La subfornitura Maggio e Giugno 2017
La Subfornitura è una rivista pensata per ottimizzare il rapporto tra le aziende di subfornitura tecnica e i loro committenti, dedicando spazio ad offerta e domanda. Il sito web di Interprogetti Editore è gestito da Alkimedia - Web Agency Milano
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Mensile - anno VIII - n°3 maggio/giugno 2017
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UCIMU
Nasce il portale “Industria 4.0
e iperammortamento”
Pag. 14
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Rivoluzione digitale:
un cambio culturale per le PMI
Pag. 34
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SOMMARIO
anno VIII - n. 3 Maggio/Giugno 2017
04 10
Sistemi produttivi, gestionali e vocazione per il nuovo:
i fattori per una crescita a due cifre
Nasce il portale “Industria 4.0 e Iperammortamento”
14
Rivoluzione digitale: un cambio culturale per le Pmi
34
Semilavorati e servizi per una meccanica
d’avanguardia
40
Prodotti e servizi 4.0 a supporto del progettista
Soluzioni per la fabbrica intelligente
48
Storia di copertina
• Sistemi produttivi, gestionali e vocazione
per il nuovo: i fattori per una crescita
a due cifre (F. Goi).................................................4
Editoriale
• Macchina utensile, prosegue la rincorsa
ai risultati ante-crisi (F. Goi).................................8
Attualità
• Nasce il portale “Industria 4.0
e Iperammortamento”.........................................10
• Rivoluzione digitale: un cambio culturale
per le Pmi.............................................................14
• Hannover si conferma capitale
della fabbrica integrata......................................18
Appuntamenti
• Notizie attualità....................................................21
• Notizie appuntamenti..........................................30
Materiali
• Semilavorati e servizi per una meccanica
d’avanguardia...........................................................34
Software
• Notizie software...................................................38
Sicurezza
• Notizie sicurezza..................................................39
Componenti, macchine e utensili
• Notizie componenti..............................................42
• Notizie macchine utensili...................................45
• Notizie utensili.....................................................47
Automazione e strumentazione
• Soluzioni per la fabbrica intelligente.................48
• L’automazione 4.0 raccontata da chi produce.....50
Rubriche
• Nonsolosubfornitura............................................56
• Elenco inserzionisti..............................................56
2 La Subfornitura - n.3 2017
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STORIA DI COPERTINA
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La capacità di anticipare
le richieste del mercato
e di stupire il cliente
con qualcosa di diverso
consentono al Mollificio
Lombardo di proseguire
nel trend di crescita,
ottenendo la fidelizzazione
e la soddisfazione dei suoi
interlocutori.
di Francesco Goi
Azienda storica produttrice di
componenti elastici, il Mollificio
Lombardo soddisfa con l’elevata
tecnologia le esigenze di numerosi
settori merceologici: industria meccanica,
elettronica, tessile, aeronautica,
automobilistica, comunicazioni, ecc.
in cui si richiedono dalle molle particolari
requisiti tecnici e una qualità
garantita dal rispetto delle normative
internazionali più restrittive.
L’Amministratore Delegato Emilio Longoni
commenta i risultati più recenti,
la filosofia aziendale e gli obiettivi
prioritari della società per il medio
termine.
Sistemi produttivi, gestionali
e vocazione per il nuovo: i fattori
per una crescita a due cifre
Sede del Mollificio
Lombardo
a Carvico (BG)
mettono alla prova e verificano con
estrema attenzione le caratteristiche
delle società che si propongono come
fornitori. Se si riesce a superare questi
esami faticosi, significa che si viene
considerati un’azienda trasparente
che, come tale, merita fiducia.
I sistemi informatici disponibili e le
competenze delle persone sono tali
che ci permettono di garantire una
produzione e un servizio caratterizzati
da qualità, economicità, flessibilità:
tutto ciò ha permesso nel primo quadrimestre
del 2017 di raggiungere
Emilio Longoni,
Amministratore
Delegato
del Mollificio
Lombardo
La Subfornitura - Sig. Longoni,
cominciamo con un Suo commento
sui risultati del 2016 e dei primi cinque
mesi del 2017.
R. - Nel 2016 abbiamo investito tanto
tempo, come azienda e come appartenenti
al Teamwork, il gruppo di imprese
dalla produzione complementare
che, da alcuni anni, sviluppa progetti
innovativi per il mercato tedesco.
All’inizio di quest’anno diverse aziende
contattate lo scorso anno sono diventate
clienti attivi. Come sempre, l’acquisizione
di nuovi clienti è un percorso
lungo ed articolato, specie quando
si tratta di aziende multinazionali, che
4 La Subfornitura - n.3 2017
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un aumento a due cifre del fatturato
e del confermato, un risultato che ci
soddisfa pienamente.
La Subfornitura - Per realizzare una
crescita a due cifre, cosa che vi succede
spesso, occorre sostenere continui investimenti
e ottimizzare la produzione?
R. - Oggi non basta più investire nei
sistemi produttivi; non si ottiene la
marginalità acquistando macchine più
performanti, al limite si ottiene la commessa.
La marginalità è raggiungibile
riducendo i costi, quindi introducendo
metodi e concetti Lean Production in
tutti i processi aziendali siano essi
produttivi o gestionali. Bisogna innovare,
snellire, ottimizzare e guardare
al futuro.
Quindi investimenti in macchinari, ma
soprattutto in risorse umane: l’innovazione
è la parola d’ordine per un’azienda
che vuole rimanere in vita. Per
crescere ci vuole molto di più: l’intuito
di anticipare le esigenze del mercato,
la capacità di percepire le situazioni in
evoluzione e di offrire al cliente sempre
qualcosa di diverso, che lo stupisca.
Quando si riesce in questo intento, il
cliente è fidelizzato.
Nei giorni scorsi, quando abbiamo
festeggiato gli 85 anni del Mollificio
in una simpatica location team building,
ho citato un aspetto peculiare di questa
azienda, non tanto la conduzione familiare,
quanto la familiarità. In azienda
lavorano diverse coppie marito - moglie
e padre - figlio, molte persone con il
padre e il nonno che hanno fatto parte
della società. Questa situazione innesca
un meccanismo di tutela del posto di
lavoro, non solo del proprio ma anche
di quello del familiare: oserei dire che
il clima che si respira all’interno dell’azienda
è sempre rivolto al miglioramento
e la ferma volontà di tutti è quella
di sentirsi rappresentanti dell’azienda
per la quale lavorano che deriva da un
rapporto di grande rispetto reciproco e
di apertura. Questo per me è motivo di
particolare soddisfazione.
Aula per
la formazione
Briefing in reparto
R. - Sono otto anni che collaboriamo
in maniera attenta e produttiva con
una società di lavoro Interinale e spesso
mi capita di essere invitato a raccontare
a studenti delle scuole superiori
le esperienze dell’azienda, quali
caratteristiche deve avere una persona
che entra nel mondo del lavoro, come
cambiano le esigenze del mercato,
l’importanza dell’intuito e della analisi
dei dati oggettivi, insomma mi rendo
disponibile a trasferire questa cultura
aziendale a dei giovani che alla fine
dell’anno scolastico potrebbero essere
inseriti in azienda.
Nel corso degli ultimi 7-8 anni abbiamo
realizzato diversi stage formativi:
quattro studenti dell’Istituto di Istruzione
Superiore Guglielmo Marconi
di Dalmine hanno partecipato a circa
La Subfornitura - Come fa un’azienda
a “restare giovane” per 85 anni?
www.interprogettied.com n.3 2017 - La Subfornitura 5
STORIA DI COPERTINA
Reparto
avvolgitrici
Il progetto Brasile è partito come idea
3 anni fa e come vera e propria attività
produttiva a maggio del 2016. Questo
progetto rientra in un’ottica di Localizzazione
e pertanto seguiremo il solo
mercato locale.
La Subfornitura - Il passo successivo
quale sarà?
R. - I passi successivi sono certamente
quelli di consolidare il Mollificio
Lombardo di Italia e Brasile, in più
abbiamo in mente di aprire una unità
produttiva negli Stati Uniti, per ora è
un progetto ma non nego che si possa
realizzare a breve.
La Subfornitura - Tornando a Carvico,
quali investimenti principali avete
sostenuto recentemente?
300 ore di formazione e costruito un
macchinario per la nostra azienda,
che ha rappresentato la loro tesina
per il diploma.
I quattro ragazzi sono stati premiati
per “l’idea più innovativa, applicabile
e commerciabile”. Per definire questo
percorso formativo per i ragazzi viene
usato il vocabolo “tecnicamente”; io
preferisco chiamarlo “praticamente”,
prevedendo lo sviluppo di aspetti tecnici,
ma soprattutto pratici.
La Subfornitura - È importante che
un’azienda collabori con il territorio e
valorizzi le risorse disponibili…
R. - Un’azienda deve sempre collaborare
con il territorio, partendo proprio
dai ragazzi delle scuole. Gli studenti
delle scuole superiori, ma anche quelli
delle medie, sono venuti in azienda,
hanno visitato lo stabilimento, hanno
capito che cos’è un organigramma,
cosa sono le mansioni: in pratica,
hanno preso contatto con il mondo
del lavoro. Senza questa preparazione
i giovani, completato il percorso
scolastico, troverebbero difficoltà a
collocarsi nel mondo del lavoro, il
probabile rischio è che al momento
dell’inserimento nel mondo del lavoro
questi ragazzi si sentano decisamente
“spaesati”.
La Subfornitura - Intanto prosegue
positivamente anche l’attività
all’estero…
R. - La nostra società in Brasile è partita,
sta crescendo, oggi conta su 10
dipendenti. C’è tanto lavoro (cosa non
facile in Brasile in questo momento) e
sono soddisfatto delle qualità professionali
che vengono espresse: l’attività
è coordinata da un tecnico, già dipendente
del Mollificio per 42 anni.
Il nuovo che
incontra il vecchio
R. - Quest’anno abbiamo investito circa
1.100.000 euro in impianti produttivi
(più del 13% del fatturato); stiamo
anche investendo per aumentare gli
spazi utili nella struttura, che ormai ha
molti anni di vita.
La parola d’ordine rimane sempre quella
di svolgere il proprio lavoro con passione
e dedizione rivolgendo lo sguardo verso
il futuro, cercando di intuire le esigenze
del cliente e le tendenze del mercato.
6 La Subfornitura - n.3 2017
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EDITORIALE
di Francesco Goi
MACCHINA UTENSILE, PROSEGUE
LA RINCORSA AI RISULTATI ANTE-CRISI
Nonostante il trend positivo si sia consolidato, per il settore
macchine utensili il ritorno ai livelli ante-crisi sembrava
un obiettivo difficilmente raggiungibile. Probabilmente
non sarà possibile riuscire nell’intento entro il 2017, ma le
prospettive sono decisamente favorevoli.
Nel 2016 la produzione è cresciuta del 6,4%, l’export ha avuto
una flessione, ma le consegne sul mercato interno dei costruttori
sono salite del 25,7%, raggiungendo la quota di 2300 milioni
di euro; il consumo ha confermato per il terzo anno una crescita
a doppia cifra superando i 3800 milioni di euro.
Si tratta di risultati importanti per un settore di cui si era
apprezzato l’alto livello qualitativo, anche negli anni più difficili,
ma i cui risultati sembravano strettamente legati al successo
dell’esportazione.
Invece le misure adottate per superare la stagnazione del
mercato interno, evidentemente si stanno rivelando efficaci.
In particolare, i provvedimenti contenuti nel Piano Nazionale
Industria 4.0 stanno producendo rapidamente i primi effetti:
nel primo trimestre di quest’anno si è registrato un incremento
del 22,7% degli ordini ottenuti sul mercato interno, nel secondo
trimestre la crescita è stata del 17,2% rispetto al corrispondente
periodo del 2016.
All’andamento positivo ha collaborato anche il Superammortamento:
secondo Ucimu - Sistemi per Produrre dovrebbe essere
trasformato in provvedimento strutturale e l’iperammortamento
inserito nella prossima Legge di bilancio.
I risultati descritti dimostrano come il settore non si era
rassegnato a un ridimensionamento e, appena gli investimenti
sono ripresi, si è dimostrato pronto a soddisfare le esigenze,
sempre più stringenti, dei suoi interlocutori.
L’andamento positivo del settore macchina utensile, in genere,
prelude anche ad una crescita dei settori collegati della
subfornitura. Anche questo comparto non è stato a guardare e,
nelle sue espressioni migliori, si è preparato a fornire risposte
sempre più mirate ai suoi committenti.
Secondo il presidente di Ucimu Massimo Carboniero, “il rilancio
delle PMI manifatturiere è appena iniziato e, nell’ambito di un
processo di riorganizzazione delle aziende, potrebbe essere
favorito l’ingresso dei giovani, in grado di assicurare nuove
professionalità”.
Per raggiungere i livelli ante-crisi basterà che si concretizzino
le prospettive descritte. Forse l’unica incertezza è ancora
rappresentata dalla situazione politica. Si voterà in autunno
o nella primavera del 2018? Forse non è importante quando,
purché la fase pre-elettorale non determini incertezze e rinvii
degli investimenti, come spesso è accaduto nel passato.
8 La Subfornitura - n.3 2017
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ATTUALITÀ
MANIFATTURIERO
Icim, Ucimu e Anima
hanno messo
a disposizione delle
imprese manifatturiere un
sito web per informare
sulle opportunità e gli
adempimenti previsti
dal Piano Nazionale, che
intanto sta dando i primi
frutti nel settore delle
macchine utensili, cresciute
del 5% nel primo trimestre.
È
interamente dedicato a Industria 4.0
il nuovo portale messo a punto da
Icim, ente di certificazione indipendente,
insieme ad Anima – Federazione
delle associazioni nazionali dell’industria
meccanica di Confindustria e a Ucimu –
Sistemi Per Produrre, l’associazione dei
Nasce il portale “Industria 4.0
e iperammortamento”
costruttori italiani di macchine utensili,
robot, automazione e tecnologie ausiliarie.
Il portale Industria 4.0 e iperammortamento,
a cui si accede dai siti Anima, Icim
e Ucimu -Sistemi Per Produrre, nasce con
l’intento di fornire alle imprese italiane,
di qualsiasi settore e dimensione, un sito
completo di tutti gli elementi per potersi
informare sulle opportunità e gli adempimenti
previsti dal Piano, porre domande
specifiche, richiedere preventivi, gestire lo
scambio on-line di documenti necessari
per la verifica dell’analisi tecnica.
Il portale è diviso in 4 sezioni: Industria
4.0 e iperammortamento, informazioni e
documentazione aggiornata a cominciare
dalle normative di riferimento (leggi e circolari
del Mise), articoli, commenti e case
histories, ma anche le varie possibilità di
finanziamento; Domande e risposte, dove
trovare riscontri o porre nuovi quesiti sul
proprio caso specifico in totale privacy;
Come usufruire dei benefici fiscali, i servizi
Icim: modalità di accesso alle agevolazioni
e come trovare il servizio Icim adeguato
alle proprie necessità; e Area riservata alle
aziende clienti Icim, con la possibilità di
caricare in completa sicurezza informatica
i propri progetti di innovazione 4.0 e
richiedere all’ente di certificazione un’offerta
per la valutazione tecnica e il rilascio
dell’attestazione di conformità.
Per rispondere ai quesiti, Icim, Anima e
Ucimu-Sistemi Per Produrre mettono in
campo un team di esperti in grado di
esprimere le migliori competenze per
la corretta applicazione dei criteri della
legge di bilancio 2017 e della relativa
Il Ceo Massimiiano
Butera
10 La Subfornitura - n.3 2017
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linea guida del ministero dello Sviluppo
economico. Possono accedere alle funzionalità
del portale tutte le aziende che
intendono valutare nel 2017 l’opportunità
di investimento in ottica Industria 4.0.
Grande spazio viene dato, naturalmente,
allo strumento cardine del Piano, l’iperammortamento
al 250%: per beneficiarne,
le aziende devono fornire garanzia
che il bene possa rientrare nell’agevolazione,
con l’obbligo di un’attestazione di
parte terza per beni di valore superiore
a 500.000 euro. La recente circolare
dell’Agenzia delle Entrate precisa che
l’attestazione di terza parte è sempre possibile
anche per beni di valore inferiore, e
consiglia di affiancare all’attestazione l’analisi
tecnica, un documento di dettaglio
che descrive il rispetto dei requisiti e ha
l’obiettivo di evitare possibili contenziosi
in futuro. A tal proposito Icim, quale organismo
di certificazione accreditato, offre
ampie coperture assicurative a tutela dei
clienti che dovessero avere contestazioni
del beneficio fiscale goduto e competenze
multisettoriali di processo, impianti e
sistemi aziendali.
All’interno del portale vengono illustrate
anche le altre misure di incentivazione e
sostegno previste dal Piano Nazionale
Industria 4.0, come la proroga del superammortamento
e le agevolazioni a supporto
delle Pmi. Alla voce finanziamenti
spicca, inoltre, un progetto di sistema di
Federazione Anima, nato per diversificare
le tradizionali fonti di finanziamento
del debito bancario: è Meccanica Bond,
studiato insieme al Politecnico di Milano,
per consentire alle imprese di ottenere il
capitale necessario per finanziare progetti
di investimento di medio-lungo termine
in tecnologie 4.0 volti ad acquisire nuovi
impianti, fare ricerca e sviluppo, investire
in brevetti o acquisire altre imprese.
“Icim è in grado di rispondere a ogni
richiesta e a ogni dubbio delle aziende
italiane sui temi dell’Industria 4.0” – dice
Gaetano Trizio, amministratore delegato
di ICIM – “dando le risposte in piena
sicurezza e riservatezza dal momento
che trattiamo temi strategici per la concorrenzialità
delle imprese. In particolare,
è importante che vengano comprese le
logiche del Piano, a cominciare dall’in-
Al portale
possono accedere
tutte le aziende
che intendono
valutare nel 2017
l’opportunità
di investimento
in ottica
Industria 4.0
terconnessione, un requisito non sempre
semplice da soddisfare ma basilare per
la definizione dell’innovazione e, dunque,
del beneficio fiscale. Inoltre” – conclude
Trizio – “come ente accreditato possiamo
anticipare e gestire tutti i rischi insiti
nell’industria 4.0, volgendoli in vantaggio
competitivo per le imprese”.
“Le nostre aziende guardano all’Industria
4.0 come una leva competitiva necessaria”,
dice Andrea Orlando, direttore
generale di Anima. “Il portale è uno strumento
adeguato per passare dall’idea di
una ‘fabbrica intelligente’ al progetto. Le
informazioni, i documenti e il confronto
con professionisti ed esperti, tramite il
portale, accompagnano l’imprenditore
alla ricerca della migliore soluzione.
Alcuni settori sono già all’avanguardia
sul 4.0 e sono di esempio alla filiera e ai
concorrenti. Il tempo è un fattore cruciale
e il portale è uno strumento completo
e veloce che risponde alle esigenze dei
nostri imprenditori. La quarta rivoluzione
industriale, grazie ai benefici messi a
disposizione dal Piano Nazionale, oggi
è possibile”.
“Il Piano Nazionale ha avuto il grande
merito di rimettere la manifattura al centro
dell’agenda politica economica del
Paese e i primi dati di andamento ordini
di macchine utensili sul mercato italiano
confermano la validità della scelta
operata dal Governo”, aggiunge Alfredo
Mariotti, direttore generale di Ucimu -
Sistemi Per Produrre. Alle organizzazioni
come Ucimu - Sistemi Per Produrre spetta
ora il compito di sostenere le imprese in
questo delicato passaggio. Il nuovo portale,
realizzato in collaborazione con Icim e
Anima, nasce proprio per accompagnare
le imprese nei processi di innovazione e
sviluppo e consentire loro di sfruttare le
nuove fonti di creazione del valore della
trasformazione digitale”.
Il portale è già stato preso come riferimento
da alcune associazioni territoriali
di Confindustria per supportare i propri
associati in questa importante rivoluzione
industriale.
Per accedere al portale: www.icim.it,
www.anima.it, www.ucimu.it.
MACCHINE UTENSILI: IN CRESCITA
I PRIMI MESI DELL’ANNO
Il Piano nazionale Industria 4.0 attuato
dal Governo dà già i suoi frutti. Questo
è quanto emerge dalla rilevazione trimestrale
della raccolta ordini Ucimu di
macchine utensili che, nel primo trimestre
2017, ha registrato un incremento
del 5,1% rispetto allo stesso periodo
dell’anno precedente. In valore assoluto
l’indice si è attestato a 187,7, ben al di
www.interprogettied.com n.3 2017 - La Subfornitura 11
ATTUALITÀ
sopra della media 100 fissata al 2010.
In particolare, il risultato complessivo
dell’indice, elaborato dal Centro Studi &
Cultura di Impresa di Ucimu - Sistemi Per
Produrre, è stato determinato dall’ottimo
riscontro degli ordinativi raccolti sul mercato
interno, cresciuti del 22,2% rispetto
al periodo gennaio-marzo 2016. Il valore
assoluto dell’indice si è attestato a 236,3.
Sul fronte estero, l’indice è risultato stazionario,
segnando un incremento dello
0,3%. L’indice assoluto è risultato pari
a 168,1.
Dopo l’arretramento registrato nell’ultimo
trimestre del 2016, effetto dell’attesa per
l’entrata in vigore del Piano Nazionale
Industria 4.0 annunciato dal ministro
dello Sviluppo Economico Carlo Calenda,
la domanda italiana di sistemi di
produzione torna a muoversi e lo fa in
modo deciso, a conferma della positività
del mercato domestico che oggi può,
oltretutto, beneficiare di importanti incen-
Il presidente di
Ucimu - Sistemi
Per Produrre
Massimo
Carboniero
tivi fiscali quali Superammortamento e
Iperammortamento.
Massimo Carboniero, presidente Ucimu -
Sistemi Per Produrre, ha dichiarato: “La
scelta delle autorità di governo di dotare
il paese di una politica industriale compatta
e indirizzata a favorire l’aggiornamento
tecnologico e organizzativo delle
imprese è stata sicuramente lungimirante
non solo per i provvedimenti contenuti
nel Piano ma anche per la tempistica
scelta. Infatti, dopo anni di difficoltà, il
mercato nazionale, a partire dal 2014,
era tornato ad investire in sistemi di
produzione. Il risveglio della domanda
e il contestuale dato di invecchiamento
degli impianti produttivi, risultati con
un’anzianità media pari a 13 anni, sono
i fattori che hanno reso ‘perfettamente
adatto’ il contesto temporale nel quale
applicare il Piano”.
“L’indice ordini del primo trimestre 2017,
relativo al mercato domestico”, ha affermato
Massimo Carboniero, “non lascia
spazio a interpretazioni: il programma
messo a punto dalle autorità di governo
sta portando i suoi frutti. La predisposizione
a investire in tecnologia industriale
e in sistemi di connettività da parte del
manifatturiero italiano aveva bisogno di
una spinta che il Piano Nazionale Industria
4.0 ha assicurato”.
“Resta ora da capire”, ha continuato il
presidente di Ucimu-Sistemi per Produrre”
se un anno è sufficiente a ridare alle
imprese italiane lo slancio necessario
affinché possano incrementare il grado
di competitività indispensabile per il confronto
con i competitors esteri”.
“A questo proposito”, ha rilevato, “si
potrebbe ragionare sull’effettiva natura
e durata dei due provvedimenti pilastro
del Piano Nazionale Industria 4.0. In particolare,
potrebbe essere utile trasformare
il Superammortamento in provvedimento
strutturale, anche per adeguare gli attuali
coefficienti di ammortamento che non
corrispondono più alla reale durata dei
beni. E, d’altro canto, a fronte di un grande
interesse delle imprese ad impegnarsi
nella propria riorganizzazione in chiave
digitale, valutare l’inserimento dell’Iperammortamento
anche nella prossima
Legge di bilancio”.
“In attesa di avere la conferma, anche
dalle prossime rilevazioni trimestrali, della
validità dei due incentivi fiscali”, ha concluso
il presidente di Ucimu-Sistemi per
Produrre“le imprese manifatturiere, impegnate
ora più di prima nell’attività di R&S,
trarrebbero comunque grande giovamento
dagli interventi immediati di riduzione
del cuneo fiscale e di detrazione degli
oneri contributivi per i giovani assunti.
Provvedimenti, questi, capaci di favorire
l’introduzione di risorse umane per soddisfare
le nuove professionalità richieste
dal nuovo approccio di Industria 4.0”.
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L’EVENTO
Al convegno A.P.I.,
l’evoluzione tecnologica
nell’ottica delle piccole e
medie industrie italiane, fra
incertezze e opportunità. Il
presidente Galasso: “Urge
una nuova mentalità,
investire nell’Industria 4.0
è impegnativo ma
necessario per restare
competitivi”.
Rivoluzione digitale:
un cambio culturale per le Pmi
innovazione per l’industria
4.0” era il titolo
“A.P.I.:
del convegno organizzato
dall’Associazione Piccole e Medie
Industrie presso la Smart Arena del
Samsung District a Milano. Il leit motiv
emerso dai diversi interventi è stato il
cambiamento culturale, inteso come
investire in innovazione, a favore di una
maggiore efficienza operativa, e in tecnologia
per poter accedere a un flusso
continuo di informazioni, la cui sfida è
immaginarne sin d’ora le modalità di
fruizione per generare nuovi servizi ad
alto valore aggiunto che si affianchino
o sostituiscano, in alcuni casi, quelli
esistenti per poter essere sempre più
competitivi sul mercato.
Numerosi e significativi i contributi
dei relatori durante questo secondo
incontro dedicato da A.P.I all’industria
4.0, moderato da Giuseppe Stigliano,
docente di Retail & Brand Communication
dell’Università Iulm di Milano,
in cui sono intervenuti Luca Del Gobbo,
assessore all’Università, Ricerca e Open
Innovation di Regione Lombardia, Antonio
Bosio, product & solutions director
di Samsung Electronics Italia, Giovanni
Anselmi, delegato di A.P.I. al tema
Industria 4.0, Paolo Galassi, presidente
di A.P.I., e Stefano Valvason, direttore
generale di A.P.I. Spiccavano, per dare
una visione “pratica” di una Industria
Il Ceo Massimiiano
Butera
4.0, gli interessanti interventi di Italo
Moriggi, fondatore di Skorpion Engineering,
e Marco Ungari, amministratore
di Ungari Group, che hanno presentato
in dettaglio l’evoluzione, in ottica 4.0,
delle rispettive aziende.
L’assessore all’Università, Ricerca e
Open Innovation di Regione Lombardia
Luca Del Gobbo ha dichiarato che
Regione Lombardia ha in previsione
l’implementazione di strumenti come
gli accordi per la ricerca e l’innovazione,
con i quali è già stato previsto uno stanziamento
di 40 milioni a fondo perduto
a sostegno del 50% dei costi di 51
progetti, in selezione, che coinvolgono
110 organi di ricerca e 201 imprese, di
cui 137 medie imprese lombarde. Un
ulteriore finanziamento di 15 milioni
di euro è stato messo a disposizione
del Fondo dei fondi macroregionale di
venture capital e private equity, strumento
a sostegno di medie imprese
e start up che fanno dell’innovazione
il loro punto cardine. “Il tema dell’innovazione
in quella che viene definita
la quarta rivoluzione industriale è di
grandissima attualità”, ha aggiunto
Del Gobbo. “Regione Lombardia ha
deciso di essere in campo, con coraggio
e determinazione, investendo sulla
libertà, sulla creatività e sull’entusiasmo
delle imprese e dei ricercatori. In questo
contesto, la nuova legge regionale
‘Lombardia è Ricerca e Innovazione’ è
strutturata proprio per dare una spinta
ancora più decisa a un ricco ecosistema,
completando un percorso di sostegno
14 La Subfornitura - n.3 2017
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al tessuto economico lombardo iniziato
proprio nel 2014 e che caratterizza
l’attuale legislatura”.
Antonio Bosio, Product & Solutions
Director di Samsung Electronics Italia è
intervenuto suggerendo che, nonostante
la rivoluzione 4.0 comporti investimenti
significativi, è importante considerare
quanto i costi per le Pmi possano essere
drasticamente ridotti grazie all’utilizzo,
in ambito industriale, della più accessibile
tecnologia consumer firmata anche
da Samsung. Antonio Bosio, in aggiunta,
ha dichiarato: “L’adozione del digitale
in ambito business, specialmente per
le Pmi che rappresentano la spina dorsale
dell’economia italiana, non è più
rimandabile per continuare a essere
dell’automotive con un 25% e, infine,
quello della smart home con un 24%.
Questi risultati evidenziano che sono
ancora molte le incertezze e gli ostacoli
nel “fare” Industria 4.0 per le Pmi
che nel 29% dei casi non ha chiaro
come intervenire. In tal senso, Anselmi
sottolinea la vicinanza e il sostegno
che l’associazione offre alle aziende
associate tramite il progetto sulla manifattura
4.0. Si tratta non solo di incontri
informativi, ma di accompagnare le
imprese nel cambiamento culturale e
nella loro evoluzione attraverso percorsi
personalizzati di innovazione dei
processi industriali e aziendali.
Il presidente di A.P.I Galassi ha rilevato
la forte necessità di un cambiamento di
virtuoso e importante.
“Ritengo fondamentale che in un Paese
come l’Italia ci si confronti sistematicamente
sulle evoluzioni che le innovazioni
tecnologiche e digitali possono
abilitare”, ha commentato il moderatore
dell’evento Giuseppe Stigliano, docente
di Retail & Brand Communication
dell’Università Iulm e general manager
di Iulm Innovation Lab, progetto costruito
sui presupposti teorici del Lean Start
Up Process e dell’Open Innovation.
“Il comparto imprenditoriale nazionale
deve necessariamente cogliere
le opportunità insite in questa evoluzione,
pena il rimanere tagliato fuori
dal contesto competitivo che si andrà
delineando già nei prossimi 3-5 anni.
competitivi sul mercato domestico e
internazionale. È dovere dei vendor
e di tutta la industry fare educazione
per far comprendere le potenzialità e
le opportunità offerte dal digitale, a
cominciare dal ritorno sugli investimenti
che rappresenta uno dei maggiori ostacoli
nell’adozione della tecnologia”.
Giovanni Anselmi, delegato di A.P.I. al
tema Industria 4.0, ha introdotto alcuni
dati emersi dall’indagine elaborata
dall’associazione secondo la quale il
42% ritiene che sia una rivoluzione che
interesserà tutte le aree dell’azienda e
il 24% degli imprenditori dichiara che il
maggior limite risiede negli investimenti.
Tre i mercati che avranno maggiore
espansione: il settore healthcare in cima
alla classifica con il 31% dei voti, quello
A sinistra:
il presidente di
A.P.I. Paolo Galassi
Al centro:
Antonio Bosio,
product &
solutions director
di Samsung
Electronics Italia
A destra:
Luca Del Gobbo,
assessore
all’Università,
Ricerca e Open
Innovation
di Regione
Lombardia
mentalità all’interno delle Pmi stesse,
affinché l’adozione della tecnologia
4.0 venga sí riconosciuta come un
necessario investimento, ma soprattutto
affinché gli imprenditori diventino consapevoli
di quanto la tecnologia assicuri
notevoli vantaggi anche nel breve periodo.
Per questo motivo, ha dichiarato che
“noi, come A.P.I., vogliamo essere vicini
alle Pmi perché possano capire che ci
troviamo di fronte alla necessità di un
cambiamento culturale”. Il presidente
ha altresì sottolineato che l’introduzione
dell’Industria 4.0 nelle Pmi deve essere
innanzitutto sostenuta e tutelata anche
dalle istituzioni che non possono assolutamente
dimenticare che costituiscono
oltre l’80% delle aziende italiane e ne
rappresentano quindi il suo tessuto più
Il futuro prossimo di tutte le aziende
imporrà di prendere posizione rispetto
a temi come l’Internet delle cose, la
robotica, le interazioni tra intelligenze
artificiali, la comunicazione tra macchine
e le modalità in cui tecnologie
come la realtà aumentata possono
amplificare le percezioni sensoriali degli
esseri umani. Il rischio in questi casi
è di rincorrere l’ultima innovazione
tecnologica, cercando nella tecnologia
le risposte. Ma per ogni innovazione
che si decide di implementare bisogna
considerare che – oltre a essere tecnicamente
fattibile ed economicamente
sostenibile – deve essere rilevante per
le persone, risolva loro un problema,
semplifichi un processo. Infine bisogna
tenere conto delle ripercussioni che
www.interprogettied.com n.3 2017 - La Subfornitura 15
ATTUALITÀ
Alcune slide del
sondaggio svolto
fra le impresse
associate ad A.P.I.
COME DEFINIRESTI IL CONCETTO DI INDUSTRY 4.0?
Fonte Ufficio Studi A.P.I. - Indagine elaborata in collaborazione con Samsung Electronics
Italia: Industria 4.0, lo stato dell’arte nelle PMI
QUAL’È IL MAGGIORE OSTACOLO NEL “FARE” INDUSTRIA 4.0?
Fonte Ufficio Studi A.P.I. - Indagine elaborata in collaborazione con Samsung Electronics
Italia: Industria 4.0, lo stato dell’arte nelle PMI
UTILIZZI ROBOT NELLE FASI DI PRODUZIONE?
Fonte Ufficio Studi A.P.I. - Indagine elaborata in collaborazione con Samsung Electronics
Italia: Industria 4.0, lo stato dell’arte nelle PMI
veranno a non essere più competitive.
Per evitare questo, le imprese devono
organizzarsi per fare in modo che la
ricerca di innovazioni sia un processo
continuo e costante, sia dall’interno,
quell’evoluzione avrà sulla struttura
organizzativa, sui processi aziendali,
sui valori condivisi dalla forza lavoro e
sull’identità dell’azienda”.
Nella lungimirante introduzione della
tecnologia 4.0, spiccano due casi di
eccellenza presentati da Italo Moriggi
e Marco Ungari, rispettivamente fondatore
di Skorpion Engineering e amministratore
Ungari Group. Secondo Moriggi,
“l’Industria 4.0 tocca tanti aspetti
della vita dell’azienda, ma soprattutto
richiede un cambiamento di mentalità:
bisogna pensare e ragionare in modo
diverso”. E ha continuato: “Abbiamo
introdotto in azienda macchinari all’avanguardia
per l’additive manufacturing
che permettono la creazione di
diversi prodotti di ambito automotive,
industriale, medicale e fashion, con una
ricaduta positiva in termini di quote di
mercato rispetto agli altri competitor”.
Ungari ha sottolineato come “l’utilizzo
creativo della tecnologia consumer,
come i dispositivi wearable, le lavagne
interattive e gli smartphone sia stato
un passaggio fondamentale nel miglioramento
della gestione dell’azienda
stessa”, e ha continuato: “questa
implementazione ha portato una forte
ottimizzazione dei processi aziendali,
un miglioramento nelle performance
in generale e alla fine una più elevata
soddisfazione dei clienti”.
Stefano Valvason, direttore generale
di A.P.I., ha concluso l’incontro condividendo
il concreto impegno dell’associazione
nell’assistenza multidisciplinare
alle sue associate, per le quali
A.P.I. mette a disposizione corsi di
formazione e progetti di accompagnamento
personalizzati che vedono però
necessaria la partecipazione attiva da
parte delle imprese stesse. Valvason ha
sottolineato quanto la situazione sia
urgente: “Basta riflettere sugli intervalli
di tempo tra le varie rivoluzioni industriali.
160 tra la prima e la seconda,
100 tra la seconda e la terza, 40 tra
la terza e la quarta. Probabilmente
la prossima sarà tra 15 anni, se non
prima. Questo significa che non ci sono
più tempi lunghi per ‘metabolizzare’ le
rivoluzioni e le Pmi non reattive si troche
attraverso le opportunità e le idee
che arrivano dall’ambiente esterno.
A.P.I. sarà al loro fianco e le sosterrà in
questo cambio di paradigma che viene
definito Open Innovation”.
16 La Subfornitura - n.3 2017 www.interprogettied.com
ATTUALITÀ
LA FIERA DELLE TECNOLOGIE
PER L’INDUSTRIA
Hannover Messe 2017 ha
reso tangibili i vantaggi
della digitalizzazione.
Robot intelligenti,
macchine adattive
e sistemi energetici
integrati hanno suscitato
l’interesse dei visitatori,
che hanno stabilito
il nuovo record
di affluenza.
visitatori, più internazionalità,
più soluzioni. Si possono
“Più
sintetizzare così i risultati di
Hannover Messe 2017”, dice Jochen Köckler,
del Cda di Deutsche Messe. “Nei
cinque intensissimi giorni di fiera, Hannover
si è confermata capitale mondiale di
Industria 4.0. Tutti i settori coinvolti nella
digitalizzazione hanno presentato soluzioni
in risposta alla domanda più importante
che oggi attraversa il mondo dell’industria:
Come posso preparare la mia azienda
al futuro digitale? Hannover Messe ha
rafforzato così anche il proprio ruolo di
punto d’incontro mondiale dei decision
maker”. Sullo sfondo del tema conduttore
“Integrated Industry - Creating Value”, al
centro dell’attenzione c’erano i vantaggi
di Industria 4.0 e il ruolo dell’uomo nella
fabbrica integrata. In questo contesto
il Paese Partner Polonia ha sottolineato
l’importanza di una stretta collaborazione
in ambito europeo proponendosi come
innovativo partner per l’industria globale.
“È stata vetrina di eccellenza delle capacità
di prestazione dell’industria dei macchinari”,
ha dichiarato Thilo Brodtmann,
Direttore dell’Associazione dei costruttori
tedeschi di macchine e impianti (VDMA).
“Ha dimostrato che Industria 4.0 ha superato
la fase preliminare e che la digitalizzazione
è già una realtà concreta a
vantaggio dell’utenza. La manifestazione
ha provato anche gli eccellenti risultati
Hannover si conferma capitale
della fabbrica integrata
Il Ceo Massimiiano
Butera
della nostra industria, che ha le soluzioni
tecniche per le grandi sfide dell’umanità
ed è in prima fila nel confronto internazionale.
Possiamo quindi parlare senza
la minima esitazione di una eccellente
Hannover Messe 2017”.
“Industria 4.0 è in piena espansione e
Hannover Messe ha confermato di esserne
la prima e più importante vetrina”,
aggiunge Klaus Mittelbach, Ceo dell’Associazione
tedesca dell’industria elettronica
ed elettrotecnica (ZVEI). La manifestazione
ha inoltre fatto chiaramente capire che la
digitalizzazione ha bisogno di una identità
europea. Il nostro prossimo obiettivo deve
essere quello di realizzare al più presto
l’unione digitale”.
Dei 225.000 visitatori (contro i 217.000
dell’edizione confrontabile del 2015) oltre
75.000 provenivano dall’estero. “Non
era mai successo nei 70 anni di storia
dell’evento”, afferma Köckler. “Questa
impressionante affluenza prova che i
decision maker internazionali si sono resi
conto di come solo ad Hannover Messe
sia possibile assicurarsi una panoramica
completa sugli sviluppi di Industria 4.0”.
I maggiori Paesi di provenienza dei visitatori
sono stati Cina (9.000), Paesi Bassi
(6.200), India (5.300) e il Paese Partner
Polonia, che ha registrato un record con i
suoi 5.000 visitatori. È decisamente degna
di nota anche l’affluenza dagli Usa, pari
a 3.000 visitatori, che conferma la durata
nel tempo dell’effetto Paese Partner: gli
Usa lo erano stati lo scorso anno.
18 La Subfornitura - n.3 2017
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testare in ambito virtuale la capacità di
funzionamento di una linea di produzione,
si potranno immettere sul mercato i
prodotti più rapidamente e quindi a costi
più contenuti.
Dice Köckler: “Insieme ai nostri espositori,
abbiamo reso tangibile il tema conduttore
dell’edizione di quest’anno. Oltre 500
esempi applicativi hanno dimostrato i
vantaggi concreti della digitalizzazione
per l’industria e per il settore energetico”.
Nuova
generazione
di robot,
i cobot lavorano
direttamente
con l’uomo,
apprendono
automaticamente
e scambiano
informazioni
L’AVVENTO DEI COBOT
Una nuova generazione di robot, in particolare,
è stata al centro dell’attenzione:
sono i cobot – o robot collaborativi – che
cambieranno radicalmente il modo di
lavorare in fabbrica. Grazie alla loro connettività
e intelligenza artificiale, a sensori
di nuovo tipo e al loro funzionamento
intuitivo, i cobot sono in grado di lavorare
direttamente con l’uomo, di apprendere
automaticamente e di scambiarsi
reciprocamente informazioni: “C’è stato
immenso interesse nei modelli proposti
all’interno dei padiglioni della robotica”,
spiega ancora Köckler. I cobot non interessano
solo i grandi gruppi industriali.
Anche molte piccole e medie aziende
hanno voluto informarsi su questi nuovi
aiutanti delle loro attività produttive”.
PMI APERTE ALLA
DIGITALIZZAZIONE
Praticamente ogni settimana vengono
pubblicati studi nei quali le aziende di
consulenza giungono alla conclusione
che le PMI – le piccole e medie imprese –
non sono preparate alla digitalizzazione.
“Hannover Messe 2017 offre un quadro
completamente diverso”, afferma Köckler,
citando le molte aziende subfornitrici del
fronte espositivo. “Queste aziende stanno
per digitalizzare i loro processi e per
mettersi in rete con i loro partner, perché
sanno che i loro clienti – ad esempio del
settore automobilistico – si aspettano
la tracciabilità digitale completa di ogni
singola parte”. Un altro esempio è quello
di Salzgitter AG, che in fiera ha presentato
una nuova visione coordinata sottolineando
come Industria 4.0 e digitalizzazione
abbiano cambiato il suo stesso modo di
DAI SENSORI ALLE PIATTAFORME
Se gli scorsi anni al centro dell’attenzione
c’erano ancora sensori singoli per
la connessione in rete delle macchine,
quest’anno le luci erano puntate sulle
soluzioni delle piattaforme. O, più concretamente,
sulla connessione in rete nel
cloud dell’intero ciclo delle operazioni
produttive, compresi raccolta dei dati e
loro utilizzo. “Il concetto di ‘gemello digitale’
in ambito produttivo offre possibilità
del tutto nuove all’industria”, afferma
Köckler. Se ad esempio è già possibile
www.interprogettied.com n.3 2017 - La Subfornitura 19
ATTUALITÀ
vedere il business e quali soluzioni siano
già adottate al suo interno.
STARTUP IN CRESCITA
Dopo il riuscito debutto nel 2016, anche
quest’anno è stata organizzata un’area
“Young Tech Enterprises” che ha offerto
a giovani aziende la possibilità di presentarsi
a potenziali investitori, clienti
e partner. Le oltre 150 startup presenti
hanno proposto da soluzioni di stoccaggio
per reti energetiche rinnovabili a
sistemi operativi per realtà aumentata, a
mini-impianti eolici per auto e per treni.
“L’area delle startup ha registrato una
crescita sorprendente. Prevediamo che il
Dei 225.000
visitatori di
Hannover Messe
oltre 75.000
provenivano
dall’estero. Non
era mai successo
nei 70 anni di
storia dell’evento.
prossimo anno molte di loro decideranno
di esporre autonomamente con un proprio
stand”, aggiunge Köckler.
POLONIA: UN PAESE INDUSTRIALE
IN MOVIMENTO
Paese Partner di quest’anno, la Polonia
era presente ad Hannover con 200 aziende,
che hanno tracciato il profilo di una
nazione industriale estremamente dinamica
e innovativa. Il Paese attribuisce in
effetti grande importanza a ricerca e startup.
Lo ha sottolineato il premier polacco
Beata Szydlo in occasione della serata
inaugurale, ma lo ha dimostrato anche il
fronte espositivo polacco. La Polonia ha
evidenziato inoltre la sua posizione leader
nel settore dell’elettromobilità. Il grande
interesse del mondo politico polacco nei
confronti di Hannover Messe è stato
confermato dalla visita di personaggi di
alto profilo quali Jarosław Adam Gowin,
ministro polacco della Scienza e dell’Istruzione,
o Mateusz Morawiecki, ministro
dello Sviluppo economico e delle Finanze.
L’EDIZIONE 2018 SI TERRÀ
CON CEMAT E IAMD
A partire dal 2018, la fiera annuale Industrial
Automation (IA) si fonderà con la
biennale Motion, Drive & Automation
(MDA) - entrambe fiere leader tenutesi
finora sotto il tetto di Hannover Messe.
IA e MDA si svolgeranno d’ora in poi congiuntamente
con il nuovo nome “Integrated
Automation, Motion & Drives” (IAMD)
e presenteranno in fiera l’intera offerta
dell’automazione industriale, della tecnica
dell’azionamento e della fluidodinamica.
Sempre a partire dal 2018, CeMAT –
salone di riferimento internazionale per
l’intralogistica – si svolgerà ogni due anni
parallelamente ad Hannover Messe. “Processi
di produzione e processi logistici verranno
connessi attraverso soluzioni intelligenti
per rendere la produzione ancora più
efficiente e flessibile. Il prossimo anno, a
CeMAT, faremo toccare con mano questa
fusione e dimostreremo il potenziale che
ne deriva”, anticipa Köckler. CeMAT dedicherà
però attenzione anche a soluzioni
logistiche per il commercio e a servizi per
la logistica. “L’impiego di processi logistici
efficienti è di importanza fondamentale per
il successo degli addetti sia al commercio
online sia al commercio stazionario, che in
fiera troveranno sistemi logistici adatti per
soluzioni omni-channel o cross-channel”,
conclude Köckler. Hannover Messe e
CeMAT in contemporanea saranno una
coppia vincente e una piattaforma unica
nel suo genere per i decision maker internazionali
dell’industria e della logistica.
La prossima edizione 2018 si terrà dal
23 al 27 aprile. Il Paese Partner sarà il
Messico.
20 www.interprogettied.com
ATTUALITÀ
NOMINE
picturastudio.it
Andrea Orlando vicepresidente Uni
Il direttore generale di
Anima, Andrea Orlando,
è stato nominato
vicepresidente Uni in
rappresentanza di Confindustria
all’interno del
comitato centrale tecnico
dell’Uni. Il mandato
ha la durata di tre anni.
“Da quando mi sono
occupato di normazione
ho avuto la possibilità di
toccare con mano l’importanza
che le norme
rivestono per le aziende
in termini di crescita,
supporto alla competitività
delle aziende e tutela
dei prodotti. Vogliamo
lavorare ancor più sulle
norme europee”. La nomina a vicepresidente Uni è un
ritorno alle origini se si pensa che nel 1921, l’ente di
normazione nasceva all’interno dell’ufficio tecnico Anima
come ufficio norme per l’industria meccanica.
Andrea Orlando subentra al past president di Anima
Sandro Bonomi nel segno della continuità. Le norme tecniche
sono documenti che definiscono le caratteristiche
dimensionali, prestazionali, ambientali, qualitative, organizzative,
di sicurezza di un prodotto, servizio, processo
o persona secondo lo stato dell’arte e sono il risultato
della condivisione di decine di migliaia di esperti in Italia
e nel mondo.
“Il sistema normativo nazionale e internazionale è uno
strumento imprescindibile per le aziende e per le professioni
per poter competere a livello mondiale. Come
diceva Alessandro Manzoni: “L’operar senza regole è il
più faticoso e difficile mestiere di questo mondo”, conclude
Orlando.
Attraverso la definizione delle regole le aziende hanno
la possibilità di: innovare, perché attraverso il confronto,
la condivisione e la discussione, elementi imprescindibili
dell’attività normativa, le parti hanno la possibilità di
aumentare la propria conoscenza e quindi di migliorarsi;
essere più competitive, perché la definizione di regole
comuni permette alle aziende di confrontarsi su elementi
certi e uguali per tutte le aziende; ottenere benefici economici,
la normazione supporta lo sviluppo e la crescita
economica e sociale. A livello macroeconomico l’incidenza
sul Pil, nei paesi in cui la normazione è più diffusa,
varia tra lo 0,3 e lo 0,8%.
dal 1988 al servizio dell’alta precisione
Vemas srl
via Magellano, 5/C
20090 Cesano Boscone, Milano
02 45864059 telefono
02 4583133 fax
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ATTUALITÀ
ESPORTAZIONI
In Iran la meccanica italiana risale ai livelli pre-sanzioni
L’andamento dell’export della meccanica
italiana verso l’Iran è eloquente. Rispecchia
le evoluzioni geopolitiche determinate dalle
sanzioni commerciali imposte a luglio 2012.
Dai 422 milioni di euro di scambi commerciali
nel 2012, l’Italia ha esportato prodotti per un
importo pari a soli 321 milioni di euro. Situazione
che si è aggravata nel 2014 con 292
milioni di euro di esportazioni meccaniche
italiane rappresentate da Anima.
Nel 2015 i primi cenni di risalita ma è nel
2016, anno della revoca delle sanzioni, che
l’export riprende la corsa fino ad arrivare a
410 milioni di euro, pari a un +30% rispetto
all’anno precedente.
La domanda di meccanica italiana è vivace
e la risposta delle nostre aziende non si fa
trovare impreparata.
Nel dettaglio, la meccanica italiana
nel 2016 ha venduto in Iran
77 milioni di euro di turbine a
gas con un incremento del 46%
rispetto al 2015. Una delle performance
migliori è quella delle pompe, ora a 65
milioni di euro di scambi commerciali partendo
dai 26 milioni di euro solo dodici mesi fa.
In leggera sofferenza, ma sempre nell’ordine
dei 40 milioni di euro, i settori del sollevamento
e delle apparecchiature per impianti
termici. Una crescita a doppia cifra, invece,
per valvole e rubinetteria che con un +13%
toccano i 34 milioni di euro. A 29 milioni di
euro si attesta la caldareria (+57%) con i
suoi 29 milioni di euro. Sulla stessa quota
Elaborazione dati Ufficio studi Anima su dati Istat
si assestano le turbine a vapore, mentre gli
impianti aeraulici, pur crescendo, si fermano
a 23 milioni di euro.
Segno di una buona ripresa è la grande adesione
alla fiera Iran oil show dove Anima ha
organizzato una collettiva assieme ad Ice. A
conferma del grande interesse è sold out il
Focus paese su Iran promosso da Anima il
prossimo 22 marzo. Ne è già stato messo in
calendario un secondo Focus per rispondere
alle domande delle imprese sulle possibilità
offerte dalla terra iraniana.
CONNETTORI E CABLAGGIO
Il primo aereo solare sceglie Fischer Connectors
Specialista nella produzione e
nell’innovazione di connettori
circolari push-pull e di soluzioni
di cablaggio, Fischer Connectors
affianca il team di SolarStratos
in qualità di partner ufficiale,
mettendo a disposizione la propria
competenza nella concezione
e realizzazione di connettori
e soluzioni di cablaggio ultra
resistenti e affidabili.
SolarStratos non è soltanto il
primo aereo solare pilotato da
un uomo a inoltrarsi nella stratosfera,
ma anche il primo velivolo
biposto, alimentato a energia
solare, che potrà essere utilizzato
per fini commerciali.
Questo ambizioso progetto
svizzero, ma con un’importante
impronta internazionale, mira a
dimostrare il potenziale dell’energia
solare e a esplorare le
nuove frontiere dell’aviazione
(per i velivoli con o senza pilota,
a energia solare o elettrica).
Alla guida di SolarStratos, il
pilota e fondatore del progetto,
Raphaël Domjan, che aveva già
dimostrato con PlanetSolar di
poter circumnavigare la terra su
una nave solare; Raphaël sarà
sostenuto da un team internazionale
di professionisti esperti
e partner.
Con la sua apertura alare di 24
metri, per 8,5 metri di lunghezza
e un penso di 350 kg, SolarStratos
sarà alimentato unicamente
a energia solare, con il supporto
di una batteria Li-ion. Ideato
e costruito in Svizzera, l’aereo
SolarStratos ha eseguito il suo
primo volo a Payerne, in Svizzera,
il 5 maggio scorso.
Il volo stratosferico è previsto
per il 2019, anticipato da una
serie di test e prove nel corso
del 2018, con l’avvio delle attività
commerciali programmato per
il 2020. L’ambiente che caratterizza
le soglie dello spazio è
estremo, con radiazioni cosmiche
e picchi di temperature che
scendono fino a -70°C. L’innovativa
tecnologia di Fischer Connectors,
con le sue soluzioni
di connettività ultra-robuste, è
stata scelta da SolarStratos per
la sua comprovata affidabilità in
condizioni estreme, il rapporto
ottimale tra leggerezza ed elevate
prestazioni e la trasmissione
ultra-rapida di enormi quantità
di dati. Fischer Connectors sta
lavorando a stretto contatto con
il team di SolarStratos, per ideare
e realizzare la soluzione ottimale
che garantisca il successo
della missione.
Jonathan Brossard, amministratore
delegato di Fischer
Connectors, afferma: “Fischer
Connectors e SolarStratos
hanno molte cose in comune.
Siamo entrambi pionieri
dell’innovazione, determinati a
spingerci con passione oltre i
limiti della conoscenza umana
e di quanto considerato possibile.
Siamo entrambi svizzeri
e al contempo internazionali,
con numerosi rapporti di collaborazione
locali e mondiali,
promuoviamo la tecnologia
svizzera di altissima qualità
e condividiamo un profondo
interesse per le energie rinnovabili,
vedendo in esse il futuro
dell’aviazione”.
22 La Subfornitura - n.3 2017
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MATERIE PLASTICHE
Ensinger acquisisce Next Composites
I componenti in termoplastici rinforzati
con fibre di carbonio rappresentano un
nuovo settore di sviluppo per l’azienda
tedesca Ensinger GmbH
che ha rilevato l’azienda svizzera
di trasformazione di materiali
plastici Next Composites GmbH. La
piccola società con sede a Otelfingen,
nei pressi di Zurigo, sviluppa tecnologie
per la produzione di materiali compositi
termoplastici con fibre. In particolare,
la società è specializzata nella
progettazione e produzione di questi
materiali, creando prototipi e realizzando
linee di produzione complete per i
clienti. Grazie all’acquisizione di Next
Composites, Ensinger, che già offre
semilavorati in materiali compositi con
alta percentuale di fibra di carbonio,
arricchisce ulteriormente
la gamma
di tecnologie di processo.
Next Composites
beneficerà a sua volta della
rete commerciale Ensinger e potrà
attingere alla base clienti del gruppo
tedesco. I materiali termoplastici
rinforzati con fibre di carbonio sono
particolarmente adatti per applicazioni
che richiedono elevate prestazioni
e allo stesso tempo leggerezza con
impiego, ad esempio, in settori quali
automotive, tecnologia medicale e
industria meccanica in genere. Particolari
per l’industria dello sport come
componenti di biciclette o attrezzature
per gli sport invernali sono un ulteriore
mercato in crescita per questi materiali
innovativi. Quando le fibre di carbonio
a elevata resistenza sono incorporate
in una matrice plastica leggera, si crea
un composito con rigidità strutturale e
resistenza meccanica eccezionalmente
elevate.
Rispetto ai termoindurenti, i materiali
termoplastici solitamente offrono
livelli superiori di tenacità, migliore
resistenza chimica, sono saldabili
e possono infine essere riciclati in
modo efficiente. Utilizzando processi
produttivi innovativi parzialmente o
totalmente automatizzati, inoltre, per
questi materiali si aprono nuove strade
verso impieghi in quantità elevate a
prezzi competitivi.
TRATTAMENTI TERMICI
Carbotempra è una azienda di trattamenti
termici, con impianti di ultima
generazione, dotata di laboratorio per
prove metallurgiche e tecnologiche.
L’azienda è specializzata nella tempra
di acciai per cuscinetti e speciali, nella
cementazione gassosa e carbonitrurazione.
www.giovettiadv.com
Con il fuoco
non scherziamo
Laboratorio metallurgico
Cementazione
Carbonitrurazione
Tempra e rinvenimento
Sottoraffreddamento
Normalizzazione
Ricottura normale e in bianco
Sabbiatura
Via N. Sauro, 12 - 20862 Arcore (MB)
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www.interprogettied.com n.3 2017 - La Subfornitura 23
ATTUALITÀ
CERTIFICAZIONI
Giuliano Melzani primo “Eplan Certified Engineer” in Italia
Giuliano Melzani è da oltre 15 anni
l’Executive Chief di MGL, azienda specializzata
in engineering e progettazione
elettrica per l’automazione industriale,
con sede ad Idro, in provincia di
Brescia; utilizzatore Eplan sin dall’inizio
UTENSILERIA
Stahlwille tra le 100 medie imprese più innovative
La giuria del prestigioso premio Top 100
ha selezionato e premiato Stahlwille
come una delle 100 medie imprese più
innovative in Germania.
La giuria del premio, giunto al 20esimo
anno di vita, è stata colpita dalla tradizione
di oltre 150 anni di innovazione
ed esperienza nella progettazione
della sua attività, Melzani ha da poco
conseguito la certificazione “Eplan
Certified Engineer”, superando con un
ottimo punteggio l’esame dell’Università
di Colonia.
Gli studi ed i progetti MGL trovano applicazione
in vari settori di automazione
industriale, in particolare l’assemblaggio,
il siderurgico, l’Oil & Gas e l’alluminio,
dove l’azienda annovera referenze
leader. Al fine di offrire soluzioni al più
elevato livello di innovazione, Melzani
ha deciso di accrescere ed ampliare le
sue competenze aderendo, a fine 2015,
al piano “Eplan Academy”. Il percorso
formativo fornisce un bagaglio tecnico
e una competenza all’avanguardia sia
sull’utilizzo degli strumenti di progettazione,
sia sulla gestione dei processi
che li regolano.
e produzione di soluzioni e utensili
di alta qualità “made in Germany” e
dalle recenti innovazioni nel campo
dell’utensileria a mano, specialmente
del serraggio controllato, presentate
dalla azienda tedesca con sede a
Wuppertal.
“Siamo molto soddisfatti di questo
ulteriore riconoscimento che la
nostra azienda ha raggiunto in
questo anno e che si aggiunge
alla vittoria del prestigioso IF
design Award per il nostro tester
di coppia SmartCheck lo scorso
febbraio”, commenta Marino
Ferrarese direttore della filiale
italiana di Stahlwille. “Come è
nel nostro Dna, stiamo lavorando
anche in Italia a tante altre
novità di servizi e prodotti che
hanno lo scopo di portare valore
e benefici ai nostri clienti”.
ANITEC
“L’Italia investa di più nella digitalizzazione”
Il presidente
di Anitec
Stefano Pileri
I dati diffusi nel 2017
in relazione al Digital
Transformation Enablers’
Index, l’indice
che indica la predisposizione
del Paese
a recepire la trasformazione,
collocano
l’Italia al 16° posto.
“È necessario investire
in capitale
umano, infrastrutture, sviluppo del digitale e,
infine, migliorare ancora i processi della Pubblica
Amministrazione, se vogliamo aumentare la capacità
del nostro Paese di attrarre investimenti e,
con essi, velocizzare la trasformazione”. È quanto
ha dichiarato Stefano Pileri, presidente di Anitec
– l’associazione nazionale industrie informatica,
telecomunicazioni ed elettronica di consumo
che fa parte di Confindustria – intervenuto alla
prima edizione dell’Italian Investment Showcase,
a Milano a Palazzo Lombardia. “Secondo l’indice
DESI (Digital Economy and Society Index)” – ha
aggiunto Pileri – “l’Italia si colloca infatti solo al
25° posto della classifica europea del livello di
digitalizzazione: l’indicazione di Anitec è continuare
ad incoraggiare le nostre imprese a investire
sul digitale, sui nuovi modelli di business e nella
ricerca affinché garantisca innovazione, che è vita
per loro stesse”.
Come illustrato dal presidente di Anitec nel suo
intervento “la realizzazione dei progetti in essere
quali il piano ultra broadband, Industria 4.0, la
PA Digitale, le tempestive transizioni al 5G e al
nuovo Digitale Terrestre (DVB-T2) e lo sviluppo
delle applicazioni Smart City, Building e Home,
quale primo tassello della smart community sono
tra gli elementi chiave per abilitare una crescita
più sostenuta del nostro Paese anche grazie agli
investimenti della comunità internazionale”.
“Realizzare dunque investimenti in innovazione a
tutto tondo, partendo dall’assunto che l’innovazione
è un concetto trasversale e che oggi è sempre
più permeata dal fattore digitale presente infatti in
tutti i settori dell’economia e della vita sociale, è
dunque la ricetta. L’innovazione è anche culturale:
e su questo punto il nostro Paese, e l’Europa
possono e devono giocare un ruolo da leader se
intendono mantenere la propria competitività”.
24 La Subfornitura - n.3 2017
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UTENSILI
Hoffmann rileva Contorion
Hoffmann SE, il System Partner leader in Europa per utensili di
qualità, e Contorion GmbH, specialista nel settore digitale degli
utensili manuali e da officina, hanno firmato un contratto che
prevede l’acquisizione di Contorion da parte di Hoffmann Group.
Le parti hanno stabilito di non rendere pubblici i dettagli relativi
agli accordi finanziari della transazione. La conclusione dell’acquisizione
(Closing) vale a condizione che anche gli enti antitrust
diano il loro consenso.
“Contorion rappresenta per noi il partner ideale”, spiega il Robert
Blackburn, presidente del Consiglio di amministrazione e Ceo di
Hoffmann SE. “Con questa mossa strategica ampliamo la nostra
competenza nella digitalizzazione. Insieme saremo in grado, in
futuro, di offrire ai nostri clienti una consulenza migliore, più rapida
e completa utilizzando tutti i canali a disposizione. Siamo lieti
di poter dare il benvenuto nella famiglia Hoffmann ai dipendenti
della Contorion con la loro cultura positiva e dinamica tipica di
un’azienda start-up”.
“Insieme a Contorion crescerà la nostra forza innovativa”, commenta
Christoph Steiger, presidente del Digital Business e Chief
Digital Officer di Hoffmann SE. “Questo giovane team rappresenterà
il nucleo delle innovazioni, con il quale saremo in grado di
sviluppare di continuo delle offerte digitali per i nostri clienti”.
“Siamo felici di poter sfruttare al meglio i nostri punti di forza
all’interno di Hoffmann Group”, afferma il Frederick Roehder,
fondatore e amministratore delegato di Contorion. “Metteremo
insieme le competenze di entrambe le aziende, le amplieremo e
faremo fronte con maggiori capacità alle esigenze del mercato
sfruttandone al meglio il potenziale. Lavoreremo all’insegna
della crescita”.
Contorion è stata fondata nel 2014 dal Frederick Roehder, da
Richard Schwenke e da Tobias Tschötsch ed è cresciuta fin da
subito in maniera esponenziale. Con circa 130 dipendenti presso la
sede di Berlino, l’azienda nei primi sei mesi del 2017, ha raggiunto
un fatturato di circa 20 milioni di euro. Contorion sarà un marchio
autonomo all’interno di Hoffmann Group.
UTENSILI
Big Kaiser inaugura
un centro logistico automatizzato
Protagonista internazionale nella realizzazione
di utensili e soluzioni per lavorazioni
meccaniche di altissima qualità e precisione,
Big Kaiser annuncia l’ultimazione
da parte della capogruppo Big Daishowa
Seiki Co. Ltd. di un nuovo centro logistico
e di distribuzione con l’obiettivo di soddisfare
le crescenti richieste in Europa e in
tutto il mondo.
Si tratta di un centro logistico all’avanguardia,
che va ad affiancarsi alle cinque
strutture già esistenti sull’isola giapponese
di Awaji; nei suoi 12.000 m 2 sono presenti
oltre 1.500.000 di prodotti, tra i quali 15.000
pezzi unici.
Come sottolineato da Takuya Ichii, Ceo di
Big Kaiser, “l’investimento effettuato nel
nuovo centro logistico non fa che evidenziare
il nostro intento di fornire ai clienti i
prodotti giusti al momento giusto. Questa
struttura all’avanguardia ci permetterà di
avere in stock ancora più prodotti dedicati
al mercato europeo, di aumentare
la quota di disponibilità a magazzino e
Il Ceo
Takuya Ichii
ridurre i tempi di consegna in quest’area
così importante per noi dal punto di vista
strategico”.
Il nuovo centro logistico presenta un elevato
livello di automazione ed è stato
progettato in linea con le direttive di Industry
4.0. È caratterizzato dalla gestione
automatizzata delle merci con muletti
senza conducente, sistemi di ispezione e
robot dedicati all’impilaggio e imballaggio
dei prodotti in pallet per la spedizione,
tutti controllati da un sistema di codici a
barre. L’ausilio di un elevatore verticale
consente di sfruttare appieno lo spazio
disponibile, mentre un controllore manuale
e un sistema di voce guida prevengono
qualunque tipo di errore nel prelievo dei
prodotti.
“Big Kaiser realizza prodotti di qualità
superiore, e di conseguenza offre ai suoi
clienti un servizio di gestione delle merci
di prima scelta”, conclude Takuya Ichii.
La struttura ampia e aperta dell’edificio
e l’ingresso moderno accolgono i partner
commerciali e dimostrano lo straordinario
livello di precisione, sofisticazione e pulizia
osservato dal gruppo Big Daishowa
lungo tutta la filiera produttiva.
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ATTUALITÀ
E-COMMERCE E LAVORAZIONI CNC
Weerg debutta nella stampa 3D
Weerg.com, il primo e-commerce
che offre lavorazioni CNC online con
preventivazione gratuita in tempo
reale, debutta nel 3D Printing e si
aggiudica un altro primato. Da metà
giugno, infatti, è in funzione presso
lo stabilimento di Marghera la nuova
stampante 3D HP Jet Fusion 4200, alla
sua primissima installazione italiana.
“L’ingresso nel 3D Printing rientra
a pieno titolo nella nostra strategia
di sviluppo e nasce da specifiche
esigenze produttive”, spiega Matteo
Rigamonti, fondatore di Weerg. “Da
un lato la prototipazione veloce di
tutte quelle morfologie non fattibili in
CNC, dall’altro la possibilità di realizzare
tirature anche di migliaia di
pezzi con tempi estremamente rapidi
e a costi competitivi”. Come promette
di fare Jet Fusion 4200 che,
grazie all’inedita tecnologia
MultiJet Fusion by HP, offre
per dichiarazione della casa
produttrice “una velocità di
stampa 10 volte superiore a
quella dei precedenti sistemi,
alla metà del costo”.
“Abbiamo scelto questa tecnologia
dopo una lunga e attenta
ricerca”, prosegue Rigamonti,
“dalla quale HP è risultata l’unica
in grado di competere efficacemente
con il mercato della
prototipazione e della pressofusione
allo stesso tempo. A convincerci
anche l’eccellente qualità di stampa
che, a differenza di altri, non richiede
operazioni artigianali di finitura. HP
Jet Fusion 4200 lavorerà infatti in linea
con una pallinatrice ceramica con
microsfere Lancet, progettate specificatamente
per oggetti stampati in
3D, garantendo risultati straordinari”.
Ad affiancare Weerg in questa scelta,
l’esperienza di un rivenditore specializzato
come 3DZ che si occuperà anche
dell’assistenza post-vendita, e l’affidabilità
di un brand d’eccellenza come
HP. “Da molto tempo si parla dell’impiego
della stampa 3D in produzione,
ma le velocità e i costi delle tecnologie
disponibili fino a oggi lo rendevano
possibile solo in casi molto particolari
e con tirature limitatissime”, commenta
Davide Ferrulli, Sales Manager 3D
Printing HP Italia. “Il fatto che Weerg,
un’azienda che produce conto terzi
tramite centri di lavoro a controllo
numerico, abbia scelto la soluzione
3D di HP, è la dimostrazione che la
nostra tecnologia MultiJet Fusion può,
da subito, essere adottata per la produzione
di piccole e medie serie di
componenti definitivi, affiancando le
lavorazioni meccaniche tradizionali”.
Progettata specificatamente per
ambienti di produzione, HP Jet Fusion
4200 amplia ulteriormente il già ricco
parco macchine dell’azienda, che
a oggi comprende due torni Mazak
Integrex multitasking in 5 assi in continuo
completamente robotizzati e
quattro frese Hermle C42U con 234
utensili in dotate ognuna di caricatore
a pallet Lang Eco-Compact 20
da 20 slot. Destinato inizialmente a
lavorazioni in Nylon PA 12, il sistema
HP 3D verrà successivamente esteso
ad altri materiali.
“A livello industriale, la stampa 3D
è un servizio totalmente inedito che
sicuramente darà vita a un nuovo
mercato, rivolgendosi a settori trasversali
in diversi ambiti merceologici”,
commenta Rigamonti. “Ci sono
già numerose esigenze latenti che
grazie a questa tecnologia avranno
finalmente modo di esprimersi e alle
quali risponderemo con la consueta
efficienza che contraddistingue il
modello di business di Weerg”.
La piattaforma weerg.com mette a
disposizione degli utenti tutti i vantaggi
dell’e-commerce, offrendo parti a
costi competitivi, in tempi rapidi e con
risultati al massimo della qualità. È
sufficiente inviare via web il progetto
in formato CAD 3D e il calcolo del
preventivo è fornito in tempo reale.
Dopo l’analisi del file viene elaborata
la richiesta e l’ordine è immediatamente
messo in lavorazione. Si può
richiedere dal singolo prototipo alla
produzione fino a 250 pezzi, con consegna
in 5, 10 o 15 giorni. Tempi che
per la stampa 3D saranno ridotti a 2,
4 e 6 giorni a cui si accompagneranno
promozioni davvero imperdibili in
occasione del lancio.
26 La Subfornitura - n.3 2017
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POLIMERI
Victrex acquisisce il produttore di fibre Zyex
Player internazionale in soluzioni polimeriche
ad elevate prestazioni, Victrex plc
ha annunciato l’acquisizione della società
Zyex, riconosciuta a livello globale nella
produzione di fibre a base Peek, principalmente
destinate ai settori dell’aerospaziale,
dell’automobile e dell’industria. Questa
operazione consente a Victrex di offrire
soluzioni diversificate a base di Victrex
Peek in grado di aprire nuovi mercati, in
linea con la propria strategia. L’aggiunta
dei prodotti in fibra rafforza tale strategia
grazie all’esperienza applicativa e alle
risorse provenienti dal team Zyex in grado
di sviluppare soluzioni attuali e nuove per
i propri clienti.
Zyex è un cliente consolidato di Victrex
e, come la stessa Victrex, proviene da
ICI. Le due società si uniscono quindi in
una evoluzione naturale. I punti di forza
complementari di Zyex e Victrex daranno
vita a un fornitore di fibre in Peek di livello
globale. Oltre alle opportunità derivanti
dallo sviluppo di applicazioni attuali e di
altre nuove, l’investimento consentirà a
Victrex di esplorare anche il potenziale
della produzione additiva nel mercato delle
fibre, nell’ambito della propria attività nel
consorzio AM (Additive Manufacturing) già
annunciato nel 2016.
“L’acquisizione Zyex è molto importante
per Victrex, in quanto consente di gestire
le opportunità di crescita futura nell’ambito
dei mercati allineati e nelle aree applicative
di sviluppo correlate”, ha affermato David
Hummel, Chief Executive di Victrex,
“Le risorse della società e l’esperienza dei
team contribuiranno in modo complementare
all’offerta prodotti. La buona affermazione
di Zyex, insieme agli obiettivi globali
Victrex, con la focalizzazione innovativa e la
comprovata capacità di creazione di nuovi
mercati, rappresentano un’opportunità di
grande interesse ai fini dello sviluppo dei
prossimi anni. Tutto questo risulta in linea
con la nostra strategia volta a offrire prodotti
e particolari semilavorati selezionati e
differenziati, investendo sulla nostra offerta
polimerica principale”.
TAGLIO LASER
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Meccanica Butera srl
L’esperienza trentennale di ieri e la capacità di
innovarsi e crescere di oggi: l’essenza di Meccanica
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Carpenteria: la sostanza.
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ATTUALITÀ
CERNOBBIO SARÀ SEDE STABILE DELL’EVENTO
Manufacturing Summit rilancia la Lombardia come hub internazionale
Il gotha del manifatturiero mondiale – grandi,
piccole e medie imprese, Ceo, policy experts,
associazioni di rappresentanza, accademici,
istituzioni europee – si è riunito il 7 e 8 giugno
a Cernobbio per il Manufacturing Summit,
evento di lancio del rinnovato World Manufacturing
Forum che, dopo quattro edizioni
itineranti, dal 2018 si svolgerà stabilmente
in Lombardia. Risultato ottenuto grazie alla
sinergia tra Confindustria Lombardia, Politecnico
di Milano e Regione Lombardia, i tre
organizzatori del Summit, e attestato di forza
dell’industria manifatturiera e dell’immenso
know-how regionale.
Il Manufacturing Summit 2017 – “Manufacturing
4.0: the key drivers enabling competitiveness
and societal prosperità” – nato con
l’obiettivo di rilanciare la Lombardia come
leader nella definizione dei macrotrend del
manifatturiero mondiale, è stato introdotto
dagli interventi dei promotori, il presidente
di Regione Lombardia Roberto Maroni, il
presidente di Confindustria Lombardia Alberto
Ribolla, e il professor Marco Taisch del
Politecnico di Milano, nell’ambito del panel
“The Future of Manufacturing”.
Soddisfatto il presidente di Confindustria
Lombardia, Ribolla: “Organizzare un evento
di portata internazionale dal 2018 è un punto
di arrivo e di partenza. Il WMF era un obiettivo
al quale abbiamo lavorato, in sinergia
con Regione e Politecnico, dall’inizio della
mia presidenza ed è frutto di un percorso
partito dalla definizione del Piano #Lombardia2030,
incanalando in una visione globale
e di lungo periodo le peculiarità e i tanti
punti di forza dei territori lombardi, che ha
individuato nell’Industria 4.0 un salto rivoluzionario
per l’intera società”. Ringraziando
le associazioni territoriali che compongono
il sistema Confindustria Lombardia, Ribolla
ha sottolineato che “riunire qui, oggi e
negli anni a venire, il top del manifatturiero
mondiale, apre una nuova fase: adesso dobbiamo
lavorare insieme per dettare l’agenda
dell’innovazione nel settore manifatturiero e
che questo capiti stabilmente in Lombardia
è significativo non solo per il prestigio, ma
per la ricaduta sul territorio regionale e
nazionale in termini di know-how e investimenti”.
“Questo permetterà – ha continuato
– “al manifatturiero di generare ricchezza
e benessere contribuendo a eliminare le
disuguaglianze. E farebbe il paio con il portare
a Milano l’Ema, rendendo la Lombardia
sempre più attrattiva”.
Per il professor Taisch “il Manufacturing
Summit di Cernobbio è l’occasione di lanciare,
davanti ai leader del mondo manifatturiero,
accademico e politico, una grande
iniziativa internazionale, che nei prossimi
anni avrà sede stabile in Italia, proprio in riva
al Lago di Como, e che vede nel Politecnico
di Milano uno dei principali protagonisti”. “Il
World Manufacturing Forum” – ha proseguito
Marco Taisch – “si propone di mettere
intorno a un tavolo i leader politici, insieme
ai leader industriali e al mondo della ricerca
e della innovazione per discutere sui temi
del manifatturiero. Quest’ultimo, infatti, è
ritornato a di primario interesse nelle agende
politiche dei paesi dopo la crisi del 2008. Il
World Manufacturing Forum è un progetto
ambizioso, nato nel 2011 con il primo evento
organizzato proprio a Cernobbio, con il contributo
della Commissione Europea, come
evento per condividere i risultati di una
roadmap per la ricerca europea di questi
anni. Dal 2011 l’evento è cresciuto contando
un numero sempre maggiore di speakers e
partecipanti: questa collaborazione porterà,
nel 2018, alla realizzazione del primo Global
Manufacturing Report, documento che
riporterà i risultati di questo primo anno di
lavori e che sarà presentato nell’edizione di
Cernobbio 2018”, conclude Taisch.
Per il presidente di Regione Lombardia, “il
grande progetto di portare in Lombardia il
‘World Manufacturing Forum’ è riuscito”.
“Abbiamo investito molto” – ha affermato
ancora Maroni – “per raggiungere questo
straordinario risultato, ottenuto grazie alla
volontà e alla sinergia di Regione Lombardia,
Confindustria Lombardia e Politecnico di
Milano, con il sostegno della Commissione
Europea, del Ministero dello Sviluppo
Economico e dell’IMS. Regione Lombardia
crede nell’innovazione come motore della
sua crescita sociale ed economica, e si è
già mossa concretamente per confermare
la sua leadership in Italia e in Europa
su questo fronte. Le nostre leggi regionali
Impresa Lombardia, Manifattura Diffusa 4.0
e, quella più recente, Lombardia è Ricerca e
Innovazione, sono il risultato di un confronto
costante con le imprese, i ricercatori, e
tutti gli stakeholders. Vogliamo continuare
in questa direzione e sono certo che dal
rinnovato World Manufacturing Forum emergeranno
sempre nuove idee per la crescita
della Lombardia e delle nostre imprese”, ha
concluso Maroni.
28 La Subfornitura - n.3 2017
www.interprogettied.com
Materiali Lavorati:
• Acciaio Inox 304/316/303/307
• Inconel628, Alloy, Monel
• Acciai comuni da costruzione;
• Acciai speciali;
• Acciai automatici e leghe leggere;
• Materiali plastici.
Lavorazioni eseguite:
• Tornitura da barra fino a Ф65
• Tornitura di ripresa fino a Ф 180
• Fresatura 4/5 assi fino a 800x400x300
• Produzione ingranaggi e dentatura
• Piccoli assemblaggi di precisione
F.lli Locatelli s.r.l.
meccanica di precisione dal 1967
Settori di sbocco:
• Aeronautico e navale
• Costruttori di macchine/impianti
• Elettromeccanico
• Illuminotecnica
• Raccorderia speciale o ad alta pressione
• Settore Petrolchimico
• Valvole e piccoli gruppi premontati
• Ruote dentate e ingranaggi
• Medicale
• Settore alimentare
F.lli locatelli s.r.l.
Via ghiaie n°25 Paladina (BG)
Info e contatti: Tel: 035637913 - Fax: 035637917
E-mail: info@locatelli.bg.it - Sito: www.locatelli.bg.it
APPUNTAMENTI
IL FORUM DEL 26 SETTEMBRE
I protagonisti della meccatronica
si incontrano ad Ancona
Il sistema economico globale
impone alle imprese una crescente
capacità di adattamento
continuo delle scelte strategiche
e organizzative. L’Italia
oggi può contare su un piano
di politica industriale finalizzato
a incentivare la manifattura
digitale e a incrementare
l’innovazione e l’efficienza del
sistema imprenditoriale, anche
attraverso l’innovazione di
prodotto e di processo. Nuove
occasioni di crescita e sviluppo
si aprono, dunque, per le imprese
italiane, che focalizzano i
propri investimenti in innovazione,
laddove però l’adozione di
tecnologie abilitanti e avanzate
non prescinda da un approccio
meccatronico e di sistema alla
progettazione della soluzione.
Il Piano Nazionale Industria 4.0
ha creato grandi aspettative
nel settore manifatturiero, agevolando
il rilancio degli investimenti
delle imprese in beni
strumentali e in tecnologie per
la digitalizzazione dei processi
produttivi. Gli investimenti in
macchinari, attrezzature e software
rivestono un’importanza
strategica per l’accrescimento
della dotazione tecnologica
delle aziende: si tratta, infatti,
della voce più significativa di
spesa per l’innovazione. Un’importante
opportunità, quindi, per
rinsaldare la propensione ad
innovare delle imprese italiane,
così da generare un effetto moltiplicatore
positivo sul sistema
Paese, incrementando produttività
e competitività internazionale.
Il punto di arrivo è ambizioso
e implica un processo di
trasformazione che deve essere
necessariamente accompagnato
da una progettazione dell’intero
sistema secondo accurati
criteri di integrazione.
Con queste premesse si rinnova
l’appuntamento con il Forum
Meccatronica, mostra-convegno
ideata dal Gruppo Meccatronica
di Anie Automazione
e realizzata in collaborazione
con Messe Frankfurt Italia, alla
Mole Vanvitelliana di Ancona il
26 settembre.
Le più importanti aziende fornitrici
di prodotti e soluzioni
per l’automazione industriale
presenteranno degli approfondimenti
sui più recenti sviluppi
tecnologici in ambito motion
control, robotica, software
industriale, impiantistica, con
una particolare attenzione alla
progettazione meccatronica e
a tutte quelle soluzioni che concorrono
alla digitalizzazione 4.0
dell’industria.
Il Forum rappresenta un momento
di confronto tra gli attori della
filiera dell’automazione industriale:
i fornitori di soluzioni e
prodotti incontrano i costruttori
di macchine, gli integratori di
sistemi e gli utilizzatori finali per
discutere delle più innovative
soluzioni tecnologiche presenti
sul mercato. Le sessioni convegnistiche
vedono l’alternarsi
di interventi dei fornitori di tecnologie
sotto la moderazione
di OEM ed End User, che con
testimonianze dirette della loro
esperienza verso le tematiche
affrontante contribuiscono a
sviluppare il dibattito con il
pubblico. Nell’area espositiva è
possibile approfondire in modo
dedicato con i professionisti del
settore gli aspetti tecnologici
trattati nelle conferenze.
In occasione del Forum sarà
inoltre presentato l’aggiornamento
dello studio “Mappatura
delle competenze meccatroniche
in Italia” realizzato dal
professor Giambattista Gruosso
del Politecnico di Milano: una
ricerca realizzata annualmente
dal 2015 nell’area geografica in
cui il Forum Meccatronica si
svolge con l’obiettivo di investigare
la capacità di innovazione
del comparto dell’industria meccatronica
e dell’automazione
in Italia. La partecipazione è
gratuita.
SAVE 2017
A Verona le novità per processo e manifatturiero
Il 18 e 19 ottobre a Veronafiere è in programma l’undicesima edizione
di Save, mostra convegno dedicata alle soluzioni e applicazioni
verticali di automazione, strumentazione e sensori.
L’evento torna con un calendario colmo di appuntamenti, convegni,
dibattiti, tavole rotonde, approfondimenti dal taglio tecnico-applicativo
che affronteranno tematiche di grande attualità. Si spazierà dalle
novità dell’IoT e Industria 4.0 per il processo e per il manifatturiero
alle frontiere della nuova predittiva, dai sistemi di visione all’asset
management alla sicurezza informatica, dalla sensoristica alle soluzioni
specifiche per l’efficienza energetica e molto altro ancora, per
implementare le migliori strategie e soluzioni per i differenti mercati
industriali, quali energia, ambiente, food & beverage, pharma, plastica,
chimica e petrolchimica, automotive, gomma e plastica e così
via. Fra i player del mercato che hanno già confermato la presenza
all’evento, i Platinum Sponsor Beckhoff, Keyence e Rittal.
30 La Subfornitura - n.3 2017
www.interprogettied.com
www.interprogettied.com n.2 2017 - La Subfornitura 31
APPUNTAMENTI
L’AGENDA
Automation Instrumentation
Summit
5-6 luglio 2017
Castello di Belgioioso (PV)
automationinstrumentationsummit.com
Oils+Fats
12-14 settembre 2017
Monaco di Baviera, Germania
www.oils-and-fats.com
EMO Hanover
18-23 settembre 2017
Hannover, Germania
www.emo-hannover.de
Forum Meccatronica
26 settembre 2017
Ancona
www.forumeccatronica.it
Alihankinta
Subcontracting Fair
Tampere, Finlandia
26-28 settembre 2017
www.alihankinta.fi
SAVE
18-19 ottobre 2017
Verona
www.exposave.com
VPC - Valvole Pompe
Componenti
18-19 ottobre 2017
Verona
www.eiomfiere.it/vpc
ICSE (CPhI)
24-26 ottobre 2017
Francoforte sul Meno, Germania
www.cphi.com
FMB
7-9 novembre 2017
Bad Salzuflen, Germania
www.fmb-messe.de
SPS IPC Drives
28-30 novembre 2017
Norimberga, Germania
www.mesago.de/en/SPS/
Samumetal
1-3 febbraio 2018
Pordenone
www.samuexpo.com/samumetal
Fornitore Offresi
15-17 febbraio 2018
Erba (CO)
www.fornitoreoffresi.com
Mecspe
22-24 marzo 2018
Parma
www.mecspe.com
CeMAT
23-27 aprile 2018
Hannover, Germania
www.cemat.de
Hannover Messe
23-27 aprile 2018
Hannover, Germania
www.hannovermesse.de
BIE - Brescia Industrial Exhibition
17-19 maggio 2018
Brescia
www.fierabie.com
Ipack-Ima
29 maggio - 1 giugno 2018
Milano
www.ipack-ima.com
Plast
29 maggio - 1 giugno 2018
Milano
www.plastonline.org
Additive Manufacturing Europe
26-28 giugno 2018
Amsterdam, Paesi Bassi
www.amshow-europe.com
SPS IPC DRIVES 2017
In Germania le tecnologie
d’avanguardia
per l’automazione
Anche nel 2017 SPS IPC Drives si
presenta come fiera specialistica
leader in Europa per l’automazione
elettrica. Oltre 1.650 fornitori
di automazione da tutto il mondo
saranno presenti a Norimberga
dal 28 al 30 novembre 2017. Oltre
ai rinomati key player del settore,
numerose giovani aziende presentano
i loro prodotti e soluzioni,
nonché le innovazioni e le tendenze
d’avanguardia. Esse forniscono ai
visitatori una panoramica completa
sia sui singoli componenti che sulle
soluzioni complete dell’automazione
elettrica.
A SPS IPC Drives i visitatori da
tutto il mondo beneficiano di una
vasta gamma di informazioni e
dell’accesso diretto alle ultime
offerte dell’automazione. L’analisi
della scorsa manifestazione riferita
all’Europa rivela che dei 63.291
visitatori totali, 1.441 provenivano
dall’Italia.
Il tema Industria 4.0 è anche un
argomento principale della SPS
IPC Drives 2017. Nell’era della trasformazione
digitale, i due settori IT
e automazione stanno crescendo
di pari passo e questo si rifletterà
sulla SPS IPC Drives. Oltre
alle speciali aree espositive e agli
interventi tematici, alcuni espositori
mostreranno anche diversi prodotti
ed esempi applicativi sulla trasformazione
digitale.
Al tema software e IT nella produzione
è dedicato quest’anno il
padiglione 6. Qui si possono vedere
argomenti come Web Services,
sviluppo/progettazione virtuale del
prodotto, piattaforme di business
digitali, tecnologie IT/OT, Fog/Edge
e Cloud-Computing, e molto altro
ancora.
Presso lo stand collettivo e il forum
“Automation meets IT” nel padiglione
6, le aziende presentano
soluzioni digitali sulla scia di Industria
4.0. Lo stand collettivo “MES
goes Automation” mostra come,
con l’impiego del MES, vengono
ottimizzati i processi produttivi e
di elaborazione degli ordini. Il tema
della Cyber Security è stato ripreso
da numerosi fornitori anche nel
2017. Essi dimostrano visivamente
nei loro stand, come le aziende
possono proteggersi dagli attacchi
informatici.
Presso ulteriori stand collettivi i
visitatori avranno la possibilità di
farsi consigliare dagli espositori
per acquisire un quadro completo
su argomenti specifici: “Centro
AMA per sensoristica, tecnica di
misura e di collaudo” nel padiglione
4A, “VDMA Elaborazione
industriale delle immagini” nel
padiglione 3A nonché “wireless
in automation” nel padiglione 10.
32 La Subfornitura - n.3 2017
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MATERIALI
POLIMERI AD ELEVATE PRESTAZIONI
In occasione dell’ultima
edizione di Mecspe,
Ensinger ha illustrato
le innovazioni della sua
offerta: semilavorati
plastici e servizi per
lavorazioni meccaniche
avanzate, oltre a filamenti
ad alte prestazioni
per stampanti 3D.
Semilavorati e servizi
per una meccanica
d’avanguardia
Dai semilavorati plastici per la
meccanica ai servizi di prelavorazione
per semplificare la
produzione a disegno, fino ai filamenti
per la stampa 3D. L’ultima edizione di
Mecspe ha rappresentato l’occasione
per approfondire le novità dell’offerta
di Ensinger, il gruppo tedesco specialista
nella fornitura di materiali plastici
ad elevate prestazioni e profili per il
taglio termico per finestre e facciate
continue e presente in Italia con una
filiale dal 1991.
SOLUZIONI PER APPLICAZIONI
CON ALTA RESISTENZA MECCANICA
Ensinger ha presentato a Mecspe
2017 la gamma di semilavorati plastici
TECA ® e i servizi dedicati agli
operatori della meccanica.
La gamma Teca permette di realizzare
applicazioni con resistenza meccanica
elevata, senza lubrificazione esterna
e, rispetto alle soluzioni in metallo,
consente di alleggerire il sistema macchina
in virtù dell’eccellente rapporto
prestazioni/peso e all’ottimale resistenza
alla corrosione. “Il magazzino
di Olcella di Busto Garolfo (MI), che
si estende su una superficie di circa
5.000 m², è fornito di lastre, barre
tonde e barre forate disponibili in una
varietà di formati adatti alla realizzazione
di componenti macchina, guide,
ingranaggi e altri particolari anche di
dimensioni ragguardevoli”, dichiara
Flavio Granato, Technical Manager di
Ensinger Italia. “I materiali sono prodotti
e ottimizzati in modo da essere
lavorati facilmente tramite asportazione
di truciolo. Inoltre, grazie alle
basse tensioni interne e all’eccezionale
lavorabilità è altresì possibile realizzare
componenti di forma complessa”.
Recentemente l’offerta Ensinger si
è ampliata anche ai filamenti per
stampanti 3D, ultima generazione di
materiali tecnoplastici per le nuove
tecnologie di prototipazione rapida.
In particolare Ensinger, tra i primi al
mondo, propone per il comparto 3D
materiali come PPSU, PEI, PVDF e
PEEK.
Oltre ai materiali, l’azienda offre servizi
e pre-lavorazioni in grado di semplificare
e ottimizzare la produzione
dei particolari a disegno. “Il reparto
di Conversion Service può infatti rendere
i semilavorati pronti all’uso su
macchine CNC tramite operazioni di
taglio, piallatura, calibratura, rettifica
o, all’occorrenza, eseguire trattamenti
termici aggiuntivi”, specifica Granato.
34 La Subfornitura - n.3 2017
www.interprogettied.com
L’utilizzo di materiali pre-lavorati con
superfici prefinite, infatti, velocizza le
operazioni di piazzamento macchina,
riduce i tempi di lavorazione e,
nel contempo, minimizza il rischio di
deformazioni sui particolari finiti. Non
ultimo, grazie ai prefiniti si riduce la
necessità di macchinari complementari,
limitando altresì gli scarti. La preparazione
del materiale si conclude con
un accurato imballaggio e consegne
rapide e puntali, grazie a una rete logistica
capillare e affidabile. A completamento
dell’offerta, Ensinger mette
a disposizione, oltre al quotidiano
supporto commerciale e post-vendita,
un servizio dedicato alla consulenza
tecnica finalizzato all’analisi applicativa
e la scelta del materiale, nonché
all’assistenza sulla correttezza delle
modalità di lavorazione.
IL NUOVO REPARTO PER I SERVIZI
DI PRE-LAVORAZIONE
Il nuovo reparto Conversion Service di
Ensinger propone specifiche lavorazioni
delle superfici e servizi accessori
in grado di semplificare l’utilizzo dei
semilavorati per le lavorazioni meccaniche
e ottimizzando le procedure di
produzione dei particolari a disegno.
I servizi di pre-lavorazione offerti dal
nuovo reparto consistono in operazioni
di taglio, piallatura, rettifica e
profilatura, oltre a trattamenti termici
intermedi dei prodotti semilavorati,
utili sia per la realizzazione di prototipi
che per produzioni su larga scala.
Per queste pre-lavorazioni Ensinger
utilizza un parco macchine ad alta
tecnologia che consente di eseguire:
taglio di lastre con spessore da 0,5 a
200 mm; taglio di tondi con diametro
da 4 a 600 mm; piallatura di lastre con
spessore da 6 a 200 mm, larghezza
massima 1000 mm; lavorazione in
squadra di listelli rettangolari; calibratura
tondi con diametro da 8 a
50 mm; rettifica centesimale di tondi
dal diametro 2 al 90 mm; trattamenti
termici su materiali plastici sino a 3
m di lunghezza.
In tutti i casi, possono essere mantenuti
campi di tolleranza stringenti:
I servizi di
pre-lavorazione
offerti dal
nuovo reparto
Conversion
Service consistono
in operazioni di
taglio, piallatura,
rettifica e
profilatura, oltre
a trattamenti
termici intermedi
dei prodotti
semilavorati
1 mm sul taglio lastre, 0,4 mm in
piallatura (con possibilità di 0,2 mm
se richiesta dal cliente), 0,2 mm nella
calibratura tondi.
Qualora fosse necessario detensionare
il materiale per una migliore stabilità
dimensionale durante la lavorazione,
Ensinger mette a disposizione dei
trattamenti termici aggiuntivi, nonché
ottimizzati per ciascun polimero, che
consentono di migliorare anche le
proprietà meccaniche.
Oltre al consueto servizio di consulenza
tecnica per la scelta applicativa dei
materiali, Ensinger aggiunge da oggi
anche l’assistenza dedicata alla messa
a punto dei parametri di lavorazione più
adatti per la fresatura e la tornitura dei
materiali plastici presenti in gamma.
Il Conversion Service offre ai trasformatori
di materiali plastici per asportazione
di truciolo una serie di vantaggi
importanti. La lunga esperienza Ensinger
– accanto alla profonda conoscenza
di materiali, processi produttivi e
possibili criticità – consente infatti di
poter contare su procedure rigorose
applicate anche alle operazioni più
semplici, garantendo sempre il miglior
risultato.
Grazie alla possibilità di acquistare
semilavorati plastici pronti per essere
messi in macchina e lavorati e alla
disponibilità di formati e superfici
personalizzabili, tutte le operazioni
di preparazione possono essere
notevolmente semplificate. Inoltre,
vengono eliminate attrezzature quali
taglierine, pialle, sistemi di aspirazione
e le relative operazioni di stoccaggio
e movimentazione di materiali ingombranti,
risparmiando così il tempo
prezioso degli operatori e generando
altresì una riduzione significativa dei
costi di investimento.
“Anche un semplice blocchetto di plastica
si può trasformare in un componente
ad alta tecnologia”, spiega Flavio
Granato. “Grazie alla preparazione
accurata di ogni singolo pezzo tramite
procedimenti di taglio, lavorazione
delle superfici e riduzione delle tolleranze
dimensionali che consentono di
ottenere eccellenti finiture, il trasformatore
può beneficiare di un processo
di lavoro più rapido e lineare rispetto
a quello che parte da un semilavorato
grezzo”.
Tramite ordini dedicati ad ogni singola
commessa, il cliente può contare
sull’ulteriore garanzia di una maggiore
tracciabilità del prodotto acquistato.
Infine, la gestione di eventuali scarti
di produzione è notevolmente agevolata
e ridotta, con minori costi di
smaltimento.
www.interprogettied.com n.3 2017 - La Subfornitura 35
MATERIALI
FILAMENTI AD ELEVATE
PRESTAZIONI PER LA STAMPA 3D
Ensinger punta da sempre su un‘offerta
prodotti diversificata che include materiali,
tecnologie, metodi di produzione e
applicazioni, in risposta alle molteplici
esigenze di mercato. Mecspe 2017
è stata l’occasione di presentare un
nuovo ambito di ricerca: la prototipazione
rapida da filamento, un mercato
che in pochi anni ha registrato una
crescita esponenziale.
Nel panorama della stampa 3D esistono
varie tecnologie con risultati diversi per
proprietà meccaniche e finiture. Ensinger
sta lavorando su più fronti, focalizzandosi
però principalmente sulla tecnologia
a fusione di filamento – FFF Fused Filament
Fabrication – un processo additivo
nel quale l’oggetto è costruito strato
dopo strato partendo dalla base e che
prospetta uno sviluppo particolarmente
interessante per le materie termoplastiche
ad elevate prestazioni
I filamenti, prodotti dalla divisione Profili
e Tubi industriali di Ensinger, trovano
utilizzo nella produzione di oggetti in
piccoli lotti, per applicazioni speciali
o prototipi. Grazie alla cinquantennale
esperienza nel campo dell’estrusione
di materie plastiche, i clienti possono
Le bobine
di filamenti
del partner
Simona,
in bio-polimero
PLA colorato
e in PETG
trasparente
(Foto Simona AG)
I nuovi filamenti
Ensinger trovano
utilizzo nella
produzione di
oggetti
in piccoli lotti,
per applicazioni
speciali o prototipi
(Foto Ensinger)
contare sulla consueta qualità Ensinger
anche per questa nuova linea di prodotti.
Come per gli altri articoli, la materia
prima utilizzata è preparata dalla Divisione
interna di compounding Ensinger
in stretta collaborazione con diversi
partner e per questo può anche essere
personalizzata in risposta a richieste
specifiche. I filamenti sono stati messi
a punto per garantire un risultato di
stampa ottimale, anche nel caso di forme
complesse. Per questo motivo, la produzione
si avvale di standard di elevata
precisione, con un controllo dimensionale
costante che consente di ottenere
filamenti con tolleranze di diametro di
±0.05 mm. Viene inoltre garantito un
attento controllo dell’umidità grazie a
operazioni di essiccazione dei materiali
e successivo confezionamento ermetico
con materiale assorbente e barriera in
film composito rivestito di alluminio.
Grazie alla collaborazione con diversi
produttori di stampanti 3D, i filamenti
possono essere usati in stampanti ad
elevate prestazioni come quelle prodotte
da Apiumtec, Roboze, GEWO
Feinmechanik e altri.
La gamma completa di filamenti in
bobina include: Tecapeek (PEEK) ø1,75
/ 2,85 ±0,05mm; Tecapeek MT (PEEK
medicale) ø1,75 ±0,05mm; Tecapei
(PEI) ø1,75 ±0,05mm; Tecason S (PSU),
Tecason P (PPSU) e Tecason E (PESU)
ø1,75 ±0,05mm; Tecaflon (PVDF) ø1,75
±0,05mm; Tecamid 12 (PA 12) ELS
ø1,75 ±0,05mm; Tecablend ABS+PC
natural (Blend) ø1,75 ±0,05mm; Tecaform
AH SD (POM antistatico) ø1,75
±0,05mm.
A Parma Ensinger ha presentato - oltre
ai materiali plastici ad altre prestazioni
in bobina - anche alcuni particolari
finiti realizzati con la tecnologia FFF e
successivamente lavorati sulle superfici
funzionali dalla Divisione Machined
Parts di Ensinger GmbH.
Sono stati esposti, infine, i filamenti in
bobina realizzati dal partner Simona
AG, che produce materiali come il biopolimero
PLA (polilattato) in diversi
colori e il PETG trasparente (polietilene
tereftalato), completando in questo
modo la proposta Ensinger con materiali
di consumo per stampa 3D.
36 La Subfornitura - n.3 2017 www.interprogettied.com
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tecnologica ad essi dedicata.
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alimentari, illustra le reali innovazioni,
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esperti dei diversi comparti del settore.
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prodotto alimentare.
La Subfornitura, la rivista che presenta
l'attuale realtà della lavorazione
per conto terzi, i cui protagonisti
hanno acquisito una maggiore specializzazione
e collaborano con il
committente per la messa a punto
del prodotto finito.
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SOFTWARE
MISURAZIONI 3D
Ispezione dimensionale e scansione su CAD
Creaform, leader internazionale nelle soluzioni di misurazione 3D
portatili e nei servizi di ingegneria, ha annunciato a maggio il lancio
della sua ultima versione della piattaforma software 3D VXelements
6.0, aumentando la sinergia tra hardware e software, facilitando così
il lavoro degli operatori, per i più svariati utilizzi: reverse engineering,
prototipizzazione rapida e ispezione dimensionale. Di seguito alcune
delle novità introdotte nei due moduli VXInspect e VXModel.
VXinspect - Modulo software di ispezione dimensionale
• Misurazione con “tastatura ottica” mediante l’utilizzo di MaxSHOT
Next: gli utenti possono estrarre automaticamente entità dai target e
combinare i dati della scansione con quelli della misurazione mediante
“tastatura ottica” ottenendo misurazioni e risultati più affidabili. È possibile
inoltre ottenere una mappa a colori dal modello di fotogrammetria
comparandolo con il file CAD con un semplice clic del mouse.
• Ispezione ed elaborazione dati di scansioni più rapidi: La nuova
versione di VXelements prevede metodi di allineamento più semplici
e che si adattano maggiormente alla superficie oltre che un’interattività
e una visualizzazione più chiara e intutiva delle funzioni
permettendo agli operatori di lavorare in modo rapido e ottimale.
VXmodel - Modulo software scansione su CAD
• Interfacciabilità con Solid Edge: con un semplice clic, gli utenti possono
ora trasferire dati da VXmodel direttamente ad un software partner,
come Solidworks, Autodesk Inventor e ora Solid Edge, offrendo una
notevole flessibilità ed integrazione nei flussi di lavoro per gli utenti.
• Ottimizzazione dell’allineamento: consente la gestione semplificata
del relativo processo di allineamento per progetti con più file STL.
“Gli algoritmi VXelements semplificano decisamente l’utilizzo del
software soprattutto in campo metrologico. Gli utilizzatori possono
accedere ad un’ampia gamma di nuove funzioni che permettono di
ottenere benefici e migliorie in termini di produttività, tempistiche
e costi operativi”, ha spiegato Daniel Brown, direttore gestione
prodotti di Creaform. “Le nuove capacità del software e i miglioramenti
apportati ai moduli VXinspect e VXmodel rispondono alle
esigenze del settore, che richiede risultati altamente accurati, in
termini di flussi di lavoro di ispezione e di progettazione. Siamo
entusiasti di poter offrire agli operatori prestazioni molto performanti
e una fotogrammetria di facile utilizzo, in modo che possano
essere soddisfatti e fiduciosi di riscontrare che i risultati ottenuti
soddisfino le loro aspettative e quelle richieste dai loro clienti”.
PROGETTAZIONE
Finitura globale
DP Technology, società innovatrice nel settore
del CAM, ha annunciato il rilascio di Esprit ®
2017, l’ultima versione del suo pioneristico
prodotto di punta. Esprit 2017 consente di
realizzare processi di lavorazione più smart,
più semplici e più veloci grazie a un percorso
utensile avanzato, a un controllo utente
semplificato e a una più rapida capacità di
elaborazione.
Esprit 2017 offre un nuovo ciclo di finitura globale
a 3 assi che rappresenta una soluzione
completa per la fresatura di parti geometricamente
complesse. La finitura globale ottimizza
la lavorazione scegliendo il percorso utensile
più adatto a parti complesse sulla base di
un’analisi del modello e di un unico angolo
di soglia. Per le pareti si utilizzano passate
a Z costante, mentre per le superfici piane
passate con offset dal bordo con una logica
sofisticata che dà priorità alla continuità del
percorso dell’utensile tra aree ripide e piane
per una finitura più uniforme. Un’opzione che
consente di risparmiare tempo è quella che
costruisce il percorso dell’utensile in modo
tale da eseguire la lavorazione su aperture
e fori nel modello CAD senza interrompere o
ritrarre l’utensile.
Una riprogettazione delle funzioni di sfacciatura
di Esprit riduce drasticamente il numero
di passaggi necessari a sfacciare una parte.
Informazioni aggiornate sulla forma del materiale
residuo sono ora incorporate nella
sfacciatura, nel pocketing e nella contornatura
per una programmazione più veloce e
affidabile. Il motore di automazione di Esprit
2017 è stato sottoposto a refactoring per
ridurre significativamente i tempi di calcolo
da minuti a secondi per le operazioni di sfacciatura,
pocketing e contornatura. Lo stesso
refactoring è stato applicato alla sgrossatura
a 3 assi di Esprit per calcolare il materiale
residuo in tempi significativamente inferiori,
anche su parti complesse. I profili più difficili
nelle parti lavorate a elettroerosione a filo
sono ora tagliati in maniera più efficiente grazie
al supporto ai profili aperti nel pocketing
a elettroerosione. Quando un profilo è pieno
di aperture piccole o con forme strane, con
Esprit 2017 è possibile programmare il filo in
modo che ignori tali aperture, per eseguire
successivamente un ciclo di polverizzazione
dedicato a rimuovere le piccole tasche di
materiale residuo.
38 La Subfornitura - n.3 2017
www.interprogettied.com
SICUREZZA
ACCESSORI
Occhiali protettivi sicuri e confortevoli
Distributore globale di prodotti di elettronica
e manutenzione, RS Components ha presentato
una serie di occhiali protettivi SecureFit prodotti da 3M,
azienda leader nel settore. Combinando le caratteristiche
migliori delle serie 200 e 400 con nuovi vantaggi funzionali
ed ergonomici, la nuova linea SecureFit 600 è progettata per
garantire comodità, vestibilità e visibilità ai massimi livelli.
I nuovi modelli sono dotati della tecnologia PDT (Pressure
Diffusion Temple) di 3M che rende gli occhiali confortevoli
per l’intera giornata, pur mantenendoli saldamente in posizione.
Realizzata utilizzando una combinazione di tipologie e
strutture facciali, la tecnologia PDT regola la forza in base alla
dimensione del capo per assicurare una pressione ottimale
e una calzata che risulti sicura e confortevole per una vasta
platea di utilizzatori. In questo modo la taglia unica garantisce
il massimo comfort per ogni misura di capo. Il design sottile
e flessibile è ideale per l’uso combinato con le cuffie auricolari
protettive 3M (con perdita di attenuazione minima) e con
respiratori monouso o riutilizzabili.
La gamma, composta da 11
modelli, offre diverse opzioni,
tra cui lenti in policarbonato
colorate (trasparenti, grigio e
ambra), rivestimenti antigraffio
cinque volte più resistenti dei
tradizionali rivestimenti rigidi 3M, per
una maggiore visibilità e durata e rivestimenti
anti-appannamento 3M Scotchgard.
Tra le altre opzioni figurano: lenti (IR) per saldatura, tra cui
tre tipi di lenti per la saldatura elettrica, la saldatura a gas e
il taglio con torcia; lenti polarizzate che proteggono dai raggi
UV (assorbono il 99,9% dei raggi UVA e UVB e sono conformi
ai requisiti della norma EN 166:2001), impediscono l’abbagliamento
orizzontale e riducono la luce solare, e un innovativo
inserto in schiuma sostituibile per impedire la penetrazione
di corpi estranei.
La gamma SecureFit 600 soddisfa e supera i requisiti dei
test supplementari per le marcature K (test per la resistenza
all’abrasione da particelle fini) e N (le lenti devono resistere
all’appannamento per 8 secondi) della norma EN 166:2001 per
gli occhiali di protezione standard.
RS estenderà anche l’attuale gamma di prodotti della serie
SecureFit 400, inserendo occhiali da lettura di sicurezza.
APPARECCHIATURE
Dispositivi di sicurezza multifunzione
Tritecnica presenta i nuovi dispositivi
di sicurezza multifunzione Euchner
MGB che costituiscono la naturale
evoluzione dei dispositivi della serie
MGB, che sono ormai uno standard
riconosciuto a livello globale e rappresentano
lo stato dell’arte di questo tipo
di apparecchiature. La nuova famiglia
MGB2 è stata sviluppata con l’intento
di affiancare le versioni già esistenti,
ampliandone le possibili funzioni e
rendendo il sistema assolutamente
flessibile e personalizzabile, in modo
semplice e veloce. Sarà quindi possibile
integrare tutte le funzioni legate
al controllo dei ripari di sicurezza in
un unico dispositivo.
Per semplificarne ulteriormente l’integrazione
in sistemi di automazione
di alto livello, i sistemi MGB2 sono
equipaggiati con il nuovo modulo
MBM, che permette il collegamento
diretto al Bus Profinet ed utilizza
il protocollo Profisafe, rendendo
così possibile anche la gestione dei
segnali di sicurezza. Questo modulo è
collegabile sia direttamente al modulo
elettronico del sistema MGB2, sia
tramite cavo, permettendo così il
montaggio remoto di più di un dispositivo
della serie.
I dispositivi modulari MGB2 possono
inoltre venir equipaggiati con
diverse combinazioni di attuatori e
per diversi tipi di funzioni aggiuntive
rispetto a quelle classiche di
interblocco e blocco di sicurezza in
Ple secondo ISO 13849. Ogni modulo
è facilmente sostituibile in qualsiasi
momento, anche durante il funzionamento,
permettendo così di variare le
modalità di esercizio o di effettuare
riparazioni di parti danneggiate in
modo estremamente veloce, con una
drastica riduzione dei tempi di fermo
macchina.
Come i sistemi della precedente serie
MGB, anche i nuovi MGB2 sono realizzati
in una robusta custodia adatta
all’impiego in ambienti
industriali e possono venir
utilizzati come riscontro di arresto dei
ripari, grazie alla particolare conformazione
e resistenza della piastra di
fissaggio integrata. Sono inoltre idonei
per il controllo di porte scorrevoli
o incernierate e, grazie alla forza di
trattenimento del blocco di 2000 N,
possono venir impiegati per prevenire
l’apertura indesiderata dei ripari di
sicurezza come richiesto dalla norma
ISO 14119, quali dispositivi a transponder
ad alto livello di codifica.
www.interprogettied.com n.3 2017 - La Subfornitura 39
COMPONENTI
GIUNTI DI PRECISIONE
Soddisfacenti
le impressioni e i risultati
raccolti da R+W Italia
all’ultima edizione
parmense di SPS IPC
Drives. In evidenza i giunti
per applicazioni ad alta
dinamica e le soluzioni
on line a disposizione
del progettista.
Prodotti e servizi 4.0
a supporto del progettista
Giunta alla settima edizione, SPS
IPC Drives Italia, corrispettivo
dell’omonima fiera di Norimberga,
che si è svolta a Parma lo scorso
maggio, si riconferma come principale
manifestazione per l’automazione industriale
nel nostro Paese. 738 espositori
(il 16% in più sul 2016) e oltre 33.000
visitatori, il 15% in più rispetto all’anno
precedente, costituiscono il nuovo record
da battere per l’evento, ormai un consolidato
punto di riferimento per le aziende
che producono o utilizzano soluzioni per
l’automazione.
Non poteva mancare anche quest’anno
R+W Italia, filiale italiana della multinazionale
tedesca R+W GmbH, leader
nella produzione di giunti di precisione
per automazione meccanica, alberi di
trasmissione e limitatori di coppia a sfere
di precisione.
Marco Benvenuti, Responsabile Marketing
dell’azienda, ci ha descritto le sue
impressioni riguardo alla partecipazione
dell’azienda alla fiera.
La Subfornitura - Sig. Benvenuti, com’è
andata questa edizione, in termini di
numero di visitatori, sia conoscenze consolidate,
sia nuovi contatti?
R. - Possiamo considerarci decisamente
soddisfatti dell’affluenza, che ha ulteriormente
migliorato i risultati di un 2016 già
notevole con un +50% di visitatori. Tecnici
e commerciali hanno potuto incontrare,
Marco Benvenuti,
Responsabile
Marketing
di R+W Italia
Il Ceo Massimiiano
Butera
oltre ad una buona parte dei clienti attivi,
anche un numero ragguardevole di nuovi
contatti, o di clienti che, pur conoscendo
R+W, hanno scoperto soluzioni che non
avevano ancora considerato. E naturalmente
siamo stati molto contenti del considerevole
afflusso di studenti, giornalisti
e persone incuriosite dalla tecnologia, il
cui interesse per le nostre produzioni ci dà
sempre soddisfazione.
La Subfornitura - Quali
novità hanno maggiormente
attirato l’attenzione dei
visitatori?
R. - Quest’anno i visitatori
hanno avuto parecchie
conferme della costante
attenzione di R+W per l’innovazione
tecnologica. Oltre
ai nuovi giunti SP3 e SP6
per applicazioni ad alta dinamica, sono
state molto apprezzate anche le nuove
introduzioni a catalogo di soluzioni per
l’industria pesante.
Al di là dei prodotti, ha destato interesse
e curiosità anche la gamma, sempre più
completa, di “servizi 4.0”: soluzioni
gratuite on line che accompagnano il
progettista in ogni fase del suo lavoro
con i giunti. Dal programma di configurazione
per scegliere il giunto più
adatto, alla APP (novità di quest’anno)
per visionarlo a 360° e familiarizzare
con le sue applicazioni, all’inserimento
nel progetto di immagini in 2D e 3D
generate dal software CAD di R+W, i
servizi per facilitare il lavoro del progettista
sono sempre più apprezzati. Anche
il servizio tecnico e commerciale pre- e
post-vendita, da sempre fiore all’occhiello
di R+W, è ora accompagnato da
40 La Subfornitura - n.3 2017
www.interprogettied.com
interesse, dal punto informativo per i
piani del governo relativi all’Industria
4.0, all’area dedicata ai System Integrator,
hanno attirato il numero record
di visitatori che abbiamo visto in buona
parte anche al nostro stand. Non potremo
mancare quindi nemmeno nel 2018.
soluzioni digitali, dal tracking online per
sapere sempre dove si trova il proprio
ordine di giunti fino al momento della
consegna, alla chat per gli utenti del
sito aziendale, che permette di avere da
un interlocutore competente e disponibile
tutte le informazioni che possono
occorrere per facilitare il proprio lavoro.
Giunti di
precisione
R+W esposti
all’edizione 2017
di SPS Italia
Dal programma
di configurazione
per scegliere
il giunto più
adatto, alla APP
per visionarlo
a 360°: tanti
i servizi 4.0
illustrati in fiera
dall’azienda
La Subfornitura - L’azienda è conosciuta
per l’abilità e rapidità con la quale
realizza soluzioni su misura per esigenze
anche complesse. Ci sono stati visitatori
che hanno richiesto questa vostra
competenza?
R. - Oltre ai nuovi visitatori, che hanno
scoperto con piacere che oltre alla gamma
molto ampia di prodotti a catalogo offriamo
anche soluzioni “su misura”, in fiera
abbiamo incontrato numerosi clienti che
hanno già avuto modo di apprezzare la
nostra flessibilità. Aziende che sanno di
poter sempre contare sul nostro aiuto
per qualsiasi soluzione richiedano le loro
esigenze.
La Subfornitura - Il successo di questa
edizione lascia quindi presagire una
vostra presenza anche all’ottavo appuntamento
con SPS nel 2018?
R. - Il dinamismo degli organizzatori
invoglia sicuramente a partecipare: l’area
espositiva più ampia e il layout con
due ingressi ha permesso quest’anno un
afflusso ancor meglio distribuito nell’arco
delle giornate. I progetti speciali di grande
La Subfornitura - Oltre al punto informativo,
anche convegni, aree tematiche
e APP di SPS hanno richiamato il tema
dell’Industria 4.0. Come vi ponete nei
confronti di questa importante evoluzione?
R. - Il concetto di Industria 4.0 è nato
in Germania; come filiale di un’azienda
tedesca non possiamo esimerci dal
prestarvi attenzione! Sul territorio italiano
svolgiamo attività di distribuzione
e consulenza tecnica e commerciale,
quindi non strettamente industriale, ma
siamo consapevoli delle esigenze sempre
più complesse delle industrie clienti:
per questo proponiamo soluzioni con
accorgimenti progettuali che le rendono
ideali per le realtà che perseguono gli
obiettivi di Industria 4.0. Dalla riduzione
del peso a parità di prestazioni alle
necessità di manutenzione pressoché
azzerate, alla durata praticamente infinita,
i nostri componenti si integrano
perfettamente in sistemi complessi. Allo
stesso tempo sono sorprendentemente
semplici in rapporto alle situazioni che
contribuiscono a gestire, e proprio per
questo non interferiscono nei processi
di comunicazione fra macchine, autodiagnosi
e manutenzione predittiva che
caratterizzano le realtà più avanzate nel
percorso verso la smart factory. Oltre a
fornire “servizi 4.0”, quindi, realizziamo
prodotti decisamente “4.0
ready”: questo vale naturalmente
per i prodotti
a catalogo e a maggior
ragione per le soluzioni
custom. Per questo ci
troviamo a nostro agio
in eventi incentrati su
questi aspetti innovativi
e siamo in grado di
rispondere alle richieste
di chi fa dell’Industria 4.0 il proprio
modello di impresa.
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COMPONENTI
TRASMISSIONE DI POTENZA
Servogiunti ad elevate prestazioni
Mayr® Power Transmission offre un
ampio spettro di servogiunti di trasmissione
senza gioco, a elevate prestazioni,
allargando sempre più i modelli disponibili.
Inoltre, nuovi e innovativi processi di
produzione assicurano prezzi favorevoli
e brevi tempi di consegna. L’azienda si
distingue anche per soluzioni diversificate,
orientate al futuro con i freni
di sicurezza e con i limitatori contro il
sovraccarico. Per i clienti, ciò significa
ottenere soluzioni per trasmissioni di
potenza di elevata qualità da un unico
fornitore.
I giunti di trasmissione negli assi servocomandati
sono soggetti a requisiti completamente
differenti in base all’applicazione.
Per questo motivo, Mayr Power Transmission
offre un portafoglio prodotti ampio
e maturo, caratterizzato da servogiunti
con soffietti in acciaio, ad elastomero e a
pacchi lamellari. Recentemente, l’azienda
ha esteso la sua offerta con diversi nuovi
modelli di mozzi e di manicotti intermedi.
“Con la nostra grande varietà di versioni,
offriamo un ampio ventaglio di soluzioni
per ogni applicazione”, spiega Ralf Epple,
product manager presso Mayr Power
Transmission.
“Oggi, siamo in grado di fornire soluzioni
per tutti gli assi servocomandati in modo
semplice e rapido”. Il sistema modulare
intelligente consente inoltre un’elevata
disponibilità e brevi tempi di consegna
per i componenti standard. Intanto Mayr
Power Transmission si sta attrezzando
per il futuro, preparandosi a sfide sempre
più impegnative con innovativi metodi di
produzione e una movimentazione interna
ottimizzata. “Per i nostri clienti, ciò significa
una vasta selezione di servogiunti, brevi
tempi di consegna e prezzi favorevoli”.
Mayr è una delle principali aziende nel
campo della trasmissione meccanica
della potenza e – soprattutto quando deve
affrontare casi applicativi impegnativi
– può fare conto su un know-how consolidato
e su un’esperienza pluridecennale.
Nella sua gamma di prodotti high performance
dei servogiunti si possono superare
ampiamente i 20.000 giri/min.
Sulla base di questi concetti costruttivi,
le singole parti vengono prodotte con
grande precisione, garantendo una tolleranza
minima sulle dimensioni radiali e
assiali, procedendo alla bilanciatura finale
solo dopo essere state completamente
assemblate. Grazie al fatto che questi
prodotti – come tutte le altre esecuzioni
costruttive – devono essere precisi e funzionare
in modo affidabile, Mayr Power
Transmission esegue test estensivi su
tutti i giunti utilizzando moderni banchi di
prova nelle condizioni che si riscontrano
nelle reali applicazioni. Di conseguenza, è
garantita una qualità elevata e costante
dei prodotti.
MECCANICA
Giunti cardanici ad alta precisione
Ct Meca presenta la sua gamma
di giunti cardanici: questi componenti
permettono il collegamento
e la trasmissione tra
organi non allineati fra loro.
Rappresentano una soluzione
economica ed efficace in
termini di precisione e durata.
La scelta del giunto più adatto
va fatta tenendo conto della
potenza da trasmettere e della
velocità.
I giunti cardanici a forcella Ct
Meca della serie G (semplici)
e GD (doppi) hanno tolleranze
ristrette e offrono ottime prestazioni.
La tecnica di rettifica
rende possibile un preciso parallelismo
degli assi e delle singole
parti del giunto e ne garantisce
una lunga durata. Tutte le parti
a contatto sono temperate, rettificate
e lappate. Questi giunti
esistono anche in versione inox
(parti a contatto non temprate)
e sono particolarmente adatti ai
settori dell’industria alimentare
e farmaceutica in cui vigono
norme igienico sanitarie.
I giunti cardanici ad aghi Ct
Meca della serie H (semplici) e
HD (doppi) si differenziano dai
giunti a forcella per la presenza
nelle forcelle di una coppia
di cuscinetti a rullini lubrificati
a vita in cui ruotano i perni.
Ciò permette di ottenere una
maggiore velocità di rotazione
e un aumento della coppia trasmessa.
Per prolungare la durata di vita
di questi componenti si consiglia
l’utilizzo di coprigiunti:
dei manicotti di protezione che
permettono di evitare la dispersione
del lubrificante e al contempo
proteggono i giunti dai
contaminanti esterni.
Su richiesta sono disponibili
modifiche di forma e dimensione
dell’alesaggio e inoltre, per la
gamma di giunti telescopici, la
variazione della corsa a seconda
delle esigenze.
42 La Subfornitura - n.3 2017
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COMPONENTI
MINIMI RAGGI DI CURVATURA
Cavi di trasmissione dati
La nuova generazione di cavi trasmissione dati chainflex con il nuovo
conduttore in lega e un rivestimento esterno in TPE è ideale per raggi di
curvatura minimi fino a 4xd con una vita utile di oltre 40 milioni di corse.
La nuova lega dei conduttori a elevate prestazioni certificata Igus è la
soluzione per applicazioni veloci e altamente dinamiche con raggi ridotti a
partire da 15 millimetri. Essa rende uniche le nuove serie di cavi chainflex
CF298 e CF299, già disponibili a magazzino, ideali per sollecitazioni massime
con raggi estremamente contenuti.
Le applicazioni dinamiche con raggi di curvatura molto stretti rivelano
in tempi rapidi i limiti alle sollecitazioni meccaniche dei conduttori a fili
di rame nei comuni cavi. Pertanto Igus ha in programma nuove serie di
cavi trasmissione dati per spazi di installazione limitati. Numerosi test,
effettuati nel laboratorio di prova più ampio del settore da 2750 metri quadri,
dimostrano che i CF298 (non schermati) e i CF299 (schermati) sono ideali
per movimentazioni continue con raggi di curvatura fino a 4xd. Grazie a
queste famiglie, Igus è in grado di offrire al mercato il più piccolo fattore di
curvatura per cavi di trasmissione dati in applicazioni dinamiche in catene
portacavi. Ciò è reso possibile soprattutto dalla combinazione del nuovo
Agazzi PUB_AGAZZi 06/09/11 09.45 Pagina 1
materiale del conduttore in lega a elevate prestazioni e al rivestimento
esterno molto resistente alla flessione in TPE Igus, che evita crepe e rotture.
Il materiale del rivestimento offre inoltre la resistenza all’usura massima
in combinazione con le catene portacavi Igus. La nuova generazione di
cavi trasmissione dati Igus è ideale per movimenti corti e molto veloci, ad
esempio in robot d’asservimento o altre applicazioni di movimentazione
rapide. Inoltre, grazie alla sua resistenza ai raggi UV, alle basse temperature
e agli oli, è adatta per l’impiego in applicazioni sia indoor che outdoor. I cavi
delle due famiglie hanno superato la certificazione ISO Classe 1, pertanto
possono essere impiegati anche nelle camere asettiche. Test effettuati
nel laboratorio di Colonia evidenziano che i nuovi cavi trasmissione dati
resistono fino a 40 milioni di cicli. Pertanto, come per tutti i cavi chainflex,
anche in questo caso Igus garantisce una durata minima di 36 mesi. I CF298
e i CF299 sono disponibili fin da subito a magazzino in diverse configurazioni.
OFFICINA MECCANICA DI PRECISIONE
Qualità Professionalità Organizzazione Affidabilità
PRECISION MECHANICAL MACHINING
Quality Expertise Efficiency Reliability
3 Frese e centri di lavoro CNC
fino a 3000x820x720 mm
3 Alesatrice con tavola girevole
dim. 1550x1000x1200 mm
3 Torni a CNC - max Ø 940 mm
3 Rettifica universale
e tangenziale
3 Taglio LASER 3000 W
formato 3000x1500 mm
3 Reparto assemblaggi
meccanici
3 Sala metrologica di controllo
3 Ufficio Tecnico per
progettazione e sviluppo disegni
3 Carpenteria meccanica leggera
tramite la consociata FABER
Sede Principale/Headquarters
3 Operazioni complementari
di foratura, filettatura, stozzatura
Trattamenti di protezione
superficiale e termici
Sede Taglio Laser/Laser Cutting Branch
3 CNC milling machines and
machining centers up to
3000x820x720 mm
3 Rotary-table boring machine,
capacity 1550x1000x1200 mm
3 CNC Lathes - Turning Centers
machining diam. max 940 mm
3 Universal and Horizontal grinders
3 LASER cutting machine - 3000 W,
capacity range 3000x1500 mm
3 Mechanical assembly department
3 Metrological control room
3 Engineering Department for project
design and development
3 Light structural steelwork via the
subsidiary FABER
3 Additional drilling, threading and
slotting operations
Protective surface and thermal/heat
treatments
Produzione di: Macchine complete di CABLAGGI ELETTRICI E PNEUMATICI
ATTREZZATURE - GRUPPI e COMPONENTI MECCANICI
COSTRUZIONE PROTOTIPI - PICCOLE E MEDIE SERIE
Production: MACHINES complete with ELECTRICAL and PNEUMATIC SYSTEMS
EQUIPMENT - MECHANICAL ASSEMBLIES and COMPONENTS
PROTOTYPE MANUFACTURING – SMALL AND MEDIUM PRODUCTION LOTS
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COMPONENTI
A UNA CORONA DI SFERE
Cuscinetti obliqui
La gamma di cuscinetti SKF Explorer, che offrono
elevate prestazioni e lunga durata, ora comprende
anche cuscinetti obliqui a una corona di
sfere ottimizzati che offrono numerosi vantaggi
ai progettisti e agli operatori dei settori compressori
a vite, pompe e riduttori, che mirano
a ridurre i costi totali di possesso per queste
applicazioni attraverso l’aumento dell’affidabilità
e dell’efficienza energetica.
Grazie alla gabbia in ottone di nuova concezione,
che conferisce maggiore robustezza
e permette di ridurre i livelli di rumorosità e
vibrazioni, i nuovi cuscinetti obliqui con angolo
di contatto di 40° consentono di aumentare
considerevolmente le velocità limite fino al 30%,
rispetto ai tipi con design precedente.
La nuova geometria interna e la maggiore resistenza
del materiale permettono di ridurre le forze
di contatto della gabbia e di renderla più robusta,
assicurando maggiore tolleranza a carichi per urto
e vibrazioni e, al contempo, capacità per operare
a velocità notevolmente più elevate anche in
condizioni di esercizio gravose.
In aggiunta ai cuscinetti con angolo di contatto
di 40° riprogettato, è ora disponibile anche una
nuova variante con angolo di contatto di 25°,
che oltre a offrire un ulteriore aumento del
20% per la velocità limite, rispetto ai tipi con
angolo di 40°, può anche sopportare carichi
radiali più pesanti. La disposizione di contatto
sfere-gabbia consente temperature di esercizio
più basse e maggiore stabilità termica, nonché
una riduzione del 15% dei livelli di rumorosità e
vibrazioni per entrambe le varianti con angolo
di contatto di 40° e 25°. Sono disponibili anche
varianti schermate per applicazioni per cui
può risultare più difficile eseguire le attività
di manutenzione, che permettono di impedire
l’ingresso di agenti contaminanti nei cuscinetti
durante l’installazione e il funzionamento.
Le disposizioni che integrano un cuscinetto
con angolo di contatto di 40° per sopportare
il carico principale e uno con angolo di 25°
come cuscinetto di appoggio offrono maggiore
robustezza in applicazioni in cui i carichi assiali
agiscono essenzialmente in una direzione, con
conseguente prolungamento della durata di
esercizio.
I cuscinetti della classe SKF Explorer sono il
risultato di anni di attività di sviluppo e applicazione
delle competenze maturate in ambito
di progettazione di cuscinetti, tribologia, metallurgia,
lubrificazione e tecniche di lavorazione.
APPLICAZIONI INDUSTRIALI
Riduttori epicicloidali
Specialista nella produzione di riduttori,
motoriduttori e sistemi di azionamento, Bonfiglioli
lancia la serie 300M di riduttori epicicloidali
per applicazioni industriali.
Con i suoi stadi di riduzione ottimizzati, la
serie 300M è sinonimo di massime prestazioni
e di una densità di coppia più elevata a
parità di dimensioni compatte ed è disponibile
in 20 grandezze con una coppia di uscita
da 1,3 a 1,300 kNm. I riduttori epicicloidali
della serie 300M fino al 50% di coppia in
più a un elevato numero di cicli. La nuova
serie 300M di Bonfiglioli è completamente
intercambiabile con la nota serie di riduttori
epicicloidali 300 ed è configurabile in
versione con motore integrato, con motori
elettrici con standard IEC e NEMA e con
motori idraulici.
Opzionalmente, Bonfiglioli offre per l’intera
serie un sistema compatto di attacco motore
auto-ventilato che triplica le prestazioni
termiche. Questo sistema auto-ventilato è
robusto e si collega direttamente al motore
in modo affidabile, consentendo l’utilizzo
della piena potenza meccanica
senza necessità di ulteriori circuiti
di raffreddamento esterni.
Grazie al nuovo design la serie
300M assicura compattezza,
risparmi economici e un aumento
fino al 20% di durata e affidabilità. Con
l’attacco motore auto-ventilato integrato
opzionale, la nuova serie 300M consente
di risparmiare almeno una grandezza
di riduttore e rappresenta un’alternativa
eccezionale ai riduttori elicoidali. Inoltre
questa opzione integrata è eco-compatibile
in quanto non occorre alcun sistema di
raffreddamento esterno con olio o acqua.
Le tipiche industrie di applicazione sono
la movimentazione materiali, gru e argani,
l’industria mineraria, il recycling, la gestione
delle acque reflue, l’industria alimentare
e delle bevande, nonché numerose altre
industrie in cui è richiesta un’elevata densità
di coppia unitamente a un’ottimizzazione
degli spazi.
44 La Subfornitura - n.3 2017
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MACCHINE UTENSILI
LAVORAZIONI DI PRECISIONE
Centro di lavoro verticale a 5 assi
Durante il Forum annuale sugli stampi di Makino, svoltosi a
Kirchheim unter Teck, è stato presentato un nuovo centro
di lavoro verticale a 5 assi, D200Z. Qualità della superficie
e precisione superiori, grande compattezza e facile automazione
della produzione sono le caratteristiche chiave
del nuovo centro di lavoro D200Z, l’ultimo modello a 5 assi
della nota serie D di Makino.
Settori industriali: stampaggio plastica a iniezione (componenti
singoli e multipli), stampi multicavità, pezzi ad elevata
precisione, componenti medicali, ottici e di orologeria.
Applicazioni: lavorazioni a 5 assi, lavorazioni ad elevata
precisione, fresatura del metallo duro, superfici a specchio,
lavorazione degli elettrodi.
Le macchine Makino sono rinomate per la loro rigidità,
stabilità e precisione. La D200Z non fa eccezione con il
suo basamento di grande spessore, il supporto a 3 punti
e la colonna a basso centro di gravità. La configurazione
a Z dell’asse B si traduce in un effetto minimo del peso
del pezzo indipendentemente dal suo angolo di posizionamento.
Inoltre, la corsa ottimizzata e il loop di forza
minimizzato assicurano l’elevata rigidità. In combinazione
con il sofisticato controllo termico che assicura l’efficace
dissipazione del calore, la struttura rigida della macchina
rende possibile un elevato grado di precisione delle
lavorazioni.
La funzione intelligente GI-Smoothing, una funzione standard
dell’ultimo controllore numerico Professional 6 di
Makino, ottimizza il percorso quando le tolleranze CAM
sono troppo grezze per il taglio simultaneo a 5 assi, eliminando
quindi i segni indesiderati sulle superfici da lavorare
e raggiungendo una qualità della superficie eccellente.
L’incremento della precisione e della qualità della superficie
vengono ottenute senza compromettere la velocità
e la produttività. La D200Z offre un avanzamento rapido e
una velocità di taglio su X, Y, Z di 60.000 mm/min e accelerazioni
di 1,5 G sugli assi X e Y mentre di 2,0 G sull’asse
Z. Inoltre, nella tavola è integrato un sistema di serraggio
nel punto zero per ridurre i tempi di settaggio, permettendo
una riduzione del tempo di preparazione complessivo.
Grazie all’ultimo controllo numerico Professional 6 (PRO
6) di Makino, la D200Z è dotata di numerose funzioni
intelligenti per aumentarne la produttività. Il controllo
numerico è stato sviluppato per rispondere alle esigenze
dei clienti nell’ottica di ottenere processi di lavorazione
migliori grazie a una maggiore sicurezza, facilità d’uso,
affidabilità e produttività.
Tutto il miglioramento della produttività è accompagnato
da avanzate misure di sicurezza, grazie al Collision Safe
Guard, un avanzatissimo sistema di prevenzione delle
collisioni in tempo reale che è particolarmente importante
ed efficace nelle applicazioni a 5 assi. Statisticamente, la
causa più frequente del danneggiamento del mandrino è
la collisione. Gli errori umani nelle fasi d’uso, impostazione,
editazione, gestione degli utensili e serraggio sono
tra i principali fattori che possono causare la collisione
e rappresentano tutti errori che si verificano sulla macchina
stessa. La protezione contro le collisioni tiene in
considerazione delle reali condizioni di lavorazione per
prevenire le collisioni.
La macchina offre corse sugli assi X, Y e Z di 350 x 300
x 250 mm e può lavorare pezzi con diametro massimo di
300, altezza fino a 200 mm e peso di 75 kg. Tutto ciò con
un ingombro ultracompatto di 1.500 x 2.200 mm.
D200Z è pronta per la gestione dei pallet e dei pezzi con
una porta di esclusione del robot che facilita il percorso
verso l’automazione. È possibile integrare facilmente con la
macchina le soluzioni di automazione intelligente di Makino,
compresi i sistemi complessi con robot a 6 assi, nonché
sistemi di automazione standard disponibili sul mercato.
D200Z è stata costruita tenendo presenti sia la produttività
che la redditività. La macchina offre la soluzione migliore in
termini di adattabilità per affrontare le diverse richieste di
produzione, permettendo alla macchina stessa di crescere
con l’azienda. Oltre ai magazzini utensili standard ATC20,
ATC40 e a matrice, sono disponibili anche magazzini da
100 o 300 utensili per il retrofit. È possibile accedere sia
all’ATC20 standard che all’ATC40 a doppia capacità dalla
parte frontale e inserirli comodamente all’interno dello stesso
paraspruzzi, mantenendo ultracompatta la macchina.
Introdotto in Europa durante il Forum sugli stampi di Makino
nel gennaio scorso, l’ultimo membro della famiglia Serie
D è certamente una proposta interessante, in particolare
quando esistono elevate esigenze di qualità della superficie,
precisione, produttività e ingombro.
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UTENSILI
MECCATRONICA
Marcatori laser
In Italia, e precisamente ad Airasca (Torino), ha sede
uno dei 7 stabilimenti produttivi dell’Automotive di SKF,
business area specializzata nella produzione di diverse
tipologie di cuscinetti a sfera per mozzi ruota.
Qui vengono prodotti i componenti installati di serie sulle
vetture dei più prestigiosi marchi automobilistici del
mondo. La produzione è organizzata per linee integrate
di assemblaggio a flusso continuo. Lo stabilimento ha
circa 600 dipendenti.
Il sito di Airasca comprende inoltre il reparto Drive by
Wire, che sviluppa e produce soluzioni meccatroniche
per sistemi frenanti, sistemi sterzanti e di guida, ed il
magazzino centrale, in cui confluiscono le produzioni di
tutti gli stabilimenti SKF in Italia.
Le linee automatiche più all’avanguardia nella produzione
di mozzi di seconda generazione richiedono la marcatura
di codifiche Data Matrix sui singoli componenti assemblati:
“Questo è un requisito sempre più richiesto dai grandi
player del mercato Automotive. Anche noi produttori, utilizzando
il sistema Data Matrix, abbiamo una tracciabilità
completa e automatica durante le fasi dell’assemblaggio
in linea”, afferma l’ingegner Marco Sartorelli, direttore di
produzione dello stabilimento SKF di Airasca.
SKF non è nuova all’utilizzo di sistemi di marcatura laser.
“Su altre linee di produzione dello stabilimento, sono già
presenti sistemi di marcatura laser che utilizzano tecnologie
meno recenti. La tracciabilità diventa sempre più un
fattore cruciale della produzione della componentistica
automobilistica, e con clienti sempre più esigenti si è
reso necessario un upgrade nella tecnologia di marcatura
che ci permettesse di stare al passo col mercato. Per
questi motivi abbiamo scelto i sistemi di marcatura laser
Serie MD-X di Keyence che ci permettono di ottenere
un’elevata qualità di marcatura con tempi ciclo brevi.
In particolare”, prosegue Sartorelli, “sulle altre linee
di produzione abbiamo tipicamente dei tempi ciclo che
vanno da 10 a 13 secondi, mentre sulla linea in questione
il tempo ciclo richiesto era attorno agli 8 secondi. Quindi,
le tecnologie precedenti non ci avrebbe consentito di
raggiungere questo valore senza inficiare lo standard
qualitativo dei codici. Testare quella che inizialmente era
‘l’alternativa Keyence‘ ci ha aiutato a risolvere diversi
problemi che avevamo riscontrato in passato”.
Lo stabilimento SKF di Airasca utilizza da tempo anche
altri prodotti Keyence ai quali riconosce le stesse caratteristiche
di qualità e affidabilità. Soprattutto per quanto
riguarda i sistemi di visione che sono applicati sul 70%
delle applicazioni lungo tutto il processo produttivo: dall’orientamento
ai controlli qualitativi di presenza o assenza
di determinate caratteristiche dei pezzi (per esempio di
fori o lavorazioni).
I marcatori laser Serie MD-X di Keyence sono dotati di
un nuovo oscillatore ibrido in cui si trovano riuniti i punti
di forza dei laser YVO4 e di quelli a fibra. Essi consentono
marcature di alta qualità e ad alta velocità, su un
ampio range di prodotti e su diversi tipi di materiali, dalla
marcatura leggera su resina a quella ad alta potenza su
metallo, rispondendo alle più svariate esigenze industriali.
La distanza focale totalmente automatica consente di
marcare superfici con altezze differenti senza nessun
intervento di aggiustamento del fuoco. La tecnologia
3D, tipica dei marcatori Keyence, permette di marcare
forme non piane (dai cilindri ai componenti con geometrie
complesse). La Serie MD-X ha una classificazione
involucro IP64 che garantisce una totale resistenza alle
condizioni ambientali industriali evitando la tradizionale
manutenzione e pulizia filtri, necessità questa totalmente
assente sulla testa di marcatura del marcatore MD-X.
Il modello scelto da SKF è l’MD-X1500 che ha una potenza
di 25kW. Questa taglia di potenza, unita alla tecnologia
ibrida, consente di eseguire marcature più veloci con
alti livelli qualitativi. La potenza di picco di 200 kW e
l’ampiezza degli impulsi di soli 4 ns surclassano i tradizionali
laser YVO4 minimizzando gli effetti che il calore
può avere sull’oggetto e che vanno ad inficiare la qualità
di marcatura. Questa caratteristica rende la serie MD-X
indicata anche sui materiali plastici.
In opzione, la testina di marcatura MD-X è anche in grado
di marcare e rileggere la marcatura appena eseguita
grazie ad una telecamera integrata. In questo modo è
possibile fare un controllo della marcatura senza usare
un dispositivo separato.
46 La Subfornitura - n.3 2017
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UTENSILI
INDUSTRIA AERONAUTICA
Mandrini per calettamento e serraggio
Nel 2016 gli stabilimenti della Pilatus Flugzeugwerke
AG hanno installato nuovi centri di lavoro per
l’asportazione di componenti strutturali in alluminio.
Al fine di ottenere, durante la fresatura ad alta
velocità, la qualità e la precisione della superficie
desiderate, i costruttori di aeromobili hanno impiegato
soluzioni globali di Haimer: diversi mandrini e
macchine per il calettamento e per la bilanciatura.
Quando un asportatore parla di volare, si riferisce
nella maggior parte dei casi ai trucioli. Questo
vale anche per la Pilatus Flugzeugwerke AG,
l’unico costruttore svizzero di aerei. Nella sede
principale di Stans tutto ruota attorno al tema
“volare”, specialmente in merito alla lavorazione
di parti strutturali. Pilatus ha investito nel
2016 in centri di lavoro d’avanguardia, al fine di
continuare a migliorare la qualità e l’efficienza
nella propria produzione. Gli elementi principali
di tale investimento sono rappresentati da due
sistemi di produzione flessibili automatizzati che
generano il massimo della qualità e un processo
di lavorazione sicuro.
Walter Duss, caporeparto per le lavorazioni meccaniche,
fa presente che è indispensabile avere
degli utensili finemente bilanciati. “L’equilibratura
dell’utensile completo mediante una macchina
bilanciatrice Haimer e l’uso dei mandrini Haimer
assicurano una lavorazione a vibrazioni ridotte e
delle superfici prive di segni generati da vibrazioni.
Inoltre, l’elevato runout prolunga notevolmente la
vita del naso mandrino e degli utensili”.
In base all’esperienza di Patrik Odermatt, team leader
per la lavorazione meccanica e per il Tool Shop,
si occupa da molto tempo degli utensili presso
Pilatus. I mandrini di alta qualità convengono, perché
offrono maggiore stabilità e un elevato runout.
Per questo motivo collabora da anni con Haimer di
Igenhausen. Utilizza i mandrini per calettamento e
i mandrini portapinza di precisione che si trovano
nel Tool Shop, il centro di gestione utensili interno
di Pilatus, insieme ai presetter, alle macchine di
calettamento e di bilanciatura.
“Abbiamo fatto esperienze positive con i prodotti
Haimer in termini di qualità, di rapporto qualità/
prezzo, consulenza e supporto, per questo” –
sostiene Odermatt – “abbiamo deciso di puntare
per i nostri nuovi centri di lavoro sulla tecnologia
di serraggio utensili di Haimer”.
Vengono impiegati esclusivamente utensili che
sono calettati nei mandrini per calettamento standard
di Haimer, in quelli Power ultracorti e lunghi e
nei Power Mini Shrink. Oppure serrati a mandrini
portapinza Power o a mandrini speciali portafresa.
L’ampia gamma di mandrini Haimer rappresenta
un argomento importante per Pilatus, poiché essa
lavora diversi componenti che hanno una parete
con lo spessore sottile fino a 1,2 mm e tasche
profonde. Inoltre, Haimer è andata incontro alle
esigenze particolari del cliente in merito all’interfaccia
del naso mandrino.
Per i nuovi centri di lavoro era necessario un
mandrino speciale HSK-A63-80. Haimer ha creato,
in accordo con Pilatus, una serie di mandrini per
questa interfaccia che poi sono divenuti parte della
produzione di serie.
Lo spirito innovativo di Haimer è dimostrato anche
dal brevetto per la sicurezza meccanica Data-Lock
per il chip RFID sui mandrini. Questa soluzione
utilizzata da Pilatus fa in modo che il supporto dati
resti fissato al mandrino anche durante lavorazioni
ad alto numero di giri, conferendo maggiore sicurezza
al processo produttivo.
Lo specialista per utensili Odermatt osserva che
un punto di forza della collaborazione con Haimer
è rappresentato dal fatto che l’intera tecnologia
di serraggio degli utensili provenga da un’unica
fonte. “Per ogni mandrino per calettamento sono
impostati i relativi parametri nella macchina di
calettamento. La prestazione e i tempi di riscaldamento
sono predefiniti, in modo da ottenere un
procedimento di calettamento sicuro semplicemente
premendo un tasto. Anche la bilanciatura
è altrettanto semplice”.
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AUTOMAZIONE
DIGITALIZZAZIONE
Fanuc mette a disposizione
tre “pacchetti” Industry
4.0 per supportare le
diverse tipologie di clienti
nel passaggio verso
la fabbrica intelligente:
dalla proposta più basilare
e pronta all’uso al sistema
più complesso
e personalizzabile.
Soluzioni per la fabbrica
intelligente
Internet of Things
ha reso disponibile un’enorme
L’Industrial
quantità di dati di immenso
valore e dalla infinite potenzialità, che
consente di ottenere un rapido aumento
della produttività e, di conseguenza,
ingenti risparmi di materiale ed energia;
non sfruttare questo patrimonio,
oggi, è davvero impensabile.
Connettività, condivisione dei dati,
analisi delle prestazioni con l’obiettivo
di rispettare gli indici di efficienza e
incrementare la produttività: grazie ai
sensori installati sulle macchine e sui
robot, i dati sono disponibili da subito,
facilmente accessibili e analizzabili,
e forniscono indicazioni importanti
relative a produzione, efficienza delle
macchine e prestazioni del sistema.
Secondo quanto riportato dall’indagine
“Il Parco macchine utensili e sistemi
di produzione dell’industria italiana”
di Ucimu - Sistemi Per Produrre, in Italia
l’età media delle macchine utensili
installate è di 13 anni, e anche gli altri
beni strumentali soffrono una certa
obsolescenza.
La modernizzazione delle infrastrutture
appare quindi come un obbligo,
soprattutto in un’epoca dove la
competitività internazionale richiede
l’utilizzo di soluzioni moderne e che
consentano di tracciare la filiera produttiva
nella sua interezza.
Le macchine tradizionali stanno iniziando
a cedere il passo a quelle equipaggiate
con tecnologie innovative,
fortemente spinte dalle agevolazioni
fiscali (superammortamento e iperammortamento),
e Fanuc si propone
di offrire il massimo supporto a tutti i
clienti nel passaggio verso la fabbrica
intelligente.
L’evoluzione delle tecnologie digitali
ha permesso a Fanuc di sviluppare
diverse soluzioni che permettono di
gestire in modo semplice ed efficace
l’enorme quantità di dati generata dai
sensori installati sulle macchine.
Per questo motivo l’azienda propone
tre pacchetti Industry 4.0 con l’obiettivo
di soddisfare le esigenze di tutti
i clienti, dalle piccole officine fino ai
grandi gruppi industriali.
I pacchetti Industry 4.0 sono costituiti
da prodotti e soluzioni Fanuc già da
tempo disponibili, però assemblati
specificamente per venire incontro
alle diverse esigenze delle aziende, e
rappresentano tre livelli di complessità
crescente verso la digitalizzazione
della fabbrica.
Il Livello 1 è un pacchetto “pronto
all’uso”, che il cliente acquista e
installa senza apportare personalizzazioni
rilevanti, e che permette di
interconnettere i diversi elementi del
48 La Subfornitura - n.3 2017
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sistema con l’obiettivo di raccogliere i
dati relativi allo stato delle macchine,
l’efficienza, le prestazioni attraverso
l’impiego di interfacce HMI intelligenti.
In questo modo, si avranno gli strumenti
per ottimizzare la produzione
e abbattere il downtime, riducendo il
costo del pezzo e contenendo i consumi
energetici. Si tratta di una solida
base di partenza per tutte quelle
aziende, anche piccole, che intendono
aggiornare il proprio modo di lavorare.
Il Livello 2 realizza una vera Industrial
Internet of Things. Pensato per
tutte quelle aziende che intendono
collegarsi a un ERP o sviluppare un
sistema di supervisione dedicato, questo
pacchetto amplia la possibilità di
accesso al sistema e la totale personalizzazione
mettendo a disposizione
tutte le modalità di accesso ai dati
attraverso protocolli standardizzati, e
richiede una competenza medio-alta
da parte degli operatori in termini di
connessione dei vari elementi.
Il Livello 3 costituisce l’evoluzione
intelligente per un controllo totale, e
si rivolge ad aziende già strutturate
dal punto di vista della digitalizzazione
degli impianti, con personale già
esperto. Comprende diversi pacchetti
software Fanuc che consentono di
collegare in rete diversi dispositivi
– anche di terze parti – per rilevare
i dati (di produzione, diagnostici,
statistici ecc) utili a finalità di monitoraggio,
tracciabilità e gestione
dell’energia. Il sistema installato è
aperto e consente al cliente la massima
personalizzazione.
Fanuc ha
sviluppato diverse
soluzioni che
permettono di
gestire in modo
semplice ed
efficace l’enorme
quantità di dati
generata dai
sensori installati
sulle macchine
Con l’introduzione di questi pacchetti,
Fanuc dimostra come la sua interpretazione
di Industry 4.0 sia riconducibile
alla riduzione dei costi legati
alla produzione e quindi del TCO;
interventi di manutenzione preventiva/
predittiva, prevenzione sul fermo macchina,
stime sulla vita dei componenti,
controllo dei consumi energetici sono
tutti aspetti che, messi in relazione tra
loro, possono concretamente aiutare
le aziende a produrre meglio, di più
e risparmiando.
Mentre la proposta di alcuni concorrenti
spinge molto sulla connettività
come valore assoluto, Fanuc ha scelto
di adottare una linea più pragmatica
dimostrando agli utilizzatori i vantaggi
reali che derivano dall’adozione di tecnologie
innovative per la produzione.
È innegabile infatti che, a fronte della
possibilità di accedere da qualunque
dispositivo per controllare il funzionamento
in tempo reale della macchina
e della facoltà di modificare i parametri
anche da remoto, la produttività
non può che aumentare.
Ai clienti saranno poi forniti gli strumenti
e le conoscenze necessarie a
sfruttare al meglio i pacchetti attraverso
l’erogazione del servizio di Training
Fanuc Industry 4.0; organizzati
dalla Fanuc Academy, questi corsi di
approfondimento della durata di 4 o 8
ore saranno utili a scoprire le diverse
funzioni delle macchine e quindi ad
identificare i parametri da controllare
di proprio interesse.
Recentemente, l’azienda aveva già
introdotto un altro strumento utile
alle aziende per sfruttare i vantaggi
di Industry 4.0 senza dover necessariamente
stravolgere il proprio parco
macchine o modo di lavorare.
Si tratta di MT-Linki, una suite PC
che si occupa di monitorare il funzionamento
delle soluzioni Fanuc, di
raccogliere i dati e renderli disponibili
in pagine web dall’aspetto completamente
personalizzabile.
Con la piattaforma software MT-Linki
è possibile connettere in rete CNC,
macchine e robot e registrare i dati
per analizzarne comportamento e prestazioni,
entrando così in possesso
degli strumenti necessari per prendere
decisioni strategiche ponderate, ridurre
i fermo-macchina e ottimizzare le
prestazioni delle apparecchiature, supportando
la manutenzione preventiva
delle risorse.
Inoltre, grazie alla sua libreria di driver
OPC, MT-Linki può raccogliere dati
anche da PLC e dai diversi sensori
montati sulle macchine e integrarli in
un unico database, realizzando così
una vera Industrial Internet of Things.
I pacchetti FANUC Industry 4.0 e il
software MT-Linki sono dedicati a tutti
i costruttori di macchine e aziende
che hanno necessità di mantenere
sotto controllo le prestazioni degli
stabilimenti e di rispettare i parametri
ottimali che servono al calcolo degli
indici di efficienza OEE e TEEP, ma
anche a tutte le aziende che intendono
digitalizzare la fabbrica per aderire
allo Smart Manufacturing, ottimizzando
i tempi ciclo e riducendo i costi di
produzione.
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AUTOMAZIONE
L’EVENTO
Terza tappa per i convegni
di Festo dedicati
a Industry 4.0: prestigiose
aziende di diversi settori
produttivi hanno illustrato
la loro esperienza
nell’adozione dei principi
della rivoluzione digitale.
L’automazione 4.0 raccontata
da chi produce
Il Ceo Massimiiano
Butera
Partner industriali di Festo e principali
player del mercato, che operano
ogni giorno portando la produzione
industriale verso prospettive di
innovazione sempre più avanzate. Sono
stati i protagonisti della terza tappa dei
convegni Festo dedicati a Industry 4.0,
ospitata lo scorso 10 maggio alla Fondazione
Ferrero di Alba.
Con il titolo “Industry 4.0: la voce di
chi produce” Festo ha proposto a una
vasta platea di addetti ai lavori le migliori
soluzioni di automazione in prospettiva
Industry 4.0, tra sensoristica, big data,
sistemi cyberfisici e manutenzione predittiva,
per citare alcuni dei principali
argomenti affrontati grazie agli interventi
della società di automazione e a quelli di
partner industriali di prestigio quali Ferrero,
Ceam Cavi, Marchesini, Biesse e Kuka.
I lavori si sono aperti con i saluti di Giuseppe
Del Duca, amministratore delegato
di Ferrero Industriale Italia, che ha preceduto
il primo intervento di Luca Gelmetti,
practice manager Area Industry 4.0 di
Festo Consulting. Gelmetti ha offerto un
quadro delle problematiche del mercato
italiano relative al complesso processo di
integrazione dei concetti di Industry 4.0,
primo fra tutti un “diffuso analfabetismo
digitale, superato il quale, con formazione
continua e supporto al cliente, l’analisi
dei big data da parte dei data scientist
permette di inserire produzioni industriali
tradizionali nel processo di digitalizzazione
di Industry 4.0”.
“I vantaggi nella gestione operativa dello
stabilimento sono i più tangibili”, ha proseguito
Bruno Carminati, practice manager
area operations and supply Chain di
Festo Consulting, evidenziando anche la
valorizzazione del rapporto con i fornitori,
“grazie alla tracciabilità di prodotto con
l’Rfid e la gestione automatizzata del
magazzino, su cui si integra il fondamentale
contributo in efficienza offerto dal
controllo statistico di processo”.
Il primo dei partner Festo sul palco è
stato Claudio Coradeschi, Emea - Industry
Value Engineering di Sap Italia, che
ha posto alla platea il quesito fondamentale
relativo al perché diventare digitali.
Portati ad esempio diversi casi aziendali,
da General Electric – che da produttore
di macchine si è in parte trasformato in
sviluppatore di software analytics – a
Trenitalia, che con sensoristica e analisi
dei dati ha ridotto in modo significativo
i costi di manutenzione dei freni del
materiale rotabile, prima sostituiti in
base al criterio statistico del numero di
km percorsi ed ora con il criterio puntale
del reale consumo. “Il valore di mercato
dell’IoT” – ha aggiunto Coradeschi –
“è stimato in 14,4 trilioni di dollari,
determinati sia dagli investimenti che
dalla riduzione dei costi dovuta all’integrazione
della produzione con i dati
raccolti. Nel caso della manutenzione
predittiva, grazie a infrastrutture adeguate
e analisi puntuali, è possibile non
solo identificare il malfunzionamento, ma
anche prevedere in quanto determinerà
una situazione grave e quanto tempo
rimane per intervenire”.
Alberto Pellero, strategy & marketing
manager di Kuka Roboter Italia, ha condotto
la platea nell’universo dei sistemi
cyberfisici e della collaborazione uomomacchina
grazie ai lightweight robot
collaborativi, i cobot che supportano il
lavoro umano per le attività più pericolose
e faticose. “Il cobot” – ha sottolineato
Pellero – “non sostituisce ma integra e
potenzia le qualità proprie del lavoratore
umano, operando in aree di coesistenza
50 La Subfornitura - n.3 2017
www.interprogettied.com
dove cedevolezza e sensoristica garantiscono
una ambiente sicuro, senza rischi
di collisione”.
Il convegno è poi entrato nel vivo dell’innovazione
produttiva con una visita virtuale
allo stabilimento di Scharnhausen
con i suoi 66.000 m², 4 piani e 1.200
dipendenti. “Un vero e proprio esperimento
di successo di Industry 4.0”
– racconta Roberto Siccardi, solution
engineering sales team manager in Festo
– “dove il personale addetto alla produzione
e alla progettazione convive con
i sistemi automatizzati in un clima che
favorisce la collaborazione e l’imprenditorialità,
verso nuove idee e soluzioni.
L’obiettivo è una migliore efficienza,
con la riduzione dei tempi di time to
market del 56%”. “Un risultato” – ha
proseguito Siccardi – “ottenuto anche
grazie ai modelli 3D dello stabilimento,
per rafforzare il rapporto tra dimensione
digitale, simulazione e operatività reale,
in un’ottica di efficienza e adattamento
in tempo reale al cambiamento; una logica
estesa anche alla formazione continua
del personale”.
Eugenio Alessandria, head of innovation
automation, networking, MES and
OEE di Ferrero, è ritornato sul tema dei
sistemi cyberfisici, ritenuti fondamentale
strumento di gestione sia dello sviluppo
prodotto che della fabbrica. “Ferrero
progetta e costruisce le proprie macchine”
– ha dichiarato – “ma c’è sempre
una simulazione 3D in tutto rispondente
al reale, che permette di prevedere ogni
possibile evento favorevole o avverso, dai
consumi alle manutenzioni, per elaborare
opportune strategie di difesa. I sistemi di
rappresentazione della conoscenza sono
una fondamentale sintesi progettuale,
così come la logica di sviluppo di sistemi
aperti e interoperabili”.
Dai sistemi cyberfisici si è passati ai
componenti, come nel caso dei cavi,
fondamentali per il networking, ma anche
uno dei contesti dove il paradigma di
Industry 4.0 ha più impatto sulla qualità
della produzione. Stefano Pasqualin, plant
manager di Ceam Cavi, ha parlato di
una “produzione industriale con caratteristiche
sartoriali, in cui l’elevatissima
professionalità del personale e la capacità
L’intervento
di Alessandro
Enna, direttore
di Festo
Academy Italia
produttiva, vengono rafforzate e integrate
dall’automazione”.
Un controllo di qualità che è anche al
centro di settori come cosmetica e farmaceutico
dove sicurezza ed esigenze
di packaging peculiari sono strategiche,
come racconta Pietro Cassani, Ceo di
Marchesini Group, che prosegue: “Marchesini
Group ha iniziato a confrontarsi
con i concetti dell’Industria 4.0 già a
partire dall’inizio del secolo, prima che
questi diventassero ‘di moda’. È stata
una scelta obbligata, perché si tratta di
tematiche cui le aziende farmaceutiche
sono molto sensibili, ma che allo stesso
tempo ci ha permesso di essere preparati
a questa rivoluzione prima di altri.
Ad esempio, oggi in Marchesini Group
disponiamo di un reparto dedicato che
utilizza stampanti tridimensionali per
realizzare specifici pezzi di produzione.
Grazie poi all’utilizzo di una tecnologia di
prototipazione rapida siamo in grado di
garantire la consegna di pezzi di ricambio
finiti, testati e pronti all’uso in tempi
estremamente ridotti dalla richiesta. A
questo si aggiungono l’utilizzo della
domotica, come nel nuovo stabilimento
di Carpi, quello della robotica integrata
sulle nostre macchine, lo sviluppo dei
dati della produzione per anticipare gli
interventi di manutenzione e l’uso di
software che ottimizzano in automatico
il processo di confezionamento. La
macchina per il confezionamento che il
cliente compra da noi è quindi un vero
e proprio bene 4.0, interconnesso al suo
sistema gestionale”.
Con Biesse Group, infine, è entrata in
scena “la mass customisation” raccontata
da Stefano Porcellini, general manager di
Biesse, nel suo intervento su “Trasformazione
4.0. Le scelte di Biesse nei processi,
servizi e business model”.
Le conclusioni sono state affidate ad Alessandro
Enna, direttore di Festo Academy
Italia e chairman della giornata: “Industry
4.0 significa efficienza e flessibilità,
grazie a dati che permettono valutazioni
puntuali nel medio periodo e quindi
relativi riadattamenti allo stato dell’arte,
migliorando in misura significativa manutenzione,
tracciabilità ed efficientamento.
Apertura e interoperabilità caratterizzano
i sistemi Festo, capaci di integrarsi con i
principali CRM presenti sul mercato; una
flessibilità che significa mass customisation,
gestione efficiente del magazzino e
riduzione dei rischi in produzione, in una
logica di real time maintenance”.
www.interprogettied.com n.3 2017 - La Subfornitura 51
AUTOMAZIONE
SOFTWARE INDUSTRIALI
Sistema di progettazione automatizzato
In occasione dell’edizione milanese
di Save, SDProget Industrial
Software ha presentato
agli operatori le più recenti
novità relative ai software
SPAC Automazione, SPAC Start
Impianti e SPAC EasySol. Destinati
ad automatizzare i processi
di progettazione elettrica e di
automazione per ridurne tempi e
costi, questi applicativi si distinguono
per la loro semplicità e
flessibilità di utilizzo, oltre che
per il motore AutoCAD integrato.
SPAC Automazione, il più noto
tra i prodotti dell’azienda, è un
vero e proprio sistema di progettazione
altamente automatizzato
in grado di garantire agli utilizzatori
grandi risparmi in termini di
tempo e risorse nelle attività di
progettazione di sistemi di automazione
industriale. La struttura
modulare conferisce una grande
adattabilità a esigenze specifiche,
mentre il servizio SPAC
Data Web offre ai progettisti la
possibilità di disporre di librerie
dati costantemente aggiornate.
SPAC Automazione è in grado
di dialogare con i Software PLC,
per effettuare un rapido passaggio
dati per la loro programmazione,
è in grado di interfacciarsi
con tutti i principali sistemi di
marcatura e offre un sistema
automatico di dimensionamento
delle partenze motori.
Inoltre, il software è in continua
evoluzione, con aggiornamenti
annuali destinati a integrare
le richieste operative dei clienti
e i nuovi requisiti normativi di
settore. La versione 2017, ad
esempio, perfeziona ulteriormente
la gestione di commesse
e multifogli, introducendo diverse
migliorie ai sistemi di setup
e identificazione. L’attività di
progettazione è stata resa più
intuitiva grazie a nuovi comandi
e sistemi user-friendly di visualizzazione
e gestione, mentre il
Dbcenter è stato ottimizzato per
semplificare la ricerca dei codici
di prodotto e l’inserimento dei
simboli sul disegno. In aggiunta,
è stato reso possibile creare un
archivio materiali parziale riutilizzabile
per progetti futuri a partire
da una commessa.
Oltre a SPAC Automazione, a
Save sono state approfondite le
potenzialità di SPAC Start Impianti,
il più economico e avanzato
programma professionale per la
progettazione di impianti elettrici,
e SPAC EasySol, l’applicativo
dedicato alla progettazione di
impianti fotovoltaici.
SOLUZIONI IOT CLOUD
Integrazione dei dati di processo
Softing Industrial ha annunciato oggi che
il suo gateway echocollect supporta ora
il protocollo MQTT, rendendo più diretta e
affidabile l’integrazione dei dati di processo
da sistemi e macchine nelle soluzioni cloud.
Oltre a OPC UA e ad altri protocolli di controllo,
la nuova versione 7.10 del firmware per il
gateway echocollect include la funzionalità
publisher del protocollo MQTT (Message
Queue Telemetry Transport).
L’MQTT si è sviluppato in uno dei più importanti
protocolli standard per l’IoT e ha già un
supporto nativo da parte di una vasta serie
di primari fornitori di cloud, tra cui Amazon
Web Services, IBM Bluemix e Microsoft
Azure”, dice Sebastian Schenk, product
manager presso Softing Industrial. “Anche
noi stiamo supportando questo trend creando
una connessione fra l’automazione e
l’IT: l’MQTT renderà semplice e affidabile
l’integrazione dei dati provenienti dall’echocollect
nelle applicazioni IoT e Industry 4.0
basate su cloud”.
Caratterizzate da flessibilità e prestazioni
superiori, queste caratteristiche renderanno
il gateway echocollect adatto anche per
l’integrazione dei dati di processo in sistemi
di scala più grande. Gli ingegneri di sistemi
e i clienti finali avranno il vantaggio di bassi
costi di manutenzione e di operazioni solide
e affidabili. Come gateway ottimizzato per
l’industria, l’echocollect offre una soluzione
scalabile per l’integrazione dei dati di processo,
anche da sistemi complessi o più macchine,
per esempio. Grazie alla funzionalità
publisher dell’MQTT, i dati possono essere
resi disponibili alle applicazioni ERP, MES o
SCADA attraverso il server OPC UA integrato.
Tra le altre funzioni offerte, la connettività
bidirezionale ai database, l’importazione dei
simboli dai controllori e la registrazione locale
dei dati per assicurare la tracciabilità.
Il software di configurazione NetCon che
include il nuovo firmware 7.10 è disponibile
per il download sul sito web Softing da
aprile. Per la caratteristica publisher MQTT
si può chiedere una licenza separata.
52 La Subfornitura - n.3 2017
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STRUMENTAZIONE
MISURAZIONE DELL’ALLUNGAMENTO
Sonda di forza per facilitare il montaggio
Con l’introduzione della nuova sonda di forza DSRK, Baumer ha
raggiunto nuovi standard nella misurazione dell‘allungamento.
L’asta mantiene l’eccellente perfomance di misurazione del
suo predecessore, ma diversamente dalla DSRH con tecnologia
Strain-Mate, la DSRK misura
sulla base di estensimetri incollati
alla struttura. Attualmente unica nel
suo genere. In combinazione con il
design della testina di misurazione
ottimizzato, la sonda si rivela più
robusta nel montaggio e più duratura
nell’impiego rispetto a modelli
analoghi sul mercato.
La punta di misura realizzata in
acciaio inox meccanicamente molto
robusta, risulta resistente agli urti
e garantisce una precisione e ripetibilità nel tempo. È priva
di elastomeri e può quindi essere utilizzata anche ad elevate
temperature ambientali fino a 85°C. Con la rinuncia agli elastomeri
si riduce sensibilmente la necessità di manutenzione
programmata, aumentando così la produttività della macchina.
La geometria armonizzata della punta sensibile con inserti
piatti e collare di serraggio semplifica il montaggio ed elimina
il rischio di danneggiamenti. Questo fa risparmiare tempi e
costi nel montaggio.
La sonda di forza DSRK è disponibile
nei diametri 16 mm e 20 mm e nelle
lunghezze da 240 mm fino a 2000 mm.
Tutte le varianti sono disponibili con
segnale in tensione (0…10V) oppure
uscita in corrente (4…20mA).
Come confermato dai primi feedback
dei clienti, con la sonda di forza
DSRK, Baumer è riuscita ad unire
una grande precisione e affidabilità
ad una robustezza finora mai
raggiunta.
PROFILATURA TERMICA PER PROCESSI DI SALDATURA
Monitoraggio delle minionde
Fluke Process Instruments
annuncia il sistema di profilatura
termica più piccolo progettato
specificamente per i
processi di saldatura selettiva
a onda in miniatura. Il DATA-
PAQ SelectivePaq utilizza quattro
termocoppie per eseguire
misure dal gruppo elettronico
mentre attraversa le fasi di
preriscaldamento e saldatura
a immersione. Gli intervalli
di campionamento possono
essere regolati fino a 20 volte
al secondo. I profili di temperatura
dettagliati permettono ai
produttori elettronici di regolare
le loro operazioni per ottenere
l’efficienza ottimale, dimostrare
la qualità costante delle schede
ai clienti e provare l’aderenza ai
vincoli di temperatura della lega
saldante e dei componenti. Il
sistema di profilatura combina
un nuovo micro data logger a
quattro canali DATAPAQ Q18
con le ultime prese per termocoppie
in microminiatura e
uno schermo termico a bassa
massa alto appena 20 mm e
largo 40 mm. È quindi particolarmente
adatto per monitorare
le prestazioni di macchine
che offrono uno spazio molto
ristretto e per l’uso con telai di
supporto. Il DATAPAQ Selective
Soldering Process Sensor
Array complementare facilita le
misure di stabilità del processo
regolari e frequenti.
Il registratore offre un’accuratezza
superiore di ±0.5 °C e una
risoluzione di 0,1 °C. Può collegarsi
fino a un massimo di tre
termocoppie a contatto d’onda
regolabili in altezza e fino a un
massimo di due termocoppie di
preriscaldamento per il monitoraggio
e di entrambe le fasi del
processo. Le termocoppie di
preriscaldamento contengono
un sensore superiore e un sensore
inferiore e sono progettate
per funzionare con le tecnologie
di preriscaldamento a IR e
a convezione. La custodia del
registratore, in alluminio lavorato
da pieno e il gruppo batterie
ricaricabile e sostituibile dall’utente
assicurano una lunga vita
operativa e i minimi costi di possesso.
Il sistema è fornito con
il sofware completo DATAPAQ
Insight Reflow. L’analisi dei dati
include le pendenze massime,
le temperature massime e i
tempi di contatto con l’onda. Il
software permette di esportare
i dati verso altri programmi
compatibili con Windows.
Fluke Process Instruments
progetta, produce e commercializza
una linea completa di
soluzioni di misura e profilatura
della temperatura a infrarossi
(IR) per applicazioni industriali,
di manutenzione e di controllo
qualità. Distribuiti in tutto il
mondo con i marchi Raytek,
Ircon e Datapaq, i prodotti riflettono
l’esperienza combinata di
oltre 125 anni nella produzione
di strumenti e dispositivi di
misura della temperatura.
www.interprogettied.com n.3 2017 - La Subfornitura 53
NONSOLOSUBFORNITURA
Mostre
Collezione Peggy Guggenheim
MARK TOBEY. LUCE FILANTE
Fino al 10 settembre 2017
È la più esaustiva retrospettiva degli ultimi
vent’anni dedicata all’artista americano
Mark Tobey (1890 - 1976). La mostra
Mark Tobey. Luce filante intende tracciare
l’evoluzione dello stile pionieristico
dell’artista, nonché il suo contributo,
significativo e ancora non del tutto riconosciuto,
all’astrazione e al modernismo
americano del XX secolo.
Con 70 dipinti, che spaziano dalle produzioni
degli anni ‘20 fino ad arrivare agli
anni ‘70, la mostra indaga la portata della
produzione artistica di Tobey e rivela lo
Mark Tobey nel suo studio1949, Courtesy Arthur
Lyon Dahl. Photo by Larry Novak
straordinario, quanto radicale, fascino del
suo lavoro. Il percorso espositivo si configura,
dunque, come un attento riesame
della produzione artistica del pittore, tra i
maggiori artisti americani a emergere negli
anni ‘40, in quel decennio clou che vide
la nascita dell’Espressionismo astratto,
riconosciuto come figura d’avanguardia,
precursore con la sua “scrittura bianca”
di quelle innovazioni stilistiche introdotte
di lì a poco dagli artisti della Scuola di
New York, quali Jackson Pollock.
Tobey ha lasciato un segno forte nella
storia dell’arte del ‘900 per le sue rappresentazioni
calligrafiche, uniche nel loro
genere, che risultano essere il risultato
di una lirica integrazione tra due culture
figurative, l’occidentale e l’orientale, che
spaziano dalla tradizionale pittura cinese
su pergamena al Cubismo europeo. Tale
forma di astrazione deriva dalle diverse
esperienze fatte dall’artista che ha vissuto
tra Seattle e New York, ha viaggiato a
lungo tra Hong Kong, Shanghai, Kyoto e
l’Europa, e si è convertito alla fede Bahá’í,
religione abramitica monoteistica nata in
Iran a metà del XIX secolo.
Come spiega la curatrice Debra Bricker
Balken “all’interno di questo mix di fonti,
Tobey è stato in grado di evitare uno specifico
debito col Cubismo, a differenza dei
suoi compagni modernisti, fondendo elementi
legati a linguaggi formali in composizioni
che sono sorprendentemente radicali
e al tempo stesso meravigliose”. Il lavoro
di Tobey, innovativo e peculiare nelle
influenze che esercita e nella sua bellezza
intrinseca, incarna a pieno l’anima internazionale
del modernismo della metà
del XX secolo, aspetto finora inesplorato
dalla critica dell’arte post-bellica.
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Firenze, Palazzo Strozzi
BILL VIOLA. RINASCIMENTO
ELETTRONICO
Fino al 23 luglio 2017
Bill Viola, opere video
La Fondazione Palazzo Strozzi presenta
al pubblico Bill Viola. Rinascimento elettronico,
una grande mostra che celebra il
maestro indiscusso della videoarte contemporanea.
In un percorso espositivo unitario tra Piano
Nobile e Strozzina la mostra ripercorre
– attraverso straordinarie esperienze di
immersione tra spazio, immagine e suono
– la carriera di questo artista, dalle
prime sperimentazioni degli anni settanta
fino alle grandi installazioni successive al
Duemila.
Esplorando spiritualità, esperienza e percezione
Viola indaga l’umanità: persone,
corpi, volti sono i protagonisti delle sue
opere, caratterizzate da uno stile poetico
e fortemente simbolico in cui l’uomo è
chiamato a interagire con forze ed energie
della natura come l’acqua e il fuoco,
la luce e il buio, il ciclo della vita e quello
della rinascita.
Nella cornice rinascimentale di Palazzo
Strozzi si crea soprattutto uno straordinario
dialogo tra antico e contemporaneo
attraverso un inedito confronto diretto
delle opere di Viola con quei capolavori di
grandi maestri del passato che sono stati
per lui fonte di ispirazione e ne hanno segnato
l’evoluzione del linguaggio.
Si celebra così la speciale relazione tra
Bill Viola e Firenze.
È qui infatti che l’artista ha iniziato la sua
carriera nel campo della videoarte quando,
tra il 1974 e il ’76, è stato direttore tecnico
di art/tapes/22, centro di produzione
e documentazione del video. Il rapporto
di Viola con la storia e l’arte viene inoltre
esaltato attraverso importanti collaborazioni
con musei e istituzioni quali il Grande
Museo del Duomo, le Gallerie degli
Uffizi e il Museo di Santa Maria Novella
a Firenze, ma anche con le città di Empoli
e Arezzo.
A cura di: Arturo Galansino e Kira Perov.
www.palazzostrozzi.org/mostre/bill-viola/
54 La Subfornitura - n.3 2017
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Libri
Guy Debord
LA SOCIETÀ DELLO SPETTACOLO
Baldini&Castoldi
La società dello spettacolo: un libro di culto
che non ha mai smesso di essere tale,
apparso troppo in anticipo sui tempi per
essere capito sino in fondo, più citato e
saccheggiato che letto veramente. Scritto
nel 1967, agli albori dell’era televisiva,
ha intuito con lucidità agghiacciante che il
mondo reale si sarebbe trasformato in immagini,
che lo spettacolo sarebbe diventato
“la principale produzione della società
attuale”. Comunismo e capitalismo,
per Debord, erano solo due
forme diverse di regime politico,
uno basato sullo “spettacolare
concentrato”, proprio delle società
totalitarie, e l’altro sullo “spettacolare
diffuso” del consumismo.
Ma anche questa bipolarità è
stata sorpassata, come ha riconosciuto
Debord nei Commentari alla
società dello spettacolo, scritti
nel 1988: siamo entrati nell’epoca
dello “spettacolare integrato”. È
la fine della storia, “il crimine perfetto”,
scrivono Carlo Freccero e
Daniela Strumia nell’introduzione,
che “ha soppresso la realtà”.
www.baldinicastoldi.it/libri/lasocieta-dello-spettacolo/
Paolo Paci
CAPORETTO ANDATA E RITORNO.
UN VIAGGIO SENTIMENTALE
DALL’ISONZO AL PIAVE
Corbaccio
“La guerra è tra di noi. Vicina, vicinissima,
anzi sotto casa. È una guerra di un secolo
fa. Dopo, ci sono state altre guerre, perfino
più devastanti. Eppure nessuna si è impressa
nella memoria (collettiva, familiare,
individuale) quanto quella guerra. La prima
guerra mondiale”.
Dove si trova Caporetto? Pochi lo sanno.
Il villaggio nella valle dell’Isonzo, oggi
conosciuto con il nome sloveno di Kobarid,
è un buco nero della geografia e della
storia d’Ita lia. Il Piave e il Mon te Grap pa
invece tutti sanno dove sono: sotto casa.
Impressi per sempre nella toponomastica
dei nostri paesi e città. Memorie censurate,
no mi trasfigurati dal mito della Vittoria.
Ma Capo retto, Piave, Monte Grappa sono
(anche) luoghi reali. Sono il punto di partenza
e il traguardo di un viaggio durato un
anno, dall’ottobre 1917 al novembre 1918.
Un anno di invasione, di stragi, di fame, durante
il quale l’Italia ha rischiato di perdere
sé stessa. Per ritrovare infine, contro ogni
previsione, una sua controversa identità.
Paolo Paci ci conduce passo passo nell’itinerario
dalle Alpi Giulie ai contrafforti
delle Prealpi venete, seguendo le tracce di
un esercito in rotta e di un altro in trionfale
avanzata. Tra ossari e diari di guerra, canzoni
e trincee, film e musei spontanei, ritroviamo
la verità geografica dei luoghi. Scoprendo,
nel racconto degli abitanti (nipoti e pronipoti
degli antichi soldati), come la memoria della
Grande Guerra sia ancora straordinariamente
viva. Un po’ business, un po’ nostalgia. E,
in fondo, frammento del nostro Dna.
www.corbaccio.it/generi/saggistica_generale
Daniel Smail
STORIA PROFONDA - IL CERVELLO
UMANO E L’ORIGINE DELLA STORIA
Bollati Boringhieri
La logica dell’“inizio della storia” basata
sull’invenzione della scrittura e sulla nascita
delle civiltà risente ancora oggi della temporalizzazione
del mondo proveniente dal quadro
concettuale religioso di matrice ebraicocristiana.
Nei manuali di scuola la storia inizia tipicamente
quando l’uomo diventa “cultura”, se
non apertamente quando riconosce un dio.
L’immenso lasso di tempo che precede quel
momento viene semplicemente ignorato, o
al più ridotto a un breve paragrafo iniziale.
Generazioni di studenti si sono formati con
questo schema narrativo e lo hanno naturalmente
introiettato.
In questo modo però si tralascia un’enorme
quantità di dati che sono fondamentali
per capire come l’uomo abbia operato nel
mondo e perché lo abbia fatto così e non
altrimenti.
Decenni di studi sul cervello e lavori pionieristici
come quello di Jared Diamond ci
permettono ora, finalmente, di studiare la
storia umana in una prospettiva diversa,
più “profonda”, tenendo conto di tutti quei
fattori che hanno modellato il nostro comportamento,
e permettendoci in tal modo
di comprendere in un contesto molto più
ampio le ragioni di molti percorsi storici.
Leggendo queste pagine si troveranno molti
esempi affascinanti di questo modo di procedere,
come ad esempio quelli relativi alla
“neurostoria”, una disciplina che analizza
sotto una luce completamente differente,
incentrata sulle caratteristiche del cervello
umano, certe vicende del nostro passato e
del nostro presente. L’integrazione tra storia
e biologia diventa, allora, un nuovo paradigma
investigativo.
La continua coevoluzione di natura e cultura
nell’ultimo milione di anni è ciò che ci ha
resi quel che siamo. D’altra parte la biologia
è una scienza storica da tempo, sostiene
Smail: è ora che anche la storia si apra
all’apporto concettuale dell’evoluzionismo
e delle scienze biologiche.
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