ARCOBALENO
voci e percorsi delle branche assoraider
Periodico dell’Associazione Italiana di Scautismo Raider - www.assoraider.it N°1 Anno XXIII - gennaio 2017
Poste Italiane SpA - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L.353/03 (conv. in L.27/02/2004) n° 46 art. 1 comma 1 - DCB Cagliari
all’interno:
Gioca con Bagheera
Vita di Pattuglia
L’inno del CNE 2017
Verso il Rovermoot
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è dedicata ai giovani
e a tutti coloro che
intendono reagire
al dilagare di egoismi e
vogliono dimostrare la
possibilità di una
fraternità mondiale
come quella scaut.
La rivista contiene inserti
riservati ai lupetti,
esploratori ed esploratrici,
rover e scolte,
raider e nautici.
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Anno XXIII - Numero 1 - gennaio 2017. Autorizzazione del Tribunale di
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perché seguano
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Questo numero è stato consegnato alla stampa il 25.01.2017
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RUBRICHE ALL’INTERNO:
RUBRICHE ALL’INTERNO: Hathi Racconta
Hathi Racconta Gioca pag. con 5 Bagheera
Gioca con Bagheera pag. Baloo 6 Risponde
Baloo Risponde Girnalista pag. 7 del Mese
La Zampa di Akela pag. La 8/9 Zampa di Akela
Disegnando qua e là ... pag. 10
Kaa-pacità
Kaa-pacità pag. 11/12
Le “Curiosi Cub”
3
Era una fredda mattina d’inverno. Mowgli era ancora assopito e sognava candidi
di neve. Lì nella Giungla mai se ne erano visti, eppure ne aveva sentito
parlare: alcuni avvoltoi, amici di Chill, che avevano viaggiato in lungo ed in largo,
esplorando tutti i cieli del mondo, gli avevano raccontato di quella meraviglia
chiamata neve. Mentre ancora era immersa nei sogni, una piccola , con le
corna scheggiate, consunte da intemperie e vecchiaia, mise la testa nella tana.
Era buio, poiché il era appena spuntato dalle colline ad est e la sua luce era
tenue e bruna, insufficiente a rischiarare quella grande tana. Così, la non
vide Mowgli, né si accorse degli ossi rosicchiati, posti ed ammucchiati in un lato
della tana stessa. Entrò e si accomodò contro la parete di roccia, molto vicino a
Mowgli. Tremava, la . Aveva corso tutta la notte al freddo ed al gelo; veniva
da molto lontano. Stava scappando dall’uomo. Aveva perso il suo piccolo e la
sua compagna durante la corsa ed ora era sola, sperduta, ma per il momento al
sicuro. Una folata di vento freddo entrò all’improvviso nella tana e svegliò il cucciolo
d’uomo con un sobbalzo. Anche lui aveva freddo, perché non si era coperto
abbastanza e ora se ne accorgeva. Mentre gli occhi si abituavano alla debole luce
del giorno, Mowgli vide l’ombra della proprio a pochi passi dal suo giaciglio.
Pensando che fosse una bestia che aveva osato invadere la tana senza permesso,
mentre i suoi fratelli erano a caccia, si avventò ringhiando su di lei.
Proprio mentre stava per afferrarle il collo, Mowgli si accorse che si trattava di
una vecchia e così il suo balzo cadde a vuoto, poco distante dalla creatura.
Mowgli svegliò dolcemente la la quale inizialmente sembrò allarmata, ma
poi, vedendo Mowgli sospettoso ma non ostile, decise di raccontare tutta la storia
dall’inizio. Mowgli ascoltò con attenzione ogni parola e ripensò all’accoglienza
che avevano riservato a lui i , quando era ancora un cucciolo, solo,
sperduto ed impaurito. Mowgli, allora, accolse la e le disse che sarebbe
potuta rimanere lì finché avesse desiderato, perché in quella Giungla erano tutti
dello stesso sangue, erano tutti fratelli e tutti si volevano bene. Nessuno avrebbe
fatto del male alla ed ella sarebbe stata come un fra i .
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4
...Gioca con
Bagheera
Con l’aiuto di uno smartphone scannerizzate
i codici qui sotto, è molto semplice. Chiedete ad
un adulto di aiutarvi a scaricare l’applicazione
QR Code Reader, una volta scaricata potrete
scannerizzare i codici con facilità e scoprire cosa si
nasconde. Completate poi le domande accanto ai codici
...Buon Divertimento!!!
Quanti animali ci sono?
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Di quali animali si tratta?
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In che habitat vivono?
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Quanti animali ci sono?
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Di quali animali si tratta?
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In che habitat vivono?
Quanti animali ci sono?
Quanti animali ci sono?
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Di quali animali si tratta?
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Di quali animali si tratta?
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In che habitat vivono?
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In che habitat vivono?
Baloo Risponde
5
Lupi è appena
passato
Natale!!!! Come
avete fatto
l’alberello??
come l’avete
decorato ???
Siiiii Baloo !!
Il mio era alto
fino al soffitto,
sembrava un grattacielo
!!
Era tutto argentato
e blu, con le lucine
colorate!!
Vedete lupi,
il mondo è
grandissimo e
ci sono tante
culture!
Per esempio
qualcuno lo
festeggia dopo il
25 Dicembre, qualcuno
non lo festeggia proprio,
qualcuno non fa l’albero,
qualcuno va addirittura
a fare il bagno al mare
perché da loro fa tanto
caldo !!!
Noi faremo sempre
i bravi!!!
E augureremo
sempre Buon Natale
a TUTTI !!!!
Anche io l’ho
fatto Baloo!!
Però - poi sono
andata a casa
di un compagnetto
ed ho visto che
lui non l’aveva
fatto e mi ha detto
che non festeggiava
il Natale!! Ma com’è
possibile ???
Davvero Baloo ???
Ma Babbo Natale come fa
a sapere chi festeggia o
no il Natale ??
Babbo Natale sa
tutto e sa anche se
state facendo delle
Buone Azioni!!!
Quindi non preoccupatevi,
il nostro vecchio
con la barba
bianca porta regali
a tutti, ma proprio a
tutti i bimbi buoni!
Ne sono
certo!!! ...
Buona Caccia
a tutti voi
LUPIII !!!
branco Alba D ' oro - SEZ. DI BARLETTA
6
Giornalista
del mese
Anna Curiello
Branco Giungla Viva
Sez. Barletta
Giornalista
7
del mese
Io mi chiamo Veronica,
sono una lupetta del Branco Waingunga della Sezione Cagliari 1 e sono
capo muta. Vi voglio raccontare alcune cose che sono successe nell’ultima
uscita di branco. Il 27 novembre 2016 siamo andati a Nurri, nel parco di San
Luigi, un paesino situato in collina nell’interno della Sardegna, al confine
tra la provincia di Cagliari e la Provincia di Nuoro. I vecchi lupi chi hanno
fatto indovinelli e sfide, era anche un modo per ripassare le cose già fatte.
Mentre stavo correndo per cercare la nuova “Bagheera” ho preso una
storta, ma non so come ho fatto a continuare a correre perché la caviglia mi
faceva malissimo. A proposito, abbiamo anche una nuova Akela! Per il fuoco
di bivacco dovevamo preparare una scenetta con la mia muta. Non dico
nomi, ma c’era un lupo che non voleva fare nessuna scenetta tra quelle che
proponevamo. Abbiamo fatto ad alzata di mano, e tutti l’hanno alzata tranne
lui. Ci stavamo guardando negli occhi pensando che quel lupo era un pò
“tanto” noioso. Un altro lupo disse che se non voleva fare quella scenetta si
sarebbe arrangiato, perche tutti volevamo farla. Lui se ne andò via, ma dopo
un po’ ritornò. Alla fine al fuoco abbiamo fatto quella scenetta, è andata
benissimo! Ci hanno pure cantato: Bravi, bravi, bravissimi!!!
Ero contentissima, non so come ma ce l’abbiamo fatta!
Mi piace tantissimo stare agli scaut!
branco LUNA PIENA - Sez. DI TARANTO 2
8
La Zampa
di Akela
1 a ZdA del 2017... LUPI SIETE PRONTI ???
Quest’anno Akela per le sue zampe vi proporrà dei
consocrsi divertentissimi ... e si aspetta una numerosa
partecipazione ... in palio tantissimi premi.
Fumettando siamo tutti
della stessa Giungla
Vi chiediamo di sfoderare le
vostre doti creative e di inventare un
fantastico fumetto
Come Fare ??? Ve lo spiego in poche righe :
CHI PARTECIPA? Il singolo lupetto
QUANDO SCADE IL CONCORSO? Avete
tempo per inviare il materiale fino alle 23:59
del 31 marzo 2017 e i vostri vecchi lupi lo
invieranno a noi...
IN COSA CONSISTE IL CONCORSO? Lupi,
singolarmente, dovrete realizzare un fumetto
composto da 12 vignette con protagonisti dei
lupetti che si confrontano con altri bambini
di popolazioni differenti anche appartenenti
a religioni differenti dalla vostra. Provate
a disegnare una storia di fratellanza o una
storia in cui tutti i popoli del mondo u giorno
possano vivere serenamente insieme.... scatenate
la vostra fantasia...
UN PICCOLO AIUTINO??? Chiedete ai Vecchi
Lupi o ai vostri genitori di raccontarvi
qualche storia se avete bisogno di esempi,
potete parlerne anche con i vostri amici a
scuola.
UNA GIURIA BIZZARRA... Non è necessario che
abbiate frequentato l’accademia delle belle arti
per il disegno , a noi interessa la bellissima storia
che ci racconterete attraverso i fumetti... IMPOR-
TANTE!!! Il fumetto vincitore sarà pubblicato nello
spazio riservato ai fumetti sul giornalino JAW...
UNA VOLTA TERMINATO IL VOSTRO FUMETTO,
COSEGNATELO AI VECCHI LUPI CHE LO INVIE-
RANNO ENTRO LA SCADENZA ALL’INDIRIZZO:
jaw@assoraider.it
Kaa-pacità 9
BUONA CACCIA a Tutti CARI LUPI ! Come ssssstate ? Ssssssono
appena finite le fesssste e io non sssssono ancora ssssstanco
di mangiare, di quesssssto periodo non sssssi vede nemmeno una
Bandar. Per quessssto ho imparato a cucinare e oggi voglio inssssegnarvi
una ricetta buonissssssssima!!! SSSSSSSSSSSSSSSemplice e
velocissima. Prova ssssssssssssse vuoi a dargli una forma strana, magari
un cuore o una Testa di Lupo ... SSSSSSSSei un vero cuoco... provaci!!!
Ingre
dienti:
Biscotti 150g
PASSO UNO
Frulla i biscotti con l’aiuto di un
adulto, quando sono ben sbriciolati,
aggiungi il burro e fai un impasto.
Ricotta 200g
PASSO DUE
Prendi una tortiera e
stendi l’impasto di biscotti e
burro su di essa.
Panna
Fresca 100g
Burro q.b.
Zucchero 90g
Uova fresche 2
PASSO TRE
In una ciotola sbatti i tuorli delle uova con lo
zucchero, quando sono spumosi aggiungi la
ricotta, la panna e gli albumi montati. Versa nella
tortiera l’impasto e lascia in frigo per almeno 3
ore. P.S. Anche per montare le uova fatti aiutare
da un adulto!
PASSO QUATTRO
Guarnisci e decora la cheesecake come
meglio preferisci (per esempio con la
nutella, o con la marmellata)
Preparando questa torta, potrai
organizzare una merenda per i tuoi fratellini,
per un attimo di riposo e recupero
energie, durante le cacce piu' grosse!
Mandaci una foto della tua creazione!
BRANCO Jungle crafts - SEZ. DI SAN SEVERO
10 Kaa-pacità
B
Buona caccia miei carissimi lupi!! Ultimamente
ho taaanta tanta fame... Mi ssssento vuoto come
un pozzo asciutto... Sssssse volete mangiare
inssssssieme a me, vi inssssssegnerò a preparare un piatto
ssssssemplice, buono, ma ssssssoprattutto ARTISSSSSSTICO!!!
E dato che mi ssssssomiglia, gli ho dato il mio nome...
Kaa
di
Verdure
Ingredienti:
1-2 cetrioli,
1-2 carote,
1-2 pomodori piccoli,
6-7olive snocciolate
FASE 1 - Un buon
CUOCO inizia sempre lavandosi
le ZAMPE! Subito
dopo lavate anche
le verdure.
FASE 2 - Ora dovrete
usare un pelaverdure e
un coltello con la punta
arrotondata, quindi lavorate
sotto gli occhi di un
adulto. Pelate la carota e il
cetriolo; per quest’ultimo
lasciate la buccia verde
sull’estremità‡ in cui vedete
una piccola codina... Sarà‡ la
lingua del nostro Kaa! Per
renderla biforcuta tagliatela
a metà‡ in lunghezza.
FASE 3 - Tagliate il cetriolo
in rondelle di circa 4
cm; la carota e il pomodoro
in rondelle di circa 1 cm.
Cercate di fare le rondelle
tutte dello stesso diametro!
Tagliate anche due piccole
rondelle di oliva.
FASE 4 - Alternate a
vosto piacere le rondelle di
pomodoro, carota e cetriolo...
Naturalmente fate cominciare
il vostro Kaa dalla
testa; qui dovrete posizionare
due piccole rondelle
di carota e di oliva, così il
nostro Kaa avrà‡ anche gli
occhi! (perchè si incastrino
bene gli occhietti, potete
scavare leggermente nella
buccia del cetriolo)
Conclusione!!
ECCO FATTO IL NOSTRO
KAA DI VERDURE!
BUON APPETITO LUPI!!!!!!!!!!
Le "Curiosi Cub"
dai Voli di Chil
"Il Viaggio di Pakomaria"
Cari Lupi quest’anno le vostre cacce, quelle grandi insieme ad altri Branchi,
saranno caratterizzate da una missione molto importante, ci serve il vostro aiuto
per aiutare alcuni Bambini ad arrivare nel nostro pianeta ... solo voi potete farlo!!!
Il primo bambino, di nome Pakomaria è stato trovato e salvato. A farlo sono stati
i valorosi lupi della Sardegna ... vi raccontiamo cosa è successo.
Sardegna 23/10/2016. Sin da piccolissimo, Pakomaria si era sempre
distinto per la curiosità che spesso lo aveva portato a non riscuotere
la buona considerazione della sua gente. Abitava in un paese di nome
“MONOTONIIA” , un’isola del pianeta “UFFA” (non più di due galassie da quì).
Su quest’isola, gli usi erano un po’ insoliti … I bambini venivano educati ad
esser tutti uguali fra loro: stesso piatto preferito, stesso cantante preferito (che
poteva decidere il vincitore di X-Factor), stesso cartone animato, stessa squadra
di calcio preferita (il campionato poteva vincerlo solo lei), tutti i cagnolini
si chiamavano “CANINI” e tutti i gatti si chiamavano “GRATTINI”… Insomma …
tutti rigorosamente simili fra loro per evitare che vi fossero problemi di ordine
pubblico. Pakomaria era diverso ed i suoi genitori sapevano che questo, in quel
paese lì, avrebbe creato dei problemi. Era molto fantasioso ed intraprendente e
certamente al gelato al limone con scaglie di fragola arrostita preferiva gelato
al lampone con spruzzatina di mandorla (era proibito ordinare al gelataio un
gusto diverso dal primo … ma lui ci provava sempre. Inutile dirvi quante occhiatacce
gli procurava).
Un giorno, la combinò proprio grossa: un forestiero (proveniente dal pianeta
terra e con uno strano fazzoletto ripiegato in modo strano intorno al collo) era
di passaggio dalle sue parti e si fermò nella locanda del papà di Pakomaria.
Era un uomo dall’aspetto non comune e Pakomaria ne fu subito attratto perché
pensò che potesse raccontargli tante cose del posto dal quale proveniva.
Nessuno gli si avvicinava … neanche il padre di Pakomaria che si limitava a
brevi frasi telegrammate. Pakomaria passò la serata a scrutarlo di nascosto e lo
straniero, il giorno dopo, ripartì. Il forestiero, in fondo, si era accorto che il ragazzo
non poteva fare a meno di staccargli gli occhi di dosso la sera prima, ma
aveva anche capito che, se si fosse avvicinato a lui, lo avrebbe messo nei guai;
per questo motivo, aveva lasciato per lui un libro in assoluto segreto … glielo
aveva passato di soppiatto mentre partiva per non far più ritorno.
Pakomaria tornò a casa frenetico… non vedeva l’ora di aprirlo.
Si trattava di un libro riguardante le meraviglie del pianeta dal quale lo straniero
proveniva e Pakomaria ammirò quanta bellezza e quanta diversità vi fosse
11
12
Le "Curiosi Cub"
dai Voli di Chil
al mondo mentre lui era obbligato a vivere in un posto in cui nessuno accettava
alcun tipo di diversità. Corse subito in piazza e cominciò ad urlare a tutti la novità
scoperta: esisteva un posto da qualche parte nello spazio in cui gente che
professava religione differente viveva nella stessa città e frequentava la stessa
scuola, in cui si parlavano lingue diverse ed in cui (quasi) tutti si accettavano e
apprezzavano le differenti idee e gusti che un bimbo poteva avere.
Esisteva un posto così
bello e sperava che anche
“MONOTONIIA” sarebbe
diventata così se solo
avesse saputo dell’esistenza
di quel posto.
Il sindaco del paese sentì
Pakomaria vaneggiare e
ne ordinò immediatamente
l’arresto. Pakomaria fu
rinchiuso in una casetta
in cima ad un monte e lì
sarebbe rimasto finchè
non fosse rinsavito.
Urlò talmente tanto le sue
ragioni che nessuno dormì
per tre notti … finchè
il sindaco, esausto, non gli fece una concessione: “hai un anno di tempo per capire
come metterti in contatto con questa fantomatica terra e per convincerci
che esiste veramente un posto del genere e che ci siano degli effettivi vantaggi
a comportarsi come loro. Non ti sarà consentito di uscire da quella casetta però
… non vorrei che ti venisse in mente di scappare e che la tua follia colpisca anche
gli altri bambini!” Pakomaria è riuscito a mettersi in contatto con noi dopo
tanti tentativi ma il segnale è ancora molto debole.
Ora è necessario aprire la porta intergalattica che consenta alle nostre galassie
di mettersi in contatto e comunicare in maniera più tranquilla.
Serve quindi tanta energia per aprire le ante di questa porta. I lupi sono stati
davvero bravi, hanno ritrovato attraverso 2 giochi il piccolo Pakomaria, adesso
non aspettiamo altro che incontrare i lupi delle altre realtà per continuare
il nostro viaggio e la scoperta di altri personaggi. Tenetevi pronti ... arriveremo
presto a consegnarvi la Missione.
Sforzati sempre di vedere ciò che
splende dietro le nuvole più nere.
L’infiorata di APRILIA
14
Buona Caccia!. Il 25 giugno 2016 l’Alta Ptg
delle Tigri del Reparto Pegaso ha partecipato
all’attività di volontariato per
la realizzazione dell’infiorata di Aprilia, che gareggiava
per il guinness dei Primati per l’Infiorata
più lunga al mondo.
Siamo arrivate lì alle 17.00 ed abbiamo conosciuto
Eleonora, una ragazza molto esperta di infiorate,
che partecipa tutti gli anni a diversi eventi
del genere poiché – ci ha spiegato – ci vuole molta
esperienza ed una scuola apposita per diventare
“Mastro Fioraio”: infatti ci vogliono 10 anni
per diventare capo pezzo 5 invece per presentare
da solo il quadro, 5 per diventare ufficialmente
mastro fioraio.
Tutta l’infiorata era divisa per blocchi, ai quali
sono stati assegnati gruppi di persone per posizionare
i petali su disegni già preparati dall’organizzazione;
Eleonora ci ha spiegato che alla
famosa infiorata di Genzano, si usano anche altri
materiali oltre i petali, ma che, in questo caso,
non si poteva fare per via del regolamento del
guinness.
È stata un’attività molto bella e molto particolare
e ci siamo divertite molto anche se non era
propriamente scout, ma nell’ottica del volontariato
per la città di Aprilia che aveva un obiettivo
da raggiungere ed ha chiesto aiuto anche a noi!
Buona Caccia!
Alta Ptg. del Reparto Pegaso - Lido dei Pini
Vita di
PATTUGLIA
Incarichi di Pattuglia
15
Da ora in poi, terminati i principali POSTI D’AZIO-
NE, andremo a occuparci di quelli che sono gli
INCARICHI DI PATTUGLIA. La differenza sostanziale
tra i due è che gli incarichi DEVONO DURARE NEL
TEMPO! Il capo PTG che non è soddisfatto di un determinato
incarico provvederà ad insegnare il più possibile al
pattugliotto responsabile di quell’incarico.)
Il Capo Pattuglia non ha un vero e proprio incarico, essendo
il ruolo di Capo un incarico, ma è il punto di riferimento
di tutta la Pattuglia. La responsabilità maggiore del CP è
quella di creare, coltivare e accrescere lo spirito di pattuglia,
organizzarne la vita in sede e al campo, insegnando il
più possibile ai piedi teneri, motivando tutti i pattugliotti
per la progressione orizzontale e verticale senza dimenticare
la sua!
È un ruolo difficile quanto bellissimo perché dovrà sicuramente
conquistare la fiducia della pattuglia, esserne il
fulcro e non il “boss” e perché facendo così creerà lo spirito
di pattuglia essenziale per la vita di tutti i giorni!
Boss
Leader - Capo Pattuglia
Ricordiamo:
SE IL
CAPO PTG
CORRE,
LA PATTUGLIA
CAMMINA.
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SE IL
CAPO PTG
CAMMINA,
LA PATTUGLIA
È FERMA!
16
#Jedicontest16
#Jedicontest16
#Jedicontest16
#Jedicontest16
#Jedicontest16
#Jedicontest16
#Jedicontest16
17
#Jedicontest16
#Jedicontest16
#Jedicontest16
#Jedicontest16
#Jedicontest16
#cne17contest
#Jedicontest16
STOOOOOP! ...STOOOOOP! ...STOOOOOP! ...STOOOOOP! ...STOOOOOP! ...
Il #Jedicontest2016 termina con questo numero di arcobaleno! Grazie per aver condiviso i
momenti più belli di vita di pattuglia! MA…dal prossimo numero grandissima novità, parte il
#cne17contest - stesse modalità, stesse regole però ora condividete su Instagram come la
vostra Ptg si prepara al Campo Nazionale Esploratori!
18
La Tecnica del
Froissartage
l’attrezzatura
necessaria
Doppio metro. Segaccio.
Trivelle (una grossa da 40
mm, una piccola da 20 mm).
Scalpello. Raspa. Piana: per
scortecciare e piallare.
Accetta. Lima triangolare per
affilare l’accetta. Succhiello.
Mazzetta. Martello ... etc. etc.
Il Froissartage è una tecnica che permette
di realizzare delle costruzioni di legno
senza utilizzare corde o cordini ma
utilizzando cavicchi in legno, incastri, cunei
e fori. Il termine stesso deriva dal nome del
suo inventore, il francese Michele Froissart.
Questa tecnica ha il vantaggio di non essere
sensibile all’umidità, come lo sono invece le
legature, e consente degli assemblaggi rigidi
molto solidi (utili ad esempio per tanti tipi di
costruzioni al campo ma anche in sede).
L’assemblaggio dei pezzi avviene infatti praticando
dei fori, infilando i pezzi di tronchetto
nei fori stessi e fissandoli con cavicchi di
legno. Ecco alcuni step che dovrete seguire
per realizzare la vostra struttura col froissartage:
1. Prendete i cordini e rimetteteli nella
sacca.
2. Realizzate il progetto della vostra
struttura.
3. La legna, è indispensabile è che sia
secca ed asciutta per poterla lavorare
e del diametro che permetta le
varie forature senza che si rompa.
4. Buon lavoro!
Spunti per una chiacchierata
di Pattuglia
19
LA TUA VITA SARÀ UN CANTO
Canta amico mio, canta fratello mio,
canta per dare fiducia a quelli che dubitano,
a quelli che si scoraggiano,
a quelli che esitano nel momento della grande scelta,
a quelli che pensano che il gioco non valga la candela
a quelli che tenta la facilità
e la mediocrità della spia.
La tua povera voce, per rotta che sia
gli farà scoprire la vera strada
che è sempre la più rude.
Canta amico mio, canta fratello mio,
è per noi l›unico modo di vivere.
Ti chiederai a volte se non sei pazzo
a consumarti a cantare, a consumarti sino a morirne.
Pensa allora a coloro che, senza saperlo,
attendono il tuo messaggio e ne saranno riconfortati.
Ritroverai le certezza.
Riprenderai il tuo strumento,
ricomincerai a cantare.
Anche se per disgrazia i tuoi sforzi
ti sembreranno vani,
anche se hai l’impressione di aver fallito,
di non essere riuscito a farti comprendere
ritrova il tuo coraggio.
La tua vita intera sarà stata un canto.
E voi cantate? Cantate abbastanza da poter dare
fiducia, coraggio e certezza?
L’inno del Campo
Nazionale EE
Ecco in anteprima per tutti gli Esploratori d’Italia
l’inno del Campo Nazionale EE 2017!
Cominciamo a imparare le parole,
perché sarà una gioia poterlo cantare tutti insieme!
Quanti campi rimasti nel mio cuore.
Ogni passo dedicato ad un altro hike.
La cartina guidava il mio stupore
nel trovare un panorama sulla via.
E la pattuglia è con me,
un sol rumore
e un grande grido che
non si infrange al sole
e un unico ritmo che
teniamo insieme, ci tiene insieme.
Keep calm and beat your limits
questa forse è la sola ragione che ho,
Keep calm and beat your limits
ma è proprio quello che farò.
Keep calm and beat your limits
la luce del fuoco splende ancora,
quante storie raccontate alla luna,
fra scenette, bans e canzoni,
metti in gioco la tua timidezza,
manda via tutta la tristezza
e con un cerchio che
cresciamo insieme
e l’importante è che
ridiamo insieme
e questo ritmo che
teniamo insieme, ci tiene insieme,
affrontiamo questa strada in salita
con la forza di una pattuglia unita.
Non avere timore
non nasconderti alla luce del sole.
AVVENTUREVERSOILSUCCESSO
CN
EE
RS
DUEMILADICIASSETTE
Verso il
RoverMoot
Nevegal (BL)
5-11 agosto 2017
RoverMoot2017
Nevegal (BL) - 5/11 Agosto
22 VOGLIA DI STRADA
RoverMoot2017
VOGLIA DI STRADA 23
RoverMoot2017
(sul totale di tutti i percorsi)
24 VOGLIA DI STRADA
RoverMoot2017
VOGLIA DI STRADA 25
RoverMoot2017
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logistica
VOGLIA DI STRADA 29
Strada, accoglienza,
amicizia e uguaglianza
La Compagnia Phoenix nei giorni
2-3-4 Gennaio 2017 ha vissuto
l’esperienza, come tradizione di
sezione, il campo invernale in una struttura
rurale nei pressi della basilica della
Madonna della Scala. Quest’anno è stato
anche molto particolare, perché la sezione
di Statte ha accolto nella grande famiglia
scaut dei ragazzi extracomunitari. E nella
compagnia hanno intrapreso il cammino
di crescita Al Amin, Ahmed, Fasiel e Jameel.
Durante questo campo ci siamo concentrati
molto a conoscere i nostri nuovi
fratelli, a scoprire le loro origini, i loro modi
di fare e allo stesso tempo far conoscere
le nostre abitudini, le nostre tradizioni e la
nostra tecnica scaut. Ci siamo soffermati
sulla legge scaut e sulla promessa, per
spiegarne l’importanza e rinfrescarci la
memoria. È stato un po’ difficile riuscire
a far capire i vari punti della legge, poiché
non parlano ancora la nostra lingua o comunque
molto poco, per questo motivo
ci siamo aiutati (con un grosso strappo
alla regola) con i traduttori online e anche
se le traduzioni non erano delle migliori,
crediamo che la cosa più importante sia che
i nostri fratelli ne abbiano compreso il vero
significato. Uno di loro ha detto: “ è stato un
momento molto carino, ne parlo spesso con
Allah quando ne ho bisogno, mi sono divertito
molto. Amo questa vita, la amo davvero e ringrazio
tutti voi per questo.” Anche per noi è stato un momento
bellissimo, è stato bello vedere culture diverse
unirsi per una stessa passione.
Ci siamo divertiti e questa attività ci ha fatto riflettere
molto, è fantastico vedere come dei ragazzi che hanno una
vita così differente dalla nostra in fin dei conti tanto diversi
non sono.
Ilaria, Compagnia Phoenix - Sezione di Statte
30 VOGLIA DI STRADA
Mezzo d’assalto
È il 1972, raid entra nel suo sesto anno di vita ed Aldo Marzot diventa Direttore
Responsabile della rivista. Aldo sostituisce nella carica di Direttore, Guido Cafiero, che
ha diretto la rivista nei primi sei anni di vita (dal 1966 al 1972).
Cari fratelli scaut e non scaut, nell’assumere
la direzione della rivista desidero
parlarvi brevemente con quella schiettezza
che è nel nostro stile. Anzitutto lasciate
che ringrazi l’amico Guido Cafiero per
aver diretto Raid per ben sei anni; gli anni
più difficili per una Rivista che nasce e che
inizia la sua affermazione; egli ha parlato a
voi e per voi, affrontando quelle verifiche di
valori e menando quelle sferzate al costume
che erano nei nostri intendimenti, puntando
alla verità e alla rettitudine anche a costo di
perdere popolarità. Gli stringo la mano e lo
ringrazio nel modo asciutto che gli è gradito,
prendendo in mano il timone che egli lascia
solo per ragioni di lavoro.
Benché Raid sia voce di giovani e di associazione
di giovani, sì, ma giovani adulti che seguono
un metodo di vita derivato dalla legge
scaut, voce quindi ispirata da un’idea e non
da una persona, è inevitabile che il direttore
non riesca ad annullare completamente la
sua personalità.
Tanto vale, quindi, che io esponga fin d’ora
quanto resterà di quella personalità perché
sia più immediata l’intesa, più pronta l’amicizia
che, spero, impronterà il nostro lavoro
in comune.
Dirò anzitutto che la rivista è vostra e se cercate
in me la figura classica del «direttore
responsabile» cioè di colui che dirige, vi devo
deludere (o rasserenare) nel senso che sarà
prevalente, se non esclusiva la qualifica di «responsabile»
a spese di quella di «direttore».
Ho ascoltato i desideri di alcuni gruppi di voi,
i vostri programmi, le vostre impostazioni, le
vostre linee d’azione. Mi sono piaciute, le ho
trovate coerenti, originali, coraggiose, utili
anche se, ovviamente, in modi diversi.
Eccovi, allora, «Raid»: è vostra!
Parlate, gridate se occorre, combattete le
vostre battaglie: la rivista è il vostro mezzo
d’assalto. Affermate l’originalità dello scautismo
per adulti come nostro metodo di vita,
affrontate i problemi dello spirito alla ricerca
della Verità, consapevoli che la realtà di Dio
trascende la «irrealtà» della materia, e che
è meschinità della scienza ufficiale negare
ciò che essa non sa spiegare. Scavate nella
cronaca e nella storia, come proponete, per
smascherare le motivazioni occulte onde ricavare
un ben diverso insegnamento.
Esaltate e difendete la natura: paradiso minato
dall’umanità incosciente.
Scoprite l’arte in tutte le sue forme, quale
espressione della natura superiore dell’uomo
e stroncate pure quella che non è che
scusa per indulgere ai suoi vizi ed egoismi.
Aldo Marzot
OSARE 31
Vi abbiamo riproposto in apertura l’articolo
di Aldo Marzot ... perchè da lì si
vuole ripartire. Si vuole ripartire dall’idea
Il nome del nostro raid, “Pellicano
del Cimone”, ci è stato ispirato dall’obiettivo
che ci accomuna: aiutare il prossimo. Volendo
dare una mano ai meno fortunati, ci è
sembrato naturale pensare al nome totem del
fondatore dell’Assoraider, Aldo Marzot, e al significato
che il pellicano porta. Secondo la leggenda,
il pellicano sarebbe l’unico animale che
arriva anche a lacerarsi il ventre pur di sfamare
i suoi piccoli. Volevamo catturare esattamente
quell’idea di altruismo, ma anche prendere
il nome totem del fondatore del raiderismo in
quanto noi crediamo nel metodo raider e intendiamo
esplorarne le possibilità e i limiti per
aiutare il prossimo, e coloro che hanno bisogno
di aiuto. Il nostro raid nasce a settembre del
2016. Fin da subito ci siamo esposti all’interno
della nostra sezione al fine di svolgere attività
di servizio. Nell’uscita di apertura abbiamo
organizzato un barbecue coinvolgendo anche
“lungimirante” di una rivista che serva “da
Mezzo d’Assalto” utile alla nostra idea di
Raiderismo. Ecco che Raid torna ad essere
la nostra Rivista il nostro punto d’incontro
dove discuttere - anche animatamente -
dei problemi attuali del nostro essere uomini
e donne. La rivista è rinata altre volte
con alterne fortune; prima come voce di
tutta l’associazione - poi come rivista tematica:
viaggi, gioco, musica, tecnologia,
ambiente, sono stati alcuni tra agli argomenti
trattati. Ora si vuole ripartire dal solco
segnato da Aldo Marzot e ben espresso
nell’articolo di apertura. Dal prossimo aprile
Raid tornerà (in formato digitale - sia
sul Sito sia sull’App associativa) è sarà
un’appuntamento trimestrale con tutti
i raider della nostra Associazione. Raid
tornerà e dovrà essere di nuovo la nostra
rivista il nostro “fuoco di bivacco virtuale”
dove discuttere di tutto ciò che contribuirà
al nostro essere “Liberi”.
Leggere con attenzione l’articolo di apertura
oltre a farcene riconoscere l’estrema attualità
- sicuramente - ci servirà a trovare
mile e mille argomenti di discussione e confronto
... a presto!
La Consulta Raider
i genitori oltre alle unità, ma come prima attività
di servizio abbiamo contribuito allo
svolgimento dell’attività di branco che apriva
il tema annuale degli antichi romani, attraverso
una caccia al tesoro.Successivamente ci
siamo interessati a partecipare all’attività di
natale offrendo vino caldo e cantucci. Un’altra
attività di raid è stata realizzata con lo scopo
di autofinanziarci portando a casa dei lupetti
i regali di Natale. Recentemente ci siamo organizzati
per svolgere il vero e proprio servizio
nelle unità in alternanza di tre mesi. Svolgendo
queste attività, non avere una gerarchia
all’interno del raid, e quindi un vero e proprio
capo, è stata la prima differenza riscontrata
rispetto alle altre branche. Il capo svolge unicamente
la funzione di coordinatore, che, con
la sua esperienza e capacità organizzativa,
assegna ad ogni Pro, sottogruppo del raid, il
suo incarico. Il rapporto tra i membri del grup-
32 OSARE
“sul campo”. Siamo consci che questa impresa
ha una durata molto lunga, ed è un obiettivo
molto impegnativo, ma il nostro Raid vuole
rendere concreto l’impossibile. Ed è forse
proprio questo che contraddistingue questa
branca dalle altre: OSARE.
Raid Pellicano del Cimone - Sez. Roma 4
po è uguale: nessun membro “vale” più degli
altri. Oltre a queste prime attività di servizio
per la sezione ci siamo posti un’impresa a
lungo termine: avvicinarci al contesto sociale
dei rifugiati e degli immigrati appoggiandoci
primariamente su associazioni che ci formino
moralmente per poi dare una mano concreta
Siamo il Raid Kimaira della Sezione
“Andrea Tavera” di Ittiri, e come alcuni
di voi sanno siamo appena al nostro terzo
anno di attività ma nonostante tutto ci siamo
lanciati a capofitto in un’impresa che ci è sembrata
da subito fantastica ed entusiasmante.
In sede di riunione abbiamo sentito la necessità
di parlare di un tema a noi caro che, nonostante
sia sempre sulla bocca di uno scaut, spesso
e volentieri diamo per scontato ovvero la NA-
TURA e il rispetto che essa merita. Parlando
e confrontandoci è emerso che nonostante sia
un tema fantastico per una veglia, se rimane
chiuso al nostro unico micro-cosmo non avrà
mai il risalto che merita e tanto meno verremmo
meno noi al nostro ruolo di educatori nell’ispirare
i nostri ragazzi su questo tema. Sentito
il parere di tutto il raid e dei nostri capi ci siamo
lanciati nella programmazione e organizzazione
dell’impresa che ora vi presenteremo.
L’impresa si tratta fondamentalmente di un
“cammino”, un progetto che abbiamo messo
su noi, l’Amministrazione Comunale di Ittiri e
il Distretto Didattico di Ittiri comprendente la
scuola elementare e media; ovvero dedicare e
organizzare delle giornate con i ragazzi delle
scuole affinchè attraverso il nostro esempio,
il metodo scaut e l’apprendimento guidato si
possa arrivare un domani a considerare le nuove
generazioni amiche della natura. Il progetto
è strutturato su 10 giornate in totale, 5 per le
scuole elementari e 5 per le scuole medie, durante
le quali, sempre guidati da noi raider, partendo
dalla visione di cartoni animati e film a
tema, i bambini e ragazzi si impegneranno in
passeggiate ecologiche, creazione di erbari sulla
flora sarda, pulizia di zone verdi della città
e per ultima ma non per importanza la rivalutazione
di una zona verde e la creazione di un
parco cittadino. Grazie alla collaborazione e
allo sponsor di esperti nel settore agrario, edile
e manifatturiero di Ittiri, si creerà un parco
finalizzato ai bambini in età infantile e nido e
grazie al contributo dell’Amministrazione Comunale
si riuscirà ad acquistare strutture come
giochi per parchi e fontane per realizzare al meglio
questo progetto. I ragazzi delle scuole medie
creeranno con noi le staccionate e collaboreranno
nel piantare delle piante e alberi offerti
come sponsor per abbellire e rendere migliore
quest’area. Ora come ora abbiamo solo iniziato
il progetto con le proiezioni che, scusate se
ci siamo distratti un attimo, si chiama G.I.S.A
ovvero Giovani Impegnati sull’Ambiente, e che
ci ha dato grandi soddisfazioni soprattutto nel
vedere l’entusiasmo e la voglia di migliorare negli
occhi dei nostri ragazzi. Ringraziamo per ora
quanti hanno reso possibile la realizzazione di
questo progetto e vi salutiamo con una calorosa
stretta di sinistra.
OSARE 33
L’impresa del Raid Karalis
“Il Trail del Marganai”
Foresta del Marganai, ettari di vegetazione
rigogliosa e ricca di percorsi spettacolari
che si alternano a foreste e siti di archeologia
industriale come le miniere di Arenas e
Malacalzetta, e la strada Romana nelle vicinanze
dello splendido tempio di Antas.
È proprio in questo luogo del sud Sardegna,
così a contatto con la natura, che il Raid Karalis
della Sezione di Cagliari 24 ha deciso di organizzare
la 2ª edizione del Trail del Marganai
2017. Un trail è una gara podistica, una sorta di
maratona che si corre in montagna su percorsi
più o meno lunghi e con tratti di vario livello di
difficoltà, la gara è certificata da ITRA, società
internazionale del settore che certifica il percorso
e il riconoscimento dell’organizzazione
UTMB “Ultra Trail Mont Blanc” che assegna
ben 3 punti di credito, importanti per poter partecipare
al UTMB, agli atleti che finiscono la nei
tempi previsti Inutile sottolineare che si tratti
una sfida fatta su misura per gli amanti della
natura. La prima edizione, svoltasi il 6 marzo
2016, è stato un successo, considerando i circa
150 atleti in gara e 500 visitatori, e il notevole
contributo dato dai tantissimi volontari, dai
partner e dai vari sponsor. La nostra impresa
si è potuta realizzare anche grazie al supporto
nella logistica offerto dai tanti fratelli scaut, i
vari raid arrivati da tutto il territorio nazionale
e le Compagnie di Cagliari presenti. La seconda
edizione si svolgerà il 5 marzo 2017 con partenza
dalle splendide Grotte di San Giovanni a
Domusnovas e comprende tre gare con percorsi
di 47, 27 e 17 km, nonché una passeggiata non
agonistica, per coloro che preferiscono ammirare
con tranquillità le attrazioni del luogo. Il ricavato
di questa edizione del Trail del Marganai
sarà utilizzato per l’acquisto di beni da devolvere
ai Reparti di Pediatria e Chirurgia del presidio
ospedaliero CTO di Iglesias. Il Raid Karalis
si augura una buona partecipazione all’evento
con lo scopo anche di ottenere visibilità da parte
dell’Assoraider verso l’esterno.
Potete seguirci su:
www.traildelmarganai.org
facebook o scriverci a:
info@traildelmarganai.org
34 OSARE
Barcellona 28-29 Gennaio 2017 - Assemblea Federale WFIS
APP Ufficiale Assoraider
Scaricate subito l’App ufficiale Assoraider
per il tuo iPhone o smartphone Android,
le trovi su App Store e Google Play Store!
http://www.assoraider.it/app/
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CNE / ROVERMOOT 2017
5-11 Agosto 2017 - Alpe del Nevegal (BL)
avventure verso il successo
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ASSOCIAZIONE
OSARE
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DI SCAUTISMO RAIDER
www.assoraider.it