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CRIMINI VAT

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I crimini<br />

del Vaticano


Luca Bandelli è nato a Firenze il 2 gennaio 1948.<br />

Indignato dai recenti casi di cronaca riguardanti la<br />

pedofilia clericale, ha sentito il bisogno di approfondire<br />

questo argomento e di documentarsi sulle tante malefatte<br />

della Chiesa cattolica nell’arco della sua lunga storia. Dopo<br />

aver trascritto i principali avvenimenti li ha dati alle stampe,<br />

così nel 2009 ha pubblicato “I peccati del Vaticano”, edito<br />

da Edizioni Libreria Croce, che è stato molto apprezzato<br />

perché assai incisivo, irriverente e a tratti anche ironico e<br />

beffardo.<br />

In seguito a nuovi ed importanti avvenimenti recentemente<br />

verificatisi inerenti alcuni argomenti trattati, ha<br />

pubblicato la seguente ristampa aggiornata e ampliata in<br />

diverse parti, cosicché ne è scaturito un saggio riccamente<br />

illustrato che si distingue per il linguaggio schietto e facilmente<br />

comprensibile, pertanto si rivela un compendio di<br />

facile uso e consultazione che offre a un lettore non a<br />

conoscenza dell’argomento ottimi spunti, ben documentati,<br />

per comprendere la storia della Chiesa cattolica da un punto<br />

di vista oggettivo e fattuale.


Luca Bandelli<br />

I <strong>CRIMINI</strong><br />

DEL <strong>VAT</strong>ICANO<br />

Duemila anni di malefatte ai danni<br />

della povera gente<br />

3° edizione rivista e ampliata<br />

~ 1 ~


Impaginato e stampato in proprio:<br />

Luca Bandelli - Fiesole<br />

luca.bandelli@alice.it<br />

~ 2 ~


Le notizie riportate sul seguente testo sono tutte documentate<br />

e nessuna è frutto della fantasia dell’autore.<br />

Solo le “considerazioni” sono strettamente personali.<br />

~ 3 ~


~ 4 ~


PREFAZIONE<br />

Ultimamente sono stati scritti molti libri critici riguardanti il Vaticano<br />

e la sua lunga storia; scrittori autorevoli hanno esaminato a fondo la vita<br />

di questo piccolo Stato e dei tanti personaggi che circolano dentro le sue<br />

mura mettendo così a nudo i retroscena di un apparato fatto di intrighi e<br />

corruzione, dove imperano il malcostume, le clientele e le raccomandazioni<br />

e dove gli interessi materiali prevalgono sulla morale evangelica.<br />

Questo saggio vuole riassumere alcuni fatti più clamorosi che, nel<br />

corso dei secoli, hanno messo in cattiva luce la Chiesa cattolica ed hanno<br />

contribuito al suo lento ma inesorabile declino.<br />

~ 5 ~


COS’E’ LA CHIESA CATTOLICA<br />

La Chiesa cattolica e tutti gli alti prelati che ne tirano le redini hanno<br />

avuto in passato, ed in parte hanno tuttora, un immenso carisma sui<br />

popoli di mezzo mondo. Per secoli hanno irreggimentato grandi masse<br />

popolari indottrinandole verso una morale di fratellanza, di umiltà e di<br />

abnegazione e facendole sperare in una ricompensa ultraterrena; nel<br />

frattempo hanno accumulato ingenti capitali (in seguito vedremo in che<br />

modo) con i quali hanno impiantato un imponente apparato in grado di<br />

estendere sempre più il proprio potere ed il proprio dominio.<br />

Ancora oggi la Chiesa cattolica continua a godere di grande prestigio e<br />

considerazione da parte di quasi tutti i governi del mondo (probabilmente<br />

perché, trattandosi di una potenza economica non indifferente, fa comodo<br />

a tutti tenersela amica) mentre questo prestigio si è notevolmente<br />

affievolito nei confronti della gente comune, gran parte della quale sta<br />

diventando sempre più agnostica e distaccata dalle pratiche liturgiche.<br />

Anche coloro che continuano a praticare il culto in maniera sistematica e<br />

collaborano ai cerimoniali cristiani lo fanno più per tradizione, usanza ed<br />

opportunismo che per cieca fede.<br />

In una situazione di questo genere c’è sempre più crisi di vocazioni<br />

quindi la Santa Sede per tenere in piedi l’immenso apparato di cui è<br />

formata (diocesi, parrocchie, seminari e tutti i vari ordini religiosi) penso<br />

che in futuro sia costretta a rinnovarsi come ha fatto in passato la Chiesa<br />

anglicana, ad esempio concedendo il matrimonio ai preti, il sacerdozio<br />

alle donne ed altro; inoltre sarà costretta sempre più ad attingere “mano<br />

d’opera” dal grande serbatoio dei Paesi esteri a cominciare dall’America<br />

Latina. Quando anche questo serbatoio sarà esaurito forse avverrà il<br />

collasso definitivo dell’ideologia cattolica.<br />

Fatta questa breve considerazione, vediamo ora più nel dettaglio cos’è<br />

e cosa rappresenta la Chiesa cattolica in Italia e nel mondo.<br />

La Chiesa cattolica, unica monarchia assoluta sopravvissuta al<br />

medioevo, con i suoi 130.000 clericali (preti, frati, monache, vescovi e<br />

cardinali) che operano nel nostro Paese è una potente organizzazione<br />

ideologica che, dietro la parvenza di “salvatori delle anime”, lotta con<br />

ogni mezzo, dalla corruzione della “spintarella” per il posto di lavoro<br />

alle scomuniche e maledizioni (ricordare il 1949 quando scomunicarono<br />

tutti coloro che alle elezioni votavano per i partiti di<br />

sinistra che erano i difensori delle classi sociali più povere, invece di<br />

scomunicare i ricchi ed i potenti come dice il Vangelo), per asservire<br />

il popolo conservandolo nell’ignoranza e nella superstizione, al fine di<br />

~ 6 ~


difendere gli interessi dei<br />

capitalisti e quelli della<br />

potenza finanziaria vaticana.<br />

Il suo piano iniziale è<br />

stato semplice: attingere<br />

da svariate religioni precedenti<br />

per creare un calderone<br />

di credenze, prima<br />

fra tutte la vita eterna, in<br />

modo da attirare un po’<br />

tutti, scegliere un povero<br />

cristo qualsiasi come testimonial,<br />

impadronirsi del<br />

potere politico e fare un<br />

completo lavaggio del cervello<br />

alle masse popolari<br />

facendo leva sulla naturale<br />

paura della morte e sull’istintivo<br />

bisogno di spiritualità.<br />

Poi ha messo su<br />

un imponente apparato<br />

clericale (preti, frati, parrocchie<br />

ecc.), ha svilito il<br />

ruolo della donna e della<br />

Manifesto di scomunica del 1949.<br />

sessualità, ha imposto la<br />

cieca fede su dei dogmi infondati e, con il rifiuto della scienza, della<br />

cultura e del progresso, ha sfornato una genia di automi manovrabili<br />

a piacimento e pronti a seguire in maniera acritica e senza obiezioni,<br />

pena severe condanne, i dettami delle gerarchie ecclesiastiche.<br />

Fatto questo è stato facile incamerare enormi ricchezze attraverso<br />

donazioni, lasciti, speculazioni, guerre ed intrallazzi di ogni genere e<br />

diventare così una fra le maggiori potenze dell’intero pianeta.¹<br />

Qualcuno potrà forse pensare che una considerazione di questo genere<br />

debba essere alquanto esagerata o non del tutto veritiera, ma basta aver<br />

letto la storia o più semplicemente aver seguito ed esaminato gli avve-<br />

______________<br />

¹ Tutto questo è stato possibile anche perché la guida della Chiesa è stata quasi sempre in<br />

mano a persone ambiziose, spregiudicate, scaltre e affariste, le quali hanno sempre<br />

sfruttato le debolezze e l’ignoranza del popolo anche per trarne un beneficio personale:<br />

prestigio, potere e ricchezze (più avanti vedremo alcune testimonianze).<br />

~ 7 ~


nimenti che si sono verificati negli ultimi<br />

decenni per rendersi perfettamente conto che<br />

abbiamo di fronte un vero e proprio esercito di<br />

reazionari e oscurantisti a tempo pieno,<br />

gente machiavellica, amorale e disposta a<br />

tutto pur di mantenere i propri privilegi ed<br />

il proprio dominio. Del resto fu lo stesso cardinale Joseph Ratzinger ad<br />

esprimere una solenne quanto inattesa autocritica che conferma lo stato di<br />

degrado morale cui è giunta Santa Romana Chiesa; ciò avvenne il 25<br />

marzo del 2005, allorché sostituì papa Carol Wojtyla agonizzante,<br />

durante la celebrazione della Via Crucis del Venerdì Santo. Ecco le sue<br />

parole: «…quante volte la Sua parola (di Gesù) viene distorta e abusata!<br />

Quanta poca fede c’è in tante teorie, quante parole vuote! Quanta<br />

sporcizia c’è nella Chiesa e proprio anche tra coloro che, nel sacerdozio,<br />

dovrebbero appartenere completamente a Lui! Quanta superbia, quanta<br />

autosufficienza! Quanto poco rispettiamo il sacramento della<br />

riconciliazione, nel quale Egli ci aspetta, per rialzarci dalle nostre<br />

cadute!....Signore, spesso la Tua Chiesa ci sembra una barca che sta per<br />

affondare, una barca che fa acqua da tutte le parti. E anche nel Tuo<br />

campo di grano vediamo più zizzania che grano. La veste e il volto così<br />

sporchi della Tua Chiesa ci sgomentano. Ma siamo noi stessi a sporcarli!<br />

Siamo noi stessi a tradirti ogni volta, dopo tutte le nostre grandi parole, i<br />

nostri grandi gesti. Abbi pietà della Tua Chiesa: anche all’interno di essa,<br />

Adamo cade sempre di nuovo…».<br />

~ 8 ~<br />

Sergio Staino.


LA CHIESA CATTOLICA NEI TEMPI ANTICHI<br />

Per molti secoli il comportamento pubblico e la condotta privata di<br />

gran parte dell’umanità sono stati influenzati dagli insegnamenti della<br />

religione e dai dettami del clero; contemporaneamente però la stessa sede<br />

della cristianità, Roma, è stata teatro di intrighi e dissolutezze i cui<br />

protagonisti erano spesso proprio quanti sedevano sul Soglio Pontificio.<br />

Infatti parecchi Papi sono arrivati a macchiarsi di ogni genere di colpe e,<br />

mentre davano mostra di pubbliche virtù, insediavano le loro amanti in<br />

Vaticano e promuovevano ad alti incarichi i loro figli illegittimi noti,<br />

nell’ambito della Chiesa, come “nipoti”. Per secoli hanno continuato a<br />

vendere le cariche religiose al miglior offerente e per essere ordinato<br />

vescovo bastava pagare, non era necessario neppure essere preti.<br />

Ci sono stati Papi omosessuali che hanno nominato cardinali i propri<br />

amanti, un Papa gestiva un postribolo a due passi dal Palazzo del<br />

Laterano, altri hanno incamerato fondi tassando le prostitute di Roma ed<br />

anche le orge non erano sconosciute nei palazzi pontifici. Uno storico del<br />

1600 enumerò i Papi che furono avvelenatori, assassini, fornicatori,<br />

pedofili, beoni, simoniaci, libertini, giocatori d’azzardo, negromanti,<br />

adoratori del diavolo, atei e dedicò un’intera sezione a coloro che si<br />

resero colpevoli d’incesto.<br />

Riporto un solo esempio su tutti tanto per far capire<br />

che razza di luogo di perdizione fosse il Vaticano nel<br />

medioevo: papa Giovanni 12° (Ottaviano Tuscolo) sedé<br />

sul Soglio Pontificio dal 955 al 964 ed il cronista<br />

Benedetto di Socrate ci informa che fu accusato di<br />

gestire San Pietro come un bordello; era un insaziabile<br />

bisessuale e durante il suo pontificato commise molti<br />

atroci crimini. Re Ottone 1° di Sassonia istituì in<br />

Vaticano un processo contro di lui e le accuse a suo<br />

carico furono le più infamanti: «…aver praticato<br />

l’incesto con due sorelle, aver giocato a dadi invocando Papa Giovanni 12°<br />

il diavolo acciocché lo assistesse, aver nominato per<br />

denaro vescovi-bambini, aver stuprato più di una vergine e aver<br />

trasformato il Sacro Palazzo in un serraglio, aver giaciuto con una<br />

sgualdrina già amante del padre, con una certa Regina Madre, con una<br />

vedova di nome Anna e con la propria nipote, aver messo gli occhi sul<br />

suo padre confessore, esser andato a caccia pubblicamente, essersi mosso<br />

sempre armato, aver incendiato abitazioni e danneggiato finestre nella<br />

notte…». Inoltre era risaputo che avesse stretto un patto con il diavolo<br />

~ 9 ~


indando alla salute di Satana, che avesse praticato l’incesto con sua<br />

madre, violato le sacre vergini, cioè le monache e che avesse commesso i<br />

reati di omicidio, spergiuro, sacrilegio e blasfemia.<br />

Fu processato in contumacia, poi fu deposto.<br />

Ma non dobbiamo pensare che<br />

papa Giovanni 12° sia stato un’eccezione<br />

poiché papa Alessandro 6°<br />

(Rodrigo Borgia) che sedé sul trono<br />

dal 1492 al 1503 e l’antipapa Giovanni<br />

23° (Baldassarre Cossa) che<br />

governò il Vaticano dal 1410 al 1415<br />

si comportarono in modo addirittura<br />

peggiore ed il colmo è che, nonostante<br />

le scelleratezze commesse, la salma di<br />

quest’ultimo fu sepolta nientemeno<br />

che nel battistero di Firenze.<br />

A tal proposito gli storici ci fanno<br />

sapere che oltre il 60% dei Papi che<br />

governarono lo Stato della Chiesa<br />

durante il periodo medievale (e<br />

anche oltre) commisero reati anche<br />

molto gravi.¹<br />

Finora ho accennato alle malefatte<br />

N.Cawthorne "La vita sessuale dei Papi" - Pan. personali commesse dai vari Pontefici<br />

romani, ma in passato ben altre<br />

atrocità furono perpetrate dai diabolici regnanti vaticani, quasi sempre ai<br />

danni della povera gente. Eccone alcune:<br />

Il Paganesimo antico<br />

In tutte le religioni del mondo, nel momento in cui divennero<br />

“culto di Stato”, i centri di potere furono conquistati da individui<br />

scaltri, spregiudicati e intolleranti verso gli oppositori, pronti a<br />

sfruttare fede e slancio mistico al solo scopo di acquistare autorità e<br />

ricchezza. Nel cristianesimo primitivo accadde la stessa cosa: durante<br />

l’Impero Romano, dopo che fu ammesso ufficialmente il culto cristiano<br />

_____________<br />

¹ Anche Dante Alighieri, nella sua Divina Commedia, collocò i papi del suo tempo<br />

all’inferno: Niccolò 3°, Bonifacio 8° e Clemente 5°. Inoltre paragonò la Chiesa ad una<br />

prostituta per colpa dei peccati di simonia che erano stati commessi.<br />

~ 10 ~


con decreto dell’imperatore Costantino del 313, i<br />

sacerdoti cristiani, spinti dai vari Papi e Imperatori<br />

dell’epoca, cominciarono a contraccambiare le persecuzioni<br />

che fino ad allora avevano subìto da parte<br />

delle autorità romane, sopprimendo i sacerdoti pagani e<br />

tutti coloro che non intendevano convertirsi alla nuova<br />

religione, demolendo e saccheggiando i loro luoghi di<br />

culto, le immagini sacre, i monumenti, le biblioteche e<br />

tutto quanto era di loro appartenenza.<br />

Nel 364 venne sancita la pena di morte per chi<br />

praticava riti pagani e nei successivi 200 anni furono Busto di Germanico<br />

perseguitati ed uccisi un numero incalcolabile di fedeli vandalizzato dai cristiani<br />

che non erano di religione puramente cristiana; pochi che vi hanno inciso una<br />

anni più tardi (380) l’imperatore Flavio Teodosio, con croce sulla fronte.<br />

un editto, dichiarò il cristianesimo unica religione<br />

dell’Impero Romano vietando così ogni altra fede pena severe punizioni;<br />

inoltre autorizzò il vescovo di Milano, Ambrogio (poi fatto santo) a<br />

distruggere tutti i templi pagani e costruire chiese cristiane sulle loro<br />

fondamenta. I grandi monumenti distrutti in tutto l’Impero romano furono<br />

diverse centinaia, ecco i più celebri secondo i cronisti dell’epoca: il<br />

tempio di Odessa (Ucraina), il santuario di Esculapio nell’Egea, il tempio<br />

di Afrodite a Golgota in Palestina, i templi di Afaca nel Libano, i templi<br />

del Monte Athos in Grecia, il santuario di Eliopoli in Egitto, il tempio di<br />

Asclepio in Cilicia (Turchia), tutti i<br />

monumenti, gli altari e i templi di<br />

Atene, Olympia ed altre città greche,<br />

il tempio di Zeus ad Apamea (Siria),<br />

il tempio di Apollo a Didyma<br />

(Turchia), il tempio di Theandrites a<br />

Zoara (Giordania), tutti i templi di<br />

Palmira (Siria), l’oracolo di Dionisio<br />

a Vesai, distrutto nell’anno 400 su<br />

ordine del vescovo Nicetas. Ad<br />

Alessandria venne distrutto il tempio<br />

di Dio Seraphide e la famosissima<br />

biblioteca considerata la più grande<br />

e ricca del mondo antico ed uno dei<br />

principali poli culturali ellenistici.<br />

Inoltre nel 401 fu raso al suolo per<br />

ordine di Giovanni Crisostomo, arci-<br />

Il tempio di Apollo a Didyma.<br />

~ 11 ~


vescovo di Costantinopoli, anche il meraviglioso tempio di Artemide ad<br />

Efeso (Turchia) considerato il più grande edificio del mondo antico ed<br />

una delle sette meraviglie. Tanti altri vennero profanati e trasformati in<br />

bordelli, case da gioco, stalle o in chiese cristiane. Sacerdoti cristiani<br />

come Marco di Aretusa e Cirillo di Eliopoli vennero persino celebrati<br />

come benemeriti “distruttori di templi”. Nella seconda metà del quarto<br />

secolo venne data alle fiamme anche la ricchissima biblioteca di<br />

Antiochia (Turchia) distruggendo così un immenso patrimonio culturale.<br />

In quel periodo nel clero cattolico erano già penetrate la corruzione e<br />

la bramosia di ricchezza e di potere cosicché, dal 400 in avanti, sorsero<br />

un po’ in tutto l’Impero vari movimenti religiosi antagonisti, più o meno<br />

ascetici (rinunciavano ad ogni bene terreno e ad ogni ricchezza a favore<br />

della purezza dello spirito) che quindi si distaccavano dalla cristianità<br />

ortodossa; tutti vennero perseguitati dai vari Imperatori e Papi dell’epoca<br />

perché essi non volevano che si diffondessero ideologie in contrasto con<br />

la loro. Questi furono i movimenti più importanti:<br />

- I Manichei, setta religiosa sorta nell’ambiente<br />

dell’Impero Persiano verso la fine<br />

del 3° secolo che fondava elementi cristiani con<br />

altri zoroastriani e buddisti. Insediatisi anche in<br />

occidente, i Manichei alla fine del 4° secolo<br />

vennero perseguitati dai Cristiani a cominciare<br />

da Sant’Agostino quindi, all’inizio del 500,<br />

vennero annientati.<br />

- I Messaliani, aderivano ad una confessione<br />

cristiana diffusa nel 4° secolo in Mesopotamia,<br />

Siria e Anatolia. Essi credevano nell’impurità<br />

dell’anima e che solo la continua preghiera<br />

poteva salvare l’essere umano dal peccato;<br />

furono sterminati completamente.<br />

Sant'Agostino combatte l'eresia<br />

manichea.<br />

- I Priscilliani, seguaci del vescovo spagnolo<br />

Priscilliano, nacquero in Spagna nel 4° secolo<br />

ed ebbero un rapido sviluppo anche in Provenza<br />

e Aquitania (Francia del sud); erano contrari all’unione fra la Chiesa e<br />

l’Impero e predicavano contro la corruzione e l’arricchimento delle<br />

gerarchie dominanti. Gli aderenti al movimento furono perseguitati e<br />

Priscilliano fu giustiziato insieme a sei suoi seguaci a Treviri (Germania)<br />

nel 385 su ordine dell’imperatore Magno Massimo, dopo essere stato<br />

denunciato da alcuni vescovi spagnoli.<br />

~ 12 ~


- Gli Ariani, sorti ad Alessandria d’Egitto nel 4° secolo, negavano la<br />

divinità di Gesù quindi furono combattuti aspramente da Sant’Agostino.<br />

- Gli Apollinari, sorsero in Siria nel 4° secolo e seguivano una dottrina<br />

simile all’Arianesimo, pertanto vennero dispersi.<br />

- I Donatisti, facevano parte di un movimento nato e sviluppato in<br />

Nordafrica nel 4° secolo ed assunse una dimensione rivoluzionaria con<br />

rivendicazioni sociali come la cancellazione dei debiti, il terrorismo nei<br />

confronti dei padroni terrieri ecc. Essi furono aspramente combattuti dai<br />

Papi e da Sant’Agostino.<br />

- I Monofisisti, sorsero nel 5° secolo in un<br />

monastero di Costantinopoli; essi negavano l’attribuzione<br />

a Cristo della natura umana sostenendo che<br />

egli avesse solo quella divina. Questa dottrina fu<br />

condannata dal 4° Concilio Ecumenico di Calcedonia<br />

(453), ma è tuttora seguita dalla Chiesa Copta<br />

d’Abissinia nonché dai Giacobiti di Siria.<br />

- I Nestoriani, si svilupparono a Costantinopoli nel<br />

5° secolo ed erano in contrasto con i cristiani per<br />

quanto riguarda la natura di Gesù e della Madonna.<br />

Questo movimento, che ebbe grande diffusione in Asia, San Cirillo.<br />

fu combattuto duramente da San Cirillo d’Alessandria<br />

d’Egitto e venne condannato dal Concilio di Efeso nel 431.<br />

- I Pauliciani, sorti in Armenia nel 7° secolo, non riconoscevano alcuni<br />

punti del Vecchio Testamento quindi furono giudicati eretici e<br />

perseguitati fino all’estinzione.<br />

- I Bogomili, nati nel 10° secolo in Bulgaria come derivazione dei<br />

Pauliciani, si svilupparono anche in Serbia e Bosnia; oltre a praticare un<br />

severo ascetismo ed essere vegetariani, avevano diversi punti in contrasto<br />

con la dottrina cristiana come il rifiuto delle immagini sacre a cominciare<br />

dalla croce, di ogni culto esteriore, dei sacramenti, di quasi tutto l’Antico<br />

Testamento e di ogni forma di struttura ecclesiastica. Nel 12° e il 13°<br />

secolo furono a lungo perseguitati, poi furono annientati dai regnanti<br />

locali su sollecitazione di papa Innocenzo 3° e del patriarca di<br />

Costantinopoli, Arsenio.<br />

- Gli Eretici di Monforte, erano una setta religiosa guidata da un certo<br />

Gerardo che, nell’11° secolo, operava dal Castello di Monforte (Asti).<br />

Facevano vita spartana caratterizzata dal rifiuto di ogni proprietà, del<br />

matrimonio, della sessualità ed erano vegetariani. Inoltre rifiutavano i<br />

sacramenti ed ambivano ad una morte violenta in quanto ritenevano che<br />

ciò avrebbe permesso loro una sorta di purificazione. Nel 1028 il vescovo<br />

~ 13 ~


di Milano, Ariberto d’Intimiano fece espugnare il castello e gli Eretici<br />

furono condotti a Milano dove vennero messi al rogo.<br />

Tanto per fare un ulteriore esempio dell’inaudita crudeltà e ferocia del<br />

Clero cattolico nel medioevo, nel 1233 a Verona furono arsi vivi 60<br />

cittadini fra uomini e donne con l’accusa di eresia. Essi facevano parte di<br />

un movimento ereticale detto Patarini sorto a Milano nell’11° secolo, che<br />

praticava un rigoroso ascetismo e contestava l’opulenza, la corruzione e<br />

la simonia delle alte gerarchie ecclesiastiche.<br />

Qualche decennio più tardi, sempre a Verona, vennero bruciati altri<br />

166 Patarini; ecco come si svolsero i fatti secondo la descrizione fattaci<br />

da Tullio Lenotti nel suo Arena di Verona: «…non si può tacere lo<br />

spettacolo triste ed impressionante che offrì l’Arena il 13 febbraio 1278.<br />

Nel secolo XIII l’eresia era molto diffusa, ed anche in Verona gli eretici<br />

erano abbastanza numerosi. Ma dove l’eresia ebbe maggiormente presa<br />

fu a Sirmione sul Lago di Garda; colà nel 1273 trovasi persino un<br />

vescovo degli eretici di nome Bernardo Olbia. Nel 1276 Alberto della<br />

Scala, il vescovo di Verona fra’ Timido e l’inquisitore Buonaccolsi<br />

mossero con una schiera di armati contro Sirmione, entrandovi il 12<br />

novembre. Vi catturarono 166 eretici, fra uomini e donne e li condussero<br />

a Verona da Mastino che li fece chiudere in carcere.<br />

Dopo la morte di Mastino (1277) e sotto il capitanato<br />

di Alberto, quei prigionieri furono condannati al rogo<br />

su sentenza di fra’ Filippo, figlio del Buonaccolsi,<br />

dell’ordine dei minori, inquisitori della marca<br />

Trevigiana. Il 13 febbraio 1278, tratti dal carcere<br />

furono condotti nell’anfiteatro dove ebbe luogo il loro<br />

supplizio».<br />

Altri gruppi di Patarini vennero combattuti dai<br />

cattolici in altre città italiane fra le quali Firenze. In<br />

questa città nel 1244 avvennero violenti scontri fra i<br />

Cavalieri di Santa Maria, milizia istituita dal<br />

predicatore domenicano Pietro da Verona (poi<br />

diventato San Pietro Martire) e gruppi di Patarini e si<br />

conclusero con l’annientamento di questi ultimi. In<br />

Piazza Croce al Trebbio e in Piazza Santa Felìcita<br />

La colonna del Trebbio.<br />

esistono tuttora delle colonne erette nel 14° secolo in<br />

memoria di quelle feroci battaglie.<br />

Nei primi secoli dell’era cristiana vennero barbaramente uccisi, perché<br />

non aderirono alla nuova religione, anche personaggi colti e famosi come<br />

~ 14 ~


il filosofo politeista Sopatro (inizio 4° secolo); il filosofo Simonides<br />

venne bruciato vivo nel 370; nello stesso anno venne decapitato il<br />

filosofo Maximus di Efeso per la sua fede religiosa in contrasto con<br />

quella romana; sempre in quell’anno vennero uccisi ad Antiochia i<br />

sacerdoti Hilarius, Patricius e l’ex governatore Fidustius perché ostili alla<br />

conversione. L’oratore Libanio fu condannato perché accusato di<br />

praticare magia e nel 415 ad<br />

Alessandria d’Egitto la popolazione<br />

cristiana, animata dal vescovo<br />

Cirillo, massacrò la scienziata<br />

e filosofa Ipazia; i resti del<br />

suo corpo vennero bruciati nella<br />

piazza della città insieme a tutti i<br />

suoi libri. Verso la fine del 5°<br />

secolo vennero giustiziati anche il<br />

medico Jacobus ed il filosofo<br />

Gessius sempre per motivi religiosi,<br />

mentre il predicatore cri-<br />

stiano Conon ed i suoi seguaci<br />

sterminarono gli ultimi pagani<br />

dell’isola Imbros nel Mar Egeo.<br />

Tanti altri subirono la stessa sorte oppure furono torturati o imprigionati.<br />

Inoltre c’è da aggiungere che nel 782 l’imperatore Carlo Magno, in<br />

accordo con i governanti clericali, fece tagliare la testa a 4500 Sassoni<br />

che non volevano convertirsi al cristianesimo.<br />

Le Crociate<br />

Ma la crudeltà e l’intolleranza delle alte gerarchie ecclesiastiche verso<br />

coloro che non si professavano cristiani erano appena cominciate poiché<br />

qualche secolo più tardi vennero commessi alcuni fra i più atroci crimini<br />

della storia dell’umanità. Basta pensare alle Crociate; con il pretesto di<br />

liberare la Terra Santa dagli “infedeli” islamici, i vari Papi dell’epoca<br />

organizzarono ben 9 spedizioni armate (dal 1096 al 1270) capeggiate da<br />

nobili e sovrani di mezza Europa. I veri motivi furono la conquista e la<br />

colonizzazione dei Paesi medio orientali occupati dagli arabi e, in 175<br />

anni di cruente guerre, vennero massacrati diversi milioni di persone<br />

innocenti di entrambi gli schieramenti.<br />

La prima Crociata fu bandita da papa Urbano 2° nel Concilio di<br />

Clermont del 1095 dove chiamò a raccolta tutta la cristianità, con il motto<br />

«Dio lo vuole», per la “guerra santa” contro l’Islam; nel 1099 venne<br />

~ 15 ~<br />

Ipazia viene giustiziata.


conquistata Gerusalemme e gran<br />

parte delle città circostanti, ma il<br />

prezzo pagato fu altissimo poiché<br />

salvarono la pelle solo il 20% di<br />

coloro che erano partiti. In quella<br />

prima crociata persero la vita<br />

diverse centinaia di migliaia di<br />

persone tra Cristiani, Ebrei e<br />

Musulmani, uomini, donne e<br />

bambini ed il cronista cristiano<br />

Eckehard di Aura ci fa sapere che<br />

«…l’estate successiva dell’anno<br />

1100 in tutta la Palestina l’aria era Papa Urbano 2° bandisce la prima Crociata.<br />

appestata di lezzo dei cadaveri; di<br />

stragi siffatte nessuno aveva mai visto o<br />

udito l’uguale tra i pagani…».<br />

Negli anni successivi i turchi passarono<br />

al contrattacco e riconquistarono alcuni<br />

territori persi, pertanto partirono dall’Europa,<br />

a intervalli più o meno lunghi,<br />

altre otto spedizioni armate bandite, di volta<br />

in volta, dai Pontefici in carica: papa<br />

Eugenio 3°, papa Clemente 3°, papa<br />

Innocenzo 3°, papa Onorio 3°, papa Gregorio<br />

9° e papa Innocenzo 4°.<br />

Dopo alterne vicende il risultato finale fu<br />

la perdita, da parte dei cristiani, di tutti i<br />

territori conquistati che tornarono in mano<br />

turca e la morte o il ferimento di una<br />

quantità incalcolabile di persone (alcuni<br />

cronisti parlano di oltre 10 milioni di vittime<br />

fra soldati e civili di tutte le età).<br />

Altre “spedizioni punitive” volute ed<br />

organizzate dalla Chiesa cattolica furono<br />

quelle contro gli Albigesi, seguaci di una<br />

setta religiosa di origine catara diffusasi nella Francia meridionale nel 12°<br />

secolo. Essi seguivano uno stile di vita fondato sulla povertà, umiltà e<br />

carità e ripugnavano la ricchezza ed il possesso di beni; inoltre<br />

disconoscevano la Chiesa romana ed alcuni suoi cardini ideologici come<br />

la divinità di Cristo, la verità dell’Antico Testamento e la dottrina della<br />

Anno 1204 - 4° Crociata. La conquista<br />

di Costantinopoli da parte dei crociati<br />

guidati da Baldovino 9° delle Fiandre.<br />

~ 16 ~


creazione. Nel 1170 a Saint Felix de<br />

Caraman gli Albigesi si diedero<br />

un’organizzazione territoriale diocesana e<br />

papa Innocenzo 3°, di fronte al pericolo<br />

dell’affermarsi di una nuova Chiesa<br />

cristiana occidentale, nel 1209 ordinò una<br />

crociata contro di essi e, dopo una lunga e<br />

sanguinosa guerra durata 20 anni, riuscì a<br />

sterminarli quasi completamente (in un<br />

solo anno ne furono uccisi oltre 20.000).<br />

Piccoli gruppi di Albigesi sopravvissero in<br />

aree isolate, ma furono perseguitati dal<br />

clero cattolico fino alla fine del 14° secolo<br />

mediante l’Inquisizione, quindi furono<br />

annientati.<br />

Altri eretici invisi e combattuti dalla<br />

Chiesa romana furono i seguaci di Pietro<br />

Valdo (Valdesi). Facevano parte di una corrente protestante molto simile<br />

agli Albigesi che sorse anch’essa in Francia (nei pressi di Lione) nel 12°<br />

secolo fra i ceti più umili della società e si diffuse velocemente in quasi<br />

tutta l’Europa, Italia compresa. Vivevano di elemosine ed andavano in<br />

giro a predicare la povertà e la carità come al tempo dei primi cristiani.<br />

Inoltre rifiutavano i sacramenti della Chiesa cattolica, negavano la<br />

validità della messa, il purgatorio e respingevano il culto dei santi e dei<br />

morti. Per questi motivi nel 1184 furono scomunicati da papa Lucio 3°,<br />

ma continuarono ugualmente la loro opera di proselitismo pertanto papa<br />

Innocenzo 3°, all’inizio del 13° secolo, bandì una crociata armata contro<br />

di loro che ne ridusse notevolmente il numero. I Valdesi rimasti<br />

continuarono ad essere perseguitati fino a tutto il 16° secolo, dopodiché<br />

scomparvero quasi completamente. Nell’anno 1561 alcune comunità<br />

Valdesi che risiedevano in Calabria a San Sisto, Guardia, e Montalto da<br />

circa 200 anni, iniziarono a professare la loro fede liberamente e a<br />

predicare la loro dottrina in pubblico; fu l’inizio della loro fine poiché fu<br />

intimato loro di rinnegare la propria fede e convertirsi al cattolicesimo. Al<br />

loro rifiuto ci fu un intervento armato da parte dei regnanti spagnoli<br />

stanziati a Napoli i quali, spronati dai governanti vaticani, sterminarono<br />

diverse centinaia di protestanti.<br />

Altre persecuzioni ed eccidi da parte della Chiesa cattolica si ebbero<br />

all’inizio del 1300 quando essa contribuì ad arrestare e torturare i<br />

Cavalieri Templari (potentissimo ordine cavalleresco cristiano risalente al<br />

~ 17 ~<br />

San Domenico fa bruciare le opere degli<br />

Albigesi.


tempo delle Crociate in Terra Santa) con l’accusa di sodomia, eresia e<br />

idolatria; in realtà voleva impossessarsi del loro immenso patrimonio<br />

acquisito attraverso donazioni o conquistato con le armi in pugno e il 12<br />

maggio 1310 vennero condannati a morte 54 di essi e furono arsi vivi<br />

nelle vicinanze di Parigi. Quattro anni dopo finì sul rogo anche il gran<br />

maestro dei Templari Jacques de Molay insieme al suo compagno<br />

Geoffrey de Charney.<br />

Qualche decennio più tardi la Chiesa romana si rese responsabile di<br />

uno sterminio di massa ancor più feroce del precedente: era l’anno 1377,<br />

la città di Cesena venne coinvolta nella cosiddetta Guerra degli Otto<br />

Santi promossa dalla Repubblica di Firenze contro lo Stato Pontificio.<br />

Per impedire che la città romagnola passasse dalla parte dei fiorentini, il<br />

cardinale Roberto di Ginevra, soprannominato dalle cronache locali “il<br />

boia di Cesena”, commissionò alle milizie mercenarie bretoni (fedeli a<br />

papa Gregorio 11°) una vera e propria epurazione della città, che venne<br />

saccheggiata e rasa al suolo (il fatto è passato alla storia col nome di<br />

Sacco dei Bretoni). I cronisti del tempo riferiscono che si trattò un<br />

massacro generalizzato di cittadini che terminò con 4.000 morti e<br />

altrettanti deportati.<br />

Ma gli eccidi di massa da parte di Santa Romana Chiesa non erano<br />

ancora terminati, infatti una quarantina di anni dopo venne presa di mira<br />

un’altra setta ereticale: gli Hussiti. Essi appartenevano ad un movimento<br />

riformatore sorto in Boemia (Cechia) all’inizio del 15° secolo fra la<br />

popolazione più povera che mal sopportava l’avidità delle gerarchie<br />

ecclesiastiche ed il loro comportamento dissoluto. Il movimento assunse<br />

anche una connotazione rivoluzionaria poiché non riteneva giusto che più<br />

di un terzo dei terreni fosse di proprietà della Chiesa. Tutto questo<br />

generò alcune ribellioni contadine, cosicché nel 1415 il loro capo Jan<br />

Hus, che aveva preso posizioni molto critiche nei<br />

confronti dello strapotere ecclesiastico e sull’infallibilità<br />

del Pontefice, venne arrestato e<br />

barbaramente arso sul rogo. Ciò diede origine a<br />

dei moti di ribellione popolare e la risposta dei<br />

sovrani di Boemia e di papa Martino 5° furono<br />

alcune crociate armate contro di essi (dal 1420 al<br />

1430), dopodiché le due fazioni trovarono un<br />

accordo, ma le cruente guerre costarono la vita a<br />

migliaia di persone.<br />

Un altro gruppo che subì continue persecuzioni<br />

fu quello degli Anabattisti di Moravia detti<br />

Jan Hus viene arso sul rogo.<br />

~ 18 ~


Hutteriti (16° secolo) che praticavano e predicavano la comunanza dei<br />

beni. Il loro capo, Jakob Hutter fu torturato e arso vivo a Innsbruck nel<br />

1536 con l’accusa di apostasia (rifiuto di qualsiasi religione).<br />

Non dobbiamo dimenticare inoltre che verso la metà del 14° secolo<br />

ebbe inizio il colonialismo europeo verso il continente africano; il primo<br />

popolo a farne le spese furono i circa 80.000 indigeni che abitavano nelle<br />

Isole Canarie, i Guanci; costoro vennero prima soggiogati dagli uomini di<br />

una spedizione italo-portoghese guidata da don Luis de la Cerva su ordine<br />

di papa Clemente 6°, poi, nell’arco di 150 anni, furono totalmente<br />

sterminati. In seguito molti altri popoli che risiedevano in quel continente<br />

vennero sopraffatti, schiavizzati e costretti alla conversione forzata dai<br />

colonialisti europei e dal clero cattolico.<br />

Fra le forme di eresia più detestate e combattute dalle alte gerarchie<br />

cattoliche medievali, ci fu la stregoneria.<br />

Agli occhi della Chiesa le<br />

streghe erano donne (e a volte uomini)<br />

peccatrici che avevano ceduto<br />

alle lusinghe del Diavolo per<br />

sete di potere ed erano in grado di<br />

fare malefizi e sortilegi, quindi erano<br />

fuori dalla grazia divina. In realtà<br />

si trattava generalmente di donne<br />

innocenti, appartenenti ad ogni<br />

estrazione sociale, per lo più vedove,<br />

prostitute, levatrici o guaritrici;<br />

queste ultime operavano in un<br />

tempo in cui decotti ed infusi a base<br />

di piante risultavano non meno<br />

efficaci e sicure di medicine e me-<br />

dici tradizionali; d’altra parte la popolazione, essenzialmente rurale, non<br />

aveva altra possibilità per curarsi che ricorrere ai loro rimedi meno<br />

costosi di quelli in uso. Spesso veniva considerata strega anche chi possedeva<br />

gatti neri, aveva i capelli rossi, o un neo nell’iride dell’occhio (il<br />

cosiddetto “segno del Diavolo”). Soltanto una piccola minoranza di esse<br />

poteva essere realmente annoverata fra i veri e propri criminali.<br />

Fin dai primi secoli dell’era cristiana le streghe furono perseguitate ed<br />

uccise e nel 1484 papa Innocenzo 8° emanò la bolla Summis desiderantes<br />

affectibus che autorizzava a procedere più energicamente contro di esse<br />

mediante arresti, processi, torture e condanne a morte; inoltre venivano<br />

~ 19 ~<br />

Il rogo di una strega.


confiscati tutti i beni della famiglia. Ebbe inizio così in tutta Europa una<br />

spietata “caccia alle streghe”, massacri compiuti contro tutte quelle donne<br />

anche solo sospettate di praticare stregoneria e magia; nel frattempo però<br />

la stessa Chiesa cattolica, mentre condannava le cerimonie stregonesche,<br />

eseguiva riti analoghi come la celebrazione della messa,<br />

immagini sacre, idoli, acqua santa, candele benedette, rosari, reliquie<br />

ecc. che sussistono ancora oggi nonostante i divieti della Bibbia. Ecco<br />

alcuni di questi divieti biblici e, fra parentesi, i libri, i capitoli ed i versetti<br />

di riferimento: “Non fare sculture né immagine alcuna di ciò che è lassù<br />

nel cielo…non adorare tali cose” (Esodo 20/4 e 5) – “…gli idolatri non<br />

erediteranno il regno di Dio” (1° lettera ai Corinzi 6/9 e 10).<br />

In Italia si ebbero veri e propri stermini di gruppo per la maggior parte<br />

nell’Italia Settentrionale e in Toscana; i più famosi e documentati<br />

avvennero nei paesi delle valli alpine come Edolo e Cemmo in<br />

Valcamonica, Cavalese in Val di Fiemme, Triora (Imperia), Mirandola<br />

(Modena), Pieveragno (Cuneo) e in alcuni paesi della<br />

Valtellina fra i quali Bormio.<br />

Alcuni storici fra i quali Brian Levack, hanno<br />

calcolato che i processi per stregoneria documentati<br />

dalla fine del 15° secolo alla fine del 17° in tutta<br />

Europa siano stati circa 110.000 metà dei quali svolti<br />

in Germania e che le esecuzioni capitali siano state<br />

circa 60.000, ma altri studiosi affermano che i<br />

processi e le condanne a morte siano state dieci volte<br />

più numerose a causa delle innumerevoli sentenze<br />

processuali andate perse nei secoli oppure<br />

volontariamente bruciate per disperderne le tracce e<br />

anche perché molte esecuzioni furono sommarie e<br />

quindi non vennero registrate.<br />

L’ultima strega condannata a morte in Europa<br />

risulta essere stata Anna Göldi, uccisa nel 1782 a<br />

Glarona in Svizzera.<br />

Un’altra violenta crociata bandita dai clericali cattolici si ebbe nella<br />

seconda metà del 16° secolo contro i protestanti francesi di tendenza<br />

calvinista detti Ugonotti. Essi affermavano che la Chiesa aveva bisogno<br />

di una radicale epurazione a cominciare dal Papa che rappresentava un<br />

sovrano del potere temporale che governava come tiranno sulle cose<br />

divine; inoltre dicevano che la liturgia, i santi, i pellegrinaggi, le<br />

preghiere e la gerarchia della Chiesa cattolica non fornissero alcun aiuto<br />

~ 20 ~


per la salvezza dell’anima, ma ciò<br />

si potesse raggiungere solo con una<br />

vita pia, devota e fatta di opere di<br />

bene in ottemperanza agli insegnamenti<br />

biblici. La Chiesa romana<br />

organizzò contro di essi ben otto<br />

guerre (dal 1562 al 1593) che si<br />

conclusero con circa 70.000 morti.<br />

E’ rimasto famoso il Massacro<br />

della notte di San Bartolomeo<br />

avvenuto a Parigi nella notte fra il<br />

23 e il 24 agosto 1572 in cui migliaia<br />

di protestanti furono uccisi a<br />

tradimento dai rivali cattolici. E’<br />

stato calcolato che le vittime di<br />

La strage degli Ugonotti.<br />

quella carneficina furono circa<br />

2.000 a Parigi e oltre 10.000, fra uomini, donne e bambini, nel resto della<br />

Francia. Per ricordare quell’evento, papa Gregorio 13° fece coniare una<br />

medaglia con la propria effige e commissionò al pittore Giorgio Vasari<br />

una serie di affreschi raffiguranti il massacro, tuttora presenti nella Sala<br />

Regia dei Palazzi vaticani. Che Papa criminale!<br />

Medaglia di papa Gregorio 13° con impresso: “UGONOTTORUM STRAGES 1572”<br />

~ 21 ~


Ed ancora: fra il 1568 e il 1648 in Olanda ci fu la cosiddetta Guerra<br />

degli 80 anni che vide opporsi ai cattolici spagnoli, che in quel periodo<br />

dominavano da tiranni i Paesi Bassi, gli olandesi che lottavano per<br />

l’indipendenza di quelle terre i quali erano di religione prevalentemente<br />

calvinista¹. I regnanti spagnoli, in accordo col tribunale dell’Inquisizione<br />

che aveva dichiarato eretici i ribelli olandesi, intrapresero una lunga lotta<br />

armata contro di essi che culminò con l’annegamento di 5.000 protestanti<br />

nelle vicinanze della cittadina di Emden.<br />

Ma non è finita: fra il 1618 e il 1648 ci fu la famigerata Guerra dei 30<br />

anni che coinvolse tutte le maggiori potenze europee; gli scontri opposero<br />

i seguaci tedeschi della riforma protestante ai connazionali cattolici,<br />

entrambi appoggiati da potenze esterne. Furono scontri terrificanti senza<br />

esclusione di colpi, il poeta storico tedesco Friedrich Schiller ci fa sapere<br />

che «…in una chiesa furono trovate 50 donne decapitate e bambini che<br />

ancora succhiavano il latte dal petto dello loro madri senza vita». Un altro<br />

esempio dell’inaudita ferocia dei clericali cattolici durante quel conflitto<br />

ci viene dalla Valtellina: la notte fra il 18 e il 19 luglio del 1620 si<br />

verificò il cosiddetto Sacro macello di Valtellina durante il quale quasi<br />

tutti gli abitanti di fede protestante di Tirano, Teglio e Sondrio vennero<br />

trucidati o bruciati vivi dalle milizie cattoliche (morirono circa 600<br />

persone fra donne, uomini e bambini). La Guerra dei 30 anni fu tra le<br />

guerre più distruttive della storia europea poiché ridusse la popolazione<br />

del continente del 20%, calo dovuto anche alle carestie, alle epidemie, ai<br />

saccheggi e alle devastazioni che ne conseguirono.<br />

Altre crociate minori bandite dai clericali cattolici contro gli eretici e<br />

gl’infedeli si verificarono in altre parti d’Europa e tutte ebbero come<br />

epilogo una lunga fila di morti e feriti.<br />

L’Inquisizione<br />

I clericali cattolici commisero altri atroci crimini in tutta Europa dal<br />

13° al 17° secolo durante la lotta spietata contro l’ebraismo, l’islamismo,<br />

il protestantesimo e l’eresia in generale; per ben 500 anni usarono<br />

strumenti come:<br />

L’Inquisizione, istituzione fondata nel 1184 durante il Concilio di<br />

Verona presieduto da papa Lucio 3°, il cui scopo era indagare e punire,<br />

mediante un apposito tribunale denominato Sant’Uffizio, i sostenitori di<br />

________________<br />

¹ Il Calvinismo fu un movimento sorto in Svizzera all’inizio del 16° secolo ad opera<br />

dell’umanista e teologo francese Giovanni Calvino il quale fu, insieme a Martin Lutero, il<br />

massimo riformatore religioso del cristianesimo europeo.<br />

~ 22 ~


teorie considerate contrarie all’ortodossia cattolica. Il Papa stabilì il<br />

principio che si potesse formulare un’accusa contro qualcuno ed iniziare<br />

un processo a suo carico sulla base di semplici sospetti o delazioni ed<br />

anche in assenza di testimoni attendibili. Nel 1252 papa Innocenzo 4°<br />

rincarò la dose: emise la bolla Ad Extirpanda con la quale diede piena<br />

autonomia agli inquisitori e li autorizzò ad avvalersi di qualsiasi<br />

strumento per estorcere la confessione, fra cui la tortura. Ma la cosa che<br />

fa più indignare è che questo papa criminale, dopo la sua morte, venne<br />

sepolto nel duomo di Napoli e sulla tomba c’è un’iscrizione che inizia<br />

così: “Hic superis dignus, requiescit papa benignus…”.<br />

L’Inquisizione ha permesso per secoli alla Chiesa di imprigionare,<br />

torturare ed uccidere tutti coloro che non condividevano le sue idee<br />

dogmatiche ed anche coloro che, per un motivo qualsiasi, non rientravano<br />

nelle loro grazie. L’Inquisizione è stata formalmente abolita dal Vaticano<br />

solo nel 1834.<br />

Il Sant’Uffizio, tribunale supremo e inappellabile istituito nel 1542<br />

da papa Paolo 3°, composto da vescovi ed altri prelati con il compito di<br />

difendere l’integrità della fede ed esaminare e proscrivere le false<br />

dottrine.<br />

L’Indice dei libri proibiti, un elenco di pubblicazioni vietate dalla<br />

Chiesa cattolica, redatto nel 1558 dal Sant’Uffizio, mediante il quale<br />

vennero perseguiti gli studi scientifici e filosofici in quanto ritenuti<br />

anticristiani, con conseguente impoverimento della cultura e dello spirito<br />

di ricerca (questo argomento sarà approfondito più avanti).<br />

Gli inquisitori cattolici non<br />

ebbero pietà per nessuno, perfino<br />

il grande scienziato Galileo<br />

Galilei fu incarcerato perché si<br />

azzardò a scrivere che era la<br />

terra a girare intorno al sole e<br />

non viceversa come affermavano<br />

le Sacre Scritture. Tanti<br />

altri subirono atroci tormenti,<br />

ecco alcuni nomi passati alla<br />

storia:<br />

- Tanchelmo di Brabante,<br />

Pietro di Bruis, Enrico di Galilei davanti al tribunale dell'Inquisizione.<br />

Losanna; vissero nella prima<br />

metà del 12° secolo, il primo era olandese, gli altri due francesi e<br />

andavano in giro a predicare contro i sacramenti, contro i riti della Chiesa<br />

~ 23 ~


e contro la ricchezza e la corruzione dei clericali. Pietro avversava anche<br />

l’adorazione della croce in quanto era stata lo strumento di morte di<br />

Gesù ed i cristiani avrebbero dovuto odiarla anziché venerarla¹.<br />

Furono tutti e tre uccisi dagli ecclesiastici cattolici.<br />

- Arnaldo da Brescia, fu un frate agostiniano riformatore politico e<br />

religioso che predicò contro la corruzione e la mondanità del clero; il suo<br />

programma di riforma si può così riassumere: rifiuto del potere temporale<br />

del Papa cioè del potere assoluto che esercitava come capo di Stato,<br />

rinuncia della Chiesa alla ricchezza ed il suo ritorno alla povertà<br />

evangelica, non validità dei sacramenti amministrati da un clero non<br />

degno e la confessione praticata tra fedeli e non dai sacerdoti. Per queste<br />

sue prese di posizione venne perseguitato dalla Chiesa romana e papa<br />

Adriano 4° lo fece arrestare; fu condannato dal tribunale ecclesiastico<br />

all’impiccagione dopodiché fu arso a Roma dell’anno 1155. Le sue ceneri<br />

vennero gettate nel Tevere affinché non divenissero<br />

oggetto di venerazione da parte dei suoi seguaci.<br />

- Ruggero Bacone, frate francescano inglese, fu uno<br />

dei maggiori pensatori del 13° secolo. Studiò a Oxford e<br />

Parigi e fu soprannominato Doctor Mirabilis per le sue<br />

intuizioni in campo scientifico-sperimentale e tecnologico<br />

(fece scoperte in campo ottico e astronomico,<br />

descrisse molte invenzioni meccaniche, segnalò gli<br />

errori del calendario Giuliano, la composizione della<br />

polvere da sparo e tanto altro) pertanto è da considerare<br />

un precursore di Leonardo da Vinci, Galilei e Newton.<br />

Iniziò anche a scrivere alcune opere che dovevano<br />

costituire una specie di enciclopedia del sapere scien-<br />

Ruggero Bacone.<br />

_______________<br />

¹ A pensarci bene aveva pienamente ragione. Se, per pura ipotesi, Gesù fosse morto<br />

impiccato oppure decapitato anziché crocifisso, ve lo immaginereste oggi rappresentato<br />

penzoloni ad una corda o, peggio ancora, senza la testa? Roba da rabbrividire. Ciò<br />

testimonia quanto siano grotteschi e macabri certi riti cristiani.<br />

La stessa cosa si può dire per quelle persone che portano al collo una catenina con<br />

appesa la croce: è un’usanza assurda e un controsenso; è come se un genitore con un figlio<br />

morto in un incidente di motorino, andasse in giro con al collo un ciclomotore in<br />

miniatura. Nessuno farebbe mai una cosa del genere perché sicuramente i motorini<br />

sarebbero detestati e non verrebbero certo portati al collo.<br />

Un altro paradosso è quello di consacrare molte chiese col nome “Santa Croce”;<br />

sarebbe più logico denominarle “Maledetta Croce”, ma i clericali cattolici in fatto di<br />

contraddizioni sono imbattibili.<br />

~ 24 ~


tifico, poi venne imprigionato per oltre 10 anni dall’Ordine francescano<br />

con l’accusa di alchimia e stregoneria, ma anche per le sue proteste<br />

contro l’ignoranza, l’immoralità e la corruzione del clero. Morì nel 1292.<br />

- Jacopone da Todi, considerato uno dei più illustri poeti italiani del<br />

medioevo, faceva parte di una corrente di frati francescani detti Spirituali<br />

che si attenevano all’insegnamento di San Francesco d’Assisi ed<br />

ambivano ad una Chiesa povera e al servizio dei più bisognosi. Per questo<br />

erano invisi da papa Bonifacio 8° che li scomunicò poi, nel 1298, fece<br />

incatenare Jacopone in un tetro sotterraneo di un convento a Todi. Morì<br />

dopo pochi anni.<br />

- Gherardino Segalelli, fu un predicatore e fondatore nel 1260 del<br />

movimento degli Apostolici ispirato alla preghiera, alla povertà e<br />

all’assistenza di malati e bisognosi. I suoi concetti cardine erano i<br />

seguenti: abbattimento della gerarchia ecclesiastica, ritorno della Chiesa<br />

alle sue origini di umiltà e povertà, organizzazione di una società paritaria<br />

di mutuo e reciproco aiuto, di comunione dei beni e di parità di diritti fra<br />

uomo e donna, libertà. Fu incarcerato e processato dall’inquisitore<br />

cattolico Manfredo di Parma e il 18 luglio 1300 fu arso sul rogo a Parma<br />

con l’accusa di eresia insieme ad altri apostolici.<br />

- Fra’ Dolcino, fu un seguace di Segalelli e dopo la morte di<br />

quest’ultimo continuò la sua opera di predica e di proselitismo. Papa<br />

Clemente 5° diede ordine di annientare<br />

il suo movimento e nel 1307, dopo una<br />

lunga lotta, i dolciniani vennero sopraffatti;<br />

fra’ Dolcino fu torturato ed<br />

arso vivo a Vercelli insieme ai suoi<br />

seguaci.<br />

- Giovanna D’Arco, eroina nazionale<br />

francese, riunificò il proprio Paese contribuendo<br />

a risollevarne le sorti durante<br />

la guerra dei cent’anni guidando vittoriosamente<br />

le armate francesi contro<br />

quelle inglesi. Fu catturata e venduta ai<br />

suoi nemici, così il tribunale ecclesiastico<br />

la processò e la condannò al<br />

rogo. Fu arsa viva il 30 maggio 1431<br />

con l’accusa di eresia e stregoneria.<br />

- Il frate domenicano e politico Girolamo<br />

Savonarola, predicò a Firenze contro<br />

la corruzione morale, il malcostume,<br />

~ 25 ~<br />

Giovanna D'Arco sul rogo.


la prepotenza e lo sfarzo<br />

dei governanti fiorentini<br />

e della Corte<br />

Pontificia del 15° secolo.<br />

La Repubblica fiorentina,<br />

secondo il suo<br />

disegno, doveva diventare<br />

un modello di comunità<br />

cristiana perfetta,<br />

la vita di ogni cittadino<br />

doveva essere<br />

improntata sull’austerità<br />

e su un’autentica e<br />

pura religiosità, priva<br />

di ogni forma di lusso<br />

Il rogo di Savonarola a Firenze.<br />

e di vanità. Il 7 febbraio<br />

1497 organizzò il<br />

“falò delle vanità” nel quale, con spirito di fanatismo medievale, vennero<br />

dati alle fiamme molti oggetti d’arte, dipinti dal contenuto paganeggiante,<br />

gioielli, suppellettili preziose, vestiti lussuosi, con incalcolabile danno per<br />

l’arte e la cultura fiorentina rinascimentale. A causa di queste sue prese di<br />

posizione, papa Alessandro 6° prima lo scomunicò, poi lo dichiarò eretico<br />

e il tribunale lo condannò a morte. Fu prima torturato, poi impiccato e<br />

bruciato in Piazza della Signoria a Firenze il 23 maggio 1498 insieme a<br />

due suoi seguaci, fra’ Domenico Buonvicini e fra’ Silvestro Maruffi.<br />

- Una fine analoga toccò al riformatore ed umanista spagnolo Michele<br />

Serveto: in possesso di una cultura classica sconfinata fu anche filosofo,<br />

teologo, geografo, matematico, astrologo e, laureatosi in medicina, fece<br />

un’importante scoperta sulla circolazione sanguigna. Nel 1553 pubblicò il<br />

libro La restaurazione del Cristianesimo che fu ritenuto eretico sia dai<br />

cattolici che dai calvinisti perché conteneva tesi contrarie al dogma della<br />

Trinità e profetizzava la fine del regno dell’Anticristo (il Papa); Serveto<br />

fu arrestato e processato dai calvinisti che lo condannarono a morte; fu<br />

bruciato vivo a Ginevra il 27/10/1553 insieme ai propri libri.<br />

- Pietro Carnesecchi, nacque a Firenze nel 1508; umanista ed<br />

ecclesiastico di viva intelligenza e larga cultura non fece mistero delle<br />

proprie tendenze riformiste nell’ambito della Chiesa poiché divenne<br />

membro attivo del movimento degli Evangelici (per loro l’unica fonte da<br />

seguire erano i Vangeli ed ogni altra dottrina che non era scritta nella<br />

Bibbia non avrebbe dovuto far parte del cristianesimo per cui respinge-<br />

~ 26 ~


vano molti insegnamenti che i cattolici avevano aggiunto nei secoli<br />

passati). Fu arrestato per ordine di papa Pio 5° e processato con l’accusa<br />

di eresia; fu torturato più volte, poi fu decapitato e bruciato a Roma il<br />

primo ottobre 1567.<br />

- Giordano Bruno, filosofo, umanista,<br />

scrittore e frate domenicano di Nola<br />

(Napoli). Formulò alcune teorie in campo<br />

scientifico prendendo spunto da vari<br />

studiosi fra cui Nicola Cusano e Nicolò<br />

Copernico e definì l’universo eterno,<br />

infinito, senza un centro e fatto di infiniti<br />

mondi “della stessa specie della Terra”;<br />

inoltre abbracciò la teoria eliocentrica con<br />

la terra che ruotava intorno a sé stessa e<br />

intorno al sole. Nel campo spirituale<br />

negava la creazione divina dell’uomo e<br />

l’immortalità dell’anima, inoltre considerava<br />

la religione come un insieme di<br />

superstizioni costruite ad uso e consumo Giordano Bruno sul rogo.<br />

dei popoli, pertanto l’essere umano doveva<br />

“ripudiare ogni religione e vivere secondo la sola massima che comanda<br />

di non fare agli altri quel che non vorremmo fosse fatto a noi stessi”. Per<br />

queste sue prese di posizione, manifestate attraverso diverse sue opere, fu<br />

accusato di manifestazioni di libero pensiero quindi di eresia perciò fu<br />

condannato a morte dal Tribunale dell’Inquisizione; fu arso vivo a Roma,<br />

in Campo de’ Fiori, il 17 febbraio 1600 e le ceneri vennero gettate nel<br />

Tevere¹.<br />

- Il religioso scrittore, poeta e filosofo calabrese Tommaso Campanella<br />

(1568-1639), predicò i suoi ideali di unità, giustizia e pace fra gli<br />

uomini. La sua opera più famosa la scrisse nel 1623, La città del sole in<br />

cui sognava una felice e pacifica repubblica universale retta su princìpi di<br />

giustizia naturale. Fu imprigionato e torturato più volte per eresia.<br />

_______________<br />

¹ Una curiosità: nel 1889 fu eretto a Roma un monumento in ricordo del grande filosofo.<br />

La Chiesa romana, invece di recitare il “mea culpa” per essere stata responsabile del<br />

barbaro assassinio di un povero innocente, si oppose fermamente all’installazione della<br />

statua e l’allora papa Leone 13°, che aveva addirittura minacciato di lasciare la capitale,<br />

considerò quell’atto una provocazione e rimase un intero giorno inginocchiato davanti alla<br />

statua di San Pietro, pregando contro quella che considerava una lotta alla religione<br />

cattolica.<br />

~ 27 ~


- Un altro personaggio famoso avversato dalla Chiesa di Roma e<br />

messo al bando come eretico nel 1518, fu il teologo tedesco Martin<br />

Lutero che nel 1517 fondò la Riforma protestante e pose le basi per una<br />

Chiesa distaccata da quella romana. Fu contrario alla vendita delle<br />

indulgenze, negò il primato del Papa, l’infallibilità dei Concili e dichiarò<br />

le Sacre Scritture l’unica fonte da seguire per salvare l’anima. Nel 1520<br />

papa Leone 10° emanò una bolla con la quale criticava alcune sue tesi e<br />

Lutero rispose pubblicando un opuscolo durissimo nel quale definiva il<br />

Papa “Anticristo”. L’anno successivo fu scomunicato, poi dichiarato<br />

eretico, ma non fu condannato grazie soprattutto alla protezione da parte<br />

del principe di Sassonia Federico 3°. .<br />

Ma tutte queste brutalità commesse dagli<br />

inquisitori romani non sono niente in confronto a<br />

quelle perpetrate dal Clero spagnolo: l’11 febbraio<br />

1482 fu eletto capo dell’Inquisizione di Siviglia il<br />

frate domenicano Tomas de Torquemada il quale si<br />

fece subito notare per lo zelo e la grande passione<br />

con cui esercitava le proprie funzioni. Dal febbraio<br />

1482 al marzo 1484 a Siviglia furono mandate al<br />

rogo 2.000 persone e 17.000 subirono penitenze che<br />

andavano dalle multe alle confische dei beni, agli<br />

imprigionamenti limitati o perpetui, agli esili, alle<br />

deportazioni, alle privazioni di impiego, alla morte<br />

civile, alle torture varie. In poco più di 15 anni di<br />

onnipotenza Torquemada divenne uno dei<br />

Tomas de Torquemada.<br />

personaggi più atroci e spietati della storia; ecco<br />

infatti il bilancio delle vittime dell’Inquisizione<br />

sotto il suo comando secondo le testimonianze di alcuni storici fra i quali<br />

il colto ecclesiastico spagnolo Juan Antonio Llorente: 10.280 bruciati vivi<br />

e 97.000 penitenziati, cioè torturati, condannati all’ergastolo (molti di<br />

questi morirono di stenti nelle carceri del Sant’Uffizio), esiliati e mandati<br />

in rovina; senza contare poi le centinaia di migliaia di Mori (Musulmani<br />

spagnoli) e gli 800.000 Ebrei cacciati dalla Spagna dopo aver confiscato i<br />

loro beni.<br />

Tanto per riassumere le ferree leggi della Chiesa cattolica nel<br />

medioevo, si può affermare che ogni qualvolta qualcuno osava<br />

schierarsi dalla parte del popolo oppresso oppure metteva in<br />

discussione le sue dottrine dogmatiche e autoritarie, veniva bollato<br />

per eretico quindi veniva perseguitato o ucciso.<br />

~ 28 ~


Quantificare l’entità del massacro è praticamente impossibile in<br />

quanto è stata persa la traccia di moltissimi processi a causa di incendi,<br />

saccheggi e distruzioni varie, comunque alcuni studiosi hanno calcolato<br />

che in tutta Europa, in 5 secoli di Inquisizione, furono processati circa<br />

2.000.000 di eretici dei quali ben 1.200.000 morirono sotto tortura o<br />

messi al rogo.<br />

In questo modo la Chiesa cattolica si è resa responsabile di uno dei<br />

più grandi stermini di massa della storia dell’umanità.<br />

Alcune curiosità: dal 1796 al 1870, anno in cui cessò di esistere lo<br />

Stato Pontificio, furono eseguite in questo Stato ben 528 esecuzioni (in<br />

media una ogni 51 giorni) tutte documentate nei particolari, i cui metodi<br />

erano i seguenti: impiccagione, decapitazione e mazzolatura; certe volte i<br />

cadaveri venivano addirittura squartati oppure, dopo la forca, venivano<br />

tagliate testa e braccia ed esposte<br />

al pubblico. Da tener presente che<br />

le suddette brutali esecuzioni<br />

venivano effettuate anche per<br />

reati non molto gravi come il<br />

furto o l’aggressione a scopo di<br />

rapina; faccio un esempio: il<br />

09/02/1801 fu impiccato e<br />

squartato in Piazza del Popolo a<br />

Roma, un certo Teodoro Cacciona,<br />

“reo di aver rubato a un<br />

ferraiolo un paio di stivali e 12<br />

scudi”. L’ultima esecuzione capitale<br />

avvenne il 09/07/1870 a<br />

Palestrina, dove fu decapitato un<br />

certo Agatino Bellomo.<br />

Da notare poi che la pena di<br />

morte nello Stato Vaticano è<br />

stata legale fino all’agosto del<br />

1969, tuttavia venne rimossa<br />

dalla legge fondamentale solo il<br />

12 febbraio del 2001, questo a<br />

dimostrazione di quanto siano<br />

conservatori e antiprogressisti i<br />

suoi governanti.<br />

Il boia vaticano Giovanni Bugatti (Mastro Titta)<br />

mostra alla folla la testa femminile recisa.<br />

~ 29 ~


Alcuni metodi di tortura medievali:<br />

Viene estorta la confessione con lo stiramento.<br />

Il rogo.<br />

La tortura con l'acqua.<br />

~ 30 ~


La ruota sul fuoco.<br />

Viene registrata la confessione.<br />

In molte città italiane fra le quali Roma, Matera, Volterra (Pisa),<br />

Castello di Mazzè (Torino), San Gimignano (Siena), Repubblica di San<br />

Marino ed altre, esistono interessanti musei nei quali sono esposti antichi<br />

strumenti di tortura usati nei secoli passati.<br />

Gogna. Collare chiodato. Pera orale.<br />

~ 31 ~


I Conquistadores<br />

La brutalità dei governanti cattolici e la loro sete espansionistica non<br />

cessarono certo con le Crociate e con l’Inquisizione infatti, alla fine del<br />

15° secolo, allorché gli spregiudicati navigatori spagnoli salparono con le<br />

navi alla scoperta del Nuovo Mondo con lo scopo di esplorare e<br />

colonizzare quelle terre sconosciute, sui vascelli erano sempre presenti<br />

alcuni rappresentanti ecclesiastici, per lo più frati cattolici; costoro<br />

sostennero e parteciparono attivamente a tutte le crudeli imprese dei<br />

vari condottieri spagnoli contribuendo così a sterminare o<br />

schiavizzare interi popoli di indios<br />

per potersi impadronire delle loro<br />

terre e delle loro ricchezze e nello<br />

stesso tempo espandere il cristianesimo<br />

ed evangelizzare gl’infedeli.<br />

Iniziò Cristoforo Colombo che<br />

appena sbarcò nel 1492 sulla prima<br />

isola abitata nel Mare dei Caraibi,<br />

fece imprigionare e deportare sei<br />

indigeni ed espresse la volontà di<br />

offrirli come schiavi ai cattolici re di<br />

Spagna. Esso scrisse: «…debbono<br />

servire da bravi servitori e schiavi…si<br />

possono facilmente convertire<br />

alla fede cristiana, giacché mi<br />

sembra che non abbiano religione<br />

alcuna»¹.<br />

_______________<br />

¹ D’altronde la tradizione schiavista della Chiesa è di lunga data. Nella Bibbia, Dio la<br />

permette sempre: “Quanto allo schiavo e alla schiava che avrete in proprietà, potrete<br />

prenderli dalle nazioni vicine. Ne potrete comprare anche dagli stranieri che vivono in<br />

mezzo a voi.” (Levitico 25/44-45) – “Quelli che vivono sotto il giogo della schiavitù,<br />

trattino con ogni rispetto i loro padroni” (1° lettera a Timoteo 6/1).<br />

Anche nel medioevo la schiavitù era divinamente permessa dagli alti prelati vaticani:<br />

nel 1179 il Terzo Concilio Lateranense condannò alla schiavitù i collaborazionisti dei<br />

Saraceni; nel 1226 fu legittimata da papa Gregorio 9°; nel 1454 papa Niccolò 5° la<br />

autorizzò con la Bolla Romanus Pontifex nei confronti dei Saraceni e dei prigionieri fatti<br />

dall’esercito portoghese; e ancora, il 20 giugno 1866 il Sant’Uffizio di Pio 9° emanò<br />

un’Istituzione che recitava: “La schiavitù, considerata nella sua natura fondamentale, non<br />

è del tutto contraria alla legge naturale e divina…Non è contrario alla legge divina che<br />

uno schiavo possa essere venduto, acquistato, scambiato o regalato”.<br />

~ 32 ~


L’anno successivo i conquistatori iberici iniziarono la colonizzazione<br />

dell’isola Hispaniola che era abitata da circa 250.000 Taino, una pacifica<br />

popolazione dedita alla raccolta e alla caccia. Costoro vennero decimati<br />

in pochi anni dai sanguinari condottieri spagnoli: una parte morì in<br />

battaglia, altri vennero schiavizzati o torturati barbaramente, mentre<br />

moltissimi furono sterminati dalle malattie trasmesse dagli spagnoli in<br />

principal modo il vaiolo; molte donne vennero stuprate. Ecco la cronaca<br />

di un testimone oculare: «Furono uccisi tanti indigeni da non potersi<br />

contare, dappertutto, sparsi per la regione, si vedevano innumerevoli<br />

cadaveri di indiani; il fetore era penetrante e pestilenziale».<br />

Nel 1511 gli spagnoli, guidati dal condottiero Diego Velazquez de<br />

Cuellar, invasero l’isola di Cuba che era abitata da circa 100.000 indiani<br />

Taino e Ciboney. Dopo sanguinosi combattimenti gli indigeni vennero<br />

sopraffatti, trucidati e i superstiti<br />

vennero schiavizzati; il<br />

loro capo Hatuey fu catturato<br />

e condannato a morire<br />

sul rogo. Un testimone dell’epoca<br />

ci racconta che quando<br />

lo legarono al patibolo un<br />

frate francescano tentò di<br />

convertirlo al cristianesimo e<br />

di battezzarlo affinché la sua<br />

anima potesse salire al cielo<br />

anziché precipitare nella<br />

perdizione. Hatuey ribatté che<br />

se il cielo era il luogo riservato<br />

ai cristiani, lui pre-<br />

feriva andare all’inferno.<br />

Alcuni anni dopo venne<br />

esplorato il Centro e il Sudamerica da parte dei Conquinstadores Hernan<br />

Cortes, Francisco Pizarro, Francisco de Montejo ed altri.<br />

Il primo esplorò il Messico nel 1519 e quando entrò in<br />

contatto col popolo degli Aztechi governato dall’imperatore<br />

Montezuma 2°, dapprima ebbe rapporti amichevoli<br />

con loro, ma l’anno successivo, allorché decise di<br />

impadronirsi di tutti i loro territori, ebbero inizio violenti<br />

scontri armati che, dopo alterne vicende, si conclusero<br />

con il completo sterminio della civiltà azteca. Vennero<br />

rase al suolo tutte le città, i loro imponenti templi e sac-<br />

Hernan Cortes.<br />

~ 33 ~<br />

Il rogo di Hatuey.


cheggiate tutte le ricchezze; inoltre gli indigeni superstiti furono ridotti in<br />

schiavitù e costretti a lavorare nei terreni appena occupati. Moltissimi<br />

morirono contagiati dal vaiolo ed altre malattie contratte dagli spagnoli.<br />

Francisco Pizarro sbarcò nel 1531 sulle coste occidentali<br />

del Sudamerica, territori questi che facevano<br />

parte del potente impero degli Inca. Il condottiero spagnolo<br />

entrò subito in conflitto con essi e, grazie alla supremazia<br />

tecnologica (armi da fuoco e cavalleria) nel 1533 ebbe la<br />

meglio sugli indigeni. Così venne fatto prigioniero il loro<br />

capo Atahualpa il quale offrì agli spagnoli enormi<br />

ricchezze in cambio della vita ma costoro, dopo essersi<br />

impossessati dei tesori (oro, argento ed altro), decisero di<br />

Francisco Pizarro. giustiziarlo. Il frate domenicano Vicente de Valverde gli<br />

fece capire che se si fosse convertito al cattolicesimo e si<br />

fosse fatto battezzare la sua pena sarebbe stata commutata: lo avrebbero<br />

ucciso, ma non bruciato sul rogo come stabilito. Poiché la religione Inca<br />

aborriva la distruzione del cadavere che si riteneva non avrebbe permesso<br />

di conseguire l’immortalità, la proposta trovò l’immediata adesione del<br />

condannato; Atahualpa venne così battezzato e, invece di essere bruciato,<br />

venne giustiziato nel luglio 1533 mediante garrota (strumento che<br />

provoca la morte per strangolamento). In seguito ci furono altre violente<br />

battaglie e nel novembre dello stesso anno gli spagnoli riuscirono a<br />

conquistare la capitale Cuzco; l’esercito incaico, composto da ben 40.000<br />

uomini, venne sopraffatto e massacrato ed i superstiti si dispersero sulle<br />

montagne. Anche gli Inca, come gli Aztechi, contrassero il vaiolo che li<br />

decimò ulteriormente.<br />

Cortes distrugge le città Azteche.<br />

Pizarro fa prigioniero l'imperatore Atahualpa.<br />

~ 34 ~


Analoga sorte toccò alle varie tribù Maya che occupavano lo Yucatan<br />

ed il Guatemala; dopo vari tentativi di occupazione di quei territori da<br />

parte degli spagnoli, nel 1527 Francisco de Montejo iniziò una lenta ma<br />

inesorabile invasione che durò una ventina di anni durante i quali ci<br />

furono scontri durissimi con ingenti perdite da entrambi gli schieramenti.<br />

Alla fine gli spagnoli ebbero la meglio e gli indigeni superstiti furono<br />

oppressi, schiavizzati e obbligati alla conversione al cattolicesimo. Alcuni<br />

anni più tardi le città Maya vennero saccheggiate dagli invasori ed il<br />

padre francescano Diego de Landa volle effettuare la completa<br />

distruzione etnica di quel popolo. Per<br />

sconfiggere l’idolatria dei Maya superstiti<br />

utilizzò strumenti come la tortura,<br />

l’omicidio e la distruzione totale di tutto<br />

ciò che potesse essere tramandato. Così “in<br />

nome di Dio e dell’evangelizzazione”<br />

furono ridotti in cenere migliaia di<br />

immagini di culto e idoli di diverse forme<br />

e dimensioni; furono distrutte le grandi<br />

pietre utilizzate come altari, piccole pietre<br />

lavorate, terrecotte e codici con geroglifici.<br />

Arrivò persino a fare un gigantesco rogo<br />

dove vennero bruciate tonnellate di libri,<br />

che lui considerava “opera del demonio”,<br />

che illustravano la civiltà Maya in tutti i<br />

suoi aspetti: la storia, la cultura e le<br />

tradizioni secolari di un intero popolo<br />

vennero così distrutti in pochi minuti.<br />

Il Landa nel 1566 scrisse il libro Relaciones de la cosas de Yucatan<br />

per testimoniare le avventure che aveva vissuto in quei Paesi perciò è<br />

stato il primo e più importante cronista della civiltà Maya. Paradossalmente<br />

è proprio grazie a lui che oggi sappiamo molte cose sulla cultura<br />

di quel popolo, sui costumi variopinti usati per vestirsi, sulle loro usanze,<br />

sulle costruzioni imponenti che svettavano nella giungla e tanto altro<br />

ancora. Ha descritto anche, in maniera obiettiva e con impressionante<br />

realismo, le atrocità commesse dagli spagnoli verso gli sventurati indios e<br />

quelle da lui stesso compiute senza che provasse alcun senso di pietà.<br />

Quel libro è una fonte importante di notizie che squarciano il velo oscuro<br />

che per secoli ha avvolto il territorio dello Yucatan.<br />

A conferma del fatto che le alte gerarchie ecclesiastiche fossero<br />

~ 35 ~<br />

Diego de Landa fa distruggere i libri dei<br />

Maya.


perfettamente a conoscenza degli atroci crimini perpetrati dai<br />

Conquistadores del Nuovo Mondo, esiste tuttora conservato il documento<br />

Requerimiento, redatto dai regnanti spagnoli nel 1512 su concessione del<br />

Papa; era una dichiarazione di sovranità che in pratica autorizzava gli<br />

invasori ad impadronirsi dei territori in nome e per conto dei sovrani<br />

spagnoli, a ridurre gli indios in schiavitù e a sterminarli. Il documento<br />

veniva letto in lingua spagnola dal conquistatore di turno in presenza dei<br />

capi delle tribù indigene (senza che questi potessero comprenderlo poiché<br />

non esistevano interpreti) e, in parte, recitava così: «…ed egli (Dio)<br />

ordinò a San Pietro di collocare in Roma la sua sede, come il luogo più<br />

adatto a governare il mondo, ma gli permise anche di avere la propria<br />

sede in ogni altra parte del mondo e di governare e giudicare tutti i<br />

Cristiani, Mori, Ebrei, Gentili e ogni altra setta. Questo uomo venne<br />

chiamato Papa cioè a dire Padre grande e meraviglioso e governatore<br />

degli uomini…Uno di questi Pontefici che succedette a San Pietro come<br />

signore del mondo fece dono di queste isole e terra ferma al sopra<br />

menzionato Re e Regina e ai loro successori con tutto ciò che in questi<br />

territori si trova…Così le loro altezze sono Re e Signori di queste isole e<br />

terre di terraferma in virtù di questa donazione…voi siete tenuti a<br />

riconoscere la Chiesa come governante e superiore del mondo intero e il<br />

Papa e in suo nome il Re e la Regina Donna Giovanna come superiori e<br />

signori di queste isole e di questa terra ferma in virtù della detta<br />

donazione…Se voi non accetterete queste condizioni io vi dichiaro che,<br />

con l’aiuto di Dio, noi faremo ingresso con la forza nel vostro Paese e vi<br />

faremo guerra in tutti i modi che potremo e vi assoggetteremo al giogo e<br />

all’obbedienza della Chiesa e delle loro Altezze. Vi prenderemo le vostre<br />

mogli e figli e ne faremo degli schiavi e come tali li venderemo e vi<br />

prenderemo i vostri beni e vi faremo tutto il male e i danni che possiamo<br />

come a vassalli che non obbediscono e rifiutano di riconoscere il loro<br />

Signore… e dichiariamo che i morti e le perdite che da questo<br />

deriveranno sono vostra colpa e non delle loro Altezze o nostre, né dei<br />

cavalieri che vengono con noi…».<br />

Nessun Papa dell’epoca si oppose ai genocidi perpetrati dai<br />

conquistatori spagnoli e non fu condannata nemmeno la Tratta degli<br />

schiavi che ebbe inizio, sempre nei primi anni del 16° secolo, fra<br />

l’Africa ed il Nuovo Continente. Solo papa Paolo 3° condannò questo<br />

brutale traffico di esseri umani, con una bolla datata 1537. Ciononostante<br />

lo schiavismo continuò ancora a lungo tant’è vero che a metà del 17°<br />

secolo i missionari Domenicani ed i Gesuiti disponevano in Africa di<br />

enormi proprietà terriere e di manodopera composta da schiavi neri.<br />

~ 36 ~


Inoltre la Compagnia di Gesù<br />

possedeva una quantità di schiavi<br />

tale da impressionare perfino i<br />

regnanti portoghesi e una propria<br />

flotta adibita esclusivamente al loro<br />

trasporto.<br />

Alcuni studiosi hanno calcolato<br />

che prima dell’arrivo in Centro e<br />

Sudamerica dei condottieri spagnoli,<br />

queste terre fossero abitate da circa<br />

60 milioni di indigeni e solo un<br />

secolo più tardi il loro numero fosse<br />

ridotto a 2 milioni di unità a causa<br />

delle guerre e delle malattie importate dagli europei.<br />

Anche in questo caso, come quello dell’Inquisizione e delle<br />

Crociate, i clericali cattolici sono da ritenersi corresponsabili di uno<br />

dei più grandi genocidi mai avvenuti.<br />

Ma se qualcuno pensa che la Chiesa cattolica si sia macchiata di atroci<br />

crimini solo nel lontano passato si sbaglia, poiché anche negli ultimi<br />

decenni ci sono state stragi alle quali hanno partecipato clericali cattolici.<br />

Sebbene i mass media abbiano cercato di nascondere certi avvenimenti<br />

compromettenti per il Vaticano, siamo venuti a conoscenza che nel<br />

conflitto etnico scoppiato nel piccolo stato africano del Ruanda nel 1994<br />

(la popolazione è a maggioranza cattolica) molti clericali cattolici<br />

parteciparono attivamente alla guerra di sterminio dell’etnia Tutsi<br />

(Watussi) da parte dei Hutu. In soli tre mesi di conflitto si ebbero quasi in<br />

milione di morti e, recentemente, il Tribunale Penale Internazionale con<br />

sede a L’Aia ha condannato all’ergastolo, con l’accusa di genocidio e<br />

sterminio, il parroco vicario cattolico Athanase Seromba di Nyange il<br />

quale, dinanzi alla Corte, confessò i reati commessi e non dimostrò alcun<br />

segno di pentimento. Con lui furono condannati anche molti frati e suore<br />

per aver partecipato allo sterminio. I giudici del tribunale accertarono che<br />

ci furono membri del clero che, a costo della loro vita, nascosero e<br />

salvarono centinaia di perseguitati, tuttavia la<br />

maggioranza della Chiesa ufficiale parteggiava per<br />

i dittatori criminali Hutu a cominciare dal vescovo<br />

Augustin Misago che, secondo l’accusa, partecipò<br />

attivamente a riunioni ad alto livello in cui<br />

venivano organizzati i massacri. Inoltre spedì<br />

personalmente dozzine di bambini in età scolare verso<br />

Monsignor Misago.<br />

~ 37 ~<br />

Il trasporto degli schiavi dall'Africa al Nuovo<br />

Mondo.


la morte mettendoli nelle mani di bande di miliziani estremisti Hutu.<br />

Costui, che fu giudicato da un tribunale ruandese, fu assolto dalle accuse<br />

per mancanza di prove, ma la stampa locale riferì che sicuramente<br />

c’erano state forti pressioni diplomatiche per il suo rilascio da parte del<br />

Vaticano.<br />

Il razzismo contro gli Ebrei<br />

Le persecuzioni degli Ebrei da parte dei cristiani cominciarono già<br />

nel 4° secolo allorché questi ultimi iniziarono ad incendiare le<br />

sinagoghe ed altri luoghi di culto, poi il Concilio di Toledo del 694<br />

decretò la riduzione degli “infedeli” in schiavitù, ordinò la confisca<br />

dei loro averi ed il battesimo coatto dei loro bambini. Chi si ribellava<br />

veniva soppresso.<br />

Nel 1096, all’inizio della prima crociata,<br />

furono uccisi in tutta Europa circa 10.000<br />

Ebrei, le città più colpite furono quelle del<br />

Centroeuropa che subirono anche saccheggi<br />

da parte dei crociati cattolici. In Germania, a<br />

Worms, furono uccisi 500 Ebrei, a Magonza<br />

mille, altri a Metz, Treviri, Colonia,<br />

Ratisbona, Neuss, Wevelinghofen, Xanten.<br />

Quando i crociati arrivarono a Praga fecero<br />

un vero e proprio massacro contro gli<br />

“anticristiani” uccidendone qualche migliaio.<br />

Durante le successive crociate vennero<br />

uccisi Ebrei francesi nelle città di Ham,<br />

Sully, Carentan e Rameru, poi ci fu il<br />

saccheggio e lo sterminio di intere comunità<br />

ebraiche stabilitesi in Inghilterra a Londra,<br />

Canterbury, Northampton, Lincoln,<br />

Cambridge ed altre città, con un numero<br />

imprecisato di vittime.<br />

Finite le crociate gli Ebrei che abitavano<br />

nei Paesi cattolici continuarono ad essere<br />

perseguitati ed uccisi; essi vivevano<br />

un’esistenza sempre più disumana, erano<br />

scherniti, umiliati, torturati o messi al rogo<br />

per un nonnulla poiché la Santa Inquisizione<br />

aveva decretato che dovevano essere considerati eretici e in quanto tali<br />

dovevano essere oppressi.<br />

D. Kertzer - I Papi contro gli Ebrei, il<br />

ruolo del Vaticano nell'ascesa<br />

dell'antisemitismo moderno - Rizzoli.<br />

~ 38 ~


Con il 4° Concilio Lateranense del 1215, papa Innocenzo 3° impose a<br />

tutti gli Ebrei che risiedevano nei Paesi cristiani di portare un<br />

contrassegno di stoffa ben visibile cucito sul proprio abito affinché<br />

fossero ben riconoscibili; alle donne era imposto un velo giallo che<br />

oltretutto era il contrassegno delle prostitute. Ma queste restrizioni non<br />

furono niente rispetto ai fatti che si andavano verificando poiché i cronisti<br />

dell’epoca ci fanno sapere che dalla fine del 13° secolo alla fine del 14°<br />

in tutta Europa ci furono persecuzioni e stermini: in Boemia nel 1290<br />

furono espulsi o uccisi 10.000 Ebrei; in Baviera, Austria e Polonia nel<br />

1337 ci furono migliaia di vittime; a Basilea e Strasburgo nel 1348 furono<br />

bruciati sul rogo 2.000 persone; l’anno successivo in quasi tutte le città<br />

della Germania vennero soppressi tutti i cittadini di fede ebraica; nel 1389<br />

a Praga gli Ebrei macellati furono 3.000, mentre nel 1391 nella città<br />

spagnola di Siviglia e in Andalusia, sotto la guida dell’arcivescovo<br />

Martinez, ne vennero soppressi circa 4.000 ed altri 25.000 vennero<br />

venduti come schiavi.<br />

Nel 1555 papa Paolo 4° volle<br />

peggiorare le condizioni di vita delle<br />

comunità ebraiche che vivevano nello<br />

Stato Pontificio ed emanò la bolla Cum<br />

nimis absurdum contro gli “insolenti”<br />

Ebrei definiti deicidi che osavano vivere<br />

in mezzo ai cristiani; così istituì due<br />

ghetti, a Roma e ad Ancona, denominati<br />

“Serraglio degli Ebrei”. Quello di Roma<br />

era un territorio di poco più di un ettaro<br />

situato nel rione Sant’Angelo lungo il<br />

corso del Tevere, con misere casupole che<br />

in caso di piena del fiume venivano<br />

completamente allagate. Era delimitato da<br />

un muro di recinzione con due porte di<br />

accesso e vi abitavano circa 2.000<br />

persone. Oltre all’obbligo di risiedere<br />

all’interno del muro, gli Ebrei dovevano<br />

continuare a portare un distintivo che li Il ghetto di Roma verso la metà del 1800.<br />

rendesse identificabili; venne proibito loro<br />

di possedere immobili, di esercitare qualunque commercio ad eccezione<br />

di quello degli stracci e dei vestiti usati e molte altre limitazioni. Paolo 4°<br />

istigò anche i regnanti di altri Stati affinché anche loro segregassero gli<br />

Ebrei, così dal 16° al 18° secolo in quasi tutti i grandi e piccoli centri<br />

~ 39 ~


della penisola (e anche al di fuori) furono istituiti dei ghetti simili a quello<br />

di Roma.<br />

Nel 1569 papa Pio 5° emanò una bolla che prescriveva l’espulsione<br />

degli Ebrei da tutte le terre dello Stato Pontificio escluso quelli che<br />

abitavano nei ghetti; in seguito papa Gregorio 13° nel 1577 istituì nel<br />

serraglio di Roma le cosiddette “prediche coatte”, ovvero prediche<br />

conversionistiche alle quali gli Ebrei erano obbligati ad assistere ogni<br />

sabato. Molte furono le conversioni strappate con la forza ed i bambini<br />

“rapiti” o “comprati” venivano battezzati ed istruiti al cattolicesimo<br />

poiché era proprio questo il sistema più rapido e sicuro adottato dalle<br />

perverse menti vaticane per convertire gli Ebrei; del resto nel 4° Concilio<br />

di Toledo fu decretato che «….i figli battezzati dai giudei, affinché non<br />

vengano travolti dagli errori dei genitori, siano separati dalla<br />

vicinanza di quelli e siano affidati ai monasteri o ai cristiani affinché<br />

ne traggano giovamento nei costumi e nella fede…».<br />

I cronisti dell’epoca ci fanno sapere che fra il 1636 e il 1790 a Roma si<br />

verificarono 2432 conversioni forzate e 196 fra il 1813 e il 1869. Ecco un<br />

esempio ben documentato: Giosuè Ascarelli, rabbino capo di Roma dal<br />

1600, venne segregato con tutta la sua famiglia per 43 giorni nella Casa<br />

dei catecumeni; esso e sua moglie Debora, nonostante le sofferenze,<br />

rifiutarono la conversione e vennero liberati, ma i loro quattro figli,<br />

Camilla di 12 anni, Belluccio di 8, Giuda di 6 e Marcello di 4, vennero<br />

costretti a convertirsi e furono sottratti ai genitori che non rividero più.<br />

Col trascorrere degli anni la popolazione del ghetto di Roma aumentò<br />

notevolmente, il muro di cinta fu ampliato, ci fu un<br />

po’ più di tolleranza verso di essi e certe limitazioni<br />

furono tolte. Nel 1656 l’epidemia di peste che colpì<br />

Roma falcidiò 1.800 Ebrei su 4.000, ma all’inizio<br />

del 18° secolo la popolazione era nuovamente<br />

aumentata arrivando a contare 7.000 unità. Ma il<br />

relativo benessere durò poco perché il 5 aprile del<br />

1775 papa Pio 6° emanò un infamante Editto sopra<br />

gli Ebrei facendo piombare il ghetto in un vero e<br />

proprio stato di polizia: venne revocata qualsiasi<br />

patente di commercio e si ebbe il ripristino di pene<br />

Papa Pio 6°<br />

severissime con la “galera e la confisca di tutti i<br />

beni ed altro beneplacito” per gli uomini e “tratti di<br />

corda, esilio ed altre pene più gravi” per le donne.<br />

Tutto finì nel 1798: con l’arrivo dell’esercito napoleonico a Roma, fu<br />

deposto papa Pio 6° e si spalancarono le porte del ghetto in nome della<br />

~ 40 ~


libertà giacobina, ma finita la breve Repubblica Romana, dopo alterne<br />

vicende, nel 1846 in Vaticano si insediò papa Pio 9° il quale ripristinò<br />

l‘isolamento con balzelli e antichi divieti.<br />

Il ghetto era ormai un quartiere in disfacimento e solo il 20 settembre<br />

1870, con l’annessione di Roma al Regno d’Italia, si ebbe l’apertura<br />

definitiva del Serraglio degli Ebrei che venne poi abbattuto.<br />

La condanna della cultura<br />

La Chiesa cattolica fin dal medioevo ha sempre dimostrato una<br />

sorta di ostinata avversione nei confronti della scienza e della cultura<br />

in generale probabilmente perché si era resa conto che più il popolo<br />

restava ignorante, più diventava pecorone quindi facilmente<br />

indottrinabile e si rassegnava più facilmente a subire le ingiustizie e<br />

le angherie dei potenti; questo permetteva ai machiavellici<br />

personaggi che guidavano la Chiesa, sempre in combutta con i vari<br />

regnanti dell’epoca, di arricchirsi sempre più e di spadroneggiare in<br />

mezzo mondo.<br />

All’inizio del 16° secolo gli oscurantisti governanti vaticani cominciarono<br />

a prendere di mira ogni forma di innovazione scientifica che<br />

ritenevano potesse ledere in qualche modo la propria supremazia e ad<br />

accettare solo quanto era in linea con le Sacre Scritture.<br />

In seguito all’invenzione della stampa da parte di Gutenberg e quindi<br />

alla crescente diffusione di testi stampati, il 5° Concilio Lateranense del<br />

1515 stabilì la censura preventiva di tutti i libri imponendo l’Imprimatur,<br />

condizione essenziale affinché i libri potessero circolare, ma papa Paolo<br />

4°, di fronte all’incremento di testi<br />

clandestini, decise di condannarne la lettura<br />

con l’accusa di essere mezzi di diffusione<br />

delle eresie; così nel 1558 fece pubblicare<br />

l’Indice dei Libri Proibiti nel quale<br />

venivano segnalate tutte le opere che la<br />

Chiesa cattolica non riteneva coerenti con i<br />

propri princìpi. Fu una repressione crudele<br />

poiché l’Indice valeva come condanna alla<br />

cultura a favore dell’ignoranza, che restava<br />

il modo migliore per garantirsi la cieca<br />

fiducia del popolo verso i propri insegnamenti.<br />

Ben 117 furono gli scrittori che finirono<br />

all’Indice fra i quali il sommo Dante<br />

~ 41 ~


Alighieri per il De Monarchia (il Poeta aveva preso posizioni che<br />

contrastavano con i dogmi clericali); ci fu persino la condanna di 45<br />

edizioni clandestine de La Bibbia scritta non in latino, ma in volgare e<br />

senza annotazioni perché non ritenuta conforme alla dottrina cattolica¹.<br />

Furono inoltre censurate molte opere di autori svizzeri e tedeschi e fu<br />

proibita la pubblicazione di libri scritti in volgare che potessero essere<br />

letti da un maggior numero di persone, diversamente da quelli in latino;<br />

lo scopo era quello di contrastare la stampa di qualsiasi scrittura che non<br />

fosse all’insegna del cattolicesimo.<br />

Nel 1616 fu bandita l’opera dell’astronomo polacco<br />

Nicolò Copernico De rivolutionibus orbium coelestium<br />

perché in netto contrasto con la dottrina biblica che<br />

considerava la terra immobile al centro dell’universo<br />

con tutti gli astri che le ruotavano attorno; nel 1632 ci<br />

fu la condanna del grande scienziato Galileo Galilei<br />

che l’anno precedente aveva pubblicato il libro<br />

Dialogo sopra i due massimi sistemi nel quale<br />

dimostrava la fondatezza del sistema copernicano<br />

contro quello tolemaico. Galilei fu condannato prima<br />

al carcere, poi all’isolamento cioè al domicilio coatto<br />

per tutta la vita (fu riabilitato dalla Chiesa solo il 31<br />

ottobre 1992. I prelati vaticani giustificano tutt’oggi<br />

tale condanna affermando che i giudici ecclesiastici<br />

dell’epoca l’avevano emessa in “buona fede” perché<br />

ritenevano che l’adozione della teoria copernicana<br />

potesse minare la tradizione biblica. In effetti era così,<br />

ma la buona fede non c’entra niente; il fatto di aver<br />

condannato una persona solo perché aveva espresso la propria opinione<br />

su una nozione puramente scientifica (e vera) anche se contraria ai dogmi<br />

della Chiesa, significa essere dei veri e propri criminali).<br />

______________<br />

¹ Già nel 1229 il Concilio di Tolosa aveva proibito ai laici di possedere e leggere La<br />

Bibbia specialmente quella scritta in lingua volgare, consentendone lo studio solo ai<br />

clericali. Infatti il canone 14 del Sinodo recitava: «Proibiamo che qualsiasi laico possieda<br />

i libri del Vecchio e Nuovo Testamento tradotti in lingua volgare. Se una persona pia lo<br />

desidera, può avere un salterio o un breviario, ma in nessun caso dovrà possedere i libri<br />

sopra menzionati tradotti in lingua romanza». Tutto questo perché la Chiesa temeva che<br />

se il popolo avesse conosciuto a fondo gli scritti biblici, si sarebbe reso conto che il<br />

Vecchio Testamento è pieno di atrocità commesse in nome di Dio, e il Nuovo<br />

Testamento, che narra prevalentemente la vita e la predicazione di Gesù, è in netto<br />

contrasto con i vari cerimoniali cattolici e con il comportamento degli stessi clericali,<br />

che non rispettano l’umiltà e l’altruismo predicato nei vangeli.<br />

~ 42 ~


Un altro scienziato illustre non riconosciuto dalla Chiesa fu Charles<br />

Darwin poiché pubblicò nel 1859 l’opera L’origine delle specie nella<br />

quale sosteneva che gruppi di organismi di una<br />

stessa specie si evolvono gradualmente nel tempo<br />

attraverso un processo di selezione naturale; la sua<br />

teoria, in sostanza, rifiutava il creazionismo che<br />

riteneva tutti gli esseri viventi creati da Dio,<br />

perfetti ed immutabili. Per Darwin anche l’essere<br />

umano sarebbe il risultato di un lungo e lento<br />

cambiamento evolutivo, pertanto la teoria<br />

evoluzionistica venne messa al bando in quanto<br />

era in netto contrasto con le Sacre Scritture ed<br />

allontanava gli uomini dalla fede religiosa.<br />

Charles Darwin.<br />

Molti altri personaggi illustri dal 16° al 20°<br />

secolo subirono la censura della Chiesa romana,<br />

fra questi figurano i poeti Giovanni Boccaccio,<br />

Jean de La Fontaine, Vittorio Alfieri, Ugo Foscolo,<br />

Giacomo Leopardi, Antonio Fogazzaro, Gabriele<br />

D’Annunzio; i narratori Francois Rabelais, Michel de<br />

Montaigne, Stendhal, Alexandre Dumas, Emile Zola,<br />

Andrè Gide, Alberto Moravia, nonché i filosofi Erasmo<br />

da Rotterdam, Francesco Guicciardini, Francesco<br />

Bacone, Renè Descartes (Cartesio), Blaise Pascal, John<br />

Locke, Montesquieu, David Hume, Immanuel Kant,<br />

Karl Marx, Benedetto Croce, Giovanni Gentile, Jean<br />

Paul Sartre, Simone de Beauvoir, Antonio Spinosa,<br />

Voltaire, Denis Diderot, Cesare Beccaria, Jean Rousseau<br />

ed altri illuministi dell’epoca.<br />

L’Indice fu formalmente soppresso solo nel 1966, ma tutt’oggi i libri<br />

proibiti dalla Chiesa sono oltre 60.000 e continuano ad essere regolarmente<br />

indicati nelle recensioni di vari giornali cattolici.<br />

Nel 16° secolo gli antiprogressisti governanti vaticani cominciarono<br />

ad avversare anche gli spettacoli teatrali in quanto ritenuti rappresentazioni<br />

scenografiche della scrittura; vennero censurate le commedie<br />

di Plauto, Terenzio e Machiavelli e ne fece le spese anche il grande<br />

commediografo francese Molière.<br />

Anche l’avvento del cinematografo, all’inizio del 20° secolo, non fu<br />

ben accolto dai clericali cattolici in quanto i film, secondo un’enciclica<br />

papale, non dovevano servire solo a passare il tempo, ma dovevano<br />

illuminare gli spettatori e indirizzarli al bene.<br />

~ 43 ~<br />

Giacomo Leopardi.


Sempre all’inizio del 1900 si ebbero i primi programmi radiofonici<br />

che vennero subito bollati come “voce di Satana”; solo nel 1931, allorché<br />

Radio Vaticana cominciò a trasmettere in proprio, il nuovo strumento di<br />

comunicazione venne benedetto da papa Pio 11°.<br />

Dopo aver constatato le innumerevoli atrocità commesse dai regnanti<br />

vaticani, è doverosa una considerazione: per quale motivo la Chiesa<br />

cattolica in passato ha usato tanta crudeltà e violenza contro coloro<br />

che considerava nemici, invece di usare il “perdono” come è<br />

menzionato in alcuni passi del Vangelo? Forse perché in molti punti<br />

del Vecchio Testamento c’è scritto che una persona che contravviene<br />

alle leggi del Signore deve essere punita con la condanna a morte ed i<br />

seguaci del cristianesimo hanno applicato alla lettera questi dettami<br />

della Bibbia. Chissà!<br />

Elenco qui di seguito alcuni passi del Vecchio Testamento che fanno<br />

riferimento alla pena capitale.<br />

Doveva essere condannato a morte:<br />

- Chi percuoteva un uomo fino a farlo morire (Esodo 21/12 – Levitico<br />

24/17 – Numeri 35/16-21 – Deuteronomio 19/11-12).<br />

- Chi tramava contro il suo prossimo per ucciderlo con l’inganno (Esodo<br />

21/14).<br />

- Chi percuoteva suo padre e sua madre (Esodo 21/15).<br />

- Chi rapiva una persona sia per venderla che per tenerla (Esodo 21/16).<br />

- Chi malediceva il proprio padre e la propria madre (Esodo 21/17 –<br />

Levitico 20/9 – Vangelo San Marco 7/10).<br />

- Chi si accoppiava con una bestia - ambedue - (Esodo 22/18 – Levitico<br />

20/15).<br />

- Chi venerava altri Dei (Esodo 22/19 – Deuter. 17/2-7).<br />

- Chi lavorava nel giorno di sabato (Esodo 31/14-15 – Numeri<br />

15/32-36).<br />

- Chi affliggeva vedove ed orfani (Esodo 22/21-23).<br />

- Chi sacrificava qualche suo figlio a Moloch (Dio pagano venerato dai<br />

Cananei) – (Levitico 20/2).<br />

- Un uomo che commetteva adulterio con una donna sposata - ambedue -<br />

(Levitico 20/10 – Deuter. 22/22).<br />

- Chi giaceva con la moglie di suo padre (Levitico 20/11).<br />

- Chi giaceva con la propria nuora - ambedue - (Levitico 20/12).<br />

- Un uomo che giaceva con un altro uomo - ambedue - (Levitico 20/13).<br />

- Chi sposava sia la figlia che la madre - tutti e tre - (Levitico 20/14).<br />

~ 44 ~


- Chi vedeva la nudità della propria sorella ed essa vedeva la nudità di lui<br />

- ambedue - (Levitico 20/17).<br />

- Chi giaceva con una donna che aveva i suoi corsi e scopriva la sua<br />

nudità - ambedue - (Levitico 20/18).<br />

- Chi evocava gli spiriti dei morti o faceva l’indovino (Levitico 20/27).<br />

- La figlia di un sacerdote che si prostituiva (Levitico 21/9).<br />

- Chi bestemmiava il nome del Signore (Levitico 24/16).<br />

- Chi era votato come anatema (Levitico 27/29).<br />

- Un profeta che riferiva cose che Dio non aveva detto (Deuter. 18/20).<br />

- Una donna che dichiarava di essere vergine e non lo era (Deuteronomio<br />

22/20-21).<br />

- Un uomo e una donna vergine già fidanzata che si accoppiavano -<br />

- ambedue - (Deuter. 22/23-25).<br />

- Chi violava la legge di Mosè sulla deposizione di 2 o 3 testimoni<br />

(Lettera agli Ebrei 10/28).<br />

Inoltre era d’obbligo la legge del taglione: “Occhio per occhio, dente<br />

per dente” cioè chi faceva del male al prossimo doveva essere trattato in<br />

ugual misura (Esodo 21/23-25 – Levitico 24/19-20 – Deuter. 19/21).<br />

Da notare che i metodi di esecuzione di cui fa riferimento il Vecchio<br />

Testamento erano i seguenti: lapidazione (morte attraverso il lancio di<br />

pietre), rogo, spada, lancia, freccia.<br />

Per me sono da considerare spietati criminali sia chi ha “decretato”<br />

quelle punizioni così estreme ed assurde (per i fedeli cattolici è<br />

stato Dio in quanto il Vecchio Testamento è stato ispirato da Lui),<br />

che i rappresentanti della Chiesa che le hanno applicate per tanto<br />

tempo.<br />

Lapidazione.<br />

~ 45 ~


~ 46 ~


~ 47 ~


LA BIBBIA<br />

Risulta essere il libro più diffuso e<br />

tradotto al mondo (2400 lingue), ma non è<br />

il più letto. Da un’indagine Eurisko del<br />

2008 risulta che pochissime persone lo<br />

abbiano letto completamente (l’uno per<br />

mille, in pratica solo i clericali) e solo il<br />

14% degli intervistati ha risposto a facili<br />

domande sul suo contenuto. Questo<br />

significa che è un testo che non attira<br />

perché ritenuto arcaico, sorpassato, irreale,<br />

pesante e noioso; anche i credenti preferiscono<br />

ascoltare le omelie, le prediche e<br />

seguire in Tv le trasmissioni religiose,<br />

piuttosto che trascorrere il proprio tempo<br />

sul cosiddetto Libro Sacro.<br />

Ma facciamo una obiettiva analisi su<br />

cos’è e cosa rappresenta questo testo tanto<br />

famoso: è uno dei libri più violenti,<br />

sanguinari e assurdi che siano mai stati scritti nella storia<br />

dell’umanità; infatti, pagina dopo pagina, si susseguono un numero<br />

impressionante di omicidi, stragi, stupri, torture, vendette, guerre e<br />

per giunta quasi tutte volute da Dio¹. Un Dio che risulta essere<br />

dispotico, geloso, vendicativo, che ama e odia, sceglie e rimprovera,<br />

agisce come un insensato e che si compiace della strage, della rapina,<br />

dei misfatti. E così, tutta la storia del cristianesimo è scandita dalla<br />

violenza e dal sangue. A tal proposito lo scrittore portoghese Josè<br />

Saramago, premio Nobel per la letteratura nel 1998, considera la Bibbia<br />

come «un catalogo della cattiveria umana; è stata scritta dall’uomo<br />

che ha creato un Dio malvagio per giustificare le proprie cattiverie».<br />

Non si sa con precisione quando sia stata scritta, né con certezza chi<br />

siano stati gli autori materiali e neppure come fosse stata concepita in<br />

origine, ciononostante la Chiesa cattolica considera il testo “Parola di Dio<br />

in linguaggio umano” e per questo l’opera è nota anche come Sacra<br />

Scrittura.<br />

________________<br />

¹ Il verbo uccidere è presente ben 539 volte nella Bibbia (Ed. Cei - 1974).<br />

~ 48 ~


E’ formata da una raccolta eterogenea degli scritti più<br />

disparati, durante un arco di tempo plurisecolare (dal<br />

1300 a.C. al 200 d.C.) e molti di essi sono sicuramente<br />

stati preceduti da una tradizione orale trascritta solo in<br />

un secondo momento, un po’ come l’Odissea, attribuita<br />

ad Omero, ma tramandata oralmente da aedi e rapsodi<br />

(cantori, poeti e attori). E’ anche provato che alcuni testi<br />

hanno subito innumerevoli manipolazioni nel corso dei<br />

secoli, cioè traduzioni arbitrarie e di comodo secondo le<br />

necessità dottrinali dell’epoca.<br />

E’ divisa in due parti: Antico e Nuovo testamento. L’Antico, scritto<br />

prima dell’avvento di Gesù, è composto da 46 libri scritti per lo più in<br />

lingua ebraica antica salvo alcune parti in aramaico e greco. A partire dal<br />

primo secolo alcuni di questi libri sono stati disconosciuti dagli israeliti di<br />

lingua ebraica, inoltre i cattolici, in seguito al concilio di Trento del 1563,<br />

hanno aggiunto altri dieci libri detti deuterocanonici che vengono però<br />

respinti dai protestanti perché considerati apocrifi, cioè falsi. Questo<br />

conferma l’estrema discrezionalità degli scritti biblici, pertanto la<br />

maggior parte di essi sono del tutto soggettivi e arbitrari. Se ne può<br />

dedurre che di racconti realmente accaduti ce ne siano pochi e che<br />

una buona parte degli avvenimenti citati nella Bibbia sia frutto della<br />

fantasia degli autori.<br />

Il primo libro dell’Antico Testamento è la Genesi e contiene racconti<br />

sulla creazione del mondo e dell’uomo, sul peccato originale, sul diluvio<br />

universale, sulla storia del popolo ebraico<br />

ed altro. Sono racconti talmente assurdi ed<br />

infantili che anche il bambino più ingenuo<br />

stenta a credere che le cose siano andate<br />

così. Eppure il clero continua ad affermare<br />

la loro autenticità, nonostante che tutto il<br />

mondo scientifico abbia formulato teorie<br />

completamente diverse, quasi tutte suffragate<br />

da prove.<br />

Per risalire all’anno della creazione del<br />

mondo, dobbiamo leggere quanto ha scritto<br />

l’evangelista Luca; egli fa un elenco delle<br />

77 generazioni trascorse dal primo uomo,<br />

Adamo, fino a Gesù (3/23-38), ebbene,<br />

considerando che, sempre secondo gli<br />

scritti biblici, molti di quei discendenti<br />

~ 49 ~<br />

Antico manoscritto<br />

biblico.


camparono diverse centinaia di anni¹ (Genesi 5/3-32), è stato calcolato<br />

che dalla creazione del mondo, fino alla nascita di Gesù siano trascorsi<br />

4004 anni. Vediamo ora, più nel dettaglio, quand’è avvenuta la creazione<br />

per altre confessioni religiose:<br />

- Come abbiamo detto, per i cattolici creazionisti la nascita del mondo<br />

è avvenuta nel 4004 a.C. ed esattamente domenica 23 ottobre alle<br />

ore 12 (?) data calcolata nel 1654 dall’arcivescovo anglicano James<br />

Ussher.<br />

- Per gli Ebrei la creazione è avvenuta il 29 marzo o il 22 settembre<br />

del 3760 a.C.<br />

- I Testimoni di Geova stabiliscono la data del 4026 a.C.<br />

- La Chiesa Ortodossa pone la data della creazione il 1° settembre<br />

5509 a.C.<br />

- Eusebio di Cesarea, vescovo e scrittore greco, uno dei padri della<br />

Chiesa, nel 3° secolo calcolò la data del 5199 a.C.<br />

- Per gli antichi popoli Maya il mondo ebbe inizio il 29 novembre del<br />

18490 a.C.<br />

- Gli Induisti Purana fanno risalire la creazione a 155 miliardi di anni<br />

fa (?).<br />

- Per i Buddisti e New Age l’universo esiste da sempre, senza inizio né<br />

fine, ma la terra e gli altri oggetti celesti hanno inizio e fine.<br />

E la scienza moderna come si pronuncia? Tutti gli scienziati sono<br />

concordi nello stabilire l’età della terra in 4 miliardi e 600 milioni di<br />

anni e l’età dell’universo in 13,8 miliardi di anni.<br />

Chi avrà ragione?<br />

E’ del tutto evidente che questi racconti biblici sono pure leggende e<br />

nemmeno tanto originali in quanto si ritrovano sotto forme analoghe in<br />

diverse religioni dell’Oriente, penetrate poi nella mitologia del popolo<br />

ebraico durante il suo esilio in Babilonia o comunque sotto il dominio di<br />

quella nazione a partire dal 6° secolo a.C., e sono state poi scopiazzate<br />

dai primi cristiani. Un esempio classico ci viene dalle vicende del<br />

patriarca Noè, costruttore dell’Arca su cui si sarebbero salvate la specie<br />

umana e tutti gli animali ai tempi del diluvio universale. Fermo restando<br />

che non esiste alcuna traccia geologica di tale avvenimento, la leggenda è<br />

di origine ittito-babilonese, scritta su tavolette mesopotamiche con<br />

_____________<br />

¹ Il record lo detiene Matusalemme con 969 anni di vita (Genesi 5/27) - è assurdo - ma<br />

anche Noè non scherzò essendo vissuto 950 anni (Genesi 9/28), ne aveva 600 quando si<br />

verificò il diluvio (Genesi 7/6).<br />

~ 50 ~


caratteri cuneiformi, di gran lunga anteriori alla Bibbia.<br />

L’Antico Testamento narra anche la storia dei popoli con cui gli<br />

israeliti vennero a contatto, la vita e l’economia della società ebraica e le<br />

sue leggi, dei Profeti che parlavano in nome di Dio, di insegnamenti su<br />

come comportarsi, composizioni poetiche, canti, proverbi ecc.<br />

Diversamente dalla tradizione ebraica, che attribuisce parte dell’Antico<br />

Testamento alla dettatura letterale di Dio a Mosè, per la<br />

tradizione cristiana la scrittura materiale della Bibbia sarebbe stata opera<br />

umana “ispirata” dallo Spirito Santo (?) pertanto ha Dio come autore e<br />

come tale è stata trasmessa alla Chiesa.<br />

Il Nuovo Testamento contiene, nei Vangeli canonici attribuiti a<br />

Matteo, Marco, Luca e Giovanni, quattro versioni diverse e spesso<br />

contraddittorie della vita di Gesù, della sua predicazione e delle origini<br />

del cristianesimo. E’ composto da 27 libri scritti in lingua greca e fu<br />

soltanto a partire dalla fine del 2° secolo che entrò a far parte delle “Sacre<br />

Scritture” in quanto, fino ad allora, vigeva soprattutto la tradizione orale<br />

che si era andata articolando in mille rielaborazioni diverse e<br />

contraddittorie, e anche dopo il tentativo di codificazione, le più disparate<br />

versioni continuavano a pullulare tanto che Teodoreto, vescovo di Ciro,<br />

nel secolo 5° lamentava che nella sua diocesi circolassero ancora più di<br />

200 vangeli “non canonici”¹. Questo è uno dei motivi per i quali i<br />

critici ritengono che ci sia ben poco di vero su quanto è scritto nei<br />

Vangeli e che molti fatti realmente avvenuti siano poi stati trascritti<br />

in maniera distorta e fantasiosa; tuttavia ritengono che sia possibile che<br />

a quell’epoca, in Medio Oriente, sia vissuto un<br />

Maestro ebreo chiamato Gesù e che fu crocifisso<br />

dai romani perché predicava una nuova religione<br />

______________<br />

¹ In effetti esistono tuttora innumerevoli scritti non<br />

riconosciuti dalla Chiesa cattolica perché ritenuti non<br />

realistici, denominati Vangeli apocrifi; molti di questi narrano<br />

episodi alternativi della vita di Gesù, della Madonna e degli<br />

Apostoli. Eccone due esempi: Il Vangelo di un certo<br />

Tommaso narra l’infanzia di Gesù che viene rappresentato<br />

come un bimbo capriccioso, irascibile e vendicativo tanto da<br />

usare i suoi poteri miracolosi per vendicarsi di altri bimbi, di<br />

maestri e vicini di casa, facendoli morire o diventare ciechi o<br />

storpi. – Nel Vangelo di Giuda, Gesù è descritto come un<br />

maestro e rivelatore di sapienza e non un salvatore che muore<br />

per i peccati degli uomini.<br />

~ 51 ~


(del resto, oppositori politici ce ne dovevano essere molti), ma di qui a<br />

dire che costui sia stato mandato sulla terra da un Dio (natura divina),<br />

abbia fatto dei miracoli e poi sia morto e resuscitato, questo per i critici è<br />

pura fantasia. Del resto anche i primi cristiani stessi non gli attribuirono<br />

una natura divina, questa gli fu attribuita pian piano come evidenzia il<br />

confronto fra il Vangelo di Marco, nel quale Gesù è rappresentato come<br />

“figlio dell’uomo” (2/10 - 2/28 - 8/31 - 8/38 - 9/9 - 9/12 - 9/30 - 10/33 -<br />

10/45 - 13/26 - 14/21 - 14/41 - 14/62) o “Re dei Giudei” (15/2 - 15/9 -<br />

15/12 - 15/18 - 15/26) e quello posteriore di Giovanni. Gesù è inoltre<br />

raffigurato come uomo d’azione, un esorcista, un guaritore, e da qui ad<br />

essere etichettato come operatore di miracoli il passo è breve.<br />

Altri dubbi sulla reale esistenza di Gesù nascono dal fatto che le prime<br />

notizie su di lui risalgono alla metà del 1° secolo e si trovano nelle<br />

Lettere di Paolo, che sono precedenti ai Vangeli. Si tratta dunque di<br />

testimonianze da parte di una persona che dichiaratamente non ha mai<br />

incontrato colui di cui predica. Anche tutti i personaggi biblici che<br />

hanno menzionato Gesù, a cominciare dai quattro evangelisti,<br />

Matteo, Marco, Luca e Giovanni, lo hanno fatto per sentito dire, ma<br />

nessuno lo ha mai conosciuto personalmente. Anche nei documenti<br />

storici contemporanei o poco successivi alla sua epoca, di lui non si parla<br />

mai; solo fra la fine del 1° secolo e l’inizio del 2° quattro storici, Flavio<br />

Giuseppe, Plinio il Giovane, Svetonio e Tacito, ne fanno qualche vago<br />

riferimento, ma sempre per sentito dire. Tutto ciò è sufficiente a provare<br />

l’esistenza di Gesù? I cattolici affermano di si, ma allora con lo stesso<br />

metro di giudizio l’Iliade, l’Odissea e altri poemi epici, dimostrerebbero<br />

l’esistenza dei personaggi e delle divinità greche che giustamente nessun<br />

cristiano sarebbe disposto ad accettare come reali.<br />

Un altro dubbio sulla reale esistenza di Gesù nasce anche dal fatto che<br />

gli Ebrei non ci credano: loro stanno ancora aspettando il Messia che<br />

dovrà salvarli… Chi ha ragione?<br />

C’è inoltre da dire che all’interno degli stessi Vangeli esistono<br />

evidenti incongruenze su alcuni dati fondamentali della vita di Gesù:<br />

1) Data di nascita: prima del 4° secolo ne erano elencate almeno<br />

quattro: 28 marzo, 18 o 19 aprile, 29 maggio. Dopo fu fissata il 25<br />

dicembre, mentre in Oriente usavano celebrarla il 6 gennaio. Ancora più<br />

incerto l’anno: l’inizio dell’era volgare (nascita di Gesù) fu stabilito nel<br />

6° secolo dal monaco Dionigi il Piccolo, ignaro delle contraddizioni in<br />

cui era incorso il testo dell’evangelista Matteo a cui si riferiva; il<br />

contrasto con i dati storici è stridente: l’evangelista Matteo scrisse che<br />

Gesù nacque a Betlemme al tempo di Re Erode (2/1-3) e che quest’ultimo<br />

~ 52 ~


chiese ai Re Magi notizie sul<br />

bambinello neonato poiché anch’esso<br />

intendeva conoscerlo e adorarlo (2/7-8),<br />

poi seguono altre vicende: la fuga in<br />

Egitto (2/15), la Strage degli Innocenti<br />

(2/16) ecc. (da notare che nessuno<br />

storico dell’epoca ha riportato tale<br />

avvenimento cioè una strage di<br />

bambini), mentre si sa per certo che<br />

Erode morì nell’anno 750 di Roma,<br />

cioè 4 anni prima dell’ipotetica nascita<br />

Re Erode con i Re Magi.<br />

di Gesù – E ancora: l’evangelista Luca parla di un censimento romano<br />

avvenuto nei giorni della nascita di Gesù (2/1-7) mentre le cronache<br />

dell’epoca fanno risalire l’avvenimento all’anno 6 d.C., censimento<br />

voluto dal nuovo governatore Quirino – L’evangelista Matteo indica che i<br />

Re Magi, nel loro cammino verso Betlemme, seguirono una stella (2/1-<br />

12) ma nell’anno zero, secondo precisi calcoli astronomici, non ci furono<br />

passaggi di comete ad illuminare il loro tragitto.<br />

2) Riguardo alla vita di Gesù gli stessi Vangeli sono scarsi di notizie<br />

peraltro poco attendibili. Anche le fonti di origine pagana ed ebraica,<br />

analizzate alla luce di una seria critica, si sono rivelate inconcludenti o<br />

addirittura interpolate da mano<br />

cristiana. Per quanto riguarda i<br />

miracoli attribuitigli, o sono frutto di<br />

pura fantasia degli autori degli scritti<br />

(per farlo apparire un personaggio<br />

soprannaturale) oppure il soggetto in<br />

questione può essere stato un abile<br />

prestigiatore ed aver ingannato la<br />

gente con le sue magie; del resto<br />

illusionisti ce ne dovevano essere<br />

anche a quell’epoca poiché in un<br />

Gesù ridà la vista ad un cieco. passo del Vecchio Testamento si<br />

può leggere: “Mosè ed Aronne<br />

andarono dal Faraone ed eseguirono ciò che il Signore aveva loro<br />

comandato: Aronne gettò il proprio bastone davanti al Faraone e ai suoi<br />

servi e il bastone divenne un serpente, allora il Faraone convocò i suoi<br />

sapienti, gli incantatori e i maghi d’Egitto e anch’essi, con le loro magie,<br />

fecero la stessa cosa, ciascuno gettò il proprio bastone ed essi divennero<br />

serpenti, ma il bastone di Aronne inghiottì i bastoni dei maghi” (Esodo<br />

7/10-12).<br />

~ 53 ~


Che Gesù fosse un semplice imbroglione e non un miracoloso lo si<br />

desume anche dal fatto che nemmeno i Giudei ritenevano convincenti i<br />

suoi prodigi; nel Vangelo di Giovanni (12/37) si può leggere: “Sebbene<br />

avesse compiuto tanti segni davanti a loro, i Giudei non credevano in<br />

lui”. E curiosamente i più scettici erano proprio coloro che lo conoscevano<br />

bene e cioè i suoi concittadini di Nazareth, di fronte ai quali il<br />

Gesù-mago “Non poté operare molti miracoli a causa della loro<br />

incredulità” (Matteo 13/58). E’ come dire che abboccano meglio i<br />

creduloni e si abbindolano meglio gli sconosciuti.<br />

Una curiosità: fra i tanti miracoli attribuitigli, alcuni sono addirittura<br />

assurdi, come quello di seccare una pianta di fico solo perché “colpevole”<br />

di non avere frutti fuori stagione. Ecco cosa scrisse l’Evangelista Marco:<br />

(11/12-14) “La mattina seguente, mentre uscivano da Betania, (Gesù)<br />

ebbe fame e, avendo visto da lontano un fico che aveva delle foglie, si<br />

avvicinò per vedere se si trovasse qualcosa ma, arrivato vicino, non vide<br />

altro che foglie. Non era infatti quella la stagione dei fichi. Allora disse:<br />

Nessuno possa più mangiare i tuoi frutti. E i discepoli lo udirono”. –<br />

(11/20-21) “La mattina seguente, passando, videro il fico seccato fin dalle<br />

radici; allora Pietro, ricordatosi, gli disse: Maestro guarda, il fico che hai<br />

maledetto si è seccato”. (Questo miracolo, oltre che assurdo è anche<br />

malvagio nei riguardi delle piante).<br />

Un inciso: Gesù viene rappresentato dalla Chiesa come un predicatore<br />

tranquillo e bonario, ma se leggiamo alcuni passi dei Vangeli ci<br />

accorgiamo che certe volte diventa furioso e violento, come nell’episodio<br />

della cacciata dei mercanti dal tempio: (Matteo, 21/12-13) “Gesù entrò<br />

poi nel tempio e scacciò tutti quelli che trovò a comprare e vendere;<br />

rovesciò i tavoli dei cambiavalute e le sedie<br />

dei venditori di colombe e disse loro: La mia<br />

casa sarà casa di preghiera, ma voi ne avete<br />

fatto una spelonca di ladri”. Oppure quando,<br />

preso dall’ira, frusta dei commercianti e getta<br />

a terra il loro denaro (Giovanni 2/14-16).<br />

3) Come già per la nascita, neanche per la<br />

morte di Gesù ci sono testimonianze storiche:<br />

l’unico dato che si può ricavare dai racconti<br />

biblici, è che essa sarebbe avvenuta “sotto<br />

Ponzio Pilato” e dunque fra il 26 e il 36 d.C.<br />

Gli evangelisti raccontano che subito prima<br />

della morte di Gesù “Il sole si eclissò e si fece<br />

buio su tutta la terra da mezzogiorno alle tre”<br />

Gesù rovescia i tavoli.<br />

~ 54 ~


(Luca 23/44-45). Poi “Il velo del tempio si squarciò in due parti da cima a<br />

fondo, la terra tremò, le rocce si spezzarono, i sepolcri si aprirono e molti<br />

corpi di santi risuscitarono” (Matteo 27/51-52). (Premesso che le eclissi<br />

solari durano al massimo sette minuti, c’è da rilevare che, in base a<br />

precisi calcoli astronomici, non ci fu nessuna eclisse in quella regione, né<br />

tantomeno terremoti poiché le cronache dell’epoca non ne parlano).<br />

4) Resurrezione di Gesù: i racconti del sepolcro vuoto sono considerati<br />

dalla critica come espedienti narrativi senza i quali sarebbe caduta tutta<br />

l’impalcatura della nuova religione, basata appunto sull’ascesa in cielo<br />

dell’anima dopo la morte (di Gesù e di tutti noi). Lo stesso Paolo di Tarso<br />

mette in dubbio l’avvenuta resurrezione di Gesù e lascia intendere che si<br />

tratta solo un’esigenza di fede: (Prima lettera ai Corinzi 15/12-14) “Se si<br />

predica che Cristo è risuscitato da morte, perché alcuni di voi dicono che<br />

non esiste la resurrezione dei morti? Ma se non c’è resurrezione dei<br />

morti, neanche Cristo è risuscitato”.<br />

Per concludere: anche volendo ammettere che Gesù sia realmente<br />

esistito, lo si può definire un predicatore rivoluzionario, un<br />

sovversivo e forse un guaritore di malattie psicosomatiche. Tutto il<br />

resto è leggenda.<br />

All’inizio del capitolo ho accennato che la Bibbia è un libro pieno di<br />

atrocità e di punizioni sproporzionate rispetto ai peccati commessi, quasi<br />

sempre volute da Dio. A questo punto faccio un elenco degli avvenimenti<br />

più significativi che caratterizzano le assurdità degli scritti biblici:<br />

(Genesi 1/1-31) – Nel primo capitolo della Genesi Dio creò, in sei<br />

giorni, tutto quanto c’era da creare. “In principio creò il cielo e la terra,<br />

questa era una massa senza forma e vuota; le tenebre ricoprivano l’abisso<br />

e sulle acque aleggiava lo Spirito di Dio”. Il primo giorno creò la luce, il<br />

giorno e la notte; il secondo giorno creò il cielo e le acque; il terno giorno<br />

creò la terra (asciutta) e i mari, poi sulla terra fece crescere la<br />

vegetazione; il quarto giorno creò il sole, la luna e le stelle; il quinto<br />

giorno creò i pesci e gli uccelli; il sesto giorno creò<br />

tutti gli animali terrestri: “Produca la terra animali<br />

viventi secondo la loro specie: animali domestici,<br />

rettili, bestie selvagge della terra, secondo la loro<br />

specie”. (E i microbi perché non li prese in<br />

considerazione? Una dimenticanza oppure perché<br />

gli autori del testo biblico non sapevano della loro<br />

esistenza? Sicuramente la seconda ipotesi è quella<br />

giusta). Poi Iddio creò l’uomo e la donna a sua im-<br />

~ 55 ~<br />

Icona della creazione.


magine e somiglianza (Genesi 1/27)¹ e disse loro di proliferare,<br />

moltiplicarsi e dominare il mondo e tutti gli animali. Poi disse che il loro<br />

cibo sarebbe stato l’erba e la frutta (se ne deduce che li creò vegetariani;<br />

solo dopo il Diluvio permetterà loro di diventare carnivori: “Quanto si<br />

muove e ha vita vi servirà di cibo” - Genesi 9/3 - In realtà l’essere umano<br />

è sempre stato onnivoro).<br />

(Genesi 2/1-25) – Il secondo capitolo della Genesi racconta che Dio<br />

santificò il settimo giorno perché l’opera era terminata, poi narra<br />

nuovamente la creazione dell’uomo e della donna, ma li creò<br />

separatamente rispetto a quanto scritto nel paragrafo precedente: “Il<br />

Signore formò l’uomo dalla polvere della terra e alitò nelle sue narici un<br />

soffio vitale e l’uomo divenne persona vivente”. Poi mise l’uomo nel<br />

giardino di Eden, ad oriente (nella Mesopotamia) e vi piantò alberi e<br />

frutti, poi disse all’uomo di coltivarlo e custodirlo, ma gli impedì di<br />

mangiare i frutti dell’albero della conoscenza del bene e del male,<br />

altrimenti sarebbe morto.<br />

Siccome l’uomo era solo, Dio volle dargli un “aiuto simile a lui”, ma<br />

fra tutti gli animali non c’era nessuno che gli fosse degno, allora Dio fece<br />

addormentare Adamo e, durante il sonno, gli staccò una costola e con<br />

essa formò la donna. Quando Adamo la vide, esclamò: “Questa è osso<br />

delle mie ossa e carne della mia carne! Questa sarà chiamata donna<br />

perché è stata tratta dall’uomo”. - bella riflessione! - (Oggi nessuna<br />

persona sana di mente crede effettivamente che il mondo sia stato<br />

creato in sei giorni e che la donna da una costola dell’uomo, tuttavia i<br />

clericali cattolici continuano a sostenerlo e predicarlo. C’è da<br />

chiedersi: costoro sono tarati mentali o in malafede? Io credo che la<br />

maggior parte di essi appartenga alla seconda categoria)².<br />

(Genesi 3/1-19) – “Il serpente era il più astuto fra gli animali creati.<br />

(strano! I rettili non hanno molta intelligenza) Egli chiese alla Donna<br />

(Eva): E’ vero che Dio vi ha detto di non mangiare il frutto del<br />

giardino?” (Un serpente che parla! Sembra di leggere una favola di<br />

Esopo). Poi Adamo ed Eva, istigati dal serpente, disobbedirono a Dio e<br />

_________________<br />

¹ E qui c’è una contraddizione in quanto nel catechismo della chiesa cattolica c’è scritto<br />

che “Dio non ha corpo come noi, ma è purissimo Spirito” (Vangelo di Giovanni 4/24).<br />

² Nel 2002 i tradizionalisti delle Sinagoghe Unite del Giudaismo Conservatore, che<br />

rappresentano un milione e mezzo di Ebrei degli Stati Uniti, in un commento ufficiale<br />

intitolato Etz Hayim (L’albero della vita), avanzarono seri dubbi sull’autenticità dei fatti e<br />

sui personaggi citati nel Vecchio Testamento.<br />

~ 56 ~


mangiarono il frutto proibito commettendo il<br />

primo peccato, dopodiché Dio li cacciò dal<br />

Paradiso Terrestre, maledisse il serpente e lo<br />

costrinse a strisciare (perché, prima camminava?)<br />

e a mangiare polvere per sempre. Poi si rivolse<br />

alla donna dicendole che d’ora in poi avrebbe<br />

dovuto vivere nella sofferenza, partorire con<br />

dolore e che sarebbe stata dominata dal marito<br />

(bel maschilista!); quindi maledisse la terra (che<br />

egli stesso aveva creato) e disse ad Adamo che<br />

avrebbe dovuto vivere di pene, tribolare per tutta<br />

la vita e che, dopo la morte, sarebbe tornato<br />

polvere. (Questa fu la prima severa punizione che Dio inflisse agli esseri<br />

umani; ma non avrebbe dovuto solo redarguirli e dar loro una seconda<br />

possibilità? Del resto non erano recidivi).<br />

(Genesi 4/1-15) – Adamo ed Eva ebbero due<br />

figli maschi: Caino e Abele i quali fecero delle<br />

offerte a Dio e costui gradì quelle di Abele e<br />

snobbò quelle di Caino (atteggiamento<br />

discriminatorio). Quest’ultimo rimase amareggiato<br />

dal comportamento di Dio e, preso<br />

dall’ira, uccise suo fratello. Allora Dio lo<br />

maledisse (questa è la terza volta che maledice<br />

qualcuno) e lo cacciò: “Quando coltiverai il<br />

terreno esso non ti darà più i suoi frutti, sarai<br />

errabondo e fuggiasco sulla terra”. Caino<br />

ribatté che quel castigo era insopportabile per<br />

Caino uccide Abele. lui e che chiunque lo avesse incontrato lo<br />

avrebbe ucciso. (Ma chi è il “chiunque” dal<br />

momento che sulla terra c’erano solo Adamo, Eva e Caino?). Comunque<br />

sia, Dio forse si pentì della troppo severa punizione inflittagli e sentenziò<br />

che chiunque avesse ucciso Caino sarebbe stato punito sette volte tanto<br />

(che significa sette volte tanto?); poi gli mise addosso un segno di<br />

riconoscimento affinché chi lo avesse incontrato non lo uccidesse. (Caino<br />

quindi fu il primo assassino protetto da Dio. Che racconto ridicolo!).<br />

(Genesi 4/17) – “Caino conobbe sua moglie e diede alla luce Enoc”.<br />

(Siccome Adamo ed Eva, dopo la morte di Abele, ebbero un altro figlio<br />

maschio di nome Set, Caino con chi si accoppiò per generare Enoc?<br />

Evidentemente con una delle sue sorelle avute in seguito: (Genesi 5/4)<br />

“Dopo aver generato Set, Adamo visse ancora ottocento anni (?) e generò<br />

~ 57 ~


figli e figlie” - In ogni caso si trattò di un rapporto incestuoso). Poi Enoc<br />

ebbe dei discendenti (non si sa avuti da chi) fra i quali Lamec, che ebbe<br />

due mogli: Ada e Zilla (4/19) – Costui fu il primo bigamo della storia<br />

biblica, ma ce ne furono altri: Abramo, Giacobbe, Esaù ed altri, avevano<br />

tutti più di una moglie: (1°Re 11/3) “Salomone aveva 700 mogli e 300<br />

concubine” (?) – (2° Samuele 12/8) Il profeta Natan parla con Davide e<br />

gli riferisce che il Signore ha detto: “…ti ho dato la casa del tuo padrone,<br />

ho messo nelle tue braccia le donne del tuo padrone…” – (Deuter. 21/15-<br />

17) “Se un uomo ha due mogli, una amata e l’altra meno amata e<br />

ambedue gli danno dei figli…”. Come si legge nella Bibbia, la poligamia<br />

era permessa da Dio, allora perché la Chiesa non l’ha mai tollerata?<br />

(Genesi 6/5-7) – Dio, vedendo che gli uomini sulla terra erano<br />

diventati tutti malvagi, decise di sterminarli: “Distruggerò dalla faccia<br />

della terra l’uomo da me formato insieme agli animali, rettili, uccelli,<br />

poiché mi pento di averli fatti”. (Ma gli animali che colpa avevano?). E<br />

qui è dimostrato che Dio commise il suo primo grave errore, avendo<br />

considerato l’umanità un progetto fallito.<br />

(Genesi 6/13-22) – Dio ordinò a Noè di costruire una nave chiusa<br />

(arca) a tre piani delle seguenti dimensioni: cubiti 300 x 50 x 30 di<br />

altezza (mt. 135 x 22 x 13). “Farò venire un diluvio per distruggere ogni<br />

carne che ha alito di vita, tutto ciò che è sulla terra morirà”. Poi gli disse<br />

di farvi entrare i suoi familiari e una coppia di tutti gli animali della terra<br />

affinché, passato il diluvio, potessero riprodursi. (Oggi sappiamo che<br />

esistono dai due ai quattro milioni di specie di animali, di cui quattro<br />

quinti sono insetti; sarebbe curioso sapere come fece Noè a reperire tutti<br />

quegli esseri viventi, a cominciare da quelli presenti solo in altri<br />

continenti, senza contare poi tutte le provviste alimentari necessarie alla<br />

loro sopravvivenza: carne e vegetali di ogni tipo. Inoltre una coppia per<br />

ogni specie non è garanzia di sopravvivenza perché le probabilità di<br />

morte degli animali sono molto elevate ed una singola coppia di genitori<br />

non basta a conservare in vita una specie. Per non parlare poi delle specie<br />

vegetali: anche molte piante infatti sarebbero morte durante il diluvio,<br />

ma Dio non si dimostrò un buon naturalista, poiché non le prese<br />

nemmeno in considerazione. Inoltre dovrebbero spiegarmi come fece, un<br />

uomo da solo, a costruire una nave di quelle dimensioni e ad infilarci<br />

dentro tutti quegli animali, molti dei quali sono antagonisti fra loro).<br />

(Genesi 7/12-24) – “Piovve a dirotto sulla terra per quaranta giorni e<br />

quaranta notti”. - “E le acque crebbero sempre più sulla terra e tutte le<br />

montagne furono coperte. - Le acque coprirono i monti di 15 cubiti (quasi<br />

7 metri) e tutti gli esseri che erano sulla terra furono sterminati, uomini,<br />

~ 58 ~


animali domestici e fiere, rettili e uccelli;<br />

scampò solo Noè e quelli che erano con lui<br />

nell’arca. Le acque rimasero alte sulla terra<br />

per 150 giorni”. (Una bella carneficina,<br />

non vi pare? Paragonato a Dio, Hitler è<br />

stato un semplice dilettante. Poi c’è da dire<br />

che dal punto di vista geografico ci<br />

dobbiamo immaginare il livello del mare<br />

salito di quasi nove chilometri per ricoprire<br />

anche l’Everest; la quantità di acqua<br />

necessaria per aumentare in questa misura<br />

il livello del mare è di tre volte e mezzo la quantità totale delle acque<br />

della terra. Com’è possibile?).<br />

(Genesi 8/3-20) – “Le acque andarono ritraendosi sulla terra e dopo<br />

150 giorni si abbassarono”. (Dove andò a finire tutta quell’acqua?). “Il<br />

giorno 17 del settimo mese l’arca si fermò sulle montagne dell’Ararat, le<br />

acque scesero ancora fino al decimo mese e il primo giorno del decimo<br />

mese apparvero le cime dei monti”. (E qui c’è una contraddizione: se<br />

l’arca si era posata culla cima dell’Ararat è evidente che una parte della<br />

terra era all’asciutto). Poi Noè fece uscire un corvo che tornò indietro<br />

perché le acque non erano ancora prosciugate, quindi mandò fuori una<br />

colomba che tornò anch’essa indietro. Dopo sette giorni rimandò fuori la<br />

colomba che tornò con una foglia fresca di ulivo nel becco. (Sarebbe<br />

interessante sapere come fece un ulivo a rimanere in vita. In realtà le<br />

piante terrestri, sommerse a lungo da uno strato di acqua marina,<br />

muoiono né più e né meno come gli animali). Comunque sia, Noè aspettò<br />

ancora sette giorni e mandò fuori di nuovo la colomba che non tornò più<br />

indietro, questo significava che la terra era asciutta. Così Noè uscì<br />

dall’arca insieme alla sua famiglia e a tutti gli animali, che ripopolarono<br />

la terra. Poi Noè eresse un altare al Signore e come offerta bruciò<br />

sull’altare ogni specie di animale puro e di uccelli puri. (Per puri vanno<br />

intesi quelli domestici). – Dopo questa barbara azione, come fecero a<br />

riprodursi gli animali sacrificati a Dio?<br />

(Genesi 8/21) – “Dio odorò quella soave fragranza e pensò: Non<br />

maledirò più la terra a causa dell’uomo perché l’istinto del cuore umano<br />

è malvagio fino dall’adolescenza, non colpirò più ogni essere vivente<br />

come ho fatto”. (E qui Dio non mantenne la promessa in quanto poco<br />

tempo dopo rase al suolo le città di Sodoma e Gomorra e sterminò tutti i<br />

loro abitanti poiché essi erano empi e corrotti - Genesi 19/24-26).<br />

(Genesi 9/3) - Dio disse a Noè: “Ogni cosa che si muove e che ha vita,<br />

~ 59 ~


sarà cibo per voi”. (Per la prima volta Dio consente agli uomini di<br />

mangiare carne, in realtà lo hanno sempre fatto).<br />

(Genesi 9/6) – Quindi sentenziò: “Chiunque spargerà il sangue<br />

dell’uomo, avrà il proprio sangue sparso dall’uomo”. (Con questa frase<br />

Dio ammise la vendetta e non condannò il vendicatore. Frase che, in<br />

seguito, è stata usata dalla Chiesa cattolica per giustificare la pena<br />

capitale).<br />

(Genesi 11/4-8) – Gli uomini dissero:<br />

“Costruiamoci una città e una torre con la cima al<br />

cielo, questo sarà un segno di unione per non essere<br />

dispersi sulla faccia della terra”. Ma il Signore se ne<br />

accorse e commentò: “Essi sono un popolo solo ed<br />

hanno tutti uno stesso linguaggio: questo è l’inizio<br />

delle loro imprese; niente ormai gl’impedirà di<br />

portare a termine tutto ciò che hanno in mente di<br />

fare. Ebbene, scendiamo e confondiamo il loro<br />

linguaggio affinché non si capiscano gli uni con gli<br />

altri. Così il Signore li disperse sulla faccia di tutta la<br />

terra ed essi cessarono di costruire la città alla quale<br />

fu dato il nome di Babele”. (E con ciò Dio distrusse<br />

l’unità del genere umano dando inizio a rancori,<br />

sopraffazioni e guerre. Bel pacifista!).<br />

(Genesi 14/10-16) – “La valle di Siddim era piena di pozzi di bitume e<br />

i re di Sodoma e di Gomorra furono messi in fuga (da 4 popoli avversari)<br />

e vi caddero dentro; coloro che poterono salvarsi fuggirono ai monti. I<br />

vincitori presero tutte le ricchezze delle due città e tutte le vettovaglie, poi<br />

rapirono anche Lot, nipote di Abramo, con tutti i suoi beni” – “Quando<br />

Abramo seppe del rapimento del nipote armò 318 suoi servi e piombò su<br />

di loro, li vinse, li inseguì, riconquistò il bottino e liberò Lot”.<br />

(Genesi 15/9) – “Il Signore gli disse (ad Abramo): Prendimi una<br />

vitella di tre anni, una capra di tre anni, un montone di tre anni, una<br />

tortora e una colomba. Egli prese tutti questi animali, li divise nel mezzo<br />

e pose ciascuna metà di fronte all’altra”. (Riti tribali simili a questo di cui<br />

sono protagonisti degli animali ce ne sono moltissimi nella Bibbia; sono<br />

sempre voluti da Dio il quale non dimostra nessuna pietà per gli animali).<br />

(Genesi 16/1-11) – La moglie di Abramo, Sarai, non poteva avere<br />

figli, quindi suggerì al proprio marito di accoppiarsi con la loro serva<br />

egiziana, Agar, per avere da lei degli eredi. Così avvenne, ma in seguito<br />

Sarai cominciò a maltrattare la serva; allora questa fuggì, ma un angelo<br />

del Signore la raggiunse e le disse: “Ritorna dalla tua padrona e restale<br />

~ 60 ~


sottomessa. Il figlio che porti in te lo chiamerai Ismaele…”. (In questo<br />

paragrafo, e in altri, Dio tollera il concubinato).<br />

(Genesi 17/10-12) – Dio fece un patto con Abramo: “Ogni maschio<br />

fra voi sia circonciso all’età di otto giorni, sia quello nato in casa che<br />

quello comprato con denaro da qualsiasi forestiero”. (E così fu fatto,<br />

senza tener conto del dolore subito dal neonato e del pericolo di<br />

infezioni).<br />

(Genesi 19/24-26) – I<br />

cittadini di Sodoma e di<br />

Gomorra erano empi e<br />

corrotti: “Allora il Signore<br />

fece piovere sulle due città<br />

zolfo e fuoco e distrusse<br />

quelle città, tutti gli abitanti<br />

e ogni germinazione del<br />

suolo”. (Perché anche il<br />

suolo? Inoltre: i bambini che colpa avevano?). In precedenza Dio aveva<br />

avvertito Lot di fuggire sui monti con la propria moglie e le figlie per non<br />

essere travolti, e di non voltarsi indietro. Così fecero, ma la moglie di Lot<br />

si voltò a guardare e fu trasformata in una statua di sale (?). (Anche in<br />

questo caso Dio operò una carneficina indiscriminata).<br />

(Genesi 19/30-38) – Lot andò a vivere in una grotta di montagna<br />

insieme alle due figlie. Costoro volevano della prole ma, non essendoci<br />

uomini nei dintorni, decisero di accoppiarsi con il proprio padre: la sera<br />

lo fecero ubriacare e, senza che lui se ne accorgesse, ebbero un rapporto<br />

sessuale con esso. Così le due giovani divennero mamme ed i rispettivi<br />

figli vennero chiamati Moab e Ben-Ammi. (E questo fu un altro rapporto<br />

incestuoso tollerato da Dio).<br />

(Genesi 22/1-13) – Iddio volle<br />

mettere alla prova Abramo e gli disse:<br />

“Prendi tuo figlio Isacco, portalo sul<br />

monte che ti indicherò, uccidilo e<br />

brucialo”. Abramo ubbidì e a malincuore,<br />

ma rispettoso degli ordini di Dio,<br />

andò sul monte con suo figlio, costruì un<br />

altare, ci mise sopra della legna e sopra<br />

suo figlio; impugnò il coltello e stava<br />

per scannarlo, ma apparve un angelo che<br />

lo frenò e gli disse: “Non uccidere<br />

Isacco, ora so che temi Iddio perché<br />

~ 61 ~


non hai rifiutato tuo figlio”. Abramo acconsentì, poi vide lì vicino un<br />

montone, lo prese e lo offrì in olocausto al posto del figlio. (In questo<br />

caso Dio dimostrò di essere estremamente sadico; e poi: perché Iddio<br />

andava temuto? E ancora: il povero montone che c’entrava in tutta questa<br />

faccenda?).<br />

(Genesi 30/1-21) – Rachele, moglie di Giacobbe, era sterile, allora<br />

disse al proprio marito di accoppiarsi con la loro serva, Bala, per<br />

concepire un figlio. Così avvenne e il bimbo fu chiamato Dan; poi nacque<br />

un altro figlio, Neftali. La sorella di Rachele, Lia, aveva quattro figli, ne<br />

voleva altri, ma non potendo più concepirne, decise di far accoppiare la<br />

propria serva, Zelfa, con Giacobbe; così essa poté avere altri due figli:<br />

Gad e Aser. In seguito Lia si accoppiò anch’essa con Giacobbe ed ebbe<br />

altri tre figli, Issacar, Zabulon e Dina. (Che puttanaio!).<br />

Di avvenimenti simili a questo è pieno il libro della Genesi, per<br />

esempio: Giacobbe, nipote di Isacco, ebbe due mogli che erano fra loro<br />

sorelle (29/16-30), e ancora: Ruben, figlio di Giacobbe, andò a letto con<br />

Bila, concubina di suo padre (35/22), inoltre: Giuda, anch’esso figlio di<br />

Giacobbe, ebbe due figlie dalla propria nuora (38/12-30). Ma Dio di<br />

queste cose non se ne preoccupò, tutt’intento com’era a maledire e<br />

sterminare le città di Sodoma e Gomorra, i cui abitanti non credo che<br />

fossero tanto peggiori dei sopracitati patriarchi e dei loro familiari.<br />

(Genesi 34/1-31) – Dina era figlia di Giacobbe e Lia; il capo di quella<br />

regione era Hemor e suo figlio Sichem si innamorò di Dina e voleva<br />

sposarla, quindi la rapì e la violentò. Allora Hemor andò a parlare con<br />

Giacobbe e con i suoi figli cercando di accomodare le cose, ma costoro<br />

non intendevano dare la propria figlia in sposa perché Sichem non era<br />

stato circonciso; avrebbero accettato solo a patto che ogni figlio maschio<br />

della città si fosse fatto circoncidere, solo così si sarebbero imparentati e<br />

avrebbero fatto un solo popolo. E così avvenne, tutti furono circoncisi,<br />

ma dopo tre giorni due dei figli di Giacobbe, Simeone e Levi, fratelli di<br />

Dina, entrarono in città armati di spada e uccisero a tradimento tutti i<br />

maschi compreso Hemor e Sichem, poi ripresero sua sorella Dina e<br />

fuggirono. Questo perché sua sorella era stata disonorata. Poi gli altri figli<br />

di Giacobbe entrarono a loro volta in città e la saccheggiarono,<br />

prelevarono tutto il bestiame e fecero schiavi tutti i bambini e le donne.<br />

(Un pugno di uomini distrusse un’intera città, solo nei fumetti avvengono<br />

queste cose!).<br />

(Genesi 37/1-36) – Tra i tanti figli di Giacobbe, c’era Giuseppe, il<br />

quale era il figlio prediletto in quanto era stato concepito quando il padre<br />

era già vecchio. Questo ed altri motivi, avevano fatto ingelosire gli altri<br />

~ 62 ~


fratelli che cominciarono anche ad<br />

odiarlo a tal punto che, prima lo<br />

gettarono in un pozzo senza acqua,<br />

poi decisero di venderlo a dei<br />

carovanieri in transito verso l’Egitto.<br />

Costoro a loro volta lo vendettero<br />

ad un ufficiale delle guardie<br />

del Faraone.<br />

(Genesi 38/1-10) – Un altro figlio di Giacobbe si chiamava Giuda, si<br />

sposò ed ebbe tre figli. Il primogenito di nome Er si sposò a sua volta con<br />

una donna di nome Tamar, ma costui “era spiacevole agli occhi del<br />

Signore e il Signore lo fece morire”. Allora Giuda disse al secondogenito,<br />

Onan, di accoppiarsi con Tamar per darle un figlio a nome di suo fratello<br />

e assicurarle una discendenza, ma costui non volle saperne ed evitò di<br />

mettere in cinta la cognata Tamar, disperdendo ogni volta il proprio seme.<br />

“Ciò dispiacque al Signore e fece morire anche lui”. (La Bibbia non<br />

spiega mai il motivo per cui Dio odia così tanto la gente da farla<br />

morire, ma la cosa più triste è che i cattolici non cercano mai di<br />

spiegarlo; lo ignorano semplicemente).<br />

Negli ultimi capitoli della Genesi sono raccontati ancora avvenimenti<br />

simili ai precedenti che potremmo definire di cronaca rosa, ma ora<br />

passiamo ad esaminare il secondo libro dell’Antico Testamento: l’Esodo,<br />

i cui protagonisti sono Mosè, Dio e il Faraone. Siccome gli Ebrei che<br />

vivevano in Egitto erano diventati schiavi, Dio volle infliggere severe<br />

punizioni al popolo egiziano (le cosiddette “piaghe d’Egitto”) per due<br />

motivi: convincere il Faraone a liberare dalla schiavitù tutti gli Ebrei, e<br />

dimostrare la propria assoluta grandezza agli occhi degli egiziani. Ma<br />

prima vediamo chi era davvero Mosè, l’uomo prediletto dal Signore:<br />

(Esodo 2/11-13 – 3/10) – “Trascorse del tempo, Mosè si era fatto<br />

grande e uscì per andare a trovare i suoi fratelli (Gli Ebrei che erano<br />

schiavizzati dagli Egiziani); conobbe i loro duri lavori e vide un egiziano<br />

percuotere un ebreo, uno dei suoi fratelli. Egli allora si voltò di qua e di là<br />

e, visto che non c’era nessuno, uccise l’egiziano,<br />

poi lo nascose nella sabbia”. Allora Mosè fuggì a<br />

Madian dove gli apparve il Signore che, invece di<br />

punirlo per l’omicidio commesso, gli disse:<br />

“Vieni, ti manderò dal Faraone e farai uscire<br />

dall’Egitto il mio popolo, i figli d’Israele”. (E così<br />

un assassino divenne l’uomo prediletto da Dio).<br />

~ 63 ~


(Esodo 7/15 – 8/11) – Dio disse a Mosè di andare dal Faraone e di<br />

riferirgli che se non avesse lasciato libero il popolo ebraico, lui stesso<br />

avrebbe duramente punito tutto il popolo egiziano. Mosè ubbidì ma il<br />

Faraone non accettò la proposta, allora Dio comandò a Mosè: “Digli a<br />

tuo fratello Aronne di prendere il suo bastone e di percuotere le acque<br />

degli egiziani, i fiumi, i canali, gli stagni e ogni serbatoio d’acqua ed<br />

esse diventeranno sangue, così ci sarà sangue per tutto l’Egitto, persino<br />

nei vasi di legno e di pietra”. Così fu fatto, le acque diventarono sangue, i<br />

pesci del Nilo morirono, sicché il fiume puzzava e gli Egiziani, non<br />

potendo bere l’acqua, scavarono nuovi pozzi.<br />

Di nuovo il Signore decise di infliggere un’altra dura punizione al<br />

popolo egiziano; chiamò Mosè e gli disse di andare dal Faraone e<br />

riferirgli queste parole: “Lascia libero il mio popolo affinché mi possa<br />

servire¹, se non lo farai il Signore farà venire un’invasione di rane che<br />

entreranno nella tua casa, nella tua camera, nel tuo letto, in casa dei tuoi<br />

servi, fra il popolo, nei tuoi forni e nelle tue madie”. Il Faraone non<br />

accettò e così ci fu l’invasione di rane. Poi il Faraone, pentito, disse a<br />

Mosè di pregare il Signore perché facesse allontanare le rane e lui<br />

avrebbe liberato il suo popolo. Dio esaudì la richiesta di Mosè, così le<br />

rane morirono e imputridirono emanando gran fetore. Ma il Faraone ci<br />

ripensò e non mantenne la parola data.<br />

(Esodo 8/12 – 11/10) – Allora il Signore disse a Mosè: “Di’ ad<br />

Aronne di prendere il suo bastone e con esso percuotere la polvere della<br />

terra, così essa diventerà zanzare per tutto il paese d’Egitto” Così fu<br />

fatto e ci fu l’invasione delle zanzare, ma il Faraone non cedette. Ancora<br />

una volta Dio ordinò a Mosè di riferire al Faraone che se non avesse<br />

liberato il suo popolo, lui avrebbe mandato uno sciame di tafani per<br />

invadere le sue case e tutto il suolo del popolo egiziano, e siccome lui era<br />

il sovrano Signore di questo Paese, avrebbe risparmiato dall’invasione dei<br />

tafani le terre del popolo ebraico. E così avvenne, molte terre furono<br />

danneggiate dai tafani e ancora una volta il Faraone promise la libertà<br />

agli Ebrei, ma ciò non avvenne. Poi Dio mandò altre “piaghe”: la moria<br />

di bestiame, le ulcere con pustole, la grandine, l’invasione delle<br />

cavallette, il buio completo<br />

____________<br />

¹ Sembra che Dio ambisse alla<br />

libertà del popolo ebraico non per<br />

una questione di giustizia, ma<br />

perché voleva essere da esso<br />

servito.<br />

~ 64 ~


per tre giorni ed infine la morte di ogni primogenito: “Verso mezzanotte<br />

il Signore percosse tutti i primogeniti d’Egitto, dal primogenito del<br />

Faraone, al primogenito del prigioniero in carcere e tutti i primogeniti<br />

degli animali….e vi fu un grande lamento in Egitto, perché non c’era casa<br />

dove non ci fosse un morto”. Solo i primogeniti del popolo ebraico non<br />

furono uccisi. (Ma perché tanta crudeltà? Non sarebbe stato meglio se<br />

avesse fatto un solo miracolo cioè convincere il Faraone a liberare il<br />

popolo ebraico, invece di far soffrire ed uccidere tanti uomini ed<br />

animali?).<br />

(Esodo 13/1-10) – Finalmente gli Ebrei poterono lasciare l’Egitto e<br />

appena giunti nella propria patria Dio volle essere ricompensato per<br />

averli liberati, quindi comandò a Mosè: “Consacra a me ogni<br />

primogenito, a me appartiene ogni primo nato tra i figli d’Israele, sia<br />

degli uomini che degli animali”. (E così le stragi continuarono).<br />

(Esodo 14/1-31) – Dio volle sterminare l’esercito egiziano, così fece<br />

in modo che esso inseguisse il popolo ebraico, guidato da Mosè, durante<br />

l’esodo verso la Palestina. Quando questi arrivarono sulla riva del Mar<br />

Rosso, Dio fece un miracolo: le acque del mare si aprirono e permisero il<br />

passaggio del popolo ebraico<br />

sull’altra sponda; l’esercito egiziano<br />

fece altrettanto, ma prima<br />

che arrivasse sull'altra riva, Dio<br />

fece richiudere il mare che si<br />

rovesciò su di esso facendo<br />

annegare gli inseguitori: “Le<br />

acque ritornarono e sommersero<br />

i carri e i cavalieri di tutto<br />

l’esercito del Faraone e non ne<br />

scampò nemmeno uno”. (Come<br />

fecero gli Egiziani a procurarsi gli<br />

animali per inseguire gli Ebrei dal<br />

momento che Dio, con la quinta piaga, glie li aveva fatti morire tutti?).<br />

(Esodo 17/9-13) – Durante il loro cammino verso la Palestina, gli<br />

Ebrei furono aggrediti dalla tribù degli Amaleciti, ma Mosè riuscì a<br />

sconfiggerli e i nemici “furono passati fil di spada”.<br />

(Esodo 19/12) – Dio disse a Mosè: “Non dovete salire al monte<br />

(Sinai) né toccarne la base, chi toccherà il monte sarà fatto morire”.<br />

(Esodo 20/5) – Il Signore dettò a Mosè i comandamenti; uno<br />

ordinava: “Non adorare tali cose (idoli, immagini) né devi servirli perché<br />

io, il Signore Iddio tuo, sono un Dio geloso (e qui confessa una sua<br />

~ 65 ~


debolezza) che punisco la colpa dei padri nei figli<br />

fino alla terza e quarta generazione di coloro che<br />

mi odiano”. (Frase ripetuta anche nel libro<br />

Deuteronomio 5/9) - E questa sarebbe giustizia?<br />

Da notare anche che la Chiesa non ha riportato<br />

questo comandamento nel decalogo moderno.<br />

(Esodo 20/13) – Un altro comandamento<br />

recitava: “Non uccidere”, ma già nel capitolo<br />

successivo (Esodo 21/12-25) Dio ordinò di<br />

Mosè con i comandamenti. uccidere per ben sei volte: “Chi percuote un uomo<br />

da farlo morire sia messo a morte…Se uno trama<br />

contro il suo prossimo per ucciderlo con l’inganno, lo trarrai anche dal<br />

mio altare per farlo morire. Colui che percuote suo padre o sua madre<br />

sia messo a morte. Chi rapisce una persona, sia per venderla, sia per<br />

tenerla, sia messo a morte. Chi maledice il proprio padre e la propria<br />

madre sia messo a morte…Se uno percuote il suo servo o la sua serva col<br />

bastone, sì che egli muoia sotto la mano, sia severamente punito, ma se<br />

sopravvive un giorno o due, non sia punito perché è suo denaro”. Ora<br />

arriva il bello: “Se durante una lite ne segue un danno tu richiederai vita<br />

per vita, occhio per occhio, dente per dente, mano per mano, piede per<br />

piede, ustione per ustione, ferita per ferita, lividura per lividura”.<br />

(Questa è la cosiddetta legge del taglione adottata solo dai popoli<br />

estremamente barbari; e pensare che è proprio scritta nella Bibbia!<br />

Questa legge è ribadita anche nei libri Levit.24/19-20 e Deuter. 19/19.21).<br />

(Esodo 20/15) – L’ottavo comandamento dettato da Dio era “Non<br />

rubare”, e dovrebbe comprendere anche i saccheggi e le razzie ma, come<br />

abbiamo già visto e come vedremo in seguito, queste attività erano<br />

perfettamente ammesse quando a compierle erano gli Ebrei verso i loro<br />

nemici, era ad essi che non si doveva farle.<br />

(Esodo 20/17) – Il decimo era “Non desiderare la casa del tuo<br />

prossimo, né la sua moglie, né il suo schiavo, né la sua schiava, né il suo<br />

bue, né il suo asino, né alcuna cosa che appartenga al tuo prossimo”. Da<br />

notare che la moglie è solo seconda in ordine di importanza dopo la casa.<br />

Nessun cenno ai mariti, visto che per gli Ebrei le donne non avevano<br />

proprietà, ma erano proprietà; infatti potevano essere ripudiate a piacere<br />

dai mariti: “Se un uomo è sposato e non gli piace più la propria moglie<br />

perché trova in lei qualcosa di vergognoso, la mandi via dalla casa”<br />

(Deuteronomio 24/1). Oggi la Chiesa ha spezzato il decimo comandamento<br />

in due, aggiungendo come suo nono: “Non desiderare la<br />

donna d’altri” al femminile; ciò fa supporre che le donne possano<br />

~ 66 ~


liberamente desiderare l’uomo di altre senza commettere peccato. Per<br />

evitare questo squilibrato maschilismo bastava che scrivessero: “Non<br />

desiderare il coniuge d’altri” e sarebbe stato tutto chiaro.<br />

(Esodo 20/23-26) – Dio disse a Mosè: “Non fate accanto a me né Dei<br />

d’argento, né Dei d’oro: mi farai invece un altare di terra sul quale mi<br />

offrirai i tuoi olocausti e i tuoi sacrifici di ringraziamento, le tue pecore e<br />

i tuoi buoi. In qualunque luogo io vorrò che sia ricordato il mio nome,<br />

verrò da te e ti benedirò. E se mi farai un altare di pietra, non<br />

fabbricarlo con pietre scalpellate perché quando avrai alzato sopra di<br />

esse il tuo ferro, tu le avrai profanate. Non salire per gradini al mio<br />

altare, affinché non si scopra sopra di esso la tua nudità”. (Questi<br />

racconti biblici sono talmente assurdi che sembrano scritti da qualcuno in<br />

preda ai fumi dell’alcol).<br />

(Esodo 21/1-6) – Dio disse: “Se tu comprerai un servo ebreo ti servirà<br />

per sei anni, ma al settimo anno se ne andrà libero senza pagar<br />

nulla….Se il servo non vorrà andarsene libero, il padrone lo farà<br />

comparire davanti a Dio, poi lo farà avvicinare alla porta e gli forerà<br />

l’orecchio con una lesina, e costui gli sarà servo per sempre”. (Dio, oltre<br />

che carnefice, dimostra di essere anche schiavista).<br />

(Esodo 21/28) – “Se un bue colpisce un uomo o una donna e muoiono,<br />

il bue si lapidi e la sua carne non si mangi e il padrone del bue sia<br />

assolto” – (21/32) “Se un bue cozza un servo o una serva, il proprietario<br />

del bue paghi 30 sicli d’argento al loro padrone e il bue sia lapidato”.<br />

(Povera bestia!)<br />

(Esodo 22/18-29) – “Chi giace con una bestia sia messo a morte. (Ma<br />

che razza di depravati c’erano a quell’epoca?). Chi fa dei sacrifici ad altri<br />

Dei fuorché al Signore solo, sia messo a morte…Non affliggere nessuna<br />

vedova e nessun orfano, se lo farai egli griderà a me (Dio) ed io<br />

ascolterò il suo grido, l’ira mia s’accenderà ed io vi ucciderò di spada,<br />

sicché le mogli vostre saranno vedove ed i vostri figli orfani… Il<br />

primogenito dei tuoi figli lo darai a me, lo stesso farai del primogenito<br />

delle tue vacche e delle tue pecore”. (E qui ci starebbe bene un<br />

bell’applauso beffardo).<br />

(Esodo 25/1-40 – 26/1-27 – 27/1-21 – 28/1-43) – Dio impartì una<br />

lunga serie di ordini a Mosè affinché facesse delle offerte, dei sacrifici,<br />

dei riti e costruisse altari, tabernacoli, paramenti sacri ed altro; tutti ordini<br />

ben precisi e con dettagliate misure. Inoltre gli disse di costruire un’arca<br />

lunga due cubiti e mezzo (110 cm.) tutta rivestita d’oro puro dentro e<br />

fuori, oltre a vari fregi e oggetti sempre d’oro. (Come avrà fatto Mosè a<br />

reperire tutto quell’oro?). Tutto questo perché Dio voleva essere<br />

~ 67 ~


continuamente venerato ed o-<br />

sannato dal popolo d’Israele. (Che<br />

megalomane!). Poi impartì altri<br />

ordini a Mosè su come fare dei<br />

sacrifici al fine di consacrare suo<br />

fratello Aronne e i propri figli:<br />

(29/1-46 – 30/1-38) “Scanna il<br />

montone, prendi il suo sangue e<br />

spargilo sopra e intorno all’altare.<br />

Taglia il montone in quattro pezzi,<br />

lava le interiora e le gambe e<br />

mettile sull’altare coi pezzi e con la<br />

testa e brucia tutto quanto il<br />

montone sopra l’altare facendone<br />

Mosè fa i sacrifici a Dio.<br />

esaltare il profumo: è un olocausto<br />

al Signore, è un odore soave,<br />

un’offerta fatta col fuoco al Signore. Prendi poi un altro montone,<br />

Aronne e i suoi figli posino le mani sopra il suo capo, scanna quindi il<br />

montone, prendi un po’ del suo sangue e mettilo sul lobo dell’orecchio<br />

destro di Aronne e sul lobo dell’orecchio destro dei suoi figli, sopra il<br />

pollice della loro mano destra e sopra il dito grosso del loro piede<br />

destro, poi spargi il sangue sopra e intorno all’altare…” eccetera<br />

eccetera – Tutto questo alla faccia degli animalisti – (Se il lettore legge<br />

dal testo biblico i capitoli sopra citati, si renderà conto di quanto siano<br />

ridicoli e assurdi tutti gli ordini impartiti a Mosè e si accorgerà che Dio si<br />

dimostrò di una pignoleria unica, al di fuori di ogni logica e<br />

ragionevolezza).<br />

(Esodo 31/12-15 e 35/2) – Il Signore disse ancora a Mosè: “Si lavori<br />

durante sei giorni, ma il settimo giorno è il sabato del riposo consacrato<br />

al Signore: chiunque lavorerà il giorno di sabato, sia messo a morte” ¹<br />

(Esodo 32/9-14) – Dio disse a Mosè di voler distruggere il popolo<br />

israelita perché questo si era comportato male. Mosè cercò di dissuaderlo:<br />

“Desisti dall’ardore della tua ira e abbandona il proposito di fare del<br />

male al tuo popolo”. E così il Signore ascoltò il consiglio di Mosè e<br />

rinunciò a colpire gli israeliti. (Mosè, un semplice mortale, si dimostrò<br />

più saggio di Dio. Roba da matti!).<br />

______________<br />

¹ In realtà il sabato restò giorno di riposo fino all’anno 321, allorché l’imperatore<br />

Costantino lo sostituì con la domenica per onorare la resurrezione di Gesù. Questa nuova<br />

usanza fu poi continuata dalla Chiesa cattolica.<br />

~ 68 ~


(Esodo 32/27) – Mosè disse ai figli di Levi: “Ha<br />

detto il Signore che ciascuno di voi si metta la spada<br />

al fianco, andate nell’accampamento e ognuno uccida<br />

il fratello, l’amico, il parente. I figli di Levi agirono<br />

secondo il comando di Mosè e quel giorno morirono<br />

circa tremila uomini del popolo”.<br />

(Esodo 32/35) – “Il Signore percosse il popolo<br />

(d’Israele) perché aveva fatto il vitello fabbricato da Aronne”. (Avevano<br />

fabbricato un idolo d’oro per adorarlo).<br />

(Esodo 34/13-26) – Dio comandò a Mosè di non fare alleanza con i<br />

popoli con cui sarebbe venuto a contatto: “Abbattete i loro altari,<br />

spezzate i loro cippi e tagliate i loro pali sacri che rappresentano i loro<br />

Dei. Non devi adorare altro Dio perché il Signore si chiama Geloso; egli<br />

è un Dio geloso”…” Nessuno venga davanti a me a mani vuote”…”Le<br />

primizie dei primi frutti della tua terra le porterai nella Casa del<br />

Signore”. (Qui Dio, oltre che violento, ribadisce di essere geloso. Un<br />

difetto non di poco conto per un Essere “perfettissimo” come si legge nel<br />

Catechismo della Dottrina cristiana).<br />

(Esodo 34/28) – “Mosè rimase col Signore (sul Monte Sinai) 40 giorni<br />

e 40 notti senza mangiar pane e senza bere acqua e il Signore scrisse sulle<br />

tavole i dieci comandamenti”. (Dovrebbero spiegarci come fece Mosè a<br />

resistere a un digiuno tanto prolungato).<br />

(Levitico 11/6 e Deuteronomio 14/7) – Il Signore impartì a Mosè<br />

disposizioni su quali animali potessero e non potessero mangiare: ”La<br />

lepre perché rumina ma non ha l’unghia divisa, è da considerarsi<br />

immonda”. (Errore! La lepre non è un ruminante). Fra gli uccelli Dio<br />

inserì anche i pipistrelli, che non sono uccelli, bensì mammiferi (Levitico<br />

11/19 e Deuter. 14/18). Poi proibì di mangiare gli insetti alati che<br />

camminavano su quattro piedi (Levitico 11/20) - (Altro errore in quanto<br />

gli insetti hanno tutti sei piedi).<br />

(Levitico 12/1-7) – Il Signore parlò a Mosè dicendo che quando una<br />

donna partoriva un figlio era impura per molti giorni e non doveva<br />

toccare alcun oggetto sacro, dopodiché avrebbe dovuto portare al<br />

sacerdote un agnello di un anno per l’olocausto e un colombo o una<br />

tortora per il sacrificio in espiazione del peccato. (Ma di quale peccato<br />

parla?) – (15/19) Poi disse ancora: “Quando una donna avrà il suo<br />

flusso (mestruale) sarà impura per sette giorni, chiunque la tocchi sarà<br />

impuro fino a sera come pure chi tocca qualsiasi oggetto su cui ella si sia<br />

seduta, lavi le sue vesti e se stesso con l’acqua, e sia impuro fino a<br />

sera”. (Ma di quale impurità si tratta?).<br />

~ 69 ~


(Levitico 19/18) – Dio dettò a Mosè alcune regole di vita: “Non<br />

serbare rancore contro i figli del tuo popolo, ma ama il tuo prossimo<br />

come te stesso. Io sono il Signore”. (E’ difficile capire come questa<br />

regola possa andare d’accordo con la legge del taglione e con la pena di<br />

morte, evocate in più occasioni dallo stesso Dio).<br />

(Levitico 20/9-21) – In questo capitolo sono elencati i reati contro la<br />

famiglia per i quali Dio ordina di applicare la pena di morte. Non li citerò<br />

in quanto sono già menzionati nel capitolo precedente di questo testo: La<br />

condanna della cultura.<br />

(Levitico 21/16-21) – Dio disse a Mosè: “Nessuno che abbia un difetto<br />

fisico dovrà prestare servizio dinanzi a Dio, (cioè diventare sacerdote) né<br />

un guercio, né uno zoppo, né un mutilato, né chi abbia un’escrescenza o<br />

una storpiatura ai piedi o alle mani, o un gobbo, un nano, uno affetto da<br />

albugine (macchia nell’occhio), o da scabbia o da erpete (affezione<br />

cutanea), o da ernia, può avvicinarsi a offrire sacrifici al Signore”.<br />

(Levitico 22/18) – E ancora: “Quando qualcuno vuol fare un’offerta<br />

in olocausto al Signore, per essere gradito, dovrà presentare un animale<br />

maschio senza alcun difetto scelto fra<br />

bovi, pecore o capre”. (Poveri animali!).<br />

(Numeri 15/32-36) – I figli di Israele<br />

incontrarono nel deserto un uomo che<br />

raccoglieva legna nel giorno di sabato;<br />

lo condussero davanti a Mosè per<br />

giudicarlo. Il Signore disse a Mosè:<br />

“Muoia lapidato da tutta l’assemblea”.<br />

E così fu fatto. (Povero disgraziato!).<br />

(Numeri 21/2-3) – “Israele fece un<br />

voto al Signore e disse: Se tu mi metti<br />

nelle mani questo popolo (i Cananei), le<br />

loro città saranno da me sterminate. Il Signore ascoltò la voce di Israele<br />

e gli diede nelle mani i Cananei che Israele distrusse completamente<br />

insieme alle loro città”.<br />

(Numeri 22/28) – “Ma il Signore aprì la bocca all’asina ed essa disse a<br />

Balaam: Che ti ho fatto perché tu mi percuota per la terza volta?”.<br />

(Questo è il secondo caso biblico in cui un animale parla).<br />

(Numeri 31/1-18) – “Dio ordinò a Mosè: Compi la vendetta dei figli di<br />

Israele contro i Madianiti”. E così dodicimila uomini marciarono contro<br />

Madian e uccisero tutti i maschi, fecero prigioniere le donne e i bambini e<br />

depredarono il bestiame e tutti i loro beni, poi incendiarono le loro città e<br />

condussero a Mosè i prigionieri e il bottino di guerra. Mosè allora fece<br />

~ 70 ~


uccidere anche tutti i bambini maschi e tutte le donne non vergini, fece<br />

salvare solo quelle vergini che lasciò ai figli di Israele. (Chiamalo fesso!).<br />

(Deuteronomio 13/7-18 e 17/2-7) – “Se una qualsiasi persona<br />

cercasse di convincerti ad adorare altri Dei invece di me, tu non dargli<br />

ascolto e uccidila”. (Questa frase Dio la ripete spesso, sembra quasi una<br />

sua ossessione).<br />

(Deuter. 20/10-14) – “Quando stai per assediare una<br />

città, proponi prima la pace, se non viene accettata uccidi<br />

tutti i maschi, ma le donne, i bambini, il bestiame e il bottino<br />

portalo via con te e goditelo. E’ il Signore che te lo ha dato”.<br />

(Deuter. 21/18-21) – “Se uno ha un figlio caparbio e<br />

ribelle che non obbedisce alla voce dei genitori sia lapidato<br />

fino alla morte”. (Alla faccia degli Educatori d’Infanzia).<br />

(Deuter. 21/22-23) – “Se uno ha commesso un delitto che<br />

merita la morte e tu lo hai appeso ad un albero, seppelliscilo il<br />

giorno stesso perché appeso è una maledizione di Dio”.<br />

(Deuter. 22/13-21) – “Se un uomo<br />

sposa una donna e lei non è vergine, gli<br />

anziani della città dovranno accertarsene<br />

e, se lei era vergine, il marito dovrà essere<br />

castigato e pagare cento sicli d’argento al<br />

padre della donna, ma se lei non era<br />

vergine, allora lei sia lapidata fino alla<br />

morte da tutta la gente della città”.<br />

(Deuter. 22/23-29) – “Se una fanciulla<br />

vergine, ma fidanzata viene violentata in<br />

città, devono essere messi a morte sia il<br />

violentatore che la vittima: si presume che<br />

lei fosse consenziente, perché altrimenti<br />

avrebbe potuto gridare. Se invece la<br />

violenza avviene in aperta campagna,<br />

deve essere lapidato solo il violentatore. Se però la donna non è fidanzata<br />

e il violentatore viene colto in flagrante, allora questi deve riparare<br />

sposando la donna e pagando al padre di lei 50 sicli d’argento”. (Ciò<br />

significa che il crimine non era la violenza sessuale, invariata in tutti e tre<br />

i casi, ma l’offesa all’onore e al buon costume. Questo ci ricorda molto la<br />

legge sul “delitto d’onore” esistente in Italia fino a pochi decenni fa).<br />

(Deuter. 23/1-3) – “Nessuno sposi la moglie del proprio padre, né<br />

sollevi il mantello paterno. (Ma che c. significa?). Non entrerà nella<br />

comunità del Signore chi ha il membro contuso o mutilato (?) e nemmeno<br />

~ 71 ~


il bastardo e nessuno dei suoi fino alla decima generazione”. (Ma che<br />

colpa hanno tutti questi discendenti?)<br />

(Deuter. 24/16) – “Non si facciano morire i padri per colpa dei figli,<br />

né si mettano a morte i figli per colpa dei padri; ciascuno sia fatto morire<br />

per il proprio peccato”. (Ciò è in contraddizione con quanto Dio dice<br />

nell’Esodo 20/5 “…punisco la colpa dei padri nei figli fino alla terza e<br />

quarta generazione”).<br />

(Deuter. 25/2) – “Se colui che ha torto merita di essere picchiato, il<br />

giudice lo faccia stendere per terra e picchiare in sua presenza con un<br />

numero di colpi proporzionati alla gravità della sua colpa”.<br />

(Deuter. 25/11-12) – “Se due uomini litigano e la moglie di uno si<br />

avvicinerà per liberare il proprio marito da chi lo percuote e stenderà la<br />

mano e prenderà costui per le sue parti vergognose, mozzale la mano: il<br />

tuo occhio non la perdoni”.<br />

(Deuter. 28/15-68) – E qui siamo alla follia - Dio disse che chi non<br />

avesse ubbidito alla sua voce e non avesse messo in pratica tutti i suoi<br />

comandamenti, sarebbe stato raggiunto dalle<br />

seguenti maledizioni: “Tu sarai maledetto in<br />

città e nei campi, sarà maledetto il tuo paniere e<br />

la tua madia, maledetto sarà il frutto del tuo<br />

ventre e il frutto della tua terra, maledetti i nati<br />

delle tue mucche e quelli del tuo gregge. Sarai<br />

maledetto quando entri e quando esci. Io<br />

manderò contro di te la maledizione, lo<br />

scompiglio e la minaccia in ogni cosa a cui tu<br />

metterai mano e che farai, finché tu sia distrutto<br />

e ben presto annientato per la malvagità delle<br />

tue azioni (senti chi parla!) per avermi<br />

abbandonato. Ti farò attaccare la peste finché<br />

essa non ti abbia eliminato dal paese nel quale<br />

stai per andare a prendere possesso. Ti colpirò<br />

con la consunzione, con la febbre, l’infiammazione,<br />

col bruciore, con la siccità, col<br />

carbonchio e la ruggine che ti perseguiteranno fino alla morte. Il cielo<br />

sopra di te sarà di rame e la terra sarà come il ferro. Manderò pioggia di<br />

sabbia e di polvere che cadrà su di te finché ti distruggerà”. (Per non<br />

dilungarmi troppo, termino qui l’elenco dei castighi che Dio intendeva<br />

mandare a chi non lo avesse ubbidito, voglio però precisare che l’elenco<br />

delle maledizioni è ancora molto lungo poiché complessivamente ne<br />

comprende circa 70. Sembra scritto da un pazzo che sta delirando).<br />

~ 72 ~


(Deuter. 34/10) – Viene raccontata la morte di Mosè che si conclude<br />

con: “Non è più sorto in Israele un profeta come Mosè col quale Dio<br />

parlava faccia a faccia”. (Si può dedurre che i successivi profeti non<br />

udissero una voce reale, ma immaginaria; erano cioè degli schizofrenici).<br />

(Giosuè 6/2) – “Disse il Signore a Giosuè: Ecco, io dò in tuo potere<br />

Gerico e il suo re” – (6/21) Il popolo ebraico conquistò la città di Gerico<br />

“e sterminò tutto ciò che vi era nella città: uomini e donne, fanciulli e<br />

vecchi, persino buoi, pecore ed asini, tutto fu passato a fil di spada” –<br />

(6/24) “Poi incendiarono la città con tutto ciò che essa conteneva tranne<br />

l’oro, l’argento, i vasi di rame e di ferro che misero nel tesoro della casa<br />

del Signore”.<br />

(Giosuè 8/1) – “Il Signore disse a Giosuè: Non temere e non<br />

abbatterti, prendi con te tutti i guerrieri e vai contro Ai, io ti metto in<br />

mano il re di Ai, il suo popolo, la città e tutta la regione. Tu farai ad Ai e<br />

al suo re come hai fatto al re e alla città di Gerico, tuttavia potete<br />

prendere per voi il bottino e il bestiame” – (8/22-29) “I soldati di Ai si<br />

trovarono chiusi in mezzo agli Israeliti e furono sconfitti e non se ne<br />

salvò nemmeno uno. Anche il re di Ai fu preso vivo e presentato a<br />

Giosuè. Poi l’esercito israelita uccise tutti i cittadini di Ai, gli abitanti<br />

delle campagne e chi era scappato nel deserto. Il numero delle vittime fu<br />

di 12.000 persone. Giosuè non abbassò la mano che brandiva il<br />

giavellotto fino a che non furono sterminati tutti gli abitanti di Ai. Gli<br />

Israeliti trattennero per sé solo il bestiame e il bottino della città come<br />

aveva comandato il Signore. Poi Giosuè incendiò la città e la ridusse in<br />

un cumulo di macerie che sussistono tutt’oggi. Il re di Ai fu sospeso a un<br />

palo fino a sera, poi il cadavere fu gettato all’ingresso della porta della<br />

città e lo ricoprirono di pietre che esistono tuttora”.<br />

(Giosuè 10/11) – “Mentre quelli fuggivano (il popolo degli Amorrei) il<br />

Signore fece cadere su di loro dal cielo fitte pietre e ne morirono assai più<br />

a causa della grandinata di pietre, che non per la spada degli israeliti”.<br />

(Qui Dio si comporta da vigliacco perché infierisce su della gente che sta<br />

scappando).<br />

(Giosuè 10/12-13) – “Giosuè si rivolse al Signore: Sole, fermati su<br />

Gabaon e tu luna, sulla Valle di Aialon. E il sole e la luna si fermarono<br />

per quasi un giorno finché il popolo (degli Israeliti) non si vendicò<br />

dei nemici”. (Innanzi tutto è la terra e non il sole che avrebbe dovuto<br />

fermarsi, poi è una cosa assolutamente impossibile. E chi ci crede!).<br />

(Giosuè 10/26) – “Quindi Giosuè, dopo averli trafitti e uccisi (i Re<br />

degli Amorrei) li fece sospendere a cinque pali dove stettero<br />

penzoloni fino a sera”.<br />

~ 73 ~


(Giosuè 10/40) – “Così Giosuè batté tutto il Paese: le montagne, il<br />

Negheb, il bassopiano, le pendici e tutti i loro re. Non lasciò alcun<br />

superstite e votò allo sterminio ogni essere che respira, come aveva<br />

comandato il Signore, Dio d’Israele”.<br />

(Giosuè 11/1-14) – Alcuni popoli nemici di Israele si coalizzarono per<br />

fargli guerra, “…allora il Signore disse a Giosuè: Non temerli, domani a<br />

quest’ora io li mostrerò tutti trafitti davanti a Israele, taglierai i garretti<br />

ai loro cavalli e appiccherai il fuoco ai loro carri. Giosuè li raggiunse,<br />

piombò su di loro e li sconfisse senza lasciare neppure un superstite”. Al<br />

ritorno Giosuè andò nella città di Asor, la incendiò e uccise tutti i suoi<br />

abitanti e il loro re. Poi andò nelle altre città nemiche e passò a fil di<br />

spada i loro capi. – (11/21-23) “Giosuè si mosse per eliminare gli<br />

Anachiti dalle montagne, li sterminò tutti e si impadronì di tutta la<br />

regione come aveva detto il Signore a Mosè”.<br />

(Giudici 1/1-19) – Dopo la morte di Giosuè, Dio incaricò Giuda di<br />

prendere il suo posto e di combattere i Cananei e i Farezei, che vennero<br />

sconfitti. Poi l’esercito di Giuda marciò verso<br />

Gerusalemme che fu incendiata, poi vennero<br />

uccisi tutti i suoi abitanti.<br />

(Giudici 4/21) – “Giaele, moglie di Eber,<br />

preso un piolo di tenda e impugnato un<br />

martello, si avvicinò cautamente a Sisara che<br />

dormiva e gli piantò il piolo nella tempia. Egli<br />

si agitò convulsamente fra le sue ginocchia,<br />

perdette le forze e spirò”.<br />

(Giudici 7/20-22) – Durante la notte,<br />

Gedeone si infiltrò nel campo dei nemici e,<br />

quando i trecento israeliti si lanciarono all’attacco, il Signore fece<br />

rivolgere in tutto l’esercito nemico le spade degli uni contro gli altri che<br />

si uccisero a vicenda. I pochi sopravvissuti si dettero alla fuga.<br />

(Giudici 11/30-40) – Iefte fece un voto al Signore e gli disse: “Se mi<br />

farai vincere contro gli Ammoniti, io sacrificherò a te la persona che<br />

uscirà per prima dalla porta di casa mia”. Dio lo fece vincere e quando<br />

Iefte tornò a casa la prima persona che incontrò fu la propria unica figlia;<br />

così dovette bruciarla ed offrirla al Signore. (Perché Dio non gli bloccò la<br />

mano come aveva fatto con Abramo?).<br />

(1° Samuele 14/13-14) – “I Filistei intendevano fuggire, ma Gionata li<br />

atterrò e il suo scudiero li finì. Questa strage fu di circa venti uomini...”<br />

(1° Samuele 15/10-11) – “Allora il Signore disse a Samuele: Mi pento<br />

di aver costituito re Saul perché mi ha abbandonato e non ha eseguito i<br />

~ 74 ~


miei ordini”. (E’ la terza volta che Dio si pente delle proprie azioni; un<br />

comportamento alquanto singolare per un Dio considerato dalla Chiesa<br />

onnipotente e onnisciente).<br />

(1° Samuele 17/46-53) – David si<br />

rivolse a Golia e gli disse: “Oggi il<br />

Signore ti darà nelle mie mani, ti<br />

colpirò, ti staccherò la testa dal busto<br />

e darò il cadavere tuo e quello dei<br />

Filistei agli uccelli e alle bestie<br />

selvatiche”. E così accadde, dopodiché<br />

i Filistei fuggirono, ma molti vennero<br />

uccisi nella fuga dagli Israeliti i quali<br />

saccheggiarono anche il loro accampamento.<br />

(1° Samuele 25/38) – “Dieci giorni<br />

dopo il Signore colpì Nabal ed egli morì”.<br />

(2° Samuele 6/7) – “L’ira del Signore si accese contro Uzzà; Dio lo<br />

percosse per la sua colpa ed egli morì all’istante presso l’Arca di Dio”.<br />

(2° Samuele 21/1-9) – Re Saul uccise dei Gabaoniti e costoro, per<br />

pareggiare il conto, vollero che gli venissero consegnati sette figli del Re<br />

per impiccarli. Così fu fatto, le ossa dei cadaveri vennero sepolte in un<br />

sepolcro di Zela “dopodiché Dio si dimostrò placato”. (Lui spesso si<br />

placava solo dopo una barbarie. Che sadico!).<br />

(2° Samuele 24/15) – “Il Signore mandò in Israele la peste e morirono<br />

fra il popolo settantamila persone”.<br />

(1° Re 18/40) – “Allora Elia ordinò loro: Prendete i profeti di Baal,<br />

non ne scampi nemmeno uno. Ed essi li presero, poi Elia li fece scendere<br />

presso il torrente Cison e li sgozzò”.<br />

(2° Re 1/10) – “Elia rispose al capo dei cinquanta uomini: Se io sono<br />

un uomo di Dio, discenda il fuoco dal cielo, divori te e i tuoi cinquanta<br />

uomini. E il fuoco discese dal cielo e divorò lui e i suoi uomini”.<br />

(2° Re 2/23-24) – “Mentre Eliseo camminava per strada, alcuni<br />

ragazzetti si burlarono di lui dicendo: Vieni su calvo! Allora lui li<br />

maledisse in nome del Signore, così uscirono dal bosco due orse che<br />

sbranarono 42 di quei ragazzi”. (Una strage per una semplice offesa).<br />

(2° Re 19/35) – “Quella notte stessa l’angelo del Signore venne nel<br />

campo degli Assiri e uccise 185.000 uomini. Quando al mattino i<br />

superstiti si svegliarono non videro che cadaveri”.<br />

(2° Re 23/19-20) – Giosia abbattè tutti i templi di Samaria e trucidò<br />

sugli altari tutti i sacerdoti di questa città.<br />

~ 75 ~


(2° Cronache 4/2) – “Salomone fece la vasca di metallo fuso del<br />

diametro di 10 cubiti, rotonda. Ci voleva una corda di 30 cubiti per<br />

cingerla”. (Se la Bibbia fosse davvero un’opera ispirata da Dio, lui<br />

avrebbe dovuto comunicare agli amanuensi dell’epoca che la corda<br />

doveva essere lunga 31,4 cubiti. Perché non lo ha fatto?).<br />

(2° Cronache 13/17) – “Abia e il suo popolo inflissero loro una grave<br />

sconfitta; fra gli Israeliti morirono 500.000 uomini valorosi”.<br />

(2° Cronache 14/11-14) – “Il Signore colpì gli Etiopi di fronte ad Asa<br />

e a Giuda, poi questi scapparono, ma Asa li inseguì fino a Gherar e li<br />

sterminò tutti di fronte al Signore”. Poi vennero saccheggiate tutte le città<br />

e fu fatta razzia delle bestie.<br />

(2° Cronache 36/17-19) – “Allora il Signore fece marciare contro di<br />

loro (gl’infedeli) Nabucodonosor, re dei Caldei, che uccise di spada i<br />

giovani nel santuario senza risparmiare nessuno, né il giovanetto, né la<br />

vergine, né il vecchio, né la donna dai capelli bianchi. Dio li diede tutti<br />

nelle mani di Nabucodonosor il quale portò in Babilonia tutti gli oggetti<br />

del tempio e tutti i tesori. Poi incendiarono il tempio di Dio, demolirono<br />

le mura di Gerusalemme e bruciarono tutte le case signorili e gli oggetti<br />

preziosi. Infine il Re deportò in esilio tutti gli scampati alla di spada che<br />

divennero suoi schiavi”.<br />

(Esdra 1/9-11) – “Ecco l’inventario degli oggetti: 30 bacinelle d’oro,<br />

1.000 bacinelle d’argento, 29 coltelli, 30 coppe d’oro, 410 coppe<br />

d’argento e 1.000 altri utensili. Tutti gli oggetti d’oro e d’argento erano<br />

5.400”. (In realtà gli oggetti d’oro e d’argento elencati sono 1.470 e<br />

complessivamente sono 2.499. Nella Bibbia sono sbagliati persino<br />

semplici calcoli aritmetici).<br />

(Esdra 2/8-28) – In questo capitolo sono elencati il numero degli<br />

abitanti d’Israele. Lo stesso elenco è riportato anche nel libro di Neemia<br />

(7/13-32), ma i numeri sono discordanti: figli di Zattu: 945 (845), figli di<br />

Azgad: 1.222 (2.322), figli di Adin: 454 (655), figli di Casum: 223 (328),<br />

figli di Betel e Ai: 223 (123). (Questo è uno degl’innumerevoli casi di<br />

contraddizioni bibliche).<br />

(Tobia 1/15) – “Quando Salmanassar morì, gli successe suo figlio<br />

Sennacherib”. (Questa è una delle tante falsità storiche, poiché successore<br />

di Salmanassar 5°, fu Sargon 2°).<br />

(Tobia 5/6) – “Ci sono due giorni di cammino da Ecbatana a Rage.<br />

Rage è sulle montagne ed Ecbatana è in pianura”. (Altra falsità storica:<br />

sia Ecbatana che Rage sono entrambe in altura e distano da 10 a 20 giorni<br />

di cammino).<br />

(Ester 8/12r) – “Sappiate che le lettere spedite da Aman sono annullate<br />

~76 ~


e per punizione di questa sua scelleratezza Aman, e tutta la sua<br />

famiglia, sono stati appesi ad un palo davanti alle porte di Susa:<br />

giusto castigo datogli velocemente da Dio, Signore di tutti gli eventi”.<br />

(Ester 9/5-16) – “I Giudei uccisero di spada tutti i loro nemici, fu un<br />

massacro. Nella sola città di Susa i Giudei uccisero 500 uomini e dieci<br />

figli di Aman, ma non saccheggiarono niente….l’indomani i dieci<br />

cadaveri vennero appesi ad un palo e i Giudei uccisero altri 300<br />

uomini…gli altri Giudei che abitavano nelle province del regno, si<br />

radunarono e uccisero 75.000 dei loro persecutori, ma non si diedero al<br />

saccheggio”.<br />

(Giuditta 1/1) – “Nabucodonosor regnava sugli Assiri nella<br />

grande città di Ninive…” (E’ falso. Nabucodonosor regnò dal 604<br />

al 562 a.C. sui Babilonesi, non sugli Assiri e al suo tempo Ninive<br />

era già stata distrutta).<br />

(Giuditta 13/6-16) – Giuditta prese la scimitarra del re assiro<br />

Oloferne, quindi afferrò la testa di lui per la chioma e disse:<br />

“Dammi forza Signore d’Israele in questo momento”, poi lo colpì<br />

due volte al collo e gli staccò la testa, che consegnò alla sua<br />

ancella che la mise nella bisaccia dei viveri. Poi la mostrarono al<br />

popolo dicendo: “Ecco la testa di Oloferne, Dio lo ha colpito per<br />

mano di donna, viva il Signore che mi ha protetta”.<br />

(2° Maccabei 7/1-41) – E’ la storia di sette fratelli che vennero<br />

mutilati, scorticati ed arrostiti vivi insieme alla propria madre, perché si<br />

rifiutavano di mangiare carni suine proibite dalle loro leggi. (Che azioni<br />

efferate!).<br />

(Giobbe 40/25-32 e 41/1-26) – Dio parla con Giobbe e gli descrive un<br />

terribile mostro marino di straordinaria forza, chiamato Leviatano, dal<br />

quale esce fuoco dalla bocca e fumo dalle narici. (Solo nelle favole<br />

esistono animali come questo).<br />

(Salmi 21/9-11) – “Raggiunga la tua mano tutti i tuoi nemici -<br />

Raggiunga la tua destra chiunque ti odia - Ne farai una fornace ardente -<br />

Dio li divorerà col fuoco del suo sdegno - Sterminerai dalla terra la loro<br />

prole - La loro stirpe di mezzo agli uomini”.<br />

(Salmi 37/37) – “Osserva l’uomo retto perché il suo futuro sarà la pace<br />

- Ma i peccatori saranno distrutti - La fine degli empi sarà lo sterminio”.<br />

(Salmi 66/10-12) – “Dio, tu ci hai messi alla prova, ci hai passati al<br />

crogiuolo come l’argento, ci hai fatti cadere in un agguato, ci hai messo<br />

un grave peso sul dorso, ci hai messo sotto il piede dei nemici, ci hai fatto<br />

passare per il fuoco e l’acqua, ma poi ci hai tratti in salvo”. (Qui viene<br />

ammesso che è Dio, e non il Diavolo, a tenderci agguati, indurci in<br />

~ 77 ~


tentazione e metterci continuamente alla prova; sembra quasi che si<br />

diverta a farci star male. Ciò è puro sadismo).<br />

(Sapienza 3/16-19) – “I figli degli adulteri non giungeranno a maturità<br />

- La loro discendenza sarà sterminata - Anche se vivranno a lungo non<br />

godranno nessuna stima - E la loro vecchiaia sarà senza onore - Se<br />

muoiono presto non avranno speranza né consolazione nel giorno del<br />

giudizio - Poiché acerba è la fine di una generazione malvagia”. (Ma<br />

perché infliggere pene così severe verso persone che in fondo non<br />

avevano nessuna colpa?).<br />

(Ecclesiastico o Siracide 5/7) – “Non aspettare a convertirti al Signore,<br />

né rimandare di giorno in giorno, poiché improvvisa arriverà la sua ira e<br />

il giorno del castigo tu sarai annientato”.<br />

(Eccles. 10/13-14) – “A chi si abbandona al peccato Dio gli tormenta<br />

il cuore con delusioni e lo flagella fino alla distruzione”.<br />

(Eccles. 25/12) – “Qualunque ferita ma non la ferita del cuore,<br />

qualunque cattiveria, ma non la cattiveria della donna” – (25/18) “Ogni<br />

malizia è piccola di fronte alla malignità della donna: che lei abbia la<br />

sorte del peccatore” – (25/24) “Dalla donna ha avuto inizio il peccato e<br />

per colpa sua tutti moriamo”. (Alla faccia del femminismo).<br />

(Eccles. 33/25-29) – “Foraggio bastone e pesi per l’asino, pane,<br />

disciplina e lavoro per il servo. Imponi al servo di<br />

lavorare e non avrai molestie, se lo lasci senza<br />

lavoro cercherà di fuggire. Giogo e briglie piegano<br />

il collo al giumento, per lo schiavo cattivo torture<br />

e flagelli. Occupalo in lavori a lui convenienti e se<br />

non obbedisce stringi i suoi ceppi”. (Schiavista!)<br />

(Eccles. 40/8-10) – “Per i peccatori sette volte<br />

di più: morte, sangue, litigi, spada, oppressioni,<br />

fame, calamità, flagelli; tutto questo è stato<br />

creato per i malvagi e fu per colpa loro che venne<br />

il diluvio”.<br />

(Eccles. 41/9) – “Guai a voi, uomini empi,<br />

venendo al mondo siete nati per la maledizione e<br />

quando morrete riceverete l’eredità dei maledetti”.<br />

(Eccles. 45/19) – “Il Signore vide, se ne indignò e furono annientati<br />

nel furore della sua ira (gli abitanti di Datan e Abiron). Contro di loro<br />

compì prodigi e li consumò col fuoco della sua fiamma”.<br />

(Isaia 13/9) – “Ecco il giorno del Signore, viene tremendo nella sua ira<br />

e implacabile nella sua collera, per ridurre la terra in un deserto, per<br />

sterminare i peccatori”.<br />

~ 78 ~


(Isaia 14/22-23) – “Insorgerò contro di loro, parola del Signore degli<br />

eserciti, (appellativo alquanto appropriato, dal momento che si divertiva a<br />

distruggere tutto) cancellerò il nome di Babilonia e il resto, la prole e la<br />

stirpe. La ridurrò a dominio dei ricci, a palude stagnante e la spazzerò<br />

con la scopa della distruzione”.<br />

(Isaia 66/24) – Dice il Signore: “Uscendo vedranno i cadaveri degli<br />

uomini che si sono ribellati contro di me, il loro verme non morirà, il<br />

loro fuoco non si spengerà e saranno per tutti uno spettacolo orrendo”.<br />

(Geremia 4/27) – “Ecco quanto dice il Signore: Tutto il paese sarà<br />

devastato, io compirò uno sterminio, perciò la terra sarà in lutto e i cieli<br />

si oscureranno”.<br />

(Geremia 7/20) – “Così parla il Signore: Ecco, la mia collera e il mio<br />

furore si scatenerà su questo paese, sugli uomini e sugli animali, sugli<br />

alberi dei campi e sui frutti della terra, esso brucerà e non si spegnerà”.<br />

(Geremia 11/22-23) – “Così dice il Signore degli eserciti: Io li colpirò,<br />

i suoi giovani periranno di spada, i loro figli e le loro figlie morranno di<br />

fame e di loro non rimarrà alcun superstite perché manderò la punizione<br />

agli uomini di Anatot nell’anno del loro castigo”.<br />

(Geremia 20/4) – “Perché così dice il Signore: Ecco, io darò in preda<br />

al terrore te e tutti i tuoi cari, essi cadranno per la spada dei<br />

loro nemici e i tuoi occhi lo vedranno…”<br />

(Geremia 21/5-7) – Dio disse: “Io stesso combatterò contro<br />

di voi con tutta la mia forza, con ira, furore e grande sdegno.<br />

Colpirò gli abitanti di Gerusalemme, uomini e animali, con<br />

un’orribile peste, così morranno; poi abbandonerò Sedecia, re<br />

di Giuda, i suoi ministri, gli abitanti scampati alla peste, alla<br />

spada e alla fame, nelle mani di Nabucodonosor, re di<br />

Babilonia e nelle mani dei loro nemici in balia a quelli che ne<br />

vogliono la morte, perché siano passati a fil di spada senza<br />

riguardo, senza pietà e senza misericordia”.<br />

(Lamentazioni 2/2-7) – “Il Signore ha distrutto senza pietà<br />

tutte le dimore di Giacobbe, ha abbattuto col suo furore le fortezze della<br />

figlia di Giuda, ha prostrato a terra e profanato il suo regno e i suoi capi,<br />

con la sua ira ha infranto la potenza d’Israele…” e via dicendo.<br />

(Lamentaz. 3/42-45) – “Abbiamo peccato, siamo stati ribelli e tu non<br />

ci hai perdonati - Ti sei armato di ira e ci hai perseguitati e uccisi senza<br />

pietà - Ti sei avvolto in una nube affinché non ti giungesse la nostra<br />

preghiera - Tu ci hai ridotti a spazzatura e rifiuti in mezzo ai popoli”.<br />

(Ezechiele 5/11-17) – “Te lo giuro, dice il Signore (in riferimento al<br />

popolo), poiché tu hai profanato il mio santuario con nefandezze e con<br />

~ 79 ~


cose abominevoli, anch’io raderò tutto senza misericordia e senza pietà.<br />

Un terzo dei tuoi abitanti morrà di peste e perirà di fame in mezzo a te,<br />

un terzo cadrà di spada nei tuoi dintorni e l’altro terzo lo disperderò a<br />

tutti i venti e sguainerò la spada dietro di loro. Sfogherò la mia ira,<br />

sazierò su di loro il mio furore e mi vendicherò…ti ridurrò in un deserto,<br />

ti infamerò dinanzi alle nazioni circostanti e agli occhi dei passanti, sarai<br />

un obbrobrio e un vituperio, un esempio e un orrore per le genti che ti<br />

circondano quando in mezzo a te farò giustizia con sdegno e furore, con<br />

terribile vendetta. Io, il Signore, ho parlato. Quando scoccherò contro di<br />

voi le terribili saette delle fame, che faranno strage perché le lancerò<br />

proprio per distruggervi, e aumenterò la fame contro di voi, vi toglierò le<br />

riserve di viveri. Manderò contro di voi la fame e le bestie feroci che<br />

distruggeranno i tuoi figli, poi passeranno in mezzo a te la peste e la<br />

strage e farò piombare sopra di te la spada. Io, il Signore, ho parlato”.<br />

(Sembra un discorso fatto da uno schizofrenico astioso).<br />

(Ezechiele 8/18) – “Ma anch’io (ancora Dio) agirò con furore. Verso<br />

di loro non avrò né pietà, né compassione: manderanno alte grida ai miei<br />

orecchi, ma non li ascolterò”. (Qui Dio si comporta da vero cinico).<br />

(Ezechiele 9/5-7) – “Dio disse agli altri uomini: Andate in città e<br />

colpite, il vostro occhio non perdoni, non abbiate misericordia; vecchi,<br />

giovani, ragazze, bambini e donne, ammazzate fino allo<br />

sterminio…profanate pure il santuario, riempite di cadaveri i cortili”. E<br />

così fu fatto.<br />

(Ezechiele 13/13-14) – “Perciò, dice il Signore, con ira scatenerò un<br />

uragano e cadrà una pioggia torrenziale, nel mio furore per la<br />

distruzione cadrà una grandine eccezionale. Abbatterò il muro che avete<br />

intonacato di fango, lo atterrerò e le sue fondamenta rimarranno<br />

scoperte. Cadrà e voi morrete sotto le macerie. Saprete allora che io<br />

sono il Signore”.<br />

(Ezechiele 14/12-13) – “Il Signore mi disse: Figlio d’uomo, se un<br />

paese pecca contro di me e diviene infedele, io stendo la mano contro di<br />

lui e gli tolgo i viveri e mando in quella terra la fame che ne stermini<br />

uomini e bestie…” E via di questo passo.<br />

(Ezechiele 21/6 -10) – “Il Signore disse: Riferisci<br />

al paese d’Israele queste parole: Così parla il Signore<br />

Dio: Eccomi contro di te, sguainerò la spada e<br />

ucciderò in te il giusto e il peccatore…così tutti<br />

sapranno che io, il Signore, ho tratto la mia spada dal<br />

fodero e non vi rientrerà” – (21/14-16) “Così dice il<br />

Signore: Spada, spada aguzza e affilata, aguzza per<br />

~ 80 ~


scannare, affilata per lampeggiare. Fu fatta affilare per essere<br />

impugnata, è stata aguzzata per darla in mano a un massacratore”.<br />

(Ezechiele 28/23) – “Manderò nella città di Sidone la peste, e il<br />

sangue scorrerà nelle strade: cadranno da ogni parte i trafitti di spada e<br />

conosceranno che io sono il Signore”<br />

(Ezechiele 29/1-6) – Dio si rivolse a Ezechiele dicendogli: “Dì al<br />

faraone d’Egitto che io, il Signore, ti metterò dei ganci alle<br />

mascelle…poi getterò nel deserto te e tutti i pesci dei tuoi fiumi, cadrai in<br />

mezzo ai campi e non sarai né raccolto, né sepolto perché io ti darò in<br />

pasto alle bestie selvatiche e agli uccelli dei cielo, così tutti gli egiziani<br />

sapranno che io sono il Signore” ecc. ecc. – (30/22) Il Signore disse<br />

ancora a Ezechiele: “Dì al Faraone che gli spezzerò tutte e due le<br />

braccia, sia quello sano che quello che ha rotto e gli farò cadere la spada<br />

di mano” ecc. ecc. (le maledizioni continuano a lungo anche nel capitolo<br />

32).<br />

(Ezechiele 33/27-28) – “Così parla i Signore: Fai sapere agli abitanti<br />

di Israele che vivono fra le rovine che periranno di spada, i contadini li<br />

darò in cibo alle belve, quelli che stanno nelle fortezze e nelle caverne<br />

moriranno di peste. Ridurrò la terra ad una solitudine desolata…”.<br />

(Ezechiele 35/1-4) – “Il Signore mi disse: Volgiti verso il Monte Seir e<br />

digli che lo trasformerò in un luogo deserto, ridurrò in macerie le sue<br />

città e farò di lui una terra desolata…” (seguono molte altre maledizioni.<br />

Qui Dio ordinò di parlare con una montagna; qualcuno avrebbe dovuto<br />

suggerirgli di farsi vedere da un buon psichiatra).<br />

(Ezechiele 38/18-23) – Dio disse: “Quando Gog arriverà a Israele, ci<br />

sarà un grande sconvolgimento in quella terra: dinanzi a me tremeranno<br />

i pesci, gli uccelli, gli animali della campagna, tutti i rettili e ogni uomo<br />

vivente sulla terra. I monti crolleranno e ogni muro rovinerà al suolo.<br />

Contro Gog manderò ogni genere di terrore, i suoi soldati si uccideranno<br />

a vicenda. Farò giustizia con la peste e col sangue, manderò una pioggia<br />

torrenziale e grandine, fuoco e zolfo su di lui, sulle sue truppe e sui<br />

popoli a lui alleati. Così mostrerò la mia grandezza e la mia santità, sarò<br />

conosciuto da molti popoli e sapranno che sono io il Signore. (Cioè il<br />

personaggio mitologico più delinquente e sanguinario mai inventato<br />

dall’uomo).<br />

(Amos 1/3-15 e 2/1-16) – “Così parla il Signore: A causa delle tre<br />

scellerataggini, anzi delle quattro (?) di Damasco...io appiccherò il fuoco<br />

alla casa di Azael e divorerà i palazzi di Ben-Adad. Io spezzerò le sbarre<br />

di Damasco e sterminerò gli abitanti di Bicat-Aven…Io incendierò le<br />

mura di Gaza e ridurrò in cenere i suoi palazzi, sterminerò gli abitanti di<br />

~ 81 ~


Azoto”….. Poi Dio dice di incendiare le mura Tiro, di bruciare Teman e i<br />

palazzi di Bosra, poi di dar fuoco a Rabbat, di bruciare Moab e la città di<br />

Keriot, Giuda e la città di Gerusalemme, ecc. ecc. (Di fronte a lui<br />

l’imperatore Nerone ci appare come un semplice pivellino).<br />

(Amos 9/1-3) – “Vidi il Signore che diceva: Percuoti il capitello, cada<br />

la volta e rompa le teste a tutti, i sopravvissuti li ucciderò di spada.<br />

Nessuno potrà salvarsi. Ovunque loro fuggano io li raggiungerò e li<br />

sterminerò”.<br />

(Giona 1/4-15) – “Dio scatenò sul mare una grande tempesta e la nave<br />

stava per affondare…i marinai implorarono il Signore, poi gettarono<br />

Giona in mare e questo si calmò” – (2/1-11) “Il Signore fece sì che un<br />

grosso pesce inghiottisse Giona, il quale restò nel suo ventre tre giorni e<br />

tre notti durante i quali pregò il Signore…Il Signore comandò al pesce e<br />

questo rigettò Giona sulla spiaggia”. (Sembra di leggere il libro di<br />

Pinocchio).<br />

(Malachia 2/1-3) – “Questa ammonizione è per voi sacerdoti: Se non<br />

mi ascolterete e non mi glorificherete, disse il Signore degli eserciti,<br />

maledirò voi e le vostre benedizioni, anzi le ho già maledette perché<br />

nessuno fra voi se le prende a cuore. Io spezzerò il vostro braccio e<br />

spanderò sulla vostra faccia escrementi, gli escrementi delle vittime delle<br />

vostre solennità e vi spazzerò via con quelli”. (Eppoi i clericali, durante<br />

le omelie, parlano sempre di “Dio misericordioso”. A giudicare da<br />

quello che c’è scritto nella Bibbia, sembra più un Dio della guerra e<br />

della vendetta, che della misericordia).<br />

(Vangelo di Matteo 1/16) – “Giacobbe generò Giuseppe, lo sposo di<br />

Maria, dalla quale è nato Gesù, detto Cristo”. (Questa affermazione è in<br />

contraddizione con quanto scrisse<br />

l’evangelista Luca riguardo alla paternità<br />

di Giuseppe: “Gesù aveva circa 30 anni<br />

quando iniziò il suo ministero ed era<br />

figlio, come si credeva, di Giuseppe,<br />

figlio di Eli…” e via via tutti gli altri<br />

discendenti (Vangelo di Luca 3/23).<br />

(Vangelo di Matteo 2/13-14) – “Partiti<br />

che furono (i re Magi) un angelo del<br />

Signore apparve in sogno a Giuseppe e<br />

gli disse: Alzati, prendi il bambino e sua<br />

madre, fuggi in Egitto e restaci finché<br />

non ti avvertirò, perché Erode cercherà il<br />

bambino per ucciderlo”. Così fu fatto ed<br />

La fuga in Egitto.<br />

~ 82 ~


Erode, vedendosi deluso dai Magi, si<br />

irritò e fece uccidere tutti i bambini di<br />

Betlemme dai due anni in giù. (C’è da<br />

chiedersi: Perché Dio fece salvare solo il<br />

proprio figlio e non avvertì anche gli<br />

altri padri e madri per impedire la Strage<br />

degli Innocenti? E’ come se uno avesse<br />

notizia dell’arrivo di un maremoto ed<br />

avvertisse solo i propri parenti!).<br />

(Vangelo di Matteo 5/38) – Gesù<br />

disse agli apostoli: “E’ stato detto:<br />

La Strage degli Innocenti.<br />

Occhio per occhio, dente per dente, ma<br />

io vi dico che se uno vi percuote la guancia destra porgetegli anche<br />

l’altra”. (Innanzi tutto Gesù avrebbe dovuto dire: “Mio padre Iddio ha<br />

detto: Occhio per occhio…”. Poi, oggi è quasi impossibile trovare<br />

qualcuno che metta in pratica questo dettame biblico: provate a<br />

tamponare l’auto di un prete per vedere la sua reazione!).<br />

(Vangelo di Matteo 10/34-36) – Gesù disse ancora: “Non crediate che<br />

io sia venuto a portare pace sulla terra, sono venuto a portare la spada.<br />

(In questa frase sembra di risentire suo padre). Son venuto a dividere il<br />

figlio dal padre, la figlia dalla madre, la nuora dalla suocera e i nemici<br />

dell’uomo saranno i suoi familiari. (Gesù viene rappresentato dalla<br />

Chiesa cattolica come un predicatore di pace e d’amore; a leggere i<br />

sopracitati versetti sembrerebbe più un fomentatore di odio).<br />

(Vangelo di Matteo 13/54-56) – “…la gente diceva (in riferimento a<br />

Gesù): Non è egli forse il figlio del carpentiere? Sua madre non si<br />

chiama Maria e i suoi fratelli Giacomo, Giuseppe, Simone e Giuda? E le<br />

sue sorelle non sono tutte fra noi?”. (Da ciò si deduce che Maria, oltre a<br />

Gesù avuto per opera divina (?), abbia avuto anche altri figli concepiti in<br />

maniera umanamente sessuale. La Chiesa però lo nega, o meglio, non ne<br />

parla, e dichiara che Maria è sempre stata vergine; punto e basta. Bella<br />

risposta! Per quanto riguarda la venuta al mondo di Gesù, alla luce delle<br />

conoscenze scientifiche di oggi, potremmo dire che possa essersi trattato<br />

di fecondazione eterologa da parte dello Spirito Santo di un ovulo di<br />

Maria; in questo caso Gesù sarebbe un semidio. Oppure che il<br />

concepimento possa essere avvenuto per l’impianto di un ovulo già<br />

fecondato, quindi Giuseppe sarebbe un padre putativo e Maria sarebbe<br />

una madre surrogata che si è limitata a dare l’utero in affitto. Da dove poi<br />

provenisse il materiale genetico di Gesù non si sa, ma certo non è stato<br />

prodotto in maniera naturale: più che un Organismo Geneticamente<br />

~ 83 ~


Modificato, egli sarebbe allora un esempio di Vita Artificiale. Che<br />

stronzate!).<br />

(Vangelo di Matteo 16/21-23) – Gesù comunicò ai suoi discepoli che<br />

presto lui sarebbe stato ucciso, ma Pietro protestò dicendo: “Signore,<br />

questo non ti accadrà mai”. Allora Gesù lo<br />

rimproverò inveendo: “Lungi da me, Satana, tu<br />

mi sei di scandalo perché non pensi secondo Dio,<br />

ma secondo gli uomini”.<br />

(Vangelo di Matteo 26/14-50) – L’apostolo<br />

Giuda Iscariota, per trenta monete d’argento,<br />

accettò di tradire Gesù e di consegnarlo ai sommi<br />

sacerdoti affinché lo uccidessero. Così gli diede<br />

un bacio e la folla lo arrestò. (Una riflessione:<br />

perché Gesù non impedì a Giuda di tradirlo?<br />

Probabilmente preferì morire perché era<br />

Il bacio di Giuda (Giotto).<br />

ambizioso di passare alla storia ed essere<br />

venerato come una vittima innocente).<br />

(Vangelo di Matteo 27/3-5) – “Allora Giuda il traditore, vedendo che<br />

Gesù era stato condannato, si pentì e riportò le trenta monete d’argento ai<br />

sommi sacerdoti dicendo: Ho peccato perché ho tradito del sangue<br />

innocente…poi, gettate le monete nel tempio, andò ad impiccarsi”. (E qui<br />

c’è una contraddizione perché negli Atti degli Apostoli (1/18) si legge:<br />

“Giuda comprò un pezzo di terreno con i proventi del suo delitto poi,<br />

cadendo in avanti, si squarciò in mezzo e si sparsero fuori tutte le sue<br />

viscere”).<br />

(Vangelo di Matteo 26/34-35) – “Gesù disse a Pietro: In verità ti dico<br />

che questa notte, prima che il gallo canti, mi rinnegherai tre volte. Pietro<br />

rispose: Anche se io dovessi morire con te, non ti rinnegherò”. Ma questa<br />

promessa non venne mantenuta poiché, poco tempo dopo, rinnegò tre<br />

volte Gesù: (Matteo 26/69-75) – (Come si può vedere l’apostolo Pietro<br />

non fu proprio un santerellino: prima fu severamente redarguito da Gesù,<br />

poi non mantenne la promessa fatta a Gesù stesso e lo rinnegò, quindi<br />

staccò un orecchio a un servo con un colpo di spada - Giovanni 18/10 -<br />

infine fece cadere stecchiti due coniugi solo perché non avevano versato<br />

alla comunità l’intero ricavato della vendita di un loro podere - Atti degli<br />

Apostoli 5/1-11 . Dopo questo comportamento criminoso di Pietro, cosa<br />

fece Gesù? Lo nominò capo della Chiesa cattolica, quindi divenne il<br />

primo Papa: “Tu sei Pietro, e su questa mia pietra edificherò la mia<br />

Chiesa” - Matteo 16/13-20 - anche se poi si tratta di pura leggenda in<br />

quanto, non solo non ci sono testimonianze di nessun genere, nemmeno<br />

~ 84 ~


ibliche, sul suo pontificato, ma ce ne sono di contrarie: nella Lettera ai<br />

Romani 16/1-16 - scritta da Paolo ai cristiani di Roma, esso saluta per<br />

nome una trentina di esponenti della comunità cristiana romana, ma fra<br />

questi non c’è Pietro. Inoltre il vescovo Ireneo, nel 200, fece un elenco<br />

dei Papi romani, nel quale non figurava Pietro. Anche<br />

in una Costituzione Apostolica del 270 l’apostolo<br />

Pietro non fu menzionato).<br />

(Vangelo di Marco 6/22-28) – Il re Erode si<br />

invaghì della principessa Salomè e le disse:<br />

“Chiedimi quello che vuoi e io te lo darò”. Costei<br />

rispose: “Voglio la testa di Giovanni Battista in un<br />

vassoio”. Così Erode comandò di decapitare Giovanni<br />

e di consegnare la testa alla ragazza.<br />

(Vangelo di Luca 6/20) – “Allora egli (Gesù),<br />

alzando gli occhi verso i suoi discepoli, disse: Beati<br />

voi, che siete poveri, perché vostro è il regno di Dio”.<br />

(Una valutazione: Il decimo comandamento proibisce<br />

di non desiderare i beni altrui, cioè chi è povero sia<br />

contento di esserlo e non invidi il ricco. Alla luce di questo dettame mi<br />

chiedo perché la Chiesa e tanti clericali non sono affatto poveri e per<br />

giunta di braccio corto?).<br />

(Vangelo di Luca 12/47-48) – Gesù, parlando con Pietro, disse: “Un<br />

servo che, conoscendo la volontà del padrone, non agisce secondo il<br />

volere di lui, sarà aspramente flagellato, mentre colui che non conosce la<br />

sua volontà, ma agisce in modo da meritare delle percosse, ne riceverà<br />

un numero minore”. (Ma sempre percosse sono!).<br />

(Vangelo di Luca 18/24-25) – “Quando Gesù lo vide disse: Quant’è<br />

difficile, per coloro che posseggono ricchezze, entrare nel regno di Dio; è<br />

più facile per un cammello passare per la cruna di un ago, che per un<br />

ricco entrare nel regno di Dio”. (Personalmente non conosco alcun<br />

clericale che possa considerarsi povero, questo vuol dire che anche loro<br />

rischiano grosso!)<br />

(Vangelo di Giovanni 20/11-12) – “Maria piangeva, si chinò verso il<br />

sepolcro e vide due angeli vestiti di bianco” . Questo avvenimento è stato<br />

riportato anche dagli altri tre evangelisti, ma in modo diverso.<br />

L’evangelista Matteo scrisse che era un solo angelo (28/2-4) – La<br />

versione dell’evangelista Marco invece riporta che si trattava di un<br />

giovane (16/5) – L’evangelista Luca ci fa sapere che apparvero due<br />

uomini (24/4). Queste quattro differenti versioni, ci fanno capire che si<br />

tratta di racconti tramandati oralmente e trascritti molti anni dopo, perciò<br />

~ 85 ~


hanno subìto sostanziali modifiche. Veridicità: pressoché nulla.<br />

(Atti degli Apostoli 3/1.10 – 9/32.35 – 9/36.41) – In questi capitoli<br />

Pietro fa miracoli a ripetizione in nome di Gesù: prima ridà l’uso delle<br />

gambe ad un mendicante che era storpio dalla nascita, poi fa camminare<br />

un paralitico di nome Enea, quindi risuscita una donna di nome Tabità.<br />

(Questi fatti evidenziano che non era solo Gesù a dispensare miracoli, ma<br />

anche Pietro ne era capace. Si trattò di un caso di trasmissione di poteri<br />

paranormali da Gesù a Pietro, oppure anche quest'ultimo conosceva l’arte<br />

illusionistica? Giudicate voi).<br />

(Lettera ai romani 1/28-32) – E’ una lettera di<br />

Paolo di Tarso indirizzata ai cristiani di Roma. In<br />

questi versetti Paolo fece alcune considerazioni sugli<br />

omosessuali: “…essi commettono ciò che è indegno,<br />

colmi come sono di ogni sorta di ingiustizia, di<br />

malvagità, di cupidigia, di malizia, di invidia, di<br />

omicidio, di rivalità, di frodi, di malignità, diffamatori,<br />

maldicenti, nemici di Dio, oltraggiosi, superbi,<br />

fanfaroni, ingegnosi del male, ribelli ai genitori,<br />

insensati, sleali, senza cuore, senza miseri-<br />

San Paolo.<br />

cordia…gli autori di tali cose meritano la morte…”<br />

(Dopo queste affermazioni potremmo dichiarare<br />

Paolo, Re degli omofobi).<br />

(Lettera ai romani 3/10-23) – Qui Paolo mise in risalto la cattiveria<br />

degli uomini: “Non c’è nessun giusto, non c’è sapiente, non c’è chi<br />

cerchi Dio, tutti hanno traviato e si son pervertiti, non c’è chi compia il<br />

bene…tramano inganni con la loro lingua…strage e rovina è sul loro<br />

cammino e la via della pace non conoscono…tutto il mondo sia<br />

riconosciuto colpevole di fronte a Dio…Ma ora si è manifestata la<br />

giustizia di Dio che si ottiene mediante la fede in Gesù”. (In sostanza, il<br />

peccato trascina l’umanità verso il buio della morte e l’unica salvezza è la<br />

fede in Cristo redentore. In questa desolante prospettiva di Paolo, non si<br />

comprende il motivo per il quale Dio abbia creato gli uomini solo per<br />

tormentarli).<br />

(1° Lett. Corinzi 7/15) – Paolo scrisse ancora: “Se un coniuge non<br />

credente vuol separarsi dall’altro, si separi…” (Perché allora la Chiesa<br />

cattolica si è tanto accanita contro la legge sul divorzio?).<br />

(1° Lett. Corinzi 11/3-10) – Poi disse: “Voglio che sappiate che di<br />

ogni uomo il capo è Cristo e capo della donna è l’uomo e capo di Cristo<br />

è Dio…L’uomo non deve coprirsi il capo perché egli è immagine e gloria<br />

di Dio, la donna invece è gloria dell’uomo. E infatti non è l’uomo che<br />

~ 86 ~


deriva dalla donna, ma la donna dall’uomo; né l’uomo fu creato dalla<br />

donna, ma la donna dall’uomo. Per questo la donna deve portare sul<br />

capo un segno della sua dipendenza a motivo degli angeli”.<br />

(1° Lett. Corinzi 14/34-35) – Quindi: “Come in tutte le comunità di<br />

fedeli, le donne nelle assemblee tacciano perché non è loro permesso<br />

parlare; stiano invece sottomesse come dice anche la legge. Se vogliono<br />

imparare qualcosa interroghino a casa i loro mariti, perché è indecoroso<br />

per una donna parlare in assemblea”.<br />

(Lett. agli Efesini 6/5) – Lettera scritta da Paolo ai cristiani di Efeso:<br />

“Schiavi, obbedite ai vostri padroni secondo la carne con timore e<br />

tremore, con semplicità di spirito, come a Cristo…”.<br />

(Lett. ai Colossesi 3/18-22) – Anch’essa di Paolo: “Voi mogli, state<br />

sottomesse ai mariti, come si conviene nel Signore. Voi mariti amate le<br />

vostre mogli e non inaspritevi con esse”…“Voi servi siate docili in tutto<br />

con i vostri padroni terreni”. – (Lettera agli Efesini 5/22-23) “Le mogli<br />

siano sottomesse ai mariti come al Signore, il marito infatti è il capo<br />

della moglie”.<br />

(1° Lett. a Timoteo 2/11-15) – Anch’essa scritta da Paolo: “La donna<br />

impari in silenzio, con tutta sottomissione. Non concedo a nessuna donna<br />

di insegnare, né di dettare<br />

legge all’uomo; piuttosto se ne<br />

stia in atteggiamento tranquillo,<br />

perché prima è stato formato<br />

Adamo e poi Eva; e non fu<br />

Adamo a essere ingannato, ma<br />

fu la donna che, ingannata, si<br />

rese colpevole di trasgressione.<br />

Essa potrà essere salvata<br />

partorendo figli, a condizione di<br />

perseverare nella fede, nella<br />

carità e nella santificazione,<br />

con modestia”. (Paolo, oltre che<br />

omofobo e schiavista, si manifestò<br />

anche gran maschilista anzi,<br />

il Re dei maschilisti. – Dopo<br />

tutte queste prese di posizione<br />

Contadino kosovaro che applica alla lettera i dettami<br />

biblici.<br />

di Paolo, cosa fecero i capoccioni della Chiesa cattolica? Lo dichiararono<br />

Santo. Mi sembra giusto!).<br />

(1° Lett. a Timoteo 3/2-4) – Paolo scrisse a Timoteo: “Bisogna che il<br />

Vescovo sia irreprensibile, sposato una sola volta, sobrio, prudente…<br />

~ 87 ~


sappia dirigere bene la propria famiglia e abbia figli sottomessi con ogni<br />

dignità”. (Questo prova che i Padri della Chiesa fossero favorevoli al<br />

matrimonio dei clericali, tant’è vero che fra i Papi del primo millennio<br />

una dozzina erano figli di sacerdoti, e quattro addirittura figli di altri Papi.<br />

Perché allora, nei secoli successivi, le massime gerarchie ecclesiastiche<br />

imposero il celibato a tutti gli uomini di chiesa, contravvenendo così ai<br />

dettami biblici?).<br />

(1° Lett. a Timoteo 6/1) – Paolo disse ancora: “Coloro che si trovano<br />

sotto il giogo della schiavitù, trattino con ogni rispetto i loro padroni<br />

affinché non venga maledetto il nome di Dio e della sua dottrina”.<br />

(1° Lett. di Giovanni 4/16) – E’ uno scritto indirizzato ai pagani<br />

convertiti al cristianesimo. L’evangelista li informa che “Dio è amore”.<br />

Sarebbe stato opportuno che qualcuno di quegli ex pagani avesse chiesto<br />

a Giovanni come si potesse conciliare quella bella frase con tutte le<br />

brutalità commesse dal Dio del Vecchio Testamento: distruzione<br />

dell’intera umanità mediante il diluvio, distruzione di Sodoma e<br />

Gomorra, del popolo dei Cananei e tante altre atrocità.<br />

(Apocalisse) – Libro attribuito a Giovanni, scritto con lo scopo di<br />

incoraggiare i fedeli dell’epoca a resistere alle persecuzioni delle autorità<br />

romane. In questo testo s’incontrano personaggi fantastici e situazioni di<br />

ogni genere: spiriti benigni e maligni, animali giganteschi e mitologici,<br />

eventi catastrofici, mostri, sogni e visioni, giochi escatologici di numeri,<br />

di enigmi umani, città ed edifici futuribili e tanto altro. L’autore afferma<br />

che ciò che ha scritto è il frutto di una rivelazione divina. A me sembra<br />

che più che rivelazione divina si tratti di pure allucinazioni. Leggere per<br />

giudicare.<br />

Voglio evidenziare una curiosità su ciò che è scritto in quest’ultimo<br />

libro riguardo alla fine dell’universo. Siccome la gente dell’epoca<br />

credeva che le stelle fossero tante fiammelle appese ad una sfera celeste,<br />

ecco come si immaginavano la fine: (Apocalisse 6/13-14) “Le stelle del<br />

cielo caddero sulla terra come quando un fico, sbattuto dal vento, lascia<br />

cadere i frutti acerbi; il cielo si ritirò come un rotolo che si riavvolge e i<br />

monti e le isole furono smosse dal loro posto”. E’ un racconto talmente<br />

puerile che può andar bene solo per bimbi dell’asilo infantile e non oltre,<br />

poiché già uno scolaro delle elementari stenta a credere che l’universo<br />

possa finire così.<br />

A questo punto non voglio dilungarmi oltre, anche se di avvenimenti<br />

simili a quelli citati ce ne sarebbero ancora molti da trascrivere, in ogni<br />

caso, come abbiamo visto, si tratta di una tale sequenza di orrori che il<br />

solo fatto di attribuirli direttamente o indirettamente a un Dio, rivela<br />

~ 88 ~


l’assurdità di quella che viene definita Sacra Scrittura e delle confessioni<br />

che ad essa si richiamano.<br />

******<br />

Frasi inerenti la Bibbia:<br />

Nella Bibbia Dio non fece mai una previsione del futuro o un<br />

annuncio di qualcosa che gli uomini di quell’epoca non sapessero già.<br />

Bastava che dicesse: “In futuro le armi da fuoco prenderanno il posto<br />

delle spade”, oppure: “Il sole è una delle tante stelle del cielo e la terra gli<br />

gira intorno”. Questa sarebbe già stata una prova della sua reale esistenza<br />

e onniscienza, invece niente di tutto questo è avvenuto. Stando così le<br />

cose, come fanno i clericali ad affermare<br />

con categorica certezza l’esistenza di<br />

Dio? Loro dicono che ci vuole fede, il<br />

che vuol dire portare il cervello all’ammasso.<br />

(l’autore del testo).<br />

I clericali e i devoti credono in un<br />

libro in cui ci sono animali parlanti,<br />

mostri marini, maghi, streghe, demoni,<br />

personaggi alati che svolazzano nei cieli,<br />

bastoni che si trasformano in serpenti,<br />

cibo che cade dal cielo, tizi che camminano<br />

sull’acqua e tante storie magiche,<br />

assurde e primitive, poi dicono che<br />

noi atei abbiamo bisogno di aiuto. (Dan<br />

Baker).<br />

Tu puoi citare cento riferimenti per mostrare che Dio biblico è<br />

sanguinario, tiranno, vendicativo e ingiusto. I clericali scoveranno due o<br />

tre versi che dicono che “Dio è amore”, così loro dichiareranno<br />

categoricamente che tu prendi le cose al di fuori del contesto. (D. Barker).<br />

Volete essere religiosi? Non leggete la Bibbia. Volete rispettare la<br />

religione? Non fate come coloro che la predicano. (Laurent Angliviel).<br />

Dio è davvero un pessimo scrittore: il suo romanzo è stato letto da<br />

pochissima gente, infatti è più facile trovare un cristiano che abbia letto<br />

Harry Potter, piuttosto di uno che conosca a fondo la Bibbia. (F. Avella).<br />

~ 89 ~


“La Bibbia è una raccolta di invenzioni”<br />

- “L’esodo in Egitto da<br />

parte degli israeliti non è mai avveavvenuto”<br />

- “La conquista di Israele<br />

è una leggenda”. Frasi scritte dal<br />

prof. Ze’ev Herzog, docente di archeologia<br />

all’Università di Tel<br />

Aviv e gran ricercatore. (Notizie<br />

apparse sui quotidiani La Repubblica<br />

e Il Messaggero del 29/10/1999).<br />

Se la Bibbia fosse un’opera ispirata da un Dio, dovrebbe essere<br />

affascinante, corretta, coerente, veritiera, giusta e parlare solo d’amore;<br />

come mai invece trabocca di violenza, atrocità, contraddizioni, assurdità<br />

scientifiche, falsità storiche, sciocchezze umane, perversioni etiche e<br />

bruttezze letterarie? (Piergiorgio Odifreddi).<br />

C’è una Bibbia in quello scaffale lassù, ma la tengo vicina a Voltaire:<br />

veleno e antidoto. (Bertrand Russell).<br />

La Bibbia è stata interpretata dalla Chiesa per giustificare delle<br />

pratiche orrende come la schiavitù, la pena di morte, il massacro di<br />

prigionieri di guerra, l’assassinio di povere donne credute streghe; inoltre<br />

per scoraggiare lo studio di tante verità scientifiche ritenute dannose.<br />

(Steve Allen).<br />

La Bibbia contiene elementi che sono scientificamente sbagliati e<br />

moralmente ripugnanti. Nessuna persona sensata, ragionevole e obiettiva<br />

può pensare che questa sia stata dettata da un Essere divino. (Bernard J.<br />

Bamberger).<br />

Il mezzo più potente che ha in mano l’ateismo è proprio la Bibbia.<br />

(Isaac Asimov).<br />

Se oggi un uomo volesse seguire gl’insegnamenti del Vecchio<br />

Testamento, sarebbe un criminale; se volesse seguire gl’insegnamenti del<br />

Nuovo, sarebbe un pazzo. (Robert Green Ingersoll).<br />

Alcune persone sono preoccupate da quei passi biblici che non<br />

capiscono, io invece sono preoccupato per quelli che capisco. (M. Twain)<br />

~ 90 ~


Quand’ero piccolo mio padre mi costringeva a leggere la Bibbia,<br />

andare a messa e a frequentare i preti perché voleva che non diventassi<br />

cattolico. (Daniele Luttazzi).<br />

I clericali affermano che il Dio della Bibbia appare si, violento, ma<br />

bisogna conoscere il contesto… Qualunque sia il contesto, uno che uccide<br />

volontariamente migliaia di persone è sempre e comunque uno spietato<br />

assassino. O no! (l’autore del testo).<br />

La Bibbia è molto interessante: contiene poesie, favole argute, buoni<br />

princìpi morali, ma soprattutto contiene un numero indescrivibile di<br />

atrocità e di menzogne. (Mark Twain).<br />

Il Dio dell’Antico Testamento è sicuramente il personaggio più<br />

perfido di tutta la letteratura mondiale: geloso e fiero di esserlo, è un<br />

castigamatti, meschino, iniquo e spietato, sanguinario, istigatore della<br />

pulizia etnica; un bullo misogino, omofobo, razzista, infanticida,<br />

genocida, figlicida, pestilenziale, megalomane, sadomasochista e maligno<br />

secondo il suo capriccio. Coloro che si riconoscono in lui fin<br />

dall’infanzia, hanno finito per non accorgersi più di quanto siano acritici<br />

e pecoroni. (Richard Dawkins).<br />

Dopo aver esaminato a fondo la Bibbia sono oltremodo convinto che i<br />

gravi dilemmi etici ed esistenziali siano gestiti meglio da Shakespeare,<br />

Tolstoj, Schiller, Dostoevskij, Eliot, piuttosto che nei racconti mitici di<br />

morale della Bibbia. (Christopher Hitchens).<br />

Se la Bibbia prova l’esistenza di Dio, allora i fumetti proverebbero<br />

l’esistenza di Nembo Kid. (anonimo).<br />

Uno dei molti errori della<br />

Genesi (il più tragico) è stato<br />

l’inversione fra soggetto ed<br />

oggetto nel capitolo 1, versetti<br />

26 e 27: “Dio creò l’uomo a<br />

sua immagine e somiglianza”,<br />

che andrebbe invece letto<br />

“l’uomo creò Dio a sua<br />

immagine e somiglianza”.<br />

(Ludwig Feuerbach).<br />

~ 91 ~


Lettera ad una dottoressa.<br />

La dottoressa Laura Schlessinger è una famosa giornalista radiofonica<br />

statunitense . Attualmente lavora in una radio cattolica e dispensa consigli<br />

a chi le telefona su come ci si deve comportare per vivere una vita da<br />

vero cristiano. Qualche tempo fa affermò che “l’Omosessualità è una<br />

vergogna e non può essere tollerata in alcun caso proprio perché lo<br />

dice la Bibbia” (Levitico 18/22) “Non avrai con un maschio relazioni<br />

come si hanno con una donna: è abominio”.<br />

Qualche giorno dopo un assiduo ascoltatore del suo programma le<br />

spedì questa lettera per avere da lei alcuni chiarimenti:<br />

Gentile dottoressa Schlessinger,<br />

Le scrivo per ringraziarLa del suo lavoro educativo sulle leggi del<br />

Signore. Ho imparato molto dal suo programma e cerco di dividere tale<br />

conoscenza con altre persone. Adesso, quando qualcuno tenta di<br />

difendere lo stile di vita omosessuale, gli ricordo semplicemente che nel<br />

Levitico 18/22 è affermato che ciò è un abominio cioè una vergogna,<br />

quindi non deve essere in alcun modo tollerato; punto e basta.<br />

Avrei però bisogno da Lei di alcuni consigli riguardo ad altre leggi<br />

bibliche e come applicarle:<br />

- Ho una figlia quindicenne e vorrei venderla come schiava come<br />

sancisce Esodo 21/7, quale potrebbe essere un buon prezzo di vendita?<br />

- Quando do fuoco ad un toro sull’altare sacrificale che ho in giardino,<br />

so dalle Sacre Scritture che ciò produce un piacevole profumo al Signore<br />

(Levitico 1/1-9). Il problema nasce con i miei vicini di casa che non<br />

sopportano quell’odore troppo intenso. Cosa devo fare? Devo forse<br />

percuoterli?<br />

- Mio fratello ha un figlio di 12 anni che è ribelle e non vuole obbedire<br />

ai genitori. Io gli ho consigliato di farlo uccidere a sassate com’è scritto<br />

nel libro Deuteronomio 21/18-21, ma lui non se la sente di fare questo<br />

gesto. Cosa gli consiglia di fare?<br />

- Poco tempo fa un mio parente ha commesso adulterio con una donna<br />

sposata; ha avuto alcune critiche da parte di conoscenti ed amici, ma non<br />

ha subìto alcuna condanna. Ciò non mi sembra giusto perché il Levitico<br />

20/10 e il Deuteronomio 22/22 affermano chiaramente che dovrebbero<br />

essere messi a morte ambedue. Perché al giorno d’oggi non vengono<br />

applicate le leggi del Signore?<br />

- Nel mio palazzo risiede un giovane che spesso bestemmia il nome di<br />

Dio e della Madonna; come mi devo comportare? Devo consegnarlo alla<br />

Polizia affinché lo condannino a morte come sancito nel Levitico 24/16?<br />

~ 92 ~


E se loro non lo facessero, dovrei ucciderlo io personalmente?<br />

- Nel Levitico 25/44 c’è scritto che potrei possedere degli schiavi, sia<br />

maschi che femmine, a patto che essi siano acquistati in nazioni straniere.<br />

Un mio amico afferma che ciò si può fare con i filippini, ma non con i<br />

francesi. Può aiutarmi a capire meglio? Perché non posso possedere<br />

schiavi francesi?<br />

- Un mio vicino insiste per lavorare il sabato. Esodo 31/12-15 e 35/2<br />

dice chiaramente che dovrebbe essere messo a morte. Sono moralmente<br />

obbligato ad ucciderlo personalmente? Con quale strumento?<br />

- Nel libro Esodo 35/3 c’è scritto che non posso accendere il fuoco nel<br />

giorno di sabato. Il riscaldamento della mia abitazione funziona a gas, il<br />

sabato posso usarlo oppure anche quello non è consentito? In questo caso<br />

come devo fare per scaldare la mia abitazione?<br />

- Un mio amico ha la sensazione che anche se mangiare crostacei è<br />

una vergogna (Levitico 11/10), lo è meno dell’omosessualità. Io non sono<br />

d’accordo con lui, può illuminarci sulla questione?<br />

- Nel Levitico 21/20 c’è scritto che non posso avvicinarmi all’altare di<br />

Dio se ho dei difetti di vista. Io sono un po’ presbite e uso gli occhiali per<br />

leggere. Le chiedo: la mia vista deve essere per forza 10 decimi, o c’è<br />

qualche scappatoia alla questione?<br />

- Molti dei miei amici usano radersi i capelli compresi quelli vicino<br />

alle tempie. Io ho detto loro di non farlo perché ciò è espressamente<br />

vietato dalla Bibbia (Levitico 19/27) ma loro perseverano. Cosa mi<br />

consiglia di fare? Devo percuoterli con un bastone, metterli a morte<br />

oppure quale altra pena?<br />

- Un mio conoscente recentemente ha avuto un figlio maschio, ma non<br />

intende in alcun modo farlo circoncidere. In questo modo contravviene<br />

alla legge che Dio impartì ad Abramo e che è scritta nella Genesi 17/10-<br />

12. A cosa può andare incontro se non rispetta questo dettame biblico?<br />

- Mio zio possiede una fattoria ed ha piantato due diversi tipi di<br />

ortaggi nello stesso campo violando così la legge del Signore espressa nel<br />

Levitico 19/19; anche sua moglie ha violato lo stesso passo perché usa<br />

indossare vesti di due tipi diversi di tessuto (cotone-acrilico). E’ proprio<br />

necessario che mi prenda la briga di radunare tutti gli abitanti della città<br />

per lapidarli come prescrivono le Sacre Scritture, oppure potrei più<br />

semplicemente dar loro fuoco mentre dormono, come simpaticamente è<br />

consigliato nel Levitico 20/14 per le persone che giacciono con i<br />

consanguinei?<br />

- Un giorno, non potendo personalmente partecipare ad un’assemblea<br />

condominiale, mia moglie si prestò per andare al mio posto, ma io le dissi<br />

~ 93 ~


che la sua presenza non sarebbe stata gradita in quanto le donne nelle<br />

assemblee non possono assolutamente parlare, come scrisse Paolo di<br />

Tarso nella Prima lettera ai Corinzi 14/34-35. Se si dovesse verificare<br />

nuovamente una situazione del genere, cosa devo fare? Devo<br />

assolutamente rinunciare alla presenza della nostra famiglia in assemblea,<br />

oppure c’è qualche altra soluzione?<br />

- Un mio amico vorrebbe avere dei figli, ma sua moglie è sterile. Lui<br />

potrebbe accoppiarsi con una propria amica e metterla in cinta, in modo<br />

da avere da lei dei discendenti, così come fece Abramo che si accoppiò<br />

con la propria serva? (Genesi 16/1-11). Il problema è che la moglie del<br />

mio amico non è troppo d’accordo. Come può fare?<br />

- Il Vecchio Testamento narra che Matusalemme campò ben 969 anni<br />

(Genesi 5/27). Secondo Lei qual è stata la causa della sua longevità? Uno<br />

stile di vita sano con una dieta ben equilibrata, oppure si è trattato di un<br />

fattore genetico?<br />

- Ieri, nella scuola frequentata da mio figlio, l’insegnante di scienze ha<br />

detto che l’età della terra è di 4,6 miliardi di anni, mentre noi tutti<br />

sappiamo bene che la terra è stata creata nel 4004 a.C. (come scrisse<br />

l’arcivescovo James Ussler). Com’è possibile che nessuno faccia<br />

qualcosa per evitare che nelle scuole pubbliche vengano divulgate certe<br />

assurdità? Io penso che certi insegnanti dovrebbero essere messi al rogo<br />

come veniva fatto nei tempi passati agli eretici. Lei cosa ne pensa?<br />

- Un’ultima domanda: ero in auto e sono stato tamponato da un vettura<br />

che mi seguiva. Il conducente si è scusato, ha riconosciuto il proprio torto<br />

ed ha proposto di compilare il Cid da presentare alla Compagnia<br />

Assicurativa. Io ho ribattuto che questo comportamento non era previsto<br />

dalle leggi bibliche poiché nei Libri Esodo 21/23-25 – Levitico 24/19-20<br />

e Deuteronomio 19/21 c’è chiaramente scritto che si debba<br />

contraccambiare un danno ricevuto con uno uguale (occhio per occhio,<br />

dente per dente). A questo punto Le chiedo: io devo a mia volta<br />

tamponare la sua auto? Però non è facile fare un danno di uguale entità.<br />

Come mi devo comportare?<br />

Poiché voglio restare sulla la retta via del Signore e seguire tutti i suoi<br />

insegnamenti, La prego gentilmente di soddisfare questi miei dubbi.<br />

Nell’occasione La ringrazio e La saluto cordialmente.<br />

******<br />

~ 94 ~


LE FINANZE <strong>VAT</strong>ICANE<br />

Il papato cominciò ad accumulare<br />

ricchezze e possedimenti fin dai primi<br />

secoli dell’era cristiana e già nel 7° secolo<br />

era diventato il maggior proprietario<br />

terriero italiano. Nel 781 Carlo Magno<br />

formalizzò i confini dello Stato della<br />

Chiesa che arrivò a comprendere quasi<br />

tutta l’Italia centrale e parte di quella<br />

settentrionale. Tutto questo nonostante<br />

che i primi cristiani volessero una Chiesa<br />

umile, povera e al servizio del popolo.<br />

Tali ricchezze aumentarono sempre<br />

più durante tutto il medioevo e nell’età<br />

moderna, dopodiché, con la presa di<br />

Roma da parte dei Savoia nel 1870,<br />

decadde lo Stato Pontificio e cessò il<br />

potere temporale dei Papi. L’allora papa<br />

Pio 9°, isolato in Vaticano, incaricò un<br />

diacono-affarista, Giacomo Antonelli, di<br />

ricreare una banca per risollevare le sorti<br />

economiche del nuovo Stato Vaticano<br />

espropriato di gran parte dei propri beni e poteri. Furono così istituiti<br />

l’Obolo di San Pietro, che raccoglieva le molteplici offerte e le donazioni<br />

dei fedeli, ed il Banco di Roma, che incamerava ed investiva tutti i<br />

capitali del Vaticano; risorse così in breve tempo il potere economico<br />

della Chiesa cattolica.<br />

Nel 1965, durante il Concilio Vaticano 2°, monsignor Giacomo<br />

Lercaro, cardinale innovatore della Chiesa romana, resosi conto che le<br />

finanze vaticane erano cresciute a dismisura e che solo una piccola parte<br />

di esse erano destinate alle opere caritatevoli, promosse, insieme ad altri<br />

39 vescovi, un documento che reclamava una Chiesa serva e povera; ecco<br />

le sue parole «…non possederemo a nostro nome beni immobili né<br />

mobili, né conto in banca e se fosse necessario venirne in possesso<br />

metteremo tutto a nome della diocesi o di opere sociali e caritatevoli…».<br />

Ma nonostante i bei propositi di monsignor Lercaro, i politicanti<br />

vaticani continuarono ad investire i capitali in ogni settore economico,<br />

senza alcun pregiudizio ed in maniera alquanto spregiudicata; così è stato<br />

tutto un crescendo di speculazioni ed intrallazzi al limite della legalità<br />

~ 95 ~


tanto da far diventare il Vaticano di gran lunga lo Stato più ricco del<br />

mondo, avendo oggi un Pil pro capite stimato in 407.000 euro (l’Italia ne<br />

ha 30.000).<br />

Oggi il Vaticano e la Chiesa cattolica, oltre ad accrescere e<br />

tutelare i propri investimenti economici, continuano anche a<br />

difendere gli interessi della borghesia imperialista mondiale; anche se<br />

con metodi più raffinati rispetto al passato, li protegge sia<br />

ideologicamente (con il pretesto della vita eterna inducono gli esseri<br />

umani alla rassegnazione, al fatalismo e all’irrazionalità formando<br />

una mentalità acritica e addormentando le coscienze), che<br />

materialmente (diventando una fra le più importanti potenze<br />

finanziarie della terra).<br />

I suoi tentacoli mirano ad accrescere i profitti come farebbe una<br />

qualsiasi industria multinazionale infatti, secondo alcuni recenti studi,<br />

nelle sue tesorerie affluiscono ogni anno oltre 5 miliardi di euro fra<br />

sovvenzioni, donazioni e turismo religioso, oltre agli ingenti guadagni<br />

realizzati con gli investimenti dell’immenso patrimonio mobiliare ed<br />

immobiliare che possiede in mezzo mondo.<br />

Il Vaticano è anche il maggior capitalista latifondista del mondo<br />

occidentale, in Italia possiede 738.000 ettari di terreni, in Francia<br />

500.000, nel Regno Unito 100.000, in Germania 330.000; altri in Spagna<br />

e Portogallo, milioni di ettari in America Latina (dati non recenti).<br />

Ulteriori immensi guadagni li realizza con i suoi alberghi, ospedali, case<br />

editrici, scuole, stabilimenti industriali ecc. Ha rappresentanti in consigli<br />

di amministrazione di molte banche, società finanziarie ed è<br />

comproprietario di società straniere che operano in Italia.<br />

Altri introiti giungono al Vaticano con gli affitti, infatti il patrimonio<br />

immobiliare della Chiesa è composto, oltre che da chiese, basiliche,<br />

monasteri, abbazie, conventi, santuari,<br />

eremi, cappelle ecc., anche da una<br />

miriade di fabbricati di ogni genere<br />

che gli fruttano cospicui guadagni<br />

provenienti da tali locazioni. Il 7<br />

gennaio 1977 il giornale L’Europeo<br />

pubblicò un’inchiesta-censimento dal<br />

titolo Vaticano S.p.A. dalla quale<br />

risultava che il 25% degli immobili<br />

del centro di Roma erano di proprietà<br />

del Vaticano ed avevano un valore<br />

Palazzo dei Convertendi, uno dei tanti edifici<br />

romani di proprietà del Vaticano.<br />

~ 96 ~


praticamente incalcolabile. Nel programma televisivo Report del 30<br />

maggio 2010 è stato annunciato che il valore di tali immobili, gestiti dal<br />

Ministero vaticano Propaganda Fide, è di circa 8 miliardi di euro; il tutto<br />

naturalmente esente da tasse. Inoltre nella trasmissione televisiva Anno<br />

zero del 17 maggio 2008 sono stati citati dati e cifre che indicavano che il<br />

Vaticano, attraverso società ed enti religiosi di vario tipo, è titolare del<br />

22% dell’intero patrimonio immobiliare italiano; solo nella città di<br />

Bologna possiede 3.000 immobili fra appartamenti e negozi. Sempre<br />

nella stessa trasmissione è stato riferito che, in particolare a Roma, la<br />

Santa Sede ha trasformato alcuni ex conventi in alberghi; questi vengono<br />

denominati “casa di accoglienza” così da avere agevolazioni fiscali come<br />

l’esenzione dell’Ici. In altri casi il Vaticano ha alzato i canoni di affitto<br />

degli immobili di sua proprietà a cifre improponibili per molte famiglie,<br />

oppure ha iniziato a sfrattare gli inquilini per vendere tali immobili a<br />

compagnie alberghiere o società immobiliari e realizzare così enormi<br />

guadagni. Sono stati sfrattati e gettati in mezzo alla strada perfino<br />

inquilini paraplegici ed altri con situazioni economiche disagiate.<br />

E poi ci vengono a fare tanti bei discorsi sulla famiglia e sui valori<br />

cristiani. Ma mi facciano il piacere! Avrebbe detto Totò.<br />

Oltre al patrimonio immobiliare descritto, la Santa Sede possiede un<br />

patrimonio mobiliare altrettanto cospicuo che viene gestito dalla sua<br />

banca interna, l’Istituto per le Opere di Religione (Ior)¹. Si tratta di un<br />

patrimonio stimato di oltre 5 miliardi di euro dei quali circa 300 milioni<br />

investiti in titoli Usa; funziona come un fondo chiuso e ai suoi clienti<br />

garantisce interessi medi annui superiori al 12%.<br />

Tutto questo capitale frutta al Vaticano ingenti guadagni, ma altri<br />

importanti introiti giungono nelle casse della Santa Sede dalla vendita dei<br />

biglietti dei musei, dalla stampa dei francobolli e pubblicazioni varie, dai<br />

lasciti, dalle elemosine e dalle donazioni. A tal proposito nei secoli<br />

passati il Vaticano ha sfruttato l’ignoranza e la credulità della gente<br />

facendole credere che donando una certa somma di denaro o dei beni alla<br />

Chiesa, i donatori avrebbero scontato i propri peccati fino a guadagnarsi<br />

il paradiso; così le cosiddette indulgenze divennero un vero e proprio<br />

commercio con vere e proprie tariffe. Ancora oggi le donazioni dei fedeli<br />

(denari, titoli, case, terreni ecc.), che vengono raccolte dall’Obolo di San<br />

Pietro, fruttano alle casse vaticane quasi 60 milioni di euro l’anno (nel<br />

______________<br />

¹ Questo argomento sarà approfondito nel prossimo capitolo.<br />

~ 97 ~


2008 sono stati 58 milioni, ma da alcuni anni sono in calo)¹.<br />

Altri ingenti guadagni sono realizzati dalla Chiesa romana quando due<br />

sposi chiedono l’annullamento del proprio matrimonio presso il<br />

Tribunale della Sacra Rota. Si tratta di diverse centinaia di annullamenti<br />

ogni anno ad un prezzo che va da 1.500 a 5.000 euro ciascuno (alcune<br />

fonti riportano tariffe molto più alte che possono arrivare a 45.000 euro).<br />

Al fine di accumulare sempre più lauti profitti il Vaticano specula su<br />

tutto, sui sentimenti della gente, sull’ignoranza e sulla superstizione;<br />

faccio un esempio: in occasione dell’Anno Santo del 2000 c’è stato un<br />

vero e proprio sfruttamento finanziario dei fedeli da parte della Chiesa<br />

poiché nei tanti negozi di sua proprietà venivano venduti una miriade di<br />

oggetti legati al quel ”sacro evento”, tutti a prezzi altissimi, come un<br />

inginocchiatoio smontabile in legno “devotion” al prezzo di 700.000 lire<br />

(362 euro), pagnotte di “pane dei poveri” del costo di 10.000 lire (5,20<br />

euro) al chilo, la “penna del Giubileo” accompagnata da un servizio da<br />

scrivania simile a quello usato dal Papa, al prezzo di 18 milioni di lire<br />

(9.296 euro) e così via.<br />

Un altro classico esempio dell’ignobile speculazione messa in atto dai<br />

clericali cattolici è dato dai pellegrinaggi che sistematicamente vengono<br />

indirizzati verso basiliche, santuari, eremi e monasteri costruiti, in tempi<br />

più o meno remoti, in tutta Europa e in America Latina. In questi luoghi<br />

vengono messi in vendita una miriade di oggetti, dai souvenirs, alle<br />

cartoline, alle immagini sacre, ai gadgets, ai liquori, alle magliette, ai<br />

generi alimentari, ai prodotti pseudomedicamentosi ecc.; così i pellegrini<br />

vanno, vedono, hanno la momentanea sensazione di stare meglio e<br />

intanto comprano e rimpolpano le casse vaticane. E’ la cosiddetta<br />

Industria del pellegrino che riesce a muovere 40 milioni di persone<br />

l’anno con un giro di affari di 4 miliardi di euro, tutti soldi sottratti alla<br />

gente con l’inganno come ad esempio la grande massa di fedeli attirati a<br />

Torino per vedere la “sacra” sindone; questa gente, in realtà, altro non<br />

vede che un lenzuolo con impressa un’immagine realizzata con una<br />

tecnica abbastanza comune da un artigiano del medioevo² (nel 1988 gli<br />

scienziati l’hanno sottoposta all’esame del carbonio 14 ed hanno<br />

accertato che il tessuto di lino che compone il lenzuolo è databile fra il<br />

1260 e il 1390).<br />

________________<br />

¹ Per me le indulgenze dovrebbero essere considerate dei veri e propri raggiri ai danni di<br />

persone ingenue, quindi dovrebbero essere elementi costitutivi del reato di truffa (art.<br />

640 cod. pen.). Purtroppo non è così.<br />

² Dal libro “E l’uomo creò la sindone” di Vittorio Pesce Delfino - Ed. Dedalo.<br />

~ 98 ~


La Sindone di Torino.<br />

Anche il saio di San<br />

Francesco, custodito nella<br />

Chiesa di Santa Croce a<br />

Firenze, nel 2007 è stato<br />

sottoposto all’esame del<br />

radiocarbonio e gli scienziati<br />

hanno stabilito che il tessuto<br />

risale ad un periodo compreso<br />

fra la fine del 1200 e quella<br />

del 1300 (San Francesco morì Il saio di San Francesco.<br />

nel 1226)¹.<br />

Moltissime altre reliquie come chiodi della<br />

crocifissione, legni della croce, spine della<br />

corona, tuniche, prepuzi, cordoni ombelicali,<br />

suppellettili varie e cento altri oggetti vengono<br />

custoditi in chiese e santuari di tutto il mondo<br />

cristiano e vengono spacciati per autentici così da<br />

essere venerati dai credenti². In questo modo la<br />

Chiesa si assicura continui flussi di fedeli e<br />

pellegrini che rafforzano la propria fede e<br />

procurano ingenti guadagni che impinguano la<br />

tesoreria vaticana.<br />

Per me dovrebbero vergognarsi ad ingannare<br />

così la povera gente!<br />

_______________<br />

¹ A proposito di San Francesco, voglio dire due parole su questo personaggio tanto amato<br />

dai fedeli. Nel 1939 la Chiesa cattolica lo ha proclamato patrono d’Italia per la sua grande<br />

umiltà e per lo spirito di abnegazione dimostrati durante la sua vita. Anche ammesso che<br />

ciò corrisponda al vero, dovrebbero anche dire che il “poverello di Assisi” nel 1219 andò<br />

in Egitto al seguito della 5° Crociata inneggiando alla “guerra giusta”, pur deplorandone<br />

gli eccessi. Secondo la testimonianza di un suo discepolo, don Illuminato da Rieti, egli<br />

disse al sultano saraceno: “I cristiani agiscono secondo giustizia quando invadono le<br />

vostre terre e combattono, perché voi bestemmiate il nome di Cristo e vi adoperate per<br />

allontanare dalla religione di Lui quanti più uomini potete”. E uno che ha pronunciato<br />

queste parole è da proclamare santo e addirittura patrono d’Italia? Credo proprio di no.<br />

² Chi volesse approfondire l’argomento può consultare il “Dizionario critico delle<br />

reliquie e delle immagini miracolose” di Collin de Plancy - Edizione Newton Compton -<br />

Roma - 1982.<br />

~ 99 ~


Tutti questi enormi capitali di cui lo Stato Vaticano dispone vengono<br />

investiti in vari modi: una parte serve per il sostentamento del clero (circa<br />

32.000 sacerdoti), un’altra parte viene impiegata nel settore della<br />

produzione spirituale cioè della letteratura religiosa formata da libri,<br />

giornali, riviste, enciclopedie, opuscoli, immagini sacre ecc., un’altra<br />

parte ancora è investita nel campo della produzione materiale cioè in<br />

settori come l’industria petrolifera, edile, alimentare, chimica, dei<br />

trasporti, dell’abbigliamento dei cosmetici e così via. Il Vaticano pur di<br />

guadagnare investe i propri capitali perfino in industrie che vanno contro<br />

la sua stessa etica, come la produzione di armi, contraccettivi ed altro¹.<br />

Solo una piccolissima parte del proprio capitale viene investita nei<br />

cosiddetti “interventi caritatevoli”.<br />

Ciononostante la Santa Sede, come vedremo più avanti, gode di<br />

privilegi inauditi a cominciare dall’esenzione fiscale sui titoli azionari, su<br />

quasi tutti i beni immobili, sulle retribuzioni, sulle donazioni ecc. Sotto<br />

certi aspetti lo Stato Vaticano è un vero e proprio paradiso fiscale dove<br />

viene commercializzato un po’ di tutto infatti, chi conosce la “strada<br />

giusta”, può acquistare addirittura prodotti vietati dalla legge italiana<br />

come ad esempio certi farmaci dopanti.<br />

Ma la cosa curiosa è che a possedere tali ricchezze e a non pagarci<br />

sopra neppure le tasse, siano proprio coloro che dicono di ispirarsi agli<br />

insegnamenti di Gesù il quale predicava: “Beati voi poveri, perché vostro<br />

è il regno di Dio” (Vangelo di Luca 6/20) e “Rendete a Cesare quel che è<br />

di Cesare…” (Vangelo di Matteo 22/21). I clericali dovrebbero anche<br />

ricordarsi che Gesù arrivò perfino a fare un miracolo pur di pagare le<br />

tasse dovute (Matteo 17/24-27), ma a loro queste cose non interessano.<br />

Come abbiamo visto la Chiesa dei poveri, come usa definirla il<br />

Papa, è tale in quanto sulla povertà altrui ha costruito e sviluppato le<br />

proprie fortune ed è pronta a difenderle con ogni mezzo.<br />

Ma i clericali non dovrebbero seguire per primi la dottrina<br />

evangelica che dice di non arricchirsi e di essere umili? Io sono<br />

fermamente convinto che se esistesse, per assurdo, un aldilà, la<br />

maggior parte dei clericali, a cominciare dai vari Papi, andrebbe<br />

dritta all’inferno, non fosse altro per la grande quantità di bugie<br />

dette durante tutta la loro vita ecclesiastica.<br />

____________<br />

¹ Recentemente la banca cattolica tedesca Pax Bank ha fatto investimenti per 580.000<br />

euro in azioni della Bae Systems, società inglese produttrice di armi e munizioni belliche;<br />

160.000 euro nella pillola contraccettiva Wyeth, ed ha partecipazioni in società produttrici<br />

di tabacco.<br />

~ 100 ~


Ma la Santa Sede non è mai sazia e, come se tutti questi incommensurabili<br />

profitti non le bastassero, riceve anche agevolazioni dallo Stato italiano per un<br />

ammontare dai 5 ai 10 miliardi di euro l’anno, suddivisi fra finanziamenti diretti<br />

dello Stato e degli Enti locali e mancato gettito fiscale¹; questo vuol dire che dal<br />

1984 (anno della stipula dell’ultimo Concordato) ad oggi, i nostri governanti<br />

hanno “regalato” alla Stato papalino la stratosferica cifra di 200 miliardi di euro<br />

(ma potrebbero essere anche molti di più) la maggioranza dei quali sono serviti<br />

ad arricchire le casse vaticane. Se il nostro Stato avesse impiegato tale cifra<br />

per realizzare opere di pubblica utilità come ospedali, scuole, assistenza agli<br />

anziani e disabili, ricerca scientifica, pensioni ecc., oggi staremmo tutti un<br />

po’ meglio.<br />

Ma torniamo ad analizzare le agevolazioni ricevute dalla Chiesa: per<br />

quanto riguarda il mancato gettito fiscale la voce più eclatante è data<br />

dall’esenzione dell’Ici su tutti gli immobili di enti ed associazioni<br />

religiose, che in Italia sono quasi 60.000. A tal proposito nel 2005 il<br />

parlamento italiano approvò una legge che esentò dal pagamento dell’Ici<br />

tutti gli edifici in cui si svolgano “attività di natura non esclusivamente<br />

commerciale”; bastava allora che all’interno di ospedali, case di cura,<br />

alberghi, ostelli, centri culturali ecc. ci fosse una cappella, perché la<br />

destinazione dell’uso commerciale risultasse santificata e tale da essere<br />

esente dall’Ici. E così accade che immobili di proprietà di enti religiosi,<br />

apparentemente “senza fine di lucro”, si trasformino in alberghi a quattro<br />

stelle destinati al turismo legato alla fede. Tutto quanto senza pagare un<br />

centesimo di tasse ed in barba all’onestà ed alla correttezza che i clericali<br />

predicano da secoli.<br />

Per quanto menzionato il mancato gettito fiscale allo Stato italiano è di circa<br />

800 milioni di euro l’anno, 60 dei quali mancano al solo Comune di Roma.<br />

Sempre a proposito di Ici, nell’ottobre 2010 la Commissione Europea<br />

di Bruxelles ha aperto un’inchiesta nei confronti dell’Italia riguardo<br />

proprio all’esenzione dell’Ici sui beni ecclesiastici. L’indagine servirà a<br />

verificare se effettivamente questa agevolazione è un aiuto di Stato non<br />

compatibile con le norme europee sul funzionamento del mercato unico.<br />

Attendiamo i risultati dell’inchiesta, ma sono dell’opinione che se anche<br />

venisse eliminata tale agevolazione fiscale, Governo e Santa Sede<br />

troverebbero il verso di introdurne un’altra simile per far quadrare i conti.<br />

Fino ad oggi è sempre stato così.<br />

______________<br />

¹ Taluni esperti hanno stimato l’ammontare di queste agevolazioni addirittura a 12<br />

miliardi di euro l’anno, del resto è oltremodo difficile stimare l’esatto valore dell’enorme<br />

capitale di proprietà dello Stato Vaticano.<br />

~ 101 ~


Poi c’è l’esenzione dal pagamento dell’Imposta di Registro sulle<br />

donazioni e dell’imposta sui redditi (Irpef, Irap, Ires) la quale “costa”<br />

ogni anno allo Stato italiano altri 500 milioni di euro; quindi l’elusione<br />

fiscale nel settore turistico (sui proventi non pagano né imposte, né tasse)<br />

stimata in 600 milioni di euro l’anno. A tal proposito c’è da specificare<br />

che con il turismo religioso la Santa Sede specula in maniera vergognosa<br />

ed infame su delle povere persone ingenue poiché le<br />

illude che, recandosi in pellegrinaggio nei vari santuari,<br />

possano risolvere i propri problemi psicofisici; inoltre le<br />

varie associazioni cattoliche che si occupano dei viaggi<br />

fra le quali l’Unitalsi (Unione Nazionale Italiana<br />

Trasporto Ammalati a Lourdes e Santuari Internazionali)<br />

guadagnano dal 200 al 300% su ogni persona trasportata.<br />

Per quanto riguarda invece i finanziamenti diretti dello<br />

Stato italiano e degli Enti locali, spicca il miliardo di euro<br />

l’anno incamerato dalla tesoreria vaticana con i contributi Irpef 8‰ che i<br />

contribuenti italiani, mediante la denuncia dei redditi, hanno deciso di<br />

devolvere alla Chiesa cattolica (nel 2009 l’incasso è stato 1 miliardo e 9<br />

milioni di euro), ma la cosa ancor più ingiusta è che la quota dell’8‰ di<br />

coloro che non fanno nessuna scelta (il 55% dei contribuenti) viene<br />

distribuita in misura proporzionale alle preferenze espresse dagli altri, per<br />

cui la Chiesa cattolica riesce a recuperare l’85% dell’intero gettito,<br />

nonostante che abbia ricevuto solo il 35% delle preferenze. Ma non è<br />

finita, circa il 30% della quota che i contribuenti devolvono allo Stato,<br />

viene da questo destinata alla ristrutturazione di beni culturali di proprietà<br />

della stessa Chiesa cattolica; un esempio: nel 2009 lo Stato italiano ha<br />

devoluto gran parte della quota dell’8‰ (14 milioni di euro) alla<br />

ristrutturazione di chiese ed altri immobili ecclesiastici danneggiati dal<br />

terremoto in Abruzzo, tutte opere che avrebbero dovuto essere finanziate<br />

dalla Chiesa attraverso il fondo “edilizia di culto”, appositamente istituito<br />

per questo scopo ed alimentato dal suo 8‰. Alla luce di quanto sopra<br />

mi viene da pensare che se un contribuente non volesse che una parte<br />

dei propri contributi andasse in alcun modo alla Chiesa cattolica,<br />

dovrebbe scegliere una delle altre Chiese, invece dello Stato.<br />

Ma la cosa più scandalosa si verificò nel luglio 1996 allorché il<br />

ministro per la Solidarietà Sociale Livia Turco propose che la quota<br />

dell’8‰ destinata allo Stato venisse impiegata in concreti programmi a<br />

favore dell’infanzia svantaggiata, un’apprezzabile proposta che suscitò la<br />

sdegnata reazione di Attilio Nicora, esponente della Conferenza<br />

Episcopale Italiana, il quale dichiarò che l’impegno dello Stato italiano<br />

~ 102 ~


doveva essere quello di evitare ogni forma di concorrenza non corretta<br />

nei confronti della Chiesa. Una concorrenza che la Cei temeva soprattutto<br />

perché una più oculata gestione della propria quota dell’8‰ da parte<br />

dello Stato, avrebbe potuto convincere molti contribuenti a devolvere ad<br />

esso parte dei fondi normalmente destinati alla Chiesa. Dopo questo<br />

intervento il progetto fu accantonato.<br />

A proposito di concorrenza, i clericali cattolici spesso sono intolleranti<br />

ed ostili verso tutto ciò che essi ritengono possa ledere i propri interessi;<br />

faccio qualche esempio: nel gennaio 2011 il parroco di Vigonza (Padova)<br />

don Cornelio Bosso, ha messo in guardia i fedeli esortandoli a non dare<br />

soldi ai mendicanti fuori dalla chiesa. Probabilmente erano diminuite le<br />

proprie entrate da elemosine, pertanto considerava gli accattoni dei<br />

concorrenti da eliminare. Un altro esempio ci viene dall’arcivescovo di<br />

Firenze, monsignor Giuseppe Betori il quale recentemente ha affermato<br />

che i Musulmani che abitano nel capoluogo toscano, che hanno chiesto al<br />

Comune il permesso di costruire, a proprie spese, una moschea in città,<br />

dovrebbero continuare a pregare in piccoli luoghi di culto all’interno di<br />

edifici (una specie di ghettizzazione) invece di erigere una vera e propria<br />

moschea; probabilmente monsignor Betori ritiene che una bella chiesa<br />

musulmana possa apparire troppo attraente e accattivante, quindi una<br />

sorta di concorrente nei confronti delle chiese cristiane. Andrebbe fatto<br />

notare a mons. Betori che nei tempi<br />

passati i clericali cattolici hanno eretto<br />

grandi cattedrali, tuttora esistenti, in<br />

moltissime città arabe dove la stragrande<br />

maggioranza degli abitanti è di fede<br />

musulmana: Tunisi, Algeri, Rabat ecc.<br />

ecc., quindi non vedo perché i musulmani<br />

fiorentini non debbano avere anch’essi<br />

una bella moschea in cui pregare. Per<br />

giunta i dati del 2012 rivelano che nel<br />

solo comune di Firenze risiedono ben<br />

20.000 musulmani cioè il 5,3% della<br />

popolazione; perché negare a questa gente<br />

un decente luogo di culto?<br />

Ma torniamo all’8‰; per pubblicizzare questa donazione la Chiesa<br />

cattolica, negli ultimi anni, fa trasmettere in TV spot con immagini<br />

ingannatrici relative a persone povere, disagiate e missionari ai quali quei<br />

soldi sembrerebbero destinati, mentre invece gran parte di quel denaro<br />

finisce nelle tasche della Santa Sede che li impiega per mantenere in piedi<br />

~ 103 ~<br />

Algeri - La basilica cattolica "Nostra<br />

Signora d'Africa” - 1872.


la propria struttura; infatti solo il 20% del<br />

totale viene devoluto nelle cosiddette<br />

opere caritatevoli.<br />

A proposito di opere caritatevoli i<br />

clericali cattolici a parole si dimostrano<br />

sempre magnanimi e generosi verso il<br />

prossimo specialmente se questo è indigente,<br />

ma a fatti è tutta un’altra musica;<br />

ecco un paio di esempi: qualche anno<br />

addietro a Roma ci furono alcune giornate con temperature estremamente<br />

rigide; in quell’occasione fu rivolto un appello alle parrocchie della città<br />

affinché accogliessero alcuni “senzatetto” che si trovavano in situazione<br />

di estremo disagio¹; ebbene, solo 4 o 5 di esse (su 337) si dichiararono<br />

disponibili a dar protezione ai poveri indigenti. – In tutta Italia i preti che<br />

donano il sangue sembra che siano circa 300 su 32.000 (dati non<br />

ufficiali), cioè lo 0,9% del totale, quindi sono molto al di sotto della<br />

media nazionale che è del 2,9%. Questo la dice lunga su come i<br />

tonaconi cattolici stravolgano la sedicente missione di benefattori dei<br />

poveri e dei bisognosi, per svolgere quella di benefattori di sé stessi.<br />

Un ulteriore scandaloso privilegio di cui beneficia la Santa Sede è la<br />

sovvenzione che lo Stato italiano concede alle scuole private, la<br />

stragrande maggioranza delle quali è gestita dalla Chiesa cattolica. Tanto<br />

per fare un esempio, nel 2005 l’ammontare dei contributi alle scuole non<br />

statali è stato di 527 milioni di euro e questo in barba all’articolo 33 della<br />

Costituzione della Repubblica Italiana che recita: «Enti e privati hanno il<br />

diritto di istituire scuole ed istituti di educazione senza oneri per lo<br />

Stato». Ciò accade nonostante che una recente indagine effettuata<br />

dall’Ocse-Pisa denominata Programme for international student<br />

assessment abbia evidenziato che nelle scuole private italiane si insegni<br />

peggio che in quelle pubbliche poiché, analizzando le competenze dei<br />

quindicenni, è stato scoperto che i ragazzi che frequentano le scuole<br />

pubbliche sono più preparati di quelli delle private.<br />

Poi ci sono i “buoni scuola”, contributi statali concessi a tutte le<br />

famiglie senza alcun limite di reddito, che hanno figli che frequentano<br />

scuole private; inoltre una sessantina di milioni l’anno vengono concessi<br />

per finanziare le Università private cattoliche il cui personale docente e<br />

_____________<br />

¹ Parlando dei senzatetto, mi è venuto in mente che qualche giorno fa è ventilata la notizia che molti<br />

cardinali vaticani abitano in appartamenti lussuosi e grandissimi. Fra i privilegiati ci sarebbe anche il<br />

cardinale Tarcisio Bertone, ex segretario di Stato di papa Benedetto 16°, che sembra si sia fatto<br />

ristrutturare il proprio superattico di oltre 350 mq., con i soldi della Fondazione Bambino Gesù,<br />

destinati all’ospedale pediatrico omonimo. Chissà cosa avranno pensato i tanti senzatetto romani<br />

quando hanno appreso questa notizia.<br />

~ 104 ~


non docente e gli studenti considerano l’aborto e l’eutanasia come crimini<br />

e ritengono inaccettabile sia l’uso della diagnostica prenatale con fini di<br />

interruzione della gravidanza, che la ricerca sugli embrioni; inoltre<br />

asseriscono che “la procreazione umana dipende esclusivamente da leggi<br />

iscritte dal Creatore nell’essere stesso dell’uomo e della donna”. E questa<br />

la chiamano Università!<br />

Altri finanziamenti sono elargiti dallo Stato italiano agli Istituti di<br />

Sanità gestiti da istituzioni cattoliche (ospedali, case di cura<br />

convenzionate, orfanotrofi, consultori medici ecc.); inoltre lo Stato si<br />

accolla anche le spese dei vari “assistenti religiosi” negli ospedali<br />

pubblici nonché quelle dei cappellani militari che sono equiparati, nel<br />

trattamento economico, agli Ufficiali dell’Esercito, della Marina e<br />

dell’Aeronautica. L’ammontare complessivo di tutte queste spese,<br />

comprensivo dei contributi alle scuole private, si aggira intorno ai 700<br />

milioni di euro l’anno; ma non è finita, lo Stato italiano si sobbarca anche<br />

l’onere degli stipendi dei 22.000 insegnanti di religione cattolica presenti<br />

nelle scuole pubbliche, che dal 2003 sono diventati dipendenti statali, ma<br />

il paradosso più evidente è che costoro sono formati ed indicati<br />

dall’autorità religiosa, ma retribuiti da quella statale; il costo è di circa<br />

650 milioni di euro l’anno.<br />

Come se tutte queste regalie non bastassero ad impinguare le casse<br />

vaticane, la Chiesa cattolica riceve dallo Stato italiano ulteriori<br />

finanziamenti in occasione dei Grandi Eventi come il Giubileo, il Raduno<br />

di Loreto ecc. per una media annua, nell’ultimo decennio, di 250 milioni<br />

di euro; faccio un esempio: in occasione del Giubileo del 2000 lo Stato<br />

italiano contribuì alla realizzazione di un mega parcheggio sotterraneo nel<br />

terreno del Vaticano a due passi da San Pietro, sborsando l’astronomica<br />

cifra di 40 miliardi di lire (20 milioni di euro); per giunta durante i lavori<br />

venne distrutta un’antica villa romana. Ma c’è di più, qualche anno fa lo<br />

Stato italiano dispensò contributi (un milione di euro) anche per il<br />

potenziamento di emittenti radiofoniche nazionali a carattere<br />

comunitario, guarda caso le uniche due emittenti che rispondevano ai<br />

requisiti richiesti erano Radio Padania Libera (emittente della Lega<br />

Nord) e Radio Maria (emittente del Vaticano). A proposito di Radio<br />

Maria, nei primi anni del 2000 ci fu un’energica protesta da parte dei<br />

cittadini della zona di Cesano (Roma) che risiedevano nelle vicinanze<br />

delle antenne vaticane, perché queste emanavano onde elettromagnetiche<br />

con una potenza molto superiore ai limiti consentiti dalla legge italiana,<br />

provocando pericolo di malattie come tumori e leucemie, oltre ad<br />

interferire con i telefoni, i citofoni, i fax ed i computer. Secondo i dati<br />

~ 105 ~


dell’Agenzia Sanitaria del Lazio<br />

l’aumento dei casi di leucemia, in<br />

quell’area, era del 600% pertanto<br />

fu aperta un’inchiesta e la magistratura<br />

italiana, dopo aver indagato,<br />

condannò i responsabili di<br />

Manifestazione contro la radio vaticana. Radio Vaticana al risarcimento dei<br />

danni alle parti lese.<br />

Negli ultimi anni, poi, siamo venuti a conoscenza di altre agevolazioni<br />

di cui gode lo Stato Vaticano come lo sconto sull’energia elettrica<br />

prelevata dalla rete Enel, l’esenzione dall’Imposta di Consumo e<br />

l’Addizionale Regionale sull’utilizzo di gas metano e, ancora più<br />

clamoroso, l’utilizzo gratuito di tutta l’acqua potabile di cui ha bisogno<br />

(circa 5 milioni di mc. l’anno) la maggior parte della quale viene<br />

utilizzata per irrigare i megagalattici giardini vaticani (circa 30 ettari di<br />

terreno); non solo, la Santa Sede non paga nemmeno il servizio di<br />

depurazione e smaltimento delle proprie acque di scarico, pertanto il<br />

costo di questi servizi si riversa completamente sui cittadini romani. Ma<br />

ancor più riprovevole è il fatto che nel 2004 il governo italiano stanziò<br />

quasi 30 milioni di euro per dotare lo Stato Vaticano di un proprio<br />

sistema di depurazione.<br />

Come è stato menzionato in precedenza la Santa Sede evade<br />

legalmente allo Stato italiano una decina di miliardi di euro l’anno,<br />

importo che va a gravare sulle tasse di ogni cittadino italiano, pertanto è<br />

stato calcolato che senza questo ladrocinio autorizzato i contribuenti<br />

italiani troverebbero notevolmente diminuito il proprio carico fiscale.<br />

Fin qui ho elencato i vantaggi economici concessi alla Santa Sede<br />

dallo Stato italiano, ma ci sono altri privilegi beneficiati dalla Chiesa<br />

cattolica molto importanti dal punto di vista propagandistico e ideologico;<br />

infatti i mass media italiani sono completamente asserviti al Pontefice<br />

romano e a tutto il suo entourage e non mi è mai capitato di sentire una<br />

critica o un disappunto nei suoi confronti. La televisione pubblica, quella<br />

privata ed i giornali concedono ampi spazi al Santo Padre ogni qualvolta<br />

appare in pubblico, dalla messa domenicale alle dirette televisive in<br />

occasione delle feste cristiane (Natale, Pasqua ecc.), per finire ai lunghi<br />

servizi dedicatigli tutte le volte che si sposta al di fuori del Vaticano,<br />

servizi per giunta per nulla obiettivi in quanto sono quasi sempre esenti<br />

da critiche; infatti se qualcuno si azzarda a criticare o esprimere pareri<br />

poco ortodossi viene subito punito, come accadde nel luglio del 2009 al<br />

~ 106 ~


vaticanista del Tg3 Roberto Balducci allorché si azzardò a dire che “…ad<br />

ascoltare il Papa sono rimasti solo quattro gatti…”; per questo motivo i dirigenti<br />

Rai lo rimossero dal suo incarico, questo a dimostrazione del fatto che ai<br />

giornalisti è preclusa ogni forma di biasimo e devono sempre mantenere<br />

espressioni altamente reverenziali nei confronti delle alte cariche vaticane e di<br />

tutto il mondo clericale.<br />

Nessun personaggio politico di nessuna nazione europea (e forse anche<br />

del mondo) ha una così ampia presenza in una televisione pubblica, come il<br />

Papa e questa è una vera ingiustizia se non altro verso le altre religioni le quali<br />

avrebbero a loro volta diritto ai propri “spazi pubblicitari”.<br />

Ultimamente (gennaio 2016) la Rai ha addirittura stipulato un accordo con il<br />

Vaticano “per promuovere la presenza della Sede Apostolica nel campo<br />

mediatico internazionale” pertanto saranno mandati in onda tutti gli eventi di<br />

papa Francesco, dalle udienze, alle prediche, alle celebrazioni varie e quant’altro;<br />

in pratica ce lo ritroveremo fra i piedi tutti i giorni in tutti i telegiornali di tutte<br />

le più importanti reti televisive e radiofoniche italiane e per giunta senza che<br />

nessuno possa contraddirlo. In questo modo il nostro Paese si avvicina a<br />

diventare un vero e proprio Stato confessionale. Che squallore! Abbiamo<br />

toccato il fondo!<br />

Altri privilegi arrivano alla Chiesa cattolica dalla scuola pubblica<br />

italiana e questo per me non dovrebbe accadere poiché uno stato laico<br />

come il nostro non dovrebbe permettere l’insegnamento di una materia<br />

come la religione, che altro non è che una delle tante forme di<br />

superstizione. Allora dovrebbero insegnare anche l’astrologia, lo<br />

spiritismo, la divinazione, la cartomanzia, il malocchio e mille altre<br />

credenze irrazionali. C’è anche da dire che chi a scuola decide di non<br />

avvalersi di tale insegnamento ad esempio gli atei, gli agnostici, i facenti<br />

parte di altre religioni ecc. è quasi sempre discriminato in quanto le<br />

cosiddette materie alternative, che dovrebbero sostituire la religione<br />

cattolica, non vengono quasi mai insegnate a dovere. In alcuni casi gli<br />

studenti, in quell’ora, vengono abbandonati a sé stessi senza ricevere<br />

alcun supporto didattico e nel caso in cui uno studente, ad esempio di<br />

fede islamica, facesse richiesta di ricevere un insegnamento di tale<br />

religione, ciò non gli verrebbe concesso, anche se ne avrebbe tutto il<br />

diritto morale, in quanto la scuola non ha a disposizione docenti di tale<br />

materia e ciò vìola il principio paritario fra studenti.<br />

Anche l’allestimento del presepe nelle scuole elementari<br />

e l’affissione del crocifisso nelle aule scolastiche e in altri<br />

luoghi pubblici non dovrebbero essere consentiti, se non<br />

altro perché sono forme discriminatorie verso gli atei e<br />

verso i credenti in altre religioni, i quali potrebbero a<br />

loro volta rivendicare il diritto di praticare i loro riti di<br />

~ 107 ~


culto ed affiggere sui muri l’immagine del proprio credo religioso.<br />

Per di più viene anche violato l’articolo 8 della Costituzione Italiana che<br />

recita: «Tutte le confessioni religiose sono ugualmente libere davanti alla<br />

legge…». A conferma di ciò, nel novembre 2009 la Corte Suprema del<br />

parlamento europeo di Strasburgo ha invitato il Governo italiano a far<br />

togliere il crocifisso dalle aule scolastiche poiché questo vìola il diritto<br />

delle minoranze religiose e perché è un’ingerenza dello Stato nella libertà<br />

di pensiero, di coscienza e di religione di studenti e docenti. La sentenza<br />

della Corte è stata la seguente: «Lo Stato deve astenersi dall’imporre,<br />

anche indirettamente, un credo soprattutto in settori delicati come quello<br />

della scolarizzazione, dove il potere dello Stato si impone nei confronti di<br />

persone che mancano ancora di capacità critica».<br />

Vedremo come si concluderà questa vicenda, ma sono convinto che<br />

Governo Italiano e Stato Vaticano troveranno una scappatoia per aggirare<br />

l’ostacolo europeo ed il crocifisso resterà dov’è ancora per molti anni.<br />

Ma come si pronunciano i clericali cattolici su<br />

quest’argomento? Essi affermano che il crocifisso non debba<br />

essere tolto perché è il simbolo delle nostre origini cristiane.<br />

Qualcuno però dovrebbe ricordar loro che le nostre origini<br />

non sono cristiane, ma pagane poiché discendiamo dagli<br />

antichi romani i quali erano politeisti quindi, con questo<br />

principio, dovremmo appendere al muro il simbolo di Giove,<br />

padre di tutti gli Dei, e non di Cristo che è “venuto” dopo.<br />

Anche in questo caso i tonaconi vaticani distorcono la<br />

realtà storica e, quel che è peggio, nessuno ha il coraggio di<br />

Il Dio Giove. contraddirli.<br />

Come abbiamo potuto fin qui constatare lo Stato italiano<br />

“sovvenziona” la Santa Sede per un importo di circa 10.000 milioni<br />

di euro l’anno; a questo punto nasce spontanea una domanda: perché<br />

la nostra Nazione, che è in perenne crisi economica (vedi i continui<br />

tagli alla sanità, alla scuola pubblica, alle pensioni, alla ricerca<br />

scientifica ecc.), continua<br />

ad elargire sussidi ad uno<br />

Stato estero come il Vaticano<br />

che è considerato il<br />

più ricco del mondo? Credo<br />

che questa sia una delle<br />

più grandi ingiustizie della<br />

nostra società.<br />

~ 108 ~


L’ISTITUTO PER LE OPERE DI RELIGIONE<br />

(IOR)<br />

Lo Ior è una banca vaticana fondata nel 1887 da papa Leone 13° con<br />

l’intento di raccogliere ed incamerare le innumerevoli offerte e donazioni<br />

fatte dai fedeli.<br />

Nel 1929, a seguito dei Patti Lateranensi, lo Stato italiano versò<br />

all’Istituto bancario, come risarcimento per la perdita dei territori<br />

pontifici, la bellezza di 750 milioni di lire più un miliardo in titoli di stato<br />

(legge 810 – annesso B – art. 1), oltre a concedergli l’esenzione dalle<br />

tasse, dai dazi sulle merci importate e tante altre agevolazioni.<br />

A partire dagli anni ´30 la gestione dello Ior<br />

fu affidata al banchiere Bernardino Nogara,<br />

che la fece diventare in breve tempo una vera e<br />

propria banca il cui scopo era quello di<br />

investire il sempre più consistente capitale<br />

vaticano in modo che questo avesse il maggior<br />

rendimento possibile, quindi operare investimenti<br />

liberi da qualsiasi vincolo morale o<br />

religioso in ogni settore ed in ogni parte del<br />

mondo.<br />

Cominciarono così speculazioni monetarie<br />

di ogni genere compreso l’acquisto di azioni di<br />

società che svolgevano attività in netto<br />

contrasto con l’insegnamento cattolico come la<br />

produzione di armi, di contraccettivi ed altro;<br />

durante il periodo fascista, infatti, una fabbrica<br />

di munizioni acquisita da Nogara per il Vaticano, rifornì l’esercito di<br />

Mussolini durante la campagna d’Etiopia del 1935.<br />

Nel corso del 2° conflitto mondiale il Vaticano, essendosi dichiarato<br />

neutrale, poté trattare tranquillamente affari con la Germania di Hitler,<br />

offrì convenienti sbocchi bancari al fascismo italiano, all’aristocrazia e<br />

alla mafia poi, nell’immediato dopoguerra, fece lauti guadagni<br />

contribuendo a far scomparire buona parte dell’oro della Croazia e quello<br />

sottratto dai nazisti alle vittime dell’Olocausto. Negli anni successivi alla<br />

guerra lo Ior fece altre importanti speculazioni incamerando grossi<br />

capitali dalle famiglie agiate che volevano trasferire le proprie fortune<br />

all’estero per pagare meno tasse. Ebbe anche legami con tutte le più<br />

importanti banche mondiali ed iniziò a fare grossi investimenti in ogni<br />

~ 109 ~<br />

Bernardino Nogara.


settore dell’attività economica senza pregiudizio alcuno¹.<br />

Dal 1971 la banca vaticana fu presieduta e diretta da monsignor Paul<br />

Marcinkus, soprannominato “banchiere di<br />

Dio” il quale continuò ad operare sui<br />

mercati internazionali in maniera altrettanto<br />

spregiudicata seguitando la combutta<br />

con organizzazioni e personaggi fra i<br />

più intrallazzatori ed intriganti che ci<br />

fossero in giro (ne parlerò più avanti in un<br />

altro capitolo). Dopo un paio di anni<br />

vennero alla luce le prime irregolarità ed<br />

imbrogli (di cui si è avuto notizia) che<br />

riguardavano un caso di riciclaggio di<br />

denaro ed obbligazioni false che partiva<br />

dalla mafia newyorkese ed approdava in<br />

Vaticano, per un totale di 950 milioni di<br />

dollari. Le indagini furono condotte dal<br />

Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti<br />

e dal Distretto Sud di New York ed il<br />

presidente dello Ior Marcinkus fu a lungo<br />

interrogato ma venne assolto per insufficienza<br />

di prove.<br />

Monsignor Marcinkus.<br />

Nei primi anni ´80, poi, l’Istituto fu<br />

riconosciuto dalla magistratura italiana<br />

come il maggior responsabile del fallimento del Banco Ambrosiano di<br />

Roberto Calvi², poiché risultò coinvolto in un intreccio tra Vaticano,<br />

_______________<br />

¹ Oggi la differenza più importante fra una comune banca e lo Ior consiste nel fatto che i<br />

clienti di quest’ultimo possono essere solo esponenti del mondo ecclesiastico compresi i<br />

dipendenti del Vaticano, dei vari ordini religiosi ed i benefattori; inoltre l’Istituto non è<br />

tenuto a pubblicare né il bilancio, né un consuntivo delle proprie attività e nemmeno a<br />

dare informazioni pubbliche a clienti e a terzi. Tutto è segreto. I suoi clienti possono far<br />

circolare i capitali verso qualsiasi banca estera senza che ci sia alcun controllo e non<br />

pagano nessuna tassa sugli utili percepiti; da notare poi che lo Ior è l’unica banca del<br />

mondo a non aderire alle norme antiriciclaggio sulla trasparenza dei conti e per questo si<br />

presta benissimo ad intrallazzi, raggiri e speculazioni di ogni genere.<br />

² Il Banco Ambrosiano nacque nel 1893 come istituto bancario cattolico. Dagli anni ’70<br />

fino al crac del 1983 fu il maggiore strumento nazionale di riciclaggio di denaro sporco<br />

proveniente dalla mafia, dalla loggia segreta P2, dai servizi segreti deviati, dai traffici<br />

illeciti di faccendieri, dai politici.<br />

~ 110 ~


massoneria, mafia, servizi segreti, riciclaggio di denaro sporco, traffico di<br />

armi per la guerra alle Isole Falkland, finanziamenti al governo<br />

dittatoriale di Somoza in Nicaragua e al sindacato cattolico polacco<br />

Solidarnosc. Fu accertato che lo Ior “rubò” 1.800 miliardi di lire (930<br />

milioni di euro) mediante intricati e loschi giri di valuta e alle banche<br />

creditrici ne restituì, un poco alla volta, soltanto 250 attingendoli in gran<br />

parte dai proventi derivati dall’Anno Santo straordinario che papa Carol<br />

Wojtyla proclamò nel 1983 appositamente per questo scopo¹. Il maggior<br />

responsabile di tutta questa faccenda fu considerato monsignor<br />

Marcinkus che, invece di essere subito radiato e scomunicato, fu fino<br />

all’ultimo difeso dalla combriccola vaticana ed il Papa gli rimproverò<br />

solo di aver “peccato di ingenuinità”.<br />

Nel febbraio 1987 il tribunale di Milano emise un mandato di cattura<br />

contro di lui per le gravi responsabilità dello Ior nel crac Ambrosiano, ma<br />

il “banchiere di Dio” riuscì ad evitare il processo poiché si appellò<br />

all’immunità diplomatica sancita dall’articolo 11 dei Patti Lateranensi<br />

che recita: «Gli enti centrali della Chiesa sono esenti da ogni ingerenza<br />

da parte dello Stato italiano». E così la fece franca.<br />

Grazie all’appoggio di Carol Wojtyla, Marcinkus trascorse un altro<br />

paio di anni al vertice dello Ior dopodiché, nel 1997, preferì trasferirsi<br />

nella sua vecchia diocesi di Chicago. L’Arcivescovo di questa città lo<br />

accolse a braccia aperte acclamandolo ed osannandolo; ecco alcune sue<br />

frasi: «… siamo orgogliosi di ricevere uno straordinario uomo di<br />

chiesa….ha servito con grande dedizione il Vaticano…». Che spudorato!<br />

Ma gli ambigui ed oscuri affari della famigerata banca vaticana non si<br />

arrestarono con le dimissioni dell’emerito Monsignore, poiché nel 1994 il<br />

pool di Milano “mani pulite” la tirò di nuovo in ballo in quanto risultò<br />

coinvolta nella maxitangente Enimont; secondo gl’inquirenti nelle casse<br />

dello Ior transitarono circa 110 miliardi di lire (57 milioni di euro) in<br />

Cct destinati al pagamento di tangenti ad esponenti politici.<br />

Qualche tempo dopo l’Istituto vaticano fu coinvolto anche<br />

nell’inchiesta che ebbe per protagonista il banchiere italo-svizzero<br />

Francesco Pacini Battaglia artefice di una ragnatela di tangenti, traffici di<br />

valuta e titoli azionari, ma la Santa Sede preferì non rispondere alla<br />

rogatoria richiesta dal pool di Milano ed anche questa volta riuscì a<br />

sgabellarsela.<br />

_____________<br />

¹ L’Anno Santo viene celebrato ogni 25 anni, l’ultimo era stato nel 1975 e il successivo<br />

sarebbe dovuto avvenire nell’anno 2000.<br />

~ 111 ~


Più recentemente lo Ior è stato menzionato dall’ex amministratore<br />

della Banca Popolare Italiana Gianpiero Fiorani il quale, nel 2007, ha<br />

rivelato ai magistrati milanesi del coinvolgimento della banca vaticana<br />

nello scandalo denominato “Bancopoli” (versamenti in nero affluiti nelle<br />

casse vaticane).<br />

Un altro scandalo avvenuto negli ultimi anni di cui è stata protagonista<br />

la banca vaticana è quello denominato “Calciopoli”; secondo i magistrati<br />

romani i “fondi neri” della società di mediazione Gea World provenienti<br />

da operazioni di calciomercato, sarebbero tuttora custoditi nella banca<br />

vaticana. Inoltre nel caveau dello Ior sarebbe custodito anche il<br />

“tesoretto” personale del dirigente calcistico Luciano Moggi, stimato in<br />

150 milioni di euro.<br />

All’inizio del 2010 lo Ior è risultato coinvolto anche nello scandalo<br />

sugli appalti del G8 in cui sono risultati implicati anche diversi uomini<br />

politici di spicco; Angelo Balducci, presidente del Consiglio Superiore<br />

dei Lavori Pubblici, aveva aperto dei conti correnti presso la banca<br />

vaticana su cui sembra che siano affluite le tangenti pagate da diversi<br />

imprenditori coinvolti nello scandalo. Le indagini sono tuttora in corso.<br />

Ed ancora, nel maggio del 2010 la Procura di Roma ha aperto<br />

un’inchiesta sui rapporti sospetti fra lo Ior ed altre 10 banche fra cui<br />

Unicredit, Intesa San Paolo e Banca del<br />

Fucino; si tratta di operazioni da milioni<br />

di euro intercorse fra questi Istituti e lo<br />

Ior sotto forma di assegni dagli estremi<br />

non chiari. Sempre in merito alla stessa<br />

inchiesta, nel settembre dello stesso<br />

anno, su segnalazione della Banca<br />

d’Italia, la Procura di Roma ha sequestrato<br />

23 milioni di euro depositati su un<br />

conto del Credito Artigiano di Roma ed<br />

ha iscritto nel registro degli indagati<br />

l’attuale presidente dello Ior, Ettore<br />

Gotti Tedeschi e il direttore Paolo<br />

Cipriani, con l’accusa di violazione alle norme antiriciclaggio.<br />

In tutti questi casi le indagini dei magistrati, come già accaduto in<br />

passato, sono destinate ad arenarsi poiché rogatorie e verifiche sono<br />

impossibili a causa del veto del Vaticano; la sua natura formalmente<br />

estera impedisce alla magistratura italiana di indagare fino in fondo, così<br />

tutto svanirà come una bolla di sapone e gli affaristi vaticani resteranno<br />

ancora una volta impuniti.<br />

~ 112 ~


Ultimamente però (dicembre 2010) qualcosa sembra essere cambiato:<br />

l’Unione Europea e la Banca d’Italia hanno pressato energicamente la<br />

Banca vaticana affinché si adegui alle normative europee per quanto<br />

riguarda la prevenzione alle frodi fiscali e al riciclaggio di denaro sporco<br />

proveniente da attività criminose come il finanziamento del terrorismo.<br />

Papa Ratzinger, almeno in questo, si è detto disponibile al cambiamento<br />

di rotta della Banca vaticana, nonostante abbia trovato molta resistenza da<br />

parte di un nutrito gruppo di porporati superconservatori.<br />

Staremo a vedere se questa nuova normativa verrà pienamente attuata<br />

oppure se gli intrallazzatori vaticani escogiteranno qualche scappatoia per<br />

aggirare l’ostacolo e continuare così i loro traffici illegali. Non sarebbe la<br />

prima volta.<br />

E questa la fanno passare come la Chiesa dei poveri, degli umili e<br />

degli onesti. A me sembra sempre più un tempio abitato da mercanti<br />

senza scrupoli dediti al potere temporale più che alla spiritualità.<br />

~ 113 ~<br />

Alfredo Chiàppori.


L’OPUS DEI<br />

L’Opus Dei (Opera di Dio) è la più<br />

potente e misteriosa organizzazione<br />

cattolica mondiale. Molto simile alla<br />

massoneria per gli ideali dei suoi<br />

affiliati e per la segretezza che li<br />

contraddistingue, fu fondata in Spagna<br />

nel 1928 dal sacerdote Josemaria<br />

Escrivà de Balaguer insieme ad alcuni<br />

laici spagnoli con lo scopo di contribuire<br />

al rinvigorimento della Chiesa e combattere<br />

la “scristianizzazione” della società<br />

europea causata dalla crescente<br />

diffusione delle idee comuniste.<br />

Attualmente è presente in 90 nazioni<br />

diverse ed è guidata da circa 1900<br />

clericali cattolici affiancati da circa<br />

85.000 collaboratori laici per lo più<br />

molto facoltosi. I seguaci italiani sono<br />

circa 5.000 dei quali 1.000 solo a Roma.<br />

Costoro ricevono un completo lavaggio<br />

mentale, sono esortati ad una muta obbedienza, a sopportare la<br />

persecuzione e le sofferenze come Gesù morto in croce (spesso devono<br />

autoflagellarsi) e a mantenere il segreto di appartenenza all’organizzazione<br />

(da qui l’accusa mossa negli anni ’80 dalla magistratura<br />

italiana di essere una società segreta).<br />

Ecco il racconto fatto nel 1986 da una donna di Roma che, dopo aver<br />

trascorso la trafila dell’ammissione, lasciò sconvolta il club religioso:<br />

«…una tenebrosa trappola di sadismo e masochismo avvolta in una<br />

miscela di fascino e coercizione…».<br />

Nel corso degli anni l’Opus Dei è riuscita ad accumulare un ingente<br />

capitale attraverso donazioni e lasciti dei propri affiliati ed oggi gestisce<br />

università e collegi in tutto il mondo ed i suoi esponenti sono penetrati nel<br />

giornalismo, nelle stazioni radiofoniche e televisive, nella finanza, nelle<br />

banche ecc. In Italia può vantare un gettito annuo di oltre 25 milioni di<br />

euro oltre a possedere un ingente patrimonio immobiliare. L’Opus Dei<br />

gestisce questo immenso patrimonio mediante società ausiliarie che<br />

spesso operano nell’ombra (infatti il suo nome non appare mai): la Rui,<br />

che gestisce dei collegi universitari, l’Elis, a cui fanno capo centinaia di<br />

~ 114 ~


istituti di formazione professionale, la Faes che gestisce scuole private e<br />

tante altre. Il bello è che spesso certe organizzazioni ricevono addirittura<br />

dei finanziamenti regionali.<br />

Questa tenebrosa organizzazione etichettata come Santa mafia o<br />

Polipo di Dio o Chiesa ombra qualche decennio fa fu tirata in ballo in<br />

occasione di scandali come il crac del Banco Ambrosiano e per il suo<br />

coinvolgimento nel regime fascista spagnolo durante la dittatura di<br />

Franco (alcuni suoi affiliati avevano fatto parte di quel governo); qualche<br />

anno più tardi si aggiunse anche l’accusa dei suoi passati legami con il<br />

governo militare fascista di Pinochet in Cile, d’intesa con la Cia.<br />

A metà degli anni ´80 la magistratura italiana indagò sul suo stato di<br />

“segretezza” quindi illegalità ma, non potendo approfondire le indagini<br />

perché osteggiata dai politicanti vaticani, archiviò l’inchiesta nonostante<br />

che l’articolo 18 della Costituzione Italiana sancisca: «Sono proibite le<br />

associazioni segrete…».<br />

Nonostante tutte queste vicissitudini papa Carol Wojtyla, invece di<br />

cercare di far luce sulla controversa situazione in cui si trovava<br />

l’Organizzazione ed eventualmente punire i responsabili, in ogni<br />

circostanza la difese e la protesse a prescindere da eventuali colpevolezze;<br />

nel maggio del 1986 addirittura la rivalutò allorché decise di<br />

consacrare in San Pietro, con una solenne cerimonia, 74 nuovi sacerdoti,<br />

31 dei quali appartenenti proprio alla prelatura dell’Opus Dei.<br />

Non si vergognava proprio di niente!<br />

La cerimonia di consacrazione di 74 sacerdoti.<br />

~ 115 ~


PADRE PIO<br />

Il giornalista Mario Guarino, dopo una<br />

lunga e minuziosa indagine tutta documentata<br />

sulla vita del frate di Pietrelcina, nel 1999 ha<br />

pubblicato il libro Santo impostore – Controstoria<br />

di padre Pio dal quale traggo un breve<br />

riassunto.<br />

Padre Pio, al secolo Francesco Forgione,<br />

nato a Pietrelcina (Benevento) nel 1887, è stato<br />

uno dei più grandi marpioni clericali che la<br />

Chiesa abbia annoverato nei secoli.<br />

Indisciplinato, ribelle, furbacchione ed isterico,<br />

fin da giovane usò vari stratagemmi ed inganni<br />

per ridurre al minimo la sua preparazione al<br />

sacerdozio tanto da farsi esonerare agli esami di<br />

ammissione al corso di teologia; in seguito,<br />

durante la sua permanenza nei vari conventi di<br />

Morcone, Pianisi, Serracapriola, Montefusco e<br />

S.Maria a Monte, non sopportando la rigida vita<br />

monastica, usava fingersi gravemente ammalato<br />

(andava in estasi, aveva visioni, si autoflagellava)<br />

per fare ritorno alla propria casa natale dove, per incanto, gli<br />

scomparivano tutti i mali (psicosomatici). Poi tornava in convento e di<br />

nuovo a casa (per 6 anni consecutivi) tanto che fra i colleghi serpeggiava<br />

lo scontento a causa dei continui privilegi riservatigli. Nel frattempo<br />

diceva di essere assediato da fenomeni soprannaturali, aveva apparizioni<br />

angeliche, parlava con Dio, con Gesù e con la Madonna ma, più spesso,<br />

aveva a che fare con Satana che gli appariva sotto varie forme e col quale<br />

ingaggiava furibonde risse dalle quali usciva malconcio, sanguinante, ma<br />

vittorioso. Sovente era soggetto anche ad incontrollati attacchi isterici.<br />

Il 18 luglio 1909 divenne diacono e il 10 agosto<br />

1910, a soli 23 anni, fu nominato sacerdote dopo aver<br />

ottenuto una dispensa speciale sempre per motivi di<br />

salute (sebbene il regolamento prevedesse che l’ordinazione<br />

non potesse avvenire prima dei 24 anni).<br />

Poco dopo tornò nel suo paese natale e, mentre era<br />

assorto in contemplazione, gli comparvero per opera<br />

divina le famose stigmate, ma subito dopo scomparvero<br />

per poi riapparire in forma invisibile (!?). Così la gente<br />

~ 116 ~ Padre Pio da giovane.


del posto cominciò a considerarlo un Santo e ad attribuirgli anche dei<br />

miracoli.<br />

Nel novembre del 1915 fu chiamato a prestare il servizio militare, ma<br />

ottenne una licenza di convalescenza di un anno per motivi di salute.<br />

Così ricominciò a fare la spola fra casa e convento poi, nell’estate del<br />

1916, chiese di essere trasferito nello sperduto eremo di Santa Maria delle<br />

Grazie a San Giovanni Rotondo, sul Gargano; qui ricominciò ad avere<br />

visioni e riprese la sua feroce<br />

lotta contro il Demonio, ma nel<br />

dicembre dello stesso anno fu<br />

richiamato alle armi poiché stava<br />

infuriando la prima guerra<br />

mondiale. Siccome non aveva<br />

nessuna intenzione di servire la<br />

patria, mentre gli altri giovani<br />

frati del convento erano tutti<br />

arruolati al fronte, si finse di<br />

nuovo gravemente ammalato,<br />

così ebbe altre due licenze di Il convento nei primi anni del secolo scorso.<br />

convalescenza poi, con qualche<br />

altra energica raccomandazione, il 16 marzo 1918 fu definitivamente<br />

esonerato dal servizio militare sebbene a parole si fosse espresso a favore<br />

della guerra. Ecco le sue dichiarazioni: «…noi siamo tutti chiamati a<br />

compiere il penoso dovere rappresentato dalla guerra...dobbiamo fare tutti<br />

il nostro dovere...dobbiamo cooperare al bene comune e renderci propizia<br />

la misericordia del Signore…».<br />

Il 1918 fu l’anno più sensazionale per padre Pio poiché, secondo il<br />

racconto da lui stesso fatto ad un proprio<br />

superiore, il 5 agosto gli apparve un<br />

personaggio celeste che gli trafisse l’anima<br />

con una lunga lamina infuocata; ciò gli<br />

provocò un acutissimo dolore che durò due<br />

giorni, ma non era finita perché il 20 settembre<br />

fu sorpreso da un torpore simile ad un dolce<br />

sonno durante il quale gli apparve un<br />

personaggio simile al primo ma con mani,<br />

piedi e costato che gli grondavano sangue.<br />

Quando si svegliò dal torpore si accorse di<br />

avere anch’esso mani, piedi e costato traforati<br />

e sanguinanti: erano le stigmate.<br />

Padre Pio con le stigmate.<br />

~ 117 ~


La notizia si diffuse, così dai paesi vicini cominciò ad accorrere gente<br />

ed iniziò un continuo viavai di persone desiderose di vedere il frate<br />

“prodigio”; accorse al convento anche il medico di fiducia dei cappuccini<br />

nonché sindaco di San Giovanni Rotondo, dottor Angelo Merla il quale,<br />

dopo aver esaminato le mani del frate, formulò una diagnosi sospesa fra<br />

medicina e magia: “fenomeno criptogenetico”. La notizia si propagò in<br />

tutta Italia dando il via ad un crescente flusso di pellegrini desiderosi di<br />

incontrarsi con il frate stigmatizzato.<br />

Nel maggio 1919 i responsabili dell’Ordine dei cappuccini, anche per<br />

sedare sospetti e polemiche, ordinarono che le piaghe sul corpo di padre<br />

Pio venissero sottoposte ad un più attento esame medico; la visita fu<br />

affidata al primario dell’ospedale di Barletta professor Luigi Romanelli il<br />

quale concluse: «Per me queste ferite non sono classificabili fra le ferite<br />

comuni, sia che siano d’origine infetta, sia che siano traumatiche». Una<br />

diagnosi evasiva che venne arbitrariamente interpretata come un sigillo<br />

scientifico ad un evento “miracoloso”.<br />

La sensazionale notizia si diffuse rapidamente oltre che in Italia anche<br />

all’estero per mezzo dei giornali, uno dei quali, Il Giornale d’Italia del<br />

01/06/1919, riportò anche l’evento che il frate stigmatizzato aveva<br />

compiuto un miracolo: il 30 maggio si era recato al convento un soldato<br />

ferito gravemente ad un piede e giudicato dai medici incurabile; padre Pio<br />

lo benedisse con la mano e, istantaneamente, il milite si trovò guarito.<br />

Letta la notizia sul giornale, il medico napoletano<br />

Vincenzo Tangaro si recò al convento in forma<br />

privata, si incontrò con padre Pio ed ebbe cura di<br />

osservare le mani e la cella del frate. Tornato a Napoli,<br />

pubblicò un articolo su Il Mattino dove scrisse: «Le<br />

stigmate sono superficiali e presentano un alone del<br />

colore caratteristico della tintura di iodio….nella<br />

cella ho notato una bottiglia di acido fenico<br />

commerciale nero che, secondo il padre guardiano,<br />

padre Pio userebbe per attutire, a scopo di umiltà, il<br />

suo odore di santità».<br />

Intanto a Santa Maria delle Grazie la situazione<br />

stava degenerando nell’isteria collettiva: gente accalcata<br />

in lunghe file per potersi confessare col frate,<br />

La mano di Padre Pio. con attese che duravano anche più giorni, fedeli che<br />

entravano nel convento scavalcando le finestre, malati<br />

e storpi che si arrampicavano fino all’eremo per implorare la grazia…<br />

C’era chi sosteneva di essere stato miracolato, malati che si dicevano<br />

~ 118 ~


guariti, moribondi che si dichiaravano rinati, torme di fedeli in trance al<br />

cospetto di quel santo cappuccino che veniva accreditato capace di fare<br />

miracoli a ripetizione.<br />

Tutto questo, oltre a creare problemi di ordine pubblico, contrastava<br />

nettamente con la dottrina monastica pertanto il Sant’Uffizio, dietro<br />

ordine del Vaticano il quale aveva cominciato ad avversare il frate<br />

ritenendolo una specie di stregone pagano, lo fece visitare in più<br />

circostanze da illustri medici; ecco le diagnosi: nel luglio 1919 il<br />

professor Amico Bignami, luminare di patologia medica all’Università di<br />

Roma, a proposito delle stigmate scrisse: «…possiamo pensare che le<br />

lesioni descritte siano cominciate come prodotti patologici (necrosi<br />

multipla della cute) e siano state completate, forse incoscientemente per<br />

un fenomeno di suggestione, con un mezzo chimico, per esempio tintura<br />

di iodio». Nell’aprile 1920 padre Agostino Gemelli, medico e psicologo,<br />

fondatore delle Università cattoliche di Milano e Roma, scrisse: «Padre<br />

Pio ha tutte le caratteristiche somatiche dell’isterico e dello<br />

psicopatico….le ferite che ha sul corpo con carattere distruttivo dei<br />

tessuti, sono tipiche della patologia isterica…un ammalato si procura le<br />

lesioni da sé…». Il 3 luglio del 1922 monsignor Pasquale Gagliardi, dopo<br />

aver visitato il frate, riferì direttamente a papa Pio 11° che, secondo lui, le<br />

stigmate erano provocate da tintura di iodio e acido nitrico¹.<br />

Ma nonostante questi verdetti, il fanatismo religioso e la credulità<br />

popolare avevano già preso il sopravvento pertanto, al convento,<br />

aumentava sempre più il via vai di pellegrini devoti a padre Pio; la fede in<br />

Dio era come soppiantata dall’idolatria per il frate santo e iniziava un<br />

commercio illegale di oggetti a lui appartenenti: bende sanguinolente<br />

delle presunte stigmate, pezzi del suo saio, pezzi del cordone ecc.;<br />

aumentava anche, in maniera vertiginosa, l’afflusso di denaro che i fedeli<br />

da tutta Italia e dall’estero inviavano al Santone a scopo propiziatorio.<br />

Tutto questo aveva poco a che fare con l’ordine, il raccoglimento e la<br />

riservatezza della vita francescana in un convento di clausura, ma padre<br />

Pio si sentiva già un personaggio famoso e, come ogni capo carismatico<br />

che si rispetti, organizzò intorno a sé una ristretta cerchia di fedelissimi<br />

_____________<br />

¹ Che padre Pio fosse un autentico imbroglione fu confermato anche da uno dei suoi<br />

fedelissimi, Francesco Morcaldi il quale, il 21 maggio del 1963 nell’ambito di un<br />

processo per diffamazione, confessò in tribunale a Roma che le stigmate del frate erano da<br />

lui stesso provocate con acido nitrico e acqua di colonia. Inoltre anche l’illustre psichiatra<br />

Luigi Cancrini, negli anni ’60, firmò una perizia su padre Pio definendolo «persona con<br />

gravi disturbi della personalità».<br />

~ 119 ~


e loschi personaggi fra i quali il gerarca fascista<br />

Francesco Morcaldi e l’avventuriero senza<br />

scrupoli Emanuele Brunatto. Costoro coadiuvarono<br />

il frate durante tutta la sua lunga<br />

carriera.<br />

Tutta questa notorietà del frate e quello che<br />

Padre Pio con Morcaldi.<br />

ruotava intorno al convento di Santa Maria<br />

delle Grazie creò del malumore e delle critiche da<br />

parte di un nutrito gruppo di cittadini di San<br />

Giovanni Rotondo i quali inviarono un esposto<br />

presso il questore di Foggia per lamentare il<br />

mercimonio paganeggiante sorto intorno al<br />

convento e per denunciare quella che definivano<br />

una truffa ai danni della povera gente credulona.<br />

Anche l’arcivescovo di Manfredonia, monsignor<br />

Pasquale Gagliardi, considerato il più acerrimo<br />

avversario di padre Pio, denunciò al Vaticano i<br />

traffici illegali che giravano intorno all’eremo che<br />

ormai, più che un convento, aveva assunto<br />

l’aspetto di un mercato nell’ora di punta.<br />

Stando così le cose il Sant’Uffizio scrisse al Emanuele Brunatto.<br />

frate di Pietrelcina severi richiami all’ordine,<br />

all’obbedienza e al rigore (nel giugno 1922, il 31 maggio 1923 e il 24<br />

luglio 1924), inoltre invitò i suoi fedeli a non idolatrarlo perché costui<br />

non aveva niente di miracoloso, ma al convento continuò tutto come<br />

prima; allora venne ordinato al frate di trasferirsi in un monastero presso<br />

Ancona, ma ci fu un’energica protesta dei suoi fedeli capeggiati dai fidi<br />

Brunatto e Morcaldi (quest’ultimo, nel frattempo, era diventato podestà<br />

del Comune di San Giovanni Rotondo) e, anche questa volta, non ci<br />

furono cambiamenti.<br />

Così padre Pio iniziò una battaglia a suon di ricatti contro i suoi<br />

agguerriti avversari foggiani e di Manfredonia e anche contro il Vaticano<br />

stesso che, secondo lui, non faceva nulla per metterli a tacere. Anche il<br />

gruppo di cittadini di San Giovanni Rotondo continuava a denunciare le<br />

malefatte che venivano perpetrate al convento; allora i fidi Morcaldi e<br />

Brunatto iniziarono un sapiente lavoro di spionaggio e ricatti verso i suoi<br />

avversari, ma non riuscirono a calmare le acque.<br />

Nel frattempo Santa Maria delle Grazie divenne sempre più meta di<br />

pellegrinaggio sfrenato dove vorticava un tumultuoso e incontrollato<br />

fiume di denaro; padre Pio fu attorniato da “pie donne” che dormivano<br />

~ 120 ~


nel convento e circolava la voce che usasse anche profumarsi….<br />

Pressato ancora dal clero di Manfredonia e da quello foggiano, il<br />

Sant’Uffizio decise di porre fine a quella che sembrava una guerra fra<br />

bande rivali e, nell’aprile 1928, inviò monsignor Giuseppe Bruno al<br />

convento per un’accurata ispezione; la relazione del clericale fu<br />

impressionante: «…al convento di Santa Maria delle Grazie regna un<br />

grave disordine morale: corruzione, ruberie, ricatti, simonia, peccati<br />

della carne, odi e vendette…». Nel verbale si leggeva anche che padre<br />

Pio aveva rapporti sessuali un paio di volte alla settimana «Bis<br />

hebdomada copulabat cum muliebre».<br />

A questo punto (marzo 1929) il frate di Pietrelcina fu nuovamente<br />

sollecitato dal Sant’Uffizio a trasferirsi, ma il provvedimento venne<br />

sospeso a causa di una nuova protesta inscenata dai fedeli; allora il<br />

Sant’Uffizio, accertato che le cose al convento non erano cambiate, nel<br />

maggio 1931 ordinò all’indisciplinato frate di cessare ogni attività con i<br />

fedeli compresa la celebrazione della messa, gli fu più volte imposto il<br />

trasferimento in altro convento, ma ciò rimase senza esito, fu osteggiato e<br />

bollato per “impostore e indemoniato”. Queste restrizioni, in parte non<br />

rispettate, durarono poco perché i fidi Brunatto e Morcaldi passarono al<br />

contrattacco e cominciarono a ricattare più energicamente il Vaticano,<br />

prima con l’Operazione candelabri (1931) con la quale minacciarono di<br />

pubblicare un fascicolo dove erano documentati i misfatti del clero<br />

foggiano e la connivente passività del Vaticano, poi (1932) minacciando<br />

di pubblicare il dossier scandalistico Gli anticristo nella Chiesa di Cristo<br />

contro le gerarchie Vaticane.<br />

Questi ricatti ebbero l’esito sperato e nel 1933 padre Pio fu pian piano<br />

riabilitato a svolgere le sue funzioni sacerdotali, ma in maniera<br />

parsimoniosa e senza platealità. Però la situazione all’esterno e all’interno<br />

del convento tornò ad essere la negazione dei dettami francescani e il<br />

Vaticano, ormai sotto ricatto, da allora in avanti si limitò a rivolgergli<br />

semplici richiami e ammonimenti periodici.<br />

Così il Santo di Pietrelcina, in barba alle restrizioni impostegli, a metà<br />

degli anni ´30 sfrecciava per le strade di San Giovanni Rotondo a bordo<br />

di una Balilla grigia, alla ricerca dei terreni sui quali edificare un<br />

imponente ospedale non lontano dal convento. I lavori iniziarono nel<br />

1941 dopo che l’avventuriero Brunatto ebbe racimolato 300 milioni di<br />

lire (155.000 euro), parte di padre Pio e parte suoi, ricevuti forse per aver<br />

partecipato attivamente come collaborazionista dei nazisti al governo di<br />

Vicky (per questo reato fu condannato e imprigionato a Marsiglia). Nel<br />

1943 altri 250 milioni di lire (129.000 euro) furono stanziati dall’Unrra<br />

~ 121 ~


(futura Onu) per finanziare<br />

l’ospedale che era già in<br />

costruzione.<br />

Nell’immediato dopoguerra<br />

l’afflusso di pellegrini al<br />

convento di Santa Maria delle<br />

Grazie era aumentato a tal<br />

punto che nei dintorni di questo<br />

Il convento nei primi anni '50.<br />

sorsero numerose costruzioni,<br />

alberghi, ristoranti, negozi ed<br />

altro; padre Pio non aveva certo diminuito la sua notorietà ed appariva<br />

sempre più come un frate showman, celebrava, confessava,<br />

sermoneggiava, dispensava miracoli e spesso appariva platealmente<br />

ieratico, a volte anche iracondo e autoritario; non gli mancava nemmeno<br />

l’intolleranza specialmente verso le donne che entravano in chiesa con le<br />

gonne corte fino al ginocchio. Questo suo finto perbenismo lo rendeva<br />

estremamente ipocrita in quanto la sua vita era costellata da<br />

comportamenti nettamente contrari alla buona morale e al buon costume.<br />

Il 5 maggio 1956 fu inaugurato<br />

l’ospedale che venne denominato<br />

Casa sollievo della sofferenza ed<br />

il frate chiese ed ottenne da papa<br />

Pio 12° che tutto quanto fosse<br />

affidato alla congregazione Tof di<br />

Santa Maria delle Grazie della<br />

quale egli stesso risultava amministratore.<br />

Così poteva mano- Il grandioso ospedale di Padre Pio.<br />

vrare questo immenso patrimonio<br />

senza esserne proprietario di fatto (era così stato raggirato l’ostacolo del<br />

voto di povertà che fa ogni frate). Il nuovo ospedale divenne subito<br />

miracoloso perché portò al convento<br />

nuovo afflusso di pellegrini e con<br />

loro nuovo denaro e nuove donazioni,<br />

lasciti, contributi e offerte di<br />

ogni tipo; e padre Pio divenne<br />

sempre più famoso, venerato ed<br />

osannato.<br />

Nel 1959 venne realizzata anche<br />

una nuova e più grande chiesa di<br />

fianco a quella esistente.<br />

La vecchia chiesa (a sinistra) e la nuova.<br />

~ 122 ~


Alla fine degli anni ´50 il frate miracoloso fu coinvolto, anche se<br />

marginalmente, in un nuovo scandalo, quello del bancarottiere<br />

Giambattista Giuffrè, per questo motivo, ed anche perché pressato dai<br />

superiori cappuccini, il 30 luglio 1960 il nuovo pontefice Giovanni 23°,<br />

che non credeva affatto nella santità del frate, mandò monsignor Carlo<br />

Maccari nel convento di Santa Maria delle Grazie per una nuova<br />

ispezione. Secondo il resoconto del prelato la situazione al convento di<br />

padre Pio era anche peggiore di quella denunciata da monsignor Bruno<br />

nel 1928: l’esterno dell’eremo aveva assunto aspetti intollerabili per<br />

platealità ed estensione, c’era un sordido commercio di pezzuole<br />

insanguinate spacciate per frammenti di bende delle stigmate del Santo<br />

(pezzetti di stoffa imbevuti di sangue di pollo), i frati andavano tutti a<br />

giro in auto ed avevano iniziato numerose e spericolate operazioni<br />

immobiliari nel circondario. All’interno del convento si combattevano<br />

continue lotte intestine, contrasti e scontri fra frati, ricatti e vendette;<br />

inoltre stazionavano perennemente gruppi di devote…<br />

Consapevole della gravità dei fatti narrati nella relazione del Maccari,<br />

padre Pio cercò di ammansire la Santa Sede e redasse un testamento dove<br />

lasciava tutti i suoi beni, compreso l’ospedale,<br />

al Vaticano; inoltre il fido Brunatto cercò di<br />

intimidire i vertici della Chiesa di Roma con<br />

minacce e ricatti, ma tutto questo non bastò,<br />

infatti il Sant’Uffizio impartì una solenne<br />

punizione all’indisciplinato frate e nel<br />

gennaio 1961 gli proibì perentoriamente di<br />

celebrare matrimoni, battesimi, avere liberi<br />

contatti con i fedeli, confessare determinate<br />

persone, intrattenersi da solo con donne nel<br />

convento, impiegare più di mezz’ora per<br />

celebrare la messa e trattenere i penitenti in<br />

confessionale per più di 3 minuti. Inoltre il<br />

convento passò alle dirette dipendenze del<br />

Sant’Uffizio, padre Pio fu estromesso da<br />

superiore e venne nominato al suo posto<br />

padre Rosario Aliminusa.<br />

Oltre a questo la Santa Sede si appropriò<br />

giuridicamente di tutti i beni del frate Padre Pio nel proprio confessionale.<br />

compreso l’ospedale; a questo punto (1962)<br />

l’avventuriero Brunatto passò al contrattacco e presentò nientemeno che<br />

all’Onu un dossier col quale denunciava che i diritti e la dignità del<br />

~ 123 ~


cappuccino erano stati offesi e umiliati.<br />

Nel giugno 1963 morì papa Giovanni 23° e salì al trono Paolo 6°;<br />

questi, più pragmatico e meno fiscale del precedente, decise di chiudere il<br />

contenzioso facendo firmare a padre Pio un testamento (maggio 1964) nel<br />

quale nominava la Santa Sede erede universale di tutti i suoi beni mobili<br />

ed immobili; il frate firmò anche una dichiarazione pubblica, riportata<br />

anche sui giornali, nella quale era scritto: «…contrariamente a ciò che si<br />

legge sulla stampa, affermo di non subire costrizione e persecuzione<br />

dalle autorità ecclesiastiche...trovo nei miei superiori comprensione,<br />

conforto e protezione…godo di libertà nel mio ministero né so di avere<br />

nemici e persecutori…». Si chiudeva così una lunga diatriba durata oltre<br />

40 anni e dalla quale uscivano vittoriosi sia il Vaticano per l’eredità<br />

ricevuta, che il frate di Pietrelcina per la grande fama acquisita.<br />

Negli ultimi anni di vita padre Pio ebbe parecchi acciacchi e malanni<br />

e ogni volta che si ristabiliva diceva di essere stato a sua volta miracolato.<br />

Morì il 23 settembre 1968 e subito dopo il decesso si sparse la voce che<br />

gli erano scomparse, per miracolo, le stigmate; il corpo fu esposto al<br />

pubblico per 4 giorni con alle mani dei mezzi guanti di lana e ai piedi le<br />

calze.<br />

Molti pensavano che con la morte del frate<br />

miracoloso sarebbero finiti gli scandali al<br />

convento di San Giovanni Rotondo, ma dovettero<br />

ricredersi, infatti a metà degli anni ´90 il<br />

supermanager della Casa sollievo della sofferenza,<br />

monsignor Riccardo Ruotolo, fu accusato<br />

dalla magistratura italiana di falso e truffa insieme<br />

ad altri 7 importanti personaggi del posto, avendo<br />

costruito il poliambulatorio Casa del pellegrino<br />

infermo in zona boschiva quindi in violazione<br />

delle norme urbanistiche. Il 13/03/1995 ci fu la<br />

sentenza e monsignor Ruotolo se la cavò con una<br />

semplice ammenda di 35 milioni di lire (18.000<br />

euro). Uno scandalo nello scandalo!<br />

Ma non è finita perché, sempre negli anni ´90,<br />

la Corte dei Conti rilevò una truffa perpetrata fra<br />

Mons. Riccardo Ruotolo. l’Ospedale di padre Pio e la Regione Puglia:<br />

quest’ultima infatti rimborsava sempre in ritardo<br />

all’Ospedale i soldi delle prestazioni effettuate in convenzione con il<br />

Servizio Sanitario Nazionale, facendo scattare interessi per 24 miliardi<br />

~ 124 ~


di lire (12.400.000 euro). Dopo un lungo contenzioso il 15 aprile 1999 fu<br />

trovato un accordo: l’Ospedale fece un energico sconto alla Regione e in<br />

cambio ottenne la parificazione alle Aziende Ospedaliere del Servizio<br />

Pubblico con tutti i benefici contributivi del caso.<br />

In questi ultimi anni l’eremo di San Giovanni Rotondo si è<br />

ulteriormente ampliato: nel 2004 è stata inaugurata una nuova grandiosa<br />

chiesa in stile moderno in grado di contenere oltre 7.000 persone, sono<br />

sorte scuole di vario tipo, ambulatori, nuovi ospedali, negozi, minimarket,<br />

residenze varie ed altro ancora (tutto privato naturalmente). In tutto ciò<br />

che viene venduto vi è l’immagine di padre Pio.<br />

Il complesso di San Giovanni Rotondo come si presenta oggi: in alto la nuova imponente<br />

chiesa, al centro le altre due chiese ed in basso l'ospedale.<br />

Oggi il santuario è visitato da 7-8 milioni di persone l’anno ed ha un<br />

giro di affari di 500 milioni di euro molti dei quali finiscono nelle casse<br />

vaticane; per questo motivo papa Giovanni Paolo 2°, illustre devoto di<br />

padre Pio, il 2 maggio 1999 lo beatificò e il 16 giugno 2002, a tempo di<br />

record, lo santificò (nonostante che il Sant’Uffizio non abbia mai<br />

~ 125 ~


evocato la condanna di impostore). Ciò rappresenta un omaggio<br />

postumo doveroso, da parte di Santa Romana Chiesa, verso un frate<br />

che è ormai un marchio dell’industria vaticana delle anime. Una<br />

contraddizione che solo la biblica ipocrisia e l’opportunismo senza<br />

scrupoli della Santa Sede sono in grado di sopportare grazie ad un<br />

fatturato milionario.<br />

La Chiesa di Roma, ridotta ad una vera e propria “industria degli<br />

ingenui e creduloni”, è ormai votata al Dio denaro e dunque il<br />

business le ha consentito di trasformare un impostore in un santo.<br />

Del resto il solo vero miracolo del frate con le stigmate fantasma è<br />

stato ed è quello affaristico: un giro di denaro enorme con le<br />

diramazioni più impensabili, il cui epicentro è San Giovanni Rotondo<br />

e la regia è in Vaticano; tutt’intorno, un corollario di intrighi,<br />

maneggi e scandali.<br />

******<br />

Sul settimanale cattolico Famiglia Cristiana n° 17 del 27 aprile del<br />

2008 è apparsa la biografia molto concisa di padre Pio. Ne riporto qui di<br />

seguito i fatti più importanti (trascritti alla lettera) e, sebbene non sia<br />

spiegato il motivo di certe prese di posizione da parte del Sant’Uffizio,<br />

sono sufficienti a confermare che gli avvenimenti descritti dal giornalista<br />

Mario Guarino, e da me riassunti, non sono frutto di fantasia o<br />

maldicenza, ma rispecchiano la realtà dei fatti:<br />

1909 - In primavera torna a Pietrelcina per motivi di salute, che lo<br />

costringeranno più volte a fare rientro nella sua casa nativa fino al<br />

febbraio 1916….<br />

1910 - Il 22 gennaio scrive al padre provinciale, pregandolo di chiedere<br />

alla Santa Sede la dispensa per anticipare l’ordinazione sacerdotale, che<br />

il 1° luglio successivo verrà concessa dalla Sacra Congregazione per i<br />

religiosi….L’8 settembre appaiono per la prima volta le stimmate;<br />

successivamente continuerà a sentire episodicamente l’acutissimo dolore<br />

delle piaghe, ma senza manifestazioni esterne.<br />

1912 - Il 23 agosto sente il cuore come trapassato da un dardo di fuoco.<br />

1915 - Il 6 novembre è chiamato alle armi, ma per motivi di salute<br />

ottiene, il 18 dicembre, la licenza di convalescenza di un anno.<br />

~ 126 ~


1916 - Il 18 dicembre rientra al corpo militare di Napoli, ricevendo, il 30<br />

dicembre, una nuova licenza di sei mesi.<br />

1917 - Il 4 settembre viene dichiarato idoneo al servizio militare, ma il 5<br />

novembre ottiene altri quattro mesi di convalescenza.<br />

1918 - Il 16 marzo ottiene il definitivo esonero dal servizio militare. Il 5<br />

agosto un personaggio celeste lo trafigge nell’anima: è il fenomeno della<br />

trasverberazione, che dura fino al mattino del 7 agosto. Il 20 settembre il<br />

medesimo personaggio gli appare con mani, piedi e costato sanguinanti:<br />

subito dopo, anche Padre Pio si ritrova sul corpo le stimmate della<br />

passione di Cristo.<br />

1919 - Il 9 maggio un giornale pubblica la prima notizia relativa alle<br />

stimmate di Padre Pio. Fra maggio e ottobre il cappuccino viene<br />

separatamente visitato dai medici Luigi Romanelli, Amico Bignami e<br />

Giorgio Festa, che esprimono pareri contrastanti tra loro.<br />

1920 - Il 18 aprile giunge a San Giovanni Rotondo padre Agostino<br />

Gemelli, che però non è autorizzato a vedere le stimmate. Ciononostante,<br />

il giorno dopo scrive un rapporto per il Sant’Uffizio, dando un giudizio<br />

negativo sul frate.<br />

1922 - Il 2 giugno il Sant’Uffizio chiede al ministro generale dei<br />

Cappuccini di mettere ordine nel convento di San Giovanni Rotondo e<br />

di “stare in osservazione” intorno a Padre Pio, al quale viene vietata<br />

qualsiasi relazione, anche epistolare, con padre Benedetto.<br />

1923 - Il 31 maggio il Sant’Uffizio afferma “non constare della<br />

soprannaturalità dei fatti attribuiti a Padre Pio ed esorta i fedeli a<br />

conformarsi nel loro modo di agire a questa dichiarazione”. Fra luglio e<br />

agosto la voce che Padre Pio verrà spostato in un altro convento spinge i<br />

fedeli a organizzare contestazioni, tanto da costringere il Sant’Uffizio a<br />

differire il provvedimento.<br />

1924 - Il 24 luglio di quest’anno un provvedimento emanato dal<br />

Sant’Uffizio ammonisce i fedeli “di astenersi dal mantenere qualunque<br />

relazione, sia pure epistolare, a scopo di devozione con Padre Pio”.<br />

1929 - Il 13 marzo il Sant’Uffizio sollecita nuovamente il trasferimento di<br />

~ 127 ~


Padre Pio. Il 15 aprile successivo, in seguito alle proteste inscenate dai<br />

fedeli, il provvedimento in questione viene sospeso.<br />

1931 - Il 13 maggio il Sant’Uffizio ordina che Padre Pio, a partire<br />

dall’11 giugno, non celebri più la Santa Messa in pubblico, e<br />

contemporaneamente smetta di confessare i fedeli.<br />

1933 – Il 16 luglio Padre Pio viene autorizzato a celebrare nuovamente<br />

dinanzi ai fedeli.<br />

1960 – Dal 30 luglio al 17 settembre ha luogo la Visita apostolica di<br />

monsignor Carlo Maccari, per disposizione del Sant’Uffizio. Il 5<br />

novembre Maccari consegna al Sant’Uffizio il frutto di tale lavoro: una<br />

relazione di 208 pagine, più due cartelle di documenti.<br />

1961 – Il 31 gennaio il Sant’Uffizio emana una serie di provvedimenti nei<br />

riguardi di Padre Pio, fra cui il divieto di ricevere donne da solo nel<br />

parlatorio del convento.<br />

1964 – Il 30 gennaio il cardinale Ottaviani, responsabile del<br />

Sant’Uffizio, comunica ai Superiori dei Cappuccini che Paolo VI ha<br />

disposto “che Padre Pio svolga il suo ministero in piena libertà”. L’11<br />

maggio Padre Pio firma il testamento con cui nomina la Santa Sede<br />

erede di ogni sua proprietà.<br />

1983 – Il 20 marzo, dopo un intervento personale di Giovanni Paolo II<br />

per sbloccare le perplessità all’interno del Sant’Uffizio, viene aperto il<br />

processo diocesano sulla vita e le virtù di Padre Pio, che si concluderà il<br />

21 gennaio 1990.<br />

1997 – Il 18 dicembre papa Wojtyla firma il decreto sulle virtù eroiche di<br />

Padre Pio, dichiarandolo venerabile.<br />

1999 – Il 2 maggio Padre Pio viene proclamato beato.<br />

2002 – Il 16 giugno Padre Pio viene proclamato santo.<br />

******<br />

~ 128 ~


CONNIVENZA ED APPOGGIO AI GOVERNI<br />

FASCISTI E NAZISTI DI TUTTO IL MONDO<br />

«Il Vaticano era a conoscenza degli atroci<br />

crimini perpetrati dai nazisti durante la 2°<br />

guerra mondiale compresi quelli avvenuti nei<br />

campi di sterminio, ma ha sempre finto di<br />

non sapere». A svelare questa notizia è stato<br />

un documento del 1947 del Dipartimento di<br />

Stato Americano il quale aggiunge che<br />

nell’immediato dopoguerra il Vaticano, con a<br />

capo papa Pio 12° (Eugenio Pacelli), diede<br />

protezione dentro le proprie mura a molti<br />

criminali nazisti e fascisti responsabili di atroci<br />

delitti. La Santa Sede mise in piedi una vera e<br />

propria organizzazione con ramificazioni in<br />

altri continenti, denominata Odessa e capeggiata<br />

dal vescovo austriaco Alois Hudal<br />

con lo scopo di portare all’estero i capitali<br />

Papa Pio 12°<br />

trafugati alle vittime dell’Olocausto e di far<br />

fuggire verso l’America Latina ed in particolar<br />

modo verso l’Argentina governata dal dittatore filofascista Juan Peron, i<br />

rifugiati hitleriani fornendo loro false carte di identità della Croce Rossa<br />

Internazionale e documenti della Caritas. Fra il 1947 e il 1952 riuscirono<br />

così ad espatriare migliaia di gerarchi nazisti fra i quali anche molti<br />

criminali di guerra; ecco alcuni nomi passati alla storia:<br />

- Franz Stangl, ufficiale delle SS e comandante<br />

del campo di sterminio di Sobibor e successivamente<br />

di quello di Treblinka, fu ritenuto responsabile dello<br />

sterminio di 900.000 persone; riuscì ad espatriare<br />

prima in Siria con un passaporto diplomatico della<br />

Croce Rossa fornitogli dal vescovo Hudal, poi in<br />

Brasile;<br />

- Gustav Wagner, braccio destro di Stangl al<br />

campo di concentramento di Sobibor, fu soprannominato<br />

“Lupo” per il suo sadismo ed efferatezza<br />

dimostrata nei confronti dei reclusi che uccideva con<br />

le proprie mani; anch’esso fuggì in Brasile con<br />

l’aiuto di Hudal;<br />

~ 129 ~<br />

Gustav Wagner.


- Walter Rauff, feroce criminale capo delle SS del Norditalia, fu<br />

l’ideatore dei cosiddetti “camion della morte” (i gas di scarico degli<br />

automezzi erano convogliati all’interno del vano passeggeri stracolmo di<br />

deportati) per mezzo dei quali furono sterminati dai 100.000 ai 150.000<br />

prigionieri. Fu anche ritenuto responsabile della deportazione di centinaia<br />

di civili milanesi verso i campi di sterminio poi, nell’immediato<br />

dopoguerra, agì per conto dei servizi segreti americani sotto la copertura<br />

di un’organizzazione di aiuto ai rifugiati gestita dal Vaticano; così dal<br />

1945 al 1949 fece espatriare clandestinamente verso<br />

asili sicuri oltre 5.000 fra agenti della Gestapo ed<br />

SS, poi egli stesso si rifugiò in Cile;<br />

- Adolf Eichmann, esperto di questioni ebraiche,<br />

fu il responsabile e coordinatore delle deportazioni<br />

di massa di migliaia di Ebrei verso il lager di<br />

Auschwitz quindi uno dei principali esecutori<br />

materiali dell’Olocausto; nel 1950 il vescovo Hudal<br />

gli fornì una nuova identità, quella del profugo<br />

croato Richard Klement e lo fece rifugiare a Genova<br />

dove fu nascosto in un monastero sotto il controllo<br />

caritatevole dell’arcivescovo Giuseppe Siri; in<br />

seguito, Eichmann, fuggì in Argentina;<br />

- Alois Brunner, profondo antisemita e assistente<br />

Adolf Eichmann. di Eichmann che lo definì il suo “uomo migliore”,<br />

fu comandante del campo di concentramento di<br />

Drancy; fu accusato di essere il responsabile dello sterminio nelle camere<br />

a gas di oltre 140.000 Ebrei. Autorità vaticane lo fecero fuggire in Siria<br />

sotto falso nome;<br />

- Joseph Mengele, medico ed ufficiale nazista, fu soprannominato<br />

L’Angelo della morte poiché nel campo di concentramento di Auschwitz<br />

sterminò migliaia di Ebrei utilizzandoli come cavie umane per i propri<br />

esperimenti indicibili volti a ricercare il gene per la creazione di una pura<br />

e sacra razza ariana. Con l’avvicinarsi della sconfitta tedesca, Mengele<br />

scappò in Sudamerica sotto falso nome (Gregor Helmut) grazie ad un<br />

passaporto diplomatico gentilmente fornitogli dal Vaticano;<br />

- Ferenc Vajta, criminale di guerra ungherese autore di spietati eccidi<br />

di massa; il Vaticano lo fece espatriare a Bogotà (Colombia), dove<br />

divenne insegnante di economia;<br />

- Erich Priebke, capitano delle SS e braccio destro del comandante<br />

della Gestapo di Roma Kappler, partecipò alla pianificazione e<br />

realizzazione della strage delle Fosse Ardeatine a Roma dove vennero<br />

~ 130 ~


fucilate 335 persone, in gran parte civili ed Ebrei, come atto di<br />

rappresaglia a seguito dell’uccisione di 33 soldati tedeschi da parte dei<br />

partigiani; a fine guerra si imbarcò a Genova diretto in Argentina con un<br />

passaporto della Croce Rossa Internazionale fornitogli da esponenti<br />

clericali;<br />

- Klaus Barbie, ufficiale tedesco soprannominato Il<br />

boia di Lione fu comandante della Gestapo nella città<br />

francese e si distinse per la deportazione di centinaia di<br />

Ebrei nei campi di sterminio nazisti e per le torture e<br />

soppressioni di altrettanti patrioti francesi. Nel 1951<br />

s’imbarcò per l’Argentina (dopo aver assunto il nome<br />

di Klaus Altman) con l’aiuto di autorità clericali che gli<br />

fornirono un permesso di espatrio rilasciato dalla Croce<br />

Rossa Internazionale; da qui andò in Bolivia dove<br />

collaborò per molti anni con i governi dittatoriali più<br />

sanguinari che quel Paese avesse mai conosciuto;<br />

Klaus Barbie.<br />

- Kops Reinhardt, capo dei Servizi Segreti del Terzo<br />

Reich e responsabile della morte di 800.000 Ebrei, fuggì anch’esso in<br />

Argentina con la protezione di autorità vaticane;<br />

- Ante Pavelic, croato filo nazista, fondatore del movimento<br />

nazionalista croato degli Ustascia che basava la propria ideologia sulla<br />

difesa dell’etnia croata. Nel 1941 divenne capo dello Stato Indipendente<br />

di Croazia e fu calcolato che sotto il suo regime, dal 1941 al 1945,<br />

vennero impiccati, fucilati o bruciati nel lager di Jasenovac oltre 700.000<br />

serbi fra ortodossi, ebrei, zingari e comunisti. Comandante di<br />

quell’infame campo di prigionia, giudicato peggiore di quelli nazisti in<br />

quanto lì i condannati venivano bruciati vivi, fu per un certo tempo il<br />

frate francescano Miroslav Filipovic denominato “Sorella morte” che,<br />

insieme ad altri monaci francescani muniti di mitraglietta, contribuì alla<br />

pulizia etnica della Croazia; tutto questo, naturalmente, sotto il tacito<br />

consenso della Santa Sede che era a conoscenza dei fatti, e degli alti<br />

prelati croati fra i quali l’arcivescovo Alojzi Stepinac. Pavelic nel 1945<br />

riuscì a fuggire con l’aiuto del Vaticano prima in Austria, poi a Roma,<br />

quindi in Argentina;<br />

- Max Simon, comandante della 16° Panzerdivision delle SS, fu il<br />

maggior responsabile dell’infame eccidio di Sant’Anna di Stazzema<br />

(Lucca) del 12/08/1944 dove, durante un rastrellamento nazista, vennero<br />

fucilate e poi bruciate 560 persone innocenti in gran parte bambini, donne<br />

ed anziani. Fu considerato anche corresponsabile della strage di<br />

Marzabotto (Bologna) che avvenne tra il 29 settembre ed il 5 ottobre<br />

~ 131 ~


dello stesso anno, durante la quale vennero trucidati 1830<br />

civili inermi di ogni età. Simon, nell’immediato<br />

dopoguerra fu catturato, processato e condannato<br />

all’ergastolo, ma nel 1954 fu messo in libertà anche per<br />

merito dell’arcivescovo di Colonia Josef Frings.<br />

Altri famigerati criminali sgattaiolati all’estero grazie<br />

all’organizzazione Odessa furono:<br />

- Gerhard Bohne, medico nazista che operò nel<br />

castello di Hartheim come responsabile del programma di Max Simon.<br />

eutanasia per lo sterminio degli handicappati;<br />

- Eduard Roschmann, comandante del campo di<br />

sterminio di Riga in Lettonia dove erano internati migliaia<br />

di Ebrei. La durezza delle condizioni di vita dei detenuti<br />

ed il sadismo delle esecuzioni gli fecero guadagnare il<br />

titolo di “Macellaio di Riga”; sotto il suo comando<br />

vennero trucidati circa 35.000 prigionieri. Fuggì in<br />

Argentina dove assunse il nome di Federico Wegener;<br />

- Joseph Schwammberger, comandante del ghetto di<br />

Neribka in Polonia dove erano internati molti soldati<br />

italiani;<br />

- Hernan Von Alvensleben, responsabile in Polonia<br />

della morte di almeno 80.000 persone;<br />

- Bilanovic Sakic, a lungo responsabile del campo di<br />

concentramento di Jasenovac in Croazia.<br />

Un documento argentino con E tanti altri.<br />

la falsa identità di Roschmann.<br />

Che il Vaticano fosse in combutta con il<br />

nazismo lo si può rilevare anche dal fatto<br />

che il nunzio papale di Berlino era<br />

l’arcivescovo Cesare Orsenigo, notoriamente<br />

antisemita e simpatizzante nazista<br />

poiché in più di un’occasione elogiò il<br />

Führer e partecipò a celebrazioni e<br />

ricorrenze<br />

organizzate<br />

dal regime.<br />

L'arcivescovo Orsenigo celebra il<br />

compleanno di Hitler. Le<br />

celebrazioni, iniziate da papa Pio<br />

12°, si trasformarono in un rituale.<br />

Ma il<br />

Vaticano, prima, durante e dopo il secondo<br />

conflitto mondiale non diede collaborazione<br />

e sostegno solo ai nazisti tedeschi, poiché eb-<br />

Porporati salutano Hitler.<br />

~ 132 ~


Alcuni prelati e ufficiali spagnoli durante la<br />

dittatura franchista.<br />

be ottimi rapporti anche con il<br />

regime fascista spagnolo<br />

guidato dal generale Francisco<br />

Franco, infatti il 1° aprile del<br />

1939 papa Pio 12° inviò un<br />

telegramma al generale Franco<br />

con la propria benedizione poi,<br />

il 16 aprile, gli trasmise un<br />

caloroso radiomessaggio di<br />

complimenti per la vittoria<br />

fascista in Spagna; inoltre nel 1951 fra Vaticano e Spagna venne stipulata<br />

una vera e propria convenzione di amicizia e di aiuto reciproco. Da tener<br />

presente che nell’ottobre 2007 la Chiesa spagnola e quella romana, forse<br />

per nostalgia di quei tempi passati, beatificarono ben 498 fascisti<br />

spagnoli, religiosi e laici che, secondo i vescovi, furono perseguitati<br />

durante la guerra civile spagnola<br />

negli anni 1934-37.<br />

Negli anni ´30 e ´40 la Santa<br />

Sede strinse eccellenti rapporti di<br />

amicizia e collaborazione anche<br />

con il governo fascista portoghese<br />

guidato dal dittatore Antonio<br />

Salazar. Nel 1940, infatti, venne<br />

siglato un concordato che sanciva<br />

una forte cooperazione fra i due<br />

Paesi.<br />

Anche in Italia ci fu una stretta<br />

collusione fra lo Stato Vaticano ed<br />

il regime fascista di Mussolini:<br />

innanzi tutto nel 1929 papa Pio 11°<br />

stipulò un accordo con il governo<br />

italiano guidato dal Duce (Patti Volantino del 1937 con didascalia.<br />

Lateranensi) che stabiliva e proteggeva<br />

i diritti della Chiesa romana e le<br />

concedeva ampi privilegi, in secondo<br />

luogo la Santa Sede non contestò mai i<br />

crimini commessi dal regime fascista<br />

durante tutto il ventennio, si limitò<br />

soltanto a tenere una linea moderata e<br />

neutrale.<br />

11/02/1929 - Mussolini mentre firma i<br />

Patti Lateranensi.<br />

~ 133 ~


A seguito degli avvenimenti<br />

sopra descritti si può concludere<br />

che il Vaticano, durante il<br />

ventesimo secolo, ha contribuito<br />

in maniera determinante<br />

all’instaurazione di interi regimi<br />

totalitari degli anni venti, trenta<br />

e quaranta sostenendoli fin dal<br />

loro inizio. E’ stato un decisivo<br />

sostenitore di Mussolini, Hitler,<br />

Franco e Pavelic ed in particolare<br />

il Duce ed il Führer<br />

salirono al potere anche grazie<br />

ai voti dei deputati cattolici;<br />

anche in Spagna il colpo di<br />

Sacerdoti e soldati croati salutano. stato del dittatore Franco ricevette<br />

il pieno consenso e<br />

l’appoggio del Vaticano. In tal modo la Santa Romana Chiesa si è<br />

resa corresponsabile della morte di circa 60 milioni di persone,<br />

compresi milioni di cattolici, avvenuta durante la 2° guerra<br />

mondiale.<br />

.<br />

Ma le alte gerarchie vaticane, nel secolo scorso, non appoggiarono<br />

solo i regimi dittatoriali europei, ma anche quelli africani ed americani.<br />

Ecco alcuni esempi:<br />

Dagli anni ’50 fino a tutti gli anni ‘80 la Repubblica Sudafricana fu<br />

governata da un regime totalitario di estrema destra dove vigeva<br />

l’Apartheid, una politica di segregazione razziale istituita dal governo di<br />

etnia bianca a scapito del popolo nero, che ricordava le leggi razziali<br />

hitleriane. Moltissime organizzazioni mondiali, fra le quali l’Associazione<br />

Generale dell’Onu e l’Associazione Non fate più prestiti al<br />

Sudafrica invitarono governi e società di tutto il mondo al boicottaggio<br />

economico verso questo Stato allo scopo di isolarlo e indurlo verso la<br />

democrazia. Si mobilitarono anche i tre premi Nobel per la pace,<br />

Desmond Tutu, vescovo anglicano di Johannesburg, premio Nobel nel<br />

1984; Albert Luthuli, presidente dell’African National Congress, premio<br />

Nobel nel 1961 e Martin Luther King, pastore battista, premio Nobel nel<br />

1964. Anche costoro invitarono società e governi a togliere i propri<br />

investimenti economici dal Sudafrica poiché questi servivano solo a<br />

sostenere il sistema razziale più vergognoso del mondo.<br />

~ 134 ~


Desmond Tutu. Albert Luthuli. Martin Luther King.<br />

Nonostante questi appelli molte grandi imprese fecero importanti<br />

operazioni finanziarie in Sudafrica, fra queste figurava anche il Banco di<br />

Roma per la Svizzera (che in pratica era di proprietà dello Ior); tra il 1982<br />

e il 1992 questa banca fece un programma di investimento in quel Paese<br />

per 171 milioni di dollari, tutti soldi che contribuirono a mantenere il<br />

popolo nero nelle più atroci condizioni di vita.<br />

Un altro classico esempio del connubio che esisteva fra Vaticano e<br />

governi totalitari di estrema destra ci viene dal Sudamerica; negli anni<br />

‘60, ‘70 e ‘80 la maggior parte delle nazioni di questo continente era<br />

governata da feroci dittature militari: in Brasile tiranneggiava Joao<br />

Battista de Oliveira Figueredo, in Bolivia spadroneggiava il generale<br />

Hugo Banzer, l’Uruguay era governato da vari despoti ultimo dei quali<br />

Gregorio Alvarez, mentre in Paraguay il dittatore di turno era il generale<br />

Alfredo Stroessner. Ebbene, le alte gerarchie ecclesiastiche strinsero<br />

sempre, con quei tiranni, ottimi rapporti di amicizia e solidarietà.<br />

Ma il massimo della vergogna e spudoratezza il Vaticano la esibì nei<br />

rapporti con l’Argentina; dal 1976 al 1979 in quel Paese furono fatti<br />

scomparire dalle milizie governative circa 30.000 persone, i cosiddetti<br />

Desaparecidos (sindacalisti,<br />

giornalisti, operai, professori,<br />

studenti, contadini, donne,<br />

bambini ecc.) molti dei quali<br />

con passaporto italiano. Tale<br />

feroce repressione del governo<br />

fascista guidato dal generale<br />

Rafael Videla non risparmiò<br />

nessun oppositore politico poiché<br />

la polizia di Buenos Aires<br />

“prelevava” intere famiglie,<br />

bambini e vecchi compresi e le<br />

~ 135 ~<br />

Manifestazione di protesta a Buenos Aires contro il<br />

governo Videla.


In molte città argentine vengono esposte le foto delle<br />

persone scomparse.<br />

uccideva dopo averle<br />

torturate con metodi molto<br />

vicini a quelli medievali.<br />

Un’epurazione che non<br />

aveva niente da invidiare a<br />

quella effettuata dai nazisti<br />

durante la seconda guerra<br />

mondiale.<br />

Furono uccisi anche<br />

alcuni clericali democratici,<br />

come monsignor Enrique<br />

Angeletti, vescovo di La Rioja e monsignor Carlos Ponce de Leon,<br />

vescovo di San Nicolas, che si schierarono apertamente in difesa dei<br />

poveri e degli oppressi denunciando le atrocità del regime di Videla,<br />

mentre la maggior parte del clero argentino si basava sull’idea che il<br />

genocidio fosse necessario perché era un atto patriottico, che i morti non<br />

soffrissero e che anche la Bibbia sostenesse che «si deve eliminare l’erba<br />

cattiva dai campi di grano». Alcuni clericali parteciparono addirittura in<br />

Le foto di alcuni "Desaparecidos" di origine italiana.<br />

prima persona a torture ed assassini come i cappellani militari don<br />

Sanchez Abelenda e don Christian Von Wernich. Quest’ultimo fu<br />

arrestato ed incarcerato nel 2003 per crimini contro l’umanità e<br />

condannato all’ergastolo nel 2007 dal tribunale di La Plata perché<br />

giudicato colpevole del sequestro di 42 persone, 32 delle quali vennero<br />

torturate e 7 uccise.<br />

In seguito a tutti questi avvenimenti ci furono molte proteste verso il<br />

governo di Buenos Aires da parte di politici ed associazioni di mezzo<br />

mondo; a Roma il sostituto procuratore Antonio Marini aprì un’inchiesta<br />

ipotizzando i reati di strage, omicidio plurimo e sequestro di persona<br />

contro i responsabili argentini e favoreggiamento e omissioni di atti di<br />

ufficio nei confronti dei funzionari e diplomatici italiani a Buenos Aires.<br />

Il comportamento dei governanti argentini fu talmente efferato contro<br />

~ 136 ~


le opposizioni democratiche di quel Paese, che il 20 giugno 2007 la Corte<br />

di Assise di Roma si pronunciò contro i responsabili dello sterminio di<br />

migliaia di persone avvenuto durante la dittatura militare del governo<br />

capeggiato da Videla. Ecco il succo della sentenza: «Genocidio, il<br />

peggior massacro della storia argentina, nato nel contesto della<br />

guerra fredda, con l’appoggio diplomatico degli Stati Uniti e nel<br />

silenzio della Chiesa cattolica».<br />

Nonostante che questi atroci misfatti fossero stati<br />

condannati dalla maggior parte dei governi mondiali,<br />

il sommo pontefice Carol Wojtyla non intervenne<br />

mai nella faccenda e fece sempre finta di non sapere,<br />

sebbene avesse ricevuto comunicazioni ed appelli da<br />

parte di personaggi famosi come il premio Nobel per<br />

la pace nel 1980 Adolfo Perez Esquivel, il quale gli<br />

consegnò personalmente l’elenco dei bambini<br />

Desaparecidos scomparsi. Altre petizioni il Papa le<br />

ricevette dalla Lega internazionale per i diritti e la<br />

liberazione dei popoli affinché intervenisse verso le<br />

autorità governative di Buenos Aires, ma egli non<br />

mosse un dito. Non solo, non volle nemmeno Adolfo Perez Esquivel.<br />

ricevere in colloquio i parenti delle vittime argentine<br />

che intendevano esortarlo ad interessarsi della vicenda.<br />

A non dare peso al dolore e alle denunce di tanta gente disperata non<br />

fu solo il Papa, ma anche buona parte del clero argentino; monsignor<br />

Desiderio Collino, vescovo di Lomas de Zamora, dichiarò: «…in guerra è<br />

difficile usare metodi puliti…»; monsignor Dante Sandrelli, vescovo<br />

della provincia di Formosa ribadì: «…quando si hanno dei nemici è<br />

naturale affrontarli in maniera decisa…» e l’arcivescovo di Buenos Aires,<br />

in partenza per Roma, al quale venne chiesto se avrebbe<br />

parlato al Papa della situazione dei diritti umani in<br />

Argentina, rispose: «Noi di queste cose non dobbiamo<br />

occuparci…».<br />

Ma quella non fu l’unica circostanza in cui il Papa<br />

polacco non volle alleviare le sofferenze di tanta povera<br />

gente, infatti nel 1996 rifiutò un colloquio con la giovane<br />

pacifista guatemalteca Rigoberta Menchù, premio nobel<br />

per la pace nel 1992, la quale intendeva esporgli e cercare<br />

una soluzione ai problemi inerenti le misere condizioni di<br />

vita di taluni popoli centroamericani. Per questo suo<br />

rifiuto, Giovanni Paolo 2° ricevette varie critiche da molti<br />

Rigoberta Menchù.<br />

~ 137 ~


esponenti progressisti internazionali.<br />

Un’altra presa di posizione alquanto criticabile assunta dal Papa si<br />

verificò nel 2000 allorché in Ruanda fu arrestato il vescovo Augustin<br />

Misago (argomento trattato nel capitolo “Conquistadores”) perché<br />

accusato di aver avuto un ruolo attivo nel genocidio in quel Paese.<br />

Ebbene, anche in questo caso Wojtyla espresse subito la propria<br />

solidarietà al vescovo prima ancora di conoscere i fatti; la sentenza<br />

scagionò l’imputato dalle accuse e ciò provocò aspre critiche da parte dei<br />

familiari delle vittime e di varie associazioni umanitarie. Il direttore<br />

dell’Agenzia Stampa ruandese Rutazibwa dichiarò di essere sorpreso dal<br />

verdetto considerata l’accuratezza di alcune accuse contro il prelato e che<br />

sicuramente c’era stata una volontà politica di archiviare il caso.<br />

Un altro avvenimento che ha evidenziato il completo disinteresse del<br />

Papa nei confronti della povera gente si verificò sempre negli anni ’80,<br />

allorché una parte del clero statunitense si schierò contro<br />

l’amministrazione del presidente Ronald Reagan condannando la sua<br />

politica di riarmo che andava a scapito delle classi<br />

sociali più povere; inoltre le Commissioni per la<br />

pace e la giustizia, organizzazioni popolari formate<br />

da clericali e laici, decisero di mobilitare gli ingenti<br />

capitali che la Chiesa americana possedeva nelle<br />

industrie che producevano armi atomiche, dalla<br />

General Electric alla AT & T, al fine di ostacolare e<br />

rallentare la corsa al riarmo reaganiano. Ebbene,<br />

Giovanni Paolo 2° richiamò tutti all’ordine con un<br />

appello categorico: «La Chiesa non deve ingerire in Carol Wojtyla saluta Reagan.<br />

questioni politiche…».<br />

Anche la visita che il Pontefice fece nel 1987 in Cile, governato dal<br />

dittatore fascista Augusto Pinochet, è un altro classico esempio di come<br />

la politica portata avanti dalla Santa Sede andasse a braccetto con quella<br />

dei più potenti governanti mondiali anche se<br />

tiranni, non importava, purché tirassero<br />

l’acqua al mulino del Vaticano. Infatti, anche<br />

in quell’occasione, il sommo Pontefice non<br />

invitò mai il generale Pinochet al rispetto dei<br />

diritti umani, a porre fine alla dittatura e ad<br />

una maggiore democrazia nel Paese come<br />

avrebbe dovuto fare, cosa che invece<br />

ampiamente ribadiva ogni qualvolta visitava<br />

Paesi con governi altrettanto totalitari, ma di<br />

Wojtyla con Pinochet.<br />

~ 138 ~


sinistra come ad esempio la “sua” Polonia.<br />

Come si vede per Carol Wojtyla c’erano le dittature buone e<br />

quelle cattive, tutto dipendeva dai profitti che ne ricavava lo Stato<br />

Vaticano.<br />

Alfredo Chiappori, 09/01/1979.<br />

~ 139 ~


Alfredo Chiappori, 16/01/1979.<br />

~ 140 ~


Ma l’appoggio a certi regimi totalitari non si è verificato solo in<br />

passato, ma continua tuttora: nel 2009 in Honduras è avvenuto un colpo<br />

di stato ed ha preso il potere il politico Roberto Micheletti instaurando un<br />

governo dittatoriale di destra disconosciuto da tutti i Paesi del mondo;<br />

ebbene, i clericali di quel Paese, a cominciare dal cardinale Oscar<br />

Maradiaga, hanno subito appoggiato tale governo pur essendo a<br />

conoscenza che la Dea (antimafia statunitense) ha sostenuto che aerei<br />

carichi di coca in volo verso gli Usa trovavano ospitalità nelle piste<br />

honduregne aperte dal neo presidente Micheletti.<br />

Come abbiamo visto la Santa Sede ha sempre<br />

strinto alleanze con i governi repressivi e antipopolari<br />

di mezzo mondo facendo finta di non vedere le<br />

enormi ingiustizie e le atrocità che venivano<br />

perpetrate ai danni della povera gente. Nello stesso<br />

momento provvedeva a redarguire<br />

tutti quegli ecclesiastici cattolici<br />

che collaboravano con governi<br />

popolari di sinistra; un esempio ci<br />

viene da 5 preti che negli anni ’80<br />

facevano parte del governo san-<br />

Miguel D'Escoto. dinista nicaraguense (governo di<br />

ispirazione socialista che difendeva<br />

le classi sociali più povere): ebbene, due di questi<br />

cinque preti, Miguel D’Escoto ed Ernesto Cardenal,<br />

furono sospesi “a divinis” da Giovanni Paolo 2°<br />

perché erano stati nominati rispettivamente ministro<br />

degli esteri e della cultura nel governo popolare Ernesto Cardenal.<br />

guidato da Daniel Ortega.<br />

Dopo tutti questi fatti è evidente che papa Wojtyla e tutti gli alti prelati<br />

vaticani, nutrivano una vera e propria simpatia verso personaggi di<br />

estrema destra; lo si poté notare anche nell’aprile del 1985 allorché<br />

ricevette in Vaticano il deputato razzista francese Jean Marie Le Pen ed il<br />

segretario del Movimento Sociale Italiano (partito neofascista) Giorgio<br />

Almirante ai quali disse: «…lottate contro l’aborto e contro la decadenza<br />

dei valori morali in Europa…». E’ tutto dire!<br />

Ma c’è di più, nel giugno del 1987 ricevette in Vaticano il presidente<br />

austriaco Kurt Waldheim, ex ufficiale nazista responsabile di gravi<br />

crimini durante la 2° guerra mondiale; il Pontefice ne esaltò le virtù di<br />

uomo di pace e lo “assolse” (dai misfatti) suscitando non poche critiche<br />

da parte dell’opinione pubblica mondiale.<br />

~ 141 ~


Carol Wojtyla saluta Le Pen, Almirante e Waldheim.<br />

Un’ulteriore prova dell’attrazione ed amicizia che Giovanni Paolo 2°<br />

nutriva verso soggetti filofascisti e filonazisti si ebbe il 17 maggio 1992<br />

allorché egli, con tutta la sua cricca, beatificò monsignor Escrivà de<br />

Balaguer, fondatore dell’Opus Dei (morto nel 1975), non tenendo<br />

minimamente conto di alcune testimonianze che lo ritraevano come<br />

feroce antisemita, simpatizzante nazista (era stato amico e consigliere del<br />

dittatore spagnolo Francisco Franco) e di pessimo carattere.<br />

A questo punto avrei avuto voglia di chiedere al Papa: «Perché la<br />

Chiesa cattolica, nei tempi passati, ha scomunicato i comunisti (ciò<br />

avvenne il 01/07/1949), ma non ha mai scomunicato né i<br />

fascisti, né ed i nazisti?».<br />

Ma non è finita, oltre alla connivenza con certi regimi<br />

totalitari, negli anni ´80 il Vaticano allacciò rapporti anche<br />

con la famigerata banda della Magliana¹ ed in particolare con<br />

il boss Enrico De Pedis, detto Renatino, il quale ebbe una<br />

vita costellata da una serie di gravi reati, dall’associazione<br />

per delinquere al traffico di droga, alla corruzione,<br />

all’estorsione, alle rapine a mano armata, agli omicidi.<br />

Secondo una recente testimonianza della ex convivente<br />

Enrico De Pedis. Sabrina Minardi, De Pedis sarebbe stato implicato anche nel<br />

rapimento di una giovane ragazza, Emanuela Orlandi,<br />

avvenuto il 22 giugno 1983 presumibilmente su ordine di monsignor<br />

Marcinkus (ne parlerò più dettagliatamente nel penultimo capitolo).<br />

In quello stesso anno Renatino venne arrestato e fu condannato, ma<br />

_________________<br />

¹ Fu il più potente gruppo criminale che abbia mai operato a Roma; gli vennero attribuiti<br />

legami con diverse organizzazioni quali la Camorra, la ´Ndrangheta, Cosa Nostra, la<br />

Loggia P2 nonché con l’estrema destra eversiva ed i Servizi Segreti deviati.<br />

~ 142 ~


dopo pochi anni di reclusione tornò in libertà e<br />

continuò a delinquere, dopodiché il 2 febbraio<br />

1990 fu ucciso a Roma in un regolamento di<br />

conti fra componenti della stessa banda.<br />

Dopo la sua morte gli alti prelati vaticani,<br />

forse per riconoscenza verso il noto gangster per<br />

La tomba di De Pedis chissà quali favori<br />

ricevuti (monsignor<br />

Piero Vergari il 6 marzo 1990 ne<br />

attestò lo status di “grande benefattore” e<br />

non parlò mai dei misfatti da lui commessi)<br />

lo fecero addirittura seppellire nella<br />

cripta della basilica di Sant’Apollinare a<br />

Roma, un privilegio che, secondo il diritto<br />

canonico, spetta soltanto ai Papi, ai<br />

cardinali e ai vescovi diocesani.<br />

Questo avvenimento ci mostra ancora<br />

una volta che i politicanti vaticani sono<br />

completamente privi di quella morale<br />

cristiana che tanto predicano alla gente<br />

poiché, quando ci sono in gioco i propri L'attestato di mons. Vergari.<br />

interessi, non hanno scrupoli ad entrare<br />

in combutta anche con i peggiori criminali e a farli persino diventare<br />

santi. Che massa di svergognati!<br />

Come abbiamo potuto appurare la Chiesa romana spesso e<br />

volentieri ha avuto ottimi rapporti anche con organizzazioni criminali<br />

come la mafia; a questo proposito se qualcuno volesse approfondire<br />

l’argomento, può leggere il libro edito recentemente da Baldini, Castoldi,<br />

Dalai Editore dal titolo I preti e i mafiosi, storia dei<br />

rapporti tra mafie e Chiesa cattolica. E’ stato scritto da<br />

Isaia Sales, uno fra i più lucidi studiosi dei fenomeni<br />

mafiosi, docente di storia della criminalità organizzata<br />

nel mezzogiorno d’Italia. La tesi di fondo è la seguente:<br />

la Chiesa non ha mai alzato un argine né dottrinale,<br />

né teologico, né morale contro il proliferare delle<br />

mafie, ne ha anzi tollerato, quando non fiancheggiato,<br />

il radicamento, avendo entrambe gli stessi<br />

princìpi in materia di morale sessuale e in politica,<br />

dove l’anticomunismo è pressoché identico.<br />

~ 143 ~


PAPA GIOVANNI PAOLO 2° - Carol Wojtyla<br />

Carol Wojtyla salì al trono il 16 ottobre del<br />

1978; figura carismatica con atteggiamenti<br />

fortemente anticomunisti, la sua maggiore ambizione<br />

era quella di portare la Polonia ed altri<br />

Paesi vicini fuori dal blocco sovietico e ci riuscì.<br />

E’ considerato dalla Chiesa stessa il più grande<br />

evangelizzatore della storia e colui che ha<br />

accelerato il processo di caduta dei regimi<br />

comunisti in Europa orientale. Tutto vero, però,<br />

come abbiamo visto in precedenza e come<br />

vedremo in seguito, fu un Pontefice estremamente<br />

conservatore, autoritario ed intollerante verso le<br />

critiche, per alcuni ebbe addirittura tendenze<br />

antisemite. Gli piacevano la platealità e il divismo<br />

e non disdegnava piaceri e svaghi<br />

mondani; inoltre, durante il suo<br />

pontificato, si verificarono in Vaticano grossi scandali ed<br />

egli ebbe critiche a non finire. Tutte cose, queste, che<br />

contrastano nettamente con la dottrina cristiana.<br />

Per quanto riguarda il suo antisemitismo questo fu<br />

denunciato dal governo e dai mass media israeliani<br />

allorché nell’anno 2000 egli beatificò, insieme a papa<br />

Giovanni 23° (il Papa buono), anche papa Pio 9°. Ecco il<br />

commento del ministro del governo israeliano Michael<br />

Melchior: «Siamo profondamente rammaricati per il fatto<br />

che il Vaticano abbia legato la beatificazione di Giovanni Michael Melchior.<br />

23° a quella di Pio 9°; papa Giovanni fu un giusto fra le<br />

Nazioni, Pio 9° invece era notoriamente un antisemita che giunse a<br />

ordinare perfino il sequestro di un bambino ebreo di 6 anni per crescerlo<br />

come cristiano contro la volontà dei suoi genitori. La<br />

beatificazione di un simile Pontefice può essere interpretata<br />

in Israele, e in tutto il mondo ebraico, come l’accettazione<br />

dell’infame pratica delle conversioni forzate».<br />

Il quotidiano Jerusalem Post rincarò la dose: «Pio 9° fu<br />

l’ultimo Papa a confinare gli Ebrei nel ghetto. Fu un Papa<br />

crudele, arrogante, infido e le condizioni di vita degli Ebrei,<br />

durante il suo papato, possono essere paragonate a quelle<br />

degli Ebrei nella Germania nazista degli anni ´30».<br />

Papa Pio 9°<br />

~ 144 ~


Come ho accennato all’inizio del capitolo, papa Giovanni Paolo 2° fu<br />

autoritario ed intollerante e lo dimostrò in moltissime circostanze,<br />

specialmente negli anni ’80, quando se la prese con tutti<br />

quei prelati che, stanchi del suo autoritarismo,<br />

iniziarono a contestare la sua linea politica giudicata<br />

troppo conservatrice; ecco alcuni dei casi più eclatanti:<br />

Il sacerdote-teologo genovese Giovanni Baget Bozzo<br />

fu eletto, nel 1984, deputato al parlamento europeo nelle<br />

liste del Partito Socialista Italiano e per questo motivo il<br />

Papa polacco lo sospese a divinis.<br />

L’8 maggio 1985 richiamò all’obbedienza l’ordine<br />

dei frati francescani con una lettera che si poteva<br />

riassumere così: più autorità e meno fraternità, prudenza perfino nel<br />

seguire la strada della povertà, tornare a pregare la Madonna piuttosto che<br />

battersi fra gli uomini per la giustizia.<br />

Nel novembre del 1986 furono redarguiti<br />

anche molti vescovi statunitensi guidati<br />

dall’arcivescovo di Seattle Raymond<br />

Hunthausen il quale aveva preso posizioni a<br />

favore degli omosessuali cattolici, a favore<br />

della sterilizzazione volontaria e si batteva per<br />

poter somministrare la prima comunione ai<br />

bambini senza bisogno della confessione;<br />

Raymond Hunthausen. inoltre lottava per lo smantellamento degli<br />

armamenti nucleari nel mondo.<br />

Sempre in quegli anni ci fu la severa condanna da parte della Chiesa<br />

romana di un documento presentato dai vescovi latino-americani dal<br />

titolo Teologia della Liberazione; era un invito ai teologi affinché si<br />

adoperassero per liberare i poveri da ogni tipo di oppressione.<br />

Nell’articolo 3 del documento era scritto: «La liberazione è un tema<br />

congeniale alla fede. La nascita delle teologie della liberazione viene da<br />

questo. Privilegiare il riscatto dei poveri e degli oppressi è legittimo».<br />

Nel 1981 Sua Santità Giovanni Paolo 2° promulgò una nuova<br />

enciclica, Laborem exercens, sulla questione femminile; in pratica<br />

condannava l’emancipazione della donna e la invitava a tornare ad essere<br />

l’angelo del focolare: «…è necessario che le donne svolgano pienamente<br />

le loro funzioni secondo l’indole ed esse propria che è quella di madre e<br />

sposa...l’abbandono forzato di tali impegni per un compito retribuito<br />

fuori dalla casa è scorretto…».<br />

Ma le encicliche del Pontefice polacco non erano finite perché nel<br />

~ 145 ~<br />

Giovanni Baget Bozzo.


1993 ne promulgò un’altra, Veritatis splendor, indirizzata ai vescovi di<br />

tutto il mondo. Era, in pratica, un nuovo insegnamento etico della Chiesa<br />

sui rapporti sessuali, che aboliva ogni forma di dissenso teologico, pena<br />

la scomunica e promulgava nuove leggi che si potevano così riassumere:<br />

In particolare il primo punto “NO alla contraccezione” vietava l’uso<br />

del profilattico anche in caso di prevenzione contro l’Aids. Inoltre il 3<br />

novembre 1990 il Papa fece un appello a tutti i farmacisti italiani affinché<br />

non vendessero anticoncezionali e questo fu, per molti, un’ingerenza<br />

intollerabile nella vita politica italiana. Anche per questo motivo il<br />

suddetto documento fu contestato da protestanti, anglicani e comunità di<br />

base che dichiararono: «Giovanni Paolo 2° è un papa antimodernista».<br />

Ma vediamo di capire il vero motivo che induce i clericali cattolici ad<br />

essere così ostinatamente avversi ad ogni tipo di anticoncezionale: io<br />

credo che essi partano dal principio che gli anticoncezionali riducono<br />

notevolmente il numero delle nascite quindi le famiglie, essendo meno<br />

numerose, di conseguenza sono meno povere e questo per la Chiesa è<br />

un danno in quanto è proprio la povertà e l’ignoranza che tendono a<br />

far avvicinare le persone ad essa. In secondo luogo anche perché se<br />

due genitori hanno un solo figlio è poco probabile che lo inducano a<br />

farsi prete a differenza di quando le famiglie ne avevano molti e<br />

tendevano ad avvicinarne qualcuno al seminario.<br />

Ma torniamo al Papa, come abbiamo visto molto spesso assunse<br />

posizioni decisamente rigide nei confronti di taluni dissidenti, in molte<br />

~ 146 ~


circostanze invece, quando c’erano veramente dei motivi<br />

per redarguire certi ecclesiastici dimostratisi troppo<br />

impulsivi, Wojtyla non lo fece; riporto solo un paio di<br />

esempi, ma ce ne sono decine, verificatisi alla fine degli<br />

anni ´80: il cardinale Giuseppe Siri, arcivescovo di<br />

Genova, dichiarò apertamente che l’Aids era una malattia<br />

mandata da Dio per castigare gli uomini; questa presa di<br />

posizione scatenò severe critiche da parte di molti teologi Il cardinale Siri.<br />

e medici che ravvisarono un giudizio ingiusto e<br />

criminalizzante. Il parroco di Giussano (Milano) don Agostino Cerri ebbe<br />

la strampalata idea di suonare le campane a morto ogni volta che nella<br />

clinica del Paese venivano effettuati degli aborti e per questo fu<br />

condannato dalle autorità per disturbo della quiete pubblica. Ebbene, in<br />

entrambi i casi Sua Santità Giovanni Paolo 2° tacque, probabilmente<br />

perché condivideva il loro operato.<br />

Anche il mondo della carta stampata subì un<br />

duro colpo da parte del Santo Padre Carol Wojtyla,<br />

infatti nel 1987 egli iniziò a censurare articoli<br />

apparsi sulle principali riviste cattoliche mondiali<br />

perché ritenuti non conformi ai dogmi della<br />

Chiesa. Ne seguì una protesta scritta da parte dei<br />

direttori di suddette riviste che rivendicarono il<br />

diritto ad un’informazione più libera ed imparziale.<br />

Quello stesso anno la Santa Sede passò al<br />

setaccio molti altri documenti che vennero<br />

biasimati o censurati perché ritenuti eretici; fra questi ci fu un libro<br />

stilato, a scopo divulgativo, dai cattolici statunitensi che trattava<br />

l’educazione sessuale; era destinato alle famiglie americane e più che<br />

altro rivolto ai genitori perché affrontava anche il problema della<br />

prevenzione dall’Aids. Gli fu negato l’Imprimatur.<br />

Durante il suo pontificato papa Giovanni Paolo 2°, oltre che<br />

intollerante, si dimostrò anche estremamente impiccione poiché spesso<br />

interferì nella vita politica italiana facendosi promotore di vere e proprie<br />

“crociate” contro leggi che non condivideva fra le quali, ad esempio,<br />

quella sull’aborto. Infatti, in più occasioni, il Papa si mobilitò per cercare<br />

di scardinare la legge 194 voluta dalla maggioranza del popolo italiano<br />

nel 1978; arrivò addirittura ad indurre i partiti cattolici ad indire un<br />

referendum per abrogarla (1981), ma la consultazione ebbe esito<br />

negativo. Riuscì invece nel proprio intento nella “sua” Polonia poiché nel<br />

~ 147 ~


1992 l’Ordine dei medici di questo Stato,<br />

sicuramente dietro sua pressione, approvò<br />

un documento che vietava l’interruzione<br />

volontaria della gravidanza e stabiliva che<br />

chi non si fosse adeguato avrebbe perso il<br />

posto di lavoro.<br />

Ma analizziamo un po’ più a fondo<br />

questo argomento: Carol Wojtyla, e tutte<br />

le gerarchie cattoliche, hanno sempre<br />

affermato che l’aborto è una violenza<br />

perché uccide un essere umano, e lo<br />

Manifestazione contro la legge 194. condanna in quanto è contrario all’etica<br />

cristiana anche se riguarda feti che<br />

risultano malformati dopo un controllo clinico. In parte è vero, l’aborto è<br />

sempre un dramma specialmente per la donna che lo subisce, ma prima<br />

che venisse approvata a legge 194 esisteva comunque l’aborto<br />

clandestino che era anche peggiore; cos’ha fatto la Chiesa per eliminarlo?<br />

Si è sempre scagliata contro l’educazione sessuale nelle scuole, (anche<br />

recentemente - gennaio 2011 - papa Ratzinger ha ribadito che<br />

l’educazione sessuale nelle scuole sarebbe una minaccia alla fede), si è<br />

opposta ad ogni tipo di anticoncezionale, e allora? Poi ci vengono a<br />

raccontare che «quando un uomo mette il proprio seme in una donna<br />

l’ha voluto Dio»; lo vuole Dio anche quando è uno stupratore a<br />

mettere il proprio seme? La Chiesa cattolica e tutti gli anti-abortisti<br />

sono lontani anni luce dalla realtà.<br />

Il Santo Padre si intromise in maniera decisiva nella vita del popolo<br />

italiano anche nel novembre del 1990 allorché si rivolse ai farmacisti<br />

italiani invitandoli a non vendere anticoncezionali ed altri prodotti il cui<br />

effetto fosse l’interruzione della gravidanza.<br />

Tutte queste intromissioni del Papa nella vita privata dei cittadini<br />

italiani, oltre che inopportune, furono in netta contraddizione con la vita<br />

privata di tutti i clericali: costoro non possono (in teoria) fare sesso, ma<br />

pretendono di dirci come dobbiamo farlo noi; non hanno figli, ma<br />

vogliono spiegarci come dobbiamo educare i nostri; non hanno<br />

famiglia, ma si permettono di insegnarci a gestirne i rapporti. Ma<br />

perché non pensano di più agli affari loro?<br />

Carol Wojtyla ingerì energicamente nelle questioni politiche del<br />

nostro Stato in molte altre circostanze, per esempio ogni qualvolta il<br />

popolo italiano era chiamato alle urne per eleggere i propri rappresentanti<br />

lui, per mezzo dei suoi collaboratori, dava indicazioni ai cattolici, in<br />

~ 148 ~


maniera più o meno implicita, su quali partiti e quali candidati dovevano<br />

far confluire i voti. E’ come se i politici italiani, quando in Vaticano si<br />

tengono le votazioni per eleggere un nuovo Pontefice, interferissero in<br />

favore di questo o di quel candidato; sicuramente i porporati vaticani non<br />

lo permetterebbero.<br />

Sia ben chiaro, il capo di uno Stato ha tutto il diritto di esprimere la<br />

propria opinione sulle scelte politiche di un altro Stato, ma dovrebbe<br />

limitarsi a questo e non mobilitare una parte dei cittadini (i cattolici) ed<br />

aizzarli contro le decisioni prese dal parlamento italiano; questa è<br />

un’ingerenza che nessun altro capo<br />

di Stato si azzarderebbe mai a fare,<br />

perciò sarebbe stato opportuno che<br />

qualcuno avesse detto, a chiare<br />

lettere, a Carol Wojtyla: «Perché<br />

non si adopera per eliminare il<br />

lordume che pervade l’interno<br />

del Vaticano e buona parte del<br />

clero cattolico, invece di ingerire<br />

così energicamente nei fatti<br />

politici italiani?».<br />

A rendere pubblico il modo autoritario, antiprogressista ed intollerante<br />

di Giovanni Paolo 2° ci pensò anche uno dei più prestigiosi teologi<br />

esistenti, lo svizzero Hans Kung il quale, nel 2005, scrisse un articolo,<br />

pubblicato in Italia ed in Germania, estremamente critico nei confronti<br />

del Pontefice polacco: Wojtyla, il papa che ha fallito (Corriere della<br />

Sera). Eccone i punti più salienti: «…la politica estera di Giovanni Paolo<br />

2° ha preteso da tutto il mondo conversione, riforma,<br />

dialogo però, in tutta contraddizione, la sua politica<br />

interna ha puntato alla restaurazione dello status quo<br />

ante Concilium, a impedire le riforme, al rifiuto del<br />

dialogo intra-ecclesiastico ed al dominio assoluto di<br />

Roma. Questo Pontefice ha più volte dichiarato la<br />

sua fedeltà al Concilio, per poi tradirlo nei fatti<br />

attraverso la sua politica interna. I termini conciliari<br />

come aggiornamento, dialogo, collegialità e<br />

apertura ecumenica sono stati sostituiti da parole<br />

quali restaurazione, magistero, obbedienza, riromanizzazione.<br />

Il criterio per la nomina dei vescovi<br />

non è affatto lo spirito del Vangelo e l’apertura<br />

Il teologo Hans Kung.<br />

~ 149 ~


mentale pastorale, bensì la fedeltà assoluta verso condotta romana. I<br />

sostenitori del Papa tra i vescovi di lingua tedesca come Meisner, Dyba,<br />

Haas, Groer e Krenn sono solo gli sbagli più eclatanti di questa politica<br />

pastorale devastante, la quale fa pericolosamente scivolare in basso il<br />

livello morale ed intellettuale dell’episcopato; un episcopato reso ancor<br />

più mediocre, rigido, conservatore e servile, è forse l’ipoteca più pesante<br />

di questo lunghissimo Pontificato». Inoltre: «Giovanni Paolo 2° predica i<br />

diritti degli uomini all’esterno ma li ha negati all’interno, cioè ai vescovi,<br />

ai teologi e soprattutto alle donne. Il Vaticano, da sempre nemico<br />

convinto dei diritti dell’uomo, tutt’oggi continua ad immischiarsi nella<br />

politica europea e a non sottoscrivere la Dichiarazione dei Diritti<br />

dell’Uomo del Consiglio d’Europa: troppi canoni del diritto ecclesiastico<br />

romano, assolutistico e medievale, dovrebbero prima essere<br />

modificati…».<br />

Hans Kung contestò inoltre l’elevato numero di canonizzazioni di<br />

santi durante il pontificato del Papa polacco e soprattutto la<br />

canonizzazione di alcuni personaggi equivoci come papa Pio 9°, Escrivà<br />

de Balaguer, fondatore dell’Opus Dei, ed altri.<br />

Sempre in questo articolo Kung ritornò sullo stato della teologia nella<br />

chiesa cattolica: «…come Pio 12° fece perseguitare i più importanti<br />

teologi del suo tempo, allo stesso modo si comportano Giovanni Paolo 2°<br />

e il suo Grande Inquisitore Ratzinger con Schillebeeckx, Balasuriya,<br />

Boff, Bulanyi, Curran, Fox, Drewermann e anche il vescovo di Evreux,<br />

Gaillot e l’arcivescovo di Seattle, Huntington. Nella vita pubblica<br />

mancano oggi intellettuali e teologi cattolici della levatura della<br />

generazione del Concilio. Questo è il risultato di un clima di sospetto che<br />

circonda i pensatori critici di questo Pontificato. I vescovi si sentono<br />

governatori romani invece che servitori del popolo della Chiesa e troppi<br />

teologi scrivono in modo conformista oppure tacciono…».<br />

Inoltre Kung affrontò il problema molto delicato del dialogo fra i<br />

cattolici e le chiese protestanti ed ortodosse: «…Giovanni Paolo 2° elogia<br />

spesso e volentieri gli ecumenici, ma al tempo stesso ha pesantemente<br />

compromesso i rapporti con le Chiese ortodosse e con quelle riformiste<br />

ed evita il riconoscimento dei suoi funzionari e dell’eucarestia. Il Papa<br />

avrebbe dovuto consentire, come suggerito in molti modi dalle<br />

commissioni di studio ecumeniche e come praticato direttamente da tanti<br />

parroci, le messe e l’eucarestia nelle Chiese non cattoliche e l’ospitalità<br />

eucaristica. Avrebbe anche dovuto ridurre l’eccessivo potere esercitato<br />

dalla Chiesa romana nei confronti delle Chiese dell’Est e delle Chiese<br />

riformiste e avrebbe dovuto rinunciare all’insediamento dei Vescovi<br />

~ 150 ~


omano-cattolici nelle zone delle Chiese russo-ortodosse. Avrebbe potuto,<br />

ma non ha voluto; ha voluto invece mantenere e ampliare il sistema di<br />

potere romano. La politica di potere e di prestigio del Vaticano è stata<br />

mascherata da discorsi ecumenici pronunciati dalla finestra di Piazza San<br />

Pietro, da gesti vuoti e da una giovialità del Papa e dei suoi cardinali che<br />

cela in realtà il desiderio di sottomissione della Chiesa dell’Est sotto il<br />

primato romano e il ritorno dei protestanti alla casa paterna romanocattolica.<br />

In pratica Carol Wojtyla ha cercato il dialogo con le religioni<br />

del mondo, ma contemporaneamente ha disprezzato le religioni non<br />

cristiane definendole “forme deficitarie di fede”…». Il teologo svizzero,<br />

inoltre, rimproverò al Papa di non rispettare la separazione tra Stato e<br />

Chiesa e accusò il Vaticano di fare pressioni su Parlamento Europeo<br />

specialmente su temi sensibili come l’aborto, la gravidanza, la<br />

fecondazione artificiale, l’eutanasia e l’omosessualità. Per giunta non<br />

perdonò alla Chiesa romana i propri scandali finanziari e la sua<br />

corruzione interna.<br />

Espresse molte critiche anche nei confronti della “spettacolarizzazione”<br />

della figura papale: «…la figura di Giovanni Paolo 2° fu<br />

indubbiamente molto apprezzata anche dai giovani, mobilitati dai<br />

movimenti come Comunione e Liberazione, Opus Dei e Legionari di<br />

Cristo, che tuttavia sono acritici, amano la star, ma spesso ignorano i reali<br />

contenuti dei suoi messaggi…».<br />

Come si può notare Hans Kung espresse un giudizio profondamente<br />

negativo nei confronti di Carol Wojtyla, giudizio che si può così<br />

sintetizzare: «…per la Chiesa cattolica questo Pontificato si è rivelato<br />

un disastro…Contro tutte le intenzioni del Concilio Vaticano 2°, si è<br />

restaurato un apparato di potere medievale caratterizzato da tratti<br />

totalitari, ciò a causa di una politica personale e dottrinale tanto<br />

astuta quanto spietata: i vescovi sono stati uniformati, i padri<br />

spirituali sovraccaricati, i teologi dotati di museruola, i laici privati<br />

dei diritti, le donne discriminate, le iniziative popolari dei sinodi<br />

nazionali e delle chiese ignorati. E poi ancora scandali sessuali, divieti<br />

di discussione, dominio liturgico, divieto di predica per teologi laici,<br />

esortazione alla denuncia, impedimento dell’eucarestia…La grande<br />

credibilità della Chiesa cattolica, cioè quella ottenuta da Giovanni<br />

23° e dal Concilio Vaticano 2°, ha lasciato il posto a una vera e<br />

propria crisi della speranza. Questo è il risultato della profonda<br />

tragicità personale di questo Papa e la sua idea cattolica di stampo<br />

polacco (medievale, controriformista e antimoderna) l’ha ha voluta<br />

portare anche nel resto del mondo cattolico…».<br />

~ 151 ~


Come ho accennato all’inizio del capitolo, papa Giovanni Paolo 2° si<br />

distinse anche per le gite di piacere, per l’attività sportiva e per il<br />

divertimento che usava fare prima che gli iniziassero certi malanni. Nel<br />

1980 si fece costruire nel parco di Castelgandolfo una lussuosa piscina<br />

personale per praticare il nuoto, del costo di circa 500 milioni di lire<br />

(258.000 euro), ma non si accontentò: dal 1984 in poi cominciò a fare<br />

ogni anno delle vere e proprie vacanze in montagna, con tanto di<br />

escursioni e sciate. Iniziò con le nevi dell’Adamello nel Trentino, poi<br />

venne l’escursione sul Monte Bopianco, quindi il Gran Paradiso in Val<br />

d’Aosta, poi le Dolomiti. Molti furono i consensi, altrettante le perplessità<br />

Il Pontefice mentre scia sulle nevi dell'Adamello e durante un'escursione sul Monte Bianco.<br />

e le critiche; fra queste ultime emblematica fu quella del parroco di Santo<br />

Stefano in Via Tor Fiscale, una zona di baraccati di Roma, il quale<br />

rispose così ad un giornalista che chiedeva il suo parere: «…qui di queste<br />

cose non parla nessuno, ci sono 2000 baraccati e due preti, tutta gente che<br />

vive nel suo mondo, che non ha fiducia in niente e in nessuno, che non<br />

crede nell’autorità né politica, né religiosa. Più che i preti veri e propri<br />

noi facciamo gli assistenti sociali, dobbiamo pensare ai problemi della<br />

casa, delle malattie, dei bambini; non abbiamo il tempo per pensare alle<br />

~ 152 ~


gite del Papa; se vuol venire a trovarci noi siamo qui, ma deve pensarci<br />

da solo, non saremo certo noi a chiederglielo…».<br />

Come abbiamo visto Carol Wojtyla usava recarsi, servito e riverito,<br />

a frescheggiare fra le lussureggianti montagne alpine fregandosene<br />

altamente dei tre milioni di famiglie italiane (dato Istat) che non<br />

potevano permettersi neppure una settimana di vacanza. E pensare<br />

che tanti vorrebbero farlo passare come un modello di umiltà ed<br />

altruismo. Che impudenza!<br />

Sempre a proposito di gite e viaggi, il Papa polacco è stato il primo<br />

Pontefice della storia ad aver girato in lungo e in largo tutto il globo, oltre<br />

ad aver visitato tutte le regioni<br />

d’Italia; ha messo piede in ben<br />

128 Stati esteri alcuni dei quali<br />

non a maggioranza cattolica ma<br />

non ha mai donato loro<br />

nemmeno una lira per cercare di<br />

sollevare economicamente certe<br />

popolazioni più povere; anzi,<br />

ovunque si recasse, sia in Italia<br />

che all’estero, sempre inanellato<br />

e con al seguito una corte degna<br />

di un regnante medievale, le<br />

amministrazioni pubbliche, anche<br />

se erano fortemente in- 1988 - Visita di papa Wojtyla in Africa.<br />

debitate, davano il via ad una<br />

corsa frenetica di abbellimento e di cosmesi delle città spesso con opere<br />

voluttuarie ed effimere; in questo modo lui ha solo contribuito ad<br />

impoverire ulteriormente i Paesi visitati.<br />

Riporto qualche esempio di viaggi che Wojtyla ha fatto in Italia, tanto<br />

per far capire le esagerate spese che si accollarono molti amministratori<br />

pubblici pur di fare la loro “bella figura”:<br />

La visita del Papa a Genova nel settembre 1985 costò alla Regione<br />

Liguria 250 milioni di lire (129.000 euro), al Comune di Genova 500<br />

milioni (258.000 euro) e alla Curia Vescovile 300 milioni (155.000 euro).<br />

Altri 800 milioni (413.000 euro) furono raccolti dai fedeli per costruire<br />

un nuovo edificio e per sistemare un santuario; ulteriori soldi furono<br />

sborsati dalle banche del luogo.<br />

La Calabria, una delle regioni più povere d’Italia dove spesso<br />

mancano i fondi anche per le spese di prima necessità come la sanità e la<br />

scuola, fu fra le più generose nell’accoglienza del Papa; il Comune di<br />

~ 153 ~


Catanzaro, dove Carol<br />

Wojtyla nell’ottobre 1984<br />

sostò appena 6 ore, sborsò<br />

circa 600 milioni di lire<br />

(310.000 euro) molti dei<br />

quali vennero spesi per<br />

scenografie di contorno e<br />

regali al Papa. Per esempio<br />

15 milioni (7.700 euro) se<br />

ne andarono per stampare<br />

1984 - Wojtyla in Calabria.<br />

200.000 cartoncini a colori<br />

con la scritta “Viva il Papa<br />

– Il Papa a Catanzaro” ed altri 25 milioni (12.900 euro) per un rosario in<br />

oro che il Sindaco donò al Pontefice. Il comune di Reggio Calabria non<br />

volle essere da meno e regalò all’illustre visitatore una targa d’oro,<br />

argento ed agata del valore di 15 milioni di lire (7.700 euro); il Comune<br />

di Crotone invece lo omaggiò di una pala d’altare in argento del costo di<br />

10 milioni di lire (5.200 euro).<br />

Negli Abruzzi il Papa andò 4 volte, viaggi lampo, ma ogni volta fu un<br />

salasso per le comunità locali; la visita del 30/08/1981, in occasione<br />

dell’inaugurazione del traforo del Gran Sasso, costò al Comune e alla<br />

Provincia dell’Aquila 150 milioni di lire (77.000 euro). Altri 350 milioni<br />

(180.000 euro) furono sborsati da banche ed enti vari. Una curiosità: la<br />

provincia dell’Aquila fece coniare alcune monete d’oro che donò alla<br />

Santa Sede e dicono che questa gliele rispedì indietro perché non erano<br />

d’oro massiccio, ma solo laccate.<br />

A Teramo, mezza giornata di pellegrinaggio nel giugno 1985 costò al<br />

Comune e alla Provincia circa 200 milioni di lire (103.000 euro) senza<br />

contare che, per l’occasione, alcune imprese locali restaurarono<br />

gratuitamente a proprie spese un lussuoso appartamento in cui il Papa<br />

riposò solo mezz’ora.<br />

Anche alcuni grossi Comuni si dimostrarono altrettanto munifici ad<br />

esempio Milano, in occasione della visita del maggio 1983, sborsò ben<br />

368.280.000 lire (190.000 euro) per il riordino cittadino e per gli addobbi<br />

rituali.<br />

Anche lo Stato italiano dovette sobbarcarsi, in occasione di ogni<br />

viaggio, ingenti spese per consentire al Papa di spostarsi: aerei ed<br />

elicotteri dell’Aeronautica Militare messi gratuitamente a disposizione<br />

dalla Presidenza del Consiglio; il costo? 6.500.000 lire (3.400 euro) per<br />

ogni ora di volo; 3.500.000 lire (1.800 euro) costava invece un’ora di<br />

~ 154 ~


elicottero. In più, spese accessorie non indifferenti fra le quali<br />

l’organizzazione dei servizi d’ordine e di sicurezza che implicavano<br />

spesso lo spostamento di specialisti da Roma, alle<br />

città visitate dal Papa.<br />

Ma non tutti, per fortuna, erano d’accordo<br />

sull’enorme sperpero di denaro che si verificava<br />

durante queste visite, ad esempio il vescovo di<br />

Udine Alfredo Battisti bloccò un invito al Papa<br />

appena seppe che il costo dell’operazione si<br />

aggirava sui 3 miliardi di lire (1.550.000 euro); il<br />

parroco di Basagliapenta (Udine), don Antonio<br />

Bellina rincarò la dose: «…spendere 3 miliardi di<br />

lire per inaugurare il duomo di Gemona, ricostruito<br />

dopo il terremoto, è un’assurdità dato che c’è<br />

ancora tanta gente che vive nelle baracche e tanti<br />

Don Antonio Bellina.<br />

giovani sono ancora disoccupati».<br />

Come abbiano visto, tutti questi spostamenti di<br />

papa Wojtyla più che un’opera di evangelizzazione furono un vero e<br />

proprio schiaffo alla miseria perché dissiparono un’enorme quantità di<br />

denaro pubblico, quindi anche nostro, che sarebbe potuto servire a<br />

migliorare le condizioni di vita di tanta gente bisognosa.<br />

Ma voglio chiudere il capitolo sui viaggi del Papa polacco con una<br />

considerazione sul tema della pace, così cara al Pontefice che la<br />

menzionava ogni qualvolta si recava in pellegrinaggio da qualche parte.<br />

Una cosa è certa: la pace tanto nominata da Giovanni Paolo 2° non<br />

era, in realtà, la fine delle guerre imperialiste e colonialiste poiché<br />

queste fanno comodo al Vaticano in quanto accrescono i capitali che<br />

questo ha investito in industrie che producono armamenti; il Papa<br />

agognava piuttosto la fine dei conflitti di classe cioè la fine della lotta<br />

dei popoli oppressi contro gli oppressori e la loro definitiva<br />

rassegnazione ad accettare lo sfruttamento capitalista. Questo voleva<br />

veramente Wojtyla; del resto è ampiamente dimostrato dai fatti enunciati<br />

in precedenza.<br />

E concludo dicendo che per voler veramente la pace occorre<br />

rimuovere le cause che generano i conflitti cioè le grandi<br />

disuguaglianze sociali, lo sfruttamento, le ingiustizie, la miseria, i<br />

privilegi, ma non a parole come fa il clero, bensì con i fatti.<br />

A questo punto abbiamo appurato che il Santo Padre Giovanni Paolo<br />

2° ha combinato diverse malefatte durante il suo pontificato, ma in<br />

~ 155 ~


Vaticano, a distanza di pochi anni dalla sua morte, hanno già parlato di<br />

beatificazione (ciò dovrebbe avvenire in primavera 2011 con una solenne<br />

cerimonia che richiamerà migliaia di fedeli e quindi enormi guadagni).<br />

Stando così le cose e visti i precedenti di padre Pio, di monsignor Escrivà<br />

de Balaguer, di monsignor Marcinkus e di Pio 9°, mi viene da pensare<br />

che più un alto prelato sta lontano dai canoni evangelici, più in fretta<br />

viene messo sugli altari.<br />

Solo nello Stato Vaticano possono succedere queste cose!<br />

La cosiddetta papamobile (Mercedes-Benz 230 G). E’ una delle tante auto<br />

usante dal Papa per i suoi spostamenti. Il costo? Circa 250.000 euro. Alla<br />

faccia della gente che non può permettersi nemmeno un motorino. Il Papa<br />

ha a sua disposizione una decina di auto, se volesse davvero essere<br />

generoso, le venderebbe tutte ed il ricavato lo donerebbe ai poveri. Penso<br />

che in questo modo riuscirebbe a sfamare per un anno intero tutti i 5.000<br />

baraccati romani.<br />

~ 156 ~


PAPA BENEDETTO 16° - Joseph Ratzinger<br />

La politica conservatrice ed oscurantista<br />

della Chiesa di Roma non è finita con la morte<br />

di papa Giovanni Paolo 2° poiché gli alti<br />

porporati vaticani hanno eletto, il 19 aprile 2005<br />

come suo successore, il tedesco bavarese Joseph<br />

Ratzinger.<br />

Da giovane fece parte della gioventù nazista,<br />

inoltre egli stesso racconta di aver avuto grande<br />

ammirazione per l’arcivescovo di Monaco<br />

Michael Von Faulhaber pur essendo stato,<br />

quest’ultimo, filo hitleriano in quanto sostenne<br />

il Führer dall’inizio alla fine del suo dominio;<br />

del resto, sia la Chiesa cattolica tedesca che la<br />

Santa Sede, prima favorirono ed avallarono<br />

l’avvento del regime nazista, poi lo legittimarono<br />

stipulando il Concordato.<br />

Quand’era cardinale, Ratzinger era il braccio<br />

destro di papa Wojtyla, aveva mille incarichi<br />

(era una specie di “polipo” al vertice della Curia romana) e condivideva<br />

totalmente il suo tipo di politica fatta di intolleranza e di<br />

antiprogressismo. Come il suo predecessore, era dichiaratamente<br />

contrario ad ogni forma di rinnovamento della Chiesa, ad esempio era<br />

avverso al divorzio, all’aborto, alle unioni civili, alle nozze gay,<br />

all’eutanasia, al testamento biologico, al matrimonio dei clericali ed al<br />

sacerdozio femminile; inoltre si pronunciò anche sulla bioetica, ponendo<br />

il proprio veto alla contraccezione, alla clonazione umana, al<br />

congelamento di embrioni, alla fecondazione assistita, alla diagnosi<br />

prenatale, alla pillola del giorno dopo, all’utilizzo di cellule staminali<br />

embrionali ed altro. Si dimostrò inoltre intollerante verso tutti coloro che<br />

dissentivano dalla sua linea politica.<br />

Riporto qui di seguito alcuni esempi che fanno capire come la politica<br />

portata avanti da Joseph Ratzinger non sia stata certo di fratellanza, unità<br />

e dialogo fra i popoli come avrebbe dovuto essere, ma piuttosto<br />

d’intolleranza e divisione.<br />

Nell’anno 2000 (era ancora cardinale) dichiarò perentoriamente la<br />

preminenza e superiorità della Chiesa cattolica rispetto alle altre Chiese<br />

cristiane, poi redasse un documento, Dominus Jesus, che inviò alle<br />

Conferenze episcopali, col quale invitava a non utilizzare il termine<br />

~ 157 ~


“Chiese sorelle” riferito alle Chiese protestanti, ortodosse e anglicane.<br />

Questa presa di posizione provocò polemiche a non finire da parte di<br />

molti teologi di varie religioni; ecco il commento del già citato teologo<br />

svizzero Hans Kung: «La dichiarazione del cardinale Ratzinger è un<br />

miscuglio di arretratezza medievale e mania di grandezza…». In Belgio,<br />

53 teologi cattolici firmarono un documento che<br />

deplorava il tono ed i contenuti della dichiarazione<br />

Dominus Jesus, accusandola di andare contro lo spirito<br />

del Concilio Vaticano 2° e di dare l’immagine di una<br />

Chiesa cattolica ripiegata su certezze immobili e<br />

riaffermate con un tono autoritario che si credeva<br />

appartenere al passato. Il teologo brasiliano Leonardo<br />

Boff accusò Ratzinger di aver vestito i panni di<br />

“sterminatore del futuro dell’ecumenismo” e parlò del<br />

Vaticano come di un “sistema ferreo, implacabile, crudele<br />

e senza pietà”. Queste ed altre dichiarazioni procurarono<br />

a Boff severe sanzioni da parte del Sant’Uffizio pertanto,<br />

nel 1992, egli decise di rinunciare definitivamente al<br />

Il teologo Leonardo Boff.<br />

sacerdozio e si autoproclamò laico.<br />

Un altro esempio di intolleranza dell’ex nazista Ratzinger si ebbe nel<br />

1986 quando egli si dichiarò contrario agli incontri interreligiosi come<br />

quello di Assisi; a suo parere c’era il rischio che tali incontri generassero<br />

nell’opinione pubblica l’idea che il cristianesimo fosse una religione al<br />

pari di tutte le altre, che Cristo fosse l’equivalente occidentale di quello<br />

che sono Maometto nel mondo islamico, Budda e Confucio in Oriente<br />

ecc., e che quindi una religione valesse l’altra.<br />

In altre circostanze il cardinale bavarese dimostrò di amministrare la<br />

giustizia e la disciplina in termini elastici, discrezionali ed opportunistici<br />

a seconda delle convenienze, ad esempio nel luglio 2001 redarguì<br />

l’arcivescovo ribelle africano Emmanuel Milingo il quale aveva solida<br />

fama di esorcista e guaritore ed inoltre si era sposato con la coreana Sung<br />

Ryae Sung. Ratzinger lo convinse a rivedere le proprie posizioni e lo<br />

perdonò riportandolo “all’ovile”. Invece con altre centinaia di sacerdoti<br />

colpevoli solo di essersi sposati, fu meno tollerante, riducendoli subito<br />

allo stato laicale e cacciandoli dalla Chiesa.<br />

Ed ancora, nel giugno 2002 il vescovo argentino Romulo Braschi<br />

attribuì l’ordinazione sacerdotale a sette donne cattoliche; due mesi dopo<br />

il cardinale Ratzinger scomunicò le donne che, per nulla pentite della<br />

propria azione, dichiararono: «…è vero, abbiamo infranto il codice di<br />

diritto canonico che vieta l’ordinazione delle donne, ma l’articolo del<br />

~ 158 ~


Codice è un’offesa contro l’uguaglianza tra uomo e donna<br />

proclamata da Dio».<br />

Nello stesso anno Ratzinger si occupò di alcune questioni riguardanti<br />

l’impegno ed il comportamento dei cattolici nella vita politica, quindi il<br />

24 novembre redasse un documento dove intimava ai parlamentari<br />

cattolici di non cedere ad alcun compromesso su temi come l’aborto,<br />

l’eutanasia, l’omosessualità e la bioetica.<br />

Sempre nei primi anni del 2000 il porporato bavarese<br />

si comportò da vero inquisitore poiché condannò il libro<br />

Woman at the Altar, ne vietò la diffusione e pretese la<br />

distruzione delle copie destinate agli Stati Uniti<br />

d’America; il libro era stato scritto dalla teologa inglese<br />

suor Lavinia Byrne e sosteneva argomenti in favore del<br />

sacerdozio femminile. La religiosa rifiutò di ritrattare<br />

quanto aveva scritto e, piuttosto che rinunciare ad<br />

esprimere le proprie idee, lasciò la tonaca dopo 35 anni e<br />

commentò: «…la pressione dell’ex Sant’Uffizio è<br />

intollerabile, in Vaticano usano tecniche degne<br />

dell’Inquisizione…».<br />

Nel 2001 il teologo moralista spagnolo Marciano Vidal<br />

pubblicò un’opera da titolo Moral de actitudes dove<br />

affrontava, con aperture di buonsenso, tematiche come<br />

contraccezione, omosessualità, masturbazione, fecondazione<br />

artificiale e aborto terapeutico. Anche in questo caso il<br />

cardinale tedesco impose a Vidal di correggere l’opera ed<br />

attenersi alle normative cattoliche.<br />

Lavinia Byrne.<br />

Non accettò invece la censura ratzingeriana il sacerdotescrittore<br />

australiano Paul Collins autore del libro Papal<br />

power, nel quale aveva messo in dubbio l’infallibilità papale; rifiutò di<br />

sottomettersi ai voleri delle alte cariche vaticane e si dimise dall’Ordine<br />

dei Missionari di cui faceva parte.<br />

Sempre nel 2001 il cardinale Ratzinger si occupò dei frequenti abusi<br />

sessuali dei sacerdoti a danno dei minori (questo argomento è trattato nel<br />

capitolo successivo); tante belle parole di condanna, ma nei fatti era tutta<br />

un’altra musica. Emblematico fu il caso del sacerdote messicano Marcial<br />

Degollado; costui era stato denunciato per continuati abusi sessuali su<br />

una trentina di giovani seminaristi spesso minorenni, inoltre era stato<br />

riconosciuto dalla magistratura eterosessuale, sembra che avesse avuto<br />

una figlia nata da un rapporto con una sua amante fissa e per giunta<br />

dicono che facesse anche uso di droghe (è morto nel 2008); ebbene, per<br />

~ 159 ~<br />

Don Vidal.


tutte queste nefandezze commesse, le alte gerarchie<br />

ecclesiastiche, a cominciare dal cardinale Ratzinger e<br />

da papa Wojtyla, non avevano mai preso alcun<br />

provvedimento contro il Degollado e le numerose<br />

denunce a suo carico giacevano insabbiate presso l’ex<br />

Sant’Uffizio. La motivazione di questa eccessiva<br />

tolleranza da parte dei dirigenti vaticani si può<br />

Marcial Degollado. probabilmente ricondurre al fatto che il Degollado era<br />

stato il fondatore della comunità Legionari di Cristo,<br />

la quale rappresentava per il Vaticano una potenza di denaro, vocazioni<br />

ed efficientismo non indifferente; infatti, nell’anno 2000, la Comunità<br />

vantava un bilancio superiore perfino a quello dell’Opus Dei<br />

(ultimamente siamo anche venuti a conoscenza che nella comunità<br />

Legionari di Cristo militano diversi personaggi riconducibili all’estrema<br />

destra).<br />

Qualche anno dopo, Ratzinger prese di mira le persone transessuali;<br />

doveva essere preclusa loro la possibilità di entrare nel mondo<br />

ecclesiastico e, nel caso già vi fossero, dovevano essere espulsi dagli<br />

Ordini cui appartenevano. Poi toccò agli omosessuali; in maniera<br />

categorica il futuro Papa disse no alle unioni gay poiché la famiglia<br />

doveva essere esclusivamente eterosessuale cioè formata dalla donnasposa-madre<br />

complementare all’uomo patriarca; inoltre invitò i politici<br />

cattolici ad opporsi strenuamente a legislazioni favorevoli alle unioni<br />

omosessuali. Questo provocò la reazione di vari gruppi di omosessuali fra<br />

i quali il movimento cattolico Noi siamo Chiesa, che in un comunicato<br />

affermò che gl’inquisitori vaticani contrastavano più energicamente<br />

l’omosessualità piuttosto che alcune piaghe sociali come la mafia, la<br />

corruzione, il traffico di armi e di droga, l’inquinamento ambientale,<br />

l’arricchimento sproporzionato di certi personaggi, il lavoro nero e le<br />

dittature.<br />

Sempre a proposito di omosessuali, nel 2009 l’emerito professor<br />

Magnus Enquist, docente e ricercatore di etologia all’Università di<br />

Stoccolma, ha affermato che chi pensa che le coppie gay non debbano<br />

essere riconosciute perché sono contro natura si sbaglia, poiché esistono<br />

almeno 1500 specie animali che hanno comportamenti omosessuali:<br />

conigli, capre, cavalli, maiali, iene, leoni, montoni, giraffe, bisonti,<br />

scimmie bonobo, trichechi, delfini, balene, alcuni uccelli, e persino insetti<br />

(libellule), e tanti altri. Io aggiungerei che contro natura sono proprio i<br />

clericali cattolici poiché essi, in nome di un’insensata fede religiosa,<br />

rinunciano a piaceri del tutto naturali come i divertimenti, il sesso, la<br />

~ 160 ~


famiglia, i figli.<br />

Ma nel 2001 il cardinale bavarese superò ogni limite di decenza<br />

approvando un vecchio documento emesso da papa Giovanni 23° nel<br />

1962, il Crimen Sollicitationis, nel quale era scritto che la Chiesa<br />

cattolica doveva abbuiare il più possibile qualsiasi reato inerente abusi<br />

sessuali verso minori commessi dai clericali (questo argomento è<br />

approfondito più avanti in un altro capitolo).<br />

Queste furono le prese di posizione di Joseph Ratzinger quand’era<br />

luogotenente di Giovanni Paolo 2°, da quando invece è stato nominato<br />

capo supremo della Chiesa cattolica si è apparentemente ammansito, ha<br />

assunto toni e atteggiamenti più pacati, ma la sua linea politica è rimasta<br />

la stessa: intransigente su tutto e complessivamente simile a quella del<br />

suo predecessore.<br />

Ecco alcune sue prese di posizione che gli hanno procurato aspre<br />

critiche: nel settembre del 2006, dalla cattedra dell’università di<br />

Ratisbona, pronunciò una frase con la quale si riferiva vagamente alla<br />

violenza della religione musulmana; quella frase, a torto o a ragione, fece<br />

infuriare tutto il mondo islamico poiché venne considerata da questo<br />

altamente offensiva e provocatoria. Ed ancora, nell’ottobre 2008, in<br />

occasione del 50° anniversario della morte di papa Pio 12° (il Pontefice<br />

che era stato in carica durante la 2° guerra mondiale), espresse<br />

pubblicamente l’intenzione di beatificarlo poiché, a suo parere, «…non ci<br />

fu nessun silenzio di Pio 12° verso l’Olocausto ed il nazismo…». Peccato<br />

però che il mondo ebraico la pensi in tutt’altro modo.<br />

Sempre riguardo alle persecuzioni degli Ebrei, nel<br />

febbraio 2009 egli decise di riammettere nella Chiesa lo<br />

scomunicato vescovo lefevriano Richard Williamson,<br />

pur sapendo che l’anziano prelato era uno dei teorici del<br />

negazionismo avendo pubblicamente affermato che le<br />

camere a gas nei campi di sterminio nazisti non erano<br />

mai esistite. Ciò provocò sdegno e ripugnanza nelle<br />

comunità ebraiche; il Ministro degli Esteri israeliano<br />

dichiarò pubblicamente: «La riammissione di un<br />

vescovo negazionista da parte della Santa Sede<br />

rappresenta un’offesa agli Ebrei, in Israele e in tutto il<br />

mondo, oltre che alla memoria delle vittime e dei Richard Williamson.<br />

sopravvissuti all’Olocausto».<br />

Ed ora qualche esempio delle tante contraddizioni<br />

che dice Benedetto 16° durante le prediche che va facendo per il mondo:<br />

~ 161 ~


sovente afferma che la violenza è in contrasto con la natura di Dio e<br />

dell’anima, quindi deve essere ripudiata. Purtroppo questa bella frase<br />

contrasta con un dato di fatto: Ratzinger, in veste di capo dello Stato<br />

Vaticano, non ha mai firmato la moratoria contro i Paesi che<br />

puniscono con la pena di morte il “reato” di omosessualità.<br />

Il Sommo Pontefice è stato macroscopicamente incoerente anche<br />

quando ha affermato che in molte nazioni del mondo esistono muri che<br />

dividono i popoli ed è necessario che vengano abbattuti al più presto.<br />

Belle parole, però forse si è dimenticato che lo Stato Vaticano, di cui lui è<br />

il regnante supremo, è l’unica nazione al mondo quasi interamente<br />

circondata da mura alte parecchi metri e gli stranieri possono accedere<br />

solo in Piazza San Pietro, il restante territorio è visitabile solo a<br />

pagamento (e nemmeno tutto). Cosa aspetta ad aprire le porte e<br />

permettere a tutti il libero ingresso?<br />

Ma non è finita, nell’ottobre 2010 l’ex nazista Joseph Ratzinger si è<br />

schierato pubblicamente contro misteriosi “poteri occulti” che<br />

minacciano il mondo, riferendosi alle grandi potenze economiche che ha<br />

definito “false divinità”; parole sante, ma bisognerebbe che qualcuno gli<br />

ricordasse che tutto il Vaticano è un grande potere occulto a cominciare<br />

dallo Ior e dall’Opus Dei, per finire ai grandi intrallazzi e scandali<br />

avvenuti dentro le Sacre Mura e rimasti misteriosamente senza una<br />

risposta (più avanti ne leggeremo qualcuno).<br />

Un’altra considerazione da fare su papa Ratzinger (ed anche su papa<br />

Wojtyla) riguarda gli inviti che periodicamente rivolge ai governanti dei<br />

cosiddetti Paesi ricchi affinché aiutino economicamente i popoli più<br />

poveri in quanto questi sono le vittime di un mondo ingiusto e con troppe<br />

disuguaglianze. Questo è vero, ma perché la Santa Sede, tanto per dare il<br />

buon esempio, non comincia a disfarsi di una parte dell’immenso tesoro<br />

che possiede in Vaticano (secondo l’archeologo Rodolfo Lanciani si tratta<br />

di 3.000 Kg. d’oro e 30.000 Kg. d’argento) oltre alle reliquie ed arredi<br />

sacri di ogni tipo custoditi nel Sacrario Apostolico, tutti oggetti di grande<br />

valore che le sono stati regalati nell’arco dei secoli? Potrebbe donare i<br />

soldi del ricavato ai Paesi poveri e servirebbero a sfamare una buona<br />

parte dell’umanità indigente. Ed ancora, perché non ospita i terremotati<br />

d’Abruzzo nei propri innumerevoli palazzi adibiti a seminari ormai quasi<br />

vuoti, invece di mandare i vari Monsignori, adorni di catene d’oro, a<br />

commiserare quella povera gente che ha perso tutto? Oppure: perché non<br />

accoglie in Vaticano i tanti barboni e baraccati di Roma e li fa sedere alla<br />

mensa insieme ai Cardinali? Non ci pensa nemmeno; ecco invece cos’ha<br />

ideato papa Ratzinger per far sì che la Chiesa cattolica appaia, all’occhio<br />

~ 162 ~


della gente, generosa e magnanima: nel luglio 2009 la Conferenza<br />

Episcopale Italiana, in accordo con la Banca Intesa San Paolo, ha istituito<br />

il Prestito della Speranza per le famiglie in difficoltà economica, ricavato<br />

dalle offerte dei fedeli nelle parrocchie. E’ previsto un contributo<br />

massimo di 500 euro mensili per un anno, rinnovabile per ulteriori 12<br />

mesi a seconda delle situazioni, ed è stabilito che chi riceve il prestito<br />

debba pagare un tasso di interesse non superiore al 4,5%; a questo punto<br />

dov’è la generosità della Chiesa? Sembra più un’operazione di usura dal<br />

momento che i soldi prestati sono frutto di offerte e come tali dovrebbero<br />

essere regalati e non prestati per essere oggetto di restituzione, per di più<br />

con l’aggiunta di interessi.<br />

Anche in questo caso la Chiesa cattolica non si è smentita: resta<br />

un’organizzazione il cui scopo principale è quello di guadagnare il<br />

più possibile, in qualsiasi circostanza e con qualsiasi mezzo, lecito o<br />

illecito.<br />

Bell’esempio di altruismo!<br />

~ 163 ~


PAPA FRANCESCO 1° – Jorge Mario Bergoglio<br />

Ho aggiunto questo capitolo nel 2013,<br />

poco tempo dopo l’elezione del nuovo papa<br />

Jorge Mario Bergoglio, perché ho sentito il<br />

dovere di far conoscere ai lettori la figura di<br />

questo pontefice argentino e per sfatare le<br />

notizie riportate dai mass media che parlano<br />

di un papa veramente innovativo e più vicino<br />

alla gente bisognosa.<br />

Ha assunto il nome di Francesco perché, a<br />

suo dire, intende essere umile come Francesco<br />

d’Assisi e vuole una Chiesa “povera per i<br />

poveri”. Vedremo se rispetterà la promessa;<br />

io non ci credo. Volete sapere il perché?<br />

Innanzi tutto paragonarsi a Francesco<br />

d’Assisi è un impegno oltremodo gravoso<br />

poiché significherebbe condurre una vita<br />

semplice, umile, rinunciare a tutti i privilegi,<br />

donare tutto quello che possiede di personale<br />

e tutti i capitali del Vaticano ai bisognosi, in<br />

pratica condurre una vita da baraccato. Ci credete voi che papa Bergoglio<br />

voglia arrivare a fare questo? Tanto per cominciare nella sua prima uscita<br />

pubblica in Piazza San Pietro ha voluto salutare la folla a bordo di una<br />

papamobile Mercedes G500 nuova fiammante (probabilmente regalatagli<br />

dalla nota casa automobilistica tedesca),<br />

poi lo abbiamo visto su di<br />

una Wolkswagen Phaeton, quindi su<br />

una Ford Focus C307. Queste sono<br />

tutte auto che costano parecchie<br />

decine di migliaia di euro ciascuna,<br />

allora mi chiedo che attinenza possa<br />

avere questo Papa con Francesco<br />

d’Assisi; che io sappia il “poverello”<br />

andava in giro a piedi o al massimo<br />

sopra ad un ciuchino e non cavalcava<br />

certo un cavallo purosangue e nemmeno<br />

si faceva trasportare su di una<br />

portantina dorata.<br />

Un altro motivo che mi fa pensare che questo Papa non sia innovativo<br />

~ 164 ~


e progressista come dicono, sono alcune sue prese di posizione su temi<br />

come l’aborto, l’eutanasia, le pratiche anticoncezionali e le unioni gay.<br />

Ebbene, egli è sempre stato in accordo con le posizioni ufficiali della<br />

Chiesa invitando preti e laici ad opporsi strenuamente a queste<br />

innovazioni e ritenendo i movimenti politici ad esse favorevoli,<br />

espressione di “cultura di morte e perversione”. Conclusione: in questi<br />

pochi mesi di pontificato il suo comportamento si può paragonare a<br />

quello di Papa Wojtyla: populista, plateale, ipocrita e conservatore.<br />

Andiamo avanti: è stato eletto sul Soglio Pontificio il 13 marzo 2013<br />

dopo le dimissioni di papa Ratzinger, dimissioni forse indotte da<br />

pressioni provenienti da alti esponenti vaticani, in quanto costui non era<br />

ritenuto sufficientemente comunicativo e popolare.<br />

Riguardo al passato di papa Bergoglio, ho cercato notizie alternative a<br />

quelle riportate dai mass media i quali, come sempre, acclamano ed<br />

osannano ogni Pontefice e si guardano bene dal far conoscere alla gente<br />

qualche sua pecca, ancorché minima. Così ho letto alcuni libri fra i quali I<br />

peccati del Papa argentino scritto dai Discepoli di Verit๠che ci fanno<br />

sapere che quando lui risiedeva in Argentina ed era Superiore Provinciale<br />

dei Gesuiti negli anni della dittatura militare (1976 - 1983), non proferì<br />

parola contro la giunta militare responsabile di una sanguinosa<br />

repressione durata sette anni, durante la quale vennero torturate ed<br />

uccise diverse migliaia di oppositori al regine (i Desaparecidos), tra cui<br />

alcuni clericali.<br />

In questo libro è inoltre riportato che Jorge Bergoglio, sia da vescovo<br />

ausiliare, che da arcivescovo di Buenos Aires, non denunciò mai la<br />

dilagante piaga della pedofilia sacerdotale nel suo Paese, né mai si<br />

attivò per contrastarla, anzi, arrivò al punto di manifestare indulgenza<br />

verso un sacerdote condannato per pedofilia e dimostrò solidarietà verso<br />

un vescovo che si era dimesso per uno scandalo di omosessualità. Del<br />

resto lo stesso Bergoglio, quand’era cardinale, confessò: “Ho commesso<br />

molti errori…oggi chiedo perdono a tutti dei peccati e delle offese che ho<br />

realmente commesso”. E così con poche parole se la cavò.<br />

______________<br />

¹ Sono un gruppo di ecclesiastici e laici del Vaticano che hanno ritenuto di non poter più<br />

sopportare le false notizie confezionate e diffuse dalla Santa Sede e dai mass media.<br />

Hanno scritto altri libri per far conoscere le malefatte degli alti prelati vaticani e<br />

smascherare gli intrighi e le corruzioni del clero cattolico. Ecco alcuni titoli: Intrigo<br />

papale: faide di potere in Vaticano per la successione di Benedetto 16° – Il vicario di Sua<br />

Santità: il ventennio di potere del cardinale Ruini – Segreto Pontificio: i crimini sessuali<br />

nella Chiesa, nascosti da papa Wojtyla e dal cardinale-prefetto Ratzinger – All’ombra del<br />

Papa infermo: tutte le malefatte vaticane sotto il papato di Giovanni Paolo 2°.<br />

~ 165 ~


Un altro personaggio autorevole che conosce a fondo il<br />

passato del neo papa sudamericano, è l’intellettuale, scrittore<br />

e giornalista argentino Horacio Verbitsky, uno dei massimi<br />

esponenti del movimento argentino per la difesa dei diritti<br />

umani. Appena Jorge Bergoglio fu eletto Pontefice egli<br />

dichiarò alla stampa: “Ho i documenti che provano che<br />

Bergoglio collaborò con i dittatori argentini durante la<br />

dittatura; le carte che ho trovato nell’archivio del Ministero H. Verbitsky<br />

degli Esteri non lasciano dubbi. Da parte sua nessuna<br />

richiesta di perdono, solo ambiguità. La sua elezione è una disgrazia per<br />

l’Argentina e tutto il Sudamerica”.<br />

Nel 2006 Verbitsky scrisse il libro L’isola del silenzio nel quale<br />

affermava che padre Bergoglio lo si poteva considerare un populista di<br />

destra; inoltre sosteneva che nel 1976, poco prima del colpo di stato in<br />

Argentina, il futuro Papa era Superiore Provinciale della Compagnia di<br />

Gesù e chiese a due gesuiti, Orlando Yorio e Francisco Jalics, assertori<br />

della “sovversiva” Teologia della Liberazione, di cessare la loro missione<br />

di aiuto a tante persone disagiate che abitavano nelle baraccopoli. Al loro<br />

rifiuto Bergoglio reagì duramente, prima li espulse dall’Ordine, poi fece<br />

pressione all’allora Arcivescovo di Buenos Aires, per far toglier loro<br />

l’autorizzazione<br />

ad officiare la<br />

messa. Poco dopo<br />

il colpo di<br />

stato i due gesuiti<br />

furono sequestrati,<br />

detenuti<br />

e torturati<br />

dalle milizie governative;<br />

dopo<br />

sei mesi furono<br />

liberati ed essi<br />

raccontarono<br />

che fu Bergoglio<br />

il responsabile<br />

del loro<br />

sequestro in<br />

quanto, cac-<br />

Uno dei documenti che provano la responsabilità di Bergoglio<br />

nell'arresto dei due frati.<br />

~ 166 ~<br />

ciandoli dalla<br />

Compagnia e


scomunicandoli, tolse loro la protezione ecclesiastica facendoli così<br />

finire nelle liste nere dei militari. Dissero anche che la loro espulsione<br />

dall’Ordine rappresentò una sorta di via libera per i golpisti in quanto il<br />

nuovo governo dittatoriale non gradiva questo genere di attività, cioè<br />

l’aiuto ai baraccati i quali erano ritenuti potenziali oppositori politici.<br />

Bergoglio si difese dicendo che lui si comportò così pensando di<br />

proteggere i frati e metterli al sicuro, ma i documenti in mano al<br />

giornalista testimoniano che il futuro Papa non solo aveva tolto la<br />

protezione ai due sacerdoti, ma li aveva anche denunciati alle autorità<br />

militari per le loro “attività sovversive” in quanto “sospettati di avere<br />

contatti con i guerriglieri”.<br />

Il giornalista Verbitsky evidenzia anche altre malefatte commesse da<br />

Bergoglio durante il periodo dittatoriale argentino; infatti ci fa sapere che<br />

il suo nome spuntò anche in due processi riguardanti un furto di<br />

neonati appartenuti a donne oppositrici al regime, poi fatte sparire<br />

dai militari. I parenti testimoniarono di essersi rivolti al sacerdote<br />

chiedendogli disperatamente aiuto e la risposta sarebbe stata quella di<br />

lasciar perdere perché i piccoli stavano bene in qualche altra famiglia.<br />

Un altro punto a discapito dell’ex arcivescovo di Buenos Aires è<br />

quello di non essere amato dall’Associazione Madri di Plaza de Mayo<br />

che è formata da madri dei Desaparecidos. Questa è un’ulteriore<br />

conferma della sua approvazione alla politica dittatoriale del governo<br />

argentino e del suo coinvolgimento degli orrendi crimini che furono<br />

perpetrati in quel Paese.<br />

Vediamo ora quel che hanno scritto alcuni autorevoli giornali esteri<br />

subito dopo l’elezione di papa Francesco 1°: il New York Times ricorda le<br />

accuse di connivenza che ebbe Bergoglio con il regime militare<br />

argentino: “…è stato accusato di essere a conoscenza degli abusi della<br />

sporca guerra e di non aver fatto abbastanza per fermarli mentre<br />

trentamila persone sparivano, venivano torturate o uccise dalla dittatura”.<br />

Il Times inglese titola: “L’amico dei poveri che era anche a suo agio con i<br />

dittatori”. Un quotidiano tedesco ricorda gli anni bui della Chiesa<br />

argentina nel periodo dittatoriale. E così via.<br />

Così abbiamo appurato che papa Francesco 1° non è certo stato uno<br />

stinco di santo come vorrebbero farci credere, ciononostante in quattro e<br />

quattr’otto è stato eletto Papa. Ciò in barba a chi credeva che ci sarebbe<br />

stato un reale cambiamento nella politica della Santa Sede. Che illusi!<br />

******<br />

~ 167 ~


GLI SCANDALI DEL CLERO<br />

Il comportamento delinquenziale dei rappresentanti clericali è<br />

rimasto generalmente sommerso per tanti anni grazie sia all’omertà e<br />

al silenzio del Vaticano, che ai governanti italiani i quali hanno<br />

sempre fatto finta di non sapere e di non vedere le molte malefatte<br />

dei personaggi ecclesiastici. Solo dopo l’ultimo dopoguerra si sono<br />

avute notizie di esponenti cattolici incastrati dalle forze dell’ordine per<br />

aver commesso gravi reati; farne un elenco dettagliato sarebbe troppo<br />

lungo, mi limito a ricordare che negli ultimi decenni, nel nostro Paese,<br />

sono finiti sotto inchiesta una moltitudine di clericali fra preti, suore,<br />

monsignori, vescovi e cardinali, tutti condannati perché responsabili dei<br />

peggiori crimini che l’essere umano sia in grado di perpetrare: truffa<br />

aggravata, associazione per delinquere di stampo mafioso, traffico<br />

internazionale di droga e di opere d’arte, simonia, concorso in illecito<br />

guadagno, riciclaggio di denaro sporco, ricettazione, millantato credito,<br />

esportazione di valuta all’estero, appropriazione indebita aggravata,<br />

tangenti, corruzione, abuso di credulità popolare, abbandono di malati,<br />

circonvenzione di persone incapaci, maltrattamento di anziani, plagio,<br />

stupro e sevizie, sequestro di persona, violenza sessuale, pedofilia e<br />

pedopornografia, esorcismi con estorsione di denaro ed altri. Inoltre,<br />

recentemente, si è venuti a conoscenza anche di una miriade di clericali<br />

che, approfittando del proprio potere, praticano sesso con suore,<br />

seminaristi e bambini; questa è una piaga che pervade da sempre il<br />

mondo clericale.<br />

Riporto solo alcuni casi più clamorosi dei quali si sono interessati<br />

anche alcuni mass media, senza dilungarmi troppo sugli sviluppi delle<br />

varie inchieste che ne sono seguite (a proposito di mass media ci tengo a<br />

precisare che nel nostro Paese i mezzi di comunicazione normalmente<br />

adottano un modello di informazione enfatico e trionfalistico quando<br />

parlano del Papa o di altri clericali, quando invece questi ultimi sono<br />

gli artefici di malefatte o scandali, i giornalisti cercano di<br />

minimizzare il più possibile i fatti e danno informazioni stringate e<br />

prive di approfondimenti e di critiche. Che pennivendoli!):<br />

Monsignor Edoardo Cippico, nel 1945 venne arrestato per contrabbando<br />

e frode fiscale in quanto tentò di trafugare in Argentina parte del<br />

tesoro che gli Ustascia croati, alleati dei fascisti, avevano nascosto in<br />

Vaticano; fu condannato a 9 anni poi, in appello, venne prosciolto perché<br />

lo fecero passare per un “ingenuo” raggirato da altre persone rimaste<br />

sconosciute.<br />

~ 168 ~


Don Bernardini.<br />

Don Domenico Bernardini, prete esorcista, fu<br />

arrestato nel marzo 1981 a Sezze (Latina) con l’accusa di<br />

associazione per delinquere, plagio, truffa e violenza.<br />

Maggio 1983, don Giuseppe Romano, parroco di<br />

Ottaviano (Napoli) fu<br />

arrestato perché imputato del<br />

reato di associazione per<br />

delinquere a sfondo mafioso.<br />

Monsignor Bruno Foresti, vescovo di<br />

Brescia, nel gennaio del 1986 fu bloccato<br />

all’aeroporto di Milano per<br />

Il mafioso don Romano.<br />

esportazione di valuta all’estero.<br />

Suor Aldina Marelli, la “postina della Camorra” fu<br />

arrestata nel 1983 in un convento di Ercolano per associazione<br />

di stampo mafioso.<br />

Sempre nel 1983 scoppiò lo “scandalo dei<br />

petroli” - contrabbando di petrolio con truffa allo<br />

Stato di 2.000 miliardi di lire (oltre un miliardo di<br />

euro) - Fra le tante persone coinvolte finirono<br />

sotto inchiesta anche don Ernesto Quaglia, parroco di Cerano<br />

(Novara), monsignor Donato De Bonis, allora segretario<br />

dello Ior e braccio destro di monsignor Marcinkus, e<br />

monsignor Simeone Duca, segretario degli Archivi Pontifici e<br />

canonico della cattedrale romana de La Storta. Quest’ultimo<br />

uscì dal carcere dopo aver pagato una cauzione di un miliardo di lire<br />

(516.000 euro), ma poco dopo risultò coinvolto in un caso di riciclaggio<br />

dei proventi derivati dai sequestri di persona ad opera delle cosche<br />

calabresi (si salvò per grazia ricevuta…). In seguito monsignor Duca<br />

venne condannato a 9 mesi di carcere per millantato credito - ricevette 30<br />

milioni di lire (15.500 euro) per “addomesticare” un magistrato - ma in<br />

Don Foresti.<br />

Suor Aldina Marelli.<br />

Don Quaglia, monsignor De Bonis e monsignor Duca.<br />

~ 169 ~


appello venne assolto perché dichiarò che i soldi erano serviti a compiere<br />

opere di beneficienza (?). Che gente ignobile!<br />

1988, don Lorenzo Zorza, parroco della<br />

chiesa romana di Sant’Agnese e nunzio<br />

apostolico della Santa Sede presso l’Onu, fu<br />

arrestato vicino a Bologna con l’accusa di<br />

traffico internazionale di stupefacenti; durante il<br />

processo emerse che Zorza, in precedenza, era<br />

già stato condannato per contrabbando di opere<br />

d’arte - due dipinti del Cinquecento valutati 200<br />

milioni di lire (103.000 euro) - per il possesso di<br />

74.000 dollari in banconote contraffatte e per<br />

traffico di valuta del Banco Ambrosiano.<br />

1984, don Giovanni Stilo di Africo (Reggio Calabria), fu arrestato<br />

Don Zorza.<br />

per associazione per delinquere di stampo mafioso.<br />

Don Salvatore Papuglia fu arrestato a Muro Lucano (Potenza) nel<br />

1986 con l’accusa di maltrattamento di anziani, circonvenzione di<br />

persone incapaci, appropriazione indebita aggravata, truffa e falso.<br />

A Latina, nel 1982, finì nel mirino degli investigatori il vescovo<br />

Enrico Romolo Compagnone perché sospettato di concorso in truffa<br />

aggravata ed illecito guadagno.<br />

Finì nelle maglie della giustizia anche l’alto prelato Michele<br />

Giordano, arcivescovo metropolitano di Napoli; nel 1998 fu accusato di<br />

usura insieme ad alcuni imprenditori, e quattro anni dopo il porporato<br />

venne nuovamente rinviato a giudizio per i reati di concorso in frode<br />

fiscale e falso in bilancio (acquistò tre capannoni con i fondi della Curia a<br />

prezzo inferiore a quello commerciale). Nel 2005, in seguito a questi<br />

scandali, si dimise dal governo dell’arcidiocesi e venne nominato da papa<br />

Benedetto 16° “amministratore apostolico”, qualifica oltremodo ridicola<br />

visti i suoi precedenti giudiziari; ma non finì lì, l’anno successivo venne<br />

addirittura nominato “arcivescovo emerito” di Napoli. La sfacciataggine<br />

dei politicanti vaticani non ha proprio limiti!<br />

Don Fedele Bisceglia, lo ricordate? Era un folcloristico fraticello<br />

sessantanovenne fondatore dell’Oasi Francescana di Cosenza (un rifugio<br />

per poveri con poliambulatorio medico); fu arrestato il 23 gennaio 2006<br />

con l’accusa di violenza sessuale singola e di gruppo nei confronti di una<br />

suora. E pensare che era solito fare il moralista imprecando nei salotti<br />

televisivi contro il mal costume dilagante... Nel 2007 è stato espulso<br />

dall’ordine dei frati minori cappuccini, ma non per tutte le denunce sulle<br />

sue presunte violenze sessuali, bensì per alcuni suoi comportamenti poco<br />

~ 170 ~


consoni all’abito che indossava, come essere un<br />

ultras troppo accanito del Cosenza calcio. Che<br />

schifosi!<br />

Settembre 2007, don Cesare Lodeserto,<br />

direttore del Centro per immigrati Regina Pacis<br />

di San Foca di Melendugno (Lecce) fu<br />

condannato a 5 anni e 4 mesi di reclusione per i<br />

reati di calunnia, violenza, minacce e sequestro di<br />

persona nei confronti di alcune donne rumene e Don Fedele Bisceglia.<br />

moldave ospiti del Centro; don Cesare aveva già<br />

avuto problemi con la giustizia qualche anno prima.<br />

Nello stesso anno a Cosenza don Alfredo Luberto, direttore di un<br />

istituto che ospitava 200 disabili psichici, fu arrestato con l’accusa di<br />

truffa, falso, appropriazione indebita ed associazione per delinquere.<br />

Nel 2006 a Siena monsignor Giuseppe Acampa e l’arcivescovo<br />

Antonio Buoncristiani furono accusati rispettivamente di truffa ed<br />

estorsione.<br />

Nel 2008 a Salerno don Generoso Santoro, presidente dell’Istituto<br />

interdiocesano per il sostentamento del clero, fu condannato per truffa<br />

aggravata.<br />

Sempre nel 2008 la Guardia di Finanza di Salerno<br />

sequestrò il Villaggio Angellara Home, ex colonia per<br />

ragazzi poveri, trasformata in albergo a 5 stelle con i fondi<br />

dell’8‰ e col contributo della Regione Campania. In<br />

questa vicenda furono indagate per truffa aggravata ai<br />

danni dello Stato, abusivismo edilizio ed abuso d’ufficio<br />

tredici persone fra le quali l’arcivescovo di Salerno<br />

monsignor Gerardo Pierro, il suo braccio destro don<br />

Comincio Lanzara e l’economo diocesano monsignor<br />

Angelo Rizzo. Monsignor Pierro reagì con notevole<br />

veemenza contro la magistratura ed arrivò addirittura a<br />

dire che l’avviso di garanzia era lo strumento moderno del<br />

diavolo.<br />

Monsignor Pierro.<br />

Giugno 2010, nel registro degli indagati della<br />

procura di Perugia sono finiti ultimamente l’ex ministro dei Trasporti<br />

Pietro Lunardi, il capo della Protezione Civile Guido Bertolaso e<br />

l’arcivescovo di Napoli Crescenzio Sepe, tutti indagati per corruzione e<br />

reati finanziari relativamente ad alcune compravendite sospette di<br />

immobili a Roma. Dovranno rispondere alla magistratura anche per<br />

quanto riguarda i lavori di manutenzione di un palazzo romano di pro-<br />

~ 171 ~


prietà dello Stato Vaticano e finanziato dallo Stato italiano; il palazzo fa<br />

parte della società immobiliare vaticana Congregazione Propaganda Fide<br />

di cui Sepe è stato il responsabile dal 2001 al 2006.<br />

Ma forse il record di atti criminosi lo detiene don Pierino Gelmini,<br />

fondatore della Comunità Incontro che si occupa dell’accoglienza e del<br />

recupero di ragazzi emarginati e tossicodipendenti; nel 1969 fu accusato<br />

dalla magistratura di Terni di emissione di<br />

assegni a vuoto, truffa e bancarotta fraudolenta;<br />

l’anno seguente fuggì nel Vietnam del Sud<br />

dove venne denunciato per appropriazione<br />

indebita, così nel 1971 fu costretto a tornare in<br />

Italia dove scontò la pena di 4 anni di<br />

reclusione per i reati commessi nel ´69 (in<br />

carcere venne isolato per i suoi “comportamenti<br />

promiscui”). Nel 1976 fu nuovamente arrestato<br />

con l’accusa di corruzione (ricevette delle<br />

“bustarelle”) e nel 2007 fu iscritto nel registro<br />

degli indagati dai magistrati ternani per<br />

violenze sessuali su 8 giovani, avvenute fra il<br />

1999 e il 2004. Che persona ripugnante!<br />

Don Gelmini.<br />

In tutti questi casi il Vaticano, invece di condannare<br />

esplicitamente i responsabili di questi gravi crimini e scomunicarli, si<br />

è sempre chiuso dietro a un velo di omertà cercando il più possibile di<br />

abbuiare i fatti; inoltre difficilmente i preti colpevoli sono stati<br />

sospesi dalle celebrazioni religiose, tutt’al più sono stati trasferiti in<br />

altra parrocchia.<br />

******<br />

Uno dei reati più gravi fra<br />

quelli menzionati all’inizio del<br />

capitolo è la pedofilia. Nel nostro<br />

Paese, negli ultimi decenni,<br />

sono venuti a galla una miriade<br />

di casi piuttosto raccapriccianti<br />

che hanno coinvolto il mondo<br />

clericale, ma la Chiesa cattolica<br />

ha sempre cercato di nasconderli<br />

o minimizzarli. C’è da chiedersi:<br />

~ 172 ~


la Santa Sede ha mai cercato di affrontare e risolvere seriamente il<br />

problema dei preti pedofili? Io credo di NO; l’unico pensiero che<br />

attanaglia le menti delle alte sfere vaticane è quello di riuscire a<br />

salvare le apparenze di fronte all’opinione pubblica in modo che chi<br />

ha fede non abbia difficoltà a credere alla loro versione dei fatti,<br />

nonostante che certi abusi siano altamente lesivi verso i bambini che li<br />

subiscono poiché possono lasciare traumi per tutta la vita.<br />

Riporto alcuni esempi documentati dalla stampa (ma ne potrei<br />

elencare qualche centinaio) senza soffermarmi sui particolari; da tener<br />

presente che la stragrande maggioranza dei casi di abusi sessuali sui<br />

minori restano nell’ombra perché le vittime non trovano il coraggio di<br />

confessare i torti subiti.<br />

Gennaio 1988, don Salvatore Manfredi, ex direttore dell’Istituto per<br />

l’Assistenza ai Minori Stella Maris di Siponto (Foggia) fu condannato a 2<br />

anni di reclusione per atti di libidine e violenza su minori, avvenuti nel<br />

1985.<br />

Roma, aprile 2006, don Marco Agostini,<br />

parroco 43enne che svolgeva il suo ministero<br />

nella parrocchia di San Benedetto a Pomezia<br />

(Roma), fu arrestato con l’accusa di violenze<br />

sessuali ai danni di minori a partire dal 1993;<br />

secondo il Pubblico Ministero si trattava di<br />

centinaia di abusi su ragazzini da 10 a 13<br />

anni. Con lui furono indagati per<br />

favoreggiamento anche l’ex parroco di<br />

Pomezia, don Germano Agostini e l’attuale<br />

parroco, don Ennio Di Gianpasquale. I<br />

familiari di alcune vittime asserirono di aver<br />

denunciato i fatti anche all’allora vescovo di<br />

Albano, monsignor Agostino Vallini, il quale<br />

avrebbe risposto: “…sono solo chiacchiere…”.<br />

Don Agostini morì suicida nella propria<br />

abitazione nell’agosto 2006 mentre era agli<br />

arresti domiciliari, mentre monsignor Vallini è<br />

stato recentemente nominato cardinale da papa<br />

Benedetto 16°; ciò avvalora la mia teoria che<br />

nel mondo clericale peggio uno si comporta,<br />

più in fretta fa carriera.<br />

1991, don Giuseppe Rassello, parroco napoletano di 49 anni, fu<br />

condannato a 2 anni e un mese di reclusione per violenze sessuali su un<br />

Monsignor Vallini con papa Ratzinger.<br />

~ 173 ~<br />

Don Agostini al momento dell'arresto.


minorenne; scontata la condanna si trasferì nella natale isola di Procida e<br />

continuò a svolgere attività pastorale.<br />

1995, il parroco siciliano don Tommaso Tarsia patteggiò un’accusa di<br />

violenza sessuale nei confronti di un disabile che frequentava il centro di<br />

accoglienza da lui diretto ad Agrigento. Non venne sospeso, ma trasferito<br />

in una chiesa a Pianura presso Napoli dove venne arrestato per molestie<br />

ripetute nei confronti di una bambina di 10 anni.<br />

1999, don Patrizio fu condannato a 8 anni di carcere e ad una penale<br />

di 50 milioni di lire (26.000 euro) per aver abusato di 5 ragazzini della<br />

parrocchia di San Filippo Neri a Boccea (Roma); finì agli arresti<br />

domiciliari in un Istituto religioso.<br />

Nel gennaio del 2000 venne condannato a 6 anni e 6 mesi di<br />

reclusione don Giorgio Mazzoccatto per violenza sessuale ai danni di<br />

ragazzini di età compresa fra 7 e 12 anni. I fatti risalivano alla metà degli<br />

anni ´90 quando don Giorgio era parroco di Arpinova (Foggia).<br />

Attualmente continua a svolgere le sue funzioni in un’altra parrocchia<br />

sempre in provincia di Foggia. Roba da non credere!<br />

Don Marco Gamba, parroco di Chiusa San Michele (Torino), venne<br />

condannato nel febbraio del 2000 a 4 anni e mezzo di reclusione per abusi<br />

sessuali nei confronti di due chierichetti; fu anche trovato in possesso di<br />

4.000 immagini pedo-pornografiche e di foto scattate a bambini<br />

adolescenti frequentatori della sua parrocchia.<br />

A Staggia San Prospero (Modena) il parroco 59enne Giorgio Govoni<br />

fu accusato di far parte di una banda di pedofili che praticava violenze a<br />

danno di minori anche nell’ambito di riti satanici che si svolgevano nei<br />

pressi di un cimitero. La corte pronunciò 14 condanne fra 2 e 19 anni di<br />

carcere; il pubblico ministero aveva chiesto per don Govoni una<br />

condanna a 14 anni, ma non fu mai convalidata perché nel frattempo il<br />

parroco era morto di infarto.<br />

Nel gennaio del 2001 il tribunale di Chiavari condannò il parroco di<br />

Santa Margherita Ligure, don Pino Carpi, al pagamento di 30 milioni di<br />

lire (15.500 euro) per molestie ai danni di una ragazza di 14<br />

anni; attualmente don Carpi esercita la sua professione nella<br />

basilica di Santa Maria di Nazareth a Sestri Levante.<br />

Don Renato Mariani, parroco di San Giuliano Milanese, il<br />

26 giugno 2001 fu condannato a 4 anni di reclusione per<br />

violenza sessuale su giovani, oltre a violenza privata ed<br />

appropriazione indebita; attualmente il sacerdote è residente a<br />

Garbagnate Milanese ed ha incarichi pastorali. Nientemeno!<br />

Don Mariani. Il 27 maggio del 2003 un frate, ex insegnante in un istituto<br />

~ 174 ~


privato di Milano, fu condannato a 4 anni e 8 mesi di reclusione per<br />

molestie sessuali ai danni di 5 bambine della scuola elementare.<br />

Sempre nel 2003 venne arrestato don Bruno Tancredi, 59 anni,<br />

parroco di Ponticelli (Teramo); l’accusa fu di violenza ai danni di due<br />

minori, uno dei quali disabile, dell’età di 14 e 16 anni. Dopo un processo<br />

con rito abbreviato, don Bruno fu condannato per il reato di pedofilia a 6<br />

anni di reclusione, poi ridotti a 4 per patteggiamento.<br />

Don Paolo Gardenal, ex parroco di Ceneda (Treviso), nel dicembre<br />

2003 patteggiò la condanna a un anno e otto mesi di reclusione per<br />

violenza sessuale su 4 ragazzi dodicenni.<br />

Un anno e otto mesi più il pagamento di 45.000 euro per risarcimento<br />

dei danni morali, è la condanna inflitta a don Roberto Volaterra, parroco<br />

di Castagnole Piemonte (Torino), arrestato il 2 febbraio 2004 per violenza<br />

sessuale nei confronti di una bambina di 13 anni che frequentava il suo<br />

oratorio; attualmente Don Roberto è cappellano a Sant’Andrea a<br />

Savigliano (Cuneo).<br />

Una ventina di giorni dopo l’arresto del prete di Castagnole, venne<br />

arrestato il parroco della chiesa di San Gioacchino di Colleferro (Roma),<br />

don Paolo Pellegrini di 52 anni; l’accusa fu di violenza sessuale aggravata<br />

su un minorenne, e le perquisizioni effettuate dagli investigatori<br />

portarono alla luce filmati e foto molto compromettenti che don Paolo<br />

custodiva in canonica. Fu processato con rito abbreviato e condannato a 6<br />

anni di reclusione, più il pagamento di 60.000 euro per violenza sessuale<br />

e istigazione all’uso di sostanze stupefacenti.<br />

Don Roberto Mornati, sacerdote di Gavirate (Varese), fu condannato<br />

nel 2004 a 3 anni e 4 mesi di reclusione per atti di pedofilia nei confronti<br />

di 12 ragazzi del Paese; il prete poté godere di attenuanti sia per il<br />

riconoscimento della seminfermità mentale, che per il risarcimento di<br />

280.000 euro alle vittime. Il Mornati era giunto a Gavirate negli anni ´80,<br />

trasferito dalla Curia, dopo aver già subito un processo per molestie.<br />

Patteggiò la pena di 2 anni e 6 mesi don Felice Cini, condannato nel<br />

luglio 2004 per aver molestato sessualmente alcuni bambini della<br />

parrocchia di Arcille (Grosseto).<br />

Sentite questa! Ricorse al patteggiamento anche don Bruno Puleo,<br />

sacerdote condannato nel luglio 2004 a 2 anni e 6 mesi di reclusione per<br />

abusi sessuali nei confronti di 7 ragazzi che frequentavano il seminario di<br />

Agrigento. Una delle vittime degli abusi, Marco Marchese, attualmente<br />

impegnato in numerose iniziative di lotta alla pedofilia, raccontò di aver<br />

cominciato a subire violenze all’età di 12 anni, appena entrato in<br />

seminario; le violenze si protrassero per 4 anni fino a quando il ragazzo<br />

~ 175 ~


trovò la forza di andare a parlare con il vice-rettore del seminario, don<br />

Silvano Castronovo e con il rettore, don Gaetano Montana i quali gli<br />

risposero di stare tranquillo ed in silenzio. Marchese si rivolse allora (nel<br />

novembre del 2000) al vescovo di Agrigento, monsignor Carmelo Ferraro<br />

il quale non prese alcun provvedimento in merito;<br />

nel frattempo don Bruno continuò ad abusare anche<br />

di altri ragazzi. Allora Marchese fu costretto a<br />

rivolgersi ad un avvocato dopodiché ricevette<br />

l’offerta di 45.000 euro dalla Curia per ritirare la<br />

denuncia, ma in risposta decise di presentare un<br />

esposto alla Procura della Repubblica. A quel<br />

punto monsignor Ferraro fece partire una contro<br />

denuncia verso Marchese con richiesta di 200 mila<br />

euro per i danni recati all’immagine e al prestigio<br />

della Chiesa di Agrigento, richiesta che l’alto<br />

prelato fu costretto a ritirare sotto la pressione<br />

dell’opinione pubblica dopo la partecipazione di<br />

Monsignor Ferraro. Marchese, nel dicembre del 2006, alla trasmissione<br />

televisiva “Mi manda Rai Tre”. Che storia<br />

vergognosa!<br />

Ancora attraverso patteggiamento, nell’estate del 2004, fu condannato<br />

a 3 anni di reclusione per pedofilia, padre Domenico Marcanti, 48 anni,<br />

animatore del doposcuola alla scuola media dell’Istituto don Orione di<br />

Alessandria.<br />

Nell’ottobre del 2004 venne condannato a 3 anni e mezzo di<br />

reclusione don Giorgio Barbacini per aver compiuto atti sessuali nei<br />

confronti di un minorenne extracomunitario, con l’aggravante di averne<br />

avuto la custodia e la tutela; i fatti risalgono al 2000 quando don Giorgio<br />

era responsabile della comunità Migrantes di Savona, istituita dalla Curia<br />

per tutelare i giovani extracomunitari con problemi di ambientamento.<br />

Don Giorgio fu trasferito in un’altra diocesi, ma nei suoi confronti non è<br />

mai stata avviata alcuna severa procedura ecclesiastica. Che porci!<br />

Il parroco di Laglio (Como), don Mauro Stefanoni di 37 anni, fu<br />

arrestato nel maggio del 2005 per aver abusato sessualmente di un<br />

ragazzo di 14 anni affetto da un lieve ritardo mentale e per aver detenuto<br />

materiale pedopornografico. Il giudice lo condannò a 8 anni di reclusione<br />

e ad un risarcimento di 180.000 euro.<br />

Sempre nel 2005 finì in manette don Renato Giaccardi, 42 anni,<br />

sacerdote monregalese (Cuneo), con l’accusa di induzione alla<br />

prostituzione, favoreggiamento e sfruttamento di una trentina di<br />

~ 176 ~


minorenni di età compresa fra i 13 e i 17 anni, molti dei quali<br />

extracomunitari. Secondo gli inquirenti le “prestazioni” dei ragazzi<br />

venivano ricompensate dal sacerdote con biglietti cinematografici, gelati<br />

e dolci; per ogni nuovo amico presentato, il premio era invece una<br />

banconota da 10 euro.<br />

Più di trenta, tra giovani e<br />

giovanissimi, furono le vittime<br />

di don Pierangelo Bertagna,<br />

parroco quarantaquattrenne<br />

dell’abbazia di Farneta<br />

(Arezzo), arrestato l’11 luglio<br />

del 2005; il parroco confessò<br />

davanti ai giudici della procura<br />

di Arezzo tutti i reati di<br />

violenza sessuale segnalati<br />

dalle famiglie dei bambini<br />

della sua parrocchia, più altri<br />

risalenti a periodi precedenti quando il Bertagna, originario del<br />

Bresciano, non era ancora entrato in seminario.<br />

1° ottobre 2003, la Corte d’appello di Torino confermò la condanna<br />

inflitta in primo grado a don Luciano Michelotti, ex parroco di una<br />

frazione di Vicoforte (Cuneo), per detenzione di materiale<br />

pedopornografico con minori.<br />

Nuoro: nell’aprile del 2004 patteggiò una condanna di 4.600 euro di<br />

multa don Pietro Sabatini, 46 anni, rettore del seminario vescovile di<br />

Lanusei (Nuoro), accusato di aver scaricato da Internet immagini a<br />

contenuto pedopornografico.<br />

Nel giugno 1998 don Giuliano Medori, parroco 59enne del viterbese,<br />

fu arrestato per violenza sessuale continuata ed aggravata ai danni di una<br />

ragazzina minorenne.<br />

Don Donato Bono, parroco quarantaquattrenne di Sternatia (Lecce),<br />

nel maggio 2006 fu trovato in auto con un ragazzo minorenne in<br />

atteggiamenti osceni; fu fermato e messo agli arresti domiciliari durante i<br />

quali si sarebbe adoperato per inquinare le prove a proprio carico facendo<br />

pressione sul ragazzo e sui suoi genitori. Secondo i primi accertamenti i<br />

giovani coinvolti alle attenzioni del sacerdote sarebbero una dozzina.<br />

Sempre nel 2006 venne arrestato e poi condannato a 4 anni e 4<br />

mesi di reclusione il prete 36enne, don Massimiliano Crocetti, con<br />

l’accusa di tentata violenza sessuale su un ragazzo di 15 anni di Oriolo<br />

Romano e su un tredicenne di Vetralla (Viterbo).<br />

~ 177 ~<br />

Don Bertagna.


Il missionario sardo don Marco<br />

Dessì, 59 anni, nel maggio 2007 fu<br />

accusato di pedofilia su tre ragazzini<br />

nicaraguensi, e detenzione di<br />

materiale pedopornografico. La<br />

pena inflittagli del Gip di Parma fu<br />

di 12 anni di carcere e 100.000 euro<br />

di provvisionale da versare a ciascuna vittima.<br />

Nel 2004 una ventina di fedeli fiorentini inviarono al<br />

vescovo ausiliare monsignor Claudio Maniago una lettera con<br />

la quale accusavano don Lelio Cantini, parroco 85enne della<br />

parrocchia Regina della Pace di Firenze, di violenze sessuali,<br />

psicologiche e plagio su minorenni di entrambi i sessi<br />

avvenute fra il 1973 e il 1987. I fedeli non ottennero risposta<br />

alla lettera, così nel 2006 inviarono una seconda denuncia al<br />

vescovo titolare cardinale Ennio Antonelli, ma anche questa<br />

cadde nel vuoto, allora decisero di inviare due<br />

missive alla Santa Sede di Roma alle quali il<br />

cardinale Camillo Ruini rispose che don Cantini era stato<br />

allontanato dalla diocesi. Nel 2007 fu avviato un procedimento<br />

canonico nei confronti di quest’ultimo e gli venne proibito di<br />

confessare e di celebrare la messa in pubblico per 5 anni. Nel<br />

giugno 2010 le vittime degli abusi stanno ancora chiedendo<br />

giustizia poiché non c’è stato ancora un riconoscimento delle<br />

proprie responsabilità da parte della Curia fiorentina; il<br />

cardinale Antonelli ha lasciato la guida della Chiesa per limiti<br />

di età ed il nuovo arcivescovo Giuseppe Betori ha confermato<br />

Mons. Maniago.<br />

Don Conti.<br />

Don Marco Dessì.<br />

Don Cantini.<br />

nei suoi incarichi monsignor Maniago. Che gente esecrabile!<br />

Il 30 giugno 2008 finì in carcere don Ruggero Conti,<br />

parroco 55enne del quartiere romano di Selva Candida, con<br />

l’accusa di violenza sessuale continuata ed aggravata su minorenni.<br />

Secondo il Pubblico Ministero Francesco Scavo,<br />

il sacerdote negli ultimi 10 anni avrebbe<br />

ripetutamente abusato di giovani affidati alle sue<br />

cure attirandoli nella propria abitazione con<br />

l’inganno. In seguito alla vicenda finì sotto<br />

processo per favoreggiamento anche il vescovo<br />

della diocesi di Santa Rufina, monsignor Gino<br />

Reali per essere stato al corrente degli abusi di<br />

don Conti e di aver taciuto. Che marmaglia!<br />

~ 178 ~<br />

Monsignor Reali.


24 luglio 2008, il parroco sessantenne di Lombardone (Torino), don<br />

Pierpaolo Mologni, fu accusato di molestie continuate su minorenni della<br />

sua parrocchia e di detenzione di materiale pedopornografico. Appena<br />

scoppiò la notizia il parroco entrò in coma e fu trasportato all’ospedale di<br />

Ivrea.<br />

Gennaio 2009, decine di bambini sordomuti sarebbero stati violentati<br />

nell’Istituto religioso Provolo di Verona; i fatti furono denunciati da 67<br />

ex allievi con una lettera al settimanale l’Espresso e sarebbero durati una<br />

trentina di anni, fino al 1984, coinvolgendo 25 religiosi. Le vittime<br />

sarebbero state un centinaio, ma non possono più rivolgersi alla<br />

magistratura perché i reati sono ormai caduti in prescrizione. Secondo le<br />

vittime, alcuni autori degli abusi starebbero tutt’oggi prestando servizio<br />

nell’Istituto; è stato chiesto al vescovo di Verona, monsignor Giuseppe<br />

Zenti il loro allontanamento, ma ciò non è avvenuto.<br />

2008, don Andrea Agostini, sacerdote della Curia<br />

di Bologna, è stato condannato in primo grado a 6 anni<br />

e 10 mesi di reclusione ed al risarcimento di 28.000<br />

euro per aver molestato, negli anni 2003-2004, alcune<br />

bambine iscritte al suo asilo parrocchiale. All’epoca<br />

dei fatti una maestra dell’asilo si era rivolta al vescovo,<br />

monsignor Ernesto Vecchi, ma costui aveva risposto di<br />

mettere a tacere ogni cosa, dopodiché ha continuato<br />

fino all’ultimo a difendere l’imputato. Il prete inquisito<br />

risulta nullatenente, pertanto non può risarcire le<br />

vittime ed anche la Curia finora non ha mostrato<br />

intenzione di intervenire, né tantomeno di chiedere<br />

Monsignor Vecchi.<br />

scusa alle famiglie. Nel 2010 don Agostini è stato<br />

ridotto allo stato laicale.<br />

Nel marzo 2009 la Corte di Cassazione ha prosciolto, per raggiunta<br />

prescrizione del reato, don Giorgio Carli, parroco della chiesa Don Bosco<br />

di Bolzano, accusato di aver abusato di una adolescente dal 1989 al 1994<br />

(in appello era stato condannato a 7 anni e mezzo); dovrà solo risarcire la<br />

sua “presunta” vittima con 760 mila euro. Considerato innocente dalla<br />

sua diocesi, don Giorgio non ha subìto alcun procedimento canonico ed<br />

ha continuato a svolgere la propria attività pastorale nelle valli dell’Alto<br />

Adige. Che abietti!<br />

Nel maggio dello stesso anno la sezione penale del tribunale di<br />

Brescia ha condannato don Marco Baresi, parroco 38enne vicerettore del<br />

seminario di Brescia, a 7 anni e 6 mesi di reclusione per pedofilia e<br />

detenzione di materiale pedopornografico; il religioso era accusato di<br />

~ 179 ~


abusi sessuali compiuti nel 2004 a carico di un giovane seminarista. Il<br />

vescovo della Curia, monsignor Luciano Monari ed il vicario generale,<br />

monsignor Francesco Beschi, espressero la loro piena solidarietà al prete<br />

pedofilo. Che massa di gentaglia spregevole!<br />

Maggio 2010, sei anni e otto mesi più 50.000 euro di provvisionale;<br />

questa è la pena confermata dalla Corte di Cassazione a don Marco<br />

Cerullo, vice parroco di Casal di Principe (Caserta) ed insegnante di<br />

religione a Villa Literno, arrestato dai carabinieri in flagranza di reato il<br />

19 dicembre 2007 mentre in auto stava abusando di un suo alunno di 11<br />

anni. Fino ad oggi il sacerdote non ha pagato nemmeno un centesimo alla<br />

vittima perché è nullatenente, inoltre il vescovo di Aversa, monsignor<br />

Mario Milano, in tutto questo tempo non ha mai espresso una sola parola<br />

di pietà nei confronti del bimbo violentato, si è solo preoccupato della<br />

sorte di don Marco che ha definito “promettente teologo”. Che persone<br />

infami!<br />

Nel 2008 la Corte di Cassazione di Catanzaro condannò a due anni di<br />

reclusione padre Uruegbe Kevin Chukwuka, nigeriano della parrocchia di<br />

San Giacomo d’Acri (Cosenza), per aver abusato di una bambina di 9<br />

anni durante il catechismo.<br />

Nel novembre del 2009 la Chiesa ha riconosciuto colpevole<br />

don Roberto Berti, parroco di Ginestra Fiorentina (Firenze), di<br />

molestie sessuali e psicologiche su minori avvenute nei primi<br />

anni ’90 in occasione di vacanze estive in montagna. A<br />

distanza di molti anni qualcuna delle vittime aveva trovato il<br />

coraggio di denunciare i fatti, così la Congregazione per la<br />

Dottrina della Fede ha disposto l’allontanamento coatto del<br />

parroco e l’esclusione da ogni attività pastorale per 8 anni.<br />

Don Berti. Un altro fattaccio venuto alla luce ultimamente riguarda il<br />

sacerdote Giuseppe Abbiati, ex parroco di Borgarello (Pavia).<br />

Costui è stato condannato per abusi su due fratellini di 13 e 15 anni,<br />

commessi nell’oratorio della parrocchia nell’ottobre 2004.<br />

Siamo anche venuti a conoscenza, grazie alla trasmissione televisiva<br />

Mi manda Rai Tre del 20 novembre 2009, che a Vallo della Lucania<br />

(Salerno), presso l’asilo infantile Istituto Paolo 6°, alcune adolescenti<br />

erano state ripetutamente molestate da tre suore mediante “giochi<br />

erotici”; con questa accusa le tre religiose sono state rinviate a giudizio.<br />

Ed ancora, il 29 dicembre del 2009 la polizia ha arrestato don Luciano<br />

Massaferro, parroco quarantaquattrenne di due parrocchie ad Alassio<br />

(Savona), con l’accusa di violenza sessuale su una bambina dodicenne.<br />

Attualmente (dicembre 2010) il parroco si trova agli arresti domiciliari in<br />

~ 180 ~


un istituto religioso in attesa del processo.<br />

Un sacerdote di 73 anni della diocesi di Lodi, don Pezzini, è stato<br />

arrestato nel maggio 2010 con l’accusa di pedofilia nei confronti di un<br />

ragazzo di 13 anni. Nella sua abitazione gli investigatori avrebbero<br />

trovato materiale pedopornografico.<br />

Sempre nel 2010 un sacerdote di San Giorgio a Cremano (Napoli)<br />

don D.M., è stato sorpreso dalla polizia stradale nella tangenziale a<br />

Fuorigrotta mentre consumava un rapporto sessuale in compagnia di una<br />

studentessa 15enne la quale ha confessato di non sapere che l’amante<br />

fosse un parroco. Indignazione dei cittadini, mentre il commissario<br />

regionale dei Verdi, Borrelli e Vincenza Calvi, dell’associazione Un patto<br />

per la vita hanno affermato con sdegno che le alte cariche vaticane<br />

preferivano allontanare da Napoli i parroci anticamorra come don<br />

Aniello Manganiello, piuttosto che i preti corrotti o adescatori di<br />

minorenni. Belle parole!<br />

Ma questi atroci misfatti inerenti la pedofilia clericale non si sono<br />

verificati soltanto in Italia, ma anche in molti altri Paesi, basti pensare al<br />

grande scandalo scoppiato qualche anno fa negli Stati Uniti relativo agli<br />

abusi sessuali compiuti sui minori a partire dal 2002; tale scandalo<br />

coinvolse più di 4.000 sacerdoti su 45.000 ed i familiari delle vittime,<br />

citati in giudizio, accusarono anche i vescovi di aver chiuso gli occhi e<br />

persino di aver protetto i colpevoli. Le giovani vittime di queste crudeli<br />

violenze, a differenza di ciò che succedeva in passato, avevano<br />

finalmente trovato il coraggio di denunciare i loro stupratori, così questi<br />

erano stati condannati e la Curia di cui facevano parte era stata costretta a<br />

risarcire i danni morali alle famiglie. Uno degli avvocati di parte civile,<br />

Jonathan Levy, dichiarò apertamente che «…il Vaticano è un porto<br />

franco per truffatori, pedofili e per la corruzione finanziaria<br />

internazionale…».<br />

Un altro caso scoppiato recentemente negli Usa che val la pena di<br />

citare riguarda il parroco irlandese don Andrew Ronan che negli anni ’60<br />

aveva abusato di molti adolescenti; la Chiesa romana lo aveva<br />

semplicemente trasferito, prima ad insegnare in una scuola di Chicago<br />

(incarico a dir poco scandaloso visti i precedenti), poi a Portland<br />

nell’Oregon dove aveva continuato a molestare altri minorenni. Così una<br />

delle vittime, John V. Doe di Portland recentemente ha denunciato<br />

l’accaduto alla magistratura e ne è nata un’azione legale contro don<br />

Ronan e soprattutto (e questa è una novità) contro la Santa Sede perché<br />

considerata corresponsabile degli abusi in quanto, pur essendone a<br />

~ 181 ~


conoscenza, non aveva rimosso il reverendo dai propri incarichi.<br />

Vedremo gli sviluppi di questa vicenda, ma sicuramente papa Ratzinger<br />

troverà qualche escamotage per risolvere il problema dal punto di vista<br />

penale anche se moralmente ha subìto un’ennesima batosta.<br />

Riporto qui di seguito un altro esempio per far capire che razza di<br />

gentaglia disonesta e amorale siano i governanti vaticani, sempre pronti a<br />

trovare scappatoie per uscire indenni da situazioni<br />

compromettenti: nel 2002 il cardinale Bernard Law,<br />

responsabile della diocesi di Boston, fu accusato di<br />

aver spostato da una parrocchia all’altra due sacerdoti<br />

pedofili, John Geophan e Paul Shanley, per evitare che<br />

fossero denunciati dalle vittime (in seguito furono<br />

condannati al carcere). Ebbene, il cardinale Law fu<br />

chiamato in Vaticano e nominato arciprete della diocesi<br />

di Santa Maria Maggiore così, risiedendo nel Palazzo<br />

Apostolico della Basilica papale, godeva del regime di<br />

extraterritorialità, il che lo preservava da qualsiasi<br />

eventuale procedimento giudiziario dovesse raggiungerlo<br />

dagli Stati Uniti. Più tardi fu addirittura no-<br />

Il cardinale Law. minato membro del Pontificio Consiglio per la Famiglia.<br />

E’ il massimo della sfrontatezza.<br />

Ma il terremoto degli scandali sugli abusi sessuali sui minori non ha<br />

scosso, negli ultimi anni, solo il clero statunitense, ma anche quello di<br />

molte altre nazioni: in Irlanda i sacerdoti accusati di pedofilia sono stati<br />

oltre 200, molti vescovi irlandesi sono arrivati perfino a stipulare una<br />

speciale polizza assicurativa che copriva le violenze sui minori da parte<br />

dei clericali. In Francia, nell’ultimo decennio, ci sono stati una<br />

cinquantina di clericali condannati per stupro e molestie, altri sono tuttora<br />

in attesa di giudizio, mentre in Australia, fra il 1993 e il 2002, i preti<br />

condannati sono stati 51. Anche nel Regno Unito ci sono stati parecchi<br />

casi di pedofilia il più eclatante dei quali si è verificato in Irlanda del<br />

Nord, dove il sacerdote Brendan Smith fu arrestato nel 1994 in quanto, in<br />

40 anni di attività pastorale, aveva abusato di oltre novanta minorenni<br />

(forse è un record).<br />

Anche in Brasile, nel 2006, scoppiò un clamoroso scandalo clericosessuale<br />

che lasciò sconcertata l’opinione pubblica di quel Paese; fra i<br />

casi più clamorosi ci fu quello del sacerdote Felix Barbosa Carreiro,<br />

sorpreso in un’orgia di sesso e droga con 4 adolescenti adescati su<br />

Internet. Vennero anche resi pubblici gli agghiaccianti diari tenuti da<br />

~ 182 ~


Don Carreiro.<br />

alcuni preti stupratori;<br />

padre Tarcisio Tadeu<br />

Spricigo aveva elaborato<br />

un vero e proprio manuale<br />

del prete pedofilo<br />

con annotazioni sulle<br />

proprie emozioni vissute<br />

e le regole per restare<br />

impunito, roba da fare<br />

inorridire! In seguito a<br />

questi eventi il Vaticano inviò in Brasile una<br />

commissione per indagare sul caso: i<br />

sacerdoti responsabili di cattiva condotta<br />

sessuale risultarono essere 1.700 e sembrava<br />

che il 50% di tutti i clericali del Paese non<br />

mantenesse il voto di castità¹.<br />

Altri casi analoghi a quelli sopra descritti<br />

si sono verificati, negli ultimi anni, anche in<br />

Paesi come il Cile, la Nigeria, la Croazia,<br />

l’Austria, il Messico (tristemente famoso è<br />

stato il caso del sacerdote Degollado trattato<br />

nel capitolo precedente), l’Australia (qui<br />

sembra che i clericali coinvolti siano stati migliaia), il Canada (molte<br />

diocesi di questo Paese, nel 2008, dichiararono bancarotta dovendo far<br />

fronte a risarcimenti di 79 milioni di dollari per gli abusi su minori<br />

avvenuti nelle scuole cattoliche), la Germania ed altri.<br />

A proposito degli scandali avvenuti in Germania, nell’aprile 2010 i<br />

mass media ci hanno informato di alcuni raccapriccianti avvenimenti che<br />

hanno lasciato letteralmente sconcertata l’opinione pubblica mondiale: fra<br />

il 1958 e il 1973 furono commessi abusi sessuali nell’ambito del famoso<br />

coro di voci bianche dei ragazzi di Ratisbona, all’epoca in cui esso era<br />

_____________<br />

¹ E c’è da crederci perché anche un uomo di Chiesa come don Stefano Federici, grande<br />

studioso, plurilaureato ed impegnato in problematiche come la disabilità, la tossicodipendenza,<br />

l’omosessualità e la pedofilia, nel luglio del 2000, in un’intervista alla<br />

trasmissione televisiva Sciuscià dedicata al Gay Pride di Roma, affermò che egli stesso da<br />

piccolo fu vittima per molti anni di abuso sessuale da parte di un suo parente e che le<br />

statistiche rivelano che più del 60% di preti e monache hanno orientamento<br />

omosessuale. Per queste sue dichiarazioni, don Federici fu severamente punito da parte<br />

delle autorità ecclesiastiche.<br />

~ 183 ~<br />

La copertina del settimanale brasiliano<br />

"Istoè" nel quale era pubblicata l'inchiesta sui<br />

casi di pedofilia dei preti brasiliani.


diretto da Georg Ratzinger, fratello maggiore<br />

di papa Benedetto 16°; costui, naturalmente,<br />

ha negato di essere a conoscenza<br />

degli abusi avvenuti, ha solo<br />

ammesso di aver contribuito a schiaffeggiare<br />

i ragazzi quando i risultati del<br />

coro non erano soddisfacenti.<br />

Ma non è tutto, ancora più sconcertante<br />

Georg e Joseph Ratzinger. è stata la notizia apparsa sul New York<br />

Times e confermata dal Washington Post<br />

che ha fatto subito il giro del mondo; il caso riguarda un sacerdote<br />

americano, don Lawrence Murphy, il quale aveva lavorato dal 1950 al<br />

1977 in una scuola per ragazzi sordi nello Stato del Wisconsin ed avrebbe<br />

abusato di almeno 200 di essi. Secondo i documenti ecclesiastici venuti in<br />

possesso del giornale newyorchese, l’attuale papa Ratzinger, che a<br />

quell’epoca era a capo della<br />

Congregazione per la Dottrina della<br />

Fede, ed il cardinale Tarcisio<br />

Bertone, oggi segretario di Stato<br />

Vaticano, erano a conoscenza degli<br />

abusi avvenuti nella scuola perché<br />

informati con due lettere datate 1996<br />

inviate loro dall’arcivescovo di<br />

Milwaukee monsignor Rembert<br />

Weakland. Ebbene, padre Murphy<br />

non ricevette mai punizioni o<br />

sanzioni, fu solo trasferito in segreto<br />

in altre parrocchie e scuole cattoliche del suo Stato.<br />

Dopo uno scandalo di questa portata qualsiasi uomo politico con<br />

un minimo di dignità avrebbe subito dato le dimissioni dal proprio<br />

incarico ed avrebbe chiesto umilmente “scusa” al mondo intero, oltre<br />

a rimborsare i danni alle povere vittime, invece Sua Santità nonché<br />

Eminenza Benedetto 16° non solo non ha fatto questo, ma ha avuto e<br />

continua ad avere il coraggio e la sfacciataggine di apparire in<br />

pubblico e di predicare ai fedeli la “buona novella del Signore”:<br />

rettitudine, onestà, sincerità ecc., tutte virtù queste che Lui e molti<br />

prelati cattolici non possiedono minimamente. Che svergognati!<br />

Sempre in Germania recentemente è finito sotto inchiesta un altro<br />

“pesce grosso” della Chiesa tedesca: si tratta del vescovo di Friburgo e<br />

presidente della Conferenza Episcopale Robert Zollitsch; secondo<br />

~ 184 ~<br />

Don Murphy (di fronte).


l’accusa, l’alto prelato nel 1987 avrebbe coperto un caso<br />

di pedofilia clericale avvenuto nella propria diocesi.<br />

Ancor più scandaloso è il fatto che attualmente<br />

monsignor Zollisch sieda al tavolo governativo contro<br />

gli abusi sui minori istituito dal cancelliere Angela<br />

Merkel. Che gente amorale!<br />

In seguito a questi ultimi avvenimenti lo stesso papa<br />

Ratzinger, vistosi chiamato in causa personalmente, è<br />

intervenuto pubblicamente annunciando: “…d’ora in<br />

poi sulla faccenda pedofilia verranno eliminate Monsignor Zollitsch.<br />

protezioni e reticenze…”. Pronunciando queste parole<br />

è come se avesse confessato che fino ad oggi la Chiesa cattolica è stata<br />

omertosa, falsa e ingannatrice; staremo a vedere se l’appello del Papa<br />

avrà i suoi frutti, ma io ne dubito.<br />

Sempre a proposito di violenze sessuali da parte dei clericali,<br />

recentemente siamo venuti a conoscenza di un fatto che supera ogni<br />

limite di decenza: il quotidiano inglese The Observer ha riportato la<br />

notizia che l’avvocato texano Daniel Shea, impegnato in una serie di casi<br />

di abusi contro minori perpetrati da preti cattolici, ha preso visione di un<br />

documento, Crimen Sollicitationis, custodito nell’Archivio Segreto<br />

Vaticano (periodicamente viene consentito l’accesso all’Archivio ai<br />

ricercatori ed agli storici qualificati), che contiene le istruzioni per tenere<br />

ben nascosti i casi di violenza sessuale all’interno della Chiesa cattolica.<br />

Detto documento fu firmato, nel 1962, dall’allora papa Giovanni 23° e fu<br />

spedito a tutti i vescovi del mondo affinché ne prendessero atto e ne<br />

custodissero il segreto, pena la scomunica immediata. Il rapporto istruisce<br />

su come comportarsi nei confronti dei preti che adescano dal<br />

confessionale e che usano violenza contro minori e non c’è nessun<br />

accenno all’aiuto o al risarcimento delle vittime anzi, a queste doveva<br />

essere intimato il silenzio altrimenti sarebbero andate incontro a guai<br />

peggiori; in pratica tutto doveva rimanere all’interno della Chiesa e solo il<br />

Vaticano doveva svolgere le indagini e decidere sul da farsi, il che voleva<br />

dire fare in modo che gli episodi non degenerassero in scandali pubblici,<br />

senza tuttavia risolvere il problema di fondo, né punire i colpevoli.<br />

La cosa più riprovevole di questa vicenda, ha spiegato l’avvocato<br />

Shea, è che nel 2001 l’allora cardinale Joseph Ratzinger controfirmò<br />

il documento Crimen Sollicitationis ritenendolo ancora in vigore,<br />

anche se le gerarchie ecclesiastiche affermano il contrario. In seguito a<br />

questi eventi l’avvocato texano citò in giudizio il cardinale bavarese in<br />

quanto, avendo approvato quel documento, si era reso compartecipe<br />

~ 185 ~


di un complotto per coprire le molestie sessuali contro tanti giovani<br />

da parte dei clericali. Nel frattempo Ratzinger è divenuto Papa pertanto<br />

riuscirà, come sempre, a farla franca; infatti il vice ministro della giustizia<br />

statunitense Peter Keisler ha dichiarato che papa Benedetto 16° gode di<br />

immunità in quanto Capo di Stato e comunque un procedimento contro di<br />

esso sarebbe incompatibile con gli interessi della politica estera degli<br />

Stati Uniti.<br />

Il documento "Crimen Sollicitationis" usato<br />

dal Vaticano per coprire i preti pedofili.<br />

~ 186 ~


+- Altre due denunce, papa Ratzinger se l’è beccate recentemente da<br />

parte di due avvocati tedesco-bavaresi, Christian Sailer e Gert J.Hetzel, e<br />

dall’avvocato britannico Geoffrey Robertson, giurista di fama mondiale,<br />

membro del Justice Council delle Nazioni Unite, i quali hanno presentato<br />

un documento al Procuratore della Corte Penale Internazionale dell’Aia,<br />

col quale accusano il Papa di crimini contro l’umanità. Secondo i tre<br />

avvocati il Sommo Pontefice sarebbe responsabile: 1) Di mantenere in<br />

atto un regime totalitario di coercizione in tutto il mondo cattolico che<br />

soggioga i suoi membri con minacce terrificanti e nocive (il castigo<br />

dell’inferno ecc.) – 2) Di proibire l’uso del preservativo anche quando<br />

esiste il serio pericolo di infezione da Hiv-Aids. – 3) Di aver istituito e<br />

mantenuto in atto un sistema mondiale di copertura dei crimini sessuali<br />

commessi da preti cattolici.<br />

Sicuramente certe denunce lasceranno il tempo che trovano, però<br />

dimostrano che al giorno d’oggi sempre più persone sentono la<br />

necessità di ribellarsi ai soprusi e all’arroganza del clero cattolico e<br />

che non sono più disposte a sopportare in silenzio tutte le sue<br />

malefatte.<br />

Gianfalco – Giannelli.<br />

Altan.<br />

~ 187 ~


Viste tutte queste atrocità commesse dai rappresentanti della Chiesa<br />

cattolica, sono doverose alcune considerazioni:<br />

L’omertà dei clericali cattolici verso i preti pedofili e la solita<br />

negazione dell’evidenza, impediscono a questi preti di essere curati,<br />

supportati da psicologi, studiati maggiormente affinché si possa tentare di<br />

prevenire il continuo ripetersi di questi fenomeni; evidentemente le alte<br />

gerarchie ecclesiastiche preferiscono dei preti pedofili che continuano a<br />

mietere vittime innocenti, piuttosto che riconoscere pubblicamente queste<br />

gravi colpe che rovinerebbero la propria immagine e allontanerebbero<br />

sempre più i fedeli dalle parrocchie.<br />

Per quanto tempo ancora i mass media ed i Governi continueranno a<br />

mantenere quest’atteggiamento di solidarietà e protezione verso il<br />

Vaticano, permettendogli di restare impunito anche di fronte ai reati più<br />

efferati? Inoltre, è mai possibile che il nostro Stato continui a concedergli<br />

regalie ed agevolazioni nonostante le malefatte perpetrate dai clericali e<br />

nonostante la crisi economica che attanaglia il nostro Paese?<br />

Visti e considerati questi terrificanti crimini compiuti nell’arco dei<br />

secoli dai clericali cattolici, mi chiedo se è mai possibile che nessun Papa<br />

abbia mai sentito il bisogno di abrogare la sentenza emessa nel lontano<br />

1075 da papa Gregorio 7° con il documento Dictatus papae che recita:<br />

«La Chiesa di Roma non ha mai sbagliato né mai sbaglierà come è<br />

scritto nelle Sacre Scritture». Per mantenere ancora oggi in vigore<br />

questo dettame, dopo tutte le empietà e nefandezze commesse,<br />

bisogna avere una faccia tosta e spudoratezza tali che non hanno<br />

uguali in nessun altro personaggio politico mondiale.<br />

Alla luce degli eventi fin qui menzionati, qualcuno potrebbe obiettare<br />

che però ci sono anche certi clericali che hanno fatto e fanno tuttora molte<br />

azioni buone e degne del massimo rispetto ed ammirazione. E’ vero, per<br />

lo più si tratta di missionari, suore o preti illuminati che, mossi da un vero<br />

spirito altruistico ed umanitario, si adoperano per alleviare le sofferenze<br />

di tanti bisognosi; sporadicamente anche qualche “pezzo grosso” risulta<br />

essere particolarmente magnanimo e progressista, però dobbiamo stare<br />

attenti che, certe volte, dietro tale apparente altruismo c’è un tornaconto<br />

economico o di altra natura.<br />

Mi risulta inoltre che i clericali che aiutano i bisognosi lo facciano<br />

sempre attingendo i fondi dalle elemosine e donazioni dei fedeli,<br />

quindi con i soldi altrui e mai mettendo mano al proprio portafoglio.<br />

Infatti non si è mai sentito dire che un Papa, un cardinale o un<br />

qualsiasi altro clericale abbia donato ai poveri qualcosa di personale:<br />

~ 188 ~


soldi, mobili, immobili ecc.,<br />

quando va bene donano la<br />

roba degli altri. In altre<br />

parole, si fanno belli al sole di<br />

luglio. Bella generosità!<br />

Questo, secondo me, sta a<br />

significare che oggi sempre<br />

meno persone credono nell’aldilà<br />

e in tutte quelle nonovelle<br />

che ci sono state<br />

inculcate fin da piccoli (anche<br />

se tanti non lo dicono<br />

apertamente) e tanto meno ci<br />

crede la stragrande maggioranza<br />

dei clericali, visto il<br />

loro comportamento ipocrita,<br />

fazioso e incoerente.<br />

******<br />

~ 189 ~


CASI IRRISOLTI ALL’OMBRA DI SAN PIETRO<br />

Nel secolo appena trascorso si verificarono, fra le Sacre Mura leonine,<br />

una miriade di avvenimenti sconcertanti, delitti, intrighi, congiure e<br />

spionaggi che non hanno, a tutt’oggi, una risposta chiara e convincente e<br />

che fanno pensare che la Santa Sede sia stracolma di personaggi che<br />

niente hanno a che fare con l’insegnamento di quelle che definiscono<br />

Sacre Scritture, ma che pensano solo al potere, al prestigio e agli<br />

sporchi interessi della potenza finanziaria vaticana.<br />

Riporto qui di seguito alcuni fra gli avvenimenti più eclatanti e che<br />

hanno suscitato maggior scalpore.<br />

Il caso delle navi affondate<br />

Il 27 settembre 1915, all’inizio della<br />

prima guerra mondiale, saltò in aria, nel<br />

porto di Brindisi, la nave da guerra<br />

italiana Benedetto Brin; perirono 421<br />

persone e la causa fu un sabotaggio. Nello<br />

stesso anno fu affondato anche l’incrociatore<br />

Giuseppe Garibaldi, colpito da<br />

un sommergibile non identificato. Il 2<br />

agosto dell’anno successivo finì affondata<br />

nel porto di Taranto, sempre per sabotaggio,<br />

la nave da battaglia Leonardo da<br />

Vinci dove perirono 249 marinai. La stessa sorte la subì, l’11 dicembre<br />

1916, la Regina Margherita, affondata vicino alla costa albanese in<br />

circostanze misteriose; bilancio: 674 morti.<br />

Il governo italiano aprì un’inchiesta che portò<br />

gli inquirenti dritti in Vaticano e fu scoperto che<br />

questo era diventato un covo di spie sia tedesche<br />

che inglesi; le prime erano guidate da monsignor<br />

Rudolf Gerlach, ciambellano e confidente di papa<br />

Benedetto 15°, che aveva l’incarico di contrabbandare<br />

informazioni di stato alla Germania in<br />

cambio di denaro, le seconde erano guidate dal<br />

cardinale britannico Aidan Gasquet, agente non<br />

ufficiale degli alleati. Altre spie risultarono essere:<br />

Weber Alois, primo cameriere del cardinale Van<br />

Rossum e due guardie svizzere che fungevano da<br />

~ 190 ~<br />

La nave Benedetto Brin.


corrieri, il maggiore Hirschbul e il comandante delle<br />

guardie, Giulio Repond.<br />

Nel 1917 mons. Gerlach venne scoperto dai<br />

servizi segreti italiani e fu processato; il Vaticano<br />

fece di tutto per difenderlo dalle accuse di<br />

tradimento, ma non riuscì nell’intento ed egli fu<br />

condannato all’ergastolo; Gerlach riuscì comunque a<br />

riparare in Svizzera dove si sposò nel 1926 dopo aver Papa Benedetto 15°<br />

buttato la tonaca alle ortiche.<br />

Quella brutta storia fu chiusa con alcune fucilazioni ed una serie di<br />

ergastoli, ma i veri responsabili di quelle tremende stragi non furono mai<br />

trovati e quindi restarono impuniti.<br />

La morte di papa Pio 11°<br />

Il 10 febbraio 1939, alla vigilia della seconda guerra<br />

mondiale morì, in maniera ritenuta da alcuni<br />

misteriosa, il pontefice Pio 11° (Achille Ratti).<br />

Eletto Papa nel 1922 egli fu, fin dall’inizio e per<br />

molti anni, favorevole all’avvento del fascismo e del<br />

nazismo, considerati un eccellente baluardo contro il<br />

comunismo e contro la modernità laica e liberale.<br />

Alla luce della documentazione emersa nel 2007<br />

dall’Archivio Segreto Vaticano¹ si evince che negli<br />

ultimi anni di vita il Pontefice aveva deciso di rompere<br />

gli accordi con le due dittature e per questo aveva<br />

preparato un discorso da pronunciare di fronte<br />

all’episcopato italiano in occasione del decennale del Concordato; si<br />

trattava di una denuncia del pericolo che rappresentavano i due disumani<br />

regimi totalitari e di una severa condanna dell’antisemitismo. Guarda<br />

caso papa Ratti morì proprio il giorno prima di pronunciare quel discorso,<br />

e la Curia vaticana ed in particolare il cardinale Eugenio Pacelli, suo<br />

Segretario di Stato e futuro successore al Soglio Pontificio col nome di<br />

Pio 12°, impedirono che quel proclama venisse reso pubblico.<br />

Dopo la morte di papa Ratti vennero distrutti tutti i documenti inerenti<br />

quelle dichiarazioni ed il Vaticano poté continuare così la sua politica di<br />

collaborazione con le due spietate dittature.<br />

______________<br />

¹ Per approfondire l’argomento: Emma Fattorini – Pio 11°, Hitler e Mussolini - La<br />

solitudine di un Papa – Einaudi – 2007.<br />

~ 191 ~


La morte di papa Giovanni Paolo 1°<br />

Papa Giovanni Paolo 1° (Albino Luciani) salì<br />

sul Soglio Pontificio il 26 agosto 1978 e morì, in<br />

circostanze misteriose, il 28 settembre dello<br />

stesso anno dopo appena 33 giorni di<br />

pontificato.<br />

Appena eletto, papa Luciani espresse subito<br />

la volontà di rinnovare la Chiesa cattolica<br />

abolendo lo sfarzo da corte monarchica nella<br />

cerimonia di incoronazione e rifiutando di<br />

indossare la tiara; inoltre abolì la sedia gestatoria<br />

ed il trono al momento della messa, tutte cose<br />

che furono reintrodotte dopo la sua morte.<br />

Fin dai primi giorni di pontificato Giovanni<br />

Paolo 1°, al contrario dei Pontefici che lo<br />

precedettero, mostrò idee decisamente pro-<br />

gressiste in molti ambiti: innanzi tutto espresse subito la necessità di un<br />

ritorno della Chiesa ad una povertà evangelica affermando di voler<br />

procedere ad una profonda revisione della presenza del Vaticano nei<br />

mercati finanziari mondiali, gestione in quegli anni affidata a monsignor<br />

Marcinkus, capo dello Ior, e di voler devolvere ai Paesi poveri l'1% degli<br />

introiti del clero. Secondo papa Luciani, infatti, «…lo Ior deve essere<br />

integralmente riformato…la Chiesa non deve avere potere, né possedere<br />

ricchezze....il mondo deve sapere le finalità dello Ior, come vengono<br />

raccolti i denari e come vengono spesi; si deve arrivare alla<br />

trasparenza...». Dimostrò anche di voler impedire sia l’ingerenza della<br />

Chiesa negli affari economici internazionali, che ogni gestione<br />

speculativa dei propri beni. A dimostrazione di ciò, pochi giorni prima di<br />

morire convocò i principali responsabili delle finanze vaticane per<br />

verificare personalmente come venissero gestiti gli introiti curiali.<br />

Come si capisce dal titolo dell'enciclica che avrebbe voluto pubblicare:<br />

I poveri e la povertà nel mondo, papa Luciani si dimostrò da subito molto<br />

sensibile anche al tema della povertà del Sud del mondo, sottolineando<br />

l'inutile opulenza dei Paesi occidentali, senza risparmiare la stessa<br />

Chiesa, che avrebbe voluto più vicina agli ideali di carità cristiana come<br />

nel primo cristianesimo. Parlò anche della questione sociale e<br />

dell’importanza di dare la “giusta mercede” ai lavoratori.<br />

Manifestò idee innovative e riformiste anche in merito ad una nuova<br />

organizzazione della Curia prospettando nuove nomine cardinalizie di<br />

vescovi dell'Africa, dell'Asia e delle Americhe, e facendo intendere che<br />

~ 192 ~


nessun ecclesiastico avrebbe più dovuto far parte della massoneria¹.<br />

Inoltre mostrò una certa apertura nei confronti della questione degli<br />

anticoncezionali e della contraccezione; in occasione di un Convegno<br />

delle Nazioni Unite sul tema della sovrappopolazione mondiale,<br />

manifestò idee molto progressiste parlando di “maternità responsabile” ed<br />

appoggiando, a determinate condizioni, l'uso degli anticoncezionali; tali<br />

commenti furono oggetto di censura da parte dell'Osservatore Romano,<br />

che non li pubblicò mai.<br />

Dopo la sua morte, la versione ufficiale divulgata<br />

dalla Santa Sede fu «infarto miocardico acuto», ma poco<br />

dopo iniziarono a serpeggiare alcune ipotesi, alternative<br />

a quella ufficiale, su cosa fosse effettivamente accaduto<br />

la notte del 28 settembre. Alcuni scrittori, fra i quali il<br />

giornalista investigativo britannico David Yallop²,<br />

ipotizzarono un omicidio a sfondo politico ad opera di<br />

alcuni cardinali che si opponevano agli interventi di<br />

riforma programmati da papa Luciani, in particolare<br />

quella dello Ior gestito da Marcinkus.<br />

Fin dai primi giorni di pontificato<br />

infatti papa Luciani si era reso conto di essere circondato da<br />

molti loschi personaggi e faccendieri spregiudicati che<br />

contrastavano con i suoi ideali e formavano una catena di<br />

corruzione ed intrighi di ogni genere all’interno e<br />

all’esterno del Vaticano: monsignor Paul Marcinkus,<br />

presidente dello Ior; il cardinale Jean Marie Villot,<br />

segretario di Stato Vaticano; il banchiere Roberto Calvi,<br />

presidente del Banco Ambrosiano; il finanziere siciliano<br />

Michele Sindona³, colluso coi poteri mafiosi italoamericani;<br />

il cardinale John Cody, odiato despota della<br />

Il cardinale Villot.<br />

diocesi di Chicago; Licio Gelli, venerabile maestro della<br />

_______________<br />

¹ La Massoneria è una confraternita iniziatica il cui scopo principale è il perfezionamento<br />

dell’individuo.<br />

² David Yallop è l’autore del libro “In nome di Dio, la morte di papa Luciani” -<br />

Tullio Pironti Editore - 1984.<br />

³ Sindona fu incarcerato nel 1986 per bancarotta fraudolenta (Banco Ambrosiano) e per<br />

l’omicidio dell’avvocato Giorgio Ambrosoli; risultò anche essere in contatto con la<br />

massoneria, con ambienti mafiosi, con il Vaticano ed essere affiliato alla loggia segreta P2<br />

di Licio Gelli.<br />

~ 193 ~


Loggia massonica P2¹ ed altri politici corrotti. Sicuramente<br />

papa Giovanni Paolo 1° intendeva rivoluzionare i vertici<br />

della Santa Sede rimuovendo dai propri incarichi questi<br />

machiavellici politicanti i quali, sentendosi minacciati,<br />

probabilmente decisero di farlo fuori al più presto; questa<br />

tesi fu confermata anche dal memoriale di un<br />

pentito di Cosa Nostra, Vincenzo Calcara.<br />

I principali indizi che lasciarono pensare<br />

che il Pontefice fosse stato assassinato tramite<br />

avvelenamento furono:<br />

- L’infarto del miocardio, sebbene sia una patologia che<br />

può sopraggiungere improvvisamente anche<br />

in una persona sana, lascia segni visibili di<br />

Il banchiere Calvi.<br />

sofferenza su chi lo subisce, segni che<br />

nessuno riscontrò in papa Luciani.<br />

- Dalla camera del Papa scomparvero<br />

misteriosamente tutti i suoi oggetti personali: gli occhiali<br />

le pantofole, il flacone delle medicine che prendeva<br />

regolarmente contro l’ipertensione ed i<br />

fogli degli appunti che aveva scritto<br />

qualche giorno prima di morire.<br />

- Il Papa fu imbalsamato il più in<br />

fretta possibile senza che gli venisse fatta<br />

né l’autopsia, né un prelievo di sangue per verificare le<br />

cause della morte; in particolare l’autopsia, che avrebbe<br />

potuto fugare ogni dubbio sulle cause del decesso, venne<br />

richiesta a gran voce sia dalla stampa italiana che da una<br />

parte del clero, ma il Collegio Cardinalizio la respinse,<br />

Il cardinale Cody.<br />

limitandosi a comunicare che il Pontefice era deceduto<br />

per infarto miocardico acuto.<br />

Il finanziere Sindona.<br />

Il piduista Gelli.<br />

______________<br />

¹ La P2 (Propaganda 2) era una loggia segreta eversiva di destra nata per reclutare nuovi<br />

adepti alla causa massonica con evidenti fini di sovversione dell’assetto sociale, politico<br />

e istituzionale italiano. Il suo ”capo” Licio Gelli fu condannato nel 1985 a 12 anni di<br />

carcere per procacciamento di notizie contenenti segreti di Stato, calunnia nei confronti di<br />

tre magistrati milanesi, calunnia aggravata dalla finalità di terrorismo per aver tentato di<br />

depistare le indagini sulla strage alla stazione di Bologna e bancarotta fraudolenta (Banco<br />

Ambrosiano).<br />

~ 194 ~


La morte di Roberto Calvi e Michele Sindona<br />

Il 18 giugno 1982 venne ritrovato<br />

impiccato sotto il Ponte dei Frati Neri a<br />

Londra il presidente del Banco Ambrosiano<br />

Roberto Calvi. Dopo lunghe indagini fu<br />

stabilito che Calvi, in precedenza coinvolto<br />

nello scandalo Ior-Banco Ambrosiano, prima<br />

fu assassinato, poi fu finto il suicidio.<br />

Anche Michele Sindona, implicato a sua Il Ponte dei Frati Neri.<br />

volta nel crac Ambrosiano, subì una brutta<br />

fine: il 22 marzo 1986 morì nella propria cella del supercarcere di<br />

Voghera dove era rinchiuso per omicidio e bancarotta fraudolenta, dopo<br />

aver bevuto una tazza di caffè avvelenato col cianuro.<br />

Né il pontefice Carol Wojtyla, né monsignor Marcinkus spesero<br />

mai una sola parola di cordoglio per la morte violenta di coloro che,<br />

per molti anni, avevano operato sui mercati finanziari internazionali<br />

sempre in società ed in combutta con gli economisti vaticani.<br />

Nemmeno la stampa vaticana pubblicò mai alcun commento in<br />

merito alle misteriose morti dei due finanzieri.<br />

L’attentato a papa Giovanni Paolo 2°<br />

Il 13 maggio del 1981, in<br />

Piazza San Pietro, il turco<br />

Mehmet Alì Agca sparò contro<br />

Giovanni Paolo 2° alcuni colpi<br />

di pistola ferendolo gravemente;<br />

interrogato in varie<br />

circostanze, l’attentatore cambiò<br />

più volte la propria<br />

versione dei fatti: all’inizio<br />

confessò che si trattava di<br />

iniziativa individuale (per en-<br />

trare nella storia), poi parlò di Papa Wojtyla un attimo prima dell'attentato. (Sull’estrema<br />

sinistra si nota la mano dell’attentatore).<br />

complicità con vescovi e<br />

cardinali all’interno del Vaticano<br />

(questi non sopportavano un Papa polacco perché sarebbe stato in<br />

grado di cambiare la politica della Santa Sede), infine pista bulgara<br />

orchestrata dai servizi segreti sovietici (per impedire a Wojtyla di<br />

sconvolgere gli equilibri politici mondiali) ed in seguito altre versioni.<br />

Sta di fatto che a tutt’oggi la magistratura italiana non è ancora riuscita<br />

~ 195 ~


a capire il motivo che indusse Alì Agca a<br />

compiere quel gesto; d’altra parte il giudice<br />

Rosario Priore, nell’inchiesta sull’attentato<br />

al Papa, affermò che il Vaticano non ha<br />

mai neppure minimamente collaborato<br />

alle indagini, anzi….<br />

Perché la Santa Sede non ha mai voluto<br />

conoscere o riferire il movente di quel<br />

sangue versato sul sagrato di San Pietro?<br />

Chissà…<br />

1983 - Il Papa visita Agca in carcere.<br />

I sequestri di Mirella Gregori ed Emanuela Orlandi<br />

Mirella Gregori, 16 anni, fu sequestrata a Roma il 7<br />

maggio 1983; stessa sorte toccò poco dopo ad<br />

Emanuela Orlandi, 15 anni, figlia di un funzionario del<br />

Vaticano, scomparsa il 22 giugno dello stesso anno.<br />

Subito dopo la sparizione delle due ragazze ci<br />

furono vari comunicati da parte dei presunti<br />

sequestratori che dissero di appartenere al Fronte<br />

Anticristiano Turkesh (sedicente organizzazione turca<br />

di estrema destra) e chiesero, in cambio del<br />

dissequestro delle due giovani, la liberazione dell’attentatore<br />

di papa Wojtyla, Ali Agca, che si trovava<br />

in carcere.<br />

Dopo alcuni mesi, però, continuarono ad arrivare<br />

altri messaggi da parte dei sequestratori, che<br />

insospettirono i magistrati italiani perché questi ultimi,<br />

al contrario dei precedenti, erano molto forbiti e<br />

dettagliati, tanto da far commentare all’avvocato<br />

Egidio: «…i terroristi hanno qualcuno molto in alto<br />

nelle gerarchie vaticane…». Così cominciò a prendere piede il sospetto<br />

che nel sequestro di Mirella ed Emanuela fosse coinvolto lo stesso<br />

Vaticano per un’atavica lotta di potere interna alle Sacre Mura dove, da<br />

sempre, si scontrano due fazioni, entrambe di tipo massonico, una legata<br />

alla massoneria bianca dell’Opus Dei, l’altra alla componente più laica e<br />

affarista.<br />

La magistratura italiana continuò ad indagare a lungo e accuratamente<br />

sul caso, essendosi verificate le sparizioni sul territorio italiano, e<br />

constatò che l’omertà e i depistaggi della Santa Sede rendessero<br />

impossibile arrivare alla verità che, come spesso era accaduto in questi<br />

Il manifesto segnaletico di<br />

Gregori.<br />

~ 196 ~


fatti criminosi, doveva essere ricercata proprio<br />

all’interno della Città del Vaticano. Anche in<br />

passato i magistrati si erano trovati arresi nei casi in<br />

cui era coinvolta la Santa Sede: nel caso del crac<br />

Ambrosiano (con lo Ior che riciclava i soldi della<br />

mafia e di associazioni criminali attraverso spericolate<br />

operazioni dei banchieri Sindona, Calvi e<br />

Marcinkus), e nel caso dell’attentato a papa Wojtyla.<br />

Ambedue le volte la magistratura non aveva ricevuto<br />

alcuna collaborazione dalla Chiesa, che aveva Il manifesto di Orlandi.<br />

sempre negato, insabbiato, nascosto.<br />

La stessa cosa era accaduta nel caso Gregori-Orlandi: dopo anni di<br />

indagini da parte di vari magistrati, alla fine degli anni novanta il sostituto<br />

procuratore Malerba dichiarò: «…non risulta agevole comprendere le<br />

ragioni delle autorità vaticane, l’estremo riserbo tenuto da queste<br />

blocca le indagini…». Infatti il magistrato Adele Rando aveva chiesto<br />

l’autorizzazione a procedere contro il sovrintendente della polizia<br />

vaticana Raul Bonarelli, che risultava persona informata dei fatti e<br />

responsabile di alcuni reati contestati dalle autorità italiane sul caso<br />

Orlandi, così emise una rogatoria internazionale all’Ufficio competente<br />

dell’Avvocatura della Camera dei Deputati (rogatoria necessaria nel caso<br />

in cui un Paese debba perseguire in giudizio un cittadino straniero). Il<br />

responsabile di tale Ufficio presso il Parlamento italiano era il dottor<br />

Gianluigi Marrone il quale doveva trasmettere gli atti al Giudice unico<br />

dello Stato estero, in questo caso della Città del Vaticano. Ebbene, sapete<br />

chi era il giudice unico della Città del Vaticano? Gianluigi Marrone<br />

stesso che, chiaramente, rifiutò la rogatoria a sé stesso. Conflitto di<br />

interessi? Nel nostro Paese non ci fa più caso nessuno. Altra particolarità<br />

da non sottovalutare: a capo della segreteria del dottor Marrone sapete chi<br />

c’era? Natalina Orlandi, sorella di Emanuela Orlandi. A queste condizioni<br />

come facevano i giudici a lavorare serenamente? Impossibile.<br />

E così, a tutt’oggi, non si sa che fine abbiano fatto le due ragazze<br />

scomparse: forse vittime di un “festino” in Vaticano finito male, modello<br />

“caso Montesi”? ¹ Chissà…<br />

In ogni caso la Santa Sede ha fatto di tutto per far cadere il<br />

silenzio più completo sulla vicenda e di Mirella ed Emanuela, dal<br />

giorno della scomparsa, non si è saputo più nulla.<br />

____________<br />

¹ Avvenne a Roma nel 1953.<br />

~ 197 ~


Recentemente (novembre 2010) il Procuratore della Repubblica, dr.<br />

Giancarlo Capaldo, ha riaperto le indagini sul caso Orlandi ed ha<br />

affermato che c’è una stretta relazione fra la sepoltura di Enrico De Pedis<br />

nella basilica di Sant’Apollinare ed il mistero della scomparsa di<br />

Emanuela Orlandi. Speriamo che questa volta riescano a far luce su<br />

questo triste avvenimento e a smascherarne i responsabili, ma non sarà<br />

facile.<br />

Il triplice delitto della guardia svizzera<br />

La sera del 4 maggio 1998, dentro le Sacre Mura<br />

vaticane, furono trovati i cadaveri di tre persone uccise<br />

a colpi di pistola: il comandante della guardia svizzera<br />

vaticana Alois Estermann, sua moglie Gladys Meza<br />

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