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MANIFESTO POLITICO-ELETTORALE PER CAMPOFRANCO

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IL FUTURO DI <strong>CAMPOFRANCO</strong> NON DIPENDE<br />

DAI PARTITI......MA DALLE <strong>PER</strong>SONE<br />

<strong>MANIFESTO</strong> <strong>POLITICO</strong>-<strong>ELETTORALE</strong> <strong>PER</strong> <strong>CAMPOFRANCO</strong><br />

La popolazione di Campofranco si riduce in media di 35 abitanti ogni anno, scaturendo da un valore negativo sia con<br />

riferimento al tasso naturale (nati-morti) che con riferimento al tasso migratorio (immigrati-emigrati). Da una analisi<br />

prospettica risulta che la "popolazione residente" attualmente pari a 3.060 abitanti, riducendosi di 35 abitanti ogni anno, tra<br />

meno di 70 anni risulterà pari a 500 abitanti, quasi tutti "anziani".<br />

Di fronte ad una siffatta "emorragia" non solo numerica, ma anche culturale, morale e civica che caratterizza il nostro paese,<br />

ci sono due strade percorribili: una è quella del "non agire" quindi dell'essere spettatore del declino del proprio paese che<br />

inevitabilmente si verificherà "delegandone" l'amministrazione alla medesima classe politica che lo ha amministrato in<br />

maniera più o meno indiretta fino ad oggi; l'altra è quella dell' "agire" provando a dare un piccolo impulso allo sviluppo<br />

locale. Ma è solo nel secondo caso che si avrà la possibilità di poter dire di averci provato con il massimo delle proprie<br />

possibilità e dando il meglio di se stessi, nel rispetto dell'attuale e delle future generazioni.<br />

In una situazione come quella attuale di Campofranco diventa fondamentale non fare delle scelte di partito bensì delle scelte<br />

di obiettivo condiviso, che abbiano come unico fine il provare ad incidere dando un impulso allo sviluppo sociale ed<br />

economico al proprio territorio.<br />

In questo senso, non si può di certo immaginare uno sviluppo del territorio se non si mira, innanzi tutto, alla valorizzazione<br />

delle risorse locali.<br />

Per lungo tempo abbiamo interpretato tali risorse, prima fra tutti quella della Riserva Naturale Integrale del Monte Conca,<br />

come una sorta di "palla al piede" come qualcosa che limitasse lo sviluppo industriale e quindi da cui disfarcene,<br />

disinteressandocene in toto. Abbiamo ignorato la nostra storia, le nostre radici, i nostri valori fondanti come paese e come<br />

comunità, illudendoci noi stessi di non avere una storia.<br />

Ci siamo illusi che lo sviluppo del territorio dovesse arrivare "da fuori", e questo ci ha portato a non valorizzare le - seppur<br />

poche - risorse locali di cui disponevamo.<br />

Ci siamo quasi posti in una condizione di "attesa", aspettando che arrivasse "qualcuno" a risollevare le sorti economiche del<br />

nostro paese.<br />

Questi e molti altri atteggiamenti pessimisti ci hanno caratterizzato nel corso dell'ultimo ventennio, facendoci arrivare allo<br />

stato attuale, in una situazione drammatica dal punto di vista non solo economico ma anche sociale.<br />

Per cui diventa, oggi, più che mai fondamentale provare ad alzare la testa e reagire con gli strumenti di cui disponiamo a<br />

questa situazione che già drammatica, non potrà che peggiorare nel prossimo futuro.<br />

Per fare tutto questo, però, non servono partiti, non servono bandiere, loghi o simboli di vario genere ai quali ricondursi.<br />

Servono soltanto <strong>PER</strong>SONE, uomini e donne, di Campofranco armate di responsabilità per il futuro di questo paese che<br />

possano mettere al servizio del loro territorio, tempo, energia ma soprattutto capacità e competenze maturate nei più diversi<br />

settori al fine di contribuire a ridare dignità e speranza di futuro al paese di Campofranco.<br />

Sarebbe utopistico pensare di perseguire lo sviluppo del nostro paese in maniera isolata, distaccata dallo sviluppo dell'intero<br />

territorio circostante. Infatti, uno degli aspetti prioritari nel perseguire un percorso di crescita è quello di ridare valore<br />

all'associazionismo tra comuni, quasi dimenticato nell'ultimo quinquennio. Questa scelta è fondamentale per cercare di<br />

incrementare i livelli di servizi comunali che soltanto attraverso queste forme di collaborazione possono raggiungersi, sia


per la possibilità di perseguire delle economie di scala sia perchè si potranno attingere delle fonti di finanziamento che sono<br />

specifiche per le "unioni di comuni".<br />

Diventa opportuno ridare valore ai "Gruppi di Azione Locale", strumento fondamentale per la partecipazione alle misure<br />

contenute nella programmazione (PSR) 2014-2020. In questo senso si ritiene fondamentale, non soltanto partecipare<br />

"passivamente" ai GAL in quanto ente locale, bensì "attivamente" con la consapevolezza degli obiettivi di sviluppo<br />

territoriale da perseguire.<br />

In un contesto fortemente sottosviluppato, come quello della Valle del Platani, non possono ignorarsi nessuna delle<br />

possibilità di sviluppo, che i più diversi strumenti di finanziamento nazionali, regionali ed europei, possono offrire.<br />

Diventa fondamentale, da parte dell'operatore pubblico attivare ogni forma di impulso allo sviluppo dell'imprenditoria<br />

locale. Parlando di imprenditoria il riferimento va principalmente a quella agricola e zootecnica.<br />

E' di fondamentale importanza attuare una politica di distribuzione delle risorse pubbliche più equa e finalizzata ad attivare<br />

dei moltiplicatori economici, seppur piccoli, tali che il loro effetto possa essere potenzialmente maggiore rispetto a quelli<br />

attuali.<br />

In questa ottica si ritiene che l'agricoltura e l'allevamento intesi in una concezione moderna di multifunzionalità, siano dei<br />

settori di fondamentale importanza per cercare di incidere sullo sviluppo del nostro territorio, per provare a ripartire, e<br />

quindi la politica non può disinteressarsene.<br />

Allo stesso tempo diventa di fondamentale importanza valorizzare il nostro territorio dal punto di vista storico, culturale,<br />

gastronomico e paesaggistico, dando al contempo valore e diffusione alle tradizioni locali al di fuori dei confini territoriali.<br />

Valorizzando il nostro territorio, la nostra storia e le nostre tradizioni potremmo riuscire a creare le basi per lo sviluppo del<br />

settore turistico, puntando sul turismo culturale, paesaggistico ed enogastronomico.<br />

La politica ha il dovere di contribuire nel creare i presupposti allo sviluppo dell'economia locale, mediante delle azioni<br />

mirate a cercare di produrre degli effetti positivi sul territorio, seppur piccoli.<br />

In aggiunta a tutto questo, vi è tutto il "mondo" dei servizi pubblici locali (rifiuti, idrico, verde pubblico, illuminazione,<br />

igiene pubblica, viabilità, sicurezza stradale ecc...) con le correlate imposte locali (IMU, TARI, TASI, acqua) ed i servizi a<br />

domanda individuale (asilo nido, mense scolastiche, ecc...). Servizi e imposte che vanno rivisti nella loro interezza al fine di<br />

adeguarli alle reali esigenze della popolazione ed attuare dei criteri di distribuzione del carico fiscale quanto più equi<br />

possibili.<br />

Ma i servizi pubblici, per quanto efficienti e funzionanti, non potranno scongiurare il declino demografico della<br />

popolazione, che potrà soltanto attenuarsi attraverso una stretta collaborazione tra operatori pubblici e privati per cercare di<br />

rifondare un tessuto economico a Campofranco.<br />

In un contesto, quale quello locale, dove l'economia è pressocchè azzerata e l'unica fonte di reddito rilevante che consente di<br />

mantenere i consumi è costituita dalla Pubblica Amministrazione (scuole, uffici pubblici e pensioni), diventa<br />

imprescindibile ripartire dallo sviluppo dell' imprenditoria agricola, zootecnica e dal turismo, per ricostruire un'economia a<br />

Campofranco. Nel nostro territorio vi è una grande presenza di terre incolte che necessitano di essere rivalorizzate<br />

contribuendo alla nascita di aziende agricole.<br />

Bisogna ripartire, in modo umile ma con la consapevolezza di ciò che si vuole fare. Bisogna interrogarsi su quello che sarà<br />

il futuro di Campofranco nei prossimi 20 anni, contribuendo a creare i presupposti di continuità generazionale.<br />

E' su questo che la nuova classe politica di Campofranco, ma anche del territorio circostante, deve interrogarsi, cercando<br />

non soltanto di darsi delle risposte serie ma attuando delle concrete scelte politiche sinergiche che mirino a gettare le basi di<br />

sviluppo del territorio in una prospettiva di futuro.<br />

Per attuare questa visione di paese, non servono partiti nè bandiere di partito, ma servono <strong>PER</strong>SONE. Persone in grado di<br />

dare un contributo sostanziale all'amministrazione del proprio comune disinteressati dal perseguimento di ogni logica<br />

personale, individuale o familiare, ma con l'unico obiettivo di operare nel perseguimento dell'interesse collettivo e dello<br />

sviluppo di Campofranco.


Non servono "liste" fatte solo per partecipare alle elezioni, bensì compagini amministrative in grado di garantire la buona<br />

governabilità di Campofranco nel caso di vittoria elettorale.<br />

Purtroppo, in tutto questo, non è sufficiente la mera "buona volontà" e la "voglia di fare". La buona volontà è una<br />

condizione necessaria ma non sufficiente per riuscire in questi intenti.<br />

Serve una nuova classe politica preparata e competente, in grado di poter attuare una siffatta visione di paese,<br />

compatibilmente con lo sviluppo del territorio circostante e degli altri comuni limitrofi. Una classe politica che sappia<br />

discutere, nell'ambito dei rapporti istituzionali, ponendo come fine ultimo sempre il bene comune del territorio che<br />

rappresenta e non quello di partito.<br />

Serve una classe politica coraggiosa, perchè solo il coraggio può dare la spinta a portare avanti questa visione politica del<br />

nostro paese e del nostro territorio, in una prospettiva futura.<br />

Per questo è opportuno che tutte le persone di Campofranco che si rispecchiano in questo progetto, e che sentono a cuore le<br />

sorti del proprio paese, si uniscano condividendo le proprie competenze e professionalità mettendole al servizio del bene<br />

comune e delle future generazioni, costruendo una nuova compagine amministrativa che sappia interpretare i bisogni<br />

della popolazione dandone una soluzione, gettando altresì le basi per il futuro di Campofranco nei prossimi anni.<br />

Siamo troppo pochi per poterci dividere... Bisogna che Campofranco ritrovi l'unità. Unità che non può ricercarsi sotto il<br />

nome di un "part"-ito bensì sotto la comune identificazione territoriale e storica che "tutti" insieme come persone e come<br />

cittadini di Campofranco possiamo riuscire ad esprimere.<br />

Siamo tutti consapevoli che più "schieramenti" si presenteranno alle prossime elezioni amministrative, meno probabilità ci<br />

saranno in caso di vittoria elettorale di poter amministrare bene il paese, poichè si verificherebbe una eccessiva<br />

distribuzione delle migliori forze e competenze di cui il nostro paese dispone.<br />

Bisogna, invece, riuscire a concentrare tutte le migliori forze e competenze, per cercare di garantire una buona<br />

governabilità. Questo sarà possibile soltanto accantonando ogni logica partitica che inevitabilmente porta con se una<br />

naturale matrice divisionale tra gli uomini, mettendo in primo piano il futuro di Campofranco.<br />

Ogni cittadino, deve poter avere la possibilità di interessarsi della vita politica del proprio paese in modo libero.<br />

Bisogna consentire a tutti quei cittadini che dispongono di idee, capacità e competenze, di poterle mettere al servizio<br />

dell'amministrazione del paese senza "obbligarli" ad "ancorarsi" a partiti, ne tanto meno a logiche di partito.<br />

Presentarsi alle elezioni di Campofranco con nomi di partito o "liste" a forte connotazione partitica potrebbe avere come<br />

conseguenza soltanto quella di precludere la partecipazione alla vita politica ed amministrativa del paese a persone capaci e<br />

competenti che però non si rivedono in toto con tali partiti. Tutto questo, evidentemente, non può che avere delle<br />

conseguenze deleterie sulla buona amministrazione di Campofranco nel caso di vittoria elettorale.<br />

In questo senso, non riuscendo a garantire la buona amministrazione del paese, non potrebbe di certo dirsi che si stia<br />

perseguendo il bene comune, bensì soltanto quello di partito.<br />

Campofranco, per quanto ormai piccolo, non può permettersi di dividersi per motivi riconducibili alla mera appartenenza<br />

partitica, per cui bisogna dare la possibilità alle persone che sentono di poter dare un contributo alla vita amministrativa di<br />

poterlo fare nella piena libertà individuale, mettendo al primo posto l'interesse del paese rispetto a quello di partito.<br />

Questo è lo spirito che intendiamo adottare per la formazione di una compagine che possa amministrare bene nei<br />

prossimi anni, poichè soltanto se saremo uniti ed accomunati dai medesimi principi, dai medesimi valori e dai medesimi<br />

obiettivi di paese, superando ogni logica partitica, potremmo riuscire a garantire un futuro per Campofranco.<br />

Confidiamo nella popolazione di Campofranco nella speranza che condivida l'idea di paese sottesa a questo manifesto<br />

dandone supporto morale, fisico ed intellettivo affinchè si possa implementare questo progetto elettorale-amministrativo.

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