guides and systems and
is controlled by Mondial S.p.a.
The acquisition strengthens
Rollon offer of linear motion
solutions, broadening
the current range with
complementary products,
especially the “Speedy
Rail” guides, the main TMT
product. Manufactured in
aluminium alloy, the Speedy
Rail are structural guides
particularly wear-resistant also
in challenging environments.
Rollon enhances its position
in the field of industrial
machines and applications
for the automotive, ceramic,
glass, metal and packaging
industries, also making a
further step towards the
expansion in the national
and international markets,
following the acquisitions of
the Turin-based Tecno Center
and the German company
Hegra, back in 2015.
Sistemi ad autoregolazione
garantiscono l‘automazione sicura.
www.balluff.com
PubliTec

22_CORR 1
RIBALTA
Unità di controllo per avvitatori
Per garantire la migliore precisione possibile, la serie di unità di
controllo EDU2AE di Kolver è ora interamente dotata di tecnologia
switching e nuovo software. Grazie alla nuova tecnologia switching
90-260 V AC, tutte le unità di controllo sono pensate per utilizzo
universale e, al tempo stesso, risultano più potenti e con un peso
ridotto del 40% rispetto ai modelli precedenti. Tutte le EDU2AE sono
estremamente performanti: la combinazione del trasformatore
switching e del nuovo avanzatissimo software permette agli
avvitatori PLUTO & MITO di raggiungere una precisione migliore del
+/- 5% su tutto il campo di coppia, garantendo dei valori di CM e
CMK a livello dei migliori avvitatori di classe A. Presentano inoltre
una maggiore resistenza in ambienti con disturbi elettromagnetici:
tutte le unità sono conformi alle norme 61000-6-2 e 61000-6-3. Il
pannello posteriore e il fondo in acciaio garantiscono migliori
caratteristiche EMC. Tramite le nuove funzionalità gli utenti possono
impostare due diverse velocità per ogni avvitatura (la prima più
veloce, la seconda più lenta) per un migliore adattamento a
qualsiasi esigenza. Per applicazioni che non richiedono il controllo
del tempo massimo è inoltre possibile selezionare un tempo infinito
di avvitatura in senso orario. Tutte le unità della serie EDU2AE sono
ora fornite con software multilingua: a scelta tra italiano, inglese,
francese, spagnolo, portoghese, tedesco.
Control units for screwdrivers
Kolver EDU2AE series of controllers for MITO & PLUTO screwdrivers has
been totally renovated and fully upgraded to improve the system
performances. Thanks to the new switching technology and a stateof-the-art
advanced software for torque controlling, it is now possible
to reach the most accurate results with CM/CMK values higher than
ever. All units are meant for universal usage and are equipped with
a high power switching transformer with 90-260 V AC power supply
for 100% more power and 40% weight reduction.
The combination of the switching transformer and new software
allows the MITO & PLUTO screwdrivers to reach a much higher
accuracy, better than +/- 5% all over the torque range.
All units comply to 61000-6-2 and 61000-6-3 standards and therefore
have better endurance in environments with high noise and
interference levels. Improved EMC features are guaranteed thanks
to solid steel base and back panel. The new features allow users to
select a fast approach speed and a final tightening speed to adapt
to any type of application
and it is also possible to
select an endless time
of clockwise rotation for
any application requiring
no max time option. The
new EDU2AE control units
are now multilanguage:
it is possible to choose
between English, Italian,
German, French,
Portuguese or Spanish.
Ampio catalogo di sensori
I sensori sono i protagonisti silenziosi nell’Industry
4.0. Per questo motivo, SICK ha riservato loro una
linea Prime, ossia una selezione di prodotti che
propone solo il meglio della tecnologia attualmente
disponibile. La categoria Prime di SICK, infatti, è in
continua espansione e accoglie unicamente i sensori
con i più alti standard qualitativi presenti sul mercato,
che garantiscono affidabilità anche nel lungo
periodo. Per riuscire a mantenere questa promessa,
tutti i sensori vengono testati nelle condizioni più
stressanti, fino a raggiungere il massimo grado di
robustezza e attendibilità persino nelle condizioni più
estreme.
Ogni famiglia di prodotto è inoltre declinata in
numerose varianti di materiali, come il VISTAL ® o il
Teflon ® , per resistere negli ambienti più gravosi.
Broad sensor catalogue
Sensors are the silent protagonists of Industry 4.0.
For this reason, SICK created a “Prime” line, made
of selected products that represent at best the
technology currently available. The expanding SICK
Prime category, in fact, welcomes only sensors with
very high quality standards available in the market,
reliable also in the long term. To keep such a promise,
all the sensors are tested in the most challenging
conditions, to reach the highest level of sturdiness
and reliability even in extreme conditions. Besides,
each product family has several variants in terms of
materials, like VISTAL ® or Teflon ® , to stand also very
challenging environments.
22 GENNAIO-FEBBRAIO 2017 & meccatronica 118

22-26 2
L’IoTSP per la manutenzione
La soluzione AC500 Condition Monitoring System di ABB permette di integrare in un’unica piattaforma il
monitoraggio e il controllo di macchinari rotanti e la sicurezza in ottica IoT.
La soluzione integrata AC500 CMS di ABB è in grado di controllare e rilevare i parametri meccanici dei
macchinari rotanti per anticipare condizioni anomale rispetto all’operatività standard, allo scopo di
pianificare gli interventi di manutenzione. È scalabile e rappresenta un tipico esempio di applicazione
dell’Internet of Things. Inoltre, AC500 CMS permette di integrare il controllo e il monitoraggio tipico
di una soluzione CMS con la gestione della sicurezza del PLC AC500-S in un unico sistema, offrendo
affidabilità, efficienza e flessibilità. Oltre alla suite Automation Builder, configurazione e programmazione
possono essere effettuate con un editor di sicurezza certificato conforme a SIL 3 (IEC 62061) e PLe (ISO
13849). L’Internet of Things, Services and People (IoTSP) rappresenta una specifica visione di ABB dell’Internet delle Cose: una
concezione integrata dell’industria comprendente non solo gli oggetti, ma anche i servizi e le persone.
The IoTSP for maintenance
The AC500 Condition Monitoring System (CMS) from ABB allows users to integrate in only one platform monitoring and control of
rotary machines as well as IoT safety. The AC500 CMS integrated solution can control and detect the mechanical parameters
of rotary machines to predict any condition that doesn’t comply with standard efficiency, so to schedule maintenance
interventions. It is also scalable and represents a clear example of an IoT application.
Besides, the AC500 CMS makes it possible to integrate the typical control and monitoring of a CMS solution with PLC AC500-S
safety management in only one system, thus joining reliability, efficiency and flexibility. In addition to the Automation Builder
suite, set-up and programming can be carried out with a certified service editor, also compliant to SIL 3 (IEC 62061) and PLe (ISO
13849). The IoTSP is the specific ABB vision of the Internet of Things. It is an integrated concept of industry that includes not only the
objects, but also services and people.
I N D U S T R Y 4 . 0
Noprogramming required
PLUG&PLAY
No progra mming
required
Gimatic anticipa l’evoluzione dell’industria 4.0
con il rivoluzionario EQC75.
Il nuovo cambia utensile elettrico consente
l’operazione di aggancio e sgancio dell’utensile
tramite comandi remoti, collegati sulla parte
statica del macchinario.
Questo consente di eliminare ogni tipo di
cablaggio elettrico sulle parti in movimento o
sul braccio del robot e, oltre a mantenere la
connessione meccanica anche in assenza di
alimentazione elettrica, evita l’utilizzo di ingombranti
condutture o catenarie e riduce al
minimo le manutenzioni di cavi e connettori.
È inoltre possibile assicurare il riconoscimento
degli utensili tramite il sistema di trasmissione
contact-less a tecnologia RFID.
WITH OUR HANDS
www.gimatic.com

24_CORR 1
RIBALTA
Dosatore per liquidi bicomponenti
Si chiama IOTA-RB il sistema a rapporto fisso per il dosaggio
di prodotti liquidi bicomponenti proposto da Iscra Dielectrics.
Particolarmente indicato per l’erogazione di microdosi,
consente di erogare una quantità costante di prodotto
miscelato. Premendo il pedale di avvio
la macchina esegue un singolo ciclo
di erogazione e successiva ricarica. La
quantità di prodotto erogabile può essere
variata entro un certo intervallo predefinito.
Sono disponibili vari modelli e
configurazioni in base al tipo di
applicazione e al materiale da utilizzare.
Opportunamente configurato, il modello
IOTA-RB si adatta al montaggio su sistemi
robotizzati per operazioni di dosaggio
automatico.
Queste le caratteristiche tecniche del
sistema: rapporti miscelazione 1:1 - 12:1
(in volume); dose erogabile 0,012 - 7 cc
(rapporto 1:1); viscosità massima 500.000
cPs: precisione ≤1%; pressione di lavoro
2 - 7 bar; serbatoi a gravità da 500cc o
pressurizzati; peso 8,6 kg (mod. da banco),
4,0 kg (mod. per robot).
Dispense machine for two-component liquids
IOTA-RB is the fixed-ratio system for the metering of twocomponent
liquids proposed by Iscra Dielectrics. Particularly
indicated for dispensing micro-doses, it allows users to
dispense a steady stream of mixed product. By pressing the
start pedal, the machine performs
a single dispensing cycle and a
subsequent recharge. The released
amount of product can be varied
within a certain preset interval.
Various models and configurations are
available, depending on the type of
application and the products involved.
When appropriately configured, the
IOTA-R model is suitable to be mounted
on robotic systems for automatic
dispensing operation.
Here are the technical data of the
system: mixing ratio 1:1 - 12:1
(in volume); metered dose 0,012 - 5 cc
(ratio 1:1); maximum viscosity 500,000
cPs; precision ≤1%; working pressure
2 - 7 bar; tanks either gravity or
pressurized tanks; weight 8,6 kg (bench
mode) or 4 kg (robot mode).
Sistema completo di componenti di fissaggio
Kabelschlepp ha ampliato la sua gamma di portacavi per
ufficio con il PROTUM Office P0240GS con nuovi collegamenti da
scrivania e da terra, un sistema completo per il montaggio rapido
e semplice sui mobili d’ufficio.
Il nuovo sistema PROTUM viene installato sia su postazioni
regolabili in altezza che sulle classiche scrivanie d’ufficio e
consente di realizzare semplici combinazioni
con tutti i tipi di mobili d’ufficio, non solo nelle
postazioni fisse.
Kabelschlepp ha sviluppato componenti
standard per i diversi posizionamenti sulle
postazioni di lavoro. I fissaggi per scrivania
vengono avvitati direttamente alla parte
inferiore della scrivania. Il collegamento a
terra indipendente fornisce una maggior
stabilità grazie al suo peso ed è destinato
principalmente al collegamento a
pavimento. In alternativa vi sono raccordi
tondi o piatti ideali per tavoli regolabili in
altezza. Si possono fissare con magneti o,
in opzione, mediante viti, fascette o nastro
adesivo. Le varianti sono disponibili nei colori
nero, bianco o grigio argento.
Complete system of fastening components
Kabelschlepp has broadened its range of office cable
carriers with the PROTUM Office P0240GS. It has new
connections for desk and floor, a complete system
for rapid and simple assembly on office furniture. The
new PROTUM system can be installed on either heightadjustable
workstations or rather traditional
office desks. It can be easily combined
with all the office furniture, not only in fixed
workstations.
Kabelschlepp has developed standard
components for several placements on the
workstations. Desk fasteners are tightened
directly to the lower part of the desk itself.
Due to its weight, the independent ground
connection guarantees higher stability and is
mainly addressed to floor connection. Round
or flat connectors ideal for height-adjustable
tables are also an option. They can be
fastened with magnets or, as an option, screws,
hose clamps or adhesive tape.
The variants are available in black, white
or silver grey.
24 GENNAIO-FEBBRAIO 2017 & meccatronica 118

22-26 4
Nuova taglia nella
gamma di motori lineari
HIWIN aggiunge la nuova taglia LMCF alla gamma
di motori lineari LMC altamente dinamica e dalle
prestazioni elevate. La nuova variante della famiglia
LMC raggiunge una forza costante fino a 684 N con
picchi fino a 2736 N. Le dimensioni complessive del
motore, statore incluso, sono di 172 mm (altezza) per
41,1 mm (larghezza). Unendo diversi statori (tracce
magnetiche), possono essere create distanze di corsa
per ogni lunghezza con la possibilità di utilizzare più
forcer (motori lineari) sullo stesso asse. Questi possono
essere scambiati e controllati uno indipendentemente
dall’altro o in parallelo per aumentare la velocità di
avanzamento. Il peso del forcer del nuovo motore
lineare LMCF è compreso tra 2,5 e 7,5 kg a seconda
della versione. I motori lineari sincroni della serie LMC di
HIWIN sono caratterizzati da accelerazione estrema e
sincronismo molto elevato. Grazie al design con forcer
non magnetico e statore a forma di U con disposizione
a magnete permanente
ottimizzato, si evita
innanzitutto l’effetto
cogging e, inoltre, la
meccanica di supporto al
motore non è interessata
da forze di attrazione
magnetica.
New size to the linear motor range
HIWIN is adding the new LMCF size to the upper
performance range of its highly dynamic LMC linear
motor series. The new variant from the LMC family
attains continuous forces of up to 684 N and brief
peaks of up to 2736 N, with total motor dimensions,
including stator, of 172 mm (height) by 41.1 mm (width).
By combining several stators (magnet tracks), travel
distances of any length can be created. Likewise
several forcers (linear motors) can be operated on one
linear motor axis. These can either be switched and
controlled independently of one another or in parallel
to increase the feed rate. The forcer weight of the new
LMCF linear motor is between 2.5 and 7.5 kg depending
on the version.
The synchronous linear motors of the LMC series from
HIWIN are characterised by extreme acceleration and
maximum synchronism. With the ironless forcer and
the U-shaped stator design with optimised permanent
magnet arrangement, no cogging torques occur
between forcers and stators and no magnetic forces of
attraction are introduced into the guiding system.
AUTOMAZIONE INDUSTRIALE
progettazione
costruzione
• Impianti di assemblaggio e collaudo
• Banchi con prove di tenuta e portata
• Attività di revisione e revamping
su vecchi impianti
• Asservimento impianti
• Manutenzione post-vendita
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26_CORR 1
RIBALTA
Pinza a magnete
Modulo di memoria IO-Link compatto
Balluff offre un modulo di memoria dati bidirezionale compatto
per spazi di montaggio ristretti. Il modulo di memoria compatto
con protezione IP67 ha delle dimensioni di soli 34 x 16 x 8 mm e
può essere utilizzato come dispositivo di memoria di stoccaggio su
unità intercambiabili come le teste di fresatura sui centri di lavoro
a portale. Ciò significa che i gruppi possono portare con sé i loro
dati operativi correnti, con il vantaggio che quando si cambia
macchina tutti i dati, come il numero dei cicli d’uso, i valori di urti
e vibrazioni o gli intervalli di lubrificazione e cambio dell’olio, sono
caricati direttamente.
Il lavoro richiesto per installare e parametrizzare il modulo è minimo.
È necessario solo un singolo cavo standard per la trasmissione
dati bidirezionale stabile e senza errori fra la testa di fresatura e il
controllore.
Il cavo è collegato all’interfaccia della testa di fresatura nell’anello
di sistema. La trasmissione dati è immune al rumore e resistente agli
effetti EMC. Il modulo può memorizzare un totale di 14 segmenti di
64 byte ciascuno.
Compact IO-Link memory module
Balluff provides a compact bi-directional data memory module for a
restricted assembly space. The compact memory module with IP67
protection standard is sized only 34 x 16 x 8 mm and can be used as
a storage device on interchangeable units such as milling heads on
gantry machining centres.
This means that the groups can bring their current operational data.
The benefit is that when the machine changes, all the data, such
as cycle number, crash and vibration values or lubrication and oil
change intervals, are loaded directly.
The work required to install and set the module parameters is
minimized. Only a standard single cable is required for stable, free
of mistakes and bi-directional data transmission between the milling
head and the controller.
The wire is connected to the milling head interface in the system ring.
Data transmission is free from noise and capable to resist to EMC
effects. The module can store 14 segments overall with 64 bytes each.
SMC, azienda di riferimento nel settore della
produzione di componenti pneumatici ed elettronici
per l’automazione industriale, ha introdotto la pinza
a magnete MHM-X6400, ideale per movimentare
pezzi ferromagnetici con fori o superfici irregolari in
applicazioni in cui prima era difficile raggiungere il
livello di aspirazione sufficiente con una ventosa.
Con una forza di presa massima di 120 N, la serie
MHM-X6400 è in grado di trattenere i pezzi anche
quando l’aria viene interrotta, garantendo così
operazioni affidabili e sicure.
Inoltre, con una forza residua massima di 0,3 N, si
riducono i tempi di ciclo e si aumenta la produttività.
Adatta a un’ampia gamma di applicazioni di
trasferimento, la forza di presa della serie MHM-X6400
può essere regolata, cambiando il tipo di paracolpi
impiegato.
Con tre superfici di montaggio e l’opzione di
montaggio di sensori, la serie MHM-X6400 offre
maggiore flessibilità e controllo durante il processo.
Magnetic gripper
SMC, the worldwide leading expert in pneumatic and
electronic component for industrial automation, has
launched the new MHM-X6400 magnetic gripper that
helps customers transfer workpieces with irregular
surfaces, where prior to now it was difficult to gain
sufficient absorption using a vacuum pad.
With a holding force of up to 120 N, the MHM-X6400
keeps hold of the workpieces even when the air is shut
off, giving peace of mind when it comes to reliable
and safe movement of workpieces. Furthermore,
with a residual force of 0.3 N or less, cycle times are
reduced and productivity output is improved.
Suitable for a broad
range of transfer
applications, the
holding force of
the MHM-X6400
can be adjusted by
changing the type
of bumper being
used. Featuring
three mountable
surfaces and the
option to mount
auto switches, the
MHM-X6400 offers
flexibility and greater
process control.
26 GENNAIO-FEBBRAIO 2017 & meccatronica 118

27 - 28 convegno TA-GLIO 2017 1
TA-GLIO laser, un TANDEM
tra sistemisti e utilizzatori
Martedì 28 febbraio 2017 - Politecnico di Milano
PubliTec
Sponsored by:
www.taglio-laser.org
email: eventi@publitec.it

27 - 28 convegno TA-GLIO 2017 2
TA-GLIO laser, un TANDEM
tra sistemisti e utilizzatori
Martedì 28 febbraio 2017 - Politecnico di Milano
Il taglio laser conserva un’importanza strategica fondamentale per un
sistema produttivo basato sulla lavorazione della lamiera. Raggiunto il
suo pieno sviluppo in termini di prestazioni e affidabilità, ha però mutato
il proprio approccio alla produzione mettendosi al servizio di una
gestione complessiva ed efficiente della rete produttiva.
Il dogma non è più solo tagliare per massimizzare la produzione; bensì
tagliare bene, in modo flessibile, nei tempi e nelle quantità giuste
per rendere efficiente una produzione spesso variabile in materiali,
spessori e quantità dei lotti. Settori e campi applicativi determinano
le scelte tecnologiche e di processo e definiscono le architetture dei
sistemi di taglio. Si spazia da geometrie tridimensionali, mix di acciai
alto-resistenziali, leghe di alluminio e magnesio, spessori sottile e produttività
estrema nelle celle di lavorazione nel settore automotive e del
bianco alle geometrie 2D e alla variabilità di spessori e materiali nei
tavoli cartesiani dei piccoli job-shops. Per questa ragione è difficile
separare le soluzioni tecnologiche di taglio laser dalle applicazioni per
cui sono sviluppate.
Per la stessa ragione oggi, sebbene il taglio laser sia considerata una
tecnologia matura, a uno sguardo veloce appaiono una miriade di innovazioni
e direzioni di sviluppo spesso contrastanti tra loro. Si pensi
alla contemporanea crescita in potenza delle sorgenti a fibra, all’affacciarsi
di alternative quali il diodo, alle soluzioni di beam shaping e
variable BPP o più in generale all’esigenza di modificare le proprietà
del fascio contrastata dalla necessità di semplificare gli elementi ottici.
È il momento quindi di fare un po’ di chiarezza e di interrogarsi sulle
direzioni di sviluppo di questa tecnologia guardate con un occhio ai
produttori di soluzioni innovative e con l’altro agli utilizzatori di queste
ultime.
Con questo convegno dal titolo “TA-GLIO laser, un TANDEM tra
sistemisti e utilizzatori” PubliTec e SITEC-Laboratorio per le Applicazioni
Laser del Politecnico di Milano riprendono dunque il solco
già tracciato negli anni scorsi con l’organizzazione di altri prestigiosi
eventi similari. TA-GLIO vuole proprio essere uno sguardo sul binomio
sistemisti-utilizzatori di tecnologie laser nel taglio come chiave di lettura
delle innovazioni più recenti.
La scelta del Politecnico di Milano come location per lo svolgimento di
un tale evento di carattere tecnologico e scientifico è stata quindi per
certi versi scontata e naturale.
L’appuntamento con la tecnologia laser applicata al taglio è dunque
per il 28 febbraio 2017. Segnatelo in agenda per non perdere
un’opportunità!!!

29-30 1
Stage di nanoposizionamento lineare
Gli stage di posizionamento lineare cinematici paralleli QNP2 serie XY di Aerotech combinano
risoluzione sub-nanometrica, dinamica elevata ed eccellenti prestazioni geometriche in una
soluzione conveniente e compatta. QNP2-100-XYA presenta un’apertura libera da 50 mm
x 50 mm con corse ad anello chiuso fino a 100 µm x 100 µm (le corse ad anello aperto possono
arrivare fino a 120 µm x 120 µm). Il design è ideale per microscopi ottici, microscopi a sonda di scansione,
microscopi a raggi X e per altre applicazioni in cui è necessario l’accesso sui due lati.
I posizionatori multiassiali QNP2 impiegano un design di metrologia e flessione cinematico parallelo che garantisce il livello
massimo di precisione multiassiale. I flexures di precisione sono ottimizzati mediante analisi FEM e assicurano elevata rigidità
e lunga durata. Rigidità e frequenza di risonanza eccellenti garantiscono un’elevata produttività e una risposta rapida ad
anello chiuso. Il design in attesa di brevetto minimizza gli errori dovuti a imbardata mantenendo al contempo un sistema di
metrologia Abbe-compliant.
Piezo nanopositioning stages
Aerotech’s QNP2 series XY, parallel-kinematic, piezo positioning stages combine sub-nanometer resolution, high dynamics,
and excellent geometric performance in a compact, low-profile package.
The QNP2-100-XYA has a 50 mm x 50 mm clear aperture with closed-loop travels up to 100 µm x 100 µm (open-loop travels to
120 µm x 120 µm). The design is ideal for optical microscopy, scanning probe microscopy, x-ray transmission microscopy, and
other applications where two-sided part access is required.
QNP2 piezo stages employ a parallel-kinematic flexure and metrology design that ensures the highest level of multi-axis
accuracy. FEA-optimized precision flexures ensure high-stiffness and long device life. High stiffness and resonant frequency
enable exceptional process throughput and fast closed-loop response. A patent-pending drive design minimizes yaw errors
while maintaining an Abbe-compliant metrology system.
MACCHINE SPECIALI E SOLUZIONI ROBOTIZZATE
Progettiamo e ostriamo mahine e impianti rootiati per latomaione ellassemlaggio e el ollao.
ffriamo solioni tenihe allavangaria on na interaione perfetta tra meania elettronia e rootia.
SPECIAL MACHINERING AND ROBOTIC SOLUTION
Design and construct machines and robotic systems to automate the assembly and testing process.
We offer innovative technical solutions with a perfect interaction between mechanics, electronics and robotics.
TMP ENGINEERING SRL - Via Selvotta 15 - 03043 Cassino (FR) Italy - Phone: +39 0776 1930137 Fax: +39 0776 1930407 - info@tmpengineering.it - www.tmpengeering.it

30_CORR 1
RIBALTA
Motore lineare
LinMot, produttore italiano di motori lineari
diretti rappresentato da Pamoco, ha presentato
il motore di nuova concezione P04. Questo
motore ha tutti i vantaggi del tradizionale
motore lineare tubolare con il vantaggio di
integrare un sistema di guida lineare. L’attuatore
P04 può essere dotato di tutti gli accessori
meccanici tipici della pneumatica. In tal
modo la sostituzione della pneumatica risulta
ancora più semplice, poiché sono possibili tutte le opzioni
pneumatiche di assemblaggio. Sotto la compatta custodia in
alluminio di questo nuovo attuatore vi è un potente motore
LinMot PS01-37x120F-HP che trasmette il moto a un albero di
precisione. L’albero è guidato da cuscinetti a sfere lineari e ha
una corsa massima di 135 mm. Grazie al foro filettato frontale
M10x1.25 possono essere collegati all’albero carichi sino a 255
N in modo rapido e semplice. Con l’utilizzo delle scanalature
a T poste su ogni lato del corpo è possibile fissare eventuali
accessori opzionali. Arrivando a un’accelerazione massima di
50 m/s 2 , il nuovo motore permette di effettuare posizionamenti
precisi e dinamici. Inoltre, i carichi trasversali vengono assorbiti
dal cuscinetto integrato, in modo che le semplici applicazioni
come gli “espulsori” possano essere realizzate facilmente e
senza componenti aggiuntivi.
Linear motor
LinMot, the Italian manufacturer of direct
linear motors distributed by Pamoco,
introduced its newly-conceived P04
motor. This motor has all the advantages
of a traditional tubular linear motor also
integrating a linear guide system. P04
actuator can be equipped with all the
mechanical accessories typically related
to pneumatics. Replacing pneumatic
components is then even simpler, as all the pneumatic
assembly options are available. Under the compact
aluminium case of the new actuator is a powerful LinMot
PS01-37x120F-HP motor capable to transmit motion
to a precision shaft. The latter is guided by ball screw
linear bearings and has a 135 mm maximum stroke.
The M10x1.25 front threaded hole makes it possible to
connect loads up to 255 N to the shaft simply and rapidly.
The use of t-threads on each side of the body allows for
fastening any possible optional accessories.
With a 50 m/s 2 maximum speed, the new motor ensures
accurate and dynamic positioning. Furthermore, cross
loads are absorbed by the integrated bearing, so that
simple applications like the “ejectors” can be easily
carried out without any additional requirement.
Computer touch panel versatile
Caratterizzato da un design universale IP65, l’SPC-1881WP
di Advantech è uno stationary panel computer (SPC) con
widescreen multi-touch da 18.5” dotato di un processore Intel ®
Core i3-4010U da 1,70 GHz, specificamente progettato per
offrire facilità d’uso e aumentare la produttività in settori quali
le linee di assemblaggio automotive, le applicazioni food &
beverage e l’automazione di processo.
Una snella, elegante custodia di alluminio non solo ne
sottolinea la modernità ma offre anche una protezione IP65
completa, oltre a una migliore dissipazione termica che ne
incrementa l’affidabilità. II connettore M12 e il connettore
VESA integrati permettono al dispositivo di
sopportare lavaggi ad alta pressione e
offrono un elevato livello di impermeabilità
negli ambienti umidi.
In tutte le applicazioni dove è richiesta
una pulizia profonda, dove ci sono
gocciolamenti di liquido o dove è
semplicemente necessaria una soluzione
versatile, l’SPC è ideale perché, insieme
ai suoi connettori, è protetto da polvere
e acqua per sopravvivere ai rigori del
lavaggio a getto e dello sfregamento
mentre è fissato a piedistalli o pendenti.
Versatile touch panel computer
Featured by a universal IP65 design, the SPC-1881WP from
Advantech is a stationary panel computer (SPC) with a
18.5” multi-touch widescreen equipped with 1,70 GHz Intel ®
Core i3-4010U processor, specifically designed to ensure
ease of use and to increase productivity in sectors like
automotive assembly lines, food & beverage applications
and process automation.
A slim, elegant aluminium case highlights its modernity
also offering a complete IP65 protection, in addition to
a better thermal dissipation that may increase reliability.
The integrated M12 connector and
VESA connector allow the device
to bear high-pressure washings and
offer high waterproofing in humid
environments. In all the applications
in which a deep cleaning is
required, that is to say featured by
liquid leaks or wherever a versatile
solution is required, the SPC is ideal
as, along with its connectors, it is
protected from dust and water to
stand jet washing or rubbing while
fastened to bases or hooks.
30 GENNAIO-FEBBRAIO 2017 & meccatronica 118

31 - Aidam 2017 1
Associazione
Italiana di
Automazione
Meccatronica
www.aidam.it www.aidam.it www.aidam.it www.aidam.it www.aidam.it

32-35 1
APPLICAZIONI
Creatività
di Cesare Pizzorno
e innovazione
Contando su un dinamico reparto interno di R&S, Dymaco Group
progetta e realizza macchine di visione, controllo e marcatura laser
per il settore automotive e non solo. Dalla disponibilità a lavorare
in co-design con il cliente all’abilità nel ricercare soluzioni innovative
alle varie problematiche applicative, siamo andati a conoscere
l’azienda e a scoprire qualcosa in più su un impianto per l’ispezione
superficiale di un componente automotive presentato alla BIMU.
Dieci anni possono essere pochi o tanti, a seconda
dei punti di vista. Perché un’azienda nasca, cresca
e si affermi in dieci anni appena occorre che ci siano
le condizioni adatte e che gli investimenti e gli sforzi
siano convogliati in una direzione ben precisa: innovare.
Tutto ciò è vero, a maggior ragione, quando l’azienda in
questione si occupa di automazione industriale.
Era il 2006 - poco più di 10 anni fa, appunto - quando nawww.dymacogroup.com
www.mdquadro.com
www.klainrobotics.com
sceva a Grassobbio, nel bergamasco, Protech Press Technology.
La rapida crescita dell’azienda ha presto portato
a un’evoluzione dell’assetto societario, al cambio di nome
in DYMACO GROUP e al trasferimento nel più spazioso sito
di Pedrengo. Di recente la vivace realtà bergamasca, gestita
dal Managing Director Curzio Magri e dall’Operations
Manager Lorenzo Fontana, ha assunto lo status di vero e
proprio gruppo, dopo l’acquisizione di quote di Mechatro-
32 GENNAIO-FEBBRAIO 2017 & meccatronica 118

33_CORR 1
nics and Dynamic Devices (MDquadro), spin-off dell’Università
degli Studi di Bergamo che si occupa dello sviluppo
di sistemi meccatronici, sistemi di manipolazione SCARA
e a cinematica parallela e che ha diviso con DYMACO
GROUP la partecipazione all’ultima BIMU.
Un approccio meccatronico
alla progettazione
“Macchine di visione, controllo e marcatura laser sono le
nostre specializzazioni”, racconta Curzio Magri, che insieme
al responsabile Sales Engineering Massimo Borella ci ha
accolto nella sede dell’azienda. “Dallo sviluppo software
alla progettazione meccanica, abbiamo
tutte le competenze per progettare
e realizzare sia macchine singole
stand-alone che impianti automatizzati
in linea. Le nostre macchine sono tutte
speciali e partono dalle esigenze del
cliente e dalla ricerca della soluzione
più adatta”. DYMACO GROUP ha un
approccio meccatronico alla progettazione,
inteso come “un approccio interdisciplinare
che comporta la sinergia
tra ingegneria meccanica, elettronica
e informatica: tutte tecnologie interne
all’azienda”, spiega Borella.
Insieme ai settori fluid processing ed
energy, l’automotive è il principale ambito d’interesse per
l’azienda bergamasca. “Siamo stati dei precursori nella
tecnologia della visione artificiale e della misurazione robotica
applicata all’automotive lighting, in particolare”,
continua Magri, che ben conosce le caratteristiche di un
settore in costante evoluzione. “Oggi l’ideazione del prodotto
e della sua gestione in produzione devono tener
conto delle successive esigenze dell’automazione. Per
questo il co-design con il cliente è sempre più diffuso come
strumento per ottenere risultati innovativi. L’automotive, in
particolare, richiede un time-to-market sempre più spinto,
con macchine e attrezzature capaci di operare 24/7 con
La macchina
per l’ispezione
superficiale di
un componente
automotive,
realizzata da
DYMACO GROUP,
in mostra alla
BIMU.
The machine
for surface
inspection of
an automotive
component,
manufactured by
DYMACO GROUP
and put on
display at BIMU.
n CASE STORIES
Creativity and Innovation
Relying on a dynamic internal R&D department, DYMACO GROUP designs and manufactures inspection,
testing and laser marking machines for the automotive sector and more. From the availability to co-design
with the customer to the ability to search for innovative solutions to application issues, we got to know the
company and found out something more on a machine for the surface inspection of an automotive
component introduced at BIMU.
T
en years can be a short or rather a long time,
according to the point of view. For a company to
get founded, grow and establish itself in only ten
years, there should be fitting conditions and all the efforts
should be addressed to a well defined target: innovate.
All this is true indeed when the company works in industrial
automation. It was 2006 - slightly more than 10 years
ago - when Protech Press Technology was founded in
Grassobbio, nearby Bergamo. The rapid growth of the
company has soon led to an evolution of its structure, with
the resulting change of name into DYMACO GROUP and
the transfer to the larger site in Pedrengo.
Recently, the lively company, led by the Managing
Director Curzio Magri and the Operations Manager
Lorenzo Fontana, has become an actual group with the
acquisition of some shares of Mechatronics and Dynamic
Devices (MDquadro), a University of Bergamo spin-off
dealing with the development of mechatronic systems,
SCARA and parallel kinematics handling systems, which
shared with DYMACO GROUP the participation in the last
BIMU.
A mechatronic approach to design
“Inspection, testing and laser marking machines are
our core business”, says Curzio Magri, who, together
with the Sales Engineering Manager, Massimo Borella,
PubliTec
JANUARY-FEBRUARY 2017 33

34_CORR 1
APPLICAZIONI
Un robot a sei assi,
con all’estremità
un complesso e
innovativo sistema di
visione, scansiona “al
volo” il componente
da controllare.
A six-axis robot, with
a complex and
innovative inspection
system mounted on
its extremity, scans
the component to be
checked “on the fly”.
estrema affidabilità. Nelle aspettative del cliente, poi, rientra
anche un servizio di customer support professionale e
capace di rispondere con efficienza. Anche da quel punto
di vista siamo attrezzati”.
La necessità di un controllo accurato
nel rispetto del tempo ciclo ridotto
La dimostrazione concreta di quanto detto finora è stata in
mostra nei giorni della BIMU, sotto forma di una macchina
tecnologicamente avanzata per l’ispezione superficiale di
un componente automotive: nello specifico, un sistema
che rilevasse eventuali difetti nel processo di verniciatura
delle pinze dei freni.
“Occorreva controllare la verniciatura di un pezzo dalla
geometria molto complessa in un tempo ciclo ridotto. Il
componente viene posto sotto una stazione dove un robot,
con all’estremità un complesso e innovativo sistema
di visione composto da telecamere e illuminatori gestibili
singolarmente, scansiona “al volo” il componente grazie a
una fotocamera a 5 mpx. Il sistema elabora in tempo reale
le immagini con specifici algoritmi di visione per definire
l’eventuale presenza di difettosità predefinite, quali graffi,
ruggine, punti sverniciati o ammaccati”, spiega Borella.
“Abbiamo cercato, insomma, un compromesso ottimale
tra la precisione estrema e il rispetto del tempo ciclo, un
fattore sempre più importante. DYMACO GROUP è stata
tra le prime aziende in Italia a utilizzare negli impianti, fin dal
2006, un robot con polso dotato di sistema di visione. Fino a
quel momento, i robot gestivano solo la movimentazione”,
Da sinistra, il Sales
engineering di
DYMACO GROUP
Massimo Borella,
l’Operations
manager Lorenzo
Fontana, il Managing
director Curzio Magri
elaSalesassistant
Rachele Magri;
Andrea Ginammi e
Roberto Strada di
MDquadro.
From the left, Sales
engineering at
DYMACO GROUP
Massimo Borella,
Operations manager
Lorenzo Fontana,
Managing director
Curzio Magri, and
Sales assistant
Rachele Magri;
Andrea Ginammi and
Roberto Strada from
MDquadro.
welcomed us at the company’s headquarters. “From
software development to mechanical design, we
have the skills to design and manufacture either stand
alone machines of automated plants in line. All of our
machines are customized and start from the customer’s
requirements and, then, from the search of the best
solution”.
DYMACO GROUP has a mechatronic approach to
design, that is to say an “interdisciplinary approach
based on the synergy between mechanical, electronic
and IT engineering: all skills that can be found within the
company”, explains Mr Borella.
Along with fluid processing and energy sectors,
automotive is the main sector for the company.
“We were pioneers in artificial vision and robotic
measurements applied to automotive lighting, in
particular”, continues Mr Magri, fully aware of the
requirements of a changing sector. “Nowadays, a
product conception and its production management
should consider the requirements of automation.
That’s why the co-design process with the customer is
widespread as a tool to get innovative achievements.
Especially the automotive field requires a lower and
lower time-to-market, with machines and equipments
capable to work reliably 24/7. Besides, the customer
expects a very professional and prompt customer
assistance. We can offer all this too”.
The need for an accurate testing
compliant with a short cycle time
The practical demonstration of what has been said
so far was on display at BIMU. We are talking about a
technologically advanced machine for the surface
inspection of an automotive component: in detail,
a system capable to detect any possible flaw in the
painting process of brake callipers.
“The customer needed to test the painting process of
34 GENNAIO-FEBBRAIO 2017 & meccatronica 118

32-35 4
precisa Curzio Magri. Nell’impianto in questione è montato
un robot Denso a sei assi fornito da K.L.A.IN.robotics, azienda
alla quale DYMACO GROUP è legata da una collaborazione
ormai decennale.
Quanto conta il fattore umano in
un’industria sempre più automatizzata
La capacità di integrare più sistemi automatizzati è, insomma,
essenziale in tempi di Industria 4.0. Nella visione
dell’azienda bergamasca, però, continua a contare molto
il fattore umano, inteso come creatività e innovazione:
qualità richieste alle circa 20 persone che lavorano in
DYMACO GROUP, che diventano circa 40 considerando il
gruppo.
“Cerchiamo di avere all’interno le competenze che possono
fare la differenza sul mercato: dal laboratorio interno
di R&S alla capacità, grazie ai torni presenti in officina, di
realizzare internamente alcuni particolari, fino all’assistenza
post-vendita anche a clienti che hanno sedi produttive
all’estero”, continua Borella. “Operano all’estero, infatti,
circail60-70%deinostriclienti.Quellochestiamovivendo
è un momento positivo per la nostra azienda, con buone
prospettive per il futuro immediato. Anche la partecipazioneallaBIMUdiMilanoèstatapernoiunnotevolesuccesso
in termini di visite allo stand e contatti”. In questo quadro
si inserisce la decisione di DYMACO GROUP di tornare a
far parte di AIdAM, l’associazione italiana di automazione
meccatronica, per via “del rinnovato interesse e delle recenti
attività svolte da AIdAM e indirizzate a una maggior
internazionalizzazione, condizione che ritengo necessaria
per lo sviluppo di tutte le imprese del settore”, chiosa il Managing
Director Curzio Magri. Che guarda al futuro con
l’entusiasmo di un debuttante.
n
Un dettaglio
dell’impianto
realizzato
da DYMACO GROUP
e destinato al settore
automotive.
a geometrically complex component in a short cycle
time. The piece is put under a station where a robot,
with a complex and innovative inspection system
made of independent cameras and illuminators
mounted on its extremity, scans the component
“on the fly” thanks to a 5 mpx camera. The system
processes the frames in real time with dedicated
inspection algorithms to detect the possible presence
of flaws, such as scratches, rust, removed paint or
dents”, explains Mr Borella.
“To sum up, we have been looking for an effective
balance between extreme precision and a short cycle
time, a more and more important factor indeed.
DYMACO GROUP has been one of the very first
companies in Italy to use robots with wrist mounted
inspection systems in its plants (since 2006). By then,
robots were only used for handling tasks”, points out
Curzio Magri.
The plant described has a six-axis Denso robot
provided by K.L.A.IN.robotics, a company with whom
DYMACO GROUP has been working for more than 10
years.
The importance of the human factor
in the current automated industry
The ability to integrate several automated systems is
crucial in the current Industry 4.0 scenario. However,
the vision of the Lombard company still relies much
on people, in terms of creativity and innovation. All
characteristics that the about 20 employees working
for DYMACO GROUP, around 40 considering the
whole group, are supposed to have.
“The aim is to have within our company all those skills
that can make a difference on the market: from the
R&D internal department to the ability, due to the
presence of lathes in the workshop, to manufacture
some components in-house, up to after-sales services
provided also to customers with production sites
abroad”, adds Mr Borella.
“In fact, around 60-70% of our customers work
abroad. Our company is experiencing a very good
time, with positive forecasts for the near future. Also
the participation in BIMU was a good success in terms
of visits to our booth or contacts achieved”.
In such a scenario, DYMACO GROUP has lately
made its comeback as a member of AIdAM, the
Italian association of mechatronic automation, due
to “the interest and the recent activities carried
out by AIdAM towards the internationalization
issue, a necessary condition, in my opinion, for the
development of all the companies in this sector”,
sums up the Managing Director Curzio Magri.
Who looks towards the future with the enthusiasm
of a rookie.
n
A detail of the plant
manufactured by
DYMACO GROUP
and addressed to
the automotive
sector.
PubliTec
JANUARY-FEBRUARY 2017 35

36-39 1
APPLICAZIONI
L’isola robotizzata 4.0
flessibile e compatta
Fedele al motto “Innovation is now”, Procma
affronta le sfide di Industry 4.0 realizzando impianti
automatici e semi automatici caratterizzati da alti
livelli di flessibilità e produttività. Tra i più recenti
c’è un impianto costituito da un’isola robotizzata,
con due diverse celle, per la sbavatura del
corpo valvole, un componente del cambio per
autoveicoli destinato ai più noti marchi del settore
automobilistico.
di Leonardo Albino
Nata nel 2001 dall’intuizione di due colleghi/
amici - Raffaele Barile, oggi Amministratore
Unico, e Cosimo Delzotto, Direttore Tecnico
- Procma si appresta a entrare a pieno titolo nella
nuova era di Industry 4.0. L’azienda ha la sua sede
legale e operativa in Italia, nel vasto comprensorio
industriale che si estende tra Bari e Modugno, in Puglia.
Risorse e know-how aziendali sono finalizzati allo
studio e alla messa a punto di impianti automatici e
semi automatici efficienti. Procma è oggi una solida
realtà in grado di proporre sistemi evoluti di automazione
e soluzioni produttive personalizzate innovative,
volte all’ottimizzazione delle risorse.
Un esempio di come la realtà pugliese affronta la
nuova sfida di Industry 4.0 è dato dalla recente realizzazione
di un’isola robotizzata concepita con criteri
di flessibilità e produttività assicurati dagli elevati
standard del WCM (World Class Manufacturing), a
cui Procma si ispira già da diversi anni.
Flessibilità dalle due celle robotizzate
L’impianto è costituito da due celle robotizzate di
sbavatura. Ogni cella contiene due robot antropomorfi
di cui il primo (Robot1) è equipaggiato con
una doppia pinza di presa, mentre il secondo (Robot2)
ha un mandrino con utensile fissato sul polso.
Il primo robot esegue la lavorazione su un attrezzo
dotato di due utensili; il secondo robot lavora su una
postazione di staffaggio che tiene fermo il corpo valvole.
Ognuna delle due celle esegue l’intero ciclo di
sbavatura e spazzolatura.
Sulla macchina sono presenti anche un nastro di
carico pezzi da processare e un tappeto di scarico:
da questi i robot prelevano e depositano in modo
alternato. Il PLC di gestione sincronizza i due cicli di
lavoro, permettendo a ciascuna coppia di robot di
prelevare alternativamente dal tappeto a piastre il
corpo valvole da processare e di posizionare quelli
lavorati sullo stesso tappeto di scarico, riempiendolo
su quattro file parallele. Una soluzione di questo tipo
permette di avere sempre pezzi pronti da prelevare
all’estremità del nastro e di accumulare almeno 36
pezzi finiti in caso di lunghe interruzioni del prelievo
a fondo nastro.
In caso di malfunzionamento o manutenzione su
una delle parti ridondanti è possibile fermare metà
dell’impianto e accedere in sicurezza all’area, all’interno
della quale sono predisposte due barriere ottiche
che dividono le due coppie di robot dalla zona
36 GENNAIO-FEBBRAIO 2017 & meccatronica 118

36-39 2
comune contenente le zone di carico/scarico nastri.
Le due coppie di robot sono complete di software
multitasking e cabinet doppi multimove.
La soluzione con quattro robot conferisce un tempo
macchina di 1,65 min per ciascuna coppia, quindi
di 0,825 min/pezzo. Il tempo ciclo garantito è di 0,9
min/ pezzo, mentre il livello di efficienza raggiunge il
98% su 3 turni.
Il ciclo di lavoro più nel dettaglio
Descrivendo più nel dettaglio le varie fasi del processo,
l’operatore carica gli elementi sul nastro a piastre
e dà il consenso al motore di avanzare verso l’interno
della macchina. Da qui il Robot1 di una delle due
celle preleva il pezzo dal nastro con la prima pinza
e lo porta sull’attrezzo di lavorazione per la prima
spazzolatura e sbavatura. Dopo aver completato le
lavorazioni, il Robot1 si porta sul posaggio di bloccaggio
pezzo del Robot2, con la seconda pinza preleva
l’eventuale pezzo lavorato sullo staffaggio, deposita
il pezzo con la prima pinza e torna sull’attrezzo
di lavorazione per eseguire la seconda parte della
spazzolatura sul pezzo appena prelevato, mentre il
Un dettaglio
dell’operazione
di spazzolatura
del corpo valvole
effettuata
dall’impianto
progettato
e realizzato
da Procma.
A detail of
the valve
body brushing
operation carried
out by the line
designed and
developed by
Procma.
n CASE STORIES
Flexible and Compact 4.0 Automated Cell
Compliant with its motto “Innovation is now”, Procma faces the challenges of Industry 4.0 manufacturing
automatic and semi-automatic lines featured by high flexibility and throughput. Among the latest ones
is a line made of an automated cell, in turn made of two different cells, for the deburring of valve body,
a component of a vehicle gearbox, addressed to the major brands in the automotive field.
F
ounded in 2001, due to the intuition of two
colleagues and friends - Raffaele Barile, the
current Sole Administrator, and Cosimo Delzotto,
Technical Manager - Procma is fully entering the
new Industry 4.0 era. The company has its legal
and operational headquarters in Italy, in the broad
industrial cluster in the area between Bari and
Modugno, in the Apulia region. Resources and
company know-how are focused on designing
and manufacturing efficient automatic and
semi-automatic lines. Procma is currently a wellestablished
company, capable to offer cutting-edge
automation systems as well as innovative and tailormade
production solutions, addressed to resource
optimization.
An example of how the Apulia-based company
faces the new challenges of Industry 4.0 comes from
the recent manufacturing of an automated cell
Robot2 esegue le proprie lavorazioni di sbavatura.
Alla fine dei propri task, il Robot1 deposita il corpo
valvole sul tappeto di scarico: il deposito avviene in
sequenza su due file nella posizione più avanzata in
coda agli elementi già depositati, determinata dinamicamente
con una fotocellula sul polso del robot.
Nel caso in cui il pezzo processato risulti imperfetto a
causa della rottura di un utensile, il Robot1 deposiconceived
with flexibility and throughput criteria set
by the high-class standards of WCM (World Class
Manufacturing) that have been inspiring Procma for
several years.
Flexibility is ensured by two automated cells
The plant is made of two automated deburring
cells. Each cell contains two six-axis robots: the first
(Robot1) is equipped with double grippers, while
the second (Robot2) has a spindle with the tool
fastened on the wrist. The first robot carries out the
process on an equipment with two tools; the second
robot works on a clamping station that holds the
valve body. Each cell performs the whole deburring
and brushing cycle.
The machine also includes a belt for loading the
workpieces to be processed as well as an unload
belt: the robots alternately pick and place the
PubliTec
JANUARY-FEBRUARY 2017 37

36-39 3
APPLICAZIONI
La macchina
realizzata da
Procma vista
dall’esterno.
An outside view
of the machine
manufactured by
Procma.
terà il gruppo valvole nella rulliera scarti. Il medesimo
ciclo di lavoro è realizzato contemporaneamente e
in maniera sincronizzata sulle due celle robotizzate.
Compattezza e ottimizzazione degli spazi
La cella è realizzata con pannellature finestrate coibentate
e insonorizzate. Considerando la presenza
La sbavatura del
corpo valvole, una
delle operazioni
effettuate
dall’impianto.
The valve body
deburring, one
of the operations
carried out by the
plant.
pieces from these belts. The PLC synchronizes the
two work cycles, thus allowing each pair of robots
to pick alternately the valve body to be processed
from the feeder and to place the pieces already
processed on the same unload belt, thus filling it on
four parallel lines. Such a solution allows users to have
always pieces ready to be picked on the edge of the
belt and to collect at least 36 finished parts in case
of long picking interruptions at the end of the belt. In
case of malfunctioning or maintenance interventions,
it is possible to stop half of the plant on one of the
redundant parts and to enter the area safely. Here
are two optical barriers that separate the two pairs
of robots from the shared area with belt loading/
unloading areas. The two pairs of robots are equipped
with multitasking software and double multi-move
cabinets. The solution with four robots allows for a
machine time of 1.65 min for each pair of robots, then
0.825 min/piece. The guaranteed cycle time is 0.9
min/piece, while the efficiency level reaches 98% on 3
shifts.
The work cycle, in detail
Going into detail on the several process stages, the
operator loads the elements on the feeder and allows
the motor to move towards the machine inner part.
Here, the Robot1 of one of the cells picks the piece
from the belt with the first gripper and places it on the
processing tool for a very first brushing and deburring.
Once this process is completed, the Robot1 goes to
the Robot2 clamping station, picks with its second
gripper the possible piece already processed, places
the piece with the first gripper and then comes back
38 GENNAIO-FEBBRAIO 2017 & meccatronica 118

36-39 4
di diversi robot e mandrini all’interno della cella, è
fornita di un gruppo di raffreddamento dell’area di
lavoro. Inoltre, la cella è dotata di quattro porte di
accesso situate su due lati opposti per l’accesso alle
attrezzature e ai carrelli di raccolta sfrido. I dispositivi
e le procedure di sicurezza per l’accesso all’impianto
sono realizzati nel rispetto delle normative di
sicurezza vigenti. Per quanto riguarda i circuiti di sicurezza,
l’isola è divisa in due parti, più una parte
comune. I tre settori sono segregati con due barriere
fotoelettriche.
Il nastro trasportatore è accessibile per circa 2/3 della
sua lunghezza in una rientranza della protezione
perimetrale, con un’autonomia di carico di oltre 30
min. Gli elementi vengono scaricati sul nastrino su tre
file in posizione variabile, in modo da realizzare un
accumulo di pezzi e garantire sempre la presenza di
elementi a fondo nastrino.
A questo scopo, i Robot 1A e 1B sono dotati di fotocellula
sul polso per la verifica della prima posizione
libera in coda su ciascuna fila. Il nastro di scarico raggiunge
un’autonomia di 30 min circa. La direzione di
uscita dei carrellini di raccolta trucioli viene ruotata
di 90°, in modo da permettere l’uscita del carrellino
direttamente in corrispondenza della porta di accesso.
I robot sono montati con la base ruotata di 90° in
modo da raggiungere tutti i punti di lavoro.
Gestione delle fermate periodiche
L’isola di sbavatura garantisce un’elevata autonomia
sia per il carico che per lo scarico. Infatti, è
possibile scaricare almeno 36 corpi valvole a nastro
fermo. In questo modo la cella raggiunge un’autonomia
di almeno 30 min con operatore assente.
Analogamente, per il tappeto di carico è previsto
che all’esterno della cella siano raggiungibili dall’operatore
almeno 12 piastre da 3 posti ciascuna.
Questo garantisce una periodicità di carico di circa
30 minuti. Un segnale acustico e visivo richiede l’intervento
dell’operatore per il carico del tappeto.
Data l’elevata capacità totale del nastro di carico
(19 passi da 3 BV), i Robot 1A e 1B possono continuare
a caricare per molto tempo anche se l’operatore
dovesse per qualche motivo ritardarne il carico. n
to the tool in order to carry out the second part of the
brushing on the piece just picked. At the same time,
the Robot2 carries out its deburring operations.
At the end of its tasks, the Robot1 puts the valve
body on the unload belt: the drop off is performed
along two lines in front position right after the pieces
already placed. This position is set dynamically
through a photocell on the wrist of the robot. In case
the processed piece was flawed because of a tool
breaking, the Robot1 would place the valve body on
the waste belt.
The same work cycle is performed synchronically and
at the same time by the two automated cells.
Compactness and space optimization
The cell was manufactured with insulated and
soundproof windowed panels. As several robots or
spindles are located in the cell, it is provided with a
work area cooling system.
Besides, the cell is equipped with four entrance doors
on two opposite sides for the entry of equipments
and scrap cartridges. Safety devices and procedures
for accessing the line are compliant with the current
standards. As for safety circuits, the cell is divided in
two parts, plus a shared part. These three areas are
separated by two photoelectric barriers.The access
to the conveyor belt is possible along two thirds of its
length through a recess of the outside barrier, with
more than 30 min load autonomy. The elements are
loaded on the little belt along 3 lines in changeable
positions, so to ensure the collection of pieces and
guarantee the presence of elements at the end of the
same belt.
With this aim, the robots named 1A and 1B are
equipped with a photocell on the wrist, in order to
check the first free position on each line. The unload
belt has an autonomy of around 30 min. The exit
direction of scrap cartridges is rotated by 90°, so to
allow for the exit of the cartridge itself directly by the
entrance door. The robots are mounted with their base
rotated by 90°, so to reach all the work stations.
Management of recurring stops
The deburring cell ensures quite high autonomy for
either loading or unloading. In fact, it is possible to
unload at least 36 valve bodies when the belt is idle.
The cell thus reaches an autonomy of at least 30 min
unmanned.
Similarly, for the unload belt it is foreseen that outside
the cell at least 12 plates with 3 stations each can be
reached by the operator.
This ensures recurrent loads at least every 30 min.
An acoustic and visual warning is the signal for
the operator’s intervention for the belt loading.
Considered the load belt high overall capacity (19
pitches with 3 BV), the robots 1A and 1B can keep
on loading for a long time even when the operator
postpones the load for any reason.
n
PubliTec
JANUARY-FEBRUARY 2017 39

40-45 1
APPLICAZIONI
Il filo conduttore
si chiama qualità
L’impianto
di montaggio
ecollaudodi
un componente
per il settore
automotive
realizzato da
VS Engineering.
The machine
for assembly
and test of a
component for
the automotive
sector
manufactured by
VS Engineering.
Da oltre 30 anni VS Engineering, azienda di Torri di Quartesolo, alle porte
di Vicenza, progetta e realizza macchine speciali di assemblaggio
www.vsengineering.it
e di collaudo per l’automatizzazione dei processi produttivi. Di recente,
per la realizzazione di impianti di montaggio e controllo di componenti
per automotive sono stati impiegati dei robot antropomorfi Epson, distribuiti
in Italia da Sinta, proprio per le loro spiccate caratteristiche di affidabilità,
www.sinta.it
semplicità di programmazione e facilità di integrazione.
di Fabrizio Dalle Nogare
Se fosse nata in questi anni, VS Engineering sarebbe
stata definita una start-up di successo.
All’epoca - era il 1984 quando Vittorio Sigola
fondò l’azienda - certe espressioni non erano diffu-
se, o di moda. La sostanza, tuttavia, non cambia. “È
stata la passione per il mondo della meccanica e
dell’automazione a spingermi ad aprire l’azienda”,
racconta Sigola, che siamo andati a trovare a Torri
40 GENNAIO-FEBBRAIO 2017 & meccatronica 118

41_CORR 1
di Quartesolo, alle porte di Vicenza, dove ha sede
VS Engineering. “A metà degli anni ’80 l’automazione
era ancora agli inizi: ci siamo “inventati” il lavoro
e non è sbagliato definirci dei pionieri”.
Pionieri, sì, che mantenendo una struttura contenuta
e contando sulle collaudate competenze interne
hanno saputo stare sul mercato, resistere a momenti
difficili e togliersi belle soddisfazioni. Come? “Innovando
e non avendo paura dei cambiamenti che,
a volte, sono inevitabili. Se sei in stazione e passa il
treno, o lo prendi o rimani a terra, non ci sono vie di
mezzo”, continua Sigola con un’efficace metafora.
“Oggi viviamo un momento positivo: lavoriamo con
clienti importanti che hanno stabilimenti produttivi
in tutto il mondo, nel 2016 abbiamo incrementato il
fatturato in modo notevole rispetto all’anno precedente
e ci sono ottime prospettive anche per il 2017,
con ampia soddisfazione dei nostri clienti”.
Progettazione e sviluppo del software
sono rigorosamente interni all’azienda
VS Engineering progetta e realizza macchine speciali
per l’automatizzazione dei processi produttivi:
dall’assemblaggio al collaudo, con una specializzazione
sulla tracciabilità. L’azienda, infatti, garantisce
ai clienti l’archiviazione di tutti i dati relativi a un singolo
oggetto prodotto, dalla nascita fino al termine
del processo produttivo, così da risalire in ogni momento
alla storia di quel pezzo.
Attualmente, VS Engineering conta 11 persone,
di cui 3 progettisti che lavorano a stretto contatto
con il cliente dalla prima fase della commessa,
n CASE STORIES
Quality Is the Leitmotiv
For more than 30 years VS Engineering, a company from Torri di
Quartesolo, nearby Vicenza, has been designing and manufacturing
special assembly and test machines for the automation of production
processes. Recently, thanks to features like reliability, ease of
programming and ease of integration, some six-axis Epson robot,
distributed in Italy by Sinta, were used in machines for the assembly
and control of automotive components.
If VS Engineering was a newborn company, it would be
defined a successful start-up. When the company was
founded - back in 1984 by Vittorio Sigola - an expression
like this was not common or widely known. However, the
essence doesn’t change. “The passion for mechanics
and automation made me open the company”, says Mr
Sigola, whom we met in Torri di Quartesolo, nearby Vicenza,
where are the headquarters of VS Engineering. “In the
half 80s, automation was still taking its first steps: we indeed
“invented” our job just like real pioneers”.
Pioneers, of course, who by keeping quite a small structure
and by relying on well-established internal skills have
managed to keep their position in the market, face some
hard times and achieve remarkable results. How? “We
innovate. And we are not afraid of the unavoidable
changes. If you are at the station and the train stops,
you can take it or stand still: there are no other options”,
continues Mr Sigola with a clear metaphor. “We are
currently experiencing a positive moment: we work with
important customers with production sites all over the
world, in 2016 we increased remarkably our turnover
compared to the previous year and we can say we have
good forecasts also for 2017. Our customers are truly
satisfied”.
Software design and development
are strictly in-house processes
VS Engineering designs and manufactures special
machines for automating production processes: from
assembly to test, also specializing in traceability systems. In
fact, the company provides its customers with the storage
of all the data related to a single object produced, from its
creation to the end of the process, so to trace back easily
the entire life cycle of a given piece.
Currently, VS Engineering counts 11 employees, among
which are 3 designers working together with the customers
not only during the first stage of the order. “We take
care of machine design internally - indeed a key and
acknowledged requirement for us as manufacturers of
L’impianto si
avvale di un
robotaseiassi
Epson, distribuito
in Italia da Sinta,
per il montaggio
di due boccole
di acciaio su un
tubo in plastica.
The machine
relies on an Epson
six-axis robot,
distributed in
Italy by Sinta, for
assembling two
steel ferrules on a
plastic tube.
PubliTec
JANUARY-FEBRUARY 2017 41

40-45 3
APPLICAZIONI
special machines - as well as software development”, says
the company’s owner. “When we started, the software
was less relevant: at that time, mechanics counted for
70% and software for 30%, while now these percentages
are turned around. Nowadays software is essential in PLCs,
PCs, vision systems, robots, tests, tools, data management
and traceability. We have long been able to remote
control our machines also when these work in Spain,
Romania, Germany or China: upon request, we can
check their operation or intervene in case of malfunction”.
Born to work mainly in special machines, during the
years VS Engineering has manufactured assembly and
test systems in fields like precision mechanics, consumer
production, goldsmith, electric/electromechanical,
automotive and much more.
Vittorio Sigola,
fondatore
e titolare di
VS Engineering.
Vittorio Sigola,
founder and
owner of
VS Engineering.
ma non solo. “Ci occupiamo internamente della
progettazione delle macchine - un’esigenza fondamentale
e riconosciuta per una realtà come
la nostra, che realizza solo impianti speciali - così
come dello sviluppo software”, racconta il titolare.
“Rispetto a quando abbiamo iniziato, l’incidenza del
software è aumentata molto: se un tempo la parte
meccanica contava per il 70% e quella software per il
30%, ora le percentuali sono ribaltate. Oggi il software
è determinante nei PLC, PC, sistemi di visione, robot,
collaudi, strumentazione, gestione dati e tracciabilità.
Da tempo siamo in grado di controllare le nostre macchine
da remoto, comprese quelle situate all’estero
come quelle che lavorano in Messico, Spagna, Romania,
Germania, India o Cina: su richiesta del cliente, in
ogni momento, possiamo verificare lo stato di avanzamento
del processo produttivo o intervenire in caso
di guasti”.
Nata per operare prevalentemente per la realizzazione
di macchine speciali, VS Engineering ha realizzato
negli anni impianti di assemblaggio e collaudo nei
settori della meccanica di precisione, produzione di
oggetti consumer, orafo, elettrico/elettromeccanico,
elettrodomestici, automotive e altro ancora.
From ferrule assembly to
the integrated vision system
However, the collaboration with Sinta, distributor of Epson
SCARA and six-axis robots for the Italian market, was
strengthened by a project in the automotive sector. A
project dealing with the manufacture and delivery to
the end customer of an assembly and test plant, with
a second plant still being manufactured and more
expected to follow soon.
“The machine, connected to a moulding press, is
addressed to the assembly of two small steel ferrules on
a plastic tube. The ferrules are needed to fasten it to the
car body”, explains Vittorio Sigola, describing the machine
in detail. “The Epson six-axis robot picks the piece from
a placement and takes it to the assembly one: here
the first and the second ferrules are assembled. Then, a
vision sensor checks that the ferrule assembly operation
has been performed correctly and without flaws. If the
operation was successful, the piece is unloaded and then
continues along the production process. However, in case
of any malfunction - a flaw on the ferrule, a hole that
doesn’t meet the tolerance or some burr created during
the assembly - the piece is automatically unloaded into
a waste tank. The machine has also an automatic ferrule
load station through a feeder, which selects the ferrule
and moves it forward by means of a linear system”.
Within the machine, quite an important role is played by
the vision system, another company strength. The control
is carried out in only a few milliseconds. A photo is taken:
if this corresponds to the sample image, then the piece is
approved; otherwise, the piece is rejected.
How to choose the ideal robot
In a system like this, which must ensure precision,
repeatability and reduced cycle time, the choice of
the robot is very important. “Through Sinta, which we
consider as a very reliable partner, also capable to ensure
42 GENNAIO-FEBBRAIO 2017 & meccatronica 118

40-45 4
assistance, ease of programming and availability to
follow us during the set up, we chose Epson six-axis robot
because it perfectly matches with the application”, says
Mr Sigola. “We were searching for a robot that was mainly
reliable and easy to program. It was also expected to
integrate at best our process”. How is usually chosen a
robot to be installed within a machine? “Not only the
choice of the type of robot - SCARA, six-axis or other
types - but also the choice of dimensions, loads and work
area depends strongly on the application. We start from
the 3D project, where the movements of the robots are
simulated, and check whether the parameters set for the
application are correct”.
Territory and new resources
The other aspects deal with the experience of a close
team, working with the aim to support customers at best.
A team, indeed, periodically renovated with new human
resources coming from the surrounding area. “We have
established a collaboration with some technical schools
Ilrobotasei
assi Epson C4,
con raggio pari
a 600 mm e
carico di 4 kg,
si occupa della
movimentazione
del pezzo.
The Epson C4
six-axis robot, with
600 mm radius
and 4 kg load,
takes care of the
piece handling.
Dall’assemblaggio delle boccole
al sistema di visione integrato
È tuttavia per un progetto in ambito automotive che
si è consolidata la collaborazione con Sinta, distributore
dei robot SCARA e antropomorfi Epson per
il mercato italiano. Un progetto che ha visto la realizzazione
e la consegna al cliente di un impianto
di montaggio e collaudo, mentre un secondo è già
in fase di realizzazione e altri dovrebbero seguire a
breve.
“L’impianto in questione, a cui è abbinata una
pressa di stampaggio, è finalizzato al montaggio,
su un tubo in plastica, di due boccoline metalliche
che servono per fissarlo alla carrozzeria dell’auto”,
dice Vittorio Sigola, che ce la descrive nel dettaglio.
“Il robot a sei assi Epson prende il pezzo da un
posaggio e lo porta nelle posizioni di montaggio,
dove vengono assemblate la prima e la seconda
boccola. Quindi, tramite un sensore di visione si verifica
la correttezza dell’operazione di montaggio
delle boccole e la qualità dello stesso verificando
anche l’assenza di bave. Se l’esito del controllo è
positivo, il pezzo viene scaricato per proseguire nel
processo produttivo. Se, invece, viene rilevata una
non conformità - un difetto nella boccola, un foro
che non rispetta la tolleranza o una bava che si è
creata durante il montaggio - il pezzo viene automaticamente
scaricato nel contenitore degli scarti.
Sulla macchina è anche prevista una stazione automatica
di carico delle boccole tramite un vibratore,
che seleziona la boccola e la fa avanzare tramite
un sistema lineare”.
in our area: there we look for our future collaborators.
Thanks to the project that joins study and work, every year
two or three students spend some time at the company,
experiencing our everyday life. Then, some of them can
be selected for a real job. We really want to find our new
employees in the schools of a territory that is ideal, in my
opinion, for business, thanks to the presence of several
companies with a high level of technology”.
Relying on a long experience and wide knowledge of
the market and its requirements, Vittorio Sigola definitely
knows what he wants. “Do you know what is the fault of
our machines? They are very long-lasting. But that’s how
we work, and we will not give up our quality”.
n
La stazione di
montaggio, dove
sono assemblate
la prima e
la seconda
boccola.
The assembly
station, where
the first and the
second ferrules
are mounted.
PubliTec
JANUARY-FEBRUARY 2017 43

40-45 5
APPLICAZIONI
Una gamma completa di antropomorfi e SCARA
La scelta di VS Engineering è caduta sul robot antropomorfo Epson C4, con raggio pari a 600 mm e carico di
4 kg; un robot piccolo e compatto, di grandi prestazioni e ideale per l’applicazione in questione. Fa parte
di una gamma di robot a 6 assi che raggiunge carichi di 8 kg e raggi di 710, 900 e 1400 mm, di significativa
rapidità e precisione nell’esecuzione, che sfrutta una tecnologia denominata QMEMS, ereditata dal
mondo delle stampanti, che integra una o più micro unità inerziali all’interno dei robot per consentire un
controllo dei movimenti più rapido e accurato, migliorando significativamente le prestazioni cinematiche
e quindi la capacità produttiva. Il QMEMS è uno dei 3 brevetti Epson che ne traducono la capacità
innovativa; gli altri due sono un modello di SCARA speciale (serie RS, Spider) con montaggio a soffitto, con
un’area di lavoro completa, senza la zona cieca interna tipica degli SCARA e un modello di antropomorfo
unico (serie N, Hopper; nella foto: un modello della serie N2), anch’esso con montaggio a soffitto e una
struttura cinematica che gli permette di ripiegarsi su se stesso in modo compatto, aumentando notevolmente
l’area di lavoro rispetto ai modelli tradizionali.
Il portfolio di robot del gruppo Seiko EPSON si esprime al meglio nella vastissima gamma di robot SCARA
con taglie che vanno dai 175 ai 1000 mm di raggio, con carichi massimi compresi tra 1 e 20 kg, versioni a
pavimento, a parete o a soffitto, con asse a vite di varie lunghezze, varianti per camera bianca o con gradi di
protezione IP54 o IP65.
A complete range of six-axis and SCARAs
The choice of VS Engineering fell on Epson C4 six-axis robot, with 600 mm radius and 4 kg load; a small and compact
robot, with high performances and ideal for such an application. It is part of a six-axis robot range with load up to
8 kg and 710, 900 and 1400 mm radius, very rapid, precise and capable to rely on a technology coming from the
field of printers and named QMEMS. This integrates one or more micro inertial units within the robots in order to allow
for a more rapid and accurate movement control, thus improving significantly kinematic performances and then
production capacity. The QMEMS is one of the three Epson patents enhancing the company’s innovation spirit; the
other two patents are a special ceiling-mounted SCARA model (RS, Spider series) with full work area, without the blind
inner area typically associated to SCARAs, as well as a unique six-axis robot (N, Hopper series; pictured: a model of the
N2 series). The latter is ceiling-mounted too with a kinematic structure allowing the robot to fold up in a compact way,
thus increasing remarkably the work area compared to traditional models.
The robot portfolio of the Seiko EPSON group relies on quite a broad range of SCARA robots with radius size ranging
from 175 to 1000 mm and maximum loads between 1 and 20 kg, either floor, wall or ceiling-mounted, screw axis of
several length, cleanroom versions or IP54 and IP65 protection standards.
È importante, nell’impianto, il ruolo del sistema di visione,
un altro ambito in cui è specializzata l’azienda
veneta. Il controllo avviene nel tempo di pochi
millisecondi: si acquisisce un’immagine e, se questa
corrisponde all’immagine campione, il pezzo è considerato
buono; se non corrisponde, il pezzo viene
giudicato scarto.
Posaggi ed espulsione pezzi scarti.
Placements and flawed pieces discharge.
Come scegliere il robot più adatto
In un sistema del genere, che deve garantire precisione,
ripetibilità e tempo ciclo ridotto, la scelta del
robot è fondamentale. “Tramite Sinta, che riteniamo
un partner affidabile e in grado di garantire supporto,
assistenza, semplicità nella programmazione e disponibilità
nel seguire le varie fasi di messa a punto,
abbiamo optato per il robot Epson a sei assi perché
si sposa perfettamente con l’applicazione”, afferma
Sigola. “Cercavamo un robot che fosse innanzitutto
affidabile e pure semplice da programmare. Era
anche importante che si integrasse al meglio con le
44 GENNAIO-FEBBRAIO 2017 & meccatronica 118

45_CORR 1
nostre fasi di lavorazione”. Come avviene, generalmente,
la scelta del robot da installare su un impianto?
“Non solo la scelta della tipologia di robot - se
SCARA, a sei assi o altro - ma anche le dimensioni,
i carichi e le aree di lavoro dipendono fortemente
dalla singola applicazione. Partiamo quindi dal progetto
3D, dove si simula la movimentazione del robot,
e verifichiamo se i parametri pensati per l’applicazione
sono corretti”.
Territorio e nuove leve
Il resto lo fa l’esperienza di un team affiatato, che lavora
con l’obiettivo di seguire al meglio il cliente. Un
team che si aggiorna periodicamente anche grazie
alle nuove leve che il territorio offre.
“Abbiamo avviato una collaborazione con alcuni
istituti tecnici della zona e proprio lì cerchiamo i
nostri futuri collaboratori. Grazie al progetto scuola-lavoro,
selezioniamo ogni anno 2-3 studenti, che
trascorrono un periodo in azienda ed entrano in
contatto con la vita dell’azienda. Poi i più meritevoli
possono ambire a un posto di lavoro. Vogliamo,
insomma, attingere forza lavoro dalle scuole di un
territorio che ritengo ideale per fare impresa, grazie
alla presenza di tante aziende con un alto livello di
innovazione e tecnologia”. Ha le idee chiare, Vittorio
Sigola, forte anche di un’esperienza che gli consente
di conoscere il mercato e le sue esigenze.
“Sa qual è il “difetto” delle nostre macchine speciali?
Che durano a lungo, molto a lungo. Ma noi sappiamo
lavorare solo così: non siamo disposti a rinunciare
alla qualità”.
n
La sede di VS
Engineering a Torri
di Quartesolo (VI).
VS Engineering
headquarters in Torri
di Quartesolo (VI).
La qualità ed il prezzo competitivo? sono una nostra costante ma...
...In un mondo sempre più veloce...
36
12
24
tiene il passo
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46_CORR 1
ECONOMIA & MERCATO
Un segno meno che
non spaventa
di Fabrizio Garnero
Asservimento
macchine utensili
e montaggio sono
le applicazioni che
assorbono la quasi
totalità dei robot
SCARA venduti.
Machine tools
tending and
assembly are
by far the main
applications
for the SCARA
robots sold.
Entro il 2019, più di 1,4 milioni di nuovi robot industriali saranno
installati nelle fabbriche di tutto il mondo; questa è l’ultima
previsione dell’International Federation of Robotics (IFR). Nella corsa
all’automatizzazione del settore manifatturiero, l’Unione Europea è
attualmente una delle apripista a livello mondiale: il 65% dei paesi con
un numero superiore alla media di robot industriali ogni 10.000 dipendenti
si trova, infatti, nella UE. Per contro, i driver di crescita più forti per il settore
della robotica si trovano in Cina; d’altronde, nel 2019 circa il 40% del
volume del mercato mondiale dei robot industriali sarà venduto in
quell’area. Così dice il World Robotics Report 2016, pubblicato dall’IFR.
Il numero di robot industriali distribuiti in tutto il mondo
salirà a circa 2,6 milioni di unità entro il 2019.
Si tratta di circa un milione di unità in più rispetto
all’anno record del 2015 ripartiti secondo i più diversi
settori: circa il 70% dei robot industriali sono attualmente
al lavoro in ambito automobilistico, elettrico/
elettronico e nella lavorazione del metallo e nell’asservimento
macchina. Nel 2015, la più forte crescita
46 GENNAIO-FEBBRAIO 2017 & meccatronica 118

46-51 2
del numero di unità operative è stata registrata nel
settore dell’elettronica, che vantava un aumento
del 18%. L’industria metallurgica ha registrato un incremento
del 16%, con il settore automotive in crescita
del 10%.
Entro la fine del 2016, il numero di robot industriali
di nuova installazione aumenterà del 14% a 290.000
unità nel corso dell’anno. Per il triennio 2017-2019,
è prevista una continua crescita media di almeno
il 13% l’anno stando alle prospettive di crescita dei
produttori di robotica.
A tal fine, le capacità di produzione sono aumentate
e la maggior parte dei costruttori europei stanno
cercando di acquisire nuove posizioni nei mercati
che saranno maggiormente caratterizzati da grandi
vendite come Cina e Stati Uniti.
È soddisfacente il dato intermedio 2016
E l’Italia? Il nostro Paese è assolutamente allineato
alla situazione positiva del mercato mondiale della
Robotica, sia in termini di situazione attuale che
in prospettiva. Lo dice la voce dei protagonisti e lo
confermano i dati relativi al primo semestre del 2016
elaborati dal Centro Studi e Cultura d’Impresa di
UCIMU - Sistemi per Produrre e raccolti dal Gruppo
di Lavoro Statistiche di SIRI secondo cui, nonostante
una diminuzione del volume di vendite del 10,8%, i
dati di metà anno sono comunque da considerarsi
più che positivi. Tutto questo sia perché 2.582 unità
antropomorfe vendute in Italia in soli sei mesi sono un
numero ragguardevole, sia perché il confronto viene
fatto con i dati record del 2015 quando le macchine
vendute erano state 2.896 nello stesso arco
di tempo. Vi è poi un altro fattore da considerare
positivamente nonostante il segno negativo, poiché
a determinare la diminuzione è stato l’automotive
cui fa da contraltare la crescita importante dei robot
antropomorfi venduti nell’ambito della General
Industry.
Scendendo nel dettaglio delle statistiche, emerge
in maniera forte ed evidente l’ottimo lavoro svolto
dagli integratori italiani, tra i più validi se non addirittura
i migliori al mondo in assoluto. I robot venduti in
modo diretto dai costruttori sono, infatti, passati dai
1.456 del primo semestre 2015 agli 827 dello stesso
periodo di quest’anno facendo segnare una prestazione
pari a -43,2%. Al contrario, le unità vendute da
terzi sono salite da 1.440 a 1.755 pari a un bel +21,9%
così ripartite: 120 robot pari a +37,9% in campo automotive,
Tier1 e Tier2, e 1.635 robot venduti e installati
nella General Industry pari al +20,8%. Splittando
ulteriormente anche i dati relativi alla prestazione di
vendita dei costruttori si nota come, anche per loro,
sia stata la General Industry a dare le soddisfazioni
n ECONOMY & MARKET
Not a Worrying
Negative Sign
By 2019, more than 1.4 million new industrial robots
will be installed in factories all over the world. This is
the latest forecast by the International Federation
of Robotics (IFR). In the run for automation
in manufacturing, the EU is currently a world
forerunner: 65% of the countries with an above
average number of industrial robots installed per
10,000 employees is in the EU. On the other hand,
the strongest drivers of growth in robotics come from
China, as in 2019 around 40% of the overall sales of
industrial robots will deal with that area. This is stated
by the World Robotics Report 2016, released by IFR.
The number of industrial robots distributed
worldwide will rise up to 2.6 million units by
2019. It is around one million units more that the
record year 2015, spread among several sectors:
around 70% of industrial robots are currently
working in the automotive, electric/electronic,
metalworking and machine tending fields. In 2015,
Il 65% dei paesi
con un numero
superiore alla
media di robot
industriali ogni
10.000 dipendenti
si trova nella UE.
65% of the
countries with an
above average
number of
industrial robots
installed per
10,000 employees
is in the EU.
PubliTec
JANUARY-FEBRUARY 2017 47

46-51 3
ECONOMIA & MERCATO
the strongest increase as for units installed was in
electronics, with a 18% growth. The steel industry
had a 16% increase, while the automotive sector
had a 10% increase. By the end of 2016, the
number of newly-installed industrial robots will grow
up to 14%, reaching 290,000 units during the year.
As for the years 2017-2019, the average growth is
expected to reach at least 13% according to the
forecasts of robot manufacturers. For this reasons,
production capacity has increased and most
European manufacturers are trying to get new
shares in those markets featured by sales increase,
such as China or the US.
Tabella riassuntiva della vendita di robot antropomorfi in Italia
nei primi sei mesi del 2016.
The chart shows the sales of six-axis robots in Italy in the first half
of 2016.
Tabella riassuntiva della vendita di robot SCARA in Italia nei
primi sei mesi di quest’anno.
The chart shows the sales of SCARA robots in Italy in the first half
of 2016.
The mid-term 2016 result is satisfying
What about Italy? Just like the worldwide situation,
the country’s robotics market is quite positive, as for
the current trend and forecasts for the near future.
The main actors say this and the data for the first
half of 2016, released by the UCIMU - Sistemi per
Produrre Research Center and collected by the SIRI
Statistics Group, prove it.
According to these data, despite a sales
decrease by 10.8%, the mid-term 2016 result can
be considered as satisfying. Indeed, 2,582 six-axis
robots sold in only six months are a very good result.
It is important to say that the comparison is with a
record year, 2015, when 2,896 robots were sold in
the same amount of time. Another positive factor,
despite the negative sign, is that the decrease in
the automotive sector is balanced by a significant
growth in the number of six-axis robots sold in
General Industry.
In detail, the data show the very good job done
by the Italian integrators, among the best, or
perhaps the best in the world. Robots directly
sold by manufacturers, in fact, were 1,456 in the
first half of 2015 and 827 in the first half of 2016
(-43.2%). On the other hand, the units sold by third
parties rose up from 1,440 to 1,755 (+21.9%): 120
robots (+37.9%) in automotive, Tier1 and Tier2, and
1,635 robots sold and installed in General Industry
(+20.8%). Further splitting the data related to sales
from manufacturers, we can see that General
Industry was a very good sector in this case too,
with 516 units sold (+12.7%), whilst only 44 units were
delivered in automotive (-89.2%) and Tier1 and
Tier2, with 267 robots (-54.7%).
General Industry as a benchmark
As for applications, the mid-term results show quite
a strong decrease of the demand coming from
automotive, as the machines addressed to spot
48 GENNAIO-FEBBRAIO 2017 & meccatronica 118

46-51 4
welding applications were only 82, against 532 in
2015 (-84.6%). Painting robots also decreased from
45 to 38 (-15.6%).
Agoodresultcomesfromthesalesofsixaxis
robots addressed to material handling
applications: 1,329 units (+5.1% compared to 2015,
when 1,265 robots were sold), followed by robots
addressed to machine tools tending (300 units;
+2.4%), robots for palletizing applications (253;
+11.5%) and by robots addressed to arc welding.
These recorded the best result in terms of sales,
with 215 units (+25.7%).
Then, 203 units of six-axis robots for challenging
foundry applications were sold (2.0%) and 92 units
for automatic assembly (a remarkable +10.8%).
Talking about another application that is usually
robotized, such as deburring, the units sold show
a negative sign: from 81 in 2015 to 70 in 2016
(-13.6%).
Afarelavoce
grossa sono gli
antropomorfi
venduti per
applicazioni di
material handling
che hanno
toccato quota
1.329 unità pari
al 5,1% in più
rispetto al 2015.
The six-axis
robots sold for
material handling
applications were
1,329 in 2016
(+5.1 compared
to 2015).
più grandi con 516 unità vendute pari a un +12,7%
cui però si contrappongono le sole 44 unità consegnate
nel settore auto (-89,2%) e Tier1 e Tier2 con
267 robot (-54,7%).
La General Industry come riferimento
Anche dal punto di vista applicativo, i dati di metà
anno parlano chiaramente di un forte rallentamento
della domanda da parte del settore auto in quanto
le macchine vendute per applicazioni di spot wel-
SCARAs too show a positive sign
Sales trend in Italy of SCARA robots, although
with quite different numbers, is similar to sales
trend of six-axis robots. The sales percentage has
a negative sign (-3.6%) with only 10 units sold less
than 2015, when the SCARA robots sold in the first
half of the year were 279. It is certainly a good
result, as the comparison is once again made with
averypositiveyearandthedatadealingwith
SCARA robots are less reliable in absolute terms.
In fact, some important companies in this sector
for the Italian market did not supply their sales
results for the first half of 2016. The number should
perhaps be higher than these and, although it is
a pity that we cannot have comprehensive data,
this could be considered as another sign of the
sector liveliness.
Back to data analysis, also in this case
manufacturers’ direct sales are quite different from
those of the integrators. Only 180 (230 in 2015) out
of the 269 robots sold were delivered directly by
manufacturers (-21.9%), while the units sold by third
parties rose up to 89 (49 in 2015; +81.6%).
The analysis of end sectors shows quite a different
trend. The automotive industry records the best
performance, with 66 units integrated by third
parties (+247.4%). Machine tools tending and
assembly are the most popular applications for
the SCARA robots sold, with 152 and 97 units
respectively.
In addition, 10 robots sold were addressed to
palletizing applications and 10 robots were used in
deburring processes.
n
Alla diminuzione
del numero di
robot venduti
in campo
automotive fa
da contraltare
la crescita
importante degli
antropomorfi
venduti
nell’ambito della
General Industry.
The decrease in
the automotive
sector
is balanced Sby
a significant growth
in the number
of six-axis robots sold
in General Industry.
PubliTec
JANUARY-FEBRUARY 2017 49

46-51 5
ECONOMIA & MERCATO
ding sono state solamente 82 contro le 532 del 2015,
per una percentuale pari a -84,6%, così come i robot
di verniciatura sono scesi da 45 a 38 (-15,6%).
A fare la voce grossa sono gli antropomorfi venduti
per applicazioni di material handling che hanno
toccato quota 1.329 unità pari al 5,1% in più rispetto
al 2015 (1.265 robot), seguiti da quelli impegnati
nell’asservimento alle macchine utensili (300 unità
pari al +2,4%), dai robot per palletizzazione (253
pari al +11,5%) e dai robot destinati alla saldatura
ad arco che con 215 macchine vendute hanno fatto
registrare la miglior percentuale di vendita con il
+25,7%.
Seguono i robot antropomorfi per applicazioni
ostili impegnati in fonderia che sono stati finora
venduti in 203 esemplari (+2,0%) e le 92 unità impegnate
nel montaggio automatico che in termini
percentuali segnano un validissimo +10,8%.
Parlando invece di un’altra applicazione tipicamente
robotizzata, come la sbavatura, il segno torna negativo
in quanto le unità vendute sono passate da
81 a 70 con un -13,6%.
Sono stati 253 i robot per palletizzazione venduti nei primi sei mesi
dell’anno con una percentuale pari a +11,5%.
253 robots for palletizing applications were sold in the first half
of 2016 (+11.5% compared to 2015).
Anche gli SCARA parlano positivo
L’andamento delle vendite in Italia dei robot di tipo
SCARA, pur con volumi decisamente differenti, rispecchia
l’andamento e la tendenza registrata per
gli “antropomorfi”. Il segno è infatti negativo davanti
alla percentuale di vendita (-3,6%) ma questo, in numeri,
non significa altro che 10 unità in meno rispetto
al 2015 in cui gli SCARA venduti nei primi sei mesi
sono stati 279. È di sicuro un buon risultato sempre
Anche dal punto di vista
applicativo,idatidi
metà anno parlano di un
rallentamento della domanda
da parte del settore auto in
quanto le macchine vendute
per applicazioni di spot
welding sono state solamente
82 contro le 532 del 2015.
As for applications, the
mid-term results show quite
a strong decrease of the
demand coming from
automotive, as the machines
addressed to spot welding
applications were only 82,
against 532 in 2015.
50 GENNAIO-FEBBRAIO 2017 & meccatronica 118

46-51 6
in considerazione del fatto che il confronto avviene
con l’anno dei record e che l’indice sugli SCARA è
meno attendibile in senso assoluto in quanto mancano
all’appello aziende potenzialmente interessate
e coinvolte nella raccolta dei dati (alcuni player
importanti per il mercato nostrano) che non hanno
contribuito all’elaborazione di questo dato intermedio
d’anno. I numeri sarebbero quindi da maggiorare
e questo, pur rammaricandoci della non completa
attendibilità dell’indice, è un altro sintomo dello
stato di buona salute del comparto. Tornando all’analisi
dei dati in nostro possesso, anche in questo
caso è differente l’andamento delle vendite dirette
dei costruttori rispetto a quelle degli integratori: delle
269 macchine vendute solamente 180 (230 nel 2015)
sono state quelle commercializzate direttamente,
ovvero una percentuale pari a -21,9% mentre le unità
vendute da terzi sono salite a quota 89 contro le
49 dello stesso periodo dello scorso anno facendo
segnare un bel +81,6%. Diversa invece l’analisi del
settore di sbocco in quanto, in questo caso, è l’Auto
a far segnare la miglior prestazione grazie alle 66
unità integrate da terzi cui corrisponde una percentuale
del +247,4%. Asservimento macchine utensili e
montaggio sono invece le applicazioni che assorbono
la quasi totalità dei robot SCARA venduti, rispettivamente
con 152 e 97 unità cui vanno sommati 10
robot impegnati in applicazioni di palletizzazione e
10 destinati a processi di sbavatura. n
L’andamento
delle vendite in
Italia dei robot
di tipo SCARA,
pur con volumi
decisamente
differenti,
rispecchia
l’andamento
e la tendenza
registrata per gli
“antropomorfi”.
Sales trend in Italy
of SCARA robots,
although with
quite different
numbers, is similar
to sales trend of
six-axis robots.
Motion Systems / Mechatronics /
Industry 4.0 / Automation / IoT /
Embedded electronics /
Hydraulics and pneumatics /
Robotics / Controls
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dedicato a Motion e Mechatronics,
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inedito: gli stand sono standard
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52-54 1
FABBRICA DIGITALE
Non c’è Industria 4.0 senza
innovazione tecnologica
In collaborazione con Kilometro Rosso, lo scorso novembre l’Associazione
Italiana per la Ricerca Industriale (AIRI) ha dedicato un evento alle
tecnologie prioritarie di rilievo integrate nell’implementazione del
programma Industria 4.0 per la competitività del manifatturiero avanzato
italiano. Con questo obiettivo, il 70% dei settori industriali in cui operano i soci
AIRI prevede di introdurre in 3-5 anni almeno una importante innovazione
integrabile nel piano Industria 4.0.
di Sebastiano Mainarda
4.0 è solo un frame.
Se però alla base non c’è
“Industria
innovazione tecnologica, il
frame rimane vuoto, un concetto
puramente virtuale”. Sono le
parole di Renato Ugo - presidente
di (AIRI), l’associazione
che dal 1974 si pone l’obiettivo
di promuovere la cooperazione
in Italia tra i vari settori
della ricerca industriale - a mostrare
chiaramente quanto sia
centrale l’aspetto tecnologico
nell’attuale, intensa discussione
su come implementare la digitalizzazione
nelle fabbriche italiane.
Le innovazioni tecnologiche prioritarie
identificate dalle imprese socie
di AIRI, in collaborazione con centri di
ricerca, pubblici e privati, si possono
sviluppare nell’arco dei 3-5 anni favorendo
la crescita del settore manifatturiero
con rilevanza per i beni strumentali per
l’industria. L’analisi dei soci AIRI, infatti, ha
identificato 11 tecnologie prioritarie nel settore
dei beni strumentali che, per svilupparsi
con successo, richiedono un incremento,
rispetto agli attuali investimenti aziendali, di
400 milioni di euro in 3-5 anni per la ricerca indu-
striale condotta nel manifatturiero avanzato. Si tratta
di sviluppare macchine per sistemi di produzione intelligenti
eco-sostenibili secondo il paradigma della
smart factory, oltre che strumenti sempre più digitalizzati
per progettazione e simulazione. L’elenco comprende
strumenti cad-cam, tecnologie avanzate di
automazione e integrazione di sistemi produttivi complessi
in grado di permettere produzioni on-demand
e just-in-time, l’utilizzo di tecnologie ICT e sensoristiche
ad alto contenuto di digitalizzazione che permettano
la crescita sia dell’integrazione della filiera produttiva
e distributiva, sia dell’efficienza energetica.
I pilastri della politica industriale
nel segno della digitalizzazione
Organizzato insieme a Kilometro Rosso e ospitato proprio
presso il centro tecnologico bergamasco, l’incontro
dello scorso novembre ha offerto spunti di riflessione
interessanti sullo stato dell’arte di Industria 4.0 in Italia,
anche in considerazione delle iniziative presentate di
recente dal Governo. “Con l’avvio del Piano Industria
4.0, abbiamo posto la prima pietra per la costruzione
di una politica industriale che poggerà su quattro
gambe: l’automazione delle fabbriche e di tutta la
filiera produttiva; lo sviluppo di una rete di comunicazione
fisica e virtuale che unirà come un tessuto tutti
i protagonisti di questo nuovo paradigma (aziende,
operai, centri di ricerca); una connessione sempre
più stretta tra formazione e lavoro; figure professionali
52 GENNAIO-FEBBRAIO 2017 & meccatronica 118

53_CORR 1
Il roadshow sulle innovazioni del prossimo futuro
Per presentare la nona edizione del volume “Le Innovazioni del prossimo futuro. Tecnologie prioritarie per l’Industria”,
AIRI ha programmato un roadshow che tocca le città italiane dove si concentrano le eccellenze
tecnologiche e industriali sui più attuali temi dell’innovazione tecnologica, tra cui efficienza
energetica, mobilità sostenibile e fabbriche del futuro.
Il volume racchiude i risultati dell’analisi che AIRI, dal 1995, produce con cadenza triennale, con
l’obiettivo di evidenziare le linee prioritarie di sviluppo tecnologico nel breve-medio termine in
dieci settori industriali di interesse per il Paese: informatica e telecomunicazioni; microelettronica
e semiconduttori; energia; chimica; farmaceutica e biotecnologie; trasporto su strada; ferro e
marittimo; aeronautica; spazio; beni strumentali; ambiente.
The road show on the innovations of the near future
To introduce the ninth edition of the book “The innovations of the near future. Priority technologies for
industry”, AIRI has scheduled a road show that will reach those Italian cities where the technological
and industrial excellencies on the latest issue of innovation, like energy efficiency, sustainable mobility
and factories of the future, can be found.
The book reports the results of the study that AIRI has been conducting every three years since 1995,
with the aim to highlight the main possible technological developments in the short-medium term in
ten major industrial sectors for the country: ICT; microelectronics and semiconductors; energy; chemicals; pharmaceutics
and biotechnologies; road transport; iron and marine; aeronautics; aerospace; capital goods; environment.
innovative in grado di rapportarsi e di costruire nuovi
sistemi e nuove interfacce”, ha detto Alberto Bombassei,
presidente di Kilometro Rosso e di Brembo. “Il
cuore pulsante di questa rivoluzione saranno le fabbriche,
che si trasformeranno in “fabbriche intelligenti”,
entità flessibili e spunti per la crescita umana, scientifica,
lavorativa ed economica del Paese”. Di Fabbrica
Intelligente ha parlato Gianluigi Viscardi, presidente
del Cluster nazionale dedicato, che ha fatto il punto
su quanto prodotto finora e su quanto si potrà fare
nel prossimo futuro. “Il mercato chiede alle aziende la
massima personalizzazione nella produzione: occorre
essere flessibili, facilmente riconfigurabili, adattabili”,
ha affermato Viscardi. “Anche per questo l’imprendi-
n DIGITAL FACTORY
There Is No Industry 4.0 Without
Technological Innovation
Last November, in collaboration with Kilometro Rosso, the Italian Association for Industrial Research (AIRI)
hold an event focused on priority technologies integrated in the implementation of the Industry 4.0
programme for the competitiveness of the Italian manufacturing sector. With such an aim, 70% of the
industrial sectors related to AIRI member companies plan to introduce at least a relevant innovation to be
integrated in the Industry 4.0 programme in the next 3 to 5 years.
4.0 is only a frame. However, if it is
not based on technological innovation, the
“Industry
frame is empty, a purely virtual concept”. The
words spoken by Renato Ugo - president of AIRI, the
association born in 1974 with the aim to promote
cooperation in Italy between the several sectors
of industrial research - show clearly how crucial
technology is in the current debate on how to introduce
digitalization in the Italian factories.
The key technological innovations identified by the
AIRI member companies, in cooperation with private
or public research centres, can be developed in 3 to
5 years, thus triggering the growth of manufacturing
with a special focus on capital goods for industry. In
PubliTec JANUARY-FEBRUARY 2017 53

52-54 3
FABBRICA DIGITALE
Il convegno dello
scorso novembre
ha offerto spunti
di riflessione
interessanti sullo stato
dell’arte di Industria
4.0 in Italia.
The conference held
last November offered
some interesting clues
on the state of the art
of Industry 4.0 in Italy.
tore è chiamato a un cambiamento culturale che porti
innanzitutto alla valorizzazione del capitale umano”.
Macchine e sistemi intelligenti
“È possibile attuare interventi mirati a sostegno dello sviluppo
tecnologico e, nel contempo, migliorare le procedure
di accesso con strumenti più semplici e utilizzabili da
industrie di media-grande dimensione”, ha dichiarato il
presidente di AIRI Renato Ugo. “Per integrarsi nel progetto
Industria 4.0, l’industria italiana deve sviluppare progetti
che abbiano una digitalizzazione spinta e/o che includano
macchine e sistemi intelligenti”. “Il manifatturiero in Europa
può essere fondamentale per la ripresa economica
di tutto il continente”, ha aggiunto il professor Francesco
Jovane del Politecnico di Milano. “E gli industriali sono gli
attori principali della rivoluzione targata Industria 4.0”. n
Il centro
tecnologico
Kilometro Rosso,
alle porte
di Bergamo.
Kilometro Rosso
science park,
nearby Bergamo.
fact, the analysis of AIRI associates identified 11 priority
technologies in the field of capital goods. In order to
be developed successfully, these require an increase
of 400 million euro in 3 to 5 years compared to the
current industrial investments as for industrial research in
advanced manufacturing.All this deals with developing
machines for eco-friendly and smart production systems
according to the smart factory paradigm, in addition to
more and more digitalized design and simulation tools.
The list includes CAD-
CAM tools, advanced
automation technologies
for the integration of
complex production
systems that may allow
for on-demand and justin-time
production, the
use of ICT technologies
and sensors with a high
degree of digitalization
that allow for the growth
of both the integration of
the production and distribution chain as well as energy
efficiency.
The pillars of industrial policy
in the name of digitalization
Organized together with Kilometro Rosso and hosted
right at the research centre near Bergamo, the
conference held last November offered some interesting
clues on the state of the art of Industry 4.0 in Italy, also
considering the initiatives recently presented by the
Government. “The launch of the Industry 4.0 Plan is the
first step for the creation of an industrial policy supported
by four pillars: the automation of the factories and the
whole production chain; the development of a real
and virtual network that is supposed to connect all the
protagonists of the new paradigm (companies, workers,
research centres); a closer connection between training
and work; new professionals capable to interact and
build new systems and new interfaces”, said Alberto
Bombassei, president of both Kilometro Rosso and
Brembo. “The factories will be the beating heart of such
a revolution. These will turn into “smart factories”, that is
to say flexible entities and hubs for the human, scientific,
working and economic growth of the country”. Gianluigi
Viscardi, president of the dedicated national Cluster,
also talked about smart factories. He acquainted the
audience with what the Cluster has done so far and
what can be done from now on. “The market requires
the highest customization in production: companies
need to be flexible, easily reprogrammable, adaptable”,
said Mr Viscardi. “Also for this reason, the entrepreneur is
supposed to make a cultural change that may possibly
give a higher value to the human capital”.
Smart machines and systems
“It’s possible to carry out focused interventions to
support technological development and, at the same
time, improve entry procedures with simpler and clearer
tools for medium to large companies”, said Renato Ugo,
president of AIRI. “To be really integrated in the Industry
4.0 plan, the Italian industry should develop projects
featured by pushed digitalization and/or including smart
machines and systems”.
“Manufacturing in Europe can be crucial for the
recovery of the whole continent”, added professor
Francesco Jovane from Politecnico di Milano. “And
entrepreneurs are the main actors of the Industry 4.0
revolution”.
n
54 GENNAIO-FEBBRAIO 2017 & meccatronica 118

55 - SPS 11-2016 1

56-60 1
FABBRICA DIGITALE
Immaginare il
manifatturiero
del futuro
di Sergio Soriano
L’assemblea
nazionale del
Cluster Fabbrica
Intelligente si è
svolta lo scorso
ottobre, nei giorni
della BIMU a Milano.
The national
assembly of the
Italian Smart
Factory Cluster held
last October within
BIMU, in Milan.
Un interessante incontro sul futuro del manifatturiero avanzato, che
ha visto anche un momento di confronto con i principali paesi
manifatturieri dell’UE, nell’ottica del possibile “Cluster of Clusters” europeo
auspicato dal commissario europeo per l’economia e la società digitali,
Günther H. Oettinger. Così il Cluster tecnologico nazionale Fabbrica
Intelligente ha celebrato lo scorso ottobre la sua assemblea nazionale.
Nel contesto della BIMU di Milano, il Cluster tecnologico
nazionale Fabbrica Intelligente (CFI)
ha celebrato la sua assemblea nazionale.
Un’occasione non solo per fare il punto su quanto
fatto finora dal Cluster e dai suoi gruppi di lavoro,
ma anche per confrontare l’esperienza italiana con
56 GENNAIO-FEBBRAIO 2017 & meccatronica 118

56-60 2
quelle dei principali paesi europei, Germania, Francia
e Regno Unito in particolare.
Il Cluster Fabbrica Intelligente (CFI) è un’associazione
in costante espansione che accoglie, oggi, oltre
300 fra grandi, piccole e medie aziende, università
ed enti di ricerca. È l’unico soggetto che riunisce tutte
le anime del manifatturiero avanzato, dialogando
con le istituzioni e con l’obiettivo di sviluppare e
attuare una strategia basata sulla ricerca e sull’innovazione
in grado di consolidare e incrementare i
vantaggi competitivi nazionali.
Una concreta collaborazione
tra i vari Cluster nazionali
Il presidente del Cluster Fabbrica Intelligente, Gianluigi
Viscardi, e il presidente del Comitato tecnico-scientifico,
professor Tullio Tolio, hanno sottolineato
“la stretta interazione fra imprese e enti di
ricerca,” e hanno parlato di “primo concreto confronto,
strategico e operativo, sulla scena nazionale
per tracciare insieme il futuro del manifatturiero
italiano”.
Nella recente presentazione del Piano Nazionale Industria
4.0 da parte del ministro Calenda si fa esplicito
riferimento ad azioni di potenziamento del CFI. A
breve il ministero dello Sviluppo economico lancerà
i nuovi bandi legati alle attività del Cluster, basato
nella sede di Aster, il consorzio per l’innovazione
dell’Emilia-Romagna.
Durante il convegno i rappresentanti dei rispettivi
Cluster hanno spiegato come interagiscono con
i propri Governi e come si rapportano con imprese
ed enti di ricerca. Gli interlocutori si sono trovati
d’accordo sulla necessità di avviare una concreta
collaborazione tra i vari Cluster nazionali per realizzare
l’idea del Commissario UE Oettinger di un “Cluster
of Clusters”.
Focus sul funzionamento “intelligente”
dei beni strumentali
“Il nostro Cluster”, ha spiegato il professor Tolio, “si distingue
per l’utilizzo di standard aperti, collegamenti
in rete tra le imprese, riserva grande attenzione al
fattore umano, all’interazione con le macchine. In
Italia ci sono soprattutto piccole e medie imprese
e, inevitabilmente, gli obiettivi della fabbrica intelligente,
della smart manufacturing passano anche
dall’automazione parziale, dove c’è una maggiore
interazione uomo-macchina; un tipico esempio è
quello dei robot collaborativi.
L’Italia è un Paese molto forte nel settore dei beni
strumentali, ma non sui componenti per la costruzione
dei beni strumentali. Perciò il focus del Cluster
Fabbrica Intelligente è soprattutto sull’integrazione
n DIGITAL FACTORY
Let’s Imagine the Future
of Manufacturing
An interesting conference on the future of advanced
manufacturing, which also saw a debate with the major
manufacturing countries within the EU in the view of the European
“Cluster of Clusters” as mentioned by the European Commissioner
for Digital Economy and Society, Günther H. Oettinger. That’s
how the Smart Factory Italian Technology Cluster celebrated its
national assembly last October.
T
he Smart Factory Italian technology cluster (CFI)
celebrated its national assembly within BIMU,
in Milan. It was not only an occasion to sum up
what the Cluster and its thematic groups have been
capable to accomplish so far, but also an opportunity
to compare the Italian experience with some of the
L’intervento di Gianluigi Viscardi,
presidente del Cluster Fabbrica
Intelligente.
The speech given by Gianluigi
Viscardi, president of the Italian
Smart Factory Cluster.
PubliTec JANUARY-FEBRUARY 2017 57

56-60 3
FABBRICA DIGITALE
Il Piano nazionale Industria 4.0
Colmare il gap accumulato con altri paesi nel
sostegno delle istituzioni allo sviluppo della
fabbrica digitale, investendo cifre più alte delle
altre economie e coinvolgendo, o quantomeno è
questo l’auspicio, l’intero territorio nazionale. È senza
dubbio ambizioso il Piano Nazionale Industria 4.0
presentato dal ministro dello Sviluppo economico
Carlo Calenda e dall’ex presidente del Consiglio
Matteo Renzi (nella foto), che ha mostrato di
credere fortemente nel progetto.
Il piano, interamente recepito nella legge di
Stabilità 2017, prevede un aumento di 10 miliardi di
investimenti privati
in innovazione (da
80 a 90 miliardi)
nel solo 2017 e un
incremento di 11,3
miliardi di spesa
privata in ricerca
e sviluppo. Tra le
direttrici chiave
individuate ci sono
la formazione
e il graduale
inserimento di
200.000 studenti
universitari e
3.000 manager
specializzati sui
temi di Industria 4.0 e la creazione di Competence
Center nazionali a coordinare lo sviluppo della
ricerca tecnologica legata alla digitalizzazione
della produzione. Più direttamente collegati alla
quotidianità delle imprese sono la proroga del
superammortamento, con aumento dell’attuale
aliquota da 140 al 250% per gli investimenti in
soluzioni per l’Industria 4.0, mentre il credito di
imposta dovrebbe passare dall’attuale 25 al 50%
per la spesa interna, con il credito massimo per
contribuente che passerà da 5 a 20 milioni di euro.
Altre agevolazioni e detrazioni fiscali sono previste
per investimenti in start-up o PMI innovative e
iniziative sui temi della smart manufacturing.
The National “Industry 4.0” Plan
Filling the gap with other countries as for the support
of national institutions to the development of the
digital factory by investing more money than
other economies and involving, or rather this is the
aim, the whole Italian territory. The National Plan
“Industry 4.0” presented by the ministry of Economic
Development Carlo Calenda along with the Italian
Prime Minister Matteo Renzi (photo), who strongly
supports the whole plan, is quite ambitious.
The plan, which has been entirely inserted in the
2017 Budget Law, deals with 10 billion euro increase
of private investments in innovation (from 80 to 90
billion) in 2017 as
well as 11.3 billion
euro increase of
private expenditure
in R&D. Among the
key actions of the
plan are training
and the gradual
integration of
200,000 university
students, as well
as 3,000 managers
specializing
in Industry 4.0
issues. The plan
also foresees the
creation of national
Competence Centres with the aim to coordinate
the development of technology research related to
digitalization in manufacturing.
More directly related to the everyday life of
companies are the extension of the so-called superamortisation,
with the current tax rate lifting up from
140 to 250% for investments in Industry 4.0 solutions,
while the tax credit per taxpayer should shift from the
current 25 to 50% for internal expenditure, with the
maximum tax credit per taxpayer raised from 5 to 20
million euro.
Some more tax breaks or deductions are foreseen
for investments in start-ups or innovative SMEs as well
as smart manufacturing initiatives.
major European countries, like Germany, France or
the UK.
The Smart Factory Cluster (CFI) is a steadily growing
association that currently gathers more than
300 small, medium or large companies, as well as
universities and research centres. It is the only player
dei singoli componenti per la fabbricazione dei beni
strumentali e per il loro funzionamento “intelligente”.
“La presenza di MIUR, MISE, Conferenza delle Regioni”,
ha aggiunto Gianluigi Viscardi, “ci fa capire la
posizione nodale del CFI rispetto alle strategie nazionali
per il manifatturiero avanzato e per i nuovi
paradigmi di Industria 4.0.
58 GENNAIO-FEBBRAIO 2017 & meccatronica 118

56-60 4
that includes all the main actors of advanced
manufacturing, promoting dialogue with institutions
with the aim to develop and carry out a strategy
based on research and innovation, which is also
capable to strengthen and increase the national
competitive advantages.
An effective collaboration among
the several national Clusters
The president of the CFI, Gianluigi Viscardi, and the
president of the technical scientific committee,
professor Tullio Tolio, both pointed out “the close
interaction between companies and research
institutions”. They also talked about a “first strategic
and practical discussion in the country to outline
together the future of the Italian manufacturing
industry”.
At the recent presentation of the “Industry 4.0”
National Plan, the Italian minister Carlo Calenda
mentioned the will to enhance the role played
by the CFI. The Italian ministry for Economic
Development is expecting to release the new
announcements related to the Cluster activities,
located in the headquarters of Aster, the consortium
for innovation in Emilia Romagna.
At the conference, the representatives of each
Cluster explained how they interact with their
own Governments as well as with companies or
research centres. All of them agreed on the need
to promote an effective collaboration among the
several national Clusters to fulfil the idea of the
EU Commissioner, Oettinger, who talked about a
possible “Cluster of Clusters”.
Focus on the “smart” operation
of capital goods
“Our Cluster”, explained professor Tolio, “stands
out for the use of open standards, networked
connections between companies. It also shows a
great consideration for workers, even as for their
interaction with the machines. Italy is mainly made
of SMEs and, consequently, the targets of smart
factories and smart manufacturing are also related
to partial automation, made of a high level of
interaction between people and machines: a clear
example comes from collaborative robots. Italy is
quite a strong country in the field of capital goods,
but not very strong in components for building
capital goods. Therefore, the focus of the CFI is
mainly on the integration of single components for
building capital goods, as well as on their “smart”
operation”.
“The presence of MIUR, MISE and the Conference
È rilevante, inoltre, che per la prima volta il rappresentante
del programma tedesco Plattform Industrie
4.0, Henning Banthien, sia venuto in Italia a parlare
di Industrie 4.0”.
Come vedono la fabbrica del futuro
Germania, Francia e Gran Bretagna
Proprio Henning Banthien ha aperto la sessione dedicata
a un confronto tra i programmi nazionali per
il manifatturiero a livello europeo. Il segretario generale
di Plattform Industrie 4.0 ha insistito sulla necessità
di investire e su altri aspetti nodali quando si
parla di fabbrica digitale, cioè la standardizzazione
e la sicurezza, specialmente nella raccolta e conservazione
dei dati.
Michel Carton, del Centre Technique des Industries
Mecaniques (CETIM), ha parlato del programma
francese Alliance Industrie du Futur, lanciato nel
maggio 2015, che ha coinvolto un gran numero di
aziende, soprattutto medio-piccole. Gli obiettivi in-
Il professor Tullio
Tolio, presidente
del Comitato
tecnico-scientifico
del CFI.
Professor Tullio
Tolio, president
of the CFI
technical scientific
committee.
PubliTec JANUARY-FEBRUARY 2017 59

56-60 5
FABBRICA DIGITALE
La presentazione
di Harald Egner,
che ha illustrato
il programma
britannico di
promozione del
manifatturiero del
futuro.
The presentation
by Harald Egner,
who talked
about the UK
programme for
the promotion
of the
manufacturing
of the future.
of Italian regions”, added president Viscardi, “is a
clear sign of the key role played by the CFI within the
national strategy for advanced manufacturing and
the new initiatives related to Industry 4.0. Besides,
it is important to notice that, for the first time, the
representative of the German Plattform Industrie
4.0, Henning Banthien, came to Italy to talk about
Industrie 4.0”.
How Germany, France and the UK
see the factory of the future
Mr Henning Banthien opened the session focused
on the national programmes for
manufacturing in Europe. The Secretary
General of Plattform Industrie 4.0 pointed
out the need to invest as well as some
more key aspects about the digital
factory, that is to say standardization and
safety, especially in data collection and
storage.
Michel Carton, from the Centre
Technique des Industries Mecaniques
(CETIM), talked about the French
programme Alliance Industrie du Futur,
launched in May 2015, in which several
companies, mainly small and medium
ones, are involved. The main goals
deal with the development of futureoriented
technological solutions or
some more practical aspects such as
additive manufacturing or cyber security.
“The French industry promotion”, said
Mr Carton, “comes from cooperation
with other countries as well as
employees’ training and communication
development”.
Finally, Harald Egner from the
Manufacturing Technology Centre
(MTC) talked about the UK initiatives
about Industry 4.0, starting from the
Catapult project. This started in 2009
and attracted loans equal to 107 million
pounds, thus generating net benefits
for the UK economy equal to 1.6 billion pounds. The
programme was focused on 7 excellence centres,
either universities or private centres, which gathered
for a national programme aimed at triggering
innovation.
The final part of the conference focused on the
presentation of the results accomplished by the
technical-scientific thematic groups of the CFI, which
are turning the contents of the Roadmap for Research
and Innovation of the CFI into practical projects. n
dividuati vanno dallo sviluppo di soluzioni tecnologiche
orientate al futuro fino ad aspetti più concreti
come produzione additiva e cyber sicurezza. “La
promozione dell’industria francese”, ha detto Carton,
“passa dalla cooperazione, anche con altri paesi,
dalla formazione dei dipendenti e dallo sviluppo
della comunicazione”.
Infine, Harald Egner del Manufacturing Technology
Centre (MTC) ha descritto le iniziative britanniche in
tema di Industry 4.0, partendo dal progetto Catapult,
iniziato nel 2009, che ha attirato finanziamenti
per 107 milioni di sterline, generando ad oggi benefici
netti per l’economia britannica di 1,6 milioni di
sterline. Si è partiti da 7 grandi centri d’eccellenza,
tra università e privati, per un programma di respiro
nazionale finalizzato alla creazione di innovazione.
L’ultima parte della conferenza è stata dedicata
alla presentazione dello stato di avanzamento dei
lavori dei Gruppi Tematici Tecnico-Scientifici di CFI,
che stanno declinando in proposte concrete i contenuti
della Roadmap per la Ricerca e l’Innovazione
del Cluster Tecnologico Nazionale Fabbrica Intelligente.
n
60 GENNAIO-FEBBRAIO 2017 & meccatronica 118

61 - Hannover express 1
HANNOVER EXPRESS
Mercoledì 26 aprile
da Milano Malpensa
Il pacchetto Hannover Express prevede tutto quanto necessario per arrivare
in fiera rapidamente e senza pensieri. La partenza è prevista alle ore 7.30
da Milano Malpensa e, all’arrivo ad Hannover, pullman privati conducono
direttamente in Fiera: l’ingresso ai padiglioni
è immediato grazie alla tessera precedentemente fornita. Alle ore 18 circa nuovo
trasferimento all’aeroporto ed imbarco sul volo per Milano Malpensa.
L’arrivo è previsto alle ore 22 circa.
Il pacchetto Hannover Express è apprezzato da molti anni
dai visitatori e dagli espositori per invitare in fiera clienti e rivenditori.
Quota di partecipazione per persona: 660,00 Euro + IVA fino al 26 febbraio
Per informazioni e prenotazioni:
Hannover Express - Tel. 02 53578213
E-mail: hannoverexpress@publitec.it - Prenotazioni on line: http://www.hannoverexpress.it

62-65 1
INCONTRI
di Silvia Crespi
Un Service Center
“a cinque stelle”
La quindicesima conferenza
stampa internazionale Festo ha
avuto luogo, lo scorso ottobre,
presso il Regional Service Center
di Mason (Cincinnati), un centro
logistico allo stato dell’arte
attrezzato per fornire alla clientela
del Nord America prodotti di
automazione nel giro di 10 ore.
Durante la “due giorni” è stata
I relatori della
conferenza stampa
internazionale Festo
presso il RSC
di Mason, Cincinnati.
The speakers
of Festo’s International
press conference at the
RSC in Mason, Cincinnati.
organizzata anche una visita
alla società Hahn Automation di
Hebron, nel Kentucky, una giovane
azienda costruttrice di macchine
di assemblaggio interessata da
una crescita vertiginosa.
La quindicesima conferenza stampa internazionale
Festo è stata organizzata, per la prima volta
negli Stati Uniti, a Mason (Cincinnati), Ohio,
lo scorso ottobre. Alla stampa è stato presentato il
Service Center Regionale (RSC) Festo, un centro logistico
e produttivo allo stato dell’arte in grado di
servire il 70% dei clienti nordamericani. La scelta della
location riflette la crescita della multinazionale in
questa area geografica, dove la capacità di customizzazione
e la vicinanza al cliente sono gli elementi
che fanno la differenza.
Il centro di Mason, per il quale la multinazionale ha
investito circa 70 milioni di dollari, fissa nuovi standard
di gestione del magazzino automatizzato. Le
sue caratteristiche sono davvero uniche: una capacità
di stoccaggio di 65.000 bins, sette stazioni di picking
ad alte prestazioni e la capacità di prelevare
e imballare 1.000 articoli l’ora.
L’RSC può essere considerato anche una storia di
successo in termini di collegamento ottimale tra la
logistica e l’assemblaggio dei prodotti customizzati.
Questi vengono, infatti, assemblati “a contatto di
62 GENNAIO-FEBBRAIO 2017 & meccatronica 118

62-65 2
gomito” con l’area logistica con le postazioni di assemblaggio
che hanno accesso diretto a tutti i componenti.
Gli addetti sono così in grado di soddisfare
immediatamente richieste specifiche da parte dei
clienti e avere i prodotti assemblati e pronti per la
spedizione nel più breve tempo possibile.
Il focus sul cliente, sottolineato a diverse riprese durante
la conferenza stampa, è infatti uno dei pilastri
della strategia Festo negli USA.
Una postazione
di assemblaggio
presso il RSC Festo
di Mason.
An assembly
station at Festo’s
RCS, Mason.
Forti sinergie con la
casa madre tedesca
Con quartier generale a Long Island, nello stato di
New York, Festo US ha già oltre quarant’anni di storia
alle spalle e si è evoluta, nel corso di questi decenni,
fino a diventare un’entità unica con la propria
cultura e personalità. Le sinergie con la casa madre
tedesca sono molto forti e l’investimento nel RSC di
Mason riflette la crescita di Festo negli USA. Anche
la forza lavoro è stata raddoppiata soprattutto nel
campo degli Application Engineers e dei tecnici,
onde seguire le esigenze dei clienti in modo sempre
più mirato.
La presenza di Festo negli USA è decisamente all’insegna
dell’engineering e della customizzazione di
prodotti e sottoassiemi per creare il vantaggio competitivo.
n EVENTS
A “Five Star” Service Center
For its fifteenth International Press Conference, Festo chose the Regional Service Center in Mason, Cincinnati.
Festo’s RSC is a state-of-art logistics and production center able to serve 70% of its US client base within 10
hours. Journalists were also offered the opportunity to visit Hahn Automation in Hebron, Kentucky, a young
manufacturer of assembly machines that is experiencing enormous growth.
T
he fifteenth annual Festo press conference was
organized for the first time in the US in Mason
(Cincinnati), Ohio, last October.
The RCS, Regional Service Center in Festo was unveiled:
a state-of-art logistics and production center able to
serve 70% of its US client base. The location reflects the
growth of the multinational in this area where order
customization and proximity to the client really make
the difference.
The center in Mason, for which the corporate has
invested about 70 million US$ has achieved new
standards for automated warehouse management.
The numbers are truly unique: stock capacity of 65,000
bins, seven high-performance picking stations capable
of picking and packing 1,000 items per hour. Each
station can manage up to four orders at once working
at maximum precision levels. The plant can pack up to
10.000 error free order lines per day.
This RSC can be considered a success story in terms of
optimum contact between logistics and customized
product assembly. These products are, in fact,
put together hand in hand with the logistics area
where assembly stations have direct access to all
components. In so doing, assembly staff are able to
immediately satisfy clients’ specific requests and to
have assembled products ready for shipment in the
PubliTec
JANUARY-FEBRUARY 2017 63

62-65 3
INCONTRI
Celle di assemblaggio flessibili grazie
ai componenti di automazione pneumatica
Nella seconda giornata sono state organizzate due
visite. La prima alla Storopack, un’azienda cliente
Festo specializzata nel packaging protettivo flessibile,
e la seconda presso la società Hahn Automation
di Hebron, nel Kentucky, una giovane azienda costruttrice
di macchine di assemblaggio interessata
da una crescita vertiginosa: quasi il 40% l’anno. L’azienda
costruisce celle per la produzione automatizzata
rivolte, in particolare, all’industria automotive
e ai suoi fornitori. Nel Kentucky l’automotive è tra
i segmenti industriali più importanti. La scelta della
location per questa giovane azienda è stata dettata
anche dalla vicinanza all’aeroporto di Cincinnati.
Il core business di Hahn Automation è la MasterCell,
una cella automatizzata che può essere utilizzata sia
come stazione di lavoro indipendente, sia in abbinamento
a sistemi di automazione molto sofisticati. Il
design modulare è basato sul concetto di scalabilità:
la cella può essere facilmente modificata in base
alle esigenze di produttività.
La MasterCell impiega sia robot, sia altre sofisticate
tecnologie di assemblaggio e collaudo, ed è la so-
La Master Cell
di Hahn
Automation
Hahn
Automation’s
Master Cell.
shortest times possible. This focus on the client, underlined
many times during the press conference is one of the
cornerstones of the Festo US strategy.
Strong synergy with the
German headquarters
With its HQ in Long Island, New York, Festo US has over
40 years experience and has become, over time, a
company with its own culture and character. Synergies
with the German parent company are very strong and
their investment in RSC in Mason reflects Festo’s great
growth in the USA. The workforce has been doubled,
especially in Application Engineers and technicians, to be
able to meet clients’ needs ever more precisely. Festo’s
goal in the USA is to create a customized engineering
world giving the client a competitive advantage.
Flexible assembly cells thanks to
pneumatic automation components
Two visits were organized for the second day. The
former to Storopack, a Festo client specializing in flexible
protective packaging, and the latter to Hahn Automation
in Hebron, Kentucky, a young company making assembly
machines that is experiencing enormous growth: currently
around 40% per year.
The company is one of the leading manufacturers of
specialist machinery for automated production, and
its main customers are the automotive industry and its
suppliers. The automotive industry is one of the most
important industry segments in Kentucky and the Greater
Cincinnati region. Beside this, another practical point for
the location of the company’s facilities was the closeness
to Cincinnati Airport.
64 GENNAIO-FEBBRAIO 2017 & meccatronica 118

62-65 4
luzione ideale nel caso di processi particolarmente
difficili.
I benefici per i clienti sono rappresentati dalla struttura
standardizzata, dalla facilità di manipolazione,
dal design ergonomico, dall’estrema flessibilità di
configurazione che prevede diversi livelli di automazione
e dall’alto livello di personalizzazione.
Qui i componenti Festo rivestono un ruolo importante:
dalla piattaforma di automazione modulare
CPX/MPA (la più utilizzata da Hahn Automation),
agli azionamenti pneumatici; dalla gamma di prodotti
standard alle pinze pneumatiche, questi prodotti
vengono utilizzati in quasi tutte le celle di assemblaggio.
John Baines, Presidente della società,
vede la presenza sempre più forte di Festo in Nord
America come un segnale molto positivo per la sua
azienda: “Il centro logistico di Mason - ha affermato
- creerà grandi opportunità per una collaborazione
sempre più stretta e, soprattutto, per la pronta disponibilità
dei prodotti che ordineremo”.
Infine, la vicinanza del Festo’s Learning Center di
Mason fornirà un grande aiuto per la creazione delle
nuove figure professionali con le competenze “meccatroniche”
richieste dall’azienda.
n
I componenti
Festo rivestono un
ruolo importante
nella MasterCell
di Hahn
Automation.
Festo’s
automation
components play
an important
role in Hahn
Automation’s
MasterCell
concept.
Hahn Automation’s main concept is the MasterCell. A
MasterCell can either be used as an automatic single
workstation with manual component placement or
combined into technologically sophisticated automation
systems. The modular system design is based on the
principle of fast and cost-effective expansion in line
with demand as production quantities increase. In the
MasterCell modern robots as well as leading-edge
assembly and testing technology are used, making it
suitable for challenging assembly and testing processes.
The benefits for customers include the standardised cell
structure, ease of handling and operation, ergonomic
design, high quality, high availability, great economic
efficiency, flexible degrees of automation and high levels
of customisability.
Festo’s automation components play an important role
in the MasterCell concept: from the modular automation
platform CPX/MPA to pneumatic drives from the
standard product range and pneumatic grippers, Hahn
Automation uses key products from the automation
specialist.
These are used in almost all assembly cells.
John Baines considers Festo’s greater involvement in
North America as very favourable for the future of his
company and his customers: “Festo’s new assembly and
logistics center in Mason near Cincinnati will create great
opportunities for even closer cooperation on consultation
and delivery, and especially for the faster availability of
automation products we have ordered”. Finally, Festo’s
Learning Center can provide the qualified employees
with mechatronic expertise Hahn Automation urgently
needs.
n
PubliTec
JANUARY-FEBRUARY 2017 65

66-71 1
INCONTRI
di Fabrizio Dalle Nogare
Nasce il grande
polo italiano della
termoformatura
Dietro alle espressioni
Thermoforming Hub o
Blisterevolution - rispettivamente
il nome dato al nuovo polo
della termoformatura da
poco inaugurato a Carpi e la
creazione di nuove linee blister
integrate robotizzate di ultima
generazione - c’è una realtà
di respiro internazionale ma
che continua a basare la sua
produzione interamente in Italia, a
garanzia dell’alta qualità delle sue
macchine per il packaging. Siamo
andati a visitare il nuovo sito
produttivo di Marchesini Group.
Non è esagerato dire che la “Packaging Valley”
emiliana, uno dei cluster territoriali per eccellenza
in Italia, è da oggi un po’ più ricca. Marchesini
Group, tra le realtà più importanti nella fornitura di
linee complete e macchine per il confezionamento,
ha infatti inaugurato lo scorso mese di ottobre a Carpi,
nel modenese, il più grande polo nazionale della ter-
66 GENNAIO-FEBBRAIO 2017 & meccatronica 118
w

66-71 2
n EVENTS
Here Comes the
Great Italian
Thermoforming Hub
Behind the expressions “Thermoforming Hub”
or “Blisterevolution” - respectively the name
given to the new thermoforming hub recently
inaugurated in Carpi and the creation of cuttingedge
robotized integrated blister lines - is an
international company with an Italian-based
production. This is a warranty of high quality for
its packaging machines. We visited the brand
new Marchesini Group production site.
We don’t go too far if we say that the
so-called “Packaging Valley” in Emilia-
Romagna, one of the excellence local
clusters in Italy, is now a little richer. Marchesini
Group, among the leading suppliers of packaging
lines and machines, inaugurated the largest
thermoforming hub last October in Carpi, nearby
Modena. The two current Group factories in Carpi,
specializing in manufacturing packaging machines
and complete lines for pharmaceutical blisters, are
supposed to merge into the new factory.
At the Open House held in the days before
the official opening ceremony - which saw the
participation of around 700 customers worldwide
- we had a tour of the factory, took part in
technology workshops and “breathe the air” of a
local production cluster that, from textile industry to
automotive and food, is an Italian flagship.
Industrial rates, fine tailored quality
“A smart and up-to-date factory, with industrial
production rates but with the quality of fine tailored
products”. These were the words used by the
Group’s CEO Maurizio Marchesini to describe the
new factory, which was built on a site of 14,000
square meters thanks to the work of 300 people.
The company invested 14 million euro in the new
plant, which will host 150 employees, and 50 more,
mainly technicians and engineers, will be hired in
the short/medium term.
The Open House let visitors see blister and
thermoforming machines and complete lines for
moformatura. Un hub in cui confluiranno i due attuali
stabilimenti carpigiani del Gruppo, specializzati nella
produzione di macchine singole e linee complete per il
packaging dei blister farmaceutici.
Nel corso dell’Open House che ha preceduto l’inaugurazione
ufficiale - e alla quale hanno preso parte circa
700 clienti da tutto il mondo - abbiamo visitato gli ambienti
della produzione, partecipato a workshop tecnologici
e respirato l’aria di un distretto produttivo che,
dal tessile all’auto fino all’alimentare, rappresenta un
orgoglio italiano nel mondo.
Ritmi industriali, qualità sartoriale
“Una fabbrica intelligente e moderna, in cui i ritmi di
produzione saranno industriali, ma la qualità dei prodotti
rimarrà sartoriale”. Così l’AD di Marchesini Group,
Maurizio Marchesini, ha definito il nuovo sito produttivo,
che sorge su un’area di 14.000 m 2 ed è stato costruito
grazie al lavoro di 300 persone. L’azienda ha investito 14
milioni di euro nel nuovo stabilimento, che darà lavoro
a 150 persone più altre 50, prevalentemente figure tecniche,
che saranno assunte nel breve/medio termine.
L’Open House ha dato la possibilità di ammirare macchine
singole e linee blister e termoformatura ad alta
profondità per il confezionamento dei prodotti solidi e
Circa 700 clienti
da tutto il mondo
hanno preso parte
all’Open House
organizzata da
Marchesini Group
a Carpi.
Around 700
customers
worldwide took
part in the Open
House held
by Marchesini
Group in Carpi.
PubliTec
JANUARY-FEBRUARY 2017 67

66-71 3
INCONTRI
dei liquidi. In particolare, per il segmento solidi erano
in mostra 11 linee blister tra cui nove Integra, le linee
integrate robotizzate per il packaging dei blister vanto
della produzione Marchesini Group. Tra queste anche
la nuova Integra 520 V che, grazie a un sistema di apertura
astucci a tamburo per gestire altissime velocità e a
numerose altre innovazioni tecnologiche, con i suoi 10
metri appena di lunghezza è una macchina ideale per
soluzioni monoblister. L’impianto è in grado di produrre
fino a 520 blister e fino a 500 astucci al minuto.
Massimizzare la produzione
in uno spazio ridotto
In rappresentanza delle linee per la termoformatura ad
alta profondità, a Carpi erano in mostra anche soluzioni
appartenenti alla famiglia FB di Farcon, macchine
tecnologicamente avanzate per il confezionamento di
prodotti come siringhe, fiale e ampolle, e tre linee robotizzate
integrate Unica, in grado di unire in un monoblocco
le due operazioni di termoformatura e di confezionamento
in astuccio, permettendo così al cliente
di risparmiare spazio e massimizzare la produzione allo
stesso tempo.
Oltre al confezionamento di prodotti solidi in blister, un
formato che continua a essere molto richiesto in ambito
farmaceutico, Marchesini Group realizza macchine
e impianti per la produzione di farmaci in forma liquida
che vanno dal riempimento alla palletizzazione
per trattare flaconi, bottiglie, fiale, cartridge e siringhe
monouso. Tra le macchine Marchesini Group ci sono
Un particolare della
nuova Integra 520 V
di Marchesini Group,
ideale per soluzioni
monoblister.
A detail of the new
Integra 520 V by
Marchesini Group,
ideal for single-blister
solutions.
solid or liquid products packaging. In particular,
11 blister lines were on display, among which 9
Integra, the robotized integrated lines for blister
packaging, the flagship of Marchesini Group
production. Among these was also the new 10 m
long Integra 520 V, which, thanks to a drum-type
carton opener to deal with high speeds and many
more technological innovations, is an ideal machine
for single-blister cartons. The machine is capable to
produce up to 520 blisters or 500 cartons per minute.
Maximizing production also in a small space
To “represent” the deep-draw thermoforming lines,
there will be four solutions belonging to the Farcon
FB family; these are high-tech packaging machines
for products such as syringes, ampoules and vials, in
addition to three integrated robotic Unica lines. Just
like Integra, the Unica machines combine the two
thermoforming and carton packaging operations
in just one monobloc, allowing customers to save
space and maximise production.
As well as packaging solids in blisters, a format still
very appreciated in the pharmaceutical sector,
Marchesini Group also manufactures machines and
plants for the production of liquid drugs, from filling
to palletising for processing vials, bottles, ampoules,
cartridges and disposable syringes.
Marchesini Group range also includes machines for
68 GENNAIO-FEBBRAIO 2017 & meccatronica 118

66-71 4
Un investimento che guarda al futuro
Oltre a essere AD di Marchesini Group, Maurizio Marchesini
(nella foto) è Presidente di Confindustria Emilia-Romagna e,
dal 2013, anche Cavaliere del Lavoro, nominato dall’allora
Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Con lui
abbiamo parlato del nuovo stabilimento, di sostenibilità,
territorio, numeri e di prospettive (rosee) per il futuro.
“L’investimento nel nuovo sito produttivo è stato fatto soprattutto
guardando al settore farmaceutico, che rimane il nostro ambito
di riferimento, anche se il settore cosmetico sta crescendo
molto. Entrambi i mercati, per fortuna, sono previsti in crescita
per i prossimi 5 anni, con tassi intorno al 3-4%. Noi abbiamo
chiuso il 2016 con un incremento del fatturato vicino al 5%
rispetto ai 270 milioni di euro del 2015 e per il futuro, fatte salve
le preoccupazioni per alcune situazioni di instabilità a livello
globale, non ci sono segnali effettivi di calo”.
Investire nel nuovo sito produttivo significa
anche muoversi in direzione della sostenibilità
ambientale.“La fabbrica di Carpi fa a meno
del gas. Riscaldamento e raffreddamento
sono a pavimento, con pompe di calore ad
alto rendimento alimentate da un numero
sufficiente di pannelli solari. Recuperiamo
e riutilizziamo anche l’energia prodotta
dai compressori e dalle centraline di
raffreddamento dei liquidi”, continua l’AD
del Gruppo.“Un altro aspetto che vogliamo
sottolineare è l’appartenenza al territorio:
in Italia, paese che ha un tessuto industriale
composto da aziende perlopiù mediopiccole,
poter contare su una filiera produttiva
territoriale è un vantaggio competitivo che,
purtroppo, passa spesso sotto traccia. Bisogna, invece, fare
emergere il valore della filiera in modo sistematico, anche
a livello di accesso al credito, e non affidarsi, come oggi
accade, alla buona volontà di alcuni capi filiera. Anche perché
vediamo che l’appartenenza territoriale è un fattore che piace
a molti clienti, soprattutto stranieri”.
E un’azienda come Marchesini Group, che realizza all’estero
oltre l’87% del fatturato grazie anche a una rete collaudata di
35 agenzie e 18 filiali che permettono di essere presenti in 116
paesi nel mondo, deve essere attenta anche a questi aspetti.
“La percezione della manifattura italiana è molto migliorata
negli ultimi 10 anni”, racconta Maurizio Marchesini.“Continua sì
ad avere un profilo diverso rispetto a quella tedesca ma il gap
si sta decisamente riducendo. E se la qualità tedesca rimane
inalterata, le aziende italiane sono caratterizzate da un’alta
percezione di adattabilità e customizzazione”. Un elemento,
quest’ultimo, che proprio Marchesini non esita a definire come
prioritario per il Gruppo.“Noi ci spingiamo anche a progettare e
realizzare impianti appositamente per un cliente. Per far questo,
abbiamo accumulato una buona esperienza nel corso degli
anni. Una qualità che il mercato certamente ci riconosce”.
A future-oriented investment
Besides being the CEO of Marchesini Group, Maurizio
Marchesini (pictured) is the President of Confindustria Emilia-
Romagna and, since 2013, he has been also“Cavaliere del
Lavoro”, an honour appointed by the former President of the
Republic Giorgio Napolitano.With Mr Marchesini we talked
about the new plant and about topics like sustainability,
territory, figures and the (rosy) perspectives for the future.
“The investment in the new production site was made mainly
for the pharmaceutical sector, which remains our reference
market, even though the cosmetics sector is definitely
growing. Luckily, both markets are expected to grow in
the next 5 years, by 4-5%.We ended the year 2016 with an
approximately 5% turnover increase compared to 270 million
euro reached in 2015. For the future, apart from the worries for
some unclear situation in the world, we do not see a possible
negative trend happen”.
Investing in the new production site
also means making a move towards
environmental sustainability.“Our factory
in Carpi works without gas.The heating
and cooling systems are under floor, with
high-performance heat pumps fed by
a consistent number of solar panels.We
also manage to recover and reuse the
energy produced by either compressors
or liquid-cooling control units”, adds the
Group’s CEO.“Another important issue is
that we belong to a territory.The Italian
industrial fabric is made mainly of small
and medium companies, then relying on
a local production chain is a competitive
advantage that is often neglected, unfortunately. But the
value of the production chain must emerge, also with regards
of loan access.Today, it all depends on the initiatives of some
wise entrepreneurs. I can also say that local production
clusters are indeed appreciated by customers, especially
foreigners”.
A company like Marchesini Group, whose turnover comes for
more than 87% from abroad, also thanks to a well-established
network of 35 representation offices and 18 offices that allow
the company to be present in 116 countries worldwide, has
to be aware of all this.“The Italian manufacturing has been
perceived in a better way for the last 10 years”, says Maurizio
Marchesini.“It still has different features than the German
one, but the gap has been reduced. And, while the German
quality is the same, the Italian companies are perceived as
more adaptable and with a higher level of customization”.
The latter is a very important factor for the Group.“We design
and manufacture a machine also on purpose for a single
customer. In order to do that, we have gained quite a good
experience during the years. And the market acknowledges
such a quality”.
PubliTec
JANUARY-FEBRUARY 2017 69

66-71 5
INCONTRI
Marchesini Group
è specializzata
nella realizzazione
di macchine
tecnologicamente
avanzate per il
confezionamento
di prodotti come
siringhe, fiale e
ampolle.
Marchesini Group
manufactures
cutting-edge
machines for
packaging products
like syringes, vials or
ampoules.
anche quelle per il packaging di creme e
cosmetici, nonché gli impianti per il confezionamento
e fine linea.
Il focus dell’azienda emiliana, la cui sede
si trova a Pianoro, nel bolognese, rimane
infatti sul mercato farmaceutico, che assorbe
circa l’85% della produzione, mentre
all’ambito cosmetico è destinato il restante
15%.
La robotica è sviluppata
internamente
Tra i principali elementi di valore aggiunto
degli impianti di confezionamento realizzati
da Marchesini Group interamente in
Italia c’è sicuramente l’elevato grado di
automazione presente su tutte le macchine.
Per raggiungere tale obiettivo - cruciale
in un’epoca in cui l’abbattimento
dei tempi ciclo è sempre più importante
- l’azienda conta sul suo reparto di R&S (a
cui destina il 5% circa del fatturato) per sviluppare e costruire
internamente i robot montati sugli impianti.
“Le nostre linee sono quasi tutte robotizzate”, ci dice il
Product Manager Edoardo Lupi, “in particolare le macchine
speciali, sulle quali è conveniente avere un robot
che consenta di movimentare oggetti senza dover
studiare soluzioni meccaniche. Si tratta di robot a 3 o 4
assi, in genere, utilizzati per operazioni di pick & place
o anche di movimentazione di vassoi. Il fatto di poterli
sviluppare all’interno ci consente di adattarli con facilità
alle singole applicazioni e di essere davvero flessibili”.
Anche i sistemi di presa sono realizzati da Marchesini,
mentre per la tecnologia di visione ci si rivolge a un fornitore
esterno.
“I nostri robot sono in grado di maneggiare anche oggetti
molto fragili, come siringhe o aghi. Il sistema di visione,
invece, oltre a controllare, in alcuni casi, l’integrità
della compressa, deve poter rilevare la posizione
Il confezionamento
di compresse solide
in blister rimane
uno degli ambiti
principali della
produzione di
Marchesini Group.
Packaging solid
tablets in blisters is
among the major
parts of Marchesini
Group production.
creams and cosmetics packaging, as well as plants
for packaging and end of line.
The focus of the Emilia-based
company, whose headquarters are
in Pianoro, nearby Bologna, is the
pharmaceutical market, which takes
up around 85% of production. The
remaining 15% is addressed to the
cosmetics field.
Robotics is developed internally
One of the main value-adding factors
in the packaging lines manufactured
by Marchesini Group only in Italy is
certainly the high level of automation
featuring all the machines. To reach
this goal - crucial indeed today that
lowering cycle time is such a key
factor - the company relies on its R&D
department (to which around 5% of
turnover is addressed) to internally
develop and build the robots installed on the lines.
“Nearly all our lines are robotized”, says Product
70 GENNAIO-FEBBRAIO 2017 & meccatronica 118

66-71 6
Come le grandi,
solo più piccole…
M1:1
Il reparto R&S di Marchesini Group sviluppa e costruisce le
soluzioni robotiche.
Marchesini Group’s R&D department develops and
manufactures the robots.
degli oggetti da prelevare, sia che si trovino in posizione
certa che nel caso in cui siano posti su un tappeto alla
rinfusa. Anche in ambito farmaceutico, comunque, i
requisiti del sistema di visione dipendono dalla singola
applicazione”.
n
Manager Edoardo Lupi, “particularly the special
machines, on which is better having a robot to
handle the objects without any need to design
special mechanical solutions. We are talking mostly
about 3 or 4-axis robots, employed for pick & place
or tray handling tasks.
The possibility to develop them internally allows us
to easily adapt them to every single application,
being really flexible”.
Also the gripping systems are manufactured by
Marchesini, whilst vision technology is supplied
externally.
“Our robots can handle also fragile objects, such
as syringes or needles. While the vision system is
sometimes used to check the integrity of a tablet
or rather to detect the position of the objects
to be picked, either when they are in a defined
position or when they are put randomly on a belt.
However, the features required to a vision system
mainly depend on the application also in the
pharmaceutical sector”.
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Un’impresa del gruppo Festo

72-77 1
INCONTRI
Come cambiano
i “modelli” nelle
filiere produttive
Punto di riferimento per decisori e responsabili tecnici delle aziende
manifatturiere, la prossima edizione della A&T, in programma all’OVAL
Lingotto di Torino dal 3 al 5 maggio 2017, avrà un focus d’eccezione sulla
robotica, sempre più centrale nella nuova Fabbrica Automatica. Con l’aiuto
di alcuni importanti espositori di A&T - Robotic World, proviamo a mettere a
fuoco lo stato dell’arte di questo settore.
di Giorgia Stella
Èin crescita esponenziale l’interesse delle aziende
nei confronti di sistemi produttivi performanti, flessibili
ed efficienti, indispensabili per affrontare i mercati
attuali, caratterizzati da livelli elevati di competizione,
dalla ricerca dell’innovazione e da un andamento
estremamente fluttuante. Si sta passando rapidamente
dai sistemi produttivi “dedicati” (mirati alla fabbricazione
di uno stesso prodotto per anni, chiusi, lenti da avviare)
a quelli “riconfigurabili” (che garantiscono tempi
di sviluppo e realizzazione molto limitati e, quindi, una
72 GENNAIO-FEBBRAIO 2017 & meccatronica 118

72-77 2
rapida messa in funzione per singola tipologia di prodotto).
L’azienda manifatturiera, inoltre, richiede: possibilità
di riconfigurare rapidamente l’impianto per ogni
singola famiglia di prodotti; scalabilità in funzione dei
volumi produttivi; diagnosticabilità dei processi manifatturieri.
Il system integrator deve, quindi, saper proporre
soluzioni standardizzabili e personalizzabili, riducendo
al contempo i costi di progettazione e il time-to-market.
Positivi i numeri dell’edizione 2016
Questa è la sintetica “fotografia” dell’attuale comparto
manifatturiero offerta da Michele Vinci (presidente
di MASMEC Spa), uno dei protagonisti di A&T - Robotic
World, la Fiera Italiana della Robotica, la cui prima edizione
si è svolta nell’aprile scorso a Torino nell’ambito di
A&T, la manifestazione italiana delle soluzioni e tecnologie
innovative per le aziende manifatturiere, che ha
riscosso grande successo, come dimostra il consuntivo
della manifestazione: 9.313 visitatori (+22%); 330 espositori
(+6%); grande area espositiva (+14%); 1.283 novità
presentate (+10%); 442 casi applicativi illustrati presso gli
stand (+17%); 38 eventi tra convegni, seminari e sessioni
specialistiche.
Il robot
collaborativo
“duAro”, prodotto
da Kawasaki e
distribuito in Italia
da Tiesse Robot.
The “duAro”
collaborative
robot, made by
Kawasaki and
distributed in Italy
by Tiesse Robot.
n CASE STORIES
How the “Models” in Production
Chains Change
Acting as an important benchmark for
decision makers and technical managers from
manufacturing companies, the next edition of A&T,
scheduled at OVAL Lingotto in Torino from the 3 rd to
the 5 th of May, 2017, will be particularly focused on
robotics, a key issue indeed in the new Automated
Factories. With the help of some important exhibitors
of A&T - Robotic World, let’s try to focus on the
sector’s state-of-the-art.
T
he companies are more and more interested in highperformance,
flexible and efficient manufacturing
systems, very important indeed to challenge the
current markets, featured by fierce competition, search
for innovation and by quite changeable trends. We
are gradually shifting from “dedicated” manufacturing
systems (focused on manufacturing the same products
over the years, closed, slow to get started) to those
“reconfigurable” (capable to ensure quite fast
development and manufacturing times and, then, a
quick set up for every single product type). Besides,
manufacturing companies also require: the possibility
I robot
collaborativi UR3,
UR5eUR10di
Universal Robots,
leggeri
e flessibili e adatti
a molteplici
applicazioni.
UR3, UR5
and UR10
collaborative
robots are
suitable
for several
applications,
lightweight
and flexible.
PubliTec
JANUARY-FEBRUARY 2017 73

72-77 3
INCONTRI
I robot di piccola
taglia KR Agilus
di KUKA.
Small sized KR
Agilus robots by
KUKA.
Nel piano “Industria 4.0” che il governo italiano ha predisposto
per il rilancio dell’economia la robotica occupa
un posto di rilievo nella lista delle priorità d’intervento,
quale strumento imprescindibile per le aziende
impegnate a mantenere e aumentare la propria competitività
in ambito internazionale.
La nuova famiglia
di robot SCARA
Rebel-S di Comau
amplia la gamma
del produttore
italiano di
soluzioni
robotizzate.
The brand new
family of Rebel-S
SCARA robots
by Comau
widens the range
of the Italian
manufacturer of
robotic solutions.
Uomini e robot lavoreranno insieme
Un’indagine SIRI (Associazione Italiana di Robotica e
Automazione) annuncia che nel 2023 saranno oltre 3
milioni i robot installati nel mondo, grazie alle crescenti
necessità in ottica di innovazione di processo e di prodotto
e all’avvento dei robot collaborativi, in grado di
lavorare al fianco dell’uomo in tutta sicurezza, senza
protezioni perimetrali, rapidi da installare e messi in servizio
in pochi minuti, grazie alla facilità di programmazione
e all’autoapprendimento dei movimenti.
Uno studio della IFR (International Federation of Robotics),
inoltre, prevede entro il 2020 un incremento
occupazionale del 40% rispetto a oggi nelle aziende
automatizzate/robotizzate, indicando tale livello occupazionale
come direttamente proporzionale alle
vendite e all’automatizzazione dell’impresa. L’impresa
automatizzata ha assoluta necessità di contare su risorse
umane capaci di svolgere mansioni che richiedono
competenza, intelligenza ed esperienza, proiettate verso
lo sviluppo qualitativo e competitivo dei prodotti e
dei processi, potendo sfruttare al meglio le doti esclusive
della mente umana. Il robot deve servire a svolgere
le operazioni ripetitive, pesanti e pericolose e deve
essere concepito come uno strumento in grado di portare
avanti la linea produttiva rapidamente e continuativamente,
abbattendo errori e fermi.
Con l’aiuto di alcuni importanti espositori di A&T - Roboto
quickly reset the plant for every single product type;
scalability according to production volumes; the possibility
to diagnose the manufacturing processes. Therefore,
system integrators need to be able to offer standard and
tailor-made solutions, at the same time reducing design
costs and time-to-market.
The 2016 edition figures are positive
This is the concise “picture” of the current manufacturing
sector according to Michele Vinci (president of MASMEC
Spa), one of the protagonists of A&T - Robotic World,
the Italian trade fair of Robotics, whose first edition took
place last April in Turin within A&T, the Italian exhibition on
innovative solutions and technologies for manufacturing
companies. This had a great success, as proven by the
figures of the event: 9,313 visitors (+22%); 330 exhibitors
(+6%); large exhibition space (+14%); 1,283 new products
introduced (+10%); 442 case studies described at the
booths (+17%); 38 events between conferences, seminars
and technical sessions.
In the “Industry 4.0” Plan introduced by the Italian
government and aimed at giving an impulse to the
country’s economy, robotics plays a major role and is
considered as an unavoidable tool for those companies
willing to keep or increase their competitiveness on a
global scale.
Men and robots working together
According to a study conducted by SIRI (the Italian
Robotics and Automation Association), more than 3 million
robots will be installed worldwide by 2023. This is due to
74 GENNAIO-FEBBRAIO 2017 & meccatronica 118

72-77 4
tic World (già coinvolti nel progetto contenutistico, in
pieno sviluppo, della prossima edizione in programma
a Torino presso la nuova, prestigiosa sede dell’OVAL Lingotto,
che offre un’area espositiva di oltre 20.000 m 2 ,
ed estenderà la sua durata da 2 a 3 giornate) mettiamo
a fuoco le caratteristiche di questo approccio alla
robotica da parte delle imprese.
Collaborativi a doppio braccio
Flavio Marani, Sales Manager di Tiesse Robot-Kawasaki,
inizia questo breve “tour” nella robotica industriale presentando
i nuovi robot collaborativi Kawasaki “duAro”,
che rappresentano una soluzione meccatronica rivoluzionaria:
doppio braccio, controllore integrato nel basamento
su rotelle, programmazione con Tablet via Wi-
Fi, elevata velocità nella zona centrale e rispetto degli
operatori nelle zone laterali, potenza motori nelle specifiche
per robot collaborativi, scheda multifunzionale
per sicurezza in ambito collaborativo uomo-macchina.
User-friendly, leggeri e flessibili
Alessio Cocchi, Sales Development Manager di Universal
Robots, racconta che la sua azienda ha installato
a oggi oltre 10.000 robot collaborativi user-friendly, in
ogni parte del mondo e in risposta alle più diverse esigenze,
anche a quelle delle piccole e medie imprese. I
robot collaborativi UR3, UR5 e UR10, adatti a molteplici
the growing requirements regarding process and product
innovation, as well as to the introduction of collaborative
robots, capable to work safely side by side with humans,
without any barrier. These robots can be installed and set
up in only a few minutes, thanks to ease of programming
and self-learning of movements.
Besides, a study conducted by IFR (the International
Federation of Robotics) shows the forecasts of a 40% job
increase by 2020 in automated/robotized companies:
such a growth is supposed to be directly proportional to
sales and company’s automation. In fact, automated
companies definitely need to rely on skilled workers,
capable to perform tasks requiring competence,
intelligence and experience, focused on quality and
competitive development of both products and
processes and exploiting human intelligence at best.
Robots should be addressed to carry out repetitive, heavy
and dangerous tasks and should be conceived as tools
capable to work rapidly and uninterruptedly within a
production line, thus reducing errors or downtime.
With the help of some relevant exhibitors at A&T - Robotic
World (already involved in the developing content
project of the next edition, scheduled in Torino at the new,
prestigious OVAL Lingotto, with an exhibition area of more
L’undicesima edizione è alle porte
Tre giornate ricche di eventi, contenuti e soluzioni innovative. A&T
è la fiera italiana di riferimento per decisori e responsabili tecnici
di aziende manifatturiere, interessati alle soluzioni e tecnologie
innovative per migliorare il livello competitivo delle proprie imprese.
Il programma della manifestazione si svilupperà intorno ai due
focus principali: A&T - Robotic World (la fiera italiana della robotica,
dedicata alle tecnologie di produzione e di automazione) e A&T -
Affidabilità & Tecnologie (la fiera italiana di riferimento per il settore
prove e misure).
A&T - Robotic World ha recentemente siglato un importante
accordo di partnership con AUTOMATICA, la fiera di riferimento
tedesca per la robotica e l’automazione industriale, mirato a
favorire la partecipazione dei system integrator innovativi e favorire
il loro incontro con le aziende orientate verso il miglioramento
competitivo.
The eleventh edition is coming
Three days full of events, contents and innovative solutions. A&T
is the major Italian trade fair for decision makers and technical
managers from manufacturing companies, interested in innovative
technologies and solutions aimed at improving the competitiveness
of their companies. The schedule of the event is focused on two
main issues: A&T - Robotic World (the Italian trade fair of robotics,
addressed to production and automation technologies) and
A&T - Affidabilità e Tecnologie (the Italian trade fair for the sector of
measurement and testing).
A&T - Robotic World has lately signed a partnership agreement
with AUTOMATICA, the German trade fair for industrial robotics and
automation, aimed at favouring the participation of innovative
system integrators as well as their connection with those companies
interested in competitive improvement.
than 20,000 square meters and the duration extended
from 2 to 3 days) let’s try to focus on the features of this
approach to robotics developed by the companies.
Dual-arm collaborative
Flavio Marani, Sales Manager at Tiesse Robot-Kawasaki,
starts this short “tour” into industrial robotics by introducing
the new “duAro” collaborative robots by Kawasaki.
These are indeed a revolutionary mechatronic solution:
dual arm, controller integrated in the mobile base, Wi-Fi
PubliTec
JANUARY-FEBRUARY 2017 75

72-77 5
INCONTRI
motore ecc.), sigillatura, incollaggio vetri, controllo
qualità, tracciabilità di prodotto, avvitatura e asservimento
macchine.
Il collaborativo
CR-35iA di
Fanuc, con
payload da 35
kg, trova impiego
principalmente
nel settore
automotive.
The CR-35iA
collaborative
robot with 35
kg payload by
FANUC is mainly
used in the
automotive field.
applicazioni, sono leggeri e flessibili e possono essere
facilmente spostati per svolgere nuove mansioni anche
in processi produttivi caratterizzati da piccoli lotti
ealtomixdiprodotto. È stato possibile automatizzare
svariati processi di assemblaggio (montaggio porte,
Robot per svariate applicazioni
Anche Alberto Pellero, Strategic Development Manager
di KUKA ROBOTER ITALIA, conferma il sensibile
incremento delle soluzioni robotizzate destinate a
svariate applicazioni industriali: dal controllo ottico
dimensionale robotizzato di particolari automotive al
“bin picking”, ovvero il prelievo alla rinfusa da cassone
di oggetti di qualsiasi forma e misura, dai robot
di piccola taglia (come KR Agilus di KUKA) ai robot
“sensitive” e collaborativi (come il modello LBR iiwa
- Intelligent Industrial Work Assistant, dotato di sensori
di coppia in ciascuno dei 7 giunti che lo rendono il
robot più “safe” attualmente sul mercato, per qualsiasi
applicazione di Human Robot Collaboration o
assemblaggio con feedback di forza).
Inuovirobot
SCARA, ultimi
arrivati in casa
ABB, sono stati
presentati
durante
la scorsa
edizione di A&T.
Thebrandnew
ABB SCARA
robots were
introduced at
the last edition
of A&T.
programmable via Tablet, high speed in the central area
and respect for the operators in the side areas, power
of motors within the standards for collaborative robots,
multi-function card for the safety in human-machine
collaboration.
User-friendly, lightweight and flexible
Alessio Cocchi, Sales Development Manager at Universal
Robots, says that the company has installed more than
10,000 user-friendly collaborative robots worldwide so far,
thus meeting several requirements, including the ones
coming from SMEs. UR3, UR5 and UR10 collaborative
robots, suitable for several applications, lightweight and
flexible, can be easily moved to carry out new tasks also
in production processes featured by small batches and
high product mix. Processes such as assembly (doors
or motor assembly and so on), as well as sealing, glass
gluing, quality control, product traceability, screwing and
machine tending could then be automated.
Robots for several applications
Also Alberto Pellero, Strategic Development Manager at
KUKA ROBOTER ITALIA, confirms the significant increase
of robotic solutions for several industrial applications: from
robot optical dimension control of automotive parts to
Gamma completa per l’automotive
Massimo Calvetto, Country Manager Italy di Comau
Robotics, ricorda il tradizionale ruolo leader di questa
azienda italiana nella produzione di robot industriali,
processi robotizzati e soluzioni integrate. Quest’anno,
con l’introduzione di robot di piccola taglia, la famithe
so-called “bin picking”, that is to say the bulk picking
of objects with different shape and size from a tank; from
small-sized robots (like the KUKA KR Agilus) to “sensitive”
and collaborative ones (like the LBR iiwa - Intelligent
Industrial Work Assistant, equipped with torque sensors in
each of the seven joints, making it the safer robot currently
available on the market, for nearly any HRC application or
force feedback assembly).
76 GENNAIO-FEBBRAIO 2017 & meccatronica 118

77_CORR 1
glia Racer e la famiglia Rebel-S SCARA, la gamma
robot Comau diventa perfetta per ogni tipo di applicazione
nel mondo automotive: dalla manipolazione
alla saldatura a punti e ad arco; dall’automazione
presse all’asservimento macchine.
Evoluzione in chiave collaborativa
Secondo Marco Pecchenini, Sales Leader di FANUC
Italia, l’avvento dei robot collaborativi non rappresenta
una rivoluzione, quanto piuttosto una tappa
obbligata; lo dimostra il fatto che in Europa, in particolare,
il numero dei robot collaborativi inseriti nelle
linee produttive è in forte crescita. La gamma di
robot verdi FANUC costituisce l’evoluzione in chiave
collaborativa dei corrispondenti modelli industriali,
specificamente dedicati a particolari settori; così, il
modello CR-35iA con payload da 35 kg (il più potente
al mondo) trova impiego nel settore automotive,
mentre il “piccolo” CR-7iA, con capacità di carico al
polso di 7 kg, è più indicato per la movimentazione di
piccoli carichi, utile ad esempio nell’assemblaggio.
Dagli SCARA al collaborativo a due bracci
Michele Pedretti, Business Development Manager
Local BU Robotics - ABB spa, Discrete Automation
and Motion Division, afferma che la società, leader
del settore, nella scorsa edizione di A&T ha presentato
i nuovi robot SCARA, ultimi arrivati in casa ABB a
completamento della propria gamma. Insieme naturalmente
a YuMi, il robot collaborativo a due bracci
per l’assemblaggio di piccoli componenti, dotato di
mani flessibili, sistemi di alimentazione, telecamera
per il riconoscimento delle parti e controllo avanzato
dei movimenti. YuMi significa “tu e io”: è il collega con
cui collaborare in massima sicurezza, in grado di introdurci
nel mondo dell’Internet of Things, People and
Service (IoTSP).
L’usato garantito
A conclusione di questa rapida panoramica, Daniela
Giroldo, Sales Italy - Eurobots IME, presenta un’offerta
particolare di Eurobots, rivolta alle PMI: l’usato
garantito, che costituisce l’alternativa ideale per le
aziende intenzionate a un approccio graduale alla
robotizzazione delle proprie attività, contenendo gli
investimenti e ottenendo risultati analoghi a quelli offerti
dall’acquisto del nuovo. L’offerta propone robot
usati, completamente revisionati e garantiti (anche
i relativi pezzi di ricambio), sia di ultimissima generazione
sia meno recenti. In quest’ultimo caso, ove non
siano richieste condizioni assolute e le modalità d’impiego
risultino abbastanza semplici. n
A full range for automotive
Massimo Calvetto, Country Manager Italy at Comau
Robotics, underlines the traditional leading role played
by the Italian company in industrial robot manufacturing,
robotized processes and integrated solutions. In 2016, with
the introduction of small sized robots, such as the Racer
family and the SCARA Rebel-S, Comau robot range has
become perfect for nearly any automotive application:
from handling to spot or arc welding; from the automation
of presses to machine tending.
Collaborative evolution
According to Marco Pecchenini, Sales Leader at
FANUC Italia, the introduction of collaborative robots
is not a revolution, but rather a logical step. It is proven
by the strong growth of collaborative robots working in
production lines in Europe. The range of FANUC green
collaborative robots is the collaborative evolution of
previous industrial models, specifically addressed to
some sectors.
Therefore, the CR-35iA with 35 kg payload (the most
powerful in the world) can be used in the automotive
field, whilst the “small” CR-7iA, with 7 kg wrist load
capacity, is suitable for handling small loads in the
assembly field, for instance.
From SCARAs to dual arm collaborative
Michele Pedretti, Business Development Manager Local
BU Robotics - ABB spa, Discrete Automation and Motion
Division, reminds that the leading company in its field
introduced the brand new ABB SCARA robots right at the
last edition of A&T. Along with YuMi, the dual arm
collaborative robot address to small component assembly
and equipped with flexible hands, feeding systems,
camera for parts identification and advanced motion
control. YuMi means “you and me”: it is a colleague to
work with in full safety, capable to make a step into the
world of the Internet of Things, People and Service (IoTSP).
Certified pre-owned
At the end of this overview, Daniela Giroldo, Sales Italy
- Eurobots IME, introduces a special offer by Eurobots,
addressed to SMEs: certified pre-owned robots are the
ideal option for those companies interested in a gradual
approach to automate their production, also containing
investment and achieving similar results compared to the
purchase of new products. The offer deals with pre-owned
robots, fully revised and certified (including their spare
parts), either cutting-edge or older. In the last case, only
if absolute conditions are not requested and the ways of
use are simple. n
PubliTec
JANUARY-FEBRUARY 2017 77

78-82 1
MERCATI ESTERI
La Polonia non
conosce crisi
a cura di Stefano Scuratti, Galileo Business Consulting e Consulente Area Internazionalizzazione di AIdAM
Una piazza nel
vivace centro
storico di
Varsavia.
A square in the
lively city centre
of Warsaw.
Anche durante i difficili anni successivi alla crisi economica e finanziaria del
2008, la Polonia non ha arrestato il suo percorso di crescita, raddoppiando
il PIL dal 1993 ad oggi. Pur in un quadro globale abbastanza incerto, l’export
italiano verso la nazione centroeuropea è previsto in rialzo, con dinamiche
di crescita superiori al 6% per il biennio 2017-2018.
Gli scambi del commercio internazionale per l’anno
2016 si sono attestati all’1,7% a prezzi costanti, uno
dei livelli più bassi raggiunti dal 1995. Simili livelli si
sono verificati solo nel 2008, anno che aveva avuto come
conseguenza della diminuzione degli scambi internazionali
un’improvvisa decrescita del PIL mondiale. Il 2016 a prezzi
costanti registrerà probabilmente il più basso livello di interscambio
a livello mondiale per una concomitanza di fattori
non solo economici.
Tuttavia, incrociando le previsioni riportate dal ministero
78 GENNAIO-FEBBRAIO 2017 & meccatronica 118

78-82 2
Associazione
Italiana di
Automazione
Meccatronica
dello Sviluppo Economico, dall’Italian Trade Agency - ICE,
da Sace e dalla Banca Mondiale, lo scenario per il biennio
2017-2018 prevede nuovamente la crescita degli interscambi
superiore alla crescita media del PIL mondiale.
L’evoluzione dinamica dei mercati
Pertanto, le circostanze sfavorevoli registrate nel 2016 e
spesso frutto di coincidenze di plurimi fattori economici e
politici dovrebbero veder sfumato il loro effetto nel prossimo
biennio. L’anno 2016 ha probabilmente insegnato
che i mercati stanno, di fatto, evolvendo in modo sempre
più dinamico. Così come nel settore della meccatronica
e automazione di fabbrica si registra un sempre maggiore
dinamismo economico e tecnologico, che crea spesso
un ambiente più complesso e imprevedibile, lo stesso sta
accadendo nei mercati esteri. Decisioni politiche ed economiche
e l’intenzione stessa di aprire e chiudere le proprie
frontiere al commercio mondiale aumentano per dinamismo,
velocità e grado di complessità.
Occorre quindi avere un approccio sempre più conservativo
e cauto nell’analisi dei mercati esteri, puntando in primis
a quei mercati vicini e che da anni registrano un solido
andamento economico, politico e settoriale.
A tal proposito, è bene considerare che per il biennio 2016-
2017 si prevede una variazione annua superiore al 4% per
importazioni di manufatti italiani principalmente in quattro
economie europee emergenti: Polonia, Romania, Repub-
blica Ceca e Ungheria, con quest’ultima nazione che non
ancora stata oggetto di approfondimenti per il settore
meccatronica e automazione di fabbrica.
Occorre sempre precisare che tale dinamismo coinvolgerà
anche gli Stati Uniti e la ben più vicina Germania, nazione
alla quale sarà dedicato ampio spazio nei prossimi
n FOREIGN MARKETS
Poland Knows No Crisis
Even during the difficult time following the huge economic and financial crisis in 2008, Poland
kept on growing, doubling its GDP since 1993. Although the current uncertain global scenario,
Italian exports towards the Central European nation are expected to grow too, with rates higher
than 6% in the years 2017-2018.
Exchanges of international trade for the year
2016 were recorded at 1.7% at constant prices,
one of the lowest levels reached since 1995.
Similar levels occurred only in 2008, a year that saw
as a consequence of the decrease in international
exchanges a sudden decrease of global GDP.
The year 2016, at constant prices, is likely to have
the lowest worldwide level of exchange for a
combination of not only economic factors.
However, crossing the forecasts made by the Italian
ministry of Economic Development, the Italian Trade
Agency - ICE, Sace and the World Bank, the scenario
for the years 2017-2018 is supposed to see the
growth of international exchanges greater than the
average global GDP growth.
The dynamic evolution of the markets
Therefore, the adverse factors recorded in 2016,
often the result of multiple coincidences of economic
and political factors, might lose their effect in the
next biennium. The year 2016 has probably taught
that markets are in fact evolving in an ever more
dynamic manner. As in the field of mechatronics and
factory automation there is a growing economic
and technological dynamism that often creates a
more complex and unpredictable environment, the
La Polonia
è considerata
da molte aziende
italiane un ponte
importante verso
l’Europa
centro-orientale.
Several Italian
companies see
Poland as an
important bridge
to Central and
Eastern Europe.
PubliTec
JANUARY-FEBRUARY 2017 79

78-82 3
MERCATI ESTERI
La sede
dell’ambasciata
italiana a
Varsavia (fonte:
Wikipedia).
The headquarters
of the Italian
embassy in
Warsaw (source:
Wikipedia).
same is happening in foreign markets. Political and
economic decisions, as well as the very intention to
open and close borders to world trades, increase in
dynamism, speed and degree of complexity.
It is therefore necessary to have an increasingly
conservative and cautious approach in the analysis of
foreign markets by focusing primarily on those closer
markets that have been recording for years a solid
economic, political and sectoral performance.
In this regard, for the years 2016-2017 an annual
increase of more than 4% for imports of Italian products
primarily in four European emerging economies is
expected: Poland, Romania, Czech Republic and
Hungary, the latter nation not yet covered by insights
for mechatronics and factory automation. It should
always be clear that this dynamism will also involve
the United States and well as the neighbouring
Germany, a country that will be covered extensively in
future articles: a strategic business partner of primary
importance for turnover, growth and proximity to
mechanical industry. The Italian companies working
in mechatronics have thus ample room to proceed
conservatively in the selection of countries in which to
invest in the next two years.
Good news for the Italian exports:
estimated growth higher than 6%
In such an ever-changing international framework,
Poland is a good receiver for the Italian exports.
The country, whose capital city is Warsaw, has a
population of about 38 million people and a GDP of
about 500 billion euro.
The trend of Italian exports to the country is very
prominent with greater than 6% growth dynamic
for the 2017-2018 biennium. Italy, in fact, exported
about 10.3 billion euro in 2015, with growth of
around 5% in 2016 to 10.8 billion and a forecast of
about 12.2 billion for 2018.
Important information to anyone thinking of
investing conservatively in a nation from a
commercial point of view is that the Polish economy
had never entered into crisis since 1997, the only
one among the European economies.
In fact, this nation has been able to grow even
during the worst economic and financial crisis of the
last century, also doubling its GDP since 1993 and
move from a per capita income of approximately
€5,000 to the current €11,000 in the same
period of time.
80 GENNAIO-FEBBRAIO 2017 & meccatronica 118

78-82 4
Associazione
Italiana di
Automazione
Meccatronica
articoli: si tratta, infatti, del partner commerciale strategico
di primaria importanza per volume d’affari, crescita e vicinanza
per il settore della meccanica.
Le aziende italiane della meccatronica possono pertanto
procedere in modo conservativo alla selezione di nazioni
sulle quali investire nel prossimo biennio.
Buone notizie per l’export italiano:
crescita stimata superiore al 6%
In questo quadro in continua evoluzione internazionale, la
Polonia è sicuramente un’ottima nazione per la destinazione
dell’export italiano. Il paese con capitale Varsavia vanta
una popolazione di circa 38 milioni di persone e un PIL di
circa 500 miliardi di euro. L’andamento dell’export italiano
verso il paese è di tutto rilievo, con dinamiche di crescita
superiori al 6% per il biennio 2017-2018. L’Italia ha esportato,
infatti, circa 10,3 miliardi di euro nel 2015, con una crescita
di circa il 5% nel 2016, pari a 10,8 miliardi, e una previsione
di circa 12,2 miliardi per il 2018. Quando si pensa d’investire
in modo conservativo in una nazione da un punto di
vista commerciale è necessario notare che l’economia
polacca non è mai entrata in crisi dal 1997 ad oggi, unica
tra le economie europee. Di fatto, tale nazione ha saputo
crescere anche durante la peggiore crisi economica e finanziaria
dell’ultimo secolo, raddoppiare il proprio prodotto
interno lordo dal 1993 ad oggi e passare da un reddito
pro-capite di circa 5.000 euro agli attuali 11.000 nello stesso
lasso di tempo.
Bibliografia / Bibliography
• Evoluzione del Commercio con l’estero per
aree e settori. Numero 14, novembre 2016.
ICE - Agenzia per la promozione all’estero e
l’internazionalizzazione delle imprese italiane
(www.ice.gov.it) / Evolution of Foreign Trade by
areas and sectors. Number 14, November 2016.
ICE - Agency for the promotion abroad and the
internationalization of Italian companies (www.
ice.gov.it)
• Direzione sviluppo! Cooperazione
economica e commerciale tra Polonia e
Italia. Ambasciata d’Italia a Varsavia, uffici
KPMG in Polonia. Patrocinio onorario del
ministero dell’Economia della Polonia, 2015
/ Direzione development! Economic and
trade cooperation between Poland and Italy.
Embassy of Italy in Warsaw, KPMG offices in
Poland. Honorary Patronage of the Ministry
of Economy of Poland, 2015
• Business Atlas 2016. Guida agli affari in 54
mercati per il business italiano, a cura delle
Camere di Commercio Italiane all’Estero /
Atlas 2016 business guide in 54 markets for
Italian business, by the Italian Chambers of
Commerce
The weight of automotive
The market shares of Italian exports are
approximately 5.3%, significantly lower than those
of Germany (21.7%), but greater than France (3.7%)
or Spain (2%). Companies operating in Poland with
Italian capital are about 1,300 and for about 200
of them the capital exceeds one million euro. The
number of employees working in Italian companies is
estimated in about 90,000.
The main Italian exports to Poland are mechanical
goods (25%), means of transport (14%), metals (12%)
and rubber and plastic (9%).
The Italian automotive sector in Poland occupies
about 15,000 employees and is represented by
companies like Brembo Poland, Cornaglia, Delphi
Polska, FCA and Magneti Marelli. It is important
to underline that in 2014 Brembo celebrated the
20 th anniversary of its presence in Poland. In the
machinery and equipment sector, other notable
names are Avio, Indesit Company Polska, Lucchini,
while in consumer goods there are Barilla, Ferrero
and Perfetti.
More than 40% of the 80 major Italian companies
also work in Poland; among the missing companies
Nonostante la
crisi economica
e finanziaria del
2008 e i difficili
anni seguenti,
la Polonia non ha
mai smesso
di crescere.
Although the
huge economic
and financial
crisis in 2008,
Poland has never
stopped growing.
PubliTec
JANUARY-FEBRUARY 2017 81

78-82 5
MERCATI ESTERI
Installazione artistica
nella città
di Breslavia, capitale
della Slesia, regione
della Polonia
al confine con
la Repubblica Ceca.
Il peso del settore automotive
Le quote di mercato dell’export italiano si collocano intorno
al 5,3%, una percentuale nettamente inferiore a quelle
della Germania (21,7%), ma superiore al 3,7% della Francia
e al 2% della Spagna. Le aziende con capitale italiano
che operano in Polonia sono circa 1.300 e per circa 200
di esse il capitale supera il milione di euro. Si stima che il
numero di addetti impegnati nelle aziende italiane sia di
circa 90.000.
Le principali esportazioni dall’Italia verso la Polonia riguardano
la meccanica strumentale (25%), i mezzi di trasporto
(14%), i metalli (12%) e la gomma e la plastica (9%).
Il settore automotive italiano in Polonia occupa circa
15.000 dipendenti ed è rappresentato da aziende come
Alphastamp, Brembo Poland, Cornaglia, Delfo Polska,
FCA e Magneti Marelli. È importante sottolineare come
nel 2014 la Brembo abbia festeggiato il ventennale della
propria presenza in Polonia. Nel settore macchine e impianti,
infine, sono presenti nomi di rilievo quali Avio, Indesit
Company Polska o Lucchini, mentre nei beni di consumo
ci sono marchi quali Barilla, Ferrero e Perfetti.
Sono presenti in Polonia oltre il 40% delle 80 maggiori
aziende italiane; mancano soprattutto le aziende che
operano nel ramo energetico, petrolifero e finanziario assicurativo,
mentre nel settore bancario l’Italia ha conseguito
importanti successi.
Per quanto riguarda il comparto auto di lusso, nel 2014 le
aziende italiane hanno coperto circa il 70% delle immatricolazioni,
un dato che dimostra il gradimento della meccanica
italiana nel paese.
Un ponte per l’Europa centro-orientale
Anche gli investitori italiani hanno saputo valorizzare negli
anni le opportunità di investimento; circa il 41% delle
aziende presenti in Polonia ha investito con un sito produttivo
e il 38% ha aperto una filiale di marketing e vendita.
È importante precisare che tali siti produttivi e uffici
di marketing costituiscono, per il 20%, la sede di supporto
per l’Europa centro-orientale per le aziende italiane che
hanno investito in Polonia. È anche interessante constatare
come le aziende italiane abbiano investito principalmente
in Slesia, una regione della Polonia al confine con
la Repubblica Ceca.
Infine, per quanto riguarda la facilità di operare nel paese,
l’aliquota base è pari al 19% dell’imponibile, l’imposta
sul valore aggiunto dal primo gennaio 2011 per la maggior
parte di beni e servizi è del 23% e il costo della manodopera
in valori mensili è di circa 630 euro per un operaio,
870 per un impiegato e 2.000 euro per un dirigente. n
An art installation
in the city
of Wroclaw,
the capital
of Silesia, a region
of Poland on the
border with the
Czech Rapublic.
are mainly operators in the oil and energy industry
or insurance, while Italy has achieved important
success in the banking sector itself.
As for the car luxury sector, the Italian companies
covered approximately 70% of registrations in 2014,
a fact that underlines the approval of the Italian
mechanics in the country.
A bridge to Central and Eastern Europe
Italian investors have been able to exploit
investment opportunities during the years; about
41% of the companies working in Poland have
invested in a production site and 38% opened a
sales and marketing subsidiary. It is important to
notice that 1 out of 5 of these production facilities
and marketing offices are the main branch for
Central and Eastern Europe for Italian companies
that have invested in Poland. Another interesting
fact is that Italian companies have invested
primarily in Silesia, on the border with the Czech
Rapublic. Finally, as for the ease of working in the
country, the minimum tax rate amounts to 19%
and the value added tax from January 1 st ,2011for
the majority of goods and services is 23% and the
cost of labour in monthly values is about €630 for
a worker, €870 for an employee and €2,000 for a
manager.
n
82 GENNAIO-FEBBRAIO 2017 & meccatronica 118

83 - Industrie 1
INDUSTRIE: BUILDING
TOMORROW TODAY
22000 VISITORS 900 EXHIBITORS
Avec le soutien du
WWW.INDUSTRIE-EXPO.COM

84-87 1
SOLUZIONI
Se anche la pinza
diventa collaborativa...
Nei processi produttivi del futuro,
uomini e robot lavoreranno a stretto
contatto e senza barriere protettive.
Le pinze Co-act JL1 di SCHUNK sono
state progettate per essere utilizzate
su tutti i robot collaborativi. Grazie
a un sistema di sensori integrato,
soddisfano i rigidi requisiti della
collaborazione sicura uomo-robot:
non perdere mai la presa di un
oggetto, rilevare sempre il contatto
con gli umani e non provocare urti
mentre la funzione di presa
è attivata.
di Leonardo Albino
Operatori e robot si trovano a interagire sempre
più frequentemente nell’industria attuale. Per
esempio, quando gli operatori devono accedere
a un sistema completamente automatizzato per
eliminare pezzi difettosi, caricare nastri trasportatori o
eliminare malfunzionamenti, i moduli di presa Safety
EGN ed EZN di SCHUNK, in combinazione con il controllo
ECM e il modulo di scurezza ECS Safety, permettono le
funzioni SLS, SOS e STO. Utilizzando, poi, pedane di sicurezza,
door switch, barriere fotoelettriche o telecamere
3D con monitoraggio dell'area, è possibile definire zone
di protezione senza interrompere completamente il processo
di produzione, ricorrendo allo stop d'emergenza
quando la distanza uomo-macchina diventa troppo
ravvicinata. Durante lo stop di emergenza, infatti, le
pinze restano alimentate dalla corrente in modo da
mantenere la presa dei pezzi. Non appena si disattiva la
protezione, passano direttamente alle modalità di funzionamento
normale immediatamente e senza dover
riavviare il sistema. Tuttavia, a differenza del processo
completamente automatizzato, caratterizzato dalla
netta separazione delle aree, i processi del futuro possono
essere concepiti con uomini e robot in grado di
lavorare “mano nella mano”. Il numero di sistemi assistiti
da robot collaborativi, infatti, potrebbe aumentare rapidamente
nel prossimo futuro.
Moduli standard da utilizzare
su tutti i robot collaborativi
Quanto più gli uomini lavorano a stretto contatto con i
robot, più elevati diventano i requisiti di sicurezza. Quando
è necessaria la collaborazione diretta uomo-robot,
84 GENNAIO-FEBBRAIO 2017 & meccatronica 118

85_CORR 1
infatti, i principi di protezione enunciati dalle norme DIN
EN ISO 10218-1/-2 e DIN EN ISO/TS 15066 devono necessariamente
essere presi in considerazione.
Le nuove pinze collaborative SCHUNK della famiglia Coact,
seppur ai minimi livelli, soddisfano i rigidi requisiti della
collaborazione sicura uomo-robot: non devono mai
perdere un oggetto dalla presa, devono sempre rilevareilcontattocongliumanienondevonomaiprovocare
urti mentre la funzione di presa è attivata.
Grazie a svariati sensori, il processo di presa si regola in
tempo reale. I diversi sensi sono utilizzati per registrare,
valutare e comunicare condizioni contingentali, ambientali
e operative. Così, in futuro, le pinze Co-act saranno
in grado di trasmettere tutti i dati più rilevanti relativi
al processo e all’ambiente circostante al controllo
e all’intero sistema di produzione. Il focus sarà sul flusso
intelligente e sulla documentazione continua sull’ottimizzazione
del processo e dei materiali. I moduli della
serie Co-act sono standard e possono essere utilizzati su
tutti i tipi di robot collaborativi.
Le cinque caratteristiche della pinza
La pinza Co-act JL1 (che prende il nome dalle iniziali
di Jens Lehmann, l’ex portiere della nazionale tedesca,
ora ambasciatore del marchio SCHUNK) si caratterizza
per 5 caratteristiche distintive. Primo, un drive di sicurezza
che ha la funzione di operare diversi range di forza
di presa garantendo, al contempo, che le parti afferrate
siano costantemente mantenute dalla pinza anche
se il processo dovesse interrompersi. Secondo, sensori
ambientali che rilevano l’ambiente circostante. Terzo,
Attraverso un sistema
di sensori capacitivi,
la pinza SCHUNK Co-act
rileva il contatto umano
e automaticamente
attiva lo stop
d’emergenza.
n SOLUTIONS
If also the Gripper Becomes Collaborative...
In the production processes of the future, humans and robots are supposed to work “hand in hand” and
without protection barriers. SCHUNK Co-act JL1 grippers were designed to e used on all relevant HRC robots.
Thanks to a system of integrated sensors, the grippers meet the strict requirements of a safe human-robot
collaboration: never lose grip of an object, always detect contact with humans and never cause injury
when gripping.
Using capacitive
sensor systems, the
SCHUNK Co-act
Gripper JL1 detects
human contact and
automatically goes
into safe operating
stop.
As the machining areas of human and robot are
growing closer to each other, for instance when
operators step onto the automated system in order
to remove defective components, load part storage
conveyors or to eliminate malfunctions, the SCHUNK
safety gripping systems EGN and EZN in combination with
the SCHUNK ECM controller and the SCHUNK ECS safety
module enable the SLS, SOS and STO functionalities. In
combination with safety mats, door switches, light curtains
or 3D cameras with area monitoring, it is possible to define
graded protection zones without completely interrupting
the production process using emergency shutdown
operations when human/machine contact becomes too
close. In safe operating stop the grippers are continuously
supplied with power, so that gripped parts are held safely
even without mechanical gripping force. As soon as the
safety zone is released, they directly switch back to regular
operating mode without delay and without having to
restart the system.
However, compared with full automation, the space
requirements for man and robot reduce with handin-hand
work and the process can be shaped with
considerably more flexibility. In fact, the number of robotassisted
systems, particularly in assembly applications, will
therefore rapidly increase in future.
Standard modules to be used
on all relevant HRC robots
The closer human and robot work together, the higher the
safety requirements become. The principles of protection
PubliTec
JANUARY-FEBRUARY 2017 85

84-87 3
SOLUZIONI
Una presa sicura, in tutti i sensi
Andrea Lolli (nella foto), Product Manager Meccatronica di SCHUNK Italia, ci ha detto qualcosa in più sull’idea che sta
alla base dello sviluppo delle nuove pinze collaborative.“Da due anni i robot collaborativi sono sempre più presenti non
solo alle fiere, ma anche nelle aziende. Siamo convinti che non siano alternativi agli attuali robot industriali, ma potranno
presto affiancarli nelle fabbriche”.
I segnali positivi sul futuro della robotica collaborativa sono stati confermati anche alla recente AUTOMATICA di Monaco,
dove SCHUNK ha ufficialmente presentato le pinze Co-act JL1.“Il nostro programma di pinze rispetta la normativa DIN EN
ISO 10218 per la sicurezza nella collaborazione tra uomo e robot. Le pinze sono morbide e arrotondate, cioè esenti da
spigoli vivi: in caso di collisione accidentale con l’operatore non provocano danni”.
Secondo la norma attuale, perché il sistema di presa sia considerato sicuro nell’interazione con la mano dell’operatore
deve lavorare con una forza non superiore ai 140 N.“Per poter lavorare a una forza superiore a quella imposta dalla
norma, e gestire quindi anche pesi superiori in sicurezza, la pinza Co-act JL1 è in grado di monitorare la sua zona di
lavoro e ridurre la forza entro i 140 N solo quando l’operatore, ad esempio, si avvicina, tocca la pinza o mette il dito
all’interno. Allo stesso tempo, per avere una presa ancora più sicura abbiamo agito sui
vincoli geometrici delle dita di presa”.
A safe grip, in all respects
Andrea Lolli (pictured), Product Manager Mechatronics at SCHUNK Italia, told us something
more about the idea that lies behind the development of the new collaborative grippers.
“Collaborative robots can be found more and more at trade fairs or production sites in the
last two years. We believe that these are not an alternative to the current industrial robots,
but will rather join them within the factories”.
Positive signals for the future of collaborative robotics have also come from the last
AUTOMATICA exhibition in Munich, where SCHUNK launched officially its Co-act JL1 gripper.
“Our programme for grippers meets the DIN EN ISO 10218 standard for safety in HRC. The
gripper is soft and rounded, so without any cutting edge: in case of an accidental crush
with the operator, there is no risk of damage”.
According to the current regulation, the gripping system is considered safe in the
interaction with the operator’s hand when the gripping force is not higher than 140 N.“To work with a force higher than the
standard requirement, also managing safely higher loads, the Co-act JL1 gripper is able to monitor the surrounding work
area. The force is reduced to less than 140 N only when the operator comes closer, touches the gripper or puts a finger in
it. At the same time, in order to have an even safer grip, we acted on the geometrical features of the gripping fingers”.
of DIN EN ISO 10218-1/-2 and DIN EN ISO/TS 15066 must
additionally be taken into consideration for direct
human/robot collaboration.
Even at a basic level, SCHUNK Co-act grippers will satisfy
the three most critical requirements of safe human-robot
collaboration in the future, as stipulated by their goal:
they never lose grip of an object, they always detect
contact with humans and they will never cause injury
when gripping.
With the aid of various sensors, the gripping process can
be adjusted in real time. Various "senses" are used to
record, evaluate and communicate situational, ambient
and operational conditions. Thus, in the future, SCHUNK
Co-act grippers will be able to transmit all relevant data
about processes and surroundings to the control and
production systems. The focus will be on the intelligent
flow of materials, process optimization and continuous
documentation. The modules of the Co-act series are
designed to be manufacturer-independent and can be
used on all relevant HRC robots.
The five features of the gripper
Five features are characteristic for the JL1 (whose
name comes from the initials of Jens Lehmann, former
goalkeeper of the German national team, now the
world ambassador of the SCHUNK brand). First, a safe
drive, which facilities a wide gripping force range
and simultaneously ensures functional safety. It is
therefore continuously ensured that gripped parts
are held reliably if a process is interrupted. Secondly,
environmental sensors which record the environment
of the gripper. Thirdly, a software that evaluates
and processes the signals of the sensors. Fourthly, a
limitation of the gripping force, which is deployed
86 GENNAIO-FEBBRAIO 2017 & meccatronica 118

84-87 4
un software che valuta ed elabora i segnali dei sensori.
Quarto, la limitazione della forza di presa, che si regola
immediatamente quanto urta involontariamente con
un umano. Quinto, un design esterno arrotondato e
morbido, senza spigoli o bordi contundenti.
Un sistema di sensori per rilevare
l’ambiente circostante
Rivestimento morbido, design arrotondato, protezione
dalla perdita del pezzo e un pannello LED integrato nella
pinza: sono questi, secondo SCHUNK, i principi fondamentali
di una pinza collaborativa.
Con l’aiuto di una tecnica di presa appositamente studiata
e di dita di presa dotate di regolazione della forza
delle griffe, la pinza può adattare il proprio comportamento
in tempo reale a seconda che stia interagendo
con un uomo o con un pezzo: data l’elevata forza di
presa che potenzialmente può applicare, questa non è
una decisione insignificante.
Meccanicamente, la pinza funziona sia per una presa
parallela che per una centrica: ciò significa che una
sola pinza è capace quindi di afferrare diversi oggetti.
Adattabile a diverse applicazioni, progettisti e utilizzatori
dovranno confrontarsi con funzioni complesse, derivanti
dall’interazione tra sensori e meccanismi di sicurezza.
Così come gli umani, che combinano diversi sensi per
valutare una situazione, così il sistema di sensori percepisce
l’ambiente circostante alla JL1, mentre un software
speciale elabora le corrette informazioni. Inoltre, attraverso
un’interfaccia OPC UA, la pinza è capace di comunicare
sia con il robot che con i più avanzati controlli
di sistema. Un prerequisito, questo, per modellare
processi in maniera flessibile, così come enunciato dai
principi di Industria 4.0.
Al contempo, la pinza opera come un mezzo di comunicazione
diretta tra il controllo dell’impianto e l’operatore:
utilizzando luci LED e un relativo sistema di codifica
a colori, fornisce informazioni sullo stato del sistema: comunica,
ad esempio, se è pronto per operare oppure se
il pezzo corretto è stato afferrato.
A seconda dell’applicazione, i componenti possono essere
identificati usando aree predefinite, RFID o codici
visivi.
n
Uno dei rigidi
requisiti della
collaborazione
sicura con
l’uomo: i robot
non devono
mai perdere un
oggetto dalla
presa.
One of the strict
requirements of a
safe collaboration
with humans: the
robots never have
to lose the grip of
an object.
immediately after unintentional contact with a
human. And last but not least, a smooth external
contour without sharp, angular or cutting edges.
A sensoric aura to perceive
the surrounding environment
Whether it's a soft covering, flowing form, protection
from loss of workpiece or communication interface
over an LED panel integrated into the gripper:
SCHUNK demonstrates with the Co-act Gripper JL1
what is important for HRC applications.
With the help of particularly designed gripping
techniques and force-measuring jaws in its fingers, the
gripper can adjust its behavior in real time depending
on whether it is gripping a workpiece or a human
hand, and given the magnitude of its gripping force,
this is by no means an insignificant decision.
Mechanically, the gripper facilitates both a parallel
and also an angular grip, meaning it is able to reliably
handle a wide variety of objects. Adjusted to suit the
respective application, plant planners and users will
have at their disposal a complex interplay between
various sensors and safety mechanisms.
Similarly to humans, who as a rule combine several
senses in order to evaluate a situation, a sensoric
aura facilitates a redundant perception of the
environment with the Co-act Gripper JL1. A special
software bundles the various information from the
individual sensor sources and derives the correct
information from this. Furthermore, via OPC UA
interface, the gripper is able to communicate both
with robots and with the higher-level system control.
In doing so, it creates the prerequisite to flexibly
shape processes as envisioned in Industry 4.0.
At the same time, the gripper acts as a direct means
of communication between the plant controller
and the operator: using LEDs and a corresponding
color coding system, it provides information as to
whether the system is ready for operation or if the
correct workpiece is gripped. Depending on the
application, the components can be identified using
defined machining areas, RFID or visual codes. n
PubliTec
JANUARY-FEBRUARY 2017 87

88-91 1
SOLUZIONI
Bisogna avere visione
Da prodotti più semplici, ma di grande utilità, come supporti o adattatori,
fino all’alta tecnologia applicata alle telecamere per l’acquisizione
e l’elaborazione delle immagini, la gamma di soluzioni di visione distribuite
sul mercato italiano da iMAGE S è sempre più ampia e completa. Di novità
di prodotto, innovazione e prospettive per il prossimo futuro abbiamo
parlato con Marco Diani, cofondatore dell’azienda lombarda.
di Giorgia Stella
Le nuove
telecamere
Gigabit Ethernet
Genie Nano di
Teledyne Dalsa.
The new Gigabit
Ethernet Genie
Nano cameras by
Teledyne Dalsa.
Conoscenza approfondita del mercato, capacità
di prevedere i trend tecnologici che interessano
il settore, prontezza e professionalità
nell’assistere i clienti, guidandoli nella scelta migliore
per ogni problematica applicativa. Sono, quelli
elencati in precedenza, concetti fondamentali che
qualsiasi azienda che ambisce a essere competitiva
in ambito industriale deve rispettare e che iMAGE S,
nel corso dell’ormai più che ventennale esperienza
nella distribuzione sul mercato italiano di componenti
e soluzioni per la realizzazione di sistemi di imaging,
ha dimostrato di conoscere a fondo.
Nel corso dell’ultima BIMU abbiamo incontrato Marco
Diani, cofondatore dell’azienda insieme a Paolo
Longoni nel 1994 e grande esperto di visione industriale.
88 GENNAIO-FEBBRAIO 2017 & meccatronica 118

89-90_CORR 1
Una gamma completa di prodotti
e un team tecnico preparato
“Il nostro obiettivo è fornire ai nostri clienti una soluzione”,
spiega Diani. “Per raggiungerlo abbiamo
una gamma che comprende 35 marchi con tantissime
referenze e un team tecnico e commerciale
fondamentale nell’aiutare il cliente a scegliere la
soluzione migliore per ciò di cui ha realmente bisogno.
Gli oggetti più adatti, insomma, per una determinata
applicazione: dai cavi ai supporti, fino a
telecamere, software, luci, ottiche ecc.”.
Avere una gamma di prodotti ampia significa dare
la giusta importanza anche a componenti relativamente
semplici ma, talvolta, indispensabili. È il caso
dei supporti ergonomici e degli adattatori Swivellink,
pensati per posizionare gli strumenti necessari agli
operatori di macchine automatiche speciali. Attualmente,
l’azienda americana Swivellink produce
snodi, bracci e supporti per telecamere, illuminatori
industriali e bottoni che rendono estremamente
semplice il fissaggio sulle linee di produzione.
“Gli adattatori sono pensati per tutte le telecamere
in commercio, mentre i bracci e gli snodi consentono
di collegare qualsiasi punto di appoggio a una
telecamera”, continua Diani. “Sono prodotti molto
semplici, anche dal punto di vista meccanico, ma al
tempo stesso molto utili nelle applicazioni pratiche.
Abbiamo avuto finora riscontri assolutamente positivi
su questi prodotti”.
Telecamere compatte e resistenti
alle alte temperature
Il contenuto strettamente tecnologico aumenta sensibilmente
quando si parla delle telecamere com-
Marco Diani,
cofondatore
di iMAGE S.
Marco Diani,
cofounder
of iMAGE S.
n SOLUTIONS
You Must Have Vision
From simpler but very useful products, such as supports or adapters, to high technology applied to
cameras for capturing and processing images, the range of vision solutions distributed on the Italian
market by iMAGE S is increasingly wide and complete. New products, innovation and prospects for
the near future were the topics discussed with Marco Diani, co-founder of the Lombard company.
In-depth market knowledge, ability to predict
technology trends affecting the industry, promptness
and professionalism in assisting customers, guiding
them in the best choice for every application problem.
The ones listed above are key concepts that any
company that aspires to be competitive in the industrial
sector must follow and that iMAGE S, over more
than twenty years of experience in the distribution of
components and solutions for the implementation of
imaging systems on the Italian market, proved to fully
understand. During the last BIMU we met Marco Diani,
co-founder of the company along with Paolo Longoni
in 1994, and big machine vision expert.
A complete product range
and a well-prepared technical team
“Our goal is to provide our customers with a
solution”, explains Mr Diani. “In order to achieve it,
our range includes 35 brands with lots of references
and a technical and sales team that is crucial in
helping the customer to choose the best solution for
what they really need. The most suitable objects, in
short, for a given application: from cables to
supports, to cameras, software, lights, optics, etc.”.
Having a wide range of products means giving due
importance also to relatively simple but sometimes
indispensable components. This is the case of
PubliTec JANUARY-FEBRUARY 2017 89

89-90_CORR 2
SOLUZIONI
Swivellink, distribuita in Italia da
iMAGE S, produce snodi, bracci
e supporti per telecamere e
illuminatori industriali.
Swivellink, distributed in Italy
by iMAGE S, manufactures
joints, arms and supports
for cameras and industrial
illuminators.
patte Genie Nano di Teledyne Dalsa, un’azienda
in grado di coprire internamente l’intero ciclo di produzione
del sistema di visione, a partire dalla lavorazione
del silicio per la realizzazione dei sensori fino
al software. Le nuove telecamere Gigabit Ethernet
- disponibili in oltre ottanta diversi modelli, con risoluzione
da VGA a 25 mpx - tra le altre caratteristiche
hanno la funzione brevettata TurboDrive, che consente
frequenze elevate di fotogrammi e un’assoluta
qualità delle immagini.
“Il sistema ha il vantaggio di riuscire ad aumentare
la banda GE e di conseguenza aumentare la velocità
senza perdita di informazioni: nella risoluzione
VGA si raggiungono gli 800 frame al secondo”,
prosegue Marco Diani. “Inoltre, le telecamere Genie
Nano possono operare in un range di temperature
che va da -20° a +60°C.
Questo è reso possibile grazie alla struttura del case,
in grado di portare all’esterno il calore prodotto dal
sensore e dall’elettronica di controllo: all’interno,
infatti, c’è una lamina su cui vengono poggiati sia
il sensore che il circuito integrato FPGA (Field Programmable
Gate Array) per cui, anche quando
la temperatura esterna aumenta, fino a toccare i
60°C, il sensore lavora comunque a una temperatura
più bassa”.
Un compromesso ottimale tra alta
risoluzione e profondità di campo
Si parla di prodotti ad altissima tecnologia anche
nel caso della gamma di telecamere dell’azienda
Prodotti e soluzioni
in imaging in mostra
allo stand di iMAGE S
alla BIMU di Milano.
Imaging products
and solutions on
display at the
iMAGE S booth at
BIMU in Milan.
ergonomic supports and Swivellink adapters,
designed to place the tools needed by the operators
of special automatic machines. Currently, the
American company Swivellink manufactures joints,
arms and supports for cameras, industrial illuminators
and buttons that make installation on production
lines extremely easy.“The adapters are designed for
all cameras on the market, while the arms and joints
are used to connect any support point to a camera”,
says Mr Diani. “They are very simple products, also
from the mechanical point of view, but at the same
time they are very useful in practical applications.
Up until now, we have had overwhelmingly positive
feedback on these products”.
Compact and heat-resistant cameras
The strictly technological content significantly
increases when speaking of the Genie Nano
compact cameras by Teledyne Dalsa, a company
able to internally cover the entire production cycle
of the vision system, starting from silicon processing
for sensor manufacturing to software. The new
Gigabit Ethernet cameras - available in over eighty
different models, with VGA 25 mpx resolution -
90 GENNAIO-FEBBRAIO 2017 & meccatronica 118

88-91 4
tedesca Raytrix, distribuite da iMAGE S sul mercato
italiano. La tecnologia 3D Light Field (LF) consente,
con una sola telecamera, di acquisire un’immagine
bidimensionale corredata dalle informazioni relative
alla profondità dell’immagine inquadrata. Queste
informazioni possono essere acquisite utilizzando
una sola telecamera dotata di un array di microlenti
brevettate poste davanti al sensore, che consente
di raggiungere un compromesso ottimale tra alta
risoluzione e grande profondità di campo. Avere,
cioè, un’immagine 3D partendo da un’unica telecamera.
“Il sistema realizzato da Raytrix è adatto a ispezionare
componenti - come, ad esempio, i connettori industriali
- in cui la terza dimensione è difficile da evidenziare.
In casi come questi, guardando dall’alto
è possibile ricreare un’immagine 3D: un vantaggio
non da poco”, sintetizza Diani, che guarda anche
al futuro della visione nelle fabbriche sempre più digitalizzate.
“In futuro la sfida sarà probabilmente rendere un
po’ più “intelligenti” e connessi non tanto le telecamere
quanto il gruppo telecamera-ottica-luce, che
sarà controllato con la stessa interfaccia. Un’altra
possibile evoluzione riguarda la trasmissione e l’elaborazione
delle immagini, che potrebbe avvenire
non più solo in locale ma anche in remoto”. n
La tecnologia 3D
Light Field (LF) di
Raytrix consente,
con una sola
telecamera,
di acquisire
un’immagine
bidimensionale
corredata dalle
informazioni
relative alla
profondità
dell’immagine
inquadrata.
The 3D Light Field
(LF) technology
by Raytrix makes
it possible, using a
single camera, to
acquire a twodimensional
image
together with the
information relating
to the live image
depth.
include the TurboDrive patented feature, among
other features, which allows high frame rates and
an outstanding image quality. “The system has
the advantage of being able to increase the GE
bandwidth and thereby increase speed without
loss of information: in VGA resolution it is possible to
reach 800 frames per second”, says Marco Diani.
“Moreover, the Genie Nano cameras can operate
in a temperature ranging from -20° to +60° C. This
is possible thanks to the case structure, which can
take outside the heat output of the sensor and of
control electronics: inside, in fact, there is a plate
on which are resting both the sensor and the FPGA
(Field Programmable Gate Array) integrated circuit,
which is why, even when the outside temperature
increases, reaching up to 60° C, the sensor still
works at a lower temperature”.
An optimal compromise between high
resolution and depth of field
We are talking about high technology products
also for the range of cameras from the German
company Raytrix, distributed by iMAGE S on the
Italian market. The 3D Light Field (LF) technology
makes it possible, using a single camera, to
acquire a two-dimensional image together
with the information relating to the live image
depth. This information can be acquired using
a single camera equipped with an array of
patented micro-lens placed in front of the sensor,
which makes it possible to achieve an optimal
compromise between high resolution and deep
depth of field. Namely, getting a 3D image from a
single camera.
“The system created by Raytrix is suitable to inspect
components - such as industrial connectors, for
instance - in which the third dimension is difficult to
highlight. In such a case, by looking down, you can
recreate a 3D image: this is quite something” sums
up Mr Diani, who also looks at the future of vision in
increasingly digitized factories.
“In the future, the challenge will probably be
making the camera-optics-light unit, rather than
cameras, a little “smarter” and more connected.
The unit will be controlled using the same interface.
Another possible evolution covers transmission and
image processing, which could take place not only
locally, but also remotely”.
n
PubliTec JANUARY-FEBRUARY 2017 91

92-95 1
TECNICA
di Ursula Schädeli
Nel cuore pulsante
dell’impianto di pressatura
La vite Carry
tipo FGR di
Eichenberger ha
una chiocciola
flangiata con
ricircolo delle
sfere in tubo.
FGR-type Carry
screw from
Eichenberger
is featured by
flange nut with
tube type ball
return.
La recente acquisizione dello specialista svizzero nella produzione di organi
filettati Eichenberger Gewinde da parte del gruppo Festo ha favorito la
preziosa sinergia tra le due realtà. Nelle servo presse elettriche, spesso
utilizzate nei processi di montaggio automatizzati, le viti a ricircolo di sfere
elettrocomandate e realizzate con il processo di indurimento induttivo
aiutano a ottenere un rapporto ottimale costi/efficienza dell’intero impianto
di pressatura.
Le servo presse elettriche operano alla stregua di
un attuatore oleodinamico e trovano impiego
nel giuntaggio monitorato forza-corsa mediante
processi di pressatura, nel giuntaggio mediante processi
di formatura quali la rivettatura o la clinciatura,
la goffratura, lo stampaggio o, per esempio, la veri-
fica delle molle. Alta precisione, brevi tempi di ciclo,
enormi forze di pressatura e, non di rado, anche notevoli
velocità sono tra le principali caratteristiche.
Un tipico ambito di utilizzo delle servo presse sono i
processi di montaggio automatizzati, che richiedono
elevata precisione di ripetibilità e la possibilità di mo-
92 GENNAIO-FEBBRAIO 2017 & meccatronica 118

92-95 2
n TECHNIQUE
The Beating Heart
of the Press System
The recent acquisition of the Swiss thread specialist
Eichenberger by Festo has favoured a valuable
synergy between the two companies. As for
electric servo presses, often used within automated
assembly processes, inductively hardened
electrically-driven ball screw helps ensuring an
optimum cost-benefit ratio from their press system.
Il kit servo pressa
YJKP di Festo.
(Fonte: Festo AG &
Co. KG)
Festo YJKP servo
press kit. (Source:
Festo AG & Co. KG)
Electric servo presses, also described as joining
modules, are used for force-displacement
monitored joining by press fitting, for joining
by metal forming such as riveting or clinching, for
embossing, punching or e.g. for spring testing.
The specifications sheet includes a high level of
precision, short cycle times, enormous pressing
forces and not infrequently pronounced speeds as
well.
A typical area of use for servo presses is automated
assembly processes, which require a high degree
of repeat accuracy and monitored displacement
with the option for documentation. Universally
deployable joining modules are used in the
car industry, aerospace technology, medical
technology, mechanical engineering, electrical
engineering and many other industries.
The sense of Industry 4.0 also
in metal forming technology
The increasing merger of modern information and
communication technology with conventional
industrial processes is changing the various
areas of production in the sense of Industry 4.0.
Metal forming technology is also affected by
this. The massively increasing quantity of data,
complexity in networking of systems and required
plasticity and flexibility of components require a
general understanding of digital, fully-automated
production processes. A thoroughgoing knowledge
of the construction and programming of digital
system networks (control systems, peripherals,
drives, security technology) is indispensable. In
modern servo presses such as the YJKP servo
nitorare il processo di giuntaggio con eventuale documentazione.
I moduli di giuntaggio universali sono
utilizzati nell’industria automobilistica, nel settore aerospaziale,
nel medicale, nell’ingegneria meccanica
ed elettrotecnica e in molti altri settori.
I dettami di Industry 4.0 anche
nella tecnologia di formatura
La crescente fusione di moderne tecnologie d’informazione
e di comunicazione con i processi industriali
classici modifica i diversi settori di produzione
secondo i dettami di Industry 4.0, in cui è coinvolta
anche la tecnologia della formatura. Il massiccio
aumento della quantità di dati, la complessità del
collegamento in rete degli impianti e l’esigenza di
versatilità e flessibilità dei componenti richiedono
una comprensione globale dei processi produttivi
digitali completamente automatizzati. Conoscenze
approfondite nella costruzione e programmazione di
reti digitali per impianti produttivi (sistemi di controllo,
periferiche, sistemi di trazione, sistemi di sicurezza informatica)
costituiscono un elemento indispensabile.
Nelle servo presse moderne, come il kit servo pressa
YJKP, molti dati vengono già raccolti e valutati, in riferimento
alla corsa, alla posizione della slitta, alle
PubliTec
JANUARY-FEBRUARY 2017 93

92-95 3
TECNICA
Il cilindro elettrico
ESBF di Festo ha
una potenza
massima di 17 kN
e una corsa di
1.500 mm.
(Fonte: Festo AG
&Co.KG)
Festo ESBF
electric cylinder
has a powerful
performance with
17 kN maximum
power and a stroke
of 1,500 mm.
(Source: Festo AG
&Co.KG)
Il procedimento
a scorrimento
continuo è una
competenza
primaria nella
rullatura della
filettatura.
Run-through
process is a core
competence in
thread rolling.
press kit, a lot of data are already collected and
evaluated, whether on the stroke, the slide position,
feed rates and braking and acceleration ramps
etc. The YJKP servo press kit thus delivers Industry 4.0
characteristics already.
A servo press package designed
for the requirements of users
Presses are often over-dimensioned. According
to their own statements, users use just 10% of the
performance of a preconfigured press. The YJKP
servo press kit from Festo addresses precisely this
point. With it, electric press applications up to 17kN
are possible.
The modular servo press kit provides precisely those
software functions that users really need for their
application. This way they receive an optimum costbenefit
ratio from their high-precision and repeataccurate
press system. This flexible, pre-designed
system solution consists of modular operating
software and compatible standard components
from Festo: the ESBF electric screw drive, the EMMS-
velocità di avanzamento, alle rampe di accelerazione
e di frenata, ecc. Il kit servo-pressa YJKP, pertanto,
è già in grado di fornire le caratteristiche specifiche
di Industry 4.0.
Pacchetto servo pressa pensato
per le esigenze dell’utilizzatore
Spesso, le presse sono sovradimensionate. Per ammissione
degli stessi utilizzatori, in molti casi viene
sfruttato solo il 10% delle prestazioni di una pressa
preconfigurata. Il kit servo pressa YJKP di Festo rende
possibili applicazioni con presse elettriche fino a un
massimo di 17kN.
Il kit servo-pressa modulare fornisce esattamente le
funzioni software di cui gli utilizzatori hanno realmente
bisogno: possono così ottenere un rapporto ottimale
costi/efficienza dal loro impianto di pressatura,
caratterizzato da elevata riproducibilità e alta precisione.
Questa soluzione, flessibile e preassemblata,
è costituita da un software operativo modulare e da
componenti standard Festo sincronizzati tra loro: il cilindro
elettrico ESBF, il servomotore EMMS-AS, il controllore
motore CMMP-AS, il comando CECC-X e un
sensore di forza.
Nell’apparecchiatura modulare, gli utilizzatori possono,
ad esempio, scegliere un campo di forze compreso
tra 0,8 e 17 kN, una lunghezza di corsa da 100
a 400 mm o un montaggio motore assiale o parallelo.
L’accelerazione è pari a 25 m/sec.
Il cuore del sistema:
la vite a ricircolo di sfere
La vite a ricircolo di sfere elettrocomandata realizzata
da Eichenberger trasforma il moto rotatorio del
motore nel moto lineare dell’asta del pistone. Il grado
di efficienza superiore al 90% assicura una potenza
di propulsione ottimale.
La vite a ricircolo di sfere della serie Carry, prodotta
con il processo di indurimento induttivo, si contraddistingue
per resistenza, flessibilità e per il diametro
della vite compreso tra 4 e 40 mm, mentre, se si prevedono
movimenti più veloci, saranno necessarie
viti e madreviti con passi più lunghi. Carry concilia
velocità, precisione e minimo ingombro.
Nella servo pressa vengono utilizzati passi vite da 5 a
40 mm, a seconda della dimensione e delle esigenze
del cliente.
La rullatura garantisce un lungo
ciclo di vita utile della vite
La produzione di un organo filettato avviene deformando
molto dinamicamente un pezzo di lavorazione
e sottoponendolo all’applicazione di una
notevole forza tra due utensili di rullatura rotanti. La
94 GENNAIO-FEBBRAIO 2017 & meccatronica 118

92-95 4
AS motor, the CMMP-AS motor controller, CECC-X
control system and a power sensor.
Within the module, users can for example decide on
a power range of 0.8 to 17 kN, a stroke length of 100
to 400 mm or an axial or parallel motor mounting.
Acceleration covers a terrific 25 m/sec.
The heart of the
system: ball screw
The electrically-driven ball screw (KGT) from
Eichenberger converts the rotary motion of the
motor into a linear movement of the piston rod.
The impressive degree of efficiency of over 90%
guarantees optimum drive performance.
The inductively hardened Carry-series KGT wins over
with enormously high load capacity, flexibility and
spindle diameters of 4 to 40 mm, and last but not
least its interesting price. If the fastest movements
are required, then screws with high pitches are
needed. Carry balances speed, precision and
minimum space requirements. The servo press uses
screw pitches of 5 to 40 mm, depending on size and
customer requirements.
Thread-rolling ensures a long
lifetime of the screw
A thread is created by a workpiece being worked
very dynamically under an enormous application
of force between two rotating rolling dies. Threadrolling,
often also referred to as thread milling, leads
to a considerable increased stability (depending
on material, 30 % to 50 % is possible), good surface
smoothness values and reduced notch sensitivity.
Standard production processes for threads such as
milling, turning or spinning are metal-cutting. These
have the disadvantage of an interrupted swalfe of
the steel.
In contrast with this is thread rolling, which as a noncutting
processing does not sever but only redirects
the longitudinal fibres. A “flat-rolled”, compromised
surface is the result, which is mandatory for a long
lifetime of the screw. A huge advantage of the
rolled KGT screws is that the profile is transferred
with the ball track on the thread milling 1:1 to the
screw. This causes the ball track of the screw to
run 100% identically to the external diameter. The
end processing of the screw attached above
the external diameter (chuck etc.) leads to
optimal coaxial values. These outstanding sliding
characteristics provide for minimum abrasion and
offer little attack surface for pollution.
n
rullatura, in questo caso finalizzata alla filettatura,
porta a un considerevole aumento della resistenza
(a seconda del materiale con percentuali comprese
tra il 30% e il 50%), buon grado di rugosità e ridotta
sensibilità all’intaglio. È un’alternativa ai tradizionali
processi produttivi a cui vengono sottoposte le viti
filettate, come la fresatura, la tornitura o il tourbillonnage.
Essendo una lavorazione priva di asportazione
di truciolo, la rullatura non recide le fibre longitudinali,
ma semplicemente le devia.
Il risultato è una superficie compressa “con rullatura
liscia” che è obbligatoriamente necessaria per
garantire un lungo ciclo di vita utile della vite. Un
enorme vantaggio delle viti a ricircolo di sfere è che
il profilo della guida di scorrimento delle sfere sulla
vite filettata viene trasferito sulla vite in un rapporto
di 1:1. In questo modo la guida di scorrimento delle
sfere della vite è identica al 100% e funziona perfettamente
in riferimento al diametro esterno. Le
operazioni di finitura della vite sulla rifilatura del diametro
esterno (pinza di serraggio, ecc.) portano a
ottimi valori coassiali.
Queste eccezionali proprietà di attrito garantiscono
un’abrasione minima e offrono una superficie meno
esposta alla sporcizia.
n
Rettificatrice
di utensili.
Tool grinding
machine.
(Ursula Schädeli, Eichenberger Gewinde AG, Marketing)
(Ursula Schädeli lavora nel marketing
di Eichenberger Gewinde AG)
PubliTec
JANUARY-FEBRUARY 2017 95

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A completare il kit di costruzione robolink ® D contribuisce un nuovo
configuratore online, con il quale gli utenti potranno combinare i giunti
robolink ® D e configurare i propri bracci robot economici.
igus ® Srl
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plastics for longer life ®
IT-1057-robolink 230x285.indd 1 11.05.16 23:35