TRAKS MAGAZINE 12
TRAKS MAGAZINE cambia faccia: con il nuovo numero tutto rinnovato dal punto di vista grafico arriva anche l'edizione italiana e artisti anche stranieri o mainstream in copertina. Si (ri)parte da Zibba, TC&I, Joshua Hyslop, John Malcovitch!, Perina, Felloni, Serpe in Seno e molti altri!
TRAKS MAGAZINE cambia faccia: con il nuovo numero tutto rinnovato dal punto di vista grafico arriva anche l'edizione italiana e artisti anche stranieri o mainstream in copertina. Si (ri)parte da Zibba, TC&I, Joshua Hyslop, John Malcovitch!, Perina, Felloni, Serpe in Seno e molti altri!
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intervista<br />
John Malcovitch!<br />
Nato a fine 2016, John Malkovitch!<br />
è un progetto strumentale in<br />
cui ogni componente della band<br />
ha parte attiva nella creazione del<br />
sound dell’album d’esordio: The<br />
Irresistible New Cult of Selenium.<br />
Come siete arrivati all’esordio?<br />
Il gruppo nasce alla fine del 2016<br />
dalle ceneri di una band alternative-rock<br />
di cui facevano parte tre<br />
dei quattro attuali membri. La de-<br />
cisione di fare musica strumentale<br />
è stata banalmente determinata<br />
dall’assenza della figura del cantante,<br />
permettendoci così di trovare la<br />
nostra dimensione artistica. Conseguentemente<br />
i quattro pezzi che<br />
compongono il disco sono nati in<br />
modo naturale e in breve tempo.<br />
Sono stati registrati in presa diretta<br />
nell’Agosto 2017 ai Busthard Studios<br />
di Terni, con l’aiuto di Giorgio<br />
Speranza (UTO) e Mattia Laureti<br />
(<strong>12</strong>4C41+), per poi essere rilasciati<br />
il <strong>12</strong> Gennaio per Dingleberry Records,<br />
I Dischi del Minollo, Edison<br />
Box e Mehr Licht Records & False<br />
Hopes.<br />
“The Irresistible New Cult Of<br />
Selenium” è una sorta di viaggio<br />
interiore. Quali sono i punti<br />
di partenza del viaggio? E potete<br />
spiegare il titolo dell’album?<br />
All’interno del disco non vi sono<br />
concetti o messaggi prestabiliti. Il<br />
punto di partenza fondamentale<br />
del viaggio è l’ascoltatore stesso, la<br />
musica si pone l’obiettivo di essere<br />
solamente il tramite attraverso<br />
il quale il fruitore può essere sospinto<br />
in un viaggio emotivo del<br />
tutto personale. Nel nostro piccolo<br />
l’album richiama atmosfere prettamente<br />
notturne, perciò volevamo<br />
che il titolo richiamasse questo tipo<br />
di sensazioni. Da qui il riferimento<br />
al selenio, materiale che quando<br />
bruciato emette una luce simile a<br />
quella lunare.<br />
La vostra musica finisce sotto<br />
l’etichetta onnicomprensiva<br />
di “post-rock”, che<br />
di solito non piace a<br />
nessuno...<br />
Sicuramente l’influenza<br />
del cosiddetto “post-rock” è palese<br />
all’interno del disco vista la sua<br />
presenza tra gli ascolti dei membri<br />
del gruppo, ciò non nega la presenza<br />
di altre influenze quali metal,<br />
stoner e rock psichedelico, tutte influenze<br />
presenti fra le migliaia che<br />
compongono il “post-rock”, termine<br />
di vaga appartenenza visto i<br />
centinaia di diversi stili delle band<br />
catalogate come tali: dall’etereo<br />
jazz sussurrato dei Bark Psychosis<br />
al metal strumentale dei Russian<br />
Circles, passando per i tempi dispari<br />
dei Toe e l’alternative-rock sperimentale<br />
dei Mogwai e si potrebbeandare<br />
avanti per ore. Se dobbiamo<br />
dire chi per noi è veramente “postrock”,<br />
ovvero che è andato al di là<br />
del rock come il termine letteralmente<br />
suggerisce, indichiamo due<br />
gruppi che ci sono riusciti, dando<br />
una nuova voce ai strumenti classici<br />
del genere: Godspeed You! Black<br />
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