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Simon Aronson

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Nonostante queste condizioni, potrete istantaneamente dire quale carta è stata scelta servendovi<br />

del principio del punto estremo: quando lo spettatore punta una delle cinque carte, guardate la sua<br />

posizione tra le cinque (se è la prima, la seconda e così via) partendo dal fondo del mazzo. Quando<br />

le carte vi saranno state riconsegnate, mettete in ordine i loro stack number dal più basso al più alto<br />

(questo arrangiamento va fatto mentalmente, senza aggiustare fisicamente la posizione delle carte).<br />

La posizione relativa che voi avete originariamente notato vi indicherà qual è la carta selezionata.<br />

Per esempio, se lo spettatore ha puntato la seconda carta di quelle fuori dal nastro, allora voi saprete<br />

che la selezione sarà quella con il secondo stack number più alto.<br />

4. Principi Matematici<br />

Alcuni principianti sono spaventati perché ritengono che l’uso del mazzo mnemonico richieda<br />

complicati calcoli matematici. Ma come abbiamo visto poc’anzi, questo non è vero. Usando i<br />

principi discussi sopra, siamo capaci di realizzare stupefacenti effetti che richiedono soltanto di<br />

conoscere perfettamente lo stack number delle carte.<br />

In questa introduzione il lettori si saranno fatti un’idea se vale la pena memorizzare un mazzo di<br />

carte. Non voglio spaventarvi facendo sembrare il mazzo mnemonico troppo complesso, perché non<br />

lo è affatto. Vorrei soltanto dirvi quali sono le opportunità che fornisce un mazzo mnemonico in<br />

combinazione con altri principi matematici applicabili alla cartomagia. Il fatto che voi conosciate lo<br />

stack number delle carte, semplifica di molto l’uso di altri principi matematici.<br />

Qualche tempo fa scrissi un saggio, Memorized Math 3 , che affrontava questo argomento in<br />

dettaglio. Non voglio ripetere in questa sede quello che scrissi, ma più avanti, una volta che vi<br />

sarete impratichiti col mazzo mnemonico, potrebbe valere la pena leggere quel saggio e cominciare<br />

a pensare secondo certe linee matematiche. Non parlo di usare complicati calcoli matematici, voglio<br />

solo che sappiate che, una volta conosciuto il mazzo mnemonico, potrete eseguire anche altri generi<br />

di effetti.<br />

Il principale strumento matematico che il mazzo memorizzato vi fornisce, è quello di lavorare in<br />

concomitanza con il vostro stack number. Chiunque voglia avere una carta chiave a una data<br />

posizione (ad esempio la 13 per il trucco dell’orologio, o la 26 per dividere il mazzo a metà, o<br />

qualunque specifica posizione) apprezzerà il fatto che lo stack number gli fornisce 52 chiavi, senza<br />

nessun calcolo matematico. Ma da qui basta poco – un singolo taglio del mazzo – per fare in modo<br />

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