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syndicom rivista N. 4 - Ridateci il nostro tempo!

Il periodico syndicom offre informazioni dal sindacato e dalla politica: la nostra rivista fa luce sui retroscena, mette ordine e offre spazio anche per la cultura e l’intrattenimento. La rivista cura il dialogo sui social media e informa riguardo ai più importanti eventi, servizi e offerte di formazione del sindacato e di organizzazioni vicine.

Il periodico syndicom offre informazioni dal sindacato e dalla politica: la nostra rivista fa luce sui retroscena, mette ordine e offre spazio anche per la cultura e l’intrattenimento. La rivista cura il dialogo sui social media e informa riguardo ai più importanti eventi, servizi e offerte di formazione del sindacato e di organizzazioni vicine.

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«L’Ats è in debito soltanto con i suoi azionisti» Markus Schwab<br />

19<br />

Chi ruba <strong>il</strong> <strong>nostro</strong><br />

<strong>tempo</strong>?<br />

Una lista in tre punti<br />

I padroni ci sottraggono <strong>il</strong> lavoro<br />

Nel settore dei media ricchi imprenditori<br />

licenziano in massa o chiudono<br />

intere aziende: <strong>il</strong> consiglio d’amministrazione<br />

dell’ats vuole mandare a<br />

casa un quarto della redazione, e la<br />

casa editrice Ringier per fine anno<br />

farà sparire dalla faccia della terra la<br />

sua tipografia di Adligensw<strong>il</strong>.<br />

Il conflitto sul lavoro richiede molto<br />

impegno<br />

Di questo ne sanno qualcosa le colleghe<br />

e i colleghi impegnati nella redazione<br />

ats. Da oltre due mesi si stanno<br />

infatti difendendo dalle decisioni<br />

devastanti dei vertici aziendali e <strong>il</strong><br />

30 gennaio sono entrati in sciopero.<br />

Dopo quattro giorni sono riusciti a costringere<br />

<strong>il</strong> consiglio d’amministrazione<br />

a raggiungere <strong>il</strong> tavolo delle trattative.<br />

Da allora lo sciopero è stato<br />

solamente sospeso; questo conflitto<br />

non è però ancora concluso.<br />

Il giornalismo ha i suoi tempi<br />

L’informazione richiede <strong>tempo</strong>. Non<br />

fa eccezione la nuova <strong>rivista</strong> online Republik.<br />

I preziosi articoli preziosi e i<br />

gli approfondimenti ci <strong>il</strong>luminano e ci<br />

forniscono materiale su cui riflettere.<br />

Ma solo in collaborazione con <strong>il</strong> servizio<br />

universale mediatico dell’ats, che<br />

fornisce agli altri media notizie attendib<strong>il</strong>i,<br />

verificate e a tutto campo da<br />

ogni parte del paese, i giornali, i media<br />

online, i canali radio tv possono adempiere<br />

al loro mandato informativo.<br />

Stephanie Vonarburg è vicepresidente di <strong>syndicom</strong><br />

e responsab<strong>il</strong>e settore Stampa e media elettronici<br />

che nei prossimi due anni andava risparmiato<br />

un quarto degli impieghi.<br />

Poi le cose sono precipitate: a dicembre<br />

è stato reso noto che dalla «nuova»<br />

Ats ci si aspettava che versasse dei dividendi<br />

agli azionisti. Schwab: «L’Ats è<br />

in debito soltanto con i suoi azionisti».<br />

Un cambio di paradigma: finora si<br />

era sempre concepita l’agenzia di<br />

stampa come un’azienda non orientata<br />

al profitto. Anziché presentare apertamente<br />

la vera struttura dei costi,<br />

come chiesto dai dipendenti l’8 dicembre<br />

in una risoluzione, Schwab a<br />

gennaio ha fatto spedire le lettere di<br />

licenziamento.<br />

L’Ats è una sorta<br />

di servizio pubblico,<br />

essenziale per la<br />

nostra democrazia<br />

E allora i diretti interessati sono<br />

passati all’azione. Durante diverse assemblee<br />

di redazione <strong>il</strong> personale si è<br />

organizzato, ha formulato richieste<br />

alla direzione e ha reso pubblici questi<br />

modi di fare e queste pratiche. Ma la<br />

direzione e <strong>il</strong> consiglio d’amministrazione<br />

hanno negato loro un colloquio.<br />

Peggio ancora: per finire di spremere<br />

ben bene <strong>il</strong> limone, le grandi<br />

case mediatiche (Tamedia e NZZ) hanno<br />

preteso l’esborso delle riserve di<br />

ut<strong>il</strong>i prima della fusione con Keystone.<br />

Sciopero con grande risonanza<br />

Il 23 gennaio i membri della redazione<br />

hanno attuato un’astensione d’avvertimento<br />

di tre ore e <strong>il</strong> 30 gennaio sono<br />

entrati ufficialmente in sciopero. È<br />

giunto e sta tuttora arrivando un grande<br />

sostegno dalle altre redazioni e dalla<br />

politica.<br />

Solo i responsab<strong>il</strong>i hanno fatto<br />

orecchie da mercante. Solo dopo quattro<br />

giorni di sciopero con l’appoggio<br />

dei sindacati a Berna, Zurigo e Losanna<br />

<strong>il</strong> consiglio d’amministrazione si è<br />

finalmente scomodato e ha raggiunto<br />

<strong>il</strong> tavolo delle trattative.<br />

Editori verso una strada senza uscita<br />

Dal 2 febbraio lo sciopero è sospeso,<br />

ma non terminato. I giornalisti e le<br />

giornaliste dell’Ats continuano a ricevere<br />

tanta solidarietà e continuano ad<br />

esprimere la propria opinione. Hanno<br />

scritto lettere aperte ai membri del<br />

consiglio di amministrazione, hanno<br />

provato a negoziare condizioni migliori<br />

e <strong>il</strong> 5 marzo hanno presenziato all’ora<br />

delle domande al Parlamento per<br />

convincere i politici sul loro impegno<br />

a favore del mantenimento dell’Ats.<br />

Più va avanti <strong>il</strong> conflitto, più concreti<br />

diventano i piani di distruzione dei<br />

proprietari dell’Ats. Mentre infatti i dipendenti<br />

si preoccupano davvero per<br />

<strong>il</strong> futuro della loro agenzia e cercano di<br />

studiare un miglior piano sociale per i<br />

colleghi licenziati, <strong>il</strong> consiglio di amministrazione<br />

e la direzione si ritirano<br />

nuovamente nei loro fortini.<br />

È arrivata l’ora di liberare l’Ats da questa<br />

catena dell’orientamento al profitto.<br />

Una minuscola quota del canone di<br />

circa 2 m<strong>il</strong>ioni di franchi permetterebbe<br />

a breve termine una piccola pausa<br />

per continuare a garantire <strong>il</strong> servizio<br />

base dell’Ats nelle tre lingue. <strong>syndicom</strong><br />

invita la politica a porre le relative<br />

basi prima che sia troppo tardi. (Nina<br />

Scheu).<br />

<strong>syndicom</strong>.ch/it/divisioni/stampa

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