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I <strong>civilisti</strong> <strong>all’opera</strong><br />
<strong>Un</strong> <strong>valore</strong> <strong>aggiunto</strong><br />
Approfittate dell’aiuto di persone giovani e motivate.<br />
Diventate anche voi istituto d’impiego del servizio civile.<br />
Organo d‘esecuzione del servizio civile ZIVI
Il servizio civile crea un <strong>valore</strong> <strong>aggiunto</strong> per tutti. I <strong>civilisti</strong><br />
lavorano nell’interesse pubblico: forniscono assistenza alle<br />
persone, si prendono cura della natura, conservano i beni<br />
culturali e si impegnano a favore della collaborazione allo<br />
sviluppo. Ogni anno prestano circa 1,5 milioni di giorni di<br />
servizio civile presso un istituto d’impiego riconosciuto.<br />
A determinate condizioni anche il vostro istituto potrebbe<br />
diventare un istituto di questo genere. In tal modo la vostra<br />
azienda e la vostra «clientela» potrebbero trarre beneficio<br />
dalla vitalità e dalla forza di questi giovani.<br />
Nelle pagine seguenti sono presentate le varie possibilità<br />
d’impiego dei <strong>civilisti</strong> nonché informazioni sulle modalità<br />
con cui la vostra azienda può diventare un istituto d’impiego<br />
del servizio civile. Restiamo con piacere a vostra disposizione<br />
per ulteriori chiarimenti.<br />
Christoph Hartmann<br />
Capo del servizio civile<br />
<strong>Un</strong> servizio molto richiesto. Nella casa<br />
di cura per anziani Adullam di Basilea<br />
il civilista Nicolas serve la colazione<br />
alle signore.<br />
UN VALORE AGGIUNTO<br />
02<br />
<strong>03</strong>
«I migliori collaboratori<br />
arrivano sempre dal<br />
servizio civile.»<br />
Matthias Müller, capo del centro d’integrazione<br />
Il servizio civile<br />
Più di un servizio<br />
sostitutivo<br />
In Svizzera gli uomini sono obbligati a prestare<br />
servizio militare. Per coloro che non riescono a<br />
conciliare l’attività militare con la loro coscienza<br />
nel 1996 è stato istituito il servizio civile. Con<br />
una scelta consapevole i ragazzi, e in rari casi le<br />
ragazze, decidono di impegnarsi per una volta e<br />
mezzo la durata del servizio militare e di fornire<br />
il loro contributo lavorando all’interno di istituti<br />
di pubblica utilità fino al compimento del trentesimo,<br />
rispettivamente del trentaquattresimo anno<br />
di età. I <strong>civilisti</strong> prestano servizio in modo scaglionato<br />
per periodi di almeno 26 giorni, anche se<br />
molti di essi sono anche tenuti a svolgere impieghi<br />
di lunga durata, di sei mesi, nell’ambito di programmi<br />
prioritari.<br />
Istituto d’impiego 11028<br />
Centro d’integrazione<br />
Basilea Campagna ESB<br />
Riconosciuto dal 18 dicembre 20<strong>03</strong><br />
Posti: 10<br />
www.esb-bl.ch<br />
Vivere, imparare, lavorare: il centro d’integrazione<br />
Eingliederungsstätte Baselland (ESB) si occupa<br />
di persone speciali con esigenze speciali. Giovani<br />
e adulti con diverse forme di disabilità vivono in<br />
centri residenziali assistiti dove possono accedere<br />
a tirocini e formazioni professionali e dove hanno<br />
la possibilità di lavorare in istituti di produzione orientate<br />
ai servizi. La fondazione privata «insieme<br />
Baselland» svolge una funzione di utilità pubblica.<br />
<strong>Un</strong> quarto dei fondi proviene dai servizi offerti sul<br />
mercato.<br />
Nel loro percorso verso una vita autonoma, i disabili<br />
ricevono aiuto da circa 200 specialisti altamente<br />
competenti e da un massimo di dieci <strong>civilisti</strong> che si<br />
occupano dell’assistenza quotidiana a domicilio,<br />
dell’organizzazione del tempo libero e della supervisione<br />
delle persone diversamente abili durante il<br />
processo produttivo nell’istituto.
<strong>Un</strong> notevole <strong>valore</strong> <strong>aggiunto</strong><br />
Lavorare con persone diversamente abili richiede molta pazienza e attenzione.<br />
Grazie al servizio civile, gli istituti che vogliono affermarsi sul mercato<br />
con i propri prodotti o servizi riceveranno un adeguato sostegno, in<br />
quanto i <strong>civilisti</strong> possono dedicarsi all’assistenza dei collaboratori anche<br />
nei periodi di maggiore lavoro.<br />
I collaboratori del centro d’integrazione di Basilea Campagna (Eingliederungsstätte<br />
Baselland) sono fieri dell’ottima reputazione sul mercato dei<br />
servizi offerti e si sentono pertanto parte di un istituto di produzione di alta<br />
precisione piuttosto che di un semplice laboratorio. Nella sede di Reinach un<br />
team composto da professionisti esperti e «collaboratori con la pensione»,<br />
come vengono con rispetto chiamati i colleghi diversamente abili, produce<br />
componenti meccaniche di precisione. Nel locale adiacente altri collaboratori<br />
confezionano ed etichettano cosmetici e prodotti tessili. Fra di loro, il<br />
civilista ventunenne Andreas spiega a una disabile mentale come etichettare<br />
i tubetti. È già la quarta volta che presta servizio presso il centro d’integrazione:<br />
dopo un totale di 48 settimane conosce bene la sua collega e<br />
sa come aiutarla per concludere in tempo i compiti assegnati. È uno degli<br />
ultimi giorni di servizio per Andreas, tra poco avrà concluso i 387 giorni di<br />
servizio che ha deciso di prestare al posto del servizio militare.<br />
«Finora nessuno è stato licenziato». Karl Gerber, responsabile del personale<br />
e dell’amministrazione del centro d’integrazione, ha sempre avuto <strong>civilisti</strong><br />
molto motivati nella sua azienda. I giovani hanno un buon rapporto con<br />
le persone diversamente abili. Hanno imparato come comportarsi anche<br />
durante il corso di formazione previsto per l’impiego presso la sua azienda.<br />
Tuttavia è necessario un periodo di introduzione relativamente lungo, per<br />
questo Gerber chiede ai <strong>civilisti</strong> di lavorare per almeno sei mesi. Trovare<br />
<strong>civilisti</strong> non è però comunque un problema, anzi spesso questi ultimi ritornano<br />
per un nuovo impiego ma in questo caso anche solo per quattro settimane,<br />
ovvero la durata minima prevista per un impiego di servizio civile.<br />
La mentalità moderna e il <strong>valore</strong> <strong>aggiunto</strong> portati in azienda dai <strong>civilisti</strong><br />
sono visibili anche nel laboratorio di Reinach. Poiché i capigruppo lavorano<br />
spesso a ritmo serrato a causa della pressione del mercato, il lavoro<br />
dei <strong>civilisti</strong>, che possono aiutarli prendendosi il tempo necessario ad assistere<br />
i «collaboratori con la pensione», hanno un ruolo ancora più importante.<br />
Si tratta di un approccio win-win, in cui la società beneficia delle prestazioni<br />
sociali, il civilista è motivato a fornire un servizio sostitutivo maturando<br />
anche esperienze utili per la sua vita e l’istituto riceve sostegno e<br />
assistenza di buona qualità. «I migliori collaboratori arrivano sempre dal<br />
servizio civile» aggiunge Matthias Müller, capo dell’istituto.<br />
Concedersi tempo. In un’azienda del<br />
centro d’integrazione Eingliederungsstätte<br />
Baselland il civilista Andreas<br />
coordina il lavoro dei «collaboratori<br />
con la pensione».<br />
UN VALORE AGGIUNTO<br />
04<br />
05
<strong>Un</strong>a valigia piena<br />
di esperienze<br />
I <strong>civilisti</strong> non sono professionisti altamente qualificati. Ma le esperienze<br />
personali, le competenze professionali e i corsi di formazione del servizio<br />
civile permettono di creare le migliori condizioni per l’inserimento aziendale,<br />
come dimostra l’esempio del Bieler Landschaftswerk.<br />
L’eccezione che conferma la regola: Regina Stucki, capo della gestione del<br />
personale presso l’impresa di cura del paesaggio di Bienne, afferma di preferire<br />
solitamente <strong>civilisti</strong> che hanno terminato il tirocinio. Alain fa eccezione.<br />
È inverno e un gruppo di disoccupati di lunga durata sta tagliando e<br />
spaccando ceppi che diventeranno legna da ardere. Il civilista ventiduenne<br />
coordina i lavori dimostrando di essere bravo, nonostante sia un «colletto<br />
bianco». Il sogno di Alain era quello di diventare giardiniere paesaggista,<br />
ma il destino l’ha portato a frequentare la scuola commerciale e a conseguire<br />
la maturità professionale. Adesso approfitta quindi dell’opportunità<br />
di lavorare all’aperto. Gli altri requisiti li soddisfa pienamente: i <strong>civilisti</strong><br />
che lavorano in questa azienda devono possedere la patente e, a dipendenza<br />
del luogo di lavoro, avere buone conoscenze di tedesco e francese.<br />
Fra i compiti di vice capogruppo del nostro civilista rientrano anche attività<br />
di direzione lavori. La sua competenza in questo ambito non l’ha maturata<br />
nel periodo di pratica professionale, ma piuttosto durante la lunga<br />
esperienza in qualità di responsabile di corsi Gioventù+Sport. «Capita<br />
spesso che ci si lamenti di più con me che con il capo». Si tratta di esperienze<br />
che gli torneranno utili anche nella sua futura carriera professionale.<br />
Prima di questo impiego Alain ha frequentato due corsi di formazione del<br />
servizio civile. Il corso «Gestione non violenta dei conflitti» gli è utile per<br />
coordinare gruppi di persone seguite dall’assistenza sociale, mentre il<br />
corso «Protezione dell‘ambiente e della natura» gli permette di integrare<br />
nel suo bagaglio culturale nozioni di base sulla conoscenza delle specie<br />
animali e vegetali, della biodiversità e della tutela del territorio. Le abilità<br />
pratiche nell’uso dei macchinari, le ha invece approfondite in azienda,<br />
dove si tengono appositi corsi di formazione.<br />
Alain aveva inizialmente scelto di rimanere in azienda per sei mesi, ovvero<br />
il periodo obbligatorio per gli impieghi di lunga durata, ma ha già deciso<br />
di prolungare la sua esperienza a nove mesi, in modo da iniziare subito<br />
dopo gli studi di economia con indirizzo immobiliare a Lucerna. In questo<br />
modo potrà partecipare ai lavori di giardinaggio e pulizia delle sponde<br />
del lago durante il periodo estivo, ai quali non vede l’ora di dedicarsi per<br />
poi eventualmente tornare al Landschafswerk per svolgere i restanti giorni<br />
di servizio, nonostante il lavoro inizi alle 7.15 del mattino. Regina Stucki<br />
sarebbe ben lieta di assumerlo nuovamente e, sorridendo, aggiunge: «se<br />
un giorno avremo molti immobili da gestire, lo impiegheremo ancor più<br />
volentieri…».<br />
Istituto d’impiego 21026<br />
Impresa per la cura del<br />
paesaggio Biel-Seeland AG<br />
Riconosciuto dal 12 marzo 2008<br />
Posti: 4<br />
www.landschaftswerk.ch<br />
Il Landschaftswerk Biel-Seeland è un’impresa<br />
sociale con 40 posti per disoccupati di lunga durata.<br />
Impiegando le persone nella cura del paesaggio e<br />
accompagnandole attraverso un sostegno sociopedagogico,<br />
l’azienda facilita il loro reinserimento<br />
professionale. Gli azionisti di questa società per<br />
azioni, fortemente radicata nel territorio, esente da<br />
tassazione e di pubblica utilità, sono comuni della<br />
regione di Biel-Seeland e organizzazioni regionali<br />
che si occupano di protezione della natura, del territorio<br />
e del paesaggio.<br />
L’azienda impiega i <strong>civilisti</strong> come vice capigruppo<br />
per compiti di coordinamento nella salvaguardia del<br />
territorio, come aiuto nel servizio di noleggio biciclette<br />
dell’azienda, per le consegne interne e, se<br />
dispongono della relativa formazione, nel sostegno<br />
socio-pedagogico ai disoccupati di lunga durata.<br />
Collaboratore e «motivatore»: insieme ai disoccupati,<br />
Alain ricava legna da ardere prodotta<br />
dagli alberi abbattuti nell’ambito di progetti di<br />
salvaguardia del paesaggio.
«Mi è sempre<br />
piaciuto lavorare<br />
all’aperto.»<br />
Alain Küffer, civilista presso l’impresa<br />
per la cura del paesaggio di Bienne.<br />
Il suo sogno era diventare giardiniere<br />
paesaggista.<br />
Il civilista<br />
<strong>Un</strong>’attività ricca di<br />
esperienze<br />
I <strong>civilisti</strong> dispongono di un enorme bagaglio di conoscenze,<br />
capacità e abilità. Grazie ai nostri corsi di<br />
formazione e ai vostri corsi introduttivi, il vostro istituto<br />
potrà usufruire di un’assistenza competente.<br />
Grazie al loro impegno personale, giovani ragazzi<br />
(più raramente ragazze) tra i 18 e i 34 anni, provenienti<br />
dai più svariati settori professionali, forniscono<br />
conoscenze utili all’istituto nel quale sono impiegati.<br />
Avete inoltre la possibilità di definire nel mansionario<br />
le conoscenze richieste. A supporto dell’introduzione<br />
svolta in azienda, il civilista segue dei<br />
corsi di formazione specifici finanziati dalla Confederazione,<br />
così da poter iniziare subito l’impiego in<br />
maniera produttiva.<br />
Saper comunicare è un’arte soprattutto nell’ambito<br />
dell’assistenza alle persone. Nel corso Comunicazione<br />
e assistenza i <strong>civilisti</strong> affrontano tematiche fondamentali<br />
in questo campo. Durante il corso Assistenza<br />
ai malati vengono invece insegnati i principi<br />
di base dell’igiene e della cura dei malati e i vari tipi<br />
di mobilizzazione e posizionamento. In quattro corsi<br />
di formazione specifici i <strong>civilisti</strong> vengono preparati<br />
alle attività di assistenza alle persone disabili, alle<br />
persone anziane, ai bambini e ai giovani. Tutti questi<br />
corsi specifici sono articolati in due moduli. I <strong>civilisti</strong><br />
che effettuano impieghi di una durata superiore<br />
ai sei mesi possono frequentare il secondo modulo.<br />
Anche il corso Protezione dell’ambiente e della natura<br />
trasmette competenze pratiche poiché i partecipanti,<br />
oltre alle lezioni teoriche in ambito ambientale, imparano<br />
sul campo a riconoscere le specie animali e<br />
applicano concretamente le conoscenze acquisite<br />
sulla tutela del paesaggio. Piuttosto intensivo il corso<br />
Uso della motosega, della durata di due giorni, che<br />
insegna ai <strong>civilisti</strong> a eseguire semplici lavori con questo<br />
attrezzo. Il corso Sicurezza durante l’impiego all’estero<br />
prepara ai possibili rischi e fattori di stress<br />
durante l’impiego all’estero. Le descrizioni dettagliate<br />
e gli obiettivi dei corsi sono consultabili sul<br />
sito Internet del servizio civile www.zivi.admin.ch.<br />
UN VALORE AGGIUNTO<br />
06<br />
07
Riconoscimento unanime<br />
I <strong>civilisti</strong> prestano servizi di interesse pubblico non solo presso lo Stato ma anche in enti<br />
privati, che possono essere riconosciuti come istituto d’impiego, se svolgono attività di<br />
interesse pubblico. Perché ciò avvenga è necessario rispettare alcune regole.<br />
«Il servizio civile interviene nei settori dove le risorse per lo svolgimento di compiti importanti<br />
per la collettività mancano o sono insufficienti.» Il Consiglio federale e il Parlamento<br />
hanno indicato in diverse disposizioni in che modo va intesa tale affermazione. Non tutte le<br />
istituzioni svizzere possono impiegare <strong>civilisti</strong>, ma la scelta è comunque ampia: fra gli istituti<br />
di impiego si annoverano fondazioni, associazioni, enti pubblici, cooperative, amministrazioni<br />
e addirittura società per azioni.<br />
Il punto in comune è la pubblica utilità, indipendentemente dalla forma giuridica. Nelle<br />
imprese private o ad economia mista questa caratteristica viene solitamente attestata<br />
dall’Amministrazione fiscale cantonale. I lavori di pubblica utilità possono essere svolti<br />
in diversi luoghi così come vari sono gli ambiti di attività nei quali gli istituti d’impiego si<br />
avvalgono di <strong>civilisti</strong>: sanità, servizi sociali, conservazione dei beni culturali, protezione<br />
dell’ambiente e della natura, salvaguardia del paesaggio, foreste, agricoltura, cooperazione<br />
allo sviluppo, aiuto umanitario e aiuto in caso di catastrofe e situazioni d’emergenza.<br />
Il riconoscimento come istituto di impiego non dà diritto all’assegnazione di <strong>civilisti</strong>, che non<br />
devono perciò essere inseriti nell’organico, perché non sostituiscono il personale impiegato.<br />
Al momento del riconoscimento viene stabilito il numero massimo di <strong>civilisti</strong> che possono<br />
essere impiegati contemporaneamente nell’istituto d’impiego. Questo numero è limitato<br />
e dipende da quanti sono i posti di lavoro a tempo pieno. Per poter accertare se il vostro<br />
istituto soddisfa le disposizioni della legge e dell’ordinanza sul servizio civile, oltre alla<br />
domanda di riconoscimento occorrono altri documenti come lo statuto, l’organigramma e<br />
i rapporti di gestione. Durante un incontro con il centro regionale competente (v. pag. 19)<br />
vi verrà spiegato se, e in quale forma, il vostro istituto potrà essere riconosciuto. La procedura<br />
di riconoscimento è completamente gratuita.
Lista di controllo<br />
Requisiti<br />
Chi presta servizio civile fornisce una prestazione lavorativa di interesse pubblico. Per potersi<br />
avvalere del lavoro dei <strong>civilisti</strong>, il vostro istituto deve essere impegnato in attività di pubblico<br />
interesse, la cui definizione è contenuta nell’Ordinanza sul servizio civile. Abbiamo preparato<br />
per voi una lista di controllo semplificata.<br />
Questa lista di controllo non vale per le aziende agricole, le quali possono richiedere al centro<br />
regionale competente l’opuscolo specifico «Civilisti impiegati nell’agricoltura».<br />
Programmi prioritari<br />
Azione concentrata<br />
L’Organo d’esecuzione determina tramite cosiddetti<br />
programmi prioritari dove concentrare l’azione degli<br />
impieghi del servizio civile. I <strong>civilisti</strong> che devono<br />
effettuare un periodo di impego obbligatorio di<br />
lunga durata lo devono svolgere all’interno di un<br />
programma prioritario. Attualmente esistono due<br />
programmi prioritari.<br />
Il vostro istituto ha sede in Svizzera?<br />
È un ente di diritto pubblico, un’organizzazione privata o<br />
un’impresa a economia mista che svolge attività di pubblica<br />
utilità?<br />
La pubblica utilità viene solitamente riconosciuta sotto forma di esenzione<br />
fiscale. Ecco alcuni punti ai quali prestare attenzione:<br />
››<br />
la vostra attività principale non deve essere a scopo di lucro.<br />
Sono previste eccezioni per gli istituti a scopo di lucro<br />
nel settore sociosanitario di cui l’ente pubblico possiede la<br />
maggioranza del capitale e dei voti;<br />
››<br />
almeno tre persone usufruiscono delle attività svolte dal<br />
vostro istituto;<br />
››<br />
non sussistono condizioni particolari o non pertinenti per<br />
beneficiare dei vostri servizi;<br />
››<br />
le attività non sono volte a soddisfare interessi personali o<br />
dei vostri famigliari.<br />
Operate in uno degli ambiti di attività del servizio civile?<br />
JA<br />
NEIN<br />
Assistenza e cura<br />
I mansionari che prevedono il contatto diretto dei <strong>civilisti</strong><br />
con persone bisognose di cure o assistenza per<br />
almeno il 30 per cento dei giorni di servizio possono<br />
essere inseriti nel programma prioritario «Assistenza<br />
e cura», indipendentemente dal fatto che si tratti<br />
di bambini, giovani, anziani, disabili o richiedenti<br />
l’asilo. Il programma mira ad alleggerire il lavoro del<br />
personale sanitario e a migliorare la qualità dell’assistenza<br />
fornita agli ospiti e ai pazienti. Infine, questi<br />
impieghi promuovono la solidarietà intergenerazionale<br />
e interculturale.<br />
Protezione dell’ambiente e della natura<br />
Sporcarsi le mani è il primo risultato visibile del<br />
secondo programma prioritario. Questo tipo di mansionari<br />
prevede l’impiego dei <strong>civilisti</strong> principalmente<br />
all’aperto, nella cura di biotopi e foreste, nella rinaturalizzazione<br />
delle acque, nel restauro di muri a<br />
secco e nella realizzazione e gestione di parchi naturali<br />
e paesaggistici. Così facendo i <strong>civilisti</strong> contribuiscono<br />
alla salvaguardia della biodiversità e preservano<br />
le funzioni protettive e ricreative del bosco e<br />
del paesaggio.<br />
Ambiti di attività del servizio civile:<br />
››<br />
Sanità<br />
››<br />
Servizi sociali<br />
››<br />
Conservazione dei beni culturali<br />
››<br />
Protezione dell’ambiente e della natura, salvaguardia del<br />
paesaggio<br />
››<br />
Foreste<br />
››<br />
Agricoltura<br />
››<br />
Cooperazione allo sviluppo e aiuto umanitario<br />
››<br />
Aiuto in caso di catastrofe e di situazioni d’emergenza<br />
Se avete risposto positivamente a queste tre domande, non vi sono altri ostacoli al vostro riconoscimento<br />
quale istituto d’impiego. In caso di dubbi o risposte negative non gettate la spugna,<br />
ma mettetevi in contatto con noi, esamineremo volentieri insieme eventuali problemi.<br />
UN VALORE AGGIUNTO<br />
08<br />
09
Possibili attività<br />
Responsabilizzare<br />
i <strong>civilisti</strong><br />
I <strong>civilisti</strong> possono rivelarsi utili per ogni genere di<br />
attività. Le possibilità di impiego sono molte, ma<br />
non casuali. Nei cosiddetti mansionari gli istituti<br />
d’impiego e il centro regionale competente indicano<br />
in maniera vincolante le tempistiche e le attività<br />
per le quali verrà impiegato il civilista.<br />
I <strong>civilisti</strong> possono essere impiegati in modo mirato<br />
sia nei periodi di maggiore lavoro che durante i picchi<br />
stagionali e, pur non sostituendo un collaboratore<br />
fisso, permettono di migliorare la pianificazione<br />
aziendale. Anche la qualità ne risente positivamente.<br />
Nel mansionario l’azienda definisce in accordo con il<br />
centro regionale competente i vari compiti e li quantifica<br />
permettendo così l’inserimento di attività molto<br />
diverse all’interno dello stesso mansionario. Il civilista,<br />
infatti, può essere impiegato soltanto per le attività<br />
stabilite nel mansionario.<br />
I <strong>civilisti</strong> vanno considerati esattamente come gli<br />
altri collaboratori, anche se ci sono alcune regole da<br />
seguire: un impiego deve durare almeno 26 giorni,<br />
iniziare di lunedì e finire di venerdì. Per il resto massima<br />
flessibilità: si può ricorrere al lavoro nel fine settimana,<br />
al lavoro notturno e a turni, ma non al lavoro<br />
a tempo parziale. Nel mansionario è possibile concordare<br />
una durata minima più lunga e l’orario di lavoro<br />
settimanale. A partire da 180 giorni di impiego il civilista<br />
ha diritto a otto giorni di ferie, e per ogni 30 giorni<br />
di servizio supplementari, a due giorni di ferie in più.<br />
Se il civilista accumula ore supplementari può compensarle<br />
durante l’impiego. L’accumulo sistematico<br />
di ore per disporre di ulteriori giorni di ferie è invece<br />
vietato. In caso di dubbi, si raccomanda di consultare<br />
la legge e l’Ordinanza sul servizio civile.<br />
«Con il loro modo di<br />
lavorare spontaneo e<br />
disinteressato i <strong>civilisti</strong><br />
portano vivacità e leggerezza<br />
nel lavoro di cura<br />
quotidiano.»<br />
Lucia Schenk, responsabile dei servizi di cura<br />
presso il Centro Schlossmatt della regione di<br />
Burgdorf
Impieghi che offrono<br />
flessibilità<br />
I <strong>civilisti</strong> prestano servizio nel Centro Schlossmatt della regione di Burgdorf<br />
sulla base di quattro tipologie completamente diverse di mansionario. Che<br />
si tratti della cura, dell’assistenza, del lavoro in cucina o della manutenzione,<br />
i <strong>civilisti</strong> sono perfettamente integrati nei team, con notevoli vantaggi:<br />
questi posti sono infatti molto richiesti.<br />
Esempio istituto d’impiego 40<br />
Centro Schlossmatt regione<br />
Burgdorf<br />
Riconosciuto dal 29 aprile 1998<br />
Posti: 5<br />
www.zsburgdorf.ch<br />
Adagiato sulle colline dell’Emmental, il Centro<br />
Schlossmatt della regione di Burgdorf offre spazi<br />
abitativi con elevati standard di qualità a 147<br />
anziani bisognosi di cure. La casa anziani, gestita<br />
dall’omonima fondazione di pubblica utilità e<br />
quindi non soggetta a tassazione, impiega circa<br />
250 collaboratori che offrono svariati servizi sia agli<br />
ospiti della struttura che ai clienti esterni.<br />
I <strong>civilisti</strong> affiancano il team in cucina, nell’assistenza<br />
a gruppi e singoli e nelle cure di base oppure nei<br />
lavori di giardinaggio, manutenzione e riparazione.<br />
Naturalmente non tutti i mansionari previsti nel Centro Schlossmatt della<br />
regione di Burgdorf sono equamente sfruttati. I <strong>civilisti</strong> chiedono principalmente<br />
gli impieghi in cucina o nella manutenzione, soprattutto per via<br />
della durata minima più breve. Tuttavia Christina Estermann, responsabile<br />
del personale, è riuscita a convincere alcuni candidati a optare per un<br />
impiego nell’assistenza o nella cura, nonostante in questi due settori non<br />
siano previsti impieghi di breve durata. La casa di cura beneficia del fatto<br />
che ogni civilista, che non ha adempiuto la scuola reclute, deve compiere<br />
un periodo di impiego più lungo, della durata di sei mesi. Per ogni mansionario<br />
la responsabile del personale ha concordato con il centro regionale<br />
di Thun tutti i dettagli relativi alla durata minima degli impieghi e alla<br />
possibilità di ricorrere al lavoro a turni o nel fine settimana.<br />
Nel mansionario sono inoltre indicate e quantificate chiaramente le attività<br />
che il civilista deve svolgere. In quello degli aiuto infermieri, ad esempio,<br />
il civilista trascorre il 75 per cento delle sue 42 ore settimanali a svolgere<br />
attività riguardanti le cure di base. La descrizione del mansionario prevede<br />
tuttavia, oltre all’aiuto nell’igiene personale, nell’alimentazione e nella<br />
mobilizzazione dei pazienti, anche attività di assistenza. Christina Estermann<br />
consiglia di formulare descrizioni generiche, così da permettere alle<br />
varie divisioni di impiegare i <strong>civilisti</strong> in modo flessibile a seconda delle loro<br />
capacità. I <strong>civilisti</strong> che non si sentono adatti a svolgere un impiego nell’ambito<br />
delle cure si candidano per il mansionario sull’assistenza vera e propria,<br />
partecipando quindi al corso d’introduzione sull’assistenza invece<br />
che a quello sulle cure (si veda pagina 7). Per gli istituti che si occupano<br />
di anziani l’Organo d’esecuzione mette a disposizione un modello standard<br />
di mansionario con un ampia scelta di attività.<br />
La signora Estermann si occupa dell‘impiego dei <strong>civilisti</strong> da oltre 15 anni<br />
e soltanto una volta ha dovuto interrompere dopo due giorni un impiego<br />
nell’ambito delle cure a causa dell’eccessivo stress del civilista. Per il<br />
resto il suo bilancio è positivo: i <strong>civilisti</strong> si sono sempre integrati bene nel<br />
team di lavoro e i giovani sono stati ben accolti dagli ospiti della struttura.<br />
L’utilità dei <strong>civilisti</strong> è di gran lunga superiore ai costi. Essi aumentano la<br />
qualità e la frequenza dell’assistenza, mentre in cucina e nella manutenzione<br />
facilitano la pianificazione delle attività discontinue, il tutto con<br />
costi di gestione ragionevoli…<br />
<strong>Un</strong> aiuto efficace. Il civilista Thomas ripara<br />
il deambulatore al Centro Schlossmatt della<br />
regione di Burgdorf.<br />
UN VALORE AGGIUNTO 106<br />
11 07
La ciliegina sulla torta<br />
ha il suo prezzo<br />
Secondo Margarete Baur, direttrice dell’asilo nido Felsenburg di<br />
Kreuzlingen, il vantaggio di impiegare <strong>civilisti</strong> non è quello di alleggerire<br />
il carico dei collaboratori, ma piuttosto di arricchire l’offerta fornendo ai<br />
bambini figure maschili di riferimento. Anche se costa di più.<br />
«I <strong>civilisti</strong> sono un<br />
lusso che ci permettiamo<br />
volentieri.»<br />
Margarete Baur, direttrice dell’asilo nido di<br />
Felsenburg, apprezza l’arricchimento qualitativo<br />
permesso dai <strong>civilisti</strong>.<br />
«È come una calamita» commenta la direttrice, Margarete Baur, che da<br />
oltre dieci anni lavora all’asilo nido Felsenburg. Ogni volta che arriva un<br />
nuovo civilista la scena è la stessa: «Dopo appena un minuto è già circondato<br />
dai bambini». Dato che all’asilo nido lavorano prevalentemente<br />
donne (maestre, educatrici sociali, stagiste, una cuoca e una donna delle<br />
pulizie) Margarete Baur apprezza ancora di più il <strong>valore</strong> <strong>aggiunto</strong> rappresentato<br />
dai <strong>civilisti</strong> come figure maschili di riferimento nell’assistenza quotidiana.<br />
I quattro gruppi, uno composto dai bambini più piccoli e tre dai<br />
bambini oltre i 18 mesi, vengono gestiti da tre dipendenti fissi dell’asilo.<br />
Il civilista non fa parte dell’organico e rappresenta piuttosto «un lusso<br />
che l’asilo si concede volentieri», spiega Baur.<br />
I <strong>civilisti</strong>, infatti, non lavorano gratuitamente. L’associazione degli asili<br />
nido di Kreuzlingen (Verein Kreuzlinger Kinderkrippe) versa alla Confederazione<br />
10,50 franchi al giorno per ogni civilista, a cui si aggiungono i 5<br />
franchi giornalieri per le piccole spese, a garanzia della parità di trattamento<br />
tra <strong>civilisti</strong> e membri dell’esercito stabilita dalla legge. Questa concezione<br />
si riflette anche nel rimborso spese: dato che l’asilo nido è aperto<br />
dalle 6.30 alle 18.30 e i <strong>civilisti</strong> fanno colazione, pranzano e cenano con<br />
i bambini, l’asilo nido paga loro le spese per il vitto (20 franchi) solo per<br />
il fine settimana. «Il civilista deve poter vivere anche il sabato e la domenica»<br />
scherza Baur. Oltre alle spese per raggiungere il luogo di lavoro e i<br />
cinque franchi giornalieri per l’alloggio privato, la signora Baur versa mensilmente<br />
al civilista poco più di 600 franchi, più un tributo alla Confederazione<br />
di circa 300 franchi. Nel complesso, la cifra è leggermente superiore<br />
al salario di uno stagista.<br />
Nonostante i costi, Margarete Baur preferirebbe avere un civilista per<br />
ognuno dei quattro gruppi di bambini. Studenti, meccanici o installatori<br />
di caldaie sono persone con esperienza pratica che possono ampliare gli<br />
orizzonti del team, la cui formazione è invece esclusivamente pedagogica.<br />
Secondo la signora Baur al momento non vi sono altre possibilità per reclutare<br />
figure maschili di riferimento. «Sono come la ciliegina sulla torta». E<br />
spostando lo sguardo verso la porta dietro la quale le maestre pranzano<br />
con i bambini, aggiunge: «non solo per i bambini, ma anche per loro»!<br />
<strong>Un</strong> uomo tuttofare: mentre i più piccoli dormono,<br />
il civilista «ispettore» Sven discute<br />
un caso complicato con i bambini più grandi<br />
dell’asilo nido di Felsenburg.
I costi<br />
Il civilista non è gratuito<br />
Ogni istituto d’impiego deve sostenere tre tipi di<br />
costi: un tributo alla Confederazione per evitare<br />
alterazioni della concorrenza; vitto, alloggio e altre<br />
spese per il civilista, una parte delle quali può tuttavia<br />
essere corrisposta in natura; e un versamento di<br />
5 franchi al giorno per le piccole spese. Troppo complicato?<br />
Il centro regionale competente vi spiegherà<br />
come funziona il sistema.<br />
Gli istituti d’impiego versano alla Confederazione un<br />
tributo allo scopo di evitare che i <strong>civilisti</strong> provochino<br />
una alterazione della concorrenza. Il tributo serve a<br />
coprire le spese d’esecuzione e dovrebbe motivare<br />
gli istituti d’impiego a utilizzare i <strong>civilisti</strong> nel modo più<br />
efficiente possibile. L‘importo varia da 8,40 franchi<br />
al giorno al un massimo del 25 per cento del salario<br />
lordo usuale per il luogo e la professione corrisposto<br />
per un’attività comparabile. A tal fine ogni mansionario<br />
viene inserito in una classe di contributo. Poiché<br />
tuttavia anche un civilista ha bisogno di tempo per<br />
svolgere a pieno ritmo il suo lavoro, i primi 26 giorni<br />
viene versata solo la metà del tributo.<br />
Istituto d’impiego 544<br />
Associazione degli asili<br />
nido di Kreuzlingen<br />
Riconosciuto dal 27 novembre 1998<br />
Posti: 4<br />
www.felsenburg.info<br />
In una splendida villa sul «Gaissberg», una collina<br />
che domina la città di Kreuzlingen, i 20 collaboratori<br />
dell’asilo nido Felsenburg, principalmente donne,<br />
accolgono ogni giorno fino a 45 bambini. La struttura,<br />
che ospita bambini e bambine fino ai cinque<br />
anni di età, fa parte insieme a quattro asili nido<br />
dell’associazione degli asili di Kreuzlingen (Verein<br />
Kreuzlinger Kinderkrippe), esente da tassazione.<br />
I <strong>civilisti</strong>, due o tre a seconda dei periodi, si riconoscono<br />
immediatamente in mezzo alle assistenti,<br />
tutte donne. Benché esistano mansionari anche per<br />
gli asili nido, i <strong>civilisti</strong> collaborano principalmente<br />
con il team della scuola dell’infanzia, migliorando<br />
la qualità dell’assistenza durante il gioco, i pasti e<br />
l’igiene e svolgendo attività di economia domestica.<br />
Anche i <strong>civilisti</strong> devono poter vivere. Per questo deve<br />
essere offerto loro vitto e alloggio. Se ciò non fosse<br />
possibile, deve essere versata un’indennità massima<br />
di 25 franchi, a cui si aggiunge un importo non superiore<br />
a 7,20 franchi come supplemento al tributo per<br />
la Confederazione. L’importo vale per ogni giorno di<br />
servizio computabile, quindi anche per il fine settimana.<br />
Se il civilista necessita di un particolare abbigliamento<br />
da lavoro, l’istituto d’impiego deve fornirglielo<br />
o rimborsargli l’acquisto. Anche le eventuali<br />
spese giornaliere per raggiungere il luogo di lavoro<br />
devono essere sostenute dall’istituto. L’Organo<br />
d’esecuzione si assume soltanto le spese per il viaggio<br />
di andata e di ritorno nel fine settimana.<br />
Infine, anche se si tratta di una somma irrisoria,<br />
l’istituto d’impiego deve versare al civilista anche un<br />
importo giornaliero di 5 franchi per le piccole spese.<br />
Durante l’impiego i <strong>civilisti</strong> sono assicurati contro le<br />
malattie e gli infortuni presso l’assicurazione militare.<br />
L’istituto d’impiego risponde dei danni causati<br />
dal civilista a terzi durante la sua attività, come<br />
se si trattasse di un collaboratore interno. Se il civilista<br />
agisce intenzionalmente o con grave negligenza<br />
l’istituto può rivolgersi alla Confederazione.<br />
UN VALORE AGGIUNTO<br />
12<br />
13
I miei <strong>civilisti</strong> devono<br />
essere forti e in forma<br />
Nella cucina dell’ospedale cantonale di Lucerna i processi sono collaudati.<br />
I <strong>civilisti</strong> che vi prestano servizio devono integrarsi alla perfezione<br />
nel sistema. Per questo il responsabile della cucina Walter Hüberli svolge<br />
un colloquio personale con ciascun candidato, spiegandogli cosa ci si<br />
aspetta da lui.<br />
Sono le quattro del pomeriggio e nella cucina dell’ospedale cantonale di<br />
Lucerna si lavora a pieno ritmo. I <strong>civilisti</strong> Nikoll Markaj e David Kunz caricano<br />
i singoli vassoi con la cena per i pazienti sui carrelli termici che verranno<br />
poi agganciati tra di loro. «Serviamo circa 600-650 pazienti a ogni<br />
pasto e dobbiamo farlo con rapidità e competenza. Ecco perché i <strong>civilisti</strong><br />
devono essere forti e in forma». Walter Hüberli, responsabile della cucina,<br />
verifica durante il colloquio se il candidato è in grado di svolgere il lavoro:<br />
«Già dal primo contatto si capisce se il civilista è adatto all’impiego. Se<br />
non siamo sicuri, concordiamo un periodo di prova».<br />
Siamo sommersi dalle richieste per i mansionari più ambiti, spiega la<br />
specialista in risorse umane Aline Deville, che oltre di E-ZIVI, il portale<br />
del servizio civile, gestisce un proprio portale d’impiego per i 23 mansionari.<br />
Ancor più degli impieghi da aiuto cuoco attirano quelli nel servizio<br />
di posta interno, nella gestione amministrativa dei laboratori e nel giardinaggio.<br />
I responsabili hanno invece minori possibilità di scelta quando<br />
si tratta di reclutare persone per compiti specifici, come aiuto infermieri<br />
o cuochi, i cui mansionari prevedono requisiti molto impegnativi. Per trovare<br />
il civilista adatto a ogni settore d’impiego la signora Deville esamina<br />
le candidature pervenute per determinare se la persona corrisponde ai<br />
requisiti definiti nel mansionario. Solo in quel caso inoltra il dossier al<br />
settore competente.<br />
Le candidature arrivano quindi anche al responsabile della cucina Walter<br />
Hüberli. Se dopo il colloquio sia lui sia il capo del settore competente<br />
ritengono che il candidato è in grado di svolgere il lavoro previsto si<br />
passa alla compilazione della convenzione d’impiego con l’aiuto di Aline<br />
Deville. <strong>Un</strong>a volta arrivata la convocazione da parte del centro regionale<br />
competente l’impiego può iniziare. È andata così anche per Nikoll e David,<br />
che nel frattempo hanno caricato i vassoi sui carrelli, già avviati verso le<br />
stanze dei pazienti in attesa della cena. Hüberli è soddisfatto della sua<br />
scelta: «I <strong>civilisti</strong> sono giovani motivati che offrono un importante aiuto<br />
nella gestione del lavoro.»<br />
Istituto d’impiego 35<br />
Ospedale cantonale<br />
di Lucerna<br />
Riconosciuto dal 18 gennaio 2000<br />
Posti: 48<br />
www.luks.ch<br />
Con i suoi 3500 collaboratori, il più grande ospedale<br />
non universitario della Svizzera si occupa ogni anno<br />
del benessere e della salute di circa 100 000 pazienti<br />
stazionari e ambulatoriali. Questo efficiente<br />
ospedale nel cuore della Svizzera offre assistenza<br />
medica qualificata 24h/24 e gestisce numerosi servizi<br />
di pronto soccorso.<br />
L’ospedale cantonale di Lucerna impiega fino a 48<br />
<strong>civilisti</strong> per compiti definiti in 23 mansionari diversi.<br />
Cliniche e istituti si avvalgono anche di giardinieri,<br />
aiuto cuochi, addetti al trasporto dei letti e personale<br />
per la gestione amministrativa dei laboratori<br />
e la consegna della posta interna. Se dispongono<br />
della relativa formazione, l’ospedale impiega anche<br />
studenti di medicina, cuochi e infermieri.<br />
Perfettamente coordinati: i <strong>civilisti</strong> Nikoll e<br />
David caricano i vassoi con i pasti per i pazienti<br />
dell’ospedale cantonale di Lucerna.
La procedura di selezione<br />
La scelta spetta a voi<br />
In qualità di istituto d’impiego del servizio civile<br />
siete voi a ricercare il personale di cui avete bisogno.<br />
Decidete autonomamente se desiderate impiegare<br />
un civilista, le procedure di selezione disponibili<br />
sono numerose.<br />
Registrate le vostre offerte in E-ZIVI, il portale del servizio<br />
civile. Saranno i <strong>civilisti</strong> interessati a contattarvi<br />
direttamente. A quel punto spetta a voi sfruttare le<br />
opportunità di una procedura di selezione ordinaria:<br />
analizzate il dossier, effettuate colloqui e concordate,<br />
se necessario, un periodo di prova da uno<br />
a cinque giorni. Il vostro centro regionale sarà lieto<br />
di consigliarvi.<br />
<strong>Un</strong>a volta trovato il civilista firmate insieme a lui la<br />
convenzione d’impiego. In base alla convenzione il<br />
centro regionale competente redigerà la convocazione,<br />
che sta alla base di ogni impiego. Se l’istituto<br />
d’impiego e il civilista sono registrati in E-ZIVI, tutta<br />
la procedura è interamente elettronica, senza alcun<br />
supporto cartaceo. Sono esclusi dal servizio civile<br />
nella vostra azienda i collaboratori, gli stagisti, il personale<br />
interno e tutti coloro che hanno avuto o hanno<br />
stretti rapporti con il vostro istituto. Inoltre, non si può<br />
prestare servizio civile a scopo di formazione o perfezionamento<br />
né a favore dei famigliari del civilista. In<br />
caso di dubbi, rivolgetevi al vostro centro regionale.<br />
La scelta spetta a voi. Approfittate dell’esperienza e<br />
delle conoscenze dei <strong>civilisti</strong> più adatti per la vostra<br />
azienda.<br />
«Già dal primo contatto<br />
si capisce se<br />
il civilista è adatto<br />
all’impiego.»<br />
Walter Hüberli, responsabile della cucina<br />
dell’ospedale cantonale di Lucerna, punta<br />
sul colloquio personale.<br />
UN VALORE AGGIUNTO<br />
14<br />
15
Mögliche Tätigkeiten<br />
Nehmen Sie Zivis<br />
in die Pflicht<br />
Zivildienstleistende können Sie an allen Ecken und<br />
Istituto d’impiego 388<br />
Enden unterstützen und entlasten. Die Einsatzmöglichkeiten<br />
sind breit <strong>–</strong> aber nicht beliebig.<br />
Caritas Vaud<br />
In den sogenannten Pflichtenheften halten Sie<br />
zusammen Riconosciuto mit Ihrem dal Regionalzentrum 23 settembre 1998 verbindlich<br />
fest, wann Posti: und 10 wofür Sie Ihre Zivis einsetzen.<br />
www.caritas-vaud.ch<br />
Sei es bei Arbeitsspitzen oder saisonalen Engpässen:<br />
Da oltre 60 anni Caritas Vaud lotta contro la povertà<br />
Setzen Sie<br />
e l’emarginazione.<br />
Ihre Zivis gezielt<br />
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collaboratori,<br />
Sie ersetzen<br />
450<br />
zwar<br />
volontari<br />
e Stelle, fino a steigern 10 <strong>civilisti</strong> jedoch forniscono ihren assistenza Planungs-<br />
a per-<br />
keine feste<br />
spielraum. sone Zudem bisognose gewinnt e a die rischio Qualität di tutte Ihrer le Leistungen.<br />
Im le Pflichtenheft condizioni necessarie definieren affinché Sie zusammen possano mit condurre<br />
età, creando<br />
una vita dignitosa e aiutandole a reinserirsi nella<br />
Ihrem Regionalzentrum den jeweiligen Aufgabenbereich<br />
und La quantifizieren Caritas gestisce die 11 verschiedenen negozi dove i Tätigkei-<br />
più poveri pos-<br />
società riacquistando la propria autonomia.<br />
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werden.<br />
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Behandeln sostegno Sie Ihre di Zivis <strong>civilisti</strong> wie in normale quasi tutti Mitarbeitende.<br />
i settori e le sedi<br />
del Canton Vaud.<br />
Dennoch gilt Folgendes: Einsätze dauern mindestens<br />
26 Tage, beginnen an einem Montag und enden an<br />
einem Freitag. Dazwischen sind Sie flexibel: Wochenend-,<br />
Schicht- oder Nachtarbeit ist möglich, Teilzeitarbeit<br />
jedoch nicht. Eine längere Mindesteinsatzdauer<br />
und die Wochenarbeitszeit definieren Sie im Pflichtenheft.<br />
Ab 180 Einsatztagen hat ein Zivi Anrecht auf<br />
acht Ferientage; für 30 zusätzliche Diensttage gibt es<br />
noch einmal zwei Ferientage. Macht ein Zivi einmal<br />
Überstunden, kann er diese während des Einsatzes<br />
kompensieren; ein systematisches Ansammeln für<br />
weitere Freitage ist jedoch nicht erlaubt. Im Zweifelsfalle<br />
gelten Zivildienstgesetz und -verordnung.<br />
«Abbiamo già avuto<br />
<strong>civilisti</strong> che hanno prestato<br />
l’intero servizio<br />
alla Caritas Vaud.»<br />
Gabriel Oguey, direttore amministrativo della<br />
Caritas Vaud, si avvale anche di <strong>civilisti</strong> che<br />
tornano nuovamente a prestare servizio.
I <strong>civilisti</strong> contenti<br />
ritornano<br />
La Caritas Vaud è un istituto d’impiego molto apprezzato, come dimostra<br />
la propensione dei <strong>civilisti</strong> a ritornarci volentieri per svolgere periodi d’impiego<br />
successivi, con un grande vantaggio per l’istituto stesso.<br />
La filiale vodese dell’ente di beneficienza Caritas è stata fondata nel 1942<br />
per accogliere e assistere i profughi provenienti dalla Polonia. All’epoca<br />
erano i volontari e i sacerdoti a prendersi cura di loro, senza l’aiuto dei <strong>civilisti</strong>.<br />
Oggi circa 30 <strong>civilisti</strong> prestano ogni anno quasi 2000 giorni di servizio<br />
nelle varie istituzioni della Caritas Vaud. «Le nostre risorse finanziarie sono<br />
limitate» spiega il direttore amministrativo Gabriel Oguey. «Il servizio civile<br />
è una buona soluzione, che ci permette di ricevere un sostegno concreto».<br />
Come accade per esempio a Yverdon-les-Bains, dove la Caritas gestisce per<br />
conto del comune una stazione di biciclette. Alcuni disoccupati coordinano<br />
il sistema cittadino di noleggio delle biciclette, si occupano della riparazione<br />
e sorvegliano il parcheggio lavorando anche sotto la supervisione dei <strong>civilisti</strong>.<br />
«Molti lavorano bene, alcuni addirittura eccellono. Sono pochi invece<br />
quelli che fanno il minimo indispensabile» commenta François Zurcher, che<br />
dirige la stazione di biciclette. Zurcher preferisce i <strong>civilisti</strong> che scelgono di<br />
rimanere il più a lungo possibile e per questo ha concordato con il centro<br />
regionale una durata minima d’impiego di due mesi.<br />
Spesso i <strong>civilisti</strong> ritornano. «Alcuni tornano da noi regolarmente, perché<br />
conoscono il lavoro e gli piace» racconta Oguey. Si tratta di una situazione<br />
doppiamente vantaggiosa, dove anche l’azienda beneficia delle conoscenze<br />
acquisite negli impieghi precedenti. Inoltre, aggiunge Oguey, anche per i<br />
<strong>civilisti</strong> è più facile tornare in un posto che apprezzano e non dover quindi<br />
cercare un nuovo impiego. «I <strong>civilisti</strong> lavorano bene e la maggior parte di<br />
loro è fortemente motivata ed estremamente competente». La Caritas Vaud<br />
può dunque avvalersi di un sostegno in più per il suo team di professionisti,<br />
ma anche di nuove idee: «Spesso le loro proposte e il loro punto di vista<br />
esterno ci aiutano a migliorare i nostri processi. I <strong>civilisti</strong> sono un importante<br />
fattore di innovazione».<br />
Maestri e allievi: nella stazione di biciclette della<br />
Caritas Vaud a Yverdon-les-Bains i <strong>civilisti</strong> coordinano<br />
i disoccupati che riparano le bici imparando<br />
anche qualcosa da loro.<br />
UN VALORE AGGIUNTO<br />
16<br />
17
Mögliche Tätigkeiten<br />
Nehmen I prossimi passi Sie Zivis<br />
in die Pflicht<br />
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all’aiuto dei<br />
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gelten Zivildienstgesetz und -verordnung.
Cure a domicilio. Il civilista Yannick cura<br />
l’alluce di un paziente del servizio Spitex della<br />
regione Berna nord.<br />
Impressum<br />
Dipartimento federale dell’economia, della formazione e della ricerca DEFR<br />
Organo d’esecuzione del servizio civile ZIVI<br />
www.zivi.admin.ch<br />
Redazione e testo<br />
Olivier Rüegsegger, Heinz Schenk<br />
Traduzione verso l’italiano<br />
Michele Egger<br />
Concetto e creazione<br />
Werbelinie AG <strong>–</strong> Agentur für Kommunikation<br />
Fotografia<br />
Gaëtan Bally (pagina 3), Olivier Rüegsegger (oltre)<br />
Distribuzione: UFCL, Vendita di pubblicazioni federali, CH-30<strong>03</strong> Berna, www.pubblicazionifederali.admin.ch<br />
No 735.104i 10.15 100 86<strong>03</strong>65018/3
Organo d’esecuzione del servizio civile ZIVI<br />
www.zivi.admin.ch