DreadFul
La serie Dreadful nasce come forma d’introspezione. Innocenza, Peccato, Orgoglio, Pregiudizio e l’inevitabile Morte fanno parte del sentiero di vita che tutti noi percorriamo. Interpretati nella loro chiave oscena, terrificante, raccapricciante, ci invitano a sentirci spietatamente osservati. Da spettatori si diviene così attori sul palcoscenico del dubbio, vittime delle sensazioni che le immagini ci comunicano, costretti a vestire i panni di coloro a cui viene inflitta la nostra Innocenza, il nostro Peccato, il nostro Orgoglio, il nostro Pregiudizio, la nostra Morte.
La serie Dreadful nasce
come forma d’introspezione.
Innocenza, Peccato, Orgoglio, Pregiudizio
e l’inevitabile Morte fanno parte del sentiero
di vita che tutti noi percorriamo.
Interpretati nella loro chiave oscena,
terrificante, raccapricciante, ci invitano
a sentirci spietatamente osservati.
Da spettatori si diviene così attori
sul palcoscenico del dubbio, vittime
delle sensazioni che le immagini ci comunicano,
costretti a vestire i panni di coloro
a cui viene inflitta la nostra Innocenza,
il nostro Peccato, il nostro Orgoglio,
il nostro Pregiudizio, la nostra Morte.
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“È uno che si gode la vita,<br />
come tutti quelli a cui è risparmiata<br />
la maledizione dell’intelligenza.”<br />
Howard Phillips Lovecraft
Concept<br />
La serie Dreadful nasce<br />
come forma d’introspezione.<br />
Innocenza, Peccato, Orgoglio, Pregiudizio<br />
e l’inevitabile Morte fanno parte del sentiero<br />
di vita che tutti noi percorriamo.<br />
Interpretati nella loro chiave oscena,<br />
terrificante, raccapricciante, ci invitano<br />
a sentirci spietatamente osservati.<br />
Da spettatori si diviene così attori<br />
sul palcoscenico del dubbio, vittime delle<br />
sensazioni che le immagini ci comunicano,<br />
costretti a vestire i panni di tutti coloro<br />
a cui viene inflitta la nostra Innocenza,<br />
il nostro Peccato, il nostro Orgoglio,<br />
il nostro Pregiudizio, la nostra Morte.
innocence<br />
Osservati nella prima illusione, la pia devozione<br />
fa l’inchino alla pietra già scagliata da una<br />
moralità roboante ma muta.<br />
Nel silenzio urla la spaventosa pretesa di pura<br />
innocenza, ma ciò che cupamente produce<br />
è l’odioso e costante raspare, il minuzioso<br />
e ossessivo tentativo di grattare via<br />
le macchie della propria condanna.
sin<br />
Peccato voluttuoso, ti avvolgi nella soffocante<br />
seta con la quale si incorona la tagliente bellezza.<br />
Sei oblio dei sensi nell’inutilità dell’ego,<br />
il respiro affannato della preda che inconscia<br />
accetta il proprio terrore come folle estasi<br />
di arrogante ribellione.<br />
Vessillo di caotica saggezza<br />
schiudi le marcescenti pagine del tuo sapere<br />
distribuendo tanta infame gioia<br />
quanto fatale dolore.
pride<br />
Fetida pestilenziale corruzione, umiliante fobia<br />
di inutile esistenza strisci come radici marce<br />
fra i cuori degli infidi.<br />
Delle mentecatte masse fai sollevare le braccia<br />
come protuberanze di un tumore soffocante,<br />
come un miasma dilaghi dilatandoti tra le greggi.<br />
Tu, che sei l’arrogante pretesa del trono più alto,<br />
tronfia regnante su tumuli di putrida fantasia,<br />
capitoli spargendo di te l’infame rigurgito.
prejudice<br />
Ed ecco il gelido morso delle rugginose<br />
e terribili fauci di Cariddi.<br />
Schioccano impietose le velenose zanne<br />
della saggezza popolare!<br />
Fatti dunque volgare pestilenza,<br />
rapida ad infettare, con la tua nauseante<br />
e contorta verità, la mente e le troneggianti<br />
vanità di saggezza, perché è questo che infine<br />
tu sei: il marcio feretro di un’agonizzante umiltà.<br />
Com’è triste che l’uomo debba crescere,<br />
dovrebbe restare sempre bambino.<br />
Ma ora tu non crescerai più.
death<br />
Calda è la tua mano di gelo ammantata,<br />
tu che sei certezza, l’amica che veglia sul cammino<br />
fin dal primo vagito.<br />
Ti poni come una spina nel cuore,<br />
nel tuo inevitabile affondare scandisci<br />
l’inafferrabile tempo.<br />
Reclami i giusti e i vili, tuo è il dominio<br />
su ogni nudo verme rinsecchito, tua è la pretesa<br />
su ogni arte, su ogni gloria e su ogni vanto.<br />
Con te, eterna, implacabile sorella<br />
tutto resta a marcire.
ibliografia<br />
Storie macabre, Storie oniriche, Ciclo di Cthulhu, Necronomicon - Howard Phillips Lovecraft<br />
Tutti i racconti del mistero, dell’incubo e del terrore. Ediz. integrale - Edgar Allan Poe<br />
Macbeth, The Tragedy of Hamlet, Prince of Denmark - William Shakespeare<br />
Frankenstein; or, The Modern Prometheus - Mary Shelley<br />
Peter Pan Ediz. integrale - James Matthew Barrie<br />
Les Fleurs du Mal - Charles Baudelaire