i 100 personaggi dell'odonomastica di Brindisi che attraversano tutta la storia della città
Lo stradario di Brindisi conta più di mille, tra vie, piazze, vicoli, larghi, parchi, etc. Ebbene di quelle più di mille intitolazioni, poco più di cento sono dedicate a personaggi illustri di Brindisi: personaggi nati a Brindisi, o che a Brindisi hanno vissuto e operato significativamente, o che con Brindisi hanno avuto una qualche speciale relazione. Poche o molte, non è qui importante stabilirlo, ma certo è che quelle cento intitolazioni dello stradario cittadino, nonostante le molte ed importanti assenze, costituiscono in una qualche misura “uno specchio” della plurimillenaria ed avvincente storia della nostra città: dalla mitologia e dai gloriosi tempi della repubblica e dell'impero di Roma, alle due guerre mondiali del Novecento, e fin dentro questo Ventunesimo secolo, dopo aver percorso i secoli dell'Alto e del Basso Medioevo e quindi della Modernità e della Contemporaneità.
Lo stradario di Brindisi conta più di mille, tra vie, piazze, vicoli, larghi, parchi, etc. Ebbene di quelle più di mille intitolazioni, poco più di cento sono dedicate a personaggi illustri di Brindisi: personaggi nati a Brindisi, o che a Brindisi hanno vissuto e operato significativamente, o che con Brindisi hanno avuto una qualche speciale relazione. Poche o molte, non è qui importante stabilirlo, ma certo è che quelle cento intitolazioni dello stradario cittadino, nonostante le molte ed importanti assenze, costituiscono in una qualche misura “uno specchio” della plurimillenaria ed avvincente storia della nostra città: dalla mitologia e dai gloriosi tempi della repubblica e dell'impero di Roma, alle due guerre mondiali del Novecento, e fin dentro questo Ventunesimo secolo, dopo aver percorso i secoli dell'Alto e del Basso Medioevo e quindi della Modernità e della Contemporaneità.
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PAOLO THAON DI REVEL<br />
(Torino, 10 giugno 1858 – Roma, 24 marzo 1948)<br />
Fu, Paolo Emilio Thaon <strong>di</strong> Revel, un ammiraglio e ricevette il titolo <strong>di</strong> Duca del Mare. Figlio <strong>di</strong><br />
Ottavio Thaon <strong>di</strong> Revel e <strong>di</strong> Guglielmina Doria <strong>di</strong> Cirié.<br />
Uscì dal<strong>la</strong> scuo<strong>la</strong> <strong>di</strong> marina <strong>di</strong> Genova con il grado <strong>di</strong> guar<strong>di</strong>amarina nel 1877, fu capitano <strong>di</strong><br />
vascello nel 1904, contrammiraglio nel 1910. Partecipò al<strong>la</strong> guerra libica tra il 1911 e il 1912.<br />
Fu nominato ispettore delle siluranti nel 1912 e Capo <strong>di</strong> Stato Maggiore del<strong>la</strong> Marina Militare<br />
Italiana nel 1913.<br />
Fu incaricato <strong>di</strong> <strong>di</strong>rigere il Comando delle forze navali dell'Adriatico con sede a B rin<strong>di</strong>si<br />
durante <strong>la</strong> prima guerra mon<strong>di</strong>ale e da B rin<strong>di</strong>si <strong>di</strong>resse quasi tutte l e operazioni <strong>di</strong> guerra<br />
del<strong>la</strong> marina militare italiana.<br />
Fu un grande ammiratore <strong>di</strong> Brin<strong>di</strong>si e del suo porto, e al<strong>la</strong> fine del<strong>la</strong> guerra volle concedere<br />
al<strong>la</strong> <strong>città</strong> un’alta onorificenza, <strong>la</strong> croce al merito <strong>di</strong> guerra, e in data 18 ottobre 1919 scoprì <strong>la</strong><br />
targa bronzea immurata sul<strong>la</strong> parete del<strong>la</strong> Capitaneria <strong>di</strong> porto sul lungomare, opera dello<br />
scultore brin<strong>di</strong>sino Edgardo Simone, <strong>che</strong> riporta <strong>la</strong> seguente motivazione dell’onorificenza,<br />
redatta personalmente dall´ammiraglio:<br />
Al<strong>la</strong> gloriosa <strong>città</strong> <strong>di</strong> Brin<strong>di</strong>si <strong>la</strong> cui generosa popo<strong>la</strong>zione, nonostante le<br />
replicate offese dal mare e dal cielo le numerose vittime del<strong>la</strong> ferocia<br />
nemica e le privazioni in<strong>di</strong>cibili causate dal<strong>la</strong> sospensione <strong>di</strong> ogni<br />
traffico, mai piegò l´animo, conferisco <strong>la</strong> croce al merito <strong>di</strong> guerra.<br />
All´ammirazione degl´italiani ad<strong>di</strong>to <strong>la</strong> <strong>città</strong> decorata per <strong>la</strong> magnifica<br />
prova <strong>di</strong> coraggio e <strong>di</strong> fede <strong>che</strong> ha dato durante <strong>la</strong> lunga ed aspra<br />
guerra e perché con <strong>la</strong> sua fierezza efficacemente contribuì al<br />
raggiungimento del<strong>la</strong> vittoria finale<br />
Tahon <strong>di</strong> Revel<br />
Nel 1918 f u nominato ammiraglio e nel 1922 assunse <strong>la</strong> carica <strong>di</strong> ministro del<strong>la</strong> Regia<br />
Marina, <strong>che</strong> mantenne fino al 1925. Fu presidente del<strong>la</strong> Società Geografica Italiana dal 1921<br />
al 1923 e fu nominato Duca del mare nel 1923 e Grande ammiraglio nel 1924.<br />
Le sue spoglie riposano nel<strong>la</strong> Basilica <strong>di</strong> Santa Maria degli Angeli e dei Martiri a Roma,<br />
accanto a quelle del generale Armando Diaz.<br />
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