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la coltivazione dell'origano - Portale dell'innovazione - Regione ...

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<strong>Regione</strong> Siciliana<br />

Assessorato<br />

Agricoltura e Foreste<br />

Distretto Monti Sicani<br />

SOAT di Aragona (Ag)<br />

LA COLTIVAZIONE<br />

DELL’ORIGANO


LA COLTIVAZIONE<br />

DELL’ORIGANO<br />

ESPERIENZE DI TRE ANNI<br />

NEL TERRITORIO DI ARAGONA<br />

<strong>Regione</strong> Siciliana<br />

Assessorato<br />

Agricoltura e Foreste<br />

Distretto Monti Sicani<br />

SOAT di Aragona (Ag)


Si ringrazia per <strong>la</strong> col<strong>la</strong>borazione del<br />

<strong>la</strong>voro svolto sulle analisi delle prove<br />

dimostrative il Dott. Pasquale Patti<br />

Dirigente Responsabile del<strong>la</strong> U.O.T. 70<br />

di Aragona, il Dott. Giuseppe Sferrazza<br />

e il Dott. Calogero Liotta già Dirigenti<br />

del<strong>la</strong> SOAT di Aragona.


Pubblicazione edita da:<br />

<strong>Regione</strong> Siciliana<br />

Assessorato Agricoltura e Foreste<br />

Dipartimento Interventi Infrastrutturali<br />

Direttore Generale Dott. Dario Cartabellotta<br />

Viale <strong>Regione</strong> Siciliana, 2771 – 90145 Palermo<br />

Tel. 091 6824391 - E-mail: agri2.direzione@regione.sicilia.it<br />

XI Servizio – Servizi allo Sviluppo<br />

Dirigente Coordinatore Dott. Paolo Girgenti<br />

Tel. 0917070999 - E-mail: agri2.servizisviluppo@regione.sicilia.it<br />

U.O.B. 30 Centro Informazione Permanente<br />

Dirigente Responsabile D.ssa Danie<strong>la</strong> Bica<br />

Tel. 0917070915 - E-mail: agri2.informazione@regione.sicilia.it<br />

Pubbicazione<br />

XI Servizio – Servizi allo Sviluppo<br />

Distretto Monti Sicani – U.O.T. 70 di ARAGONA (AG)<br />

Dirigente Responsabile Dott. Pasquale Patti<br />

Via Darwin, 19 - 92021 Aragona (Ag)<br />

Tel./Fax 092238855<br />

E-mail: soat.aragona@regione.sicilia.it


Premessa<br />

Negli ultimi anni l’aumentato interesse manifestato dalle erboristerie e dal<strong>la</strong><br />

ristorazione nei confronti delle piante officinali ha determinato un aumento<br />

delle superfici coltivate.<br />

In Italia <strong>la</strong> <strong>coltivazione</strong> delle piante officinali-aromatiche è in continuo sviluppo<br />

poichè il prodotto ottenuto è molto apprezzato per <strong>la</strong> sua intensità aromatica;<br />

tuttavia il mercato nazionale è sempre dipendente dall’estero, con l’importazione<br />

di prodotto di scarsa qualità dai paesi del Terzo Mondo o dell’Est europeo,<br />

che riescono a produrre a prezzi più bassi.<br />

L’origano, pianta spontanea che da sempre ha caratterizzato l’ambiente siciliano,<br />

attualmente risulta essere <strong>la</strong> pianta officinale più coltivata in Sicilia.<br />

Nel territorio del comune di Aragona (AG), da sempre l’origano ha trovato<br />

posto negli orti familiari. Negli ultimi anni è diventato una pianta coltivata in<br />

pieno campo, anche su vaste estensioni.<br />

Oggi alcuni giovani agricoltori hanno investito nel<strong>la</strong> <strong>coltivazione</strong> dell’origano,<br />

tanto da far<strong>la</strong> diventare <strong>la</strong> coltura principale del<strong>la</strong> propria azienda.<br />

Il passaggio da pianta spontanea, o coltivata negli orti familiari a <strong>coltivazione</strong><br />

di pieno campo, comporta delle scelte in merito alle tecniche colturali da<br />

adottare.<br />

Allo scopo di contribuire a queste scelte ed al<strong>la</strong> messa a punto di una migliore<br />

tecnica colturale nel 1999 è stato allestito in agro di Aragona un campo catalogo<br />

di piante aromatiche, e all’interno di questo è stata condotta una prova<br />

dimostrativa di <strong>coltivazione</strong> dell’origano.<br />

Il Dirigente XI Servizio<br />

(Dott. Paolo Girgenti)<br />

— 7 —<br />

Il Dirigente Generale<br />

(Dott. Dario Cartabellotta)


Descrizione botanica-agronomica<br />

L’origano, del Genere Origanum, appartiene al<strong>la</strong> Famiglia delle Lamiaceae.<br />

Per quando riguarda il territorio italiano il Fiori (1984) distingue 3 specie:<br />

Origanum vulgare L., Origanum onites L. e Origanum majorana L.<br />

Il Pignatti (1982) riporta una quarta specie: Origanum heracleoticum.<br />

L'origano è una pianta erbacea perenne, rustica e alta 40 – 80 cm, con fusto<br />

eretto e ramificato e foglie piccole e ovali. I fiori sono piccoli, rosa o bianchi,<br />

riuniti in mazzetti terminali.<br />

Cresce e si sviluppa meglio nei terreni calcarei, profondi e ricchi con esposizione<br />

soleggiata.<br />

Largamente distribuito in tutto il bacino del mediterraneo, l’origano è presente<br />

quasi ovunque in Sicilia: dai luoghi più aridi e sassosi alle fasce di sottobosco<br />

e dal livello del mare fino ai 1800 metri d’altezza.<br />

Il nome siciliano dell’origano è Arianu o Riano.<br />

Origanum heracleoticum.<br />

— 9 —


Scopo del<strong>la</strong> prova<br />

Gli obiettivi del<strong>la</strong> prova erano i seguenti:<br />

➤ Verifica e messa a punto del<strong>la</strong> tecnica colturale;<br />

➤ Valutazione produttiva di tre ecotipi.<br />

Descrizione del<strong>la</strong> prova:<br />

La prova è stata condotta ad Aragona (AG), dal 1999 al 2002, in contrada S.<br />

Benedetto su un terreno di medio impasto, pianeggiante e con un’altitudine<br />

di m 300 s.l.m.<br />

La prova è durata 3 anni, mentre <strong>la</strong> vita economica dell’origano è di 5-6 anni.<br />

La superficie complessiva impiantata ad origano è stata di mq 3.800.<br />

L’impianto è stato realizzato mettendo a dimora materiale prelevato, per<br />

divisione di cespo, da piante spontanee del<strong>la</strong> specie Origanum heracleoticum.<br />

Le piante sono state raggruppate e c<strong>la</strong>ssificate in base al<strong>la</strong> loro provenienza<br />

e precisamente nei seguenti ecotipi: 'Comitini', 'Mussomeli' e 'Favara'.<br />

Origanum vulgare.<br />

— 10 —


➤ Ecotipo 'Comitini'.<br />

Si presenta con foglie <strong>la</strong>rghe e con una buona massa verde.<br />

Per <strong>la</strong> sua grossa infiorescenza a pannocchie e <strong>la</strong> buona massa verde, è molto<br />

apprezzato e richiesto nei mercati.<br />

— 11 —


➤ Ecotipo 'Mussomeli'.<br />

Ha caratteristiche morfologiche simili all’ecotipo 'Comitini'.<br />

Da cui si differenzia per una maggiore presenza di peluria nel<strong>la</strong> parte inferiore<br />

del<strong>la</strong> foglia.<br />

— 12 —


➤ Ecotipo 'Favara'.<br />

Si presenta con foglie piccole e con una massa verde minore rispetto agli altri.<br />

— 13 —


Tecnica colturale adottata<br />

Preparazione del terreno<br />

➤ Aratura estiva ad una profondità di 25 – 30 cm;<br />

➤ Erpicatura con tiller;<br />

➤ Fresatura per amminutamento del terreno.<br />

Impianto<br />

La messa a dimora delle piante è stata effettuata nel mese di novembre del<br />

1999. Il sesto adottato è stato di cm 150 tra le file e cm 25 sul<strong>la</strong> fi<strong>la</strong>.<br />

Cure colturali o <strong>la</strong>vorazioni<br />

Durante il ciclo del<strong>la</strong> coltura, novembre – giugno, sono state effettuate<br />

sarchiature e scerbature manuali.<br />

Ecotipo ‘Comitini’.<br />

— 14 —


Concimazione<br />

Non è stata effettuata nessuna concimazione, allo scopo di non forzare <strong>la</strong> pianta<br />

e farle perdere le caratteristiche aromatiche naturali, insite allo stato spontaneo.<br />

Trattamenti antiparassitari<br />

Non si sono verificate ma<strong>la</strong>ttie crittogamiche o presenza di insetti da<br />

compromettere <strong>la</strong> produzione del<strong>la</strong> coltura e per tale motivo non è stato<br />

effettuato alcun trattamento.<br />

Raccolta<br />

La raccolta è stata effettuata falciando manualmente le piantine. Il taglio è<br />

stato eseguito ad un’altezza di circa 5-10 cm dal suolo ritenuta ottimale per<br />

avere un pronto ricaccio alle prime piogge autunnali. Il taglio è stato eseguito<br />

quando le piante erano in piena fioritura (15 maggio - 15 giugno), che corrisponde<br />

al migliore periodo balsamico.<br />

Nell'anno 2002 è stata effettuata una prova con una macchina falciatrice,<br />

<strong>la</strong>sciando a terra il prodotto, raccolto successivamente manualmente.<br />

Ibridi di ecotipi diversi.<br />

— 15 —


Confezionamento e<br />

commercializzazione del prodotto<br />

L’origano raccolto è stato confezionato in mazzetti di circa 500 grammi ciascuno<br />

e <strong>la</strong>sciato ad essiccare in magazzino, al buio e ben arieggiato, per un tempo<br />

minimo di 15 – 20 giorni. La commercializzazione dell’origano secco è stata<br />

effettuata nei maggiori mercati ortofrutticoli siciliani. Una minima parte è stata<br />

venduta a ditte che confezionano e vendono aromatizzanti alimentari.<br />

Raccolta meccanica dell’origano.<br />

— 16 —


Origano essiccato in magazzino.<br />

Andamento climatico<br />

Dal punto di vista climatico si sono registrate tre annate tutte diverse tra loro.<br />

Nel primo anno di prova (1999/2000) da luglio a giugno si sono registrate<br />

387,30 mm di pioggia, in media con <strong>la</strong> piovosità del<strong>la</strong> zona, ma con una<br />

distribuzione irrego<strong>la</strong>re, maggiormente concentrata nel mese di novembre.<br />

Il secondo anno di prova è stato caratterizzato da una buona piovosità, infatti,<br />

da luglio 2000 a giugno 2001, si sono registrati ben 571,00 mm di pioggia,<br />

ben distribuita durante l’annata, con una maggiore piovosità nei mesi di<br />

dicembre e gennaio.<br />

Il terzo anno si è distinto per una scarsa piovosità durante l’intera annata<br />

agraria, con solo 270,50 mm di pioggia concentrata soprattutto nei mesi di<br />

novembre, gennaio e aprile.<br />

I dati termopluviometrici delle tre annate sono riportate nelle tabelle n. 1 - 2<br />

e nei grafici a, b, c.<br />

(Fonte dei dati di climatici SIAS)<br />

— 17 —


Tab. 1 - Millimetri di pioggia delle annate agrarie<br />

MESE<br />

Luglio<br />

Agosto<br />

Settembre<br />

Ottobre<br />

Novembre<br />

Dicembre<br />

Tab. 2 - Temperature massime e minime mensili (°C)<br />

MESE<br />

Gennaio<br />

Febbraio<br />

Luglio<br />

Agosto<br />

Settem.<br />

Ottobre<br />

Novem<br />

Dicembre<br />

Gennaio<br />

Febbraio<br />

Marzo<br />

Aprile<br />

Maggio<br />

Giugno<br />

Marzo<br />

Aprile<br />

Maggio<br />

Giugno<br />

TOTALI<br />

1999/2000 2000/2001 2001/2002<br />

1,80<br />

14,20<br />

32,20<br />

28,50<br />

170,20<br />

33,60<br />

44,60<br />

8,20<br />

2,00<br />

37,00<br />

14,80<br />

0,20<br />

387,30<br />

0,00<br />

1,40<br />

37,00<br />

60,40<br />

34,80<br />

100,10<br />

126,50<br />

66,60<br />

25,80<br />

61,00<br />

54,20<br />

3,20<br />

571,00<br />

— 18 —<br />

0,00<br />

3,00<br />

9,80<br />

0,20<br />

75,10<br />

22,60<br />

41,30<br />

13,10<br />

13,00<br />

56,40<br />

32,00<br />

4,00<br />

270,50<br />

1999/2000 2000/2001 2001/2002<br />

max min max min max min<br />

32,77<br />

35,55<br />

30,79<br />

27,22<br />

16,13<br />

14,23<br />

10,00<br />

14,10<br />

16,49<br />

21,00<br />

27,00<br />

29,13<br />

20,42<br />

23,82<br />

20,28<br />

15,91<br />

9,44<br />

8,10<br />

5,00<br />

4,76<br />

6,77<br />

10,37<br />

15,26<br />

17,70<br />

32,94<br />

34,16<br />

28,57<br />

23,19<br />

19,57<br />

16,29<br />

14,55<br />

14,11<br />

19,90<br />

19,30<br />

25,29<br />

30,10<br />

19,94<br />

21,74<br />

18,10<br />

14,42<br />

11,93<br />

8,74<br />

7,61<br />

5,96<br />

9,39<br />

8,57<br />

14,42<br />

15,83<br />

33,61<br />

33,65<br />

28,43<br />

27,16<br />

18,37<br />

13,06<br />

13,58<br />

16,92<br />

19,94<br />

20,43<br />

25,32<br />

31,70<br />

20,52<br />

21,48<br />

18,40<br />

17,13<br />

11,23<br />

5,77<br />

5,08<br />

7,75<br />

9,06<br />

9,67<br />

13,74<br />

19,10


Graf. (a) - Andamento mensile delle temperature medie (°C)<br />

annata agraria 1999/2000<br />

Graf. (b) - Prelevamento mensile delle temperature medie (°C)<br />

annata agraria 2000/2001<br />

— 19 —


Graf. (c) - Prelevamento mensile delle temperature medie (°C)<br />

annata agraria 2001/2002<br />

Stazione meteo m 305 s.l.m. - Aragona<br />

— 20 —


Origano consociato con oliveto.<br />

Prova raccolta meccanica dell’origano.<br />

— 21 —


Risultati<br />

Annata 1999/2000<br />

La produzione totale del campo è stata di Kg 790 di prodotto verde, da cui si<br />

sono ottenuti Kg 130 di prodotto secco. Le produzione riferite ad ettaro sono<br />

state rispettivamente di Kg 2.079 come prodotto verde, e di Kg 342 come<br />

prodotto secco.<br />

Per meglio valutare <strong>la</strong> produttività dei diversi ecotipi è stato anche calco<strong>la</strong>to<br />

il parametro “resa in secco”, dato dal rapporto tra prodotto secco/prodotto<br />

verde x 100. La resa in secco è stata del 16% (tab. 3).<br />

Analizzando i tre diversi ecotipi si è riscontrato una maggiore produzione di<br />

prodotto verde negli ecotipi 'Favara' e 'Comitini' rispetto all’ecotipo 'Mussomeli'.<br />

Nel<strong>la</strong> tabel<strong>la</strong> n. 3 sono riportate le epoche del<strong>la</strong> fioritura e le rese produttive<br />

del primo anno del<strong>la</strong> prova.<br />

Tab. 3 - Dati di produzione re<strong>la</strong>tivi al primo anno di <strong>coltivazione</strong> (1999/2000)<br />

Ecotipi Fioritura<br />

Prodotto verde<br />

(Kg/Ha)<br />

— 22 —<br />

Prodotto secco<br />

(Kg/Ha)<br />

Resa<br />

(% in secco)<br />

Comitini 15 giugno 2.444 376 15<br />

Favara 18 maggio 2.580 665 25<br />

Mussomeli 15 maggio 1.773 254 14<br />

Media/Ettaro 2.079 342 16


Annata 2000/2001<br />

La produzione totale del campo, sia come prodotto verde che come prodotto<br />

secco, è stata molto superiore rispetto al primo anno.<br />

La produzione riferita ad ettaro è stata di Kg 7.321 di prodotto verde, per un<br />

equivalente di Kg 3.339 di prodotto secco.<br />

La resa media in secco è stata del 44% contro il 16% del primo anno.<br />

Analizzando i diversi ecotipi si è evidenziata una produzione quasi uguale tra<br />

gli ecotipi 'Comitini' e 'Mussomeli', mentre di molto inferiore ai due è stata<br />

quel<strong>la</strong> ottenuta dall’ecotipo 'Favara', a causa del<strong>la</strong> sua maggiore legnosità e<br />

sviluppo vegetativo.<br />

Senza partico<strong>la</strong>re differenza <strong>la</strong> resa in secco dei tre diversi ecotipi (tab. 4).<br />

Tab. 4 - Dati di produzioni re<strong>la</strong>tivi al secondo anno di <strong>coltivazione</strong> (2000/2001)<br />

Ecotipi Fioritura<br />

Prodotto verde<br />

(Kg/Ha)<br />

— 23 —<br />

Prodotto secco<br />

(Kg/Ha)<br />

Resa<br />

(% in secco)<br />

Comitini 10 giugno 9.658 4.636 48<br />

Favara 6 giugno 3.096 1.238 40<br />

Mussomeli 30 maggio 9.210 4.144 45<br />

Media/Ettaro 7.321 3.339 44


Annata 2001/2002<br />

In generale si è avuto un consistente calo del<strong>la</strong> produzione per tutti gli ecotipi,<br />

che ha sfiorato il 50%, imputabile all’annata siccitosa.<br />

Il confronto delle produzioni tra gli ecotipi messi in campo, ha avuto un<br />

andamento diverso rispetto ai primi due anni, infatti <strong>la</strong> differenza di produzione<br />

in verde per ettaro tra l’ecotipo 'Comitini', che ha prodotto Kg 3.418, e quelli<br />

'Favara' e 'Mussomeli', che rispettivamente hanno prodotto Kg 4.300 e<br />

Kg 4.618, si è ridotta.<br />

La produzione totale del campo è stata di Kg 1.600 di prodotto verde, dai quali<br />

si sono ottenuti Kg 896 di prodotto secco. La produzione totale riferita ad<br />

ettaro (tab. 5) è stata di Kg 4.112 di prodotto verde, per un equivalente di<br />

Kg 2.155 di prodotto secco, con una resa in secco per ettaro del 53% (percentuale<br />

più alta rispetto ai primi due anni).<br />

Tab. 5 - Dati di produzioni re<strong>la</strong>tivi al terzo anno di <strong>coltivazione</strong> (2001/2002)<br />

Ecotipi Fioritura<br />

Prodotto verde<br />

(Kg/Ha)<br />

— 24 —<br />

Prodotto secco<br />

(Kg/Ha)<br />

Resa<br />

(% in secco)<br />

Comitini 27 maggio 3.418 1.914 56<br />

Favara 30 maggio 4.300 2.150 50<br />

Mussomeli 27 maggio 4.618 2.401 52<br />

Media/Ettaro 4.112 2.155 53


Produzioni<br />

di prodotto verde<br />

per ettaro<br />

Produzioni<br />

di prodotto secco<br />

per ettaro<br />

Resa<br />

in secco<br />

di prodotto<br />

Ecotipi di origano del<strong>la</strong> prova<br />

— 25 —


Campo collezione - specie officinali.<br />

Origano - 1° anno di <strong>coltivazione</strong>.<br />

— 26 —


Origano - 2° anno di <strong>coltivazione</strong>.<br />

Origano - 3° anno di <strong>coltivazione</strong>.<br />

— 27 —


Conto economico<br />

L’origano può essere venduto in mazzetti: allo stato verde con prezzi che<br />

oscil<strong>la</strong>no da euro 1,50 a 3,00 al Kg, mentre essiccato a prezzi che variano da<br />

6,00 a 9,00 euro.<br />

In letteratura agronomica non esistono dati specifici in merito al conto economico<br />

del<strong>la</strong> coltura, in quanto pianta spontanea che solo negli ultimi anni ha iniziato<br />

ad essere coltivata negli orti familiari e nelle aziende agricole.<br />

A questo proposito abbiamo voluto valutare economicamente <strong>la</strong> coltura<br />

evidenziando costi e ricavi riferiti ad ettaro. Nelle tabelle 6, 7, 8, sono riportati<br />

i dati re<strong>la</strong>tivi ai tre anni di prova.<br />

Tab. 6 - Costi di produzione – annata agraria 1999/2000<br />

Categoria di spese Importo in _/ha<br />

Lavorazioni terreno:<br />

Aratura 90,00<br />

Erpicatura 25,00<br />

Fresatura preimpianto 60,00<br />

Impianto:<br />

Piantine n°26.666 X _. 0,12 (*) 3.200,00<br />

Trapianto 515,00<br />

Cure colturali:<br />

Sarchiature n°9 600,00<br />

Scerbatura 206,00<br />

Raccolta a mano 310,00<br />

Lavorazione in magazzino 290,00<br />

Totale spese = _. 5.296,00<br />

(*) Il costo di una piantina è stato ottenuto considerando le spese sostenute per il reperimento<br />

delle piante madri esistenti allo stato spontaneo.<br />

P.L.V. = Kg 342 di prodotto secco x _. 7,23 = _. 2.472,66<br />

Totale spese = _. 5.296,00<br />

Reddito netto = P.L.V. – Spese = _. 2.823,34 –<br />

— 28 —


Tab. 7 - Costi di produzione – annata agraria 2000/2001<br />

Lavorazioni terreno:<br />

Categoria di spese Importo in _/ha<br />

Sarchiature n° 7 520.00<br />

Scerbatura 620,00<br />

Raccolta a mano 1.800,00<br />

Lavorazione in magazzino 1.800,00<br />

Totale spese = _. 4.740,00<br />

P.L.V. = Kg 3.339 di prodotto secco x _. 7,00 = _. 23.373,00<br />

Totale spese = _. 4.740,00<br />

Reddito netto = P.L.V. – Spese = _. 18.633,00<br />

Tab. 8 - Costi di produzione – annata agraria 2001/2002<br />

Lavorazioni terreno:<br />

Categoria di spese Importo in _/ha<br />

Sarchiature n° 3 250.00<br />

Scerbatura 305,00<br />

Raccolta a mano 1.150,00<br />

Lavorazione in magazzino 900,00<br />

Totale spese = _. 2.605,00<br />

P.L.V. = Kg 2.155 di prodotto secco x _. 8,00 = _. 17.240,00<br />

Totale spese = _. 2.605,00<br />

Reddito netto = P.L.V. – Spese = _. 14.635,00<br />

— 29 —


Conclusioni<br />

Dalle tabelle risulta evidente come <strong>la</strong> coltura debba essere valutata nel suo<br />

ciclo poliennale, infatti il bi<strong>la</strong>ncio negativo del primo anno è da imputare<br />

all’elevato costo d’impianto e ad una minore produzione rispetto agli anni<br />

successivi. Questo andamento è caratteristico dell’origaneto, infatti <strong>la</strong> produzione<br />

del primo anno in genere rappresenta circa il 30% di quel<strong>la</strong> che si ottiene al<br />

secondo anno, considerato il migliore dell’intero ciclo produttivo.<br />

Al secondo anno, è stata ottenuta un’ottima produzione, raggiungendo quasi<br />

i 10.000 Kg di prodotto verde. Inoltre si è avuto un aumento del<strong>la</strong> resa di<br />

prodotto secco dal 16 al 44%.<br />

Gli ecotipi più produttivi sono stati quelli 'Comitini' e 'Mussomeli'.<br />

Al terzo anno i risultati economici sono stati discreti, in considerazione anche<br />

del<strong>la</strong> scarsa piovosità dell’annata e dell’inizio del<strong>la</strong> fase decrescente<br />

dell’origaneto.<br />

Un dato molto significativo è stato l’aumento graduale, del<strong>la</strong> resa in secco di<br />

tutto l’origaneto, infatti <strong>la</strong> percentuale è passata dal 16% del primo anno al<br />

53% del terzo anno.<br />

Gli ottimi risultati economici ottenuti nei tre anni del<strong>la</strong> prova fanno ben sperare<br />

per una maggiore diffusione del<strong>la</strong> coltura.<br />

Al<strong>la</strong> fine dei tre anni di prova possiamo dire che <strong>la</strong> tecnica e le cure colturali<br />

adottate sono risultate idonee in rapporto all’ambiente pedoclimatico di Aragona.<br />

Una delle operazioni da migliorare è quel<strong>la</strong> del<strong>la</strong> raccolta. Infatti <strong>la</strong> raccolta<br />

manuale dell’origano rimane un’operazione molto onerosa. Considerata<br />

l’esperienza effettuata nel terzo anno in merito all’uso di una macchina<br />

falciatrice, si può affermare che ci sono i presupposti per una parziale o totale<br />

meccanizzazione del<strong>la</strong> raccolta, al fine di ottenere un buon risparmio sul<strong>la</strong><br />

manodopera.<br />

L’origano viene sempre più coltivato per uso alimentare, cosmetico e medicinale.<br />

— 30 —


Come uso alimentare è utilizzato per aromatizzare carni, insa<strong>la</strong>te,<br />

pizze ed altri piatti tipici del<strong>la</strong> cucina mediterranea.<br />

Con l’infuso dei fiori si ottiene un ottimo digestivo, mentre messo a macerare<br />

in una bottiglia di vino, si ottiene <strong>la</strong> tintura vinosa con ottime proprietà digestive<br />

e stimo<strong>la</strong>nti.<br />

In un’agricoltura moderna, dettata dalle normative comunitarie, tendenti al<strong>la</strong><br />

salvaguardia del mondo rurale e ambientale, le piante aromatiche, possono<br />

ricoprire un ruolo importante.<br />

La loro <strong>coltivazione</strong>, infatti, può costituire un’innovazione produttiva rispondente<br />

a diverse valutazioni che coinvolgono l’ambiente, <strong>la</strong> salubrità dei prodotti e<br />

<strong>la</strong> qualità del <strong>la</strong>voro, fattori che costituiscono i presupposti per uno sviluppo<br />

rurale “integrato”.<br />

Tali piante, con il loro profondo ed esteso apparato radicale possono essere<br />

coltivate in terreni marginali rendendoli produttivi, contribuendo al<strong>la</strong> salvaguardia<br />

degli ambienti a rischio di erosioni idrogeologiche.<br />

— 31 —


Bibliografia<br />

Adriano Fiori, 1984 – Nuova Flora Analitica d'Italia – Calderini,<br />

Edizioni Agricole, Bologna.<br />

Sandro Pignatti, 1982 – Flora d'Italia<br />

Edagricole Il Sole 24 Ore.<br />

Servizio Agrometereologico SIAS – Assessorato Agricoltura e Foreste<br />

<strong>Regione</strong> Siciliana.

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