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Assessore Giampiero Leo del Comune di Torino, il<br />
riconoscimento Antico Sigillo Città di Torino quando<br />
nella città fu rappresentato il musical Sicuramente<br />
<strong>Amici</strong>, al Teatro Colosseo, suo primo spettacolo<br />
musicale originale italiano dedicato al tema<br />
dell’amicizia e alla condivisione.<br />
Chiara di Dio è prodotto dall’Associazione Dare e<br />
promosso dalla Fondazione Leo <strong>Amici</strong> di Rimini,<br />
ed ha unito la compagnia teatrale I Ragazzi del<br />
Lago e le associazioni Anima Libera e Music-All.<br />
Una sinergia che ha permesso a quasi 100 giovani<br />
di mettersi in gioco (seppure con diversi livelli di<br />
preparazione) nella messa in scena dello spettacolo.<br />
L’iniziativa è frutto di una collaborazione intrapresa<br />
tra la Fondazione Leo <strong>Amici</strong> e l’Associazione<br />
Sollievo Onlus di Leinì (Torino) la cui presidente<br />
Silvana Papandrea intervenendo, al termine<br />
dello spettacolo, ha sottolineato <strong>come</strong> esso sia<br />
stato finalizzato all’integrazione, socializzazione e<br />
realizzazione dei ragazzi. Gli stessi giovani che sono<br />
coinvolti in tante attività dell’associazione in favore<br />
del prossimo in difficoltà e che nel maggio prossimo<br />
con il musical Accadde per strada saranno il 4 al<br />
Teatro Nuovo e il 20 al Teatro Colosseo. «Quindi qui<br />
non c`è soltanto un’opera artistica che già parla da<br />
sola, ma c`è proprio un`opera d`amore che Carlo<br />
e Daniela hanno voluto in questi anni e che noi<br />
abbiamo avuto la fortuna di incontrare e con cui<br />
da anni collaboriamo. Oggi credo non sia più una<br />
collaborazione ma una grande fusione di anime e<br />
di amore. La nostra associazione che quest’anno<br />
compie 18 anni di vita – prosegue Silvana Papandrea<br />
– diventa “maggiorenne”, matura e pronta a<br />
presentare il progetto educativo e gli obiettivi di<br />
promozione sociale delle tre accademie attive nel<br />
territorio torinese.»<br />
«Ho vissuto parecchie serate <strong>come</strong> questa, anche con<br />
altri giovani in teatro, ma devo dire che questa è stata<br />
veramente unica, la ricorderò veramente, grazie –<br />
ha affermato sul palcoscenico Monsignor Cesare<br />
Nosiglia, Arcivescovo di Torino – Vi auguro che<br />
possiate presentare la bellissima rappresentazione<br />
di questi due santi che ci sono cari in Italia, Francesco<br />
e Chiara, a tante persone, soprattutto a tanti giovani.<br />
Intanto per far capire loro che anche se si è ragazzi<br />
ci si può impegnare nella vita in maniera molto<br />
Monsignor V. Viola e Monsignor C. Nosiglia<br />
con Carlo Tedeschi dietro le quinte<br />
positiva, donando agli altri bellezza, profondità<br />
piuttosto che essere disimpegnati. I giovani che vi<br />
vedono possono capire, attraverso di voi, il segreto<br />
di quella felicità che cercano in tanti modi, a volte<br />
in tante forme che portano fuori dalla stessa vita. La<br />
vera gioia, invece, nasce dall’amore di Dio, vissuto<br />
verso il prossimo, soprattutto verso i poveri, <strong>come</strong><br />
ci ha detto S.Francesco, anche qui a Torino. L`amore<br />
ai poveri è un amore ricco che ti dà gioia, raddoppia<br />
il tuo amore, il tuo senso di vita, e ciò che avete<br />
rappresentato è il messaggio più importante da<br />
portare ai giovani.»<br />
Mons. V. Viola e Carlo T. dietro le quinte con gli interpreti<br />
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