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<strong>60º</strong> anniversario<br />
1958-2018<br />
conosc<strong>en</strong>ti, che invitavano a cercare fortuna in<br />
Arg<strong>en</strong>tina, erano attive e continuavano ad<br />
attrarre gli italiani, che ora accompagnavano,<br />
anche i cicli di ripresa economica.<br />
Un ultimo periodo (1947-1954) coincideva<br />
con gli anni del primo peronismo, caratterizzati<br />
da una forte crescita dell’economia arg<strong>en</strong>tina,<br />
specialm<strong>en</strong>te nel settore dell’industria<br />
leggera destinata al consumo interno, che<br />
apriva possibilità d’impiego a operai e tecnici<br />
specializzati, in un mom<strong>en</strong>to in cui l’Italia del<br />
dopoguerra segnava un alto indice di disoccupazione<br />
e di conflitti sociali e politici. Nella<br />
stessa fattispecie iniziale, un accostam<strong>en</strong>to di<br />
fattori (accordi ufficiali, fattori d’attrazione e la<br />
consolidata rete che univa la numerosissima<br />
collettività italiana in Arg<strong>en</strong>tina attraverso<br />
paesani, par<strong>en</strong>ti e amici) hanno fatto allocare<br />
in quel periodo circa 500 mila italiani che si<br />
sono stabiliti presso la Capitale Federale e la<br />
Gran Bu<strong>en</strong>os Aires per un buon 75%.<br />
Dal 1955 il flusso immigratorio è cominciato a<br />
calare l<strong>en</strong>tam<strong>en</strong>te a causa del contesto economico<br />
locale, segnato dall’instabilità politica,<br />
cicli d’inflazione, recessione e ristagno. Stante<br />
questa situazione, gli emigranti italiani cercarono<br />
altri destini come ad esempio Australia e gli<br />
Stati Uniti d’America. Finalm<strong>en</strong>te, la ripresa<br />
economica del loro paese d’origine diminuì le<br />
necessità di emigrare che esistevano in preced<strong>en</strong>za.<br />
D’altronde, dopo la caduta di Perón e<br />
ritirato il governo militare, ebbero luogo a<br />
febbraio del 1958 le elezioni per la nomina del<br />
nuovo presid<strong>en</strong>te.<br />
Vinse l’avvocato Arturo Frondizi grazie alla sua<br />
alleanza con Perón, ma accompagnato da un<br />
ambi<strong>en</strong>te di proscrizione peronista e di tutela<br />
militare che in modo lungimirante pronosticava<br />
un futuro incerto della sua gestione. In ogni<br />
modo, da un altro punto di vista, il suo arrivo al<br />
potere rispecchiava la composizione sociale<br />
arg<strong>en</strong>tina di allora. Il nuovo presid<strong>en</strong>te era il<br />
p<strong>en</strong>ultimo figlio d’immigranti italiani che<br />
v<strong>en</strong>ivano dalla città di Gubbio, arrivati in<br />
Arg<strong>en</strong>tina verso il 1890, nel pi<strong>en</strong>o del flusso<br />
immigratorio, ed era anche il frutto della<br />
fermezza e costanza dei suoi g<strong>en</strong>itori, dell’austerità<br />
di una famiglia dedicata al lavoro, e della<br />
mobilità sociale che accompagnò il processo di<br />
modernizzazione economica, sociale e amministrativa<br />
dell’Arg<strong>en</strong>tina dalla fine dello scorso<br />
secolo.<br />
Sul discorso moderno, riferito ai problemi<br />
strutturali del paese, il suo progetto che aveva<br />
come supporto lo sviluppo delle forze produttrici,<br />
e il ruolo degli investim<strong>en</strong>ti esteri;<br />
sommato a una grande fede sull’idea dell’integrazione<br />
politica, pres<strong>en</strong>tava un programma di<br />
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