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Fotografia RAW con Photoshop - Capitolo 1 - Apogeo

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4 <strong>Capitolo</strong> 1: il formato <strong>RAW</strong><br />

Distinzione fra la visione di un apparecchio fotografico e la visione umana. L’apparecchio (in alto)<br />

distingue molto meglio le luci rispetto alle ombre; per tornare alla visione umana (in basso),<br />

è necessario spostare le tonalità verso i toni medi, in modo che siamo presenti più informazioni<br />

nei toni scuri, dove i nostri occhi sono più sensibili.<br />

Interpretazione colorimetrica<br />

L’interpretazione colorimetrica non è altro che una caratterizzazione dell’apparecchio<br />

fotografico digitale. Il software di <strong>con</strong>versione utilizza uno o più profili ICC<br />

per attribuire ai pixel dei valori colorimetrici precisi. Mentre alcuni software di <strong>con</strong>versione<br />

(Canon DPP, Nikon Capture NX2 e così via) autorizzano solo l’impiego<br />

dei profili generici forniti dal software stesso (che non tengono <strong>con</strong>to delle eventuali<br />

differenze esistenti fra due apparecchi del medesimo modello), altri permettono di<br />

utilizzare profili ICC personalizzati, stabiliti dal fotografo per il proprio specifico apparecchio.<br />

È pur vero che i profili generici proposti dai grandi produttori di software,<br />

come Adobe, Canon e Nikon sono sufficienti per il 95% dei lavori e che la creazione<br />

di profili ICC dedicati si impone soprattutto per le foto realizzate in studio o per<br />

la riproduzione di opere d’arte. Tuttavia, la loro creazione si rivela un’operazione<br />

ancora piuttosto delicata. Troverete ulteriori informazioni su questo argomento nel<br />

<strong>Capitolo</strong> 4, dedicato alla gestione dei colori.<br />

Riduzione del rumore<br />

Il rumore digitale resta una delle principali preoccupazioni dei fotografi, anche se<br />

i progressi <strong>con</strong>seguiti recentemente per alleviare da questo difetto sono stati veramente<br />

spettacolari. È preferibile gestire il rumore all’inizio dell’elaborazione, ovvero<br />

durante la <strong>con</strong>versione del file <strong>RAW</strong>, che durante la fase di ritocco dell’immagine,<br />

per non correre il rischio di amplificarli; ne parleremo nel <strong>Capitolo</strong> 5.<br />

I software di <strong>con</strong>versione propongono strumenti sempre più sofisticati e benché il<br />

rumore sia sempre meno visibile nelle immagini, gli editor dedicano ancora molti<br />

sforzi alla sua riduzione. Si cominciano a trovare sul mercato soluzioni che utilizzano<br />

le informazioni EXIF per determinare una regolazione automatica della riduzione<br />

del rumore a partire dalla sensibilità ISO. Alcuni software di <strong>con</strong>versione (come DxO<br />

Optics Pro, Camera Raw e Lightroom) applicano la riduzione del rumore prima<br />

dell’interpolazione dei colori, mentre altri (come Bibble Pro e Aperture) integrano<br />

per questo scopo plug-in potenti quanto sofisticati.

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