Voci Di Moda 34^ edizione

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Il Gatto e la Volpe RistoRante - PizzeRia Vincitore del Concorso indetto da “La Gazzetta della Martesana” come MIGLIOR PIZZA, “Il Gatto e la Volpe” si conferma ancora una volta una delle migliori pizzerie, per qualità e servizio, frutto di un’esperienza di oltre 20 anni. Ma Gino Corvino, il proprietario, non dorme sugli allori e, insieme alla sua compagna Mary, alla sempre gentilissima Patty e al resto del suo staff, pensa e si aggiorna per dare sempre il meglio e aggiungere novità e qualità al menù già ricco di cose buone. La nostra cucina comprende sia carne che pesce, oltre alla pizza. Le specialità che offriamo sono: pizza Contadina, preparata con la pasta verde e con quella integrale, e quelle a tema, come la pizza Mangiafuoco, Pinocchio e Fata Turchina. Fra i piatti offriamo: penne alla vodka, maccheroncini profumati, bavette all’astice, penne all’arrabbiata, orecchiette alle cime di rapa, triangoli di spada, spaghetti ai frutti di mare e tanti altri tipi. Per quanto concerne la carne prepariamo squisiti manicaretti come salsicce con fagioli, le classiche costate o fiorentine; inoltre abbiamo una lista di vini molto ricca. Il locale è ampio ed accogliente con due ampie sale climatizzate. Importante la presenza di due forni e della nuova griglieria per le specialità di carne”. Ultima novità! Gino si sta preparando per effettuare a breve il servizio a domicilio delle pizze e di tutto ciò che il menù offre, con la possibilità di poter ordinare ed assaggiare a casa vostra i primi piatti, la carne, il pesce e ogni altra prelibatezza della sua cucina! CHiUso iL maRtedì 18 Via XXIV Maggio, 6 MELZO (MI) - Tel. 02 9550671 www.pizzeriailgattoelavolpe.it ginocorvino@virgilio.it
Colazione al Grand Hotel con Marina Ripa di Meana Non capita tutti i giorni di conoscere da vicino un personaggio come Marina Ripa di Meana. Di solito la vedi sulle copertine dei giornali, oppure in televisione quando è ospite dei talk show. Provate quindi ad immaginare quando, per una serie di coincidenze fortuite, mi sono ritrovato, non solo a chiacchierare con lei, ma a presentare il suo nuovo libro “Colazione al Gran Hotel – Moravia, Parise e la mia Roma perduta” – edito da Mondadori, nella splendida cornice dell’Hotel Europa di Abano Terme. Se nei suoi libri precedenti avevamo conosciuto una Marina Ripa di Meana brillante, spumeggiante, in questo nuovo capitolo della sua autobiografia in perenne aggiornamento, il tono narrativo, pur mantenendo un ritmo vivace, vira in modo piacevole verso la nostalgia ed il ricordo di un amicizia profonda che l’ha legata a due nomi fondamentali della letteratura italiana moderna: Alberto Moravia e Goffredo Parise. L’autrice ha iniziato la sua presentazione con queste parole ”Verso la metà degli anni 70 mi sistemai per alcuni mesi a Roma al Grand Hotel. Fu un periodo della mia vita fuori dal tempo. Non avevo una lira in tasca, ma vivevo come una miliardaria viziata e coccolata. Per alleviare quella specie di clausura di lusso, invitavo spesso a colazione due amici: Alberto Moravia e Goffredo Parise. Questi due uomini sono stati la mia università di vita, i miei Dio-scuri, i miei cavalieri del cielo, complici di avventure, i miei paladini e , più tardi, i miei testimoni di nozze.” Dal pubblico scatta subito la prima domanda ”Come vi siete conosciuti?” “Con Parise in casa di amici. Avevo una piccola imperfezione ad un dente che notò subito. Di solito gli uomini guardano altro, lui invece era un acuto osservatore. Moravia invece lo conobbi al Bar Rosati di Roma , un importante luogo di incontri di quei tempi. La nostra è stata un’amicizia durata oltre trent’anni. E’ vero, eravamo un insolito terzetto, più diversi di così non si poteva essere, ma ci incontravamo quotidianamente, spesso nei luoghi dove, a quell’epoca, si svolgevano gli avvenimenti della dolce vita romana e ci si scambiavano pettegolezzi, racconti, confidenze, e ci si sosteneva a vicenda come solo gli amici sanno fare” Il pubblico rimane affascinato da un personaggio come Marina Ripa di Meana anche perché quello che ha descritto durante la serata, è il ritratto di un’epoca irripetibile e di un ambiente tra mondanità e cultura in cui ci si divertiva davvero. “A quel tempo a Roma si viveva con niente, si campava di fantasia.” Le domande del pubblico diventano sempre più fitte e prendendo spunto da una delle copie del libro vicino a lei, Marina si lascia andare ad una serie di aneddoti che riguardano personaggi come: Gianni Agnelli, Henry Kissinger, Liz Taylor, Pier Paolo Pasolini, Elsa Morante. Ma in primo piano ci sono sempre loro. Moravia e Parise con le loro abitudini di vita, di scrittura, ma anche dei loro amori, i loro odi, le loro discussioni, i cibi preferiti. Aspetti privati di due grandi uomini che fino ad ora nessuna biografia aveva mai raccontato. In sottofondo, ma sempre presente, c’è un altro grande amore di Marina Ripa di Meana: Roma . Ha voluto citarla nel sottotitolo del libro “La mia Roma perduta”, ed è una città che ama in maniera profonda, quasi viscerale. Dispiaciuta nel vederla così cambiata in questi anni E’ proprio vero, leggere un libro è una cosa, sentirne parlare dalla viva voce del suo autore o della sua autrice come in questo caso è un’altra. Ed è uno stimolo per approfondire la lettura e la conoscenza. Una volta terminata la serata, dopo l’incontro con i lettori, gli autografi e le foto di rito. Ho chiesto a Marina Ripa di Meana ”Dopo questo libro cosa farà?” e lei guardandomi con i suoi occhi diretti e sinceri, sorridendo mi ha detto ”Le rispondo con il titolo del mio penultimo libro “Invecchierò ma … con calma.” Un personaggio unico e straordinario per una serata da incorniciare. Ps … un cordiale ringraziamento anche al sig. Francesco dell’Hotel Europa di Abano terme per il prezioso contatto e per la gentilezza sua e del suo staff. di Fabio Villa Il nostro direttore Fabio Villa con Marina Ripa di Meana 19
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