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ICF Giugno e Luglio 2017 Supplemento

ICF - Rivista dell'Industria Chimica e Farmaceutica è la rivista di Interprogetti che, oltre ad offrire un quadro esaustivo sullo stato dell'arte dei due settori di riferimento, rappresenta uno strumento di lavoro qualificato, attraverso una presentazione completa dell'innovazione tecnologica ad essi dedicata.

ICF - Rivista dell'Industria Chimica e Farmaceutica è la rivista di Interprogetti che, oltre ad offrire un quadro esaustivo sullo stato dell'arte dei due settori di riferimento, rappresenta uno strumento di lavoro qualificato, attraverso una presentazione completa dell'innovazione tecnologica ad essi dedicata.

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ANNOVIII SUPPLEMENTO NR3 GIUGNO/LUGLIO<strong>2017</strong><br />

SPECIALE<br />

FARMACEUTICA<br />

SIMPOSIO AFI<br />

Il presente e il futuro<br />

del settore farmaceutico<br />

IMPIANTI<br />

Confezionamento<br />

farmaci<br />

ENGINEERING<br />

Know-how italiano<br />

per i progetti pharma<br />

RIVISTA<br />

DELL’<br />

INDUSTRIA<br />

CHIMICA E<br />

FARMACEUTICA<br />

POSTE ITALIANE SPA - SPED. IN ABB. POSTALE<br />

70% - LO/MI - COSTO COPIA €10,00<br />

www.interprogettied.com<br />

icf


SIMPOSIO AFI<br />

Il presente e il futuro<br />

del settore farmaceutico<br />

RIVISTA<br />

DELL’<br />

IMPIANTI<br />

Confezionamento<br />

farmaci<br />

ENGINEERING<br />

Know-how italiano<br />

per i progetti pharma<br />

POSTE ITALIANE SPA - SPED. IN ABB. POSTALE<br />

70% - LO/MI - COSTO COPIA €10,00<br />

Sommario<br />

RIVISTA<br />

DELL’ INDUSTRIA<br />

CHIMICA E<br />

FARMACEUTICA<br />

icf<br />

ANNOVIII SUPPLEMENTO NR3 GIUGNO/LUGLIO<strong>2017</strong><br />

SPECIALE<br />

FARMACEUTICA<br />

icf<br />

INDUSTRIA<br />

CHIMICA E<br />

FARMACEUTICA<br />

www.interprogettied.com<br />

4<br />

Storia di copertina<br />

La qualità nei servizi<br />

a carattere GxP<br />

10<br />

Attualità<br />

Al Simposio AFI<br />

presente e futuro del<br />

settore farmaceutico<br />

18<br />

Attualità<br />

22<br />

Biotecnologie<br />

Biotech, le opportunità<br />

che l’Italia non può perdere<br />

8Editoriale<br />

La farmaceutica orgoglio<br />

del Made in Italy<br />

14<br />

Attualità<br />

Ricerca: crescono gli<br />

investimenti nei farmaci<br />

biotecnologici<br />

24<br />

Appuntamenti<br />

Sommario<br />

2 icf- RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA


Sommario<br />

SUPPL. GIU/LUG <strong>2017</strong> NUMERO 3<br />

26<br />

Impianti<br />

Impianti per il<br />

confezionamento di farmaci:<br />

un settore diversificato<br />

e in crescita<br />

36<br />

Macchine<br />

38<br />

Macchine<br />

Una rivoluzionaria<br />

filosofia di essiccamento<br />

sotto vuoto<br />

42<br />

Componenti<br />

Una crescita consolidata,<br />

destinata a proseguire<br />

46<br />

Automazione/Strumentazione<br />

48<br />

Colophon<br />

Abbiamo parlato di…<br />

32<br />

Engineering<br />

Know-how italiano<br />

per i progetti pharma<br />

44<br />

Strumentazione<br />

Una soluzione “a tutto<br />

tondo” per la tracciabilità<br />

dei farmaci<br />

Suppl. <strong>Giugno</strong>/<strong>Luglio</strong> <strong>2017</strong><br />

RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA - icf 3


Storia di copertina<br />

La qualità nei servizi<br />

a carattere GxP<br />

Nella nuova sede di Paderno Dugnano (MI), PVS ha la<br />

possibilità di gestire con maggiore efficienza lo sviluppo<br />

dell’attività. Il costante arricchimento dello staff<br />

ha permesso un’ulteriore diversificazione dell’impegno<br />

in ambito farmaceutico.<br />

di Francesco Goi<br />

Esterno<br />

della sede<br />

di PVS Group<br />

a Paderno<br />

Dugnano (MI)<br />

PVS s.r.l. è l’evoluzione di una<br />

Business Unit di Process Service<br />

composta da un team di consulenti<br />

specializzati nella Qualifica<br />

e Convalida di equipment, sistemi<br />

ed impianti in ambito chimico-farmaceutico.<br />

Costituita nel 2013, la società nasce dall’idea<br />

di creare una nuova realtà giovane, flessibile<br />

e dinamica facilmente adattabile alle esigenze<br />

di piccole, medie e grandi realtà.<br />

L’attività di PVS spazia dalla validazione-cGMP<br />

all’analisi del rischio, dalla stesura dei protocolli<br />

di manutenzione alla validazione dei<br />

sistemi informatici e di automazione.<br />

In questi anni la società è stata protagonista<br />

di una crescita importante su cui ci<br />

siamo soffermati incontrando l’Ammini -<br />

stratore Delegato Rodolfo Russo e il<br />

Direttore Commerciale Stefano Moltani.<br />

<strong>ICF</strong> - L’andamento della società nel<br />

2016 e nel primo quadrimestre del<br />

<strong>2017</strong> ha soddisfatto le vostre aspettative?<br />

4 icf- RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA


Storia di copertina<br />

obiettivo per il lungo periodo. La Svizzera<br />

è un primo passo, ma non neghiamo di essere<br />

interessati a superare il Gottardo e ad<br />

approdare al mercato tedesco.<br />

Prima di compiere questo passo vorremmo<br />

però attivare altre sedi operative in Italia,<br />

partendo dal Nord-Est e dal Centro, dove<br />

già possiamo contare su una buona presenza.<br />

Sarà necessario assumere tecnici che<br />

operino a livello locale, in grado di ottimizzare<br />

ulteriormente il servizio.<br />

A sinistra:<br />

Rodolfo Russo,<br />

amministratore<br />

delegato di PVS<br />

Group<br />

A destra:<br />

Stefano Moltani,<br />

direttore<br />

commerciale<br />

Il 2016 è stato certamente un anno premiante,<br />

i cui risultati ci hanno consentito<br />

di rafforzare la squadra con tecnici le cui<br />

competenze hanno permesso di ampliare<br />

il campo di attività.<br />

Alcuni degli elementi entrati a far parte<br />

dello staff provengono da importanti società<br />

farmaceutiche, altri da aziende operanti<br />

nel nostro settore.<br />

Ultimamente abbiamo sviluppato alcuni<br />

progetti che hanno accresciuto la presenza<br />

della società sul mercato svizzero.<br />

<strong>ICF</strong> - Quali investimenti avete sostenuto<br />

a supporto dello sviluppo dell’attività?<br />

Innanzitutto, all’inizio di quest’anno la società<br />

si è trasferita presso la nuova sede<br />

operativa di Paderno Dugnano (MI), la cui<br />

superficie, di circa 300 m 2 , è circa tripla rispetto<br />

a quella della sede precedente di<br />

Rho, dove eravamo dal 2015.<br />

Il cambio di sede non era stato programmato,<br />

ma è stata una necessità determinata<br />

dall’incremento del volume di lavoro.<br />

Attualmente sono disponibili anche gli<br />

spazi per la gestione delle attività da remoto.<br />

Preferenzialmente svolgiamo l’attività<br />

presso i clienti; in alcuni casi, invece,<br />

ci vengono affidate attività consulenziali<br />

o di valutazione di documentazione che è<br />

possibile svolgere dalla sede.<br />

Lo staff attuale comprende 17 persone e<br />

ed è prevista a breve l’assunzione di altri<br />

due dipendenti.<br />

Siamo soddisfatti della crescita maturata in<br />

questi anni, certamente non tra i più agevoli:<br />

crediamo di avere affrontato le complessità<br />

con lo spirito giusto, una condizione indispensabile<br />

per procedere positivamente.<br />

Già dal 2016 era stata prevista l’apertura<br />

della filiale svizzera, PVS Consulting Sagl,<br />

con sede a Chiasso. Abbiamo scelto di fondare<br />

questa società per essere più vicini ai<br />

clienti svizzeri e per superare le limitazioni<br />

legate ai permessi necessari per operare<br />

nel territorio elvetico.<br />

PVS Consulting dispone di un ufficio tecnico<br />

in cui opera un nostro team, attualmente<br />

in fase di ampliamento.<br />

<strong>ICF</strong> - La Svizzera rappresenterà solo<br />

un primo passo? Siete interessati ad<br />

intensificare l’attività anche in altri<br />

mercati esteri?<br />

Il rafforzamento dell’attività all’estero è un<br />

<strong>ICF</strong> - Quali risultati più significativi<br />

sono stati raggiunti nell’ultimo biennio<br />

e quali ulteriori potenzialità potranno<br />

essere espresse?<br />

Recentemente siamo stati coinvolti in alcune<br />

nuove tematiche, come il Data<br />

Integrity: su alcuni processi, per i quali alcuni<br />

clienti manifestano una maggiore attenzione,<br />

ci viene richiesto un supporto<br />

per la qualifica dei sistemi DCS e SCADA,<br />

con una prevalenza per la gestione dei dati.<br />

In questo ambito siamo attivi con gruppi di<br />

lavoro e di studio in ISPE, per fornire il nostro<br />

contributo e ricevere informazioni e rimanere<br />

aggiornati con il network farmaceutico.<br />

Già possiamo confermare che i risultati del<br />

<strong>2017</strong> saranno non inferiori a quelli ottenuti<br />

nel 2016 e disponiamo di indicazioni che<br />

potrebbero preludere ad un risultato economico<br />

superiore.<br />

In particolare, va sottolineato il nuovo progetto<br />

di supporto al servizio dei clienti finali<br />

che dispongono degli analizzatori TOC<br />

in laboratorio o in produzione.<br />

Simona Gaslini<br />

e Barbara<br />

Sorbara, back<br />

office di PVS<br />

Suppl. <strong>Giugno</strong>/<strong>Luglio</strong> <strong>2017</strong><br />

RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA - icf 5


Storia di copertina<br />

Alcune viste dello staff<br />

e dei nuovi uffici<br />

di PVS Group<br />

Ufficio Project<br />

Management<br />

Per sviluppare questo progetto specifico, che<br />

ha già fornito ottimi risultati, è stato assunto<br />

un tecnico specializzato con vent’anni di<br />

esperienza e realizzata una collaborazione<br />

in esclusiva con Endress+Hauser Italia, di cui<br />

siamo partner ufficiali da alcuni anni.<br />

Riponiamo molte aspettative in questo ambito,<br />

che dovrebbe consentirci di avviare<br />

nuove collaborazioni anche con società con<br />

cui non sviluppiamo i servizi di convalida<br />

e qualifica: il progetto, che verrà presentato<br />

anche al prossimo Simposio AFI, è già operativo<br />

con alcune aziende di primissimo<br />

piano del settore farmaceutico.<br />

Anche nel settore dei glove box, degli isolatori,<br />

delle produzioni sterili sotto isolatori<br />

e dei principi attivi sterili la nostra esperienza<br />

è notevolmente aumentata.<br />

I maggiori costruttori di isolatori italiani,<br />

e non solo, hanno eseguito diverse installazioni,<br />

di cui abbiamo curato la parte riguardante<br />

la qualifica. In questo settore<br />

possiamo contare sull’esperienza del nostro<br />

partner Process Service, che sviluppa l’ingegneria<br />

per l’utilizzo di queste macchine.<br />

In questo settore abbiamo maturato diverse<br />

esperienze, acquisendo una competenza<br />

che ci viene riconosciuta dal mercato. Nel<br />

2016 e nell’anno in corso abbiamo sviluppato<br />

questa specifica attività di qualifica<br />

per le produzioni e le attività di Ricerca &<br />

Sviluppo sotto isolatori.<br />

La diversificazione dell’attività dimostra la<br />

nostra volontà di non arrestarci di fronte<br />

a nuovi servizi, purché rimangano nell’ambito<br />

farmaceutico: al di là della qualifica e<br />

della convalida, piuttosto che concentrarci<br />

sulla qualifica di un sistema SAP, preferiamo<br />

restare in ambito impianto e produzione,<br />

anche su macchine particolari.<br />

<strong>ICF</strong> - L’ampliamento e la diversificazione<br />

dell’attività Vi hanno indotto a<br />

delegare alcune delle vostre funzioni?<br />

Stiamo definendo un nuovo equilibrio in<br />

azienda. Resterà in ogni caso immutato lo<br />

spirito di collaborazione tra le persone chiamate<br />

a sostenere le attività di gestione. La<br />

struttura rafforzata dovrebbe determinare<br />

una migliore definizione dei ruoli.<br />

<strong>ICF</strong> - In cinque anni di attività la crescita<br />

è stata rilevante. Le competenze<br />

e l’esperienza c’erano, ma era prevedibile<br />

un andamento di questo<br />

tipo? Quali fattori principali hanno<br />

determinato l’affermazione?<br />

L’andamento è stato sicuramente superiore<br />

alle aspettative. Il fattore vincente probabilmente<br />

è stato quello di vivere il problema<br />

del cliente come un nostro problema: naturalmente<br />

la flessibilità e l’affidabilità sono<br />

componenti indispensabili per sviluppare<br />

questo tipo d’approccio.<br />

Farsi carico dei problemi del cliente significa<br />

impegnarsi a fondo e avere la tenacia per superare<br />

anche i passaggi più impegnativi.<br />

Attualmente stiamo lavorando con più di<br />

50 clienti, un impegno notevole in cui stiamo<br />

dimostrando la nostra affidabilità. Tutte<br />

le ispezioni sull’attività dei nostri clienti<br />

effettuate da parte degli organi competenti<br />

hanno sempre avuto esito favorevole. Siamo<br />

soddisfatti anche per la crescita della visibilità<br />

e della stima da parte del mercato.<br />

Quest’anno abbiamo ricevuto 180 curricula<br />

di persone interessate ad entrare nella nostra<br />

struttura, più del doppio rispetto all’anno<br />

precedente.<br />

<strong>ICF</strong> - Con un impegno così intenso,<br />

riuscite anche a sviluppare strategie<br />

per il medio termine?<br />

Generalmente il ritmo di lavoro attuale non<br />

ce lo consente. Lo abbiamo fatto per il progetto<br />

per l’assistenza al TOC, costruito un<br />

anno fa insieme ad Endress+Hauser e poi<br />

realizzato molto rapidamente.<br />

Per l’attività di convalida, qualifica e consulenza<br />

seguiamo le esigenze del mercato,<br />

che richiede i nostri interventi senza che<br />

si renda necessaria un’attività commerciale<br />

troppo onerosa.<br />

<strong>ICF</strong> - Con quali obiettivi parteciperete<br />

al Simposio AFI?<br />

L’obiettivo è quello di “esserci”, perché la visibilità<br />

è alta ed è possibile incontrare molte<br />

persone con cui siamo in contatto attraverso<br />

Internet o alcune buone referenze.<br />

Tradizionalmente il Simposio è un momento<br />

conviviale, che offre la possibilità di trascorrere<br />

anche le serate con gli operatori del mercato.<br />

Attraverso i numerosi convegni, il<br />

Simposio offre anche un valido aggiornamento<br />

sull’andamento del settore farmaceutico<br />

e sull’innovazione in campo tecnologico. l<br />

6 icf- RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA


Services and Technology for Life Science<br />

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Editoriale<br />

La farmaceutica,orgoglio<br />

del made in Italy<br />

<strong>ICF</strong> di giugno/luglio raddoppia: oltre al normale<br />

fascicolo dedicato alle tecnologie chimiche,<br />

per la prima volta realizziamo uno speciale dedicato<br />

interamente alla farmaceutica, uno dei<br />

settori di riferimento della nostra rivista. La<br />

farmaceutica, ormai da anni, rappresenta uno<br />

dei maggiori punti di forza del made in Italy<br />

ed occupa un ruolo di primissimo piano a livello europeo.<br />

A partire dal 2010 il settore è stato il primo per crescita,<br />

raggiungendo eccellenti risultati nella produzione, nell’export,<br />

nella produttività.<br />

Questo numero speciale viene pubblicato in concomitanza<br />

con il Simposio AFI, che rappresenta da decenni un evento<br />

di riferimento del settore, nelle cui sessioni viene presentata,<br />

da prestigiosi relatori, l’innovazione nel campo<br />

della ricerca, delle tecnologie e della produzione.<br />

L’industria farmaceutica italiana è più che mai in linea<br />

con il progetto Industria 4.0. Un esempio efficace è rappresentato<br />

dal settore biotech: in Italia sono già disponibili<br />

oltre 200 farmaci che interessano 11 aree terapeutiche,<br />

i progetti di sviluppo sono oltre 300 e gli<br />

investimenti nella ricerca negli ultimi cinque anni sono<br />

cresciuti di oltre il 10%.<br />

Il settore del confezionamento dei farmaci è protagonista<br />

di una crescita significativa a livello mondiale;<br />

in Europa l’offerta di impianti per il<br />

confezionamento primario e secondario è<br />

dominata dai costruttori tedeschi e italiani,<br />

che offrono macchinari in linea con le<br />

Direttive GMP vigenti a livello di produzione<br />

e confezionamento del farmaco.<br />

Per i prossimi anni è prevista un’ulteriore<br />

crescita del mercato dell’impiantistica del<br />

confezionamento grazie all’entrata in commercio<br />

di una gamma di farmaci sempre<br />

più ampia e diversificata, a normative più<br />

stringenti e all’affermazione del Contract<br />

Manufacturing.<br />

Anche l’engineering italiano nel pharma occupa una posizione<br />

di primo piano a livello internazionale: in questo<br />

speciale riportiamo l’esperienza di Amec Foster Wheeler<br />

che, dalla sede italiana di Corsico, coordina le attività<br />

farmaceutiche a livello mondiale.<br />

Ci auguriamo che questo speciale incontri il favore dei lettori<br />

e possa rappresentare il primo di una serie di fascicoli<br />

dedicati ai settori più significativi trattati da <strong>ICF</strong>. l<br />

di Francesco Goi<br />

8 icf- RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA


THINKINGN<br />

Process Service srl è una società di ingegneria,<br />

che dal 1986, opera<br />

nell’erogazionee<br />

di servizi di consulenza e<br />

progettazione, con una elevata specializzazione az negli<br />

impianti chimici e farmaceutici. Process Service è in grado di accomp<br />

pagnare il cliente<br />

l ung o tutto il corso di un p rog etto sia nuovo che di revamping.<br />

Sviluppo del processo e dell’ingegneria di base-Ingegneria di dettaglio-Supporto al<br />

procurement-Gestione cantiere-Precommissioning-Commissioning<br />

e avviamento.<br />

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Attualità<br />

Al Simposio AFI presente<br />

e futuro del settore farmaceutico<br />

La 57 a edizione, che aumenta la durata dell’evento e il numero delle sessioni<br />

scientifiche, sarà dedicata all’intera filiera del farmaco, affrontando<br />

i problemi più attuali e le possibili soluzioni. Rappresentate tutte le voci<br />

del comparto: istituzioni, industria e mondo accademico.<br />

Si rinnova l’appuntamento con<br />

il Simposio AFI presso il<br />

Palacongressi di Rimini i prossimi<br />

7-8-9 giugno che, per la<br />

57 a edizione, ha deciso di analizzare<br />

l’intera filiera del farmaco: problematiche<br />

attuali del settore farmaceutico<br />

italiano e possibili soluzioni.<br />

La manifestazione è organizzata in modo<br />

da dare voce a tutte le componenti del<br />

settore farmaceutico: istituzioni, industria<br />

e mondo accademico.<br />

Relatori altamente qualificati – provenienti<br />

dall’Industria, dall’Università,<br />

dall’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA),<br />

dal Ministero della Salute, dall’Istituto<br />

Superiore di Sanità, da Farmindustria,<br />

Aschimfarma, Assobiomedica, Assobio -<br />

tec, Assogenerici, Assosalute – sono chiamati<br />

a intervenire per fornire ai partecipanti<br />

soluzioni innovative e utili per<br />

comprendere e affrontare con successo<br />

i profondi cambiamenti in atto nel settore<br />

farmaceutico.<br />

Rispetto alle scorse edizioni, il Simposio<br />

di quest’anno si arricchisce di novità,<br />

come ad esempio la sua durata; la manifestazione<br />

inizierà come di consueto<br />

mercoledì mattina con 8 workshop ma<br />

proseguirà fino a venerdì pomeriggio,<br />

ampliando in questo modo le sessioni<br />

scientifiche da 9 a 12.<br />

È stato effettuato un rinnovamento dell’area<br />

espositiva in modo da migliorare<br />

il flusso dei partecipanti all'interno degli<br />

stand e delle aree dedicate, favorendo<br />

ancora di più i momenti di incontro tra<br />

le diverse anime del Simposio.<br />

Un’altra importante novità riguarda le<br />

modalità di iscrizione: sarà infatti possibile<br />

iscriversi ad una sola giornata del<br />

Simposio, non necessariamente a tutte<br />

e tre.<br />

Da quest'anno inoltre soltanto le sessioni<br />

scientifiche saranno a pagamento con<br />

rilevamento elettronico all'ingresso delle<br />

sale, mentre l'accesso agli eventi dell'area<br />

espositiva e alla Sessione Plenaria saranno<br />

gratuiti, previa registrazione.<br />

Il Simposio si aprirà nella mattinata di<br />

mercoledì 7 giugno con una serie di workshop<br />

tenuti da aziende fornitrici di beni<br />

e servizi per l’industria farmaceutica. Nel<br />

pomeriggio della stessa giornata avranno<br />

inizio le sessioni tecnico-scientifiche con<br />

l’introduzione di Alessandro Rigamonti,<br />

presidente di AFI, e la Lectio Magistralis<br />

tenuta da Riccardo Palmisano, presidente<br />

di Assobiotec, dal titolo: “Il ruolo del -<br />

l’Italia nello sviluppo della biotecnologia<br />

e della medicina personalizzata’’.<br />

Per tutta la durata del Simposio sarà possibile<br />

prendere visione di poster dedicati<br />

ad argomenti di ricerca e sviluppo e alla<br />

tecnologia industriale a cui sarà concesso<br />

uno spazio riservato.<br />

10 icf- RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA


Attualità<br />

Nel pomeriggio di mercoledì 7 giugno<br />

inizieranno le prime tre sessioni. La<br />

Sessione I – “La cultura della qualità:<br />

dalla compliance all’eccellenza” – si focalizzerà<br />

sulla trasformazione dell'approccio<br />

alla qualità che sta interessando<br />

l'industria farmaceutica. I sistemi qualità<br />

sono tradizionalmente prescrittivi, cioè<br />

basati su norme e regole, sempre necessarie,<br />

ma non più ritenute sufficienti a<br />

condurre oltre il processo di miglioramento<br />

ed a coniugarlo all'esigenza di un<br />

parallelo aumento dell'efficienza. Il titolo<br />

della sessione indica il passaggio a sistemi<br />

in cui la qualità di processi e prodotti<br />

è il naturale risultato di una maturazione<br />

in senso culturale del personale<br />

operante nelle aziende. La sessione inizierà<br />

con due relazioni, la prima sul rapporto<br />

Efficienza/Qualità, la seconda sui<br />

nuovi modelli di comportamento richiesti<br />

al personale, risultato di una maturità<br />

dal punto di vista della consapevolezza<br />

piuttosto che da una mera adesione a<br />

procedure e norme.<br />

La Sessione II – “API ed eccipienti: dalla<br />

fabbricazione all’utilizzo’’ – sarà suddivisa<br />

in due parti allo scopo di discutere non<br />

solo di API, ma anche di eccipienti, in<br />

considerazione della crescente attenzione<br />

sugli aspetti regolatori di questi ultimi.<br />

Gli interventi dei relatori della prima parte<br />

presenteranno un aggiornamento relativo<br />

alle più recenti disposizioni che hanno<br />

un impatto sulla gestione del profilo di<br />

qualità di un API. In particolare si farà<br />

riferimento alla problematica relativa agli<br />

“starting materials” e alle attività di outsourcing<br />

nella fabbricazione di API. È<br />

stato poi inserito un intervento affidato<br />

ad un esponente del gruppo di studio<br />

AFI/Aschimfarma che intende evidenziare<br />

l’interazione sempre più stretta tra il chimico,<br />

coinvolto nella sintesi dell’API, e<br />

il tecnologo, che si occupa della formulazione<br />

del prodotto finito.<br />

La Sessione III – “La rivoluzione biotecnologica<br />

nella produzione farmaceutica:<br />

medicinali per terapie avanzate, anticorpi<br />

e proteine” – analizzerà la rivoluzione<br />

che le biotecnologie stanno portando nel<br />

settore farmaceutico. Questo cambiamento<br />

comporterà sempre di più un impatto<br />

nel mondo della produzione con<br />

cambiamenti radicali nel modo di produrre<br />

i farmaci biotecnologici, nei sistemi<br />

usati e nella concezione degli impianti<br />

produttivi. Il passaggio da una medicina<br />

per masse di popolazioni ad una medicina<br />

paziente-specifica e o per nicchie<br />

di pazienti ha come conseguenza la necessità<br />

di non lavorare più a “campagne”<br />

ma di produrre lotti di farmaci dedicati<br />

di altissima qualità e riproducibilità.<br />

Il giovedì mattina sarà introdotto dalla<br />

Sessione IV, “Affari regolatori”. La sessione<br />

si focalizzerà su temi di attualità<br />

tra cui l’accesso precoce dei pazienti ai<br />

farmaci innovativi, il progetto Prime e<br />

Conditional MA, la normativa sulle varie<br />

tipologie di modifiche e la gestione delle<br />

misure di minimizzazione del rischio.<br />

Sempre nella mattinata di giovedì 8 giugno<br />

si terrà la Sessione V: “L’evoluzione<br />

della produzione farmaceutica: innovazione,<br />

qualità ed efficienza’’. Verranno<br />

approfonditi temi che impattano direttamente<br />

sulle produzioni farmaceutiche.<br />

Si parlerà di innovazione attraverso<br />

l'esperienza pratica di una azienda che<br />

utilizza la fabbricazione continua, prendendo<br />

in considerazione sia gli aspetti<br />

tecnico-produttivi che quelli del controllo<br />

analitico di qualità.<br />

La mattinata di giovedì 8 giugno si concluderà<br />

con la Sessione VI: “Recenti sviluppi<br />

della Nanomedicina nel drug delivery:<br />

risultati raggiunti e problemi da superare’’.<br />

La Sessione si propone di presentare<br />

ricerche di frontiera, sviluppi in<br />

avanzato stadio di studio nonché gli<br />

aspetti regolatori e clinici correlati all’applicazione<br />

della nanomedicina in particolari<br />

aree. Questi ultimi anni, infatti,<br />

hanno visto un aumento esponenziale<br />

degli studi in nanomedicina e le numerose<br />

ricerche nel settore si stanno ormai<br />

realizzando in prodotti sul mercato.<br />

Questo fondamentale passaggio coinvolge<br />

problematiche di scale-up industriale,<br />

nuovi aspetti regolatori e valutazioni di<br />

efficacia e farmacovigilanza. Inoltre problematiche<br />

sono ancora aperte in questo<br />

settore legate all’effettiva applicabilità<br />

e significativo miglioramento di efficacia<br />

delle nanotecnologie per il delivery di<br />

composti attivi nei tumori.<br />

Nel corso del pomeriggio di giovedì il<br />

Simposio aprirà le porte gratuitamente<br />

a tutto il pubblico del settore e sospenderà<br />

le sessioni scientifiche.<br />

Il primo appuntamento sarà con le novità<br />

tecnologiche. Anche quest’anno il<br />

Simposio, infatti, darà voce alle aziende<br />

espositrici offrendo loro la possibilità di<br />

presentare una novità tecnologica.<br />

Giovedì 9 giugno dalle 14.00 alle 15.30,<br />

immediatamente prima della Sessione<br />

Plenaria, le novità tecnologiche, selezionate<br />

dal Comitato Scientifico AFI, verranno<br />

presentate oralmente al pubblico<br />

negli appositi spazi dedicati.<br />

Il presidente di<br />

AFI Alessandro<br />

Rigamonti taglia<br />

il nastro della<br />

scorsa edizione,<br />

accanto ai<br />

vicepresidenti<br />

Paola Minghetti<br />

e Giorgio Bruno<br />

Suppl. <strong>Giugno</strong>/<strong>Luglio</strong> <strong>2017</strong>


Attualità<br />

Rispetto alle<br />

scorse edizioni,<br />

il Simposio ha<br />

rinnovato l’area<br />

espositiva<br />

in modo<br />

da migliorare<br />

il flusso dei<br />

partecipanti<br />

all'interno<br />

degli stand<br />

e delle aree<br />

dedicate,<br />

favorendo<br />

ancora di più<br />

i momenti<br />

di incontro<br />

L’ingresso all’area sarà libero e aperto a<br />

tutto il pubblico interessato, che potrà<br />

assistere alle presentazioni e incontrare<br />

direttamente le aziende.<br />

Successivamente verrà introdotta la<br />

Sessione Plenaria che vedrà le eccellenze<br />

del mondo farmaceutico confrontarsi sul<br />

tema “Situazioni e prospettive del settore<br />

farmaceutico in Italia”.<br />

La tavola rotonda, introdotta da Ales -<br />

sandro Rigamonti e moderata da Massimo<br />

Scaccabarozzi, presidente di<br />

Farmindustria, si concentrerà invece sul<br />

futuro del settore farmaceutico.<br />

Durante i tre giorni del Simposio sarà presente<br />

la Piazza delle start-up, uno spazio<br />

dedicato alle Start up del mondo farmaceutico,<br />

biotech, dei dispositivi medici<br />

e diagnostici a cui viene offerta l’opportunità<br />

di presentare progetti e attività.<br />

Già dallo scorso anno AFI ha riservato<br />

alle start up uno spazio apposito all’interno<br />

del proprio Simposio annuale e il<br />

grande successo riscosso da questa iniziativa<br />

ha spinto l’associazione a riproporla<br />

in una versione ampliata e ancora<br />

più interessante. La Piazza riunisce le<br />

start up di diversi settori fornendo loro<br />

l’opportunità non solo di presentarsi e<br />

di incontrare potenziali investitori, ma<br />

anche di capire come essere vincenti,<br />

migliorando la propria incisività sul mercato.<br />

Infatti, negli spazi dell’intervallo<br />

pranzo, oltre a presentare progetti e attività,<br />

potranno assistere a mini-simposi<br />

di loro specifico interesse, riguardanti i<br />

temi della creazione d’impresa, della protezione<br />

della proprietà intellettuale e del<br />

finanziamento alle start up.<br />

Nella mattinata di venerdì 9 giugno sono<br />

previste altre tre sessioni tra cui la<br />

Sessione VII – “Dispositivi medici sterili:<br />

aspetti caratterizzanti rispetto ad altri<br />

prodotti sterili” – che sarà focalizzata su<br />

una tipologia di dispositivi medici, quelli<br />

sterili, dove tutti i momenti della filiera<br />

del prodotto sono, proprio per la tipologia<br />

del dispositivo stesso, particolarmente<br />

delicati e tecnologicamente avanzati.<br />

Seguirà poi la Sessione VIII – “La ricerca<br />

clinica in Italia: dove siamo? Dove vogliamo<br />

andare?” – in cui verrà fatto un<br />

punto della situazione sull’organizzazione<br />

italiana e di altri paesi europei per un<br />

confronto e capire quali modelli di ricerca<br />

seguire. Interverranno a riguardo sia istituzioni<br />

come AIFA e Ministero della<br />

Salute sia esponenti provenienti da aziende<br />

farmaceutiche e CRO. Verranno infine<br />

presentati esempi innovativi di ricerca<br />

innovativa e mirata. Seguirà poi la<br />

Sessione IX: “Alcuni temi rilevanti per la<br />

garanzia della integrità della Supply<br />

Chain”. Durante questa sessione verranno<br />

analizzati tre aspetti rilevanti: come garantire<br />

qualità e origine dei principi attivi<br />

(API) e degli eccipienti, in una logica di<br />

identificazione di questi componenti lungo<br />

la filiera; l’importazione parallela dei<br />

farmaci e la garanzia di provenienza degli<br />

stessi, in funzione del loro riconfezionamento<br />

e la successiva la commercializzazione<br />

in Italia; il processo di gestione<br />

dei resi e le attività da effettuare per evidenziare<br />

e denunciare possibili fenomeni<br />

fraudolenti e fornire garanzie adeguate<br />

in funzione di una loro eventuale riammissione<br />

nel ciclo distributivo.<br />

Il Simposio si concluderà nel pomeriggio<br />

di venerdì con altre tre sessioni tra cui<br />

la Sessione X “Stampa 3D in ambito farmaceutico:<br />

una nuova sfida?”, che affronterà<br />

l’impiego della stampante 3D<br />

nel settore farmaceutico. Nel corso della<br />

sessione saranno presentate le tecniche<br />

di stampa 3D che meglio si prestano alla<br />

realizzazione di forme di dosaggio/sistemi<br />

di rilascio e i più recenti risultati della<br />

ricerca in questo settore, nel tentativo<br />

di delineare le potenzialità, le limitazioni<br />

tecnologiche nonché le implicazioni normative<br />

di tale sfida.<br />

Proseguirà poi la Sessione XI – ‘’Quale<br />

futuro per la farmacovigilanza nelle<br />

aziende farmaceutiche?” – che esaminerà<br />

come le normative che regolamentano<br />

la farmacovigilanza sono sempre più<br />

strutturate e richiedono maggiore dedizione<br />

e allocazione di personale qualificato<br />

all’interno delle aziende farmaceutiche.<br />

La sessione è di particolare<br />

interesse per personale o consulenti di<br />

aziende multinazionali, aziende di piccole<br />

e medie dimensioni, istituzioni.<br />

Il Simposio si concluderà con la Sessione<br />

XII: “La filiera farmaceutica: valori economici<br />

e fattori competitivi’’. La sessione<br />

esaminerà le sfide che devono affrontare<br />

le aziende per rimanere competitive, quali<br />

sono i vantaggi anche economici per il<br />

Sistema Paese e quali interconnessioni<br />

si stabiliscono con una spesa che ha limiti<br />

ben definiti. Alla sessione parteciperanno<br />

stakeholder del settore provenienti<br />

da aziende, istituzioni, payers e<br />

università.<br />

l<br />

12 icf- RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA


Sarma Impianti nasce all'inizio del 2001, dall'esperienza<br />

maturata in 25 anni di attività, da un gruppo<br />

di tecnici provenienti da differenti realtà operative.<br />

Sarma impianti offre servizi ai suoi clienti in<br />

diversi settori industriali, quali:<br />

* FARMACEUTICO<br />

* ALIMENTARE<br />

* COSMETICO<br />

* CHIMICO<br />

La società, con sede a Cinisello Balsamo (MI) è costituita<br />

da personale dinamico e altamente qualificato,<br />

capace di soddisfare tutte le esigenze del mercato,<br />

caratterizzato da forte concorrenza e tecnologia<br />

avanzata, fornendo soluzioni innovative e specifiche.<br />

Opera con consolidata esperienza nella progettazione<br />

anche di prototipi, nella costruzione e nell'installazione<br />

per le seguenti aree di intervento:<br />

* AREA IMPIANTISTICA<br />

* AREA CARPENTERIA INOX<br />

* AREA MECCANICA<br />

* AREA ELETTRICA<br />

Sarma Impianti S.r.l. - C.C.I.A.A. MB - numero R.E.A. 1879361 Cod.Fiscale/P.IVA IT 03079840967<br />

Sede operativa: Via Privata Georges Bizet, 17/19 - 20092 Cinisello Balsamo (MI)<br />

Sede Legale: Via Monsignor Luigi Talamoni, 3 - 20900 Monza (MB)<br />

Contatti: Tel. 02/61293378 - Fax. 02/61240915 - info@sarmaimpianti.it - www.sarmaimpianti.it


Attualità<br />

Ricerca: crescono<br />

gli investimenti nei farmaci<br />

biotecnologici<br />

Farmindustria presenta<br />

il Rapporto delle biotecnologie<br />

nel pharma: negli ultimi cinque<br />

anni, in Italia il peso<br />

degli investimenti in R&S<br />

delle aziende biotech<br />

sul totale dell’industria<br />

farmaceutica è cresciuto<br />

di 10 punti percentuali.<br />

Iricercatori e medici in prima linea.<br />

Supportati da imprese innovative,<br />

enti pubblici e privati, cluster,<br />

istituzioni. Tutti insieme per<br />

raggiungere uno stesso obiettivo:<br />

tentare di sconfiggere la malattia e dare<br />

speranza di vita.<br />

Di ricerca farmaceutica, prospettive scientifiche<br />

e industriali, si è parlato recentemente<br />

a Roma nel convegno organizzato<br />

da Farmindustria: “Il farmaco biotech nel<br />

Rinascimento della ricerca”.<br />

Durante l’evento, è stata distribuita la<br />

nuova edizione del Rapporto sulle biotecnologie<br />

del settore farmaceutico in<br />

Italia 2016 realizzato da Farmindustria<br />

in collaborazione con Ernst & Young.<br />

L’Italia può diventare veramente, con le<br />

sue eccellenze a livello scientifico e industriale,<br />

con un network sempre più integrato,<br />

un hub internazionale dell’innovazione.<br />

Idee, progetti, know how,<br />

collaborazioni, università, grandi gruppi<br />

farmaceutici che investono, giovani cervelli<br />

che restano o rientrano, occupazione<br />

qualificata, start up – soprattutto biotech<br />

– di successo: sono solo alcuni degli assi<br />

nella manica di un Paese che ha enormi<br />

potenzialità. E che ha una grande opportunità<br />

con la nascente realtà di Human<br />

Technopole.<br />

Senza dimenticare i fondi di investimento<br />

nazionali e internazionali molto attivi nel<br />

settore. Un fenomeno che dimostra “in<br />

vivo” la qualità delle produzioni e delle<br />

competenze delle imprese in Italia.<br />

L’industria farmaceutica made in Italy,<br />

con la sua grande capacità innovativa già<br />

4.0, vuole essere parte attiva di questo<br />

processo. Come dimostra l’attuale Rina -<br />

scimento della ricerca: in R&S, nel 2015,<br />

gli investimenti nel Paese sono stati 1,4<br />

miliardi (7% del totale in Italia) e gli addetti<br />

hanno raggiunto quota 6.100.<br />

Uno dei fiori all’occhiello del settore è il<br />

biotech.<br />

“Siamo ormai nel cuore della quarta rivoluzione<br />

industriale”, dichiara Massimo<br />

Scaccabarozzi, presidente di Farmin -<br />

dustria. “Viviamo in un mondo interconnesso<br />

e open innovation che unisce competenze<br />

ed eccellenze distanti tra loro.<br />

L’innovazione si gioca quindi su scala globale.<br />

Ma ha ricadute significative sul<br />

Paese, che è già un hub produttivo e può<br />

14 icf- RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA


diventarlo della ricerca, e sui singoli territori,<br />

che hanno o sono incentivati a<br />

creare distretti tecnologici all’avanguardia.<br />

Il farmaco biotech rappresenta una<br />

punta di diamante di un’industria già fortemente<br />

hi tech”.<br />

“Oggi assistiamo” – ha continuato<br />

Scaccabarozzi – “a un’entusiasmante ondata<br />

di scoperte che fa convergere saperi<br />

diversissimi, dalla chimica alla tecnologia<br />

dei materiali, dalla biologia all’Information<br />

Technology e le preziose informazioni contenute<br />

nei Big Data. Si intravedono nuovi<br />

orizzonti per curare patologie grazie alle<br />

scoperte sul genoma e alle strategie messe<br />

in campo per combattere il fenomeno della<br />

resistenza agli antibiotici”.<br />

“Curiosità e voglia di rischiare: queste<br />

sono le caratteristiche principali di chi<br />

fa ricerca e soprattutto di chi lavora nel<br />

farmaco biotech”, ha commentato<br />

Eugenio Aringhieri, presidente del Gruppo<br />

Biotecnologie di Farmindustria. “Dalle<br />

biotecnologie possono arrivare grandi risposte<br />

ai bisogni di salute: dalla commercializzazione<br />

dell’insulina fino ad ora<br />

350 milioni di pazienti hanno visto migliorare<br />

la loro qualità di vita. E in un futuro<br />

non troppo lontano grazie alle nuove<br />

conoscenze scientifiche sarà possibile offrire<br />

trattamenti personalizzati in molte<br />

aree terapeutiche”.<br />

Farmaci biotech in Italia: i risultati<br />

Ridurre il tasso di mortalità e migliorare<br />

la qualità di vita per diverse patologie:<br />

I numeri dei farmaci biotech<br />

Numero di farmaci biotech in commercio per area terapeutica<br />

Malattie infettive<br />

Malattie metaboliche, epatiche ed endocrine<br />

Oncologia<br />

Cardiovascolare ed ematologia<br />

Infiammazione e malattie autoimmuni<br />

Neurologia<br />

Fertilità<br />

Respiratorio<br />

Nefrologia<br />

Dermatologia<br />

Muscolo-scheletrico<br />

risultati concreti dei farmaci biotech.<br />

Nell’oncologia ad esempio nei primi anni<br />

’90 il 46% dei pazienti italiani, in media,<br />

riusciva a sopravvivere a 5 anni dalla diagnosi<br />

di un tumore. Oggi il 57% degli uomini<br />

e il 63% delle donne.<br />

In Italia i pazienti possono contare su<br />

202 farmaci biotech, che interessano 11<br />

aree terapeutiche, frutto della ricerca di<br />

28 aziende.<br />

Vaccini e malattie rare sono due importanti<br />

campi di applicazione. Infatti 71<br />

dei prodotti biotecnologici in commercio<br />

sono vaccini, per una pluralità di aree terapeutiche,<br />

e 30 sono destinati al trattamento<br />

delle malattie rare.<br />

I progetti in sviluppo sono 324, in crescita<br />

rispetto all’anno precedente del<br />

7%, e riguardano soprattutto l’area oncologica.<br />

E alcune patologie, proprio grazie al biotech,<br />

sono ora curabili, ad esempio l’ADA-<br />

SCID, la psoriasi, la malattia di Hunter.<br />

Le tipologie di prodotti biotech usati sono<br />

211 aziende.<br />

7.912 milioni di euro di fatturato.<br />

623 milioni di euro di investimenti in R&S.<br />

3.816 addetti in R&S biotech.<br />

3<br />

2<br />

2<br />

1<br />

8<br />

7<br />

24<br />

21<br />

18<br />

27<br />

principalmente gli anticorpi monoclonali<br />

e le proteine ricombinanti.<br />

Piccole, medie e grandi imprese del settore,<br />

diffuse su tutto il territorio, operano<br />

sinergicamente ottenendo così vantaggi<br />

competitivi nella ricerca biotech, che necessita<br />

di considerevoli risorse finanziarie<br />

per raggiungere risultati significativi.<br />

Il settore del farmaco biotech può contare<br />

su un’intensità relativa in termini di addetti<br />

e investimenti in R&S circa 16 volte<br />

superiore rispetto al complesso degli altri<br />

settori dell’economia. Un risultato dovuto<br />

anche all’elevato livello di qualità che la<br />

R&S biotech ha raggiunto nel nostro<br />

Paese e di conseguenza degli addetti<br />

(92% del totale è laureato o ha titoli superiori).<br />

E negli ultimi cinque anni il peso degli<br />

investimenti in ricerca e produzione delle<br />

aziende del farmaco biotech sul totale<br />

dell’industria farmaceutica è cresciuto di<br />

10 punti percentuali.<br />

Terapie avanzate: frontiera<br />

dell’innovazione<br />

La ricerca farmaceutica biotech ha portato<br />

allo sviluppo di una nuova categoria di<br />

farmaci biologici, basati su materiale genetico,<br />

cellule e tessuti. Le terapie avanzate<br />

rappresentano ad oggi la massima<br />

espressione dei progressi della ricerca. Un<br />

settore dove l’Italia è leader nel mondo.<br />

Ingegneria tissutale, terapia cellulare e<br />

terapia genica sono impiegate in ben 7<br />

differenti aree terapeutiche per migliorare<br />

la qualità della vita delle persone affette<br />

da malattie rare.<br />

l<br />

Attualità<br />

89<br />

Suppl. <strong>Giugno</strong>/<strong>Luglio</strong> <strong>2017</strong> RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA - icf 15


Attualità<br />

Con i biosimilari costi delle<br />

terapie ridotti fino al 50%<br />

L’introduzione dei farmaci biosimilari nel<br />

mercato europeo ha determinato, nel<br />

tempo, riduzioni del costo delle terapie<br />

tra il 10% e il 50% nelle diverse aree terapeutiche:<br />

il caso più eclatante è rappresentato<br />

dall’Epoetina in Portogallo,<br />

dove l’onere per giorno di trattamento è<br />

diminuito nel giro di un anno del 66%.<br />

Performance altrettanto rilevanti si sono<br />

però registrate ad esempio per l’ormone<br />

della crescita (HGH) in Finlandia (-52%),<br />

per i fattori di crescita granulocitari in<br />

Romania (-62%), per gli anti-TNF in<br />

Svezia (-39%).<br />

Il dato è contenuto nel Rapporto “The<br />

Impact of Biosimilar Competition in<br />

Europe”. Datato maggio <strong>2017</strong> e realizzato<br />

da Quintiles IMS su richiesta dei<br />

servizi della Commissione europea con<br />

il contributo di EFPIA, Medicines for<br />

Europe e EuropaBio è stato presentato<br />

venerdì scorso a Bruxelles assieme alla<br />

Guida Ema - Commissione Ue sui biosimilari<br />

indirizzata agli operatori sanitari.<br />

Il documento – basato sui dati di mercato<br />

2016 – aggiorna la prima edizione,<br />

pubblicata nel 2015, proponendo quattro<br />

set di indicatori (Key Performance<br />

Indicators) che analizzano la penetrazione<br />

dei biosimilari sul mercato utilizzando<br />

l’unità di misura delle giornate di<br />

trattamento.<br />

Dal punto di vista dei singoli prodotti, a<br />

registrare la riduzione più vistosa dei listini<br />

sono stati i mercati delle epoetine<br />

e dei fattori di crescita granulocitari (con<br />

una diminuzione media del -27% del costo<br />

del trattamento giornaliero in media<br />

sul totale del mercato), seguiti dal mercato<br />

dell’ormone della crescita (-15%) e<br />

dell’anti-TNF (-10%).<br />

“Il Rapporto evidenzia una realtà che già<br />

conosciamo”, commenta Manlio Floren -<br />

zano, coordinatore dell’Italian Biosimilars<br />

Group (IBG).<br />

“In tutti Paesi è stata registrata una<br />

consistente riduzione media dei prezzi<br />

nelle aree terapeutiche in cui sono stati<br />

introdotti biosimilari perché la pressione<br />

concorrenziale si riflette non solo sul<br />

prodotto comparabile, bensì sull’intera<br />

classe terapeutica.<br />

Per questo il Rapporto indica con chiarezza<br />

la necessità di garantire la presenza<br />

del massimo numero di player sul<br />

mercato per realizzare i migliori risultati<br />

nel lungo periodo, abbandonando le politiche<br />

tese a limitare il numero dei concorrenti<br />

attivi, efficaci forse a brevissimo<br />

termine ma destinate a fallire l’obiettivo,<br />

condiviso dai Paesi europei, di un sempre<br />

maggiore ampliamento della platea<br />

dei pazienti che hanno accesso alle cure<br />

innovative e costose. È innegabile infatti<br />

che – al di là degli aspetti puramente<br />

economici – la compresenza sul<br />

mercato di una maggiore scelta di principi<br />

attivi – biologici e biosimilari – in<br />

ciascuna area terapeutica rappresenta<br />

sia per il medico che per il paziente la<br />

miglior garanzia di poter accedere alle<br />

cure più appropriate per ciascuna condizione<br />

patologica”.<br />

L’IBG - Italian Biosimilars Group è un<br />

gruppo autonomo appartenente ad<br />

Assogenerici che rappresenta l’industria<br />

dei farmaci biosimilari in Italia. La nascita<br />

del gruppo è derivata dall’esigenza di garantire<br />

un più ampio sviluppo del comparto<br />

dei medicinali biosimilari in Italia,<br />

rimuovendo le barriere all’accesso al mercato,<br />

nel rispetto dei principi di concorrenza,<br />

implementando tutte le azioni più<br />

opportune per assicurare una corretta informazione<br />

e comunicazione sui medicinali<br />

biosimilari verso gli operatori sanitari,<br />

i cittadini, le istituzioni e le<br />

associazioni dei pazienti, in sinergia con<br />

lo European Biosimilars Group (EBG),<br />

parte di Medicines for Europe. L’IBG rappresenta<br />

oggi il punto di riferimento e<br />

la piattaforma di confronto e condivisione<br />

per tutte le aziende impegnate nel<br />

settore dei biosimilari.<br />

I farmaci biosimilari sono stati lanciati<br />

in commercio in Europa 10 anni fa per<br />

rispondere al pressante bisogno di un<br />

migliore accesso alle cure con farmaci<br />

biotecnologici. Un recente studio ha infatti<br />

evidenziato come nei paesi europei<br />

a più basso reddito vi era totale impossibilità<br />

di accesso alle cure per il trattamento<br />

dell’artrite reumatoide con farmaci<br />

biologici e, anche nei paesi europei più<br />

ricchi, la percentuale di pazienti che poteva<br />

ricevere tali cure non superava il<br />

15%. È evidente, quindi, che trovare nuove<br />

soluzioni a tale bisogno avrebbe garantito<br />

un più equo e diffuso accesso alle<br />

cure. I farmaci biosimilari hanno trasformato<br />

un privilegio di pochi in un diritto<br />

di molti. Già con il primo biosimilare approvato<br />

nel 2006 e frutto di ricerche sofisticate<br />

e all’avanguardia, un numero<br />

crescente di pazienti ha avuto accesso<br />

a cure prima limitate da ragioni di sostenibilità<br />

economica. Da allora le aziende<br />

del comparto hanno continuato a investire<br />

in innovazione portando a 20 il<br />

numero di farmaci biosimilari oggi disponibili<br />

in Europa.<br />

16 icf- RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA


Assogenerici: “Bene la scelta<br />

di Vella a capo dell’Aifa”<br />

Assogenerici accoglie con soddisfazione la nomina di Stefano<br />

Vella alla presidenza dell’Agenzia italiana del farmaco. “La<br />

scelta è caduta su uno scienziato di assoluto valore, apprezzato<br />

da tutta la comunità scientifica nazionale e internazionale,<br />

portabandiera e simbolo delle migliori competenze<br />

e professionalità espresse dall’Istituto Supe riore di Sanità.<br />

Siamo certi che l’aver dotato l’Aifa di un nuovo vertice di riconosciuta<br />

esperienza e di indiscutibile rigore etico e scientifico<br />

servirà a ridare slancio all’attività del Consiglio di<br />

Ammini strazione dell’Agenzia che ha registrato mesi di impasse.<br />

Serve proseguire nell’attività di riorganizzazione avviata<br />

con l’obiettivo di accelerare e snellire attività e procedure”,<br />

dichiara Enrique Häusermann, Presidente di<br />

Assogenerici. L’associazione segnala in particolare al neopresidente<br />

la necessità di uno snellimento sostanziale delle<br />

procedure autorizzative e negoziali per ridurre i tempi della<br />

fase nazionale, che nel caso degli equivalenti arriva a durare<br />

fino a nove mesi dopo la conclusione dell’iter a livello europeo.<br />

Attual mente sono necessari infatti in media 270 giorni<br />

per ottenere un decreto con classe rimborso e prezzo negoziato.<br />

Basterebbe prevedere la contemporaneità tra la procedura<br />

di via libera agli stampati e quella di fissazione del<br />

prezzo di rimborso per riuscire a chiudere la fase nazionale<br />

in tre mesi, nel pieno rispetto degli interessi dei cittadini,<br />

del Ssn e delle imprese. “Siamo stati tra i primi sostenitori<br />

della necessità di dotare l’Agenzia di un organico adeguato<br />

e per questo è stato emanato il recente Decreto Ministeriale<br />

che ha rivisto al rialzo le tariffe dovute dalle aziende per le<br />

procedure relative ai medicinali anche con lo scopo di rendere<br />

disponibili più risorse per reintegrare il personale dell’Aifa”,<br />

conclude Häusermann. “Al nuovo presidente chiediamo che<br />

ciò divenga realtà al più presto”.<br />

Enrique Häusermann,<br />

presidente di Assogenerici<br />

handle<br />

with...<br />

C .RA.<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

Tel. +39 0583 20590 - Fax +39 0583 20481 - info@coraitaly.net<br />

Suppl. <strong>Giugno</strong>/<strong>Luglio</strong> <strong>2017</strong><br />

RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA - icf - 17


Attualità<br />

Si amplia la partnership Arcoplex-Repsol nell’healthcare<br />

Arcoplex, sulla scia di un rapporto di fiducia e collaborazione iniziato nel 2008, è stata nominata da Repsol<br />

Química distributore esclusivo per l’Italia della nuova gamma di prodotti destinati al settore farmaceutico. La<br />

gamma di prodotti healthcare contiene tutta l’esperienza e il know-how di Repsol, che ne garantisce gli elevati<br />

standard qualitativi. Un ulteriore valore aggiunto è l’eccellente servizio tecnico che Repsol Química mette a disposizione<br />

attraverso la forte partnership instaurata con Arcoplex. La gamma è composta da diversi gradi che<br />

comprendono PP, EVA, HDPE e LDPE. In base alla specificità del grado questi materiali vengono forniti con le<br />

certificazioni Farmacopea Europea, USP o ISO 10993. Con questi prodotti è possibile produrre articoli per il<br />

settore farmaceutico e medicale: dai film ai flaconi, dalle siringhe ai blister, dai tappi ai tubi.<br />

La forza commerciale Arcoplex e i tecnici di Axtrolab, il moderno e attrezzato laboratorio di analisi, sono a disposizione<br />

per offrire consulenza tecnica e supporto durante l’importante fase di sviluppo dei progetti e nella<br />

messa a punto del processo produttivo.<br />

AstraZeneca accelera la distribuzione dei farmaci<br />

È stato presentato lo scorso maggio, nel corso<br />

del workshop Key4paperless <strong>2017</strong>, il progetto<br />

di dematerializzazione dei documenti intrapreso<br />

da AstraZeneca, volto ad accelerare i<br />

tempi burocratici.<br />

AstraZeneca è una delle poche aziende biofarmaceutiche<br />

pure-play nel mondo, in grado di<br />

coprire l'intera catena del valore di un farmaco:<br />

dalla scoperta allo sviluppo precoce o avanzato,<br />

fino alla produzione e distribuzione sul mercato.<br />

Con un fatturato di 26 miliardi di dollari, avvalendosi<br />

di circa 65.000 collaboratori in più di<br />

100 Paesi, l’azienda porta i suoi farmaci innovativi<br />

in tutto il mondo a milioni di pazienti.<br />

AstraZeneca aveva l’esigenza di semplificare le<br />

procedure, diminuire i costi di sviluppo dei farmaci<br />

e ridurre i rischi legati a sicurezza e conformità,<br />

al fine di portare i trattamenti sul mercato<br />

in modo più veloce ed efficiente.<br />

Identificando nel reparto IT la chiave critica<br />

del cambiamento, AstraZeneca ha scelto<br />

DocuSign per migliorarne velocità, sicurezza e<br />

conformità.<br />

Il primo obiettivo di AstraZeneca è stato velocizzare<br />

le tempistiche. Ogni farmaco portato<br />

sul mercato si traduce soprattutto in un concreto<br />

aiuto a milioni di pazienti con malattie<br />

croniche, oltre che in decine di milioni di dollari<br />

di entrate.<br />

AstraZeneca ha utilizzato DocuSign per snellire<br />

e velocizzare i processi di firma dei contratti<br />

con pazienti e medici in tutto il mondo. Ha<br />

quindi dotato i propri collaboratori sul campo<br />

di un iPad che, grazie a una soluzione di firma<br />

digitale e di gestione delle transazioni integrata,<br />

permettesse alla società di arrivare al<br />

mercato con maggiore celerità.<br />

Gianni Sandrucci, Ceo di Itagile, distributore<br />

della soluzione DocuSign in Italia, ha spiegato:<br />

“Prima dell’introduzione di DocuSign per concludere<br />

un contratto era stimato un tempo di<br />

5 giorni, o addirittura, di più settimane; ora,<br />

l'azienda è in grado di completare queste operazioni<br />

critiche in poche ore. L'85% dei documenti<br />

viene elaborato con DocuSign in meno<br />

di un giorno: un miglioramento sensibile”.<br />

La velocità non è l’unico aspetto del cambiamento.<br />

Il secondo obiettivo di AstraZeneca,<br />

infatti, è stato migliorare la qualità del processo,<br />

con riduzione significativa di rischio di errori.<br />

La scelta di affidarsi al cloud ha garantito<br />

la sicurezza Bank-Grade e la disponibilità<br />

Carrier-Grade per inviare,<br />

firmare e gestire le transazioni<br />

e i flussi di lavoro digitale<br />

nella nuvola in modo rapido, semplice<br />

e sicuro.<br />

“La sicurezza è un altro aspetto<br />

Gianni Sandrucci, Ceo<br />

di Itagile, distributore della<br />

soluzione DocuSign in Italia<br />

fondamentale quando si parla di mercato farmaceutico”,<br />

commenta Sandrucci. “Bisogna<br />

essere certi non solo di lavorare con uno strumento<br />

sicuro, ma anche che i documenti saranno<br />

trattati nello stesso modo in cui si farebbe<br />

manualmente con la carta, vale a dire<br />

che il documento non possa essere violato o<br />

falsificato”.<br />

Il terzo aspetto è la conformità. Il rispetto è<br />

il principale motore di ogni vendita, soprattutto<br />

in un settore che include a vario titolo procedure<br />

legate ad appalti, questioni legali, gestione<br />

di risorse umane e di processi clinici. Si<br />

tratta di procedure regolamentate rigorosamente,<br />

per cui l’immissione sul mercato di ogni<br />

nuovo farmaco avviene attraverso la condivisione<br />

di informazioni sensibili con le agenzie<br />

governative. DocuSign rende questo processo<br />

più agevole consentendo la compilazione e il<br />

completamento di ogni contratto con un semplice<br />

clic, senza necessità di ottenere i dati da<br />

un sistema CRM in un nuovo sistema.<br />

L’implementazione delle soluzioni<br />

cloud di DocuSign in AstraZeneca<br />

ha portato alla riduzione dei costi<br />

IT per un totale di 150 milioni di<br />

dollari, ha aumentato la soddisfazione<br />

dei clienti del 16%, migliorato<br />

la stabilità del sistema critico<br />

dell’80% e ha aumentato notevolmente<br />

la reattività alla risoluzione<br />

dei problemi e la velocità<br />

di erogazione del programma.<br />

18 icf- RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA


Attualità<br />

Nutraceutica, un mercato in costante crescita<br />

Il mercato della nutraceutica in<br />

Italia continua a crescere. Dal 2014<br />

al 2016 ha fatto registrare, in valori,<br />

un incremento del 7,4% (tra farmacia,<br />

parafarmacia e mass market)<br />

diventando il traino del settore consumer<br />

health. Questo il quadro tracciato<br />

dai QuintilesIMS Italia, società<br />

attiva nell’informazione e nella tecnologia<br />

per il mondo della salute.<br />

Tra i Paesi europei, l’Italia si colloca<br />

al primo posto per spesa pro-capite<br />

per prodotti nutraceutici: in media<br />

ogni italiano spende 41 euro all’anno,<br />

seguono Austria e Belgio (33<br />

euro pro-capite). Chiude la classifica<br />

la Francia con una spesa di 12 euro.<br />

Nonostante il mercato consumer<br />

health nel 2016 abbia registrato<br />

una perdita dell’1% rispetto al<br />

2015, il segmento degli integratori<br />

continua a trainare tutto il settore,<br />

soprattutto grazie a multivitaminici<br />

(incremento medio del 7,3% su 3<br />

anni), integratori gastro-intestinali<br />

(+6,9%) e integratori cardiovascolari<br />

(+10,5%). Seguono quelli per<br />

il sistema urinario (+7,9%) e ricostituenti<br />

(+5,6%). Solo queste cinque<br />

categorie di nutraceutici occupano<br />

oltre il 70% del totale del<br />

mercato e continuano a crescere in<br />

media del 7,6%. Tra i fattori che<br />

determinano la crescita, il primo è<br />

l’innovazione: tra il 2015 e il 2016<br />

i lanci di nuovi prodotti hanno vendite<br />

in uscita dai negozi per circa<br />

230 milioni di euro.<br />

Secondo QuintilesIMS Italia, i prodotti<br />

nutraceutici guadagnano terreno<br />

anche grazie alla raccomandazione<br />

da parte dei medici, che è<br />

sempre maggiore: pediatri e ginecologi<br />

sono tra gli specialisti che<br />

consigliano di più questo tipo di<br />

prodotti ai propri pazienti, e il 90%<br />

dei medici generici dichiara di consigliare<br />

integratori alimentari nella<br />

propria pratica quotidiana.<br />

“Il mercato della nutraceutica rappresenta<br />

ormai un driver di crescita<br />

per tutto il mercato consumer health”,<br />

ha commentato Filippo<br />

Boschetti, head of marketing, strategy<br />

& innovation in ambito consumer<br />

health di QuintilesIMS. “Ne<br />

è la prova anche l’attenzione sempre<br />

crescente che le farmacie stanno<br />

dando a questo segmento di<br />

mercato su cui oggi moltissimi farmacisti<br />

hanno deciso di puntare<br />

come leva di crescita per il proprio<br />

business”.


Attualità<br />

Massimo Visentin alla guida del Gruppo Vaccini di Farmindustria<br />

Massimo Visentin è stato eletto oggi<br />

alla presidenza del Gruppo Vaccini di<br />

Farmindustria per il biennio <strong>2017</strong>-2018.<br />

Visentin, presidente e amministratore<br />

delegato di Pfizer Italia, è componente<br />

del comitato di presidenza di Farmin -<br />

dustria e presidente dello IAPG (Italian<br />

American Pharmaceutical Group, il<br />

gruppo delle imprese a capitale americano<br />

in Associazione).<br />

“Sono entusiasta di questo nuovo incarico<br />

che svolgerò” – commenta<br />

Visentin – “con impegno e determinazione,<br />

perché i vaccini sono uno strumento<br />

fondamentale di tutela della salute,<br />

un motore di innovazione e di<br />

crescita economica e sociale del Paese.<br />

E una leva di risparmio per il Servizio<br />

Sanitario Nazionale. Siamo pronti, come<br />

sempre, a collaborare con le Istituzioni<br />

per l’implementazione del Piano<br />

Nazionale per la prevenzione approvato<br />

con i nuovi Lea (livelli essenziali di assistenza)”.<br />

Fanno parte del Gruppo Vaccini di<br />

Farmindustria le aziende operanti in<br />

questo settore, così innovativo e competitivo,<br />

in cui l’Italia vanta eccellenze<br />

di rilievo internazionale nella ricerca e<br />

nella produzione.<br />

Pro Mach acquisisce P.E. Labellers<br />

Protagonista nel settore delle soluzioni di<br />

confezionamento integrato, Pro Mach Inc.<br />

ha annunciato l’acquisizione di P.E. Labellers<br />

Spa, uno dei maggiori fornitori di soluzioni<br />

di etichettatura ad alta velocità a livello<br />

mondiale. L’acquisizione della società italiana<br />

permetterà a Pro Mach di ampliare le proprie<br />

capacità nella fornitura di soluzioni integrate<br />

e di etichettatura decorativa ad alta velocità<br />

in tutto il mondo. Tutti i team delle sussidiarie<br />

P.E. Labellers andranno a unirsi al team<br />

Pro Mach.<br />

P.E. Labellers è da oltre 40 anni un’azienda<br />

leader nella produzione di macchine etichettatrici<br />

rotative e lineari ad alta velocità e,<br />

grazie a più di 10 stabilimenti in tutti il mondo,<br />

offre una vasta gamma di macchinari e<br />

soluzioni estremamente innovative per le<br />

aziende che realizzano prodotti confezionati.<br />

Le soluzioni offerte da P.E. Labellers sono<br />

completamente modulari e comprendono tecnologie<br />

autoadesive, con colla a freddo, film<br />

da bobina e di tipo “sleeve”. La completa<br />

modularità e un corpo macchina universale<br />

offrono agli utenti una grande flessibilità di<br />

installazione e di interscambio tra i diversi<br />

sistemi di etichettatura, a seconda delle esigenze<br />

e dell’ambiente produttivo.<br />

L’innovativa tecnologia Adhesleeve di P.E.<br />

Labellers, basata sull’utilizzo di film pre-adesivizzati,<br />

ha riscosso ampi consensi in ambito<br />

industriale, grazie non solo alla sua affidabilità<br />

ed efficienza, al design igienico e<br />

alla generale eco-compatibilità, ma anche<br />

alla riduzione dei costi e dei<br />

tempi di inattività. P.E.<br />

Labellers vanta oltre 10.000 etichettatrici<br />

rotative e lineari installate<br />

in tutto il mondo.<br />

“Siamo onorati di dare il benvenuto<br />

in Pro Mach al fondatore<br />

di P.E. Labellers, Bruno Negri,<br />

e al suo team”, ha dichiarato Mark<br />

Anderson, presidente e Ceo di Pro Mach.<br />

“Con l’acquisizione di P.E. Labellers, Pro<br />

Mach ha arricchito la propria gamma di soluzioni<br />

di etichettatura, rendendola ancora<br />

più completa. Grazie all’acquisizione di altri<br />

marchi industriali leader nel settore, come<br />

NJM Packaging, Weiler Labeling Systems,<br />

Axon, EPI Labelers e ID Technology, oggi disponiamo<br />

di una gamma completa di soluzioni<br />

primarie, secondarie e terziarie per<br />

qualsiasi applicazione, ivi comprese le linee<br />

di produzione ad alta velocità, il confezionamento<br />

personalizzato, l’e-commerce e applicazioni<br />

complesse in ambito farmaceutico”.<br />

Bruno Negri, cofondatore e presidente del<br />

consiglio di amministrazione di P.E. Labellers,<br />

e il vicepresidente Nicola Schinelli continueranno<br />

a gestire il team P.E. Labellers e gli<br />

oltre 400 dipendenti impiegati negli stabilimenti<br />

mondiali.<br />

“Pro Mach e P.E. Labellers sono accomunate<br />

da una grande esperienza e da un enorme successo<br />

in mercati complementari e diversi”, ha<br />

dichiarato Negri. “Insieme avremo molte più<br />

opportunità di offrire prodotti migliori ai nostri<br />

clienti e di presentare ai nuovi alcune tra<br />

le soluzioni più innovative e all’avanguardia<br />

dell’intera linea di confezionamento industriale.<br />

Il nostro obiettivo continuerà a essere lo<br />

stesso: offrire al mercato globale le migliori<br />

tecnologie del settore e ai nostri clienti un’assistenza<br />

valida e competente. E Pro Mach è<br />

sicuramente il partner ideale per continuare<br />

il nostro eccezionale processo di crescita.<br />

Condividiamo una visione strategica comune<br />

per il lungo periodo, e questo ci porterà a realizzare<br />

nuove strutture che consentiranno di<br />

migliorare ulteriormente la già eccezionale<br />

qualità dei nostri prodotti e servizi. Non vedo<br />

l’ora di continuare a guidare il team P.E.<br />

Labellers in questo nuovo capitolo della nostra<br />

storia aziendale”.<br />

20 icf- RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA


Attualità<br />

Cosmoprof si conferma network internazionale del settore<br />

L’edizione numero 50 di Cosmoprof Worldwide<br />

Bologna, ha confermato la leadership dell’unica<br />

fiera italiana di settore veramente internazionale,<br />

con le sue diramazioni in Asia e in Nord America.<br />

Sono stati oltre 250.000 i visitatori provenienti<br />

da 150 paesi che hanno preso parte all’evento,<br />

record di presenze internazionali, con il 16% in<br />

più di operatori stranieri, rispetto all’edizione<br />

dello scorso anno. 2.677 le aziende espositrici<br />

provenienti da 69 paesi; a incrementare il profilo<br />

internazionale dell’edizione <strong>2017</strong>, 29 collettive:<br />

Australia, Belgio, Brasile, Bulgaria, California,<br />

Cina, Corea del Sud, Francia, Germania, Gran<br />

Bretagna, Grecia, Israele, Indonesia, Marocco,<br />

Olanda, Pakistan, Perù, Polonia, Spagna, Stati<br />

Uniti, Taiwan, Turchia, Ungheria e, per la prima<br />

volta, Argentina, Cile, Giappone, Lettonia ed<br />

Emirati Arabi Uniti/Dubai.<br />

Questa edizione segna un nuovo inizio per il<br />

network internazionale Cosmoprof, come annunciato<br />

durante la conferenza stampa di inaugurazione<br />

che si è svolta alla presenza<br />

di Michele Scannavini, presidente<br />

di ITA - Italian Trade Agency.<br />

“Grazie alle collaborazioni e alle partnership<br />

commerciali, prima fra tutte<br />

quella con il ministero per lo<br />

Sviluppo economico e l’ITA, il network<br />

di Cosmoprof Worldwide raggiunge i mercati<br />

in forte espansione di tutti i continenti, confermandosi<br />

un alleato strategico per le aziende del<br />

settore per lo sviluppo di nuovi business a livello<br />

globale”, dichiara Franco Boni, Presidente di<br />

Bologna Fiere. “L’internazionalizzazione del network<br />

Cosmoprof si rafforza nel <strong>2017</strong> con la collaborazione<br />

tra noi e Iran Beauty & Clean, principale<br />

manifestazione per il settore nell'area del<br />

Golfo e del Middle East. Bologna Fiere Cosmoprof<br />

è agente internazionale esclusivo della 24a edizione<br />

di questa importante fiera, che si è tenuta<br />

presso il Teheran International Fairground lo<br />

scorso aprile. L’anticiclicità dell’industria cosmetica<br />

è ancora una volta testimoniata dai dati<br />

2016 che attestano un valore del fatturato globale<br />

pari a 10,5 miliardi di euro (+5%). I trend<br />

positivi registrati dalle rilevazioni economiche<br />

hanno trovato conferma in un generale clima di<br />

ottimismo. Ha completato l’offerta della manifestazione<br />

il ricco calendario dei convegni, apprezzati<br />

per l’accurata attenzione alle nuove tendenze,<br />

agli scenari di mercato e alle attitudine<br />

al consumo.<br />

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Biotecnologie<br />

Biotech, le opportunità<br />

che l’Italia non può perdere<br />

Il presidente di Assobiotec Palmisano: “Il sistema Paese<br />

è chiamato ad affrontare alcune sfide chiave per dare slancio<br />

alle biotecnologie. Non solo Human Technopole: Milano<br />

è la candidata ideale per ospitare l’European Medicines Agency”.<br />

Un parterre di relatori di alto<br />

profilo, in rappresentanza<br />

di istituzioni chiave per lo<br />

sviluppo futuro della biotecnologia<br />

in Italia era presente<br />

lo scorso 2 maggio a Palazzo Turati<br />

a Milano all’assemblea annuale di<br />

Assobiotec, l’associazione nazionale per<br />

lo sviluppo delle biotecnologie che fa<br />

parte di Federchimica. L’obiettivo è quello<br />

di sviluppare un confronto su quanto è<br />

stato messo in atto finora, ma soprattutto<br />

su cosa ancora è necessario fare<br />

per creare un ecosistema favorevole alla<br />

ricerca e all’innovazione biotech, con un<br />

occhio rivolto al suo finanziamento e al<br />

suo sviluppo industriale.<br />

Il presidente Riccardo Palmisano ha tirato<br />

le somme di quanto svolto in questo primo<br />

anno di mandato, presentando le proposte<br />

dell'associazione per il prossimo<br />

periodo. Tre le priorità ricordate: in primis<br />

una governance efficace, certa e centralizzata<br />

che consenta di migliorare la gestione<br />

delle risorse e definire obiettivi<br />

chiari e condivisi in termini di scelte di<br />

investimento a livello di settore. Una governance<br />

complessiva, che parta dalla ricerca<br />

di base e arrivi all’accesso al mercato,<br />

guardando al continuum di questo<br />

percorso e non a una serie di tasselli staccati<br />

e tra loro indipendenti. La seconda<br />

priorità è quella legata alla definizione<br />

22 icf- RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA


Biotecnologie<br />

L’Award <strong>2017</strong> alla memoria di Riccardo Cortese<br />

L’evento è stato anche la cornice<br />

per l’Assobiotec Award: riconoscimento<br />

assegnato, dal 2008,<br />

alle personalità e/o enti che si<br />

sono particolarmente distinti nella<br />

promozione dell’innovazione, della<br />

ricerca scientifica e del trasferimento<br />

tecnologico.<br />

Il premio quest’anno è stato assegnato<br />

a Riccardo Cortese, fondatore<br />

di Okairos, oggi Reithera,<br />

realtà italiana leader nella messa<br />

a punto di vaccini cellulari sia preventivi<br />

che curativi, tra gli altri anche<br />

un vaccino innovativo per il<br />

virus Ebola. Un premio, purtroppo<br />

alla memoria, che non è stato potuto<br />

consegnare direttamente a<br />

causa della improvvisa scomparsa<br />

dello scienziato e imprenditore<br />

ma che ne sottolinea una volta in<br />

più il significativo ruolo rivestito<br />

nel mondo scientifico e imprenditoriale<br />

a livello mondiale. Queste<br />

le motivazioni dell’assegnazione:<br />

“Per la passione, la determinazione<br />

e il coraggio che hanno caratterizzato<br />

negli anni il suo impegno<br />

in ambito scientifico; per<br />

essere riuscito a trasformare la<br />

conoscenza in innovazione e valore,<br />

raggiungendo risultati di<br />

grande rilievo e con importanti ricadute<br />

sociali”.<br />

di una strategia nazionale dell’innovazione<br />

e della ricerca di medio e lungo periodo,<br />

caratterizzata da un forte orientamento<br />

alla competitività industriale e al<br />

mercato, capace innanzitutto di indirizzare<br />

gli investimenti su progetti meno<br />

frammentati e più ambiziosi, ma anche<br />

di costruire uno strumento fortemente<br />

incentivante per chi fa innovazione, utilizzando<br />

la “fattispecie” recentemente<br />

introdotta di Piccola Impresa Innovativa.<br />

La terza, infine, è quella della creazione<br />

di un fondo di Venture Capital dedicato<br />

alle biotecnologie che possa favorire la<br />

nascita e rappresentare un punto di riferimento<br />

per operatori finanziari esteri interessati<br />

a co-investire nel nostro paese.<br />

L’agenda dei lavori è focalizzata su alcune<br />

importanti sfide che il sistema Italia è<br />

chiamato ad affrontare e che ha il dovere<br />

di vincere per dare slancio al comparto<br />

delle biotecnologie applicate alle scienze<br />

della vita, all'agroalimentare, all'industria<br />

e all’ambiente. Il riferimento va in particolare<br />

alle eccezionali opportunità costituite<br />

da Human Technopole ed Ema, l’autorità<br />

europea di autorizzazione dei<br />

medicinali, ma anche a un progetto complessivo<br />

che dagli incentivi fiscali e dalla<br />

semplificazione burocratica arriva fino alla<br />

costituzione di una regia centralizzata e<br />

al trasferimento tecnologico. “Nella nostra<br />

visione servono un piano unitario che<br />

guardi oltre i tempi di una legislatura e<br />

uno sforzo comune di istituzioni politiche<br />

nazionali e regionali, università e ricercatori,<br />

imprese e capitale di rischio”, ha<br />

dichiarato il presidente. “Una sorta di<br />

Piano 4.0 per la ricerca e l’innovazione<br />

biotecnologica. Le basi per far sì che il<br />

biotech diventi uno tra i motori per la ripresa<br />

dell'Italia ci sono tutte: il governo<br />

ha intrapreso la strada virtuosa delle riforme<br />

atte a favorire gli investimenti in<br />

innovazione, la ricerca italiana continua<br />

a mostrare vivacità con alcune punte di<br />

eccellenza, si cominciano a sviluppare anche<br />

in Italia fondi dedicati, ma soprattutto<br />

le opportunità offerte da Human Techno -<br />

pole ed Ema a Milano possono fungere da<br />

acceleratori per l'intero comparto. Per questo<br />

diciamo che l'Italia non può perdere<br />

questo momento e queste opportunità<br />

per diventare competitiva ai più alti livelli<br />

in uno dei settori su cui si baserà il futuro<br />

del pianeta, le biotecnologie”.<br />

“In Assobiotec pensiamo che Milano abbia<br />

tutte le carte in regola per poter vincere<br />

questa partita e che sia la candidata<br />

ideale dell’intera Europa sulla candidatura<br />

di Milano a ospitare Ema. Ha leadership,<br />

competenze e professionalità, eccellenze<br />

nella sanità pubblica e privata, nella medicina<br />

e nella ricerca, innegabile e storica<br />

vocazione al progresso, all’internazionalità<br />

e all’innovazione. Basti pensare che<br />

quest’area investe ogni anno 7 miliardi<br />

in ricerca e sviluppo ed è la prima, in<br />

Italia, per numero di brevetti, start up<br />

innovative e imprese biotech. La recente<br />

nomina dell'ex ministro Enzo Moavero a<br />

consigliere del premier ci sembra che possa<br />

essere la mossa giusta per dare la spinta<br />

decisiva a questo ambizioso progetto.<br />

In qualità di ex ministro degli Affari europei,<br />

il professor Moavero si presenta<br />

con la credibilità necessaria a promuovere<br />

la candidatura italiana in Europa.<br />

Insomma, a nostro avviso, l'uomo giusto<br />

al posto giusto”. E ancora: “La combinazione<br />

di Human Technopole ed Ema a<br />

Milano significherebbe l’unione di due<br />

grandi investimenti strategici, due progetti<br />

di alto profilo scientifico e internazionale,<br />

ma soprattutto rappresenterebbe<br />

la conferma che il nostro Paese ha deciso<br />

di fare sul serio nel puntare su eccellenza<br />

scientifica e tecnologia come elementi<br />

chiave per rendere l’Italia più competitiva<br />

e attrattiva in un settore cruciale per il<br />

futuro delle giovani generazioni e per la<br />

qualità della vita di tutti”. l<br />

Il presidente<br />

di Assobiotec<br />

Riccardo<br />

Palmisano<br />

Suppl. <strong>Giugno</strong>/<strong>Luglio</strong> <strong>2017</strong><br />

RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA - icf 23


Appuntamenti<br />

La cogenerazione verso l’Industria 4.0<br />

Torna di scena a Milano, il 29 giugno <strong>2017</strong> la giornata mcTER, evento<br />

di riferimento in Italia dedicato alle tematiche della cogenerazione,<br />

dell’energia e dell'efficienza energetica.<br />

mcTER da anni è divenuto il punto d’incontro privilegiato del settore,<br />

con l’edizione dello scorso anno che ha visto la partecipazione di oltre<br />

1.300 operatori qualificati tra progettisti, ingegneri, impiantisti, responsabili<br />

tecnici, manager, integratori, utilizzatori di energia e calore<br />

dall’industria, dal terziario e dai servizi.<br />

La cogenerazione resta uno dei metodi più efficaci che la tecnologia<br />

mette a disposizione per contenere le emissioni e risparmiare energia<br />

primaria, grazie alla maggior efficienza degli impianti.<br />

Come per il resto del mondo industriale, anche nel caso degli impianti<br />

cogenerativi il tema del passaggio ad Industria 4.0 risulta quanto mai<br />

attuale; e nel prossimo futuro non potrà che crescere di importanza,<br />

visto che consentirà di controllare al meglio i sistemi progettati così<br />

da far loro raggiungere prestazioni ottimali.<br />

Nell’ambito di queste nuove tecnologie, software possono essere<br />

elaborati e applicati per mantenere l’impianto nelle condizioni ideali<br />

e in funzione dell’operatività richiesta, arrivando anche ad influire<br />

sulle scelte gestionali: ad esempio, il monitoraggio continuo, anche<br />

da remoto, consente il controllo dei consumi energetici dell’impianto,<br />

come pure di regolarne i parametri utilizzando i dati statistici raccolti<br />

durante il funzionamento, ricavandone inoltre i valori utili per la<br />

manutenzione predittiva (individuando ad esempio i parametri indice<br />

fuori controllo).<br />

Il tema della sessione plenaria mcTER sarà proprio “La cogenerazione<br />

verso l’Industria 4.0” con interventi che spazieranno dagli aggiornamenti<br />

normativi agli strumenti a supporto, alle strategie utilizzate, fino ad<br />

arrivare ai casi applicativi a cura delle aziende protagoniste.<br />

L’evento verticale potrà inoltre offrire agli operatori altri importanti<br />

atout: anche nel <strong>2017</strong> sarà affiancato da diversi appuntamenti sinergici,<br />

a iniziare dalla sesta edizione di mcTER Forest, giornata verticale<br />

dedicata a soluzioni, tecnologie, componenti per impianti alimentati<br />

a biomassa, anche in assetto cogenerativo; e dalla quinta<br />

edizione di mcTER Biometano Bio-Gas, dedicata ai biocombustibili<br />

gassosi, in cui si farà il punto sul settore, con particolare attenzione<br />

al mercato del biometano.<br />

Tra i Platinum Sponsor partecipanti ricordiamo 2G, ABB, AB Energy,<br />

Bosch Energy and Building Solutions, E-ON, Ecospray Technologies,<br />

Ener-G, GE Jenbacher, Intergen, Liquigas, Nidec-Asi, Tonissi Power.<br />

L'iniziativa mcTER è organizzata da Eiom con il patrocinio di Ati<br />

(Associazione Termotecnica Italiana) e del CTI (Comitato Termotecnico<br />

Italiano), del CIB (Consorzio Italiano Biogas e Gassificazione), di<br />

Cogena (Associazione Italiana per la Promozione della Cogenerazione),<br />

Italcogen (Associazione dei costruttori e distributori di impianti di<br />

Cogenerazione), FIPER (Federazione Italiana Produttori di Energia da<br />

Fonti Rinnovabili), ITABIA (Italian Biomass Association), CIR (Centro<br />

Italiano Riscaldamento), Assogasmetano (Associazione Nazionale<br />

Imprese Distributrici Metano Autotrazione), CIG (Consorzio Italiano<br />

Gas), AssoEsco (Associazione Italiana delle Energy Service Company),<br />

AssoEge (Associazione Esperti in Gestione dell’Energia), AIAT<br />

(Associazione Ingegneri Ambiente e Territorio) oltre che con il sostegno<br />

il supporto promozionale de “La Termotecnica”, di “Cogenerazione”,<br />

della “Guida Biomasse - Bio-Gas” e di “Energia e Dintorni“(Organo ufficiale<br />

del CTI).<br />

La giornata mcTER si svolgerà seguendo il format consolidato, mettendo<br />

al centro la formazione e l’aggiornamento professionale insieme<br />

al business.<br />

Al mattino è quindi previsto lo svolgimento delle specifiche sessioni<br />

congressuali, mentre nel pomeriggio avranno invece luogo i workshop<br />

tecnico-applicativi organizzati dalle stesse aziende partecipanti, per<br />

presentare le soluzioni tecnologiche all'avanguardia sui temi della cogenerazione<br />

e dell'efficienza energetica. L'evento sarà inoltre arricchito,<br />

come sempre, da un'ampia area espositiva a favorire il contatto diretto,<br />

il business e la collaborazione tra visitatori, aziende e professionisti<br />

operanti nel settore.<br />

24 icf- RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA


Appuntamenti<br />

Dräger Academy: nuovi corsi sui dispositivi di protezione<br />

Ogni anno, in tutto il mondo, un<br />

cospicuo numero di addetti ai lavori<br />

di molteplici settori industriali<br />

si avvalgono delle soluzioni Dräger<br />

per proteggere in modo affidabile<br />

sia le persone sia gli ambienti lavorativi.<br />

Per imparare a utilizzare correttamente<br />

l’attrezzatura in dotazione,<br />

perfezionare la manutenzione dei<br />

dispositivi e gestire le situazioni<br />

di pericolo con tempestività e fiducia<br />

è però indispensabile frequentare<br />

corsi di formazione specifica.<br />

E chi può conoscere tutti i<br />

segreti di un dispositivo se non il<br />

costruttore stesso?<br />

A tale scopo è stata costituita,<br />

nell’ambito della filiale dell’azienda<br />

di Lubecca, una specifica divisione<br />

per la formazione: Dräger<br />

Academy. Il calendario dei corsi,<br />

ampio e dettagliato, copre un’ampia<br />

gamma di argomenti molto vicini<br />

alle necessità del cliente finale,<br />

che spaziano dalla selezione,<br />

uso e gestione degli apparecchi<br />

per la rilevazione gas e dei dispositivi<br />

di protezione individuale delle<br />

vie respiratorie fino a tutto ciò<br />

che concerne le attività negli spazi<br />

confinati e all’interno di ambienti<br />

sospetti di inquinamento e molti<br />

altri ancora.<br />

Il programma di formazione <strong>2017</strong><br />

si arricchisce di due nuovi corsi,<br />

studiati secondo le esigenze specifiche<br />

dei clienti. Il primo è un<br />

Corso preparatorio all’esame di abilitazione<br />

all’impiego di “gas tossici”<br />

ed è rivolto a tutti coloro che hanno<br />

la necessità di sostenere l’esame<br />

di abilitazione all’utilizzo di gas<br />

tossici o la cui mansione prevede<br />

il contatto con queste sostanze.<br />

Nel secondo, “Addestramento nell’estinzione<br />

incendi a rischio basso,<br />

elevato e medio”, i partecipanti imparano<br />

a gestire gli estintori standard<br />

e a mettere in pratica aspetti<br />

tattici per l’intervento in diversi<br />

scenari di incendio. Oltre a una sessione<br />

teorica è prevista infatti anche<br />

una parte “sul campo” che prevede<br />

l’utilizzo di una speciale unità<br />

di addestramento pratico.<br />

Dräger Academy ha all’attivo anche<br />

collaborazioni con Università di<br />

Modena e Eursafe (European<br />

Interdisciplinary Applied Research<br />

Center for Safety) con cui organizza,<br />

su base continuativa, corsi di<br />

formazione e aggiornamento.<br />

Il programma e il calendario completo<br />

dei Corsi Dräger saranno disponibili<br />

a breve online sul sito<br />

www.draeger.com.<br />

Il sistema di monitoraggio<br />

universale di Rotronic: RMS<br />

I massimi requisiti qualitativi in fatto di produzione e stoccaggio richiedono un sistema di monitoraggio completo.<br />

Il sistema di monitoraggio Rotronic Monitoring System RMS è la soluzione ideale. Garantisce infatti flessibilità<br />

di installazione e consente la visualizzazione dei dati ovunque Voi siate. Rotronic fornisce tutti i componenti,<br />

offre consulenza e si occupa dell’installazione e della manutenzione del sistema RMS. www.rotronic.it/rms<br />

ROTRONIC Italia srl, Via Repubblica di San Marino 1, 20157 Milano, Telefono +39 02 39007190, Fax +39 02 33276299, info@rotronic.it, www.rotronic.it


Impianti<br />

Da un decennio il mercato<br />

internazionale degli impianti<br />

per il confezionamento<br />

farmaceutico cresce<br />

mediamente del 6,3%<br />

e si prevede che confermerà<br />

questo andamento fino<br />

al 2020. L’area più ricettiva<br />

si conferma il Nordamerica,<br />

mentre tra i costruttori<br />

più importanti figurano aziende<br />

tedesche e italiane.<br />

Foto IMA Pharma<br />

di Giuseppe Tamburini<br />

Impianti per il confezionamento<br />

di farmaci: un settore<br />

diversificato e in crescita<br />

IIl mercato mondiale degli impianti<br />

per il confezionamento<br />

di farmaci ha raggiunto nel<br />

2016 il valore di 7 miliardi di<br />

dollari, in crescita del 6,3% medio<br />

annuo nell’arco degli ultimi dieci<br />

anni (figura 1).<br />

Il mercato per tipologia<br />

di impianto<br />

L’impiantistica per il confezionamento di<br />

farmaci è estremamente diversificata, ed<br />

una classificazione dettagliata risulta<br />

molto difficile. In base alla tipologia di<br />

confezionamento si possono distinguere<br />

fondamentalmente tre categorie principali<br />

di macchinari: per il confezionamento<br />

primario, per il confezionamento secondario,<br />

per etichettatura e codifica.<br />

Macchine per il confezionamento primario<br />

Il confezionamento primario si riferisce<br />

a tutti quei contenitori che vanno a diretto<br />

contatto con il farmaco (fiale per<br />

soluzioni iniettabili, valve per supposte,<br />

flaconi per sciroppi, altri contenitori vari<br />

in plastica o vetro). Questi impianti sono<br />

sottoposti a una regolamentazione molto<br />

stringente da parte del Ministero della<br />

Sanità e relativi Organi competenti nei<br />

singoli paesi, in particolare i paesi ad<br />

economia avanzata (Nord America,<br />

Europa, Giappone, Australia), e, pertanto,<br />

qualsiasi variazione apportata al processo<br />

e al relativo impianto richiede una previa<br />

autorizzazione da parte delle Autorità<br />

26 icf- RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA


Figura 1 - Il mercato mondiale degli impianti e accessori per il confezionamento di farmaci:<br />

2006 - 2016<br />

Impianti<br />

IMA% (Incremento medio annuo percentuale) 2006 - 2016: + 6,3<br />

Fonte: analisi incrociata aziende di impiantistica - industrie farmaceutiche<br />

Tab. 1 - Il mercato mondiale degli impianti per l’imballaggio di farmaci per tipologia di confezionamento:<br />

anno 2016 (1)<br />

Tipologia di impianti Milioni $<br />

Impianti per il confezionamento primario, di cui: 5.075<br />

. impianti per riempimento asettico di farmaci iniettabili 1.355<br />

. altri impianti 3.730<br />

Impianti di confezionamento secondario (2) 1.925<br />

Totale 51,0<br />

(1) Comprese parti di ricambio<br />

(2) Compresi impianti di etichettatura e codifica<br />

Fonte: analisi incrociata aziende di impiantistica - industrie farmaceutiche<br />

Sanitarie. È anche per questo motivo, oltre<br />

al fatto che è il settore che ha registrato<br />

la maggior evoluzione in termini<br />

di tecnologie adottate, quindi tecnologie<br />

più sofisticate e costose, che l’impiantistica<br />

per il confezionamento primario<br />

rappresenta la quota più consistente del<br />

mercato totale dell’impiantistica per confezionamento<br />

di farmaci (tabella 1), nonché<br />

quella a maggior potenziale di crescita.<br />

Gli impianti di confezionamento<br />

primario a loro volta possono essere di<br />

vario tipo, estremamente diversificati.<br />

Sostanzialmente tali impianti si possono<br />

così classificare in base alla forma fisica<br />

del farmaco confezionato:<br />

• impianti per il confezionamento di farmaci<br />

in forma liquida (farmaci iniettabili,<br />

farmaci per uso orale, farmaci<br />

oftalmici e per orecchie, altri vari quali<br />

farmaci liquidi per ragadi delle mani):<br />

rappresentano la quota più consistente<br />

del mercato degli impianti per confezionamento<br />

primario (tabella 2). I farmaci<br />

vengono confezionati in fiale, flaconi<br />

e flaconcini in plastica o vetro.<br />

Una categoria che negli ultimi anni è<br />

andata assumendo sempre più importanza<br />

in termini di volumi di vendita<br />

è quella degli impianti per il processo<br />

di riempimento sterile (aseptic filling<br />

and sealing equipment) che riempie e<br />

tappa in ambiente asettico i farmaci<br />

per uso iniettabile;<br />

• impianti per il confezionamento di formule<br />

farmaceutiche semisolide o fluido-solide<br />

(gel, pomate, creme ecc): i<br />

farmaci vengono generalmente confezionati<br />

in tubetti di plastica o poliaccoppiato;<br />

• impianti per il confezionamento di farmaci<br />

in forma solida (compresse, confetti,<br />

pillole, capsule, supposte, polveri).<br />

Comprendono, a loro volta:<br />

impianti per il confezionamento in blister:<br />

un blister è composto da un foglio<br />

in materiale plastico imbutito nei cui<br />

alloggiamenti sono sistemate le singole<br />

forme farmaceutiche solide, e da un<br />

nastro metallico saldato alle pareti di<br />

plastica (il confezionamento in blister<br />

rappresenta di gran lunga la fetta più<br />

significativa degli impianti per il confezionamento<br />

di farmaci in forma solida);<br />

impianti per il confezionamento<br />

in strip: il confezionamento in strip è<br />

costituito da due fogli (generalmente<br />

di alluminio dello spessore di almeno<br />

0,3 mm), rivestiti dalla parte della superficie<br />

interna da un film di materiale<br />

Tab. 2 - Il mercato mondiale degli impianti per il confezionamento primario<br />

di farmaci suddiviso per forma fisica di farmaco da confezionare:<br />

anno 2016<br />

Figura 2 - Mercato mondiale degli impianti per il confezionamento primario<br />

di farmaci suddiviso per forma fisica di farmaco da confezionare (in %): anno 2016<br />

Tipo di impianto Milioni $<br />

Impianti per il confezionamento di farmaci in forma liquida 2.650<br />

Impianti per il confezionamento di farmaci in forma fluido - solida 760<br />

Impianti per il confezionamento di farmaci in forma solida, di cui: 1.665<br />

. impianti per il confezionamento in blister 1.195<br />

. impianti per il confezionamento in strip 250<br />

. impianti per il confezionamento in pilloliera 220<br />

Totale mercato 5.075<br />

Fonte: analisi incrociata aziende di impiantistica - industrie farmaceutiche<br />

Suppl. <strong>Giugno</strong>/<strong>Luglio</strong> <strong>2017</strong>


Impianti<br />

Meno di una<br />

decina di grandi<br />

produttori<br />

europei coprono<br />

circa il 60-70%<br />

del mercato<br />

mondiale<br />

Foto Dara Pharmaceutical Packaging<br />

termoplastico (copolimero vinilico o<br />

film di polietilene), i due fogli passano<br />

su due cilindri accoppiati e riscaldati,<br />

ciascuno con delle cavità delle dimensioni<br />

della compressa che deve essere<br />

confezionata, le compresse vengono<br />

quindi inserite all’interno delle cavità<br />

tra i due fogli: a questo punto i due<br />

fogli vengono saldati tra loro tramite<br />

pressione esercitata dai cilindri caldi;<br />

impianti per il confezionamento in pilloliera:<br />

questi impianti utilizzano macchine<br />

soffiatrici che, in sequenza, puliscono<br />

i flaconi vuoti, macchine<br />

contatrici che riempiono i flaconi puliti<br />

col numero prefissato di pillole, macchine<br />

cotonatrici che inseriscono nel<br />

flacone, una volta riempito, una falda<br />

protettiva di cotone, macchine capsulatrici<br />

che chiudono il flacone.<br />

Macchine per il confezionamento secondario<br />

Il confezionamento secondario si riferisce<br />

ai contenitori che racchiudono l’imballo<br />

primario (per esempio cassonetti per fiale,<br />

astucci per flaconi, avvolgimento<br />

esterno in film di plastica o cellophane<br />

ecc). Gli impianti di confezionamento<br />

secondario possono essere classificati in<br />

tre macro-categorie principali:<br />

• astucciatrici/cartonatrici: macchine<br />

che inseriscono l’imballo primario<br />

Tab. 3 - Il mercato mondiale degli impianti per confezionamento secondario di farmaci per<br />

tipologia di macchinario: anno 2016<br />

Tipologia di macchinario Milioni $<br />

Astucciatrici / cartonatrici (1) 1.115<br />

Formatrici di cassonetto - inseritrici 420<br />

Avvolgitrici e altri 390<br />

Totale 1.925<br />

(1) Generalmente integrate con impianti di etichettatura e codifica<br />

Fonte: analisi incrociata aziende di impiantistica - industrie farmaceutiche<br />

Figura 3 - Mercato mondiale degli impianti di confezionamento secondario di farmaci suddiviso<br />

per tipologia di macchinario (in %): anno 2016<br />

contenente il farmaco in astucci generalmente<br />

di cartone. Sono generalmente<br />

predisposte per introdurre<br />

nell’astuccio, oltre che l’imballo primario,<br />

anche altri componenti, quali<br />

i dosatori, o il foglietto illustrativo<br />

del farmaco; se necessario possono<br />

anche essere predisposte per incollare<br />

i lembi dell’astuccio. Rappresentano<br />

la fetta più consistente del mercato<br />

degli impianti per il confezionamento<br />

secondario (tabella 3);<br />

• formatrici del cassonetto - inseritrici:<br />

provvedono allo stampaggio del cassonetto<br />

(in sostanza l’alloggiamento<br />

per fiale che poi viene a sua volta rinchiuso<br />

in una scatola esterna di cartone)<br />

partendo da una lastra sottile<br />

in materiale plastico con processo di<br />

termoformatura sotto pressione o sotto<br />

vuoto, con rifilatura laterale dei<br />

cassonetti e taglio dei singoli cassonetti<br />

dalla lastra continua: una volta<br />

formato il cassonetto con relative cavità,<br />

le fiale vengono inserite nelle<br />

cavità con l’eventuale introduzione<br />

della limetta metallica per il taglio<br />

delle fiale. Più raramente il cassonetto<br />

è realizzato in cartone;<br />

• macchine per avvolgimento esterno<br />

in plastica (film termoretraibile), cellophane<br />

o altro materiale flessibile<br />

della confezione.<br />

Macchine di etichettatura e codifica<br />

Stampigliano sulla confezione esterna<br />

del farmaco alcuni dati quali: data di confezionamento,<br />

data di scadenza, prezzo,<br />

numero di lotto ecc. Sono integrati negli<br />

impianti di confezionamento a monte<br />

(generalmente sul confezionamento secondario<br />

o dei singoli flaconi).<br />

28 icf- RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA


Impianti<br />

Il mercato per area geografica<br />

È sempre il Nord America il mercato di<br />

maggiori dimensioni (tabella 4) in relazione<br />

ad una serie di fattori:<br />

• il fatto che è in quest’area geografica<br />

che si realizza la maggior parte della<br />

produzione mondiale di farmaci, in particolare<br />

farmaci innovativi (ancora sotto<br />

brevetto) compresi farmaci biotech<br />

di ultima generazione, grazie all’intensa<br />

attività di Ricerca & Sviluppo in campo<br />

farmaceutico;<br />

• il fatto che Usa e Canada sono i due<br />

paesi che hanno sempre dimostrato<br />

nel corso degli anni la maggior propensione<br />

agli investimenti in innovative<br />

tecnologie di processo e confezionamento;<br />

• infine in generale gli impianti di stampigliatura<br />

della confezione esterna del<br />

farmaco (confezionamento secondario)<br />

negli Usa sono più complessi di<br />

quelli usati in Europa. Ciò in quanto i<br />

farmaci sono visti in maniera diversa<br />

nelle due aree geografiche: negli Usa<br />

le farmacie devono offrire una vasta<br />

gamma di farmaci con una veste grafica<br />

molto più ricca, tipica in Europa<br />

piuttosto degli integratori alimentari,<br />

in quanto la maggior parte degli acquirenti<br />

dei farmaci negli Usa sono<br />

privati (lo stesso paziente) o assicurazioni<br />

private, per cui la confezione<br />

deve avere un aspetto accattivante<br />

(con disegni ammiccanti e suggestioni).<br />

Al contrario in Europa la spesa farmaceutica<br />

è molto più di pertinenza<br />

governativa/pubblica dei vari paesi e,<br />

pertanto, la confezione ha un aspetto<br />

molto più sobrio per ovvii motivi di<br />

costo: l’acquirente in sostanza è il medico<br />

stesso che sceglie in base a criteri<br />

diversi che non sono tanto quelli dell’aspetto<br />

estetico della confezione,<br />

quanto le direttive governative.<br />

In Europa Occidentale il mercato di maggiori<br />

dimensioni è quello svizzero: seguono<br />

quello tedesco e quello italiano,<br />

di dimensioni all’incirca eguali tra loro<br />

e, in ordine decrescente, Francia, Irlanda<br />

(in particolare in questo paese per impianti<br />

di confezionamento di farmaci biotech),<br />

Regno Unito e Spagna: insieme<br />

questi sette mercati (Svizzera + Paesi Big<br />

UE 6) incidono per circa l’82% dell’intero<br />

mercato europeo occidentale.<br />

ll mercato che nel corso dell’ultimo decennio<br />

ha registrato il tasso di crescita<br />

più elevato è quello asiatico: in particolare<br />

Cina (primo mercato in quest’area<br />

geografica: vedi tabella 5) e India hanno<br />

toccato tassi di crescita annui a doppia<br />

cifra. Da rilevare che la stragrande maggioranza<br />

degli impianti di confezionamento<br />

a tecnologia più avanzata in India<br />

Tab. 4 - Il mercato mondiale degli impianti e accessori per il confezionamento<br />

di farmaci suddiviso per area geografica: anno 2016<br />

Area geografica Milioni $<br />

Nord America, di cui: 2.225<br />

. USA 2.030<br />

. Canada 170<br />

America Latina, di cui: 430<br />

. Brasile 110<br />

. altri paesi 320<br />

Europa Occidentale 1.325<br />

Europa dell’Est 125<br />

CSI, di cui: 155<br />

. Russia 120<br />

. altri paesi 35<br />

Asia - Oceania 2.090<br />

Africa 300<br />

Medio Oriente 350<br />

Totale mondo 7.000<br />

Fonte: analisi incrociata aziende di impiantistica - industrie farmaceutiche<br />

Figura 4 - Mercato mondiale degli impianti e accessori per il confezionamento<br />

di farmaci suddiviso per area geografica (in %): anno 2016<br />

ll mercato<br />

che nell’ultimo<br />

decennio<br />

è cresciuto più<br />

intensamente<br />

è quello<br />

asiatico: Cina<br />

e India hanno<br />

toccato tassi<br />

di incremento<br />

a doppia cifra.<br />

Foto Banner<br />

Engineering<br />

Suppl. <strong>Giugno</strong>/<strong>Luglio</strong> <strong>2017</strong><br />

RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA - icf 29


Tab. 5 - Il mercato degli impianti ed accessori per il confezionamento<br />

di farmaci in Asia - Oceania suddiviso per paese: anno 2016<br />

Paese Milioni $<br />

Giappone 610<br />

Cina 1.010<br />

India 255<br />

Sud Corea 92<br />

Taiwan 19<br />

Thailandia 38<br />

Filippine 13<br />

Pakistan 16<br />

Indonesia 10<br />

Australia - Nuova Zelanda 13<br />

Altri paesi (1) 14<br />

Totale 1.925<br />

(1)<br />

Indonesia + Malesia + Singapore + Vietnam<br />

Figura 5 - Mercato degli impianti per il confezionamento di farmaci in Asia - Oceania suddiviso<br />

per paese (in %): anno 2016<br />

Fonte: analisi incrociata aziende di impiantistica - industrie farmaceutiche in Asia<br />

e Cina vengono importati da Italia,<br />

Germania, Svizzera, Usa e, in minor misura,<br />

anche da Taiwan.<br />

Un’offerta dominata da costruttori<br />

tedeschi e italiani<br />

A livello mondiale l’offerta di impianti<br />

per il confezionamento primario e secondario<br />

di farmaci è dominata dai produttori<br />

europei occidentali, in particolare tedeschi<br />

e italiani, con società di spicco, fortemente<br />

orientate a una presenza di tipo<br />

“globale” in tutti i paesi del mondo, sia<br />

tramite l’esportazione, sia tramite la costruzione<br />

di nuovi stabilimenti nei vari<br />

paesi. Poco meno di una decina di grandi<br />

produttori europei coprono circa il 60-<br />

70% del mercato mondiale. Accanto a<br />

questi esiste poi una miriade di piccoli<br />

produttori, ciascuno con quote di mercato<br />

di pochi punti percentuali, ubicati<br />

in prevalenza in Cina, India e Brasile, il<br />

cui punto di forza è quasi esclusivamente<br />

il minor costo di produzione. Per esempio<br />

nella sola India sono state individuate<br />

circa 300 imprese con produzioni non<br />

ben definite che vanno dai macchinari<br />

e accessori per il packaging a una vasta<br />

gamma di altre apparecchiature: strumentazione<br />

di controllo processo, apparecchiature<br />

di laboratorio per ricerca &<br />

sviluppo, software e tecnologie varie per<br />

l’industria farmaceutica in genere.<br />

Le grandi società occidentali, che generalmente<br />

producono macchinari per l’imballaggio<br />

oltre che di farmaci anche di<br />

altri prodotti (quali prodotti alimentari<br />

o cosmetici), sono fortemente orientate<br />

al servizio, in particolare per quanto concerne<br />

la progettazione e design delle<br />

macchine in funzione delle esigenze del<br />

singolo cliente, con fornitura di impianti<br />

“custom” chiavi in mano, e all’innovazione<br />

in senso lato che riguarda, per<br />

esempio:<br />

• macchine automatiche e semiautomatiche<br />

sempre più veloci e allo stesso<br />

tempo flessibili per quanto concerne<br />

il cambio delle confezioni e le modalità<br />

di riempimento;<br />

• macchinari sempre più compatti e<br />

meno ingombranti, con facilità di accesso<br />

che facilitano il cambio delle singole<br />

parti, con facilità degli interventi<br />

a bordo macchina;<br />

• macchinari di facile pulizia e sanificazione<br />

per evitare la contaminazione<br />

del farmaco confezionato dagli agenti<br />

esterni, grazie a una sempre maggior<br />

facilità di smontaggio e rimontaggio<br />

delle parti e accessori che necessitano<br />

di lavaggio quando si debba passare<br />

da una produzione all’altra;<br />

• software sempre più avanzati;<br />

• sistemi sempre più precisi nelle operazioni<br />

di dosaggio (per esempio grazie<br />

a sistemi che ottimizzano la centratura<br />

delle siringhe in fase di riempimento<br />

e completa protezione delle medesime,<br />

per garantire la massima sterilità del<br />

processo);<br />

• adozione di sistemi di sterilizzazione<br />

sempre più rapidi (per esempio tramite<br />

sterilizzazione con sistema VHP, vaporizzazione<br />

di perossido di idrogeno);<br />

• sistemi integrati che permettono di<br />

unire le fasi di apertura e riempimento/tappatura<br />

delle siringhe in un unico<br />

monoblocco;<br />

• sistemi integrati per il controllo del<br />

peso delle siringhe, che permettono di<br />

verificare la tara della siringa vuota e<br />

della siringa piena tramite celle di carico<br />

posizionate nelle singole stazioni<br />

di riempimento;<br />

• sistemi automatici per il conteggio di<br />

capsule o tavolette da inserire in una<br />

singola confezione;<br />

• sistemi velocizzati di apertura e chiusura<br />

degli astucci in cui inserire i blister;<br />

• macchinari sempre più affidabili, intendendo<br />

per affidabilità la ripetibilità<br />

nella produzione di confezioni tra loro<br />

conformi;<br />

• macchine etichettatrici con possibilità<br />

di controllo al 100% sui codici,<br />

con scarto automatico del flacone o<br />

contenitore in caso il codice non sia<br />

esatto ecc.<br />

La predominanza di produttori di impianti<br />

europei è dovuta inoltre al fatto che<br />

tali produttori offrono macchinari strettamente<br />

conformi alle Direttive GMP vigenti<br />

sia a livello di produzione che di<br />

confezionamento del farmaco dopo aver<br />

ricevuto la certificazione ufficiale di approvazione<br />

delle buone prassi di fabbri-<br />

30 icf- RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA


cazione GAMP® 5 (Good Automated<br />

Manufacturing Practice) da parte dell'EIPL<br />

(European Institute for Pharma<br />

Logistics). Le direttive GAMP 5 sono pubblicate<br />

dall'ISPE (International Society<br />

for Pharmaceutical Engineering) e offrono<br />

un approccio flessibile e basato sui rischi<br />

nell'ambito della definizione dell'attuazione<br />

delle procedure di qualità, inclusi<br />

i sistemi computerizzati conformi alle<br />

pratiche che supportano le buone prassi<br />

di distribuzione (GDP, Good Distribution<br />

Practices) dei prodotti farmaceutici destinati<br />

all'uso umano.<br />

Prevista una crescita di oltre<br />

il 6% per i prossimi anni<br />

Una serie di fattori fungono da traino al<br />

mercato dell’impiantistica per il confezionamento<br />

di farmaci, tra cui:<br />

• il fatto che l’industria farmaceutica è,<br />

per definizione, un’industria “anti-ciclica”,<br />

quindi per lo più indipendente<br />

dalla congiuntura economica;<br />

• l’entrata in commercio di una gamma<br />

sempre più ampia e diversificata di farmaci:<br />

a tutt’oggi si stima che a livello<br />

mondiale siano in fase di ricerca clinica<br />

circa 7.000 nuovi farmaci;<br />

• le normative sempre più stringenti in<br />

materia di sicurezza, non solo in termini<br />

di affidabilità e conservazione del<br />

farmaco, ma anche del trasporto, ciò<br />

che comporta una progressiva ottimizzazione<br />

oltre che del processo produttivo,<br />

anche del confezionamento;<br />

• l’affermarsi del Contract Manufacturing<br />

delle varie fasi di creazione (ricerca &<br />

sviluppo), produzione fino al confezionamento<br />

del farmaco finito: le società<br />

farmaceutiche negli ultimi anni<br />

tendono spesso ad affidare le varie fasi<br />

del processo a società esterne (CDMOs<br />

- Contract Development and Manu -<br />

facturing Organizations), che devono<br />

pertanto attrezzarsi dei relativi impianti<br />

e strutture;<br />

• l’evoluzione stessa delle tecnologie,<br />

con richiesta di soluzioni di packaging<br />

sempre più integrate;<br />

• l’evoluzione in materia di tracciabilità<br />

del farmaco, con l’introduzione del concetto<br />

di serializzazione. Attualmente<br />

i processi di produzione del farmaco<br />

prevedono la rintracciabilità dei lotti<br />

mediante applicazione sull’astuccio del<br />

relativo numero con la data di produzione<br />

del farmaco: la serializzazione<br />

va oltre, in quanto prevede che ogni<br />

singola confezione venga dotata di<br />

una sua impronta digitale che permette<br />

di renderla rintracciabile singolarmente<br />

fino alla vendita al paziente. A questo<br />

proposito sono state elaborate o sono<br />

in fase di elaborazione normative specifiche<br />

nei vari paesi.<br />

Un fattore che potrebbe in parte impattare<br />

negativamente sul mercato degli impianti<br />

potrebbe essere il fenomeno cosiddetto<br />

del “refurbishing”: in relazione<br />

alla crescente competizione a livello<br />

mondiale con conseguente pressione sui<br />

prezzi dei farmaci e, di conseguenza, sui<br />

costi globali di produzione, molte società,<br />

Tab. 6 - Previsioni di sviluppo della domanda mondiale di impianti per il confezionamento<br />

di farmaci per area geografica: 2016 - 2020 (1)<br />

Area geografica / paese IMA% (2)<br />

2016 2020<br />

Nord America 2.225 2.760 + 5,5<br />

Europa Occidentale 1.325 1.585 + 4,6<br />

Giappone 610 715 + 4,0<br />

Cina 1.010 1.460 + 9,6<br />

India 255 390 + 11,2<br />

Russia 120 160 + 7,5<br />

Brasile 110 145 + 7,2<br />

Resto mondo 1.345 1.735 + 6,6<br />

Totale mondo 7.000 8.950 + 6,3<br />

(1)<br />

Tutti i dati sono a $ costante 2016<br />

(2)<br />

IMA% = Incremento medio annuo percentuale 2016 - 2020<br />

Fonte: consensus aziende farmaceutiche - aziende di impiantistica<br />

specie nelle aree emergenti quali Asia o<br />

America Latina, fanno uso di componenti<br />

ed accessori di recupero che ovviamente<br />

costano meno. Tuttavia la rapida crescita<br />

della domanda nonché della produzione<br />

farmaceutica in questi paesi, in particolare<br />

in Asia, avrà il sopravvento, mitigando<br />

l’effetto negativo del refurbishing.<br />

A livello mondiale il mercato dell’impiantistica<br />

per il confezionamento di farmaci<br />

è previsto crescere a un tasso medio annuo<br />

del 6,3%, sostanzialmente in linea<br />

con il tasso di crescita registrato nell’ultimo<br />

decennio, per arrivare ad attestarsi<br />

a 8,95 miliardi di dollari nel 2020.<br />

I paesi che in assoluto sono destinati a<br />

registrare il maggior tasso di crescita<br />

sono India e Cina (tabella 6); anche gli<br />

altri due paesi dell’area BRIC presentano<br />

comunque buone prospettive di crescita<br />

anche se con tassi inferiori rispetto al<br />

passato. In Russia la crescita della domanda<br />

locale di farmaci è affiancata da<br />

un progressivo aumento della capacità<br />

produttiva nazionale per ridurre la dipendenza<br />

della domanda dalle importazioni:<br />

l’aumento delle capacità produttive sarà<br />

reso possibile da una serie di incentivi<br />

governativi sia alle società farmaceutiche<br />

russe sia a società estere per indurle a<br />

produrre in Russia anziché esportare in<br />

Russia i propri farmaci (per lo più farmaci<br />

branded, ossia sotto Brevetto).<br />

Anche in Brasile la domanda e la produzione<br />

di farmaci crescono in maniera ancora<br />

sostenuta grazie a una serie di fattori:<br />

il fatto che il paese è uno di quelli<br />

a maggior crescita demografica; la copertura<br />

sanitaria pubblica, nonostante<br />

alcune carenze, è tra le migliori nell’area<br />

latino-americana; sono in continua crescita<br />

le forme di assicurazione sanitaria<br />

privata; infine in Brasile, come in Russia,<br />

la legislazione tende a favorire gli investimenti<br />

per l’aumento delle capacità<br />

produttive e l’adozione di innovative tecnologie<br />

di produzione e confezionamento<br />

dei farmaci sia per le aziende farmaceutiche<br />

brasiliane sia per quelle estere che<br />

vogliano produrre nel paese. l<br />

RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA - icf 31


Engineering<br />

Know-how italiano<br />

per i progetti pharma<br />

Impianto<br />

di produzione<br />

biotech:<br />

equipment<br />

per harvest<br />

coltura cellulare<br />

Nella nuova organizzazione per business line adottata<br />

da Amec Foster Wheeler, le attività internazionali<br />

nel settore farmaceutico sono coordinate dalla sede<br />

italiana, grazie alle sue competenze altamente<br />

specializzate.<br />

di Alessandro Bignami<br />

Valerio Sala, Pharmaceuticals,<br />

Biotechnology and Healthcare<br />

Director di Amec Foster Wheeler<br />

32 icf- RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA


Engineering<br />

Con la nuova struttura organizzativa,<br />

adottata dall’inizio<br />

del <strong>2017</strong>, la sede italiana di<br />

Amec Foster Wheeler ha preso<br />

in carico la guida della<br />

business line farmaceutica all’interno<br />

del Gruppo. La visibilità della storica<br />

filiale situata a Corsico (MI) è destinata<br />

dunque ad aumentare sui mercati internazionali,<br />

con il riconoscimento delle<br />

sue grandi competenze in ambito<br />

farmaceutico. Con Valerio Sala,<br />

Pharmaceuticals, Biotechnology and<br />

Healthcare Director di Amec Foster<br />

Wheeler, abbiamo parlato del nuovo<br />

assetto aziendale e delle tendenze oggi<br />

in atto nell’industria farmaceutica a livello<br />

globale.<br />

<strong>ICF</strong> - Ingegner Sala, può descriverci<br />

in sintesi come è cambiata la struttura<br />

organizzativa di Amec Foster<br />

Wheeler e come si colloca in essa la<br />

divisione pharma?<br />

Oggi Amec Foster Wheeler è un gruppo<br />

con circa 35 mila dipendenti, che lo<br />

scorso anno ha fatturato 6,7 miliardi<br />

di dollari. Da gennaio <strong>2017</strong> ha assunto<br />

un nuovo assetto organizzativo, pensato<br />

attorno a quattro business line<br />

principali: Oil, Gas & Chemicals, che<br />

continua a generare la fetta più ampia<br />

del fatturato (54%); Mining, settore<br />

solido in cui stiamo portando avanti<br />

progetti importanti (7%); Power &<br />

Process (27%); Environment &<br />

Infrastructure (12%). In quest’ultima<br />

business line rientrano diversi segmenti<br />

di mercato, fra i quali spiccano<br />

quelli dedicati alla consulenza ambientale,<br />

al food&beverage, ai trasporti e<br />

alla farmaceutica. Anche le attività<br />

pharma, di cui sono responsabile, sono<br />

quindi ora gestite come una business<br />

line globale. Il mercato sta accogliendo<br />

con favore questa nuova organizzazione,<br />

che ha richiesto un grande<br />

sforzo da parte del gruppo ma che porterà<br />

- ne siamo convinti - risultati altrettanto<br />

grandi.<br />

<strong>ICF</strong> - Quali saranno i vantaggi di questo<br />

modello organizzativo?<br />

L’obiettivo del nuovo assetto è quello<br />

di servire meglio i clienti e al contempo<br />

di semplificare la struttura. In sostanza<br />

siamo passati da un’organizzazione basata<br />

su aree geografiche ad una modellata<br />

su linee di business. In questo<br />

modo i clienti di ogni paese saranno<br />

seguiti in via diretta dalla business line<br />

di Amec Foster Wheeler che si occupa<br />

specificamente del loro comparto. Per<br />

il segmento farmaceutico, la sede primaria<br />

è quella italiana, che ha gli uffici<br />

a Corsico, vicino a Milano. Da qui vengono<br />

coordinate le attività in ambito<br />

farmaceutico delle diverse sedi nel<br />

mondo, facilitando l’incontro delle esigenze<br />

del cliente non solo con gli uffici<br />

geograficamente più vicini, ma anche<br />

con il cuore del know-how tecnologico,<br />

che si trova appunto in Italia. Un altro<br />

vantaggio per noi è la possibilità di valutare<br />

meglio le tendenze del mercato,<br />

ovvero quali applicazioni e paesi attrarranno<br />

i maggiori investimenti, contribuendo<br />

così ad orientare le strategie<br />

del Gruppo.<br />

<strong>ICF</strong> - A cosa si deve il ruolo primario<br />

che la sede italiana si è conquistata<br />

in ambito farmaceutico?<br />

La nostra storia nel settore è cominciata<br />

oltre 30 anni fa, con l’acquisizione di<br />

Steril, una società piccola ma tecnologicamente<br />

avanzata, fondata da esperti di<br />

prestigio internazionale. La combinazione<br />

del know-how di Steril con la dimensione<br />

e la capacità esecutiva del nostro gruppo<br />

si rivelò subito vincente, consentendo di<br />

acquisire commesse relative ad una serie<br />

di corposi investimenti. In seguito, da<br />

società indipendente Steril venne integrata<br />

nel Gruppo dando origine all’attuale<br />

organizzazione, che fa capo a Milano ma<br />

è ramificata in tutti i continenti. Grandi<br />

competenze per l’esecuzione di progetti<br />

farmaceutici si trovano per esempio nelle<br />

sedi di Basilea, Philadelphia, Melbourne,<br />

Singapore, Shanghai e non solo.<br />

<strong>ICF</strong> - Accennava al fatto che il nuovo<br />

modello vi consente di seguire meglio<br />

i trend del settore: quali sono quindi<br />

le tendenze che stanno attraversando<br />

oggi il mondo del pharma?<br />

In generale, il mercato internazionale si<br />

Impianto<br />

di produzione<br />

emoderivati:<br />

dettaglio<br />

serbatoi di<br />

frazionamento<br />

plasma<br />

Suppl. <strong>Giugno</strong>/<strong>Luglio</strong> <strong>2017</strong> RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA - icf 33


Engineering<br />

Impianto<br />

di produzione<br />

vaccini:<br />

serbatoio<br />

di trasferimento<br />

prodotto<br />

sta orientando in due direzioni, che riguardano<br />

rispettivamente i paesi avanzati<br />

e i paesi “emergenti”. I primi dedicano<br />

grande attenzione alle nuove<br />

terapie rese disponibili dalle biotecnologie.<br />

Il fronte avanzato di questo trend<br />

è costituito dalle terapie “ad personam”<br />

quali il “gene editing”, con la modifica<br />

del DNA in campioni cellulari del paziente;<br />

oppure basate sull’utilizzo delle cellule<br />

staminali della persona in cura. I<br />

paesi in espansione, invece, stanno attraendo<br />

investimenti per grandi produzioni<br />

di generici: questi paesi hanno an-<br />

in Italia si è fatto sentire molto e che<br />

ha visto la smobilitazione di diversi centri<br />

di ricerca, quasi a segnalare che l’attività<br />

di R&D fosse arrivata a un punto<br />

di saturazione e che identificare nuovi<br />

prodotti fosse ormai molto difficile. Ma<br />

la ricerca è tutt’altro che ferma. Ha solo<br />

corretto il tiro, passando in parte dall’identificazione<br />

di prodotti e principi<br />

attivi per sintesi chimica a quella di<br />

principi attivi di natura biotecnologica.<br />

La svolta è avvenuta con successo,<br />

come dimostrano i 51 prodotti approvati<br />

nel solo 2015 dalla FDA (Food and Drug<br />

dei volumi di generici e dal ruolo crescente<br />

dei paesi emergenti, che stanno<br />

colmando il gap tecnologico nel settore<br />

dei farmaci ordinari. Nei paesi avanzati,<br />

invece, la spesa dei sistemi sanitari nazionali<br />

e il mercato saranno guidati, per<br />

i prossimi anni, dai nuovi prodotti di<br />

origine biotecnologica. Questi ultimi<br />

hanno costi elevati. Per questo, anche<br />

alla luce della crisi dei sistemi di welfare,<br />

prevedo che insorgeranno dilemmi<br />

etici di non facile soluzione. Il sistema<br />

sanitario dovrà regolare le priorità con<br />

cui somministrare le cure, considerando<br />

per esempio le aspettative di vita dei<br />

pazienti. Se i nuovi trattamenti “ad personam”<br />

rispetteranno le attese in termini<br />

di efficacia su aree di trattamento<br />

importanti, quali le malattie del sistema<br />

immunitario ed oncologiche, la questione<br />

del welfare sanitario potrebbe diventare<br />

nel giro di pochi anni davvero dirompente.<br />

cora un grande “gap” da colmare per<br />

rendere disponibili alle loro popolazioni<br />

farmaci che in Occidente sono accessibili<br />

a tutti da decenni.<br />

Per quanto riguarda in particolare<br />

l’Europa stiamo assistendo ad una ondata<br />

di investimenti nel settore biotech<br />

senza precedenti. Ci aspettiamo che, a<br />

valle di questi, seguirà una richiesta di<br />

aggiornamento tecnologico ed ampliamento<br />

di capacità soprattutto degli impianti<br />

per il riempimento sterile.<br />

<strong>ICF</strong> - Il settore sta vivendo quindi un<br />

momento stimolante?<br />

Sì. C’è stato un periodo complesso, che<br />

Administration): per gli Stati Uniti si<br />

tratta di una quantità che non veniva<br />

raggiunta addirittura dagli anni ‘50. Le<br />

aspettative sono eccezionali: si attende<br />

l’approvazione da parte dell’ente americano<br />

– che tradizionalmente è sempre<br />

stato quello di riferimento per il nostro<br />

mercato – di circa 45 nuove molecole<br />

all’anno da qui al 2021.<br />

<strong>ICF</strong> - Questo processo come sta cambiando<br />

le dinamiche del mercato?<br />

Come accennavo, la produzione tradizionale,<br />

anche in funzione della scadenza<br />

dei brevetti registrati dai grandi<br />

marchi, è caratterizzata dall’aumento<br />

<strong>ICF</strong> - L’Italia avrà un ruolo di primo<br />

piano nel settore biotecnologico?<br />

Ritengo di sì, anche perché le tecnologie<br />

che sviluppano medicinali biotecnologici<br />

“ad personam” spesso non richiedono<br />

una grande infrastruttura<br />

industriale, ma si basano prevalentemente<br />

su attività di laboratorio. Il nostro<br />

Paese ha le competenze, le persone,<br />

le università, i centri di ricerca per essere<br />

tra i protagonisti.<br />

<strong>ICF</strong> - Quali sono le vostre strategie in<br />

questo scenario?<br />

Le aspettative sono buone sia grazie al<br />

boom di investimenti biotech in Europa<br />

sia per il consolidamento della domanda<br />

generale di stabilimenti tecnologicamente<br />

avanzati. A sollecitare il rinnovamento<br />

dei siti produttivi contribuiscono<br />

anche gli enti regolatori, come<br />

l’americana FDA e l’europea Ema<br />

(European Medicines Agency), insieme<br />

alle varie agenzie nazionali, tra cui l’italiana<br />

AIFA. Le ispezioni spesso congiunte<br />

da parte di questi organi portano ad<br />

34 icf- RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA


Engineering<br />

È in corso<br />

la seconda fase<br />

del progetto<br />

di Amec Foster<br />

Wheeler per<br />

lo stabilimento<br />

di Pfizer in<br />

Arabia Saudita<br />

alzare gli standard di qualità di produzione.<br />

In questo scenario, Amec Foster<br />

Wheleer continuerà a concentrarsi sulle<br />

aree e i progetti più avanzati, che richiedono<br />

un’alta qualità impiantistica<br />

e un forte partner tecnologico.<br />

<strong>ICF</strong> - Come valuta lo stato di “salute”<br />

dell’industria farmaceutica italiana?<br />

Il comparto è vivace e continua a offrire<br />

buone opportunità di investimento.<br />

È tipico il caso della competizione<br />

interna fra i diversi stabilimenti di una<br />

stessa multinazionale: i siti collocati<br />

in Italia spesso eccellono e vengono<br />

scelti per nuove produzioni, grazie alle<br />

grandi competenze imprenditoriali e<br />

tecniche presenti nel nostro paese. I<br />

progetti ci sono, dunque, anche se relativi<br />

prevalentemente a impianti di<br />

dimensioni contenute. Per noi il mercato<br />

italiano è strategico, generando<br />

una quota di fatturato mediamente<br />

nell’ordine del 30%.<br />

<strong>ICF</strong> - La formazione tecnica offerta<br />

dalle università italiane continua a<br />

essere di alta qualità?<br />

Certamente sì, tanto da essere apprezzata<br />

anche a livello internazionale. Negli<br />

anni scorsi, perfino la filiale inglese del<br />

nostro Gruppo ha cercato e assunto ingegneri<br />

che si sono formati in Italia. Ne<br />

approfitto per segnalare che il programma<br />

di crescita delle attività pharma prevede<br />

l’inserimento di ingegneri sia nella<br />

sede italiana sia, con lingua tedesca<br />

fluente, nella filiale di Basilea.<br />

<strong>ICF</strong> - Avete molti competitor in Italia?<br />

Sono presenti alcune società di ingegneria<br />

internazionali, oltre che player<br />

italiani. Noi ci differenziamo essenzialmente<br />

per due motivi. In primo luogo,<br />

nel nostro paese siamo di gran lunga la<br />

più grande società di ingegneria con<br />

competenze pharma. Inoltre, siamo una<br />

multinazionale il cui business farmaceutico<br />

è coordinato dalla sede italiana,<br />

che acquista così un peso rilevante all’interno<br />

del Gruppo e offre visibilità e<br />

leadership internazionale alle nostre risorse.<br />

<strong>ICF</strong> - Può citare qualche progetto a<br />

cui vi state dedicando?<br />

I nostri clienti sono sempre molto esigenti<br />

in termini di confidenzialità. Le<br />

posso dire che stiamo chiudendo un<br />

lungo progetto di ampliamento e ristrutturazione<br />

di uno stabilimento in<br />

Svizzera per una grande società farmaceutica<br />

internazionale. Altri progetti<br />

chiave riguardano la Germania: abbiamo<br />

da poco consegnato un laboratorio<br />

di controllo qualità per la filiale di<br />

un’importante società italiana; stiamo<br />

lavorando per la divisione che si occupa<br />

di vaccini di un grande Gruppo; e infine,<br />

per un altro cliente, stiamo realizzando<br />

un impianto biotecnologico “large<br />

scale culture”, in linea con una delle<br />

maggiori tendenze. Fuori dall’Europa,<br />

stiamo concludendo la fase di progettazione<br />

per un grande impianto di frazionamento<br />

del sangue in Cina, è in<br />

corso la seconda fase del progetto per<br />

lo stabilimento di Pfizer in Arabia<br />

Saudita (vd. l’articolo pubblicato su <strong>ICF</strong><br />

Aprile/Maggio 2016, ndr) ed abbiamo<br />

appena acquisito un importante commessa<br />

per l’ampliamento di un impianto<br />

di frazionamento del sangue in<br />

Australia che vedrà la collaborazione<br />

dei nostri uffici di Melbourne e<br />

Philadelphia.<br />

<strong>ICF</strong> - Quali sono gli obiettivi che ha<br />

raggiunto e quali quelli che si è posto<br />

per il medio termine?<br />

Negli ultimi anni ho lavorato con lo scopo<br />

di aumentare l’importanza e la visibilità<br />

delle attività pharma nel Gruppo.<br />

Questa è anche la missione che la società<br />

mi ha confermato a gennaio <strong>2017</strong><br />

con la nomina alla guida del settore.<br />

L’ambizione è quella di crescere nei prossimi<br />

cinque anni a un tasso medio del<br />

10%. È un obiettivo impegnativo, ma<br />

un gruppo come il nostro, sempre disposto<br />

a investire nell’innovazione, non<br />

può che essere ambizioso. l<br />

Suppl. <strong>Giugno</strong>/<strong>Luglio</strong> <strong>2017</strong><br />

RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA - icf 35


Macchine<br />

Tecnologia made in Italy per il confezionamento farmaceutico<br />

Anche l’ultima edizione di<br />

Interpack, dal 4 al 10 maggio<br />

scorsi a Düsseldorf, ha riservato<br />

grandi soddisfazioni per Marche -<br />

sini Group. Lo stand al Padiglione<br />

8a – un open space di 1.200 metri<br />

quadri moderno e luminoso –<br />

ha accolto durante la settimana<br />

di esposizione 5 mila visitatori<br />

provenienti da tutto il mondo,<br />

con picchi di presenze da Paesi<br />

come Germania, Italia, Svizzera,<br />

Giappone, Cina e Inghilterra.<br />

“Accoglienza calorosa; queste sono<br />

le prime due parole che mi vengono<br />

in mente pensando a come è<br />

stata la nostra Interpack”, ha dichiarato<br />

Pietro Cassani, amministratore<br />

delegato di Marchesini<br />

Group dallo scorso primo gennaio.<br />

“Abbiamo accolto in uno stand<br />

bello e funzionale tanti clienti e<br />

addetti ai lavori, con cui abbiamo<br />

parlato di robotica, innovazione e<br />

dell’applicazione della digitalizzazione<br />

alla manifattura: in altri termini<br />

di Industria 4.0, un tema su<br />

cui Marchesini Group è all’avanguardia<br />

da anni e su cui ci sentiamo<br />

più che mai pronti e reattivi”.<br />

Il direttore commerciale di<br />

Marchesini Group, Pietro Tomasi,<br />

si è detto “molto contento per il<br />

grande interesse dimostrato dai<br />

clienti e da tutti i visitatori nei<br />

confronti delle macchine presenti<br />

in fiera”. “Nelle giornate di lunedì<br />

e martedì abbiamo avuto momenti<br />

in cui bisognava mettersi in fila<br />

per guardare in funzionamento la<br />

nostra ammiraglia, la linea blister<br />

robotizzata Integra 520 V, che ha<br />

fatto quest’anno il suo esordio a<br />

Interpack”.<br />

La regina dello stand è stata proprio<br />

lei: la Integra 520 V, che grazie<br />

al gruppo spingitore innovativo,<br />

a un’apertura astucci a tamburo<br />

per gestire altissime velocità<br />

e a un nuovo sistema per il prelievo<br />

e introduzione dell’istruzione<br />

si è confermata la soluzione ideale<br />

non solo per la fase della termoformatura,<br />

ma anche per i momenti<br />

successivi del processo di<br />

confezionamento. La Integra 520<br />

V è stata infatti presentata con<br />

un fine linea formato dalla nuova<br />

FA 04 veloce, in grado di assorbire<br />

un flusso produttivo fino a 500<br />

astucci minuto, e dalla MC 820 TT,<br />

una nuova incartonatrice per Track<br />

and Trace pensata per avere un allestimento<br />

completo in grado di<br />

soddisfare le esigenze dei clienti,<br />

ma allo stesso tempo di poter essere<br />

proposta come una versione<br />

“standard” tutto incluso.<br />

Forte interesse ha riscosso anche<br />

la contatrice Valida della Divisione<br />

Tonazzi-Vasquali, una macchina<br />

in grado di contare 3 mila pillole<br />

al minuto. La Valida utilizza un<br />

nuovo sistema di conteggio e verifica<br />

dell’integrità della compressa<br />

chiamato “Multivision”, composto<br />

da telecamere che controllano<br />

dall’alto le compresse, verificandone<br />

la corretta forma, il colore e<br />

l’altezza mediante triangolazione<br />

laser. Il software, sviluppato in<br />

house da Marchesini Group, gestisce<br />

la macchina in modo sincronizzato<br />

per garantire il conteggio,<br />

il controllo dell’integrità della<br />

compressa entro una tolleranza<br />

media del 20% ed il riconoscimento<br />

di eventuali intrusi.<br />

A conferma della sua grande versatilità,<br />

la Valida può essere usata<br />

anche come pre-alimentatore<br />

in una linea blister per la verifica<br />

dell’integrità di ogni singola<br />

compressa e l’eventuale scarto<br />

della stessa prima dell’alimentazione<br />

nel blister. Al contrario delle<br />

classiche telecamere che controllano<br />

il prodotto solo<br />

superiormente, il sistema di<br />

triangolazione laser della Valida<br />

riesce a rilevare lo spessore delle<br />

compresse e dunque ad individuare<br />

anche quelle rotte esattamente<br />

a metà e a scartarle, evitando<br />

di dover eliminare l’intero<br />

blister e quindi riducendo i costi<br />

e aumentando l’efficienza.<br />

Tra le macchine “most viewed”,<br />

infine, la nuova BL A420 CW della<br />

divisione Neri. Questa etichettatrice<br />

somma ai punti di forza consolidati<br />

della famiglia di macchine<br />

BL, come versatilità e affidabilità,<br />

una cella di carico completamente<br />

integrata nel sistema di trasporto<br />

a passo, in grado di effettuare il<br />

controllo peso di ogni singolo<br />

astuccio. Si tratta di un sistema<br />

notevolmente più compatto rispetto<br />

alla soluzione classica e<br />

alle versioni dei principali concorrenti<br />

presenti sul mercato, che<br />

propongono soluzioni con bilance<br />

provviste di un sistema di trasporto<br />

proprio e diverso da quello della<br />

macchina etichettatrice.<br />

36 icf- RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA


Macchine<br />

Aria compressa oil-free per applicazioni critiche<br />

Nella tecnologia medica, nell’industria farmaceutica<br />

o nella lavorazione dei prodotti alimentari<br />

la purezza ha la massima priorità. Per offrire<br />

una protezione assoluta contro le contaminazioni,<br />

Boge Kompressoren ha ampliato la serie dei compressori<br />

scroll EO: la nuova EO 11 tratta aria compressa oil-free nel<br />

segmento di potenza 11 kW. Boge copre quindi tutta la gamma di potenza<br />

da 5,5 kW a 22 kW. La serie EO funziona con un numero variabile di gruppi<br />

vite, da uno a quattro. In alternativa, EO 11 può essere potenziata nella<br />

versione Upgrade-Ready con un terzo compressore. Inoltre EO 11 è disponibile<br />

con essiccatore per aria compressa a ciclo frigorifero, integrato o separato,<br />

su serbatoio o come sistema duplex e multiplo. In combinazione<br />

con un funzionamento a minimo 59dB(A), il design compatto della macchina<br />

ne favorisce l’uso nelle vicinanze della postazione di lavoro.<br />

Aria compressa oil-free per applicazioni critiche: Boge soddisfa questo requisito<br />

con i suoi compressori Eccentric-Oilfree (EO). La ricetta del successo<br />

è la tecnologia del compressore scroll, che non richiede lubrificazione a<br />

olio: le spirali di alluminio nella camera di compressione ingranano le une<br />

nelle altre senza toccarsi. L'aria compressa oil-free è priva di olio e di vibrazioni<br />

pulsanti. Per un adattamento flessibile al fabbisogno di aria compressa<br />

la carcassa del compressore può alloggiatore fino a quattro compressori.<br />

La serie EO da 10 bar copre portate tra 490 l/min e 1.960 l/min,<br />

quella da 8 bar portate d’aria compressa tra 620 l/min e 2.480 l/min. La<br />

serie EO, a struttura modulare, è disponibile con essiccatore per aria compressa<br />

a ciclo frigorifero, integrato o separato, su serbatoio o come sistema<br />

duplex e multiplo. La nuova EO 11, come l’EO 17, è disponibile nella versione<br />

upgrade. Al compressore a due stadi può essere aggiunto un terzo gruppo<br />

vite o un essiccatore a ciclo frigorifero integrato. Il sistema elettrico necessario<br />

è già implementato in modo che gli utenti possano potenziare la<br />

macchina in maniera flessibile. Il design della macchina è stato progettato<br />

per uno sfruttamento ottimale dello spazio. Le soluzioni di sistema EO sono<br />

quindi più strette di una porta standard. In combinazione con un funzionamento<br />

silenzioso a minimo 59 dB(A), il compressore è indicato per l’installazione<br />

nelle vicinanze della postazione di lavoro.<br />

Monitoraggio in continuo di TOC, ozono e conducibilità<br />

nel trattamento delle acque farmaceutiche<br />

ANALYTICAL INSTRUMENTS<br />

AMI Inspector<br />

Pharmacon<br />

AMI LineTOC<br />

Strumentazione online per il monitoraggio completo in tempo<br />

reale di trend e scostamenti.<br />

Inspector Pharmacon: strumento portatile,<br />

conforme alla USP , per la<br />

validazione della strumentazione online<br />

per le misure di conducibilità.<br />

AMI LineTOC: evita complesse analisi<br />

di laboratorio. Calibrazione e System<br />

Suitability Test (SST) automatici.<br />

Manutenzione semplice ed economica.<br />

Made in Switzerland<br />

SWAN Analitica Srl. · IT-16166 Genova · www.swan.ch · swan@swananalitica.it · Corso Europa 1550/2 · Phone +39 010 3291396


Macchine<br />

Planex System: camera<br />

essiccante<br />

Planex System: profilo<br />

agitatore eccentrico<br />

Una rivoluzionaria filosofia<br />

d’essiccamento sotto vuoto<br />

Planex® System: l’essiccatore orizzontale a palette<br />

sotto vuoto pluribrevettato di Italvacuum, con agitatore<br />

eccentrico a movimento planetario ZeroFriction®.<br />

Essiccare è un'arte speciale,<br />

a cui viene demandato il<br />

compito di soddisfare requisiti<br />

sempre più stringenti,<br />

richiesti dalle produzioni<br />

chimiche e far maceutiche, con riferimento<br />

a:<br />

• consumi energetici<br />

• qualità del prodotto<br />

• flessibilità di carico<br />

• velocità d’essiccamento<br />

• facilità di scarico<br />

• facilità di pulizia e ispezione interna<br />

• sicurezza per gli operatori, l'ambiente<br />

e il lotto essiccato.<br />

Proprio per offrire il massimo della qualità,<br />

della produttività e della sicurezza,<br />

contenendo al minimo i consumi,<br />

Italvacuum – fra i principali costruttori<br />

al mondo di pompe da vuoto ed essiccatori<br />

sotto vuoto – ha progettato e<br />

realizzato Planex® System, una macchina<br />

pluribrevettata che sta conqui-<br />

stando gli operatori più esigenti in tutto<br />

il mondo, garantendo prestazioni<br />

finora impensabili e configurandosi<br />

come una vera e propria rivoluzione<br />

nel campo dell’essiccamento.<br />

Grazie all’originalità e al contenuto<br />

tecnologico all’avanguardia, Planex®<br />

System di recente ha vinto il Dry<br />

Trophy Innovation Award 2016, premio<br />

organizzato dalla società NWGD<br />

(Dutch Working Group on Drying) con<br />

il patrocinio del governo olandese,<br />

38 icf- RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA


Macchine<br />

La pompa da vuoto unica per affidabilità, prestazioni e consumi<br />

Quando le altre si fermano, Saurus939<br />

continua.<br />

C'è tutta l'esperienza Italvacuum in<br />

Saurus939, la pompa da vuoto che garantisce<br />

prestazioni ineguagliabili in tutti<br />

i principali processi chimici e farmaceutici,<br />

assicurando il recupero totale dei<br />

solventi estratti, anche in condizioni di<br />

utilizzo particolarmente gravose.<br />

Una macchina dal design semplice, che<br />

abbina alla tradizionale robustezza e affidabilità<br />

le tecnologie più evolute, tra cui<br />

l'innovativo sistema LubriZero ® che ha<br />

praticamente azzerato il consumo d’olio:<br />

una soluzione che garantisce il perfetto<br />

funzionamento e il massimo rendimento<br />

nel totale rispetto dell’ambiente.<br />

Saurus939 non teme i solventi più aggressivi<br />

e corrosivi, le polveri e le condense,<br />

né i prodotti secondari della distillazione.<br />

Ma soprattutto non teme<br />

confronti perché è progettata e costruita<br />

per lavorare 24 ore su 24 con prestazioni<br />

sempre al massimo e costi operativi al<br />

minimo, grazie a motori a basso consumo<br />

energetico, consumi d'olio insignificanti<br />

e manutenzione facile e immediata.<br />

Potente, performante, ma anche<br />

assolutamente sicura: Saurus939 garantisce<br />

la massima sicurezza dell'intero<br />

processo e la totale purezza del prodotto<br />

finale. In altre parole, assicura il vuoto incontaminato.<br />

Pompa da vuoto Saurus939<br />

che promuove l’innovazione nell’essiccamento,<br />

con particolare attenzione<br />

ai consumi energetici.<br />

Planex® System è un essiccatore orizzontale<br />

a palette con agitatore eccentrico<br />

a due movimenti indipendenti,<br />

in grado di ruotare contemporaneamente<br />

sul proprio asse e tangenzialmente<br />

alla camera d'essiccamento. Una<br />

soluzione indicata per il trattamento<br />

di polveri umide provenienti da filtrazione<br />

o centrifugazione, che risulta<br />

particolarmente adeguata per la produzione<br />

di Active Pharmaceuticals<br />

Ingredients, Fine Chemicals e Inte -<br />

rmediates.<br />

La doppia rotazione combinata dell’agitatore<br />

e le sue ridotte dimensioni,<br />

in relazione al diametro della camera<br />

d’essiccamento, garantiscono la perfetta<br />

movimentazione dell’intero batch<br />

e permettono d’impiegare un'energia<br />

almeno tre volte inferiore rispetto agli<br />

essiccatori tradizionali. Ciò significa<br />

ridurre di tre volte le sollecitazioni<br />

meccaniche e termiche sul prodotto da<br />

essiccare, assicurando il massimo rispetto<br />

dei prodotti trattati, compresi<br />

i materiali più delicati e termolabili 1 .<br />

Ma c’è di più. Il software di gestione<br />

di Planex® System permette di regolare<br />

il movimento dell’agitatore in automatico<br />

con un programma Stop & Swing.<br />

In questo modo l’agitatore oscilla, rimanendo<br />

sempre immerso nel prodotto,<br />

garantendo un mescolamento continuo.<br />

Una soluzione, quest'ultima,<br />

particolarmente efficace per il trattamento<br />

di piccoli lotti.<br />

Inoltre, grazie al movimento planetario<br />

ZeroFriction® dell’agitatore, Planex®<br />

System impedisce l'effetto di riscaldamento<br />

dovuto allo strisciamento del<br />

prodotto contro la superficie della camera<br />

d'essiccamento, fenomeno tipico<br />

dei sistemi tradizionali a corpo fisso.<br />

Inoltre, l'avvicinamento tangenziale<br />

1 Analisi del<br />

Dipartimento di<br />

Scienza dei Materiali<br />

e Ingegneria Chimica<br />

del Politecnico<br />

di Torino.<br />

Planex System:<br />

movimenti<br />

agitatore<br />

Suppl. <strong>Giugno</strong>/<strong>Luglio</strong> <strong>2017</strong> RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA - icf 39


Macchine<br />

Planex System:<br />

installazione<br />

in camera pulita<br />

delle pale alla superficie della camera<br />

convoglia il prodotto nella minima luce<br />

tra loro esistente, e previene la formazione<br />

di agglomerati. Il risultato è un<br />

essiccamento ancora più efficace e una<br />

granulometria finale controllata, impossibile<br />

da ottenere con gli essiccatori<br />

convenzionali.<br />

La minima luce tra il profilo dell’agitatore<br />

e la superficie della camera non<br />

solo evita depositi di prodotto, ma permette<br />

lo scarico totale del batch essiccato.<br />

Per l’operazione di scarico è<br />

previsto un programma specifico gestito<br />

automaticamente. L'operazione<br />

è resa ancora più efficace dal movimento<br />

“a pendolo” dell'agitatore, che<br />

oscilla di 90° nella zona di scarico. I<br />

risultati dimostrano che Planex®<br />

System ha un residuo minimo di prodotto<br />

dopo lo scarico mediamente inferiore<br />

all’1% del volume.<br />

Planex® System presenta anche un’elevata<br />

flessibilità di carico. Viene realizzato<br />

con volumi totali da 150 a 3.200<br />

litri. La capacità di riempimento è in<br />

funzione del prodotto trattato e può<br />

variare dal 15% all’80% del volume della<br />

camera. Si possono trattare sia piccole<br />

quantità di prodotto che grandi<br />

lotti, rispondendo così a tutte le esigenze<br />

produttive delle industrie chimiche<br />

e farmaceutiche.<br />

Planex® System è sicuro per gli operatori,<br />

l'ambiente e il prodotto, perché<br />

è progettato e costruito in conformità<br />

alle Direttive Europee CE, ATEX e nel<br />

rispetto delle sempre più stringenti<br />

normative FDA e norme di buona fabbricazione<br />

cGMP.<br />

Materiali costruttivi<br />

Nelle parti a contatto con il prodotto<br />

Planex® System è costruito in acciaio<br />

inossidabile AISI 316L, ma a richiesta<br />

può essere realizzato in altri materiali<br />

saldabili, quali ad esempio ALLOY C-<br />

22 ed AISI 904L. Tutte le pareti della<br />

camera essiccante, l’albero agitatore<br />

ed il portellone apribile sono riscaldati<br />

mediante circolazione di fluido diatermico<br />

per evitare zone fredde che<br />

potrebbero causare condensazione di<br />

solventi o accumuli di prodotto.<br />

Le superfici interne della camera d’essiccazione<br />

sono lucidate a specchio o<br />

elettrolucidate per ottimizzare la resistenza<br />

alla corrosione, ridurre l’adesione<br />

e l’attrito sul prodotto, aumentandone<br />

la scorrevolezza e facilitando<br />

le operazioni di pulizia.<br />

L’albero dell’agitatore è dotato di un<br />

sistema di tenuta meccanica doppia<br />

studiata per garantire la perfetta tenuta<br />

al vuoto e l’assoluta purezza del<br />

lotto essiccato, eliminando il rischio<br />

di contaminazione per il prodotto. La<br />

tenuta meccanica può essere del tipo<br />

tradizionale con flussaggio a umido<br />

o funzionante a secco flussata con<br />

azoto.<br />

Pulizia<br />

Planex® System è stato progettato e<br />

realizzato per rendere le operazioni di<br />

pulizia assolutamente rapide ed efficaci.<br />

Un valore importante in qualsiasi<br />

macchina, ma fondamentale per un essiccatore<br />

scelto dai clienti di tutto il<br />

mondo per la sua versatilità e il suo<br />

impiego in produzioni multi prodotto.<br />

Facilità di pulizia, infatti, vuol dire<br />

massima praticità e semplicità di lavaggio<br />

interno, smontaggio delle parti<br />

interne, ispezione e pulizia esterna.<br />

Lavaggio interno<br />

La totale assenza di angoli morti all'interno<br />

della camera di essiccamento<br />

permette un lavaggio totale e perfetto.<br />

Un'operazione la cui efficacia è<br />

garantita da un efficiente sistema<br />

C.I.P., con testina rotante a scomparsa.<br />

L'applicazione del C.I.P. al Planex®<br />

System assicura, oltre che una perfetta<br />

pulizia, anche il massimo risparmio:<br />

la posizione decentrata dell'agitatore,<br />

infatti, ne permette la rotazione durante<br />

il lavaggio, riducendo la quantità<br />

di liquido necessaria.<br />

Smontaggio parti interne<br />

Grazie alla sua speciale struttura, l'agitatore<br />

può essere smontato agevol-<br />

40 icf- RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA


Macchine<br />

mente in diversi settori, rendendo le<br />

operazioni di pulizia ancora più efficaci.<br />

Una caratteristica esclusiva, che<br />

fa di Planex® System un essiccatore<br />

unico nel suo genere: nei sistemi tradizionali,<br />

infatti, l’agitatore, composto<br />

da un'unica struttura, può essere smontato<br />

solo con l’ausilio di ingombranti<br />

attrezzature e lunghi fermi macchina.<br />

Ispezione<br />

Il grande portellone ad apertura frontale<br />

agevola al massimo l'accesso alla<br />

camera di essiccamento. Un ulteriore<br />

vantaggio è offerto dalla posizione<br />

decentrata dell'agitatore. Una caratteristica<br />

che, lasciando all'operatore<br />

più spazio e più possibilità di movimento,<br />

rende ancora più facile e veloce<br />

l'esecuzione della prova "tampone"<br />

(SWAB TEST).<br />

Pulizia esterna<br />

Planex® System risulta facile da pulire<br />

anche esternamente. La carenatura a<br />

tenuta stagna dell’intera macchina<br />

(configurazione cGMP “particle free”)<br />

ricopre la coibentazione e tutti i circuiti<br />

elettrici, idraulici e pneumatici.<br />

Inoltre nel locale pulito non c’è alcun<br />

telaio d’appoggio, ma solo la camera<br />

d’essiccazione flangiata alla parete.<br />

In questo modo la pulizia esterna diviene<br />

estremamente facile ed efficace<br />

e consente di eliminare l’accumulo di<br />

prodotto in fessure e giunzioni.<br />

Queste caratteristiche, associate alla<br />

soluzione “partitioning”, permettono<br />

l’installazione in clean room, ottenendo<br />

la pressurizzazione e separazione<br />

del locale pulito da quello tecnico.<br />

Chiavi in mano<br />

Italvacuum è l’unico costruttore al<br />

mondo del settore in grado di progettare<br />

e costruire internamente i vari<br />

gruppi ausiliari che completano l'impianto<br />

d’essiccamento, opportunamente<br />

dimensionati per soddisfare<br />

ogni esigenza di processo, sistema da<br />

vuoto incluso:<br />

• Gruppo alto vuoto<br />

Saurus939<br />

• Gruppo di condensazione<br />

sottovuoto per la<br />

riduzione dei tempi d’essiccazione<br />

e il recupero<br />

dei solventi estratti<br />

• Filtro esterno di sicurezza<br />

a ciclone, progettato<br />

per evitare perdite<br />

di carico e fenomeni di<br />

condensazione, a completa<br />

protezione della<br />

linea del vuoto<br />

• Gruppo di riscaldamento<br />

e raffreddamento per la termoregolazione<br />

del sistema<br />

• Quadro di controllo con PLC per la<br />

gestione completa dell’impianto, dotato<br />

di software certificabile secondo<br />

la normativa CFR 21 Parte 11, in grado<br />

di garantire la riproducibilità tra i lotti<br />

essiccati e di interfacciarsi con sistemi<br />

di supervisione centralizzati.<br />

Le prove pilota<br />

Italvacuum dispone nel proprio stabilimento<br />

di impianti pilota per l’effettuazione<br />

di test semi-industriali<br />

sui prodotti del cliente. Durante le<br />

prove pilota è possibile, senza rompere<br />

il vuoto, prelevare e analizzare<br />

campioni di prodotto e, in ogni istante,<br />

variare i parametri di processo per<br />

determinare l’ideale percorso d’essiccamento.<br />

In questo modo viene offerta<br />

al cliente la possibilità di effettuare<br />

la scelta ottimale dell’impianto<br />

industriale.<br />

I punti di forza<br />

1. Consumi d’energia 3 volte inferiori<br />

rispetto agli essiccatori tradizionali<br />

2. Sollecitazioni meccaniche e termiche<br />

3 volte inferiori, a vantaggio<br />

della purezza del prodotto<br />

3. Agitatore eccentrico a movimento<br />

planetario ZeroFriction®:<br />

a. nessun riscaldamento localizzato<br />

sul prodotto<br />

b. possibilità di trattare prodotti<br />

termolabili molto delicati<br />

c. nessun agglomerato<br />

d. granulometria finale garantita<br />

4. Ideale anche per il trattamento di<br />

piccoli lotti grazie al programma<br />

automatico Stop & Swing<br />

5. Facilità di scarico totale grazie a:<br />

a. minima luce tra pale dell’agitatore<br />

e superficie della camera d’essiccazione,<br />

completamente lavorata<br />

all’interno con macchina<br />

utensile<br />

b. programma automatico specifico<br />

6. Tempi d’essiccamento ridotti grazie<br />

alla doppia rotazione combinata<br />

dell’agitatore che aumenta la superficie<br />

di prodotto esposta all'evaporazione<br />

7. Valori di vuoto finali molto elevati<br />

8. Facilità di pulizia interna ed esterna<br />

con semplicità d'accesso per<br />

l'ispezione e per l'esecuzione della<br />

prova "tampone" (SWAB TEST)<br />

9. Semplicità di smontaggio delle<br />

pale dell’agitatore senza lunghi<br />

fermi macchina<br />

10.Totale automazione del sistema in<br />

grado di garantire la riproducibilità<br />

di processo per tutti i batch. l<br />

Italvacuum<br />

si è aggiudicata<br />

il Dry Trophy<br />

Innovation<br />

Award 2016,<br />

premio<br />

che promuove<br />

l’innovazione<br />

nell’essiccamento,<br />

con particolare<br />

attenzione<br />

ai consumi<br />

energetici<br />

Suppl. <strong>Giugno</strong>/<strong>Luglio</strong> <strong>2017</strong><br />

RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA - icf 41


Componenti<br />

Una crescita consolidata,<br />

destinata a proseguire<br />

Stand OMAC -<br />

CSF Group<br />

al Cibus Tec 2016<br />

Gli investimenti nelle risorse umane e nelle strutture produttive<br />

hanno consentito a OMAC di ottenere una crescita importante<br />

e di diversificare la presenza in diversi settori applicativi.<br />

di Francesco Goi<br />

Costruttore di riferimento nel<br />

campo delle pompe a lobi,<br />

OMAC ha ulteriormente arricchito<br />

la sua gamma, ottenendo<br />

nuove certificazioni: ne<br />

parliamo con il Direttore Commerciale<br />

Vittorio Donini.<br />

<strong>ICF</strong> - Dott. Donini, qual è il Suo giudizio<br />

sui risultati ottenuti da OMAC<br />

nel 2016 e nel primo quadrimestre<br />

di quest’anno?<br />

A partire dal settembre dello scorso<br />

anno abbiamo registrato un’impennata<br />

delle vendite, che ci ha impegnato per<br />

il rispetto dei tempi di consegna.<br />

Nel 2016 abbiamo conseguito un incremento<br />

complessivo del fatturato di<br />

circa il 5% e del 10% sul mercato interno.<br />

Al raggiungimento di questi risultati<br />

hanno contribuito alcune grosse<br />

commesse da parte degli impiantisti<br />

italiani, la maggior parte dei quali<br />

esporta nei mercati internazionali,<br />

mentre in Italia gli investimenti stentano<br />

ancora a decollare.<br />

<strong>ICF</strong> - Quali linee produttive hanno<br />

maggiormente inciso per questo<br />

trend favorevole?<br />

Abbiamo introdotto alcune migliorie<br />

sulle pompe della serie BA, che ci hanno<br />

permesso di ottenere la certificazione<br />

EHEDG per gran parte della gamma,<br />

mentre in precedenza ci era stata concessa<br />

solo per un modello.<br />

La certificazione EHEDG è sempre più<br />

richiesta, soprattutto nel Nord Europa,<br />

e dovrebbe consentirci di consolidare i<br />

risultati in quelle regioni.<br />

Negli ultimi anni è cresciuta anche la<br />

vendita di pompe in materiali speciali<br />

(Titanio, Hastelloy, Monel ecc.).<br />

<strong>ICF</strong> - Su quali altri mercati internazionali<br />

state ottenendo risultati più<br />

interessanti?<br />

La crescita maggiore l’abbiamo ottenuta<br />

in India, in Germania e in Svizzera dove<br />

abbiamo trovato un buon distributore,<br />

che lavora già con noi da alcuni anni e<br />

ha maturato una buona conoscenza dei<br />

nostri prodotti.<br />

<strong>ICF</strong> - Ritiene che anche il mercato italiano<br />

possa riprendersi?<br />

Come accennavo, l’andamento attuale<br />

è buono; solo nel mese di maggio si è<br />

Pompa C100<br />

carrellata<br />

per industria<br />

farmaceutica<br />

42 icf- RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA


Componenti<br />

Pompa B430 in titanio per liquidi molto corrosivi<br />

Sezione pompa BA220<br />

certificata EHEDG<br />

Sezione pompa C220 certificata<br />

EHEDG<br />

registrata una pausa che riteniamo sia<br />

temporanea.<br />

<strong>ICF</strong> - Quali maggiori investimenti state<br />

attualmente sostenendo?<br />

In questi mesi siamo stati impegnati<br />

a mantenere la qualità del servizio, anche<br />

in presenza dell’impennata delle<br />

vendite.<br />

Tra il 2016 e l’inizio del <strong>2017</strong> avevamo<br />

sostenuto significativi investimenti<br />

nelle risorse umane e nelle strutture<br />

aziendali: il magazzino automatico permette<br />

la miglior gestione dei componenti<br />

e il nuovo banco di montaggio<br />

consente di accelerare i tempi di produzione.<br />

Con questo rafforzamento della<br />

squadra e delle capacità produttive<br />

riusciamo ad effettuare le consegne<br />

nell’arco di sei settimane.<br />

L’offerta produttiva attuale, che spazia<br />

dai prodotti più economici al top di<br />

gamma, consente di soddisfare tutte le<br />

richieste del mercato.<br />

<strong>ICF</strong> - Quest’anno a quali manifestazioni<br />

parteciperete?<br />

Quest’anno abbiamo appena partecipato<br />

all’Iran Food + Bev Tec <strong>2017</strong>, in giugno<br />

saremo presenti a Expo Pack in<br />

Messico e a Drinktec a Monaco, nel<br />

mese di settembre. Il prossimo anno<br />

parteciperemo all’Anuga Food Tech di<br />

Colonia per il settore alimentare e<br />

all’Achema di Francoforte per il settore<br />

chimico/farmaceutico.<br />

<strong>ICF</strong> - Quali comparti produttivi, oltre<br />

a quelli in cui siete più affermati,<br />

potrebbero fornirvi ulteriori soddisfazioni?<br />

In questo periodo, in campo alimentare,<br />

il comparto del cioccolato sta fornendo<br />

ottime opportunità: recentemente abbiamo<br />

realizzato un’importante fornitura<br />

in India e altre in Italia, dove collaboriamo<br />

con diversi impiantisti.<br />

Anche il settore del tabacco è particolarmente<br />

attivo: recentemente abbiamo<br />

ricevuto importanti commesse da<br />

impiantisti impegnati nella realizzazione<br />

di nuove linee produttive per<br />

Philips Morris.<br />

Le nostre pompe, peraltro, trovano applicazione<br />

in numerosissimi settori industriali<br />

e, da parte nostra, si richiede<br />

molta attenzione per approfittare dei<br />

momenti più favorevoli di ciascun comparto<br />

per compensare eventuali difficoltà<br />

vissute da altri.<br />

<strong>ICF</strong> - Nel medio termine, quali investimenti<br />

prevedete per consolidare<br />

l’attuale momento favorevole?<br />

Recentemente abbiamo realizzato il magazzino<br />

automatico e sono previsti altri<br />

investimenti nel settore macchine utensili.<br />

Il reparto macchine, infatti, richiede<br />

un rafforzamento per far fronte all’incremento<br />

dei volumi di vendita.<br />

Delegando troppo lavoro ai contoterzisti,<br />

anche i costi del prodotto finito sarebbero<br />

meno competitivi.<br />

L’alto livello raggiunto non richiede particolari<br />

sviluppi nelle tecnologie, ma soltanto<br />

un affinamento e un’ottimizzazione<br />

della produttività. Sono state tuttavia<br />

realizzate alcune migliorie nelle finiture,<br />

soprattutto per migliorare la rugosità<br />

delle parti a contatto con i fluidi.<br />

<strong>ICF</strong> - Anche il servizio rappresenta<br />

un punto di forza della vostra offerta?<br />

Siete anche consulenti, oltre che<br />

fornitori dei vostri clienti?<br />

Nella fase di vendita è importante fornire<br />

una consulenza sulla scelta della pompa<br />

in base all’applicazione dell’utilizzatore.<br />

In queste situazioni contano l’esperienza,<br />

il know-how, ma soprattutto l’ampiezza<br />

di gamma, che offre molte possibilità di<br />

scelta della pompa più idonea, anche<br />

con buon rapporto qualità-prezzo, per<br />

ogni tipo di utilizzo.<br />

<strong>ICF</strong> - Per quanto detto finora, è possibile<br />

esprimere ottimismo sull’andamento<br />

dell’azienda nel breve-medio<br />

termine?<br />

L’andamento attuale giustifica certamente<br />

un certo ottimismo: ritengo che,<br />

anche quest’anno, avremo la possibilità<br />

di ottenere una crescita del 5-10%: in<br />

questi primi mesi, per due volte abbiamo<br />

prodotto più di 200 pompe mensili, contro<br />

le 160-170 della nostra media. l<br />

Pompa B115<br />

riscaldata per<br />

cioccolato<br />

Suppl. <strong>Giugno</strong>/<strong>Luglio</strong> <strong>2017</strong><br />

RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA - icf 43


Strumentazione<br />

Una soluzione “a tutto tondo”<br />

per la tracciabilità dei farmaci<br />

L’industria farmaceutica utilizza i Data Matrix per la serializzazione<br />

dei prodotti e l’anticontraffazione. Solitamente adatti ad applicazioni<br />

su astucci rettangolari, ora i codici sono facilmente leggibili anche<br />

su confezioni rotonde grazie a un innovativo dispositivo di Sick.<br />

*Product Manager<br />

Identification & Vision<br />

di Sick Spa<br />

di Marco Catizone*<br />

Imedicinali contraffatti provocano<br />

grandi perdite economiche,<br />

comportano rischi per la salute<br />

e minano la fiducia dei pazienti.<br />

Per questi motivi il settore farmaceutico<br />

desidera mettere in atto la direttiva<br />

di protezione dalle falsificazioni<br />

UE 2011/62/EU del Parlamento e del<br />

Consiglio europeo dell’8 giugno 2011 per<br />

garantire la tracciabilità e la trasparenza<br />

nella catena di fornitura. Il settore farmaceutico<br />

richiede quindi nuove soluzioni<br />

contro le falsificazioni di medicinali.<br />

I-mation GmbH, azienda produttrice di<br />

sistemi industriali con sede a Rottweil,<br />

in Germania, ha ideato un sistema che<br />

semplifica il processo di lettura sulle confezioni<br />

rotonde, il cui cuore è costituito<br />

dal lettore di codici a camera Lector620<br />

High Speed di Sick.<br />

L’industria farmaceutica utilizza i codici<br />

Data Matrix per il riconoscimento univoco<br />

e la serializzazione di prodotti, oltre<br />

che per la garanzia della loro tracciabilità<br />

e sicurezza contro le falsificazioni. I Data<br />

Matrix racchiudono in un solo codice numerico<br />

articolo, numeri di serie e lotto,<br />

indicazioni di quantità e peso e, infine,<br />

data di scadenza del medicinale. Altri<br />

vantaggi dei codici Data Matrix risiedono<br />

nelle dimensioni contenute del simbolo,<br />

che permettono di risparmiare spazio e<br />

di codificare una grande quantità di informazioni.<br />

Inoltre sono molto robusti<br />

nel processo di stampa e lettura, in modo<br />

tale da garantire un’identificazione sicura.<br />

I codici Data Matrix si possono applicare<br />

44 icf- RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA


Lector620 High Speed<br />

di Sick riconosce prodotti<br />

con codice sbagliato<br />

o senza codice in modo<br />

rapido e affidabile<br />

Strumentazione<br />

Il lettore di codici a camera<br />

Lector62x è un sensore<br />

intelligente 4Dpro per<br />

la decodifica stazionaria<br />

automatica di codici su<br />

oggetti mobili o immobili<br />

e leggere facilmente su cartoni, scatole<br />

e confezioni rettangolari. “Per confezioni<br />

rotonde come bottiglie, tubicini o fiale,<br />

fino ad ora questo principio non aveva<br />

funzionato”, spiega Ralf Sinnebrink,<br />

Head of Customer Projects di I-mation.<br />

“A seconda della rotazione del prodotto,<br />

non era sempre possibile identificare il<br />

codice sulle confezioni rotonde”.<br />

Lettura e controllo qualità<br />

di codici sulle confezioni rotonde<br />

Con ID Module 360, I-mation ha sviluppato<br />

un sistema che legge tutti i codici<br />

convenzionali 1D, 2D e Data Matrix in<br />

modo semplice e sicuro. Per riuscire in<br />

questo intento sono stati inseriti nel sistema<br />

due lettori di codici a camera<br />

Lector620 High Speed di Sick, posizionati<br />

lungo un nastro trasportatore, che possono<br />

essere impostati a seconda del diametro<br />

del prodotto. “In base alle dimensioni<br />

del codice o delle celle del codice<br />

Data Matrix è necessario un solo lettore<br />

per diametri fino a 50 mm o due lettori<br />

per diametri fino a 100 mm”, informa<br />

Ralf Sinnerbrink. “Con il sistema usato<br />

finora i prodotti esistenti sul mercato dovevano<br />

essere separati affinché i codici<br />

non fossero coperti durante la lettura. Le<br />

telecamere inoltre dovevano venire adattate<br />

meccanicamente a ogni diametro di<br />

prodotto affinché acquisissero immagini<br />

nitide. Oggi, grazie al nostro ID Module<br />

360, questo non è più necessario. Il nuovo<br />

sistema è anche meno ingombrante<br />

perché impiega il Lector620 High Speed,<br />

la cui compattezza consente il montaggio<br />

anche in caso di poco spazio”.<br />

Nella zona di alimentazione del nastro<br />

un sensore fotoelettrico miniaturizzato<br />

WTB4-3 di Sick registra i prodotti al fine<br />

di far sì che avvenga un assegnazione<br />

univoca del codice al prodotto. Solo così<br />

si può garantire una tracciabilità precisa<br />

dell’oggetto durante la movimentazione.<br />

Attraverso lo svolgimento, il prodotto<br />

viene ruotato di almeno 360° per garantire<br />

un’orientazione ottimale verso la telecamera.<br />

Il Lector620 High Speed riconosce<br />

prodotti con codice sbagliato o<br />

senza codice in modo rapido e affidabile<br />

ed è perciò adatto per applicazioni ad<br />

elevata velocità. Consentendo, inoltre,<br />

di gestire nel sistema di controllo più<br />

prodotti in contemporanea, è possibile<br />

raggiungere un elevato flusso produttivo.<br />

Prodotti con codice sbagliato o addirittura<br />

senza codice vengono invece identificati<br />

e scartati semplicemente tramite<br />

i segnali di uscita.<br />

Decodifica automatica<br />

in applicazioni stazionarie<br />

o in movimento<br />

Il lettore di codici a camera Lector62x è<br />

un sensore intelligente della gamma<br />

4Dpro di Sick, che permette la decodifica<br />

automatica di codici in applicazioni stazionarie<br />

o in movimento. Il lettore di codici<br />

è stato progettato per le esigenze<br />

dell’industria e rappresenta una soluzione<br />

ideale anche per il settore farmaceutico.<br />

Infatti legge tutti i comuni codici 1D (codici<br />

a barre e stacked) oltre che la scritta<br />

in chiaro (OCR) che viene spesso impiegata<br />

per la serializzazione dei medicinali.<br />

Per far questo, gli imballaggi vengono<br />

contrassegnati con una combinazione di<br />

numeri e/o lettere univoca.<br />

Il Lector62x riconosce codici a una distanza<br />

tra 30 mm e 300 mm, offrendo la<br />

flessibilità necessaria per identificare diverse<br />

dimensioni di prodotto. “Con la sua<br />

illuminazione integrata rossa e blu, il<br />

Lector62x illumina in modo ottimale il<br />

suo campo di lettura, indipendentemente<br />

dal contrasto. Ciò permette di leggere anche<br />

codici di scarsa qualità”, spiega<br />

Patrick Braun, Product Manager di Sick.<br />

Il lettore di codici offre anche la massima<br />

sicurezza di processo e affidabilità e si<br />

può utilizzare anche senza conoscenze<br />

specifiche del settore dato che algoritmi<br />

intelligenti di decodifica analizzano la<br />

qualità della lettura del codice.<br />

Integrazione con numerose<br />

reti industriali<br />

Con le sue molteplici interfacce di comunicazione,<br />

il Lector62x si può collegare<br />

senza difficoltà a sistemi nuovi o<br />

già esistenti. Per mezzo dell’interfaccia<br />

utente unificata, l’impianto è pronto per<br />

l’esercizio in un batter d’occhio: 4Dpro<br />

permette l’integrazione con numerose<br />

reti industriali (Ethernet, Profinet,<br />

Profibus e CAN). Attraverso l’interfaccia<br />

Host, il Lector62x può inviare i dati di<br />

lettura ai dispositivi di livello superiore,<br />

per l’elaborazione successiva. l<br />

Suppl. <strong>Giugno</strong>/<strong>Luglio</strong> <strong>2017</strong><br />

RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA - icf 45


Automazione/Strumentazione<br />

Sistema di visione<br />

personalizzabile<br />

Cognex Corporation,<br />

tra i maggiori produttori<br />

internazionali di<br />

sistemi di visione industriale,<br />

ha presentato<br />

la nuova serie In-Sight®<br />

7000, una gamma di sistemi di<br />

visione indipendenti dal design<br />

ultra-robusto ed estremamente modulare.<br />

La seconda generazione della<br />

serie In-Sight 7000 rappresenta un progresso in termini di prestazioni,<br />

flessibilità e facilità di integrazione. Questi nuovi potenti sistemi<br />

di visione eseguono ispezioni rapide e precise che tengono<br />

il passo con linee di produzione sempre più veloci, mentre le loro<br />

dimensioni compatte sono adatte a linee di produzione con spazi<br />

limitati. Il design modulare, davvero unico, della serie In-Sight<br />

7000 offre più di 400 configurazioni diverse rendendo questi sistemi<br />

di visione i più flessibili attualmente disponibili sul mercato.<br />

“Si tratta del primo sistema di visione interamente personalizzabile<br />

del settore”, afferma Joerg Kuechen, Senior Vice President, Vision<br />

Products di Cognex. “L’illuminazione e l’ottica modulare, inclusa la<br />

messa a fuoco automatica intercambiabile, riducono la necessità<br />

di illuminazione esterna e consentono all'utente di configurare il<br />

sistema in base alle sue esigenze specifiche, il che contribuisce<br />

anche a ridurre i tempi di fermo quando i requisiti della linea di<br />

produzione vengono modificati”.<br />

I robusti sistemi In-Sight 7000 hanno una protezione di grado IP67<br />

e includono la Flexible Image Technology (Tecnologia di immagine<br />

flessibile). Questi sistemi di visione completi dispongono di una<br />

luce LED circolare brevettata che produce un’illuminazione omogenea<br />

e diffusa su tutta l’immagine, evitando il ricorso a costosi sistemi<br />

di illuminazione esterna. Diverse opzioni di illuminazione colorate,<br />

filtri ottici e polarizzatori sono facilmente intercambiabili per adattarsi<br />

ai requisiti specifici dell'applicazione. Inoltre, l’ampia gamma<br />

di lenti intercambiabili C-mount e S-mount e le opzioni di lenti con<br />

messa a fuoco automatica industriali ne accrescono la versatilità.<br />

Come tutti i sistemi di visione In-Sight di Cognex, la serie In-Sight<br />

7000 utilizza In-Sight Explorer per impostare e monitorare le ispezioni<br />

di visione della macchina. Questo software include l’interfaccia<br />

EasyBuilder® che offre una configurazione passo-passo molto semplice<br />

e la visualizzazione su foglio di calcolo In-Sight per un maggiore<br />

controllo. I sistemi includono anche un set completo di potenti<br />

strumenti di visione In-Sight, compresa la tecnologia per la verifica<br />

della corrispondenza dei modelli PatMax RedLine, il riconoscimento<br />

ottico dei caratteri OCRMax e la tecnologia di estrazione delle caratteristiche<br />

SurfaceFX.<br />

Soluzione di monitoraggio<br />

per processi di essiccazione<br />

Fluke Process Instruments ha sviluppato una soluzione<br />

di monitoraggio miniaturizzata per i processi di essiccazione<br />

monoblocco. Il sistema Datapaq MonoPaq2<br />

profila la temperatura del metallo di bottiglie di alluminio,<br />

bombolette spray e tubetti pieghevoli rivestiti<br />

nelle linee IBO e OBO. La barriera termica misura solo<br />

41 x 48 x 195 mm, traducendosi in un volume del 43%<br />

più piccolo rispetto alla precedente generazione.<br />

Il sistema di profilatura della temperatura può essere<br />

utilizzato in linee con pin a distanza molto ravvicinata<br />

(>45 mm) e con varie dimensioni del cestello di prodotti.<br />

Questo successo ingegneristico si basa principalmente<br />

sullo sviluppo di un nuovo data logger con<br />

ingombro in pianta minimo. Il nuovo registratore<br />

Datapaq Q18 può collegare quattro termocoppie tramite<br />

prese in microminiatura e registra fino a 32.000 letture<br />

per canale con un intervallo regolabile di almeno 0,05<br />

s. La sua accuratezza di ±0.5°C lo colloca nettamente<br />

nella classe dei migliori registratori disponibili.<br />

Scaricato su un PC o notebook, il profilo termico può<br />

essere esaminato con il software Datapaq Insight, che<br />

include versatili funzioni di visualizzazione, analisi e<br />

reportistica. I produttori possono quindi ottimizzare<br />

le loro impostazioni e fare in modo che ogni prodotto<br />

trascorra il tempo specificato in temperatura. Il monitoraggio<br />

regolare è facilitato dalle dimensioni compatte<br />

e dalla leggerezza del sistema. Sono disponibili<br />

staffe di montaggio in versioni differenti per il fissaggio<br />

rapido e sicuro in qualsiasi layout della linea.<br />

46 icf- RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA


Automazione/Strumentazione<br />

Piattaforma I/O migliora la connettività in aree a rischio<br />

Aziende di produzione e industriali possono<br />

ora portare i dispositivi implementati nelle<br />

aree a rischio nella Connected Enterprise via<br />

Ethernet/IP grazie alla nuova piattaforma Ex<br />

I/O Allen-Bradley serie 1719 di Rockwell<br />

Automation. Con questa piattaforma, gli utenti<br />

possono accedere ai dati dei dispositivi di<br />

campo e controllare più facilmente le operazioni<br />

di processo in aree a rischio. Come parte<br />

del sistema di controllo distribuito (DCS)<br />

PlantPAx di Rockwell Automation, il modulo<br />

Ex I/O serie 1719 permette agli utenti di monitorare<br />

le operazioni utilizzando una piattaforma<br />

comune che comunica con il DCS o gli<br />

altri sistemi di automazione. Questo contribuisce<br />

a creare un flusso continuo di<br />

informazioni a livello di impianto<br />

e di azienda. "La piattaforma Ex I/O<br />

Serie 1719 è ideale per le aziende<br />

che stanno adottando un approccio smart<br />

manufacturing e che cercano di sfruttare<br />

la potenza delle proprie informazioni<br />

nella Connected Enterprise",<br />

afferma Joe Rosing, product manager di<br />

Rockwell Automation. "L’interfaccia della piattaforma<br />

EtherNet/IP e il protocollo Hart 7 aiutano<br />

gli utenti a integrare più facilmente i dispositivi<br />

in tempo reale e i dati di sensori nel<br />

proprio sistema PlantPAx. "La nuova piattaforma<br />

I/O è integrata nell’ambiente di progettazione<br />

Rockwell Software Studio 5000, che<br />

semplifica l'esperienza dell'utente e può aiutare<br />

a ridurre i tempi di configurazione. Inoltre, un<br />

adattatore DLR (device-level-ring) di rete<br />

Ethernet/IP consente una topologia DLR per<br />

contribuire a migliorare la resilienza della rete,<br />

e un alimentatore opzionale<br />

N + 1 fornisce ridondanza di alimentazione.<br />

La piattaforma I/O distribuito è certificata per<br />

l’uso in Classe I, Divisione 2 (Nord America) e<br />

zona 2 aree a rischio (globale). Come a sicurezza<br />

intrinseca I/O, si connette ai dispositivi<br />

di campo in Classe I, Divisione 1 (Nord<br />

America) e Zona 1 (Globale) aree a rischio.<br />

Sono disponibili in tre modelli di chassis, fornendo<br />

ovunque scalabilità da otto a 45 moduli<br />

I/O su una singola scheda. Una volta operativa,<br />

una funzione “rimozione e inserimento<br />

con alimentazione” (RIUP) consente agli utenti<br />

di sostituire i moduli ed effettuare i collegamenti,<br />

mentre un sistema è in funzione<br />

(non in atmosfera pericolosa). Questo<br />

può aiutare a migliorare la flessibilità nella<br />

manutenzione e ad aumentare la disponibilità<br />

del sistema. La piattaforma<br />

I/O funziona in un ampio intervallo di temperature<br />

ed è progettata per l'utilizzo in<br />

settori con applicazioni pericolose, come<br />

oil&gas, chimica, life science, farmaceutica,<br />

alimentare e bevande.<br />

Gateway IIoT per applicazioni a temperatura estesa<br />

La gestione di vaste quantità di dati generati dai dispositivi periferici può mettere in difficoltà le aziende<br />

che intendono realizzare nuove applicazioni in ambito IIoT (Industrial Internet of Things). Diverse aziende<br />

hanno pertanto adottato un’architettura basata sull’elaborazione delle informazioni nei nodi periferici<br />

(edge computing): il trattamento dei dati avviene localmente nel gateway IoT e solo i dati considerati<br />

critici vengono inviati al sistema centrale, oppure le decisioni vengono prese direttamente a livello locale<br />

nel nodo periferico.<br />

Questa strategia non solo riduce i costi della trasmissione dati, ma permette anche di ottenere tempi di<br />

risposta più rapidi per gestire processi industriali critici.<br />

La nuova soluzione presentata da Moxa serie UC-8100-ME-T è un sistema di elaborazione periferico collegabile<br />

alle reti 4G LTE progettato per le applicazioni IIoT. Il sistema di elaborazione UC-8100-ME-T è basato sul processore<br />

ARM® Cortex-A8 da 1 GHz e dispone di due porte seriali RS-232/422/485 e due porte LAN Ethernet<br />

a 10/100 Mbps, oltre a uno zoccolo Mini PCIe predisposto per ospitare un modulo cellulare 3G/4G LTE.<br />

Le velocità di connessione delle reti 4G LTE sono anche di dieci volte superiori a quelle tipiche delle reti mobili<br />

delle generazioni precedenti. Tuttavia, tale miglioramento va a discapito di una maggiore generazione di<br />

calore nel gateway IIoT. Per garantire una piattaforma di elaborazione IIoT affidabile, Moxa offre dei modelli<br />

compatibili con le reti LTE garantiti per il funzionamento nella gamma di temperatura estesa. Tutte le unità<br />

vengono collaudate esaustivamente in una camera climatica, per essere certi che il sistema di calcolo connesso<br />

a una rete LTE possa funzionare correttamente nell’intervallo di temperature compreso da -40°C a 70°C.<br />

Inoltre, la tecnologia di avvio sicuro brevettata Secure Boot protegge il kernel Linux.<br />

Suppl. <strong>Giugno</strong>/<strong>Luglio</strong> <strong>2017</strong><br />

RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA - icf - 47


In questo numero<br />

abbiamo parlato di…<br />

In nero sono indicate le inserzioni pubblicitarie:<br />

AIFA ........................................................................16<br />

AMEC FOSTER WHEELER ................................................32<br />

ARCOPLEX GROUP ........................................................18<br />

ASSOBIOTEC ..............................................................22<br />

ASSOGENERICI............................................................16<br />

ASTRAZENECA ............................................................18<br />

BOGE........................................................................37<br />

BRUNO WOLHFARTH ............................................4A COP.<br />

CO.RA. ....................................................................17<br />

COGNEX ....................................................................46<br />

COSMOPROF ..............................................................21<br />

DRAEGER ..................................................................25<br />

EIOM........................................................................24<br />

FARMINDUSTRIA ....................................................14, 20<br />

FASINTERNATIONAL ....................................................7<br />

FLUKE PROCESS INSTRUMENTS ........................................46<br />

I-MATION ..................................................................44<br />

ITAGILE ....................................................................18<br />

ITALIAN BIOSIMILARS GROUP ........................................16<br />

ITALVACUUM ..............................................................38<br />

MARCHESINI GROUP ....................................................36<br />

OMAC ..........................................................2A COP., 42<br />

P.E. LABELLERS ..........................................................20<br />

PRO MACH ................................................................20<br />

PROCESS SERVICE ........................................................9<br />

PRUFTECHNIK ..........................................................21<br />

PVS ..............................................................1A COP., 4<br />

REPSOL ....................................................................18<br />

ROCKWELL AUTOMATION ................................47, 3A COP.<br />

ROTRONIC ................................................................25<br />

SALVATORE ROBUSCHI ..................................................1<br />

SARMA IMPIANTI ......................................................13<br />

SICK ........................................................................44<br />

SIMPOSIO AFI ............................................................10<br />

SWAN ANALITICA ......................................................37<br />

TM.I.P. ................................................BATTENTE 1A COP.<br />

VARISCO ..................................................................19<br />

icf<br />

RIVISTA<br />

DELL’ INDUSTRIA<br />

DIRETTORE RESPONSABILE: Francesco Goi (f.goi@interprogettied.com)<br />

REDAZIONE: Alessandro Bignami (a.bignami@interprogettied.com),<br />

Laura Grimoldi (l.grimoldi@interprogettied.com)<br />

CONSULENTE DI REDAZIONE: Aurelio Viglia<br />

GRAFICA: Studio Grafico Page Vincenzo De Rosa, Simona Viapiana - www.studiopage.it<br />

TRADUZIONI: Studio Trevisan<br />

HANNO COLLABORATO A QUESTO NUMERO: Marco Catizone, Giuseppe Tamburini<br />

CHIMICA E<br />

FARMACEUTICA<br />

INTERPROGETTI EDITORI S.R.L.<br />

Via Maggiolino, 34 F - 23849 Rogeno LC<br />

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Tel./fax 031 4128181<br />

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Registrazione Tribunale di Milano n. 259 in data 07/05/2010<br />

Direttore Responsabile: Francesco Goi<br />

Finito di stampare il 31/05/<strong>2017</strong> presso Imprimart S.r.l.<br />

Piazza Martiri di Fossoli, 22 - 20832 Desio (MB)<br />

ANNOVIII SUPPL. NR3<br />

GIU/LUG<strong>2017</strong><br />

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della rivista e per svolgere le attività a ciò connesse. Titolare del trattamento è Interprogetti Editori S.r.l. - Via Maggiolino,<br />

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professionale, limitatamente alla fonte della notizia.<br />

48 icf- RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA


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PlantPAx is a trademark of Rockwell Automation, Inc. Copyright © <strong>2017</strong> Rockwell Automation, Inc. All Rights Reserved. AD2014-10-EN

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