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completo maggio per web (1)

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moda. Dopo la morte del fratello, avvenuta<br />

<strong>per</strong> un incidente stradale nel 1990,<br />

Pola Cecchi è rimasta da sola a gestire<br />

contemporaneamente il negozio di<br />

via della Vigna, quello di Borgo Ognissanti<br />

e lo studio di Marzio, dimostrando<br />

negli anni saggezza e competenza. Dopo<br />

la morte del marito, ha deciso di trasferirsi<br />

nella palazzina di Via Jacopo da<br />

Diacceto <strong>per</strong> meglio conciliare gli impegni<br />

di lavoro con quelli familiari. Memore<br />

degli insegnamenti materni, Pola ha<br />

sempre creduto nell’abito di taglio sartoriale,<br />

utilizzando spesso anche materiali<br />

inconsueti (<strong>per</strong>le, cristalli, pelle,<br />

pelliccia, <strong>per</strong>line, cuoio, macramè, decorazioni<br />

floreali e fili di metallo) e creando<br />

pezzi unici. Sempre ottimista e col<br />

sorriso sulle labbra, con una fede che<br />

scuote qualsiasi dubbio ed incertezza,<br />

continua a disegnare abiti di grande<br />

qualità, una haute couture plasmata<br />

quasi addosso alle clienti che arrivano<br />

un po’ da tutte le parti del mondo e ripartono<br />

soddisfatte degli acquisti fatti.<br />

“Coccolate e abbigliate”, secondo una<br />

filosofia di vita che non tradisce mai.<br />

Ancora oggi entrare nella Maison Pola<br />

Cecchi ti fa sognare; non si può che<br />

rimanere inebriati dai colori degli abiti,<br />

dai tanti quadri alle pareti, dagli specchi<br />

incorniciati in splendide cornici, dalle<br />

luci che accarezzano, dal cibo genuino<br />

che Pola prepara con le sue abili mani e<br />

che generosamente offre alle signore in<br />

visita. L’esuberanza giovanile ha lasciato<br />

posto ad una maturità equilibrata, un<br />

sa<strong>per</strong> prendere la medaglia dalla parte<br />

luccicante, senza mai abbandonarsi allo<br />

sconforto e reagendo sempre positivamente<br />

alle difficoltà della vita. Ama<br />

promuovere i giovani e lavora instancabilmente<br />

alla loro formazione. Nel 2014,<br />

<strong>per</strong> celebrare i cento anni dalla nascita<br />

della madre, ha ideato un concorso internazionale<br />

che ha visto arrivare a Firenze<br />

studenti da ogni parte del mondo.<br />

Visto il successo, ha pensato di rendere<br />

questo premio un evento annuale. Così<br />

ogni anno, veri capolavori creati da mani<br />

giovanili sfilano davanti agli occhi increduli<br />

di chi, come me, ha il piacere di<br />

prendere parte a queste sfilate. Molti riconoscimenti<br />

assegnatigli nel corso degli<br />

anni; tra questi vale la pena ricordare<br />

soprattutto i premi ricevuti nel Salone<br />

dei Cinquecento: Le Muse, Caterina de’<br />

Medici, Filo d’Argento, AVIS ed ANT.<br />

Pola Cecchi<br />

La stilista (a destra), con Grazia Tomberli, autrice<br />

del suo ritratto, e Barbara Santoro<br />

Un angolo dell’atelier in via Jacopo da Diacceto a Firenze<br />

POLA CECCHI<br />

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