FuoriAsse n21_HD
Officina della cultura
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Gonfiare sgonfiare il mondo<br />
di Silvia Tomasi<br />
Le Monde au Temps des Surrealistes («Variétés», Bruxelles 1929)<br />
Silvia Tomasi, seguendo un cammino variegato di itinerari, mappe e luoghi, ripercorre<br />
compiutamente l’attività artistica di personaggi illustri quali Claudia Losi, Elena Berriola,<br />
Latifa Echakhch, Claes Oldenburg, El Anatsui, Alighiero Boetti e molti altri. Un progetto<br />
che viene raccontato su «<strong>FuoriAsse</strong>» nel corso di più pubblicazioni.<br />
How do I imagine being there? Come immagino di essere lì? è il titolo che la Losi dà a un<br />
suo allestimento del 2016, nelle sale della Collezione Maramotti a Reggio Emilia. Silvia<br />
Tomasi spiega: «un’espressione così geograficamente lontana dal perentorio e assertivo<br />
“You are here” di Google Maps» che, al contrario, «vuole certificare la nostra presenza<br />
nell’ologramma di un puntino sul video del cellulare».<br />
In questo nuovo capitolo la Tomasi si sofferma su Latifa Echakhch che, in una mostra<br />
intitolata Geografie tra Arte e Design (Poldi Pezzoli, 2015), lascia rotolare sul pavimento<br />
cartine appallottolate. Globus è il titolo della sua opera. «Il mondo è così ridotto, sgonfiato<br />
e pestato nel pugno, l’orbe terracqueo si raggruma e si piega in nuove pangee rotolanti».<br />
Un saggio che racconta di luoghi e di persone, di civiltà antiche e moderne.<br />
Caterina Arcangelo<br />
FUOR ASSE<br />
16<br />
Riflessi Metropolitani