51a Asta Little Nemo - Omaggio a Micheluzzi / Maestri del Fumetto

ANDREA BARIN
(Torino, 1971)
ANDREA BARIN
(Torino, 1971)
Barin frequenta l’Accademia Albertina
ottenendo il Diploma di Pittura nel
1996. Dal 2003, data della sua prima
personale presso la Galleria Davico di
Torino, collabora con le gallerie più
importanti del settore figurativo contemporaneo.
A seguire le collaborazioni
si allargano a Milano con la
personale presso la Galleria Jannone
nel 2005 e la partecipazione, nel 2007,
alla mostra “Arte Italiana 1968-2007”
curata da Vittorio Sgarbi organizzata
a Palazzo Reale a Milano.
Nel 2008 approda alla Galleria Forni di
Bologna, con una personale.
Il 2009 vede la partecipazione alla
mostra pubblica curata da L. Gavioli
“L’enigma del vero” presso la Galleria
Civica di Palazzo Loffredo a Potenza
Nel 2011 è protagonista insieme ad
Agostino Arrivabene e Paolo Schmidlin
della mostra “Magnifiche Ossessioni”,
Bottega di San Luca, di Torino.
Nel 2012 vince la V° edizione del premio
d’arte “Movimento nelle Segrete
di Bocca” di Milano.
Nel 2013 è presente in varie fiere
d’arte italiane e straniere con Benappi
(Torino). Nel 2014 alcune opere sono
presentate alla mostra “3” presso il
Museo del Territorio di Biella.
Nel 2015 inizia la collaborazione con
la Galleria Salamon &C di Milano.
Tra il 2016 e il 2017 partecipa alla
prima e alla seconda edizione di Wopart
“Work on paper art fair” a Lugano
con le gallerie Salamon e Forni.
Novembre 2017 - 2018 Personale alla
Galleria Frascione di Firenze.
Nel corso di questi anni le sue opere
sono state presentate in alcune tra le
più importanti Fiere nazionali ed internazionali
tra le quali Arte Fiera Bologna;
Miart Milano; ArteVerona;
Antiquari a Venaria; FlashBack Torino;
ArtFoire Paris; Art Miami Florida.
Non sono numerose le apparizioni
delle opere di Barin sulla scena del
mercato contemporaneo, questo è
dovuto ad una produzione rarefatta in
ragione della tecnica della quale si
serve per produrre le sue opere: grafite
e china su cartoncino che è
l’unico suo mezzo espressivo. Nelle
sue opere si ritrovano i riferimenti alla
grande tradizione grafica torinese e i
suoi maestri da Boglione a Calandri e
Saroni hanno profondamente ispirato
sia la tecnica, sia i soggetti dei suoi
disegni.
Barin attended the Accademia Albertina
where he graduated in 1996
with the title of Diploma di Pittura. In
2003 he first exhibits at the Galleria
Davico in Turin, at that time ruled by
the gallerist Silvano Gherlone; since
then he collaborates with the most
important galleries of the contemporary
figurative sector. His collaborations
arrived to Milan, where he
exhibited at the Galleria Jannone in
2005, and where he participated at
the “Arte Italiana 1968-2007” exhibitions
in 2007, curated by Sgarbi and
exhibited in the Palazzo Reale.
In 2008 he arrived at the Galleria Forni
in Bologna, with his exhibition “Disegni”.
The year after he took part at the public
exhibition curated by L. Gavioli
“L’enigma del vero”, organized at the
Galleria Civica di Palazzo Loffredo in
Potenza. In 2011 he is the protagonist,
along with Agostino Arrivabene
and Paolo Schmidlin, of the exhibition
“Magnifiche Ossessioni”, at the Galleria
Bottega di San Luca in Turin. One
year later he went to several contemporary
art fairs in Italy and abroad
thanks to the Galleria Benappi in
Turin. In 2014 some of his boards are
shown at the exhibition “3”, at the
Museo per il Territorio in Biella, along
with the photographers Stefano
Ceretti and Amedeo Tosi. In 2015 he
started a collaboration with the Galleria
Salamon & C Arte Contemporanea
in Milan. Between 2016 and 2017 he
took part in the first and second edition
of Wopart “Work on paper art
fair”, in Lugano thanks to the galleries
Salamon and Forni from Bologna.
In these years his works have been
presented at some of the most important
national and foreign fairs,
among whom Arte Fiera (Bologna),
Miart (Milano), ArteVerona, Antiquari a
Venaria, Flashback (Torino), ArtFoire
(Paris), Art Miami (Florida). There are
not many appearances of Barin’s
works on the contemporary market;
this is due to a rarefied production because
of his technique: his only expressive
mean is pencil and slope on
thin cardboard. In his works one can
find references to the graphic tradition
of Turin, from Boglione to Calandri
and Saroni; who strongly inspired
both Barin’s techniques and the characters
of his drawings.
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