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n. 03/22marzo2018, pag. 2 L’EDITORIALE di DOMENICO MOGAVERO Domenico Mogavero 19 marzo 2013, Francesco nuovo Papa Cinque anni, ma non li dimostra Questo apprezzamento lo si rivolge solitamente a persona che nel rivelare la propria età suscita l’incredulità di chi mai avrebbe pensato che in effetti il tizio fosse così avanti negli anni. riferito a Papa francesco, perciò, questo modo di dire può apparire del tutto improprio, considerata la breve durata del suo pontificato. anche se, a ben vedere, immagini, gesti e parole danno la sensazione che molto più tempo sia trascorso da quel 13 marzo 2013, con l’annuncio che il Successore di Pietro appena eletto aveva voluto il nome del Poverello d’assisi, mai prima di allora scelto da un Vescovo di roma. Si trattava, in effetti, di un’avvisaglia, che disponeva l’animo a sorprese ben più sensazionali, come il saluto poco papale l’originalità del suo magistero gestuale più che verbale con cui francesco si presentò al mondo. Quelle parole dette c o n e s t r e m a n a t u r a - lezza dettero subito la cifra del personaggio, per niente disposto ai convenevoli di rito e propenso invece all’immediatezza spontanea dell’approccio. ancor più strabiliante fu la richiesta di essere benedetto dal suo popolo, che si era sentito subito in sintonia con lui. chi poteva immaginare un Papa che chiede di essere benedetto, nel momento in cui ci si aspettava si affacciasse per farsi conoscere e benedire senza altri fronzoli. Ma era solo un indizio, seppure di notevole spessore ed effetto. Da subito, poi, conquistò il suo sorriso aperto e sonoro, che lasciava trasparire un animo sereno, per niente geloso dei suoi sentimenti, manifestati senza remore. Questi segnali facevano presagire un temperamento deciso e schietto, poco aduso agli accorgimenti studiati dello stile diplomatico; incline, invece, a una estemporaneità, non assimilabile a improvvisazione, bensì frutto di saggezza lungimirante e operativa, capace di prendere decisioni audaci dettate da una valutazione lungimirante di persone e situazioni. Nello stesso tempo, questo stile rivelava un uomo che non scansava le sue responsabilità e che non aveva alcuna remora a prendere apertamente posizioni chiare. ovviamente questo stile esponeva ed espone il Papa a qualche incidente di percorso, affrontato con la stessa trasparenza e grinta, che lo porta a riconoscere gli errori senza nascondersi dietro speciose ragioni di ordine superiore. Ma un aspetto straordinario della figura di Papa francesco è l’originalità del suo magistero. e non intendo qui principalmente lo spessore dei suoi documenti, apprezzati peraltro per contenuto e metodologia, quanto piuttosto il vigore profetico dei suoi gesti, che precedono e anticipano il contenuto dei suoi interventi verbali. Se, poi, si considera che egli ha una particolare sensibilità nel cogliere e recepire le domande della gente, si comprende facilmente la diffusa sintonia e la cordiale simpatia che suscita nell’opinione pubblica, credente e non credente. il modo inconsueto di usare il telefono, per esempio, gli consente di entrare in relazione e di accostare tutti, dai rappresentanti delle istituzioni alle persone più semplici, facendolo sentire vicino a chi vive momenti gioiosi o esperienze impegnative. In breve, al Papa tutti ormai riconoscono un prestigio morale e un’autorevolezza indiscutibile che gli conferiscono il ruolo di sicuro punto di riferimento anche al di fuori della comunità ecclesiale, s o p r a t - Punto di riferimento anche al di fuori della comunità ecclesiale tutto su temi che riguardano la dignità delle persone, la cura del creato e la compassione verso le fragilità e le povertà del corpo e dello spirito. tutto questo, però, lungi dall’attirargli un consenso ampio, specialmente all’interno del mondo cattolico, gli procura resistenze e ostilità, talora esasperate fino all’insulto, che tuttavia non hanno condizionato lo stile del suo pontificato. Per finire, il quinto anniversario dell’elezione deve essere un’occasione per fare sentire a Papa francesco il calore vibrante di una chiesa che gli vuole bene e che lo sostiene con la preghiera, che egli non cessa di chiedere in ogni circostanza.
n. 03/22marzo2018, pag. 3 L’ORDINAZIONE DI DON MARCO LAUDICINA Don Marco Laudicina il 2010, la laurea, il Seminario e quel “ricalcolo” della vita Quante volte nella tua vita ti è capitato di non sapere rispondere a una domanda in particolare e cerchi di trovare le parole giuste che spesso non esprimono totalmente il pensiero che hai in mente, o meglio, nel tuo cuore? a me capita soprattutto quando mi chiedono: «come è nata la tua vocazione?». Per non parlare poi della fatidica domanda: «Ma come fa Dio a chiamare?». e io rispondo: sai, devi semplicemente connetterti alla sua rete wifi e il gioco è fatto: riceverai prima o poi una notifica da parte di Dio con la scritta: ci sei? e finalmente, dopo che hai ignorato tante volte quel contatto che vuole interagire con te, arriva il momento in cui decidi di cliccarci sopra e leggere tutti quei tentativi in cui Dio stesso ti invitava ad alzare il volume delle “casse” perché voleva farti ascoltare un messaggio vocale. Le “casse” del tuo cuore. confesso che, quando l’ho fatto, ho avuto letteralmente paura. Sì, perché quando Dio chiama la prima reazione è la tremarella, ti si gela il sangue. insomma, è roba da far tremare le vene e i polsi. ok, belle parole, qualcuno può dirmi. Ma tu che hai ascoltato? ti rispondo subito e ti dico che ho ascoltato la voce di un Dio che mi ama, mi ha chiamato per nome e ha condiviso con me il suo progetto d’amore per me. Questa voce ha stravolto completamente i miei piani di vita. Fin da ragazzino, quando andavo in parrocchia per il classico catechismo, avvertivo una fascinosa sensazione di interesse nei confronti di quello che ero, di quel piccolo mondo ecclesiale che è la comunità parrocchiale e, ancora di più, di quello che un prete vi svolge all’interno. eh sì, sono stato fortunato a incrociare sulla mia strada figure sacerdotali in grado di farmi innamorare di questo bellissimo ministero nella chiesa. Poi è arrivata l’adolescenza, la stagione della crisi, degli interrogativi senza risposta e della ricerca continua di affermare la propria identità e di scoprire quale posto occupare nel mondo. avevo progettato tutt’altro per la mia vita e nel frattempo avevo conseguito la maturità classica, mi ero iscritto alla facoltà di conservazione dei Beni culturali, dove ho conseguito la laurea nel 2010. Tutto molto normale, finché quella strana sensazione di essere su un percorso differente, rispetto a quello che Dio aveva indicato per me, mi ha portato tanto a riflettere, pregare e confrontarmi. insomma, il “ricalcolo” del percorso del mio “navigatore esistenziale” è avvenuto quando ho scelto di entrare in Seminario nel settembre 2010 per scoprire veramente se quel sogno di diventare sacerdote era lo stesso di quello di Dio per me. Da quel giorno ho percepito sempre più conferme che la direzione era quella giusta, anche se le difficoltà non sono mancate, ma credimi, rifarei quella scelta altre mille volte. Non posso non ricordare con affetto e gratitudine la mia famiglia, il Vescovo, i formatori, i parroci che mi hanno seguito nelle esperienze pastorali, i miei compagni di Seminario, gli amici e tutte le persone che mi hanno accompagnato e sostenuto con grande forza in questi anni. all’età di 32 anni, aspetto con ansia il giorno più bello della mia vita, quello della mia ordinazione presbiterale che avrà luogo il 14 aprile nella cattedrale di Mazara del Vallo e ti invito a pregare per me, per il Seminario vescovile e per tutta la chiesa locale perché grata al Buon Dio per il dono di un nuovo presbitero, non rinunci mai a mettersi in ascolto della voce di colui che chiama a seguirlo in questa meravigliosa missione a servizio del suo popolo. www.diocesimazara.it don Marco laudicina. LA CELEBRAZIONE LITURGICA NELLA CATTEDRALE DI MAZARA DELVALLO DoNMarcolauDiciNasta attualmente svolgendo il proprio servizio di diacono presso l’unità pastorale chiesa madre-San Giovanni Battista di castelvetrano. l’ordinazione presbiterale avverrà sabato 14 aprile, alle ore 18,30, nella cattedrale di Mazara del Vallo. Venerdì 13, alle ore 21, nella chiesa madre di castelvetrano, la Veglia di preghiera presieduta dal Vescovo. Mensile della Diocesi di Mazara del Vallo Anno XVI - n. 03 del 22 marzo 2018 Registrazione Tribunale di Marsala n. 140/7-2003 Editore Associazione “Orizzonti Mediterranei” Piazza della Repubblica, 6 91026 - Mazara del Vallo Direttore editoriale mons. Domenico Mogavero Direttore responsabile Max Firreri Redazione Piazza della Repubblica, 6 91026 - Mazara del Vallo tel. 0923.902737 condividere@diocesimazara.it Hanno collaborato don Nicola Altaserse, Vincenzo Bellomo, Vito Bonanno, Nicoletta Borgia, Erina Ferlito, Salvatore Ferrara, don Angelo Grasso, don Marco Laudicina, Gaspare Magro, Nazzareno Marchese, Rosa Alba Monteleone, don Orazio Placenti, Dora Polizzi. Questo numero è stato chiuso in redazione il 22 marzo 2018. È vietata la riproduzione integrale o parziale. Periodico associato alla:
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