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settembre-ottobre - Carte Bollate

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Giustizia<br />

PaCCHetto SICuRezza – Sì alle ronde e a pene più gravi per i migranti<br />

E ora la clandestinità è un reato<br />

Il disegno di legge sulla sicurezza ha ottenuto<br />

tutti i voti di fiducia necessari<br />

ed è così diventato legge dello Stato.<br />

Dopo un lungo dibattito sull’opportunità<br />

di adottare tutta una serie di provvedimenti<br />

che aggravano la condizione di<br />

vita degli stranieri nel nostro Paese, siamo<br />

a una svolta. Con la nuova legge l’ingresso<br />

e il soggiorno illegale in Italia diventano<br />

reato e verranno puniti con un’ammenda,<br />

mentre sarà considerata un’aggravante per<br />

lo straniero che commette un reato essere<br />

in Italia senza titolo di soggiorno. Si amplia<br />

poi il numero dei reati per i quali gli stranieri<br />

saranno espulsi dal territorio nazionale<br />

e si inaspriscono le pene - da 5 a 10 anni<br />

- per gli irregolari che si sono resi colpevoli<br />

di reati associativi. Cambia anche la legislazione<br />

sull’ottenimento della cittadinanza<br />

e diventa più difficile ottenerla attraverso<br />

il matrimonio con un cittadino italiano. Il<br />

futuro coniuge straniero per potersi sposare<br />

deve dimostrare di avere il permesso di<br />

soggiorno e potrà ottenere la cittadinanza<br />

solamente quando, dopo il matrimonio, potra<br />

dimostrare di risiedere in modo regolare<br />

sul territorio per almeno due anni, oppure<br />

tre, se risiede all’estero. Questi termini<br />

sono ridotti della metà in presenza di figli<br />

nati o adottati dai coniugi.<br />

L’ingresso dello straniero è impedito nel<br />

caso in cui questi abbia subito una condanna<br />

per una serie di reati gravi. La permanenza<br />

della persona straniera presso i centri<br />

di identificazione ed espulsione (CIE)<br />

potrà essere prolungata fino ad un massimo<br />

di 180 giorni. Se la persona dopo aver<br />

trascorso presso il Cie i 180 giorni non è ancora<br />

stata identificata, e quindi non è stato<br />

possibile espellerla, il questore ordina il<br />

rimpatrio volontario entro 5 giorni. Lo straniero<br />

che non ottempera a questa disposizione<br />

e permane illegalmente sul territorio<br />

italiano è punito con la reclusione da uno<br />

a quattro anni. Se dopo questa condanna<br />

continua a restare sul territorio dello Stato<br />

è punito con un’ulteriore reclusione da uno<br />

a cinque anni. Il divieto di espulsione dei<br />

conviventi con parenti di nazionalità italiana<br />

è limitato alle parentele entro il secondo<br />

grado. Diventa poi reato ospitare o affittare<br />

un alloggio a stranieri non regolari; sono<br />

rivisti i requisiti delle condizioni igieniche<br />

8 carte<strong>Bollate</strong><br />

degli alloggi dati in affitto agli stranieri. Le<br />

agenzie di money transfer, molto utilizzate<br />

da parte dei cittadini stranieri per la comodità<br />

di invio di denaro alle famiglie di<br />

origine, sono ora tenute a conservare per<br />

10 anni la copia del titolo di soggiorno della<br />

persona che ha effettuato l’operazione e gli<br />

agenti sono tenuti a segnalare la persona irregolare<br />

che ha effettuato un trasferimento<br />

di denaro pena la cancellazione dagli elenchi.<br />

Viene punito con la reclusione da uno a<br />

cinque anni chi favoreggia, promuove e organizza<br />

trasporti di stranieri nel territorio<br />

nazionale. La pena è aumentata fino a 25<br />

anni per la tratta di prostitute o di minori.<br />

Torna il reato di oltraggio a pubblico ufficiale<br />

e una serie di ulteriori modifiche alle<br />

persone sottoposte al regime del 41 bis. Nonostante<br />

le molte critiche, le ronde diventano<br />

con questa legge una realtà e circoleranno<br />

per le strade delle nostre città.<br />

Tutte queste norme sono state volute dal<br />

governo ed emanate sull’onda di un’emotività<br />

dettata più da grida di allarme rilanciate<br />

dai media che da un reale stato di emergenza.<br />

Se leggiamo con coerenza i dati dei<br />

reati commessi nell’ultimo anno, sono praticamente<br />

identici a quelli dell’anno prima:<br />

stesso numero di furti, rapine, stupri etc...<br />

Questo provvedimento che ha suscitato<br />

molte critiche e persino la perplessità del<br />

Presidente della Repubblica su alcune delle<br />

norme, preoccupa tante persone che raggiungono<br />

l’Italia vedendola come l’Eldorado,<br />

per scappare da una povertà inaccettabile<br />

e da condizioni di vita obbligate ed<br />

estreme.<br />

Non sappiamo dove porterà nel medio e<br />

lungo periodo questa legge: pensiamo però<br />

che, invece di seguire l’onda emotiva, bisognerebbe<br />

iniziare ad affrontare in modo razionale<br />

le emergenze per trovare soluzione<br />

ai tanti problemi nazionali.<br />

eRRoRI DI CaLCoLo – Il bluff delle espulsioni<br />

Detenuti stranieri<br />

e risparmi gonfiati<br />

È<br />

montata una campagna secondo<br />

cui, espellendo ed estradando i<br />

detenuti stranieri, si risparmierebbero<br />

cifre enormi, abbattendo<br />

i costi del sistema penitenziario.<br />

Ogni detenuto costa allo Stato ogni<br />

giorno 157 euro e i detenuti stranieri ristretti<br />

nelle carceri sono circa un terzo<br />

del totale, quindi circa 22.000. Ammesso<br />

e non concesso che fosse possibile<br />

espellerli tutti, il primo facile calcolo<br />

che ci viene da fare è la semplice moltiplicazione<br />

fra costo-detenuto e numero<br />

dei detenuti, secondo il quale si potrebbe<br />

risparmiare circa un miliardo e duecento<br />

milioni di euro ogni anno.<br />

Però (e i però sono tanti) se si suddivide<br />

il costo giornaliero in costi fissi e<br />

costi variabili, la prima cosa che salta<br />

all’occhio è che i primi sono 149 euro e<br />

an n a Ra n g e L o va – enRico LazzaRa<br />

i secondi solamente 8. Il totale dei costi<br />

fissi non cambia se varia il numero dei<br />

detenuti, perché questi sono rappresentati<br />

dalla spesa per gli agenti, il personale<br />

amministrativo, la manutenzione<br />

dei fabbricati e il riscaldamento. Il totale<br />

dei costi variabili varia proporzionalmente<br />

al numero delle persone ristrette<br />

nei penitenziari italiani ed è rappresentato<br />

dal costo del vitto, 3 euro e dal<br />

costo della sanità in carcere, 5 euro.<br />

Rifacendo la moltiplicazione iniziale e<br />

considerando quello che effettivamente<br />

si risparmierebbe, il conto è ben diverso<br />

da quello che viene pubblicizzato e<br />

non si risparmierebbero cifre astronomiche,<br />

ma solamente 64 milioni di euro<br />

l’anno, cifra decisamente ben diversa<br />

dal preventivato miliardo e duecento<br />

milioni di euro. e.L.

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