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Da Crevalcore a Capo Nord, avventura in bicicletta<br />
per lo scrittore Andrea Accorsi<br />
Dalla Bassa sul tetto del mondo, dopo l’avvenutura del mirandolese Davide Gaddi<br />
Ferragosto a Capo Nord lo sta passando Andrea Accorsi, l’ultramaratoneta e scrittore<br />
che, partito da Crevalcore, nel Bolognese, ha percorso in 19 giorni gli oltre<br />
4.000 chilometri in bicicletta, superando i circa 20.000 metri di salite, in assoluta<br />
autonomia e in solitaria.<br />
Durante il tragitto che – ricorda l’Ansa – ha attraversato 10 nazioni, Accorsi ha dovuto<br />
affrontare oltre al caldo iniziale, le avverse condizioni meteorologiche e climatiche<br />
del Nord Europa dovendo in qualche caso anche riposarsi accampandosi<br />
all’interno di fermate dell’autobus o in qualche capanno sperduto. Ma – racconta<br />
su Facebook dove ha puntualmente descritto le sue sensazioni durante tutto il<br />
viaggio – ha anche conosciuto gente fantastica che lo ha ospitato e sfamato, senza<br />
mai nulla chiedergli<br />
in cambio.<br />
“Che viaggio incredibile.<br />
La realtà supera<br />
il sogno – scrive –<br />
ogni due giorni<br />
ascoltare voci che<br />
parlano lingue diverse.<br />
Tutto si comprime e<br />
si dilata per effetto<br />
della fatica e delle<br />
emozioni che l’ambiente<br />
rinnova pedalata<br />
dopo pedalata”.<br />
Ferragosto a Capo Nord per Andrea Accorsi, l'ultramaratoneta e scrittore che, partito da<br />
Crevalcore, nel Bolognese, ha percorso in 19 giorni gli oltre 4.000 chilometri in bicicletta,<br />
superando i circa 20.000 metri di salite, in assoluta autonomia e in solitaria. Durante il tragitto<br />
che ha attraversato 10 nazioni, Accorsi ha dovuto affrontare oltre al caldo iniziale, le<br />
avverse condizioni meteorologiche e climatiche del Nord Europa dovendo in qualche caso<br />
anche riposarsi accampandosi all'interno di fermate dell'autobus o in qualche capanno<br />
sperduto. Ma - racconta su Facebook dove ha puntualmente descritto le sue sensazioni<br />
durante tutto il viaggio - ha anche conosciuto gente fantastica che lo ha ospitato e sfamato,<br />
senza mai nulla chiedergli in cambio. "Che viaggio incredibile. La realtà supera il sogno<br />
- scrive - ogni due giorni ascoltare voci che parlano lingue diverse. Tutto si comprime<br />
e si dilata per effetto della fatica e delle emozioni che l'ambiente rinnova pedalata dopo<br />
pedalata".