PORTAVOCE DI SAN LEOPOLDO MANDIC - giugno 2018
Portavoce di san Leopoldo Mandic (Dal 1961, a Padova, la rivista del santuario di padre Leopoldo, francescano cappuccino, il santo della misericordia e dell'ecumenismo spirirituale)
Portavoce di san Leopoldo Mandic (Dal 1961, a Padova, la rivista del santuario di padre Leopoldo, francescano cappuccino, il santo della misericordia e dell'ecumenismo spirirituale)
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Tavola di G. Bizzotto<br />
la missione e l’essenza stessa del<br />
Salvatore: «Dalla sua pienezza tutti<br />
abbiamo ricevuto: grazia su grazia»<br />
(Giovanni 1,16).<br />
Vediamo un’espressione non solo<br />
analoga, ma quasi identica con<br />
la quale (in una situazione di grande<br />
sofferenza che spinge quasi il<br />
«bambino» Leopoldo a gettarsi fra le<br />
braccia della mamma, invocandone<br />
l’aiuto) viene avvertita la presenza<br />
consolatrice di Maria: «Ego frater<br />
Leopoldus Mandić Zarević credo et<br />
teneo Virginem Beatissimam Mariam,<br />
eoquod Corredemptrix humani generis,<br />
esse fontem moralem totius gratiae,<br />
nam ex plenitudine ejus omnes<br />
nos accipimus» («Io, frate Leopoldo<br />
Mandić Zarević [cognome della<br />
propria madre terrena, intenzionalmente<br />
qui ricordato, per tracciare<br />
un ponte fra le due madri] credo<br />
e ritengo con forza che la Vergine<br />
Beatissima Maria, in quanto Corredentrice<br />
del genere umano, è la<br />
fonte morale di tutta la grazia: infatti<br />
è dalla sua pienezza che tutti<br />
abbiamo ricevuto e continuiamo a<br />
ricevere» (si noti il verbo finale del<br />
testo latino al tempo presente).<br />
Questo confidare a Maria il proprio<br />
dolore (ogni sofferenza notoriamente<br />
si attenua per il solo fatto<br />
di essere comunicata) è già intravedere<br />
una soluzione al problema, un<br />
accendersi di una piccola-grande<br />
luce in fondo al tunnel.<br />
MANO TESA AI CRISTIANI ORIENTALI<br />
Il testo latino, infatti, prosegue in<br />
termini che mostrano il pieno abbandono<br />
del santo cappuccino tra<br />
le braccia di Maria, perché fosse lei<br />
il suo legame con i fratelli lontani:<br />
un legame che nessun’altra vicenda<br />
umana può troncare e interrompere.<br />
Il testimone, per così dire, dell’aspirazione<br />
sempre più profonda<br />
alla salvezza universale (e quel primo<br />
passo verso di essa costituito<br />
dalla “mano tesa” ai lontani Orientali)<br />
passa dalle mani di Leopoldo a<br />
quelle di “mamma Maria”. Leopoldo<br />
non cercherà più di essere lui un<br />
ponte con i lontani, ma si metterà<br />
quasi in adorazione di un “ponte”<br />
ben più robusto e indistruttibile: la<br />
Vergine che riceve dal Figlio morente<br />
una missione di “universalità” (cf.<br />
Giovanni 19,25-30). Tanto che un<br />
biblista attento come Lutero non<br />
rende il mulier latino del versetto<br />
26 come Frau [femminilità solo<br />
umana], ma come Weib [femminilità,<br />
estesa anche al mondo animale],<br />
sulla scia di san Paolo che prevede<br />
una salvezza anche per il Creato (cf.<br />
Romani 8,19-22).<br />
E come conclusione della sua<br />
ormai quadriennale “notte dello<br />
spirito”, padre Leopoldo si pone<br />
«pro Ejus adimplenda missione circa<br />
populos orientales» («davanti/in<br />
attesa [questo è uno dei significati<br />
essenziali della particella latina pro,<br />
ricordava ai suoi studenti il prof.<br />
Traina dell’Università prima di Padova<br />
e poi di Bologna] che si realizzi<br />
la sua [di Maria] missione verso<br />
i popoli orientali»). Si veda come il<br />
santo confessore qui eviti perfino il<br />
termine consueto di «lontani» (dissidentes)<br />
per un più affettuoso «popoli»:<br />
parola che toglie ogni possibile<br />
lontananza o difficoltà, una volta<br />
sottratto il “compito unificatore” alle<br />
piccole mani del figlio Leopoldo<br />
per affidarlo alle grandi mani (e al<br />
grande cuore) di Maria. Quasi un’eco<br />
del detto di san Bernardo: «Tutto<br />
ci viene attraverso Maria». Alla lettera:<br />
«Nihil nos Deus habere voluit nisi<br />
per Mariae manus transiret» («Dio<br />
ha voluto che noi non ottenessimo<br />
nulla che prima non fosse passato<br />
per le mani di Maria»). P<br />
Cf. Battel R.-Lazzara G., a cura, Dall’intimo<br />
del mio povero cuore. Lettere e altri scritti<br />
di san Leopoldo Mandić, Edizioni San Leopoldo,<br />
Padova 2015, pp. 330-332.<br />
Ivano Cavallaro, È Dio che ama. E ama a<br />
uno a uno. L’ecumenismo spirituale negli<br />
scritti latini di san Leopoldo Mandić , Edizioni<br />
San Leopoldo 2017.<br />
Le opere si possono richiedere presso il<br />
negozio di articoli religiosi del santuario.<br />
GIUGNO <strong>2018</strong> | <strong>PORTAVOCE</strong> | 31