nuove forme, contenuti, tecniche e mezzi Alba si propone di organizzare la propria vita culturale complessiva secondo la definizione e le indicazioni <strong>UNESCO</strong> di Citta Creativa (Tavola 3). PRODOTTI GASTRONOMICI e PAESAGGIO Il tartufo bianco di Alba è forse il tratto identitario enogastronomico più forte della città. I tartufi bianchi sono funghi ipogei, non coltivabili, che vivono in simbiosi con determinate piante arboree. Possono essere di svariate forme, da globosa a piatta, e presentano una parete esterna che va dal bianco latte al giallo ocra, con una polpa interna chiara, solcata da venature marroni. Il profumo caratteristico e unico lo rende il sogno proibito, l’oggetto di follia e di passione di tutti i buongustai. Esistono moltissime specie di tartufi ma il tartufo bianco di Alba (Tuber Magnatum Pico) rappresenta la specie più pregiata, nonché quella che può raggiungere dimensioni maggiori. La Nocciola del Piemonte o Nocciola Piemonte è universalmente conosciuta come la migliore al mondo e designa il frutto della cultivar nocciola Tonda Gentile delle Langhe, ovvero dell’area di riferimento di Alba. Il prodotto finale che ne deriva è rappresentato dalle nocciole sgusciate o dai prodotti dolciari che vanno dal giandujotto alla crema di nocciole, la più conosciuta al mondo, è la Nutella, al torrone: il Torrone di Nocciole PAT è un dolce tipico proprio delle zone di Alba e della vicina Asti, di antichissima tradizione. I vini rappresentano una delle espressioni più alte e universalmente note del territorio di Alba, terra di grandi vini ai primi posti in Italia per numero di DOC e DOCG e per superficie vitata a dominazione d’origine. La qualità dei vini nasce nei vigneti e dall’esperienza di viticoltori che continuano a produrre nel rispetto della tradizione, pur con un occhio di riguardo alle nuove tendenze. Riferimento basilare, per il corretto approccio al mondo enologico, sono le Enoteche Regionali, nei dintorni di Alba: Enoteca Regionale Piemontese Cavour (Grinzane Cavour, 8 km da Alba), Enoteca Regionale del Barolo (Barolo, 15 km da Alba), Enoteca Regionale del Barbaresco (Barbaresco, 8 km da Alba), Enoteca Regionale Colline del Moscato (Mango, 19 km da Alba), Enoteca Regionale del Roero (Canale, 14 km da Alba). Il territorio propone una grandissima offerta di DOCG, come Barolo, Barbaresco, Roero e Roero Arneis, Asti e Moscato d’Asti, Dogliani e le DOC, Barbera d’Alba, Dolcetto d’Alba, Dolcetto di Diano d’Alba, Nebbiolo d’Alba, Langhe (vedi documento <strong>sui</strong> <strong>siti</strong> vitivinicoli). Tanti sono i prodotti di questo ricco territorio, e la creatività spumeggiante consolidata dai riconoscimenti nazionali e internazionali non si ferma alle sue eccellenze nel campo vitivinicolo e del tartufo. La Provincia di Cuneo, entro cui Alba si colloca, ospita l’ONAF - Organizzazione Nazionale degli Assaggiatori di Formaggio, nata nel 1989, che attualmente ha sede presso il Castello di Grinzane Cavour, a 8 km da Alba. Il territorio di Alba, Bra, Langhe e Roero, non è un’entità amministrativa, ma può essere definito a “geometria variabile”, con confini mutevoli a seconda delle ragioni, obiettivi, punti di vista da cui lo si osserva. La città di Alba è a pieno titolo il capoluogo di quest’area: con una posizione gerarchica nettamente prevalente, gioca il ruolo di nodo primario del sistema territoriale, dimensionalmente e funzionalmente. Nelle Langhe più basse e nel Roero le vigne ben coltivate, disposte secondo le curve di livello, costituiscono un rimarchevole esempio dell’interazione tra l’azione dell’uomo e l’ambiente. Poco lontano da Alba vi sono le aree del Barolo e del Barbaresco che fanno parte dei Paesaggi vitivinicoli del Piemonte: Langhe-Roero e Monferrato inclusi nella World Heritage List dell’Unesco. Dalle colline che si elevano attorno ad Alba le vigne scendono fino a lambire le case e presso la storica Scuola Enologica costituiscono un singolare episodio di “parco urbano” (Tavola 4). 138
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