settimanale AQUILE del 07 aprile 2017
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L’editoriale<br />
di Carlo Cagnetti<br />
Lotito 7+1<br />
Lazio in finale di Coppa Italia. Questo il verdetto<br />
<strong>del</strong> doppio derby che ha suggellato la superiorità<br />
biancoceleste sotto ogni profilo.<br />
Ripensare ora ai pronostici degli addetti ai lavori<br />
che vedevano la roma largamente favorita<br />
e con l’unico dubbio di quanti gol dovesse essere<br />
la differenza a favore dei giallorossi fa ridere<br />
e nel contempo riflettere sull’ignoranza<br />
calcistica <strong>del</strong>la quasi totalità <strong>del</strong>l’informazione<br />
sportiva italiana. Senza considerare quei lazialoni,<br />
i laziali negativi che porterebbero jella<br />
pure ad un gufo, che dopo la qualificazione<br />
con l’inter avevano maledetto quella vittoria<br />
proprio perché avrebbe portato ad affrontare<br />
la magica roma che sicuramente avrebbe vinto<br />
di goleada entrambi i derbies.<br />
Il campo ha detto altro: sia all’andata che al ritorno<br />
spalletti è stato stuprato tatticamente da<br />
uno scaltro ed abile stratega, tal Simone Inzaghi<br />
da Piacenza, il famoso servo di Lotito,<br />
quello che non avrebbe dovuto sedersi sulla<br />
panchina biancoceleste dopo il niet <strong>del</strong> loco argentino.<br />
Vi ha detto male, molto male. Ora<br />
nemmeno le scuse basterebbero a coprire la<br />
nefandezza <strong>del</strong>le vostre parole.<br />
Lazio meravigliosa dunque, giocatori uniti al<br />
proprio popolo in un fronte compatto e senza<br />
crepe. Curva Nord maestosa e vincente proprio<br />
come la Lazio, Curva Nord che si è meritata<br />
i sinceri ringraziamenti di Claudio Lotito.<br />
A proposito, per il sor Claudio è l’ottava finale<br />
in tredici anni di gestione. Per meglio precisare,<br />
come mi fa notare l’attentissimo Rodolfo<br />
Casentini, sarebbe più giusto parlare di sette<br />
finali più una. Vero è che la prima finale (supercoppa<br />
italiana) di Lotito risale al 21 agosto<br />
2004 contro il Milan al Meazza, e quindi un<br />
mese dopo l’insediamento a presidente <strong>del</strong>la<br />
Lazio, ma non si può sottacere che quella<br />
Lazio che disputava quella finale era una squadra<br />
fatiscente, depauperata dei suoi migliori<br />
giocatori per le note vicende economiche. Accollarla<br />
a Lotito è solo un dato formale, da almanacco,<br />
ma in sostanza le finali di Lotito<br />
sono sei con tre vittorie (Samp, Inter e quella<br />
<strong>del</strong>la coppa in faccia che rimane uno spartiacque<br />
fondamentale per la storia <strong>del</strong>la città di<br />
Roma) e tre sconfitte (consecutive, e tutte con<br />
la Juve). Dunque, torniamo ad affrontare per la<br />
quarta volta la Juve: sarà una battaglia durissima,<br />
ma abbiamo il vantaggio di saperlo.<br />
E intanto ci aspetta all’Olimpico un’altra prova<br />
fondamentale quella contro il napoli che potrebbe<br />
essere decisiva in chiave Champions.<br />
Naturalmente nessuno crede nella Lazio, tutti<br />
la danno perdente contro il «barcellona di pulcinella»,<br />
ma anche qui abbiamo un vantaggio:<br />
la Curva Nord è pronta a dare battaglia con la<br />
legione di Inzaghi. Nihil difficile volenti.
Roma - La<br />
Post<br />
Coppa Italia 2<br />
a cura di Carl<br />
Di Rodolfo Casentini<br />
IL MIGLIORE<br />
SImone Inzaghi<br />
IL PEGGIORE<br />
Radja Nainggolan<br />
PIÙ:<br />
PIÙ E MENO DI ROMA -<br />
FINALE: La Lazio regala a tutti i 18.000 legionari pre<br />
stagione. Eliminata con merito la tanto decantata e<br />
4-3: Il risultato aggregato che fa godere il popolo la<br />
CURVA NORD: con una curva così tutto è possibile<br />
INZAGHI: compleanno dolcissimo per Simone. Con<br />
ROSA: E i grandi soloni <strong>del</strong>la disinformazione orga<br />
MENO:<br />
INFORTUNI: A Biglia e De Vrij. Forza ragazzi.
016/<strong>2017</strong><br />
Partita<br />
zio 3-2<br />
o Cagnetti<br />
LAZIO 3-4 (aggregate 3-4 – game over)<br />
senti allo stadio la finale di Coppa Italia assolutamente impronosticabile ad inizio<br />
sopravvalutata roma di spalletti.<br />
ziale.<br />
.<br />
tanti saluti a spalletti. Nuovamente incartato dal suo 3-6-1.<br />
nizzata dicevano che la Lazio non aveva una rosa all’altezza. Buffoni.
IL NOSTRO CUORE,
LA NOSTRA ANIMA
NOI L’AMIAMO E PER
LEI COMBATTIAMO
LA SQUADRA..<br />
...LA LA
. I RAGAZZI...<br />
ZIO !!
di Arianna Michettoni<br />
I Precedenti<br />
È, checché se ne dica, uno scontro diretto per il terzo posto: la Lazio dista 4 punti dal Napoli, e seppur la<br />
formazione di Sarri possa vantare un'ottima forma ed un calcio giocato spumeggiante, la <strong>del</strong>usione per<br />
l'eliminazione in Coppa Italia potrebbe costituire uno dei fattori di vantaggio per i biancocelesti. Che, al<br />
contrario dei partenopei, smaltita l'euforia derby hanno modo di affrontare la parte finale <strong>del</strong> campionato<br />
con nuove consapevolezze: forza, determinazione, e la guida capace e caparbia <strong>del</strong>l'allenatore-rivelazione<br />
Inzaghi. I precedenti, complessivamente, favoriscono la Lazio: <strong>del</strong>le 62 partite giocate a Roma sono state<br />
27 le vittorie dei capitolini, 20 i pareggi e 15 le vittorie <strong>del</strong> Napoli. C'è però una sorta di striscia negativa<br />
che ha la Lazio contro il Napoli tra le mura amiche: l'ultima vittoria dei biancocelesti risale alla stagione<br />
2011/2012, gara terminata 3 a 1.<br />
A dirigere la partita sarà l'arbitro Massimiliano Irrati: il fischietto fu già impegnato lo scorso anno, nel confronto<br />
che risale al 3 febbraio <strong>del</strong> 2016 – vinto dal Napoli con il risultato di 0 a 2.<br />
Le Statistiche<br />
Si scontrano due <strong>del</strong>le squadre più in forma <strong>del</strong>la Serie A: con i suoi 69 goal fatti, il Napoli è la squadra con<br />
il migliore attacco <strong>del</strong>la massima serie: i partenopei non avevano mai segnato tanti goal in campionato<br />
dopo 29 giornate nella storia <strong>del</strong>la Serie A. Alla Lazio non mancano invece i goal <strong>del</strong> cannoniere Immobile,<br />
autentico trascinatore <strong>del</strong>l'attacco biancoceleste: ha sempre segnato nelle ultime otto partite – Coppa Italia<br />
inclusa – disputate dai biancocelesti. Nelle ultime sei partite di campionato la Lazio ha conquistato 16<br />
punti, nessuna squadra ha fatto meglio: dato statistico che, oltre ad evidenziare il momento estremamente<br />
positivo degli uomini di Inzaghi ed a valorizzare la rosa costruita da Lotito e Tare, incornicia l'ottima annata<br />
biancoceleste, dove l'obiettivo stagionale – il posto europeo – è stato virtualmente ipotecato con 8 giornate<br />
d'anticipo.
di Arianna Michettoni<br />
Succede che la Lazio trovi<br />
una comfort-win contro il<br />
Sassuolo, pur avendo la<br />
testa altrove – e, nello specifico,<br />
quell'altrove è fatto di<br />
ansie e speranze, di aspettative<br />
e rivincite. Succede che<br />
l'altrove arrivi proiettandola –<br />
ma la sua luce già splendeva<br />
fin lì – nell'Olimpo <strong>del</strong> calcio<br />
nostrano. Succede che i<br />
biancocelesti, da "incubo<br />
peggiore", si svegliano a vivere<br />
una realtà migliore <strong>del</strong><br />
sogno: come nel più dolce<br />
dei lieto fine, quando il principe<br />
(bianco)azzurro, sconfitta<br />
la strega cattiva, da un<br />
bacio alla sua principessa (la<br />
cui prigione è stata convenientemente<br />
cambiata dalla<br />
torre alla curva) riconsegnando<br />
alla felice realtà, fatta<br />
di giorni lieti e ricordo di<br />
gesta eroiche. Succede insomma<br />
che la Lazio, la magica<br />
creatura di Inzaghi, non<br />
è poi tanto Immobile – anzi, si<br />
muove parecchio: avanza in<br />
finale di Coppa Italia, avanza<br />
spavalda in campionato. E<br />
che, passettino dopo passettino,<br />
con i sassolini accumulati<br />
nella scarpa – e tirati da<br />
chi ora si affretta a nascondere<br />
la mano – ci giochi a<br />
campana, tanando tutti: la<br />
roma innanzitutto, col suo<br />
bel triplete al rovescio (fuori<br />
dalla Champions, dall'Europa<br />
League e dalla Coppa Italia);<br />
i disamorati, i contestatori<br />
per troppo amore, gli sfiduciati<br />
dalla gestione, dalla<br />
campagna acquisti – è notizia<br />
odierna che la Lazio abbia<br />
un monte ingaggi diviso<br />
quattro, se paragonato ai rivali<br />
cittadini, e che la società<br />
biancoceleste sia riuscita a<br />
muovere pedine quali Milinkovic<br />
ed Immobile ad una<br />
cifra pari ad un qualsiasi rincalzo<br />
giallorosso. La prima<br />
squadra <strong>del</strong>la capitale è una<br />
macchina perfetta, costruita<br />
pezzo dopo pezzo con il sacrificio,<br />
la costanza e l'impegno:<br />
senza proclami o aiuti,<br />
con gli sfavori <strong>del</strong>la sorte, e<br />
quasi mai elogiata – si pensi<br />
il continuo pompare <strong>del</strong>l'Inter,<br />
per esempio, ancora associata<br />
alla lotta terzo posto<br />
nonostante la giusta sconfitta<br />
contro la Sampdoria; o<br />
<strong>del</strong>le ambizioni milaniste, pur<br />
fermatesi ad un pareggio<br />
contro il Pescara.<br />
È una strana euforia quella<br />
laziale, quella <strong>del</strong> riprendersi<br />
tutto quello che <strong>del</strong>la Lazio è:<br />
primato cittadino, orgoglio<br />
dei tifosi, prime pagine dei<br />
giornali. Un'euforia che, tuttavia,<br />
non appartiene <strong>del</strong><br />
tutto ai colori biancocelesti:<br />
il coro unisono è "testa al Napoli"<br />
e a tutto quello che<br />
verrà.
La Lazio suona il Sax…uolo<br />
di Carlo Cagnetti<br />
E non poteva essere diversamente. In un sabato pomeriggio un po’così con la testa al<br />
ritorno <strong>del</strong>le semifinali di Coppa Italia la Lazio agguanta una vittoria sofferta ma meritata<br />
contro un Sassuolo al massimo <strong>del</strong> suo rendimento, battagliero e voglioso di fare chissà<br />
cosa… (misteri <strong>del</strong> campionato italiano, ma meglio vincere così che contro avversari<br />
che si calano le braghe). La differenza l’hanno fatta i cambi di Inzaghi tanto che l’azione<br />
decisiva sfociata nell’autogol di Acerbi ha visto i tre subentranti (Lukaku, Keita e Lombardi)<br />
tessere la trama vincente.<br />
Riguardo al nostro premio Cuore di Lazio e alle pagelle relative alla gara contro gli emiliani<br />
si notano votazioni omogenee da parte dei due quotidiani sportivi presi in considerazione.<br />
Il migliore è stato il bomber Immobile, al suo ventesimo centro stagionale,<br />
seguito da Biglia e Lombardi. Nella classifica generale Immobile aumenta il suo vantaggio<br />
su Parolo e Felipe Anderson, ponendo una seria ipoteca sul primo posto finale.<br />
Riguardo ai criteri di valutazione abbiamo preferito scegliere la sommatoria dei voti piuttosto<br />
che la media, anche per premiare il giocatore che assomma più presenze e che<br />
quindi dimostra di avere maggiore continuità di rendimento e minore morbilità.<br />
Ricordiamo inoltre che la classifica <strong>del</strong> nostro premio è la risultante <strong>del</strong>le votazioni dei<br />
quotidiani sportivi più venduti, e cioè il Corriere <strong>del</strong>lo Sport e la Gazzetta <strong>del</strong>lo Sport, e<br />
che la classifica la potete anche trovare nel numero <strong>del</strong> <strong>settimanale</strong> Aquile, e che uscirà
venerdì 7 <strong>aprile</strong>, come al solito ricchissimo di servizi, tra cui quelli sulla partita contro<br />
il Sassuolo e il derby di ritorno di Coppa Italia, oltre ad inchieste importanti, in attesa<br />
<strong>del</strong> big match contro il Napoli da vincere ad ogni costo per alimentare il sogno Champions.<br />
Per chi volesse leggerlo è sufficiente visitare il sito www.cuoredilazio.it ed andare<br />
alla sezione magazine.<br />
Intanto ecco i prospetti, sia generale che quello relativo alla classifica di <strong>aprile</strong>, limitati<br />
alle prime posizioni dopo le trenta gare giocate dalla Lazio.<br />
CLASSIFICA GENERALE<br />
AGGIORNATA ALLA 30esima GIORNATA<br />
GIOCATORE PARTITE GIOCATE PUNTI TOTALI<br />
1) Immobile 29 376<br />
2) Parolo 29 361,5<br />
3) F.Anderson 28 354,5<br />
CLASSIFICA DEL MESE DI APRILE <strong>2017</strong><br />
GIOCATORE PARTITE GIOCATE PUNTI MESE<br />
1) Immobile 1 14,5<br />
2) Biglia 1 14<br />
3) Lombardi 1 14
Il debito <strong>del</strong>l’As Roma ed il<br />
silenzio degli onniscienti<br />
di Arianna Michettoni<br />
Il 28 Marzo, sulle pagine web de “Il Sole 24<br />
Ore”, è apparsa una notizia che proprio non<br />
ci ha lasciati indifferenti: a tal proposito, citando<br />
testualmente, si evince che: “As Roma<br />
paga in ritardo gli stipendi dei calciatori e allenatori.<br />
Il dato emerge dalla relazione finanziaria<br />
semestrale consolidata al 31 dicembre<br />
2016, chiusa con una perdita netta di 53,37 milioni,<br />
in peggioramento rispetto ai -3,42 milioni<br />
nello stesso semestre <strong>del</strong>l’esercizio<br />
precedente”.<br />
Ancora, nello specifico: “A fine 2016 il gruppo<br />
As Roma aveva debiti verso dipendenti e tesserati<br />
pari a 31 milioni, aumentati di 10 milioni<br />
rispetto al 30 giugno 2016. Questi debiti – dice<br />
la relazione approvata dal cda giallorosso –<br />
sono composti per 28,54 milioni da «emolumenti<br />
spettanti ai tesserati, per le mensilità di<br />
novembre e dicembre 2016» («interamente<br />
corrisposti – dice il documento – alla data<br />
<strong>del</strong>la presente relazione», che è <strong>del</strong> 28 febbraio<br />
<strong>2017</strong>) e per premi individuali maturati<br />
nella frazione <strong>del</strong>l’esercizio al raggiungimento<br />
di prefissati obiettivi sportivi”.<br />
Ad una situazione tanto grave dovrebbe – ma<br />
il condizionale è ormai d’obbligo, riferendosi<br />
alle alterne vicende giallorosse – costituire un<br />
campanello d’allarme tanto per i tifosi <strong>del</strong>la<br />
roma – cui tale disastro economico dovrebbe<br />
destare più di una preoccupazione – quanto<br />
per i sempre solleciti, se indagate altre realtà<br />
sportive, onniscienti opinionisti <strong>del</strong> calcio nostrano.<br />
Invece, il nulla: una notizia col potenziale<br />
<strong>del</strong>la prima pagina urlata, <strong>del</strong>l’allarme,<br />
<strong>del</strong>la corsa al salvataggio <strong>del</strong>la società capitanata<br />
da Pallotta viene relegata al fondo<br />
<strong>del</strong>l’opinione pubblica, ché tacerla è meglio
per non complicare la marcia trionfale <strong>del</strong>l’armata<br />
(brancaleone) romanista.<br />
Eppure sarebbe necessario non ignorare una<br />
fonte così autorevole in materia economica,<br />
dalle cui rivelazioni potrebbe scatenarsi un effetto<br />
domino di estrema importanza per la<br />
Serie A tutta: il ritardo nei pagamenti (o addirittura<br />
il mancato pagamento) comporta l’applicazione<br />
di una penalizzazione in classifica,<br />
con successivo stravolgimento <strong>del</strong>la lotta per<br />
le prime posizioni. Che la roma abbia un bilancio<br />
da profondo rosso è noto da anni, pur<br />
quando arrivò la tanto attesa sanzione <strong>del</strong>l’Uefa<br />
in merito alle violazioni dei parametri di<br />
fair play finanziario. Come mai si minimizzi il<br />
problema è pur di facile immaginazione: in<br />
quel che viene definita “distrazione di<br />
massa”, meglio spostare le attenzioni su immaginari<br />
testa a testa – nonostante portino, in<br />
campionato e nella partecipazione europea, a<br />
frustranti risultati. E poi tenere alta la tensione<br />
per la costruzione <strong>del</strong>lo stadio (non di proprietà),<br />
battibeccare sul futuro <strong>del</strong>l’allenatore<br />
(sembra chiaro che Spalletti sia fuori dal pro-<br />
getto giallorosso) ed aggrapparsi al nuovo<br />
asset societario – quando è invece evidente<br />
che l’arrivo di nuovi talent scout serva, senza<br />
ulteriori giri di parole, a concretizzare quanto<br />
riporta in chiusura il già citato articolo de “Il<br />
Sole 24 Ore”: “Il cda, guidato dall’a.d. Umberto<br />
Gandini, ha convocato l’assemblea dei<br />
soci per il 10 <strong>aprile</strong> <strong>2017</strong> per interventi sul capitale<br />
in base all’articolo 2446 <strong>del</strong> codice civile.<br />
Il cda propone di rinviare l’adozione dei<br />
provvedimenti ad una successiva assemblea.<br />
Se la Roma non fosse in grado di reperire risorse<br />
adeguate per «continuare la normale<br />
operatività», afferma il cda, «la società potrà<br />
fare affidamento sul realizzo dei suoi asset<br />
aziendali, e in particolare sui valori dei diritti<br />
pluriennali alle prestazioni sportive dei calciatori»”<br />
– ovvero capitalizzare plusvalenze in<br />
modo da diminuire le perdite.
Lazio in scioltezza, Roma<br />
distrutta, ora the FINAL countdown<br />
di Orlando De Rossi<br />
Simone Inzaghi, allenatore <strong>del</strong>la Lazio<br />
Termina con un netto 3-1 il volteggio <strong>del</strong>le aquile<br />
nella 28^ giornata di campionato Serie A TIM, le vittime<br />
sportive dei biancocelesti oggi sono i granata<br />
<strong>del</strong> Torino che subiscono le marcature di Ciro Immobile,<br />
Keita Balde Diao, Felipe Anderson.<br />
Inizia il volo famelico dei rapaci con carattere e determinazione,<br />
squadra posizionata in campo dalla<br />
supercoppia Inzaghi Massimiliano Farris con il solito<br />
3/4/1/2, con massima interscambiabilità dei ruoli, tra<br />
i giocatori <strong>del</strong>la S.S. Lazio c'e' magia c'e' complicità<br />
c'e' carattere.<br />
S.S. Lazio che piomba subito sulla sua preda e la<br />
chiude, come fa quasi sempre all'Olimpico, dentro la<br />
propria metà campo, non c'e' partita non c'e' ragione<br />
di esserci in virtù anche <strong>del</strong>le differenze plateali tecnico<br />
tattiche che le due compagini propongono in<br />
campo, il Toro concede diverse categorie ai biancocelesti.<br />
Bello l'impostazionismo difensivo che richiama il<br />
pressing <strong>del</strong>le punte granata e le rende inermi, Stefan<br />
de Vrij con Wesley Hoedt rendono partecipe Thomas<br />
Strakosha nel gioco arretrato, e da li inizia l'azione<br />
con Biglia che richiama il pallone ormai in fase solitaria<br />
pronto a velocizzare la manovra ed aprire le<br />
varie soluzioni di gioco.<br />
Bella come sempre la nostra S.S. Lazio, noi non abbiamo<br />
bisogno di battere squadre che si fermano, a<br />
noi piace la battaglia, ed il Toro ci ha onorato di questo<br />
e rendiamo grazie a Mihajlovic.<br />
Toro che comunque riesce a restare indenne fino alla<br />
fine <strong>del</strong> primo tempo, anche se le occasioni per passare<br />
in vantaggio le aquile ne hanno create diverse,<br />
soprattutto con Ciro Immobile che spreca un po per<br />
colpa sua ed un po per sfortuna.<br />
Radu deve cedere il campo a Lukaku per infortunio,<br />
sorte che poteva capitare anche a Biglia, per un<br />
brutto colpo preso da Iturbe, arbitro Mazzoleni insufficiente<br />
da subito e per tutta la gara con scelte a dir<br />
poco oscene.<br />
Dunque primo tempo che si chiude con reti inviolate,<br />
si riparte con Wallace al posto di Stefan de Vrij, che<br />
resta negli spogliatoi per un problema fisico.<br />
S.S. Lazio che riprende da dove aveva lasciato, ovvero<br />
dalla pressione continua che costringe il toro<br />
nei 35 metri difensivi.<br />
I frutti vengono raccolti quando ormai non il Toro non<br />
riesce più a venirne fuori in nessun modo, aquile ancora<br />
più decise e determinate che portano vari mucchioni<br />
dentro l'area di rigore di Hart.<br />
Palla che viene messa in area di rigore, spizzata di<br />
Moretti, e Ciro Immobile, spunta come un "rapace"<br />
alle spalle di tutti sul palo opposto e la butta in fondo<br />
alla rete.<br />
Curva Nord esplode con tutta la sua lazialità, e soprattutto<br />
con il suo LAZIALISMO ATTIVO, ovvero<br />
tutto quello che serve ad essere partecipi attivamente<br />
alla vita <strong>del</strong>la nostra amata S.S. Lazio.<br />
Partita che normalmente si sarebbe spenta, anche<br />
perchè dopo aver spaccato una partita dominata gli<br />
avversari potrebbero avere avuto un contraccolpo<br />
psicologico.<br />
Invece che ti fà il Toro, graffiato nell'animo, si butta
in avanti generosamente, e dopo che Liajc cede il<br />
posto a Maxi Lopez, proprio quest'ultimo mette in<br />
pari la gara sugli sviluppi di un calcio piazzato, dove<br />
di testa approfitta <strong>del</strong>la copertura approssimativa di<br />
Milinkovic e Senad Lulic, non è il primo gol <strong>del</strong> genere<br />
che si prende in questa stagione.<br />
Ma quando parlavo di valori impari tra i biancoceleti<br />
ed i granata, mi riferivo al fatto che Inzaghi ha potuto<br />
mettere in campo un giocatore come Keita Balde<br />
Diao.<br />
Il canovaccio non cambia mai, è sempre la squadra<br />
capitolina a tenere il pallino <strong>del</strong> gioco in mano, e comunque<br />
sugli sviluppi di un'azione di ripartenza la<br />
palla viene servita a Keita Balde Diao che con un tiro<br />
a giro mette alle spalle di Hart una palla disegnata<br />
dal Parmigianino.<br />
Partita e tifosi che riprendono fiato dopo la doccia<br />
gelata subita , al minuto numero 87 (una volta c'era<br />
uno che aveva quel numero con noi, me ne sono ampiamente<br />
dimenticato) la S.S. Lazio deve solo far scivolare<br />
il tempo.<br />
Invece no, di birra in corpo i ragazzi di Inzaghi ne<br />
hanno da vendere, e continuano nella loro supremazia<br />
fin quando anche Felipe Anderson trova il gol con<br />
un'azione che lo porta a tu per tu con il povero Hart,<br />
3-1 e partita chiusa.<br />
Strakosha in continua escaletion vero capo <strong>del</strong>la sua<br />
area, li comanda lui ed i suoi compagni lo sanno, cresce<br />
anche con il gioco con i piedi, sicurezza.<br />
Difesa veramente ermetica, soprattutto con Stefan de<br />
Vrij nel primo tempo, Belotti al cospetto di questo<br />
maestoso difensore sembra un gattino batuffoloso<br />
che ha bisogno di coccole,ministro <strong>del</strong>la difesa con<br />
incarichi agli affari interni.<br />
Wallace subentra a Stefan de Vrij, paga in principio<br />
qualche minuto di poco affiatamento con Wesley<br />
Hoedt ma il ragazzo ci sa fare e recupera, gran fisico,<br />
grande tenacia, e Belotti prende il coraggio di uscire<br />
dalla cesta a prendere un po di lattuccio, ma sempre<br />
ben controllato, muro.<br />
Wesley Hoedt quello che ha più margine di miglioramento<br />
di tutti, e continua a dimostrarlo, gasato dalla<br />
convocazione orange a volte esagera e imposterebbe<br />
tutti i palloni anche quelli che passano dai<br />
piedi di Biglia, a tutto c'e' un limite, alla tua crescita<br />
no, fosforo difensivo.<br />
Radu gioca poco purtroppo ma era in palla, peccato<br />
per il suo infortunio, gli subentra Lukaku che viene<br />
messo come esterno basso nelle primissime battute,<br />
ma poi spinge come un'ala corsa, potenza, e qualche<br />
distrazione, in generale prestazione di valore, predatore<br />
esterno.<br />
Centrocampo che è composto da calciatori di assoluto<br />
valore, cosi com'e' è il più completo <strong>del</strong>l'intero<br />
campionato, anche per rendimento dei suoi interpreti.Biglia<br />
prende una brutta botta da iturbe, nonostante<br />
claudichi per tutto il match riesce a dare il suo<br />
contributo, guerriero dal grande cuore, capitano insostituibile.<br />
Parolo, ma che Parolo fatti, tanti fatti, corre come<br />
sempre si inserisce come sempre e come sempre<br />
aiuta tutta la barca ad uscire fuori da ondate improvvise,<br />
Parolo è musica Metal, spacca.<br />
Senad Lulic, un pistone di una macchina di alta cilindrata,<br />
avanti e indietro, e poi sotto e poi sopra, e poi<br />
cross e poi si torna a difendere, e ala, e mezz'ala, essenziale<br />
.<br />
Basta vera spina nel fianco <strong>del</strong>la difesa granata,<br />
spinge come un forsennato partendo da una posizione<br />
altissima, spesso e volentieri più alto di felipe,<br />
il miglior campionato da quando indossa l'aquila sul<br />
petto, puntuale.<br />
Milinkovic, messo in una morsa da una gabbia, Mihajlovic<br />
ossessionato dalla sua posizione gli concede<br />
poco ma quello che gli riesce lo fa bene, non<br />
proprio la sua partita ma tanto lavoro oscuro, supermontagnaessenziale.<br />
Attacco irritante nelle scelte di interpretazione e di<br />
sviluppo <strong>del</strong>la manovra, spesso si concede un tempo<br />
in più alla giocata e si sbaglia, ma alla distanza esce<br />
fuori e vince la partita.<br />
Ciro Immobile innervosito dal questo dualismo<br />
creato a dovere dalla stampa, non c'e' dualismo Ciro,<br />
quello forte sei tu, magari il gallo lo diventerà, ma ora<br />
sei il più forte attaccante italiano, non sono il numero<br />
di gol che contano, ma anche quello che fai per la tua<br />
squadra.<br />
Sei un vero leader e la squadra te lo riconosce, mettitelo<br />
in testa tu ora, sei fortissimo, bomber azzurro.<br />
Felipe Anderson oggi torna su livelli eccellenti, a<br />
volte è come leggere una poesia incantevole, ma<br />
quando sbaglia le scelte è come se ti tirassero un<br />
secchio di acqua gelata, alla lunga però ha la meglio<br />
sulla fascia, ha la meglio quando si mette trequartista,<br />
ha la meglio quando imposta vicino a biglia, ma<br />
quanto sei poliedrico Pipe, il gol è il giusto premio a<br />
tutti i km che hai fatto, in fiducia.<br />
Keita Balde Diao, subentra al posto di Biglia, come<br />
sempre spacca, stravolge distrugge la partita.<br />
Non era al massimo <strong>del</strong>la condizione, e per fortuna<br />
pensa se fosse stato in forma, si inventa un gol che<br />
il miglior Del Piero potrebbe stringergli la mano, ed<br />
in barba ai soloni si mette sotto la curva a godersi i<br />
decibel che salgono, mentre commenta esterefatto<br />
la sua perla, bambino d'oro.<br />
Oggi la grande bellezza si chiama S.S. Lazio, sono<br />
contento che oggi si accorgono di Inzaghi, e poco<br />
conta se in ritardo, l'Inzaghismo prende piede a<br />
Marzo ma è nato a Luglio.<br />
Trenta sono i punti che mancano alla termine, perchè<br />
porsi limiti? Io credo in questa squadra che dimostra<br />
di avere un carattere infinito, e un'amalgama di spogliatoio<br />
un'alchimia magica, noi vi amiamo, e il LA-<br />
ZIALISMO CON L'INZAGHISMO SONO PRONTI A<br />
STUPIRE ANCORA. FORZA LAZIO SEMPRE!!
Cari qualcuno, purtroppo per<br />
voi la Lazio è viva e vegeta<br />
di Rodolfo Casentini<br />
E’ uscita la semestrale d’esercizio al 31 dicembre<br />
2016 <strong>del</strong>la Lazio che indica come la società<br />
abbia una posizione tranquilla e solida a dispetto<br />
dei tanti comunicatori contestatori, i quali si<br />
sono sperticate le dita a scrivere scenari apocalittici<br />
e disastrosi sul futuro <strong>del</strong>la Lazio: Ovvio<br />
che oggi 31 marzo a differenza di altre situazioni<br />
dove la semestrale o il bilancio complessivo indicava<br />
dei passivi, non vediamo articoli in merito<br />
e non vediamo speciali e tribune politiche sportive<br />
su come “sarà” e “come potremo” salvare la<br />
Lazio dal baratro. Ovvio che una notizia positiva<br />
che gioco forza ha bisogno di essere accompagnata<br />
da un riconoscimento altrettanto positivo<br />
verso la dirigenza attuale <strong>del</strong>la società, è dannatamente<br />
scomoda ai più e sicuramente non porta<br />
notorietà, attenzione, click, consensi, visibilità.<br />
Ovvio quindi che non deve essere messa in evidenza,<br />
ovvio che non deve prevalere su altre argomentazioni<br />
futili che però diventano per loro<br />
magia, fondamentali e di priorità assoluta. Ma ci<br />
rendiamo conto che stiamo sparando contro una<br />
massa di rappresentanti di categoria<br />
(per fortuna non tutti) che meritano solo compassione<br />
e una pacca sulla spalla con la classica<br />
frase di conforto “tranquillo, non è colpa tua…”,<br />
per cui chiudiamo qui la giusta e doverosa osservazione<br />
di quanta malafede circola nell’ambiente<br />
Lazio.<br />
Veniamo quindi a valutare sommariamente cosa<br />
ci dice questa semestrale come valori.<br />
Vogliamo premettere che tutto è valutato da tifosi<br />
e non da esperti in materia, ma sappiamo che<br />
altri illustri soloni <strong>del</strong> giornalismo, di cui però<br />
non troviamo traccia in nessun registro nazionale<br />
di giornalisti professionisti o pubblicisti e<br />
nemmeno lo troviamo nel registro <strong>del</strong>l’albo dei<br />
commercialisti, spesso e volentieri, quando tale<br />
relazione indica valori negativi, spreca fiumi di<br />
parole sui proprio articoli per fare valutazioni<br />
professionali e competenti.<br />
Noi da semplici tifosi andremo quindi a vedere<br />
cosa dice la semestrale e cosa ci fanno comprendere<br />
i numeri al suo interno.<br />
Qui se volete, trovate la pubblicazione <strong>del</strong>la semestrale<br />
in formato PDF e scaricabile da chiunque.<br />
http://www.sslazio.it/images/documents/investors/Relazione_S.S._Lazio_Sem._Cons._31.12.2<br />
16.pdf<br />
Partiamo dal primo dato che è il “risultato netto<br />
positivo” che al 31 dicembre 2016 è + 9,5 milioni<br />
di euro.<br />
Esso si va subito a confrontare con il saldo negativo<br />
di -12,36 milioni <strong>del</strong> bilancio consuntivo<br />
<strong>del</strong>la stagione 2015/2016 al 30 giugno 2016.<br />
Dal confronto tra i due dati notiamo che in questi<br />
primi sei mesi <strong>del</strong>la nuova stagione, si è recuperato<br />
tutto il saldo negativo e si è andati oltre di<br />
9,5 milioni, con un disavanzo positivo tra le due<br />
situazioni di ben 22 milioni e spicci.<br />
Così come noi allora sostenemmo che il negativo<br />
di 12 milioni era un negativo più che sostenibile<br />
e normale considerando la mancata partecipazione<br />
alle coppe europee con le conseguente entrate<br />
economiche, anche ora sosteniamo che un<br />
surplus positivo di 10 milioni circa , sono un<br />
buon risultato che rientra anch’esso nella normalità<br />
di una gestione di una società di calcio quotata<br />
in borsa. Indubbiamente però è quanto mai<br />
positivo rilevare che nonostante il mancato introito<br />
economico dovuto alle coppe europee, la<br />
Lazio è riuscita a sopperire molto bene il periodo<br />
andando a crearsi una situazione positiva di bilancio<br />
che in una proiezione annuale porterebbe<br />
la società a chiudere la gestione con un utile di<br />
circa 20 milioni di euro.<br />
Questa estate la Lazio, così come ci informa la<br />
tabella pubblicata nella semestrale a pagina 6, ha<br />
effettuato una campagna acquisti per 31,95 mi-
lioni di euro, comprando 6 giocatori ( vedi immagine<br />
tabella).<br />
Di contro nella sezione cessioni riscontriamo la<br />
vendita di 2 giocatori per un valore complessivo<br />
di 25,5 milioni di euro. Viene quindi naturale fare<br />
la differenza e arrivare al risultato che tra comprare<br />
e vendere in pratica la Lazio ha sborsato<br />
6,45 milioni di euro<br />
tabella<br />
Molti storceranno il naso di questo dato sostenendo<br />
che la Lazio in pratica non investe molti<br />
soldi sul mercato ma aspetta sempre di vendere<br />
i suoi giocatori per attivarsi negli acquisti.<br />
Noi riteniamo invece che quando accade questo<br />
tipo di situazione, ci dobbiamo rallegrare che alla<br />
fine <strong>del</strong> mercato, la Lazio sia riuscita con poca<br />
spesa ad allestire una rosa di tutto rispetto in<br />
considerazione <strong>del</strong>la sola partecipazione al campionato<br />
e alle poche partite di Coppa Italia qualora<br />
si arrivi alla finale. Tutti i tifosi sognano<br />
campioni forti dentro la loro squadra, scenari internazionali<br />
prestigiosi, tutto molto bello e vero,<br />
ma nel calcio di oggi certe situazioni si vivono attraverso<br />
situazioni economiche ben <strong>del</strong>ineate. E<br />
ogni club deve saper vivere e gestire la sua realtà<br />
economica al meglio senza andare a confrontarsi<br />
con le altre squadre e i loro bilanci, altrimenti non<br />
solo si perde di vista la propria gestione, ma si<br />
vanno a commettere più errori di quanti non se<br />
ne facciano normalmente.<br />
Un altro dato che spicca è la voce relativa all’entrata<br />
da “ sponsorizzazioni e pubblicità”, nota<br />
sempre messa in chiara evidenza in chiave sempre<br />
negativa da molti “analizzatori seriali” dei bilanci<br />
Lazio in questi anni.<br />
I tifosi spesso lamentano e contestano alla dirigenza<br />
il non avere da anni, uno “sponsor sulla<br />
maglia” che potrebbe a sentir loro e non solo<br />
loro, far entrare maggior liquidità da poter mettere<br />
a disposizione per esempio, nel calciomercato.<br />
Nella semestrale riscontriamo che ci sono entrate<br />
per 5,77 milioni complessive Anche qui volendo<br />
fare una proiezione logica sull’annualità,.<br />
Ci ritroveremmo ad avere un’entrata complessiva<br />
di fine stagione di 11,54 milioni di euro. Tutto<br />
questo senza sporcare minimamente la maglia<br />
da gioco.<br />
Ma molti diranno subito “ ma se hai anche lo<br />
sponsor sulle maglie ne avrai di più di soldi complessivi”,<br />
no non funziona proprio così.<br />
La Lazio ha scelto una strada fatta di partnership<br />
dove appunto tali entrate attuali sono derivate<br />
proprio dal fatto che non esiste un “main sponsor”<br />
cioè un’azienda che si mette più in evidenza<br />
<strong>del</strong>le altre. Tale situazione permette a tutte le<br />
parti pubblicitarie di essere visibile allo stesso<br />
modo e quindi di partecipare economicamente in<br />
quantità superiore rispetto alla presenza di una<br />
main sponsor sulla maglia. In buona sostanza,<br />
ragionando terra terra, noi ipotetici proprietari<br />
<strong>del</strong>la Lazio chi ce lo fa fare a sporcare la maglia<br />
con uno sponsor se quest’ultimo alla fine complessivamente<br />
non ci porta più entrate economiche<br />
di quelle che ho attualmente con la maglia<br />
bella pulita? Nessuna convenienza, quindi resto<br />
come sto. Per poter far entrare più soldi, tale<br />
azienda che vuole diventare mani sponsor, dovrebbe<br />
mettere sul tavolo, un’offerta economica<br />
che non solo vada a coprire le fisiologiche perdite<br />
economiche derivanti dalla meno esposizione<br />
economiche <strong>del</strong>le attuali azienda vista la<br />
visibilità differente, ma dovrebbe andare oltre<br />
l’attuale entrata che si ha senza appunto avere<br />
nessun sponsor sulla casacca da gioco, tanto da<br />
permettere complessivamente una maggiore entrata<br />
complessiva di quella attuale.<br />
capite da soli( o forse no sta a voi riuscirci) che<br />
non basterebbe trovare un mani sponsor da 3-5<br />
milioni l’anno, ne servirebbe uno che come minimo<br />
metta sul tavolo almeno 10-13 milioni<br />
l’anno, e all’orizzonte non si vedono tutte queste<br />
aziende disposte ad investire 40-50 milioni in<br />
sponsorizzazione in 3 anni, che è il minimo contrattuale<br />
da discutere quando si mettono tanti<br />
soldi così. Ecco quindi spiegato il perché la Lazio<br />
attualmente non ha uno sponsor sulla maglia,<br />
perché non c’è l’offerta giusta a sopperire il tutto<br />
e a far aumentare l’attuale entrata complessiva<br />
già acquisita.<br />
Tanto per fare un piccolo paragone con i dirimpettai<br />
<strong>del</strong> Tevere, loro pur con tutte le campagne<br />
pompate e strabilianti, hanno un introito pubblicitario<br />
di solo 1,8 milioni in più nella semestrale,<br />
ma in compenso hanno un bel -53,4 milioni di<br />
passivo nel rendiconto finale <strong>del</strong>la semestrale.<br />
Tale passivo si configura pur avendo avuto introiti<br />
europei con l’Europa League, con gli incassi<br />
dalle gare casalinghe 5 volte tanto il nostro<br />
tra campionato e coppe, con il merchandising<br />
superiore al nostro. Pensate un po’ che la loro<br />
proprietà ha dovuto fare un aumento di capitale<br />
per poter provvedere agli emolumenti di competenza<br />
che erano in forte ritardo e al limite <strong>del</strong>la<br />
sanzione amministrativa che avrebbe compor-
Cari qualcuno, purtroppo per<br />
voi la Lazio è viva e vegeta<br />
tato la penalizzazione in punti nella classifica attuale.<br />
Ci permettiamo di evidenziare la nota secondo<br />
noi dolente di questa semestrale e cioè le entrate<br />
derivanti dal Merchandising. Il dato scritto è un<br />
misero 634,24 mila euro che davvero non riusciamo<br />
a comprendere pur con qualche attenuante<br />
<strong>del</strong> caso come il continuo e martellante<br />
invito al boicottaggio di tutto il materiale ufficiale<br />
Lazio da parte <strong>del</strong>la comunicazione contestatoria.<br />
Una somma troppo esigua che meriterebbe<br />
un approfondimento accurato soprattutto nei<br />
confronti di chi ne è il responsabile di settore.<br />
Non è possibile che una società come Lazio con<br />
una piazza come Roma e con un bacino di tifosi<br />
sul tutto il territorio italiano di oltre 1 milione di<br />
unità, possa fatturare in sei mesi, appena 634<br />
mila euro. C’è indubbiamente qualcosa che non<br />
è andato nell’impostazione <strong>del</strong> marketing che<br />
deve essere riveduto e corretto al più presto.<br />
Ci sono poi le famose “ parti correlate” tanto care<br />
ai nemici giurati di Lotito.<br />
da sempre si indica come principale motivo <strong>del</strong>la<br />
non crescita qualitativa <strong>del</strong>la Lazio, le entrate<br />
<strong>del</strong>le aziende di Lotito fornitrici di servizi alla<br />
Lazio che appunto fanno parte <strong>del</strong>la voce <strong>del</strong>le<br />
correlate.<br />
In questa semestrale il costo complessivo di queste<br />
parti è di 2,47 milioni di euro in funzione <strong>del</strong>le<br />
seguenti aziende:<br />
Roma Union Security,<br />
Gasoltermica Laurentina,<br />
Omnia Service,<br />
Linda<br />
Snam Lazio Sud<br />
Bona Dea<br />
Sono le aziende di Lotito che corrispondo un servizio<br />
alla Lazio che quest’ultima comunque, dovrebbe<br />
acquistare ugualmente anche senza le<br />
aziende di Lotito, quindi ecco che il costo sostenuto<br />
dalla società sarebbe pressoché identico.<br />
Inoltre c’è da far osservare come queste aziende<br />
non è che intaschino le loro somme spettanti pulite,<br />
ma da queste somme devono poi a loro volta<br />
sottrarre i costi di azienda derivanti dal pagamento<br />
dei dipendenti che ci lavorano e dalle<br />
spese di gestione.<br />
Ricordiamo infine che tali costi sono sottoposti<br />
a revisione e controlla da parte <strong>del</strong>l’organo revisore<br />
dei conti che è una società esterna a Lotito<br />
e ad altri e che lavora per conto <strong>del</strong>la CONSOB<br />
che è l’ente ultimo a mettere e dare l’approvazione<br />
di un bilancio o relazione provvisoria così<br />
com’è la semestrale.<br />
Capitolo a parte è la US Salernitana che riceve<br />
dalla Lazio in questi sei mesi per “per l’utilizzo di<br />
diritti commerciali e pubblicitari nell’obiettivo<br />
anche <strong>del</strong>l’impiego e valorizzazione <strong>del</strong> proprio<br />
patrimonio sportivo soprattutto <strong>del</strong> settore giovanile.”<br />
La cifra di 730 mila euro, in pratica una<br />
“società satellite” ufficiale.<br />
Può sembrare tanto agli occhi dei tifosi e non necessario,<br />
ma avere una società satellite ufficiale<br />
e per di più militante in una lega professionistica<br />
, porta dei vantaggi tecnici notevoli. Basti pensare<br />
a Strakosha che lo scorso anno ha fatto gavetta<br />
a Salerno per poi rientrare alla base e<br />
attualmente il portiere titolare <strong>del</strong>la Lazio. Oppure<br />
i giocatori che attualmente non in prestito alla<br />
squadre campana come Minala, Ronaldo Pompeu,<br />
Luis Felipe, oppure come l’attuale allenatore<br />
Bollini. In passato hanno militato i vari Pollace,<br />
Brce, Oikonomidis, Tounkara, Mendicino, Tuia,<br />
Berardi, Perpetuini, Iannarilli. Tutti giocatori che<br />
hanno potuto nel tempo, farsi le ossa in una<br />
piazza importante e attualmente da un paio<br />
d’anni, in serie B dove anche altri giovani <strong>del</strong>la<br />
Lazio stanno trovando il loro spazio e si stanno<br />
facendo le ossa <strong>del</strong> mestiere<br />
In conclusione, da semplici tifosi quali noi siamo,<br />
siamo comunque riusciti a verificare che la Lazio<br />
al momento, gode di una buona salute economica,<br />
di un buon rendiconto complessivo che<br />
speriamo sia confermato alla chiusura <strong>del</strong>la stagione,<br />
magari con qualche dato superiore alle<br />
aspettative di ora.
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