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A come Amici no° 36

A come Amici n° 36 - aprile 2018

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Assessore Giampiero Leo del Comune di Torino, il<br />

riconoscimento Antico Sigillo Città di Torino quando<br />

nella città fu rappresentato il musical Sicuramente<br />

<strong>Amici</strong>, al Teatro Colosseo, suo primo spettacolo<br />

musicale originale italiano dedicato al tema<br />

dell’amicizia e alla condivisione.<br />

Chiara di Dio è prodotto dall’Associazione Dare e<br />

promosso dalla Fondazione Leo <strong>Amici</strong> di Rimini,<br />

ed ha unito la compagnia teatrale I Ragazzi del<br />

Lago e le associazioni Anima Libera e Music-All.<br />

Una sinergia che ha permesso a quasi 100 giovani<br />

di mettersi in gioco (seppure con diversi livelli di<br />

preparazione) nella messa in scena dello spettacolo.<br />

L’iniziativa è frutto di una collaborazione intrapresa<br />

tra la Fondazione Leo <strong>Amici</strong> e l’Associazione<br />

Sollievo Onlus di Leinì (Torino) la cui presidente<br />

Silvana Papandrea intervenendo, al termine<br />

dello spettacolo, ha sottolineato <strong>come</strong> esso sia<br />

stato finalizzato all’integrazione, socializzazione e<br />

realizzazione dei ragazzi. Gli stessi giovani che sono<br />

coinvolti in tante attività dell’associazione in favore<br />

del prossimo in difficoltà e che nel maggio prossimo<br />

con il musical Accadde per strada saranno il 4 al<br />

Teatro Nuovo e il 20 al Teatro Colosseo. «Quindi qui<br />

non c`è soltanto un’opera artistica che già parla da<br />

sola, ma c`è proprio un`opera d`amore che Carlo<br />

e Daniela hanno voluto in questi anni e che noi<br />

abbiamo avuto la fortuna di incontrare e con cui<br />

da anni collaboriamo. Oggi credo non sia più una<br />

collaborazione ma una grande fusione di anime e<br />

di amore. La nostra associazione che quest’anno<br />

compie 18 anni di vita – prosegue Silvana Papandrea<br />

– diventa “maggiorenne”, matura e pronta a<br />

presentare il progetto educativo e gli obiettivi di<br />

promozione sociale delle tre accademie attive nel<br />

territorio torinese.»<br />

«Ho vissuto parecchie serate <strong>come</strong> questa, anche con<br />

altri giovani in teatro, ma devo dire che questa è stata<br />

veramente unica, la ricorderò veramente, grazie –<br />

ha affermato sul palcoscenico Monsignor Cesare<br />

Nosiglia, Arcivescovo di Torino – Vi auguro che<br />

possiate presentare la bellissima rappresentazione<br />

di questi due santi che ci sono cari in Italia, Francesco<br />

e Chiara, a tante persone, soprattutto a tanti giovani.<br />

Intanto per far capire loro che anche se si è ragazzi<br />

ci si può impegnare nella vita in maniera molto<br />

Monsignor V. Viola e Monsignor C. Nosiglia<br />

con Carlo Tedeschi dietro le quinte<br />

positiva, donando agli altri bellezza, profondità<br />

piuttosto che essere disimpegnati. I giovani che vi<br />

vedono possono capire, attraverso di voi, il segreto<br />

di quella felicità che cercano in tanti modi, a volte<br />

in tante forme che portano fuori dalla stessa vita. La<br />

vera gioia, invece, nasce dall’amore di Dio, vissuto<br />

verso il prossimo, soprattutto verso i poveri, <strong>come</strong><br />

ci ha detto S.Francesco, anche qui a Torino. L`amore<br />

ai poveri è un amore ricco che ti dà gioia, raddoppia<br />

il tuo amore, il tuo senso di vita, e ciò che avete<br />

rappresentato è il messaggio più importante da<br />

portare ai giovani.»<br />

Mons. V. Viola e Carlo T. dietro le quinte con gli interpreti<br />

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