I DIECI COMANDAMENTI DELLA RICONCILIAZIONE - Laici Salettini -

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della speranza, la quale le dà la certezza di “poter chiamare Padre a tutto un Dio” e la certezza di essere figli di Dio. Una virtù della speranza vissuta nei momenti di tutti i giorni, produce buon umore e allegria; porta a scoprire e a vivere il lato positivo di ogni cosa, di ogni persona, di ogni circostanza e quasi non nota o, perlomeno, non dà peso al lato negativo che pure è presente. Scrive: “Figlie mie, la gioia e la felicità di una Ancella dell’Amore Misericordioso ha le sue radici nell’amore. L’amore trasmette anche la forza per saper soffrire qualunque cosa, se si ama. L’amore infinito di Dio dà gioia e quiete all’anima. Se noi ci ricordassimo che tutte le circostanze della nostra vita sono permesse e volute dall’amore infinito di Dio, io sono certa che noi non avremmo nessun motivo per cadere tanto facilmente nel turbamento e nella perdita della pace interiore. Nessuno ci può togliere la pace e la tranquillità nelle nostre Case. Figlie mie, siate sempre molto allegre e contente, perché di fatto non abbiamo motivo per un’altra cosa”. E) TESTIMONIANZE: “Accettare se stessi è la base empatica molto importante per sapere accettare gli altri nella loro diversità e complessità di vita”. “Per accettarsi bisogna conoscersi e ciò avviene poco per volta crescendo e maturando alla scuola della vita. Non è semplice avere una visione reale e oggettiva di se stessi. Bisogna vincere il trauma del giudizio e del confronto”. “La mia esperienza personale mi dice che accettare di guardarmi dentro non è facile. Riconoscere che sbaglio, che non sono perfetta, mettere da parte la mia superbia e la mia ambizione: questi sono i miei limiti più grandi. Però quando riesco a fermarmi e a guardarmi in maniera obiettiva è un grande sollievo: infatti è pesante dover portare alcune maschere, è difficile fingere con se stessi e con gli altri. Quando invece sono trasparente a me stessa e riesco a guardarmi come mi guarderebbe Dio il mio cuore è leggero”. “Penso che dall'accettazione dei propri limiti l'uomo impara a costruire qualcosa di positivo”. “Mi colpisce che il comandamento non si limita a dire accettiamoci come siamo, ma sottolinea e indica l'atteggiamento da avere nei confronti di noi stessi: l'allegria”. “Vivere con allegria significa essere portatori di qualcosa di positivo”. “Dirigimi sul sentiero dei tuoi comandi perchè in esso è la mia gioia” (Salmo 118) 8
Salmo 49 (16-21) “Certo, Dio riscatterà la mia vita, mi strapperà dalla mano degli inferi. Non temere se un uomo arricchisce, se aumenta la gloria della sua casa. Quando muore, infatti, con sé non porta nulla né scende con lui la sua gloria. Anche se da vivo benediceva se stesso: 'Si congratuleranno, perché ti è andata bene', andrà con la generazione dei suoi padri, che non vedranno mai più la luce. Nella prosperità l'uomo non comprende, è simile alle bestie che muoiono”. 9
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