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♦ 8:6, 7 — In che senso l’amore è “forte come la<br />
morte”?<br />
La morte esige immancabilmente la vita degli esseri<br />
umani peccatori, e il vero amore è altrettanto forte. Nella<br />
sua insistenza sull’esclusiva devozione, questo amore è<br />
inflessibile come lo Sceol (la tomba) nel reclamare il<br />
corpo dei defunti. Dal momento che Geova Dio ha<br />
dotato gli esseri umani della capacità di amare, questa<br />
qualità emana da lui ed è appropriatamente definita “la<br />
fiamma di Iah”. Neanche il ricco Salomone poté<br />
comprare questo amore.<br />
Cosa impariamo: L’esperienza con il re Salomone è<br />
per la Sulamita una vera prova che supera con<br />
successo. Non è instabile nell’amore e nella virtù, come<br />
una porta che gira facilmente sui cardini e che<br />
dev’essere sbarrata con una tavola di cedro per<br />
impedire che si spalanchi a qualcuno indesiderato o<br />
corrotto. No, la ragazza trionfa sugli allettamenti del re,<br />
ergendosi come un muro contro tutte le attrazioni<br />
materiali del mondo. Confidando in Dio e ricordando<br />
l’ottimo esempio della Sulamita, oggi le donne cristiane<br />
possono similmente provare la propria maturità e<br />
fermezza nei princìpi virtuosi, alla lode di Geova. — 8:8-<br />
10.<br />
Certo, questo “cantico superlativo”, che ha per tema<br />
l’amore, accresce il nostro apprezzamento per il legame<br />
esistente fra Gesù e gli eletti che compongono la sua<br />
celeste “sposa”. Ma a tutti i giovani e le giovani e anche<br />
ai mariti e alle mogli devote a Geova sarà utile cercare di<br />
imitare l’integrità della Sulamita e del pastore di fronte a<br />
prove e tentazioni. E questo splendido brano della<br />
Parola di Dio dovrebbe spingerci tutti a rimanere sempre<br />
leali a Geova, la Fonte dell’amore che trionfa.<br />
La Parola di Geova è vivente<br />
<strong>Punti</strong> <strong>notevoli</strong> del libro di Isaia — I<br />
“CHI manderò, e chi andrà per noi?” È Geova Dio a<br />
rivolgere questo invito, e Isaia, figlio di Amoz, risponde:<br />
“Eccomi! Manda me”. (Isaia 1:1; 6:8) Quindi Isaia riceve<br />
l’incarico di profeta. La sua attività profetica è descritta<br />
nel libro biblico che porta il suo nome.<br />
Scritto dal profeta stesso, il libro abbraccia un<br />
periodo di 46 anni che va più o meno dal 778 a.E.V. a<br />
qualche tempo dopo il 732. Contiene dichiarazioni contro<br />
Giuda, Israele e le nazioni circostanti, ma il tema<br />
<strong>Raccolta</strong> <strong>Punti</strong> <strong>notevoli</strong> con Mini notes Pagina 209<br />
Alcuni miei piccoli appunti<br />
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