Simon Aronson
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Quando si usa una mazzo mnemonico (ma questo vale anche per tutti i mazzi preordinati), è<br />
necessario conoscere qualche falso miscuglio e un paio di buone tecniche per scambiare il mazzo.<br />
I falsi miscugli, fatti con moderazione, in maniera casuale e al momento opportuno, eliminano<br />
ogni sospetto che ci sia un set up di qualunque tipo. La letteratura magica abbonda di tecniche per<br />
eseguire un falso miscuglio, così in questa sede mi limiterò a descrivere quelli che io utilizzo nelle<br />
varie condizioni di lavoro. Per le esibizioni al tavolo preferisco lo il miscuglio Zarrow; per quelle in<br />
piedi è bene conoscere un falso miscuglio nel cavo della mano (io preferisco il primo descritto<br />
dall’Erdnase ne L’esperto al tavolo da gioco).<br />
Lo scambio del mazzo vi permette invece di sostituire nel corso della routine il vostro mazzo con<br />
quello memorizzato. In certi casi può servire, ma non è essenziale – è possibile infatti arrangiare la<br />
propria routine così che gli effetti col mazzo mnemonico inizino subito. Alcuni prestigiatori hanno<br />
una serie di effetti che mantengono lo stack in ordine nel corso dell’intera routine; la maggior parte<br />
degli effetti descritti nel mio libro Try the Impossible mantengono pure lo stack in ordine.<br />
Gli scambi di mazzo permettono una maggiore flessibilità, e alcuni sono piuttosto facili da<br />
eseguire. Un metodo molto semplice è quello di scambiare il mazzo mettendolo da parte dietro a un<br />
qualche oggetto, o nella propria tasca, mentre si esegue qualche altro effetto di close up. Anche il<br />
Joker Deck Switch di Mel Brown 1 è una bella idea, che permette di scambiare il mazzo con la scusa<br />
di aver dimenticato di rimettere a posto i Joker. Ci sono anche alcuni effetti che richiedono che il<br />
mazzo sia messo in tasca, o sotto il tavolo, e queste procedure sono spesso adattate a uno scambio di<br />
mazzo. Se voi fate un effetto in cui il mazzo sparisce e poi riappare, potreste approfittarne per<br />
scambiare il mazzo. Esiste comunque un effetto che vi permette di arrangiare un mazzo<br />
memorizzato da uno preso in prestito, durante la vostra performance, proprio di fronte agli spettatori<br />
(vedi “A Subtle Game”, in Nikola Card System, 1927, incluso nel capitolo 20 dell’Encyclopedia of<br />
Card Tricks di Jean Hugard).<br />
Esiste un’alternativa alla memorizzazione?<br />
No.<br />
La ragione per cui vi ho parlato della necessità di conoscere 52 connessioni astratte in modo<br />
istintivo, automatico, a memoria per intenderci, è quella di dissuadervi dal considerare l’allettante<br />
seppure illusoria idea che esista qualche altra maniera per farlo. Semplicemente, non c’è.<br />
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