Bollettino n.8 - Unione Italiana
Bollettino n.8 - Unione Italiana
Bollettino n.8 - Unione Italiana
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
Mario Musella, console generale italiano a Fiume<br />
Grazie all'impegno politico dell'<strong>Unione</strong><br />
dall'Italia mezzi più cospicui alla CNI<br />
Nelida Milani Kruljac, ex caporedattrice della rivista culturale<br />
Una Battana alla deriva?<br />
Comunità degli Italiani di Laurana<br />
Nel segno di una ritrovata identità
Tutto da capo?<br />
Questo numero del Foglio propone alla<br />
vostra attenzione quattro interviste.<br />
Dino Debeljuh, deputato dietino al<br />
Sabor di Zagabria, esordisce con alcune<br />
riflessioni sulla situazione politica<br />
venutasi a creare in Istria e in tutta la<br />
Croazia dopo il voto del 20 maggio u.s.<br />
e sullo Statuto istriano attualmente<br />
sottoposto a verifica di costituzionalità.<br />
Intervista d’obbligo anche al console<br />
generale italiano a Fiume, Mario<br />
Musella che si appresta a lasciare la<br />
nostra città e ad assumere, nei prossimi<br />
mesi, un altro incarico diplomatico,<br />
questa volta a Stoccarda. Squisita<br />
signorilità e grandezza umana nelle<br />
parole della dott.ssa Nelida Milani<br />
Kruljac: animo nobile e sensibile, portato<br />
a grandi passioni culturali e<br />
intellettuali, la signora Milani Kruljac fa<br />
un bilancio di nove anni di gestione<br />
della rivista culturale “La Battana” e<br />
spiega i motivi che l’hanno costretta a<br />
dimettersi dalla funzione di caporedattrice.<br />
Chiude il ciclo delle interviste<br />
la signora Loredana Bressan, presidente<br />
della piccola ma attiva Comunità degli<br />
Italiani di Laurana.<br />
***<br />
Sulle drammatiche vicende del dopoesodo<br />
Alessandro Damiani, nella sua<br />
rubrica “Dimensioni”, scrive: “La<br />
presenza italiana qui non poteva dissolversi.<br />
Questo impegno per la risalita dal<br />
baratro è l’esposizione della nostra<br />
vicenda nella seconda metà del secolo<br />
scorso... In fondo a crederci eravamo<br />
solo noi... Fu il ventennio più difficile,<br />
di isolamento controllato dalla compagnia<br />
più subdola... L’Italia ci ignorava,<br />
avendo del resto ben altro a cui<br />
pensare, compresi i corregionali esuli<br />
che non stavano meglio di noi...<br />
Accettammo l’unica sfida che non<br />
doveva essere persa: preservare la<br />
comunità italiana seguendo l’unica<br />
direzione che ne avrebbe assicurato la<br />
continuità: il rilancio della sua cultura...<br />
È stata una stagione feconda. Ma poco<br />
gradita a chi ci avrebbe preferito come<br />
presenza folkloristica...”<br />
Aggiungo: una stagione poco<br />
valorizzata e recepita malamente anche<br />
dagli italiani “riemersi” con l’avvento<br />
dei cambiamenti democratici in Croazia<br />
e Slovenia. Dopo anni di voluta<br />
astinenza linguistica e culturale, di scelte<br />
sociali, scolastiche, anagrafiche e di<br />
identità nazionale così spesso estranee<br />
al nostro milieu e così spesso vicine al<br />
mondo della maggioranza, ciò che alcuni<br />
di loro offrono oggi nelle CI è,<br />
purtroppo, una disastrosa carenza creativa.<br />
Che produce inconsistenza e<br />
autoemarginazione. Si dovrà ricominciare<br />
tutto da capo?<br />
Errol Superina<br />
La Croazia del dopo-voto<br />
Quando vince la delusione . . 3<br />
UI-Istria<br />
Colloquio con il deputato istriano<br />
Dino Debeljuh: La Dieta non<br />
starà con le mani in mano . 5<br />
Elezioni in Italia<br />
Sfide e percorsi del nuovo quadro<br />
politico . . . . . . . . . . . . 7<br />
L'intervista<br />
Mario Musella, console generale<br />
italiano a Fiume:<br />
Grazie all'impegno politico<br />
dell'<strong>Unione</strong>, dall'Italia mezzi più<br />
cospicui alla CNI . . . . . . 8<br />
30 giorni<br />
- Trentesimo della "Leonardo da<br />
Vinci"<br />
- TV Capodistria ha 30 anni<br />
- Decretata l'autonomia della SEI<br />
di Dignano<br />
- Per Gallesano e Valle successo<br />
in Slavonia<br />
- CI di Salvore, riconfermato<br />
Bosdachin<br />
- "Album di famiglia", omaggio a<br />
Damiani<br />
- Nella città natale mostra su<br />
Brumini<br />
- CI di Fiume, appuntamenti<br />
letterari<br />
- Pola, costituito circolo di lettura<br />
- Riconoscimento a Vlado Benussi<br />
- Assegnati i Premi Rudi Palisca<br />
- Diplomatici italiani alla CI di<br />
Spalato<br />
- Saggi musicali<br />
- La corale di Albona in trasferta<br />
a Verona<br />
- Festival della Canzone per<br />
l'infanzia . . . . . . . . . . . 10<br />
UI-Dimensioni<br />
Pro domo nostra . . . . . . . 13<br />
UI-Documenti . . . . . . . 16-22<br />
UI - Cultura<br />
Intervista all'ex caporedattrice<br />
Nelida Milani Kruljac<br />
Una Battana alla deriva? . . . 23<br />
UI-Esuli<br />
Incontro con la diaspora<br />
zaratina . . . . . . . . . . . 25<br />
UI-Media<br />
TV Capodistria, prospettive e<br />
fiducia . . . . . . . . . . . . 26<br />
UI-Anniversari<br />
Trent'anni fa nasceva<br />
"La Tore" . . . . . . . . . . 27<br />
UI-Quadretti<br />
Italiani di Monte Grappa . . . 28<br />
UI-Sport<br />
Campionati di atletica per<br />
elementari e medie<br />
superiori italiane di Croazia<br />
e Slovenia . . . . . . . . . . 29<br />
Dentro le CI<br />
- Crevatini, festa della convivenza<br />
- San Vito a Fiume, gli<br />
appuntamenti<br />
- CI "Dante Alighieri", di scena<br />
la Filodrammatica<br />
- Colonie estive in montagna<br />
- Il Coro Fedeli Fiumani, compie<br />
dieci anni<br />
- Incontro di cori . . . . . . 30<br />
UI-Sodalizi<br />
Comunità degli Italiani<br />
di Laurana . . . . . . . . . 31<br />
UI-In memoriam<br />
Serafino Lenaz<br />
Lucifero Martini<br />
"UNIONE ITALIANA Foglio di informazione" / Anno II - Numero 8 - Nuova serie - Giugno 2001 /<br />
EDITORE: <strong>Unione</strong> <strong>Italiana</strong> / RESPONSABILE LEGALE DEL MENSILE: Maurizio Tremul, presidente<br />
della Giunta esecutiva UI / REDATTORE RESPONSABILE: Errol Superina / COLLEGIO<br />
REDAZIONALE: Alessandro Damiani, Ezio Giuricin, Claudio Moscarda, Orietta Moscarda e Maurizio<br />
Tremul / REDAZIONE: Fiume, via delle Pile (Uljarska) 1, Croazia. Tel. (00385) 51 338-911, Fax (00385)<br />
51 212-876; Capodistria, via Zupan~i~ 39, Slovenia, tel. (00386) 5 627-11-29, fax. (00386) 5 627-11-11 /<br />
TIRATURA: 1.500 copie / Il mensile "UNIONE ITALIANA - Foglio di informazione" si stampa nella<br />
tipografia "Helvetica" Rijeka-Fiume, Pletenci-Pehlin 1, tel/fax (00385) 51 682 147 / INSERZIONI: Croazia<br />
- seconda di copertina, penultima e ultima pagina a colori 1.000,00 kn, pagine interne 600,00 kn; Slovenia<br />
- seconda di copertina, penultima e ultima pagina a colori 25.000 SIT, pagine interne 15.000 SIT; Italia<br />
- seconda di copertina, penultima e ultima pagina a colori 300.000 Lit, pagine interne 170.000 Itl.<br />
Il Foglio d'informazione "<strong>Unione</strong> <strong>Italiana</strong>" è iscritto nel Registro delle pubblicazioni periodiche della<br />
Repubblica di Croazia, Settore Informativo del Ministero alla cultura, numero 802.<br />
http://www.cipo.hr<br />
E-mail: unione.it.cap@siol.net<br />
IN COPERTINA: collage di alcune opere premiate alla XXXIV edizione del<br />
concorso "Istria Nobilissima".
Sono gli ultimi versi, questi, di una<br />
breve poesia scritta da Lucifero Martini<br />
ricordando una strage di suoi commilitoni<br />
ufficiali italiani compiuta barbaramente<br />
dai nazisti tedeschi a Cefalonia nel<br />
settembre 1943. Oggi ripetiamo questi<br />
versi senza lo smarrimento e la<br />
disperazione provati dal poeta, ma<br />
ugualmente scossi dal dolore per la<br />
perdita di quel poeta, senza il quale non<br />
siamo uno di meno, ma forse mille di<br />
meno. Perchè (scusate se lo dice un<br />
poeta), nella solitudine in cui ci troviamo,<br />
i nostri poeti sono per noi italiani d’Istria<br />
e di Fiume uomini preziosi.<br />
Lucifero Martini ci ha lasciati.<br />
Aveva ottantacinque anni, era pieno di<br />
acciacchi, aveva superato non pochi<br />
malanni fisici negli ultimi anni, lo si<br />
vedeva camminare a piccoli passi per le<br />
vie centrali della sua città, curvo come<br />
una canna piegata dal vento; eppure<br />
suscitava ammirazione quella sua volontà<br />
di vivere, di muoversi, d’essere presente.<br />
Ha tenuto in mano la penna fino<br />
all’ultimo momento della sua vita, credo;<br />
ha fatto sentire la sua voce fino a<br />
qualche mese prima di morire. Spesso,<br />
negli ultimi due decenni, la sua era voce<br />
di protesta e di amarezza per le<br />
intemperie in cui siamo stati costretti a<br />
vivere noi italiani, amarezza anche per<br />
certe nostre divisioni. È stato un uomo<br />
straordinario per molti aspetti, Martini,<br />
Lucio per gli amici. Eppure se n’è andato<br />
senza nemmeno farcelo sapere. Dai due<br />
giornali locali di Fiume, l’italiano e il<br />
croato, in data 15 maggio, abbiamo<br />
appreso che le sue spoglie mortali erano<br />
state tumulate già quattro giorni prima,<br />
l’undici del mese. Così è andato a far<br />
compagnia a Osvaldo Ramous, a Egidio<br />
Milinovich, a Eros Sequi - per citare<br />
soltanto i poeti, senza disturbare nessuno<br />
all’infuori della sua moglie Alma. Se n’è<br />
andato in punta di piedi dopo aver fatto<br />
“rumore” per circa sessant’anni, gli anni<br />
di Fiume e della sua più feconda età<br />
creativa.<br />
La vita e l’opera di Martini<br />
richiederebbero un libro per raccontare<br />
l’una e valorizzare l’altra, stratificate e<br />
In memoriam: Lucifero Martini (1916-2001)<br />
E di me resterà una sillaba,<br />
una parola?<br />
Uno di meno<br />
Ci sentimmo più soli<br />
nel vento che correva<br />
per i campi<br />
senza sole.<br />
E non volevamo contarci,<br />
non volevamo sapere<br />
d’essere uno di meno.<br />
complesse ambedue. È stato certamente<br />
uno dei personaggi di maggiore spicco fra<br />
coloro che hanno operato - lui anche<br />
come organizzatore, oltre che artefice di<br />
inziative - nelle istituzioni culturali della<br />
comunità italiana nell’ex Jugoslavia.<br />
Certamente uno dei più fecondi e<br />
poliedrici uomini di penna come<br />
giornalista e scrittore. Da giornalista si<br />
occupò di critica letteraria, cinematografica,<br />
teatrale e d’arte; come scrittore<br />
fu drammaturgo, narratore e poeta, ma<br />
anche storico-memorialista. Scrisse pure<br />
per i bambini. Per circa sei decenni la<br />
sua firma è stata onnipresente nelle<br />
pubblicazioni italiane dell’Istria e di<br />
Fiume. E non solo. Fu uno dei fondatori<br />
del quotidiano “La Voce del Popolo” e<br />
della rivista letteraria “La Battana”, per<br />
un decennio circa è stato caporedattore<br />
del quindicinale “Panorama”... Si potrebbe<br />
continuare. Io, che lo conobbi quando<br />
avevo appena compiuto diciannove anni e<br />
lui ne aveva dodici di più, ricordo un<br />
giovanotto longilineo dai baffi nerissimi<br />
con un perenne sorriso quasi beffardo<br />
sotto quei baffi che, fattisi poi grigi e<br />
bianchi, lo hanno sempre contraddistinto<br />
insieme agli immancabili occhiali, Lo<br />
ricordo per quel che era o sembrava: uno<br />
che vuol esserti o dirti di essere amico,<br />
fissandoti però con quel sorriso non<br />
sapresti dire se canzonatorio o sarcastico.<br />
Qualche volta mi fece arrabbiare. Nel<br />
giugno del 1995 il redattore capo di<br />
“Panorama” Errol Superina, in occasione<br />
di un convegno sui cinquant’anni di<br />
attività creativa di Martini, mi chiese di<br />
dedicargli “qualche nota”; riempii dodici<br />
colonne fitte del quindicinale, seguite da<br />
due pagine di Alessandro Damiani e<br />
altrettante di Ilaria Rocchi. Non mi<br />
ripeterò oggi; aggiungerei ben poco a<br />
quel profilo che allora tracciai dell’ uomo<br />
e del poeta.<br />
Nato nel 1916 a Firenze da<br />
genitori istriani, Martini è stato fiumano<br />
per la gran parte della sua vita (ed ha<br />
scritto poesie bellissime anche in questo<br />
dialetto). La sua poesia parla infatti<br />
soprattutto di Fiume, albero del quale si<br />
considerava una foglia. E tuttavia, proprio<br />
dai suoi versi fiumani si intuisce che egli<br />
si sentiva un esule nella propria città.<br />
Almeno negli ultimi trent’anni<br />
dell’esistenza. In un componimento del<br />
ciclo “Colloquio con la città” (1987) si<br />
chiese: “Ti perderò, mia città?/Negli occhi<br />
mi bruciò il ricordo e mi piegò/lo spasimo<br />
della fuga impossibile, che suggellò/con<br />
ombre viola il desolato distacco/<br />
dell’inutile foglia dal suo albero”. Nella<br />
silloge “Il buio dell’ignoto” , ultimo<br />
volume uscito dalle stampe mentre era in<br />
vita in quel 1997 che aveva visto pure<br />
l’edizione della raccolta “Un mare di<br />
ghiaccio” si possono leggere questi versi:<br />
Gli uomini vanno e vengono.<br />
Rimane solo una luce. Poi la polvere.<br />
...E di me/resterà una sillaba, una<br />
parola?<br />
Resterà molto, caro Lucio. Restano<br />
i tuoi libri, che sono la testimonianza,<br />
come tu diresti, dei nostri “desolati errori<br />
sofferti e tanto vissuti nel segreto del<br />
sangue” ma soprattutto dei tuoi e nostri<br />
sforzi pluridecennali per impedire che la<br />
bora cancellasse i nostri passi su queste<br />
rive.<br />
Giacomo
L’<strong>Unione</strong> <strong>Italiana</strong> e la Scuola Media Superiore <strong>Italiana</strong> “Pietro Coppo”, con i Partner,<br />
l’Ente Kantea S.r.c.l. in convenzione con il Ministero del Lavoro e della Previdenza<br />
Sociale Italiano promuove il seguente<br />
P R O G E T T O<br />
per aderire ad un corso di formazione, nel settore della multimedialità on-line e off-line, rivolto a 15 giovani<br />
cittadini italiani disoccupati che abbiano portato a termine l’obbligo scolastico previsto nel paese di residenza. Il<br />
progetto si articolerà secondo lo schema che segue.<br />
Gli interessati sono invitati a presentare la richiesta allegando il curriculum vitae all’<strong>Unione</strong> <strong>Italiana</strong><br />
ento il 30 giugno 2001 al seguente indirizzo: via Uljarska 1/IV, 51000 Fiume, oppure via @upan~i~ 39, 6000<br />
Capodistria o all’ indirizzo di posta elettronica: E-mail: unione.it.cap@siol.net<br />
L’Ente Kantea S.r.c.l. certificato ISO 9001, in convenzione<br />
con il Ministero del Lavoro e della<br />
Previdenza Sociale Italiano, con i Partner <strong>Unione</strong><br />
<strong>Italiana</strong> e Scuola Media Superiore “Pietro Coppo” di<br />
Isola, promuove il progetto,<br />
ESPERTO IN APPLICAZIONI MULTIMEDIALI<br />
ON-LINE E OFF-LINE<br />
INTERNET SITE & CD ROM DESIGNER<br />
Prot.Prg. 59200/00, N.Fasc. 152 - Avviso 01/2000,<br />
G.U. n.185 del 09.08.2000 della durata di 600 ore<br />
di formazione, rivolto a 15 giovani cittadini italiani<br />
disoccupati che abbiano portato a termine l’obbligo<br />
scolastico previsto nel paese di residenza, preferibilmente<br />
con diploma tecnico professionale (D.I. MLPS-<br />
MAE- 11.7.86) nel settore della multimedialità online<br />
e off-line.<br />
Gli obiettivi<br />
Finalità del corso è formare una figura professionale<br />
innovativa che integri competenze di base sugli aspetti<br />
fondamentali della comunicazione audiovisiva con<br />
un’approfondita e completa conoscenza della teoria,<br />
delle metodologie e degli strumenti, sia hardware che<br />
software, per lo sviluppo di applicazioni multimediali:<br />
a) capacità di sviluppare applicazioni mediante linguaggi<br />
di programmazione e sistemi autore - visual<br />
basic, macromedia director, HTML, Interdev,<br />
Per informazioni<br />
UNIONE ITALIANA<br />
Talijanska Unija - Italijanska Unija<br />
Via-Ulica-Uljarska 1/IV<br />
51000 Fiume-Reka-Rijeka<br />
Macromedia Flash, Java, Active X, ASP.<br />
b) capacità di utilizzare apparecchiature e software<br />
per il trattamento dell’audio e del video;<br />
c) capacità di progettare e sviluppare software multimediale<br />
on-line e off-line.<br />
Quando inizia e quanto dura<br />
Il corso sarà della durata di 600 ore di cui:<br />
- 480 ore di teoria-laboratorio<br />
- 40 ore di visite aziendali in ITALIA presso aziende<br />
leader nel settore Multimediale nelle Regioni del<br />
Centro Nord Italia<br />
- 80 ore di stage in aziende innovative della Slovenia<br />
con termine a Dicembre 2001. L’orario delle lezioni<br />
è articolato mediamente in 30 ore settimanali, dalle<br />
14.30 alle 20,30, a frequenza obbligatoria.<br />
Dove si svolge<br />
A ISOLA - via Zustovi} 6, presso la Scuola Media<br />
Superiore “Pietro Coppo”.<br />
Agevolazioni<br />
- Borsa di studio pari a Lire 3.000/ora frequentata<br />
fino a un massimo di Lire 1.800.000= (alla fine del<br />
percorso formativo)<br />
- Rimborso spese di viaggio (mezzi pubblici), vitto<br />
e eventuale alloggio per non residenti a Isola, fino<br />
a un massimo di Lire 2.000.000= (saldati mensilmente<br />
dietro presentazione di documenti fiscali di<br />
spesa).<br />
Tel. 00385/51 338-285, 338-911, Fax 212 876<br />
Via @upan~i~ 39-@upan~i~eva ulica 39<br />
6000 CAPODISTRIA-KOPER<br />
Tel.00386 5 62-61-555, Fax 62-71-111<br />
E-mail: unione.it.cap@siol.net
Festa nazionale<br />
Gli auguri di Ciampi a Mesic<br />
Al presidente della Repubblica di Croazia<br />
Zagabria<br />
Nel ricordo del nostro incontro a Roma e nell’attesa del vertice con i Capi di Stato dell’Europa<br />
centrale nei prossimi giorni sul Lago Maggiore mi è gradito farle pervenire, a nome del popolo<br />
italiano e mio personale, i migliori auguri per la Festa nazionale e per un avvenire di prosperità<br />
del popolo croato.<br />
I saldi legami di amicizia tra i nostri due paesi devono progredire soprattutto in due direzioni:<br />
un impegno condiviso per rafforzare la stabilità e la democrazia nei Balcani; la creazione tra le due<br />
rive dell’Adriatico di una solida complementarità economica, culturale ed ambientale.<br />
Apprezzo la sua attenzione nei confronti della minoranza autoctona italiana che vive nella<br />
memoria, nei sentimenti e nell’attenzione di tutti gli italiani. La tradizione culturale e linguistica<br />
della minoranza, la sua operosità ne sottolineano la capacità connettiva tra la cultura latina e quella<br />
slava.<br />
Il suo scrupolo nello sviluppare il rapporto con i paesi vicini, contribuire alla piena applicazione<br />
degli accordi di Dayton, assicurare la tutela delle minoranze viene apprezzato dall’Italia che, a sua<br />
volta, lo valorizza nell’appoggiare l’avvicinamento della Croazia all’<strong>Unione</strong> Europea e alla comunità<br />
atlantica.<br />
Sono certo che la mia visita di stato in Croazia, nell’ottobre prossimo, rinsalderà ancora di più<br />
le nostre eccellenti relazioni bilaterali.<br />
Con l’occasione formulo voti di benessere per la sua persona.<br />
Carlo Azeglio Ciampi<br />
Astensionismo dell’elettorato,<br />
rinascita della destra e scomparsa<br />
delle formazioni del<br />
centro: queste le principali<br />
caratteristiche del voto del 20<br />
maggio scorso in Croazia per il<br />
rinnovo delle amministrazioni<br />
locali.<br />
Smentendo i sondaggi della<br />
vigilia, la Comunità democratica<br />
croata (HDZ) è tornata<br />
di prepotenza alla ribalta dopo<br />
la batosta elettorale alle<br />
politiche di un anno e mezzo<br />
di Agnese Superina<br />
Elettori latitanti, ricresce la destra, centro spazzato e sinistra riconfermata<br />
Quando vince la delusione<br />
fa ottenendo la maggioranza<br />
relativa in 15 delle 21 Contee.<br />
Sorprendente e inattesa,<br />
dunque, l’affermazione dell’Accadizeta<br />
in senso assoluto<br />
anche se la coalizione di<br />
centrosinistra governerà nella<br />
gran parte delle Contee e il<br />
partito del defunto presidente<br />
Tudjman potrà formare delle<br />
maggioranze solo in quattro<br />
regioni. Al successo dell’Accadizeta<br />
va aggiunto il buon<br />
risultato ottenuto a Zagabria<br />
3<br />
dalla lista di Miroslav Tudjman,<br />
figlio prediletto dello scomparso<br />
presidente. Segno,<br />
questo, che il peso della destra<br />
sulla scena politica croata, è<br />
ancor sempre notevole. Il<br />
partito socialdemocratico del<br />
premier Ivica Ra~an, che guida<br />
la coalizione al governo,<br />
nonostante abbia confemato la<br />
supremazia, risulta essere<br />
penalizzato dalla crisi economica<br />
e sociale che non ha<br />
saputo combattere con
fermezza sin dall’inizio. Prima,<br />
evidente, conseguenza di questo<br />
mutato scenario politico è<br />
la forte bipolarizzazione che si<br />
viene a creare. La sinistra da<br />
un parte e la destra dall’altra,<br />
con la sparizione del centro.<br />
Pesante la sconfitta dei socialliberali<br />
di Budi{a soprattutto a<br />
Zagabria. Buoni, invece, i<br />
risultati dei popolari, specie<br />
nella capitale, e del partito<br />
contadino, che perde a<br />
Zagabria ma che arriva in<br />
testa in due Contee.<br />
A vincere è stato il “no”<br />
degli elettori che, delusi e rassegnati,<br />
hanno preferito, in<br />
segno di protesta, disertare le<br />
urne.<br />
Una previsione confermata,<br />
invece, è la maggioranza<br />
conseguita dalla Dieta Democratica<br />
Istriana in Istria, tranne<br />
che a Pola. La Dieta si<br />
conferma il primo partito in<br />
regione e potrà governare con<br />
la maggioranza assoluta. A<br />
Pola, pur essendo sempre il<br />
primo partito con il 31 per<br />
cento dei voti, non è riuscita<br />
ad incamerare quanto preventivato<br />
alla vigilia. Oltremodo<br />
incerta (siamo agli inizi di<br />
giugno, ndr), pertanto, l’elezione<br />
del deputato della<br />
minoranza italiana al Sabor,<br />
Furio Radin, a primo sindaco<br />
italiano di Pola. A contendergli<br />
il posto l’ex sindaco polese ed<br />
ex dietino, Luciano Delbianco,<br />
che con il suo Foro democratico<br />
istriano si è collocato<br />
al secondo posto. Molto<br />
dipenderà da un’altra ex esponente<br />
della Dieta, Loredana<br />
[tok, vera sorpresa di queste<br />
elezioni, che con la sua lista<br />
indipendente è riuscita a<br />
conquistare il 16 per cento dei<br />
consensi e che ora viene<br />
contesa sia dalla Dieta che dal<br />
Foro democratico. Caccia aperta<br />
agli alleati non solo a Pola,<br />
ma in gran parte di comuni,<br />
città e contee. Nè socialdemocratici<br />
nè accadizetiani<br />
sono in grado di formare le<br />
giunte senza nuove e difficili<br />
alleanze. Si presenta così<br />
anche la situazione a Fiume,<br />
nonostante la supremazia della<br />
coalizione di centrosinistra,<br />
composta da socialdemocratici,<br />
contadini e partito dei<br />
pensionati. Resuscitata anche<br />
nel capoluogo del<br />
Quarnero l’Accadizeta<br />
che si colloca<br />
al secondo posto.<br />
Con tredici seggi su<br />
un totale di 33 il<br />
centrosinistra con in<br />
testa il sindaco uscente<br />
Vojko Obersnel<br />
si vede costretto<br />
a stringere<br />
alleanze e a mercanteggiare.<br />
E qui<br />
(altra sorpresa del<br />
voto del 20 maggio)<br />
la lista di Vladimir<br />
Bebi}, un politico<br />
senza programma<br />
ma con una<br />
retorica che ha fatto<br />
presa, potrebbe<br />
costituire addirittura<br />
l’ago della bilancia<br />
all’atto della formazione<br />
del governo<br />
cittadino.<br />
Più o meno<br />
identico il quadro a<br />
livello di Assemblea<br />
conteale, dove la<br />
partita è tutta da<br />
giocare e dove sono<br />
due i pretendenti<br />
alla carica di zu-<br />
4<br />
pano. Il socialdemocratico<br />
Zlatko Komadina, a capo della<br />
coalizione vincente e lo zupano<br />
uscente, il regionalista Milivoj<br />
Brozina. Per gli stessi motivi<br />
(maggioranze relative o addirittura<br />
situazioni di parità) in<br />
alcune città, come ad esempio<br />
a Spalato, si rischia di ripetere<br />
la consultazione. A livello<br />
locale gli esponenti dei partiti<br />
della coalizione al governo<br />
sembrano poco propensi a<br />
mantenere la stessa linea<br />
politica, per cui le sorprese del<br />
dopo-voto non mancheranno.
Su elezioni amministrative in Croazia e Statuto istriano<br />
intervista a Dino Debeljuh, deputato DDI al Sabor<br />
La Dieta non starà<br />
con le mani in mano<br />
Sui più importanti avvenimenti politici<br />
che hanno interessato recentemente<br />
l’Istria, dai risultati delle<br />
elezioni amministrative, alla decisione<br />
del Governo croato di sottoporre<br />
all’esame della Corte costituzionale<br />
ben 13 articoli dello Statuto<br />
regionale istriano, abbiamo interpellato<br />
il deputato della Dieta<br />
Democratica Istriana Dino Debeljuh.<br />
- Come giudica la decisione del<br />
Governo croato di rinviare alla<br />
Corte costituzionale ben 13 articoli<br />
dello Statuto regionale istriano?<br />
“C’era da aspettarselo che il<br />
Governo facesse questo passo,<br />
altrimenti il Ministro della giustizia<br />
Ivani{evi} sarebbe stato sconfessato<br />
o avrebbe dovuto dimettersi. Comunque<br />
io credo che la Corte<br />
costituzionale croata ci darà ragione,<br />
ovvero che non accetterà le<br />
tesi del Governo. Sarebbe veramente<br />
una cosa clamorosa se la<br />
Corte si appiattisse sulle posizioni<br />
dell’Esecutivo, che a nostro parere<br />
non hanno alcun fondamento<br />
giuridico”.<br />
- Se dovesse succedere il contrario,<br />
quale sarà l’atteggiamento<br />
della Dieta Democratica Istriana?<br />
“Io non voglio pregiudicare<br />
alcuna posizione, perché ritengo<br />
sia ingiusto. Comunque, nel caso<br />
la Corte costituzionale dovesse rilevare<br />
l’incostituzionalità degli articoli<br />
dello Statuto già sospesi dal<br />
Governo, la Dieta non starà certamente<br />
con le mani in mano.<br />
Siamo convinti di avere ragione.<br />
Nello Statuto istriano non c’è<br />
nulla che violi la Costituzione<br />
croata. Siamo convinti che i<br />
di Ezio Giuricin<br />
magistrati della Corte ed i massimi<br />
esperti di diritto del Paese lo<br />
sapranno ribadire”.<br />
- Un giudizio sull’esito delle<br />
amministrative appena conclusesi in<br />
Croazia: come giudica i risultati in<br />
Istria?<br />
“La Dieta democratica ha<br />
stravinto, con quasi il 52% dei<br />
voti a livello regionale. Un ottimo<br />
risultato, persino superione a<br />
quello delle regionali precedenti. E<br />
tutto ciò nonostante sia stato<br />
introdotto un nuovo sistema elettorale,<br />
completamente proporzionale,<br />
che probabilmente ci ha penalizzato<br />
un po’. Abbiamo comunque<br />
ottenuto 28 consiglieri su 41<br />
nell’Assemblea regionale, rispetto<br />
ai 26 su 49 della legislatura<br />
precedente. Si tratta innegabilmente<br />
di un grande successo,<br />
perché un partito che riesce a<br />
raccogliere tanti consensi per tre<br />
volte di seguito, in tutte le<br />
5<br />
Statuto istriano:<br />
consenso<br />
plebiscitario<br />
degli elettori<br />
Statuto istriano; atto secondo. Il<br />
Governo croato ha dunque<br />
deciso - chiuso il sipario sulle<br />
elezioni amministrative - di inviare<br />
all’esame della Corte<br />
costituzionale ben 13 articoli<br />
dello Statuto regionale. Una<br />
presa di posizione che riapre<br />
nuovamente le polemiche ed i<br />
pesanti contrasti politici scoppiati<br />
attorno all’Atto fondamentale<br />
con cui il Consiglio<br />
istriano aveva deciso di introdurre<br />
il bilinguismo ed affermare<br />
ulteriormente i valori<br />
della convivenza e del multiculturalismo<br />
nella Regione. Il<br />
Ministro della giustizia Ivani-<br />
{evi} aveva già deciso si<br />
sospendere 10 articoli dello<br />
Statuto. La decisione aveva<br />
suscitato proteste in Istria e<br />
l’immediata reazione della<br />
Farnesina, che aveva chiesto<br />
spiegazioni all’ambasciatore<br />
croato a Roma. I pesanti<br />
contrasti sorti attorno al<br />
Documento si erano parzialmente<br />
placati prima delle<br />
elezioni. Ma i toni concilianti<br />
assunti recentemente dai regionalisti<br />
istriani non hanno,<br />
evidentemente, sortito gli effetti<br />
sperati. L’esecutivo nazionale,<br />
infatti, ricalcando una decisione<br />
già assunta nel 1995 all’epoca<br />
di Tudjman, ha scelto ora la<br />
strada del ricorso alla Corte<br />
costituzionale. Il successo elettorale<br />
conseguito dalla Dieta Democratica<br />
lo scorso 20 maggio<br />
d’altra parte è stato considerato<br />
un vero e proprio plebiscito a<br />
favore dello Statuto. Il ritorno<br />
sulla scena politica dell’HDZ e<br />
il ricatto della cosiddetta “opzione<br />
nazionale” ha contribuito<br />
ad irrigidire, d’altro canto, le<br />
posizioni del Governo guidato<br />
dal socialdemocratico Ra~an.<br />
Ora non rimane che vedere<br />
come si pronuncerà la Corte<br />
costituzionale su questo importante<br />
nodo.
elezioni tenutesi sinora, gode<br />
certamente della piena e<br />
insindacabile fiducia degli istriani.<br />
Gli elettori istriani ci hanno dato<br />
ragione; e, quello che è ancora più<br />
importante, con il loro voto hanno<br />
ribadito la validità delle nostre<br />
scelte, attribuendo un consenso<br />
plebiscitario anche nei confronti<br />
dello Statuto istriano”.<br />
- La situazione emersa a Pola<br />
non è stata, però, altrettanto soddisfacente...<br />
“A Pola la Dieta ha fatto sicuramente<br />
qualche sbaglio. Abbiamo<br />
pagato una serie di errori, ma<br />
anche i numerosi problemi che la<br />
città ha attraversato in questi<br />
ultimi tempi. Non si spiega altrimenti<br />
perché nella città di Pola<br />
abbiamo ottenuto il 50% di<br />
consensi a livello regionale e poco<br />
più del 30% per il Consiglio<br />
municipale. È troppo grande la<br />
differenza di voti conseguita dalla<br />
Dieta sul piano regionale rispetto<br />
ai consensi ottenuti in città.<br />
Naturalmente ora dovremo fare<br />
un’attenta analisi dei motivi che<br />
hanno portato a questo risultato,<br />
per capire cosa sia successo realmente.<br />
Anche alla luce di taluni<br />
sviluppi che hanno sorpreso un po’<br />
tutti, come l’ascesa improvvisa di<br />
talune Liste civiche, ma soprattutto<br />
della formazione di Delbianco, che<br />
tutti i sondaggi prima delle<br />
elezioni davano appena al 5%.”<br />
- Come valuta il comportamento<br />
elettorale della minoranza e<br />
il livello di consensi raggiunto dai<br />
numerosi candidati appartenenti alla<br />
comunità nazionale italiana?<br />
“Io sono convinto che gli<br />
italiani in Istria abbiano votato in<br />
larga maggioranza a favore della<br />
Dieta. Non tutti, ovviamente,<br />
avranno espresso i loro consensi a<br />
favore del nostro Partito, ma sono<br />
certo che la gran parte degli<br />
appartenenti alla comunità lo<br />
abbiano fatto. I motivi sono chiari:<br />
la Dieta in questi anni ha fatto<br />
veramente molto per la comunità<br />
nazionale italiana; è il partito che<br />
si è avvicinato effettivamente di<br />
più a quelle che sono le esigenze<br />
e le istanze della minoranza.<br />
Ovunque i candidati italiani espressi<br />
dalla Dieta si sono piazzati<br />
ai primi posti.”<br />
- Come commenta il risultato<br />
ottenuto, sul piano nazionale, dall’HDZ?<br />
“A mio avviso si tratta di una<br />
buona lezione per i sei partiti della<br />
coalizione che hanno vinto le<br />
politiche dell’anno scorso. Alcuni<br />
di essi, evidentemente, hanno<br />
dimenticato perché si erano messi<br />
insieme: l’obiettivo era di vincere<br />
l’HDZ, e di cambiare radicalmente<br />
un quadro politico che non poteva<br />
più essere tollerato e che andava<br />
profondamente mutato. Qualcuno<br />
ha ritenuto, a torto, che la Comunità<br />
Democratica Croata fosse<br />
scomparsa definitivamente dalla<br />
scena. Le elezioni hanno confermato<br />
una realtà completamente<br />
diversa. Per noi comunque non è<br />
stata una sorpresa. Alcuni partiti<br />
hanno voluto egoisticamente presentarsi<br />
da soli e litigare con gli<br />
altri, per cercare di racimolare<br />
voti, e vedere su quanti consensi<br />
avrebbero potuto contare. Avevano<br />
una grande voglia di misurarsi tra<br />
loro, di rimescolare le carte, di<br />
conquistare nuove posizioni sulla<br />
scena politica, per diventare primi,<br />
secondi o terzi. Il messaggio di<br />
questo voto è chiaro. La gente ha<br />
detto ai partiti del centro-sinistra<br />
di mettersi finalmente d’accordo.<br />
Se noi avessimo avuto il sistema<br />
elettorale precedente, per metà<br />
maggioritario e metà proporzionale,<br />
e se l’esapartito si fosse messo<br />
nuovamente insieme, i risultati<br />
elettorali sarebbero stati completamente<br />
diversi. Qualcuno, torno a<br />
dirlo, ha voluto fare degli esperimenti,<br />
dando il via ad una vera<br />
e propria lotta di tutti contro tutti.<br />
In determinati momenti c’era maggiore<br />
battaglia tra alcuni partiti<br />
della coalizione di governo, che tra<br />
questi e l’HDZ. Pensiamo solamente<br />
agli attacchi dei social -<br />
liberali e dei socialdemocratici<br />
contro la Dieta, e delle feroci<br />
critiche contro lo Statuto istriano.<br />
Nel battagliare contro di noi e tra<br />
di loro si sono dimenticati che<br />
6<br />
l’HDZ continuava ad essere ancora<br />
un grande avversario”.<br />
Accordo sul piccolo traffico<br />
di frontiera<br />
tra Croazia e Slovenia<br />
- La Corte costituzionale<br />
slovena ha sentenziato recentemente<br />
che l’Accordo sul piccolo traffico di<br />
frontiera sottoscritto con la Croazia<br />
non è in contrasto con l’ordinamento<br />
costituzionale e legislativo<br />
sloveno, il che apre delle buone<br />
prospettive, ora, per la definitiva<br />
ratifica dell’Intesa, da parte del<br />
Parlamento di Lubiana. Come<br />
giudica questo importante passo?<br />
“Era un atto che attendevamo<br />
da tempo. Sarebbe stata clamorosa<br />
una decisione diversa, anche se<br />
comunque c’è da chiedersi come<br />
mai a Lubiana ci abbiano messo<br />
tanto tempo per confermare una<br />
cosa che - a mio giudizio - appariva<br />
scontata. In Istria, e in<br />
generale al confine tra Croazia e<br />
Slovenia, la popolazione soffre a<br />
causa dei disagi causati dalla<br />
frontiera tra i due Paesi; problemi<br />
che potrebbero essere in gran<br />
parte risolti con l’Accordo sul<br />
piccolo traffico di frontiera. Molte<br />
centinaia di migliaia di persone ne<br />
potrebbero trarre dei vantaggi<br />
diretti, e si aspettano che quest’Intesa<br />
venga finalmente ratificata,<br />
dopo tanti anni.<br />
Io spero, ora, che questa<br />
decisione della Corte costituzionale<br />
slovena possa influire positivamente<br />
sul Parlamento sloveno ed<br />
accelerare il processo di ratifica.<br />
Devo però aggiungere che, purtroppo,<br />
non sono più ottimista<br />
come una volta; o per lo meno<br />
come lo ero immediatamente dopo<br />
la vittoria del centro-sinistra a<br />
Lubiana. Sappiamo che i partiti<br />
dell’attuale maggioranza di<br />
Governo in Slovenia avevano promesso,<br />
in caso di vittoria<br />
elettorale, che avrebbero ratificato<br />
l’Accordo. Ma poi ci sono stati<br />
inspiegabili intoppi e ritardi. Ora<br />
vedremo come andrà a finire.<br />
Purtroppo si è perso troppo tempo<br />
inutilmente”.
A conclusione di una campagna<br />
elettorale molto tesa - a detta di molti<br />
una delle più brutte nella recente<br />
storia italiana - l’elettorato ha premiato<br />
la Casa delle libertà guidata dal leader<br />
di Forza Italia Silvio Berlusconi<br />
attribuendogli una netta maggioranza<br />
sia alla Camera che al Senato.<br />
Con oltre il 45% dei suffragi la<br />
coalizione di centro - destra ha ottenuto<br />
ben 368 seggi alla Camera su<br />
630, ben 52 oltre la soglia della<br />
maggioranza necessaria (316) per<br />
formare un governo e legiferare.<br />
All’Ulivo di Rutelli, con poco più<br />
del 43% dei suffragi, sono andati 242<br />
seggi. Minore, ma sempre decisivo, il<br />
vantaggio registrato dalla Casa delle<br />
libertà al Senato, cui, con il 42,5% dei<br />
voti, sono andati 177 seggi su 315, 19<br />
in più della maggioranza necessaria. Al<br />
Senato lo schieramento di centrosinistra<br />
ha ottenuto, invece, con il 38%<br />
circa dei voti, 128 seggi.<br />
Una maggioranza assoluta, dunque,<br />
in entrambi i rami del<br />
Parlamento, che dovrebbe consentire al<br />
futuro premier Berlusconi,di governare<br />
senza ostacoli, nei prossimi cinque anni,<br />
ovvero per l’intera durata di questa<br />
nuova, quattordicesima legislatura. Nella<br />
parte proporzionale della Camera<br />
(ricordiamo che si è votato con un<br />
sistema prevalentemente maggioritario,<br />
corretto da una quota proporzionale, il<br />
famoso “Mattarellum”), Forza Italia si<br />
è rivelata il primo partito nazionale<br />
con il 29,5% dei voti (quasi il 9% in<br />
più delle precedenti politiche).<br />
Al secondo posto si sono attestati<br />
i Democratici di Sinistra, con il 16,6%,<br />
oltre 4% in meno rispetto alle consultazioni<br />
del 1996. In grande rimonta<br />
nel centro - sinistra, invece, la Margherita<br />
(formata da Partito Popolare,<br />
Udeur, Rinnovamento Italiano e<br />
Democratici) del candidato premier dell’Ulivo<br />
(e prossimo leader dell’opposizione),<br />
Rutelli, cui è andato il<br />
14,5% dei suffragi (nel ’96 Popolari e<br />
Rinnovamento non erano andati oltre<br />
il 9%).<br />
A pagare, nel centro - destra, lo<br />
scotto dell’alleanza con Berlusconi e<br />
dell’irresistibilile ascesa di Forza Italia,<br />
sono stati quasi tutti i suoi principali<br />
alleati. Prima fra tutti, e in modo<br />
molto pesante, la Lega Nord di Bossi,<br />
che nel proporzionale non ha raggiunto<br />
nemmeno la soglia del 4% (ottenendo<br />
un magro 3,9% rispetto al 10,1% del<br />
1996). Significativo il calo fatto<br />
registrare anche dai partiti cattolici di<br />
centro - destra, ovvero dal cosiddetto<br />
Biancofiore (costituito da CCD e da<br />
CDU), che, con il 3,2% dei voti, nel<br />
proporzionale non hanno superato la<br />
soglia d’ammissibilità alla Camera. In<br />
calo, seppure di proporzioni diverse,<br />
SFIDE E FUTURI PERCORSI<br />
DEL NUOVO QUADRO POLITICO<br />
anche Alleanza Nazionale di Fini cui,<br />
nella quota proporzionale, è andato il<br />
12 % dei voti, 3,7 % in meno di<br />
cinque anni fa. Naturalmente in virtù<br />
della forza trainante della Coalizione e<br />
grazie all’alleanza con Berlusconi, quasi<br />
tutti gli “sconfitti” del centro- destra si<br />
vedranno assegnare, nuovi, ambiti<br />
incarichi di governo.<br />
Rifondazione Comunista di Fausto<br />
Bertinotti, cui molti attribuiscono, per<br />
la mancata alleanza con l’Ulivo, la<br />
responsabilità principale della sconfitta<br />
del centro- sinistra, è riuscita comunque<br />
ad aggiudicarsi 11 seggi alla Camera e<br />
3 al Senato.<br />
Un numero di rappresentanti insufficienti,<br />
comunque, a minacciare,<br />
anche nel caso di una futura,<br />
improbabile coalizione con Rutelli, la<br />
salda maggioranza di cui gode<br />
Berlusconi. Il partito di Bertinotti ha<br />
accusato comunque una flessione, nella<br />
parte proporzionale, di circa il 3,6%<br />
(ottenendo il 5% di suffragi rispetto<br />
all’8,6% del 1996). Magro anche il<br />
risultato della Lista “Italia dei Valori”<br />
di Di Pietro, che, con il 3,9% non è<br />
riuscita a superare lo sbarramento del<br />
4% alla Camera, ottenendo un solo<br />
seggio al Senato, così come il nuovo<br />
partito dell’ex sindacalista della CISL,<br />
D’Antoni, Democrazia europea, che con<br />
il 2,4% dei suffragi è rimasto fuori dal<br />
Parlamento. Nessun seggio nemmeno<br />
per i Radicali della Lista Pannella -<br />
Bonino, attestatisi al 2,2%. Deludente,<br />
nell’ambito dell’Ulivo, il risultato dei<br />
Verdi del Girasole (Verdi più SDI),<br />
attestatisi al 2,2% (2,6% nel ’96) e dei<br />
Comunisti Italiani di Cossutta, rimasti<br />
all’1,7%.<br />
Importante vittoria del centrosinistra<br />
e personale dell’ex sindaco di<br />
Trieste Riccardo Illy nel Friuli -<br />
Venezia Giulia. La Margherita (nella<br />
cui lista l’ex sindaco si è candidato) si<br />
è attestata al secondo posto in<br />
Regione, con il 21,8% dei voti, dopo<br />
Forza Italia, ed al primo posto a<br />
Trieste, con il 33,5% dei suffragi contro<br />
i 29,3% di Forza Italia.<br />
Risultato vincente nell’uninominale<br />
contro Vittorio Sgarbi, Illy ha<br />
determinato un effetto “trascinamento”<br />
anche sugli altri candidati del centro -<br />
sinistra, Roberto Damiani alla Camera,<br />
7<br />
nonché Willer Bordon e Milos Budin<br />
al Senato che, pure risultati sconfitti<br />
nel maggioritario, sono stati “ripescati”<br />
per effetto del buon numero di voti<br />
comunque ottenuti. Grande successo<br />
anche per la città di Trieste che è<br />
riuscita a piazzare ben 7 rappresentanti<br />
al Parlamento (i quattro del centrosinistra,<br />
più, per il Polo, l’ex presidente<br />
della Regione Roberto Antonione e<br />
Giulio Camber al Senato, oltre a<br />
Roberto Menia alla Camera).<br />
I risultati delle politiche, che hanno<br />
consacrato l’affermazione del centrodestra<br />
in Italia, sono stati in parte<br />
equilibrati dalla vittoria registrata da<br />
gran parte dei candidati di centrosinistra<br />
ai ballottaggi per le amministrative<br />
del 27 maggio.<br />
A Roma ha vinto, con il 52,5%<br />
dei voti, il candidato sindaco dell’Ulivo,<br />
ed ex segretario dei D.S. Valter<br />
Veltroni, contro il candidato della Casa<br />
delle Libertà Antonio Tajani. A Torino<br />
l’ha spuntata Sergio Chiamparino,<br />
dell’Ulivo, con il 52,8% delle preferenze,<br />
su Roberto Rosso del Polo,<br />
mentre a Napoli è stata eletta Rosa<br />
Russo Jervolino del centro-sinistra, con<br />
il 52,9%, contro Antonio Martuscello<br />
del centro - destra.<br />
Ora, naturalmente l’attenzione<br />
dell’opinione pubblica è centrata su<br />
quella che sarà la composizione del<br />
prossimo governo, e sulle future mosse<br />
del nuovo Esecutivo, anche alla luce<br />
delle numerose sfide, sia sul piano<br />
nazionale che internazionale, che l’Italia<br />
si troverà ad affrontare.<br />
In Slovenia e Croazia naturalmente<br />
gli sforzi sono tesi a capire in<br />
che modo la nuova realtà ed i nuovi<br />
equilibri politici in Italia potranno<br />
influire sul processo di allargamento<br />
dell’<strong>Unione</strong> Europea e sul percorso di<br />
integrazione innanzitutto di Lubiana e<br />
quindi anche di Zagabria ai Quindici.<br />
Per noi, sarà fondamentale sapere<br />
quali potranno essere i riflessi della<br />
nuova situazione in Italia sulla posizione<br />
e il ruolo della nostra comunità<br />
nazionale in Istria, Fiume e Dalmazia.<br />
I primi segnali sono stati positivi, a<br />
conferma di direttrici e percorsi già<br />
ampiamente consolidati. Staremo<br />
fiduciosamente a guardare. (E.G.)
Verso i termini di scadenza la missione diplomatica a Fiume del console generale<br />
Mario Musella<br />
Grazie all’impegno politico dell’<strong>Unione</strong><br />
dall’Italia mezzi più cospicui alla CNI<br />
Ultima estate fiumana (e istriana)<br />
per il console generale d’Italia,<br />
Mario Musella. Si sta avviando<br />
verso i termini di scadenza, infatti,<br />
la sua missione presso la sede<br />
diplomatica nel capoluogo quarnerino.<br />
Da un ambiente che<br />
potremmo definire mediterraneo,<br />
passa a uno di tipo nordico; e da<br />
sud verso nord viaggerà anche il<br />
suo successore. Il terzo diplomatico<br />
nell’ordine - da quando è stata<br />
istituita la sede che in Croazia<br />
comprende sia la regione litoraneo/montana<br />
sia quella istriana -<br />
giunge da Istanbul. Si tratta di<br />
Roberto Pietrosanto, che ha già<br />
avuto modo di configurarsi i<br />
meccanismi di funzionamento della<br />
Comunità Nazionale <strong>Italiana</strong><br />
avendo tra l’altro lavorato in precedenza<br />
nell’ambito della Direzione<br />
generale delle relazioni culturali<br />
del Ministero degli affari esteri<br />
italiano. Musella lascerà Fiume per<br />
assumere l’incarico al consolato<br />
generale italiano di Stoccarda. Un<br />
ruolo per il quale pare particolarmente<br />
adatto, considerata<br />
anche la sua perfetta conoscenza<br />
della lingua e della cultura tedesche<br />
essendo vissuto, fin dall’infanzia,<br />
grazie alla madre di origini<br />
viennesi, in un ambiente familiare<br />
multiculturale.<br />
A conclusione, dunque, della<br />
missione diplomatica a Fiume, con<br />
quali impressioni abbandona la città,<br />
rispetto anche a quello che era stato<br />
il primo impatto iniziale con il<br />
territorio?<br />
“Devo dire che al termine di<br />
questi quattro anni di servizio,<br />
sono rimasto entusiasta, come lo<br />
sono stato fin dall’inizio, appena<br />
arrivato, quando ho trovato una<br />
realtà, sia dal punto di vista<br />
geografico sia dal punto di vista<br />
di Ilaria Rocchi Rukavina<br />
umano, estremamente interessante<br />
e stimolante. Le mie impressioni,<br />
il mio giudizio non è cambiato, è<br />
rimasto identico sia per quanto<br />
riguarda la bellezza della natura<br />
sia la varietà di queste zone<br />
costiere, ma soprattutto per quanto<br />
concerne le persone. Nel mio<br />
lavoro ho avuto a che fare soprattutto<br />
con la Comunità Nazionale<br />
<strong>Italiana</strong>, che istituzionalmente sono<br />
chiamato qui a rappresentare e<br />
difenderne gli interessi e i diritti.<br />
Ho incontrato una comunità<br />
particolare, non paragonabile a<br />
nessun’altra comunità italiana nel<br />
mondo, essendo anche la<br />
collettività che è rimasta in queste<br />
terre dopo la seconda guerra<br />
mondiale, dopo l’esodo. Una<br />
comunità che per la sua autoctonia<br />
ha caratteristiche del tutto peculiari.<br />
Ho trovato persone che san-<br />
8<br />
no prendere in mano il proprio<br />
destino e quindi non avevano<br />
bisogno del consolato per risolvere<br />
i problemi di tipo assistenziale.<br />
Una comunità che ha sviluppato<br />
una propria autonomia, una propria<br />
capacità di vita e di gestione<br />
della propria esistenza assolutamente<br />
eccellente. Questo devo dire<br />
soprattutto grazie a un’organizzazione<br />
molto buona, istituzionalmente,<br />
per gli enti che la rappresentano.<br />
Senza per ciò voler<br />
trascurare il resto della popolazione,<br />
quella maggioranza che trovo<br />
molto attiva e molto desiderosa<br />
di diventare europea”.<br />
Prima di assumere l’incarico,<br />
conosceva già la realtà della CNI?<br />
Come l’ha trovata al suo arrivo e<br />
com’è oggi, dopo quasi quattro<br />
anni?<br />
“A parte un contatto sporadico<br />
con Rota e Tremul (presidenti<br />
dell’Assemblea rispettivamente della<br />
Giunta Esecutiva dell’<strong>Unione</strong> <strong>Italiana</strong>,<br />
ndr) in occasione di un incontro<br />
con l’allora sottosegretario agli<br />
esteri Fassino, non avevo<br />
percezione della Comunità Nazionale<br />
<strong>Italiana</strong>. Adesso che la conosco<br />
un po’ meglio, senza pretendere<br />
di conoscerla a fondo, posso<br />
dire che è stata un’esperienza<br />
molto intensa. Ho cercato di<br />
instaurare e di mantenere un<br />
contatto assiduo con le varie<br />
rappresentanze della CNI e ho<br />
trovato sempre un terreno fertilissimo.<br />
Le varie comunità degli<br />
italiani sono bene organizzate e<br />
attive sotto ogni aspetto, culturale,<br />
sociale, economico e non solo<br />
nella conservazione delle proprie<br />
tradizioni, della lingua e della<br />
cultura italiana, anche perchè<br />
questa dimensione di integrazione<br />
e di creazione di un rapporto
multiculturale e multietnico certamente<br />
aiuta il progressivo andamento<br />
verso l’<strong>Unione</strong> Europea. Poi,<br />
vorrei dirlo chiaramente, ho avuto<br />
un’esperienza bellissima e molto<br />
stimolante dal punto di vista<br />
professionale per i contatti che ho<br />
avuto, molto frequenti, con<br />
l’<strong>Unione</strong> <strong>Italiana</strong>, che considero<br />
l’organizzazione principale, la più<br />
rappresentativa della CNI e molto<br />
capillare nel suo coordinamento di<br />
tutti gli enti e quindi anche<br />
nell’interessamento verso di questi.<br />
Ad esempio nei confronti dell’Edit,<br />
che è una società editrice che,<br />
come sappiamo, è croata, attualmente<br />
come proprietà e fondazione,<br />
però stampa varie testate in<br />
lingua italiana. Quindi è di estremo<br />
interesse per la CNI e anche per<br />
l’intera collettività per quell’effetto<br />
di integrazione nei confronti della<br />
società croata che possono avere le<br />
sue testate nell’impatto con il<br />
territorio.<br />
Il mio pensiero va poi al<br />
Centro di ricerche storiche di<br />
Rovigno, che è anche un’istituzione<br />
fondamentale, storicamente parlando<br />
per le origini della CNI, costituisce<br />
la memoria storica. Però ha<br />
un’importanza anche più vasta per<br />
il suo patrimonio, per la documentazione<br />
che ben pochi centri al<br />
mondo si sognano di possedere.<br />
Non vanno assolutamente<br />
dimenticate le scuole, di ogni grado<br />
e ordine, che sono anch’esse croate<br />
ma di lingua italiana. Direi che<br />
proprio le scuole sono fondamentali<br />
per conservare e tramandare<br />
anche ai giovani le<br />
tradizioni, le radici e la lingua<br />
italiana. E nello stesso tempo<br />
rappresentano un bacino di utenze<br />
per le comunità degli italiani,<br />
creando una continuità, danno alle<br />
comunità la possibilità di proiettarsi<br />
nel tempo. Voglio qui ribadire che<br />
vedo l’attività della CI orientata in<br />
un duplice senso. Il primo è quello<br />
della conservazione delle tradizioni,<br />
della cultura e della lingua; il<br />
secondo senso, anch’esso molto<br />
importante, deriva dalla loro<br />
apertura verso la circostante società<br />
e l’influenza che esercitano<br />
culturalmente nell’ambiente, è<br />
quello di una integrazione molto<br />
valida, culturalmente e<br />
sociologicamente. Integrazione che<br />
è l’obiettivo al quale noi aspiriamo<br />
accomunati nella grande casa<br />
europea.<br />
Tutto ciò funziona molto bene,<br />
grazie a un’ottima organizzazione,<br />
ma anche perchè i mezzi stanziati<br />
dal governo italiano sono notevoli,<br />
sostanziosi, merito anche dell’azione<br />
continua da parte dell’<strong>Unione</strong><br />
<strong>Italiana</strong> nei confronti di tutte le<br />
istituzioni politiche e statali italiane,<br />
per tenere viva la sensibilità e<br />
l’attenzione dell’ Italia verso la<br />
CNI. L’Italia sicuramente avrebbe<br />
fatto pervenire degli aiuti, ma se<br />
non ci fosse stata quest’ azione<br />
dell’<strong>Unione</strong> <strong>Italiana</strong>, non so fino a<br />
che punto e se in maniera così<br />
sistematica, addirittura tracciata dalla<br />
legge, com’ è oggi”.<br />
Dopo l’apertura del consolato a<br />
Fiume, il suo predecessore De Luigi<br />
ha dovuto affrontare la questione<br />
delle domande di riacquisizione della<br />
cittadinanza italiana. C’è stato, negli<br />
ultimi quattro anni, un problema<br />
particolare che ha contrassegnato il<br />
suo operato, o forse anche un fatto,<br />
un episodio che vorrebbe rilevare?<br />
“Il tentativo di far ottenere la<br />
cittadinanza italiana a tutti i connazionali<br />
che lo desiderassero,<br />
senza quei limiti e quelle scadenze<br />
che la legge purtroppo contempla.<br />
Ci sono stati, durante tutto questo<br />
periodo, delle proposte e dei passi<br />
compiuti in questa direzione, sia da<br />
parte dell’<strong>Unione</strong> <strong>Italiana</strong> che<br />
dell’<strong>Unione</strong> degli Italiani nel<br />
Mondo. Ma anche iniziative di<br />
personalità politiche importanti,<br />
come ad esempio recentemente<br />
l’onorevole Giovanardi, che in<br />
seguito alla visita in regione ha<br />
presentato subito dopo in<br />
parlamento una proposta di legge<br />
che conta di riaprire i termini e<br />
dare la possibilità a tutti di rifare<br />
quest’istanza di riacquisto della<br />
cittadinanza italiana, sulla base<br />
delle proprie origini italiane. A<br />
parte questi tentativi, dal punto di<br />
vista legislativo non si è modificato<br />
ancora nulla fino ad oggi. Sono<br />
però convinto che le leggi e gli<br />
emendamenti sono il risultato di<br />
un travaglio, di un qualcosa che<br />
viene sentito, che prende spunto<br />
dalla base. Voglio dire che se<br />
politicamente ci si muove in una<br />
direzione, la legge è il risultato<br />
finale. Se c’è questa aspirazione,<br />
questa spinta, credo che prima o<br />
dopo ci saranno delle novità. Adesso<br />
con la nuova legislatura, sono<br />
fiducioso che il problema sarà<br />
ripresentato, anche presto, in<br />
parlamento e potrà avere sbocchi<br />
9<br />
favorevoli come noi tutti auspichiamo”.<br />
Dopo le elezioni in Italia e la<br />
vittoria delle forze del centro-destra,<br />
pensa che con il nuovo governo<br />
potrebbe cambiare qualcosa nella<br />
politica estera italiana, in merito ai<br />
rapporti con la Croazia e verso la<br />
CNI?<br />
“Per quanto riguarda la<br />
politica estera italiana mi rimetto a<br />
quella che è la linea seguita,<br />
indicata e dichiarata dalla nostra<br />
ambasciata a Zagabria. Non è mio<br />
compito esprimermi politicamente<br />
sui rapporti tra i due Paesi. Posso<br />
soltanto ripetere quello che<br />
l’ambasciata italiana a Zagabria ha<br />
più volte compiutamente sostenuto,<br />
che questa politica di eccellenti<br />
rapporti bilaterali è destinata a non<br />
modificarsi per effetto di<br />
un’alternanza al governo in Italia.<br />
Anche il sostegno per quanto<br />
riguarda l’integrazione europea e il<br />
supporto al percorso che la Croazia<br />
ha già avviato sottoscrivendo il<br />
trattato di associazione all’UE,<br />
anche questo prescinde dalle<br />
alternanze di governo”.<br />
Recentemente la Comunità degli<br />
Italiani di Fiume le ha conferito il<br />
Premio Rudi Palisca. Quale significato<br />
assume, per lei, questo riconoscimento?<br />
“Un riconoscimento estremamente<br />
bello, inaspettato, la prima<br />
volta che viene assegnato a un<br />
console, Mi ha fatto molto piacere<br />
riceverlo soprattutto perchè è<br />
venuto dal cuore degli italiani della<br />
Comunità di Fiume e con tutto il<br />
cuore, con tutta la commozione<br />
l’ho accettato. Questi sono quei<br />
momenti e quelle soddisfazioni che<br />
uno prova nella vita e che non<br />
sono di routine, non è il lavoro<br />
semplicemente burocratico che uno<br />
svolge, ma si rende conto che ha<br />
avuto anche un rapporto diretto,<br />
molto approfondito, con le<br />
persone”.<br />
Le dispiace lasciare Fiume?<br />
“Questo senz’altro. Dall’altra<br />
parte, questa è la vita del<br />
diplomatico, che deve per forza<br />
muoversi, adattarsi a sedi, realtà e<br />
problematiche completamente diverse,<br />
affrontandole nel migliore dei<br />
modi, al servizio del proprio paese.<br />
Conserverò ricordi bellissimi, dei<br />
posti che mi piacciono tanto e<br />
delle amicizie. Conto comunque di<br />
ritornare da queste parti, magari in<br />
vacanza, questo è sicuro”.
CI Salvore: riconfermato<br />
Bosdachin<br />
Dopo le recenti elezioni dell’assemblea,<br />
la Comunità degli<br />
Italiani di Salvore si è data una<br />
giunta di 9 membri. A presidente<br />
della CI è stato riconfermato<br />
Gabriele Bosdachin. Tra le<br />
priorità del futuro lavoro<br />
societario figura il progetto di<br />
costruzione della nuova sede. Il<br />
sodalizio opera nell’ambito della<br />
locale Casa di Cultura.<br />
La corale di Albona<br />
in trasferta a Verona<br />
Due giorni in Italia, il 23 e 24<br />
giugno, per il Coro misto della<br />
Comunità degli Italiani di Albona<br />
diretto dalla prof. Sabrina<br />
Stamberga Vidak. Gli albonesi si<br />
esibiranno a Verona su invito<br />
della corale San Giovanni<br />
Battista della città veneta.<br />
Saggi musicali<br />
di fine anno<br />
scolastico<br />
Il 20 giugno, con inizio<br />
alle ore 18, nella sala delle<br />
vedute della Comunità degli<br />
Italiani “Giuseppe Tartini” di<br />
Pirano è in programma il<br />
saggio di fine anno scolastico<br />
degli allievi del corso di<br />
pianoforte guidati da Milada<br />
Monica.<br />
Il giorno dopo, 21<br />
giugno, alla stessa ora, si<br />
presenteranno al pubblico gli<br />
allievi del corso di chitarra<br />
classica diretto da Vanja<br />
Pegan.<br />
Nella città natale<br />
una mostra<br />
su Raniero Brumini<br />
In concomitanza con la rappresentazione<br />
a Pola dello<br />
spettacolo “Album di famiglia”<br />
del Dramma Italiano, presso la<br />
locale Comunità degli Italiani<br />
è stata allestita la mostra sul<br />
percorso teatrale di Raniero<br />
Brumini, polese di nascita e<br />
fiumano d’adozione, scomparso<br />
di recente, che al teatro e alla<br />
Comunità Nazionale <strong>Italiana</strong><br />
ha dedicato tutta la sua vita.<br />
Nella sua lunga e importante<br />
carriera Raniero Brumini ha<br />
vestito i panni di oltre 160<br />
personaggi esibendosi da<br />
protagonista in oltre cento<br />
spettacoli.<br />
“Album di famiglia”: omaggio a Damiani<br />
Con la rappresentazione di “Album<br />
di famiglia” di Alessandro<br />
Damiani, storia collettiva delle<br />
vicissitudini della CNI e<br />
intimistica dell’autore, messo in<br />
scena dal Dramma Italiano del<br />
Teatro “Ivan Zajc” di Fiume per<br />
la regia di Nino Mangano, la<br />
compagnia stabile dell’etnia ha<br />
concluso la stagione teatrale.<br />
Pubblico scelto e partecipe alla<br />
premiere di Fiume che a fine<br />
spettacolo ha reso omaggio<br />
all’autore con un caloroso e<br />
prolungato applauso ed ha<br />
premiato con caldi battimani i<br />
numerosi attori e il regista, segno<br />
che lo spettacolo è piaciuto. Al<br />
debutto fiumano è seguita la<br />
rappresentazione al Teatro<br />
Popolare Istriano di Pola.<br />
Alessandro Damiani, fine<br />
intellettuale, scrittore e poeta, una<br />
vita tra teatro e giornalismo,<br />
firma una importante pagina<br />
culturale dell’essere intrinseco<br />
della nostra minoranza, sempre<br />
attento a sensibilizzare l’opinione<br />
pubblica su tutte le vicissitudini<br />
10<br />
Pola: costituito circolo<br />
di lettura<br />
Promosso presso la Comunità<br />
degli Italiani di Pola, ad opera<br />
della prof. Nelida Milani Kruljac,<br />
il circolo di lettura “Fulvio<br />
Tomizza”. Un’iniziativa culturale<br />
che vuole riportare tra più voci<br />
il dialogo sulla letteratura in un<br />
momento in cui va perdendosi il<br />
piacere della lettura e, più ancora<br />
del commento, dello scambio<br />
d’opinione sulla validità dell’opera<br />
letta. Per la serata<br />
d’inaugurazione del gruppo<br />
culturale, la prof. Milani Kruljac<br />
ha proposto l’esame della raccolta<br />
di racconti “Anomalie” di Mauro<br />
Covacich di Pordenone cui ha<br />
risposto una folta rappresentanza<br />
di intellettuali polesi.<br />
Tra le altre iniziative della<br />
CI di Pola, viene annunciata<br />
l’organizzazione di un corso di<br />
pittura che sarà diretto dal prof.<br />
Romano Ugussi.<br />
che ne accompagnano l’esistenza.<br />
Alle numerose opere per cui<br />
Damiani ha ottenuto prestigiosi<br />
riconoscimenti, va ad aggiungersi<br />
la pubblicazione del libro di<br />
poesie “Note di viaggio”. Il<br />
volume, bilingue, che in croato<br />
porta il titolo “Putne bilje{ke”,<br />
per la traduzione di Margherita<br />
Gili}, è edito dalla Sezione<br />
fiumana dell’ Associazione degli<br />
scrittori della Croazia. Hanno<br />
contribuito alla stampa l’assessorato<br />
alla cultura della Città di<br />
Fiume in collaborazione con<br />
l’<strong>Unione</strong> <strong>Italiana</strong> e l’Università<br />
Popolare di Trieste.<br />
Il Dramma Italiano chiude<br />
una stagione teatrale delle più<br />
fortunate che lo ha fatto conoscere<br />
soprattutto in Italia.<br />
Nell’ultimo numero della rivista<br />
teatrale romana “Primafila”, questo<br />
mensile dedica ampio spazio<br />
alla storia della compagnia stabile<br />
CNI con la pubblicazione di tre<br />
testi firmati da Sandro Damiani,<br />
rispettivamente Francesco Macedonio<br />
e Mario Moretti.
Trentesimo anniversario<br />
della “Leonardo da Vinci”<br />
La Scuola Media Superiore<br />
<strong>Italiana</strong> “Leonardo da Vinci” di<br />
Buie ha festeggiato trent’anni di<br />
proficua attività. Pietra miliare nel<br />
processo d’istruzione dei giovani<br />
dell’ex Buiese e di quanti altri<br />
centri, al pari di Parenzo, hanno<br />
gravitato in tutti questi anni su<br />
quest’istituto, la SMSI di Buie ha<br />
garantito un futuro certo a<br />
tantissimi ragazzi istriani. Nell’occasione<br />
è uscito dalle stampe<br />
l’Almanacco della scuola che<br />
testimonia e illustra in centinaia<br />
di foto il cammino della SMSI<br />
dalla fondazione ai giorni<br />
nostri.Grande merito per l’apertura<br />
stessa della scuola professionale<br />
di Buie va allo scomparso<br />
Josip Mihovilovic, un pedagogo<br />
tra i più illuminati del suo tempo;<br />
il suo impegno e l’opera sono<br />
stati illustrati dagli alti ospiti<br />
convenuti alla cerimonia del<br />
trentesimo, tra i quali il presidente<br />
dell’UI, Giuseppe Rota.<br />
Oggi la SMSI conta cinque<br />
indirizzi di studio: il ginnasio generale,<br />
i rami elettronico, economico-commerciale,turisticoalberghiero<br />
e metalmeccanico. Al<br />
conferimento degli attestati di<br />
benemerenza, nel corso dell’accademia<br />
solenne, ha fatto da<br />
cornice l’esibizione del Coro misto<br />
della Comunità degli Italiani di<br />
Buie diretto dal maestro Maurizio<br />
Lo Pinto.<br />
Decretata l’autonomia<br />
della SEI di Dignano<br />
Con decreto ministeriale, la<br />
scuola elementare italiana di<br />
Dignano è stata proclamata istituzione<br />
autonoma; finora operava<br />
sotto una comune direzione<br />
come sezione della scuola di<br />
maggioranza. La SEI di Dignano<br />
assumerà il nome di Giovanni<br />
Andrea della Zonca. Viene a<br />
concludersi così l’ultimo periodo,<br />
una decina d’anni, che per<br />
alunni e docenti della minoranza<br />
italiana non è stato dei più<br />
facili.<br />
Per Gallesano e Valle<br />
successo in Slavonia<br />
La sezione folkloristica della Comunità<br />
degli Italiani di Gallesano<br />
ha rappresentato con successo la<br />
CNI al Festival dei gruppi etnici<br />
della Croazia, svoltosi a Stari<br />
Jankovci, presso Vinkovci. La CI<br />
di Gallesano si è esibita nei canti<br />
tipici della località e nei balli<br />
tradizionali di cui la “furlana” è<br />
una delle espressioni più colorite.<br />
Grande apprezzamento anche<br />
per il gruppo folk e i complessi<br />
vocali della Comunità degli Italiani<br />
di Valle intervenuti alla Rassegna<br />
del folklore delle minoranze<br />
nazionali della Croazia che ha<br />
avuto luogo a Borovo, località che<br />
festeggia 770 anni d’esistenza.<br />
Comunità degli Italiani di Fiume:<br />
appuntamenti letterari<br />
Alcuni interessanti appuntamenti letterari, organizzati dalla Comunità<br />
degli Italiani, hanno movimentato ultimamente la scena culturale<br />
fiumana. Un pubblico attento e partecipe ha assistito alla<br />
presentazione del volume “Rosemarie”, un libro di memorie di<br />
Rosemarie Wildi Benedict, un’ebrea fiumana che vi trasferisce i suoi<br />
ricordi dell’infanzia fiumana e le dolorose tappe dell’esodo. Un libro<br />
autobiografico della figlia dell’ing. Francesco Benedict, direttore della<br />
ROMSA fino al 1949, figura che ancora oggi i fiumani ricordano.<br />
Ad accogliere l’autrice, che oggi vive in Svizzera, e l’editore Gianni<br />
Martini c’erano anche alcune delle amiche d’infanzia della Wildi<br />
Benedict per cui la serata alla CI ha registrato anche punte di<br />
emozione e commozione. Il libro è uno spaccato di vita di una<br />
fiumana, delicato e profondo, che si inserisce nel grande filone della<br />
letteratura dell’esodo e riporta le traversie dei profughi fiumani nel<br />
cui cuore Fiume, la città abbandonata, occupa un angolino<br />
particolare, gelosamente mantenuto sempre vivo.<br />
xxx<br />
Erio Franchi, esponente di spicco della CNI del dopoguerra, è<br />
tornato a Fiume per presentare, assieme all’editore, Luigi Lucenti,<br />
il diario partigiano di Eros Sequi “Eravamo in tanti”. Il volume,<br />
uscito negli anni Cinquanta per i tipi dell’Edit (di cui l’autore fu<br />
uno dei fondatori), è stato ristampato dalla “Edizioni Comedit<br />
2000”, collana Balcani e presentato a Milano.<br />
xxx<br />
Matinée letteraria infine per gli alunni delle IV classi delle<br />
quattro scuole elementari italiane di Fiume che alla Comunità degli<br />
Italiani hanno incontrato la scrittrice di libri per ragazzi, Emanuela<br />
Nava. Assieme hanno discusso quattro libri della scrittrice milanese<br />
che precedentemente avevano letto. L’appuntamento di Fiume,<br />
seguito agli incontri di Parenzo e Pola, è stato organizzato dal<br />
Servizio Bibliotecario CNI della Biblioteca civica della città dell’<br />
Arena in collaborazione con l’omonimo ente di Lissone.<br />
11<br />
Assegnati i Premi<br />
Rudi Palisca<br />
Il Premio Rudi Palisca, alla<br />
memoria di uno degli attivisti<br />
più impegnati della Comunità<br />
degli Italiani di Fiume, è stato<br />
assegnato quest’anno a Giuseppe<br />
Bulva, caporedattore della rivista<br />
“La Tore”, a Luisa Stipcich<br />
Matkovi}, da lunghi anni nella<br />
SAC “Fratellanza” e nella stessa<br />
CI, a Sini{a Ore{~anin, membro<br />
della Mandolinistica, a Sergio<br />
Bernich della CI di Umago e al<br />
dott. Mario Musella, console<br />
generale d’Italia a Fiume. La<br />
cerimonia della consegna dei<br />
riconoscimenti è avvenuta in una<br />
cornice di musica classica con<br />
l’intervento conclusivo del Coro<br />
femminile della “Fratellanza”.
Spettacolo di beneficenza<br />
Si esibiscono due CI<br />
Le Comunità degli Italiani di Momiano e Castelvenere hanno<br />
sostenuto a Buie, nella Casa di Cultura, uno spettacolo di<br />
beneficenza a favore della Casa della salute di Umago. La CI di<br />
Momiano si è presentata con la Filodrammatica giovanile che ha<br />
proposto il bozzetto “Sì e no”, di Dolores Barnaba, la Mandolinistica,<br />
diretta da Arcangelo Svettini e il Coro femminile guidato<br />
da Dario Bassanese. Applaudito il debutto della Filodrammatica di<br />
Castelvenere che si è cimentata nella commediola “Noi castellani,<br />
peto de fero” di Ruggero Paghi e Dolores Barnaba.<br />
TV Capodistria ha trent’anni<br />
Con un appuntamento importante all’Auditorium di Portorose dal titolo<br />
“I colori nel tempo”, TeleCapodistria ha festeggiato i trent’anni<br />
d’esistenza ripercorrendo le tappe più salienti della sua attività al<br />
servizio della Comunità Nazionale <strong>Italiana</strong> in una magnifica cornice di<br />
musica e canzoni. L’importanza dell’avvenimento è stata sottolineata<br />
dalla presenza e dall’intervento del capo dello Stato, Milan Ku~an.<br />
Alla parentesi ufficiale degli interventi celebrativi ha fatto seguito uno<br />
spettacolo sostenuto da noti complessi musicali e apprezzatissimi<br />
cantanti, accompagnati dall’Orchestra di musica leggera della<br />
Radiotelevisione slovena; vari filmati hanno rinfrescato la memoria dei<br />
presenti sulla produzione televisiva dell’emittente in questi trent’anni.<br />
Le trasmissioni regolari presero il via l’8 maggio 1971 ma già dal<br />
1968 TV Lubiana mandava in onda “La costiera”, un programma quindicinale<br />
dedicato agli appartenenti al gruppo nazionale italiano. Dal<br />
1975 al 1985 TV Capodistria registra il “decennio d’oro” coprendo con<br />
il suo segnale una parte dell’Italia, che le fruttò il titolo di terza<br />
emittente più seguita in quello stato, dunque un’enorme popolarità.<br />
Oggi come ieri, trovandosi a cavallo dei confini tra Slovenia, Italia<br />
e Croazia, continua ad essere un testimone attento e partecipe di<br />
quello spirito di multiculturalità e plurinazionalità che caratterizza la<br />
vita del territorio. In questo contesto di interessi vasti e diversificati,<br />
s’inserisce, per il futuro, l’impegno degli operatori connazionali nello<br />
sviluppo della TV transfrontaliera.<br />
Diplomatici italiani<br />
alla CI di Spalato<br />
L’ambasciatore d’Italia a<br />
Zagabria Fabio Pigliapoco,<br />
accompagnato dal console<br />
d’Italia a Spalato Marcello<br />
Apicella, ha fatto visita alla<br />
Comunità degli Italiani del<br />
capoluogo dalmata. La<br />
rappresentanza diplomatica<br />
italiana è stata ricevuta dal<br />
presidente del sodalizio<br />
Mladen ^uli}-Dalbello, che<br />
ha informato gli ospiti<br />
dell’attività del sodalizio.<br />
Riconoscimento<br />
a Vlado Benussi<br />
Il connazionale rovignese Vlado<br />
Benussi si è aggiudicato il primo<br />
premio alla X edizione del<br />
Premio di poesia e prosa in<br />
dialetto veneto “Raise 2000”,<br />
indetto dalla Biblioteca Comunale<br />
di Arqua Polesine (Rovigo), con<br />
la poesia “Sentenza”. Un premio<br />
ambito per il noto docente,<br />
compositore e cantante rovignese<br />
che di recente si è cimentato nel<br />
campo della poesia e già<br />
annovera un premio anche al<br />
Concorso “Istria Nobilissima”.<br />
12<br />
Festival della Canzone<br />
per l’infanzia<br />
Se per la CI di Fiume il<br />
Festival della canzone per l’<br />
infanzia è una piacevole<br />
consuetudine, per la Comunità<br />
degli Italiani di Pola è stato<br />
un grande ritorno dopo anni<br />
di stasi. I Minicantanti hanno<br />
entusiasmato la platea, si sono<br />
divertiti e hanno fatto divertire.<br />
La palma della vittoria<br />
del 38.esimo Festival della<br />
canzone per l’infanzia,<br />
articolatosi in tre serate, è<br />
stata conquistata da Gabriella<br />
Mar~elja, che ha convinto la<br />
giuria dei ragazzi e degli<br />
esperti esibendosi con sicurezza<br />
e bravura nella canzone<br />
“La Nina, la Pinta e la Santa<br />
Maria”. Seconde classificate<br />
Jana e Noemi Dessardo con<br />
“Gira gira con la lira” e terzo<br />
posto per Tisana Star~evi} con<br />
la composizione “L’amore<br />
troverà la via”. Tra i Maxicantanti<br />
convincente Sandro<br />
Razum che ha cantato “I miei<br />
guai”.<br />
La serata alla Comunità<br />
degli Italiani di Pola per la<br />
ripresa di un appuntamento<br />
che mancava da anni ha visto<br />
sul palcoscenico i Minicantanti<br />
del sodalizio affiancati dai<br />
piccoli della Filodrammatica<br />
della SEI “Giuseppina Martinuzzi”,<br />
da spigliatissimi e<br />
bravi cantanti e musicisti in<br />
erba delle CI di Valle, Rovigno<br />
e Umago, dal Coro<br />
giovanile della CI di Pola<br />
“Colorismo”.<br />
I ragazzini di Pola hanno<br />
presentato undici canzoni proposte<br />
ai Festival “Voci<br />
Nostre”, annualmente organizzati<br />
dall’<strong>Unione</strong> <strong>Italiana</strong>. In<br />
conclusione della manifestazione,<br />
i Minicantanti e il coro<br />
“Colorismo” hanno entusiasmato<br />
il pubblico con “El peschereccio<br />
vecio”.
Non è la vanità, questo peccato<br />
sia pur veniale ma diffusissimo tra<br />
i letterati, che mi ha indotto ad<br />
affrontare per l’ennesima volta un<br />
argomento a me caro. È andato<br />
in scena, per ora soltanto a<br />
Fiume e a Pola, Album di<br />
famiglia. Uno spettacolo di gran<br />
pregio: lo dico in tutta obbiettività,<br />
poichè il merito è del<br />
regista, dei suoi collaboratori e in<br />
primo luogo degli interpreti,<br />
mentre all’autore compete unicamente<br />
la responsabilità del testo.<br />
Su cui intendo soffermarmi, per<br />
l’aspetto che concerne la vita<br />
della comunità nazionale.<br />
Qual è stato il mio proposito<br />
nella stesura del dramma? Una<br />
testimonianza storica e umana di<br />
un lungo travaglio che mi ha<br />
coinvolto senza farmi perdere mai<br />
la consapevolezza che i<br />
protagonisti erano altri, anche se<br />
avevo deciso di condividerne il<br />
destino. Ed insieme siamo stati<br />
artefici delle nostre fortune. Agli<br />
inizi, segnati dalla iattura dell’esodo,<br />
eravamo in pochi, e<br />
pochissimi gli operatori culturali.<br />
Fu così che conobbi Fiume: città<br />
che si svuotava della sua sostanza<br />
urbana, tra la frenesia delle partenze<br />
in massa, il disagio dei primi<br />
arrivi dalla direzione opposta<br />
a chi se ne andava, e lo sgomento<br />
di quanti si rifiutavano o<br />
erano impediti di lasciare la terra<br />
delle proprie antiche origini. E<br />
tra queste anime sperdute ma<br />
vogliose di vivere incontrai e frequentai<br />
le studentesse dell’Istituto<br />
magistrale. Regnava un’atmosfera<br />
surreale, un senso di precarietà,<br />
un collettivo scombussolamento<br />
interiore tra facili entusiasmi,<br />
ambiguità nascoste, propositi<br />
inconfessati e tardivi rammarichi.<br />
Ma al fondo di tutto c’era la<br />
convinzione, vissuta in modi<br />
contraddittori a seconda delle<br />
singole scelte, che dopo<br />
quell’epilogo folle Fiume non<br />
sarebbe stata più la stessa della<br />
sua lunga storia. Solo più tardi io<br />
avrei tratto ammaestramento da<br />
di Alessandro Damiani<br />
Pro<br />
domo<br />
nostra<br />
questa mia prima esperienza,<br />
ricavato dalla conoscenza di due<br />
dati costanti nella storia della<br />
città e della regione, attigua ma<br />
aliena alla vicenda fiumana. In<br />
contemporaneità col dramma del<br />
Quarnero si stava consumando<br />
quello dell’Istria; ed entrambe le<br />
realtà avevano conosciuto crisi<br />
periodiche e cruciali, riuscendo<br />
però sempre a risalire dal fondo<br />
delle proprie sventure.<br />
Grazie, maestrine degli anni<br />
Cinquanta!<br />
Questa volta il rischio<br />
investiva la componente etnica<br />
italiana, sul punto di scomparire<br />
dopo secoli di egemonia che in<br />
Istria si era espressa con l’acculturazione<br />
degli immigrati slavi, e<br />
a Fiume era sfociata in una<br />
peculiarità affine ma molto più<br />
accentuata di quella triestina:<br />
l’irripetibile “italianità” di un<br />
substrato sociale prevalentemente<br />
slavo, ossia croato. Ma la storia<br />
è appunto evolutiva; e non può,<br />
non deve essere soppresso ciò che<br />
viene conseguito e legittimato dai<br />
suoi complessi processi. La<br />
presenza italiana qui non poteva<br />
dissolversi. Questo impegno per la<br />
risalita dal baratro è l’esposizione<br />
della nostra vicenda nella seconda<br />
13<br />
metà del secolo scorso. Che io ho<br />
inteso puntualizzare in tre<br />
momenti di decisivo trapasso.<br />
Anzi li definirei tre spunti di<br />
riflessione sul travaglio del gruppo<br />
nazionale. Perciò nessuna “saga”,<br />
come qualcuno ignaro della nostra<br />
lotta per la vita si sarebbe<br />
aspettato, bensì il rigore di precisi<br />
riferimenti e una sobrietà rappresentativa<br />
di una vicenda difficile<br />
e dall’esito positivo tutt’altro che<br />
scontato. In fondo a crederci<br />
eravamo solo noi, e non tutti, nè<br />
sempre nel procedere tumultuoso<br />
degli eventi che induceva a volte<br />
anche i più forti ad attimi di<br />
sconforto.<br />
Fu così che le amabili ragazze<br />
della mia memoria d’improvviso<br />
si trasformarono da spensierate<br />
adolescenti a maestrine per<br />
le nostre scuole prive di<br />
insegnanti. Le avrei rincontrate in<br />
città e in regione per i miei<br />
servizi su “Panorama” sull’andamento<br />
didattico. E posso ripetere<br />
quanto ho già scritto: senza il<br />
loro impegno incisivo e decisivo il<br />
gruppo etnico italiano si sarebbe<br />
ridotto a un fenomeno residuo di<br />
presenza alloglotta. Grazie, ragazze<br />
degli anni Cinquanta!<br />
Il rilancio della cultura italiana<br />
Fu il ventennio più difficile,<br />
di isolamento controllato dalla<br />
compagnia più subdola: i falsi<br />
amici del socialismo jugoslavo<br />
(con pregevoli eccezioni a ogni<br />
livello culturale e politico).<br />
L’Italia ci ignorava, avendo del<br />
resto ben altro a cui pensare,<br />
compresi i corregionali esuli che<br />
non stavano meglio di noi.<br />
Restano di quel periodo le<br />
testimonianze dei nostri autori:<br />
una documentazione veritiera e<br />
toccante con alcune opere valide<br />
anche sotto il profilo estetico. A<br />
questo proposito ribadisco il<br />
convincimento del professor<br />
Antonio Borme, avendolo condiviso<br />
sul piano letterario con lo<br />
stesso rigore riferito alla sfera
etica e politica. E Borme - come<br />
Sequi, Schacherl, Vidotto, Luciano<br />
Giuricin - era uomo di alti ideali.<br />
Quando, nè ci volle troppo<br />
tempo, la realtà ci costrinse a<br />
prendere atto del grosso abbaglio,<br />
tutti (e qui la lista è meno esigua,<br />
sicchè mi limito a ricordare chi<br />
non c’ è più: Lettis, Martini,<br />
Illiasich) accettammo l’unica sfida<br />
che non doveva essere persa:<br />
preservare la comunità italiana<br />
seguendo l’unica direzione che ne<br />
avrebbe assicurato la continuità: il<br />
rilancio della sua cultura. A<br />
questo punto giunse il validissimo<br />
sostegno dell’Università Popolare<br />
di Trieste: la “felice intuizione”<br />
del prof. Rossit, la sua<br />
formidabile capacità organizzativa,<br />
l’intelligenza storica e l’acume<br />
critico dei presidenti Rossi Sabatini<br />
e Bruno Maier. È stata una<br />
stagione feconda. Ma poco gradita<br />
a chi ci avrebbe preferito come<br />
presenza folcloristica. Questa, e<br />
non altro, fu la “colpa” fatta<br />
duramente pagare al presidente<br />
dell’<strong>Unione</strong> degli Italiani nella<br />
crisi dei primi anni Settanta<br />
sottoforma di compensazione ai<br />
nazionalismi locali per la sconfitta<br />
subita in ambito repubblicano e<br />
federale. A Fiume il nuovo<br />
scenario comportò il fallimento<br />
del primo progetto di rinascita<br />
culturale cittadina con la<br />
confluenza di giovani intellettuali<br />
di maggioranza e minoranza<br />
intorno al periodico “Rije~ka<br />
Revija”. Rimasero salvi soltanto il<br />
reciproco rispetto e l’amicizia tra<br />
di noi. In attesa di tempi migliori.<br />
Le sfide del futuro<br />
sono a disposizione di tutti<br />
Che però sarebbero scaturiti<br />
da una situazione peggiore: dalla<br />
esplosione non di una, ma di<br />
tante crisi irrisolte e rinviate a<br />
una tragica resa dei conti finale.<br />
E ancora una volta è stato<br />
inevitabile il nostro coinvolgimento.<br />
Ma se dalle angustie degli<br />
anni Settanta i discepoli migliori<br />
di Borme seppero uscire senza<br />
troppi danni, applicando la lezione<br />
del Machiavelli - se non hai la<br />
forza del leone, usa l’astuzia della<br />
volpe - gli eredi di terza generazione<br />
hanno affrontato con vigore<br />
il marasma dell’agonia jugoslava.<br />
Al quale ha fatto seguito un altro<br />
decennio di iattanza anacronistica<br />
con preti atei che etichettavano<br />
gli italiani come “bastardi di<br />
Mussolini”, accigliati presidenti<br />
che auspicavano un nuovo esodo,<br />
e un altro presidente, tifoso di<br />
Tudjman, dichiarante di ignorare<br />
la nostra esistenza. Potevo io con<br />
questo materiale umano a<br />
disposizione mimare una saga col<br />
rischio obbiettivo di ricavarne una<br />
farsa da ciò che era stato un<br />
duro e sofferto percorso storico?<br />
Ho preferito il richiamo sobrio e<br />
la riflessione su quanto è<br />
accaduto. E ognuno, se sa e<br />
vuole, ne tragga le conseguenze;<br />
poichè ora, al giro di boa del<br />
14<br />
nuovo secolo, i dati della realtà,<br />
i traguardi faticosamente raggiunti,<br />
le nuove potenzialità e le sfide<br />
del futuro sono a disposizione di<br />
tutti, senza più remore ne alibi.<br />
Ma la stasi è già regresso...<br />
Un’ultima considerazione: lo<br />
spettacolo Album di famiglia è<br />
stato realizzato da un Dramma<br />
Italiano, tornato ai fastigi delle<br />
sue migliori stagioni con l’aggiunta<br />
di una esposizione oltre il recinto<br />
regionale. È la nuova dimensione,<br />
richiesta e imposta dal processo<br />
storico, cui non possono nè<br />
debbono sottrarsi le altre<br />
istituzioni culturali della comunità<br />
italiana poichè, appunto, la cultura<br />
non ammette soste. La stasi è già<br />
regresso. E dovrebbe essere chiaro<br />
a tutti qual è l’alternativa alla<br />
capacità e alla volontà di andare<br />
avanti. Perciò proseguano altri<br />
l’opera che due generazioni hanno<br />
avviato per la casa comune.
PROPOSTA<br />
Ai sensi dell'articolo 23 dello Statuto dell'<strong>Unione</strong> <strong>Italiana</strong>,<br />
l'Assemblea dell'<strong>Unione</strong> <strong>Italiana</strong>, nel corso della sua ____<br />
Sessione ordinaria, addì _________________, in<br />
________________, approva il seguente Bando di concorso:<br />
L' <strong>Unione</strong> <strong>Italiana</strong> bandisce il seguente<br />
CONCORSO<br />
PER L'ASSEGNAZIONE DI 8 CONTRIBUTI DI<br />
STUDIO PER LA REGOLARE FREQUENZA<br />
DELLA SEZIONE ITALIANA DELLA SCUOLA<br />
SUPERIORE DI STUDI PER L'INSEGNAMENTO<br />
DI POLA E DELLA SEZIONE ITALIANA DELLA<br />
FACOLTÀ DI LETTERE E FILOSOFIA DI POLA<br />
Articolo 1<br />
I contributi di studio messi a disposizione nell'ambito della<br />
collaborazione UI-UPT sono assegnati per la preparazione delle<br />
seguenti professionalità: insegnamento prescolare, insegnamento di<br />
classe e professori di italiano.<br />
Articolo 2<br />
Al Concorso possono partecipare gli studenti che hanno<br />
frequentato tutte le classi delle Scuole Italiane di I e II grado.<br />
Saranno presi in considerazione anche i candidati che<br />
abbiano assolto il solo quadriennio medio superiore in lingua<br />
italiana, qualora nel Comune di residenza (per i residenti nella<br />
Repubblica di Croazia precedente alla nuova legislazione sulle<br />
autonomie locali, entrata in vigore nel 1993) non sia operante<br />
una Scuola Elementare in lingua italiana, nonché i candidati che<br />
sono stati residenti all'estero e non abbiano frequentato, per quel<br />
periodo, le Scuole in lingua italiana in Croazia o Slovenia. Si<br />
concederà l'eccezione alla normativa indicata soltanto nel caso di<br />
oggettiva e fondata impossibilità di adempimento, per un massimo<br />
di una borsa studio.<br />
Articolo 3<br />
Al Concorso possono partecipare anche gli studenti che già<br />
frequentano la Sezione <strong>Italiana</strong> della Scuola Superiore di Studi<br />
per l'Insegnamento di Pola, o la Sezione <strong>Italiana</strong> della Facoltà<br />
di Lettere e Filosofia di Pola, se soddisfano le condizioni<br />
dell'articolo precedente.<br />
Gli studenti del primo anno verranno scelti con gli stessi<br />
criteri previsti dal regolamento per la classificazione dei candidati<br />
delle Scuole Medie Superiori, mentre gli studenti del secondo<br />
anno in poi devono allegare, oltre ai documenti richiesti ai punti<br />
1, 2, 6, 7, 9 e 10 del successivo articolo 8 del presente Concorso,<br />
un certificato della Facoltà che frequentano attestante<br />
l'assolvimento annuale del 70 % degli esami contemplati nel<br />
piano di studio, con relativa votazione.<br />
Articolo 4<br />
Dal Concorso sono esclusi tutti gli studenti che già hanno<br />
usufruito di borse di studio universitarie nell'ambito della<br />
collaborazione UI-UPT.<br />
Non ha diritto alla borsa di studio chi è in rapporto di<br />
lavoro.<br />
Articolo 5<br />
Il candidato dovrà stipulare un contratto con l'<strong>Unione</strong><br />
<strong>Italiana</strong> e con l'Universita Popolare di Trieste, nonché con una<br />
Istituzione della Comunità Nazionale <strong>Italiana</strong>, che gli garantirà<br />
un posto di lavoro idoneo e presso la quale, a studi ultimati, si<br />
impegna ad impiegarsi.<br />
XV<br />
Articolo 6<br />
Il borsista dovrà certificare all'inizio di ogni Anno<br />
Accademico, con firma autenticata dal notaio, se riceve o meno<br />
altre borse di studio o sostegni, ugualmente dovrà certificare che<br />
non è in rapporto di lavoro stabile. Il mancato adempimento di<br />
queste richieste implica la soppressione della borsa di studio. La<br />
Giunta Esecutiva dell'<strong>Unione</strong> <strong>Italiana</strong> valuterà i casi particolari in<br />
relazione all'ammontare della borsa studio percepita e autocertificata<br />
dal candidato.<br />
Articolo 7<br />
I contributi studio vengono suddivisi in base alla provenienza<br />
dello studente. Per gli studenti non residenti a Pola ed i<br />
pendolari che superano i 35 chilometri, l'ammontare del<br />
contributo è aumentato di un terzo.<br />
Articolo 8<br />
La domanda, nella quale il candidato dovrà<br />
obbligatoriamente specificare il corso al quale intende iscriversi,<br />
dovrà essere corredata da:<br />
1) Certificato di nascita.<br />
2) Certificato comprovante la frequenza della Scuola <strong>Italiana</strong> di<br />
I e II grado rilasciato dalla direzione della scuola.<br />
3) Fotocopia della pagella dell'VIII classe, autenticata<br />
dall'Istituzione che l'ha rilasciata.<br />
4) Fotocopie delle quattro classi della Scuola Media Superiore,<br />
autenticata dall'Istituzione che l'ha rilasciata.<br />
5) Fotocopia del diploma di maturità, autenticata dall'Istituzione<br />
che l'ha rilasciata.<br />
6) Certificato d'iscrizione nella locale Comunità degli Italiani in<br />
qualità di membro effettivo.<br />
7) Autodichiarazione di nazionalità italiana.<br />
8) Per gli studenti del secondo anno universitario ultimato in poi,<br />
il certificato degli esami sostenuti, con relativa votazione (è<br />
obbligatoria la presentazione del piano di studi).<br />
9) Dichiarazione del reddito familiare.<br />
10) Stato di famiglia.<br />
Articolo 9<br />
I candidati dovranno far pervenire le loro richieste per<br />
l'assegnazione delle borse di studio corredate dai documenti<br />
elencati, alla Segreteria dell'<strong>Unione</strong> <strong>Italiana</strong>, Via Delle<br />
Pile/Uljarska 1/IV, 51000 Fiume, entro e non oltre il 31 agosto<br />
2001. Fa fede il timbro postale.<br />
La documentazione incompleta non sarà presa in<br />
considerazione.<br />
Articolo 10<br />
La selezione e la classificazione dei candidati sara effettuata<br />
in base ai criteri del presente Concorso ed in base al<br />
Regolamento sui punteggi per la classificazione dei candidati.<br />
Articolo 11<br />
I candidati hanno diritto a presentare ricorso entro 8 giorni<br />
dalla comunicazione dei risultati. Le risposte ai ricorsi devono<br />
essere esibite entro 8 giorni dalla data di scadenza del tempo<br />
utile per gli stessi.<br />
Il ricorso va presentato al Comitato dei Garanti, d'Appello<br />
e di Controllo dell'<strong>Unione</strong> <strong>Italiana</strong>, Via Delle Pile/Uljarska 1/IV,<br />
51000 Fiume. Fa fede il timbro postale.<br />
Il Presidente Prof. Giuseppe Rota<br />
Il Presidente della Giunta Esecutiva Maurizio Tremul
PROPOSTA<br />
Ai sensi dell'articolo 23 dello Statuto dell'<strong>Unione</strong> <strong>Italiana</strong>,<br />
l'Assemblea dell'<strong>Unione</strong> <strong>Italiana</strong>, nel corso della sua ____<br />
Sessione ordinaria, addì _________________,<br />
in ________________, approva il seguente Bando di concorso:<br />
L'<strong>Unione</strong> <strong>Italiana</strong> bandisce il seguente:<br />
CONCORSO<br />
PER L'ASSEGNAZIONE DI 4 CONTRIBUTI DI<br />
STUDIO PER LA REGOLARE FREQUENZA DI<br />
FACOLTÀ, CORSI DI LAUREA O LAUREA<br />
BREVE PRESSO UNIVERSITÀ DELLA<br />
REPUBBLICA DI CROAZIA E DI 2 CONTRIBUTI<br />
DI STUDIO PER LA REGOLARE FREQUENZA<br />
DI FACOLTÀ, CORSI DI LAUREA O LAUREA<br />
BREVE PRESSO UNIVERSITÀ<br />
DELLA REPUBBLICA DI SLOVENIA<br />
Articolo 1<br />
Le borse di studio messe a disposizione nell'ambito della<br />
collaborazione UI-UPT vengono assegnate in base ai criteri del<br />
presente Concorso e al Regolamento sui punteggi per la<br />
classificazione dei candidati.<br />
Articolo 2<br />
Le borse di studio possono essere libere o vincolate. La<br />
loro suddivisione viene annualmente stabilita in base alle necessità<br />
espresse dalle Istituzioni della Comunità Nazionale <strong>Italiana</strong>, su<br />
proposta degli Attivi Consultivi Permanenti, che indicheranno i<br />
profili professionali carenti.<br />
Per l'Anno Accademico 2001/2002, le borse di studio sono<br />
bandite per i seguenti profili:<br />
1. _____________________ (Croazia).<br />
2. _____________________ (Croazia).<br />
3. _____________________ (Croazia).<br />
4. _____________________ (Croazia).<br />
5. _____________________ (Slovenia).<br />
6. _____________________ (Slovenia).<br />
Nel caso non vi siano candidati per le borse di studio<br />
vincolate, le stesse saranno assegnate nella quota delle borse di<br />
studio libere.<br />
Articolo 3<br />
Al Concorso possono partecipare gli studenti che hanno<br />
frequentato le Scuole Italiane di I grado (dalla I all'VIII classe<br />
elementare) e di II grado (dalla I alla IV media superiore).<br />
Saranno presi in considerazione anche i candidati che<br />
abbiano assolto il solo quadriennio medio superiore in lingua<br />
italiana qualora nel Comune di residenza (per i residenti nella<br />
Repubblica di Croazia precedente alla nuova legislazione sulle<br />
autonomie locali, entrata in vigore nel 1993) non sia operante<br />
una Scuola Elementare <strong>Italiana</strong>, nonché i candidati che sono stati<br />
residenti all'estero e non abbiano frequentato, per quel periodo,<br />
le Scuole in lingua italiana in Croazia o Slovenia. Si concederà<br />
l'eccezione alla normativa indicata soltanto nel caso di oggettiva<br />
e fondata impossibilità di adempimento, per un massimo di una<br />
borsa di studio.<br />
Articolo 4<br />
Al Concorso possono partecipare pure gli studenti che già<br />
frequentano Università in Croazia, rispettivamente in Slovenia, e<br />
che soddisfano le condizioni dell'articolo 3 del presente Concorso.<br />
Gli studenti del primo anno verranno scelti con gli stessi<br />
criteri previsti dal Regolamento per la classificazione dei candidati<br />
delle Scuole Medie Superiori, mentre gli studenti dal secondo<br />
anno in poi devono allegare, oltre ai documenti richiesti ai punti<br />
1, 2, 6, 7, 9 e 10 del successivo articolo 8 del presente Bando<br />
di Concorso, anche un certificato della Facoltà che frequentano<br />
attestante l'assolvimento annuale del 70 % degli esami<br />
contemplati nel piano di studio, con relativa votazione.<br />
XVI<br />
Articolo 5<br />
Dal Concorso sono esclusi tutti gli studenti che già hanno<br />
usufruito di borse di studio universitarie nell'ambito della<br />
collaborazione UI-UPT.<br />
Non ha diritto alla borsa di studio chi è in rapporto di<br />
lavoro.<br />
Articolo 6<br />
Il candidato dovrà stipulare un contratto di studio con<br />
l'<strong>Unione</strong> <strong>Italiana</strong> e l'Università Popolare di Trieste, nonché con<br />
una Istituzione della Comunità Nazionale <strong>Italiana</strong>, che gli<br />
garantirà un posto di lavoro idoneo e presso la quale, a studi<br />
ultimati, si impegna ad impiegarsi.<br />
Articolo 7<br />
Il borsista dovrà certificare all'inizio di ogni Anno<br />
Accademico, con firma autenticata da notaio, se riceve o meno<br />
altre borse di studio o sostegni, ugualmente dovrà certificare che<br />
non è in rapporto di lavoro stabile. Il mancato adempimento di<br />
queste richieste implica la soppressione della borsa di studio. La<br />
Giunta Esecutiva dell'<strong>Unione</strong> <strong>Italiana</strong> valuterà i casi particolari in<br />
relazione all'ammontare della borsa di studio percepita ed<br />
autocertificata dal candidato.<br />
Articolo 8<br />
La domanda, nella quale il candidato dovrà<br />
obbligatoriamente specificare il corso al quale intende iscriversi,<br />
dovrà essere corredata da:<br />
1) Certificato di nascita.<br />
2) Certificato comprovante la frequenza della Scuola <strong>Italiana</strong> di<br />
I e II grado rilasciato dalla direzione della scuola.<br />
3) Fotocopia della pagella dell'VIII classe, autenticata<br />
dall'Istituzione che l'ha rilasciata.<br />
4) Fotocopie delle quattro classi della Scuola Media Superiore,<br />
autenticata dall'Istituzione che l'ha rilasciata.<br />
5) Fotocopia del diploma di maturità, autenticata dall'Istituzione<br />
che l'ha rilasciata.<br />
6) Certificato d'iscrizione nella locale Comunità degli Italiani in<br />
qualita di membro effettivo.<br />
7) Autodichiarazione di nazionalità italiana.<br />
8) Per gli studenti del secondo anno universitario ultimato in poi,<br />
il certificato degli esami sostenuti, con relativa votazione (è<br />
obbligatoria la presentazione del piano di studi).<br />
9) Dichiarazione del reddito familiare.<br />
10) Stato di famiglia.<br />
Articolo 9<br />
I candidati dovrànno far pervenire le loro richieste per<br />
l'assegnazione delle borse di studio, corredate dai documenti<br />
elencati, alla Segreteria dell'<strong>Unione</strong> <strong>Italiana</strong>, Via Delle<br />
Pile/Uljarska 1/IV, 51000 Fiume, rispettivamente, Via @upan~i~ 39,<br />
6000 Capodistria, entro e non oltre il 31 agosto 2001. Fa fede<br />
il timbro postale.<br />
La documentazione incompleta non sarà presa in<br />
considerazione.<br />
Articolo 10<br />
La selezione e la classificazione dei candidati sarà effettuata<br />
in base ai punteggi e ai criteri previsti dall'apposito Regolamento<br />
sui punteggi per la classificazione dei candidati.<br />
I candidati hanno diritto di presentare ricorso entro 8 giorni<br />
dalla comunicazione dei risultati. Le risposte ai ricorsi devono<br />
essere esibite entro 8 giorni dalla data di scadenza del tempo<br />
utile per gli stessi.<br />
Il ricorso va presentato al Comitato dei Garanti, d'Appello<br />
e di Controllo dell'<strong>Unione</strong> <strong>Italiana</strong>, Via Delle Pile/Uljarska 1/IV,<br />
51000 Fiume, rispettivamente, Via @upan~i~ 39, 6000 Capodistria.<br />
Fa fede il timbro postale.<br />
Il Presidente Prof. Giuseppe Rota<br />
Il Presidente della Giunta Esecutiva Maurizio Tremul
PROPOSTA<br />
Ai sensi dell'articolo 23 dello Statuto dell'<strong>Unione</strong> <strong>Italiana</strong>,<br />
l'Assemblea dell'<strong>Unione</strong> <strong>Italiana</strong>, nel corso della sua ____<br />
Sessione ordinaria, addì _________________, in<br />
________________, approva il seguente Bando di concorso:<br />
L'<strong>Unione</strong> <strong>Italiana</strong> bandisce il seguente<br />
CONCORSO<br />
PER L'ASSEGNAZIONE DI 8 CONTRIBUTI DI<br />
STUDIO PER LA REGOLARE FREQUENZA DI<br />
FACOLTA, CORSI DI LAUREA O LAUREA<br />
BREVE PRESSO UNIVERSITÀ ITALIANE O<br />
PRESSO ISTITUZIONI DI STUDIO E<br />
FORMAZIONE PARIFICATE ALLE UNIVERSITÀ<br />
Articolo 1<br />
Le borse di studio messe a disposizione nell'ambito della<br />
collaborazione UI-UPT vengono assegnate in base ai criteri del<br />
presente Concorso e al Regolamento sui punteggi per la<br />
classificazione dei candidati.<br />
Articolo 2<br />
Le borse di studio possono essere libere o vincolate. La<br />
loro suddivisione viene annualmente stabilita in base alle necessità<br />
espresse dalle Istituzioni della Comunità Nazionale <strong>Italiana</strong>, su<br />
proposta degli Attivi Consultivi Permanenti, che indicheranno i<br />
profili professionali carenti.<br />
Per l'Anno Accademico 2001/2002, le borse di studio sono<br />
bandite per i seguenti profili:<br />
1. _____________________.<br />
2. _____________________.<br />
3. _____________________.<br />
4. _____________________.<br />
5. _____________________.<br />
6. _____________________.<br />
7. _____________________.<br />
8. _____________________.<br />
Nel caso non vi siano candidati per le borse di studio<br />
vincolate, le stesse saranno assegnate nella quota delle borse di<br />
studio libere.<br />
Articolo 3<br />
Al Concorso possono partecipare gli studenti che hanno<br />
frequentato le Scuole Italiane di I grado (dalla I all'VIII classe<br />
elementare) e di II grado (dalla I alla IV media superiore).<br />
Saranno presi in considerazione anche i candidati che<br />
abbiano assolto il solo quadriennio medio superiore in lingua<br />
italiana qualora nel Comune di residenza (per i residenti nella<br />
Repubblica di Croazia precedente alla nuova legislazione sulle<br />
autonomie locali, entrata in vigore nel 1993) non sia operante<br />
una Scuola Elementare <strong>Italiana</strong>, nonché i candidati che sono stati<br />
residenti all'estero e non abbiano frequentato, per quel periodo,<br />
le Scuole in lingua italiana in Croazia o Slovenia. Si concederà<br />
l'eccezione alla normativa indicata soltanto nel caso di oggettiva<br />
e fondata impossibilità di adempimento, per un massimo di una<br />
borsa di studio.<br />
Articolo 4<br />
Al Concorso possono partecipare pure gli studenti che già<br />
frequentano Universita in Italia e che soddisfano le condizioni<br />
dell'articolo 3 del presente Concorso.<br />
Gli studenti del primo anno verranno scelti con gli stessi<br />
criteri previsti dal Regolamento per la classificazione dei candidati<br />
delle Scuole Medie Superiori, mentre gli studenti dal secondo<br />
anno in poi devono allegare, oltre ai documenti richiesti ai punti<br />
1, 2, 6, 7, 9 e 10 del successivo articolo 8 del presente Bando<br />
di Concorso, anche un certificato della Facoltà che frequentano<br />
attestante l'assolvimento annuale del 70 % degli esami<br />
contemplati nel piano di studio, con relativa votazione.<br />
XVII<br />
Articolo 5<br />
Dal Concorso sono esclusi tutti gli studenti che già hanno<br />
usufruito di borse di studio universitarie nell'ambito della<br />
collaborazione UI-UPT.<br />
Non ha diritto alla borsa di studio chi è in rapporto di<br />
lavoro.<br />
Articolo 6<br />
Il candidato dovrà stipulare un contratto di studio con<br />
l'<strong>Unione</strong> <strong>Italiana</strong> e l'Università Popolare di Trieste, nonché con<br />
una Istituzione della Comunità Nazionale <strong>Italiana</strong>, che gli<br />
garantirà un posto di lavoro idoneo e presso la quale, a studi<br />
ultimati, si impegna ad impiegarsi.<br />
Articolo 7<br />
Il borsista dovrà certificare all'inizio di ogni Anno<br />
Accademico, con firma autenticata da notaio, se riceve o meno<br />
altre borse di studio o sostegni, ugualmente dovrà certificare che<br />
non è in rapporto di lavoro stabile. Il mancato adempimento di<br />
queste richieste implica la soppressione della borsa di studio. La<br />
Giunta Esecutiva dell'<strong>Unione</strong> <strong>Italiana</strong> valuterà i casi particolari in<br />
relazione all'ammontare della borsa di studio percepita ed<br />
autocertificata dal candidato.<br />
Articolo 8<br />
La domanda, nella quale il candidato dovrà obbligatoriamente<br />
specificare il corso al quale intende iscriversi, dovrà<br />
essere corredata da:<br />
1) Certificato di nascita.<br />
2) Certificato comprovante la frequenza della Scuola <strong>Italiana</strong> di<br />
I e II grado rilasciato dalla direzione della scuola.<br />
3) Fotocopia della pagella dell'VIII classe, autenticata<br />
dall'Istituzione che l'ha rilasciata.<br />
4) Fotocopie delle quattro classi della Scuola Media Superiore,<br />
autenticata dall'Istituzione che l'ha rilasciata.<br />
5) Fotocopia del diploma di maturità, autenticata dall'Istituzione<br />
che l'ha rilasciata.<br />
6) Certificato d'iscrizione nella locale Comunità degli Italiani in<br />
qualità di membro effettivo.<br />
7) Autodichiarazione di nazionalità italiana.<br />
8) Per gli studenti del secondo anno universitario ultimato in poi,<br />
il certificato degli esami sostenuti, con relativa votazione (è<br />
obbligatoria la presentazione del piano di studi).<br />
9) Dichiarazione del reddito familiare.<br />
10) Stato di famiglia.<br />
Articolo 9<br />
I candidati dovranno far pervenire le loro richieste per l'<br />
assegnazione delle borse di studio, corredate dai documenti<br />
elencati, alla Segreteria dell'<strong>Unione</strong> <strong>Italiana</strong>, Via Delle<br />
Pile/Uljarska 1/IV, 51000 Fiume, entro e non oltre il 31 agosto<br />
2001. Fa fede il timbro postale.<br />
La documentazione incompleta non sarà presa in<br />
considerazione.<br />
Articolo 10<br />
La selezione e la classificazione dei candidati sarà effettuata<br />
in base ai punteggi e ai criteri previsti dall'apposito Regolamento<br />
sui punteggi per la classificazione dei candidati.<br />
I candidati hanno diritto di presentare ricorso entro 8 giorni<br />
dalla comunicazione dei risultati. Le risposte ai ricorsi devono<br />
essere esibite entro 8 giorni dalla data di scadenza del tempo<br />
utile per gli stessi.<br />
Il ricorso va presentato al Comitato dei Garanti, d'Appello<br />
e di Controllo dell'<strong>Unione</strong> <strong>Italiana</strong>, Via Delle Pile/Uljarska 1/IV,<br />
51000 Fiume. Fa fede il timbro postale.<br />
Il Presidente Prof. Giuseppe Rota<br />
Il Presidente della Giunta Esecutiva Maurizio Tremul
PROPOSTA<br />
Ai sensi dell'articolo 23 dello Statuto dell'<strong>Unione</strong> <strong>Italiana</strong>,<br />
l'Assemblea dell'<strong>Unione</strong> <strong>Italiana</strong>, nel corso della sua ____<br />
Sessione ordinaria, addì _________________, in<br />
________________, approva il seguente:<br />
REGOLAMENTO<br />
SUI PUNTEGGI PER LA CLASSIFICAZIONE DEI<br />
CANDIDATI AL CONCORSO PER<br />
L'ASSEGNAZIONE DELLE BORSE DI STUDIO<br />
BANDITO DALL'UNIONE ITALIANA<br />
IN COLLABORAZIONE CON L'UNIVERSITÀ<br />
POPOLARE DI TRIESTE<br />
Articolo 1<br />
I candidati dopo aver soddisfatto i termini ed i criteri<br />
previsti dal Bando di Concorso per l'assegnazione delle borse di<br />
studio nell'ambito della collaborazione UI-UPT, saranno classificati<br />
e selezionati da una commissione della Giunta Esecutiva<br />
dell'<strong>Unione</strong> <strong>Italiana</strong>, in base ai punteggi previsti dai successivi<br />
articoli del presente Regolamento.<br />
Articolo 2<br />
I candidati delle Scuole Medie Superiori e del primo anno<br />
universitario possono essere classificati con un punteggio massimo<br />
di 72 punti così ripartiti:<br />
1. Da 20 a 50 punti per profitto cumulativo medio del<br />
candidato dall'VIII classe Elementare all'esame di maturità<br />
(somma dei profitti: VIII classe Elementare<br />
+I+II+III+IV+diploma di Scuola Media). Il totale viene diviso<br />
per 6 e moltiplicato per il fattore di calcolo corrispondente a 10.<br />
In caso di esonero dell'esame di maturità è considerato l'ottimo<br />
(5).<br />
2. Da 4 a 10 punti per la media del profitto conseguito<br />
nella lingua italiana (media dei voti: I+II+III+IV classe della<br />
Scuola Media, moltiplicato per 2).<br />
3. Da 4 a 10 punti per la media del profitto conseguito<br />
in almeno una delle materie caratterizzanti l'indirizzo di studio<br />
scelto dal candidato (media dei voti: I+II+III+IV classe della<br />
Scuola Media, moltiplicato per 2).<br />
4. Da 0 a 2 punti in base alla tabella relativa al reddito<br />
familiare.<br />
Articolo 3<br />
I candidati dal secondo anno universitario ultimato in poi<br />
presso Università italiane, presso Università della Croazia e della<br />
Slovenia, rispettivamente presso la Sezione <strong>Italiana</strong> della Scuola<br />
Superiore di Studi per l'Insegnamento di Pola e della Sezione<br />
<strong>Italiana</strong> della Facoltà di Lettere e Filosofia di Pola, possono<br />
essere classificati con un punteggio massimo di 72 punti<br />
cosìripartiti:<br />
1. Da 20 a 50 punti per il profitto cumulativo medio del<br />
candidato (il totale della somma dei voti degli esami sostenuti è<br />
divisa per il numero degli esami sostenuti e moltiplicato per il<br />
fattore di calcolo corrispondente a 10).<br />
2. Un massimo di 20 punti per la media del profitto conseguito<br />
in almeno 2 delle materie caratterizzanti l'indirizzo di studio del<br />
candidato.<br />
3. Da 0 a 2 punti in base alla tabella sul reddito familiare.<br />
Articolo 4<br />
Per i candidati che già frequentano Università e per i<br />
candidati che presentano diplomi e pagelle con sistemi di<br />
votazione diversi da quelli con la votazione dall'1 al 5, si<br />
applicheranno apposite tabelle di conversione di cui al presente<br />
Regolamento.<br />
XVIII<br />
Per i candidati provenienti da Scuole con sistemi di<br />
votazione diversi da quelli previsti nel presente Regolamento,<br />
verranno applicate tabelle di conversione ad hoc.<br />
Articolo 5<br />
A parità di punteggio saranno considerati i voti nelle<br />
materie caratterizzanti gli studi prescelti dal candidato, ovvero<br />
avranno la precedenza gli studenti che già frequentano le<br />
Università.<br />
Ad operazione ultimata i candidati saranno classificati sulla<br />
base del punteggio ottenuto in ordine decrescente: 1, 2, 3, 4,<br />
5..... ecc.<br />
Articolo 6<br />
TABELLA DI CONVERSIONE per i candidati che già<br />
frequentano Università italiane, sarà considerata la seguente<br />
tabella di conversione dei punti relativi agli esami:<br />
a) Da 30 e lode a 29 = 5 punti.<br />
b) 28 e 27 = 4 punti.<br />
c) 26 e 25 = 3 punti.<br />
d) Da 24 a 18 = 2 punti.<br />
Articolo 7<br />
TABELLA DI CONVERSIONE per i voti dell'esame di<br />
maturità nella Repubblica di Slovenia:<br />
Punti conseguiti: 11 valutazione decimale 2 valutazione globale 2<br />
12 2.1765 2<br />
13 2.353 2<br />
14 2.529 3<br />
15 2.706 3<br />
16 2.882 3<br />
17 3.059 3<br />
18 3.235 3<br />
19 3.412 3<br />
20 3.588 4<br />
21 3.765 4<br />
22 3.945 4<br />
23 4.118 4<br />
24 4.294 4<br />
25 4.471 5<br />
26 4.647 5<br />
27 4.824 5<br />
28 5 5<br />
Articolo 8<br />
TABELLA per l'assegnazione dei punti relativi al reddito<br />
familiare:<br />
A. 5 e più volte il Reddito familiare medio (di seguito:<br />
RFM) = 0.<br />
B. Da 4 a 5 RFM = 0,5.<br />
C. Da 3 a 4 RFM = 1.<br />
D. Da 2 a 3 RFM = 1,5.<br />
E. Da 0 a 2 RFM = 2.<br />
Saranno presi in considerazione i redditi medi riconosciuti<br />
negli Stati di residenza per l'anno precedente.<br />
I candidati devono presentare la documentazione ufficiale<br />
prevista nel Paese di residenza (atti originali, ovvero, fotocopie<br />
autenticate dal notaio) comprovante il reddito medio familiare<br />
(reddito da lavoro dipendente, reddito da lavoro autonomo,<br />
reddito catastale, reddito d'autore, reddito da collaborazioni, altre<br />
fonti di reddito, ecc.) per ogni singolo componente il nucleo<br />
familiare.<br />
Il Presidente Prof. Giuseppe Rota<br />
Il Presidente della Giunta Esecutiva Maurizio Tremul
PROPOSTA<br />
L'Assemblea dell'<strong>Unione</strong> <strong>Italiana</strong>, nel corso della sua<br />
_________ Sessione ordinaria, in data<br />
________________________, in __________________,<br />
ha accolto il seguente:<br />
FONDO DI PROMOZIONE PER LE ATTIVITÀ<br />
ISTITUZIONALI DELLE COMUNITÀ DEGLI<br />
ITALIANI - 2001<br />
Nel corso dell'Assemblea dell'<strong>Unione</strong> <strong>Italiana</strong>, il 26 febbraio<br />
2000, tenutasi a Pola, è stata accolta la decisione di formare una<br />
nuova Commissione per preparare un nuovo Regolamento per la<br />
ripartizione del "Fondo di promozione per le attività istituzionali<br />
delle Comunità degli Italiani" per il 2001.<br />
Considerato che fino ad oggi la Commissione non è stata<br />
nominata, si propone che la suddivisione del "Fondo di<br />
promozione" sia effettuata anche per il 2001 in base alle decisioni<br />
accolte dall'Assemblea UI del 26 febbraio 2000, e precisamente:<br />
a) - 30% - quota fissa per ognuna delle CI;<br />
- 20% - quota in base al numero dei soci effettivi maggiorenni;<br />
- 50% - quota in base all'attività effettivamente svolta<br />
nel 2000;<br />
b) - per accedere ai mezzi del "Fondo promozione 2001" le<br />
CI sono tenute ad inviare alla Segreteria UI il Bilancio<br />
consuntivo del 2000.<br />
XIX<br />
1. È stato confermato l'ammontare del "Fondo di<br />
promozione per le attività istituzionali delle CI" per il 2001, per<br />
un importo di Lit. 500.000.000.-, di cui Lit. 30.000.000.- quale<br />
Fondo di riserva.<br />
2. Per la Comunità degli Italiani di Pinguente, poiché non<br />
svolge nessuna attività, il fondo viene congelato.<br />
3. Per le Comunità di Isola, la quota fissa è divisa<br />
pariteticamente tra le due CI, come deciso d'intesa tra l'<strong>Unione</strong><br />
<strong>Italiana</strong> e l'Università Popolare di Trieste. La decisione è<br />
temporanea, nell'auspicio di una prossima ricomposizione in un’<br />
unica Comunità degli Italiani.<br />
4. Il Fondo di riserva è così suddiviso:<br />
- CI di Pisino, pagamento affitto della sede: 6.000.000 Lit.<br />
- CI di Fiume, pagamento affitto della sede 63%: 13.300.000 Lit.<br />
- CI di Stridone, pagamento affitto della sede: 2.500.000 Lit.<br />
- CI di Draga di Moschiena, pagamento affitto della sede:<br />
3.500.000 Lit.<br />
- CI di Valle, pagamento affitto della sede: 700.000 Lit.<br />
- CI di Orsera, pagamento affitto della sede: 4.000.000 Lit.<br />
A. Valore socio CI Lit. 2.798,78.<br />
B. Valore punto attività Lit. 939.682,50.<br />
Il Presidente Prof. Giuseppe Rota<br />
Il Presidente della Giunta Esecutiva Maurizio Tremul<br />
FONDO DI PROMOZIONE PER LE ATTIVITÀ<br />
ISTITUZIONALI DELLE COMUNITÀ DEGLI ITALIANI - 2001<br />
C I Quota fissa N. soci Lit. Punti Lit. TOTALE<br />
El. elett. Attività<br />
1. Abbazia 2.900.000 444 1.237.806 2 1.879.365 6.017.171<br />
2. Albona 2.900.000 940 2.630.858 7 6.577.777 12.108.635<br />
3. Bertocchi* 2.900.000 77 215.507 / / 3.115.507<br />
4. Buie 2.900.000 1399 3.890.311 12 11.276.190 18.066.501<br />
5. Capodistria 2.900.000 850 2.378.967 7 6.577.777 11.856.744<br />
6. Castelvenere 2.900.000 170 475.793 2 1.879.365 5.255.158<br />
7. Cherso 2.900.000 198 554.160 2.5 2.349.206 5.803.366<br />
8. Cittanova 2.900.000 527 1.474.960 6 5.638.095 10.013.055<br />
9. Crassiza 2.900.000 216 604.538 1 939.682 4.444.220<br />
10. Crevatini 2.900.000 117 327.458 4 3.758.730 6.986.188<br />
11. Isola - Besenghi 1.450.000 467 1.307.033 11.5 10.806.349 13.563.382<br />
12. Isola - D. Alighieri 1.450.000 87 243.494 7 6.577.777 8.271.271<br />
13. Dignano 2.900.000 758 2.121.479 8.5 7.987.301 13.008.780<br />
14. Draga di Moschiena 2.900.000 26 72.768 / / 2.972.768<br />
15. Fasana 2.900.000 486 1.360.210 6.5 6.107.936 10.368.146<br />
16. Fiume 2.900.000 6097 17.064.192 24 22.552.394 42.516.380<br />
17. Gallesano 2.900.000 614 1.718.454 8 7.517.460 12.135.914<br />
18. Grisignana 2.900.000 363 1.015.959 2.5 2.349.206 6.265.165<br />
19. Kutina 2.900.000 111 310.665 2 1.879.365 5.090.030<br />
20. Laurana 2.900.000 181 506.580 2 1.879.365 5.285.945<br />
21. Levade - Gradigne 2.900.000 171 478.592 0.5 469.841 3.848.433<br />
22. Lipik** 2.900.000 120 335.854 / / 3.235.854<br />
23. Lussinpiccolo 2.900.000 622 1.740.844 6 5.638.095 10.278.939<br />
24. Matterada*** 2.900.000 180 503.781 / / 3.403.781<br />
25. Momiano 2.900.000 375 1.049.544 9.5 8.926.984 12.876.528<br />
26. Mompaderno 2.900.000 281 786.459 1 939.682 4.626.141<br />
27. Montona 2.900.000 429 1.200.679 1.5 1.409.524 5.510.203<br />
28. Orsera 2.900.000 191 534.570 1.5 1.409.524 4.844.094<br />
29. Parenzo 2.900.000 931 2.605.669 3.5 3.288.889 8.794.558<br />
30. Pinguente / / / / / /<br />
31. Pirano 2.900.000 1123 3.143.036 11.5 10.806.349 16.849.385<br />
32. Pisino 2.900.000 514 1.438.576 / / 4.338.576<br />
33. Plo{tine 2.900.000 869 2.432.144 / / 5.332.144
34. Pola 2.900.000 4792 13.442.022 18.5 17.384.127 33.726.149<br />
35. Rovigno 2.900.000 2158 6.039.778 12.5 11.746.031 20.685.809<br />
36. Santa Domenica 2.900.000 254 710.891 1 939.682 4.550.573<br />
37. S. Lorenzo - Babici 2.900.000 403 1.127.910 4 3.758.730 7.786.640<br />
38. Salvore 2.900.000 613 1.715.665 9.5 8.926.984 13.542.649<br />
39. Sissano 2.900.000 388 1.085.929 8 7.517.460 11.503.389<br />
40. Spalato 2.900.000 76 212.708 0.5 469.841 3.582.549<br />
41. Sterna 2.900.000 269 752.873 0.5 469.841 4.122.714<br />
42. Stridone 2.900.000 98 274.281 / / 3.174.281<br />
43. Torre 2.900.000 305 853.629 7 6.577.777 10.331.406<br />
44. Umago 2.900.000 2267 6.344.846 10 9.396.825 18.641.671<br />
45. Valle 2.900.000 344 962.782 7.5 7.047.619 10.910.401<br />
46. Verteneglio 2.900.000 680 1.903.174 7.5 7.047.619 11.850.793<br />
47. Villanova 2.900.000 164 459.001 5 4.698.412 8.057.413<br />
48. Visinada 2.900.000 249 696.897 5 4.698.412 8.295.309<br />
49. Visignano 2.900.000 422 1.181.087 2 1.879.365 5.960.452<br />
50. Zara 2.900.000 170 475.793 3 2.819.047 6.194.840<br />
T O T A L E 139.200.000 33.586 94.000.000 252 236.800.000 470.000.000<br />
* soci della CI in data 20 XI 2000<br />
** soci della CI in data 19 III 1999<br />
*** soci della CI in data 5 I 2001 (sono stati tolti i soci alle seguenti CI: Villanova (1), Verteneglio (3), Buie (5), Salvore (2),<br />
S. Lorenzo - Babici (4), Umago (91)).<br />
PUNTEGGI ATTIVITÀ 2000<br />
COMUNITÀ DEGLI ITALIANI<br />
1. CI ABBAZIA 2 punti 1p conferenze + 1 p mostre + 1 p sezione sportiva.<br />
2. CI ALBONA 7 punti 2p minicantanti + 2p coro + 1p conferenze + 1 p mostre + 1/2p serate<br />
letterarie + 1p scambi culturali.<br />
3. CI BUIE 12 punti 2p minicantanti + 1p balletto + 1p coro +2p filodrammatica + 2banda<br />
1p conferenze + 1p sez.sportiva + 1p tavole rotonde/serate letterarie +<br />
1p scambi culturali.<br />
4. CI BERTOCCHI / punti<br />
5. CI CAPODISTRIA 7 punti 1p minicantanti + 1p complesso folclore + 1p filodrammatica giovani<br />
1p filodrammatica ragazzi + 1p arti figurative + 1p conferenze + 1p<br />
tavole rotonde/serate letterarie.<br />
6. CI CASTELVENERE 2 punti 1p filodrammatica + 1p conferenze.<br />
7. CI CHERSO 2.5 punti 1p corsi d'italiano + 1p conferenze + 1 p tav.rotonde/serate letterarie<br />
8. CI CITTANOVA 6 punti 1p filodrammatica + 1p minicantanti + 1p coro + 1p corso pittura +<br />
1p conferenze + 1p sezione sportiva.<br />
9. CI CRASIZZA 1 punto 1p sezione sportiva.<br />
10. CI CREVATINI 4 punti 1p gruppo di ballo + 1p gruppo ritmico + 1p pittura + 1p conferenze.<br />
11. CI ISOLA B.d.U. 11.5 punti 2p coro + 2p gruppo vocale + 1p minicantanti + 1p ceramica +<br />
1p arti figurative + 1p gruppo di ballo + 1p complesso + 1p sezione<br />
sportiva + 1p conferenze + 1 p tavole rotonde/serate letterarie.<br />
12. CI ISOLA D.A. 7 punti 1p folk canoro + 2p filodrammatica + 1p corso chitarra + 1p sezione<br />
sportiva + 1p conferenze + 1p pubblicazioni.<br />
13. CI DIGNANO 8.5 punti 2p banda d'ottoni + 1p folclore + 1p coro misto + 1p recitatori +<br />
1p conferenze + 1p pubblicazioni + 1 p tavole rotonde/ser.letterarie<br />
+ 1p sezione sportiva.<br />
14. CI MOSCHIENA / punti<br />
15. CI FASANA 6.5 punti 2p coro misto + 1p coro maschile + 1p voci bianche + 1p conferenze<br />
+ 1p corsi d'italiano + 1 p tavole rotonde/serate letterarie.<br />
16. CI FIUME 24 punti 2p CSMC + 2p coro misto + 1p coro maschile + 2p mandolinistica +<br />
1p batik + 2p ceramica + 2p coro giovanile + 2p coro femminile +<br />
2p minicantanti + 1p corso pittura + 1p filodrammatica ragazzi +<br />
1p ottetto vocale + 1p corso di ballo + 1p conferenze + 1p pubblicaz.<br />
+ 1p tavole rotonde/serate letterarie + 1p scambi culturali.<br />
17. CI GALLESANO 8 punti 2p coro + 2p filodrammatica + 2p folclore + 1p conferenze + 1p<br />
sezione sportiva.<br />
XX
18. CI GRISIGNANA 2.5 punti 1p filodrammatica + 1p sezione sportiva + 1 p conferenze.<br />
19. CI KUTINA 2 punti 1p corsi d'italiano + 1 p conferenze + 1 p mostre d'arte.<br />
20. CI LAURANA 2 punti 1p corsi d'italiano + 1p conferenze.<br />
21. CI LEVADE 0.5 punti 1 p corsi d'italiano.<br />
22. CI LIPIK / punti<br />
23. CI LUSSINPICCOLO 6 punti 1p minicantanti + 1p ritmica + 2p corsi + 1p conferenze + 1p<br />
scambi culturali.<br />
24. CI MATTERADA / punti<br />
25. CI MOMIANO 9.5 punti 2p filodrammatica + 1p minicantanti + 2p corso strumentale + 2p<br />
coro misto + 1p corso mandolino + 1p conferenze + 1 tavole<br />
rotonde/serate letterarie.<br />
26. CI MOMPADERNO 1 punto 1p conferenze.<br />
27. CI MONTONA 1.5 punti 1 p corso + 1p conferenze.<br />
28. CI ORSERA 1.5 punti 1p corso + 1 p conferenze.<br />
29. CI PARENZO 3.5 punti 1p minicantanti + 1p coro + 1p conferenze + 1 p sezione sportiva.<br />
30. CI PINGUENTE / punti<br />
31. CI PIRANO 11.5 punti 1p filodrammatica + 1p minicantanti + 2p coro misto + 1p danza<br />
1p gruppo vocale + 1p pittura + 1p ceramica + 1p scambi culturali<br />
+ 1p conferenze + 1p pubblicazioni + 1 p tav.rotonde/ser.letterar.<br />
32. CI PISINO / punti<br />
33. CI PLOSTINA / punti<br />
34. CI POLA 18,5 punti 2p coro misto + 1p coro maschile + 2p coro femminile + 2p<br />
mandolinistica + 1p gruppo solisti + 1p gruppo vocale giovanile +<br />
2p coro minicantanti + 1p arti figurative + 1p filodrammatica + 2p<br />
CSMC + 1p scambi culturali + 1p conferenze + 1p pubblicazioni<br />
+ 1 p tavole rotonde/serate letterarie.<br />
35. CI ROVIGNO 12.5 punti 1p minicantanti + 1p midicantanti + 2p coro misto + 2p coro<br />
femm. + 1p coro maschile + 1p filodrammatica + 1p scambi culturali +<br />
1p conferenze + 1p sezione sportiva + 1p pubblicazioni + 1 p tavole<br />
rotonde/serate letterarie.<br />
36. CI S.DOMENICA 1 punto 1p sezione sportiva.<br />
37. CI S.LORENZO<br />
BABICI 4 punti 2p coro misto + 1p filodrammatica + 1p conferenze.<br />
38. CI SALVORE 9.5 punti 2p coro + 1p ceramica + 1p corso disegno + 2p filodrammatica +<br />
1p filodrammatica ragazzi + 1p conferenze + 1p pubblicazioni +<br />
1 p tavole rotonde/serate letterarie.<br />
39. CI SISSANO 8 punti 2p coro + 2p filodrammatica + 1p corso fisarmoniche + 1p orchestrina<br />
+ 1p sezione sportiva + 1p conferenze.<br />
40. CI SPALATO 0.5 punti 1 p conferenze.<br />
41. CI STERNA 0.5 punti 1 p conferenze.<br />
42. CI STRIDONE / punti<br />
43. CI TORRE 7 punti 2p banda + 2p corso musica + 1p conferenze + 1p scambi culturali<br />
+ 1p sez. sportiva.<br />
44. CI UMAGO 10 punti 2p coro + 2p filodrammatica + 1p ritmica + 1p danza moderna<br />
1p filodrammatica giovani + 1p conferenze + 1p sezione sportiva +<br />
1p scambi culturali.<br />
45. CI VALLE 7.5 punti 2p filodrammatica + 1p folclore + 1p ritmica + 1 p tavole rotonde/<br />
ser. letterarie + 1p minicantanti + 1p conferenze + 1p sezione<br />
sportiva.<br />
46. CI VERTENEGLIO 7.5 punti 1p filodrammatica + 1p otteto + 1p coro + 1p conferenze<br />
1p coro voci bianche + 2p CSMC + 1 p sezione sportiva.<br />
47. CI VILLANOVA 5 punti 1p complesso musicale + 1p conferenze + 1p sezione sportiva +<br />
2p corso fisarmoniche.<br />
48. CI VISINADA 5 punti 2p banda + 2p corsi d'italiano + 1p conferenze.<br />
49. CI VISIGNANO 2 punti 1p corsi d'italiano + 1p conferenze.<br />
50. CI ZARA 3 punti 1p corsi d'italiano + 1p conferenze + 1p pubblicazioni.<br />
XXI
PROPOSTA<br />
L'Assemblea dell'<strong>Unione</strong> <strong>Italiana</strong>, nel corso della sua _______ Sessione ordinaria,<br />
addì _____________________, in ________________________, ha accolto la seguente<br />
proposta:<br />
NUOVE ATTIVITÀ DELL'UNIONE ITALIANA DA ATTUARSI CON I<br />
FONDI CHE LO STATO ITALIANO DESTINA PER LA COMUNITÀ<br />
NAZIONALE ITALIANA IN CROAZIA E SLOVENIA, NELL'AMBITO<br />
DELLA COLLABORAZIONE CON L'UNIVERSITÀ POPOLARE DI<br />
TRIESTE<br />
1. SETTORE "ORGANIZZAZIONE, SVILUPPO E QUADRI".<br />
1.1. Vista la carenza di quadri nelle Scuole e nelle altre Istituzioni della<br />
Comunità Nazionale <strong>Italiana</strong> (di seguito: CNI) - soprattutto nel settore<br />
scientifico - si rileva ancora una volta la necessità di istituire dei contributi<br />
di studio per la frequenza di Università slovene e croate. L'esperienza con gli<br />
studenti in Italia dimostra le gravi difficoltà per il loro rientro e la loro<br />
inclusione nel tessuto sociale ed istituzionale minoritario. Perciò si propone<br />
che già nell'anno 2001/2002 vengano istituite 6 borse di studio (2 per la<br />
Slovenia e 4 per la Croazia). Il costo per un anno si aggirerebbe sui<br />
19.500.000.- di Lit. e raggiungerebbe in 4 anni all'incirca 78.000.000.- di Lit.<br />
Una cifra, si crede, non eccessivamente alta e che dunque meriterebbe di<br />
venir spesa con la garanzia di avere in breve tempo (6 - 8 anni) una decina<br />
di neo-laureati da poter includere nelle scuole e nelle attività della CNI.<br />
1.2. Viste le numerose richieste che pervengono all'<strong>Unione</strong> <strong>Italiana</strong> (di seguito:<br />
UI), si propone la costituzione di un fondo particolare destinato ad assegnare<br />
contributi di studio, di specializzazione e di ricerca. È interesse della CNI<br />
sostenere finanziariamente ricercatori e studiosi appartenenti alla CNI, ma<br />
anche quelli della maggioranza che vogliono avvicinarsi e conoscere la cultura<br />
italiana. Al fine di una loro equa ripartizione sarà necessario approntare un<br />
Bando di concorso ed il relativo Regolamento.<br />
1.3. Si propone l'organizzazione di un incontro, che dovrebbe diventare<br />
tradizionale, tra gli studenti della CNI, sia che usufruiscano di un contributo<br />
di studio UI-UPT, sia quelli che ne sono privi, sia che studino in Italia, sia<br />
che studino in Croazia e in Slovenia. Lo scopo sarebbe quello di conoscere<br />
i loro problemi e le difficoltà nonché capire le reali intenzioni per il loro<br />
futuro e le prospettive di un rientro, a studi ultimati, nei luoghi di residenza.<br />
1.4. Si propone la realizzazione di uno studio completo dell'attuale situazione<br />
nel settore dei quadri minoritari onde poter individuare le necessità per il<br />
futuro. Sarebbe necessario avere una visione complessiva di quella che è la<br />
partecipazione e l'inclusione degli appartenenti alla CNI in tutti i settori di<br />
attività produttiva e lavorativa e a tutti i livelli. Nella realizzazione del progetto<br />
andrebbero incluse tutte le istituzioni della CNI, dalle Comunità degli Italiani<br />
che conoscono la realtà sul territorio, alle Scuole, al CIPO e così via. Con<br />
una chiara politica dei quadri si potrebbero colmare le lacune esistenti (ad<br />
esempio mancanza di medici che parlano l'italiano, di economisti che operano<br />
in aziende rilevanti, ecc.) e si riuscirebbe ad avere un ruolo più incisivo nel<br />
tessuto sociale dell'area di residenza.<br />
1.5. Visto il poco interesse delle giovani generazioni nei confronti della CNI<br />
andrebbe attuata una campagna di sensibilizzazione per avvicinare i giovani<br />
alla realtà del nostro gruppo nazionale. Sarebbero necessari dunque, incontri<br />
formali ma anche informali con le giovani leve che spesso, per motivi diversi,<br />
si distanziano dalle Comunità o che nemmeno conoscono e frequentano. I<br />
giovani più attivi andrebbero inclusi nei lavori delle varie Istituzioni e dei vari<br />
organismi comunitari ma anche assembleari dell'UI. Andrebbe sostenuto e<br />
sollecitato il loro impegno. Solo così riusciremo a creare quella categoria<br />
politico - dirigenziale necessaria per il futuro mantenimento e sviluppo della<br />
CNI. Propongo percio degli incontri regolari, da organizzare in collaborazione<br />
con il Settore Scuola e con altri settori della Giunta Esecutiva UI, con i<br />
giovani delle Scuole Medie e con gli attivisti nelle Comunità degli Italiani.<br />
Gli incontri, incentrati su questioni di interesse specifico per i giovani,<br />
potrebbero servire per sensibilizzarli sulle questioni della CNI e renderli<br />
partecipi nella soluzione delle diverse problematiche.<br />
2. SETTORE "EDUCAZIONE E ISTRUZIONE".<br />
2.1. Organizzazione di stage per docenti, della durata da 2 settimane a un<br />
mese, presso le Università di Urbino e di Siena (mirati soprattutto a quei<br />
docenti che non hanno la verticale d'istruzione in lingua italiana e operano<br />
nelle Scuole della CNI).<br />
2.2. Organizzazione di gare d'italiano per gli studenti delle Scuole Medie<br />
Superiori Italiane (di seguito: SMSI).<br />
2.3. Organizzazione di gare d'informatica per gli alunni delle Scuole Elementari<br />
Italiane (di seguito: SEI) e delle SMSI.<br />
2.4. Organizzazione di rassegne dei gruppi artistico-culturali di tutte le Scuole<br />
della CNI.<br />
2.5. Organizzazione di un concorso premi per il miglior giornalino scolastico<br />
da abbinare ad una esposizione-mostra dei giornalini di tutte le Scuole (sia<br />
SEI, sia SMSI).<br />
2.6. Presentazione/confronto dei risultati dei corsi d'italiano (lingua e cultura)<br />
che si svolgono nell'ambito del progetto del Ministero degli Affari Esteri<br />
Italiano.<br />
2.7. Organizzazione di Seminari di terminologià professionale per i docenti di<br />
XXII<br />
economia operanti nelle SMSI.<br />
2.8. Ripristino del viaggio di aggiornamento professionale per i direttori<br />
didattici delle Scuole della CNI.<br />
2.9. Designazione di un Fiduciario dell'UI per le colonie estive delle VI classi<br />
delle SEI.<br />
2.10. Organizzazione del Seminario per i docenti di educazione fisica.<br />
2.11. Assegnazione di un nuovo ruolo alla rivista "Scuola Nostra", pubblicazione<br />
dell'UI, quale rivista specializzata nel campo scolastico, didattico e pedagogico,<br />
per le Scuole della CNI e per l'italiano come L2.<br />
2.12. Pubblicazione di numeri speciali del mensile "Arcobaleno" per le Scuole<br />
croate e slovene in cui si insegna l'italiano come L2.<br />
2.13. Sinergià nel campo editoriale che coinvolga l'UI, la Casa editrice EDIT<br />
di Fiume, l'UPT, il Centro di Ricerche Storiche di Rovigno, la "Pietas Julia"<br />
di Pola, il CIPO di Pola, le Scuole, i Consulenti pedagogici per le Scuole<br />
italiane, la Sezione <strong>Italiana</strong> della Scuola Superiore di Studi per l'Insegnamento<br />
di Pola, la Sezione <strong>Italiana</strong> della Facoltà di Lettere e Filosofia, di Pola, ecc.,<br />
al fine della stesura e della successiva pubblicazione dei libri di testo per le<br />
Scuole della CNI. Prevedere detta sinergià pure per l'eventuale pubblicazione<br />
di vocabolari professionali ricorrendo a esperti settoriali, nonché per la stesura<br />
di libri di testo per l'italiano come L2.<br />
2.14. Analoga sinergia come quella prevista al punto precedente andrebbe<br />
creata nel campo della predisposizione dei programmi scolastici specifici per<br />
le Scuole della CNI.<br />
2.15. Organizzazione di Seminari o individuazione di altri sostegni per i docenti<br />
di lingua italiana come L2.<br />
2.16. Premiazione annuale dei migliori alunni delle Scuole della CNI.<br />
2.17. Favorire la creazione di gruppi letterari o artistici formati dagli alunni,<br />
ovvero, dagli studenti delle Scuole.<br />
2.18. Promuovere incontri tra i giovani delle Scuole, con i poeti, gli artisti,<br />
gli intellettuali, gli scrittori, i musicisti, i giornalisti, ecc. della CNI, nonché<br />
con i dirigenti delle locali CI e dell'UI.<br />
3. SETTORE "TEATRO, ARTE E SPETTACOLO".<br />
3.1. Organizzare la Rassegna dei cori delle Comunità degli Italiani (di seguito:<br />
CI).<br />
3.2. Organizzare il Festival delle bande d'ottoni della CNI.<br />
3.3. Organizzare l'Incontro artistico - culturale tra i giovani delle CI.<br />
3.4. Organizzare il Festival del folclore della CNI dell'Istria e di Fiume.<br />
3.5. Organizzare la Rassegna delle filodrammatiche di ragazzi e degli adulti<br />
delle CI dell'Istria e di Fiume.<br />
3.6. Riproporre il Festival "Voci nostre" in ottobre considerando le novità<br />
nell'impostazione del Festival che si vedrebbe allargato nel progetto (grazie<br />
alla collaborazione con TV Capodistria), alla presentazione di ogni singolo<br />
minicantante, e di ogni CI; una specie di presentazione dell'attività in genere<br />
della CNI.<br />
3.7. Incentivare gli incontri tra le varie sezioni delle CI (incontri culturali e<br />
serate musicali).<br />
3.8. Organizzare dei Concerti di Capodanno delle tre sezioni del Centro Studi<br />
Musica Classica "Luigi Dallapiccola" dell'UI (Verteneglio, Fiume, Pola) e un<br />
Concerto comune alle tre sezioni in una sede diversa in cui non operi il<br />
CSMC.<br />
3.9. Organizzare un Incontro artistico - culturale delle varie sezioni giovanili<br />
delle CI dell'Istria e di Fiume (in collaborazione con il settore sportivo -<br />
ripristinare gli incontri giovanili di Borosia, Umago, ecc).<br />
3.10. Organizzare la Rassegna artistico culturale delle CI dell'Istria e di Fiume.<br />
3.11. Organizzazione di concerti per i giovani.<br />
4. SETTORE "ATTIVITÀ SPORTIVE".<br />
4.1. Organizzare i Giochi delle Minoranze che raccolgano le Comunità<br />
Nazionali della Slovenia, della Croazia, dell'Italia e dell'Austria.<br />
5. SETTORE "COORDINAMENTO DELLE COMUNITÀ DEGLI ITALIANI".<br />
5.1. Organizzare un'escursione culturale, ogni due anni, per i Presidenti delle<br />
CI.<br />
5.2. Favorire e contribuire ad organizzare degli incontri tra le dirigenze delle<br />
Comunità degli Italiani.<br />
6. SETTORE "CULTURA".<br />
6.1. Organizzazione di un grande Convengo annuale, quale nuovo<br />
appuntamento fisso, sui personaggi illustri della CNI o comunque di origine<br />
italiana dell'Istria, del Quarnero e della Dalmazia, del periodo medievale,<br />
moderno e contemporaneo, nel campo culturale, artistico, scientifico, letterario,<br />
geografico, medico, naturalistico, sportivo, ecc., ovvero, di un Convegno sui<br />
temi di massima attualità e rilevanza della CNI.<br />
6.2. Organizzare corsi per il recupero del dialetto.<br />
7. SETTORE "INFORMAZIONE ED EDITORIA".<br />
7.1. Organizzare dei Seminari di aggiornamento professionale e linguistico per<br />
i giornalisti delle testate della CNI.<br />
7.2. Sostenere i fogli di informazione e i giornalini delle CI.<br />
Il Presidente Prof. Giuseppe Rota<br />
Il Presidente della Giunta Esecutiva Maurizio Tremul
Intervista all’ex caporedattrice Nelida Milani Kruljac<br />
Una Battana<br />
alla deriva?<br />
Una delle notizie più sconcertanti,<br />
perfino scioccanti, di questi ultimi<br />
mesi è stata l’affidamento della<br />
redazione de “La Battana” a un<br />
croato. Ma come, lo strumento culturale<br />
par excellence della comunità<br />
italiana consegnato a una persona<br />
totalmente estranea al mondo<br />
minoritario? Un’accelerazione inop-<br />
Lettera aperta<br />
portuna, se non autolesionistica, sul<br />
percorso discendente imboccato -<br />
che lo si ammetta oppure no -<br />
dalla CNI, che per non scomparire<br />
deve necessariamente adattarsi alle<br />
mutate situazioni, cambiare, e lo ha<br />
già fatto parecchie volte in passato,<br />
ma non fino al punto di rinunciare<br />
a se stessa.<br />
In qualità di Responsabile del Settore Cultura dell'<strong>Unione</strong> <strong>Italiana</strong>, ma<br />
anche in qualità di operatore culturale impegnato "sul fronte" per l'affermazione<br />
dei valori, della tradizione letteraria della CNI, intendo esprimere il mio<br />
profondo rammarico per il ritiro di Nelida Milani Kruljac dal posto di<br />
caporedattrice della rivista di cultura "La Battana", pubblicata dall'Edit.<br />
Non conoscendo nei dettagli i motivi che hanno spinto Nelida Milani a<br />
lasciare la rivista da lei diretta, siamo però rimasti sorpresi dalla facilità con<br />
cui la Casa Editrice EDIT ha rinunciato ad avere tra i suoi collaboratori una<br />
figura di prima grandezza della cultura e della letteratura della Comunità<br />
Nazionale <strong>Italiana</strong>, la cui fama va certo ben oltre gli stretti confini minoritari.<br />
Il lavoro di ricerca in ambito linguistico e letterario svolto da Nelida in tutti<br />
questi anni, il suo costante impegno per la diffusione della cultura italiana nel<br />
nostro angolo di terra, lo sforzo per ampliare le occasioni di contatto con<br />
altre realtà culturali e linguistiche, come la sua straordinaria produzione<br />
letteraria, ne fanno un'artista e un'intellettuale di autentica statura europea. A<br />
"La Battana" Nelida ha saputo dare un taglio riconoscibilissimo, fondendo in<br />
modo diretto la letteratura di casa nostra, in costante rischio di visibilità zero,<br />
con la letteratura italiana, croata, slovena e di altri Paesi, nonchè con<br />
l'attualità, mettendo a confronto i fermenti culturali con quelli della vita e<br />
della società contemporanee.<br />
A nostro avviso l'EDIT ha per troppi anni fatto propria una sorta di<br />
"filosofia dell'indifferenza" rinunciando con la stessa facilità con cui ha<br />
rinunciato a Nelida Milani ad altre figure di intellettuali che avevano dato un<br />
contributo fondamentale alla crescita della Casa editrice e alle sue<br />
pubblicazioni. L' elenco sarebbe lungo ma ci limiteremo a ricordare lo scrittore<br />
Alessandro Damiani. Non si contano gli ottimi giornalisti che hanno dovuto,<br />
o hanno preferito andarsene, e in ordine di tempo, l'EDIT ha così facilmente<br />
rinunciato a Rosi Gasparini e ad Errol Superina, quest' ultimo addirittura<br />
licenziato. Una frase che spesso mi trovo a ripetere, è che se per il resto<br />
del mondo vale la regola che nessuno di noi è insostituibile, ciò non vale<br />
per la minoranza italiana.<br />
La Responsabile del Settore Cultura dell'UI<br />
professoressa<br />
Laura Marchig<br />
23<br />
di Elis Barbalich-Geromella<br />
Perciò sono essenzialmente<br />
due le ragioni di questa breve<br />
intervista: le dimissioni della<br />
dott.ssa Nelida Milani Kruljac,<br />
dopo 9 anni, dall’incarico di<br />
caporedattrice de “La Battana” e<br />
la nomina in sua vece di un<br />
facente funzione croato. Nel<br />
primo caso si tratta di una delle<br />
menti più brillanti della<br />
minoranza italiana, intellettuale di<br />
spicco, scrittrice affermata, e si<br />
potrebbe continuare. Nel secondo<br />
caso (senza precedenti nella storia<br />
della nostra etnia e dei suoi<br />
mezzi d’informazione, se si<br />
esclude il vertice dell’EDIT) si<br />
tratta di un giovane studioso<br />
fiumano (neanche trentenne),<br />
Aljo{a Pu`ar, dal curriculum<br />
ammirevole e assai promettente,<br />
che però nel “Who is Who” del<br />
mondo minoritario non ha credito<br />
alcuno. Una vittima illustre e un<br />
illustre sconosciuto.<br />
Vil pecunia e logoramenti<br />
Incominciamo dalle sue<br />
dimissioni, tuttora abbastanza<br />
misteriose. Perchè le ha rassegnate?<br />
“Perchè ormai il mancato<br />
pagamento di due fatture (4.200<br />
kune) per le prestazioni di due<br />
ristoratori si era talmente protratto<br />
nel tempo, dal dicembre 2000 in<br />
qua, e le sollecitazioni mie, senza<br />
esito, alla direttrice dell’EDIT,
affinchè saldasse i conti della<br />
“Battana”, mi avevano talmente<br />
sfiancata da impedirmi di lavorare<br />
serenamente, di programmare il<br />
futuro della rivista. Avendo alle<br />
spalle un anno e mezzo di<br />
logoramento per i mancati<br />
pagamenti ai collaboratori e delle<br />
due fatture, con la gente che<br />
telefonava per sapere quando<br />
avrebbe ricevuto i soldi, i due<br />
ristoratori idem, continuamente<br />
osteggiata... a un certo punto ho<br />
capito che preferisco il quieto<br />
vivere all’occuparmi di fatture,<br />
conti, pendenze: incombenze che<br />
non è in mio potere risolvere e<br />
che a mio avviso spetterebbero alla<br />
direttrice dell’EDIT. La quale non<br />
voleva saldare quelle due fatture,<br />
ritenendole esose (si tratta delle<br />
spese per una cena e per un<br />
rinfresco seguiti alla presentazione<br />
di libri e scrittori, ndr), nonostante<br />
che sul giroconto della “Battana” i<br />
soldi ci fossero. Ho tentato allora<br />
di far incontrare i tre enti<br />
interessati, quelli di cui la<br />
“Battana” è per così dire il<br />
capitale spirituale, ossia la EDIT<br />
con l’UI e l’UPT che forniscono i<br />
soldi per la rivista, riunendoli<br />
attorno al tema dell’Accordo - che<br />
risale al 1995 - che ne regola i<br />
rispettivi diritti e doveri. Lo scopo?<br />
Aggiornare l’Accordo in modo<br />
che questo tipo di problemi (i<br />
soldi ci sono però i conti non<br />
vengono saldati) non intralciassero<br />
il funzionamento della redazione.<br />
E qui ho pagato il fio della loro<br />
totale non-comunicazione. Il mio<br />
ultimo tentativo, in aprile, è stato<br />
un preavviso di rinuncia<br />
all’incarico, senz’ombra di mire<br />
ricattatorie, inoltrato alla direttrice,<br />
se le due fatture (una spada di<br />
Damocle per me) non venivano<br />
liquidate entro una settimana.<br />
Trascorsa la quale le mie dimissioni<br />
sono state immediatamente<br />
accettate”.<br />
“Dopo due giorni ho ricevuto<br />
un fax dalla direttrice con cui mi<br />
invitava da lei a Fiume. Francamente,<br />
a quel punto, non vedevo<br />
lo scopo di andarci, visto che nel<br />
frattempo non ne avevo ricevuto<br />
nemmeno una telefonata. E non<br />
ho accettato di andarci nemmeno<br />
quando mi ha invitato una seconda<br />
volta: il giorno prima era stata a<br />
Pola e non aveva fatto alcun<br />
tentativo di incontrarmi, mentre io<br />
avrei dovuto sorbirmi cinque ore<br />
di autobus, il maltempo, la<br />
stanchezza ecc., più l’umiliazione.<br />
Per che cosa poi? Per aver<br />
commesso l’eventuale errore di<br />
non chiederle il permesso di<br />
offrire una cena agli ospiti della<br />
“Battana”? Per questo sono stata<br />
cacciata via?”<br />
Se l’ingenuità è un peccato...<br />
Veniamo alla nomina di un<br />
facente funzione di caporedattore<br />
croato, provvisorio o meno che sia,<br />
alla guida della “Battana”. Per lei è<br />
un bene, è un male, è uno<br />
scandalo... è indifferente?<br />
“Per me è uno scandalo, ma<br />
lo è ancora di più l’indifferenza,<br />
l’assenza di reazione a quanto è<br />
avvenuto, la mancanza di opinione<br />
pubblica, a prescindere dalla mia<br />
persona. Quel che voglio dire è:<br />
con tanta bella gente che c’è in<br />
giro, giovani laureati italiani,<br />
parecchi dei quali hanno studiato<br />
in Italia e sono rientrati (potrei<br />
fare almeno una dozzina di nomi)<br />
perchè a nessuno è stato chiesto<br />
di assumersi quest’incarico? Forse<br />
non avrebbero accettato di primo<br />
acchito, ma insistendo, circuendoli,<br />
lasciandogli il tempo di riflettere,<br />
di pensarci, qualcuno si poteva<br />
convincere”.<br />
“ Tengo comunque a ribadire<br />
che per me è un bene, è pacifico,<br />
è necessario che almeno ogni dieci<br />
anni una rivista cambi timoniere e<br />
redazione, che acquisti nuova linfa,<br />
un nuovo look, nuove idee, ecc.<br />
Però mi offende il modo in cui<br />
sono stata allontanata per creare<br />
un posto di lavoro (mentre si<br />
piange miseria) per un croato, che<br />
sarà un caro ragazzo, coccolo,<br />
simpatico, ambizioso, ma che parla<br />
l’italiano con grande disagio (come<br />
io il croato, per intenderci). Tutto<br />
ciò mentre gli ambiti vissuti e<br />
parlati in dialetto istro-veneto o in<br />
lingua italiana si vanno facendo<br />
sempre più angusti. Non riesco a<br />
capire che tipo di italiani stiano ai<br />
vertici EDIT, quale ragionamento<br />
abbia indotto quell’organico - che<br />
pur si dichiara sempre in funzione<br />
24<br />
CNI - a creare un posto di lavoro<br />
a un croato, che potrebbe anche<br />
parlare ottimamente l’italiano, ma<br />
che non ha mai vissuto dal di<br />
dentro la nostra storia etnica, le<br />
nostre vicende, i nostri assilli. Mi<br />
chiedo quale minoranza in Europa<br />
potrebbe permettersi il lusso di<br />
consegnare il proprio vissuto in<br />
mano alla maggioranza. Qui non si<br />
tratta di convivenza, ma di<br />
connivenza suicida per interessi<br />
pragmatici, e anche ideologici:<br />
lamento fortemente il nostro (della<br />
CNI) non saper comunicare, il non<br />
saper trovare delle linee<br />
compromissorie per incontrarci a<br />
metà strada. Il caporedattore di<br />
una rivista di solito si nomina<br />
dopo laboriose consultazioni e non<br />
per concorso di 8 giorni, limitato<br />
alla Croazia, che esclude gli<br />
eventuali candidati dalla Slovenia,<br />
che è stato fasullo perchè non si<br />
apre un concorso per un facente<br />
funzione di caporedattore. La<br />
EDIT non può assumere questo<br />
atteggiamento burocraticoamministrativo-dittatoriale<br />
nei<br />
confronti di uno strumento<br />
culturale che è di tutta l’etnia.<br />
Quello che è stato fatto è<br />
contrario a ogni più lucida politica<br />
culturale e minoritaria”.<br />
Ma “Chi di spada ferisce, di<br />
spada perisce”. È l’unica occasione<br />
che ho di chiedere scusa pubblicamente.<br />
Chiedo pubblicamente<br />
scusa a Ezio Giuricin e a Maurizio<br />
Tremul (nove anni fa al timone<br />
della “Battana”, ndr) per il modo<br />
in cui sono subentrata a loro. Ho<br />
peccato di ingenuità, e di<br />
incredulità di essere strumentalizzata.<br />
Invece ci si è serviti di<br />
me contro di loro”.<br />
Una rivista baricentro<br />
Vogliamo tracciare a questo punto<br />
un bilancio del suo novennato?<br />
Quali meriti ha avuto la “Battana”<br />
nei confronti della crescita culturale<br />
CNI e nell’avvicinamento delle<br />
culture?<br />
“La “Battana” della prima<br />
serie, quella fondata nel 1964 dai<br />
Martini, dai Sequi, dai Turconi,<br />
s’era trovata davanti la necessità di<br />
superare un Adriatico blindato,<br />
inaugurando un “battello” che ha<br />
fatto da cerniera fra le due
sponde, che ha traghettato e fatto<br />
circolare idee, in primo luogo con<br />
i giustamente famosi convegni<br />
biennali, che mettevano assieme<br />
un bel drappello di teste d’uovo,<br />
di menti illuminate, attorno a temi<br />
di forte segno culturale (cinema,<br />
lingua e dialetto, memoria orale).<br />
Un ottimo lavoro per quegli anni”.<br />
“La seconda serie fu quella<br />
che seguì alla caduta dei muri,<br />
fisici e spirituali, e che fu guidata<br />
da Ezio Giuricin, Tremul e<br />
Baccarini, che in tre-quattro anni<br />
seppero fare cose egregie.<br />
Chiamerei la loro la “Battanamovimento”,<br />
perchè riuscirono a<br />
movimentare gli intellettuali, le<br />
energie intelligenti, risvegliando<br />
un’adesione entusiastica. Hanno<br />
acceso le candeline della speranza,<br />
un senso di primavera, hanno<br />
saputo irretire quel feeling di<br />
rinnovamento, hanno stabuizzato<br />
temi sottesi a tutti i nostri discorsi<br />
(il tabù dell’esodo, ecc.)... Ne sono<br />
venuti fuori alcuni bei fascicoli su<br />
grandi temi come etnia, nazione,<br />
cittadinanza e il “Martin Muma”<br />
di Ligio Zanini”.<br />
“La terza serie è quella che<br />
ho guidato io, e che definirei una<br />
rivista-baricentro regionale, che<br />
cura il peso specifico letterario,<br />
creativo, saggistico, intellettivo<br />
dell’etnia, senza per questo<br />
escludere - anzi, buttando ancore<br />
dappertutto - nessuno, in primis i<br />
contributi dall’Italia (anche perchè<br />
negli anni tudjmaniani avevamo<br />
ancora più bisogno della linfa<br />
della matrice linguistico-culturale<br />
italiana), e senza escludere<br />
contributi croati e sloveni. Una<br />
rivista nostrana, che vuol dir tanto,<br />
perchè essendo comunque una<br />
rivista lo specchio dei tempi, dice<br />
la storia nostrana, c’ha una linea<br />
redazionale in tal senso, racconta<br />
noi stessi. Ed è stata una<br />
passerella della creatività, della<br />
produzione artistica, saggistica e<br />
quant’altro nostrana”.<br />
“Ha battuto il territorio capillarmente,<br />
da Capodistria a Umago,<br />
a Rovigno, Pola, Zagabria,<br />
Fiume... ha organizzato tavole<br />
rotonde, convegni e ha acceso la<br />
Collana della “Battana” con 6<br />
numeri speciali che hanno<br />
richiesto altri sforzi per procurare<br />
i soldi, per fare i libri, per<br />
organizzare le presentazioni pubbliche.<br />
La “Battana” ha creato<br />
ricchezza spirituale”.<br />
Incontro<br />
con la diaspora<br />
zaratina<br />
Anche quest’anno più di un centinaio di esuli zaratini,<br />
provenienti da ogni parte d’Italia, è giunto in pellegrinaggio,<br />
organizzato dall’instancabile Ulisse Donati, nella loro città natale<br />
in occasione della tradizionale festa della Madonna di Loreto,<br />
che da quasi tre secoli si celebra il 10 maggio nel rione di<br />
Borgo Erizzo (Arbanasi).<br />
Punto di riferimento per gli esuli, ormai da qualche anno,<br />
è la sede, seppure non ancora ristrutturata, della locale<br />
Comunità degli Italiani nel centralissimo Palazzo Fozza, in cui<br />
s’incontrano con i connazionali “rimasti”, parenti, cugini, amici<br />
di vecchia data. Questa volta la Comunità ha preparato<br />
appositamente per essi, una conferenza della prof.dott. Gloria<br />
Rabac ^ondri~, membro sostenitore della C.I., su “Zara nei<br />
sonetti dialettali di Giuseppe Sabalich e Giuseppe de Bersa”,<br />
seguita dalla recita di alcuni sonetti dei due poeti zaratini nella<br />
sala maggiore dell’albergo “Kolovare”. Successivamente è stato<br />
offerto loro dal console Marcello Apicella, apposta venuto da<br />
Spalato, dalla CI e dalla Scuola Media di Musica, un concerto<br />
del giovane ed ottimo pianista napoletano Michele D’Ambrosio,<br />
che ha suonato magistralmente brani di F.Chopin e di L.van<br />
Beethoven.<br />
Gli amici zaratini hanno potuto pure apprezzare<br />
un’interessante mostra della connazionale e concittadina Rina<br />
Villani Marussich, allestita nella hall dell’albergo in cui<br />
soggiornavano.<br />
Gli ospiti, oltre a partecipare alla S.Messa solenne officiata<br />
nella chiesa parrocchiale di Borgo Erizzo dall’esule mons.<br />
Simeone Duca e visitare le tombe dei loro cari nel Cimitero<br />
comunale, sono stati pure in gita alle Incoronate e a Traù.<br />
Durante la cena di commiato, esuli e rimasti, ai quali si<br />
sono uniti molti gitanti esuli fiumani di passaggio, hanno cantato<br />
anche vecchie canzoni zaratine registrate poi per una<br />
trasmissione della TV veneta “Antenna 3”.<br />
Il prossimo appuntamento è fissato, come di consueto, per<br />
Ognissanti ed il Giorno dei Morti nel ricordo dell’inizio dei<br />
tremendi bombardamenti del 1943/1944 che distrussero Zara.<br />
25<br />
di Gastone Coen
di Flavio Dessardo<br />
La prima TV con il colore, la<br />
prima con una rubrica per<br />
sordomuti, la prima nell’intera ex<br />
Jugoslavia, poi anche in Slovenia,<br />
nella quale i giornalisti hanno<br />
scioperato, la prima ad aver<br />
trattato questioni come le foibe o<br />
l’esodo senza “filtrare” le telefonate<br />
in diretta... I trent’anni di<br />
TV Capodistria festeggiati in maggio<br />
all’Auditorio di Portorose con<br />
la partecipazione del presidente<br />
sloveno Milan Ku~an, sono<br />
l’occasione giusta per ricordare i<br />
successi, ma anche per tentare di<br />
capire se e quali prospettive ci<br />
siano per un’emittente con un<br />
nome e una tradizione prestigiosa,<br />
ma che con il suo segnale non<br />
riesce a coprire che una piccola<br />
parte del territorio nel quale la<br />
comunità nazionale italiana è<br />
storicamente presente. È possibile<br />
estendere la visibilità a tutta<br />
l’Istria e a Fiume? Vale la pena<br />
di lottare per questo traguardo,<br />
tutt’altro che scontato? Alla luce<br />
di quanto TV Capodistria ha fatto<br />
e sta tutt’ora facendo la risposta<br />
può essere soltanto una: sì, è un<br />
obiettivo raggiungibile e vale la<br />
pena darsi da fare. Vediamo di<br />
essere più concreti sui perchè TV<br />
Capodistria, in particolare il<br />
programma italiano, merita di<br />
essere visto e sui perchè questo<br />
programma potrebbe essere<br />
interessante anche a coloro (non<br />
solo italiani) che finora non<br />
conoscevano l’emittente<br />
capodistriana.<br />
I principi di apertura, convivenza,<br />
rapporti di buon vicinato,<br />
l’estrema attenzione per il ruolo e<br />
lo sviluppo delle minoranze, sui<br />
quali si basava, fin dai primi anni<br />
Settanta, la nuova TV, all’epoca<br />
erano permeati di una forte<br />
carica ideologica, ma, all’atto<br />
pratico, significavano comunque<br />
uscire dagli schemi e infrangere<br />
tabù. È grazie a questi principi<br />
che si parlava di collaborazione<br />
tra Jugoslavia e Italia e di confini<br />
aperti anche prima di Osimo, che<br />
In margine ai trent’anni di TV Capodistria<br />
Un programma che merita<br />
prospettive e certezze<br />
si parlava delle foibe e dell’esodo<br />
quando non osava farlo nessuno,<br />
mentre a livello di programma di<br />
intrattenimento, il colore, i<br />
videoclip e la musica facevano<br />
breccia in tutta l’Italia<br />
settentrionale. Più tardi il grande<br />
sport, nell’epoca Berlusconi e i<br />
grandi movimenti civili della<br />
seconda metà degli anni Ottanta,<br />
la prima intervista con Antonio<br />
Borme dopo 14 anni di silenzio,<br />
Gruppo 88... Decentrata rispetto<br />
alla TV di stato slovena, tutto<br />
sommato marginale all’interno<br />
dello spazio mediatico italiano,<br />
TV Capodistria ha potuto crescere<br />
e svilupparsi con una certa autonomia<br />
e diventare tutt’uno con<br />
quei principi sui quali era stata<br />
impostata. Abituati ad andare<br />
oltre i confini, ad affrontare temi<br />
“proibiti”, ad operare in uno<br />
spazio non esclusivamente<br />
minoritario e non esclusivamente<br />
regionale, i giornalisti di TV<br />
Capodistria hanno mantenuto<br />
questo atteggiamento anche<br />
quando il contesto è cambiato, e<br />
quando la nuova classe politica, o<br />
parte di essa, avrebbe preferito<br />
vedere una TV ben più modesta.<br />
Ma come potevano, coloro che<br />
avevano superato bariere, infranto<br />
tabù e fatto “casini” sindacali in<br />
difesa del proprio ruolo, accettare<br />
di essere relegati a occuparsi solo<br />
di questioni minoritarie e solo in<br />
funzione degli italiani da Scoffie<br />
al Dragogna? In nessun modo. La<br />
TV ha continuato a occuparsi<br />
delle vicende italiane, ha<br />
continuato a fare servizi nella<br />
regione istriana... Polemiche sui<br />
beni abbandonati? TV Capodistria<br />
ne parla e, ahimè, invita in studio<br />
anche Marucci Vascon. Incidenti<br />
nel Golfo di Pirano? TV<br />
Capodistria parla con i pescatori<br />
di Pirano e anche con quelli di<br />
26<br />
Umago. Lubiana e Zagabria non<br />
si mettono d’accordo su nulla?<br />
TV Capodistria reagisce con una<br />
doppia intervista: i ministri degli<br />
esteri Rupel e Picula. In Italia<br />
vince il centrodestra? Ospiti in<br />
studio Illy e Menia. Sospeso lo<br />
Statuto istriano? TV Capodistria<br />
presente. Scontro politico all’interno<br />
dell’<strong>Unione</strong>? TV Capodistria<br />
ancora presente. La crisi<br />
dell’Edit? Presenti. Non è<br />
infallibile (ci mancherebbe altro),<br />
ha buona parte dei difetti del<br />
servizio pubblico, ma TV<br />
Capodistria resta un’emittente che<br />
per la propria storia e per il fatto<br />
di contare su giornalisti<br />
provenienti da tre Stati diversi, si<br />
impegna sempre (e spesso ci<br />
riesce) a raccontare e interpretare<br />
la realtà con una sensibilità particolare,<br />
spesso non gradita dai<br />
centri di potere. Una qualità pericolosa,<br />
ma assolutamente indispensabile<br />
per chi vuole fare un’informazione<br />
corretta, senza isterismi<br />
ideologici o nazionali e senza<br />
sensazionalismi a buon mercato. Il<br />
futuro? Lo sviluppo tecnologico,<br />
su questo non ci sono dubbi,<br />
consentirà l’allargamento del<br />
segnale. Satellite, via cavo o in<br />
qualche altro modo, poco importa.<br />
Fondamentali saranno la maturità<br />
e la disponibilità di chi dovrà<br />
decidere a sentire una campana<br />
sempre un po’ fuori dal coro.<br />
Intervenendo alla cerimonia di<br />
Portorose, il presidente sloveno<br />
Milan Ku~an ha parlato di TV<br />
Capodistria come di un progetto<br />
di successo che si merita un buon<br />
futuro. In tema di prospettive<br />
possiamo dire anche così: la<br />
misura di “europeizzazione” della<br />
Slovenia oggi e della Croazia<br />
domani, dipenderanno anche da<br />
quanto lontano arriverà il segnale<br />
di TV Capodistria.
FIUME - Quando nel 1971 nasce<br />
l’idea di pubblicare la “Tore”, la<br />
Croazia è scossa dal cosiddetto<br />
“movimento di massa”: i tempi<br />
sono perigliosi, le prospettive<br />
inquietanti. Il foglio della<br />
Comunità degli Italiani di Fiume<br />
vuol recuperare, conservare,<br />
accentuare la “fiumanità”<br />
ergendosi contemporaneamente ad<br />
argine di quella storia matrigna<br />
che troppo spesso ha fatto largo<br />
uso di spugne quando non di<br />
gladi, per deprimere il percorso di<br />
alta sensibilità civica della<br />
kobleriana “Città liburnica di<br />
Fiume”. Per questo si volle<br />
puntare su una produzione magari<br />
piccola ma di un certo spessore<br />
qualitativo, vicina ai sentimenti dei<br />
fiumani, basata anche sulla nostra<br />
capacità artigiana. Che c’era<br />
ancora. E che bisognava ritrovare.<br />
E fors’anche esaltare.<br />
Fu così che “La Tore” -<br />
citiamo dall’editoriale inaugurale -<br />
...” intende completare quello che<br />
il quotidiano (“La Voce del<br />
Popolo”, ndr) e le riviste<br />
specializzate danno già al gruppo<br />
etnico”. Ovvero:...”si propone di<br />
esprimere gli interessi particolari<br />
di una comunità di cittadini...con<br />
il desiderio di manifestare la<br />
propria individualità attraverso la<br />
lingua e il dialetto... offrendo (ai<br />
connazionali) la possibilità di fare<br />
sentire la propria voce su<br />
argomenti della convivenza sociale,<br />
della tradizione e di tutto ciò che<br />
li riguarda e li interessa...”.<br />
Dopo un periodo di “gesta-<br />
di Luigi Barbalich<br />
Foglio della Comunità degli Italiani di Fiume<br />
Trent’anni fa<br />
nasceva “La Tore”<br />
zione”, il primo numero de “La<br />
Tore” (copertina illustrata da un<br />
grande della pittura fiumana,<br />
Romolo Venucci) esce a<br />
novembre: a “pilotarla” (redazione<br />
responsabile), quattro fiumani, i<br />
carismatici Corrado Illiasich ed<br />
Ettore Mazzieri, affiancati dallo<br />
spumeggiante Silvio Stancich e dal<br />
sottoscritto. A sostenerli tanti<br />
validissimi collaboratori, che si<br />
susseguiranno nella prima serie di<br />
numeri. Fra questi, nomi<br />
prestigiosi della cultura e del<br />
giornalismo fiumani: da Osvaldo<br />
Ramous (presente anche con<br />
racconti e con poesie inedite) a<br />
Renato Tich, da Alessandro<br />
Damiani a Giacinto Mario Laszy,<br />
da Edoardo Marchig ad Egidio<br />
27<br />
Milinovich, da Luciano Giuricin a<br />
Carlo Valeri, quindi Ezio<br />
Mestrovich, Erna Toncinich,<br />
Egidio Barbieri, Luciano Superina,<br />
Rosi Gasparini, Bruno Picco,<br />
Giovanni Cucera, Mario Valich,<br />
Bruno Bontempo... E infine, ma<br />
non per ordine di importanza, il<br />
proto per antonomasia,<br />
l’impareggiabile Vittorio Zajec-Vito<br />
e il poeta e scrittore, linotipista<br />
per scelta di vita, Mario<br />
Schiavato, e tanti altri meritevoli<br />
di aver concorso al progetto<br />
“Tore” (fra cui “La Voce” con<br />
l’allora caporedattore, l’indimenticabile<br />
Paolo Lettis).<br />
Poi, dopo la prima serie,<br />
seguita da un periodo di stasi, la<br />
rinascita de “La Tore” nel 1991.<br />
Alla guida del suo rilancio si<br />
alternarono Ettore Mazzieri,<br />
Bruno Bontempo, Giuseppe<br />
Bulva... Come dire, la storia<br />
continua. Ma sui tempi più<br />
recenti cediamo la parola a chi<br />
meglio di noi potrà ricapitolare<br />
intendimenti e raggiungimenti.<br />
Noi, più a titolo di cronaca che<br />
di approfondimento, abbiamo<br />
voluto ricordarne gli inizi, il<br />
30.esimo anniversario della nascita.<br />
Vi sarà certamente occasione di<br />
tratteggiare a tutto tondo il<br />
percorso de “La Tore” perchè<br />
vogliamo credere, magari immodestamente,<br />
che le sue pagine<br />
siano state e siano una chiave di<br />
lettura della nostra città, di chi<br />
ancora ci vive e, forse ancor di<br />
più, di chi vi è diaspora nel<br />
mondo.
di Giacomo Scotti<br />
È umano rallegrarsi quando qualcuno<br />
parla bene di te, è bello sapere che<br />
qualcuno ti vuole bene. Così sono<br />
stato felice nel leggere sulle pagine del<br />
quotidiano croato di Fiume “Novi<br />
List”, nel supplemento della Liburnia,<br />
un’intervista del collega Ivo Kirigin alla<br />
professoressa e dottoressa in scienze<br />
Ivanka Avelini Holjevac, decano della<br />
Facoltà di turismo di Abbazia. La sua,<br />
confessa, è una vita agiata: suo marito<br />
è un imprenditore di successo, vivono<br />
in una grande villa con piscina in quel<br />
di Laurana, l’ambiente è di lusso;<br />
viaggia spesso, almeno una volta<br />
all’anno intraprende un lungo viaggio<br />
in terre lontane, si dice una donna<br />
felice. Non si vergogna tuttavia di<br />
ricordare di essere nata e cresciuta in<br />
una famiglia numerosa e povera, nona<br />
in una nidiata di dieci figli di un<br />
minatore sloveno, Anton [en, e di una<br />
modesta casalinga. I genitori erano<br />
arrivati da un piccolo paese sloveno,<br />
Otlica, nei pressi di Aidussina, durante<br />
la seconda guerra mondiale. Il padre<br />
cercava lavoro, lo trovò a Fiume e qui<br />
la famiglia mise le radici. Ivanka aveva<br />
due anni. Vivevano molto<br />
modestamente a Valscurigne, e più<br />
esattamente nel rione di Monte<br />
Grappa. E qui Ivanka, come lei stessa<br />
racconta, visse e crebbe in compagnia<br />
dei coetanei italiani. Dagli italiani di<br />
Monte Grappa, aggiunge, imparò lo<br />
stile e il modo di vivere, con gli<br />
italiani frequentò le scuole elementare<br />
e media. A determinare le strade<br />
intraprese nella vita e gli sviluppi della<br />
sua vicenda umana furono due cose:<br />
la compagnia dei bambini italiani e i<br />
libri. Tutta l’intervista è un inno alla<br />
convivenza di questa donna con gli<br />
italiani, i fiumani. Spero soltanto che<br />
siano stati in molti i lettori croati che<br />
si sono soffermati a leggere le sue<br />
parole. Voglio citare un brano:<br />
“I bambini italiani con i quali<br />
giocavo e i loro genitori furono per me<br />
il primo incontro con la cultura, la<br />
moda, il gusto estetico. Una volta,<br />
andando insieme al bagno, ci portammo<br />
i panini imbottiti per merendare sulla<br />
spiaggia; i miei li avvolsi in un cartone<br />
o carta che mi era capitata per le mani,<br />
ma subito mi accorsi che le mie<br />
amichette e gli amici italiani avevano<br />
avvolto i loro panini in salviettine, una<br />
cosa per me irraggiungibile. Le loro<br />
mamme acquistavano delle stoffe e le<br />
Gli Italiani di Monte Grappa<br />
cucivano con molto amore e gusto,<br />
ricavandone gonnelline, pantaloncini,<br />
vestitini, blusette... Imparai allora che,<br />
quando si vuole, si può ottenere molto<br />
anche da poco o niente. Quel modo,<br />
quel fare tutto italiano di vivere ha<br />
lasciato in me tracce positive e profonde.<br />
Oggi parlo l’italiano come il croato, ma<br />
sono particolarmente felice quando<br />
incontro gente di Monte Grappa e<br />
quando mi si rivolgono in lingua<br />
italiana”.<br />
La prof.dott. Ivanka Avelini<br />
Holjevac nata [en, avrebbe potuto<br />
parlare di sè, dei libri che ha<br />
pubblicato, della sua intensa vita, dei<br />
suoi viaggi ecc. - e in parte l’ha fatto<br />
- ma ha voluto soprattutto ricordare il<br />
perchè di una cultura che è diventata<br />
suo modo di vivere: lo ha fatto<br />
seminando parole affettuose, di<br />
simpatia, di rispetto, di ammirazione<br />
per gli italiani. Nei tempi e nei luoghi<br />
in cui viviamo ce n’era bisogno.<br />
Grazie.<br />
Quel “don” del disonore<br />
Un grazie che non posso dire al<br />
sacerdote don Anto Bakovi}<br />
notoriamente nostalgico dell’ustascismo,<br />
supernazionalista, fondatore e presidente<br />
di un movimento per il<br />
“ripopolamento” della Croazia ovvero<br />
per il rilancio demografico dei Croati<br />
ed editore di una rivista di estrema<br />
destra, “Narod” che di quel movimento<br />
è il portavoce. In una intervista al<br />
“Novi List” di Fiume (“Profil”, 19<br />
maggio 2001) si è scagliato con<br />
estrema violenza contro i matrimoni<br />
misti fra Croati e Serbi, e in favore<br />
dei matrimoni nazionalmente“puliti”:<br />
soltanto Croati con Croati, per la<br />
purezza della stirpe e la salvaguardia<br />
del cattolicesimo. Nella stessa intervista<br />
si è scagliato pure contro il governo<br />
post-tudjmaniano colpevole, fra l’altro,<br />
di non finanziare sufficientemente il<br />
suo giornale e il suo movimento. E<br />
questo rimprovero, passi. Ma don<br />
Bakovi} se l’è presa con tutte le<br />
minoranze nazionali in Croazia,<br />
cominciando dagli italiani., che - a suo<br />
dire - nuotano nell’oro dei finanziamenti<br />
governativi. “Perchè non vi<br />
chiedete - ha detto il malfamato<br />
sacerdote rispondendo con una<br />
domanda a una domanda - perchè la<br />
Croazia deve finanziare la casa editrice<br />
Edit di Fiume con 2.770.000 kune? Il<br />
solo quotidiano “La Voce del Popolo”,<br />
pensate, riceve 2.180.000 kune dal<br />
28<br />
bilancio statale e “Panorama” 396.000.<br />
Andiamo avanti, “Arcobaleno”, giornale<br />
per ragazzi in lingua italiana, riceve<br />
166.000 kune, “La Papera” che esce<br />
quattro volte all’anno ne riceve 28.000”.<br />
Qui mi fermo per annotare “la<br />
papera”, anzi la cantonata presa da<br />
don Bakovi} a proposito della rivista<br />
trimestrale di cultura “La Battana” da<br />
lui ribattezzata col nome della giovane<br />
anatra domestica. Dopo di che pone<br />
un’altra domanda all’intervistatore<br />
(Dra`en Cigleni~ki):”Perchè non vi<br />
disturba il fatto che gli Italiani hanno<br />
ricevuto dal nostro modesto bilancio<br />
3.912.000 kune, senza contare i 52<br />
miliardi di lire che l’Italia dà per<br />
sostenere i programmi e i progetti italiani<br />
in Istria? Dunque, tutto quel che è<br />
croato disturba, mentre ciò che non è<br />
croato viene accolto a braccia aperte”.<br />
In questa dichiarazione brilla<br />
l’aggettivo possessivo “nostro” che<br />
evidentemente sta per “croato”, perchè<br />
don Bakovi} non mette mai fra i nostri<br />
i cittadini della Croazia di etnia diversa<br />
dalla sua. Evidentemente dimentica,<br />
trattandosi qui di quattrini dello Stato<br />
che fra i contribuenti del fisco in<br />
questo paese ci sono anche cittadini di<br />
etnia italiana, serba e musulmana (i tre<br />
gruppi presi aspramente di mira<br />
dall’uomo che vorrebbe dalle madri<br />
croate almeno tre figli e dalle altre<br />
nessuno, fino all’estinzione). Dimentica<br />
pure che è dovere costituzionale - oltre<br />
che internazionale - dello stato croato<br />
sostenere le minoranze proprio perchè<br />
tali, mentre il giornale “Narod” è<br />
soltanto uno fra alcune centinaia di<br />
pubblicazioni periodiche stampate in<br />
Croazia in lingua croata. Dalla<br />
dichiarazione risulta pure quanta carità<br />
cristiana alberga nel cuore di questo<br />
cattolico sacerdote croato, il quale non<br />
si perita, poi, di dire grosse, anzi<br />
colossali bugie. Da dove è uscita la<br />
cifra di 52 miliardi di lire che l’Italia<br />
avrebbe concesso alla minoranza<br />
italiana in Istria per “programmi e<br />
progetti italiani” indicati in questo<br />
modo come per additare progetti<br />
sotterranei di congiure e minacce, e<br />
non le esigenze di conservazione della<br />
cultura e della lingua e perfino delle<br />
scuole che - essendo statali -<br />
dovrebbero essere finanziate esclusivamente<br />
dallo Stato croato, che non<br />
lo fa. Ma di là dalle cifre, resta l’odio<br />
di questo sacerdote sbagliato contro<br />
tutto ciò che in Croazia non è croato,<br />
soprattutto contro le minoranze<br />
etniche.
RISULTATI DEL CAMPIONATO<br />
D’ATLETICA PER LE SCUOLE ITALIANE<br />
MEDIE<br />
ALLIEVE<br />
100 metri piani: I Tina<br />
Grgorini} (Pola) 13”5, II Tina<br />
Moj{kerc (Capodistria) 14”1,<br />
III Tea Oluji} Pola) 14”6.<br />
100 metri ostacoli: I. Nicoletta<br />
Saulig (Pola) 15”, II Sarah<br />
Zankovich (Pola) 20”5.<br />
400 metri: I Lara De`ulovi}<br />
(Fiume) 1’18”7, II Ivana Pincin<br />
(Pola) 1’19”3, III Ana @iber<br />
(Isola) 1’32”7.<br />
1.000 metri: I Lara Premate<br />
(Pola) 3’40”1, II Morena<br />
[kalamera (Fiume) 3’46”8, III<br />
Nea Bo{njak (Pirano) 3’47”0,<br />
Loreta Gregorovi~ (Capodistria)<br />
3’47”0.<br />
Salto in alto: I Sandra Zimolo<br />
(Pola) 145, II Luana Palin<br />
(Pola) 135, III Lorna Vadnov<br />
(Isola) 130, Dunja Protega<br />
(Fiume) 130, Da{a Gluvaji~<br />
(Capodistria) 130.<br />
Salto in lungo: I Tina<br />
Grgorini~ (Pola) 4.31, II Ivana<br />
Zubovi} (Fiume) 4.15, III Sara<br />
Bi~i~ (Pirano) 4.13.<br />
Lancio del peso: I Dea<br />
Dundara (Buie) 9.80, II Tea<br />
Premate (Pola) 8.90, III Jelena<br />
Mati} (Fiume) 8.89.<br />
Staffetta 4x100: I Pola, II<br />
Capodistria, III Buie.<br />
ALLIEVI<br />
100 metri piani: I Matej Lisjak<br />
(Capodistria) 12”3, II Neven<br />
Blidar (Fiume)12”, III Davor<br />
Pinzan (Pola) 12”3 100 metri<br />
Corsa a ostacoli: I Bojan<br />
Nikolovski (Pola) 15”5, II<br />
Marko Poropat (Isola) 16”5, III<br />
Klaudio Stan~i} (Fiume) 21”2<br />
400 metri: I Dra`en Sili} (Pola)<br />
57”6, II Matej Batista (Isola)<br />
1’04”0, III Sandro Licul<br />
(Fiume) 1’08”2<br />
1.000 metri: I Jan Pulin (Isola)<br />
3’06”3, II Manuel Dagostin<br />
(Buie) 3’07”2, III Dimitri<br />
Ku{trijin (Capodistria) 3’09”6<br />
Salto in alto: I Marin Modi}<br />
(Fiume) 170, II Bojan<br />
Nikolovski (Pola) 165, III<br />
Miliam Gueri (Fiume) 165<br />
Salto in lungo: I Neven Blidar<br />
(Fiume) 5.15, II Michele [katar<br />
(Buie) 5.12, III Davor Pinzan<br />
(Pola) 5.01.<br />
Lancio del peso: I Elvin ^osi~<br />
(Isola) 11.82, II Vedran<br />
Stihovi} (Pola) 11”33, III Erik<br />
Lovri~ (Pirano) 10.76.<br />
Staffetta 4x100: I Fiume, II<br />
Pola, III Isola.<br />
JUNIORES (F)<br />
100 metri piani: I Nicoletta<br />
Saulig (Pola) 12”3, II Nedeljka<br />
Mataja (Pirano) 13”0, III Lucia<br />
Mudri} (Fiume) 15”2.<br />
100 metri ostacoli: I Ljubica<br />
Miksa (Capodistria) 18”8, I<br />
Ingrid Radosavljevi} (Pola)<br />
19”1, III Andrea Veza (Fiume)<br />
20”6<br />
400 metri: I Tina Moj{kerc<br />
(Capodistria) 1’11”9, II Clara<br />
Leban (Isola) 1’16”8, II Giorgia<br />
Delmoro (Pola) 1’24”7<br />
1000 metri: I. Nedeljka Mataja<br />
(Pirano) 3’37”5, II Nina<br />
Velkavrh (Pola) 4’23”0, III<br />
Barbara Milo{evi} (Fiume)<br />
4’41”5<br />
Salto in alto: I Mara Matija{i}<br />
(Pola) 135, II Jelena Petkovi}<br />
(Fiume) 130, III Jovana Glinti~<br />
(Capodistria) 125<br />
Salto in lungo: I Mara<br />
Matija{i} (Pola) 4.52, II Ljubica<br />
Miksa (Capodistria) 4.03, III<br />
Barbara Franjul (Pola) 3.85<br />
Lancio del peso: I Inka<br />
Marini} (Pola) 9.50, II Gea<br />
Ble~i} (Fiume) 7.89, III Gianna<br />
Belci (Pola) 7.81<br />
Staffetta 4x100: I Pola, II<br />
Pirano, III Capodistria.<br />
JUNIORES (M)<br />
100 metri piani: I Dra`en Sili}<br />
(Pola) 11”6, II Marko Feren~i~<br />
(Pirano) 11”7, Kristian Krasti}<br />
(Buie) 11”8.<br />
100 metri ostacoli: I Dimitrije<br />
Ka~ina (Pola) 16”8, II Ivo<br />
Ferri (Pola) 17”2, III Aleks<br />
Knapi~ (Isola) 17”5<br />
400 metri: I Vladimir Juri{i}<br />
(Pola) 57”4, II Leonardo<br />
Bari~evi~ (Capodistria) 1’00”0,<br />
III Marin Toi~ (Isola) 1’05”3<br />
1.000 metri: I David Dabovi}<br />
(Fiume) 2’55”8, II Samo Hlaj<br />
(Pirano) 3’05”5, III Andrea<br />
Bradica (Fiume) 3’16”6<br />
Salto in alto: I Henry Alao<br />
(Isola) 170, II Ivan Luk{i}<br />
(Pola) 170, III Dario Bognolo<br />
(Fiume) 165<br />
Salto in lungo: I Marko<br />
Feren~i~ (Pirano) 5.34, II<br />
Stefano Toma{i} (Fiume) 5.21,<br />
III Ivo Ferri (Pola) 5.07<br />
Lancio del peso: I Valter<br />
Husari} (Pola) 16.63, III Mario<br />
Ostoni (Pola) 11.73, III Amleto<br />
Tonello (Capodistria) 11.13<br />
Staffetta 4x100: I Pola, II Isola,<br />
III Fiume.<br />
COPPE<br />
Allieve: Pola<br />
Allievi: Fiume<br />
Juniores (D): Pola<br />
Juniores (M): Pola<br />
29<br />
di Fabio Gherghetta<br />
ELEMENTARI<br />
Categoria ragazze:<br />
60 metri: I Talita Mirjam Vincec - Capodistria (8’’97), II Sandra<br />
Marsanich - SE “Gelsi” Fiume (9’’53), III Veronika Surlj -<br />
Capodistria (9’’54)<br />
Staffetta 4 per 60 metri: I Capodistria (37’’00), II SE “Gelsi” -<br />
Fiume (37’’84), III Umago (37’’97).<br />
Salto in alto: I Daniela Jugovi} - Umago (125), II Martina Cukon<br />
- SE “Dolac” Fiume (120), III Sonja Janju{evi} - Pola (115)<br />
Salto in lungo: I Talita Mirjam Vincec - Capodistria (380), II<br />
Andrea Ivpo{evi} - SE “Dolac” Fiume (371), III Eni Ratovi} -<br />
SE “Gelsi” Fiume (366)<br />
Categoria ragazzi:<br />
60 metri: I Dario Mihajlescu - Rovigno (8’’75), II Ivan Marki{ -<br />
SE “Gelsi” Fiume (9’’06), III Paulo Vale - Pola (9’’13)<br />
Staffetta 4 per 60: I Rovigno (36’’55), II Pola (36’’81), III Isola<br />
(37’’19)<br />
Salto in alto: I Juraj Paris - Pola (135), II Luka Zaro - Isola<br />
(125), III Stefan Aleksi} - Parenzo (125)<br />
Salto in lungo: I Juraj Paris - Pola (443), II Dario Mihajlescu -<br />
Rovigno (411), III Paulo Vale - Pola (378)<br />
Categoria cadette:<br />
80 metri:I Manula Hrnji} - Isola (10’’91), II Andrea Filip~i} - SE<br />
“Gelsi” Fiume (11’59), III Ivna Kavre - SE “Gelsi” Fiume (12’’12)<br />
80 metri a ostacoli: Ivna Kavre - SE “Gelsi” Fiume (15’’66), II<br />
Mirjam Uravi} - Pola (15’’88), III Morena Ostari} - SE “Gelsi”<br />
Fiume (16’’28)<br />
1.000 metri: I Tatiana Ga~ina - Rovigno (3’34’’87), II Dragana<br />
Maurovi} - Rovigno (3’34’’87), III Martina Srnovrznik - Capodistria<br />
(3’45’’47)<br />
Staffetta 4 x 100: I SE “Gelsi” Fiume (57’’72), II Isola (58’’34),<br />
III Umago (59’’55)<br />
Salto in alto: I Anna Cossi - Pola (135), II Ana Vidovi} - SE<br />
“Dolac” Fiume (135), III Nika Stok - Isola (130)<br />
Salto in lungo: I Zeudi Pal~i} - Capodistria (436), II Mirjam<br />
Uravi} - Pola (420), III Daniela Prsa - Parenzo (419)<br />
Lancio del peso: I Roberta Fabris - Rovigno (986), II Nina<br />
Nenadi} - Rovigno (917), III Ana Vidovi} - SE “Dolac” Fiume<br />
(900)<br />
300 metri: I Andrea Filip~i} - SE “Gelsi” Fiume (48’’94), II Zeudi<br />
Pal~i}- Capodistria (49’’57), III Renata Morosini - Rovigno (51’’41)<br />
Lancio della pallina: I Manuela Hrnji} - Isola (47,06), II Roberta<br />
Fabris - Rovigno (45,20), III Daniela Vidakovi} - Rovigno (40,41)<br />
Categoria cadetti: I Juraj Paris - Pola (135), II Luka Zaro - Isola<br />
(125), III Stefan<br />
80 metri: I Matteo Paliaga - Rovigno (10’’15), II Marko Lasan -<br />
Umago (10’’28), III Mirko Stanivuk - SE “Gelsi” Fiume (10’’47)<br />
80 metri a ostacoli: I Matev` Radin - Isola (12’’93), II Damjan<br />
Manojlovski - Pola (13’’87), III Diego Ban~i} - Parenzo (13’’94)<br />
1000 metri: I Vijeko Mrkoci - Rovigno (3’04’’78), II Luka @ivkovi}<br />
- SE “Dolac” Fiume (3’11’’00), III Matteo Su~i} - SE “Gelsi”<br />
Fiume (3’13’’47)<br />
Staffetta 4 x 100: I Umago (52’’28), II SE “Gelsi” Fiume (53’’04),<br />
III Rovigno (53’’75)<br />
Salto in alto: I Matev` Radin - Isola (157), II Tedi Husari} -<br />
Pola (150) e Filip ]oso - SE “Dolac” Fiume (150), III Fabio<br />
Stokovac - Umago (145)<br />
Salto in lungo: I Kostja Poldrugovac - Capodistria (520), II Mihael<br />
Havi} - Rovigno (484), III @eljan Soldati} - Rovigno (473)<br />
Lancio del peso: I Emir Husari} - Pola (11,88), II Paolo Bari~evi}<br />
- Rovigno (11,39), III Vladimir Kova~evi} - SE “”San Nicoló”<br />
Fiume (11,37)<br />
300 metri: I Marko Lasan - Umago (41’’44), II Raden Mudric -<br />
Buie (42’’85), III Mirko Star~evi} - SE “San Nicoló” Fiume<br />
(43’’47)<br />
Lancio della pallina: I Massimo Dandolo - Rovigno (53,49), II<br />
Mihajlo Boji} - Buie (52,44), III Milivoj Simeunovi} - Pola (51,27).
San Vito a Fiume:<br />
gli appuntamenti dei e per i fiumani<br />
La componente fiumana di lingua italiana celebra la festa del<br />
patrono di Fiume, San Vito, che ricorre il 15 giugno, con una<br />
serie di avvenimenti divenuti ormai tradizionali. Nella parentesi<br />
laica della ricorrenza si inserisce la cerimonia dei Premi San Vito,<br />
indetti annualmente dalla Scuola Media Superiore <strong>Italiana</strong> in<br />
collaborazione con la Società di Studi Fiumani di Roma. Il<br />
concorso, aperto agli studenti dell’ex Liceo e ai ragazzi delle<br />
elementari, ha privilegiato quest’anno itinerari artistici e<br />
gastronomici della città.<br />
Da anni, nella giornata della municipalità, la Comunità degli<br />
Italiani ha un ruolo importante negli incontri ufficiali tra gli<br />
esponenti della Città di Fiume e i rappresentanti del Libero<br />
Comune di Fiume in Esilio. A San Vito esce dalle stampe “La<br />
Tore”, rivista annuale della CI che unisce idealmente rimasti e<br />
profughi fiumani attraverso una fitta corrispondenza di informazioni<br />
e scambi di notizie. A livello cittadino vanno annoverate pure le<br />
esibizioni pubbliche dei cori della “Fratellanza”.<br />
Quest’anno nella parentesi religiosa della festa del patrono la<br />
collettività fiumana viene fatta segno di un particolare<br />
apprezzamento. Il 15 giugno la solenne messa in italiano delle<br />
11.15 nella Cattedrale di San Vito, cantata dal Coro Fedeli<br />
Fiumani, sarà officiata da Mons. Valter Zupan, vescovo di Veglia.<br />
Colonie estive<br />
in montagna<br />
Con la chiusura dell’ anno<br />
scolastico, il 15 giugno, prende il<br />
via il programma delle colonie<br />
estive riservate agli alunni delle<br />
seste classi delle elementari<br />
italiane dell’Istria e di Fiume. Il<br />
soggiorno montano, tradizionalmente<br />
organizzato da UI e UPT,<br />
è previsto quest’anno tra Camporosso,<br />
amena località a 2 chilometri<br />
da Tarvisio e quest’ultima<br />
cittadina.<br />
Il primo turno partirà il 17<br />
giugno e comprenderà gli alunni<br />
delle elementari “Gelsi”, “Belvedere”,<br />
“San Nicolò” e “Dolac”<br />
di Fiume e quelli delle scuole<br />
dell’obbligo di Dignano, Umago<br />
e Rovigno. I ragazzi rientreranno<br />
il 27 giugno.<br />
Il turno successivo, dal<br />
27 giugno al 2 luglio, interesserà<br />
gli alunni delle elementari<br />
italiane di Buie, Pola, Parenzo,<br />
Cittanova, Isola, Capodistria e<br />
Pirano.<br />
Il Coro Fedeli Fiumani<br />
compie dieci anni<br />
Domenica, 17 giugno, il Coro<br />
Fedeli Fiumani celebrerà il<br />
decennale d’esistenza con un<br />
grande concerto nella Cattedrale<br />
di San Vito a conclusione<br />
della messa in italiano delle<br />
11,15. Nella ricorrenza è in<br />
programma anche una rassegna<br />
di cori di chiesa che dovrebbe<br />
svolgersi il 23 giugno. Hanno<br />
annunciato la partecipazione il<br />
coro della Comunità degli<br />
Italiani di Pirano, la corale di<br />
chiesa della Parrocchia di San<br />
Marco di Udine, il Coro della<br />
Cattedrale di San Vito “Cantores<br />
Sancti Viti” e un complesso<br />
sloveno.<br />
L’attività della comunità<br />
religiosa fiumana è in continua<br />
espansione. È uscito dalle<br />
stampe il terzo numero del<br />
Foglio Fedeli Fiumani che offre<br />
una carrellata della multiforme<br />
attività della comunità che si<br />
estrinseca in ambito religioso e<br />
culturale.<br />
30<br />
Alla CI di Crevatini<br />
festa della convivenza<br />
La Comunità degli Italiani di<br />
Crevatini organizza il 15 giugno<br />
la Festa della convivenza; la<br />
manifestazione prenderà il via<br />
alle ore 19. Tra i sodalizi ospiti<br />
figura il Gruppo folk giovanile<br />
della Comunità degli Italiani<br />
“Dante Alighieri” di Isola che<br />
presenterà lo sketch “Xe sempre<br />
la stesa storia”. Testo e<br />
direzione artistica sono a firma<br />
di Amina Dudine.<br />
CI “Dante Alighieri”:<br />
di scena<br />
la Filodrammatica<br />
Il 16 giugno, con inizio alle ore<br />
20, la Comunità degli Italiani<br />
“Dante Alighieri” di Isola<br />
propone uno spettacolo d’arte<br />
varia che avrà luogo presso la<br />
locale Casa di Cultura. Si<br />
esibiranno la Filodrammatica<br />
giovani della CI isolana e della<br />
Scuola Media “Pietro Coppo”. In<br />
programma “La morsa”, dramma<br />
in un atto di Luigi Pirandello.<br />
La regia è di Dario Scher.<br />
Incontro di cori<br />
Serata in musica sabato, 23<br />
giugno, al Teatro Tartini di<br />
Pirano dove si daranno<br />
appuntamento il Coro misto<br />
“Giuseppe Tartini” della locale<br />
Comunità degli Italiani, la<br />
corale “Dino Salvador” di<br />
Ronchi dei Legionari e il<br />
Coro della CI di Momiano.<br />
L’incontro, che s’intitola “Se<br />
passi per di qua”, avrà inizio<br />
alle ore 20.30. La manifestazione<br />
è organizzata dalla<br />
CI di Pirano in collaborazione<br />
con l’Auditorium di Portorose<br />
e il contributo del Ministero<br />
per la cultura della Slovenia e<br />
del Comune di Pirano.
Comunità degli Italiani di Laurana<br />
Nel segno di una<br />
ritrovata identità<br />
Il piacere dello stare insieme,<br />
il ritrovato senso d’appartenenza a<br />
una matrice comune, l’opportunità<br />
di aggiornamento della lingua<br />
italiana e l’uso stesso della<br />
madrelingua in un contesto più<br />
ampio che non sia la sola<br />
famiglia, la ricomposizione dell’identità<br />
nazionale, costituiscono<br />
le principali caratteristiche della<br />
vita societaria della Comunità<br />
degli Italiani di Laurana. Costituitosi<br />
negli anni Novanta, il<br />
sodalizio lauranese va nel novero<br />
di quelle CI di recente formazione<br />
il cui denominatore comune<br />
resta ancora, praticamente, il<br />
recupero dell’identità e l’esercizio<br />
delle forme associative, dopo i<br />
lunghi decenni di latitanza di<br />
un’istituzione minoritaria. Se, da<br />
una parte, l’avanzata età dei suoi<br />
soci è un fattore che obiettivamente<br />
limita lo sviluppo di<br />
eventuali attività che contraddistinguono<br />
magari le CI cosiddette<br />
storiche, nei connazionali<br />
La prof. Loredana Bressan, presidente<br />
della Comunità degli Italiani di<br />
Laurana<br />
lauranesi abbiamo incontrato una<br />
straordinaria volontà del reimpossessamento<br />
dei valori intrinsechi<br />
al corpo minoritario italiano da<br />
trasferire nel lavoro con i più<br />
giovani, i piccoli. Oggi sono i<br />
nonni che accompagnano i nipoti<br />
sulla strada del recupero<br />
dell’identità nazionale. Eliminate<br />
le scuole italiane negli anni<br />
Cinquanta, per un altro breve<br />
lasso di tempo gli alunni lauranesi<br />
di madrelingua italiana hanno<br />
avuto modo di proseguire gli<br />
studi nell’elementare abbaziana.<br />
Alla chiusura della scuola anche<br />
ad Abbazia, i ragazzi sono stati<br />
automaticamente tagliati fuori dal<br />
programma d’istruzione nella<br />
madrelingua. Gli studenti che in<br />
quegli anni optarono per il<br />
proseguimento degli studi a<br />
Fiume furono costretti a superare<br />
fatiche enormi. Neanche oggi, per<br />
chi frequenta le scuole italiane di<br />
Fiume, Laurana è più vicina; se<br />
non ci sono intralci nel traffico ci<br />
vogliono 45 minuti d’autobus per<br />
raggiungere il capoluogo del<br />
Quarnero. Alla fine degli anni<br />
Cinquanta i trasporti non erano<br />
certamente comodi, gli studenti<br />
del Liceo fiumano provenienti<br />
dall’Abbaziano dovevano sobbarcarsi<br />
la fatica di un’alzataccia<br />
notturna per prendere il vaporetto<br />
delle ore 4 e raggiungere la città<br />
in tempo per l’inizio delle lezioni<br />
rientrando a casa a pomeriggio<br />
inoltrato. Per gli alunni delle<br />
elementari, comprensibilmente,<br />
sarebbe stata una fatica improba.<br />
L’italiano da allora, o meglio il<br />
dialetto, venne segregato tra le<br />
pareti domestiche, eventualmente<br />
usato tra amici e parenti. Oggi, i<br />
genitori di quegli alunni che non<br />
riuscirono a completare l’istruzio-<br />
31<br />
di Rosi Gasparini<br />
ne nella madrelingua, ormai nonni,<br />
vogliono per i propri nipoti<br />
opportunità maggiori e cercano di<br />
crearle muovendo i primi passi<br />
dalla scuola materna con soluzioni<br />
originali che corrispondano alle<br />
esigenze dell’ambiente.<br />
Ne parliamo con la presidente<br />
della Comunità degli<br />
Italiani di Laurana, prof. Loredana<br />
Bressan e con la signora<br />
Irenea Kontus, segretaria tuttofare.<br />
L’incontro avviene nella<br />
stanzetta messa a disposizione<br />
della CI dal Comune di Laurana<br />
nella locale Casa di Cultura. È<br />
un buchino di 16 metri quadrati,<br />
ben arredato e ben tenuto, nel<br />
sottotetto dello stabile; bisogna<br />
scarpinare per quattro piani prima<br />
di raggiungerlo. E poi, l’ufficio<br />
non è esclusivamente a disposizione<br />
del sodalizio degli italiani<br />
dovendo loro dividerlo con la<br />
Società degli apicoltori. Una<br />
minuscola biblioteca completa<br />
l’arredamento. La stessa Casa di<br />
Cultura, un bel palazzo d’altri<br />
tempi, si trova in una posizione<br />
infelice, fuori dal centro, affacciata<br />
sulla costiera, in un punto<br />
molto trafficato, senza marciapiedi;<br />
rapportando la distanza dal<br />
centro e il quarto piano della<br />
sede all’età dei soci, calcolata in<br />
media sui sessant’anni, la frequentazione<br />
non è proprio delle più<br />
agili. Le conferenze del programma<br />
UI-UPT, gli incontri con le<br />
CI ospiti, le manifestazioni<br />
maggiori, avvengono nella sala<br />
comune, al pianoterra della Casa<br />
di Cultura. Per le mostre, la<br />
Comunità degli Italiani usa la<br />
Galleria Laurus, in pieno centro.<br />
“Abbiamo avanzato all’<strong>Unione</strong><br />
<strong>Italiana</strong> la richiesta di una sede<br />
ma finora non si è riusciti a<br />
realizzarla - precisa Loredana<br />
Bressan. - C’era l’opportunità per<br />
l’acquisto della metà di una casa<br />
in centro, ma le nostre richieste<br />
non sono andate in porto. In una
La segretaria, signora Irenea Kontus<br />
località di villeggiatura come la<br />
nostra, è difficile districarsi nel<br />
mercato degli immobili”.<br />
La Comunità degli Italiani è<br />
nata nel 1993. Nel maggio di<br />
quell’anno la prof. Cecilia Zuani<br />
aveva mosso i primi passi con un<br />
sondaggio d’opinione e, avuta<br />
l’approvazione dei connazionali,<br />
aveva costituito il sodalizio con<br />
l’aiuto dell’UI nell’ottobre 1993.<br />
Inizialmente contava 221 iscritti,<br />
oggi ridotti a 185 perché<br />
purtroppo molti nel frattempo<br />
sono morti. Prima della<br />
costituzione della CI di Laurana i<br />
connazionali della cittadina<br />
rivierasca erano soci del sodalizio<br />
di Abbazia oppure frequentavano<br />
quello di Fiume. Alcuni hanno<br />
mantenuto i contatti con Abbazia<br />
mentre nella CI lauranese<br />
figurano anche 20 soci provenienti<br />
da Draga di Moschiena. Il lato<br />
buono dei dati statistici che si<br />
riferiscono a Laurana è quello<br />
che il sodalizio comprende 24<br />
giovani sotto i trent’anni,<br />
compresi bambini e studenti. Tra<br />
quest’ultimi due frequentano la<br />
Scuola Media Superiore <strong>Italiana</strong><br />
di Fiume e altrettanti la scuola<br />
elementare “San Nicolò”. Avendo<br />
la possibilità di contare su di un<br />
pullmino, il numero dei<br />
frequentanti sarebbe probabil-<br />
mente maggiore. Per lavoro i<br />
lauranesi gravitano essenzialmente<br />
su Abbazia sicchè raggiungere<br />
Fiume con i mezzi pubblici resta<br />
per i bambini un problema non<br />
indifferente.<br />
“Avevamo abbozzato - ricorda<br />
la presidente CI - un progetto che<br />
includesse il trasporto a Fiume dei<br />
bambini delle elementari da<br />
Laurana e Abbazia, purtroppo non<br />
se n’è fatto nulla.”<br />
“È saltato, e anche questo non<br />
per causa nostra, - continua la<br />
nostra interlocutrice - il progetto<br />
d’apertura di un asilo italiano per<br />
il quale avremmo avuto anche lo<br />
spazio necessario. Il primo scoglio<br />
è stato rappresentato dall’istitutrice<br />
ma a quello avremmo potuto porre<br />
riparo con l’impiego di una giovane<br />
connazionale abbaziana che stava<br />
completando gli studi. Nel<br />
frattempo è diventata mamma e i<br />
tempi degli accordi si sono dilatati.<br />
La direttrice degli asili abbaziani ci<br />
sosteneva nell’idea e dobbiamo<br />
sottolineare anche che la CI gode<br />
della massima comprensione e del<br />
sostegno del Comune di Laurana.<br />
Se i nostri progetti naufragano sulla<br />
strada della realizzazione è anche<br />
perché Laurana, la Comunità degli<br />
Italiani e i suoi soci, non possono<br />
Il centro della località di villeggiatura,<br />
a destra la Torre appena restaurata e<br />
la galleria “Laurus”<br />
32<br />
farcela da soli. Ci vuole sostegno,<br />
consulenza professionale e aiuto<br />
pratico, maggiore sensibilità alle<br />
difficoltà di un sodalizio minore<br />
come il nostro.”<br />
Laurana però non demorde.<br />
La CI si è inclusa nel Progetto<br />
30 ore d’istruzione prescolastica,<br />
organizzato sotto l’egida UI-UPT,<br />
concluso il 30 marzo scorso,<br />
un’iniziativa utile ma purtroppo<br />
insufficiente per una comunità<br />
disabituata a parlare italiano che<br />
ha bisogno di una continuità di<br />
insegnamento. Per il momento c’è<br />
un buonissimo rapporto con<br />
l’istitutrice Gina Dessanti Puz,<br />
un’abbaziana che svolge due ore<br />
giornaliere d’istruzione in italiano<br />
attraverso gruppi di gioco negli<br />
asili di Abbazia, Icici e Laurana.<br />
Tutte e tre le municipalità riconoscono<br />
per Statuto l’autoctonia<br />
ai cittadini di nazionalità italiana<br />
e di conseguenza i diritti specifici.<br />
In questo contesto esiste un<br />
progetto concreto della CI di<br />
Laurana che sicuramente decollerà<br />
col nuovo anno scolastico e<br />
riguarda l’istituzione di pomeriggi<br />
dedicati al gioco e al divertimento<br />
in cui nonni e nipoti, sulla<br />
falsariga di un baby sitter system,<br />
dunque aperto a tutti gli<br />
interessati, avrebbero l’opportunità<br />
di svolgere determinati programmi<br />
didattici in lingua italiana.<br />
L’iniziativa è vista come passo<br />
concreto sulla strada della<br />
costituzione di un asilo italiano.<br />
C’è da annotare a questo punto<br />
la disponibilità di spazio offerta<br />
dal direttore dell’albergo<br />
“Excelsior”, Livio Radeti}, lui<br />
stesso socio della locale CI dove<br />
di recente si è svolto l’incontro<br />
sullo sviluppo della cultura CNI.<br />
Grande è anche la generosità del<br />
ristoratore Boris Stanger che ha<br />
ospitato in una saletta del suo<br />
ristorante i frugoletti del Progetto<br />
30 ore nonché i corsi di taglio e<br />
cucito. Le lauranesi hanno accolto<br />
con entusiasmo quest’iniziativa;<br />
sotto la guida di Marija Siki}<br />
quest’anno si sono, diciamo,<br />
diplomate in 12, l’anno scorso in<br />
26, con sfilata conclusiva dei<br />
modelli realizzati.
Nel prossimo autunno la CI<br />
di Laurana conta di riprendere i<br />
corsi d’italiano necessari al<br />
recupero della lingua di cui non<br />
tutti i soci hanno piena padronanza.<br />
Gli italiani di Laurana si<br />
ritrovano in sede al mercoledì;<br />
presso la biblioteca civica hanno<br />
a disposizione il quotidiano “La<br />
Voce del Popolo” che possono in<br />
tal modo consultare comodamente<br />
durante gli spostamenti in centro.<br />
Anche per gli inviti alle varie<br />
manifestazioni, sinora fatti<br />
pervenire a mezzo posta, la<br />
dinamica presidente della Comunità<br />
degli Italiani ha trovato una<br />
soluzione meno dispendiosa;<br />
saranno affissi all’entrata del mercato,<br />
tradizionale luogo d’incontro<br />
dei lauranesi e di scambio di<br />
notizie locali.<br />
La signora Irenea Kontus, tra<br />
le tante incombenze assunte e<br />
impostele, è l’ingegno e lo spirito<br />
vitale dei contatti con i connazionali,<br />
dell’organizzazione degli<br />
incontri e delle gite dei<br />
pensionati. C’è da dire che la<br />
frequenza dei soci alle conferenze<br />
che rientrano nel ciclo promosso<br />
da UI-UPT, è sempre straordinariamente<br />
alta. A parte le<br />
escursioni dopo corso, Irenea<br />
Kontus ne organizza altre, con<br />
itinerari sulle isole oppure in<br />
Istria, evasioni dal tran tran<br />
giornaliero sempre bene accolte.<br />
Tra gli iscritti alla CI figurano<br />
esperti e appassionati bocciofili e<br />
altri, amanti del gioco delle carte.<br />
Se quest’ultimi sono puntuali<br />
partecipanti al Torneo dell’amicizia,<br />
dedicato al gioco della<br />
briscola e del tressette, i primi<br />
intendono farsi conoscere all’<br />
interno della Comunità Nazionale<br />
<strong>Italiana</strong> promuovendo una<br />
competizione tra le varie CI.<br />
Laurana possiede un bocciodromo<br />
di tutto rispetto. Purtroppo<br />
quest’anno il progetto non è<br />
andato in porto ma, per quello<br />
prossimo, la Comunità degli<br />
Italiani confida nella comprensione<br />
e nell’interessamento del<br />
Settore sportivo dell’UI per<br />
realizzare un torneo di bocce di<br />
tutto rispetto.<br />
“Stretta come la stragrande<br />
maggioranza dei sodalizi dentro<br />
angusti bilanci finanziari, la CI di<br />
Laurana - ci spiega Loredana<br />
Bressan - deve giocoforza muoversi<br />
con modestia, situazione che la<br />
vede ai margini degli scambi di<br />
visite come le altre Comunità degli<br />
Italiani. La più vicina alle esigenze<br />
dei lauranesi è la CI di Fiume. Per<br />
la nostra attività contiamo sulla<br />
quota standard elargita dall’<strong>Unione</strong><br />
<strong>Italiana</strong> che quest’anno è di 5<br />
milioni e rotti di lire mentre il<br />
Comune ci eroga 3000 kune<br />
all’anno. Poi, magari, in base alle<br />
necessità, ci viene incontro sotto<br />
altre forme, come nel caso di<br />
mostre, concerti, ecc. Il prossimo<br />
33<br />
concerto sarà all’aperto con<br />
l’esibizione della Mandolinistica di<br />
Fiume.”<br />
Una piccola ma vitale<br />
comunità italiana, quella di<br />
Laurana sulla quale però s’annida<br />
l’ombra lunga del prossimo<br />
trasferimento a Cherso della sua<br />
presidente, fattore che potrebbe<br />
influire su una malaugurata<br />
battuta d’arresto della crescita del<br />
sodalizio se i connazionali<br />
lauranesi non dovessero prendere<br />
per tempo le dovute misure. La<br />
prof. Loredana Bressan, a capo<br />
della CI dal 1996, resterà in<br />
carica praticamente ancora<br />
quest’anno, onorando l’impegno<br />
fino alla scadenza del mandato.<br />
L’entrata alla Comunità degli Italiani di Laurana
In memoriam: Serafino Lenaz (1907-2001)<br />
Musica e ricchezza spirituale<br />
Se ne stanno andando uno ad uno i<br />
protagonisti della nostra storia, personaggi i cui<br />
nomi sono indissolubilmente legati alla creatività<br />
degli appartenenti alla comunità nazionale italiana.<br />
A lasciarci è stato anche Serafino Lenaz, una di<br />
quelle persone che hanno saputo donare a sè<br />
stessi e agli altri momenti di gioia, di successo e<br />
di ricchezza spirituale. Serafino Lenaz faceva parte<br />
di quella schiera di musicisti (Celeste Zrelz, Oscar<br />
Bogna, Mariano Rena...) la cui creatività è destinata<br />
a perdurare nel tempo. La sua produzione<br />
musicale, centinaia di canzoni composte, è infatti<br />
la testimonianza di un ricco estro creativo e di<br />
una grande passione per la musica.<br />
Serafino Lenaz nasce a Fiume nel 1907 e già<br />
nel 1930 decise di fare della musica la sua<br />
principale attività, abbandonando la carriera<br />
sportiva per la quale aveva avuto particolare<br />
predisposizione. È stato il mandolino il suo primo<br />
strumento e, seppure autodidatta, scoprì ben<br />
presto nuove possibilità di espressione musicale.<br />
Il suo naturale talento lo spinse a studiare la<br />
fisarmonica, la batteria e più tardi anche il<br />
pianoforte, come pure a scrivere canzoni e<br />
arrangiamenti e a suonare nelle orchestrine da<br />
ballo. Il suo esordio come autore risale al 1936,<br />
anno in cui partecipò ad un concorso indetto da<br />
una casa editrice musicale di Firenze,<br />
aggiudicandosi ben quattro premi. Memorabile,<br />
nel 1945, la sua esibizione come cantautore nella<br />
canzone “Mamma ti saluto”. Ad applaudirlo<br />
all’Arena di Pola trentamila persone. Nella lunga<br />
strada percorsa, Serafino Lenaz è stato presente<br />
con successo in vari campi di attività,<br />
principalmente in seno al complesso<br />
mandolinistico della Società artistico-culturale<br />
“Fratellanza”, per la quale ha scritto l’omonima<br />
canzone e numerosi arrangiamenti, esibendosi<br />
anche come cantante solista. Importante la sua<br />
attività didattica nell’ambito della società slovena<br />
“Basovizza”, dove ha insegnato fisarmonica ai<br />
giovani. Animatore e organizzatore della vita<br />
musicale in seno alla Comunità degli Italiani di<br />
Fiume, Serafino Lenaz ha riversato tutte le sue<br />
energie nella composizione partecipando a tutti i<br />
Festival della canzone organizzati dall’<strong>Unione</strong><br />
<strong>Italiana</strong>, sia a quelli per gli adulti che a quelli<br />
per l’infanzia. Le sue canzoni, specie quelle scritte<br />
per i minicantanti, vengono eseguite ancor oggi.<br />
Per ricordarle tutte ci vorrebbe molto più spazio<br />
a disposizione. Vogliamo citarne solo alcune,<br />
peraltro tutte premiate:”Cerca il cagnolino”, “Non<br />
piangere bambola”, “Il grillo”, “Ciribin”, “Il Circo<br />
Coccodè”, “Paperino”, “La mia Fiume”, “La<br />
banda del paese”. Fra le canzoni che Serafino<br />
Lenaz ha scritto per gli adulti ricorderemo “Dove<br />
vai”, “Ritorna Pola”, “Non sognare cuore mio”,<br />
e tante altre. Tutte canzoni di successo, l’ultima<br />
delle quali “Vagabondo” eseguita al Festival delle<br />
“Melodie dell’Istria e del Quarnero”.<br />
Una creatività feconda e una capacità di<br />
esprimere sempre qualcosa di nuovo che hanno<br />
fatto di Serafino Lenaz uno di quei personaggi<br />
che la Comunità Nazionale <strong>Italiana</strong> non potrà<br />
dimenticare.<br />
Agnese Superina<br />
34