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Nonostante qualche <strong>di</strong>fficoltà<br />
maggiore nel raccogliere i fon<strong>di</strong><br />
(purtroppo nel 2009 Sacrificio<br />
Quaresimale ha raccolto in Svizzera<br />
circa un m<strong>il</strong>ione <strong>di</strong> franchi in<br />
meno rispetto all’anno precedente)<br />
non deve venir meno la rispondenza<br />
dei cattolici svizzeri a questa<br />
importante iniziativa anche per<br />
dare senso e valore alla nostra<br />
Quaresima. Negli anni migliori <strong>il</strong><br />
Sacrificio Quaresimale sfiorava i<br />
trenta m<strong>il</strong>ioni <strong>di</strong> franchi svizzeri, oggi siamo scesi a poco più <strong>di</strong> venti m<strong>il</strong>ioni,<br />
ma resta ugualmente un contributo importante, che viene sud<strong>di</strong>viso<br />
in tre gran<strong>di</strong> settori: la collaborazione allo sv<strong>il</strong>uppo, l’aiuto alla pastorale<br />
missionaria e <strong>il</strong> sostegno all’attività pastorale interna.<br />
E’ una messa in animazione corale che coinvolge tutti i cristiani del paese:<br />
cattolici e riformati, e che vuole far sentire l’attualità dell’impegno<br />
quaresimale ed <strong>il</strong> suo valore per la crescita personale <strong>di</strong> ciascuno, ma anche<br />
<strong>della</strong> nostra società e del mondo intero. Chi può restare insensib<strong>il</strong>e <strong>di</strong><br />
fronte alle proposte concrete per la costruzione <strong>di</strong> un mondo più giusto,<br />
<strong>di</strong> fronte ad esempi clamorosi <strong>di</strong> un mondo a due velocità, ovunque segnato<br />
da massicce emarginazioni, da evidenti ingiustizie per lo smantellamento<br />
del sociale e per l’insicurezza orchestrata dalla globalizzazione<br />
dell’economia? Dobbiamo domandarci se tutto sia ineluttab<strong>il</strong>e o non sia<br />
possib<strong>il</strong>e risvegliare una presa <strong>di</strong> coscienza nuova in tutti gli strati sociali<br />
per la realizzazione <strong>di</strong> un commercio più giusto, <strong>di</strong> una libertà più responsab<strong>il</strong>e,<br />
<strong>di</strong> una partecipazione e solidarietà più attiva, che salvino <strong>il</strong><br />
futuro del nostro mondo e garantiscano a tutti <strong>il</strong> <strong>di</strong>ritto al cibo.<br />
Mons. Pier Giacomo Grampa, Vescovo<br />
Dal Giornale del Popolo<br />
del 30 gennaio 2010<br />
Altre informazioni:<br />
www.campagnaecumenica.ch