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ARCOBALENO
voci e percorsi delle branche assoraider
Periodico dell’Associazione Italiana di Scautismo Raider - ISSN 2611-8904 - N° 1 Anno XXV - Gennaio 2019
Poste Italiane SpA - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L.353/03 (conv. in L.27/02/2004) n° 46 art. 1 comma 1 - DCB Cagliari
all’interno:
Il Consiglio di Sezione
Baloo risponde
Kaa-pacità
Incontri dello Zodiaco
Assonotizie
Associazione Italiana
di Scautismo Raider
“ASSORAIDER”
Sede Centrale
00071 Pomezia (RM) - Italy
Via Cavour, 28/B
segreterianazionale@assoraider.it
www.assoraider.it
ARCOBALENO
voci e percorsi delle branche assoraider
ARCOBALENO
è dedicata ai giovani
e a tutti coloro che
intendono reagire
al dilagare di egoismi e
vogliono dimostrare la
possibilità di una
fraternità mondiale
come quella scaut.
La rivista contiene inserti
riservati ai lupetti,
esploratori ed esploratrici,
rover e scolte,
raider e nautici.
Arcobaleno - Redazione e Amministrazione c/o Salvatore Roggero:
09125 Cagliari - Via Marini, 11 - naz.pubblicazioni@assoraider.it
Periodico edito dell’Associazione Italiana di Scautismo Raider
ISSN 2611-8904 N° 1 Anno XXV - Gennaio 2019 Autorizzazione del
Tribunale di Cagliari n. 24 del 23.06.1995. ASSORAIDER - Associazione
Italiana di Scautismo Raider. Iscritta nel Registro degli Operatori di Comunicazione
in data 13/07/2011 con numero 21321 presso Ufficio ROC del
Corecom Lazio. Poste Italiane SpA - Spedizione in Abbonamento Postale
D.L.353/03 (conv. in L.27/02/2004) n° 46 art. 1 comma 1 - DCB Cagliari.
Direttore Responsabile: Salvatore Roggero
Direttore di Redazione: Vittorio Sanese
Redazione/Capiredattori:
ARCOBALENO
voci e percorsi delle branche assoraider
arcobaleno@assoraider.it
jaw@assoraider.it
Jedi@assoraider.it
vogliadistrada@assoraider.it
ARCOBALENO
vuole assolvere alla
funzione di collegamento
fra tutti gli iscritti
all’Associazione
nonché con i
genitori dei più
giovani iscritti
perché seguano
quanto viene offerto
ai loro figli in fatto
di formazione del
carattere del
futuro cittadino.
osare@assoraider.it
cfq@assoraider.it
Immagine di Copertina: lupi...lupi
Grafica, realizzazione e allestimento: FB @simonettiantoniografico
Questo numero è stato consegnato alla stampa il 15.01.2019
La tiratura di questo numero è di 2.300 copie.
Impegnano la responsabilità della rivista solamente gli editoriali e
gli articoli non firmati. Per gli articoli firmati la responsabilità rimane
all’autore. La riproduzione di articoli, foto e disegni pubblicati su
questa rivista è ammessa a condizione che ne venga citata la fonte.
Il materiale inviato ad Arcobaleno non si restituisce.
ARCOBALENO è una rivista inviata gratuitamente agli iscritti dell’Assoraider
- Associazione Italiana di Scautismo Raider. Tesseramento
Anno Scaut 2018/2019 Euro 40,00 - pagamento con bonifico - IBAN:
IT45N0501803200000011373289 - Banca Etica/Filiale di Roma, conto intestato
ad ASSORAIDER Associazione Italiana di Scautismo Raider con
Causale: censimento. Abbonamento annuale alla rivista “ARCOBALENO”
(4 numeri) - Euro 12,00 - Il pagamento dell’abbonamento si può effettuare
con le stesse modalità del tesseramento con Causale: abbonamento riviste.
Allenare alla Democrazia.
Il Consiglio di Sezione...
una “Palestra di Civismo”
Il Buon Cittadino. Ambizioso obiettivo
quello di formare i buoni cittadini
del domani! E noi cerchiamo di metterci
del nostro meglio per far capire ai nostri
ragazzi l’importanza delle regole, i ruoli,
come ci si organizza, il rispetto del gruppo.
Poi ci sono le prove di categoria per
Lupetti ed Esploratori: conoscere il quartiere
e la città, gli enti e la
costituzione. In compagnia
attraverso la vita di gruppo,
il confronto e ovviamente
il servizio. Ma dopo tutto
questo apprendistato alla
democrazia bisogna passare
alla pratica! Ormai
maggiorenne il giovane è
chiamato alla vita attiva,
a tutte quelle pratiche che
fanno sì che la democrazia
e la vita civica si attuino.
Ma non è cosa facile e pare
che vi sia una disaffezione
crescente. Ciclicamente
si legge sui giornali che
la democrazia è in crisi;
puntualmente registriamo
percentuali in calo in ogni
tornata elettorale. È vero,
la democrazia è la peggiore
forma di governo, ad eccezione
di tutte le altre.
Il disinteresse, la disillusione,
la scarsa fiducia, non devono
essere sentimenti propri di uno scaut.
Occorre una certa pratica, un esercizio
costante, come un allenamento, perché,
come dice Michael Moor: “La democrazia
non è cosa per spettatori, se si resta
a guardare non vi è più democrazia”.
Per ovviare a tali avversioni ci viene in
soccorso la nostra vita scaut, che ci offre
momenti utili per allenarci alla vita partecipativa.
A pochi mesi dall’inizio anno scaut mi
vorrei soffermare su un appuntamento
che vedrà sicuramente coinvolti tutti gli
Regole
Ruoli
adulti iscritti, mi riferisco al Consiglio di
Sezione. Sono certo che per molti è visto
come una cosa inutile, poco pratica,
forse superflua, della quale si potrebbe
anche fare a meno; tuttavia cerchiamo di
osservare meglio questo consesso.
Chi Comanda? Se vi dovessero chiedere
a brucia pelo chi “comanda” all’interno
della Sezione, chi decide le attività
principali, chi stabilisce quanto ciascuno
deve contribuire alle spese voi rispondereste
subito: “il Presidente Commissario!”,
e chi gestisce i fondi della Sezione?
“il Tesoriere”. Ebbene non è propriamente
corretto. Queste, come altre figure,
sono dei facenti funzioni, degli incaricati,
mentre chi è realmente sovrano è
il Consiglio di Sezione, ovvero tutti gli
iscritti maggiorenni della Sezione, nessuno
escluso. Potrà sembrare difficile
e assurdo, ma ognuno ha una quota di
“potere”, di comando e quindi di responsabilità,
che può e deve esercitare.
Immaginate un motore: è composto di
un certo numero di viti, bulloni, pistoni,
cinghie, cilindri, etc. etc. Metteteli tutti
in un cartone. Avrete i pezzi di un motore
ma non un motore funzionante. Per
funzionare ognuno dovrà essere al suo
posto, assemblato secondo delle istruzioni
(regole) e dare il suo contributo:
stringere, collegare, trasmettere, girare,
contenere etc, etc. Solo allora avremo
un motore che esercita la sua funzione
motrice. E come esercita la sua sovranità
ogni iscritto maggiorenne? Proprio all’interno
di questo organo così importante
chiamato Consiglio e lo farà nei modi e
nelle maniere indicate nello Statuto Associativo.
Un gioco, un teatro. Quanti siamo?
Vabbè, facciamo che abbiamo deciso,
tanto è uguale… Non è così che funziona!
Come ogni grande gioco che si rispetti
anche quello democratico
partecipativo ha delle
precise regole; queste regole
nel nostro caso sono
contenute nello Statuto,
come abbiamo detto; nel
nostro Paese sono contenute
nelle Costituzione.
Oltre alle regole del gioco,
essendo una cosa seria e
importante, è necessaria
una certa dose di teatralità,
come una cerimonia
ufficiale.
Non si può improvvisare.
Ecco che il Consiglio di Sezione
deve essere convocato
con largo anticipo in
maniera pubblica; si deve
costituire con un presidente
e un segretario che
verbalizza (come sempre
individuato in modo spontaneo!) si segue
un ordine degli argomenti da trattare
e gli stessi interventi devono essere
ordinati e regolati. Insomma non una
cosa che si può fare in pizzeria o al bar.
Tutto questo serve a dare ufficialità a
questo incontro, tant’è vero che proprio
la parola ‘consiglio’ deriva dal latino consultum
(consultare) a sua volta derivante
dal termine consul (avvicinare a) quindi
proprio un ragionare ma fatto insieme.
E veniamo alla sua azione concreta.
È vero che il Consiglio si riunisce in via
ordinaria una sola volta all’anno, ma i
suoi effetti perdurano per tutto l’anno
nelle sue decisioni che si manifestano
attraverso il voto. Esso può essere palese
o segreto (in caso di elezioni). Attraverso
le votazioni si delibera, si approva,
si elegge. Ognuna di queste espressioni
è non solo vincolante ma presuppone
un’attenta disamina che produce poi la
volontà del gruppo. Tale volontà deve essere
accettata positivamente e non vista
come una vittoria o una sconfitta delle
varie posizioni espresse. Va registrata
nel verbale e osservata da tutti. Chi
viene eletto poi, non può certo agire di
testa sua, egli sarà un fiduciario di tutta
l’assemblea pro tempore, dovrà eseguire
l’incarico per cui si sarà liberamente
proposto secondo le indicazioni decise.
Analogamente per quanto riguarda l’approvazione
di un bilancio…
Lentamente, piano piano. Ecco che
lentamente, piano piano la macchina
democratica ha seguito il suo corso, non
è cosa da fare frettolosamente, occorre
spendere del tempo, dedicare forze ed
energie, pazienza e coscienza. Forse in un
mondo che corre, che pretende di essere
immediato e in tempo reale, in diretta,
poso si addice questo modo di fare più
lento, ma pare non vi siano stati trovati
nuovi sistemi altrettanto capaci di garantire
ad ognuno il suo spazio di intervento,
la possibilità di dire il proprio pensiero
e dare il suo personale contributo.
Così lentamente, piano piano, consiglio
dopo consiglio avremo fatto pratica di
vita democratica partecipativa e attiva
nel nostro piccolo e saremo più preparati
ad affacciarci ed agire nell’agone pubblico
dove tutto sommato le dinamiche
sono le stesse semplicemente più in
grande.
Un nuovo sguardo. La speranza è che
dopo questa breve riflessione potremmo
accostarci al prossimo Consiglio di Sezione
con uno sguardo nuovo, meno seccato
e più attento. Attento soprattutto
affinché veramente questo momento
possa essere un esempio virtuoso e reale
di vita collettiva. La dimostrazione tangibile
che l’organizzazione democratica
non è una vuota parola ma è cosa vera,
che è possibile e accade quando ognuno
fa la sua parte.
Credo che non ci possa essere migliore
occasione per passare dalla teoria ai fatti,
per mettere in pratica quello che professiamo,
per essere coerenti con quanto
sosteniamo, dimostrando, soprattutto
ai più giovani che non ci possono essere
scorciatoie facili, che sorvolare col tempo
vuol dire rinunciare alla propria libertà.
Dimostrare che il disinteresse e l’ignavia
sono foriere di conseguenze negative
non solo per il singolo ma anche per la
collettività.
Ricordate loro che gli ignavi, da quanto ci
racconta Dante (e io ci credo) sono così
ripugnanti che non sono ammessi nemmeno
nell’inferno; essi, per contrappasso,
corrono dietro delle bandiere bianche
senza sosta, punti da vespe e mosconi e
il loro sangue e le lacrime sono succhiate
dai vermi! (Inf. III, 22-69).
A questo prezzo è meglio fare ognuno
la propria parte. È meglio essere buoni
cittadini tanto nel gioco scaut quanto
nella vita pubblica.
Buona palestra civica a tutti, buon Consiglio
di Sezione!
Ed elli a me: “Questo misero modo
tengon l’anime triste di coloro che
visser sanza ‘nfamia e sanza lodo...
non ragioniamo di lor, ma guarda e passa”
(Inf. Canto III)
Grillo Loquace
Presidente Commissario di Sezione
Sezione di Barletta
1994-2019
Venticinque anni di
Pubblicazioni Associative
A
chi si accinge a leggere il primo
numero di Arcobaleno del 2019
non sfuggirà certamente che
in prima e seconda pagina compare la
dicitura “N° 1 Anno XXV - Gennaio 2019”. In
effetti la dicitura esatta sarebbe N° 1 Anno
XXIV, se riferita esclusivamente alla testata
Arcobaleno; mentre i 25 anni sono riferiti alla
ripresa - con continuità delle pubblicazioni
associative. Fu infatti nel gennaio 1994 che,
dopo anni di assenza, si rincominciò a dar
vita alla stampa associativa. All’epoca la
rivista era molto diversa dalla veste attuale
ed era divisa per branche (jaw - qui lupi,
jedi - qui scaut, voglia di strada-qui r/s,
assonotizie, il mastio-qui cfq). La divisione
era anche fisica, si stampavano delle riviste
separate e si stampavano su un unico foglio
che misurava cm. 34x50. Una volta stampato
il foglio veniva piegato a croce dando a 8
facciate formato 17x25 (praticamente il
formato odierno di Arcobaleno).
Nel 1994 uscirono quindici numeri totali,
tre per testata e tutti rigorosamente ad un
colore - a dire il vero con il secondo numero
si tentò l’esperimento di stampare jaw - qui
lupi in giallo, jedi - qui scaut in verde, voglia
di strada-qui r/s in rosso e assonotizie, il
mastio-qui cfq in blu. L’effetto cromatico non
fu soddisfacente per le nostre aspettative e si
tornò alla tradizionale stampa in nero (solo
assonotizie e il mastio-qui cfq uscirono anche
per un secondo numero con la stampa in blu).
Nel 1995 la rivista prenderà il nome di
Arcobaleno con la registrazione della testata
in tribunale e la nomina del Direttore
Responsabile … quindi l’anno prossimo 2020
avremo modo di festeggiare come si deve i 25
anni della Nostra Rivista Associativa.
Buona lettura e Buona Caccia.
Salvatore Roggero
Commissario Nazionale alle Pubblicazioni
RUBRICHE ALL’INTERNO:
RUBRICHE ALL’INTERNO: Hathi Racconta
Hathi Racconta Gioca pag. con 5 Bagheera
Gioca con Bagheera Girnalista pag. 6 del Mese
Baloo Risponde La pag. Zampa 7 di Akela
La Zampa di Akela pag. 8/9 Kaa-pacità
Disegnando qua e là ... pag.
Baloo
10
Risponde
Kaa-pacità pag. 11/12
Le Curiosi Cub ... dai voli di Chil
7
Era una fresca mattina di fine estate, un leggero vento pungente accarezzava il
pelo degli abitanti della Giungla. Tutto era pronto, l’inverno era ormai alle porte
e gli animali si preparavano ad affrontarlo: avevano irrobustito le loro tane e
raccolto provviste di cibo per i giorni più freddi. Tutti erano indaffarati nella preparazione,
tranne le Bandar. . Quella mattina se ne andavano ciondolando sugli
e vantandosi di qualcosa di assurdo: “Nessuno è più forte e astuto delle
, nessuno, nemmeno l’ l’u!” La notizia non sfuggì all’orecchio attento di
che volava poco distante da quegli alberi. Subito scese in picchiata
per raggiungere e i suoi amici e raccontare loro quello che aveva sentito:
il Log si era spinto sino alle porte del Villaggio degli uomini e lì aveva trovato
un abbandonato pieno di provviste. Di certo il Popolo delle Scimmie
non avrebbe mai perso l’occasione di creare disordine, nemmeno se si fosse
trattato dell’ . Così avevano cominciato a rubare il cibo, mangiarlo e lanciarselo
addosso, com’erano solite fare. Si trattava dell’uomo, è vero, ma sapeva
bene quanto sarebbe stato difficile per quell’animale senza pelliccia affrontare il
gelido inverno senza cibo. “Andiamo amici, lì sulle rive della
, dove gli
non possono arrivare, c’è un campo ricco di frutti incolti. Hanno passato
tutta l’estate a raccogliere provviste e l’inverno è ormai vicino, non possono farcela
senza il nostro aiuto”, esordì. Gli animali erano rimasti sorpresi dall’iniziativa
presa dal cucciolo d’uomo e non erano sicuri di voler aiutare colui che avevano
sempre temuto per le sue armi ed il . “Se voi aveste bisogno aiuto
- continuò Mowgli - vi piacerebbe che ci fosse qualcuno lì per voi? Ecco, quando
io sono stato cacciato dal Branco, una chiamata Messua mi ha accolto in
casa sua come se fossi suo figlio, mi ha lavato e sfamato. Ora io dovrò aiutare
lei.” Con l’aiuto di tutti, in poco tempo il davanti alle porte del
fu di nuovo ricco di abbondanti provviste. Il gruppo di amici era soddisfatto di
aver aiutato l’ e aveva imparato dalle parole di che in caso di necessità
non esistono nemici, ma solo fratelli più bisognosi d’aiuto.
8
...Gioca con
Bagheera
AIUTA
CHIKAI!!!
È arrivato l'inverno Lupi,
e mentre È uscito a recuperare
le provviste il povero Chikai ha
perso la strada di casa! Aiutatelo
a tornare alla sua tana !!!
BRANCo RoCCiA dellA pACe - deleg. di VAiANo CRemAsCo
La neve ha coperto tutto! Lupi cercate di scoprire chi si nasconde
sotto il manto bianco! Colorate ciascun numero con
il colore assegnato! (1 azzurro; 2 verde; 3 verde scuro; 4 grigio;
5 beige; 6 arancione; 7 rosso; 8 marrone).
9
CHI SI NASCONDE
SOTTO LA NEVE?
scrivi il nome nelle
caselle bianche ...
BRANCo di seeoNee - sez. di sTATTe
10
Giornalista
Apertura e passaggi. Ottobre 2018
Sezione di Messina
È
tempo di nuove cacce, si ritorna
tra sentieri inesplorati, strade
battute e cieli senza confini ...
Sabato pomeriggio ci accingiamo ad
iniziare il nuovo anno in un luogo a
noi noto: l’Istituto Cannizzaro Galatti,
dove divisi per branche abbiamo
potuto cominciare le varie attività;
l’entusiasmo di tutti era palpabile dal
cucciolo al raider più esperto.
Un pomeriggio di giochi, ma il culmine
della giornata verrà la sera nel momento
in cui sono avvenuti i passaggi di branca.
4 dei nostri ragazzi hanno fatto un passo
avanti nel loro percorso: 3 lupetti hanno
intrapreso il loro primo sentiero, abbandonata
la pelliccia per vedere un domani
un bellissimo giglio sul petto; chi invece
ha già il giglio sul petto, prenderà nuove
strade che gli insegneranno il “servire”.
Alla fine dei passaggi si ritorna tutti in
sede per il pernotto. Il sole è alto in cielo
del mese
dunque ricominciamo le attività; il branco,
grazie anche all’aiuto del reparto ha
potuto fare una serie di cacce molto interessanti.
Il termine della giornata è stato
segnato dal quadrato finale dove ogni
branca ha poggiato un pezzo del segnale
di pista dando così l’inizio vero e proprio
dell’anno scaut 2018/2019. Menzione
d’onore va alla compagnia che ci ha fatto
gustare un ottimo pranzo :)
BUONA CACCIA !!!
Fratel Bigio
BRANCo del popolo liBeRo - sez. di QuARTu s. eleNA
Sabato 15
Dicembre
c’è stata la
presentazione del
libro “I rocamboleschi
racconti della
sala dell’anima”.
Sono intervenuti
Akela Nazionale
(Fabiana Grieco), il
commissario della
Sezione di Barletta
(Francesco Vitobello)e
anche Akela
del branco giungla
viva. Hanno
parlato dei motivi
per cui è stato scritto questo libro: sia per avvicinare i bambini alla lettura
(che al giorno d’oggi trascorrono troppo tempo davanti ai tablet) e sia
per fargli conoscere e apprezzare l’arte. Infatti il libro, scritto dai vecchi
lupi, è un insieme di racconti, ognuno caratterizzato da un quadro e dal
suo pittore.
Sono raccontate le avventure di un ragazzino
di nome Jack, il suo cane Iggy e la sua
sorellina Lily. Durante la presentazione io,
Annalisa e Monica (che siamo lupetti) abbiamo
letto un capitolo del libro, intitolato
”un cappello con le candele”.
Sono stato felicissimo ed ero molto emozionato.
Quindi consiglio a tutti (grandi e
piccini) di intraprendere, con la lettura di
questo libro, questo favoloso viaggio.
Buona avventura. Ciao!!!!
Nicola Cilli - Barletta
Branco Giungla Viva
BRANCo dellA luNA pieNA - sez. di TARANTo 2
12
La Zampa
di Akela
A grande richiesta
abbiamo prorogato
la scadenza al
28 febbraio data
in cui bisognerà
inviare relazione e
4 foto all’indirizzo
mail centrale.lupi@
assoraider.it Ovviamente
questo
lo faranno i vostri
Vecchi Lupi. Adesso
mettete in moto le
vostre abilità menti
e noi aspettiamo
con ansia di vedere
cosa avete preparato
per le vostre
magnifiche feste!!!
Buona
Caccia!!
MaKe Your
UNCONVENTIONAL PARTY
Buona Caccia Consiglio di Akela, nella
giungla si vocifera che siete dei bravi
“party planner”... Che cosa? ... Mi avete
chiesto cosa significa party planner? ... beh
ve lo dico subito. Sono sicura che siete dei
perfetti organizzatori di feste e vi chiediamo
proprio di organizzarne una... ma
non la festa tradizionale che tutti conoscete.
Una festa che rispetti queste regole:
Tema portante (la festa deve avere una tematica
tipo festa d’inverno o festa della luna
ecc... E tanti altri temi). Potete scegliere i destinatari
della festa tra genitori, adulti di sezione,
reparto, compagnia, tutta la sezione. Potete fare attività
di autofinanziamento durante la festa (per esempio
vendere delle fette di torta fatte da voi o dei lavoretti...
Ovviamente la festa non deve avere quota di partecipazione).
Bisogna allestire la sala della festa e scrivere un programma
dettagliato. Potete divertirci a creare inviti, festoni, costumi...
Ogni dettaglio possibile per rendere unico il vostro party!!!
Invito:
Fotocopia, ritaglia e colora a tuo piacimento l’invito
Kaa-Pacità
BRRRRRRRRRRRRRRRRRRR ... è arrivato il
freddoooooooooo!! Per me è tempo di mettere
un bel maglione di lana, voi con la vostra calda
pelliccia siete pronti per bellissssssssime cacce ssssulla neve!!!
E chi vuole conossssscere tutti i segreti della Montagna???!!!!
Sssssssono sssssicuro che sarete in tantisssssssimi a voler
diventare dei MONTANARI doc !!!
Come prima cosa ... dobbiamo conossssscere i pericoli della
montagna chiedendo ai genitori o ai vecchi lupi;
dobbiamo essere sempre ben attrezzati, con i nostri
scarponcini da trekking, vestiti comodi ed il nostro
zainetto con acqua, merenda, poncho e maglietta di
ricambio. Sempre pronti a coprirci in caso di freddo
o scoprirci in caso di caldo, in montagna basta un
battito di zampe ed dal sole cocente del sahara, si
passa al freddo polare...brrr!!!!!
ATTENZIONE non fate lo zaino troppo pesante!!!!
13
Come seconda cosa ... Conosssssscete i nodi??? Beh
quesssssta è un’ ottima occasione per ripassare e farci
spiegare tutti i nodi che non conosciamo dai fratellini
più grandi!!!!! Alla fine fate una gara con i vostri
fratellini su chi fa il nodo bolina più velocemente,
sfidate tutto il branco, potreste diventare dei
campioni!!!
Cosa fare in caso di pericolo??? S.O.S. Con le bandiere
di segnalazione è ssssemplicissimoooo!!!! Se siete dei
veri MONTANARI le potreste anche costruire con dei
bastoni ed i vossssstri fazzolettoni!!!!
Come terza cosa ... E l’imbracatura sapreste utilizzarla????
Provate in qualche attività con i fratellini della compagnia
o del raid ad indossarne una da sssssoli, vedrete che fare
un passaggio alla marinarina o un ponte tibetano ssssssarà
divertentissssssimo!!!!
Ora siete pronti !!!! Chiudete il
vossssstro quaderno di caccia ed andate
ad esplorare qualche fantassssstico sentiero di
montagna insieme al vossssstro BRANCO!!
14 Kaa-Pacità
B
uona caccia
lupi, sono certo
che ognuno di voi voglia
diventare forte e in piena salute.
Oltre al buon cibo e all’aria pura dovrete
fare del vostro meglio per diventare agile
e forte come Bagheera, SIATE SPORTIVI!
Correte, ballate, saltate, arrampicatevi e
soprattutto ogni mattina fate i miei
esercizi, andate in tana e mostrateli
ad Akela. Sarà una zampata verso
la vostra Kaapacità!!!
Questo è solo uno dei tanti esperimenti
che potete fare a casa, mandatemi foto e
articoli di tutto ciò che riuscite a trovare!
Buona Caccia Lupiiiiiiiiiii
Baloo Risponde
15
Baloo ma perché tu e
Franci avete lo stesso
fazzolettone???
Vedi luca, io e Franci
come anche i tuoi fratellini
più grandi, abbiamo
il fazzolettone giallo
perché abbiamo fatto la
promessa.
La voglio anche io!!!!!
Come si fa a prenderla???
Lupi, venite qui che dovete
aiutarmi a spiegare
una cosa molto importante
ai nostri cuccioli, Marta
tu come hai fatto a prendere
la promessa???
Allora, io mi sono impegnata
tanto, ho rispettato la
legge, ho fatto tante buone
azioni e mi sentivo pronta
per diventare una zampa
tenera, quindi quando ho recitato
la promessa ero sicurissimissima
di volerla fare!!!
Vedete lupi, la promessa
non si fa a qualcuno,
si fa a noi stessi,
dobbiamo essere certi
di voler fare del nostro
meglio sempre verso
tutti quanti, verso la nostra
famiglia, verso ciò in cui crediamo,
verso i nostri fratellini, verso tutti
quanti! Dobbiamo essere certi di
voler rispettare la legge del branco
e soprattutto dobbiamo essere in
grado tutti i giorni di compiere una
buona azione! Difficile?
Ehhh ... Baloo, mica è tanto
semplice, ma io questa promessa
a me stesso la voglio
fare e mi impegnerò tantissimo!
Bravissimo Luca, sono
sicuro che un giorno
molto vicino anche tu
farai la tua promessa
e ti impegnerai al massimo
per mantenerla! Buona
Caccia Lupi!
... E cosa dice
la promessa?
Prometto di
fare del mio meglio
per compiere
il mio dovere
d’amore verso Dio,
la patria, la famiglia e l’umanità,
osservare la legge del branco e compiere
ogni giorno una buona azione!
Buona Caccia
Baloo!!!!
Le "Curiosi Cub"
dai Voli di Chil 16
Buona caccia Lupi, nella giungla le
notizie viaggiano alla velocità di
Bagheera... E fatevelo dire da uno Bcome me che di velocità ne sa qualcosa.
Beh oltre ad essere veloce riesco a sorvolare
su tutto e tutti. Gira voce che sia
arrivato un nuovo interessante quadernino
che sarà utile per tutte le vostre cac-
ce. Già vi vedo, avete la faccia dubbiosa...
Mmmmmm ma non è nulla di così nuovo
anzi è sempre il vostro quadernetto “Del
mio meglio” !!! Da oggi ha una pelle nuo-
va come Kaa, è più “pienotto” o come si
dice in carne ... Come Baloo, ed è molto
utile perché al suo interno ha tantissime
informazioni un po’ come Hathi che sa
tutto della giungla.
Beh cosa aspettate, correte a chiederlo
ai vostri Vecchi Lupi... Al suo interno troverete
tantissime novità. Vi anticipiamo qualcosa: • Capacità nuove e accattivanti
• Prove belle forti per lupi così astuti come voi • Molti disegni da
colorare • No-
tizie e informazioni
utili • Un
segreto che non
possiamo svelare
qui • Tante
tantissime
pagine bianche
per farvi narrare
delle più
belle cacce che
farete con
il vostro Branco.
Allora Lupacchiotti
che dire, buona lettura e...
buona caccia !!!
Reparto Telperion
missione Natale 218
Buona caccia, siamo Francesca,
Cinzia ed Antonio, rispettivamente
capi delle pattuglie
Puma, Lupo ed Orso del reparto
Telperion della sezione di Barletta
e vogliamo raccontarvi la nostra ultima
missione di reparto del 2018
svolta durante il periodo natalizio.
Nel centro della nostra città, precisamente
nella villa del castello, abbiamo
realizzato un grande albero
di Natale con pali, cordini e tanta
collaborazione con lo scopo di donare
una decorazione natalizia alla
nostra città e di valorizzare le capacità
di noi scaut. L’attività è stata
lanciata lunedì 3 Dicembre, durante
la riunione di alta pattuglia.
Le pagine dei Reparti e delle Pattuglie 17
Inoltre, in contemporanea al lancio
della missione di costruzione
dell’albero ci è stata affidata l’attività
di autofinanziamento che consisteva
nella realizzazione e vendita dei
biscotti natalizi. Tornando all’argomento
principale di questo articolo,
l’attività è iniziata il venerdì seguente,
giorno della riunione di reparto
ma il tempo non è stato dalla nostra
parte. Temerari, abbiamo affrontato
le intemperie iniziando la costruzione
dei moduli che successivamente
verranno assemblati. Dopo
due settimane, il 16 Dicembre a
prodotto finito, abbiamo trasportato
i moduli ed innalzato il nostro albero,
addobbandolo con decorazioni
di cartone fatte precedentemente.
Tuttavia non è stato tutto così semplice
poiché, a causa della mancanza
di mezzi sufficientemente grandi
per contenere la struttura, abbiamo
dovuto trasportarla in spalla, dalla
periferia al centro, “CHE FATICA!”.
Impegno, collaborazione e tanto
olio di gomito. Questo è stato il nostro
fantastico e soddisfacente dicembre.
Reparto Telperion - Barletta
18 Le pagine dei Reparti e delle Pattuglie
il
progetto
Le pagine dei Reparti e delle Pattuglie 19
La Pattuglia dei Castori - Testi e immagini di Marco Mura - Archivio Arcobaleno/Raid
20 Le pagine dei Reparti e delle Pattuglie
Chi pianta la tenda ogni sera
in un posto diverso acquisisce
sulla propria pelle la consapevolezza
di essere incessantemente in
cammino: coglie la bellezza della
provvisorietà, della ricerca continua,
di una conversione che deve avvenire
ogni giorno, di un’identità che sa
essere solida ma che sa e vuole
arricchirsi di ogni nuovo incontro, di
ogni sorpresa ed esperienza.
Quanto direttamente vissuto insegna
che la strada è uno stile di vita.
A questo punto si comprende meglio
cosa significa “Buona Strada”
… è l’augurio a non essere tranquilli,
a non sentirsi a posto, arrivati, ma
sempre alla ricerca.”
A piede libero
la vita è un biscotto ma se piove si scioglie
getto dal nome “ A piede libero” facendo
una specie di percorso di purificazione
tramite una via conosciuta a livello internazionale
che è la “via francigena del sud”
lunga circa 800 km; percorso che va effetuato
in circa 40 giorni.
Lungo la strada - i ragazzi - hanno chiesto
I
pregiudizi sono una brutta bestia, ma
per fortuna la compagnia Phoenix di
Statte non ne conosce il significato.
Grazie ai nostri capi abbiamo avuto modo
di confrontarci con dei ‘galeotti’, e non si
parla solo di una chiacchierata, ma di un
pasto, una cena per la precisione cosa che
per noi italiani é un atto di condivisione,
di emozione e di quanto più sacro esista.
Questi ragazzi facevano parte di un pro-
ospitalità ai vari paesi e uno di questi era
proprio Statte.
Nessuno di noi sapeva bene a cosa andasse
incontro eppure, ci siamo lanciati lo
stesso in questa avventura che poi si è rivelata
particolarmente istruttiva e soprattutto
divertente.
Abbiamo riso, scherzato, mangiato e cucinato
insieme a loro, instaurando un rapporto
di fiducia, quasi di amicizia oserei
dire.
Chi se non uno scaut darebbe fiducia ad
un ragazzo che è stato in carcere senza neanche
conoscerlo?
Chi avrebbe il coraggio di mangiare fianco
a fianco trattandosi come pari?
Perché non sono carcerati, sono ragazzi
come noi, solo perché hanno commesso
errori che per molti sembrano imperdonabili;
non significa che lo siano veramente.
Qui Marcello Sticchi
Compagnia Phoenix - Sezione di Statte
22 VOGLIA DI STRADA
Spunti per una Veglia
... bisogna ricominciare il viaggio*
Il viaggio non finisce mai,
Solo i viaggiatori finiscono.
E anche loro possono prolungarsi in
memoria,
ricordo,
narrazione.
Quando il viaggiatore
si è seduto sulla sabbia
della spiaggia, e ha detto “non c’è
altro da vedere”,
sapeva che non era vero.
Bisogna vedere di nuovo
quel che si è già visto,
vedere in Primavera
quel che si era visto in Estate,
vedere di giorno
quel che si è visto di notte,
con il sole dove la prima volta pioveva,
vedere le messi verdi,
il frutto maturato,
la pietra che ha cambiato posto,
l’ombra che non c’era.
Bisogna ricominciare il viaggio.
Sempre!
*
José de Sousa Saramago nasce ad Azinhaga, in Portogallo il 16 novembre 1922. Trasferitosi
a Lisbona con la famiglia in giovane età, abbandonò gli studi universitari per difficoltà economiche,
mantenendosi con i lavori più diversi. Ha infatti lavorato come fabbro, disegnatore, correttore di
bozze, traduttore, giornalista, fino a impiegarsi stabilmente in campo editoriale, lavorando per dodici
anni come direttore letterario e di produzione. Gli anni Novanta lo consacrano sulla scena internazionale
con “L’assedio di Lisbona” e “Il Vangelo secondo Gesù”, e quindi con “Cecità”. Ma il Saramago
autodidatta e comunista senza voce nella terra del salazarismo non si è mai fatto avvincere dalle
lusinghe della notorietà conservando una schiettezza che spesso può tradursi in distacco. Nel 1998,
sollevando un vespaio di polemiche soprattutto da parte del Vaticano, gli è stato conferito il Nobel
per la letteratura. José Saramago muore il giorno 18 giugno 2010 nella sua residenza a Lanzarote,
nella località di Tías, sulle Isole Canarie.
VOGLIA DI STRADA 23
RoverstagePuglia
è stata una vera bomba di emozioni
Buona caccia, siamo Chiara, Nicola
e Chiara delle compagnie Roraima
e Yakone, sezione di Barletta.
Siamo qui per raccontarvi la nostra
esperienza al Roverstage che, come non
tutti sanno, è un incontro regionale dove
le compagnie si riuniscono per il lancio
dell’attività nazionale e non solo. Quest’
anno per la Puglia, il Roverstage si è svolto
una rappresentazione da noi ideata.
Dopo quest’ attività, ci siamo teletrasportati
con corpo e mente in un tribunale
in stile americano e, dopo aver diviso le
ronde miste in due sottogruppi, ci siamo
messi alla prova e abbiamo affrontato vari
temi di attualità che hanno fatto si che
mettessimo a confronto idee, opinioni
e pensieri di ognuno di noi; in ogni sottogruppo
sono stati individuati un relatore
(con il compito di esporre l’arringa
principale e di rispondere alle domande)
e due avvocati (con il compito di fare domande
e obiezioni a sostegno della propria
tesi), il tutto coordinato da un giudice
con i vari segretari e contornato da
una giuria popolare pronta ad esprimere
il proprio parere su ogni argomento.
Per questa attività abbiamo dato noi stessi
sin dall’ inizio, ci siamo messi all’opera
e con cervelli attivi e ricerche alla mano,
il 7,8 e 9 dicembre presso Andria, hanno
partecipato le compagnie di Barletta, Taranto
2, San severo ed Andria ed è stata
una vera bomba di emozioni, socializzazione
e spirito. Il tema scelto per l’attività
nazionale è stato quello dell’ ecologia
che, dopo esser stato presentato ad un
fuoco di bivacco, ci è stato affidato per
una presentazione in più ronde miste.
L’ attività è stata subito accolta a braccia
aperte da noi rover e tramite ricerche,
canzoni, conoscenze ed idee personali,
abbiamo cercato di dire la nostra servendoci
di ogni mezzo espressivo esistente,
passando dall’ analisi di un testo di A.
Celentano fino alla messa in scena di
24 VOGLIA DI STRADA
ognuno ha cercato di dare il proprio contributo
al gruppo, in una fase preparatoria
dove intelletto e spirito si sono fusi alla
perfezione per poi esplodere totalmente
durante i singoli processi. Una volta terminata
l’ attività però, ci siamo resi conto
di quanto essa, anche se mascherata da un
gioco, ci abbia fatto crescere sotto molti
punti di vista e abbia aumentato di molto
la sensibilità di ognuno di noi, aggiungendo
il fatto che molti sono stati costretti
a sostenere tesi discordanti alle proprie
opinioni e che quindi, siano stati portati
ad adottare un tipo di ragionamento differente
dal solito, motivo per cui il confronto
d’idee dopo l’attività sia stato inevitabile.
Facendo un resoconto finale del
Roverstage tra attività, spirito, amicizie e
quant’ altro, potremmo sicuramente affermare
che esso ha lasciato in ognuno di noi
un qualcosa di misterioso che ha toccato
tutti nel profondo, dal primo all’ultimo.
Ormai ci sono segni indelebili nei nostri
animi, uniti ora più che mai!
VOGLIA DI STRADA 25
Sardegna 2018
un campo estivo a dir poco sensazionale
Il primo capitolo del mio percorso insieme
alla compagnia Phoenix, della
sezione di Statte, si è concluso con
un campo estivo a dir poco sensazionale.
Sebbene ogni campo abbia la sua magia,
credo che questo meriti il primo posto fra
tutti, non so ben spiegarne il motivo, forse
perché la strada era per me un mondo tutto
da scoprire, e probabilmente lo è tuttora.
Partendo da Cagliari fino ad arrivare a
Olbia, passando per Elmas, Decimomannu,
Oristano, Ottava e Sassari, senza il bisogno
di niente, solo un grande zaino in
spalla e la voglia di stare insieme.
Forse può sembrare folle, o addirittura
inutile, magari l’ho pensato anch’io,
eppure ora se penso allo scautismo non
posso fare a meno di pensare a come farei
senza. Se non lo vivi, non lo potrai
mai capire veramente. Per farla breve, è
una settimana (o poco più) che vorresti
non finisse mai, perché sai bene che una
volta tolta l’uniforme, dovrai tornare a
far parte della realtà, le giornate ti si riempiranno
nuovamente di cose noiose
da fare e, soprattutto, la sera andrai a
dormire senza aver prima condiviso un
intero momento di riflessione trami-
26 VOGLIA DI STRADA
te la veglia intorno a un fuoco che, oltre
a riscaldare la pelle, riscalda il cuore.
In un modo o nell’altro sei portato a ritrovarti
faccia a faccia con i tuoi limiti e,
senza sapere come, trovi la voglia e la forza
di superarli.
Credo che questa appartenga a una delle
tante cose che non si può descrivere, ma
solo vivere.
Giulia Cardone
Compagnia Phoenix - Sezione di Statte
VOGLIA DI STRADA 27
Settimana di
Servizio ... I RIFIUTI PERICOLOSI
Anche quest’anno, la
Compagnia Phoenix
di Statte ha
deciso di aderire, per il terzo
anno consecutivo, alla
settimana del SERR (Settimana
Europea per la Riduzione
Rifiuti). Per chi non
lo sapesse è un’idea nata
all’interno del Programma
LIFE+ della Commissione
Europea con l’obbiettivo di
sensibilizzare le istituzioni
e i consumatori circa le
strategie di prevenzione; e che ha portato
l’Italia tra le nazioni top in Europa con
4.422 azioni. Quest’anno il tema è stato “I
Rifiuti Pericolosi”. Tentando di sensibilizzare
i nostri concittadini abbiamo montato
un video descrivendo quali sono questi
rifiuti e soprattutto come e dove smaltirli.
Spesso pensiamo siano una cosa lontana
dalla nostra “quotidiana produzione” di
scarti, eppure anche dei semplici farmaci
scaduti, prodotti per l’igiene della casa,
cosmetici e molto altro possono nuocere
gravemente il nostro ambiente. L’anno
scorso abbiamo realizzato delle fioriere
con l’utilizzo di alcuni pneumatici, le abbiamo
decorate e poi messe nella nostra
BioPiazza. Mentre due anni fa, abbiamo
costruito un albero di natale composto
interamente da bottiglie di plastica, che ci
sono state gentilmente portate da qualche
cittadino; nonostante abbia subito qualche
disavventura, quest’anno con grande
orgoglio, possiamo ancora vederlo in
piazza. Sono esperienze che ci fanno riflettere
molto sull’impatto che ognuno di
noi può avere sull’ambiente, anche nella
quotidianità e che ci mettono pienamente
al servizio del nostro paese. Noi siamo sicuri
di non rifiutare l’invito del prossimo
anno e voi?
Erica Ettorre
Compagnia Phoenix - Sezione di Statte
28 VOGLIA DI STRADA
Impresa Nazionale
... sotto il segno del Raiderismo
Buona Caccia a tutti voi, sono qui
a fornire maggiori informazioni
sull’Attività Nazionale Raider
che si svolgerà quest’anno.
A distanza di quattro anni dall’incontro
tenutosi alle Biuse, riteniamo opportuno
convocare ancora una volta tutti i
Raider d’Italia in un incontro nazionale.
Riprendiamo una vecchia tradizione
Raider ovvero gli “Incontri dello Zodiaco”
ideati da Marzot e che prendevano
il nome dalla costellazione durante
la quale erano svolti. Pertanto questo
incontro sarà dell’Ariete, in quanto si
svolgerà ad Aprile. Ma veniamo al dettaglio:
QUANDO: dal venerdì 5 alla domenica
7 - APRILE 2019. DOVE: presso
la nostra Casa di Caccia a San Marco la
Catola (FG). PERCHÈ: per dare un contributo
alla ristrutturazione della NO-
STRA Casa di Caccia, per avere la possibilità
di incontrarci con tutti i raider
d’Italia per poterci confrontare su temi e
idee del mondo che ci circonda per parlare
di noi raider e di raiderismo. SCA-
DENZE: occorre inviare il modulo di
iscrizione in allegato entro e non oltre il
10 febbraio alla casella di posta elettronica
centrale.raider@assoraider.it
Inutile dire che confido nella partecipazione
della totalità dei nostri raid.
Ma, oltre questa attività, il Comitato
Tecnico Nazionale ci ha affidato il compito
di scegliere il nome e il logo della
Casa di Caccia. È pertanto indetto un
concorso rivolto a tutti i raid, affinché
con tutta la fantasia e creatività, possano
inventare quanto richiesto. Il più
bello diverrà il logo e il nome della Casa
di Caccia. Le proposte dovranno essere
inviate ENTRO IL 3 MARZO 2019
alla casella di posta elettronica centrale.
raider@assoraider.it e saranno valutate
dalla Consulta Nazionale e dal CTN.
Per tutto ciò ed altro ancora, seguiranno
ulteriori informazioni in seguito.
Per qualsiasi tipo di informazione resto
a vostra completa disposizione, trovate
tutti i miei recapiti in calce. Non mi resta
che salutarvi con una calorosa stretta
di sinistra, augurandovi buon lavoro sicuro
di vedervi tutti alla Casa di Caccia!
Il Commissario Centrale
alla Branca Raider
Francesco Vitobello
OSARE 29
Effeto Domino
Come i benefici della condivisione
creano una reazione a catena inarrestabile
Quest’anno alla Scuola Capi si è
parlato molto di raiderismo in
quanto, per la prima volta nella
storia dei corsi, si aveva la possibilità di
relazionarsi con ben 26 corsisti e mi riferisco
ai corsisti dei due superiori.
Credere che le sessioni terminino allo scadere
del tempo loro dedicato è impreciso,
perché le sessioni continuano a pranzo,
durante le pause, alla sera, sorseggiando il
caffè o incamminandosi verso la veglia…
ed è proprio da queste extra sessioni che è
partito il tutto.
Mi riferisco ad una suggestiva cerimonia
di firma dell’Impegno Raider che si è tenuta
venerdì 30 novembre presso la sede
della Sezione di Ardea. Gli interessati non
erano giovani raider che si affacciavano al
mondo adulto, ma scaut di lungo corso;
ma andiamo con ordine.
Si parlava a sessione dell’Impegno, uno
dei capisaldi del raiderismo, tappa fondamentale
per ogni appartenente all’Assoraider,
l’ultima riconferma matura e
cosciente della Promessa Scaut in chiave
volitiva, ovvero il passaggio dalla potenza
all’azione, volendo ricordare l’Accademico
filosofo.
Curiosità del caso, in talune sezioni non è
presente un solo scaut che abbia firmato
l’Impegno! Vuoi per l’assenza di un raid,
vuoi perché l’Impegno ha assunto negli
anni un valore mistico-ascetico piuttosto
che concreto, sempre meno scaut si sono
accostati a questa soglia; in aggiunta, poi,
la sensata decisione di abolire gli “impegni
di massa” firmati durante la scuola
capi, lontano dalla propria unità o realtà
di appartenenza. In fine l’assenza di ogni
tipo di riconoscimento visivo esteriore e
quanto ne consegue.
Una volta approfondito l’aspetto e la valenza
dell’Impegno prontamente giunge
la domanda: ma in una sezione dove
nessuno ha mai firmato l’impegno, chi
vorrebbe farlo, nelle mani di chi andrà ad
ufficializzare la sua scelta?
Ed ecco che l’effetto domino è partito,
sorgono quesiti, si contestualizzano i concetti
nel vivo della realtà quotidiana delle
sezioni, si cercano soluzioni, si ragiona sui
singoli aspetti e i loro significati, si compiono
analogie e si tessono reti di concetti
e di persone.
Senza dubbio l’Impegno, analogamente
alla Promessa, deve cercare di rispetta-
30 OSARE
e quelle caratteristiche di trasmissione
(esattamente come solo un cavaliere può
investire un altro cavaliere) di collegialità,
di proposizione in un contesto di cerimonia
sì solenne ma sobria. Occorreva
pensare ad una tradizione e dare avvio
a quella catena partendo dagli scaut più
grandi, in termini di anzianità scaut s’intende,
presenti in quella sezione.
Come qualsiasi tipo di problema la soluzione
non tarda a giungere! Personalmente
mi ero impegnato di andare a trovare
i fratelli scaut della sezione di Ardea alla
prima occasione utile, mentre i capi si
sarebbero preoccupati della tradizione.
Il momento è arrivato, in concomitanza
della riunione di Consulta Raider, io e
tutta la Consulta, ci rechiamo in sede ad
Ardea; la serata era fredda ma la presenza
di tutti gli scaut intervenuti, ha fatto sì che
l’atmosfera si riscaldasse subito. Mettendo
a frutto la loro maestria scaut, i raider
avevano preparato una bella tavola di legno
sulla quale inciso il testo dell’Impegno.
Quella sera, su quella tavola, avrebbero
firmato il loro impegno Luciano e
Maria. Nella semplicità della cerimonia
non è mancata la solennità e la commozione
che erano palpabili. Soprattutto per
Luciano e Maria. Non avevano ancora
firmato l’Impegno per mancanza di occasioni,
per le tante, troppe incombenze che
una sezione richiede. Era così necessario
compiere questo passo, diciamo formale?
A mio parere sì, in quanto, sebbene con
la loro opera sia Luciano che Maria avevano
già ampiamente dimostrato la loro
adesione alla Legge Raider, all’Impegno e
ai principi del raiderismo, era altrettanto
importante condividere con i più giovani
l’atto della sigla della pergamena dell’Impegno.
Essere di esempio anche in questo;
rimarcare come la loro volontà di uniformarsi
alla Legge Raider non fosse una
decisione solitaria ma libera, volontaria,
pubblica e aperta sin da quella piccola comunità
che chiamiamo Sezione per giungere
all’intera società attraverso le pieghe
della vita quotidiana.
Sono seguiti poi i festeggiamenti del caso
e tra un brindisi e un pezzo di pizza, riflettevo
sull’attenzione, sulla cura, e l’affetto
che i giovani corsisti di Ardea avevano
dimostrato durante il corso alla scuola.
Al desiderio di crescere, di uniformarsi,
alla stima nei confronti dei loro capi più
grandi. E sono stato contento di questo
effetto a catena che si era venuto a innescare
e che forse non sarebbe mai potuto
accadere se non si fossero venuti a creare
i presupposti di uno scambio. Analoga situazione
è presente anche in altre realtà
che già si sono allertate. Ma questo è solo
un piccolo esempio, un pretesto a significare
come solo con le manche arrotolate
e la voglia di fare e i momenti di stare insieme
la magnifica macchina dello scautismo
può trovare forza di andare verso un
futuro un po’ migliore.
Grillo Loquace
OSARE 31
Apertura Anno Scaut
2018/2019 a Cirò Marina
Giornata piena di impegni, quella che ha visto
coinvolta la sezione di Cirò Marina il 4 Novembre.
In occasione della giornata delle Forze
Armate, la sezione è stata coinvolta nella
ricorrenza dei 100 anni dalla fine della prima
guerra mondiale, in tale occasione, in collaborazione
con il comune, la sezione ha preso
parte, nella mattinata, alla manifestazione
che ha visto i ragazzi, in un primo momento,
dirigersi verso il porto del paese e, dopo aver
assistito al lancio di una corona commemorativa
in mare, ha preso parte alla messa mattutina
svolta nella chiesa madre, ed in seguito
alla deposizione di una seconda corona presso
il monumento dedicato ai caduti. La mattinata
si è conclusa con la vista
alla caserma della Compagnia
Carabinieri di Cirò Marina,
che ha aperto le sue porte alla
sezione, sulle orme dell’iniziativa
“Caserme Aperte”. I ragazzi,
sono stati accolti dal Comandante
della Compagnia dei Carabinieri,
capitano Alessandro
Epifanio e dal maresciallo, e
commissario di sezione, Antonio
Rocca, i quali hanno dato la
possibilità ai ragazzi di osservare
una volante autoradio usata
dal Nucleo Radiomobile per i
servizi di pronto intervento, ed
in più hanno spiegato il significato
storico e sociale della festa
del 4 novembre. Inoltre è stata allestita per
l’occasione, una mostra di uniformi ed equipaggiamenti
propri dell’arma dei Carabinieri.
Una volta terminata la visita, tutti si sono spostati
presso la sede della sezione dove, anche
se con la pioggia, i ragazzi hanno concluso la
giornata con diverse attività.
la Sezione di Cirò Marina
Rinascita 2018: tutti a
Calvaruso DAl nostro
foNDAtore Giovanni
Merlino !
È ormai consuetudine che nel periodo
dell’ultima decade di novembre, la Sezione
di Messina festeggi la “Rinascita”, poiché
in questo periodo dell’anno, nel 2012, tutto
ricominciò ... Quest’anno abbiamo voluto
festeggiare con un’uscita molto speciale: ci
siamo recati tutti (esploratori, rover e raider
dal sabato pomeriggio, i lupetti direttamente
la domenica) a Calvaruso, al Santuario
Ecce Homo. Al cimitero di Calvaruso è sepolto
il nostro fondatore Giovanni Merlino.
32 ASSONOTIZIE
Il sabato, gli esploratori ed i rover hanno
svolto le loro attività seguiti dai loro
capi, per poi dormire nelle loro tende.
La mattina dopo sono stati raggiunti dai lupetti
e dai capi branco, che si sono recati in loco
con le macchine dei capi e di alcuni genitori.
Una volta arrivati tutti, il nostro commissario
ha chiamato il quadrato di
apertura. Finito il quadrato, durante il
quale abbiamo ricordato il nostro caro Giovanni,
siamo saliti tutti al cimitero a trovarlo.
Momenti toccanti ... è stato bello vedere
l’emozione soprattutto negli occhi di chi
non ha potuto conoscere Giovanni di persona,
ma solo tramite i nostri racconti ...
Tutti quanti, dal più piccolo dei lupetti al più
grande dei raider hanno mostrato grande interesse
verso questo luogo, ormai per noi “sacro”.
la Sezione di Messina
OLTRE LA CACCIA
Un’attività interna che valica i confini della Giungla
L’Attività Nazionale che lo scorso anno è
stata proposta ai vecchi lupi di tutti i branchi
d’Italia, aveva già procurato una grossa e
succulenta preda, la pubblicazione della raccolta
di racconti ideati e scritti proprio dai i
vecchi lupi. Potevamo essere già soddisfatti di
questo, e non si poteva immaginare come, la
notizia che riecheggiava per tutta la giungla,
potesse superare i suoi confini sino a giungere
alle orecchie degli uomini che incuriositi hanno
voluto conoscere meglio il frutto di questa
caccia. Il libro de “I rocamboleschi racconti
della sala dell’anima” sin dalla sua pubblicazione,
ha attirato l’attenzione di molti scaut
dal pelo ormai grigio e questi ne hanno parlato
ad altri e così via, sino ad arrivare alle orecchie
di chi, per professione o per dedizione, si
occupa di educazione e pedagogia.
Leggendolo hanno trovato il testo molto interessante
e utile per i bambini, esprimendo il
desiderio di conoscerlo meglio, di approfondire
e condividere con più persone possibili
questo lavoro.
Anche il giornale “la
gazzetta del Mezzogiorno”
ha parlato di noi
elogiando il lavoro così
complesso e ben riuscito.
Mi sono messa subito
all’opera rispondendo
all’invito giunto prima
dalla sezione di Barletta
che, sollecitata dal forte
interesse dimostrato
dall’associazione Zonta,
ha organizzato, con
essa, una presentazione
del libro presso il salone
del locale Circolo Unione
di Barletta.
L’appetito vien mangiando,
come si suol
dire, e a seguito di questo incontro, anche la
vicina Sezione di Andria ha organizzato un
incontro analogo presso la Cooperativa sociale
“Villa Gaia”. Sono stata ben lieta di partecipare
ad entrambi gli appuntamenti, dove
ho avuto modo di descrivere nel dettaglio gli
obiettivi che la Branca si era posta, il percorso
che il progetto ha avuto nella sua elaborazione
ASSONOTIZIE 33
e definizione finale con la stampa del volume.
Ho rimarcato alcuni punti che ritengo essere
quelli salienti di questo tipo di attività e che, al
netto dei riscontri, gli attribuiscono quel valore
aggiunto che era proprio nei nostri obiettivi:
• Mettere a frutto la capacità dei vecchi lupi
di raccontare anche al di fuori del racconto
giungla attraverso l’uso della fantasia.
• Far entrare in contatto i lupetti con il mondo
dell’arte in maniera avventurosa, fantastica
e originale (come lo scautismo consiglia).
• Avvicinare i lupetti alla lettura, soprattutto
in un paese come il nostro nel quale il numero
dei lettori è sempre in calo.
• Offrire uno strumento che potesse essere
34 ASSONOTIZIE
occasione di stare insieme per vecchi lupi e
lupetti o genitori e figli attraverso la lettura
dei racconti.
• Dare vita ad un progetto corale che avvicinasse
e unisse le varie realtà associative
sparse per l’Italia.
A quanto pare l’obiettivo
è stato aggiunto e tutta la
giungla ne è soddisfatta!
Questo non ci deve fermare,
anzi ci deve solo spingere
a caccie sempre nuove.
Un grazie speciale va a tutti
coloro che hanno reso
possibile tutto ciò, in primis
i vecchi lupi che hanno
partecipato all’attività e la
sezione di Barletta con il
suo Commissario Francesco
Vitobello, la Famiglia
Mancarella, l’Associazione
e il grafico che ha reso possibile
tale progetto. Prima
di salutarci permettetemi
di esprimere la gioia che ho provato durante
entrambi gli incontri, quando alcuni racconti
sono stati letti dai lupetti di entrambe le
Sezioni. In quel momento Jack, Iggy, Lily e i
quadri hanno preso vita attraverso la voce dei
bambini e senza connessione, senza realtà virtuale,
batterie o altro, siamo tutti entrati un
mondo VERO che è il racconto, la fantasia!
Fabiana Grieco
Commissario Centrale Branca LL
Stavolta Voto
La campagna per le Elezioni Europee 2019
Il Parlamento Europeo ti invita
a entrare nella community
di quanti sono convinti che partecipare al voto sia
importante. In vista delle prossime elezioni europee di
maggio 2019 ti chiediamo non
solo di votare, ma di convincere
le persone intorno a te a farlo.
Se votiamo tutti, vinciamo
tutti. Il Parlamento europeo
ha intrapreso un’azione di
comunicazione il cui obiettivo è
promuovere il coinvolgimento
democratico in vista delle prossime Elezioni europee di
maggio 2019.Ti chiediamo di sostenere l’azione del Parlamento europeo. Se sei convinta/o che partecipare al
voto sia importante, manifesta la tua intenzione di recarti alle urne utilizzando il sito stavoltavoto.eu e aiutaci a
convincere altre persone a fare la stessa cosa.Completata l’iscrizione, riceverai un messaggio di posta elettronica
e un link personale: da questo momento potrai partecipare attivamente alla campagna.L’azione del Parlamento
europeo è indipendente: il PE in quanto Istituzione non supporta partiti politici o candidati specifici.
Vogliamo che gli uomini della prossima
generazione siano di più ampie vedute e
che si considerino reciprocamente come
fratelli, figli di un unico Padre, in ogni
parte del mondo, quale che possa essere
il loro credo religioso, il colore della
loro pelle, il loro Paese o la loro casta.
Ottobre 1921)
grazie
SOLUZIONI PER LA CASA
... per le porte della
nostra Casa di Caccia
Via Montemerlo, 94
74012 Crispiano (TA)
Via Lago di Viverone, 11
74121 Taranto (TA)
info@windor.it - www.windor.it