Kitesoul Magazine #27 Edizione Italiana
In questo numero: Adeury Corniel e Sofia Tomasoni vincono una storica medaglia d'oro, Formula Kite: i foils vanno verso le Olipiadi di Parigi 2024, Red Bull King of the Air 2019: ecco i partecipanti, Nuno "Stru" Figueiredo: l'onda più grande del mondo è sua, St.Peter Ording, un parco giochi infinito, FOILBOA: TROVATE IL TEMPO PER L'AVVENTURA, Chile Buena Onda, Good Vibes in Chile, Esplorando l'isola di Prince Edward, Ralph Boelen: "il kitesurf è ancora giovane", Andre Magarao: Cerco di catturare l'unicità del kitesurf, Daniele Milazzo: Per essere competitivi nel Freestyle bisogna lavorare sodo, Steven Akkersdijk: "I kiter pensano che io sia solo da twintip" e molto altro.
In questo numero: Adeury Corniel e Sofia Tomasoni vincono una storica medaglia d'oro, Formula Kite: i foils vanno verso le Olipiadi di Parigi 2024, Red Bull King of the Air 2019: ecco i partecipanti, Nuno "Stru" Figueiredo: l'onda più grande del mondo è sua, St.Peter Ording, un parco giochi infinito, FOILBOA: TROVATE IL TEMPO PER L'AVVENTURA, Chile Buena Onda, Good Vibes in Chile, Esplorando l'isola di Prince Edward, Ralph Boelen: "il kitesurf è ancora giovane", Andre Magarao: Cerco di catturare l'unicità del kitesurf, Daniele Milazzo: Per essere competitivi nel Freestyle bisogna lavorare sodo, Steven Akkersdijk: "I kiter pensano che io sia solo da twintip" e molto altro.
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Redattore tecnico wave
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Redattore tecnico freestyle
Alberto Rondina
Tecnica
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Photo & Video
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Grafica
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Traduzioni italiano-inglese
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DICEMBRE 2018 - GENNAIO 2019
BIMESTRALE
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David Ingiosi, Kari Schibenvaag,
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Arsenault, Tom Bridge, Christian Brill,
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Stevens, Alby Rondina, Naish, Cabrinha,
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David Ingiosi, Pablo Jimenez, Gabi
Steindl, Andre Magarao, Daniele
Milazzo, Thomas Burblies, Bromwich,
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di Bergamo n°10/2014
del 15/04/2014.
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FEDERICO SUGONI
Editore
Manager d’Azienda
ed Imprenditore, si appassiona al
surf da giovanissimo, ma scopre
l’amore per il Kitesurf da grande
durante un viaggio alle Hawaii.
Il kite è la sua più grande
passione dopo sua figlia. Nel 2014
fonda Kitesoul Magazine.
GIUSEPPE ESPOSITO
Direttore creativo
Kiter sin da piccolo, rider per RRD
Italia, laureato in Design della
Comunciazione al Politecnico di
Milano. Con questo incarico ha
potuto finalmente unire le sue due
passioni: il kite ed il design.
DAVID INGIOSI
Direttore Responsabile
Giornalista professionista e
video maker specializzato in
vela, avventure di mare, viaggi e
sport acquatici, da oltre 15 anni
racconta da dentro il "pianeta
blu". Si è innamorato del kitesurf
diversi anni fa in Sardegna poi ha
viaggiato in tutto il mondo come
istruttore Iko.
MAURIZIO CINTI
Videomaker
Appassionato di cinema
e fotografia. Skater, Snowboarder
e Wakeboarder, appena ha
conosciuto il kitesurf, tutto il resto
è diventato un ricordo, inizia con
il freestyle,ma ora ama le onde
grandi e potenti. La ricerca dello
swell perfetto è la sua passione.
KITESOUL MAGAZINE
Feel The Flow
RENATO “DR. KITE” CASATI
Direttore tecnico
Wave team rider Duotone.
Kitesurfer dal 2000, è stato
giudice ed atleta PKRA e KPWT.
Ha scritto continuativamente per
diverse riviste di settore
negli ultimi 12 anni.Vive fra lago di
Como e Sardegna, ma sverna fra
le onde Capoverdiane.
MITU MONTEIRO
Redattore tecnico wave
Capoverdiano di Sal, Rider
Ufficiale F-One, Manera. Campione
Mondiale wave KPWT nel 2008 e
tre volte Vice Campione Mondiale.
Inizia giovanissimo con il Surf
e con il Windsurf, dopo
poco scopre il Kitesurf
e diventa amore puro.
ALBERTO RONDINA
Redattore tecnico freestyle
È il miglior esponente del
Kite Italiano nel mondo delle
competizioni, Rider Ufficiale
per Cabrinha Kites, Neil Pryde e
GoPro. Quattro volte Campione
Italiano, Campione Europeo 2010 e
terzo classificato nel Campionato
Mondiale PKRA 2012.
DANIELA MELONI
Traduttrice professionista
Daniela ha vissuto principalmente
all’estero, dove ha conseguito
la laurea in Giurisprudenza e
iniziato la sua carriera. Capisce di
avere una passione per gli sport
acquatici nel 2007 quando si
ritrasferisce nella costa ovest della
Sardegna e incontra suo marito,
il kitesurfer Enrico Giordano.
Dal 2009 è una traduttrice
professionista. Amante del SUP e
fotografa amatoriale non manca
mai di fotografare o riprendere
una sessione wave di kite o SUP.
David Ingiosi
Il lato rosa
delle session
Anni fa era piuttosto raro incontrare una ragazza in spiaggia pronta a entrare in acqua
e divertirsi con il kite. Oggi invece grazie all'evoluzione dei materiali che garantiscono
maggiore sicurezza e accesso praticamente illimitato, le donne sono una presenza
costante in tutti gli spot del mondo, partecipano a competizioni, kitecamp, lavorano
come istruttori nelle scuole e alzano il livello tecnico in tutte le discipline, dal freestyle,
al Big Air, dal Racing al Wake.
All'inizio il kitesurf non solo era un sport prettamente maschile, ma riservato a una stretta
schiera di uomini coraggiosi, discretamente pazzi e con solide basi di attività acquatiche
pregresse, surf e windsurf su tutte. Le potenzialità di questa disciplina, l'emozione
di essere trainati da un ala, la velocità in planata e l'esaltazione di volare a mezz'aria
c'erano già tutte, ma le attrezzature erano tutte da perfezionare quanto a prestazioni,
controllo della potenza e soprattutto sistemi di emergenza. Era ancora uno sport in cui
sbagliare una manovra o anche una semplice distrazione poteva costare molto caro.
Servivano nervi d'acciaio, spirito da scavezzacollo e muscoli tonici. Normale dunque che
le donne almeno per quel momento rimanessero solo a guardare.
Grazia, tecnica e solidarietà le armi segrete delle rider
Oggi che le prestazioni delle ali sono ineccepibili, la qualità dei materiali indiscussa
e i sistemi di sicurezza ampiamente collaudati, il kitesurf ha perso quasi totalmente
quell'aura di sport estremo dei primordi. Andate su una qualsiasi spiaggia dedicata e
vedrete persone di ogni tipo divertirsi e spingere al massimo in acqua: gente alta, bassa,
magra, grassa, giovani, adulti e loro, le donne, il cui numero è a poco a poco incrementato
ogni anno e non accenna a smettere.
Naturalmente le ragazze hanno il loro approccio alla disciplina, molto diverso dai maschi,
ma sono proprio queste differenze di fisico, di testa e di cuore a essere il loro punto di
forza. Le donne hanno una complicità e una capacità di supportarsi tra loro unica. Laddove
non arrivano con la forza fisica, rimediano con grazia, agilità e abilità tecnica. Naturalmente
un wipe out o uno schianto in acqua è uguale anche per loro, ecco perché
devono allenarsi, tonificare i muscoli e tirare fuori tutta la grinta che uno sport acquatico
richiede.
Kajina e Consorti, meravigliose apripista
Anche il livello tecnico delle ragazze in discipline che ne sono la massima espressione,
come per esempio il Freestyle, negli ultimi anni si è notevolmente evoluto. Una delle
prime atlete ad aprire la strada ai top trick è stata Bruna Kajina: quando è riuscita a
chiudere il Double Hand Pass, prima ragazza a farlo, poi tutta la comunità femminile ha
seguito il sue esempio. Per non parlare di Charlotte Consorti che è una presenza assidua
e una delle migliori top rider della disciplina Speed, forse ancora oggi ultimo avamposto
dove il testosterone maschile la fa da padrone. Suo è l'attuale record di velocità mondiale
femminile di 50,43 nodi registrato a Luderitz, in Namibia, nel 2010 Anzi, oggi che
i maschi hanno ormai raggiunto un livello altissimo in acqua e ormai la curva tecnica fa
solo piccoli step in alto, le competizioni femminili sono quanto di più vivo e spettacolare
perché tutto può ancora accadere e riuscire a chiudere una nuova manovra può voler
dire vincere o meno una competizione.
Attrezzature, abbigliamento e riviste girl oriented
Ma non è solo il numero di atlete e professioniste del kitesurf ad essere esploso. Sono
le praticanti in generale, ragazze che si iscrivono ai corsi, frequentano gli spot, rompono
le scatole al fidanzato kiter per portarle in acqua, per condividere vacanze e kitecamp.
Gli stessi brand capita l'antifona del Girl Power sono ormai molto più attenti a concepire
attrezzature a loro dedicate e non si tratta solo di colori e grafica, ma di linee, prestazioni,
ergonomia, stile.
Che l'universo femminile sia entrato a pieno titolo nel kitesurf è giusto, naturale e straordinario,
come straordinario è il lato rosa della vita. Il problema delle donne è che sono
tantissime, molto più degli uomini, e chissà che un giorno il Girl Power non avrà davvero
il dominio della spiaggia. A noi maschietti allora non rimarrà che fargli la corte, magari
aggiungendo un bouquet di fiori nel nostro kitebag.
SOMMARIO
PORTFOLIO
YOG
OLYMPIC GAMES
18 28 32
Adeury Corniel e Sofia
Tomasoni vincono una
storica medaglia d'oro
Formula Kite: i foils
vanno verso le Olipiadi di
Parigi 2024
DOWNWIND
KITETRIPS
FILM
52
FOILBOA: TROVATE IL
TEMPO PER L'AVVENTURA
56
Chile Buena Onda, Good
Vibes in Chile
80
Esplorando l'isola di
Prince Edward
ITW
TUTORIAL
TECNICA
112
Portfolio Steven Akkersdijk: "I
kiter pensano che io sia
solo da twintip"
120
Come uscire vivi da un
wipe out nel kitesurf
126
Curiamo lo stile: il Grab
BIG AIR RECORD WORLD CUP
36 42 46
Red Bull King of the Air
2019: ecco i partecipanti
Nuno "Stru" Figueiredo:
l'onda più grande del
mondo è sua
St.Peter Ording, un parco
giochi infinito
ITW
FOTOGRAFO
RIDER
86
Ralph Boelen: "il kitesurf
è ancora giovane"
TUTORIAL
94
Portfolio Andre Magarao: Cerco
di catturare l'unicità del
kitesurf
PRODUCT FOCUS
106
Portfolio Daniele Milazzo
per essere competitivi
nel Freestyle bisogna
lavorare sodo
138
La virata
142
RRD: Religion MK9 &
Varial | NAISH: Hover 112 |
CORE: GTS5
18
PORTFOLIO
Mallory de la Villemarqué
RIDER: Mallory de la Villemarqué
FOTO: Toby Bromwich
20 PORTFOLIO
Abel Lago
RIDER: ABEL LAGO
FOTO: ROMANTSOVA PHOTO
22
PORTFOLIO
Jesse Richman
RIDER: Jesse Richman
FOTO: Frankie Bees
24 PORTFOLIO
STEVEN AKKERSDIJK
RIDER: STEVEN AKKERSDIJK
FOTO: THOMAS BURBLIES
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28
YOUTH OLYMPIC GAMES
Adeury Corniel e Sofia Tomasoni vincono una storica medaglia d'oro
YOUTH
OLYMPIC
GAMES
ADEURY CORNIEL
E SOFIA TOMASONI
VINCONO UNA STORICA
MEDAGLIA D'ORO
Photo: World Sailing
Adeury Corniel e Sofia Tomasoni sono diventati i primi kiteboarder a vincere la medaglia d'oro alle Olimpiadi
Giovanili del 2018, a Buenos Aires, in Argentina.
Il kiteboarding ha fatto il suo debutto olimpico con una competizione in stile slalom / boardercross con
equipaggiamento da gara in puro stile Twintip. La fase finale della competizione che si è svolta sotto
l'egida del Club Náutico San Isidro non ha risparmiato lo spettacolo nelle divisioni maschile e femminile.
Nella flotta femminile, Alina Kornelli era chiaramente la rider favorita. Aveva vinto cinque gare su sei.
Ma dopo essere caduta in finale, non si è più ripresa. Poema Newland ha tagliato il traguardo per prima,
ma una penalità di due punti post gara ha fatto in modo che lei dotesse accontentarsi solo dell'argento.
Sofia Tomasoni era ovviamente in estasi. "È un sogno che si avvera, la gara finale è stata molto dura,
ho girato la prima boa e ho avuto troppo vento e non sono riuscita a superare l'ostacolo e sono arrivata
terza", spiega Sofia Tomasoni. "Poi, all'ultima virata, sono arrivata secondo, ed ero molto frustrata, ma
poi un'altra ragazza ha avuto una penalità, quindi ho ottenuto il primo posto".
30
YOUTH OLYMPIC GAMES
Adeury Corniel e Sofia Tomasoni vincono una storica medaglia d'oro
Nella flotta maschile, Corniel dominava le gare; Christian Tio e Toni Vodisek hanno chiuso al secondo
posto. "Mi sento davvero felice, le condizioni oggi erano molto buone, all'inizio pensavo che non ci fosse
vento, ma alla fine tutto è cambiato e avevamo 50 nodi, è stato bello correre una gara giusta", osserva
Corniel .
"Vorrei ringraziare la Cabarete Kite Academy per avermi supportato e per aiutarmi a prepararmi ad essere
qui. Spero davvero di vedere altri ragazzi in giro e altri domenicani per condividere questa energia
e realizzare i loro sogni".
Alla fine, Repubblica Dominicana e Filippine hanno fatto la storia vincendo le loro prime medaglie in
un evento velico olimpico.
32
OLYMPIC GAMES
Formula Kite: i foils vanno verso le Olipiadi di Parigi 2024
FORMULA KITE: I FOILS VANNO VERSO LE OLIMPIADI DI PARIGI 2024
L'Annual General Meeting (AGM) di
World Sailing ha confermato la lineup
ufficiale degli eventi per i Giochi
Olimpici di Parigi 2024. Lo sport del
kiteboarding farà il suo debutto nel
movimento olimpico in Francia con
un foil board e un kite ram air.
Tutti i kite olimpici devono essere
disponibili in tutto il mondo senza restrizioni.
World Sailing, in collaborazione
con l'International Kiteboarding
Association (IKA), gestirà e controllerà
le licenze dei costruttori.
Le attrezzature scelte saranno "bloccate"
per ciclo olimpico per garantire
sicurezza e affidabilità nell'investimento
delle marche e un'evoluzione
controllata da un evento all'altro. Ciò
significa che l'equipaggiamento ufficiale
dovrebbe adottare l'attuale
classe di Formula Kite, che consente a
diversi modelli di diversi produttori di
competere l'uno con l'altro a livello di
parità olimpica.
Le regole dell'attrezzatura per la prima
apparizione del kiteboarding nei Giochi
Olimpici sono le seguenti:
BOARD CONCEPT: FOILING;
RANGE DI PESO (UOMINI): 65-85 KG;
RANGE DI PESO (DONNE): 50-70 KG;
DIMENSIONI DEL KITE (UOMINI E DONNE): 7-21 M2;
TIPO DI KITE: RAM AIR;
NUMERO DI KITE AUTORIZZATI PER EVENTO: QUATTRO KITE AD ALTE
PRESTAZIONI E ALTE PROPORZIONI;
NUMERO DI SISTEMI DI HYDROFOIL AUTORIZZATI PER EVENTO: UN
SISTEMA AD ALTE PRESTAZIONI E MASSIMA ASPECT RATIO;
RANGE DI VENTO PER LA COMPETIZIONE DI KITE OLIMPICI COMPRESO
TRA 5 E 40 NODI.
34
OLYMPIC GAMES
Formula Kite: i foils vanno verso le Olipiadi di Parigi 2024
In termini di formato competitivo,
dovremmo aspettarci una staffetta su
un circuito corto con un breve tratto
di bolina / sottovento e i membri del
team (uomini e donne) che navigano
e si alternano in una zona di cambio.
La competizione può consistere in
una serie di manche di apertura e
una fase a eliminazione diretta o in
un'altra forma di finale (vale a dire, la
migliore delle vittorie in x gare). "Nel
corso degli anni, il nostro obiettivo è
stato sempre quello di mantenere l'intera
comunità e l'industria coinvolte
e di non scendere su un singolo produttore
o su un'unica strada", spiega
Markus Schwendtner, segretario esecutivo
di IKA.
"Nelle Olimpiadi della Gioventù, abbiamo
registrato per la prima volta
le attrezzature di serie ed è stato un
grande successo Sono entusiasta che
abbiamo anche ottenuto questo risultato
come criterio per l'attrezzatura
per Parigi 2024. La Formula Kite garantirà
che spirito e identità del kiteboarding.
"
36
BIG AIR
Red Bull King of the Air 2019: ecco i partecipanti
RED BULL KING OF THE AIR
ECCO I PARTECIPANTI
38
BIG AIR
Red Bull King of the Air 2019: ecco i partecipanti
Con la fine del 2018 imminente e il
periodo della finestra aperta del Red
Bull King of the Air 2019 all'orizzonte,
rimangono solo un paio di settimane
per i kiters che vogliono presentare
le loro iscrizioni alla competizione e
avere la possibilità di unirsi ai migliori
del mondo della disciplina Big Air.
Red Bull King of the Air si svolge il
giorno più ventoso con le migliori
condizioni per il Big Air tra il 26 gennaio
e il 10 febbraio 2019. L'evento
vedrà 18 dei migliori kiteboarder del
mondo volare il più in alto possibile e
conquistare il prestigioso titolo.
Se non l'hai già fatto, è il momento di
riunire i tuoi amici video producer e gli
addetti al montaggio video e immortalare
i tuoi salti più alti della passata
stagione in una breve clip. Con la stagione
ventosa di Cape Town che si avvicina
velocemente, la scadenza per il
processo di selezione video per il più
prestigioso evento di kiteboarding al
mondo, il Red Bull King of the Air 2019,
si avvicina.
Il Red Bull King of the Air 2019 tornerà
a Kite Beach a Cape Town, dove è stato
messo in scena con molto successo
nel 2018 e avrà una finestra di due settimane
a fine gennaio e inizio febbraio
2019 per la competizione che si svolgerà
il giorno più ventoso.
Le partecipazioni sono aperte ai riders
di tutto il mondo, ma ci sono solo
pochi punti disponibili. La lista dei rider
del 2019 sarà composta dai primi 9
dell'evento del 2018 e con i punti rimanenti
decisi attraverso la procedura di
videoregistrazione.
Lo scorso anno l'olandese Kevin Langeree
ha superato il giovane spagnolo
Liam Whaley e Lewis Crathern e ha
40
BIG AIR
Red Bull King of the Air 2019: ecco i partecipanti
conquistato il suo secondo titolo Red
Bull King of the Air. Il campione del
mondo freestyle del 2009 si era assicurato
l'ultimo gradino del podio di
Cape Town nel 2014 ed è stato per lui
un buon ritorno dopo un grave infortunio
che lo aveva tenuto fuori dall'evento
del 2017.
"Il passaggio a Kite Beach è stata la cosa
migliore di sempre", ha detto Langeree,
"Ci ha dato come rider l'opportunità di
mostrare le nostre manovre ed è stato un
giorno che non dimenticherò facilmente".
I rider che gareggiano i video contest
devono convincere i giudici che hanno
le carte in regola per competere con
rider del calibro di Langeree e compagni,
i migliori kiters al mondo. Devono
farlo inviando un video con le loro
salti più grandi e più alti.
Secondo il direttore sportivo Sergio
Cantagalli, la giuria è alla ricerca di
videoclip attraverso i quali i giudici
possono vedere il potenziale del rider.
"Questo evento è unico in quanto è
in continua evoluzione con l'input dei
rider e dei giudici ed è sempre il nostro
obiettivo migliorarlo. È come un
tour mondiale in un evento unico", ha
aggiunto.
Langeree, Whaley e Crathern sono confermati
per l'evento 2019 insieme ai
campioni del passato Jesse Richman
e Aaron Hadlow. Steven Akkersdijk,
Lasse Walker, Sam Light e Gijs Wassenaar
completano la top 9 che riceve
l'ingresso automatico nell'evento.
I kiteboarder che pensano di avere le
carte in regola per competere con i
migliori rider del mondo in un evento
estremo sono invitati. A presto!
42
RECORD
Nuno "Stru" Figueiredo: l'onda più grande del mondo è sua
Nuno "Stru"
Figueiredo:
L'ONDA PIÙ GRANDE
DEL MONDO È SUA
I Guinness World Records lo hanno confermato a distanza di
un anno. Nuno "Stru" Figueiredo ha ufficialmente cavalcato la
più grande onda in kitesurf al mondo.
44
RECORD
Nuno "Stru" Figueiredo: l'onda più grande del mondo è sua
L'8 novembre 2017, il kitesurfer di Porto,
in Portogallo, ha lanciato il suo kite
a Praia do Norte, a Nazaré e ha navigato
in una delle più pericolose onde
del pianeta. Il vento soffiava da nord
e le onde erano leggermente rivolte a
sud. Dopo aver saltato dalla cresta di
un paio di onde per fare conoscenza
con il set, Figueiredo puntava a un'onda
record.
Secondo il Guinness World Records,
l'onda misurava 62 piedi (19 metri).
"Immagino di avere avuto paura quando
stavo ancora guardando le onde
dall'esterno, ma quando sono arrivato
in acqua, la paura è svanita Sulle onde
devi concentrarti perché la tua vita è
in gioco", spiega Nuno "Stru".
"Devi essere disposto a farlo e hai bisogno
di anni di allenamento, ho visto
come Nazaré ha lavorato per alcuni
anni perché, nel kitesurf, abbiamo
bisogno di qualcosa di più che grandi
onde. Devi sapere esattamente come il
vento soffia e si comporta".
46
WORLD CUP
St.Peter Ording, un parco giochi infinito
St.Peter Ording
U N P A R C O G I O C H I I N F I N I T O
TEXT: CHRISTIAN BRILL, TIM KUMMERFELD
Il 22 settembre scorso, al mattino, ho chiamato Christian
Brill, il local di St. Peter Ording."Ehi Christian, a mezzogiorno
c'è alta marea, il grande parcheggio dalla spiaggia principale
sarà allagato e prenderemo vento onshore con 25
-40 nodi. Sei pronto per un servizio fotografico?". "Sicuro,
Tim Kummerfeld sarà anche alla partenza", risponde al volo
e un'ora dopo ci siamo incontrati nel parcheggio di fronte
alla spiaggia principale. Già un'ora prima dell'alta marea, il
grande parcheggio sabbioso è completamente sott'acqua
e le auto non sono più in grado di attraversare la spiaggia.
Christian e Tim hanno lanciato i loro kite da 7 metri e immediatamente
è chiaro che saranno ben "motorizzati".
Christian Brill, altrimenti va in kitesurf su un'altra spiaggia
nel sud di St. Peter Ording ("SPO") e si diverte molto sull'acqua.
Almeno è così che funziona quando stacca i suoi mega
kiteloop in queste condizioni di acqua piatta nei pressi del
parcheggio sul quale nei giorni normali (senza questo tipo
di alta marea) ci sono centinaia di auto e camper e tutto
finisce con un downloop morbido morbido come burro. Rispetto!
Tim Kummerfeld attacca immediatamente l'eroe locale e
segna punteggi altrettanto alti. I due conquistano il cielo di
St.Peter Ording ancora e ancora e poi affrontano altri tratti
d'acqua che rimangono solo poche ore. Tim continua a cer-
PHOTOS: AXEL REESE
care ostacoli naturali, sotto forma di palafitte o pali su cui
sono sistemate le sedie da spiaggia rimaste per la stagione
autunnale. Quindi gli ostacoli in legno rustico sono il suo
oggetto dei desideri.
È ovvio per entrambi che questa session è speciale, perché
il vento è burrascoso, l'intero parcheggio di sabbia è allagato
con tutte le possibilità e, ultimo ma non meno importante,
i coraggiosi bagnanti sulla spiaggia che rimangono
incantati alla vista di tutti i mega-salti. St. Peter Ording è
un parco giochi infinito!
48
WORLD CUP
St.Peter Ording, un parco giochi infinito
Christian Brill
Nel nostro gruppo WhatsApp ‘Kiten-SPO’, i 30 nodi di venerdì e sabato sono
stati oggetto di accesi dibattiti per giorni. Venerdì scorso Tim e io abbiamo
iniziato presso la spiaggia principale di Ording. In una pausa del vento di 30
nodi da terra sono con un po 'di disagio in acqua visto che in lontananza si
può già vedere un muro nero di nuvole. Poi però cambia tutta e dopo 15 minuti
ci siamo ritrovati a combattere tra le onde con raffiche di oltre 50 nodi.
Il nostro riassunto mentre uscivamo dall'acqua con i nostri kite: "Non abbiamo
ancora imparato nulla". Sabato il vento è iniziato più moderatamente. le
raffiche erano solo fino a 40 nodi. Quest'alta marea alle ore 12 significa una
cosa sola qui a St. Peter Ording: acqua fino alle dune e kiteloops! L'acqua piatta
consente il salto perfetto e molto spazio per il lift. Per tutta l'estate non
abbiamo avuto un buon clima. E anche in autunno giorni così sono piuttosto
pochi. L'acqua è profonda solo 50 cm. Quindi prendi una raffica e tiri il kite
più basso possibile. Quello con Tim è stato un giorno come ai vecchi tempi in
cui ci allenavamo per le competizioni. Il parco giochi allagato era la cornice
migliore per questo risveglio".
50
WORLD CUP
St.Peter Ording, un parco giochi infinito
Tim Kummerfeld
Tempesta in arrivo con forte alta marea, temperature autunnali e raffiche di
circa 40 nodi. Dopo un'estate calda con i kite per lo più di 13 metri in acqua
St. Peter-Ording è tornata nel suo lato ruvido il 22 settembre. Anche se vengo
da Amburgo, St. Peter-Ording è un po' una casa per me. Durante la scuola qui
trascorrevo i fine settimana con i miei genitori e durante i miei studi ho vissuto
la pausa del semestre esclusivamente sull'autobus per stare ogni minuto
in acqua. Sono passati 10 anni. Da allora è cambiato molto, ma la nostra comunità
di kite è ancora lì. In tempi precedenti a Instagram, Facebook e GoPro,
abbiamo filmato i nostri tricks appena appresi con videocamere mini-DV traballanti
e abbiamo messo i video online su siti web specializzati. È stato un
momento emozionante e poi Christian e io eravamo in una sfida perenne per
chiudere una nuova manovra. Stranamente, non è cambiato molto in questo
senso. Siamo entrambi fuori dalle gare, ma quando siamo in acqua insieme
spingiamo sempre al massimo i limiti delle nostre ossa che invecchiano. A
quasi 30 anni sei ancora nel pieno della vita, ma le cadute fanno molto più
male che a 18 anni. Queste tempeste con alta marea suscitano questi ricordi.
St. Peter-Ording si sente di nuovo reale solo quando le onde s'infrangono contro
le palafitte e l'intera spiaggia diventa un enorme parco giochi. le porte dei
campi di calcio e le piattaforme delle sedie a sdraio invitano a essere usati
come ostacoli. In questi momenti non c'è niente di meglio che stare in acqua
con i tuoi amici e dimenticare il tempo che passa. L'autunno si annuncia con
un botto e rimpiangiamo l'estate appena trascorsa. Un parco giochi senza fine
il nostro St. Peter Ording!
52
DOWNWIND
FOILBOA: TROVATE IL TEMPO PER L'AVVENTURA
FOILBOA:
TROVATE IL TEMPO PER L'AVVENTURA
Ciao downwinders! Siamo felici di annunciare
che le iscrizioni per i nostri
eventi sono online. Partiremo alla
grande con una circumnavigazione in
foil a dicembre coprendo 160 km intorno
alla bellissima isola di BoaVista. Noi lo
chiamiamo:
FOILBOA 26.12 - 02.01 2019
Ma non preoccuparti, è possibile fare
anche la mezza distanza. Dopo averlo
fatto io stesso l'anno scorso per la prima
volta, ora puoi unirti a noi in questa
speciale avventura in foil!
Guarda il teaser su Facebook, Instagram
o Youtube. E se sei pronto per l'iscrizione
vai sul nostro sito web.
FOILBOA: vola attorno a BoaVista e guarda
l'intera isola da una prospettiva diversa.
L'altro evento è il Downwind tra le isole
di Capoverde. Abbiamo perfezionato il
programma e ti offriamo un bel bottino
quest'anno: un progetto no-profit come
nessun altro! Il Downwind è stato creato
4 anni fa con l'idea e la motivazione
per raccogliere fondi per un asilo nido
qui sull'isola di Boa Vista. Con una quota
di partecipazione di 390, i downwinder
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DOWNWIND
FOILBOA: TROVATE IL TEMPO PER L'AVVENTURA
ottengono un'offerta eccezionale per
il 2019! Curiamo personalmente ogni
partecipante in anticipo: pianificazione
del viaggio, alloggio, trasferimento
in aeroporto e tutti gli spostamenti
sull'isola sono pianificati e organizzati
con i migliori kitesurf locali. A presto e
saluti di BoaVista!
WITHOUT
A DIAMOND
—THERE’S NO
HAPPILY EVER
AFTER
Alan Van Gysen Rider: Nick Jacobsen Contact: Pryde Group GmbH Bergstraße 7, 82024 Taufkirchen, Germany Tel: +49 89 6650490
WITHOUT YAMAMOTO LIMESTONE
NEOPRENE THERE’S NO HAPPILY
EVER AFTER EITHER
Yamamoto Limestone Neoprene is the diamond of wetsuit innovation and performance.
Made from limestone extracted from Mount Fuji in Japan, it is a non-petroleum based
material that is the industry standard for premium neoprene and superior watersport
performance.
No sad faces here though... because ALL our wetsuits use Yamamoto so you can
always experience the Happily Ever After with any of our wetsuits.
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Premium Japanese limestone-based neoprene is 95%
water impermeable compared to 70% for standard
petroleum neoprene. It absorbs less water, dries faster
and provides more wind chill protection.
Yamamoto neoprene has a unique cell structure and has
a 23% higher closed cell ratio for added buoyancy and
flexibility [1]. The cells are evenly spaced and filled with
nitrogen gas that increases heat retention [2].
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KITETRIPS
Chile Buena Onda, Good Vibes in Chile
Text: Gabi Steindl | Photo: Pablo Jimenez, Gabi Steindl
KITETRIPS
Chile Buena Onda,
Good Vibes in Chile
"Tiburon! "(squalo!). La gente richiama l'attenzione dalle
rocce. Siamo solo alcuni surfisti sulla line-up, è poco
prima del tramonto e la mia prima session di surf in
acque cilene. Mentre sto elaborando ciò che ho appena
sentito, vedo un'enorme pinna nera che rompe la superficie
dell'acqua a poche centinaia di metri di distanza.
Mi ci vuole un momento per realizzare, ma poi urlo "es
una orca!" (è un'orca!) mi toglie ogni dubbio. L'adrenalina
scorre attraverso il mio corpo. L'eccitazione prende il
sopravvento sulla paura. Ipnotizzata, mi siedo sulla mia
tavola da surf avvolta in una muta con cappuccio, guanti
e calzari. Le mie gambe penzolano nei 12 gradi dell'acqua,
acqua verde scuro del Pacifico. Con tutti i miei sensi
accesi, sento in testa quel brusio che solo il viaggiare e
lo sperimentare qualcosa per la prima volta in un posto
completamente nuovo può darti. "Benvenuta in Cile", sussurro
a me stessa e sorrido.
La mattina dopo, i pescatori chiariscono la situazione:
c'erano in realtà nove orche nella baia quel giorno, impegnate
a sgranocchiare una balenottera morta...
Con 4.300 km di coste dell'Oceano Pacifico ricche
di onde, il Cile è stato nella mia lista dei desideri per
un lungo periodo. Avendo trascorso tre anni in totale
in Brasile e Venezuela mentre gareggiavo con il PKRA
World Tour ed ero totalmente infatuata del Sud America,
avevo nostalgia di tornare da quando ho lasciato
le competizioni e mi sono trasferita in Australia dieci
anni fa.
Dopo circa 36 ore di viaggio, troppi fast food in aereoporto
e uno stato tipo "zombi", il capitano del Boeing
747-400 annuncia finalmente la discesa a Santiago, la
capitale del Cile. Con il naso contro la finestra di plexiglass
del mio sedile economico, i miei stanchi occhi
rossi sono incollati al panorama. La vista delle cime e
delle formazioni rocciose della Cilea Coastal Range e
delle Ande, la catena montuosa continentale più lunga
del mondo, che si estende per oltre sei paesi con una
miriade di vulcani innevati e laghi incontaminati a perdita
d'occhio mi dà i brividi. Questo è il mio primo assaggio
dell'enorme paesaggio tipico di tutto il Cile.
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KITETRIPS
Chile Buena Onda, Good Vibes in Chile
KITETRIPS
Le mie due gigantesche borse per il quiver arrivano
fortunatamente alla stessa ora e decido di dare il via
alla mia avventura in Cile con un paio di giorni di visite
turistiche nella capitale. Controllo in un piccolo
B&B a Providencia, un quartiere centrale della città.
Javier, un giovane architetto locale, un po' eccentrico
ma esperto del luogo e amico di un amico, è felice di
accompagnarmi in giro. Insieme esploriamo angoli che
sarebbe impossibile trovare da soli. Diffondere la "buena
onda" (buone vibrazioni) è un istinto per i cileni e
Javier ne è la prova perfetta. Seguondo l'orgoglio e la gioia
di Javier, a bordo di due bellissime e quasi antiche
bici da corsa d'argento, ci facciamo largo attraverso
folle di persone e un traffico intenso, ciondolando tra
musei, monumenti e siti storici, poi attraversiamo bellissimi
parchi, ci sediamo con i musicisti locali e le coppie
che ballano il tradizionale Lindy Hop all'ombra dei
pioppi. Gli incroci stradali più grandi si trasformano in
palchi temporanei e divertenti per giocolieri e acrobati,
durante i pochi minuti tra le sequenze a semaforo che
mettono in mostra le loro straordinarie abilità.
I graffiti e i murales di Santiago sono vivi e vibranti! Gli
artisti hanno trasformato le aree urbane in tele: Barrio
Brasil e Barrio Bellavista sono pieni di arte di strada
funky e colorata. Al Mercado Central di Santiago, che ha
aperto le sue porte nel 1872 e ora è famoso come il miglior
mercato del pesce del Sud America, facciamo festa
con il miglior pesce fresco per recuperare energia necessaria
per ulteriori visite turistiche. Successivamente
una funicolare del 1925 ci solleva fino al belvedere sul
Cerro San Cristóbal, una collina boscosa che sorge a
CHILE
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KITETRIPS
Chile Buena Onda, Good Vibes in Chile
KITETRIPS
860 metri sopra la città. Da qui godiamo di viste stupefacenti
della capitale, splendidamente incorniciate
da montagne innevate. Nella tradizione cilena, Javier
e io celebriamo il nostro tour di Santiago con un Pisco
Sour, la bevanda nazionale del Perù e del Cile: entrambi
rivendicano le origini dello spirito e del cocktail. È una
bevanda letale, ma fantastica! L'acquavite locale chiara
(pisco) viene mescolata con lo sciroppo di zucchero, il
succo di lime e un albume per l'autentica finitura schiumosa,
una spruzzata di bitter d'Angostura sulla parte
superiore ed è pronta, ¡Salud! (salute). Il Pisco Sour è
disponibile in due misure: stranamente il nome della
versione grande è "catedral" (cattedrale) in contrasto
con "normale" per il piccolo. Con due chinchineros (i
tipici artisti di strada del Cile) che si stanno facendo
strada, il giorno raggiunge un'aurea leggendario nei
miei diari di viaggio. Portando un tamburo sul retro, con
due grandi bacchette per suonare e piatti in cima che
sono collegati ai piedi con una corda, i due chinchineros
fermano il traffico ed eseguono una danza vigorosa,
un mix di passi veloci, curve e mosse acrobatiche, in
mezzo alla strada. Si muovono e girano intorno così velocemente
che letteralmente finiscono nell'aria mentre
suonano i loro strumenti in una performance che potrebbe
far parte del Cirque du Soleil.
Il giorno dopo non posso fare a meno di ridacchiare,
quando la società di noleggio auto consegna il mio furgone.
Certo che avevo già visto le foto su internet, ma
in realtà sembra ancora più divertente. Con un formato
piuttosto insolito, super corto e molto stretto, solo due
posti nella parte anteriore e nella parte posteriore del
carico, mi ricorda i furgoni dei fiori di Parigi. Con tutti
le mie attrezzature riposti in modo sicuro nella parte
posteriore, ho preso l'autostrada verso la costa. Destinazione:
Matanzas, la mecca del vento e del kitesurf nel
Cile centrale a circa 100 miglia a sud-ovest di Santiago.
Matanzas, un piccolo autentico villaggio di pescatori
magnificamente situato sulla costa collinare, è solo
una strada principale che corre parallela ad una lunga
CHILE
spiaggia vulcanica nera. Durante la settimana la città è
super tranquilla, ma durante il fine settimana la gente
di Santiago si riversa sulla costa per godersi il sole, la
spiaggia e l'oceano. L'area intorno a Matanzas è "in" e
molti ricchi cileni possiedono il loro angolo di paradiso
con spettacolari case per vacanze progettate da architetti.
Qui incontro Mike, fondatore di "Kite Chile" (www.kitechile.com).
Mike è svizzero, ma ha vissuto in Cile fino
a poco tempo fa e conosce, come appassionato di kitesurfer,
l'area e tutti i suoi spot come il palmo della sua
mano. È stato incredibilmente utile con la pianificazione
del mio viaggio. Fortunatamente il mio viaggio coincide
con il periodo di due mesi di Mike in Cile per "il
miglior kite dell'anno" (nov + dic) e mi offre una stanza
nella sua cabaña (casa in affitto) a Matanzas. Insieme
ci dirigiamo per la mia primissima session di kite in
Cile, uno downwind dal punto principale di Matanzas
a Roca Cuadrada (roccia quadrata), a circa 1,2 miglia a
nord e accessibile solo in 4x4 sulla spiaggia di sabbia
nera. Il Surazo prevalente (forte vento meridionale) soffia
a 25-30 nodi, una forza tipica per la regione in questo
periodo dell'anno. La fredda corrente di Humboldt porta
acqua fredda su questa costa e devo ammettere che ero
abbastanza spaventata dall'acqua a 12 ° C. Tutto si rivela
non essere poi così male e in tutte le mie settimane
in Cile non ho mai sentito freddo, nemmeno durante il
surf. La buona notizia in Cile è che quando c'è vento, di
solito c'è il sole, con una temperatura dell'aria di circa
25 C, e finché sei preparato (muta 5/4 mm e optional:
guanti e cappuccio), non sentirete il freddo.
Mike ed io esploriamo insieme tutti i punti del quartiere.
Roca Cuadrada diventa la mia preferita. L'onda
qui squarcia la roccia quadrata che si trova appena
fuori dalla spiaggia. A seconda del vento e della marea,
Roca può avere picchi veramente puliti che sono estremamente
divertenti da surfare. Quando diventa più
grande, può diventare piuttosto pericoloso. Il kite qui
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KITETRIPS
Chile Buena Onda, Good Vibes in Chile
con i leoni marini che spuntano proprio accanto a te tra
le ripide scogliere calcaree e le immense dune di sabbia
nera come lo sfondo è davvero magico.
A 10 minuti di macchina più a nord c'è La Boca, la foce
del fiume Rio Rapel, un luogo perfetto per le acque piatte
come una lastra di vetro, vento costante e cigni
bianchi e neri, circondato dalla natura più verde e da
spettacolari scogliere. Per l'apprendimento o per il freestyle,
non c'è posto migliore.
La piccola città di Pupuya è situata nella baia a sud di
Matanzas. La spiaggia offre molto spazio con un parco
giochi di onde trasversali e una piccola laguna per
l'apprendimento. Pupuya ospita l'elegante Kite Club "La
Lobera", una specie di Café del Mar per i kiters. Un'interessante
struttura architettonica realizzata in vetro e
legno offre una splendida vista sul luogo da ristorante
e bar. Con la musica, enormi cuscini rilassanti, sedie a
sdraio e persino una parete da arrampicata all'esterno
di un fresco contenitore marino che funge da doccia e
KITETRIPS
spogliatoio è un ottimo posto dove rilassarsi. E naturalmente
con una "Hot Tub" tipicamente cilena all'aperto,
una vasca rotonda di legno riscaldata dal fuoco per
riscaldarsi dopo lunghe sessioni nell'oceano, con una
vista perfetta sull'oceano, ideale da abbinare a un Pisco
Sour per un'ultima indulgenza.
Dopo una settimana, la prima mareggiata appare sulla
previsione e scatta il mio suggerimento per organizzare
un primo servizio fotografico. Il fotografo cileno di surf
Pablo Jimenez è il mio uomo. Il nostro piano è di girare
in un posto super speciale: Topocalma, un bellissimo
tratto di paradiso costiero, 45 minuti a sud di Matanzas,
e accessibile solo in 4x4. Matias, uno dei migliori
windsurfer locali di Matanzas, è felice di darci un passaggio
nel suo pick up truck. È desideroso di navigare
su "Topo", come lo chiamano anche i locali. Fino a poco
tempo fa, il permesso dell'amministrazione di Santiago
per accedere alla spiaggia della "Hacienda Topocalma"
di proprietà privata doveva essere richiesto via fax. Tut-
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KITETRIPS
Chile Buena Onda, Good Vibes in Chile
KITETRIPS
tavia, le cose sono diverse ora poiché l'intera zona è attualmente
in fase di riqualificazione in un'area di ville
di lusso e case vacanza fantasiose. Mike diventa totalmente
silenzioso passando attraverso chilometri di
terra deserta dove una volta c'era una bella fitta foresta.
Grazie a Dio, nulla è stato cambiato lungo l'ultima
sezione di arrivare allo spot. Quindi diamo il massimo
dell'acceleratore in 4WD sulla duna di sabbia nera e siamo
lì. Davanti a noi c'è una spiaggia vulcanica di straordinaria
bellezza, lunga circa 2,5 miglia. All'estremo sud,
Pan De Azúcar, una caratteristica roccia a forma di piramide
alta circa 170 piedi, sporge dal turchese Pacifico.
Ecco dove si rompe l'onda. Al Topo il vento soffia solitamente
5-10 nodi più forte rispetto a Matanzas. A causa
della geografia dello spot, del promontorio e del vento
trasversale, le onde scorrono più pulite. Ogni cosa ha il
suo prezzo e per le stesse ragioni, di solito è rafficata
qui e senza dubbio, molto meglio per il windsurf che per
il kite.
Il moto ondoso non è ancora al massino in realtà e il vento
soffia a 15-18 nodi piacevoli, "molto insoliti" secondo
Matias, che naviga molto spesso qui al Topo. È entrato
in acqua per provare le condizioni. Per un po' mentre mi
diverto nel blu, cavalco alcune piccole ma davvero di-
CHILE
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KITETRIPS
Chile Buena Onda, Good Vibes in Chile
KITETRIPS
vertenti onde e mi sento felice di provare questo magico
luogo; fino a quando le cose cambiano drasticamente. In
una frazione di secondo, il vento si trasforma in nucleare.
La session termina in un pronto soccorso dopo che
il mio aquilone si è fermato in una mega buca di vento,
e prima che abbia la possibilità di rilanciare, viene pesantemente
lavorato dalle onde. Quattro dita della mia
mano sinistra sono nel posto sbagliato nel momento
sbagliato. Per un momento lo shock prende il sopravvento
sul dolore, quando il mio kite riparte e una linea taglia
profondamente le articolazioni centrali di tutte e quattro
le dita. L'indice lo colpisce con un brutto squarcio, un
enorme lembo di pelle e le mie ossa che mi fissano. Il
sangue sta letteralmente scoppiando dalla ferita quando
finalmente raggiungo la spiaggia a circa un miglio
sottovento da Pablo e dagli altri windsurfisti.
L'affascinante Julio, un giovane paramedico cileno, mi
ricuce l'indice con sette punti nella piccola clinica ambulatoriale
di Navidad, a un'ora di macchina da Topo
e fascia le altre tre dita. È un piccolo miracolo che il
tendine sia ancora intatto, e sarò per sempre grata che
tutte le mie dita siano ancora al loro posto. Dopo un vaccino
contro il tetano e con un pacchetto di antibiotici ancora
nel mio poncho, mi trascino fuori. Nessuno mi sta
aspettando e immagino che Matias sarebbe stato super
desideroso di tornare in acqua. In attesa di Mike, mi siedo
su una panchina del parco con sgomento. È "Game
Over" per il kiting per me per il momento.
CHILE
Sfide, ostacoli e eventi imprevisti fanno tutti parte del
viaggio. È il mio primo incubo nel kite in dieci anni e ovviamente
sono molto incazzata per il fatto che debba accadere
in questo viaggio. Tuttavia, le ferite non arrivano
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KITETRIPS
Chile Buena Onda, Good Vibes in Chile
mai al momento giusto e la vita è troppo breve per affliggersi
su qualcosa che non può essere cambiato.
"Volerò in Patagonia", annuncio a Mike poche ore dopo
a Pisco Sour in un bar sulla spiaggia a Matanzas che
guarda all'oceano dove altri stanno ancora facendo kite
e windsurf. Mike si strozza sul suo Pisco e mi fissa con le
sopracciglia inarcate. Dice che sarei l'unica persona che
ha deciso di volare in Patagonia in 24 ore. Spesso questo
viaggio richiede mesi, a volte anni per essere pianificato.
Quella stessa sera prenoto un volo online per il giorno
dopo a Punta Arenas, la capitale del lato cileno della Patagonia.
KITETRIPS
CHILE
La Patagonia è la punta più meridionale del Sud America
e si estende su due paesi, il Cile e l'Argentina. Con
un paesaggio spettacolare, il Parco Nazionale Torres del
Paine sul lato cileno è tra le grandi meraviglie naturali del
mondo. Con un'area di oltre 181.000 ettari, Madre Natura
mostra la sua bellezza e la sua energia qui su scala epica:
splendidi ghiacciai e montagne, gigantesche rocce
granitiche nelle formazioni più particolari, laghi turchesi
luminescenti, fiumi cristallini a perdita d'occhio. Il nome
Torres del Paine deriva dalla catena montuosa e dal punto
di riferimento del parco: tre imponenti cime di granito
che si ergono a 1.800 m di altezza l'una accanto all'altra.
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KITETRIPS
Chile Buena Onda, Good Vibes in Chile
Ogni anno sempre più persone visitano questo affascinante
e magico posto alla fine del mondo ed è un po '"in"
in questi giorni per fare esperienza della Patagonia almeno
una volta nella vita. La traccia "W" fondata nel 1994
è un percorso circolare a forma di lettera W che si snoda
per 70 km attorno al massiccio del Paine. Può essere fatto
in 4-5 giorni ed è il modo più popolare per vedere Torres
del Paine. Il territorio è una rete ben sviluppata di sentieri
con aree di campeggio e rifugi per dormire al riparo dagli
elementi.
KITETRIPS
Un po' provata dalla temperatura esterna, esco dalla sala
degli arrivi del piccolo aeroporto di Punta Arenas e attendo
l'autobus per Puerto Natales. Durante il viaggio di 3,5
ore lungo una strada dritta attraverso steppe apparentemente
senza fine, non vedo un'anima viva a parte qualche
altra auto, un bus e due baqueanos (tipo di cowboy cileno
in Patagonia) a cavallo. Puerto Natales era una piccola
cittadina di pescatori ai tempi. Oggi è l'ultimo avamposto
per i turisti prima di dirigersi verso la natura selvaggia
della Patagonia. Fortunatamente, nonostante l'enorme
afflusso di visitatori negli ultimi anni, è riuscito a conservare
il suo fascino. Dalla fermata dell'autobus, vado a
piedi fino al centro della città. Le piccole case colorate in
legno, la temperatura fresca, la rigida brezza e le sconfinate
vedute sulle montagne innevate mi fanno pensare
all'Alaska in estate. C'è un'atmosfera magica nell'aria, ti
senti davvero come se fossi alla fine del mondo qui.
In risposta all'elevata domanda di trekking a Torres del
Paine, la CONAF (National Forest Corporation) sta regolamentando
i numeri dei visitatori dal 2016 e i visitatori
hanno bisogno di un letto confermato per ogni notte trascorsa
nel parco, poiché la sistemazione è limitata.
CHILE
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KITETRIPS
Chile Buena Onda, Good Vibes in Chile
Non credo quasi alle mie orecchie quando mi dicono
nell'ufficio di Puerto Natale di Fantástico Sur, una delle
organizzazioni che gestiscono gli alloggi nel parco, che
nessuno può entrare nel parco per i prossimi cinque
giorni a causa di un crollo totale del sistema di prenotazione
del computer. "Che cosa? Io riparto tra 5 giorni?"
Lo siento, no es posible "(scusa, non è possibile). Per un
momento mi sento come se fossi in un brutto film. La mia
mano sinistra in una gigantesca medicazione, ancora
leggermente in stato di shock dopo il mio incidente sapendo
quanto sono stata vicino a perdere quattro dita, due
KITETRIPS
lunghi viaggi in autobus, un costoso volo interno e una
notte molto dura nel mio furgone al parcheggio a breve
termine a Santiago aeroporto proprio accanto al terminale
con livelli sonori eccessivi, sto lottando per contenere
la mia compostezza.
Faccio un piano B: affittare un'auto, guidare nel parco invece
di prendere un autobus. Le cose sono più complicate
che in teoria: setaccio diversi posti di noleggio, ma tutte
le macchine sono già noleggiate. Finalmente trovo una
miniera d'oro! L'auto deve essere portata dall'autista da
Punta Arenas, il che si traduce in costi e tempi aggiuntivi,
tuttavia, la ricompensa è buona: un camioncino nuovo di
zecca! Per la prima volta nella mia vita, sono l'orgoglioso
noleggiatore di due auto, il mio furgone del fioraio all'aeroporto
di Santiago e questo mezzo di fantasia in Patagonia,
non essendo un riflesso del mio budget, ma piuttosto
della mia disperazione di entrare nel parco. Uso il tempo
per comprare provviste per i cinque giorni nel deserto.
Noleggio Natales www.rentalnatals.com, il negozio del
giovane Guillermo, è un vero tesoro e ha tutto ciò di cui
si potrebbe aver bisogno durante il trekking o il campeggio.
Mi prendo un paio di stivali da trekking, bastoncini
da passeggio per salvare le ginocchia, un piccolo fornello
a gas, una scodella e alcune posate.
Con i suoni latini che escono dalla radio, respiro la massima
libertà all'alba e con 2 ° C fuori dalla temperatura,
lungo la "Ruta del Fin del Mundo" (percorso alla fine del
mondo) verso le montagne innevate. Con il mio primo assaggio
del massiccio innevato del Paine che sporge quasi
surreale dalla lussureggiante pampa in lontananza, mi
viene la pelle d'oca. Con un sorriso profondamente soddisfatto
sul mio viso, sto vivendo un altro di quei ronzii
"solo durante i viaggi" che mi portano a volte nell'ignoto.
CHILE
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Chile Buena Onda, Good Vibes in Chile
KITETRIPS
Nell'ufficio del CONAF al cancello del parco, accade un piccolo
miracolo. Riesco a completare tutte le formalità senza
che nessuno mi chieda dove alloggerò. E sono dentro! I
prossimi giorni diventeranno senza dubbio alcuni dei più
memorabili nella mia vita di viaggio. Faccio lunghe escursioni,
come il trekking di 9 ore alla Torres, guardo mandrie
di cavalli selvaggi che vagano per la steppa e mi ritrovo in
mezzo a uno stormo di guanachi, un tipo locale di cammello
selvatico e antenato del lama. Ci sono anche 60
puma che vivono ancora a Torres del Paine! Innumerevoli
volte sto lì ferma, senza parole, incapace di muovermi,
nella più totale ammirazione per la maestosa bellezza,
incapace di distogliere la mia attenzione dalla meraviglia
di Madre Natura, sentendo in ogni parte del mio corpo
l'attrazione di sperimentarla. La Patagonia è famosa per
il suo clima e le condizioni estreme del vento nel parco
sono una leggenda tra gli escursionisti. Raffiche di vento
fino a 110 miglia orarie che attraversano regolarmente il
parco, abbastanza violente da sollevare un escursionista
con uno zaino. Durante una delle mie escursioni, il vento
si trasforma da un momento di calma a un uragano.
Sono fortunata che c'è un lago sopravento della mia pista
e sono in grado di individuare le raffiche sull'acqua che
arrivano da lontano, in tempo per prepararmi all'impatto
e non prendere il volo. Un compagno escursionista non è
così serio e paga il prezzo, con una raffica che lo colpisce
così forte che cade, atterrando davvero sfortunatamente
con il polso su una lastra di pietra.
Uno dei punti salienti di Torres del Paine è la gita in barca
sul Lago Grey (il lago grigio) che viene alimentato dal
suo omonimo ghiacciaio (Glaciar Grey). Già camminando
verso l'ormeggio della barca, barcollando ... attraverso gli
alberi che costeggiano il sentiero, scorgo luminescenti
iceberg blu che emergono dal lago grigio e nero. Sembrano
totalmente irrealistici. Sono pezzi che hanno rotto il
millenario vecchio ghiacciaio. Le sfumature e l'intensità
del blu sono qualcosa che non ho mai visto prima e che
lasceranno un segno permanente nella mia mente. Le
cose non potrebbero andare meglio quando il personale
di bordo ci serve Pisco Sour con ghiaccio glaciale Grey
fresco!
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Chile Buena Onda, Good Vibes in Chile
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La mia mente è inondata da esperienze incredibili, è ora
di lasciare Torres del Paine. Il mio corpo si sente rigido e
vecchio dopo aver dormito sul sedile del passeggero della
mia auto per troppe notti. Rispetto ai prezzi nei refugios
(un letto in dormitorio per 6 persone costa USD 170 a
notte) o un campeggio (senza tenda, solo il posto - 120
USD a notte), i miei dolori fisici sono un piccolo prezzo
per pagare. La Patagonia è senza dubbio uno dei posti più
costosi su cui abbia mai messo piede.
Affascinante nel suo modo latino, Julio rimuove i punti
dal mio dito. La ferita non sembra bella, ma desiderosa di
tornare in acqua è la mia ultima risorsa. Festeggio il mio
ritorno con Mike a Roca Cuadrada con una session di 7
ore, durante la quale torno in spiaggia solo una volta per
mangiare velocemente un po' di noci e bere un po' d'acqua.
L'oceano è pieno di vita in Cile e, dopo la mia pausa
forzata, gli incontri con i leoni marini che fanno capolino
per cercare di comunicare attraverso rumori buffi, sono
ancora più intensi e speciali. Gli enormi pellicani arrivano
spesso in modo preoccupante mentre volano via facendomi
dubitare che il mio kite emergerebbe come vincitore
in una collisione.
Non ne ho mai abbastanza del Cile e chiedo a Mike se è
il caso di prendere in prestito uno dei materassi di casa,
per far risaltare il furgone del fioraio come una casa su
ruote. Mike è buena onda e via vado. Per prima cosa sono
andata a Pichilemu, la capitale del surf del Cile, che ospita
la notoriamente famosa Punta de Lobos, la punta di diamante
più acclamata del paese. Qui potete vedere l'eroe
locale delle grandi onde Ramon Navarro che affronta le
triple montagne d'acqua quando sta pompando. Lobos è
riparato dal Surazo dal promontorio, ma Infiernillo, proprio
dietro l'angolo a nord, può diventare davvero buono
per il kite.
Dopo Pichilemu, viaggio più a sud, verso la "perla del surf"
del Cile. Onde non numerabili, pittoreschi paesaggi verdi,
la costa sud è una specie di "mecca" per i surfisti locali.
Praticamente non toccata dall'urbanizzazione, la scarsa
popolazione vive di agricoltura e pesca in piccoli villaggi,
spesso così tranquilli, che sembrano abbandonati. È
una faccia totalmente nuova del Cile che conosco qui - il
tempo sembra essersi fermato e mi sento catapultata nel
passato alla vista di contadini che arano campi con buoi
e huasos (lavoratori rurali cileni) a cavallo nel loro costume
tradizionale (poncho e cappello di paglia).
Curanipe offre una classica onda a sinistra. Con o senza
vento, gli amanti delle onde possono placare la loro sete
qui con lunghe sinistre, il più delle volte totalmente da
soli. Purtroppo a questo punto si insinua la nebbia costiera,
un fenomeno meteorologico molto tipico per questa
parte del Cile, specialmente durante i mesi più caldi.
Alcuni lo chiamano una maledizione con spessi banchi
di nuvole che si formano lungo la costa, uccidendo ogni
speranza di vento, calore o sole. Quel muro di nuvole può
stare lì per giorni, grigio in grigio, e improvvisamente l'estate
diventa inverno.
CHILE
Il campeggio di Pullay, direttamente su uno spot di surf,
diventa la mia casa per i miei ultimi giorni in Cile. C'è un
bel po' di moto ondoso e faccio surf in posti come Buchupureo
e Cobquecura. Compro ogni giorno delle cosce di
pollo in una piccola macelleria e le faccio cuocere sul fuoco
all'aperto per cena, prima di ritirarmi nella mia camera
da letto nella parte posteriore del mio furgone che condivido
con tutti i miei giocattoli.
78
KITETRIPS
Chile Buena Onda, Good Vibes in Chile
Camminando verso il cancello di partenza del mio volo
di ritorno in Australia, profondamente avvolta nei pensieri
e triste che la mia avventura in Cile stia volgendo
al termine, un segno attira improvvisamente la mia attenzione.
In lettere giganti un'insegna dice "L'ultimo Pisco
Sour". Devo sorridere e ordinarne uno. "Catedral?", "Sí
señor por favor". Suppongo che il cameriere possa sentire
la mia tristezza mentre mi serve non solo il migliore, ma
anche il più forte Pisco del mio soggiorno in Cile; non è
certo l'ultimo, però, perché un giorno di sicuro tornerò a
rifarlo tutto (...forse non l'incidente)!
KITETRIPS
FATTI UTILI E INFORMAZIONI
CLIMA E MIGLIOR PERIODO
PER ANDARE
Calde e secche al nord, fredde e umide
nell'estremo sud, le regioni intermedie hanno
un piacevole clima mediterraneo, tuttavia
una giacca calda o un piumino e un
paio di jeans sono raccomandati per le sera,
in particolare sulla costa. Quando c'è la nebbia
costiera, può diventare piuttosto freddo
anche durante il giorno.
Temperatura dell'acqua: intorno a Matanzas
è fredda tutto l'anno (12-15 C), con un picco a
fine estate intorno ai 18 C. Portare una muta
5/4mm. Più neoprene è meglio è, guanti e
cappuccio sono opzionali.
Vento: Surazo (forti venti meridionali) soffia
in modo abbastanza costante con 20-25
nodi (spesso di più!) Tra settembre e aprile,
con la maggiore probabilità di vento a novembre
e dicembre.
Swell: la corrente di Humboldt produce onde
gonfie durante tutto l'anno, tuttavia, in piena
estate (gennaio + febbraio) è solitamente
meno consistente.
La nebbia costiera di solito si verifica durante
i mesi più caldi a causa dell'aria fresca
del Pacifico (corrente fredda di Humboldt)
che si scontra con l'aria calda sul terreno. A
causa della topografia e senza vento prevalente,
questa nebbia molto umida rimane
bloccata lungo la costa, a volte per diversi
giorni, mentre le montagne costiere (Cordillera
de la Costa) la bloccano come un muro
dal movimento e dalla scomparsa.
WWW.KITE
CHILE
TRASPORTI
In generale si può viaggiare in Cile con i mezzi
pubblici grazie a una buona rete di autobus,
tuttavia, sarebbe necessario un sacco
di pazienza e tempo per visitare tutti gli spot
di kite. Una macchina a noleggio è sicuramente
la strada da percorrere. Suggerisco
CHILEAN RENT A CAR, con una vasta gamma
di veicoli diversi nella loro flotta, diversi
depositi e, a mio parere, i migliori prezzi:
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Una guida esperta porta gli ospiti nei migliori
spot di kite intorno a Matanzas e assicura
esperienze indimenticabili lungo la costa incontaminata
e selvaggia del Cile. Info: www.
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80
FILM
Esplorando l'isola di Prince Edward
FILM
Esplorando l'isola di
Prince Edward
FOTO: CABRINHA COURTESY
82
FILM
Esplorando l'isola di Prince Edward
Lucas Arsenault, Tom
Bridge e Theo Demanez
hanno esplorato
il potenziale per il
kiteboarding di Prince
Edward Island, in
Canada, un arcipelago
di rara bellezza e ancora
sconosciuto al popolo dei
rider.
FILM
FILM
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FILM
Esplorando l'isola di Prince Edward
Benvenuti nell'Isola Prince Edward,
la provincia più piccola del Canada.
L'arcipelago è noto anche per le sue
favolose spiagge di sabbia rossa, le
imponenti dune, le scogliere rosse e
le piantagioni di patate.
L'Isola del Principe Edoardo, conosciuto
anche come PEI, offre oltre 800
chilometri di spiagge e temperature
dell'aria comprese tra 98° F (36,7 ° C)
e -35° F (-37,2 ° C).
Il territorio è abbracciato da Nuova
Scozia e New Brunswick, ma finisce
per ricevere diverse mareggiate
provenienti dall'Oceano Atlantico settentrionale.
L'avventura ha dato i natali a "PEI - A
Kiteboarding Discovery Film", un video
di azione non-stop in cui Lucas,
Tom e Theo srotolano il loro arsenale
di tricks accademici, manovre strapless
e freestyle classiche sia in acque
piatte che mosse.
L'Isola di Prince Edward Island è una
delle destinazioni di kite più sottovalutate
del pianeta. Con i suoi paesaggi
mozzafiato, gli ostacoli naturali e le
onde divertenti, potrebbe benissimo
essere il prossimo spot di tendenza
per il kite nel Nord America.
Lucas Arsenault è il campione
canadese di freestyle kiteboarding.
Vive nell'Isola di Prince Edward
e conosce molto bene il potenziale
dell'isola quando si tratta di sport acquatici.
Recentemente, è stato raggiunto da
Tom Bridge e Theo Demanez in un
viaggio esplorativo sull'isola. Il trio di
rider ha svelato diversi kite spot mai
visti prima che lavorano con ogni direzione
del vento.
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ITW
Ralph Boelen: "il kitesurf è ancora giovane"
RALPH BOELEN
Il kitesurf è ancora giovane
RRD COURTESY
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ITW
Ralph Boelen: "il kitesurf è ancora giovane"
RALPH BOELEN
Dove sei cresciuto?
Sono cresciuto in Normandia e vivo ancora lì, finora apprezzo
molto trovare tutta la famiglia vicino a me, soprattutto
dopo aver viaggiato per un lungo viaggio lontano da loro.
Dicci di più sul tuo background nel kitesurf...
Ho iniziato a praticare il kitesurf molto presto, quando
avevo 10 anni, con i miei due fratelli e mia sorella, siamo
stati introdotti in questo sport da mio padre in Normandia.
Poi ho continuato a farlo occasionalmente quando potevo
avere la possibilità di viaggiare con la famiglia durante le
pause della scuola. È diventato sicuramente un grande interesse
comune per tutti, il che ha reso questo sport molto
più divertente. Ho iniziato a migliorare il mio livello con il
twintip, in particolare sui triks della vecchia scuola, fino a
quando ho finito la scuola e ho dedicato un anno a viaggiare
per questo sport. Ho sempre desiderato poter trascorrere
un tempo adeguato per progredire e da quell'anno
ho scoperto il kitesurf strapless. Mi sono completamente
innamorato e sono stato fortunato a trovarmi abbastanza
lungimirante da iscrivermi alla mia prima competizione
dopo circa un anno.
Qual è il tuo miglior risultato?
Il mio miglior risultato è il 5° posto nella classifica dei campionati
mondiali del Global Kitesports Association (GKA)
Tour, e dopo aver toccato questo risultato, ovviamente vorrei
ottenere un podio.
90
ITW
Ralph Boelen: "il kitesurf è ancora giovane"
Qual è la tua attrezzatura preferita?
Sono innamorato della Religion MK8 ovviamente... la wave
kite machine di RRD. Poi come tavola è sicuramente la
C.O.T.A.N. V2, questa tavola è super divertente e perfettamente
a suo agio in molte condizioni e sembra tenere bene
la pressione dopo atterraggi pesanti!
Qual è il tuo spot preferito?
Silversands / Barbados. Un incredibile parco giochi per
surfare alcune onde divertenti, ottimo per imparare le
manovre. One-Eye / Mauritius. Pareti pesanti dove ricordi i
tuoi migliori bottom e i tuoi peggiori. Guincho / Portogallo.
Super spot ventoso, ma uno dei miei preferiti per lanciare
grandi salti con i bei kicker che vengono verso di te.
Quali sono i tuoi obiettivi per il 2018?
Prima di tutto, sto cercando di ottenere di nuovo una Top 5
del World Tour, in secondo luogo catturare alcune immagini
e filmati epici, non vedo l'ora di farlo!
Come vedi evolvere il kitesurf in 10 anni?
Devo dire che sono contento di vedere quanto sta andando
bene il settore, soprattutto sul fronte della competizione, la
Global Kitesports Association (GKA) sta facendo un lavoro
fantastico portandoci un solido tour. Sappiamo tutti che il
kitesurf è ancora una disciplina giovane, ma credo che possiamo
portare tutto a un livello più alto, come il surf.
RALPH BOELEN
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ITW
Ralph Boelen: "il kitesurf è ancora giovane"
BIOGRAFIA DI UN RIDER
- Nazionalità: francese.
- Data di nascita: 05/06/1992
- Residenza: Honfleur, France
- Discipline: Wave Riding / Freestyle strapless.
- Trick preferito: Backroll Grab.
-Attrezzatura preferita: Religion MK8 / C.O.T.A.N. V2.
- Spot preferiti: Silversands/Barbados, One-Eye/Mauritius, Guincho/Portugal. -
Hobbies: Fotografia/ Film making — Extreme sports.
- Best result(s): 5th posto aln GKA world Championship
RALPH BOELEN
94
FOTOGRAFO
Andre Magarao: Cerco di catturare l'unicità del kitesurf
Testo: David Ingiosi | Foto: Andre Magarao
Andre Magarao
Cerco di catturare l'unicità del kitesurf
W W W . A N D R E M A G A R A O . C O M
96
FOTOGRAFO
Andre Magarao: Cerco di catturare l'unicità del kitesurf
Andre, come puoi descriverti con
poche parole a coloro che non ti
conoscono ancora?
Sono un tipo tranquillo e mi piace pensare
di essere abbastanza rilassato.
Essere un fotografo comporta qualche
stress ammettiamolo. Ma è difficile
affermare che sono stressato quando
lavoro in spiaggia. Se non mi hai mai
visto, sono abbastanza facile da individuare:
sono il tipo strano che porta
troppa attrezzatura alla spiaggia.
Sei molto qualificato oltre al tuo
background fotografico professionale.
Come mescoli i tuoi studi di
marketing con il tuo lavoro di fotografo
professionista?
Sono andato al college e ho fatto un
MBA. Da un lato non si mescola affatto.
Prima ho avuto un lavoro normale e ho
smesso di andare dopo essere diventato
un fotografo. Ma d'altra parte essere
un fotografo è come essere un brand,
quindi ci sono molti concetti di marketing
e di business che puoi applicare
a te stesso.
Come è arrivato il tuo coinvolgimento
nella fotografia e nel settore del kitesurf?
Sono arrivato alla fotografia molto
presto. Mio padre aveva una fotocamera
con pellicola SLR con cui ho iniziato
a giocare. Ho iniziato a fare foto e video
di kiteboarding in un secondo momen-
98
FOTOGRAFO
Andre Magarao: Cerco di catturare l'unicità del kitesurf
to, quando ho incontrato Reno Romeu
a Rio. Siamo diventati buoni amici e
abbiamo iniziato a lavorare insieme.
Puoi parlarci della tua attrezzatura
preferita per scattare in acqua e
qual è per te la principale difficoltà
da affrontare in questo ambiente?
Bene, per fotografare nell'acqua hai bisogno
di una buona custodia stagna.
Ho testato molti marchi e ad essere
sincero non ne ho uno preferito. Ogni
marchio sembra avere aspetti positivi
e negativi. Devi scegliere cosa funziona
meglio per te e per i tuoi obiettivi.
Sei nato a Rio de Janeiro e poi trasferito
in Canada, negli Stati Uniti e
in Nuova Zelanda. Probabilmente
viaggi ancora molto. Come appaiono
tutti questi paesi davanti all'obiettivo
della tua fotocamera?
Viaggiare è il modo migliore per imparare
e sperimentare cose nuove.
Ho sicuramente imparato molto dal
viaggiare così come dallo studiare o
lavorare all'estero. Ogni posto ha la
sua unicità e, come fotografo, cerco
sempre di catturarla. Sono sempre alla
ricerca di nuove avventure. Direi che le
migliori ispirazioni e idee provengono
dai luoghi che meno ti aspetti.
Qual è la filosofia che hai inserito nel
tuo lavoro?
Cerco sempre di fare del mio meglio.
Il kiteboarding ha questo aspetto davvero
unico quando si tratta di sport
acquatici che è possibile impostare
le riprese con il rider, proprio come
faccio ad esempio nello skateboard.
Quindi direi che per me una grande
ragione dietro un buono scatto è la comunicazione
con il rider. Se il fotografo
e il rider sono veramente consapevoli
dei reciproci obiettivi, sono sicuro
che ne uscirà qualcosa di buono. Quindi
cerco di spiegare al rider cosa sto
cercando in quel particolare scatto e
cerco anche di ascoltare le sue esigenze.
Un sacco di volte ci sono un sacco
di compromessi da entrambe le parti
per gli scatti per essere buoni come
quelli che vedete sulle riviste. A volte i
kietr devono andare dove il vento non
è il massimo solo perché lo sfondo è
bello o qualcosa del genere. Ma quella
comunicazione è ciò che mi permette
di girare con grandi flash da studio. Il
rider deve fare un certo trick e magari
quel è punto abbastanza ideale per far
funzionare bene i flash. Di solito facciamo
qualche tentativo e, dopo aver
ottenuto ciò che stiamo cercando,
passiamo a un trick diverso e a una
diversa configurazione del flash. Certo
che alla fine della giornata lo scatto
che mi colpisce di più è quello con cui
io e il rider siamo entrambi contenti.
Cerco anche di essere di mentalità
aperta e di mettermi in situazioni in
cui non mi sento a mio agio. Cerco di
riprendere quante più cose possibili.
Ci sono un sacco di tecniche fotografiche
che ho imparato dagli shooting
di skateboarding.
100
FOTOGRAFO
Andre Magarao: Cerco di catturare l'unicità del kitesurf
Lavorando nel settore del kitesurf incontri
molti rider professionisti. Hai
qualche storia divertente o solo curiosa
su di loro? Con chi ti piace di più
lavorare?
Non tante quante te ne aspetteresti.
Tutti nel kiteboarding sono davvero
gentili e professionali. Ci sono sempre
buone storie di sicuro. Dato che lavoro
molto in Brasile, ci sono sempre quelle
storie dei buggy che sai: rimanere
bloccati, rompere la macchina nel
bel mezzo del nulla in spiaggia con la
marea che si alza, cose così. Ma a parte
questo, ognuno è piuttosto dolce e
rilassato.
Puoi descrivere come è cambiato il
modo di fotografare il kitesurf negli
ultimi 5 anni?
Penso che gli apparecchi fotografici si
siano evoluti molto negli ultimi anni. E
questo gioca un ruolo importante nel
modo in cui lavoriamo insieme. Diversi
attrezzi permettono al fotografo di
fare cose diverse. E anche solo la fiducia
reciproca. Ho lavorato con gli stessi
ragazzi per diversi anni ormai. Quindi
c'è molta più fiducia reciproca ora.
So che tutti sanno come lavoro. Quindi
le cose sono più facili e più agevoli ora.
Hai qualche progetto speciale che
stai pianificando o particolari lavori
che vuoi condividere con noi?
Cerco sempre di tenere aperta questa
parte dell'anno così da poter lavorare
il più possibile con il kiteboarding. In
questa stagione ho girato con alcuni
rider con cui ho sempre girato e questo
è stato molto produttivo. Ho anche
102
FOTOGRAFO
Andre Magarao: Cerco di catturare l'unicità del kitesurf
Andre Magarao
Cerco di catturare l'unicità del kitesurf
"A volte i kiter
devono andare
dove il vento non
è il massimo solo
perché lo sfondo
è bello o qualcosa
del genere"
lavorato con Slingshot. Immagino che
una delle sessioni più memorabili della
stagione sia stata con Ruben Lenten
in un posto che non avevo mai visto
prima. Ho anche girato con i ragazzi
della KPL ed è stato impressionante
vedere cosa possono fare sui kicker.
Ora sto frequentando il World Kiteboarding
Championship, guardando
i miei amici gareggiare e cercando di
aiutare i locali brasiliani nelle qualificazioni.
106
ITW
Daniele Milazzo
DANIELE MILAZZO
per essere competitivi nel Freestyle bisogna lavorare sodo
Con il terzo posto assoluto conquistato al Campionato Italiano Freestyle di quest'anno Daniele Milazzo
è ormai ufficialmente uno dei migliori top rider in Italia e questo risultato segna una tappa importante
della sua giovane carriera. Un risultato inseguito con grande motivazione, allenamenti costanti e un
approccio più professionale allo sport. In questa intervista ci racconta come è andata e ci da qualche
spunto per conoscerlo meglio...
Daniele, in questo 2018 ti sei allenato duramente sia in
acqua che a terra, hai curato l'alimentazione, hai colto
tutte le possibilità di uscire in ogni condizione. In poche
parole hai preso il kitesurf e le competizioni con un approccio
professionale. Come hai maturato questo cambiamento?
Sono ormai quattro anni che mi dedico alle competizioni
Freestyle. La prima gara a cui ho preso parte è stata nel
2014. All'inizio ci provi quasi improvvisando, poi ti rendi
conto che per essere davvero competitivo devi cominciare
a curare ogni aspetto, dalle session in acqua agli allenamenti
in palestra, mangiare sano, fare stretching e non
sottovalutare un buon riscaldamento prima di entrare in
acqua. Il mio approccio diciamo più serio è stato naturale
e guarda caso è arrivato il terzo posto assoluto al campionato
italiano, segno che sono sulla buona strada. Anzi il
mio obiettivo è crescere ulteriormente e non fermarmi qui,
magari partecipare a qualche gara internazionale.
Nelle gare del campionato italiano in Sardegna hai trovato
una forma perfetta. Come è andata?
C'erano dai 25 ai 27 nodi quel giorno a Porto Botte e la gara
è stata piuttosto impegnativa. Ho chiuso al quarto posto e
grazie ai punti accumulati nelle altre tappe alla fine ho conquistato
il terzo posto assoluto. Ero carico anche se i miei
rivali erano altrettanto concentrati. Il livello cresce anno
dopo anno e ogni atleta prova a dare il massimo. Siamo
tutti animati dalla stessa passione per il Freestyle e dalla
voglia di vincere sul campo di regata.
Tu Daniele sei di Marsala e il tuo campo di allenamento
principale è lo Stagnone. Tutto sommato però ti alleni
da solo e questo è uno svantaggio rispetto a chi si allena
con gli altri che permette di crescere più lentamente.
Come superi questo divario?
Gli allenamenti in gruppo sono sempre più efficaci, bastano
anche gli amici a volte. Ogni tanto mi alleno con il
campione in carica Gianmaria Coccoluto quando scende
qui in Sicilia. Se ti alleni da solo devi essere più disciplinato,
sforzarti di superare i tuoi limiti e rimanere sempre
concentrato, trovare dentro di te la giusta motivazione.
108
ITW
Daniele Milazzo
In questo 2018 oltre che team rider di KSP sei stato promosso
anche Ambassador del brand con un ruolo un po'
diverso. Raccontaci di questo nuovo lavoro...
KSP è un marchio che è cresciuto negli ultimi anni, il lavoro
aumenta e si aprono nuove opportunità anche per noi rider.
Alessandro il titolare ha deciso di affidarmi il compito di
gestire il brand sul territorio italiano, quindi trovare nuovi
distributori, curare i rapporti commerciali con i rivenditori
storici, poi gestire gli atleti, cercare nuovi rider, far provare
le attrezzature. La cosa che mi rende più orgoglioso è la fiducia
che mi viene concessa in un'attività in cui sono all'inizio
ma sono sicuro che la con la giusta dedizione posso
raggiungere risultati importanti. Sono molto contento.
Hai in programma qualche viaggio di allenamento per
questo inverno?
Sì vorrei fare almeno un mese in Brasile o in Kenya, non
voglio perdere il mio allenamento e anzi intendo allargare
il mio repertorio delle manovre per essere ancora più competitivo
nella prossima stagione.
Cosa dicono i tuoi genitori da quando hai preso il kitesurf
in maniera più professionale?
Ho perso mio padre dieci anni fa e ho solo mia mamma che
è molto felice di quello che faccio. Mio padre fino a quando
c'era mi ha sempre supportato ed è proprio lui che mi ha
trasmesso l'amore per il mare, la natura e lo sport.
Il catalogo 2019 di KSP è già stato presentato. Quali sono
le tue impressioni sulle nuove attrezzature e quali utilizzi
personalmente?
Quest'anno usciamo con due nuovi modelli di kite che sono
il PURE e il SELECT. Il primo è un Freeride-Freestyle, mentre
il secondo è un freeride ma ideale per il Big Air, ha un
grande hang time, una pressione morbida sulla barra. Personalmente
utilizzo il PURE che è un open C brigliato che
mi da grandi soddisfazioni. I materiali sono ottimi, doppio
filamento. Poi ci sono le tavole twintip: la Slide che è un freeride
puro per tutti i livelli, poi c'è la SHARK per il freestyle
che si può usare sia con le straps che con i boots e poi c'è
l'HUMMER per il wake style che ha bisogno. Io utilizzo la
SHARK normalmente nelle dimensioni 141/43 che mi da più
sicurezza nei landing e non mi fa sentire le sollecitazioni.
Tu Daniele nato a Marsala sei un local dello Stagnone che
è uno dei top spot italiani ed è sempre più popolare in
tutto il mondo. Quali sono i suoi punti di forza secondo
te?
È sicuramente uno degli spot più facili al mondo per imparare
e migliorare il proprio livello grazie ai fondali bassi,
l'acqua piatta e ai venti costanti tutto l'anno. Poi una stagione
lunga che parte da marzo e arriva fino a novembre.
Qui allo Stagnone poi c'è una laguna di 12 chilometri. C'è
spazio per tutti.
Chi vuole seguirti quali canali ha a disposizione?
Sicuramente le mie pagine Facebook e Instagram dove
pubblico quasi ogni giorno le foto e i video dei miei allenamenti,
i miei viaggi e la mia attività professionale con
la KSP e con gli altri miei due sponsor Riprop per i leash e
l'Hortopedical House per il supporto medico.
DANIELE MILAZZO
per essere competitivi nel Freestyle bisogna lavorare sodo
112
ITW
Steven Akkersdijk: "I kiter pensano che io sia solo da twintip"
Steven Akkersdijk:
I KITER PENSANO CHE IO SIA SOLO DA TWINTIP
Red Bull King of the Air a Big Bay, Città del Capo: Steven Akkersdijk è
uno dei principali protagonisti del più prestigioso evento di kitesurf al
mondo. Kiteloops ad almeno 15 metri di altezza con 25-30 nodi di vento
sono la sua specialità visto che in queste condizioni si allena in Olanda
durante l'inverno. Per anni, Steven è stato uno dei migliori in questa disciplina
che ha portato alla sua fama nella scena mondiale del kitesurf.
La sua tavola? Carved cm 142 x 42 con straps. E così lo conosciamo dalle
immagini e dai film pubblicati dall'evento megaloop più grande.
Durante un viaggio in Brasile, tuttavia, conosciamo in modo diverso e
più profondo questo professionista di kitesurfing venticinquenne. A seconda
delle condizioni, ogni giorno sotto ai piedi in realtà diversi tipi di
tavole. E ancora ci stropicciamo gli occhi e riemergiamo dalla meraviglia
dei suoi tricks mostrati su tavole di tutte le categorie con invariabilmente
livelli alti di difficoltà. Twintip con straps? Sì, è così che sappiamo
dagli eventi del King of the Air. "Sì, questa è una parte, ma solo una parte
di me", spiega con molta veemenza. Twintip con i boots? Freestyle Board
senza straps? Skimboard per il kite? Foilboard? Steven Akkersdijk offre
prestazioni eccellenti in ciascuna di queste discipline che gli consentono
di partecipare a eventi internazionali. Scopriamo come...
CORE COURTESY
114
ITW
Steven Akkersdijk: "I kiter pensano che io sia solo da twintip"
Steven, quali rider conosci che sono capaci di offrire un tale spettacolo su
diverse tavole anche a un livello così alto?
Sinceramente non conosco molti rider che surfano tutti questi diversi tipi
di tavole e godono di tutti i diversi aspetti di questo sport. Questo è anche
perché di tanti kiter si vedono solo le loro prestazioni migliori sui canali
dei social media, quindi anche se potrebbero surfare bene sulle altre tavole
ogni tanto difficilmente te ne accorgi.
Ti preoccupa che il pubblico del kitesurf pensi che tu sia solo da tavola
twintip?
Non mi disturba affatto. Significa solo che dovrei mostrargli di più di essere
in grado di praticare tutti questi tipi di discipline all'interno di questo
sport. Ultimamente ho pubblicato più video in cui mi si vede con tavole
diverse.
Steven, tu mostri fantastiche prestazioni su tutti i forum. Cosa ti spinge a
stare su tavole così diverse?
Quando faccio sempre la stessa cosa mi annoio rapidamente. Questo non
vale solo per il kitesurf, ma anche per altri sport. Ho bisogno di mescolarlo
per renderlo interessante. A volte mi sento come se fossi bloccato ad un
certo livello con una disciplina. Questo è il momento migliore per attivarmi
e praticare nuove cose sulle altre tavole. La maggior parte delle volte in cui
poi torno al trick su cui sono stato bloccato, lo chiudo velocemente o mi
prendo una nuova ispirazione.
Hai iniziato con la tavola Twintip, giusto?
Ho iniziato a surfare la twintip e questo è anche ciò che ho imparato. Nei
primi due anni ho toccato solo il twintip e nel terzo anno grazie ad alcuni
amici mi sono messo anche sullo skimboard. Da lì in poi ho iniziato rapidamente
a sperimentare diversi tipi di tavole. Pur avendo ancora un grande
focus sulla mia twintip. Oggi surfo qualunque sia la condizione.
116
ITW
Steven Akkersdijk: "I kiter pensano che io sia solo da twintip"
Su quali tavole ti vedi tra cinque anni?
Le stesse tavole che ho surfato negli ultimi cinque anni. Finché sono in grado
di mischiare le cose, lo farò. Probabilmente concentrerò l'attenzione su
waveriding e foiling e inizierò lentamente a mettere i boots su un twintip.
Le condizioni devono essere così perfette per me per avere ancora un sacco
di divertimento su quella tavola.
118
ITW
Steven Akkersdijk: "I kiter pensano che io sia solo da twintip"
TAVOLA
DOVE USO
QUESTA TAVOLA?
CARVED
STRAPED
TWINTIP
Acqua piatta e onde
CORE BOLT
WITH BOOTS
Solo in acqua piatta
LA PORTO CON ME
A CAPE TOWN?
Si
Si
IL MIO PSOT
PREFERITO?
Cape Tonw, Tarifa
Brasile
STEVEN AKKERSDIJK
WINDRANGE?
CON QUALE KITE
E MISURA?
TRICKS?
16-55 Nodi 16-21 Nodi
Nexus /GTs5 8-17m GTs5 10-17m
Big Air, Kiteloops,
Unhooked Freestyle
Hooked Freestyle
TRICKS
PREFERITI?
Kiteloop Late Backroll
Unhooked frontroll to blind with
tail grab
A QUALE TRICK
STO LAVORANDO?
Kiteloop duble front
back to blind with switch grab
PERCHÈ
USO QUESTA
TAVOLA?
Andare grosso
chiudere trick con il kite basso
QUALTE VOLTE
L'ANNO LA USO?
30% 10%
TAVOLA
PREFERITA?
Le ador
CORE 720
SKIMBOARD
LEVIATAZ
FOILBOARD
Acqua piatta e onde Acqua piatta Acqua piatta e onde
Si no Si
Cape Town Olanda e Brasile Mauritius e Tarifa
18-30 Nodi 12-30 Nodi 10-25 Nodi
Nexus 5.-12m Nexus 8-17m Nexus 5-12m
Strepless Freestyle, up to head
high waves
Strapless Freestyle
Strapless Freestyle, wave riding
STEVEN AKKERSDIJK
Frontside air reverse of the wave
in onshore conditions
Frontroll Kite 360
Duble Frontroll Duble Frontroll Kite 720
Surfare ogni onda e atterrare
potenti trick
Per divertimento
Volare e sconfiggere il vento
30% 10% 20%
o tutte
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TUTORIAL
Come uscire vivi da un wipe out nel kitesurf
Come uscire vivi
da un wipe out
nel kitesurf
Sai come schiantarti in sicurezza quando fai il kitesurf? Le cadute fanno parte
del gioco del kitesurf ma si può imparare a controllare le cadute negli incidenti
e seguire le procedura di sicurezza di base. Ecco come salvarsi quando
le cose non vanno come previsto.
122
TUTORIAL
Come uscire vivi da un wipe out nel kitesurf
Il kiteboarding non è certamente una
sport sicuro come il calcio, ma non è
nemmeno così pericoloso come il volo
con la tuta alare. Come con qualsiasi
altro sport, occorre sapere cosa fare
quando l'attrezzatura non funziona o
quando capita l'imprevisto.
Quando si passa dal livello principiante
a quello intermedio e avanzato, si
tende naturalmente a spingere i propri
limiti un po' più in là. Tuttavia nel
kiteboarding, la progressione tecnica
può passare per cadute che possono
causare lesioni gravi come distorsioni,
tagli, fratture e contusioni.
Le cadute più frequenti si verificano
quando i rider saltano sfidando la
forza di gravità. In altre parole, ciò che
salirà inevitabilmente verrà giù.
I primi trick con il kite spesso portano
a un fallimento. Come per esempio i
grandi salti. Esiste una formula magica
per schiantarsi in sicurezza? No
certo, ma si può imparare come impattare
nell'acqua senza gravi ferite.
Quando sei ancora in alto nell'aria:
1. Lascia andare la barra se ritieni che
il tuo trick non stia andando bene o se
ti senti fuori controllo;
2. Cerca di mantenere il tuo orientamento
anche in aria;
4. Stima il tempo di impatto;
5. Sii consapevole dell'orizzonte;
6. Proteggi il tuo corpo usando le braccia
per difendere le tue costole;
7. Se necessario, togliti la tavola in aria
o liberati da qualsiasi linea;
8. Cerca di colpire l'acqua con un angolo
piatto;
Quando senti l'impatto nell'acqua:
1. Fai uscire l'aria dai polmoni;
2. Incrocia le braccia sul petto;
3. Premi il mento sul petto;
4. Piega le ginocchia per attenuare
l'impatto;
124
TUTORIAL
Come uscire vivi da un wipe out nel kitesurf
Quando recuperi la calma:
1. Allontanati da eventuali linee del
kite;
2. Ristabilisci il tuo orientamento;
3. Recupera la barra del kite e la tua
tavola;
4. Vuoi riprendere a surfare o tornare a
riva? Prendi le tue decisioni;
5. Preparati e rilancia la tua attrezzatura;
Indossare sempre un casco e un giubbotto
antiurto, surfare sempre e solo
in acque profonde, stare lontano da
rocce, edifici e altri ostacoli e godersi
la session con un paio di amici sono
ulteriori raccomandazioni preziose.
126
TECNICA
Curiamo lo stile: il Grab
TECNICA
CURIAMO LO STILE:
IL GRAB
AFFERRARE LA TAVOLA DURANTE UN SALTO È UNA DELLE FIGURE PIÙ STILOSE
DEL KITESURF E IL PUNTO DI PARTENZA DI TRICK PIÙ COMPLESSI.
LA STORIA, LA TECNICA E I VARI TIPI DI GRAB POSSIBILI
A UNA E A DUE MANI.
128
TECNICA
Curiamo lo stile: il Grab
Qualunque disciplina sportiva è un concentrato di tecnica
e stile. Prima viene la padronanza del gesto atletico, l’uso
dei muscoli,la coordinazione dei movimenti, poi gradualmente
si aggiunge l’interpretazione degli stessi, la cura del
dettaglio, l’eleganza, si tirano fuori carattere, espressione
e personalità, insomma si mette la propria firma, per così
dire, all’azione motoria. Se pensiamo ai nostri eroi di qualsiasi
sport sicuramente è il loro livello tecnico a stupirci
e meravigliarci, ma è quasi sempre il loro stile che ce li fa
amare e li rende unici.
Cura della forma e ricerca di radicalità in acqua
Anche il kitesurf naturalmente, una delle discipline acquatiche
più popolari e spettacolari degli ultimi anni, per
quanto tecnica non si sottrae al fascino dello stile. Ogni
rider, una volta fuori dalla “zona principiante”, comincia
a misurarsi con questo concetto e a cercare di migliorare
il proprio stile di navigazione: una bolina aggressiva, una
power jibe a prova di compasso, un toe side a pelo d’acqua.
Riuscire a farlo è godimento puro per noi stessi, ma anche
per la gioia di chi ci guarda. Per non parlare delle varie discipline
del kitesurf, dal Freestyle al Wave Strapless, all’Hydrofoil,
che spingono l’accelleratore sulla ricerca dell’eleganza,
la radicalità, la cura della forma e l’espressione personale,
elementi che esaltano e moltiplicano la spettacolarità e le
difficoltà del livello tecnico.
In questa ricerca dello stile nel kitesurf c’è forse un movimento
che lo rappresenta più di tutti, oltre a essere una
sorta di punto di partenza per tutte le evoluzioni più belle e
acrobatiche. Stiamo parlando del Grab che consiste nell’afferrare
la tavola con una o due mani mentre si è sospesi in
volo durante un salto. Si tratta a tutti gli effetti di un abbellimento
di una manovra complessa che è appunto il salto
e che in qualche modo lo perfeziona e lo rende ancora più
spettacolare.
Grab, a inventarlo uno skater degli Z-Boys
Interessante è la storia del Grab, figura presa in prestito
dallo skateboarde inventata dal grande Tony Alva,uno dei
membri originali degli Z-Boys, giovanissimi surfisti californiani
che alla fine degli Anni 60 tra Santa Monica a Venice
Beach (Usa) furono i pionieri della disciplina su quattro
ruote e diedero vita alla famosa epopea di Dogtown. Dallo
skate,dove ancora oggi è una manovra fondamentale e
base di tutti i salti, il Grab prima ancora di approdare nel
kitesurf ha trovato la propria evoluzione in tutti gli altri
sport da tavola, dal surf allo snowboard. Diciamo che negli
ultimi anni con lo sviluppo del surfino strapless utilizzato
nel Wave al posto della tavola twintip, trova forse in questa
disciplina del kiteboarding una dignità (e un’importanza)
simile a quella originaria dello skate. Anche nello stile Air
Style, quello di Toby Brauer per intenderci, gioca un ruolo
decisivo nella creazione dei numerosi triks. Per tutto il resto
comunque rimane un’esaltante espressione di stile.
Punti chiave: giusto hang time e gambe piegate
Come si effettua un Grab? Essendo una manovra on air,
è essenziale essere già abili a saltare e atterrare propriamente.Si
effettua dunque un salto normale e appena si è
130
TECNICA
Curiamo lo stile: il Grab
lanciati in aria, si toglie la mano posteriore o anterioredalla
barra, si piegano le gambe e si contraggono leggermente
gli addominali per avvicinare la tavola al corpo, quindi lasi
afferra con la mano, dopodiché si rilascia la tavola e si atterra
normalmente.
Naturalmente il punto chiave di un Grab è avere il tempo
tecnico di manovra quindi il salto deve essere sufficientemente
alto per restare sospesi quei secondi necessari ad
afferrare la tavola. In genere si effettua il Grab nel picco del
salto, per poi lasciare la tavola e riportare la mano sulla
barra nel momento in cui si ricomincia a cadere. Può essere
di molto aiuto per aumentare l’hang time acquistare
una discreta velocità in planata oppure sfruttare un chop
o un’onda. Se si riscontrano difficoltà a controllare il kite
con una mano per atterrare, si può provare dapprima a saltare
con una mano sola senza ancora afferrare la tavola. Per
perfezionare la tecnica del Grab ci si può anche esercitare
a terra con una tavola vera o meglio con una sagoma di
cartone.
Quale Grab? Ecco la “mappa” sulla tavola
“Grabbare la tavola” dunque, ma dove? Il punto in cui si
afferra la tavola è uno degli elementi che influiscono mag-
giormente sullo stile del Grab e condiziona anche la posizione
del corpo e i nostri movimenti in aria. Si può iniziare
dalla parte della tavola che semplicemente ci risulta più
facile e più comodo afferrare, poi si può provare a cambiare
il punto di contatto o ancora il modo con cui si grabba la
tavola.
Esiste a questo proposito una lista ufficiale di Grab diversi
e dai nomi piuttosto strani che dipende proprio dalla
zona afferrata sulla tavola, dalla mano con cui si grabba e
dall’eventuale rotazione della tavola: esistono 9 Grab effettuati
con la mano posteriore e 10 con quella anteriore.
132
TECNICA
Curiamo lo stile: il Grab
ECCO QUALI SONO:
GRAB CON MANO POSTERIORE
Stalefish: mano al centro del bordo posteriore della tavola leggermente vicino al
piede posteriore.
Tailfish:mano sul bordo posteriore tra il piede posteriore e la poppa.
Tail:mano sul bordo di poppa.
Tindy: mano sul bordo anteriore tra il piede posteriore e la poppa.
Indy: mano sul bordo anteriore esattamente tra le due strap
Canadian Bacon: mano al centro sul bordo anteriore passante tra le gambe.
Crail:mano sul bordo anteriore tra il piede anteriore e la prua.
Nuclear:mano sul bordo posteriore trail piede anteriore e la prua.
Roast Beef:mano al centro sul bordo posteriore passante tra le gambe.
134
TECNICA
Curiamo lo stile: il Grab
GRAB CON MANO ANTERIORE
ChickenSalad:mano sul bordo posteriore passante tra le gambe.
Method:mano sul bordo posteriore al centro delle strap piegando le gambe all’indietro.
Hoochie Glide:mano sul bordo posteriore al centro delle strap.
Melon:mano sul bordo posteriore spingendo la tavola in avanti.
Lien Air:mano sul bordo posteriore tra il piede anteriore e la prua.
Nose:mano sul bordo di prua.
Mute:mano al centro del bordo anteriore.
Japan Air:mano al centro del bordo anteriore spingendo la tavola in alto dietro la
schiena e con le ginocchia rivolte a terra.
Tai Pan:mano sul bordo anteriore passante tra le gambe.
Seatbelt Rocket: mano sul bordo anteriore vicino alla poppa spingendo la gamba
anteriore verso il basso.
136
TECNICA
Curiamo lo stile: il Grab
GRAB A DUE MANI
Rocket: entrambi le mani sulla prua spingendo la gamba anteriore verso il basso.
INSOMMA I MODI DI GRABBARE LA TAVOLA SONO MOLTI E HANNO VARI GRADI
DI DIFFICOLTÀ. L’IMPORTANTE È TOGLIERE LE MANI DALLA BARRA E CREARE
FIGURE RICCHE DI STILE DURANTE I SALTI. LA SODDISFAZIONE PER CHI
CI RIESCE È TANTA E CHI VI GUARDA NON POTRÀ CHE RIMANERE A BOCCA
APERTA.
138
TUTORIAL
La Virata
LA VIRATA
TUTORIAL
Reo Stevens
HAI DOMINATO LA JIBE E ORA SEI PRONTO PER CAMBIARE
DIREZIONE USANDO LA "TACK", OSSIA LA VIRATA. UNA
VIRATA VIENE ESEGUITA RUOTANDO LA TAVOLA NEL VENTO
PER GIRARSI. PUÒ ESSERE MOLTO UTILE IN QUANTO
PUOI GUADAGNARE ACQUA AGGINTO QUANDO ESEGUI QUESTA
MANOVRA IN MODO RAPIDO E CORRETTO.
1.
Mentre richiami il tuo kite verso la po-
1.
Mantenere il peso centrato sulla ta-
sizione delle 12, gira il nose della tua
vola è fondamentale, così facendo
tavola al vento.
manterrai la tavola stabile. Facendo
PASSI FONDAMENTALI:
2.
Continua a girare il nose della tavola
nel vento finché non punta direttamente
nel vento. Man mano che il
muso della tavola si avvicina puntando
direttamente al vento, perderai il
tuo slancio in avanti. Devi cambiare i
piedi nel momento in cui la tavola perde
tutto lo slancio in avanti.
3.
Dovresti essere in grado di scambiare
i tuoi piedi in due passi: mentre ti
volti nel vento, porta il piede posteriore
sul piede anteriore. Quando senti
il piede ben piantato sulla tavola, posiziona
il piede anteriore dove inizialmente
si trovava il piede posteriore.
piede che è ancora nelle strap.
4.
un passo avanti e indietro sulla tavola
aumenterà la difficoltà di rimanerci in
equilibrio e completare la virata.
2.
Togliere la mano anteriore dalla barra
consente di ruotare la parte superiore
del corpo e puntare il torace verso
il vento per aiutarti a girare il muso
della tavola nel vento.
3.
Ricorda, i tuoi piedi stanno semplicemente
cambiando posizione, non
creandone di nuove... Il tuo piede posteriore
diventa il tuo anteriore e il tuo
anteriore diventa il tuo posteriore. Sei
entrato nella transazione con i piedi
nel punto ideale sulla tavola, quindi
ha senso che è lì che devono essere
quando finisci il cambio di direzione.
SUGGERIMENTI:
I tuoi piedi sono cambiati ora e probabilmente
stai fermo, quindi continua
a portare il kite verso l'acqua per
avere potenza e iniziare il tuo slancio
in avanti, quindi tornare indietro nella
direzione da cui provieni.
4.
Mentre porti il piede posteriore in
avanti per incontrare il tuo piede anteriore,
puoi usare il piede anteriore
(solo il piede sulla tavola in questo
momento) per tirare il muso della
tavola attraverso la finestra del vento.
S TAY
SALTY.
lucamarcis@hotmail.com
S T A Y
S A L T Y
- S T A Y S A L T Y -
142
PRODUCT FOCUS
Core
Product focus
Section 2
Un miglior drifting, più leggerezza e un vero wave kite
Il Section di seconda generazione
è concepito sia per gli appassionati
del wave tradizionale
che del Freestyle con un magnifico
depower e un incredibile
controllo.“La gestione del peso
è un elemento critico nelle prestazioni
di un wave kite - spiega
il Capo Designer Frank Ilfrich - e
abbiamo cercato di lavorare sui
nostri tessuti di cui abbiamo il
brevetto proprio per guadagnare
peso.”
Il Dacron ExoTex no-stretch di
Core incorpora delle sezioni di
rinforzo radiale che permettono
di avere strutture gonfiabili
a maggior pressione e diametro
minore. Ciò aumenta la capacità
di volo, la stabilità e le sensazioni
del rider in termini di reattività
e rigidità dell'ala.
“ExoTex crea un tessuto più leggero
e più robusto ideale per il
www.corekites.com
Testo & Foto: Core Courtesy
Section 2 Misure:
4.0 | 5.0 | 6.0 | 7.0 | 8.0 | 9.0 | 10.0 | 11.0 | LW 12.0 | LW 14.0
wave riding", conclude Frank. Il
Section 2 grazie all'ExoTex presenta
anche un miglior shape
nei buchi di vento che agevola il
rilancio dall'acqua tra le grandi
onde.
Il Section 2 offre strutture gonfiabili
interne dal diametro ridotto
ExoTex più leggere e molto
più reattive. Il team design ha
lavorato anche per ridurre i pesi
e migliorarne la rigidità. Inoltre
hanno migliorato il sistema di
trim che permette di personalizzare
la barra e la velocità direzionale
dell'ala.
Il Section 2 è disegnato per
migliorare ogni esperienza di
wave riding con facile controllo
direzionale e potenza per assicurare
ai rider strapless migliori
andature di bolina. I Freestyler
ameranno il grande feeling di
quest'ala per chiudere le manovre.
Quando si tratta di onde, il
Section 2 è il kite "
Perfetto anche per il foilboarding!
Questo asso del drifting con
enormi range di vento si sposa
perfettamente con qualsiasi
foilboard. La sua costruzione
salva peso e le forze laterali ridotte
lo rendono un fantastico
foiling kite. Non vi strapperà
dalla tavola e attraverserà i buchi
di vento con agilità. Inoltre il
il Section 2 vi stupirà con il suo
foiling pedigree.
Section 2 LW: un fenomeno per
le onde piccole
Il nuovo Section 2 LW parte dal
tradizionale concetto che un
kite grande non è funzionale
tra le onde. Il nuovo Section LW
dal grandissimo range di vento
lascia ai rider la possibilità di
sfruttare il vento e concentrarsi
nel surfing. La grande agilità del
LW e la sua superficie dall'ottima
efficienza e pesi contenuti offre
il feeling di un kite più piccolo
144
PRODUCT FOCUS
Core
Section 2 Features:
1. Struttura Ultra Light: super leggera, rigida e resistente.
2. Profilo Surf: aspect ratio e stecche settate per il surf.
3. ExoTex® Ultra Rigid Dacron: strutture gonfiabili con Zero stretch.
4. CoreTex® Triple Ripstop Canopy: estrema robustezza e protezione
dai raggi UV.
5. Future-C Shape: un vero feeling da C-kite. Per cambi veloci di
direzione e potenza consistente e controllata.
6. Radical Reaction Tips: wingtip disegnati con C-style per una reattività
migliore.
7. Sistema di brigliaggio corto: migliore feedback del kite.
8. CORE Intelligent Trim (CIT): controllo della potenza e rotazioni
veloci.
10. Speed Valve 2: Gonfiaggio facile e veloce.
11. Speed Pump System: gonfiaggio veloce di tutti i strut.
12. Sensor Bar Ready: massimo controllo e reattività sulla barra.
mantenendo tutta la potenza
per tirarvi fuori da situazioni
critiche e cali di vento. Anche le
raffiche possono essere gestite
al meglio grazie al suo incredibile
depower. È facile farsi domande
sulla efficacia di un kite
di 12 o 14 metri se non ne avete
mai provato uno. Se chiedete a
Rob Kidnie, rider del team Core
in Indonesia, quale Section 2 è il
suo preferito, vi dirà il 14m LW.
“Il vecchio concetto che un kite
più piccolo sarà sempre meglio
non si applica al LW,” suggerisce
Bernie Hiss, CEO di Core e avido
wave rider.
146
PRODUCT FOCUS
RRD
Product focus
EMOTION MK4
www.robertoriccidesigns.com
Text & Photos: RRD Courtesy
"Una ricerca complessa di
soluzioni semplici"
L'RRD EMOTION MK4 è il kite
monostrut di casa RRD più versatile
del mercato e sviluppato
per coloro che sono alla ricerca
di un kite leggero specificamente
progettato per il Freeride, le
prestazioni con vento leggero
e l'hydrofoiling che offre anche
grande velocità di virata, stabilità
e potenza.
La nuova ala Emotion MK4 presenta
una nuova leading edge
all'avanguardia che aumenta la
sua stabilità, migliora la gamma
del vento di fascia alta, la velocità
di virata e aumenta la rigidità
della forma generale. Questo
design leggero, semplice,
pulito e facile da usare, con un
rilancio eccezionale, sono la caratteristica
standard per l'RRD
Emotion MK4.
Lo sviluppo di un profilo così
stabile per i venti deboli, le raf-
CARATTERISTICHE
- Una struttura one strut per assicurare un più facile rilancio dell'acqua e mantenere il peso più contenuto
di un kite senza strut.
- Doppi rinforzi in Dacron sulllo strut e le sue estremità rinforzate in Kevlar.
- Valvola di flusso d'aria rapido per facilitare il pompaggio e lo sgonfiaggio, con tappo di protezione
speciale stampato.
- Techno Force Double Ripstop.
- Rinforzi extra interni ed esterni su tutti i pannelli della leading edge, per assicurare una cucitura a
lunga durata e una connessione rigida.
- Rinforzi radiali sui tips e sulla leading edge con un angolo di 45 °
- Dispositivo anti-groviglio della briglia.
fiche di vento e persino le condizioni
overpower è stata una
vera sfida di design. Ma la decisione
di offrire una nuova eccitante
alternativa per i kiters
che vogliono semplificare i loro
quiver ed essere in grado di essere
i primi in acqua supera fa-
cilmente quella sfida.
È davvero sorprendente quanto
sia compatto questo kite e
quanto poco vento sia necessario
per farlo volare. L'MK4 è
adatto a tutte le discipline, dal
Freestyle per principianti al Freeride,
dall'Hydrofoiling all'introduzione
alle onde. L'Emotion
MK4 è un compagno fedele che
migliorerà la tua passione per lo
sport a un ottimo prezzo.
148
PRODUCT FOCUS
RRD
Product focus
THE SQUID
www.robertoriccidesigns.com
Text & Photos: RRD Courtesy
Spostati attraverso l'acqua con
questo nuovo hydrofoil multifunzione
direzionale da kiteboarding/skim
board. RRD Squid
è stato progettato pensando al
freeride. È estremamente maneggevole
e fornisce al rider
feedback e controllo costanti
grazie alla costruzione leggera
e rigida. Il quad-concavo non
solo conferisce grip alla tavola
come uno skimboard, ma fornisce
anche più rigidità complessiva.
Questi quattro canali,
abbinati ad un moderato rocker
del nose, consentono alla tavola
di bolinare e andare al lasco
con il foil.
Il deck dello Squid è ricoperto
con una "scanalatura rigata a
strisce superiore" in EVA e può
essere utilizzato nella configurazione
foil, con le straps per i
piedi
o come una tavola strapless.
Gli inserti a quattro canali nella
parte inferiore della tavola consentono
di posizionare in vari
modi il piantone per ottenere un
assetto micrometrico perfetto
per le vostre sessioni. La piastra
di base in alluminio è rinforzata
con una traversa unidirezionale
in carbonio che va dalla punta
alla coda, aggiungendo rigidità
e qualità costruttiva alle tavole,
mentre le piccole pinne con un
moderato tail permettono allo
Squid di navigare senza sforzo
attraverso le onde.
Passa al livello successivo del
foil, viaggia con facilità e preparati
perché il vento leggero
non sarà più un problema con il
nuovo skimboard multifunzione
RRD Squid di RRD.
STYLE: freeride
135x46, 146x47
Caratteristiche:
• Tavola hydrofoil / skim-wave multiuso
• Costruzione leggera e resistente
• Canali quad
• Comprese 2 pinne G10 6.5 Toxic Wave
Costruzione:
• Nucleo in legno di Paulownia
• Rinforzo in carbonio unidirezionale
• Pareti laterali in ABS
• Deck pad con scanalatura superiore rigata in EVA.
150
PRODUCT FOCUS
Naish
Product focus
NAish SLASH
www.NAISHKITES.com
Testo e Foto: Naish Courtesy
Pure Wave/Strapless
La scelta ideale per gli appassionati
di wave kite, lo Slash
2019 offre un volo ineguagliabile,
un'ampio range di vento
di utilizzo e tempi di reazione
molto rapidi. La leading edge
è stata ulteriormente rastremata
attraverso i tips, creando
un diametro ancora più piccolo
per una migliore velocità di rotazione
e risposta. La pressione
della barra è stata leggermente
ridotta per aiutare a combattere
la fatica nelle braccia e mantenere
i kiters in acqua ancora più
a lungo.
Realizzato per resistere nelle
onde aggressive, il Quad-Tex rimane
il materiale più resistente
del settore, mentre le cucitura
all'avanguardia sono caratterizzate
da una nuova filettatura
che ha messo alla prova le classifiche.
Grazie alla resistenza
CARATTERISTICHE CHIAVE
- Quad-Tex Ripstop Fabric = Il più resistente canopy sul mercato.
- Shark Teeth Trailing Edge = Riduce il peso e minimizza i flussi
d'aria perturbati sul canopy.
- Rotazioni precise su un'asse di rotazione stretto con un minimo
incremento di potenza nei cambi di direzione.
- ABS Briglie = Volo in avanti in finestra di vento + massimo depower
+ anti back-stalling.
- Costruzione dei wingtip ultra rinforzata.
- Veloce rilancio dall'acqua.
- Constante rastremazione sulla leading edge.
- High-flow valvola.
MISURE:
4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12
- Octopus Inflation System = Leggero e facile sistema a valvola
singola che permette una pressione dell'aria uniforme negli struts
e nella leading edge.
offerta dal Quad-Tex, i pannelli
deigli struts in Dacron hanno
potuto essere rimossi senza
perdita di rigidità della leading
edge, consentendo un'ulteriore
riduzione del peso.
È stato inoltre aggiunto il Bladder
Lock per garantire che non
vi sia alcun movimento dei
bladder negli struts e nella leading
edge quando si gonfiano,
si sgonfiano, si schiantano o
s'impilano.
Lo Slash si è affermato come
il kite da onda numero uno di
Naish, offrendo un'incredibile
un incredibile volo stabile, perfetto
anche per il kitesurf in stile
park-and-ride.
152
PRODUCT FOCUS
Manera
Product focus
ECLIPSE HARNESS
COLLECTION
www.manera.com
Testo e Foto: Manera Courtesy
Misure: XS-S-M-L-XL
Avendo lavorato su design ergonomici
per un po', il nostro
obiettivo era quello di spingere
il nostro concetto di telaio a una
maggiore rigidità, consentendo
un migliore sostegno della parte
posteriore e una vestibilità
più bassa del trapezio. Ma qualcosa
di duro al 100% non era
un'opzione: la nostra schiena ha
bisogno di un po' di adattabilità
e la morfologia umana è unica.
Ecco quindi che arriva ECLIPSE,
un abile equilibrio tra rigidità e
flex che mette il supporto dove
ne hai bisogno e la libertà di
muoverti nel modo desiderato.
Adaptive shell
CARATTERISTICHE PRINCIPALI
Adaptive shell
Le rigidezze di Shell che si adattano sfumano da duro nell'area centrale
a più morbido sui bordi. La cintura centrale rigida impedisce
che l'imbragatura si pieghi e comprima il tuo corpo preservando
al tempo stesso un buon supporto lombare. Il profilo più morbido
conserva la mobilità e l'adattabilità intuitive. Ne risulta un guscio
morbido dove hai bisogno di flessibilità e rigido dove vuoi supporto.
La rigidità di Adaptive Shell si distingue da quella dura nella zona
centrale a quella più morbida sul bordo.
Gel foam
Gel foam
Il gel di schiuma disperde la pressione in modo uniforme ed efficiente
per fornire un "comfort del cuscino", molto apprezzato durante
le lunghe sessioni. Crea un diversa sensazione mentre si surfa
mentre si assesta insieme ai movimenti, quindi il contatto con
l'imbracatura è più intuitivo e impedisce qualsiasi sistema di ritenzione.
Dato che non c'è niente di peggio di un'imbracatura che sale
durante le sessioni, abbiamo sviluppato il DOWN HOLD SYSTEM, un
attacco asimmetrico che distribuisce le forze verso il basso. Fissato
nella sua posizione originale, il gancio non risale.
Tuck flap
Tuck flap
I TUCK FLAPS assistono ulteriormente il DOWN HOLD SYSTEM
utilizzando i lembi posizionati alle estremità della barra e inseriti
nell'imbracatura. Una volta serrate, le cinghie sono compresse e
bloccate. Inasprendo la connessione tra l'imbracatura e la fibbia,
impediscono che salga in vita.
Spreader bar system
Spreader bar system
Volevamo evitare la sgradevole contrazione laterale dell'imbracatura
sul petto, motivo per cui adattiamo la barra del diffusore
alle dimensioni del trapezio. Una barra ben adattata tirerà lungo
entrambi i lati dell'imbracatura, mentre una barra troppo piccola
tirerà con un angolo acuto, esercitando una pressione sul rider e
causando fastidiosi dolori.
154
PRODUCT FOCUS
F-One
Product focus
BANDIT 12
www.f-one.com
Testo e Foto: F-One Courtesy
Come migliorare il bandit? Ogni
anno ci poniamo questa domanda
e ogni anno segue un'altra
domanda, che cosa stiamo
cercando? Il nostro obiettivo
principale è allargare il range di
vento, la trazione laterale dell'aquilone,
il feedback e il feeling
sulla barra e la manovrabilità.
Dopo undici anni di costante
arricchimento, ci siamo concentrati
su aree specifiche per
canalizzare i nostri sforzi e raggiungere
i nostri obiettivi con la
dodicesima edizione di BANDIT.
H RANGE DI VENTO
Questa è sempre stata una
chiave per il BANDIT, una gamma
più ampia di vento consente
di godere di sessioni più lunghe
in condizioni più disparate. Solo
perché un kite funziona su una
vasta gamma non significa che
sia buono. Migliorare l'effettivo
"Riding Range" era l'obiettivo
per i progettisti e i tester; questa
è la gamma di vento in cui
puoi eseguire tutti i tuoi tricks.
Scoprirai che il BANDIT ti consente
di surfare al meglio a prescindere
dalle condizioni.
H L'ULTIMA CONNESSIONE
C'è un legame speciale tra il
rider, il vento e l'acqua. La tua
connessione con il kite è cruciale,
è come senti la potenza del
vento e fornisce anche il controllo.
I sentimenti che proviamo
quando facciamo kite sono
sempre diversi, il vento cambia
continuamente e anche l'acqua
su cui surfiamo. Con una erogazione
di potenza prevedibile
e costante e un incredibile feedback
sulla barra, il nuovo BAN-
DIT assicura che ogni sessione
sia una buona sessione. Non ci
saranno più lamentele sulle raffiche
di vento o difficoltà a navigare
quando sovrainvelati.
H MANOVRABILITA'
MISURE 4 5 6 7 8 9 10 11 12 14 17
WIND RANGE 35 + 30 + 28 + 25 + 20 > 35 15 > 30 12 > 26 11 > 24 10 > 22 8 > 18 8 > 16
In F-ONE crediamo di essere più
felici quando surfiamo con piccoli
kite. I kite di 7-9 m2 sono
sempre i più divertenti da far
volare, in quanto sono molto
reattivi. Quest'anno, la gestione
del nuovo BANDIT è stata ulteriormente
migliorata in modo
che ogni kite si senta più piccolo
nel cielo. Troverete che il 12 m2
volerà come un 9 m2 e quella
sensazione non ha prezzo.
H EROGAZIONE DELLA POTEN-
ZA REGOLARE
Molti kiters non apprezzano
appieno l'importanza della trazione
laterale nei loro KITE.
Quando surfiamo, combattiamo
sempre le forze del kite bordando
la tavola per creare movimento
in avanti. Per molti anni
abbiamo lavorato per ridurre
il senso di trazione laterale del
rider, questo significa che puoi
goderti sedute più lunghe e più
confortevoli con meno sforzo. Il
nuovo BANDIT offre il perfetto
equilibrio tra potenza e trazione
laterale, con incredibile comfort
nel mezzo e nella parte superiore
della gamma di vento. La
bolina non è mai stata così facile,
i tuoi salti saranno ancora
più grandi e la tua tavola verrà
lanciata in aria.
CARATTERISTICHE
• Il fantastico range di vento del nuovo BANDIT ti consente di goderti
ogni sessione, indipendentemente dalle variazioni del vento
• Il kite è un'estensione del tuo corpo che si esibisce in armonia
con te; questo collegamento definitivo significa che non appena
hai pensato alla rotazione, il kite lo sta già facendo con una sensazione
e un controllo perfetti
.
• Quest'anno il BANDIT offre una straordinaria manovrabilità e reattività,
è come guidare una "macchina F-ONE" anziché un autobus.
• L'erogazione di potenza è regolare e coerente a prescindere dalle
condizioni che offrono il massimo comfort.
• La fusione perfetta di tutte le nostre conoscenze, i più recenti
materiali e tecnologie significa che puoi goderti un kite che eccelle
in tutte le discipline e rende ogni sessione unica da ricordare.
COLORI
SLATE / LIME - CORAL / SLATE - DEEP BLUE / BLUE LAGOON - RA-
SPBERRY / CORAL - CORAL / BLUE LAGOON
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