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03 I civilisti all’opera – Un valore aggiunto

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I <strong>civilisti</strong> <strong>all’opera</strong><br />

<strong>Un</strong> <strong>valore</strong> <strong>aggiunto</strong><br />

Approfittate dell’aiuto di persone giovani e motivate.<br />

Diventate anche voi istituto d’impiego del servizio civile.<br />

Organo d‘esecuzione del servizio civile ZIVI


Il servizio civile crea un <strong>valore</strong> <strong>aggiunto</strong> per tutti. I <strong>civilisti</strong><br />

lavorano nell’interesse pubblico: forniscono assistenza alle<br />

persone, si prendono cura della natura, conservano i beni<br />

culturali e si impegnano a favore della collaborazione allo<br />

sviluppo. Ogni anno prestano circa 1,5 milioni di giorni di<br />

servizio civile presso un istituto d’impiego riconosciuto.<br />

A determinate condizioni anche il vostro istituto potrebbe<br />

diventare un istituto di questo genere. In tal modo la vostra<br />

azienda e la vostra «clientela» potrebbero trarre beneficio<br />

dalla vitalità e dalla forza di questi giovani.<br />

Nelle pagine seguenti sono presentate le varie possibilità<br />

d’impiego dei <strong>civilisti</strong> nonché informazioni sulle modalità<br />

con cui la vostra azienda può diventare un istituto d’impiego<br />

del servizio civile. Restiamo con piacere a vostra disposizione<br />

per ulteriori chiarimenti.<br />

Christoph Hartmann<br />

Capo del servizio civile<br />

<strong>Un</strong> servizio molto richiesto. Nella casa<br />

di cura per anziani Adullam di Basilea<br />

il civilista Nicolas serve la colazione<br />

alle signore.<br />

UN VALORE AGGIUNTO<br />

02<br />

<strong>03</strong>


«I migliori collaboratori<br />

arrivano sempre dal<br />

servizio civile.»<br />

Matthias Müller, capo del centro d’integrazione<br />

Il servizio civile<br />

Più di un servizio<br />

sostitutivo<br />

In Svizzera gli uomini sono obbligati a prestare<br />

servizio militare. Per coloro che non riescono a<br />

conciliare l’attività militare con la loro coscienza<br />

nel 1996 è stato istituito il servizio civile. Con<br />

una scelta consapevole i ragazzi, e in rari casi le<br />

ragazze, decidono di impegnarsi per una volta e<br />

mezzo la durata del servizio militare e di fornire<br />

il loro contributo lavorando all’interno di istituti<br />

di pubblica utilità fino al compimento del trentesimo,<br />

rispettivamente del trentaquattresimo anno<br />

di età. I <strong>civilisti</strong> prestano servizio in modo scaglionato<br />

per periodi di almeno 26 giorni, anche se<br />

molti di essi sono anche tenuti a svolgere impieghi<br />

di lunga durata, di sei mesi, nell’ambito di programmi<br />

prioritari.<br />

Istituto d’impiego 11028<br />

Centro d’integrazione<br />

Basilea Campagna ESB<br />

Riconosciuto dal 18 dicembre 20<strong>03</strong><br />

Posti: 10<br />

www.esb-bl.ch<br />

Vivere, imparare, lavorare: il centro d’integrazione<br />

Eingliederungsstätte Baselland (ESB) si occupa<br />

di persone speciali con esigenze speciali. Giovani<br />

e adulti con diverse forme di disabilità vivono in<br />

centri residenziali assistiti dove possono accedere<br />

a tirocini e formazioni professionali e dove hanno<br />

la possibilità di lavorare in istituti di produzione orientate<br />

ai servizi. La fondazione privata «insieme<br />

Baselland» svolge una funzione di utilità pubblica.<br />

<strong>Un</strong> quarto dei fondi proviene dai servizi offerti sul<br />

mercato.<br />

Nel loro percorso verso una vita autonoma, i disabili<br />

ricevono aiuto da circa 200 specialisti altamente<br />

competenti e da un massimo di dieci <strong>civilisti</strong> che si<br />

occupano dell’assistenza quotidiana a domicilio,<br />

dell’organizzazione del tempo libero e della supervisione<br />

delle persone diversamente abili durante il<br />

processo produttivo nell’istituto.


<strong>Un</strong> notevole <strong>valore</strong> <strong>aggiunto</strong><br />

Lavorare con persone diversamente abili richiede molta pazienza e attenzione.<br />

Grazie al servizio civile, gli istituti che vogliono affermarsi sul mercato<br />

con i propri prodotti o servizi riceveranno un adeguato sostegno, in<br />

quanto i <strong>civilisti</strong> possono dedicarsi all’assistenza dei collaboratori anche<br />

nei periodi di maggiore lavoro.<br />

I collaboratori del centro d’integrazione di Basilea Campagna (Eingliederungsstätte<br />

Baselland) sono fieri dell’ottima reputazione sul mercato dei<br />

servizi offerti e si sentono pertanto parte di un istituto di produzione di alta<br />

precisione piuttosto che di un semplice laboratorio. Nella sede di Reinach un<br />

team composto da professionisti esperti e «collaboratori con la pensione»,<br />

come vengono con rispetto chiamati i colleghi diversamente abili, produce<br />

componenti meccaniche di precisione. Nel locale adiacente altri collaboratori<br />

confezionano ed etichettano cosmetici e prodotti tessili. Fra di loro, il<br />

civilista ventunenne Andreas spiega a una disabile mentale come etichettare<br />

i tubetti. È già la quarta volta che presta servizio presso il centro d’integrazione:<br />

dopo un totale di 48 settimane conosce bene la sua collega e<br />

sa come aiutarla per concludere in tempo i compiti assegnati. È uno degli<br />

ultimi giorni di servizio per Andreas, tra poco avrà concluso i 387 giorni di<br />

servizio che ha deciso di prestare al posto del servizio militare.<br />

«Finora nessuno è stato licenziato». Karl Gerber, responsabile del personale<br />

e dell’amministrazione del centro d’integrazione, ha sempre avuto <strong>civilisti</strong><br />

molto motivati nella sua azienda. I giovani hanno un buon rapporto con<br />

le persone diversamente abili. Hanno imparato come comportarsi anche<br />

durante il corso di formazione previsto per l’impiego presso la sua azienda.<br />

Tuttavia è necessario un periodo di introduzione relativamente lungo, per<br />

questo Gerber chiede ai <strong>civilisti</strong> di lavorare per almeno sei mesi. Trovare<br />

<strong>civilisti</strong> non è però comunque un problema, anzi spesso questi ultimi ritornano<br />

per un nuovo impiego ma in questo caso anche solo per quattro settimane,<br />

ovvero la durata minima prevista per un impiego di servizio civile.<br />

La mentalità moderna e il <strong>valore</strong> <strong>aggiunto</strong> portati in azienda dai <strong>civilisti</strong><br />

sono visibili anche nel laboratorio di Reinach. Poiché i capigruppo lavorano<br />

spesso a ritmo serrato a causa della pressione del mercato, il lavoro<br />

dei <strong>civilisti</strong>, che possono aiutarli prendendosi il tempo necessario ad assistere<br />

i «collaboratori con la pensione», hanno un ruolo ancora più importante.<br />

Si tratta di un approccio win-win, in cui la società beneficia delle prestazioni<br />

sociali, il civilista è motivato a fornire un servizio sostitutivo maturando<br />

anche esperienze utili per la sua vita e l’istituto riceve sostegno e<br />

assistenza di buona qualità. «I migliori collaboratori arrivano sempre dal<br />

servizio civile» aggiunge Matthias Müller, capo dell’istituto.<br />

Concedersi tempo. In un’azienda del<br />

centro d’integrazione Eingliederungsstätte<br />

Baselland il civilista Andreas<br />

coordina il lavoro dei «collaboratori<br />

con la pensione».<br />

UN VALORE AGGIUNTO<br />

04<br />

05


<strong>Un</strong>a valigia piena<br />

di esperienze<br />

I <strong>civilisti</strong> non sono professionisti altamente qualificati. Ma le esperienze<br />

personali, le competenze professionali e i corsi di formazione del servizio<br />

civile permettono di creare le migliori condizioni per l’inserimento aziendale,<br />

come dimostra l’esempio del Bieler Landschaftswerk.<br />

L’eccezione che conferma la regola: Regina Stucki, capo della gestione del<br />

personale presso l’impresa di cura del paesaggio di Bienne, afferma di preferire<br />

solitamente <strong>civilisti</strong> che hanno terminato il tirocinio. Alain fa eccezione.<br />

È inverno e un gruppo di disoccupati di lunga durata sta tagliando e<br />

spaccando ceppi che diventeranno legna da ardere. Il civilista ventiduenne<br />

coordina i lavori dimostrando di essere bravo, nonostante sia un «colletto<br />

bianco». Il sogno di Alain era quello di diventare giardiniere paesaggista,<br />

ma il destino l’ha portato a frequentare la scuola commerciale e a conseguire<br />

la maturità professionale. Adesso approfitta quindi dell’opportunità<br />

di lavorare all’aperto. Gli altri requisiti li soddisfa pienamente: i <strong>civilisti</strong><br />

che lavorano in questa azienda devono possedere la patente e, a dipendenza<br />

del luogo di lavoro, avere buone conoscenze di tedesco e francese.<br />

Fra i compiti di vice capogruppo del nostro civilista rientrano anche attività<br />

di direzione lavori. La sua competenza in questo ambito non l’ha maturata<br />

nel periodo di pratica professionale, ma piuttosto durante la lunga<br />

esperienza in qualità di responsabile di corsi Gioventù+Sport. «Capita<br />

spesso che ci si lamenti di più con me che con il capo». Si tratta di esperienze<br />

che gli torneranno utili anche nella sua futura carriera professionale.<br />

Prima di questo impiego Alain ha frequentato due corsi di formazione del<br />

servizio civile. Il corso «Gestione non violenta dei conflitti» gli è utile per<br />

coordinare gruppi di persone seguite dall’assistenza sociale, mentre il<br />

corso «Protezione dell‘ambiente e della natura» gli permette di integrare<br />

nel suo bagaglio culturale nozioni di base sulla conoscenza delle specie<br />

animali e vegetali, della biodiversità e della tutela del territorio. Le abilità<br />

pratiche nell’uso dei macchinari, le ha invece approfondite in azienda,<br />

dove si tengono appositi corsi di formazione.<br />

Alain aveva inizialmente scelto di rimanere in azienda per sei mesi, ovvero<br />

il periodo obbligatorio per gli impieghi di lunga durata, ma ha già deciso<br />

di prolungare la sua esperienza a nove mesi, in modo da iniziare subito<br />

dopo gli studi di economia con indirizzo immobiliare a Lucerna. In questo<br />

modo potrà partecipare ai lavori di giardinaggio e pulizia delle sponde<br />

del lago durante il periodo estivo, ai quali non vede l’ora di dedicarsi per<br />

poi eventualmente tornare al Landschafswerk per svolgere i restanti giorni<br />

di servizio, nonostante il lavoro inizi alle 7.15 del mattino. Regina Stucki<br />

sarebbe ben lieta di assumerlo nuovamente e, sorridendo, aggiunge: «se<br />

un giorno avremo molti immobili da gestire, lo impiegheremo ancor più<br />

volentieri…».<br />

Istituto d’impiego 21026<br />

Impresa per la cura del<br />

paesaggio Biel-Seeland AG<br />

Riconosciuto dal 12 marzo 2008<br />

Posti: 4<br />

www.landschaftswerk.ch<br />

Il Landschaftswerk Biel-Seeland è un’impresa<br />

sociale con 40 posti per disoccupati di lunga durata.<br />

Impiegando le persone nella cura del paesaggio e<br />

accompagnandole attraverso un sostegno sociopedagogico,<br />

l’azienda facilita il loro reinserimento<br />

professionale. Gli azionisti di questa società per<br />

azioni, fortemente radicata nel territorio, esente da<br />

tassazione e di pubblica utilità, sono comuni della<br />

regione di Biel-Seeland e organizzazioni regionali<br />

che si occupano di protezione della natura, del territorio<br />

e del paesaggio.<br />

L’azienda impiega i <strong>civilisti</strong> come vice capigruppo<br />

per compiti di coordinamento nella salvaguardia del<br />

territorio, come aiuto nel servizio di noleggio biciclette<br />

dell’azienda, per le consegne interne e, se<br />

dispongono della relativa formazione, nel sostegno<br />

socio-pedagogico ai disoccupati di lunga durata.<br />

Collaboratore e «motivatore»: insieme ai disoccupati,<br />

Alain ricava legna da ardere prodotta<br />

dagli alberi abbattuti nell’ambito di progetti di<br />

salvaguardia del paesaggio.


«Mi è sempre<br />

piaciuto lavorare<br />

all’aperto.»<br />

Alain Küffer, civilista presso l’impresa<br />

per la cura del paesaggio di Bienne.<br />

Il suo sogno era diventare giardiniere<br />

paesaggista.<br />

Il civilista<br />

<strong>Un</strong>’attività ricca di<br />

esperienze<br />

I <strong>civilisti</strong> dispongono di un enorme bagaglio di conoscenze,<br />

capacità e abilità. Grazie ai nostri corsi di<br />

formazione e ai vostri corsi introduttivi, il vostro istituto<br />

potrà usufruire di un’assistenza competente.<br />

Grazie al loro impegno personale, giovani ragazzi<br />

(più raramente ragazze) tra i 18 e i 34 anni, provenienti<br />

dai più svariati settori professionali, forniscono<br />

conoscenze utili all’istituto nel quale sono impiegati.<br />

Avete inoltre la possibilità di definire nel mansionario<br />

le conoscenze richieste. A supporto dell’introduzione<br />

svolta in azienda, il civilista segue dei<br />

corsi di formazione specifici finanziati dalla Confederazione,<br />

così da poter iniziare subito l’impiego in<br />

maniera produttiva.<br />

Saper comunicare è un’arte soprattutto nell’ambito<br />

dell’assistenza alle persone. Nel corso Comunicazione<br />

e assistenza i <strong>civilisti</strong> affrontano tematiche fondamentali<br />

in questo campo. Durante il corso Assistenza<br />

ai malati vengono invece insegnati i principi<br />

di base dell’igiene e della cura dei malati e i vari tipi<br />

di mobilizzazione e posizionamento. In quattro corsi<br />

di formazione specifici i <strong>civilisti</strong> vengono preparati<br />

alle attività di assistenza alle persone disabili, alle<br />

persone anziane, ai bambini e ai giovani. Tutti questi<br />

corsi specifici sono articolati in due moduli. I <strong>civilisti</strong><br />

che effettuano impieghi di una durata superiore<br />

ai sei mesi possono frequentare il secondo modulo.<br />

Anche il corso Protezione dell’ambiente e della natura<br />

trasmette competenze pratiche poiché i partecipanti,<br />

oltre alle lezioni teoriche in ambito ambientale, imparano<br />

sul campo a riconoscere le specie animali e<br />

applicano concretamente le conoscenze acquisite<br />

sulla tutela del paesaggio. Piuttosto intensivo il corso<br />

Uso della motosega, della durata di due giorni, che<br />

insegna ai <strong>civilisti</strong> a eseguire semplici lavori con questo<br />

attrezzo. Il corso Sicurezza durante l’impiego all’estero<br />

prepara ai possibili rischi e fattori di stress<br />

durante l’impiego all’estero. Le descrizioni dettagliate<br />

e gli obiettivi dei corsi sono consultabili sul<br />

sito Internet del servizio civile www.zivi.admin.ch.<br />

UN VALORE AGGIUNTO<br />

06<br />

07


Riconoscimento unanime<br />

I <strong>civilisti</strong> prestano servizi di interesse pubblico non solo presso lo Stato ma anche in enti<br />

privati, che possono essere riconosciuti come istituto d’impiego, se svolgono attività di<br />

interesse pubblico. Perché ciò avvenga è necessario rispettare alcune regole.<br />

«Il servizio civile interviene nei settori dove le risorse per lo svolgimento di compiti importanti<br />

per la collettività mancano o sono insufficienti.» Il Consiglio federale e il Parlamento<br />

hanno indicato in diverse disposizioni in che modo va intesa tale affermazione. Non tutte le<br />

istituzioni svizzere possono impiegare <strong>civilisti</strong>, ma la scelta è comunque ampia: fra gli istituti<br />

di impiego si annoverano fondazioni, associazioni, enti pubblici, cooperative, amministrazioni<br />

e addirittura società per azioni.<br />

Il punto in comune è la pubblica utilità, indipendentemente dalla forma giuridica. Nelle<br />

imprese private o ad economia mista questa caratteristica viene solitamente attestata<br />

dall’Amministrazione fiscale cantonale. I lavori di pubblica utilità possono essere svolti<br />

in diversi luoghi così come vari sono gli ambiti di attività nei quali gli istituti d’impiego si<br />

avvalgono di <strong>civilisti</strong>: sanità, servizi sociali, conservazione dei beni culturali, protezione<br />

dell’ambiente e della natura, salvaguardia del paesaggio, foreste, agricoltura, cooperazione<br />

allo sviluppo, aiuto umanitario e aiuto in caso di catastrofe e situazioni d’emergenza.<br />

Il riconoscimento come istituto di impiego non dà diritto all’assegnazione di <strong>civilisti</strong>, che non<br />

devono perciò essere inseriti nell’organico, perché non sostituiscono il personale impiegato.<br />

Al momento del riconoscimento viene stabilito il numero massimo di <strong>civilisti</strong> che possono<br />

essere impiegati contemporaneamente nell’istituto d’impiego. Questo numero è limitato<br />

e dipende da quanti sono i posti di lavoro a tempo pieno. Per poter accertare se il vostro<br />

istituto soddisfa le disposizioni della legge e dell’ordinanza sul servizio civile, oltre alla<br />

domanda di riconoscimento occorrono altri documenti come lo statuto, l’organigramma e<br />

i rapporti di gestione. Durante un incontro con il centro regionale competente (v. pag. 19)<br />

vi verrà spiegato se, e in quale forma, il vostro istituto potrà essere riconosciuto. La procedura<br />

di riconoscimento è completamente gratuita.


Lista di controllo<br />

Requisiti<br />

Chi presta servizio civile fornisce una prestazione lavorativa di interesse pubblico. Per potersi<br />

avvalere del lavoro dei <strong>civilisti</strong>, il vostro istituto deve essere impegnato in attività di pubblico<br />

interesse, la cui definizione è contenuta nell’Ordinanza sul servizio civile. Abbiamo preparato<br />

per voi una lista di controllo semplificata.<br />

Questa lista di controllo non vale per le aziende agricole, le quali possono richiedere al centro<br />

regionale competente l’opuscolo specifico «Civilisti impiegati nell’agricoltura».<br />

Programmi prioritari<br />

Azione concentrata<br />

L’Organo d’esecuzione determina tramite cosiddetti<br />

programmi prioritari dove concentrare l’azione degli<br />

impieghi del servizio civile. I <strong>civilisti</strong> che devono<br />

effettuare un periodo di impego obbligatorio di<br />

lunga durata lo devono svolgere all’interno di un<br />

programma prioritario. Attualmente esistono due<br />

programmi prioritari.<br />

Il vostro istituto ha sede in Svizzera?<br />

È un ente di diritto pubblico, un’organizzazione privata o<br />

un’impresa a economia mista che svolge attività di pubblica<br />

utilità?<br />

La pubblica utilità viene solitamente riconosciuta sotto forma di esenzione<br />

fiscale. Ecco alcuni punti ai quali prestare attenzione:<br />

››<br />

la vostra attività principale non deve essere a scopo di lucro.<br />

Sono previste eccezioni per gli istituti a scopo di lucro<br />

nel settore sociosanitario di cui l’ente pubblico possiede la<br />

maggioranza del capitale e dei voti;<br />

››<br />

almeno tre persone usufruiscono delle attività svolte dal<br />

vostro istituto;<br />

››<br />

non sussistono condizioni particolari o non pertinenti per<br />

beneficiare dei vostri servizi;<br />

››<br />

le attività non sono volte a soddisfare interessi personali o<br />

dei vostri famigliari.<br />

Operate in uno degli ambiti di attività del servizio civile?<br />

JA<br />

NEIN<br />

Assistenza e cura<br />

I mansionari che prevedono il contatto diretto dei <strong>civilisti</strong><br />

con persone bisognose di cure o assistenza per<br />

almeno il 30 per cento dei giorni di servizio possono<br />

essere inseriti nel programma prioritario «Assistenza<br />

e cura», indipendentemente dal fatto che si tratti<br />

di bambini, giovani, anziani, disabili o richiedenti<br />

l’asilo. Il programma mira ad alleggerire il lavoro del<br />

personale sanitario e a migliorare la qualità dell’assistenza<br />

fornita agli ospiti e ai pazienti. Infine, questi<br />

impieghi promuovono la solidarietà intergenerazionale<br />

e interculturale.<br />

Protezione dell’ambiente e della natura<br />

Sporcarsi le mani è il primo risultato visibile del<br />

secondo programma prioritario. Questo tipo di mansionari<br />

prevede l’impiego dei <strong>civilisti</strong> principalmente<br />

all’aperto, nella cura di biotopi e foreste, nella rinaturalizzazione<br />

delle acque, nel restauro di muri a<br />

secco e nella realizzazione e gestione di parchi naturali<br />

e paesaggistici. Così facendo i <strong>civilisti</strong> contribuiscono<br />

alla salvaguardia della biodiversità e preservano<br />

le funzioni protettive e ricreative del bosco e<br />

del paesaggio.<br />

Ambiti di attività del servizio civile:<br />

››<br />

Sanità<br />

››<br />

Servizi sociali<br />

››<br />

Conservazione dei beni culturali<br />

››<br />

Protezione dell’ambiente e della natura, salvaguardia del<br />

paesaggio<br />

››<br />

Foreste<br />

››<br />

Agricoltura<br />

››<br />

Cooperazione allo sviluppo e aiuto umanitario<br />

››<br />

Aiuto in caso di catastrofe e di situazioni d’emergenza<br />

Se avete risposto positivamente a queste tre domande, non vi sono altri ostacoli al vostro riconoscimento<br />

quale istituto d’impiego. In caso di dubbi o risposte negative non gettate la spugna,<br />

ma mettetevi in contatto con noi, esamineremo volentieri insieme eventuali problemi.<br />

UN VALORE AGGIUNTO<br />

08<br />

09


Possibili attività<br />

Responsabilizzare<br />

i <strong>civilisti</strong><br />

I <strong>civilisti</strong> possono rivelarsi utili per ogni genere di<br />

attività. Le possibilità di impiego sono molte, ma<br />

non casuali. Nei cosiddetti mansionari gli istituti<br />

d’impiego e il centro regionale competente indicano<br />

in maniera vincolante le tempistiche e le attività<br />

per le quali verrà impiegato il civilista.<br />

I <strong>civilisti</strong> possono essere impiegati in modo mirato<br />

sia nei periodi di maggiore lavoro che durante i picchi<br />

stagionali e, pur non sostituendo un collaboratore<br />

fisso, permettono di migliorare la pianificazione<br />

aziendale. Anche la qualità ne risente positivamente.<br />

Nel mansionario l’azienda definisce in accordo con il<br />

centro regionale competente i vari compiti e li quantifica<br />

permettendo così l’inserimento di attività molto<br />

diverse all’interno dello stesso mansionario. Il civilista,<br />

infatti, può essere impiegato soltanto per le attività<br />

stabilite nel mansionario.<br />

I <strong>civilisti</strong> vanno considerati esattamente come gli<br />

altri collaboratori, anche se ci sono alcune regole da<br />

seguire: un impiego deve durare almeno 26 giorni,<br />

iniziare di lunedì e finire di venerdì. Per il resto massima<br />

flessibilità: si può ricorrere al lavoro nel fine settimana,<br />

al lavoro notturno e a turni, ma non al lavoro<br />

a tempo parziale. Nel mansionario è possibile concordare<br />

una durata minima più lunga e l’orario di lavoro<br />

settimanale. A partire da 180 giorni di impiego il civilista<br />

ha diritto a otto giorni di ferie, e per ogni 30 giorni<br />

di servizio supplementari, a due giorni di ferie in più.<br />

Se il civilista accumula ore supplementari può compensarle<br />

durante l’impiego. L’accumulo sistematico<br />

di ore per disporre di ulteriori giorni di ferie è invece<br />

vietato. In caso di dubbi, si raccomanda di consultare<br />

la legge e l’Ordinanza sul servizio civile.<br />

«Con il loro modo di<br />

lavorare spontaneo e<br />

disinteressato i <strong>civilisti</strong><br />

portano vivacità e leggerezza<br />

nel lavoro di cura<br />

quotidiano.»<br />

Lucia Schenk, responsabile dei servizi di cura<br />

presso il Centro Schlossmatt della regione di<br />

Burgdorf


Impieghi che offrono<br />

flessibilità<br />

I <strong>civilisti</strong> prestano servizio nel Centro Schlossmatt della regione di Burgdorf<br />

sulla base di quattro tipologie completamente diverse di mansionario. Che<br />

si tratti della cura, dell’assistenza, del lavoro in cucina o della manutenzione,<br />

i <strong>civilisti</strong> sono perfettamente integrati nei team, con notevoli vantaggi:<br />

questi posti sono infatti molto richiesti.<br />

Esempio istituto d’impiego 40<br />

Centro Schlossmatt regione<br />

Burgdorf<br />

Riconosciuto dal 29 aprile 1998<br />

Posti: 5<br />

www.zsburgdorf.ch<br />

Adagiato sulle colline dell’Emmental, il Centro<br />

Schlossmatt della regione di Burgdorf offre spazi<br />

abitativi con elevati standard di qualità a 147<br />

anziani bisognosi di cure. La casa anziani, gestita<br />

dall’omonima fondazione di pubblica utilità e<br />

quindi non soggetta a tassazione, impiega circa<br />

250 collaboratori che offrono svariati servizi sia agli<br />

ospiti della struttura che ai clienti esterni.<br />

I <strong>civilisti</strong> affiancano il team in cucina, nell’assistenza<br />

a gruppi e singoli e nelle cure di base oppure nei<br />

lavori di giardinaggio, manutenzione e riparazione.<br />

Naturalmente non tutti i mansionari previsti nel Centro Schlossmatt della<br />

regione di Burgdorf sono equamente sfruttati. I <strong>civilisti</strong> chiedono principalmente<br />

gli impieghi in cucina o nella manutenzione, soprattutto per via<br />

della durata minima più breve. Tuttavia Christina Estermann, responsabile<br />

del personale, è riuscita a convincere alcuni candidati a optare per un<br />

impiego nell’assistenza o nella cura, nonostante in questi due settori non<br />

siano previsti impieghi di breve durata. La casa di cura beneficia del fatto<br />

che ogni civilista, che non ha adempiuto la scuola reclute, deve compiere<br />

un periodo di impiego più lungo, della durata di sei mesi. Per ogni mansionario<br />

la responsabile del personale ha concordato con il centro regionale<br />

di Thun tutti i dettagli relativi alla durata minima degli impieghi e alla<br />

possibilità di ricorrere al lavoro a turni o nel fine settimana.<br />

Nel mansionario sono inoltre indicate e quantificate chiaramente le attività<br />

che il civilista deve svolgere. In quello degli aiuto infermieri, ad esempio,<br />

il civilista trascorre il 75 per cento delle sue 42 ore settimanali a svolgere<br />

attività riguardanti le cure di base. La descrizione del mansionario prevede<br />

tuttavia, oltre all’aiuto nell’igiene personale, nell’alimentazione e nella<br />

mobilizzazione dei pazienti, anche attività di assistenza. Christina Estermann<br />

consiglia di formulare descrizioni generiche, così da permettere alle<br />

varie divisioni di impiegare i <strong>civilisti</strong> in modo flessibile a seconda delle loro<br />

capacità. I <strong>civilisti</strong> che non si sentono adatti a svolgere un impiego nell’ambito<br />

delle cure si candidano per il mansionario sull’assistenza vera e propria,<br />

partecipando quindi al corso d’introduzione sull’assistenza invece<br />

che a quello sulle cure (si veda pagina 7). Per gli istituti che si occupano<br />

di anziani l’Organo d’esecuzione mette a disposizione un modello standard<br />

di mansionario con un ampia scelta di attività.<br />

La signora Estermann si occupa dell‘impiego dei <strong>civilisti</strong> da oltre 15 anni<br />

e soltanto una volta ha dovuto interrompere dopo due giorni un impiego<br />

nell’ambito delle cure a causa dell’eccessivo stress del civilista. Per il<br />

resto il suo bilancio è positivo: i <strong>civilisti</strong> si sono sempre integrati bene nel<br />

team di lavoro e i giovani sono stati ben accolti dagli ospiti della struttura.<br />

L’utilità dei <strong>civilisti</strong> è di gran lunga superiore ai costi. Essi aumentano la<br />

qualità e la frequenza dell’assistenza, mentre in cucina e nella manutenzione<br />

facilitano la pianificazione delle attività discontinue, il tutto con<br />

costi di gestione ragionevoli…<br />

<strong>Un</strong> aiuto efficace. Il civilista Thomas ripara<br />

il deambulatore al Centro Schlossmatt della<br />

regione di Burgdorf.<br />

UN VALORE AGGIUNTO 106<br />

11 07


La ciliegina sulla torta<br />

ha il suo prezzo<br />

Secondo Margarete Baur, direttrice dell’asilo nido Felsenburg di<br />

Kreuzlingen, il vantaggio di impiegare <strong>civilisti</strong> non è quello di alleggerire<br />

il carico dei collaboratori, ma piuttosto di arricchire l’offerta fornendo ai<br />

bambini figure maschili di riferimento. Anche se costa di più.<br />

«I <strong>civilisti</strong> sono un<br />

lusso che ci permettiamo<br />

volentieri.»<br />

Margarete Baur, direttrice dell’asilo nido di<br />

Felsenburg, apprezza l’arricchimento qualitativo<br />

permesso dai <strong>civilisti</strong>.<br />

«È come una calamita» commenta la direttrice, Margarete Baur, che da<br />

oltre dieci anni lavora all’asilo nido Felsenburg. Ogni volta che arriva un<br />

nuovo civilista la scena è la stessa: «Dopo appena un minuto è già circondato<br />

dai bambini». Dato che all’asilo nido lavorano prevalentemente<br />

donne (maestre, educatrici sociali, stagiste, una cuoca e una donna delle<br />

pulizie) Margarete Baur apprezza ancora di più il <strong>valore</strong> <strong>aggiunto</strong> rappresentato<br />

dai <strong>civilisti</strong> come figure maschili di riferimento nell’assistenza quotidiana.<br />

I quattro gruppi, uno composto dai bambini più piccoli e tre dai<br />

bambini oltre i 18 mesi, vengono gestiti da tre dipendenti fissi dell’asilo.<br />

Il civilista non fa parte dell’organico e rappresenta piuttosto «un lusso<br />

che l’asilo si concede volentieri», spiega Baur.<br />

I <strong>civilisti</strong>, infatti, non lavorano gratuitamente. L’associazione degli asili<br />

nido di Kreuzlingen (Verein Kreuzlinger Kinderkrippe) versa alla Confederazione<br />

10,50 franchi al giorno per ogni civilista, a cui si aggiungono i 5<br />

franchi giornalieri per le piccole spese, a garanzia della parità di trattamento<br />

tra <strong>civilisti</strong> e membri dell’esercito stabilita dalla legge. Questa concezione<br />

si riflette anche nel rimborso spese: dato che l’asilo nido è aperto<br />

dalle 6.30 alle 18.30 e i <strong>civilisti</strong> fanno colazione, pranzano e cenano con<br />

i bambini, l’asilo nido paga loro le spese per il vitto (20 franchi) solo per<br />

il fine settimana. «Il civilista deve poter vivere anche il sabato e la domenica»<br />

scherza Baur. Oltre alle spese per raggiungere il luogo di lavoro e i<br />

cinque franchi giornalieri per l’alloggio privato, la signora Baur versa mensilmente<br />

al civilista poco più di 600 franchi, più un tributo alla Confederazione<br />

di circa 300 franchi. Nel complesso, la cifra è leggermente superiore<br />

al salario di uno stagista.<br />

Nonostante i costi, Margarete Baur preferirebbe avere un civilista per<br />

ognuno dei quattro gruppi di bambini. Studenti, meccanici o installatori<br />

di caldaie sono persone con esperienza pratica che possono ampliare gli<br />

orizzonti del team, la cui formazione è invece esclusivamente pedagogica.<br />

Secondo la signora Baur al momento non vi sono altre possibilità per reclutare<br />

figure maschili di riferimento. «Sono come la ciliegina sulla torta». E<br />

spostando lo sguardo verso la porta dietro la quale le maestre pranzano<br />

con i bambini, aggiunge: «non solo per i bambini, ma anche per loro»!<br />

<strong>Un</strong> uomo tuttofare: mentre i più piccoli dormono,<br />

il civilista «ispettore» Sven discute<br />

un caso complicato con i bambini più grandi<br />

dell’asilo nido di Felsenburg.


I costi<br />

Il civilista non è gratuito<br />

Ogni istituto d’impiego deve sostenere tre tipi di<br />

costi: un tributo alla Confederazione per evitare<br />

alterazioni della concorrenza; vitto, alloggio e altre<br />

spese per il civilista, una parte delle quali può tuttavia<br />

essere corrisposta in natura; e un versamento di<br />

5 franchi al giorno per le piccole spese. Troppo complicato?<br />

Il centro regionale competente vi spiegherà<br />

come funziona il sistema.<br />

Gli istituti d’impiego versano alla Confederazione un<br />

tributo allo scopo di evitare che i <strong>civilisti</strong> provochino<br />

una alterazione della concorrenza. Il tributo serve a<br />

coprire le spese d’esecuzione e dovrebbe motivare<br />

gli istituti d’impiego a utilizzare i <strong>civilisti</strong> nel modo più<br />

efficiente possibile. L‘importo varia da 8,40 franchi<br />

al giorno al un massimo del 25 per cento del salario<br />

lordo usuale per il luogo e la professione corrisposto<br />

per un’attività comparabile. A tal fine ogni mansionario<br />

viene inserito in una classe di contributo. Poiché<br />

tuttavia anche un civilista ha bisogno di tempo per<br />

svolgere a pieno ritmo il suo lavoro, i primi 26 giorni<br />

viene versata solo la metà del tributo.<br />

Istituto d’impiego 544<br />

Associazione degli asili<br />

nido di Kreuzlingen<br />

Riconosciuto dal 27 novembre 1998<br />

Posti: 4<br />

www.felsenburg.info<br />

In una splendida villa sul «Gaissberg», una collina<br />

che domina la città di Kreuzlingen, i 20 collaboratori<br />

dell’asilo nido Felsenburg, principalmente donne,<br />

accolgono ogni giorno fino a 45 bambini. La struttura,<br />

che ospita bambini e bambine fino ai cinque<br />

anni di età, fa parte insieme a quattro asili nido<br />

dell’associazione degli asili di Kreuzlingen (Verein<br />

Kreuzlinger Kinderkrippe), esente da tassazione.<br />

I <strong>civilisti</strong>, due o tre a seconda dei periodi, si riconoscono<br />

immediatamente in mezzo alle assistenti,<br />

tutte donne. Benché esistano mansionari anche per<br />

gli asili nido, i <strong>civilisti</strong> collaborano principalmente<br />

con il team della scuola dell’infanzia, migliorando<br />

la qualità dell’assistenza durante il gioco, i pasti e<br />

l’igiene e svolgendo attività di economia domestica.<br />

Anche i <strong>civilisti</strong> devono poter vivere. Per questo deve<br />

essere offerto loro vitto e alloggio. Se ciò non fosse<br />

possibile, deve essere versata un’indennità massima<br />

di 25 franchi, a cui si aggiunge un importo non superiore<br />

a 7,20 franchi come supplemento al tributo per<br />

la Confederazione. L’importo vale per ogni giorno di<br />

servizio computabile, quindi anche per il fine settimana.<br />

Se il civilista necessita di un particolare abbigliamento<br />

da lavoro, l’istituto d’impiego deve fornirglielo<br />

o rimborsargli l’acquisto. Anche le eventuali<br />

spese giornaliere per raggiungere il luogo di lavoro<br />

devono essere sostenute dall’istituto. L’Organo<br />

d’esecuzione si assume soltanto le spese per il viaggio<br />

di andata e di ritorno nel fine settimana.<br />

Infine, anche se si tratta di una somma irrisoria,<br />

l’istituto d’impiego deve versare al civilista anche un<br />

importo giornaliero di 5 franchi per le piccole spese.<br />

Durante l’impiego i <strong>civilisti</strong> sono assicurati contro le<br />

malattie e gli infortuni presso l’assicurazione militare.<br />

L’istituto d’impiego risponde dei danni causati<br />

dal civilista a terzi durante la sua attività, come<br />

se si trattasse di un collaboratore interno. Se il civilista<br />

agisce intenzionalmente o con grave negligenza<br />

l’istituto può rivolgersi alla Confederazione.<br />

UN VALORE AGGIUNTO<br />

12<br />

13


I miei <strong>civilisti</strong> devono<br />

essere forti e in forma<br />

Nella cucina dell’ospedale cantonale di Lucerna i processi sono collaudati.<br />

I <strong>civilisti</strong> che vi prestano servizio devono integrarsi alla perfezione<br />

nel sistema. Per questo il responsabile della cucina Walter Hüberli svolge<br />

un colloquio personale con ciascun candidato, spiegandogli cosa ci si<br />

aspetta da lui.<br />

Sono le quattro del pomeriggio e nella cucina dell’ospedale cantonale di<br />

Lucerna si lavora a pieno ritmo. I <strong>civilisti</strong> Nikoll Markaj e David Kunz caricano<br />

i singoli vassoi con la cena per i pazienti sui carrelli termici che verranno<br />

poi agganciati tra di loro. «Serviamo circa 600-650 pazienti a ogni<br />

pasto e dobbiamo farlo con rapidità e competenza. Ecco perché i <strong>civilisti</strong><br />

devono essere forti e in forma». Walter Hüberli, responsabile della cucina,<br />

verifica durante il colloquio se il candidato è in grado di svolgere il lavoro:<br />

«Già dal primo contatto si capisce se il civilista è adatto all’impiego. Se<br />

non siamo sicuri, concordiamo un periodo di prova».<br />

Siamo sommersi dalle richieste per i mansionari più ambiti, spiega la<br />

specialista in risorse umane Aline Deville, che oltre di E-ZIVI, il portale<br />

del servizio civile, gestisce un proprio portale d’impiego per i 23 mansionari.<br />

Ancor più degli impieghi da aiuto cuoco attirano quelli nel servizio<br />

di posta interno, nella gestione amministrativa dei laboratori e nel giardinaggio.<br />

I responsabili hanno invece minori possibilità di scelta quando<br />

si tratta di reclutare persone per compiti specifici, come aiuto infermieri<br />

o cuochi, i cui mansionari prevedono requisiti molto impegnativi. Per trovare<br />

il civilista adatto a ogni settore d’impiego la signora Deville esamina<br />

le candidature pervenute per determinare se la persona corrisponde ai<br />

requisiti definiti nel mansionario. Solo in quel caso inoltra il dossier al<br />

settore competente.<br />

Le candidature arrivano quindi anche al responsabile della cucina Walter<br />

Hüberli. Se dopo il colloquio sia lui sia il capo del settore competente<br />

ritengono che il candidato è in grado di svolgere il lavoro previsto si<br />

passa alla compilazione della convenzione d’impiego con l’aiuto di Aline<br />

Deville. <strong>Un</strong>a volta arrivata la convocazione da parte del centro regionale<br />

competente l’impiego può iniziare. È andata così anche per Nikoll e David,<br />

che nel frattempo hanno caricato i vassoi sui carrelli, già avviati verso le<br />

stanze dei pazienti in attesa della cena. Hüberli è soddisfatto della sua<br />

scelta: «I <strong>civilisti</strong> sono giovani motivati che offrono un importante aiuto<br />

nella gestione del lavoro.»<br />

Istituto d’impiego 35<br />

Ospedale cantonale<br />

di Lucerna<br />

Riconosciuto dal 18 gennaio 2000<br />

Posti: 48<br />

www.luks.ch<br />

Con i suoi 3500 collaboratori, il più grande ospedale<br />

non universitario della Svizzera si occupa ogni anno<br />

del benessere e della salute di circa 100 000 pazienti<br />

stazionari e ambulatoriali. Questo efficiente<br />

ospedale nel cuore della Svizzera offre assistenza<br />

medica qualificata 24h/24 e gestisce numerosi servizi<br />

di pronto soccorso.<br />

L’ospedale cantonale di Lucerna impiega fino a 48<br />

<strong>civilisti</strong> per compiti definiti in 23 mansionari diversi.<br />

Cliniche e istituti si avvalgono anche di giardinieri,<br />

aiuto cuochi, addetti al trasporto dei letti e personale<br />

per la gestione amministrativa dei laboratori<br />

e la consegna della posta interna. Se dispongono<br />

della relativa formazione, l’ospedale impiega anche<br />

studenti di medicina, cuochi e infermieri.<br />

Perfettamente coordinati: i <strong>civilisti</strong> Nikoll e<br />

David caricano i vassoi con i pasti per i pazienti<br />

dell’ospedale cantonale di Lucerna.


La procedura di selezione<br />

La scelta spetta a voi<br />

In qualità di istituto d’impiego del servizio civile<br />

siete voi a ricercare il personale di cui avete bisogno.<br />

Decidete autonomamente se desiderate impiegare<br />

un civilista, le procedure di selezione disponibili<br />

sono numerose.<br />

Registrate le vostre offerte in E-ZIVI, il portale del servizio<br />

civile. Saranno i <strong>civilisti</strong> interessati a contattarvi<br />

direttamente. A quel punto spetta a voi sfruttare le<br />

opportunità di una procedura di selezione ordinaria:<br />

analizzate il dossier, effettuate colloqui e concordate,<br />

se necessario, un periodo di prova da uno<br />

a cinque giorni. Il vostro centro regionale sarà lieto<br />

di consigliarvi.<br />

<strong>Un</strong>a volta trovato il civilista firmate insieme a lui la<br />

convenzione d’impiego. In base alla convenzione il<br />

centro regionale competente redigerà la convocazione,<br />

che sta alla base di ogni impiego. Se l’istituto<br />

d’impiego e il civilista sono registrati in E-ZIVI, tutta<br />

la procedura è interamente elettronica, senza alcun<br />

supporto cartaceo. Sono esclusi dal servizio civile<br />

nella vostra azienda i collaboratori, gli stagisti, il personale<br />

interno e tutti coloro che hanno avuto o hanno<br />

stretti rapporti con il vostro istituto. Inoltre, non si può<br />

prestare servizio civile a scopo di formazione o perfezionamento<br />

né a favore dei famigliari del civilista. In<br />

caso di dubbi, rivolgetevi al vostro centro regionale.<br />

La scelta spetta a voi. Approfittate dell’esperienza e<br />

delle conoscenze dei <strong>civilisti</strong> più adatti per la vostra<br />

azienda.<br />

«Già dal primo contatto<br />

si capisce se<br />

il civilista è adatto<br />

all’impiego.»<br />

Walter Hüberli, responsabile della cucina<br />

dell’ospedale cantonale di Lucerna, punta<br />

sul colloquio personale.<br />

UN VALORE AGGIUNTO<br />

14<br />

15


Mögliche Tätigkeiten<br />

Nehmen Sie Zivis<br />

in die Pflicht<br />

Zivildienstleistende können Sie an allen Ecken und<br />

Istituto d’impiego 388<br />

Enden unterstützen und entlasten. Die Einsatzmöglichkeiten<br />

sind breit <strong>–</strong> aber nicht beliebig.<br />

Caritas Vaud<br />

In den sogenannten Pflichtenheften halten Sie<br />

zusammen Riconosciuto mit Ihrem dal Regionalzentrum 23 settembre 1998 verbindlich<br />

fest, wann Posti: und 10 wofür Sie Ihre Zivis einsetzen.<br />

www.caritas-vaud.ch<br />

Sei es bei Arbeitsspitzen oder saisonalen Engpässen:<br />

Da oltre 60 anni Caritas Vaud lotta contro la povertà<br />

Setzen Sie<br />

e l’emarginazione.<br />

Ihre Zivis gezielt<br />

94<br />

ein.<br />

collaboratori,<br />

Sie ersetzen<br />

450<br />

zwar<br />

volontari<br />

e Stelle, fino a steigern 10 <strong>civilisti</strong> jedoch forniscono ihren assistenza Planungs-<br />

a per-<br />

keine feste<br />

spielraum. sone Zudem bisognose gewinnt e a die rischio Qualität di tutte Ihrer le Leistungen.<br />

Im le Pflichtenheft condizioni necessarie definieren affinché Sie zusammen possano mit condurre<br />

età, creando<br />

una vita dignitosa e aiutandole a reinserirsi nella<br />

Ihrem Regionalzentrum den jeweiligen Aufgabenbereich<br />

und La quantifizieren Caritas gestisce die 11 verschiedenen negozi dove i Tätigkei-<br />

più poveri pos-<br />

società riacquistando la propria autonomia.<br />

ten. So ist sono es auch trovare möglich, vestiti e verschiedenste generi alimentari Tätigkeiten<br />

in einem convenienti, einzigen dirige Pflichtenheft centri d’integrazione, unterzubringen. dormi-<br />

a prezzi<br />

tori d’emergenza e centri di assistenza sociale fornendo<br />

consulenza e aiuto a chi viene a trovarsi in<br />

Denn ein Zivi darf immer nur für die darin festgelegten<br />

Aufgaben<br />

situazioni<br />

eingesetzt<br />

di difficoltà.<br />

werden.<br />

L’associazione si avvale del<br />

Behandeln sostegno Sie Ihre di Zivis <strong>civilisti</strong> wie in normale quasi tutti Mitarbeitende.<br />

i settori e le sedi<br />

del Canton Vaud.<br />

Dennoch gilt Folgendes: Einsätze dauern mindestens<br />

26 Tage, beginnen an einem Montag und enden an<br />

einem Freitag. Dazwischen sind Sie flexibel: Wochenend-,<br />

Schicht- oder Nachtarbeit ist möglich, Teilzeitarbeit<br />

jedoch nicht. Eine längere Mindesteinsatzdauer<br />

und die Wochenarbeitszeit definieren Sie im Pflichtenheft.<br />

Ab 180 Einsatztagen hat ein Zivi Anrecht auf<br />

acht Ferientage; für 30 zusätzliche Diensttage gibt es<br />

noch einmal zwei Ferientage. Macht ein Zivi einmal<br />

Überstunden, kann er diese während des Einsatzes<br />

kompensieren; ein systematisches Ansammeln für<br />

weitere Freitage ist jedoch nicht erlaubt. Im Zweifelsfalle<br />

gelten Zivildienstgesetz und -verordnung.<br />

«Abbiamo già avuto<br />

<strong>civilisti</strong> che hanno prestato<br />

l’intero servizio<br />

alla Caritas Vaud.»<br />

Gabriel Oguey, direttore amministrativo della<br />

Caritas Vaud, si avvale anche di <strong>civilisti</strong> che<br />

tornano nuovamente a prestare servizio.


I <strong>civilisti</strong> contenti<br />

ritornano<br />

La Caritas Vaud è un istituto d’impiego molto apprezzato, come dimostra<br />

la propensione dei <strong>civilisti</strong> a ritornarci volentieri per svolgere periodi d’impiego<br />

successivi, con un grande vantaggio per l’istituto stesso.<br />

La filiale vodese dell’ente di beneficienza Caritas è stata fondata nel 1942<br />

per accogliere e assistere i profughi provenienti dalla Polonia. All’epoca<br />

erano i volontari e i sacerdoti a prendersi cura di loro, senza l’aiuto dei <strong>civilisti</strong>.<br />

Oggi circa 30 <strong>civilisti</strong> prestano ogni anno quasi 2000 giorni di servizio<br />

nelle varie istituzioni della Caritas Vaud. «Le nostre risorse finanziarie sono<br />

limitate» spiega il direttore amministrativo Gabriel Oguey. «Il servizio civile<br />

è una buona soluzione, che ci permette di ricevere un sostegno concreto».<br />

Come accade per esempio a Yverdon-les-Bains, dove la Caritas gestisce per<br />

conto del comune una stazione di biciclette. Alcuni disoccupati coordinano<br />

il sistema cittadino di noleggio delle biciclette, si occupano della riparazione<br />

e sorvegliano il parcheggio lavorando anche sotto la supervisione dei <strong>civilisti</strong>.<br />

«Molti lavorano bene, alcuni addirittura eccellono. Sono pochi invece<br />

quelli che fanno il minimo indispensabile» commenta François Zurcher, che<br />

dirige la stazione di biciclette. Zurcher preferisce i <strong>civilisti</strong> che scelgono di<br />

rimanere il più a lungo possibile e per questo ha concordato con il centro<br />

regionale una durata minima d’impiego di due mesi.<br />

Spesso i <strong>civilisti</strong> ritornano. «Alcuni tornano da noi regolarmente, perché<br />

conoscono il lavoro e gli piace» racconta Oguey. Si tratta di una situazione<br />

doppiamente vantaggiosa, dove anche l’azienda beneficia delle conoscenze<br />

acquisite negli impieghi precedenti. Inoltre, aggiunge Oguey, anche per i<br />

<strong>civilisti</strong> è più facile tornare in un posto che apprezzano e non dover quindi<br />

cercare un nuovo impiego. «I <strong>civilisti</strong> lavorano bene e la maggior parte di<br />

loro è fortemente motivata ed estremamente competente». La Caritas Vaud<br />

può dunque avvalersi di un sostegno in più per il suo team di professionisti,<br />

ma anche di nuove idee: «Spesso le loro proposte e il loro punto di vista<br />

esterno ci aiutano a migliorare i nostri processi. I <strong>civilisti</strong> sono un importante<br />

fattore di innovazione».<br />

Maestri e allievi: nella stazione di biciclette della<br />

Caritas Vaud a Yverdon-les-Bains i <strong>civilisti</strong> coordinano<br />

i disoccupati che riparano le bici imparando<br />

anche qualcosa da loro.<br />

UN VALORE AGGIUNTO<br />

16<br />

17


Mögliche Tätigkeiten<br />

Nehmen I prossimi passi Sie Zivis<br />

in die Pflicht<br />

Come raggiungerci<br />

Zivildienstleistende können Sie an allen Ecken und<br />

Enden Avete deciso unterstützen di non voler und entlasten. più rinunciare Die Einsatzmöglichkeiten<br />

<strong>civilisti</strong>? Allora sind non breit vi resta <strong>–</strong> aber che nicht contattare beliebig. il centro<br />

all’aiuto dei<br />

In regionale den sogenannten competente. Pflichtenheften halten Sie<br />

zusammen mit Ihrem Regionalzentrum verbindlich<br />

Se l’offerta vi interessa rivolgetevi a noi. Nella cartina<br />

a destra troverete il centro regionale più vicino<br />

fest, wann und wofür Sie Ihre Zivis einsetzen.<br />

Sei a voi. es Saremo bei Arbeitsspitzen lieti di rispondere oder saisonalen alle vostre Engpässen: domande<br />

Setzen e di inviarvi Sie Ihre la documentazione Zivis gezielt ein. Sie necessaria ersetzen per zwar la<br />

keine<br />

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steigern<br />

come<br />

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d’impiego.<br />

Planungsspielraum.<br />

La procedura Zudem è gratuita gewinnt e avviene die Qualität in tempi Ihrer brevi. Leistungenriori<br />

dubbi Im Pflichtenheft potranno essere definieren chiariti Sie durante zusammen un collo-<br />

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Ihrem quio personale. Regionalzentrum Speriamo den di jeweiligen potervi accogliere Aufgabenbereicsimamente<br />

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prosten.<br />

So ist es auch möglich, verschiedenste Tätigkeiten<br />

in einem einzigen Pflichtenheft unterzubringen.<br />

Denn ein Zivi darf immer nur für die darin festgelegten<br />

Aufgaben eingesetzt werden.<br />

Behandeln Sie Ihre Zivis wie normale Mitarbeitende.<br />

Dennoch gilt Folgendes: Einsätze dauern mindestens<br />

26 Tage, beginnen an einem Montag und enden an<br />

einem Freitag. Dazwischen sind Sie flexibel: Wochenend-,<br />

Schicht- oder Nachtarbeit ist möglich, Teilzeitarbeit<br />

jedoch nicht. Eine längere Mindesteinsatzdauer<br />

und die Wochenarbeitszeit definieren Sie im Pflichtenheft.<br />

Ab 180 Einsatztagen hat ein Zivi Anrecht auf<br />

acht Ferientage; für 30 zusätzliche Diensttage gibt es<br />

noch einmal zwei Ferientage. Macht ein Zivi einmal<br />

Überstunden, kann er diese während des Einsatzes<br />

kompensieren; ein systematisches Ansammeln für<br />

weitere Freitage ist jedoch nicht erlaubt. Im Zweifelsfalle<br />

gelten Zivildienstgesetz und -verordnung.


Cure a domicilio. Il civilista Yannick cura<br />

l’alluce di un paziente del servizio Spitex della<br />

regione Berna nord.<br />

Impressum<br />

Dipartimento federale dell’economia, della formazione e della ricerca DEFR<br />

Organo d’esecuzione del servizio civile ZIVI<br />

www.zivi.admin.ch<br />

Redazione e testo<br />

Olivier Rüegsegger, Heinz Schenk<br />

Traduzione verso l’italiano<br />

Michele Egger<br />

Concetto e creazione<br />

Werbelinie AG <strong>–</strong> Agentur für Kommunikation<br />

Fotografia<br />

Gaëtan Bally (pagina 3), Olivier Rüegsegger (oltre)<br />

Distribuzione: UFCL, Vendita di pubblicazioni federali, CH-30<strong>03</strong> Berna, www.pubblicazionifederali.admin.ch<br />

No 735.104i 10.15 100 86<strong>03</strong>65018/3


Organo d’esecuzione del servizio civile ZIVI<br />

www.zivi.admin.ch

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