03.08.2017 Views

FuoriAsse #20

Officina della cultura

Officina della cultura

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

«Questo mare è pieno di voci e questo cielo è pieno di visioni. Ululano ancora le<br />

Nereidi, obliate in questo mare, e in questo cielo spesso ondeggiano pensili le<br />

città morte. Questo è un luogo sacro, dove le onde greche vengono a cercare le<br />

latine; e qui si fondono formando nella serenità del mattino un immenso bagno<br />

di purissimi metalli scintillanti nel liquefarsi, e qui si adagiano rendendo, tra i<br />

vapori della sera, imagine di grandi porpore cangianti di tutte le sfumature delle<br />

conchiglie.<br />

È un luogo sacro questo. Tra Scilla e Messina, in fondo al mare, sotto il cobalto<br />

azzurrissimo, sotto i metalli scintillanti dell’aurora, sotto le porpore iridescenti<br />

dell’occaso, è appiattita, dicono, la morte; non quella, per dir così, che coglie dalle<br />

piante umane ora il fiore ora il frutto, lasciando i rami liberi di fiorire ancora e di<br />

fruttare; ma quella che secca le piante stesse; non quella che pota, ma quella che<br />

sradica; non quella che lascia dietro sé lacrime, ma quella cui segue l’oblio.<br />

Tale potenza nascosta donde s’irradia la rovina e lo stritolio, ha annullato qui<br />

tanta storia, tanta bellezza, tanta grandezza. Ma ne è rimasta come l’ombra nel<br />

cielo, come l’eco nel mare. Qui dove è quasi distrutta la storia, resta la poesia».<br />

Il brano di Giovanni Pascoli è tratto da Un poeta di lingua morta, discorso letto a<br />

Messina il 27 giugno 1898 in commemorazione del poeta e latinista Diego Vitrioli<br />

e poi raccolto in Pensieri e discorsi (prima edizione Bologna, Zanichelli, 1907)<br />

Un luogo sacro, di Giovanni Pascoli a cura di Marco Rota con una xilografia in controfrontespizio,<br />

due incisioni all’acquaforte e acquatinta, una linoleografia e un cul-delampe<br />

xilografico originali di Luciano Ragozzino è stato composto e stampato a mano<br />

con caratteri Bodoni corpo 14 su carta Hahnemühle naturale da 300 grammi con i<br />

torchi dell’Ex gelateria di via Guinizelli 14 a Milano, il primo ottobre duemilasedici in<br />

trentatré esemplari numerati e firmati per i tipi de Il ragazzo innocuo.<br />

©Luciano Ragozzino<br />

FUOR ASSE<br />

12<br />

Luciano Ragozzino

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!