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GEOmedia_1_2017

La prima rivista italiana di geomatica

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Rivista bimestrale - anno XXI - Numero 1/<strong>2017</strong> - Sped. in abb. postale 70% - Filiale di Roma<br />

TERRITORIO CARTOGRAFIA<br />

GIS<br />

CATASTO<br />

3D<br />

INFORMAZIONE GEOGRAFICA<br />

FOTOGRAMMETRIA<br />

URBANISTICA<br />

GNSS<br />

BIM<br />

RILIEVO TOPOGRAFIA<br />

CAD<br />

REMOTE SENSING SPAZIO<br />

EDILIZIA<br />

WEBGIS<br />

UAV<br />

SMART CITY<br />

AMBIENTE<br />

NETWORKS<br />

LiDAR<br />

BENI CULTURALI<br />

LBS<br />

Gen/Feb <strong>2017</strong> anno XXI N°1<br />

La prima rivista italiana di geomatica e geografia intelligente<br />

Galileo<br />

Initial Services<br />

ci siamo<br />

STORIA E SVILUPPO DEL<br />

PROGRAMMA GALILEO<br />

POSIZIONE PRECISA<br />

CON LO SMARTPHONE<br />

EVOLUZIONE DEL<br />

GNSS E I NUOVI MERCATI


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la rivoluzione<br />

è appena cominciata<br />

abbiamo creato uno strumento innovativo, versatile<br />

e integrato. trimble SX10 coniuga la tecnologia di una<br />

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039.625051 | info@trimble-italia.it | www.trimble-italia.com


Galileo, la geomatica e la spatial location<br />

I servizi iniziali del sistema di posizionamento satellitare europeo sono attivi. Le frequenze dei<br />

trasmettitori costruiti dalla Comunità Europea iniziano ad essere popolate dalle informazioni necessarie<br />

ai calcoli delle posizioni di milioni di ricevitori, i quali si stanno configurando per entrare in servizio<br />

prossimamente, anche in configurazioni del tipo 2.0, in quanto i satelliti Galileo dialogheranno con noi<br />

in entrambi i versi.<br />

La rivoluzione geospaziale in atto da tempo presenta alla base l'innovazione tecnologica che la geomatica<br />

ha portato in tutti i settori. Si la geomatica. Una parola che indica un qualcosa di ancora non ben<br />

conosciuto e in corso di evoluzione, se consideriamo la sua etimologia dalla composizione di geo- e<br />

(infor)matica della fine del sec. XX. Apparsa negli anni ‘90 in Canada, raggruppava in se quei campi di<br />

attività che "usano un approccio sistemico per selezionare gli strumenti e le tecniche appropriate per acquisire,<br />

integrare, trattare e disseminare dati in un flusso di lavoro digitale continuo”. Si solidificava poi in Italia, per<br />

evolversi subito all’inizio del terzo millennio come “la scienza e la tecnologia che tratta le caratteristiche e la<br />

struttura delle informazioni geo - referenziate, ovvero a referenza spaziale, variabili nel tempo e non”.<br />

Ma il fatto che essa, per forza di cose, comprenda i metodi di acquisizione, organizzazione,<br />

classificazione, trattamento, analisi, gestione, restituzione e diffusione, porta a deviare l’attenzione verso<br />

l’evoluzione dei sistemi di trattamento informatico del dato dovendo spesso anche sconfinare nei settori<br />

dell’infrastruttura necessaria per l’uso ottimale di queste stesse informazioni, nei molteplici e differenti<br />

campi d’applicazione.<br />

Nello stesso tempo, la cultura anglosassone ne riportava l’attenzione più verso le modalità di<br />

acquisizione del dato e lo studio della superficie terrestre, come riportava dal 2006 l’Oxford Dictionary<br />

che semplicemente definiva la geomatica come “la matematica della Terra; la scienza della collezione,<br />

analisi e interpretazione dei dati, specialmente quelli strumentali, relazionati alla superficie terrestre”.<br />

Dopo una primitiva deviazione dell’attenzione dei geomatici verso i problemi informatici si torna<br />

quindi a rivolgere di nuovo l’attenzione alla prima parte della parola (geo-) estendendone però il<br />

campo di applicazione, nel 2009 infatti nella Treccani la geomatica viene definita come “tecnologia di<br />

rilevamento e trattamento informatico dei dati relativi alla Terra e all’ambiente”.<br />

L’estensione del campo di azione all’ambiente, allarga la funzione iniziale delle scienze geomatiche<br />

dalla acquisizione dei dati a quella più specifica dell’interpretazione di tali dati per valutare<br />

l’impatto sull’ambiente con mezzi e sensori, prima appannaggio esclusivamente delle discipline del<br />

telerilevamento, che ora trovano nuova collocazione nell’ambito di quella definizione che potrebbe<br />

riunire oggi tutti gli esperti settoriali di questa grande comunità nell’unica definizione che vede la<br />

geomatica come il:<br />

rilevamento e interpretazione di dati relativi alla Terra e all’ambiente<br />

Il trend attuale è ben definito, le competenze che saranno necessarie sono tutte riferibili ad una sola<br />

attività che richiede una combinazione di conoscenze di progettazione, computer, misura e rilievo sul<br />

campo, sperimentazione di laboratorio e modellazione informatica per risolvere una varietà di problemi<br />

che tutti hanno in comune una sola cosa:<br />

la posizione nello spazio<br />

La spatial location anglosassone, il prodotto della costellazione dei satelliti Galileo e dei loro orologi di<br />

precisione che, superiori alle altre costellazioni GNSS, consentiranno a tutti, a breve, un affidabile e<br />

precisa individuazione delle posizioni nello spazio di riferimento.<br />

Buona lettura,<br />

Renzo Carlucci


In questo<br />

numero...<br />

FOCUS<br />

REPORT<br />

“Initial<br />

Services”, la<br />

nuova fase del<br />

programma<br />

Galileo<br />

di Marco Lisi<br />

6<br />

LE RUBRICHE<br />

40 MERCATO<br />

46 AGENDA<br />

Come sfondo al sommario vi<br />

è un immagine del satellite<br />

Sentinel-3A sui cieli del Mare<br />

di Okhotsk, nella regione piu<br />

orientale della Russia, con<br />

una acquisizione effettuata il<br />

15 febbraio scorso in cui - da<br />

una vista a volo d’uccello - le<br />

nuvole sembrano mescolarsi<br />

con ghiaccio e neve.<br />

12<br />

Lo sviluppo<br />

del programma<br />

Galileo: sue<br />

traversie,<br />

lezioni e<br />

considerazioni<br />

di Mario Caporale<br />

Sentinel-3 e una missione a<br />

due satelliti del programma<br />

europeo Copernicus. Mentre<br />

Sentinel-3A si trova in orbita<br />

dal febbraio 2016, il secondo<br />

satellite verra lanciato entro<br />

il <strong>2017</strong>.<br />

Credits: ESA.<br />

Traduzione: Gianluca Pititto<br />

In copertina una<br />

raffigurazione degli ultimi<br />

quattro satelliti Galileo 15-18<br />

lanciati nel 2016. Rilasciati dal<br />

lanciatore Ariane 5 che li ha<br />

portati in orbita tutti insieme<br />

a 22.900 km di altezza,<br />

vennero sganciati due alla<br />

volta e con manovre successive<br />

portati nella loro posizione<br />

di lavoro.<br />

Copyright ESA–P. Carril<br />

18<br />

Smartphone<br />

e GNSS per<br />

l’utilizzo<br />

professionale<br />

di Mattia De Agostino,<br />

Luca Guida, Davide<br />

Portinaro, Luca Raso,<br />

Massimo Galluzzi<br />

geomediaonline.it<br />

<strong>GEOmedia</strong>, bimestrale, è la prima rivista italiana di geomatica.<br />

Da 20 anni pubblica argomenti collegati alle tecnologie dei<br />

processi di acquisizione, analisi e interpretazione dei dati,<br />

in particolare strumentali, relativi alla superficie terrestre.<br />

In questo settore <strong>GEOmedia</strong> affronta temi culturali e tecnologici<br />

per l’operatività degli addetti ai settori dei sistemi informativi<br />

geografici e del catasto, della fotogrammetria e cartografia,<br />

della geodesia e topografia, del telerilevamento aereo e<br />

spaziale, con un approccio tecnico-scientifico e divulgativo.


INSERZIONISTI<br />

3D Target 48<br />

AerRobotix 46<br />

Codevintec 41<br />

Epsilon 40<br />

24<br />

Galileo:<br />

orologi<br />

atomici e<br />

ridondanze<br />

di Gianluca Pititto<br />

Esri Italia 39<br />

Geobusiness 45<br />

GEOCART 43<br />

Geogrà 42<br />

Geomax 47<br />

Leica 23<br />

ME.S.A 38<br />

<strong>GEOmedia</strong><br />

intervista<br />

Antonio<br />

Bottaro<br />

sul tema<br />

degli Initial<br />

Services di<br />

Galileo<br />

a cura della<br />

redazione<br />

28<br />

Planetek Italia 35<br />

Stonex 17<br />

Teorema 44<br />

Topcon 27<br />

Trimble 2<br />

36<br />

Galileo: al<br />

via gli Initial<br />

Services<br />

di Manuela Rossi,<br />

Francesco Malvolti<br />

30<br />

Evoluzione del GNSS<br />

ed i nuovi mercati<br />

di Mirko Antonini<br />

una pubblicazione<br />

Science & Technology Communication<br />

Direttore<br />

RENZO CARLUCCI, direttore@rivistageomedia.it<br />

Comitato editoriale<br />

Vyron Antoniou, Fabrizio Bernardini, Mario Caporale,<br />

Luigi Colombo, Mattia Crespi, Luigi Di Prinzio,<br />

Michele Dussi, Michele Fasolo, Marco Lisi, Flavio Lupia,<br />

Beniamino Murgante, Aldo Riggio, Mauro Salvemini,<br />

Domenico Santarsiero, Attilio Selvini, Donato Tufillaro<br />

Direttore Responsabile<br />

FULVIO BERNARDINI, fbernardini@rivistageomedia.it<br />

Redazione<br />

VALERIO CARLUCCI, GIANLUCA PITITTO,<br />

redazione@rivistageomedia.it<br />

Diffusione e Amministrazione<br />

TATIANA IASILLO, diffusione@rivistageomedia.it<br />

Comunicazione e marketing<br />

ALFONSO QUAGLIONE, marketing@rivistageomedia.it<br />

Progetto grafico e impaginazione<br />

DANIELE CARLUCCI, dcarlucci@rivistageomedia.it<br />

MediaGEO soc. coop.<br />

Via Palestro, 95 00185 Roma<br />

Tel. 06.64871209 - Fax. 06.62209510<br />

info@rivistageomedia.it<br />

ISSN 1128-8132<br />

Reg. Trib. di Roma N° 243/2003 del 14.05.03<br />

Stampa: SPADAMEDIA srl<br />

VIA DEL LAVORO 31, 00043 CIAMPINO (ROMA)<br />

Editore: mediaGEO soc. coop.<br />

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La quota annuale di abbonamento alla rivista Science è di € & 45,00. Technology Communication<br />

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riproduzione anche parziale del contenuto di questo numero della Rivista in<br />

qualsiasi forma e con qualsiasi procedimento elettronico o meccanico, ivi inclusi i<br />

sistemi di archiviazione e prelievo dati, senza il consenso scritto dell’editore.<br />

Rivista fondata da Domenico Santarsiero.<br />

Numero chiuso in redazione il 20 marzo <strong>2017</strong>.


FOCUS<br />

“Initial Services”, la<br />

nuova fase del<br />

programma Galileo<br />

di Marco Lisi<br />

Il 15 dicembre dello scorso anno, nel corso di una cerimonia alla quale<br />

hanno partecipato tutti i principali personaggi del programma Galileo<br />

a livello istituzionale (la Commissaria Bienkovska ed il Commissario<br />

Sefcovich per la Commissione Europea, il Direttore Generale prof. Woerner<br />

ed il Direttore dei Programmi di Navigazione Paul Verhoef per l’ESA, il<br />

Direttore Esecutivo Carlo Des Dorides per la GSA), sono stati dichiarati<br />

ufficialmente operativi i “Galileo Initial Services”.<br />

Questa nuova fase del<br />

programma Galileo,<br />

associata alla fornitura<br />

di servizi garantiti e ad una<br />

serie di cambiamenti operativi<br />

ed organizzativi, ha tuttavia<br />

un significato essenzialmente<br />

politico: per la prima volta la<br />

Commissione Europea prende<br />

ufficialmente la sua responsabilità<br />

di fronte agli utenti europei<br />

e mondiali per i servizi di localizzazione,<br />

navigazione e tempo<br />

forniti dalla seppur parzialmente<br />

completata costellazione<br />

dei satelliti Galileo.<br />

Tali servizi, dato lo stato di<br />

parziale completamento del<br />

sistema, sono ancora limitati<br />

e garantiscono prestazioni<br />

inferiori a quelle disponibili<br />

in futuro, quando la costellazione<br />

ed il sistema di supporto<br />

a terra saranno completati.<br />

Pur tuttavia, essi contribuiranno<br />

a migliorare da subito<br />

le applicazioni disponibili agli<br />

utenti, seppur in un’ ottica<br />

multi-costellazione, cioè come<br />

integrazione dei servizi forniti<br />

da altri GNSS (ad esempio l’americano<br />

GPS). In particolare,<br />

per quanto riguarda la distribuzione<br />

globale di un riferimento<br />

di tempo universale (UTC),<br />

con gli “Initial Services” può<br />

addirittura vantare la piena<br />

autonomia dagli altri GNSS<br />

(per la distribuzione del tempo<br />

UTC è infatti sufficiente un<br />

solo satellite in visibilità).<br />

Fig. 1 - 17 Novembre<br />

2016, alle ore 14:06<br />

CET. Lanciati per<br />

la prima volta quattro<br />

satelliti Galileo,<br />

utilizzando il razzo<br />

vettore Ariane 5, dal<br />

Guiana Space Center di<br />

Kourou, nella Guiana<br />

Francese.<br />

6 <strong>GEOmedia</strong> n°1-<strong>2017</strong>


FOCUS<br />

di controllo e stazioni sparse<br />

su tutta la superficie del globo<br />

terrestre.<br />

Il sistema Galileo è progettato<br />

per fornire una serie di servizi,<br />

ciascuno associato a differenti<br />

segnali radio (“Signals in<br />

Space, SiS”):<br />

Lo stato attuale del sistema<br />

Galileo ed il suo piano di<br />

completamento<br />

Pochi giorni prima della citata<br />

cerimonia di dichiarazione degli<br />

“Initial Services”, il 17 novembre<br />

2016, quattro satelliti<br />

Galileo venivano felicemente<br />

posti in orbita da un vettore<br />

Ariane 5 dopo un lancio da<br />

manuale effettuato dalla base<br />

ESA di Kourou, nella Guyana<br />

francese.<br />

Questo lancio rappresenta una<br />

importante pietra miliare nella<br />

storia di Galileo, non solo per<br />

aver aggiunto in un sol colpo<br />

quattro satelliti alla costellazione<br />

(che conta ora 18 satelliti<br />

in orbita), ma anche perché è<br />

il primo lancio quadruplo di<br />

satelliti GNSS della storia.<br />

Galileo è un’iniziativa europea<br />

che ha l’obiettivo di fornire<br />

all’Europa ed al mondo intero<br />

un’infrastruttura di localizzazione,<br />

navigazione e tempo<br />

molto accurata ed autonoma.<br />

Seppur completamente autonomo,<br />

Galileo sarà tuttavia interoperabile<br />

con gli altri GNSS<br />

esistenti, in particolare con<br />

l’americano GPS.<br />

L’implementazione del sistema<br />

Galileo è stata sviluppata in<br />

due fasi: una fase iniziale di<br />

“validazione in orbita”(“In-<br />

Orbit Validation, IOV, phase”)<br />

ed una successiva fase di “piena<br />

capacità operativa” (“Full<br />

Operational Capability, FOC,<br />

phase”), ancora in corso di realizzazione.<br />

Al termine della fase FOC,<br />

nella sua configurazione finale,<br />

il sistema Galileo includerà 30<br />

satelliti in orbita (24 più 6 in<br />

ridondanza attiva) ed una complessa<br />

rete di terra, con centri<br />

Fig. 2 - Alcune informazioni sul satellite Galileo FOC<br />

• L’”Open Service, OS” ed il<br />

“Public Regulated Service,<br />

PRS” sono simili, rispettivamente,<br />

allo “Standard<br />

Positioning Service” ed<br />

al “Precise positioning<br />

Service”del sistema GPS;<br />

• Il “Commercial Service”, una<br />

delle innovazioni introdotte<br />

da Galileo, fornirà servizi<br />

di posizionamento e tempo<br />

molto accurati e soprattutto<br />

autenticati, specificatamente<br />

per applicazioni commerciali;<br />

• Il “Search & Rescue”, parte<br />

della più vasta organizzazione<br />

internazionale Cospas-Sarsat,<br />

fornirà servizi di soccorso ad<br />

utenti in condizioni di emergenza<br />

ed estremo pericolo.<br />

I satelliti Galileo non sono<br />

molto grandi: la loro massa al<br />

momento del lancio è di circa<br />

700 chilogrammi. Attraverso<br />

i loro pannelli solari sono in<br />

grado di generare una potenza<br />

di utile di circa 2 chilowatt.<br />

L’intero satellite è progettato<br />

<strong>GEOmedia</strong> n°1-<strong>2017</strong> 7


FOCUS<br />

per una vita di almeno 12 anni<br />

in orbita.<br />

Il cuore dei satelliti Galileo è<br />

costituito dagli orologi atomici,<br />

che hanno recentemente<br />

sofferto di alcuni problemi,<br />

peraltro in via di risoluzione.<br />

Ogni satellite Galileo imbarca<br />

quattro orologi atomici:<br />

• 2 “Passive Hydrogen<br />

Masers”, con una stabilità di<br />

0.5 nanosecondi in 12 ore,<br />

cioè di 1 secondo ogni 3 milioni<br />

di anni (!) (al momento,<br />

questi sono gli orologi più<br />

stabili mai messi in orbita);<br />

• 2 orologi al Rubidio, con una<br />

stabilità di 3 secondi ogni<br />

milione di anni.<br />

Tanto per chiarire le idee, basti<br />

pensare che un orologio da<br />

polso al quarzo di buona qualità<br />

ha una stabilità tipica di un<br />

secondo all’anno.<br />

La costellazione Galileo è distribuita<br />

su 3 piani orbitali,<br />

inclinati di 56 gradi rispetto<br />

all’Equatore. Nella sua configurazione<br />

finale, sarà composta<br />

di 24 satelliti, 8 per ciascuno<br />

dei tre piani orbitali, più 6<br />

satelliti in ridondanza attiva o,<br />

come si dice, “calda” (2 satelliti<br />

per ciascun piano orbitale).<br />

Fig. 3 - Passive Hydrogen Masers di Galileo<br />

Fig. 4 – Distribuzione orbitale della costellazione Galileo<br />

I satelliti orbitano intorno alla<br />

Terra ad un’altezza di circa 23<br />

mila chilometri.<br />

Dei diciotto satelliti attualmente<br />

in orbita, solo 12 saranno<br />

operativi ai fini degli<br />

“Initial Services”. Gli ultimi<br />

quattro satelliti, lanciati il<br />

17 novembre 2016, sono al<br />

momento in fase di test ed<br />

accettazione in orbita, e si uniranno<br />

agli altri nella fornitura<br />

dei servizi ad aprile ed a giugno.<br />

Entro il <strong>2017</strong>, pertanto,<br />

i satelliti operativi ai fini degli<br />

“Initial Services” diventeranno<br />

16. Dati costantemente<br />

aggiornati sullo stato dei satelliti<br />

e sulle loro caratteristiche<br />

tecniche sono disponibili sul<br />

sito Web del “Galileo Service<br />

Centre (GSC)” in Madrid,<br />

l’interfaccia di Galileo (più<br />

propriamente della GSA) con<br />

il mondo degli utenti e dei servizi<br />

ed applicazioni downstream<br />

(https://www.gsc-europa.eu).<br />

Nel <strong>2017</strong> e nel 2018 si prevedono<br />

altri due lanci quadrupli<br />

con Arianne 5, che dovrebbero<br />

portare il numero totale di satelliti<br />

in servizio a 24.<br />

Come già accennato, il segmento<br />

di terra del sistema<br />

Galileo è costituito da molti<br />

centri di controllo, da stazioni<br />

remote (di monitoraggio, di<br />

Up-Link, di TT&C) distribuite<br />

su tutta la superficie<br />

terrestre e da una complessa<br />

rete di linee di comunicazione,<br />

il tutto a formare una<br />

complessa infrastruttura di<br />

tipo ICT (“Information &<br />

Communication Technology”).<br />

I vari centri di controllo del<br />

sistema sono situati sul territorio<br />

europeo, come mostrato in<br />

figura.<br />

Le ultime due acquisizioni, ancora<br />

in corso di completamento<br />

sono il “Galileo Reference<br />

Centre (GRC)”, situato in<br />

Olanda, che verificherà costantemente<br />

ed in modo indipen-<br />

8 <strong>GEOmedia</strong> n°1-<strong>2017</strong>


FOCUS<br />

Fig. 5 - La sequenza dei lanci nelle fasi IOV e FOC.<br />

dente dal resto del sistema la<br />

qualità delle prestazioni fornite,<br />

ed il “Galileo Integrated<br />

Logistic Centre (GILC)”, in<br />

Belgio, che avrà un ruolo chiave<br />

in tutti le attività di manutenzione<br />

e logistica, fondamentali<br />

per garantire continuità e<br />

disponibilità del sistema stesso.<br />

Cosa sono gli<br />

“Initial Services”?<br />

Come già anticipato, gli<br />

“Initial Services” si riferiscono<br />

solo ad alcune tipologie di servizio<br />

e con prestazioni limitate,<br />

compatibili con il numero<br />

ridotto di satelliti in orbita.<br />

Per i servizi dichiarati e per le<br />

loro prestazioni si garantiscono<br />

tuttavia qualità, disponibilità<br />

e continuità, in accordo a<br />

documenti ufficiali che, come<br />

vedremo, sono stati pubblicati<br />

e resi disponibili al mondo dei<br />

potenziali utenti.<br />

Gli “Initial Services” costituiscono<br />

un impegno ufficiale,<br />

da parte della Commissione<br />

Europea, della GSA e dell’ESA,<br />

a gestire la complessa macchina<br />

tecnico-organizzativa del sistema<br />

Galileo in modo da garantirne<br />

la massima disponibilità e<br />

fruibilità da parte degli utenti.<br />

Il cambio di prospettiva è drastico<br />

e notevole: da una fase<br />

precedente durante la quale<br />

l’attenzione era soprattutto<br />

rivolta alle tematiche tecnologiche,<br />

tecniche ed implementative,<br />

alla fase attuale, nella<br />

quale, pur permanendo gli<br />

obiettivi tecnici e programmatici<br />

precedenti, enfasi e priorità<br />

vengono date al servizio ed alla<br />

soddisfazione degli utenti. Ciò<br />

ovviamente comporta una sempre<br />

maggiore attenzione agli<br />

aspetti operativi, logistici ed<br />

organizzativi.<br />

Nel dettaglio, gli “Initial<br />

Services” includeranno I seguenti<br />

servizi:<br />

Fig. 6 - Il termine e le sue relazioni, un diagramma.<br />

• Open Service<br />

− Aperto a tutti ed interoperabile<br />

con altri GNSS;<br />

− Accesso globale.<br />

• Public Regulated Service<br />

− Accesso autorizzato e<br />

controllato dalle Autorità<br />

Governative degli Stati EU<br />

− Accesso globale.<br />

• Search and Rescue<br />

− Aperto a tutti;<br />

− Globale, sotto il controllo<br />

dell’organizzazione internazionale<br />

Cospas-Sarsat;<br />

− Localizza i segnali inviati in<br />

caso di emergenza e comunica<br />

la richiesta di soccorso<br />

ai centri Search & Rescue.<br />

<strong>GEOmedia</strong> n°1-<strong>2017</strong> 9


FOCUS<br />

Prestazioni e condizioni dei<br />

servizi offerti sono descritte<br />

in una serie di documenti ufficiali<br />

e pubblici emessi dalla<br />

Commissione Europea.<br />

In sintesi:<br />

• ~ 0.8 metri di “ranging accuracy”<br />

media, al 95% di<br />

disponibilità;<br />

• ~ 3/~8 metri di accuratezza<br />

media di localizzazione, rispettivamente<br />

orizzontale e<br />

verticale, al 95% di disponibilità<br />

e quando PDOP


FOCUS<br />

Fig. 10 – Il primo smartphone europeo BQ Aquaris X5 Plus con chip Qualcomm Snapdragon<br />

Fig. 12 – Il tachigrafo digitale collegabile a Galileo.<br />

la registrazione in automatico<br />

della posizione del veicolo, con<br />

il controllo dei periodi di guida<br />

e di riposo, e consentirà anche<br />

alle forze di Polizia di interrogare<br />

da remoto l’apparecchio,<br />

per accertare la presenza di<br />

anomalie.<br />

Conclusioni ed uno<br />

sguardo al futuro<br />

La dichiarazione ufficiale degli<br />

“Initial Services” di Galileo nel<br />

dicembre scorso e la nuova fase<br />

di fornitura di servizi confermano,<br />

ad onta delle molte polemiche,<br />

la valenza strategica,<br />

economica, tecnologica e tecnica<br />

del programma Galileo.<br />

Attraverso questo programma,<br />

l’Europa si è fatta protagonista<br />

in un campo altamente<br />

strategico e tecnologicamente<br />

avanzato, promuovendo la<br />

crescita di nuove conoscenze<br />

tecniche e lo sviluppo di innumerevoli<br />

iniziative industriali<br />

e commerciali, tutte altamente<br />

innovative.<br />

Le maggiori promesse per il<br />

futuro derivano da una caratteristica<br />

che rende Galileo peculiare<br />

rispetto agli altri GNSS:<br />

quella di poter fornire servizi di<br />

autenticazione della posizione e<br />

del tempo. Questa potenzialità<br />

è resa tanto più importante a<br />

seguito del crescente timore di<br />

possibile “spoofing”, cioè falsificazione,<br />

dei segnali GNSS.<br />

L’autenticazione è la capacità<br />

del sistema di garantire agli<br />

utenti che essi stanno utilizzando<br />

segnali provenienti da<br />

satelliti Galileo e non da altre<br />

sorgenti, più o meno malevole.<br />

Al momento si stanno studiando<br />

due diversi livelli di autenticazione:<br />

• uno, più semplice, basato sul<br />

segnale E1B dell’Open Service,<br />

che potrebbe essere già disponible<br />

nel 2018, con bassi costi<br />

di implementazione;<br />

• l’altro basato sul segnale E6<br />

del Commercial Service, basato<br />

su un sofisticato sistema<br />

crittografico, a partire dal<br />

2020.<br />

Recentemente la Commissione<br />

Europea ha adottato la<br />

“Galileo Commercial Service<br />

Implementing Decision”,<br />

confermando che la prima<br />

generazione di Galileo fornirà<br />

agli utenti servizi di “High<br />

Accuracy and Authentication”.<br />

Come è stato fatto notare, il<br />

“Commercial Service” è unico<br />

e peculiare, in quanto non<br />

fornito dagli altri GNSS; pertanto<br />

rappresenta una grande<br />

opportunità per Galileo di differenziarsi<br />

dagli altri sistemi e<br />

fornire agli utenti un prezioso<br />

valore aggiunto rispetto ai servizi<br />

standard già disponibili.<br />

ABSTRACT<br />

With the Declaration of Initial Services, officially launched by<br />

the European Commission in Brussels on Thursday 15 December<br />

2016, Galileo started to offering services to public authorities,<br />

businesses and citizens, free services of primary importance<br />

as the support to emergency operations, more accurate<br />

navigation for citizens, better time synchronisation for critical<br />

infrastructures and secure services for public authorities. The<br />

Declaration of Galileo Initial Services means that the Galileo<br />

satellites and ground infrastructure are now operationally ready.<br />

These signals will be highly accurate but not available all the<br />

time. In the coming years, new satellites will be launched to<br />

enlarge the Galileo constellation, which will gradually improve<br />

Galileo availability worldwide. The constellation is expected to<br />

be completed by 2020 when Galileo will reach full operational<br />

capacity.<br />

PAROLE CHIAVE<br />

Galileo; GNSS; Initial Services; eCall;<br />

AUTORE<br />

Marco Lisi<br />

marco.lisi@ieee.org<br />

European Space Agency (ESA)<br />

Fig. 11 – Il sistema e-Call che andrà in servizio su tutte le autovetture europee prodotte<br />

a partire dal 2018<br />

<strong>GEOmedia</strong> n°1-<strong>2017</strong> 11


FOCUS<br />

Lo sviluppo del programma<br />

Galileo: sue traversie,<br />

lezioni e considerazioni<br />

di Mario Caporale<br />

Lo sforzo europeo per dotarsi<br />

di un sistema autonomo globale<br />

di navigazione satellitare, dalla<br />

concezione alla realizzazione.<br />

Il Sistema di navigazione satellitare<br />

europeo Galileo ha dichiarato<br />

il 15 dicembre 2016<br />

l'avvio dei suoi "Servizi Iniziali"<br />

("Galileo goes live!", comunicato<br />

stampa della Commissione<br />

Europea, 14 dic. 2016). Una<br />

lunga strada di almeno sedici<br />

anni da quando il programma è<br />

partito, strada costellata di problemi,<br />

ritardi, ripensamenti organizzativi<br />

e strutturali, incrementi<br />

di budget, prima di raggiungere<br />

questo primo importante risultato:<br />

il sistema Galileo inizia a fornire<br />

dei servizi, anche se "iniziali"<br />

per via della sua costellazione di<br />

satelliti ancora incompleta.<br />

Galileo è il primo programma<br />

spaziale di grandi dimensioni gestito<br />

e di proprietà della Unione<br />

Europea (UE). Il suo valore strategico<br />

si fonda sulla indipendenza<br />

politica, operativa, industriale<br />

e tecnologica nel settore della<br />

navigazione e posizionamento<br />

globale. Sebbene Galileo rappresenti<br />

una priorità per la politica<br />

spaziale europea, a circa sedici<br />

anni dalla dichiarazione della sua<br />

fattibilità, il programma vedrà il<br />

suo completamento almeno al<br />

2020.<br />

Galileo ha avuto uno sviluppo<br />

lento e problematico a causa di<br />

Maroš Šefcovičč, a sinistra, e Elżbieta Bieńkowska, pronti a dare il via agli Initial<br />

Services di Galileo il 15 Dicembre 2016.<br />

fattori diversi e concomitanti,<br />

tra cui il fallimento del previsto<br />

partenariato pubblico-privato<br />

(PPP), l'approccio al finanziamento,<br />

i costi sempre crescenti,<br />

le opinioni divergenti tra gli<br />

Stati membri e all'interno di<br />

istituzioni dell'UE, problemi di<br />

governance e complessi negoziati<br />

internazionali ancora in corso (ad<br />

esempio quello con la Cina o con<br />

la Russia).<br />

Il percorso di Sviluppo e<br />

Realizzazione<br />

La navigazione satellitare vede<br />

la luce in Europa con l’avvio del<br />

programma EGNOS (European<br />

Global Navigation Overlay<br />

System), nel 1994 [EU1994],<br />

primo contributo europeo alla<br />

navigazione satellitare, finalizzato<br />

a fornire un sistema satellitare<br />

di potenziamento e miglioramento<br />

dell'accuratezza del<br />

segnale civile del sistema GPS<br />

americano, garantendo la rilevazione<br />

e correzione degli errori. Il<br />

secondo contributo dell’Europa<br />

sarebbe stato un sistema indipendente,<br />

civile e globale, Galileo<br />

appunto. Nel 1999-2000 nasce<br />

quindi la fase di definizione del<br />

Programma, con l’obiettivo di<br />

avere la fase di sviluppo negli<br />

anni 2001-2005 e lo spiegamento<br />

nel 2006-2007, per avviare<br />

le operazioni commerciali nel<br />

2008.<br />

Nel 2000, quando al World<br />

Radio Conference dell'ITU vengono<br />

assegnate le frequenze del<br />

sistema Galileo, la concezione del<br />

sistema Galileo si presenta come<br />

altamente innovativa: un sistema<br />

civile sotto il controllo civile che<br />

fornisce una diecina di segnali di<br />

navigazione, gran parte di questi<br />

aperti. E' una enorme innovazione<br />

rispetto a quanto disponibile<br />

allora: un solo segnale aperto del<br />

sistema GPS e un segnale aperto<br />

12 <strong>GEOmedia</strong> n°1-<strong>2017</strong>


FOCUS<br />

del sistema GLONASS, due<br />

sistemi militari sotto il controllo<br />

militare. L'innovazione avviata<br />

dal sistema Galileo ben presto influenza<br />

tutto il GNSS mondiale:<br />

il GPS nel 2000, con la delibera<br />

di Clinton, elimina la "selected<br />

availability", quel disturbo intenzionale<br />

sul segnale aperto GPS<br />

che ne riduceva l'accuratezza.<br />

Negli anni a venire, sorgono<br />

idee di nuovi sistemi, globali e<br />

regionali. Appare all'orizzonte<br />

il sistema cinese COMPASS-<br />

BEIDOU, il sistema regionale<br />

giapponese QZSS. Nasce una<br />

crescente competizione mondiale<br />

sui servizi di navigazione satellitare.<br />

Il sistema Galileo ha contribuito<br />

significativamente a questa<br />

rivoluzione del GNSS, ma, purtroppo,<br />

non è riuscito a gestirne<br />

adeguatamente le finestre di opportunità<br />

del mercato.<br />

La fase di definizione di<br />

Galileo è stata finanziata dalla<br />

Commissione europea e dall’E-<br />

SA attraverso studi di fattibilità<br />

e di pre-sviluppo, ma i risultati<br />

presentati dalla Commissione<br />

nel 2000 non hanno portato<br />

rapidamente alla decisione del<br />

Consiglio dei trasporti dell'Unione<br />

Europea di passare alla fase di<br />

sviluppo. Infatti, fino al 2002,<br />

gli Stati membri Europei non<br />

sono stati in grado di sostenere<br />

un impegno forte e una politica<br />

collettiva al progetto, per raggiungere<br />

una posizione comune<br />

sulle questioni critiche quali il<br />

finanziamento, la sicurezza,<br />

il quadro giuridico, oltre<br />

che sugli aspetti più tecnici,<br />

come il sistema di<br />

responsabilità legali,<br />

la assegnazione di frequenze,<br />

l'integrazione<br />

di EGNOS in Galileo,<br />

la partecipazione<br />

industriale, la progettazione<br />

del segmento<br />

di terra.<br />

Alla fine della fase di<br />

definizione la stima per<br />

la fase di sviluppo era di 1.1 €€<br />

e quella per la fase di spiegamento<br />

era di 2.15 €€. In realtà<br />

la sola fase di sviluppo (fase di<br />

definizione e fase IOV - In Orbit<br />

Validation- ) è venuta a costare<br />

circa 2,1 €.<br />

Nel 2002 la Commissione<br />

Europea ritenne fondamentale<br />

esplorare una collaborazione<br />

pubblico-privata per lo spiegamento<br />

del Programma Galileo<br />

che vedesse la parte privata entrare<br />

per i 2/3 del costo della fase di<br />

spiegamento. Fu avviato un processo<br />

di Concessione PPP (Public<br />

Private Partnership) e si costituì<br />

una Joint Venture, la Galileo JU,<br />

che aveva il compito di sviluppare<br />

la gara per la Concessione.<br />

Dal 2004 partì la competizione<br />

per la concessione PPP che andò<br />

avanti per almeno un triennio.<br />

Nel frattempo, nel 2004<br />

venne creata la Agenzia GSA,<br />

allora denominata GALILEO<br />

Supervisory Authority, che avrebbe<br />

avuto il compito di gestire la<br />

concessione Galileo e in essa far<br />

confluire le attività del programma<br />

EGNOS in completamento<br />

di sviluppo (anch’esso vittima di<br />

ritardi e extra costi in maniera<br />

vertiginosa).<br />

Nel 2007, dai risultati della<br />

competizione per la Concessione<br />

Galileo emerse che la parte privata<br />

non intendeva sostenere finanziariamente<br />

alcuni rischi del programma,<br />

in particolare il rischio<br />

di progetto, e in parte anche il<br />

rischio di mercato. Per farsi carico<br />

di questi rischi la parte privata<br />

chiedeva una copertura in caso di<br />

rischio fino ad un massimo, nel<br />

caso peggiore, di 8 €.<br />

La Commissione Europea e gli<br />

Stati Membri a questo punto decisero<br />

per il totale finanziamento<br />

pubblico del programma.<br />

Sono state effettuate nel periodo<br />

2007-2008 le stime di completamento<br />

del Programma, sia<br />

utilizzando le stime industriali<br />

che quelle dell’ESA e di società<br />

di consulenza, e si arrivò ad<br />

una stima a finire per la fase di<br />

spiegamento del sistema (denominata<br />

FOC, Full Operational<br />

Capability) di 3.4 €.<br />

Il Regolamento europeo 683<br />

[EU-2008] adottato nel 2008 teneva<br />

in conto questa stima per il<br />

completamento del Programma.<br />

Il regolamento 683 inoltre trasferiva<br />

la proprietà delle infrastrutture<br />

del sistema di navigazione<br />

satellitare Europeo (EGNOS e<br />

GALILEO) alla Commissione<br />

Europea che diventava responsabile<br />

del Programma. L’obiettivo<br />

di completamento era fissato alla<br />

Javier Benedicto, Project Manager Galileo di ESA, guarda il primo position fix di longitudine, latitudine<br />

and altitudine del sistema Galileo il 12 marzo 2013 al Navigation Laboratory ESA - ESTEC, in<br />

Noordwijk, the Netherlands. Copyright ESA - Anneke Le Floc'h<br />

<strong>GEOmedia</strong> n°1-<strong>2017</strong> 13


FOCUS<br />

fine del 2013. La GSA [GSA-<br />

2013] veniva ridimensionata<br />

nei compiti e nella struttura,<br />

focalizzandosi su due aspetti del<br />

programma, la omologazione in<br />

sicurezza delle infrastrutture del<br />

sistema e la analisi di mercato<br />

volta a preparare lo sviluppo<br />

applicativo e dei servizi. Il ruolo<br />

dell’ESA veniva identificato<br />

in quello di Design Agency<br />

e System Prime del Sistema<br />

Galileo.<br />

Tuttavia, dal 2008 al 2012, nonostante<br />

la ridistribuzione delle<br />

responsabilità ed un più chiaro<br />

quadro di separazione e distinzione<br />

delle responsabilità degli<br />

attori, il programma subì un<br />

altro significativo incremento di<br />

costi a finire ed un significativo<br />

ritardo dell’entrata in servizio: i<br />

3.4 € erano insufficienti a completare<br />

il sistema (stimato ora un<br />

delta a finire di 1.9 €) e soprattutto<br />

il raggiungimento della piena<br />

operatività, veniva proiettato<br />

al 2020 [GPSWORLD-2012].<br />

Nel 2013 il Regolamento GNSS<br />

europeo [EU-2013] viene rivisto.<br />

La Governance del programma<br />

viene rivista come segue: la<br />

Commissione Europea responsabile<br />

di tutto il programma,<br />

l’Agenzia europea GSA, GNSS<br />

Agency, con il compito di operare<br />

il sistema europeo di navigazione<br />

e l’ESA, Agenzia Spaziale<br />

Europea, con il suo ruolo di<br />

Architetto di sistema e gestore<br />

dei contratti industriali. Il budget<br />

a finire del programma, inclusivo<br />

dei costi operativi fino al 2020,<br />

viene rivisto includendo 1.9 €€<br />

per il completamento del sistema<br />

Galileo, 3 € per le operazioni<br />

Galileo e 2 € per le operazioni<br />

EGNOS e il Management del<br />

programmi.<br />

In sintesi, al <strong>2017</strong>, i costi complessivi<br />

del sistema Galileo, sistema<br />

ancora in completamento,<br />

ammontano a circa 11 €.<br />

Il primo “fixing” di posizione<br />

del sistema Galileo avviene il<br />

12 marzo 2013. Con il lancio<br />

del terzo e quarto satellite della<br />

costellazione nell'ottobre 2012,<br />

il primo nucleo di costellazione<br />

Galileo, denominato IOV<br />

(In Orbit Validation), quattro<br />

satelliti, consente di validare le<br />

caratteristiche del sistema. La prima<br />

determinazione di posizione<br />

consente di ottenere una precisione<br />

tra i 10 e 15 metri (ridotta<br />

a causa del limitato numero di<br />

satelliti).<br />

La Fase FOC (Full Operational<br />

Capability) viene avviata già<br />

dal 2009, e a seguito di questa<br />

la struttura industriale subisce<br />

cambiamenti dovuti alle nuove<br />

competizioni. In particolare, il<br />

manifatturiero dei satelliti viene<br />

cambiato (subentra la tedesca<br />

OHB). Nel 2013 a causa di<br />

malfunzionamenti nelle fasi di<br />

test ambientali dei primi due<br />

satelliti della fase FOC, il piano<br />

di assemblaggio e test dei<br />

satelliti FOC (Full Operational<br />

Capability) viene rivisto e, i lanci<br />

dei satelliti subiscono un ritardo<br />

di circa 18 mesi. Malgrado ciò, al<br />

2013 si ipotizzava ancora il completamento<br />

della costellazione<br />

al <strong>2017</strong>. Solo successivamente<br />

il piano del Programma viene<br />

rivisto e, alla fine del 2016, a<br />

valle della delta System Critical<br />

Design Review, la nuova data di<br />

completamento del sistema viene<br />

proiettata al 2020.<br />

Ad oggi, inizi del <strong>2017</strong>, il sistema<br />

Galileo dispone di ben<br />

18 satelliti in orbita (gli ultimi<br />

quattro lanciati con Ariane 5 a<br />

Novembre del 2016). Di questi,<br />

11 sono operativi, gli ultimi<br />

quattro lanciati a novembre 2016<br />

saranno operativi verso la fine<br />

della primavera del <strong>2017</strong> (un satellite<br />

IOV ha smesso di generare<br />

i segnali e 2 satelliti sono stati<br />

14 <strong>GEOmedia</strong> n°1-<strong>2017</strong><br />

Il Galileo operations team nella Main Control Room at ESA’s Space Operations Centre,<br />

28 agosto 2014. Copyright Ruben Solaz.


FOCUS<br />

posizionati su orbite ellittiche e<br />

attualmente non utilizzabili). Un<br />

problema tecnico che sta affliggendo<br />

il sistema è dovuto a un<br />

malfunzionamento degli orologi<br />

atomici di bordo che ha portato,<br />

ad oggi, ad avere, sui 72 orologi<br />

attualmente orbitanti (ce ne sono<br />

4 per satellite, due al rubidio e<br />

due maser all'idrogeno), 9 non<br />

funzionanti: 3 al rubidio e 6<br />

all'idrogeno. Questo problema<br />

sta mettendo in discussione il<br />

lancio dei futuri satelliti fintanto<br />

che non sia chiara la ragione dei<br />

guasti [SPACENEWS-<strong>2017</strong>]<br />

[GUTIERREZ-<strong>2017</strong>].<br />

Galileo nel contesto<br />

internazionale<br />

Il sistema Galileo nasce in un<br />

contesto in cui sono già presenti<br />

e operativi altri sistemi globali di<br />

navigazione satellitare, in primis<br />

il GPS americano, il rivivificato<br />

sistema GLONASS russo, e costellazioni<br />

nascenti quali la cinese<br />

COMPASS-BEIDOU, l’indiana<br />

GINS, oltre ai sistemi regionali<br />

tra cui spicca per innovazione<br />

il Giapponese QZSS (Quasi<br />

Zenith Satellite System).<br />

Il Sistema Galileo ha dovuto sin<br />

dalla sua concezione far fronte ad<br />

aspetti di compatibilità dei suoi<br />

segnali nell’ambito delle frequenze<br />

elettromagnetiche richieste<br />

in ambito ITU (International<br />

Telecommunication Union). La<br />

compatibilità va intesa essenzialmente<br />

come non-interferenza,<br />

non disturbo reciproco<br />

rispetto ai sistemi già operanti<br />

nelle bande elettromagnetiche<br />

in cui Galileo intende operare.<br />

Questi sistemi sono il GPS, il<br />

GLONASS, ma anche i sistemi<br />

di controllo del traffico aereo, i<br />

sistemi radar militari, i sistemi<br />

di comunicazione satellitari<br />

mobili (MSS), e perfino i sistemi<br />

di radioastronomia, che<br />

operano nelle vicinanze delle<br />

bande Galileo.<br />

La prima grande questione<br />

internazionale è stata la compatibilità<br />

con il GPS. Nel 2004,<br />

[LEWIS-2004] dopo tre anni<br />

di lunghe trattative, si è riusciti<br />

ad arrivare ad un accordo di<br />

compatibilità che, tra l’altro, ha<br />

aperto le porte ad esplorazioni di<br />

interoperabilità con il GPS. Sono<br />

stati concordati aspetti di interoperabilità<br />

quali l’offset di tempo<br />

e di riferimento spaziale tra i due<br />

sistemi da inserire rispettivamente<br />

nei contenuti dei messaggi dei<br />

segnali dei due sistemi Galileo e<br />

GPS, che consentiranno ai futuri<br />

utenti dei due sistemi un interscambio<br />

ed un utilizzo plurimo<br />

dei due sistemi.<br />

Nel 2006 si è anche concordato<br />

di dotare i due sistemi, GPS e<br />

Galileo, di un segnale civile definito<br />

e concordato comunemente<br />

al fine di massimizzare l’interoperabilità<br />

a livello di utenti finali.<br />

A Gennaio 2013 gli USA hanno<br />

inviato all’Unione Europea una<br />

lettera di interesse al servizio<br />

Galileo PRS e successivamente,<br />

in Marzo 2013 hanno dettagliato<br />

il loro interesse.<br />

Le negoziazioni con la Russia<br />

già avviate nel 2000, sono state<br />

riprese in più volte, dopo varie<br />

battute di arresto avutesi negli<br />

anni passati, con l'obiettivo di<br />

arrivare ad un accordo in tema di<br />

GNSS tra i due sistemi Galileo<br />

e GLONASS, includendo anche<br />

i due sistemi di “augmentation”<br />

rispettivi EGNOS e SDCM.<br />

Ad oggi, anche per la attuale<br />

situazione politica europea verso<br />

la Russia, le negoziazioni hanno<br />

subito una ulteriore battuta di<br />

arresto.<br />

Il dialogo con la Cina ha avuto<br />

alti e bassi. Dal 2003 al 2007<br />

l’accordo stipulato vedeva una<br />

cooperazione stretta con la Cina<br />

(era il periodo in cui si pensava<br />

di realizzare il sistema Galileo<br />

con una concessione Pubblico<br />

Privata). Quando nel 2007 si<br />

è deciso di finanziare il sistema<br />

Galileo con fondi interamente<br />

pubblici, il rapporto con la Cina<br />

si è arrestato. È stato ripreso solo<br />

recentemente, nel 2010 con<br />

il dialogo spaziale tra Europa<br />

e Cina. Sono in corso da due<br />

anni contatti per cercare di trovare<br />

una soluzione al problema<br />

di compatibilità tra i segnali<br />

Galileo e quelli del sistema cinese<br />

COMPASS.<br />

Sono state finalizzate le negoziazioni<br />

con la Norvegia e proseguono<br />

le negoziazioni con la<br />

Svizzera per la collaborazione in<br />

tema di GNSS europeo, per includere<br />

questi due paesi che, nonostante<br />

partecipino attivamente<br />

in ambito ESA e contribuiscano<br />

finanziariamente anche in ambi-<br />

La prima risoluzione del Consiglio Europeo che nel 1994 avvio la realizzazione del sistema Galileo.<br />

<strong>GEOmedia</strong> n°1-<strong>2017</strong> 15


FOCUS<br />

to comunitario, sono paesi non<br />

appartenenti all’Unione Europea.<br />

Inoltre sono stati avviati dialoghi<br />

di cooperazione con l’Ucraina,<br />

Israele, l’America Latina e l’Africa.<br />

16 <strong>GEOmedia</strong> n°1-<strong>2017</strong><br />

Le Lezioni apprese<br />

Sebbene il programma Galileo<br />

rappresenti una esperienza unica<br />

in Europa, lezioni importanti si<br />

possono derivare dalle esperienze<br />

positive e negative. L'analisi<br />

critica della gestione e del finanziamento<br />

del programma mostra<br />

come alla base dei crescenti costi<br />

e ritardi del programma ci sono<br />

stati motivi politici, industriali /<br />

tecnologici ed economici.<br />

In primo luogo, le questioni<br />

politiche, come le diverse percezioni<br />

tra gli Stati membri sulla<br />

logica del programma - la redditività<br />

a fronte della indipendenza<br />

- hanno giocato contro l'interesse<br />

comune di un avvio tempestivo<br />

del progetto e di una fornitura<br />

del sistema nei tempi debiti.<br />

Il modello di finanziamento è<br />

stato anche un motivo di disaccordo<br />

tra gli Stati membri e ha<br />

fluttuato da un primo approccio<br />

di partenariato pubblico-privato<br />

ad un finale e completo finanziamento<br />

pubblico più adatto ad<br />

un progetto di interesse comune,<br />

caratterizzato da alto livello<br />

tecnico, da alte responsabilità<br />

e rischi di mercato. Infatti, gli<br />

investimenti previsti dal settore<br />

privato erano basati su previsioni<br />

di alti ritorni finanziari che alla<br />

fine si sono mostrati irrealistici<br />

e hanno condotto al re-profiling<br />

del programma.<br />

Il fallimento del modello PPP<br />

Galileo ha confermato che se<br />

non ci sono margini di profittabilità<br />

(quando son presenti<br />

alti rischi tecnici) non ci si può<br />

aspettare investimenti dal settore<br />

privato. Un modello PPP di<br />

successo richiede chiari piani di<br />

business.<br />

Inoltre, la struttura di governance<br />

iniziale stabilita per il programma<br />

Galileo non era molto<br />

adatta, caratterizzata da linee di<br />

responsabilità deboli, e dai ruoli<br />

concomitanti e contrastanti di<br />

singoli attori. La riorganizzazione<br />

della governance pubblica fatta<br />

nel 2007 ha delineato meglio le<br />

responsabilità e compiti dei vari<br />

attori. Tale governance è stata<br />

ulteriormente rivista nel 2013,<br />

delineando così una nuova struttura<br />

più adatta allo sviluppo di<br />

un programma complesso quale<br />

il sistema Galileo. Infine, le implicazioni<br />

di sicurezza e di difesa<br />

del programma Galileo, discusse<br />

all'interno dell'UE e sulla scena<br />

internazionale, sono state ulteriore<br />

causa di ritardi del programma<br />

stesso [ECA-2009].<br />

In secondo luogo, l'organizzazione<br />

industriale, la sua leadership e<br />

la quota di lavoro per sviluppare<br />

le tecnologie innovative, è diventata<br />

una questione di divisione<br />

non solo tra le imprese stesse, ma<br />

anche tra gli Stati membri che<br />

si sono schierati con le loro imprese<br />

nazionali. Questo è anche<br />

dovuto alla limitata competitività<br />

del settore aerospaziale europeo,<br />

dove si concentrano grandi industrie<br />

in un piccolo numero<br />

di Stati membri, industrie che<br />

tra l’altro sono sovvenzionate e<br />

in parte controllate dagli stessi<br />

governi.<br />

In terzo luogo, i ritorni economici<br />

di Galileo sono stati successivamente<br />

stimati ad un valore<br />

molto più limitato, spostando<br />

così l'attenzione dalla redditività<br />

del programma alla sua utilità<br />

pubblica, e quindi ai benefici<br />

economici e sociali che il sistema<br />

fornirà a lungo termine per i cittadini<br />

europei.<br />

Solo recentemente è stato accettato<br />

dagli Stati Membri europei<br />

l'uso militare del servizio PRS del<br />

sistema Galileo. Sebbene Galileo<br />

sia un sistema civile sotto il controllo<br />

civile, il principio di uso<br />

duale va nella direzione di aumentare<br />

la sinergia civile-militare<br />

nell'uso dei sistemi spaziali. Non<br />

perché bisogna trovare un uso<br />

militare dei sistemi spaziali ma<br />

piuttosto perché è utile comprendere<br />

come questi possano<br />

essere vantaggiosi in termini di<br />

razionalizzazione delle risorse<br />

[EP-2011].<br />

Le lezioni apprese dalle varie<br />

traversie del Programma Galileo<br />

dovrebbero essere di monito per<br />

i futuri Programmi spaziali a<br />

carico del bilancio dell'Unione<br />

europea. Questi dovranno essere<br />

basati su logiche di responsabilità<br />

chiare e condivise, e fondati sul<br />

comune interesse europeo piuttosto<br />

che sui particolari interessi<br />

nazionali.<br />

BIBLIOGRAFIA<br />

[EU-1994] Resolution of the Council of the EU on the European<br />

contribution to the development of a Global Navigation<br />

Satellite System (GNSS) 19 December 1994<br />

[EU-2008] Regulation (EC) No 683/2008 of the European<br />

Parliament and of the Council on the further implementation<br />

of the European satellite navigation programmes (EGNOS and<br />

Galileo), 9 July 2008<br />

[GSA-2013] Regulation (EU) No 912/2010 of the European<br />

Parliament and of the Council setting up the European GNSS<br />

Agency, repealing Council Regulation (EC) No 1321/2004<br />

on the establishment of structures for the management of the<br />

European satellite radio navigation programmes and amending<br />

Regulation (EC) No 683/2008 of the European Parliament and<br />

of the Council, 22 September 2010<br />

[EU-2013] REGULATION (EU) No 1285/2013 of The European<br />

Parliament and of The Council of 11 December 2013<br />

on the implementation and exploitation of European satellite<br />

navigation systems repealing Council Regulation (EC) No<br />

876/2002 and Regulation (EC) No 683/2008<br />

[LEWIS-2004] James A. Lewis, Galileo and GPS: from competition<br />

to cooperation, Centre for Strategic and International<br />

Studies (CSIS), Washington DC. June 2004<br />

[ECA-2009] European Court of Auditors, The management<br />

of the Galileo programme’s development and validation phase,<br />

Special Report No. 7, 2009<br />

[EP-2011] The Galileo Programme: Management And Financial<br />

Lessons Learned For Future Space Systems Paid out of The<br />

EU Budget, Directorate-General For External Policies Of The<br />

Union, European Parliament, PE 433.833, |September 2011<br />

[GPSWORLD-2012] Da Capo: Pardon Me, Boy, Is That the<br />

Galileo Choo Choo? February 1, 2012 - By Alan Cameron,<br />

GPS WORLD<br />

[SPACENEWS-<strong>2017</strong>] Rash of Galileo clock failures cast doubt<br />

on timing of upcoming launches by Rob Coppinger - January<br />

19, <strong>2017</strong> - Space News<br />

[GUTIERREZ-<strong>2017</strong>] ESA Puts Brave Face on Galileo Clock<br />

Failures, Peter Gutierrez, 19/01/<strong>2017</strong>, Inside GNSS.<br />

ABSTRACT<br />

This article sketches the European trail from conception to development<br />

of the Galileo system, highlighting the major steps, and<br />

trying to derive the lesson learned from the various experiences.<br />

The Galileo system represents the really first European programme,<br />

involving political, strategical, operational, industrial and<br />

technological aspects which challenge the European institution.<br />

The Galileo system permeates the European activities, challenges<br />

the international relations policy, constitutes a powerful instrument<br />

to verify and consolidate the European Union.<br />

PAROLE CHIAVE<br />

Galileo; GNSS; Initial Services; eCall;<br />

AUTORE<br />

Mario Caporale<br />

mario.caporale@asi.it<br />

Agenzia Spaziale Italiana


FOCUS<br />

3D SCANNING<br />

STONEX® Srl<br />

Part of UniStrong<br />

Via Cimabue 39 - 20851 Lissone (MB) Italy<br />

Phone +39 039 2783008 Fax +39 039 2789576<br />

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<strong>GEOmedia</strong> n°1-<strong>2017</strong> 17


REPORT<br />

Smartphone e GNSS per<br />

l’utilizzo professionale<br />

di Mattia De Agostino, Luca Guida, Davide Portinaro, Luca Raso, Massimo Galluzzi<br />

Fig. 1 - Il BQ Aquaris X5 Plus, primo<br />

smartphone a tracciare anche il segnale di<br />

Galileo (fonte: http://www.usegalileo.eu/)<br />

Al giorno d’oggi, utilizzare<br />

un’app per conoscere la<br />

posizione di un’attività<br />

commerciale o di un servizio<br />

pubblico, oppure per determinare<br />

il passaggio di un autobus<br />

alla fermata, è diventata una<br />

pratica talmente usuale che la<br />

momentanea assenza di questi<br />

servizi crea disagio e disorientamento.<br />

La rivoluzione del<br />

geo-posizionamento<br />

A riprova di quanto detto,<br />

un recente studio dell’Agenzia<br />

Europea sul GNSS [GSA<br />

2016] ha inserito i servizi basati<br />

sulla localizzazione dell’utente<br />

(Location Based Services, LBS)<br />

Galileo, insieme ad<br />

alcune evoluzioni<br />

tecnologiche e a<br />

qualche semplice<br />

elaborazione statistica,<br />

potrebbe rendere<br />

possibile l’utilizzo di<br />

smartphone e tablet<br />

anche per rilievi<br />

professionali.<br />

Vediamo come.<br />

al primo posto tra le applicazioni<br />

più diffuse basate sul posizionamento<br />

satellitare, arrivando<br />

a coprire nel 2015 oltre il 50%<br />

dell’intero mercato. All’interno<br />

di questa “rivoluzione del geoposizionamento”<br />

un ruolo<br />

senza dubbio fondamentale è<br />

da attribuirsi alla diffusione di<br />

smartphone e tablet sempre più<br />

completi, dotati al loro interno<br />

di moduli di ricezione GNSS e<br />

di altri sensori per la localizzazione.<br />

Sebbene questi moduli siano<br />

pensati per geolocalizzare l’utente<br />

con accuratezze metriche<br />

o inferiori, è utile analizzare nel<br />

dettaglio le loro capacità, anche<br />

alla luce della diffusione dei servizi<br />

legati a Galileo, ed i possibili<br />

sistemi per il miglioramento<br />

della posizione finale, per capire<br />

se dispositivi mobili quali<br />

smartphone o tablet possano<br />

essere utilizzati per applicazioni<br />

professionali quali ad esempio<br />

rilievi topografici speditivi, popolamenti<br />

di banche dati o di<br />

GIS.<br />

Tecnologie per il posizionamento<br />

GNSS da dispositivi<br />

mobili<br />

Le applicazioni di navigazione<br />

e i servizi LBS da dispositivi<br />

mobili si avvalgono frequentemente<br />

di una posizione assoluta<br />

(coordinate in un sistema di riferimento<br />

ben definito) ottenuta<br />

con le tecniche GNSS. I moduli<br />

GNSS inseriti all’interno di<br />

questi dispositivi sono pertanto<br />

studiati appositamente per soddisfare<br />

le esigenze di questo tipo<br />

di applicazioni, tra le quali:<br />

4disponibilità del posizionamento<br />

sempre, in qualsiasi<br />

parte del mondo, il più velocemente<br />

possibile, cercando<br />

di diminuire il tempo di<br />

attesa per avere una posizione<br />

valida (il cosiddetto Time To<br />

First Fix, TTFF);<br />

4disponibilità di un posizionamento<br />

anche in ambienti<br />

disturbati (canyon urbani) o<br />

addirittura indoor, aumentando<br />

la capacità di ricevere<br />

ed elaborare segnali anche<br />

molto rumorosi;<br />

4riduzione del consumo della<br />

batteria, evitando per quanto<br />

possibile il funzionamento di<br />

servizi in maniera continua,<br />

e cercando invece di calcolare<br />

la posizione dell’utente solo<br />

quando strettamente necessario.<br />

18 <strong>GEOmedia</strong> n°1-<strong>2017</strong>


REPORT<br />

Con l’obiettivo di soddisfare<br />

queste esigenze, negli ultimi<br />

anni i produttori di moduli<br />

GNSS per dispositivi mobili<br />

hanno introdotto evoluzioni in<br />

qualche modo simili a quelle<br />

che hanno interessato negli anni<br />

passati i ben più complessi sensori<br />

GNSS per applicazioni di<br />

alta precisione.<br />

In particolare, la maggior<br />

parte dei moduli GNSS per<br />

smartphone e tablet supporta ad<br />

oggi più di una costellazione:<br />

tipicamente, si tratta di sensori<br />

GPS/GLONASS, ma sono presenti<br />

sul mercato anche molti<br />

dispositivi in grado di tracciare<br />

i satelliti Beidou e QZSS, e iniziano<br />

ad essere prodotti i primi<br />

sensori in grado di tracciare il<br />

segnale di Galileo (Figura 1). La<br />

capacità di tracciare più di una<br />

costellazione si riflette direttamente<br />

sugli aspetti chiave elencati<br />

in precedenza: un numero<br />

maggiore di satelliti tracciabili<br />

aumenta la probabilità che questi<br />

siano effettivamente visti anche<br />

all’interno di un ambiente<br />

disturbato, o al chiuso.<br />

D’altro canto, il tracciare più satelliti<br />

comporta un maggior costo<br />

in termini di produzione, di<br />

carico computazionale e quindi<br />

di consumo della batteria del<br />

dispositivo. Per questo motivo<br />

ad esempio, sebbene circa il<br />

65% dei moduli GNSS installati<br />

all’interno dei dispositivi<br />

mobili sia in grado di tracciare<br />

ed utilizzare i satelliti geostazionari<br />

SBAS, quali ad esempio<br />

EGNOS, questi vengono spesso<br />

disabilitati via firmware per<br />

evitare la continua ricezione di<br />

correzioni e quindi il rapido<br />

consumo della batteria [GSA<br />

2016], preferendo piuttosto la<br />

possibilità di avvalersi di servizi<br />

di miglioramento via internet<br />

(Assisted GNSS, A-GNSS), disponibili<br />

su richiesta dell’utente.<br />

Per quanto concerne le frequenze<br />

tracciate, attualmente tutti i<br />

moduli GNSS per questo tipo<br />

di applicazioni sono in grado di<br />

utilizzare il segnale proveniente<br />

dalla sola frequenza E1/L1, sebbene<br />

la direzione intrapresa in<br />

questi anni, e che si rifletterà già<br />

sui prossimi prodotti in uscita,<br />

vada verso l’introduzione di<br />

ricevitori multifrequenza (E1/<br />

L1 + E5/L5), che dovrebbero<br />

consentire una sensibile riduzione<br />

del multipath e un vantaggio<br />

nell’utilizzo in ambienti indoor<br />

o disturbati. Anche in quest’ottica,<br />

quindi, l’avvio del servizio<br />

di posizionamento Galileo, in<br />

grado di trasmettere su entrambe<br />

le frequenze, rappresenta un<br />

interessante vantaggio per questi<br />

dispositivi.<br />

Un discorso a parte va fatto<br />

considerando la componente<br />

software. Fino ad oggi, infatti,<br />

l’utilizzo della tecnologia<br />

GNSS all’intero di dispositivi<br />

mobili era fortemente limitato<br />

dal sistema operativo del dispositivo<br />

su cui questi moduli<br />

erano installati e che consentiva,<br />

attraverso le proprie API<br />

(Application Programming<br />

Interface), l’accesso alla sola<br />

soluzione finale del posizionamento<br />

(ovvero, alle tre coordinate<br />

geografiche), eventualmente<br />

corredata da informazioni<br />

aggiuntive relative a elevazione,<br />

azimut e rapporto segnale/rumore<br />

per ogni satellite. Questo<br />

blocco, voluto per semplificare<br />

il lavoro della maggior parte<br />

degli sviluppatori di app, non<br />

interessati al dato grezzo GNSS<br />

ma solamente al risultato finale,<br />

ha invece limitato sensibilmente<br />

l’utilizzo professionale di questi<br />

dispositivi per applicazioni<br />

geografiche, laddove la possibilità<br />

di elaborare i dati grezzi<br />

provenienti dai satelliti può<br />

rappresentare un vantaggio.<br />

Questa limitazione è parzialmente<br />

superata dal fatto che,<br />

negli ultimi mesi, Google ha<br />

rilasciato, insieme all’ultima<br />

versione del suo sistema operativo<br />

Android (versione 7, denominata<br />

“Nougat”), le librerie<br />

di accesso ai dati grezzi GNSS,<br />

aprendo così la possibilità agli<br />

sviluppatori di utilizzare direttamente<br />

i codici, le fasi e i segnali<br />

Doppler provenienti dai moduli<br />

GNSS, se abilitati dal produttore.<br />

Siccome tuttavia questa possibilità<br />

ad oggi è limitata ad un<br />

numero esiguo di modelli, non<br />

verrà in questa sede analizzato<br />

il posizionamento da dati grezzi<br />

ottenuti da dispositivi mobili.<br />

Fig. 2 - Effetto dei disturbi al segnale GNSS da dispositivo mobile causati dall’operatore. Nei primi secondi<br />

di misura, mentre il telefono era tenuto in mano dall’operatore, il segnale per tutti i satelliti tracciati era particolarmente<br />

discontinuo, con forti variazioni del rapporto Segnale/Rumore (SNR). Una volta appoggiato il<br />

telefono, il segnale ha ripreso ad essere continuo con un valore stabile di SNR.<br />

<strong>GEOmedia</strong> n°1-<strong>2017</strong> 19


REPORT<br />

Parlando di posizionamento<br />

da dispositivo mobile, infine, è<br />

bene ricordare che, oltre ai moduli<br />

GNSS interni, smartphone<br />

e tablet possono utilizzare ricevitori<br />

GNSS esterni, connessi<br />

via Bluetooth, per migliorare<br />

la propria posizione. I vantaggi<br />

nell’impiego di ricevitori esterni<br />

sono, ad esempio:<br />

4compatibilità tra i sistemi<br />

operativi: un ricevitore<br />

GNSS esterno è in grado di<br />

trasmettere un protocollo<br />

standard (NMEA 0183) a<br />

tutti gli smartphone, indipendentemente<br />

dalle librerie<br />

di accesso ai dati del sistema<br />

operativo ospitante;<br />

4precisione: i ricevitori GNSS<br />

esterni sono in genere abilitati<br />

a ricevere ed utilizzare le<br />

correzioni da satelliti SBAS,<br />

quali EGNOS;<br />

4tecnologia: i chipset installati<br />

all’interno dei ricevitori esterni<br />

sono spesso tecnologicamente<br />

più avanzati rispetto<br />

a quelli installati all’interno<br />

degli smartphone, e talvolta<br />

consentono addirittura di<br />

interfacciarsi, attraverso apposite<br />

librerie messe a disposizione<br />

dal produttore, ai dati<br />

Fig. 3 - Il progetto LEMOn si pone come obiettivo il<br />

miglioramento del posizionamento GNSS da dispositivi<br />

mobili, per il loro utilizzo nella pratica professionale<br />

grezzi GNSS (codice e fase su<br />

E1/L1) e non solo alla loro<br />

posizione;<br />

4consumo della batteria: utilizzare<br />

il ricevitore GNSS<br />

interno allo smartphone causa<br />

un rapido consumo della<br />

batteria. Diversamente, il<br />

ricevitore GNSS esterno è alimentato<br />

da una sua batteria,<br />

e preserva quindi quella dello<br />

smartphone.<br />

Vantaggi e svantaggi del posizionamento<br />

da dispositivo<br />

mobile<br />

La tendenza dei moduli GNSS<br />

per dispositivi mobili ad essere<br />

sempre più multi-costellazione<br />

e multi-frequenza ha come ovvia<br />

conseguenza quella di un<br />

aumento dell’accuratezza, della<br />

precisione e dell’affidabilità del<br />

posizionamento GNSS.<br />

In quest’ottica, l’avvio del sistema<br />

di posizionamento europeo<br />

Galileo e dei suoi servizi riveste<br />

senza dubbio un ruolo chiave:<br />

come detto, la disponibilità di<br />

più satelliti in orbita aumenterà<br />

la possibilità che questi satelliti<br />

siano visibili anche all’interno di<br />

ambienti disturbati o in edifici,<br />

con una riduzione del TTFF ed<br />

un aumento della ricezione in<br />

ambienti indoor. Inoltre, l’opportunità<br />

di disporre di servizi<br />

aggiuntivi rispetto all’Open<br />

Service destinato al posizionamento<br />

di massa, quali i servizi<br />

Commerciali o quelli per il<br />

Search and Resque, rappresentano<br />

un’interessante evoluzione<br />

verso l’impiego di dispositivi<br />

mobili per il mercato professionale.<br />

In questa analisi occorre tuttavia<br />

tenere presente che, con l’aumentare<br />

di precisione e accuratezza<br />

del posizionamento, alcuni<br />

aspetti che spesso non sono<br />

considerati nei comuni servizi di<br />

localizzazione con questi dispositivi<br />

diventeranno invece ben<br />

più importanti.<br />

Ad esempio, occorrerà considerare<br />

attentamente la qualità<br />

dell’antenna GNSS integrata<br />

all’interno del dispositivo, la posizione<br />

in cui questa è installata<br />

e la variazione del suo centro di<br />

fase. Bisognerà inoltre prestare<br />

molta attenzione al fatto che<br />

l’operatore stesso può fortemente<br />

disturbare la ricezione del<br />

segnale GNSS semplicemente<br />

tenendo in mano il proprio<br />

dispositivo, causando non solamente<br />

un aumento della rumorosità<br />

del segnale ricevuto, ma<br />

anche ad esempio una continua<br />

perdita nel tracciamento della<br />

fase (Figura 2).<br />

Inoltre, occorrerà fare fronte ad<br />

una serie di limitazioni attualmente<br />

introdotte per ridurre al<br />

massimo il consumo energetico<br />

del dispositivo, quali l’accensione<br />

del modulo GNSS interno<br />

per un periodo limitato alla<br />

sola ricezione dei dati dai satelliti<br />

(“duty cycling”), oppure il<br />

“congelamento” della posizione<br />

fino a quando non viene rilevato<br />

un movimento dell’utente.<br />

Queste e altre problematiche<br />

simili rappresentano ad oggi impedimenti<br />

al tracciamento del<br />

segnale GNSS e all’elaborazione<br />

di dati che siano il più possibile<br />

continui.<br />

Ovviamente, i problemi qui<br />

sopra presentati sono ben noti<br />

alla comunità scientifica, e<br />

numerosi studi su come mitigarne<br />

o eliminarne gli effetti<br />

sono già disponibili nella letteratura<br />

scientifica, come ad<br />

esempio su [LINTY-2014] o su<br />

[BELLAD-2016], e potranno<br />

essere applicati ai moduli GNSS<br />

di prossima produzione.<br />

Alla luce di quanto sopra<br />

esposto, è quindi fin da oggi<br />

possibile pensare ad un impiego<br />

di smartphone e tablet per<br />

applicazioni professionali, quali<br />

ad esempio il popolamento di<br />

banche dati, rilievi speditivi o<br />

inserimento in database GIS,<br />

20 <strong>GEOmedia</strong> n°1-<strong>2017</strong>


REPORT<br />

a meno di qualche accortezza<br />

aggiuntiva nelle operazioni di<br />

rilievo in campo, e mediante<br />

ad esempio l’applicazione di<br />

opportuni algoritmi di miglioramento<br />

della posizione finale.<br />

Il paragrafo successivo descrive<br />

brevemente il lavoro effettuato<br />

in questo ambito negli ultimi<br />

anni, mediante lo sviluppo di<br />

un’app in ambiente Android<br />

per l’elaborazione statistica delle<br />

posizioni GNSS acquisite da<br />

dispositivi mobili e per il loro<br />

utilizzo nell’ambito del rilievo<br />

professionale.<br />

Miglioramento del posizionamento<br />

da smartphone:<br />

il progetto LEMOn<br />

Il progetto LEMOn (Location<br />

Enhancement on Mobile, Figura<br />

3) è un progetto di sviluppo<br />

di GESP srl, nato nel 2014 e<br />

finalizzato alla realizzazione di<br />

app in ambiente Android che<br />

consentano, attraverso un’analisi<br />

statistica delle posizioni<br />

ricevute, di migliorare la geolocalizzazione<br />

da dispositivi<br />

mobili, in maniera da favorirne<br />

un impiego per applicazioni<br />

professionali.<br />

In sintesi, l’algoritmo di analisi<br />

statistica contenuto all’interno<br />

delle app LEMOn riceve la<br />

posizione dal ricevitore GNSS<br />

interno al dispositivo, o eventualmente<br />

da un ricevitore<br />

esterno connesso via Bluetooth,<br />

la elabora, verificando che non<br />

si discosti eccessivamente da<br />

quelle precedenti, e, nel caso<br />

in cui venga ritenuta idonea, la<br />

utilizza per un calcolo statistico<br />

robusto, pesandola opportunamente<br />

attraverso l’indice DOP<br />

di qualità del posizionamento.<br />

I vantaggi nell’applicazione di<br />

un algoritmo di questo tipo,<br />

il cui funzionamento è attualmente<br />

limitato al solo caso<br />

di acquisizione statica su un<br />

punto, sono legati all’eliminazione<br />

dei punti “fuori posto”<br />

(outliers), ovvero quelle posizioni<br />

molto distanti dall’effettiva<br />

localizzazione dell’utente e che<br />

spesso, per le necessità di ridurre<br />

il TTFF al più breve tempo<br />

possibile, sono anche le prime<br />

ad essere restituite dal sensore<br />

GNSS, e quindi ad essere utilizzate<br />

nelle comuni app di rilievo<br />

e salvataggio dei punti.<br />

Lo schema di rilievo mediante<br />

l’app LEMOn si compone sostanzialmente<br />

di quattro semplici<br />

fasi:<br />

1. L’utente raggiunge il punto<br />

di cui vuole conoscere la posizione,<br />

avvia l’app e attende<br />

che sia disponibile una posizione<br />

valida.<br />

2. L’utente a questo punto avvia<br />

la registrazione del punto<br />

e attende che la precisione<br />

finale risultato dell’analisi<br />

statistica sia idonea alle sue<br />

attese.<br />

3. Una volta raggiunta la precisione<br />

desiderata, l’utente<br />

blocca la registrazione, inserisce<br />

i dati identificativi del<br />

punto (nome, descrizione,<br />

…) e passa al punto successivo.<br />

4. Terminato il lavoro in<br />

campo, l’utente può visualizzare<br />

all’interno dell’app<br />

i punti registrati, esportarli<br />

in formato testuale (CSV)<br />

o GIS (Google KML) sulla<br />

memoria del dispositivo,<br />

ed inviarli direttamente via<br />

email o attraverso altri canali<br />

(Bluetooth, WiFi, salvataggio<br />

in un ambiente cloud o invio<br />

mediante messaggistica).<br />

Ovviamente, il posizionamento<br />

utilizzando il modulo GNSS<br />

dello smartphone non è del<br />

tutto esente dalle problematiche<br />

descritte nel paragrafo<br />

precedente. Per un corretto<br />

funzionamento dell’algoritmo<br />

di analisi è necessario infatti<br />

che le posizioni acquisite dal<br />

dispositivo GNSS siano statisticamente<br />

indipendenti ad ogni<br />

epoca di misura. Questo requisito<br />

purtroppo si scontra con<br />

il fenomeno sopra descritto di<br />

“congelamento” della posizione,<br />

presente su alcuni dispositivi<br />

mobili. Inoltre, la possibilità<br />

che l’operatore possa ad un<br />

certo punto della registrazione<br />

introdurre con la sua mano o<br />

il suo corpo un disturbo alle<br />

misure può compromettere parzialmente<br />

la qualità del risultato<br />

finale. Tali problematiche sono<br />

fortemente ridotte nel caso in<br />

cui si utilizzi un sensore GNSS<br />

esterno, come già analizzato nei<br />

paragrafi precedenti.<br />

Fig. 4 - Dispersione planimetrica delle misure ottenute utilizzando l'app LEMOn con un GNSS interno e con un<br />

GNSS esterno, rispetto alle coordinate “vere” del punto (la stella al centro del grafico)<br />

<strong>GEOmedia</strong> n°1-<strong>2017</strong> 21


REPORT<br />

GNSS Interno<br />

GNSS Esterno<br />

Senza LEMOn Con LEMOn Senza LEMOn Con LEMOn<br />

Precisione 14.9 m 9.5 m 4.7 m 0.9 m<br />

Accuratezza 18.6 m 11.3 m 6.0 m 1.6 m<br />

Tabella 1 – Precisione ed accuratezza riscontrati durante il test, rispetto alle coordinate “vere” del punto<br />

Nella Figura 4 si riporta il confronto<br />

tra i risultati ottenuti<br />

sperimentalmente utilizzando,<br />

sullo stesso punto di misura, un<br />

ricevitore GNSS interno al dispositivo<br />

e un ricevitore GNSS<br />

esterno collegato via Bluetooth,<br />

entrambi processati attraverso<br />

l’app LEMOn con diverse sessioni<br />

di misura di due minuti di<br />

durata. Osservando la dispersione<br />

planimetrica degli errori rispetto<br />

alle coordinate “vere” del<br />

punto risulta evidente la diversa<br />

qualità del posizionamento<br />

utilizzando il ricevitore GNSS<br />

esterno rispetto a quello interno.<br />

Tale evidenza è confermata<br />

anche dall’analisi numerica dei<br />

risultati, riportata in Tabella 1,<br />

e che mostra un notevole incremento<br />

nella precisione e nell’accuratezza<br />

del posizionamento<br />

finale.<br />

Prospettive future nel posizionamento<br />

GNSS da smartphone<br />

Nel presente articolo si è cercato<br />

di fornire un quadro di<br />

insieme sul posizionamento<br />

GNSS da dispositivi mobili, alla<br />

luce delle tecnologie esistenti e<br />

delle prospettive future, e sulle<br />

problematiche che potrebbero<br />

insorgere nell’utilizzare questi<br />

dispositivi per un posizionamento<br />

di precisione. Si è inoltre<br />

illustrato come con alcuni<br />

accorgimenti e con semplici<br />

elaborazioni statistiche, quali<br />

ad esempio quelli introdotti<br />

all’interno dell’app LEMOn, sia<br />

possibile migliorare precisione<br />

ed accuratezza finali del posizionamento<br />

da dispositivi mobili,<br />

22 <strong>GEOmedia</strong> n°1-<strong>2017</strong><br />

arrivando a dimezzare l’entità di<br />

questi valori.<br />

Alla luce di quanto sopra esposto<br />

e delle limitazioni ad oggi<br />

imposte a livello hardware e<br />

software, un utilizzo professionale<br />

di smartphone o tablet per<br />

la geolocalizzazione è possibile<br />

laddove sia sufficiente disporre<br />

di accuratezze metriche, e di<br />

precisioni di poco inferiori. Tali<br />

valori sono compatibili con un<br />

gran numero di applicazioni<br />

connesse al mondo geografico.<br />

Gli algoritmi statistici di elaborazione<br />

introdotti all’interno<br />

dell’app LEMOn consentono<br />

ad oggi di migliorare la qualità<br />

finale del posizionamento<br />

solamente nel caso di rilievi di<br />

tipo statico. Tuttavia, è possibile<br />

estendere queste funzionalità<br />

anche al rilievo cinematico di<br />

traiettorie, implementando<br />

opportuni algoritmi (ad esempio,<br />

un filtro di Kalman) che<br />

tengano conto della dinamica<br />

dell’oggetto in movimento.<br />

Ovviamente, la comparsa sul<br />

mercato di dispositivi mobili<br />

abilitati al tracciamento delle<br />

nuove costellazioni di satelliti,<br />

prima tra tutte Galileo, renderebbe<br />

gli strumenti e le app già<br />

disponibili capaci di migliorare<br />

ulteriormente le proprie prestazioni.<br />

Allo stesso modo, l’apertura ai<br />

dati grezzi GNSS introdotta<br />

nell’ultima versione del sistema<br />

operativo Android, unita con<br />

la produzione e la diffusione<br />

di moduli GNSS in grado di<br />

interfacciarsi con queste librerie,<br />

rappresenta senza dubbio<br />

un importante passo avanti per<br />

queste tecnologie, ed una prospettiva<br />

davvero interessante per<br />

un impiego sempre più esteso<br />

dei dispositivi mobili in ambito<br />

professionale.<br />

Ringraziamenti<br />

Gli autori desiderano ringraziare<br />

il Politecnico di Torino,<br />

Dipartimento di Ingegneria<br />

dell’Ambiente, del Territorio e<br />

delle Infrastrutture, che ha fornito<br />

il suo supporto scientifico<br />

allo sviluppo di LEMOn e ai<br />

test.<br />

BIBLIOGRAFIA<br />

[GSA-2016] European GNSS Agency - GSA (2016)<br />

GNSS User Technology Report. Issue 1, 31-39,<br />

https://www.gsa.europa.eu/european-gnss/gnssmarket/2016-gnss-user-technology-report<br />

(Retrieved:<br />

26.02.<strong>2017</strong>)<br />

[LINTY-2014] Linty N., Lo Presti L., Dovis F. &<br />

Crosta P. (2014) Performance analysis of duty-cycle<br />

power saving techniques in GNSS mass-market<br />

receivers. 2014 IEEE/ION Position, Location and<br />

Navigation Symposium - PLANS 2014, 1096-1104.<br />

[BELLAD -2016] Bellad V., Petovello M. G. &<br />

Lachapelle G. (2016) Tracking and Position Errors in<br />

GNSS Receivers with Intermittent Signal Tracking.<br />

Journal of the Institute of Navigation, 63: 193-204.<br />

PAROLE CHIAVE<br />

Galileo; GNSS; smartphone<br />

ABSTRACT<br />

Smartphones and tablets are nowadays more and more complex,<br />

and almost all of them include GNSS modules and<br />

other sensors for user localization. After the start of Galileo<br />

positioning services, the final positioning quality from mobile<br />

devices is intended to significantly improve, even in noisy or<br />

indoor environments. This paper describes a state-of-the-art<br />

of GNSS positioning for mobile devices, and of the problems<br />

that may arise in using these devices for precise positioning.<br />

Some precautions and simple statistical processing techniques<br />

are also described, to make possible an use of mobile devices<br />

for professional applications.<br />

AUTORE<br />

Mattia De Agostino<br />

deagostino@gesp.it<br />

Luca Guida<br />

Davide Portinaro<br />

Luca Raso<br />

Massimo Galluzzi<br />

GESP srl, Viale Scarampo 47 - 20148 Milano,<br />

web: www.gesp.it


REPORT<br />

Leica Viva GS16<br />

Smartantenna GNSS con tecnologia RTKplus<br />

e SmartLink<br />

Tracciamento di tutti i segnali GNSS di oggi e<br />

di domani<br />

Antenna GNSS con auto-apprendimento grazie<br />

a RTKplus<br />

Efficiente in tutte le condizioni anche in ambienti<br />

sfavorevoli<br />

Leica Viva GS16 - Smartantenna GNSS ad auto-apprendimento<br />

Experience 3D innovation<br />

Leica Geosystems S.p.A.<br />

surveying@leica-geosystems.com<br />

www.leica-geosystems.it<br />

<strong>GEOmedia</strong> n°1-<strong>2017</strong> 23


REPORT<br />

Galileo: orologi atomici e ridondanze<br />

di Gianluca Pititto<br />

Alcuni malfunzionamenti a<br />

bordo dei satelliti Galileo<br />

rischiano di inficiare i<br />

risultati del sistema di<br />

posizionamento satellitare<br />

che sono condizionati al<br />

buon funzionamento degli<br />

apparati ad alta tecnologia<br />

del sistema, in particolare<br />

gli orologi atomici, che<br />

sono i responsabili della<br />

accuratezza del dato di<br />

navigazione.<br />

Gli orologi atomici Passive Hydrogen Maser di Leonardo-Finmeccanica a bordo dei<br />

satelliti Galileo (Foto Leonardo-Finmeccanica)<br />

Il lungo e complesso sviluppo<br />

del progetto Galileo<br />

ha raggiunto una storica<br />

milestone il 15 dicembre del<br />

2016, con l’entrata ufficiale<br />

nella fase operativa, pur non<br />

essendo ancora completato il<br />

deploy dell’intera costellazione.<br />

I primi 18 satelliti – sui 24 totali<br />

più altri 6 di backup- sono<br />

stati posizionati con successo<br />

nei tre previsti piani orbitali<br />

a 56° gradi di inclinazione<br />

equatoriale ed hanno iniziato<br />

a trasmettere dati di navigazione<br />

e di tempo al segmento<br />

utente finale. Sono stati attivati<br />

tre servizi di base, i cosiddetti<br />

Galileo Initial Services (navigazione<br />

“open” con precisione 1<br />

metro, navigazione criptata per<br />

agenzia governative, servizio<br />

Search-And-Rescue integrato<br />

con il sistema Cospas-Sarsat).<br />

A completamento della costellazione<br />

saranno disponibili<br />

servizi aggiuntivi, tra cui la<br />

navigazione precisa al centimetro,<br />

grazie anche alla interoperabilità<br />

di Galileo (Europa)<br />

con i sistemi GPS (USA) e<br />

GLONASS (Russia).<br />

Tutti questi risultati sono ovviamente<br />

condizionati al buon<br />

funzionamento degli apparati<br />

ad alta tecnologia del sistema.<br />

Tra questi assumono particolare<br />

importanza gli orologi atomici<br />

installati a bordo dei satelliti,<br />

responsabili della accuratezza<br />

del dato di navigazione e<br />

che purtroppo hanno mostrato<br />

qualche malfunzionamento<br />

negli ultimi due anni di attività<br />

sperimentale ed operativa di<br />

Galileo.<br />

Vale la pena di descrivere brevemente<br />

come è strutturato il<br />

complesso sistema degli orologi<br />

di bordo, per meglio descrivere<br />

le anomalie che sono state riscontrate.<br />

Giova anzitutto ricordare che il<br />

calcolo della propria posizione<br />

da parte del ricevitore è basato<br />

sulla conoscenza molto accurata,<br />

per ogni segnale ricevuto da<br />

Galileo, delle coordinate spaziali<br />

del satellite che ha emesso<br />

il segnale e del preciso istante<br />

in cui il segnale è stato emesso.<br />

L’accuratezza del segnale temporale<br />

è di vitale importanza<br />

per il corretto funzionamento<br />

del sistema: per averne un’idea,<br />

basti pensare che un errore di<br />

un nanosecondo (miliardesimo<br />

di secondo) sul calcolo del<br />

ritardo temporale del segnale<br />

24 <strong>GEOmedia</strong> n°1-<strong>2017</strong>


REPORT<br />

nel transito dal satellite al ricevitore<br />

introduce un errore<br />

medio di 30 cm nel calcolo<br />

della posizione del ricevente (1<br />

msec=300mt).<br />

Queste due informazioni sono<br />

incapsulate nel segnale stesso e<br />

con esso sono trasmesse a terra<br />

dai satelliti. I valori trasmessi<br />

sono continuamente monitorati<br />

da una rete globale di terra<br />

(GSS –Galileo Sensor Stations),<br />

costituita essenzialmente da<br />

sensori che captano i segnali<br />

e che li convogliano verso 2<br />

centri di controllo (GCC –<br />

Galileo Control Center), rispettivamente<br />

in Italia (Fucino) e<br />

Germania (Oberpfaffenhofer),<br />

che utilizzano le informazioni<br />

per calcolare la loro integrità<br />

e sincronizzare il segnale di<br />

tempo dei satelliti con un riferimento<br />

temporale generato<br />

a terra (GST – Galileo System<br />

Time) presso i due GCC, ottenuto<br />

da orologi atomici al cesio<br />

molto stabili, che vantano una<br />

accuratezza di 28 miliardesimi<br />

di secondo. I segnali di correzione,<br />

sia relativi al tempo sia<br />

alle posizioni orbitali, sono inviati<br />

ai satelliti tramite una rete<br />

di uplink, consentendo così che<br />

le informazioni incapsulate nei<br />

segnali trasmessi dai satelliti<br />

verso terra si mantengano al<br />

livello di accuratezza adeguato<br />

per il calcolo di posizionamento<br />

che verrà effettuato dai ricevitori.<br />

La precisione standard<br />

così ottenuta è dell’ordine del<br />

metro.<br />

Il dato temporale che i satelliti<br />

inviano a terra ai ricevitori è<br />

ottenuto grazie orologi atomici<br />

installati a bordo di ciascun<br />

satellite. Gli orologi atomici<br />

sono estremamente accurati e<br />

basano il loro funzionamento<br />

sulla variazione dello stato<br />

energetico degli elettroni di un<br />

atomo, variazione indotta in<br />

vario modo (luce, laser, maser).<br />

Forzando gli atomi a passare<br />

da uno stato energetico ad un<br />

altro viene emessa una radiazione<br />

a microonde di frequenza<br />

estremamente stabile, utilizzata<br />

per la generazione del segnale<br />

temporale.<br />

Su ogni satellite di Galileo<br />

sono presenti 4 orologi atomici:<br />

2 basati sulle caratteristiche<br />

atomiche del Rubidio (RAF<br />

– Rubidio Atomic Frequency)<br />

e 2 maser all’idrogeno passivo<br />

(PHM – Passive Hydrogen<br />

Maser). Il primo tipo impiega<br />

le transizioni energetiche del<br />

rubidio ed stato già utilizzato<br />

su molti sistemi di navigazione,<br />

tra cui le missioni preliminari<br />

di Galileo GIOVE A e GIOVE<br />

B. Il secondo è di nuova concezione<br />

e fa uso di una transizione<br />

ultra stabile degli atomi di<br />

idrogeno ad 1,4 GHz: è stato<br />

progettato per ottenere accuratezze<br />

più elevate ed è l’orologio<br />

“master” di Galileo. Pertanto,<br />

sui 18 satelliti attualmente in<br />

orbita ci sono 36 orologi di<br />

ciascuno dei due tipi (72 in totale).<br />

La ridondanza di orologi<br />

sui satelliti è stata decisa proprio<br />

per fronteggiare il caso di<br />

malfunzionamento o blocco di<br />

questi dispositivi e consentire<br />

una loro immediata sostituzione<br />

operativa.<br />

Cosa è accaduto negli ultimi<br />

due anni? I tecnici hanno riscontrato<br />

anomalie bloccanti<br />

in 3 orologi di tipo RAF ed<br />

in 6 orologi di tipo PHM. Un<br />

totale di 9 orologi malfunzionanti,<br />

che hanno interessato<br />

5 dei 18 satelliti in orbita. Va<br />

subito precisato che grazie alla<br />

ridondanza quadrupla appena<br />

descritta su ciascun satellite<br />

restano al momento almeno<br />

2 orologi funzionanti, per cui<br />

tutti i 18 elementi della costellazione<br />

hanno continuato ad<br />

operare e Galileo nel suo insieme<br />

ha continuato a funzionare<br />

senza interruzioni nell’erogazione<br />

dei servizi.<br />

L’OROLOGIO ATOMICO DI<br />

FINMECCANICA<br />

Il Passive Hydrogen Maser (PHM)<br />

realizzato da Finmeccanica-Selex ES<br />

a Nerviano è il più stabile orologio<br />

atomico mai realizzato per applicazioni<br />

spaziali grazie ad una stabilità di<br />

frequenza che equivale ad uno scarto<br />

di un secondo ogni tre milioni di<br />

anni. Sulla base della sua straordinaria<br />

stabilità, l’orologio all’idrogeno viene<br />

utilizzato per attività che richiedono<br />

elevati livelli di precisione, quali la localizzazione,<br />

il cronometraggio e altre<br />

applicazioni di bordo.<br />

Il Maser viene installato su ciascuno<br />

dei satelliti della Costellazione Galileo,<br />

il più sofisticato sistema di navigazione<br />

satellitare ad uso civile mai realizzato.<br />

Il Maser viene impiegato per “segnare<br />

il tempo” di tutti i satelliti della costellazione,<br />

garantendo una precisione che<br />

nessun orologio spaziale ha mai avuto<br />

prima. L’eccellente stabilità di frequenza<br />

del Maser garantisce infatti la precisione<br />

richiesta dal sistema Galileo per più di<br />

otto ore, senza alcuna sincronizzazione<br />

da parte del controllo a terra. La tecnologia<br />

sviluppata da Finmeccanica-Selex<br />

ES consente di determinare con assoluta<br />

precisione la posizione di un ricevitore<br />

poiché, nella misura del tempo, un<br />

errore di un miliardesimo di secondo<br />

equivale ad un errore di 30 cm nella<br />

valutazione della distanza.<br />

Finmeccanica-Selex ES è oggi impegnata,<br />

oltre che nella produzione dei Maser<br />

per la costellazione Galileo, anche<br />

nella miniaturizzazione e riduzione dei<br />

consumi di questo prodotto attraverso<br />

la realizzazione del Mini Maser, con<br />

l’obiettivo di imbarcarlo a bordo di<br />

Galileo Second Generation (G2G), la<br />

seconda generazione di satelliti della<br />

costellazione Galileo.<br />

(Finmeccanica-Selex)<br />

<strong>GEOmedia</strong> n°1-<strong>2017</strong> 25


REPORT<br />

Tuttavia, indagini sono in corso<br />

con immaginabile solerzia<br />

in ESTEC, in affiancamento<br />

ai produttori degli orologi<br />

(Spectratime) e dei satelliti<br />

(Airbus e Thales Alenia Space;<br />

OHB e SSTL). In particolare,<br />

per le anomalìe negli orologi<br />

RAF l’attenzione si è focalizzata<br />

su due possibili cause: dei<br />

corto circuiti, oppure effetti<br />

imprevisti di una procedura<br />

di test effettuata a terra. Per<br />

quanto concerne invece gli<br />

orologi PHM sono state identificate<br />

due cause differenti con<br />

buon margine di certezza: una<br />

dovuta ad un particolare parametro<br />

con un margine troppo<br />

basso (cosa che ha creato una<br />

condizione di errore), l’altra<br />

dovuta al mancato riavvio di<br />

alcuni orologi, dopo essere stati<br />

spenti per un periodo lungo e<br />

causata da alterazioni occorse<br />

per le condizioni orbitali. Due<br />

orologi PHM hanno avuto<br />

verosimilmente il primo problema,<br />

altri 4 hanno invece<br />

sperimentato il secondo.<br />

Un elemento che può rivelarsi<br />

interessante per le indagini in<br />

corso riguarda l’origine dei<br />

satelliti interessati. Il lancio in<br />

orbita della costellazione è iniziato<br />

nel 2005 con una prima<br />

generazione di 4 satelliti, che<br />

hanno dato vita alla cosiddetta<br />

fase IOV (In Orbit Validation),<br />

una fase preliminare di test<br />

approfonditi per la validazione<br />

dell’infrastruttura e dei segnali.<br />

Ad una seconda generazione di<br />

satelliti appartengono invece i<br />

successivi 14 elementi lanciati<br />

nel corso degli anni a seguire (a<br />

partire dal 2011) e che hanno<br />

costituito la fase detta di FOC<br />

(Full Operational Capability),<br />

peraltro ancora da completare<br />

con i satelliti rimanenti.<br />

Detto questo, i 3 orologi RAF<br />

che hanno mostrato problemi<br />

appartengono tutti alla serie<br />

FOC, mentre dei 6 orologi<br />

PHM malfunzionanti 5 appartengono<br />

alla serie IOV ed uno<br />

alla FOC. Visto in termini di<br />

satelliti: 3 dei 4 satelliti IOV<br />

sono “affetti” da anomalie,<br />

come pure 2 dei 14 satelliti<br />

FOC.<br />

Altro elemento di interesse<br />

proviene dall’Agenzia Spaziale<br />

Indiana, con cui ESA è in contatto:<br />

gli indiani stanno utilizzando<br />

per proprie missioni gli<br />

stessi orologi al rubidio e sono<br />

in corso scambi di informazioni<br />

sul loro funzionamento ed<br />

eventuali problemi.<br />

Attualmente lo staff tecnico e<br />

manageriale in che gestisce il<br />

problema si trova di fronte ad<br />

un bivio decisionale. Come<br />

ha affermato in conferenza<br />

stampa il direttore generale di<br />

ESA - Jan Woerner – si tratta<br />

di decidere se continuare<br />

i lanci dei satelliti rimanenti<br />

secondo la pianificazione già<br />

programmata, oppure sospendere<br />

i lanci già schedulati ed<br />

attendere l’identificazione certa<br />

delle cause dei problemi occorsi.<br />

Entrambe le opzioni hanno<br />

pro e contro, per cui sono ambedue<br />

praticabili. Nel primo<br />

caso si riuscirebbe perlomeno<br />

a preservare le prestazioni di<br />

Galileo, ma con il rischio di<br />

non individuare pienamente<br />

un eventuale errore di sistema;<br />

nel secondo si giungerebbe ad<br />

identificare compiutamente<br />

il problema, ma con il rischio<br />

che eventuali malfunzionamenti<br />

di altri orologi potrebbero<br />

portare ad una riduzione delle<br />

prestazioni dell’intera infrastruttura.<br />

Nel frattempo si stanno pianificando<br />

azioni mirate a<br />

prevenire ulteriori problemi.<br />

In particolare, sono in corso<br />

di analisi differenti modalità<br />

operative per gli orologi una<br />

volta posti in orbita. Si stanno<br />

inoltre adottando leggere modifiche<br />

degli orologi che sono<br />

prossimi al lancio, mentre per<br />

quelli di futura costruzione si<br />

sta pensando a vere e proprie<br />

modifiche progettuali.<br />

Resta il fatto che grazie alla<br />

ridondanza degli orologi su<br />

ciascun satellite ci sono al<br />

momento almeno 2 orologi<br />

funzionanti, per cui fortunatamente<br />

i servizi di Galileo non<br />

hanno risentito dei problemi<br />

fin qui descritti.<br />

L’attuale obiettivo di ESA è<br />

dunque quello di confermare<br />

il lancio dei prossimi 4 satelliti<br />

della costellazione perlomeno<br />

entro la fine dell’anno. Gli ultimi<br />

quattro sono stati lanciati<br />

il 17 novembre 2016 con un<br />

modello particolare del vettore<br />

europeo Arianne 5, che in un<br />

solo lancio ha portato in orbita<br />

4 satelliti.<br />

Il costo complessivo di Galileo<br />

si stima in circa 7 miliardi di<br />

euro da qui al 2020, anno in<br />

cui si punta a completare lo<br />

spiegamento dell’intera infrastruttura.<br />

PAROLE CHIAVE<br />

Galileo; orologio atomico;<br />

posizionamento satellitare<br />

ABSTRACT<br />

Galileo atomic clocks and redundancies.<br />

Some malfunction on board of Galileo satellites<br />

are likely to affect the results of the satellite positioning<br />

system. The contingent problems upon<br />

the proper functioning of the system's high-tech<br />

equipment, in particular atomic clocks, could be<br />

responsible for the loss of accuracy of the navigation<br />

data.<br />

AUTORE<br />

Gianluca Pititto<br />

gpititto@rivistageomedia.it<br />

Rivistageomedia.it<br />

26 <strong>GEOmedia</strong> n°1-<strong>2017</strong>


REPORT<br />

SOLUZIONI DI GEOPOSIZIONAMENTO<br />

topconpositioning.com/hiper-hr<br />

PRESENTA HIPER HR<br />

CONNETTIVITÀ AVANZATA<br />

FORMA<br />

E FUNZIONE<br />

ALTAMENTE<br />

CONFIGURABILE<br />

PRESTAZIONI<br />

SUPERIORI<br />

A PROVA<br />

DI FUTURO<br />

MODERNA TECNOLOGIA DI POSIZIONAMENTO IBRIDO<br />

Traccia tutti i segnali satellitari con la versatilità di gestire qualsiasi progetto. La tecnologia all’avanguardia,<br />

brevettata di HiPer HR, offre elevata ripetibilità di posizionamento in un design compatto.<br />

© 2016 Topcon Positioning Group<br />

<strong>GEOmedia</strong> n°1-<strong>2017</strong> 27


REPORT<br />

<strong>GEOmedia</strong> intervista Antonio Bottaro sul<br />

tema degli Initial Services di Galileo<br />

a cura della Redazione<br />

Abbiamo intervistato<br />

Antonio Bottaro, il<br />

<strong>GEOmedia</strong>: Sogei, ogni anno,<br />

con il suo IGAW (International<br />

Gnss Advanced Workshop),<br />

è diventata punto di<br />

riferimento del dibattito intorno<br />

allo stato dell’arte delle<br />

tecnologie GNSS. Che idea vi<br />

siete fatti sul futuro di queste<br />

tecnologie in rapporto anche<br />

all’avvio degli Initial Services<br />

di GALILEO?<br />

A.B.: A tal proposito suggerisco<br />

il ‘save the date’ per IGAW<br />

<strong>2017</strong> dal 20-22 Giugno. Sarà<br />

occasione per parlare degli<br />

Initial services e stiamo organizzando<br />

un interessante<br />

introduzione ai temi dell’automotive<br />

e dei droni con uso di<br />

RTK. Dopo la prima sessione,<br />

che darà lo stato dell’arte sui<br />

responsabile della Ricerca e<br />

Sviluppo di Sogei, la società<br />

in house del Ministero<br />

dell'Economia e delle<br />

Finanze che da 20 anni<br />

lavora per l’innovazione,<br />

con un modello industriale<br />

all'avanguardia ed evolute<br />

soluzioni IT per la<br />

digitalizzazione della<br />

Pubblica Amministrazione.<br />

temi di spicco più importanti<br />

del GNSS, con la<br />

partecipazione di esponenti internazionali<br />

di primissimo rilievo<br />

che hanno fatto la storia del<br />

GNSS ( tra i quali ad esempio<br />

la Università di Calgary), passeremo<br />

la parola ai primi risultati<br />

provenienti dal progetto della<br />

Comunità Europea (H2020)<br />

denominato RHINOS nel<br />

quale si approfondirà il tema<br />

dell’integrità del sistema di<br />

posizionamento satellitare in<br />

ambito Rail. In tale contesto<br />

avremo nuovamente occasione<br />

di ascoltare prestigiose presenze<br />

universitarie di Stanford e di<br />

RomaTRE.<br />

A ben vedere il futuro del<br />

GNSS è legato all’integrazione<br />

con altri ‘sotto-sistemi’ per la<br />

realizzazione di un unico sistema<br />

di posizionamento realmente<br />

Ubiquitous, ovvero, disponibile<br />

ovunque. E’ importante infatti<br />

gestire in continuità il dato di<br />

posizionamento nei ‘passaggi’<br />

tra outdoor ed indoor, e viceversa.<br />

Gestire significa monitorare<br />

e curare detto passaggio<br />

mantenendo la garanzia dei<br />

livelli di sicurezza (particolarmente<br />

a rischio nell’indoor<br />

in presenza di IoT diffuso) e<br />

senza rinunciare all’accuratezza,<br />

al ‘tempo reale’, alla difesa da<br />

eventuali attacchi intenzionali<br />

mirati ad alterare lo stesso dato<br />

di posizionamento (Spoofing).<br />

Un dato falsificato, in un mondo<br />

presto governato da algoritmi<br />

automatici di Intelligenza<br />

artificiale, può portare a ripercussioni<br />

su larga scala: si provi<br />

ad immaginare le conseguenze<br />

di un’attività di spoofing mirato<br />

alle infrastrutture dei trasporti!<br />

<strong>GEOmedia</strong>: Quali sono, a suo<br />

giudizio, le principali linee di<br />

sviluppo tecnologico?<br />

A.B.: Le possibili linee di sviluppo<br />

tecnologico che appaiono<br />

emergere sono:<br />

- posizionamento di alta precisione<br />

(decimetrico senza fixing<br />

delle ambiguità, o con classiche<br />

accuratezze RTK


REPORT<br />

In tale contesto Galileo, tramite<br />

i Commercial Services, potrà<br />

contribuire al broadcasting delle<br />

correzioni.<br />

- posizionamento ad alta integrità:<br />

per applicazioni ad elevato<br />

livello di sicurezza o a rischio<br />

vita, sarà necessario effettuare<br />

un monitoraggio in tempo<br />

reale dei sistemi GNSS e delle<br />

infrastrutture di augmentation<br />

per poter garantire i necessari<br />

livelli di affidabilità. In<br />

tal senso stiamo facendo una<br />

interessantissima esperienza<br />

in ambito Rail con i progetti<br />

Europei ERSAT e RHINOS.<br />

- Attività di Antispoofing: tramite<br />

sistemi di autenticazione<br />

autonomi a livello di ricevitore<br />

e reti di monitoraggio a<br />

terra, nonché a segnali di autenticazione,<br />

come quelli forniti<br />

dai Commercial Services<br />

Galileo, si potranno studiare<br />

algoritmi e sistemi per incrementare<br />

i livelli di resistenza<br />

agli attacchi<br />

- Servizi governativi: i servizi<br />

criptati per utenti governativi<br />

continueranno a rappresentare<br />

una necessità negli anni<br />

futuri. I servizi PRS (Public<br />

Regulated Services) permetteranno<br />

di fornire un servizio di<br />

tale genere a livello continentale.<br />

Fra gli utenti Europei che<br />

appartengono alla classe denominata<br />

‘forze dell’ordine’,<br />

con tutte le specificità nazionali<br />

(es. Guardia di Finanza,<br />

Carabinieri..)<br />

- sistemi indoor: l’integrazione<br />

fra sistemi GNSS e sistemi<br />

di posizionamento terrestri<br />

di diverso tipo (Wi-Fi, BLE,<br />

LTE, etc..) permetteranno, se<br />

opportunamente resi interoperabili<br />

col GNSS, di garantire<br />

l’obiettivo di un posizionamento<br />

ubiquitous<br />

- Piattaforma WebGIS: sarebbe<br />

auspicabile, almeno per il<br />

segmento ‘istituzionale’, l’adozione<br />

di una piattaforma per<br />

il facile mushup di servizi di<br />

georeferenziazione di tipo ubiquitous:<br />

di facile programmazione,<br />

dotata di API, ed i cui<br />

dati, possano essere conservati<br />

in sicurezza potendo, di volta<br />

in volta decidere, cosa rendere<br />

Open (OpenData serviti da<br />

API pubbliche).<br />

Galileo, con il lancio dei primi<br />

Initial Services, offrirà<br />

l’occasione della verifica dei<br />

prodromi dei futuri servizi operativi<br />

Galileo (Open Services,<br />

Commercial Services, PRS) previsti<br />

per il 2020. Questa opportunità<br />

consentirà anche l’avvio<br />

di sperimentazioni significative<br />

sui punti ‘chiave’ che abbiamo<br />

elencato e che calendarizzano i<br />

programmi di R&D nel settore<br />

del posizionamento satellitare<br />

multi-costellazione dei prossimi<br />

anni.<br />

<strong>GEOmedia</strong>: C’è qualcosa che<br />

può facilitare lo sviluppo di<br />

servizi innovativi basati sul<br />

posizionamento satellitare di<br />

precisione ?<br />

Immaginiamo, per un momento,<br />

di aver risolto tutti i problemi<br />

sul fronte delle tecnologie<br />

GNSS: abbiamo un posizionamento<br />

satellitare preciso, in<br />

tempo reale, con misura integra<br />

e spoofing esente!<br />

Dobbiamo chiederci su quale<br />

rappresentazione cartografica<br />

intendiamo poggiare, ad esempio,<br />

le risultanze, tempo reale,<br />

dell’automotive?<br />

La risposta è aperta e non sembra<br />

che detta esigenza venga<br />

percepita in maniera così manifesta<br />

ed urgente come dovrebbe<br />

essere. Le tante cartografie digitali<br />

hanno assolto al solo compi-<br />

to della dematerializzazione ‘alla<br />

data di acquisizione’ e, purtroppo,<br />

successivamente alla fase<br />

d’impianto, non hanno seguito<br />

l’esempio della cartografia catastale<br />

Italiana (unica cartografia<br />

ad essere inserita in un vero<br />

workflow digitale) che ha mantenuto<br />

il proprio aggiornamento<br />

digitale alla quotidianità: la<br />

finalità propria della cartografia<br />

catastale ha però lo scopo della<br />

determinazione del possesso e<br />

non della precisione nel riporto<br />

delle infrastrutture (strade, ferrovie,<br />

fiumi…). D’altro canto,<br />

anche gli odierni grafi stradali,<br />

sia essi di tipo open che commerciali,<br />

non offrono precisioni<br />

comparabili alle future necessità.<br />

Quello che andrebbe ereditato,<br />

dalla citata best practice del<br />

Catasto italiano è il modello di<br />

un workflow totalmente digitale<br />

che coinvolga le professioni in<br />

modo diffuso sul territorio: da<br />

queste pagine facciamo partire<br />

un appello rivolto a tutti coloro<br />

che reputino urgente far convergere<br />

uno sforzo comune verso<br />

la costituzione di un asset cartografico<br />

digitale di precisione,<br />

aggiornato all’attualità, e servito<br />

da una rete federata GNSS per<br />

l’erogazione di servizi di posizionamento<br />

di precisione a livello<br />

nazionale (trasporti, amministrazione<br />

del territorio, gestione<br />

delle calamità) indispensabile al<br />

progresso civile di questo Paese.<br />

NOTA<br />

Antonio Bottaro, ingegnere è Responsabile R&D di<br />

Sogei e CEO di GEOWEB S.p.A.<br />

PAROLE CHIAVE<br />

Initial services Galileo; GNSS; trasporti; sicurezza<br />

ABSTRACT<br />

<strong>GEOmedia</strong> interviewed Antonio Bottaro, the head of<br />

Research and Development of Sogei, the in-house company<br />

of the Ministry of Economy and Finance, which for<br />

40 years working for innovation, with a cutting-edge industrial<br />

design and advanced IT solutions digitization of<br />

the Public Administration. Antonio Bottaro is also CEO<br />

of GEOWEB S.p.A.<br />

<strong>GEOmedia</strong> n°1-<strong>2017</strong> 29


REPORT<br />

Evoluzione del GNSS ed i nuovi mercati<br />

di Mirko Antonini<br />

Il sistema Galileo è entrato<br />

ufficialmente nella sua fase<br />

operativa iniziale il 15 dicembre<br />

scorso, a seguito della<br />

dichiarazione formale della<br />

Commissione Europea. I satelliti<br />

in orbita utilizzabili erano, e<br />

sono al momento della stesura<br />

del presente articolo, in numero<br />

di 18. Da quel periodo, gli<br />

utilizzatori del sistema hanno<br />

cominciato a ricevere, in maniera<br />

abbastanza sistematica, i<br />

primi NAGU (Notice Advisory<br />

to Galileo Users), cioè informazioni<br />

ufficiali sullo stato di<br />

operatività dei satelliti e dei servizi<br />

associati. Al momento della<br />

scrittura dell’articolo (marzo<br />

<strong>2017</strong>), solamente 10 dei 18<br />

satelliti risultano pienamente<br />

operativi [GNSS1] per diversi<br />

I sistemi GNSS hanno subito negli ultimi<br />

15 anni una fondamentale evoluzione,<br />

da sistemi utilizzati principalmente per<br />

applicazioni militari e professionali,<br />

ad infrastruttura di utilizzo pubblico<br />

per una miriade di applicazioni di tipo<br />

mass market. Nuove applicazioni,<br />

principalmente in ambito consumer e<br />

professionale, anche grazie al sistema<br />

Galileo potranno nei prossimi anni<br />

migliorare la qualità della vita. Si<br />

evidenziano a giudizio dell'autore, le<br />

principali criticità che il Sistema Italia<br />

dovrà affrontare nel medio e lungo<br />

periodo, per cogliere le opportunità<br />

di business che le applicazioni GNSS<br />

potranno riservare.<br />

problemi<br />

tecnici,<br />

che è fuori dallo<br />

scopo di questo articolo<br />

specificare, ed ulteriori lanci di<br />

satelliti per il completamento<br />

della costellazione, sono previsti<br />

già nel <strong>2017</strong>. Il sistema Galileo,<br />

una volta raggiunta la piena<br />

operatività, garantirà quattro<br />

servizi [GNSS2]: Open Service<br />

(OS), Commercial Service(CS),<br />

PRS (Public Regulated Services)<br />

e Search and Rescue Service<br />

(SAR). Non è più presente il<br />

Safety of Life service (SoL), ipotizzato<br />

già nelle prime versioni<br />

della documentazione tecnica di<br />

Galileo. I servizi PRS afferiscono<br />

ad un mercato istituzionale<br />

e regolamentato, pertanto fuori<br />

dallo scopo di trattazione di<br />

questo articolo. Il servizio SAR<br />

invece interessa un mercato di<br />

nicchia (al momento principalmente<br />

marittimo) ed anch’esso<br />

fortemente regolamentato.<br />

Pertanto, verranno principalmente<br />

analizzate le potenzialità<br />

dei servizi OS e CS, e verranno<br />

illustrati i principali<br />

elementi della catena del<br />

valore.<br />

Progettazione e messa<br />

in servizio del sistema<br />

Galileo ed operazioni<br />

La Commissione Europea<br />

lanciò delle consultazioni<br />

già nel 1998 [EU1998]<br />

per delineare la possibilità<br />

di realizzare un Sistema<br />

di Navigazione alternativo<br />

al GPS e GLONASS e nel<br />

1999 lanciò ufficialmente la<br />

sfida, attraverso un documento<br />

[EU1999] che già delineava i<br />

tratti del sistema Galileo, così<br />

come lo conosciamo oggi.<br />

Già nel 1999, molti studi finanziati<br />

sia dall’ESA che dalla<br />

Commissione Europea furono<br />

avviati, solo per citarne qualcuno,<br />

GALILEI, GEMINUS,<br />

GALA, etc. Questa digressione<br />

storica serve ad identificare un<br />

preciso momento temporale<br />

in cui, le aziende Europee, pur<br />

non potendo ancora beneficiare<br />

dei servizi e delle applicazioni<br />

di Galileo, hanno potuto ricevere<br />

commesse e finanziamenti<br />

per tutti gli studi preliminari,<br />

le ricerche, studi esecutivi, progettazione,<br />

realizzazione e messa<br />

in opera del sistema Galileo. Il<br />

costo del Sistema Galileo fino<br />

alla dichiarazione di fase iniziale<br />

di dicembre 2016, è stato<br />

stimato in oltre 10 miliardi di<br />

Euro [GSA2015] ed è difficile<br />

prevedere i costi totali fino al<br />

completamento della costellazione,<br />

che dovrebbe avvenire<br />

salvo ulteriori ritardi, nel 2019.<br />

Le aziende coinvolte in questa<br />

30 <strong>GEOmedia</strong> n°1-<strong>2017</strong>


REPORT<br />

parte iniziale della catena del<br />

valore, sono state le più disparate<br />

comprese molte PMI, in<br />

quanto è stata precisa volontà<br />

della Commissione Europea e<br />

di ESA, non solo di finanziare<br />

lo sviluppo e l’operatività del<br />

sistema, ma anche tutti gli sviluppi<br />

tecnologici e gli studi preliminari<br />

per la messa in opera<br />

di servizi ed applicazioni basati<br />

su Galileo. Si può prevedere che<br />

in un prossimo futuro le risorse<br />

verranno dirottate sul completamento<br />

ed il rinnovamento<br />

della costellazione e su tutte le<br />

operazioni per il mantenimento<br />

del sistema e le sue evoluzioni.<br />

Inoltre, sono stati già attivati<br />

dei contratti per lo studio della<br />

seconda generazione di satelliti<br />

Galileo. Pertanto verranno molto<br />

probabilmente coinvolte nelle<br />

prossime fasi, grandi aziende<br />

o partnership di grandi aziende<br />

anche con enti pubblici, al fine<br />

di garantire l’operatività e le<br />

evoluzioni del sistema. Già nel<br />

periodo 2014/2020, attraverso<br />

lo strumento dei finanziamenti<br />

europei H2020, le risorse stanziate<br />

su progetti di ricerca per<br />

Galileo sono state piuttosto modeste<br />

(circa 70 milioni di Euro),<br />

messe soprattutto a confronto<br />

con gli stanziamenti precedenti.<br />

Pertanto si ritiene fisiologico<br />

che le attività di ricerca, soprattutto<br />

a vantaggio di PMI<br />

saranno con il tempo ridotte,<br />

privilegiando grandi General<br />

Contractors. Le grandi aziende<br />

italiane sono tradizionalmente<br />

molto presenti in questo elemento<br />

della catena del valore,<br />

sia sfruttando le competenze<br />

che le infrastrutture di telecomunicazione<br />

satellitare presenti<br />

sul territorio. Ne è prova il<br />

recente contratto del valore di<br />

1.5 miliardi di Euro acquisito<br />

da Spaceopal, joint venture tra<br />

DLR e Telespazio, ma anche i<br />

vari contratti per la progettazione<br />

del sistema aggiudicati negli<br />

anni da Thales Alenia Space<br />

Italy. Il valore economico di tale<br />

segmento, pur sembrando alto<br />

in termini assoluti, non è alto<br />

considerando in corrispondenza<br />

il valore economico delle applicazioni.<br />

Produzione chipset<br />

e sottosistemi<br />

Nella catena del valore del<br />

Sistema Galileo, la produzione<br />

dei chipset e dei sottosistemi<br />

ha un ruolo cruciale. Solo nel<br />

2015 [GSA2015] la GSA ha<br />

cominciato ad emettere dei<br />

bandi specifici sullo sviluppo di<br />

ricevitori e chipset, forse non<br />

considerando adeguatamente<br />

i ritmi di sviluppo dei sistemi<br />

concorrenti. Purtroppo, i ritardi<br />

del programma Galileo hanno<br />

portato molti produttori di<br />

chipset a disinvestire nello sviluppo<br />

di ricevitori multicostellazione<br />

GPS+GALILEO. Inoltre,<br />

già da metà anni 2000, il sistema<br />

GLONASS ha ripreso gradualmente<br />

ad essere pienamente<br />

operativo, dopo un lungo<br />

periodo in cui la costellazione<br />

è stata solo parzialmente funzionante.<br />

Pertanto, molti sforzi dei<br />

produttori di chipset, specialmente<br />

nel settore mass-market<br />

sono stati indirizzati a sistemi<br />

GPS+GLONASS. Inoltre negli<br />

ultimi anni, il sistema Cinese di<br />

navigazione satellitare Beidou è<br />

stato dispiegato con incredibile<br />

velocità, molto più rapidamente<br />

di Galileo e con piani di sviluppo<br />

molto stringenti e concreti<br />

(attualmente sono 20 i satelliti<br />

in orbita); pertanto anche i<br />

produttori di chipset europei ed<br />

americani hanno velocemente<br />

implementato Beidou nei loro<br />

chipset multicostellazione. Lo<br />

sviluppo di ricevitori GNSS<br />

prevede un forte know-how e<br />

grandi investimenti, e la contrazione<br />

del mercato verso pochi<br />

ed importanti players è iniziata<br />

da alcuni anni ed è già evidente.<br />

Il valore economico della<br />

produzione è molto alto ed è<br />

presente solamente l’azienda<br />

franco/italiana STM tra i players,<br />

anche se il suo ruolo è al<br />

momento non è tra i top vendors<br />

[ABI2016].<br />

Produzione dispositivi ed apparati<br />

La produzione di dispositivi ed<br />

apparati, sia mass market come<br />

navigatori satellitari, smartphone,<br />

trackers, braccialetti fitness,<br />

o professionali come ad esempio<br />

ricevitori per aeromobili, per<br />

agricoltura di precisione, per<br />

il rilevamento geodetico, etc.<br />

sono ad appannaggio di aziende<br />

di progettazione e produzione<br />

elettronica che partendo dai<br />

chipset, creano un dispositivo<br />

completo per una applicazione<br />

specifica. Le dimensioni di queste<br />

aziende ed il know-how necessario<br />

per la realizzazione dei<br />

dispositivi, sono normalmente<br />

direttamente proporzionali<br />

La soluzione SpaceEXE per<br />

le partite ufficiali di calcio,<br />

capace di inviare i dati<br />

delle prestazioni degli atleti<br />

(velocità, accelerazione e<br />

potenza metabolica) e della<br />

tattica (posizionamento<br />

accurato dei giocatori in<br />

campo) in tempo reale,<br />

tramite un dispositivo<br />

miniaturizzato inserito<br />

all’interno dei parastinchi.<br />

<strong>GEOmedia</strong> n°1-<strong>2017</strong> 31


REPORT<br />

alle dimensioni ed ai margini<br />

del mercato di riferimento.<br />

Pertanto la produzione di<br />

smartphone è generalmente di<br />

competenza di grandi aziende,<br />

mentre ad esempio anche piccole<br />

aziende sono state in grado<br />

di integrare dei trackers per<br />

applicazioni specifiche, come<br />

ad esempio il tracciamento di<br />

giocatori di calcio, oppure sistemi<br />

professionali per il monitoraggio<br />

statico di infrastrutture<br />

critiche. Il valore economico<br />

di tali produzione è di assoluto<br />

interesse, e l’Italia è abbastanza<br />

presente specialmente in applicazioni<br />

di nicchia, mentre non è<br />

presente (se non con ruoli assolutamente<br />

marginali) nel ricco<br />

mercato degli smartphones.<br />

Progettazione, produzione ed<br />

installazione di sistemi<br />

Una importante e relativamente<br />

nuova opportunità di business,<br />

è la creazione di soluzioni basate<br />

su GNSS, che integrano diverse<br />

componenti. Tali soluzioni,<br />

spesso vendute al cliente finale<br />

come un servizio, utilizzano<br />

dispositivi ed apparati GNSS<br />

commerciali o con minima<br />

customizzazione ed integrano<br />

strati di telecomunicazione e<br />

di servizio propri. Un esempio<br />

di questi sistemi, è il tracciamento<br />

flotte, laddove l’utente<br />

finale gestore della flotta vuole<br />

unicamente l’informazione, ed<br />

il system integrator si occupa<br />

dell’installazione e della progettazione<br />

HW e SW. Un altro<br />

importante mercato è quello<br />

dell’automotive, in quanto sia<br />

le compagnie assicurative che<br />

i produttori di automobili,<br />

per motivi diversi ma complementari,<br />

hanno la necessità di<br />

conoscere lo stile di guida, rilevare<br />

eventuali frodi, coadiuvare<br />

sistemi di guida autonoma e<br />

fornire servizi a valore aggiunto.<br />

Esempi di sistemi basati su<br />

GNSS sono molteplici ed è<br />

prevedibile che nuove aziende,<br />

partendo da idee innovative e<br />

creative, possano proporre sul<br />

mercato sistemi nel prossimo<br />

futuro, neanche immaginabili<br />

al momento. Attualmente molti<br />

di questi sistemi sono affidati<br />

ad aziende di medie/grandi<br />

dimensioni e l’Italia è spesso<br />

presente come system integrator<br />

specialmente in applicazioni di<br />

carattere professionale.<br />

Operazioni e servizi<br />

Un crescente mercato che si è<br />

sviluppato principalmente negli<br />

ultimi anni, è quello delle<br />

applicazioni basate sull’utilizzo<br />

intelligente dell’informazione di<br />

posizionamento, in particolare<br />

a supporto di servizi personali<br />

installati in applicazioni per<br />

smartphone. Un esempio su<br />

tutti è Uber, che ha generato<br />

tante applicazioni simili derivate<br />

per condivisione dei più<br />

svariati servizi e beni, basando<br />

il proprio algoritmo sulla posizione.<br />

Esistono poi molteplici<br />

esempi di applicazioni ludiche,<br />

che nonostante possano essere<br />

considerate di basso profilo, generano<br />

giro di affari di miliardi<br />

di Euro, in particolare per la<br />

semplice intrinseca scalabilità<br />

a livello mondiale. Esempi di<br />

questo tipo sono l’applicazione<br />

Pokemon-Go, oppure i vari<br />

social network che basano i loro<br />

algoritmi sulla posizione o anche<br />

i servizi LBS commerciali.<br />

Sebbene la crescita di aziende di<br />

successo che basano il loro servizio<br />

su applicazioni smartphones<br />

sia velocissima, ed il knowhow<br />

necessario molto basso,<br />

non abbiamo avuto esempi importanti<br />

di aziende Italiane che<br />

siano state in grado di aggredire<br />

mercati internazionali con delle<br />

applicazioni basate sulla localizzazione.<br />

Tradizionalmente, gran<br />

parte di queste aziende sono<br />

multinazionali nate negli USA.<br />

Le nuove sfide<br />

Sebbene siano già presenti tantissime<br />

applicazioni basate sul<br />

GNSS, a giudizio dell’autore,<br />

ci sono ancora molti mercati<br />

inesplorati che stanno nascendo<br />

dalla rapida evoluzione tecnologica<br />

dei dispositivi, e dalla<br />

disponibilità di nuove costellazioni<br />

come Galileo. In questo<br />

paragrafo si vuole dare qualche<br />

spunto di riflessione per individuare<br />

opportunità di business<br />

per il Sistema Italia.<br />

Vulnerabilità del segnale<br />

GNSS. Il segnale GNSS è<br />

può essere facilmente reso<br />

inutilizzabile per jamming,<br />

e abbastanza facilmente<br />

attraverso spoofing. Le principali<br />

applicazioni critiche<br />

(e.g. aeromobili, treni, etc.)<br />

sono abbastanza resistenti<br />

a questo tipo di attacchi,<br />

perché basano il loro funzionamento<br />

su molti sistemi<br />

di misurazione interagenti;<br />

invece normalmente i ricevitori<br />

GNSS mass market sono<br />

vulnerabili. Attacchi di tipo<br />

cyber-terrorismo su segnale<br />

GNSS può avere effetti sia<br />

fatali per la salvaguardia delle<br />

persone (e.g. nei sistemi di<br />

guida autonomi, droni, etc.),<br />

ma anche effetti nocivi sulle<br />

attività economiche.<br />

Alta accuratezza con<br />

chipset a singola frequenza.<br />

Il miglioramento del segnale<br />

GNSS, dei ricevitori e degli<br />

algoritmi, permette di ottenere<br />

accuratezze di posizionamento<br />

dinamiche submetriche<br />

ed accuratezza statica<br />

dell’ordine del millimetro,<br />

attraverso dispositivi a bassissimo<br />

costo (non paragonabile<br />

con chipset a doppia/tripla<br />

frequenza). Pertanto tutta<br />

una nuova serie di applicazioni,<br />

in ambito sportivo o<br />

monitoraggio infrastrutture<br />

critiche, sono ora possibili.<br />

32 <strong>GEOmedia</strong> n°1-<strong>2017</strong>


REPORT<br />

Elementi della<br />

Catena del valore<br />

Know How<br />

necessario<br />

Presenza di SME<br />

o possibili new<br />

incomers<br />

Valore<br />

aggiunto di<br />

Galileo<br />

Presenza di<br />

Aziende italiane<br />

Progettazione e Alto Basso Alto Alto Basso<br />

messa in servizio del<br />

sistema Galileo ed<br />

operazioni<br />

Produzione chipset Alto Basso Alto Basso Alto<br />

e sottosistemi<br />

Produzione Medio Medio Medio Basso Medio<br />

dispositivi ed<br />

apparati<br />

Progettazione, Medio Medio Medio Medio Alto<br />

produzione ed<br />

installazione di<br />

sistemi<br />

Operazioni e servizi Basso Alto Basso Basso Alto<br />

Valore economico<br />

del mercato<br />

Infittimento delle reti di<br />

stazione di riferimento.<br />

L’alta accuratezza su ricevitori<br />

a singola frequenza ha necessità<br />

di un infittimento delle<br />

reti di stazioni di riferimento,<br />

al fine di garantire un dato di<br />

correzione sul territorio entro<br />

10-15km di distanza dal dispositivo<br />

richiedente. Anche<br />

il concetto di rete di stazione<br />

di riferimento, come ad oggi<br />

considerato principalmente<br />

per applicazioni specializzate<br />

di geodesia o rilevametno,<br />

deve essere completamente<br />

ripensato al fine di un contenimento<br />

dei costi.<br />

Processamento cloud. Il<br />

processamento cloud del dato<br />

grezzo di posizionamento,<br />

permette in molte applicazioni<br />

che non richiedono<br />

un tempo reale stringente,<br />

molteplici vantaggi: maggior<br />

accuratezza, certificazione del<br />

dato, migliore continuità e<br />

disponibilità del servizio, storage<br />

dei dati.<br />

Posizionamento attraverso<br />

acquisizioni snapshot. Con<br />

snapshot positioning si intende<br />

l’acquisizione e registrazione<br />

di una porzione molto<br />

piccola del segnale (alcuni<br />

millisecondi) e l’invio ad un<br />

server che, attraverso dati<br />

ancillari, permette la ricostruzione<br />

della posizione. Tale<br />

tecnica permette di ottenere<br />

consumi di potenza minimi<br />

e può essere utilizzata in una<br />

varietà di applicazioni, che<br />

hanno necessità ad esempio<br />

di certificare una posizione,<br />

un tempo di una transazione,<br />

oppure che hanno requisiti di<br />

consumo estremamente bassi.<br />

Integrazione dati con altri<br />

sensori. Al momento,<br />

sebbene il posizionamento<br />

continuo sia diventata una<br />

realtà negli smartphone, dove<br />

la localizzazione è effettuata<br />

attraverso GNSS, rete cellulare<br />

e Wi-Fi, non è invece presente<br />

una integrazione dati<br />

del GNSS con altri sensori,<br />

in particolare con IMU. Tale<br />

integrazione permetterebbe<br />

grandi vantaggi in termini<br />

di continuità del servizio,<br />

laddove l’algoritmo di posizionamento<br />

potesse utilizzare<br />

contemporaneamente misure<br />

grezze GNSS e IMU (e anche<br />

magnetiche), specialmente in<br />

ambienti difficili come quelli<br />

indoor od a elevato multipath.<br />

Il sistema Italia<br />

L’Italia è stata presente nei lavori<br />

sul sistema Galileo fin dalla<br />

sua ideazione. E’ da considerarsi<br />

certamente un successo, principalmente<br />

per merito degli investimenti<br />

infrastrutturali effettuati<br />

nel passato, aver ottenuto<br />

che uno dei due centri di controllo<br />

di Galileo sia stato realizzato<br />

presso il Centro Spaziale<br />

del Fucino (AQ) ed aver ottenuto<br />

un contratto di servizio<br />

attraverso la Joint Venture<br />

Spaceopal. Ciononostante, è da<br />

rilevare la scarsa efficacia di una<br />

strategia unitaria, che vada oltre<br />

la ricerca di un ruolo importante<br />

all’interno dei contratti per la<br />

progettazione, sviluppo e gestione<br />

del sistema Galileo. In particolare,<br />

ogni analisi effettuata in<br />

questi anni, fin dai primi studi<br />

di PWC [GALILEO2001] fino<br />

alle proiezioni elaborate da GSA<br />

[GNSS2015] indicano che il<br />

mercato globale per il GNSS<br />

ha già dimensioni dell’ordine<br />

dei 250 miliardi di euro/anno,<br />

e che quindi sul mercato dei<br />

prodotti e delle applicazioni<br />

si sta giocando la partita più<br />

importante, più che sul mero<br />

sviluppo od operazioni del sistema<br />

Galileo. A tal proposito,<br />

una grossa parte del mercato<br />

GNSS si gioca sulla produzione<br />

di chipset e sulla vendita degli<br />

smartphone. Purtroppo, in<br />

entrambi i settori l’Italia non<br />

<strong>GEOmedia</strong> n°1-<strong>2017</strong> 33


REPORT<br />

è presente se non in maniera<br />

assolutamente marginale ed a<br />

causa probabilmente del continuo<br />

perseguimento di strategie<br />

di breve periodo. Nazioni<br />

anche più piccole dell’Italia,<br />

come ad esempio la Svizzera,<br />

hanno investito molto e per<br />

anni sui semiconduttori e sulla<br />

microelettronica, e si ritrovano<br />

un’azienda come u-blox AG,<br />

oggi incredibilmente tra i primi<br />

3 vendors mondiali di chipset<br />

GNSS (dietro solo ai colossi<br />

Broadcom e Qualcomm). Altre<br />

importanti società del settore<br />

come TomTom, Teleatlas e<br />

Septentrio sono nate in paesi<br />

con economie meno importanti<br />

dell’Italia, come Belgio ed<br />

Olanda, ma che hanno dimostrato<br />

strategie chiare e di lungo<br />

periodo per lo sviluppo di applicazioni<br />

e ricevitori. Ad esempio,<br />

il fallimento dell’esperienza<br />

del GTR (Galileo Test Range),<br />

un laboratorio per lo sviluppo<br />

delle applicazioni di Galileo,<br />

ideato già nel 2004 e che avrebbe<br />

dovuto essere da volano per<br />

le piccole e medie imprese del<br />

territorio Laziale, e mai entrato<br />

in operatività, rende l’idea di<br />

come il Sistema Italia a volte<br />

pecchi di scarsa lungimiranza.<br />

In particolare nell’esperienza<br />

GTR si è palesemente pensato<br />

solo allo sviluppo dell’infrastruttura,<br />

travisando che fosse<br />

quello il business (come spesso<br />

accade in Italia per molte opere<br />

pubbliche abbandonate), ma<br />

non nell’utilizzo della stessa per<br />

creare know-how e valore. Il<br />

paradosso di un mercato così<br />

veloce ed alta concentrazione di<br />

conoscenza come quello delle<br />

applicazioni GNSS, è che la<br />

grande azienda, invece di essere<br />

un traino ed un aggregatore di<br />

idee e risorse provenienti dalle<br />

SMEs più innovative, è spesso<br />

invece un freno allo sviluppo,<br />

in quanto presidia mercati (specialmente<br />

nel settore pubblico,<br />

ma non solo) che non riesce<br />

neanche a volte ad aggredire appropriatamente,<br />

per mancanza<br />

di competitività ed innovazione.<br />

Ad esempio, nel settore privato<br />

assicurativo, laddove la concorrenza<br />

è assolutamente feroce,<br />

vengono realizzate blackbox<br />

per il tracciamento di automezzi<br />

a costi di alcune decine di<br />

euro, con costi del servizio di<br />

alcuni euro/mese; questo tipo<br />

di tecnologia è affine a quella<br />

utilizzata per il tracciamento di<br />

mezzi pubblici o di mezzi per<br />

il trasporto rifiuti, che invece<br />

vedono appalti pubblici del valore<br />

di centinaia di milioni ad<br />

appannaggio solo di grandi imprese.<br />

Questo è solo un esempio<br />

di una consuetudine che, oltre<br />

a consumare denari pubblici,<br />

ha anche il difetto di rendere i<br />

nostri prodotti poco competitivi<br />

sui mercati internazionali e<br />

ridurre le velleità di innovazione<br />

del Sistema Italia. La sfida globale<br />

si gioca sull’innovazione. Il<br />

solo mercato interno dell’Italia<br />

può forse aiutare a mantenere<br />

per ancora qualche decennio<br />

i posti di lavoro esistenti, ma<br />

non può certo essere il volano<br />

per una seria ripresa dell’economia,<br />

necessaria per garantire<br />

un futuro in Italia alle nuove<br />

generazioni. Pertanto il dualismo<br />

non è tra grande impresa<br />

e piccola impresa, ma piuttosto<br />

tra tradizione ed innovazione.<br />

La misura dell’innovazione non<br />

è certo nei contratti acquisiti<br />

in Italia o all’estero per via di<br />

accordi di natura geopolitica,<br />

ma quelli acquisiti su mercati<br />

molto competitivi e ricchi come<br />

quelli del mercato consumer,<br />

naturale sbocco di gran parte<br />

del business legato al GNSS.<br />

Le applicazioni basate su GNSS<br />

(almeno quelle più remunerative)<br />

traguardano naturalmente il<br />

mercato consumer, ed è plausibile<br />

che una forte sinergia con<br />

il crescente mercato dell’IOT,<br />

possa in un prossimo futuro<br />

rendere il GNSS pervasivo in<br />

ogni oggetto connesso. Aziende<br />

come Facebook e Google, meno<br />

di venti anni fa non esistevano<br />

neppure e Apple esisteva, ma<br />

era sull’orlo del fallimento.<br />

Certamente è stata la capacità<br />

di creare innovazione che ha<br />

portato queste aziende ad essere<br />

leader nel proprio segmento di<br />

mercato. E’ plausibile che le opportunità<br />

di business legate al<br />

GNSS possano, in un prossimo<br />

futuro, creare nuove aziende<br />

con vocazione internazionale.<br />

BIBLIOGRAFIA<br />

[GNSS1] https://www.gsc-europa.eu/systemstatus/Constellation-Information<br />

[GNSS2] https://www.gsa.europa.eu/galileo/<br />

services<br />

[EU1988] GNSS-2 Forum<br />

[EU1999] European Commission: “Galileo –<br />

Involving Europe in a new generation of Satellite<br />

Navigation Services”, Brussels, 9 February 1999.<br />

[GSA2015] https://www.gsa.europa.eu/<br />

sites/default/files/content/press_releases/PR-<br />

GSA-15-03%202015-Launch-of-Fundamental-<br />

Elements.pdf<br />

[ABI2016] ABI Research GNSS IC Vendors 4Q<br />

2016<br />

[GALILEO2001] PriceWaterhouseCoopers<br />

“Inception Study to Support the Development of<br />

a Business Plan for the GALILEO Programme”<br />

November 2001<br />

[GNSS2015] GSA “GNSS Market Report, issue<br />

4, 2015”<br />

PAROLE CHIAVE<br />

Galileo; mass market; GNSS; GPS; mercato;<br />

ricevitori; applicazioni; servizi;<br />

ABSTRACT<br />

GNSS systems have undergone over the last 15 years<br />

a fundamental shift from systems used primarily for<br />

military and professional applications to public use<br />

infrastructure for many types of mass-market applications.<br />

The article will focus on new applications,<br />

primarily in consumer and professional fields that<br />

thanks to Galileo system, in next years, will be able<br />

to improve quality of life. Will be also highlighted, in<br />

the author's opinion, the main problems that the Italian<br />

system will face in the medium and long term, to<br />

take advantage of business opportunities that GNSS<br />

applications may reserve.<br />

AUTORE<br />

Mirko Antonini, Ph.D.<br />

mirko.antonini@spaceexe.com<br />

CTO, SpaceEXE srl<br />

Via Giacomo Peroni 442/444<br />

00131 Roma - Italy<br />

Tel: (+39) 06 98376227<br />

Mob: (+39) 338 7402907<br />

34 <strong>GEOmedia</strong> n°1-<strong>2017</strong>


REPORT<br />

<strong>GEOmedia</strong> n°1-<strong>2017</strong> 35


REPORT<br />

Galileo: al via gli Initial Services<br />

di Manuela Rossi, Francesco Malvolti<br />

Spaceopal GmbH, una società<br />

paritetica tra Telespazio S.p.A.<br />

(controllata di Leonardo) e DLR-GfR<br />

(di proprietà dell’Agenzia Spaziale<br />

Tedesca DLR) si è aggiudicata<br />

nel dicembre scorso (a capo di un<br />

team industriale che rappresenta<br />

l’eccellenza nel settore aerospaziale<br />

europeo) la gara per la selezione<br />

del Galileo Service Operator per il<br />

periodo <strong>2017</strong>-2027.<br />

L’<br />

uso della navigazione<br />

satellitare già oggi<br />

rappresenta un driver<br />

fondamentale per la crescita economica<br />

globale, in particolare<br />

nel settore delle tecnologie avanzate.<br />

Gli esperti prevedono per<br />

il mercato della navigazione satellitare<br />

una crescita significativa<br />

negli anni a venire. La maggiore<br />

resilienza garantita dai segnali<br />

Galileo, in combinazione con le<br />

altre costellazioni, consentirà lo<br />

sviluppo di nuove applicazioni<br />

e servizi basati sulla migliore<br />

accuratezza nella determinazione<br />

della posizione e su superiore<br />

disponibilità e continuità del segnale,<br />

garantendo a Galileo e al<br />

suo utilizzo un ruolo di primissimo<br />

piano.<br />

Ad oggi già circa 20 industrie,<br />

che rappresentano il 95% del<br />

mercato globale legato alla navigazione<br />

satellitare, producono<br />

chips “Galileo ready” (per esempio<br />

Broadcom, Mediatek, STM,<br />

Intel, Qualcomm, uBlox, etc.),<br />

rendendo l’uso di Galileo già<br />

possibile in molti smartphone e<br />

nei navigatori utilizzati nel settore<br />

automobilistico.<br />

La Galileo Initial Services<br />

Declaration<br />

Durante la cerimonia di proclamazione<br />

degli Initial Services,<br />

Maroš Šefčovič, Vicepresidente<br />

della Commissione Europea,<br />

ha affermato che “la geolocalizzazione<br />

è al centro dell’attuale<br />

rivoluzione digitale, con nuovi<br />

servizi che trasformano la nostra<br />

vita quotidiana. Galileo migliorerà<br />

del 1000% la precisione<br />

della geolocalizzazione e sarà alla<br />

base della prossima generazione<br />

di tecnologie basate sulla localizzazione,<br />

come le automobili autonome,<br />

i dispositivi connessi o<br />

i servizi urbani intelligenti. Oggi<br />

mi rivolgo agli imprenditori europei<br />

con questo invito: immaginate<br />

cosa potete fare con Galileo.<br />

Non aspettate, innovate!”.<br />

La Commissaria responsabile<br />

per il Mercato interno, l’Industria,<br />

l’Imprenditoria e le PMI,<br />

Elżbieta Bieńkowska, ha invece<br />

dichiarato: “Questa offerta dei<br />

servizi iniziali di Galileo costituisce<br />

un traguardo importante per<br />

l’Europa e una prima realizzazione<br />

tangibile della nostra recente<br />

strategia spaziale. È il risultato<br />

di un sforzo congiunto per la<br />

progettazione e la realizzazione<br />

del sistema di navigazione satellitare<br />

più preciso del mondo.<br />

Dimostra il livello di eccellenza<br />

tecnologica dell’Europa, il suo<br />

know-how e il suo impegno<br />

a fornire applicazioni e servizi<br />

spaziali. Nessun paese europeo ci<br />

sarebbe riuscito da solo.”<br />

Entrando nel dettaglio, la<br />

”Initial Services Declaration” ha<br />

riguardato due dei quattro servizi<br />

previsti dal sistema Galileo:<br />

4Open Service (OS)<br />

4Search and Rescue Service<br />

(SAR).<br />

Invece i Public Regulated<br />

Services (PRS) e i Commercial<br />

Services (CS) saranno resi disponibili<br />

in futuro.<br />

I corrispondenti “Service<br />

Declaration Document” con i rispettivi<br />

parametri di performance<br />

sono accessibili sul sito del<br />

GNSS Service Centre (http://<br />

www.gsc-europa.eu/), cosi come<br />

tutta la documentazione pubblica<br />

del programma.<br />

Con gli Open Services, Galileo<br />

offre un servizio aperto e gratuito,<br />

principalmente rivolto al<br />

mercato di massa, per il posizionamento,<br />

la navigazione e la<br />

misurazione del tempo che può<br />

essere usato mediante i chipset<br />

compatibili con Galileo presenti<br />

negli smartphone o nei naviga-<br />

36 <strong>GEOmedia</strong> n°1-<strong>2017</strong>


REPORT<br />

tori per auto. Alcuni di questi<br />

smartphone sono disponibili sul<br />

mercato già dall’autunno 2016<br />

e possono utilizzare i segnali<br />

Galileo per fornire la posizione<br />

con maggiore precisione. Questo<br />

significa che sfruttando la piena<br />

compatibilità con il segnale GPS<br />

e delle altre costellazioni, l’utente<br />

avrà a disposizione un servizio<br />

più accurato. Importanti benefici<br />

si potranno ottenere nella navigazione<br />

urbana, dove la presenza<br />

degli edifici comporta la degradazione<br />

del segnale.<br />

Galileo costituirà il pilastro<br />

del sistema europeo eCall, che<br />

sarà obbligatorio su tutti i nuovi<br />

modelli di veicoli venduti<br />

nell’Unione Europea dal 2018,<br />

che saranno equipaggiati con<br />

sistemi di sicurezza in grado, in<br />

caso di incidente, di informare<br />

automaticamente i servizi di soccorso,<br />

anche nel caso di vittime<br />

prive di sensi, fornendo l’esatta<br />

localizzazione del veicolo, oltre<br />

ad altre informazioni sull’evento<br />

(per esempio l’attivazione degli<br />

airbag, etc.).<br />

Poiché Galileo è in grado di<br />

fornire un segnale di tempo con<br />

un’accuratezza dell’ordine dei 30<br />

nanosecondi, il suo utilizzo garantisce<br />

una sincronizzazione più<br />

precisa e resiliente per l’uso nei<br />

sistemi bancari e finanziari, nelle<br />

reti di telecomunicazione e nelle<br />

reti di distribuzione dell’energia,<br />

ed in generale in tutte le infrastrutture<br />

e reti intelligenti, che<br />

funzioneranno di conseguenza in<br />

modo più efficiente.<br />

Per quanto riguarda i Servizi<br />

di Ricerca e Soccorso, Galileo,<br />

attraverso il supporto offerto al<br />

servizio internazionale globale<br />

COSPAS-SARSAT, ridurrà il<br />

tempo necessario per identificare<br />

e localizzare (con l’elevata accuratezza<br />

di cui è capace) i segnali<br />

di emergenza emessi mediante<br />

un apposito terminale (navale,<br />

aereo o terrestre). La chiamata<br />

di emergenza attivata attraverso<br />

un radiofaro compatibile con<br />

Galileo potrà essere individuata<br />

con maggior precisione e soccorsa<br />

più rapidamente, consentendo<br />

di ridurre il tempo di individuazione<br />

da 3 ore a soli 10 minuti.<br />

L’avvio dei Servizi Galileo avrà<br />

quindi positive ricadute su tutti i<br />

diversi segmenti di mercato:<br />

Road: Galileo supporterà la navigazione<br />

a bordo dei veicoli, la<br />

gestione delle flotte, il conteggio<br />

dei pedaggi stradali e il controllo<br />

della velocità. Quando, con<br />

l’avvio anche dei Commercial<br />

Services, sarà possibile garantire<br />

anche l’integrità del segnale,<br />

Galileo sarà in prima fila per la<br />

diffusione della guida autonoma<br />

dei veicoli.<br />

Mapping and surveying: la disponibilità<br />

contemporanea di<br />

Galileo e degli altri sistemi di<br />

navigazione (quali il GPS, il<br />

GLONASS o BeiDou) consentirà<br />

un miglioramento sostanziale<br />

dell’accuratezza nella<br />

determinazione della posizione,<br />

con risultati particolarmente<br />

importanti per l’utilizzo da parte<br />

della comunità geodetica, anche<br />

in ambienti difficili per la qualità<br />

del segnale, quali gli ambienti<br />

urbani o le fitte foreste.<br />

Maritime: ufficialmente riconosciuto<br />

dall’Organizzazione marittima<br />

internazionale (IMO) come<br />

parte del suo Worldwide Radio<br />

Navigation System, Galileo<br />

svolge un ruolo importante nella<br />

navigazione marittima, contribuendo<br />

a garantire la sicurezza<br />

della navigazione nel settore<br />

marittimo.<br />

Agriculture: grazie a tecniche di<br />

“precision farming”, con Galileo<br />

gli agricoltori europei potranno<br />

migliorare i rendimenti, aumentando<br />

la produttività, ottimizzando<br />

l’uso di fertilizzanti e<br />

diserbanti e riducendo l’impatto<br />

ambientale.<br />

Rail: Galileo sarà presto in grado<br />

di offrire una migliore disponibilità<br />

e una maggiore accuratezza<br />

per numerose applicazioni ferroviarie<br />

critiche per la sicurezza<br />

- incluse molte linee a bassa densità<br />

in Europa.<br />

Aviation: Nel prossimo futuro,<br />

Galileo sosterrà gli operatori del<br />

trasporto aereo, mentre ricevitori<br />

per sistemi autonomi senza pilota<br />

(UAS) stanno già utilizzando<br />

Galileo.<br />

Il Galileo Service Centre<br />

Il modello di servizio previsto<br />

per Galileo si avvale del ruolo<br />

fondamentale del GNSS Service<br />

Centre (GSC), che rappresenta<br />

il punto di contatto tra il sistema<br />

e gli utenti e l’interfaccia con<br />

altri GNSS Service providers<br />

(GPS NavCen ed EGNOS, al<br />

momento).<br />

Già durante gli Initial Services, il<br />

GSC fornisce alla comunità degli<br />

utenti un servizio di web portal<br />

ed help desk per l’Open Service.<br />

Nel futuro evolverà, in linea<br />

con il completamento del sistema,<br />

garantendo agli utenti un<br />

livello di servizio sempre maggiore<br />

in preparazione della Full<br />

Operational Capability (FOC)<br />

del sistema Galileo, ed includendo<br />

anche i Commercial Services.<br />

Tra i servizi a valore aggiunto<br />

attualmente forniti dal GSC vi<br />

sono lo stato della costellazione<br />

Galileo, la notifica automatica<br />

dei NAGU (Notice Advisory to<br />

Galileo Users) che forniscono<br />

agli utenti le puntuali informazioni<br />

sullo stato del servizio e gli<br />

eventuali fuori servizio, la pubblicazione<br />

degli almanacchi ed il<br />

monitoraggio della soddisfazione<br />

utente.<br />

Il ruolo del Galileo Service<br />

Operator - Gsop<br />

Sulla base della GNSS<br />

Regulation con la quale la<br />

Commissione Europea affida alla<br />

GSA a partire dal <strong>2017</strong> le attività<br />

ed il management del programma<br />

Galileo, la GSA ha bandito<br />

ad inizio del 2015 una gara<br />

<strong>GEOmedia</strong> n°1-<strong>2017</strong> 37


REPORT<br />

Europea per la selezione del futuro<br />

operatore di Galileo (GSOp<br />

– Galileo Service Operator). Al<br />

termine di quasi due anni di<br />

gara, il contratto decennale, di<br />

valore fino a un massimo di 1,5<br />

miliardi di Euro, è stato assegnato<br />

a Spaceopal GmbH (joint<br />

venture tra Telespazio S.p.A. ed<br />

Agenzia Spaziale tedesca DLR).<br />

Spaceopal, nel ruolo del Galileo<br />

Service Operator, avrà la responsabilità<br />

della gestione del<br />

sistema satellitare Galileo e delle<br />

sue prestazioni, in altre parole<br />

delle operazioni e controllo del<br />

sistema, della sua sicurezza, della<br />

gestione del servizio, della logistica<br />

e manutenzione di sistemi<br />

e infrastrutture, dei servizi a supporto<br />

degli utenti.<br />

Nel nuovo ruolo di GSOp,<br />

Spaceopal avrà anche la responsabilità<br />

della manutenzione<br />

del sistema a livello globale,<br />

ed oltre alla gestione dei due<br />

Centri di Controllo Galileo del<br />

Fucino (presso il Centro Spaziale<br />

“Piero Fanti” di Telespazio,<br />

in provincia de L’Aquila) e di<br />

Oberpfaffenhofen (presso il<br />

sito della DLR a Monaco di<br />

Baviera), sarà responsabile anche<br />

della gestione del GNSS Service<br />

Center (Madrid) e di una rete di<br />

siti e stazioni distribuiti in tutto<br />

il globo e connessi dal Galileo<br />

Data Distribution Network.<br />

Oltre alle attività previste<br />

nell’ambito delle operazioni,<br />

Spaceopal fornirà un contributo<br />

fondamentale allo sviluppo<br />

dei servizi Galileo mediante un<br />

GNSS Competence Cluster,<br />

che potrà far leva sull’esperienza<br />

nel settore di Telespazio e DLR-<br />

GfR, nonché su quella degli altri<br />

partner industriali di Spaceopal e<br />

su un insieme di aziende, enti di<br />

ricerca e PMI fortemente impegnate<br />

negli sviluppi applicativi.<br />

PAROLE CHIAVE<br />

Galileo; Initial Services; Spaceopal;<br />

Galileo Service Operator<br />

ABSTRACT<br />

A brief overview on the implementation issues<br />

and the possibilities offered by Galileo<br />

since the Initial Services, with their key role<br />

in the service provision and the maintenance<br />

of system performance by the Galileo Service<br />

Operator, the company Spaceopal GmbH, a<br />

joint venture between Italian Telespazio (controlled<br />

by Leonardo) and the German Space<br />

Agency DLR.<br />

AUTORE<br />

Manuela Rossi<br />

manuela.rossi@telespazio.com<br />

Francesco Malvolti<br />

francesco.malvolti@telespazio.com<br />

Via Tiburtina, 965 - 00156 Rome - Italy<br />

telespazio.com<br />

38 <strong>GEOmedia</strong> n°1-<strong>2017</strong>


REPORT<br />

ArcGIS<br />

il WebGIS accessibile<br />

ovunque<br />

in ogni momento<br />

da ogni dispositivo<br />

www.esriitalia.it<br />

<strong>GEOmedia</strong> n°1-<strong>2017</strong> 39


MERCATO<br />

Laser Scanner FOCUS S350<br />

La serie FOCUS e’ l’ultima versione di laser scanner<br />

che integra la popolare, compatta, leggera e intuitiva<br />

linea FOCUS. I dispositivi della nuova serie<br />

rappresentano i laser scanner piu’ all’avanguardia<br />

sul mercato, con l’aggiunta di varie caratteristiche<br />

incentrate sul cliente quale Ingress Protection Rating<br />

(IP54), una maggiore precisione e un piu’ ampio<br />

range di scansione, uno scomparto interno per gli<br />

accessori e una routine di compensazione integrata in<br />

loco.<br />

Il Focus S350 unisce tutti i vantaggi dei gia’ noti<br />

modelli FOCUS dotati delle caratteristiche piu’<br />

innovative per eseguire scansioni laser sia in interni<br />

che esterni, realmente mobile,rapido e affidabile.<br />

Il Focus S350 consente di effettuare scansioni laser<br />

della massima qualita’ per tutte le applicazioni ,in<br />

settori quali Edilizia, BIM/CIM, sicurezza pubblica<br />

e indagini forensi. I vantaggi nell’utilizzare il Laser<br />

Scanner Focus S350 si riconoscono con:<br />

Scansioni in ambienti difficili con protezione da<br />

polvere, frammenti e spruzzi d’acqua<br />

Massima qualita’ dei dati grazie alla compensazione<br />

in loco<br />

Dati di scansione simili alla realta’ grazie alla maggiore<br />

precisione di distanza e angolare<br />

Investimento che dura nel tempo ed espandibilita’<br />

grazie allo scomparto integrato per gli accessori<br />

Facile controllo dello scanner attraverso l’ampio touch<br />

screen luminoso.<br />

Per richiedere una DEMO gratuita cliccare sul link<br />

sottostante:<br />

http://www.mesa-laserscanner3d.com/index.php/<br />

contattaci<br />

40 <strong>GEOmedia</strong> n°6-2016


MERCATO<br />

Secondo Hackathon Galileo<br />

dal 15 al 17 maggio a Danzica<br />

in Polonia<br />

Le applicazioni mobili basandosi sulla<br />

posizione di un utente sono diventate<br />

parte della nostra vita quotidiana.<br />

Infatti, oltre il 50% delle applicazioni<br />

scaricabili utilizza informazioni di<br />

posizione. Smartphone, tablet, dispositivi<br />

di localizzazione, fotocamere<br />

digitali - per citarne solo alcuni - tutto<br />

dipende dal posizionamento e dalle informazioni<br />

fornite dai sistemi GNSS.<br />

Di conseguenza, il GNSS è diventato<br />

un servizio essenziale che fino ad ora<br />

dipendeva dal GPS americano o dal<br />

GLONASS della Russia. Ma con il<br />

lancio dei Galileo Initial Services,<br />

l'Europa ha ora attivo un proprio<br />

programma GNSS. Ora, gli utenti<br />

trarranno beneficio dal miglioramento<br />

delle informazioni di posizionamento<br />

e la tempistica che Galileo fornisce.<br />

Tuttavia, per approfittare di tutto ciò<br />

che Galileo ha da offrire, gli utenti<br />

devono avere applicazioni e servizi<br />

Galileo innovativi, ed è questo che<br />

l’Agenzia per il GNSS europeo sta<br />

cercando.<br />

La GSA è alla ricerca di programmatori<br />

appassionati con un entusiasmo per<br />

plasmare il futuro dei Location Based<br />

Services (LBS) e del Geo-IoT e il desiderio<br />

di trasformare le idee in realtà,<br />

per questo organizza una due giorni di<br />

Galileo hackathon!<br />

L’Hackathon Galileo non è solo una<br />

grande opportunità per connettersi<br />

con la comunità di sviluppo di applicazioni<br />

Geo-IoT e la possibilità di<br />

competere per grandi premi, è anche<br />

il luogo dove si può essere tra i primi a<br />

lavorare con i telefoni cellulari Galileo<br />

abilitati. Sia per la realtà aumentata<br />

che per i giochi, il geo marketing e la<br />

pubblicità, la mappatura e il GIS, il<br />

fitness e la salute mobile, la mobilità<br />

intelligente, il monitoraggio o il social<br />

networking, a patto che l'applicazione<br />

faccia pieno uso delle funzionalità di<br />

Galileo per fornire un valore commerciale<br />

o sociale aggiunto<br />

È possibile partecipare a un gruppo<br />

fino a quattro persone, o registrarsi<br />

come individuo e formare una squadra<br />

quando si arriva. I partecipanti si<br />

sfideranno per un premio in denaro<br />

di euro 1000 in ciascuna delle due<br />

categorie:<br />

Galileo Innovation: per l'applicazione<br />

più innovativa utilizzando Galileo<br />

come fonte di informazioni sulla posizione<br />

Galileo Impact: per l'applicazione<br />

Galileo con il più grande impatto<br />

sociale<br />

Tutti i partecipanti saranno forniti con<br />

un telefono cellulare, del nostro partner<br />

tecnologico Samsung Electronics,<br />

per l'uso durante l’hackathon.<br />

Maggiori informazioni e iscrizioni si<br />

possono trovare qui:<br />

https://www.gsa.europa.eu/galileo_<br />

hackathon_<strong>2017</strong><br />

Sai cosa c’è sotto?<br />

Una scansione con il georadar ti permette di verificare la presenza<br />

e la profondità di reperti, cavità, oggetti interrati...<br />

Il georadar per archeologia<br />

Photo: Le Matériel de Sondage<br />

Codevintec Italiana<br />

Via Labus 13 - Milano<br />

tel. +39 02 4830.2175<br />

info@codevintec.it<br />

www.codevintec.it<br />

CODEVINTEC<br />

Tecnologie per le Scienze della Terra<br />

Il nuovo georadar GSSI UtilityScan DF bit ha una<br />

rivoluzionaria antenna digitale a 300 e 800 MHz:<br />

rilievi precisi e affidabili contemporaneamente<br />

in superficie e profondità.<br />

(La profondità è legata alle condizioni del terreno).<br />

> 800 MHz: alta risoluzione nel primo metro<br />

> 300 MHz: profondità di indagine, fino a 5 metri<br />

> molto produttivo, fino a 15 km/h<br />

> interfaccia grafica sempre più intuitiva<br />

> ricerca di sottoservizi<br />

> ricerca ordigni inesplosi, fusti interrati e cavità<br />

> survey geologici, glaciologici, stratigrafici<br />

e idrogeologici<br />

> indagini archeologiche <strong>GEOmedia</strong> e n°6-2016 forensi 41


MERCATO<br />

mapKITE uno strumento di rilievo<br />

aereo e terrestre<br />

Il progetto MAPKITE finanziato dall'UE (sistema aereo terrestre<br />

di rilievo ad alta risoluzione basato su EGNOS-GPS/<br />

Galileo) combina la capacità di mappatura del mobile mapping<br />

terrestre, i sistemi (TMMS), con i sistemi aerei senza<br />

pilota (APR). Il progetto mira a costruire un tandem “veicolo<br />

terrestre” (TV) e un “velivolo senza pilota” (UA) dotato di<br />

strumenti di telerilevamento che cooperano nel raccogliere<br />

dati geografici. Il sistema integra le funzionalità GNSS nei<br />

droni e propone un innovativo concetto di post-elaborazione<br />

dei dati per fornire ai geometri e ai rilevatori in genere, una<br />

soluzione per il rilievo end-to-end ad alta risoluzione 3D.<br />

Nel mentre i sistemi terrestri di mappatura mobile stanno diventando<br />

un strumento di rilevamento di serie, il loro uso è<br />

limitato a causa della loro limitata e insufficiente vista da terra.<br />

Dal punto di vista tecnologico, la mappatura di piccole aree<br />

tramite piccoli aerei senza pilota è diventata una realtà, con<br />

molte delle grandi aziende di tecnologia geomatica che già<br />

comprendono i sistemi APR nei loro portafogli di prodotti.<br />

MAPKITE include sia componenti aeree che terrestri. La<br />

componente aerea è costituita da un UA dotato di strumenti<br />

di telerilevamento, di una guida di navigazione e sistema di<br />

controllo. Il componente terrestre è costituito da un TV azionato<br />

dall’uomo che è dotato di strumenti di telerilevamento<br />

e un TMMS.<br />

Questo sistema tandem funziona con il TV, con il calcolo in<br />

tempo reale della traiettoria mediante la navigazione in tempo<br />

reale del sistema. In questo modo, una serie di waypoint<br />

vengono generati come obiettivi di percorso per l'UA convertendo<br />

la navigazione terrestre (parametri di tempo, posizione,<br />

velocità e orientamento) in comandi temporali e spaziali per<br />

l’UA.<br />

Questo processo produce un collegamento virtuale con cui lo<br />

UA segue sempre il veicolo a terra.<br />

Poiché lo UA segue il veicolo volando ad un'altezza costante,<br />

entrambi possono raccogliere dati geografici contemporaneamente.<br />

Questi vengono poi post-elaborati tramite un concetto<br />

di orientamento-calibrazione, risultando nella fornitura di<br />

immagini ad alta risoluzione, orientate e calibrate di corridoi<br />

e del loro ambiente circostante.<br />

La combinazione, migliorata dal GNSS, di MAPKITE con<br />

rilievo sia da terra che aereo, fornisce agli utenti un sistema<br />

integrato e una potente soluzione. Per fare questo, il progetto<br />

sfrutta completamente la tecnologia GNSS di EGNOS e<br />

Galileo.<br />

Il progetto finanziato in ambito H2020, giunto da poco a<br />

termine è stato realizzato da nove partner europei:<br />

GeoNumerics S.L. - www.geonumerics.com, TopScan<br />

GmbH - www.topscan.de, GRID-IT GmbH - www.grid-it.<br />

at, ALTAIS S.L. - www.altais-sl.com, DEIMOS Engenharia<br />

- www.deimos.com.pt, UAVision - www.uavision.com,<br />

CATUAV S.L. - www.catuav.com, EPFL - www.eplf.ch,<br />

Engemap Engenharia - www.engemap.com.br, UNESP -<br />

www.unesp.com<br />

http://www.mapkite.com<br />

Via Indipendenza, 106<br />

46028 Sermide - Mantova - Italy<br />

Phone +39.0386.62628<br />

info@geogra.it<br />

www.geogra.it<br />

42 <strong>GEOmedia</strong> n°6-2016


MERCATO<br />

Nuovo ricevitore<br />

GNSS modulare<br />

Topcon, integrabile<br />

in una vasta gamma<br />

di applicazioni<br />

Topcon Positioning<br />

Group annuncia un nuovo<br />

ricevitore GNSS modulare:<br />

MR-2. Il sistema<br />

combina il tracciamento<br />

delle costellazioni attuali<br />

e programmate con un<br />

set completo di interfacce<br />

di comunicazione al<br />

servizio di tutte le applicazioni<br />

di precisione che<br />

richiedono elevate prestazioni<br />

RTK (real-time<br />

kinematic) e determinazione<br />

del heading.<br />

L'MR-2 può funzionare<br />

come una stazione base<br />

mobile RTK, come ricevitore<br />

per la navigazione<br />

marina, come dispositivo<br />

per mobile mapping, e<br />

come ricevitore GNSS<br />

per applicazioni agricole,<br />

industriali, militari o<br />

edili.<br />

“L’MR-2 offre un supporto<br />

alla navigazione<br />

per una vasta gamma di<br />

applicazioni: è il componente<br />

ideale per OEM<br />

(original equipment manufacturers)<br />

che necessitano<br />

di un design modulare<br />

personalizzato e di elevata<br />

precisione, per una facile<br />

integrazione,” ha affermato<br />

Jason Hallett, vice<br />

presidente di Topcon global<br />

product management.<br />

“Il suo alloggiamento è<br />

impermeabile e a prova<br />

di polvere ed è stato realizzato<br />

per resistere in<br />

ambienti ostili con elevate<br />

tolleranze per quanto<br />

riguarda le vibrazioni e<br />

gli urti. L’MR-2 è stato<br />

ideato anche come sistema<br />

a ‘prova di futuro’,<br />

nel senso che traccia tutte<br />

le costellazioni attuali e<br />

programmate, rendendolo<br />

un investimento<br />

intelligente nell’ambito<br />

della grande espansione<br />

del GNSS.”<br />

Usando la tecnologia<br />

HD2 per la determinazione<br />

del heading,<br />

la doppia antenna dell’MR-2<br />

calcola heading e<br />

inclinazione dalle elevate<br />

prestazioni, accanto al<br />

motore di posizionamento<br />

RTK per applicazioni<br />

di navigazione e guida di<br />

precisione.<br />

“L’MR-2 offre anche<br />

una serie di interfacce<br />

di comunicazione come<br />

Ethernet, seriale e CAN,<br />

consentendo una facile<br />

integrazione in qualsiasi<br />

applicazione,” ha affermato<br />

Hallett.<br />

Il sistema offre anche<br />

riduzione del multipath<br />

migliore della sua categoria,<br />

e usando la tecnologia<br />

Topcon Quartz Lock<br />

Loop può lavorare senza<br />

distorsioni in ambienti<br />

con alte vibrazioni.<br />

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<strong>GEOmedia</strong> n°6-2016 43


MERCATO<br />

MOTIT un servizio di noleggio<br />

scooter potenziato da Galileo<br />

Un servizio di noleggio scooter elettrico<br />

messo a disposizione per mezzo<br />

di un'applicazione dedicata è arrivato<br />

dopo una lunga strada dal suo lancio a<br />

Barcellona nel 2013. Il sistema sarà presto<br />

disponibile a Milano ed è in fase di<br />

sperimentazione a Parigi.<br />

Il sistema è stato rivisitato a seguito di reclami degli utenti<br />

che avevano difficoltà nel localizzare lo scooter, portando alla<br />

concezione di un ricevitore Galileo integrato nello scooter<br />

MOTIT nell'ambito del progetto G MOTIT. Da Uber, e altri<br />

servizi simili, i cittadini hanno avuto la possibilità di familiarizzare<br />

con il concetto di GNSS powered con le applicazioni<br />

che li aiutano a viaggiare da un luogo un altro. Nello stesso<br />

tempo, le città europee sono diventate un po’ più verdi, fornendo<br />

servizi di localizzazione di bici, dove gli utenti possono<br />

prendere una bici da una stazione e lasciarla in un altro posto<br />

vicino alla loro destinazione.<br />

MOTIT porta il meglio dei due mondi. Dal 2013, questa<br />

idea, timbrata Web 2.0, ha fornito ai cittadini di Barcellona<br />

un app che ospita un servizio in piena regola di noleggio scooter<br />

con un pizzico di mentalità verde. A differenza di molti<br />

scooter-rental che si vedono altrove, gli scooter MOTIT sono<br />

completamente elettrici. Essi possono essere avviati con uno<br />

smartphone, sono dotati di due caschi e possono essere ritirati<br />

praticamente ovunque in città.<br />

Non è più necessario trovare la stazione più vicina a piedi, l'utente<br />

può semplicemente lasciare il motorino MOTIT fuori<br />

ovunque si vuole, sia davanti al posto di lavoro, a casa o vicino<br />

al negozio favorito. Una volta lasciato alle spalle, lo scooter è<br />

disponibile per il pick-up da parte dell'abbonato MOTIT più<br />

vicino alla ricerca di un mezzo.<br />

Quello che a MOTIT ancora mancava fino ad ora, tuttavia,<br />

era un preciso sistema di posizionamento per aiutare gli utenti<br />

a individuare il loro motorino più vicino.<br />

In questo ha fatto ingresso G MOTIT (MOTIT Galileo-<br />

Enhanced: un servizio di condivisione di scooter elettrico per<br />

la mobilità urbana sostenibile).<br />

Il progetto nasce dall'osservazione che il servizio GNSS europeo<br />

era esattamente quello che a MOTIT era necessario per<br />

mantenere i propri utenti felici e consentire il suo sviluppo<br />

in altre città europee.<br />

Galileo, in combinazione con il GPS e altri sistemi di navigazione<br />

satellitare, fornirà una maggiore disponibilità di satelliti<br />

e nuovi segnali. Tutto sommato, ci aspettiamo che il suo uso<br />

potrà provocare maggiore disponibilità, precisione e affidabilità<br />

del calcolo della posizione.<br />

Concretamente, il progetto è consistito nella sostituzione<br />

del Ricevitore GPS MOTIT stand-alone con un ricevitore<br />

Galileo completamente integrato nell'elettronica della moto.<br />

Quindi G MOTIT non è stato un progetto di ricerca di base<br />

concentrato sullo sviluppo di algoritmi, ma piuttosto focalizzato<br />

sulla tecnologia di integrazione e dimostrativo per un<br />

caso d'uso rilevante.<br />

http://www.motitworld.com<br />

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*The exhibition and workshops are free to attend. There is a nominal fee to attend the conference.<br />

<strong>GEOmedia</strong> n°6-2016 45


AGENDA<br />

29 marzo <strong>2017</strong><br />

Roma<br />

UAV & SAR: i droni nelle<br />

operazioni di salvataggio<br />

www.geoforall.it/k9cy3<br />

10-12 Aprile <strong>2017</strong><br />

Roma<br />

AIIT International Congress<br />

TIS Rome <strong>2017</strong><br />

www.geoforall.it/k9c46<br />

18-20 aprile <strong>2017</strong><br />

Sharjah (UAE)<br />

ASCMCES-17<br />

www.geoforall.it/k9cw6<br />

23–28 aprile <strong>2017</strong><br />

Vienna (Austria)<br />

European Geosciences Union<br />

(EGU) Special session on RPAS<br />

in monitoring applications and<br />

management of natural hazards<br />

www.geoforall.it/kwp6c<br />

24–26 aprile <strong>2017</strong><br />

Vienna (Austria)<br />

Geosciences Information For<br />

Teachers (GIFT) workshop by<br />

EGU<br />

www.geoforall.it/k9crp<br />

27-28 aprile <strong>2017</strong><br />

Porto (Portugal)<br />

GISTAM <strong>2017</strong> 3rd<br />

International Conference on<br />

Geographical Information<br />

Systems Theory, Applications<br />

and Management<br />

www.geoforall.it/kx9wx<br />

06-08 maggio <strong>2017</strong><br />

Cairo (Egypt)<br />

10th International Symposium<br />

On Mobile Mapping<br />

Technology and Summer<br />

School on mobile Mapping<br />

www.geoforall.it/k9cw8<br />

10-11 maggio <strong>2017</strong><br />

Roma<br />

Conferenza Esri Italia <strong>2017</strong><br />

www.geoforall.it/k9cyk<br />

15-17 maggio <strong>2017</strong><br />

Mosca (Russia)<br />

ISPRS International Workshop<br />

Photogrammetric and<br />

computer vision techniques for<br />

video Surveillance, Biometrics<br />

and Biomedicine - PSBB17<br />

www.geoforall.it/kwp9r<br />

23-24 maggio <strong>2017</strong><br />

London (UK)<br />

GEO Business <strong>2017</strong><br />

www.geoforall.it/k9cwd<br />

29 maggio - 2 giugno <strong>2017</strong><br />

Salzburg (Austria)<br />

GNC <strong>2017</strong> 10th ESA GNC<br />

Conference<br />

www.geoforall.it/k9chh<br />

06-09 giugno <strong>2017</strong><br />

Hannover (GERMANY)<br />

ISPRS WG Hannover<br />

Workshop HRIGI 17 – CMRT<br />

17 – EuroCOW 17 Joint<br />

Meeting<br />

www.geoforall.it/k9cw4<br />

7-10 giugno <strong>2017</strong><br />

Roma<br />

XXXII Congresso dei Geografi<br />

Italiani<br />

www.geoforall.it/kwphk<br />

25 giugno-1 luglio <strong>2017</strong><br />

Zagreb (Croatia)<br />

XXX International Geodetic<br />

Student Meeting<br />

www.geoforall.it/kxpff<br />

26-29 giugno <strong>2017</strong><br />

Munich (Germany)<br />

SPIE Optical Metrology<br />

Videometrics, Range Imaging<br />

and Applications XIV<br />

www.geoforall.it/kwp9f<br />

4 - 7 luglio <strong>2017</strong><br />

Salzburg (Austria)<br />

GI_Forum <strong>2017</strong><br />

www.geoforall.it/k9cup<br />

16-22 luglio <strong>2017</strong><br />

Obergurgl (AUSTRIA)<br />

Innsbruck Summer School of<br />

Alpine Research <strong>2017</strong> Close<br />

Range Sensing Techniques in<br />

Alpine Terrain Venue<br />

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